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Qatar: con il Mondiale il Paese cambierà volto
n. 5 Anno 5° - 30 marzo 2011 E C O N O M I A , N O R M AT I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I TA L I A N E Sommario QATAR Qatar: con il Mondiale il Paese cambierà volto pag 2 Cantieri aperti per il nuovo appuntamento mondiale pag 5 Con alluminio e batterie, via libera a un polo della componentistica auto pag 8 INDIA New Delhi punta sull'industria con meno burocrazia e più equità pag 9 Nel 2010 previsti 9,5 miliardi di euro di investimenti nelle ferrovie pag 11 Qatar: con il Mondiale il Paese cambierà volto L'emirato del Qatar ha acquisito negli ultimi anni una statura internazionale che supera ampiamente le dimensioni del Paese che ha una popolazione di appena 1,7 milioni di abitanti. Sotto il profilo economico ha registrato tassi di crescita del PIL tra i più elevati al mondo (+9,5% nel 2009 e +14% nel 2010) con un'ulteriore accelerazione prevista per il 2011: +15,8% secondo le previsioni di Economist Intelligence Unit (EIU) a pagina 2 GERMANIA A Berlino fiducia e occupazione ai massimi dai tempi della riunificazione pag 13 REGNO UNITO Transport of London organizza subappalti Crossrail sul web pag 15 AUSTRIA L’export austriaco 2010 supera i 100 miliardi euro pag 16 LIBANO L'Italia è il primo fornitore europeo di Beirut pag 17 SETTORI E AZIENDE Agroindustria Costruzioni Finanza Moda Trasporti Qatar - Il Lungomare di Doha City INDIA pag 18 PAESI E MERCATI Etiopia Georgia Slovacchia pag 21 New Delhi punta sull'industria con meno burocrazia e più equità Gradualismo nelle riforme del bilancio presentato da Manmohan Singh per il 2011-2012. Entro 10 anni il settore manifatturiero dovrà coprire il 25% del PIL. Provvedimenti specifici per i comparti trainanti dell'industria a pagina 9 Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Imprese della Farnesina (DGSP) - [email protected] Qatar: con il Mondiale il Paese cambierà volto Storicamente, la mossa vincente del Qatar è stata quella di puntare, già negli anni '90, sulla tecnologia di liquefazione del gas naturale e di continuare ad investire in questa filiera dove si è affermato come un vero gigante. Oggi, con una capacità produttiva di 77 milioni di tonnellate anno, il Paese è il primo produttore ed esportatore mondiale di gnl (gas naturale liquefatto) e quest'attività fa affluire nelle casse dello Stato enormi surplus che vengono in gran parte investiti per modernizzare il Paese sia sotto il profilo sociale (scuola, sanità, servizi, cultura, ricerca) che delle infrastrutture. La recente decisione della Fifa di assegnare al Qatar i Mondiali di calcio del 2022 è anche un'occasione per accelerare questo processo, come spiega a Diplomazia Economica Italiana l'Ambasciatore italiano a Doha, Andrea Ferrari. Tra vent'anni quindi, il Qatar sarà molto differente rispetto a oggi: sotto quali aspetti? Q ATA R SVILUPPO L'aggiudicazione dei Mondiali di Calcio nel 2022 ha costituito per il Qatar un successo senza precedenti. In molti avrebbero piuttosto scommesso su di un diverso esito della competizione alla vigilia della decisione della FIFA il 2 dicembre scorso anche perché gli sfidanti del piccolo Emirato erano Paesi del calibro di Stati Uniti, Giappone, Australia e Corea del Sud. Non vi è dubbio che tale prospettiva, il cui significato anche in termini di accresciuta immagine del Paese sul piano internazionale è sotto gli occhi di tutti, aprirà una nuova fase di tumultuoso sviluppo, per gestire la quale questa classe dirigente si sta già attrezzando, intenden- Doha - I nuovi stadi, disegnati da Albert Speer & Partner, GmbH, rappresentano un ampio salto in avanti nel campo dell’efficienza energetica. I cinque stadi utilizzeranno l’energia solare per alimentare i sistemi di condizionamento dell’aria, indispensabili in quanto il campionato si svolgerà nel pieno dell’estate. Nell’immagine un rendering dello stadio che sorgerà nell’area del porto di Doha Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 2 Vision 2030 si pone il problema dei giovani: di come educarli e anche di come motivarli ad essere protagonisti della società del futuro. Con quali strumenti? Il Qatar è un Paese in movimento. Ha certamente i suoi tempi e le sue dinamiche ma non può definirsi monolitico ed impermeabile al cambiamento. Guarda avanti, alla modernizzazione, senza dimenticarsi del suo passato e delle sue tradizioni. In questa visione, centrali sono la diffusione dell'istruzione ed una accentuata attenzione all'arte, alla musica ed alla cultura in generale che, unitamente ad una progressiva apertura verso l'esterno, intende diffondere soprattutto tra i giovani un approccio critico al sapere quale base essenziale di una loro più attiva e consapevole partecipazione alla crescita del Paese. Da qui, la nascita di