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Caporiacco 1940b Fossa Galla

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Caporiacco 1940b Fossa Galla
ATTI DELLA REALE ACCADEMIA D'ITALIA
MEMORIE
DELLA
CLASSE DI SCIENZE FISICHE, MATEMATICHE E NATURALI
VoLUME XI
(in Continnazione della S~rie VI
della R. Accademia dei Lincei) ·
EsTRATTO
N. 18.
LODOVICO DI CAPORIACCO
-Aracnidi raccolti nella regione dei
Laghi Etìopici della Fossa Galla
ROMA
REALE ACCADEMIA D'l'l'ALlA
1940-XVIII
ARACNIDI RACCOLTI NELLA REGIONÈ DEI LAGHf ETIOPICI
DELLA FOSSA GALLA
Memoria di · LODOVICO
DI
CAPORIACCO (1 )
RIASSUNTO. - L'A. studia la raccolta di Aracnidi fatta dalla Missione ittiologica in A. O. I. nella regione dei laghi della fossa etiopica. La raccolta consta
di 187 specie, delle quali 70 nuove: molte furono raccolte nel singolare habitat
delle isole galleggianti .del lago Regina Margherita. La raccolta da · una parte
mostra qu_a nto scarse sieno ancora le nostre conoscenze sull'Aracnofauna dell' A. O. I. meridionale; dall'altra ne sottolinea il carattere nettamente etiopico, con
-connessioni _Piuttosto a Sud e anche a Ovest che non a Nord.
La missione ittiologica in .A.. O. I. eseguì, nei mesi' settembre 1937giugno 1938, ie proprie ricerche nella regione dei Laghi Etiopici del
Governatorato dei Galla-Sidama.
Le raccolte aracnologiche furono - a nie a,tfidate e di ciò rendo qui
grazie al prof. BRUNELLI. Dette raccolte si possono dividere in due gruppi:
l'uno, compren,dente poche specie e pochi esemplari, raccolte nel viaggio
da Merca ai Laghi; l'altro, rappresentante la massima parte delle specie
.e degli animali, raccolto intorno ai laghi stessi. La massima parte delle
.raccolte di aracnidi sono state fatte al Lago Regina Margherita; molte
in uno habitat specialissimo, rappresentato dalle isole galleggianti di
-erbe palustri che si trovano sul lago stesso. Uato questo habitat e dato
-che in genere l'intera raccolta fu fatta in luoghi umidissimi, non c'è da
stupirsi se la raccolta stessa' presenta moltissime peculiarità,· e se è relativamente scarsa la percentuale di specie comuni alla raccolta del professore ZAv ATTARI, il campo di ricerche del quale non era lontano ma
notevolmente diverso. Nonostante il contributo dato da questa nuova
( 1 ) Presentata nell;Adunanza del '19 gennaio 1940-XVIII dall'l}cc~demico
FILIPPO SILVESTRI. Vedi a pag. 873 la Relazione approvata nell'Adunanza
del 16 fl)bbraio 1940-XVIII.
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raccolta, non posso che ripetere quanto ho detto a proposito delle collezioni fatte dal prof. ZA v .A.TT.A.RI: quando oltre il 30 % delle forme
raccolte è nuova per la Scienza, vuol dire che le nostre cognizioni sono
troppo limitate perchè si possa considerare altrimenti che come un'imprudenza ogni tentativo di trarre delle conclusioni faunistiche; certo
anche questa raccolta mi conferma nell'impressione che le affinità,
che il FAGE aveva creduto di trovare fra la fauna delle terre alte dell'Africa Ori.entale e quella .Paleartica sieno più illusorie che reali; delle
specie fin qui non note dell'Etiopia e trovate dalla spedizione BRUNELLI,
solo due accennano ad affinità settentrionali (Dictyna condocta Obr. ed
Eugnatha flava Aud. Sav.) e bisogna notare che ambedue abitano
l'Egitto, nel quale, grazie al Nilo, i contatti con la faun:a etiopica
sono più frequenti che in qualsiasi altro .punto della zona mediterranea. La maggior parte delle specie nuove per l'Etiopia erano in genere
conosciute dei paesi vicini, specie della zona del Ohenia e del Ohilimangiaro. È probabile che ciò sia almeno in parte dovuto al fatto che queste
regioni sono fra quelle meglio studi~te, dal punto di vista aracnologico,
dell'Africa tropicale. Una certa percentuale di forme si trova anche in
Uganda: anzi sono comuni a ·questa e a questa soltanto, Tetragnatha
strandi de Less. e Larinia simillima de Less. Alcune specie indicano
affinità nettamente meridionali: tali Solpugeira fuscorufa Sch., che si
trova al Mozambico; Pardosa inopina flavipalpus Pure. che dal Capo
arriva al Ohenia; Velloa bianoriformis Str. di Madagascar e del Tanganica, Argyrodina cyclosiformi s (Str.) fin qui nota solo di Madagascar;
e specialmente Asemesthes septentrionalis, appàrtenente a un genere
tipicamente sudafricano. Due delle specie sono comuni all'Africa occi. dentale e ad essa soltanto; Gasteracantha molesta Obr. e Synaema steckm·i
Dahl.; però tale caso non è isolato: anche altre specie già note da tempo
dell'Etiopia si trovano solo nell'Africa occi dentale: Orr:yopes flavipalpis
(Le.), L eucauge undulata (Vins.), Argyope pechueli Karsch., Araneus
.
napiformis Th., Gastianeira micari(L E. S.
Dobbiamo infine rilevare come Ul}a notevole percentuale delle specie
raccolte (42, cioè oltre un quarto del totale, precisamente: 4 Pisauridaet
4 Lycosidae, 5 Tetragnathidae, 3 Argoypidae, 6 Gnaphosidae, 5 Glubionidae, l Gtenidae, 5 Thomisidae, 8 Salticidae e l Opilione) sieno state
trovate sulle isole galleggianti; non possiamo però affermare che vi sia
nessuna specie che viva esclusivamente su di esse; tutte sembra vivano
anche nelle paludi ·vicine.
Purtroppo nè è abbastanza conosciuta la fauna delle paludi del
So bat, alto Nilo, e probabilmente Lago Vitto~ia, per permettere un
utile confronto fra i ragni delle isole galleggianti ·del Lago Margherita
e quelli di suddette zone, ecologicamente affini, nè si conosce abbastanza
della fauna etiopica, per poter utilmente caratterizzare la fauna dello
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-habitat lacustre di fronte alle faune delle regioni secche contermini.
È bene insistere sull'opportunità che i futuri raccoglitori indichino
non solo le località delle loro catture, mà altresì le condizioni di vegetazione, umidità ecc. della stazione ove le catture stesse vennero compiute.
Faccio seguire la disamina delle specie raccolte, occupandomi prima
di quelle raccolte fra la costa e Neghelli (26 di ~ui 5 nuove), poi di quelle
raccolte nella zona dei Laghi (165 delle quali 61 nuove).
ARACNIDI RACCOLTI FRA LA COSTA E NEGHELLI
SCORPIONES - BUTHIDAE
Gen. Parab1tthus Poc. 1890.
Pambuthus heterurus I'oc. 1897, in DoNALDS. S:M:ITH, Trough
unkn. Afr. countries, p_ag. 402.
Tre Cf, e molti pull., Giuinbo, 24-26 settembre 1937.
Hab.: Somalia, Etiopia meridionale e centrale.
Gen. Buthus J.1eaeh 1815.
Buthus trilineatus Ptrs. 1861 « Monber. Ak. n, Berlin, pag. 515.
Una Cf, Giumbo, 24 settembre 1937.
Un cr, Dolo, 8 ottobre 1937.
Hab.: Tanganica ed a sud fino alla Caffreria.
Gen. Odonturus Karsch 1879.
Odonturus dentatus Karseh 1879, « Sitzber. Ges. Naturf. Berlin
pag. 119.