molteplici enti scolastici, anche stranieri, di una vera e propria Città dell'Educazione (Education City), di un Parco Scientifico e Tecnologico per la ricerca applicata e di un Villaggio Culturale con al suo interno scuole di pittura, scultura e fotografia. Ma anche di Musei (ad esempio quelli di Arte islamica e di Arte araba moderna), di un'orchestra filarmonica e di un ente cinematografico nazionali. Un'altra trasformazione sociale dovrebbe riguardare la composizione e lo statuto della consistente popolazione immigrata. Sotto quale profilo? Q ATA R do peraltro incanalarla lungo i binari del più ampio programma di crescita delineato nella c.d. Qatar National Vision 2030. Vale a dire, tararla sull'obiettivo di dare vita ad una società avanzata, in grado di assicurare un livello ed una qualità di vita elevati per tutta la popolazione, grazie anche alla capacità di garantire al Paese una crescita economica adeguata. Una visione che ha nella modernizzazione e nel mantenimento delle tradizioni, equilibrio tra bisogni delle generazioni presente e futura, nonchè tra espansione economica sostenibile, sviluppo sociale e tutela ambientale, gestione della dimensione e qualità della manodopera straniera, le sue principali sfide. Il sostenuto sviluppo economico del Qatar se, come è attualmente nelle previsioni di tutti i principali osservatori, verrà mantenuto negli anni a venire, avrà un impatto anche nella composizione della struttura sociale del Paese. Nell'attuale fase storica, che non ha nel terziario il suo settore prevalente, buona parte della popolazione immigrata è scarsamente qualificata. In prospettiva, grazie anche agli sforzi della classe dirigente del Paese in favore di una più accentuata diversificazione dell'economia nazionale, il settore dei servizi dovrebbe svilupparsi a tassi più elevati rispetto ad altri e conseguentemente favorire l'afflusso dall'estero di personale di ben altro profilo professionale, ma anche di estrazione socio-culturale più sofisticata che dovrebbe avere un impatto all'interno nei riguardi della popolazione autoctona. Il Centro Congressi dell’Education City di Doha, nel progetto dell’architetto giapponese Arata Isozaki Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 3 L'Italia gode in Qatar, come suol dirsi, di ottima stampa. A noi da qui si guarda con sincera amicizia e considerazione. Nostre aziende hanno contribuito negli anni, con la realizzazione di importanti progetti industriali nei settori chiave dello sviluppo del Paese, alla sua sostenuta crescita. Sul piano economico-commerciale l'interscambio bilaterale negli ultimi 5/6 anni si è più che quintuplicato, attestandosi, secondo le ultime statistiche disponibili che si fermano al novembre 2010, ad oltre 2 miliardi di euro. Sul piano politico, il susseguirsi di delegazioni ad alto livello da e per l'Italia non si è sostanzialmente mai interrotto, a testimonianza di un sincero interesse reciproco a mantenere elevato il flusso di contatti. Anche negli ambiti culturale, dell'educazione e scientifico sono allo studio iniziative, con l'Università di Doha, il Villaggio Culturale ed il Parco Scientifico e Tecnologico di Doha, dalle quali potranno auspicabilmente partire dei volani positivi grazie ai quali consolidare la nostra posizione qui. La prospettiva dei Mondiali di calcio del 2022 dovrebbe aprire ulteriori opportunità che intendiamo cogliere appieno. Il Qatar è un Paese molto piccolo, ma dispone di risorse e influenza in una regione strategica del mondo: quale ruolo può svolgere sotto il profilo economico e politico in questo contesto? Per dimensioni geografiche e densità di popolazione il Qatar è paragonabile al nostro Abruzzo, ma è molto ricco: terzo produttore mondiale di gas, primo esportatore di GNL, uno dei Paesi a più alto reddito pro-capite e tasso di crescita in termini reali del PIL. Anche grazie alla sua ricchezza, il Qatar ha saputo tessere una estesa rete di contatti e rapporti internazionali che gli consentono di svolgere un ruolo crescente sul palcoscenico non solo regionale. Un ruolo svolto con pragmatismo, in favore del dialogo e della stabilità, anche al fine di procedere sulla via dello sviluppo e delle riforme, molto saggiamente avviate al proprio interno. Q ATA R Sport ma anche cultura e tecnologiaricerca: nella visione del Qatar di domani c'è molto spazio per queste attività. Si aprono quindi anche opportunità per istituzioni e imprese italiane in questi settori? Negli investimenti esteri il Qatar è fortemente orientato all’immobiliare, anche per quanto riguarda l'Italia. È possibile allargare l'interesse degli investitori verso altri aspetti del nostro Paese e altre forme di partnership con imprese italiane? Come detto il rapporto bilaterale dell'Italia con il Qatar è ottimo sotto tutti gli aspetti, compreso quello degli investimenti in