Un cr, Afgoi, 22 agosto 1937.
Una Cf, Dolo, 8 ottobre 1937.
Hab.: Somalia, Chenia, Ta-nganiea.
>> 1
-SCORPIONIDAE
Gen. Pandinus Th. 1877.
Pandinus gregoryi (Poc.) 1896, sub. Seorpio, « Ann. Mag. Nat.
Hist. n, [6] 17, pag. 432.
Una Cf Gi11mbo, 25-26 settembre 1937.
Hab.: Somalia Italiana e Inglese.
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. ordo OPILIONES.
subordo
LANIATORES
familia ASSAMIIDAE
subfamilia
ASSAMIINAE
Afroassamia gen. nov.
Oorpus spinosum, margo anterior cephalothoracis 5 aculeis; ante tuber
oculare aculeus magnus, longus. Tuber oculare latius quam longius,
dimidia eius latitudine a margine cephalothoracis distans, desuper 2 spinulis minutissimus. Scutum sulcis parum visibilibus, 4 seriebus transversis
2, 2, 4, 6 tuberculorum. Tarsi I 9, II 11 + 3, III 8, lV 11 articulis.
Ooxae et pedes laeves. Ohelae I articulo apice modice incrassato, sine tuberculis nec aculei~. Stigmata obtecta. Tuberculo acuto prae~culari Maracandino, Folycorypho, Metassamia, Assamia, .Assamiella,. Furia, Koyna,
Maracando et Maracandello est similis: tergitibus armatis et .Parte apicali
tarsi II tria~ticulata a Maracandino, cephalothorace circa tuber oculare
Zaevi et parte apicali tarsi II triarticulata a Folycorypho; stigmatibus non
visibilibus a Metassamia, Assamia, .Assamiella et Furia; tarso I novemarticulato a Koyna, Maracando et Maracandello differt.
Afroassamia laevipes sp. n.
Una ~ Stazione 46 del Lago Regina Margherita, su typha natante, 18 dicembre 1937.
~ Oorporis totius long. mm. 5; latitudo mm. 3,1; pedum I paris mm. 19
(femoris mm. 5,3); II mm. 45 (fern. 12); III mm. 21 (fem. mm. 8); IV
mm. 26,5 (fem. mm. 9,5); palporum mm. 4,7.
Oorpus testaceobrunneum, tuberculo oculari nigro in medio testaceovittato;
lateribus tuberis ocularis adsunt utrinque duae lineae nigrae curvae, extus
convexae, convergentes. Oarapax post sulcum anterius vitta media nigra
sat lata et utrinque vitta laterali abbreviata; tergites transverse brunneostriati. V enter testaceum. Ohelae brunneotestaceae, palpi eodem colore. Ooxae
I II III flavae; IV subtus flavae, desuper nigrae; trochanteres flavi; caeteri
articuli nigrescentes.
Tuber oculare dimidio latior q. longior, utrinque 2 spiculis parvis.
Ante tuberculum oculare adest tuberculum spiniforme, magis elevatum quam
tuberculum oculare, acutum, testaceum, apice nigrescenti. Tub ercula marginalia cephalothoracis subo.btusa, testacea; lateralia inter se sat late distantia.
• Parte dimidia posteriore carapacis adiunt 4 series transversae denticuZorum (2, 2, 4, 6): series posterior est prope marginem posteriorem carapacis;
tubercula eius centralia duo colore nigro, lateralia fulv!L (tub ercula serierum
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caeterarum nigra). Tergites liberus I 5 tuberculis, quorum medium et lateralia testacea, sat parva, medio-lateralia nigra, maiora. II tergite quoque
5 tubercula, quorum medium et lateralia nigra, sat magna, medio-lateralia
testacea, minores. III tergite 9 tubercula, quorum medium fulvum minimum
II et IV a medio nigra, magna, III et V a medio parva, fulva. Operculum
anale 2 tuberculis nigris. Pedes laeves. Palpi femur subtus tubercul.i s brevibus serie singula; patella apice clavata, acque longa quam tibia; tibia;
pare. singulo, patella 2 paribus aculeorum inferiorum.
subordo PALPATORES.
familia PHALANGIIDAE
subfamilia PHALANGIINAE
Gen. Cristina Loman, 1902.