merito ai quali abbiamo operato e stiamo operando al fine di espandere e consolidare la partnership. Doha - L’Anfiteatro del Villaggio Culturale, particolare del portale Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 4 Cantieri aperti per il nuovo appuntamento mondiale Saranno edificati nove nuovi stadi, ma sarà anche accelerato un massiccio programma di infrastrutture con la costruzione di una rete ferroviaria e metropolitana, un nuovo aeroporto internazionale, un nuovo porto e diversi collegamenti autostradali La decisione presa dalla FIFA, nel dicembre del 2010, di assegnare al Qatar il compito di ospitare i mondiali di calcio del 2022, non solo ha contribuito a creare un clima di entusiasmo per il carattere storico di tale evento, ma si inserisce anche, molto opportunamente, in un programma di trasformazione dell'economia del piccolo Emirato che ha una popolazione di 1,7 milioni di abitanti e una superficie paragonabile a quella dell'Abruzzo. L'obiettivo è di diminuire il grado di dipendenza del Paese dalla produzione (peraltro in calo) di petrolio e gas naturale, trasformando l'assetto Q ATA R INFRASTRUTTURE urbano e potenziando le infrastrutture del territorio, in vista dello sviluppo dei settori del turismo, dei servizi, della logistica e di attività industriali qualificate ad alto valore aggiunto. Il percorso peraltro è già avviato: Doha ha ospitato nel 2006 i Giochi Asiatici e recentemente la FIFA Asian Cup. Per il nuovo appuntamento del 2022 è già prevista la costruzione di 9 nuovi stadi che, unitamente alla ristrutturazione di tre impianti già esistenti, porterà la capacità complessiva di queste strutture ad oltre 600mila spettatori. I nuovi impianti, per i quali é previsto un investimento di 4 Un rendering dello stadio che sorgerà a Lusail Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 5 - il nuovo aeroporto internazionale di Doha (NDIA) con un investimento del valore complessivo di 14 miliardi di dollari. La costruzione dello scalo, in realtà, é stata iniziata nel 2004 (con la partecipazione di alcune aziende italiane tra cui Cassina e Permasteelisa) e ha subito diversi ritardi, ma dovrebbe essere completata nel 2015. La prima tranche del nuovo scalo dovrebbe diventare operativa già nel 2012. A pieno regime si prevede che NDIA sarà in grado di gestire annualmente 50 milioni di passeggeri, 320.000 voli e 2 milioni di tonnellate di merci, per una capacità totale sei volte superiore a quella dell'attuale aeroporto; - il nuovo porto commerciale a Mesaieed, un centro industriale localizzato a sud della capitale, destinato a prendere il posto dell'attuale porto situato nel centro di Doha comporterà un investimento di circa 5,5 miliardi di dollari. La prima fase dei lavori dovrebbe essere ultimata nel 2014, mentre il completamento é previsto per il 2023. Al momento la compagnia cinese China Harbour é la favorita nella gara per aggiudicarsi i lavori di escavazione onshore, mentre la gara Q ATA R miliardi di dollari, comprendono l'installazione di tecnologie all'avanguardia e di sistemi di climatizzazione a bassissimo impatto ambientale. Al termine della competizione una parte sarà smantellata e donata a Paesi in via di sviluppo. Lo stadio più grande sarà costruito nel nuovo centro di Lusail. Avrà una capacità di oltre 86.000 spettatori e richiederà un investimento complessivo di 662 milioni di dollari. Gli altri 8 stadi di nuova costruzione avranno ciascuno un costo compreso tra i 202 (Doha Port Stadium) e i 300 milioni di dollari (Qatar University Stadium). A breve sarà costituito un comitato incaricato di valutare la priorità dei singoli progetti e di impostare un calendario delle gare di appalto e dei lavori. Gli stadi, comunque, non sono l'unico progetto. Il programma di trasformazione a lungo termine del Paese (Qatar National Vision 2030) per il quale è previsto, allo stato attuale, un volume complessivo di investimenti di 100 miliardi di dollari, contempla tra l'altro la costruzione di numerose opere, alcune delle quali saranno anticipate in vista dell'appuntamento mondiale. Le più rilevanti sono: Un rendering del nuovo porto commerciale a Mesaieed Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 6 quartiere residenziale in fase di costruzione su isole artificiali nella baia a nord della capitale. L'investimento ammonta a poco meno di 700 milioni di dollari; - una nuova strada che collegherà Doha con Dukhan, centro urbano sulla costa occidentale del Qatar, di fronte alle coste saudite; - un raccordo autostradale che dal nuovo aeroporto dovrebbe attraversare la capitale per poi proseguire verso nord e unirsi alla Friendship Causeway; - un tunnel sottomarino che dovrebbe attraversare la baia di Doha collegando direttamente la Perla al nuovo aeroporto. Nei prossimi 11 anni saranno altresì potenziate le strutture ricettive del Paese, fino ad una disponibilità di 85-90.000 camere, rispetto alle 10-15.000 attuali. A ciò va aggiunta l'annunciata ripresa dei lavori nel cantiere di Lusail City, un'area urbana a destinazione mista residenziale e commerciale che si estenderà per 37 kmq a nord di Doha lungo 28 km di costa e che potrà ospitare fino a 200mila persone. Q ATA R per i lavori relativi al canale d'ingresso del porto é in fase di pre-qualifica; - una rete ferroviaria e metropolitana in fase di progettazione (l'incarico è stato conferito nel 2009 alla tedesca Deutsche Bahn). La rete metropolitana sarà composta da 4 linee per un totale di 300 km. Il primo segmento collegherà il centro di Doha col nuovo aeroporto. La rete ferroviaria farà parte di un più ampio progetto volto a collegare tutti i Paesi della regione. Il completamento dei lavori, inizialmente previsto per il 2021, a seguito dell'assegnazione dei Mondiali 2022 subirà un'accelerazione che prevede l'operatività della rete metropolitana e di quella ferroviaria nazionale già dal 2016; - il collegamento stradale e ferroviario tra Qatar e Bahrein (Friendship Causeway) attraverso un ponte, lungo oltre 40 km con un investimento complessivo di 4 miliardi di dollari; - una strada di 12 km che collegherà il centro di Doha alla nuova area urbana residenziale di Lusail e alla Perla, un Il progetto del Boulevard della nuova città di Lusail, a 15 Km da Doha (Foto www.lusail.com) Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 7 INDUSTRIALIZZAZIONE In concomitanza con il Motor Show di Doha, il Governo del Qatar ha presentato un ambizioso piano che prevede la costituzione nell'Emirato di un vero e proprio polo della componentistica auto specializzato su due filiere in cui potrà mettere a frutto alcuni significativi vantaggi competitivi. La prima riguarda la produzione di componenti in alluminio, in quanto l'utilizzo di questo materiale da parte dell'industria dell'auto mondiale è in forte crescita. Il Qatar prevede di incentivare, con agevolazioni fiscali e sovvenzioni alla ricerca, la costituzione di joint venture con componentisti di tutto il mondo che po- tranno localizzare le loro attività a valle del nuovo e modernissimo impianto di Qatar Aluminium. In aggiunta, con un occhio al decollo, ancora in fase iniziale, dei veicoli elettrici, il Qatar punta a diventare un importante produttore di batterie al litio. Anche in questo caso offrirà supporti finanziari e di ricerca, in aggiunta alle strutture portuali del Paese che dovrebbero consentire una grande efficienza nell'organizzazione della logistica inbound. Q ATA R Con alluminio e batterie, via libera a un polo della componentistica auto www.ambdoha.esteri.it LAVORI IN CORSO - Il Governo assegna nuove commesse per 400 mln Usd Ashghal, l'ente statale per le opere pubbliche del Qatar, ha assegnato appalti per oltre 400 milioni di dollari per la costruzione di nuove strade, trattamento e depurazione delle acque reflue e altre infrastrutture. Saranno completate entro sette anni. Il contratto più consistente (149 milioni di dollari) è quello acquisito da Bin Omran Trading per la costruzione della rete stradale di Barwa City. Un consorzio internazionale di cui fanno parte l'impresa francese Degremont e Marubeni si é invece aggiudicato il contratto da 73 milioni di dollari per i lavori di espansione dell'impianto di trattamento delle acque reflue di Doha West. China Harbour Engineering costruirà il terminale di Mesaieed China Harbour Engineering Company si è aggiudicata l'appalto per la realizzazione del nuovo terminale container (2 milioni di teu anno) del porto di Mesaieed. La commessa ha un valore di 880 milioni di dollari. I lavori dovrebbero concludersi fra 4 anni e mezzo circa. Nel Golfo, China Harbour Engineering, ha già realizzato parte del porto saudita di Ras Az ed é attualmente impegnata in un progetto infrastrutturale anche negli Emirati. Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 8 New Delhi punta sull'industria con meno burocrazia e più equità La legge Finanziaria 2011-2012 presentata al Parlamento indiano dal Ministro delle Finanze Mukherjee conferma l'orientamento riformista e l'approccio gradualista del Governo guidato da Manmohan Singh, consumato ed efficace navigatore, da 40 anni, della politica indiana, ma anche una decisa volontà di rafforzare le basi economiche del boom indiano. In questo contesto, ad esempio, è stato annunciato, per la prima volta dopo molti anni, un programma di politica industriale. Il Governo si è dato l'obiettivo di portare entro 10 anni l'incidenza del settore manifatturiero sul PIL del Paese dall'attuale 16% al 25%. Il programma prevede un taglio nel sistema di autorizzazioni e procedure burocratiche gestite dallo Stato, che saranno sostituite da strumenti di autocontrollo dei settori industriali stessi. Previsto