Cristina zavattarii di Cap., 1939. << Missione biol. nel paese dei
Borana. Raccolte zoologiche Araèhnida » pag. 384 R. Accad.
d'Italia. Centro Studi A. O. I.
Una <?, bacino del Lago Margherita, dicembre 1937.
Una <?, Lago Zuai, 9 giugno 1938.
Una <? del Lago Regina Margherita è tipica: quella del Lago Zuai
ha solo i tubercoli maggiori submarginali delle due serie posti davanti
al tubercolo oculare. Non mi pare che l'assenza degli alt ri tubercoli
possa giustificare la creazione d'una nuova specie.
Hab.: Borana.
Cristina subinermis sp. n.
Una · <?, Lago Regina Margherita.
<? Corporis totius long. mm. 3,9; cephalothoracis mm. 1,8; cephalothoracis latitudo mm. 2,4;·pedum I paris long. mm. 8,5 (femoris mm. l, 7) II
mm. 14,5 (fem. mm. 3); III mm. 9 (fem. mm. 1,5); IV mm. 13 (fem. mm. 2,4).
Colore brunneo, apicibus aculeorum albis. P edes femoribus parte basali
(circa 2/ 3 ) testacea caeterum brunneis basi tibiarum dilutiore. Tuber oculare
desuper utrinque 4 aculeis, antice versus sensim decrescentibus; ante tuber
oculare adest utrinque series 2 tuberculorum quorum subbasale longe maximum. Lateribus cepholothoracis adsunt utrinque 4-5 tuberculula; post tuberculum oculare Sf3ries 4 tuberculorum. T ergites I serie 5 tuberculorum
quorum 3 interna sat magna, externa minima; II e III 7 tuberculis, quorum
medium et utrinque tertium a medio sat magna; secundum a medio et externum minima; IV tuberculo medio parvo. Coxae pilosae. Chelae pilosae. Palpi
pilosi, femore apice ·incrassato. F emur I paris non incrassatum. F emora
subrotunda, seriebus pilorum; tibiae angulosae pilosae; pedes non aculeati. •
Or. armatae simillima, sed ab ea colore facile distinguitur.
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RELAZIONE
Approvata nell'Adunanza del 16 febbraio 1940-XVIII.
La Memoria del prof. DI CAPORIACOO Aracnidi raccolti nella regione dei
laghi etiopici della fossa Galla (84 facciate e 58 figure), illustra la raccolta
aracnologica eseguita in occasione della Missione ittiologica in .A.. .0. r.
promossa dal Ministero per l'.Africa Italiana d'intesa col R. Laboratorio
Centrale di Idrobiologia (Roma).
Delle 165 specie raccolte nella Regione dei laghi ben 61 sono nuove.
.A. queste se ne aggiungono altre 5 tra le 26 catturate tra la costa della
Somalia e N eghelli.
L'interesse particolare della raccolta, nella regione della fossa Galla,
si riferisce alla circostanza· che molte delle specie furono ritrovate in un
habitat specialissimo, quale è quello delle isole galleggianti di piante
palustri che si trovano .nel lago Margherita.
'
L'.A.. discute anche l'importanza dei nuovi reperti relativamente ai
discussi problemi biogeografici sulle affinità e ~fferenze tra la fauna
paleartica e quella etiopica.
I relatori ritengono che per il nuovo e interessante contributo portato dall'.A.. alla conoscenza della fauna etiopica e per la opportunità che
il nostro Paese apparisca all'avanguardia negli .s tudi diretti a illustrare
l'.A.. O. L, e non sia da altri preceduto, il lavoro del prof. di CAPORIACCO
meriti di essere pubblicato nelle Memorie della R . .Accademia d'Italia.
FILIPPO SILVESTRI
GUSTAVO BRUNELLI.
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