anche un rafforzamento delle Zone Economiche Speciali (ZES) con l'esenzione dall'imposta sui servizi delle imprese insediate. Previsto un focus specifico sul settore auto che nel 2010 ha messo a segno il secondo più elevato tasso di crescita a livello mondiale (30% su base annua). Ora l'India, per consolidare i risultati conquistati, punta sulla mobilità sostenibile e ha annunciato una National Mission for Hybrid and Electric Vehicles. Nel contesto del sostegno alle piccole e medie imprese e alle filiere tradizionali sono state proposte diverse iniziative, inclusa la creazione, entro il 2011, di sette distretti del pellame. INDIA LEGGE FINANZIARIA Un modello di auto elettrica della casa indiana Reva Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 9 Particolarmente significativo l'impegno per la modernizzazione delle infrastrutture. La spesa pubblica per trasporti ed energia vedrà un incremento del 10% rispetto al precedente anno fiscale (2mila 720 miliardi di rupie, quasi 50 miliardi di euro), ma è su un maggiore afflusso di capitali privati, soprattutto esteri, che il Governo fa principalmente affidamento. Saranno creati appositi fondi obbligazionari per finanziare le opere con regimi fiscali agevolati (ritenute al 5%, esenzione d'imposta sui profitti). Obbligazioni esentasse per finanziare la rete ferroviaria saranno emesse da Indian Railways Finance Corporation e National Railways Authority of India. Il limite all'acquisto di obbligazioni societarie da parte degli investitori istituzionali stranieri passerà dagli attuali 5 miliardi di dollari a 25 miliardi per il solo settore delle infrastrutture (gli investimenti stranieri in questo comparto si situano attualmente attorno ai 500 milioni di dollari Usa). Per rimediare ai ritardi nei tempi di realizzazione delle opere già avviate sarà definito un nuovo sistema di target quantitativi, che incorpori sia elementi di responsabilizzazione dei contractor, sia incentivi per quelli più efficienti. Un esempio di questi ritardi è dato dai tempi di realizzazione della nuova rete autostradale del Paese che procede con una velocità di 4 chilometri al giorno rispetto ai 20 proposti come obiettivo. Agricoltura con meno laccioli Nel settore agricolo il Governo di New Delhi si propone di conciliare la volontà di evitare tensioni speculative sui prezzi con l'impegno a una modernizzazione della filiera. Mukherjee ha dichiarato che sarà data priorità all'eliminazione dei colli di bottiglia nella distribuzione e anche nella produzione, imputabili a fattori diversi, incluse molte procedure amministrative. Saranno effettuati importanti investimenti per incrementare le capacità di stoccaggio e conservazione del Paese (con facilitazioni fiscali per l'acquisto di attrezzature). Sarà anche avviata una graduale riforma del cosiddetto "mandi system", il meccanismo di distribuzione statale delle derrate. Immediata invece la riforma dei contributi statali su grano (e kerosene) per gli indigenti. I sussidi verranno erogati direttamente in denaro ai beneficiari, eliminando le attuali strutture di intermediazione burocratica. Al via anche una riforma fiscale con l'adozione, dal mese di aprile, del Direct Tax Code mentre una serie di emendamenti costituzionali dovrebbe consentire l'introduzione della Goods and Services Tax che, una volta a regime, dovrebbe garantire un miliardo di dollari di nuove entrate all'erario. INDIA PPP e nuovi capitali per le infrastrutture www.ambnewdelhi.esteri.it Una coltivazione di cavoli nei dintorni di Bhubaneswar (Orissa) Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 10 INFRASTRUTTURE Nuove linee e modernizzazione della rete esistente che già supera i 63mila chilometri Il Ministro indiano delle Ferrovie, Signora M. Banerjee ha illustrato in Parlamento la proposta di Bilancio 2011/12 che viene presentata con un documento separato rispetto al progetto di Bilancio dello Stato. Le ferrovie indiane (Indian Railways) sono una delle reti più vaste nel mondo con oltre 63mila km di linee di cui poco più di 18mila elettrificati ed in maggior parte con scartamento non standard (1676 mm). Hanno trasportato nell'ultimo anno circa 700 miliardi di passeggeri/km e 538 miliardi di tonnellate/km di merci impiegando 1,4 milioni di persone. I dati sono alquanto in ritardo sugli obiettivi del Piano Quinquennale (2007-2012), che prevedeva un raddoppio del traffico merci a 993 miliardi tonnellate/km e un aumento del 40% del traffico passeggeri a 924 miliardi passeggeri/km. In realtà anche nel 2011/2012 la crescita pre- vista per i passeggeri è più modesta, nell'ordine del 6,4%. A conclusione dell'esercizio 2010/2011, secondo i dati esposti dal Ministro, sono entrati in servizio 117 nuovi treni (sui 120 previsti) ed è stata aumentata la frequenza delle corse. Sono state prese misure per una migliore igiene e per il servizio di ristoro. In fase di ultimazione la costruzione di 94 stazioni secondarie, 10 stazioni di primo livello e 93 parcheggi multipiano polifunzionali. Gli investimenti previsti nel prossimo anno ammontano a 576,3 miliardi di rupie (circa 9,5 miliardi di euro). Dovrebbero essere coperti per 200 miliardi di rupie da fondi pubblici e per 142 miliardi di rupie da risorse interne delle ferrovie indiane. I restanti 206 miliardi di rupie (3,43 miliardi di euro) saranno finanziati tramite il ricorso a prestiti sul mercato. INDIA Nel 2010 previsti 9,5 miliardi di euro di investimenti nelle ferrovie Tariffe inalterate e ricavi per 16,8 miliardi di euro La struttura organizzativa di Indian Railways sotto il controllo del Ministero delle Ferrovie, è divisa in 16 zone principali a loro volta suddivise in 68 divisioni ed è composta da 13 enti pubblici di gestione, 7 unità produttive (locomotive elettriche e diesel, vagoni ferroviari) ed altre organizzazioni che si occupano di ricerca e sviluppo, standardizzazione, elettrificazione delle linee, rete metropolitana di Calcutta e centri di formazione professionale. Il bi- lancio preventivo per il 2011-2012 prevede un volume di ricavi lordi superiori ai 1.000 miliardi di rupie (16,8 miliardi di euro) con una copertura dei costi superiore al 91%. Saranno mantenute inalterate sia le tariffe per il traffico passeggeri (che sono rimaste invariate negli ultimi otto anni) sia quelle per il servizio cargo. Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 11 - attivazione di un portale per e-ticketing (biglietteria online); - introduzione di apparecchiature anticollisione e per la sicurezza in caso di nebbia basate sul GPS; - utilizzo di energia solare, eolica e biodiesel in stazioni e passaggi a livello (programma Green Energy). Infine verranno avviati studi di fattibilità per l'elevazione della velocità dei treni passeggeri a 160-200 kmh. Banerjee ha inoltre ribadito l'impegno a collegare tramite linee ferroviarie le aree più arretrate dell'India con l'aggiunta, entro i prossimi 10 anni, di 25mila km di nuove linee. A tale scopo, nei prossimi 100 giorni, verrà stabilita una task force che dovrà valutare ed approvare le proposte di investimenti e verranno emanate linee guida semplici ed orientate ad attrarre anche capitali privati, senza però arrivare ad una privatizzazione delle ferrovie. Annunciata anche l'introduzione di un sistema unificato per la realizzazione di progetti in PPP ("Public Private Partnership") con l'istituzione di uno sportello unico su cui tuttavia non sono stati forniti dettagli. I principali interventi previsti sono la posa in opera di 1.300 km di nuove linee ferroviarie, il raddoppio di altri 867 km e l'adeguamento dello scartamento per 1.017 km, per uno stanziamento di 312,79 miliardi di rupie (circa 5,21 miliardi euro). Saranno introdotti 68 nuovi treni di varie tipologie e 18mila nuove carrozze ferroviarie per uno stanziamento di 138 miliardi di rupie (2,3 miliardi di euro). Previsti inoltre diversi interventi tra cui: - ammodernamento di 236 stazioni; - costruzione di due nuovi terminal passeggeri nello stato del Kerala e di un terminal ciascuno negli stati dell'Uttar Pradesh e del Bengala Occidentale; - costruzione di una centrale elettrica alimentata a gas da 700 MW che verrà localizzata a Thakurli nello Stato del Maharashtra; - realizzazione di due parchi ferroviari a Jellingham e New Bongaigaon, un centro per locomotori diesel a Manipur, una fabbrica di ponti ferroviari nello stato di Jammu e Kashmir, un istituto di ingegneria dei ponti e dei tunnel a Jammu e un centro di software applicato a Darjeeling; - aggiunta di 47 corse giornaliere per la ferrovia suburbana di Mumbai e di 50 per quella di Calcutta; INDIA Interventi a 360 gradi www.ambnewdelhi.esteri.it Victoria Terminus, la principale stazione ferroviaria di Mumbai Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 12 A Berlino fiducia e occupazione ai massimi dai tempi della riunificazione I dati emergono dall'ultimo sondaggio dell'IFO e dalle rilevazioni sul mercato del lavoro. La domanda estera nel 2010 ha coperto il 45% del PIL. In forte ripresa anche gli investimenti in capitale fisso In Germania si consolida la fiducia di una stabile ripresa dell'economia. Il responso del test congiunturale realizzato dall'Istituto Ifo, ad esempio, ha raggiunto a gennaio scorso il punto più alto dai tempi della riunificazione. Anche le ultime previsioni del Governo federale tedesco prevedono un aumento del PIL nel 2011 pari al 2,3%, inferiore a quello del 2010, ma comunque tale da confermare il ruolo del Paese di locomotiva europea. I dati definitivi relativi all'ultimo trimestre del 2010 hanno stabilito innanzitutto che la crescita complessiva è stata del 3,6%. Tra le voci della domanda aggregata, particolarmente significativa la crescita degli investimen- GERMANIA CONGIUNTURA ti in capitale fisso delle aziende (+9,4% annuo). Anche gli ordini di prodotti industriali sono aumentati del 2,7% nell'ultimo trimestre 2010. Soprattutto, il Paese ha confermato il suo elevato grado di internazionalizzazione. Le esportazioni di beni sono ammontate a quasi 952 miliardi di euro (+18,5% rispetto al 2009), mentre le importazioni sono state pari ad oltre 797 miliardi di euro (+20%). Aggiungendo anche l'export di servizi, si rileva che la domanda estera ha coperto nel 2010 circa il 45% del PIL della Germania mentre la quota coperta dalle importazioni è pari al 41%. Il 44,57% delle importazioni complessive proviene dall'Eurozona. Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 13 Complessivamente l'Italia ha esportato in Germania beni per un valore di quasi 40 miliardi di euro (con un'importante quota di subforniture industriali). Il dato corrisponde a un aumento del 16,7% su base annua. Nel 2010 quasi il 60% dell'export tedesco è stato diretto in Paesi UE e in particolare il 40,57% in Paesi della zona euro. Nei primi 11 mesi del 2010 le esportazioni verso l'Italia sono state di 53,4 miliardi di euro (+14,8% annuo). La quota dell'export tedesco diretta verso Paesi terzi è stata minore, ma ha dimostrato una dinamica più accentuata (+26% su base annua). Contestuale a questo ultimo aumento e a questa diversificazione è stato l'incremento delle assicurazioni pubbliche ai crediti all'esportazione, che ha totalizzato 32,5 miliardi di euro (un record storico). Ne hanno beneficiato soprattutto le operazioni con i Paesi emergenti: Russia (3,4 miliardi), Cina (2,2 miliardi), Brasile (1,8 miliardi). Più occupati anche nell'industria Nel quarto trimestre del 2010 le persone professionalmente attive in Germania ammontavano ad oltre 41 milioni, il livello più alto dai tempi della riunificazione. La parte più consistente dell'aumento occupazionale proviene dai servizi (+1,3% annuo) in cui si registrano 30 milioni di occupati, ma per la prima volta dallo scoppio della crisi è aumentato anche il numero degli occupati nel manifatturiero (+0,1%). Cresciuto anche il numero delle ore lavorate in media da ogni singolo occupato e positiva è stata anche la dinamica salariale: nel corso del 2010 le retribuzioni nette dei lavoratori sono aumentate in media del 3,4%. In aggiunta, i recenti - seppur contenuti sgravi fiscali approvati dal Governo in febbraio (420 milioni), dovrebbero permettere alle famiglie di aumentare i consumi e quindi rafforzare la domanda interna. Il tutto si traduce in un forte clima di fiducia che coinvolge anche le aziende. GERMANIA Un traino anche per l'Italia www.ambberlino.esteri.it Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 14 Transport of London organizza subappalti Crossrail sul web Londra non cessa di rinnovarsi: mentre i cantieri delle Olimpiadi stanno arrivando sul filo del traguardo, partono i lavori per il Crossrail, una nuova dorsale di trasporto metropolitano che, entro il 2018, migliorerà i collegamenti tra l'area sud-est e il centro della capitale. Complessivamente il costo dei lavori è previsto in 16 miliardi di sterline che comprendono lo scavo di 21 km di tunnel e la costruzione di 9 stazioni metropolitane collegate con la rete esistente e con 4 linee ferroviarie di superficie. Si prevede che negli anni di picco dei lavori (2013-2015) oltre 14 mila persone saranno impegnate nell'esecuzione delle opere. Il progetto è gestito da Crossrail Ltd (CRL), società che fa capo alla TFL (Transport for London), l'ente che gestisce e controlla la maggior parte delle strutture di trasporto della capitale britannica. Alla fine del 2010 sono stati appaltati lavori di scavo per un ammontare pari a 1,25 miliardi di sterline a diversi gruppi di imprese tra cui BAM Nuttall Ltd, Ferrovial Agroman UK, Kier Construction, Dragados, Sisk & Son (Holdings), Alpine BeMo Tunnelling, Balfour Beatty Civil Engineering, Morgan Sindall (Infrastructure) e Vinci Construction Grands Projects. Queste società rivestono il ruolo di contractor e stanno attualmente definendo i subappalti per la realizzazione delle opere. Quest'anno è prevista l'assegnazione degli appalti per la realizzazione di sei nuove stazioni per un valore previsto di 1,5 miliardi di sterline. Per quelle di Paddington e Farringdon sono già stati presele- zionati i candidati (short list). Farringdon in particolare sarà lo snodo principale di collegamento con le altre linee ferroviarie (Thameslink) e metropolitane. Da Farringdon sarà ora possibile raggiungere Heathrow in 33 minuti e Canary Wharf in meno di un quarto d'ora. Le altre stazioni previste sulla linea sono Bond Street, Canary Wharf, Custom House, Liverpool Street, Tottenham Court Road, Whitechapel e Woolwich. Per le gare di primo livello per valori superiori alla soglia prevista per le gare europee (forniture 156.442 sterline, lavori 3.927.260 sterline) le aziende italiane interessate potranno consultare il sito Tenders Electronic Daily (www.ted.europa.eu). Per tutte le altre gare di appalto e di subappalto per beni e servizi dovrà essere da tutti obbligatoriamente utilizzato il sistema Competefor.com, uno strumento innovativo attivato per gestire gli appalti delle Olimpiadi del 2012. Il sistema consente di dare piena trasparenza alle gare di appalto e di moltiplicare le opportunità per le piccole e medie imprese in quanto consente di creare dei veri e propri network di fornitura con operatori specializzati. Le aziende interessate ad utilizzare il sistema devono inizialmente registrarsi sul sito www.competefor.com creando un preciso e dettagliato profilo aziendale che verrà utilizzato per poter ricevere tutte le informazioni per partecipare alle gare pertinenti per la fornitura di beni e servizi. REGNO UNITO COSTRUZIONI www.amblondra.esteri.it Per iscriversi a questa newsletter compilate il modulo all’indirizzo www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese/ DiplomaziaEconomica/Newsletter/ Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 15 L’export austriaco 2010 supera i 100 miliardi di euro Secondo i dati raccolti dall'Istituto nazionale di statistica, nei primi undici mesi del 2010 il deficit della bilancia commerciale austriaca è salito da 3,07 (2009) a 3,56 miliardi di euro. Sia le esportazioni che le importazioni sono aumentate del 15,8% per un ammontare pari, rispettivamente, a 99,87 miliardi e 103,43 miliardi di euro. Il deficit con i Paesi UE è passato dai 4,03 miliardi di euro del 2009 a 4,43 miliardi di euro nel 2010. Le esportazioni verso gli Stati membri hanno raggiunto la cifra di 70,58 miliardi di (+14,9%), mentre le importazioni si sono attestate a 75,01 miliardi (+ 14,6%). Con i Paesi extra-europei si è registrato un attivo di bilancio di 875,24 milioni; le esportazioni sono cresciute del 18,1% (29,30 miliardi) e le importazioni del 19,1 % (28,42 miliardi). Il Ministro dell'Economia, Reinhold Mitterlehner (Partito Popolare), si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti sul fronte delle esportazioni, nonostante il saldo negativo dell'in- terscambio complessivo: "Già a novembre abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissati di superare i 100 miliardi di euro di esportazioni nel 2010. In novembre con 10,4 miliardi di euro, siamo tornati ai livelli raggiunti negli anni precedenti la crisi. Sono fiducioso che il trend positivo possa proseguire anche nel 2011 e che le esportazioni continueranno a costituire il motore propulsore dello sviluppo". Il Ministro vede un grande potenziale per l'export verso i mercati extra europei, la cui quota è passata dal 14,5% del 2000 al 17% del 2010 (novembre). Mitterlehner ha sottolineato la forte crescita delle esportazioni verso Paesi emergenti quali Cina e Brasile. Nel periodo gennaio-novembre 2010 le esportazioni verso la Cina sono aumentate del 41,5% rispetto allo stesso periodo del 2009 e quelle verso il Brasile del 35,7%. AUSTRIA INTERSCAMBIO www.ambvienna.esteri.it Vienna - L’Hofburg (Foto wikipedia) Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 16 L'Italia è il primo fornitore europeo di Beirut Dai dati pubblicati dalle Dogane Libanesi ed elaborati da ICE Beirut, emerge che nel 2010 l'Italia è stato il primo fornitore europeo del Libano. A livello mondiale, il nostro Paese risulta essere in terza posizione dopo gli USA e la Cina. Nel periodo in esame, il valore dell'export italiano verso il Libano è stato pari a 1,39 miliardi di dollari, con una quota di mercato del 7,8% (in aumento rispetto al 7,5% dell'anno precedente) e un incremento percentuale del 13,8% (il più alto tra i principali concorrenti) mentre le importazioni si sono attestate sui 31 milioni di dollari (+6,9% rispetto al 2009), costituiti prevalentemente da rottami di metallo e fertilizzanti. Le voci dell'export italiano sono, nell'ordine, prodotti petroliferi per un valore di 529 milioni meccanica per 192 milioni, prodotti chimici per 115 milioni, tessile ed abbigliamento per 94 milioni, seguiti da metallurgia, alimentari e bevande, materiali edili, mezzi di trasporto, plastica e gomma, calzature. Gli USA hanno esportato merci per 1,91 miliardi (+8,2% rispetto al 2009), con una quota di mercato del 10,6%, seguiti dalla Cina con 1,63 miliardi (+13,7%) ed una quota di mercato del 9,1%. Al quarto e quinto posto si sono posizionate rispettivamente la Germania con 1,26 miliardi (+1,8%) e la Francia con 1,19 miliardi (-23,9%). Complessivamente, nel 2010 le importazioni del Libano si sono attestate sui 17,96 miliardi, in aumento del 10,6% rispetto al 2009. Il deficit commerciale è ammontato invece a 13,71 miliardi (+7,5% rispetto al 2009), nonostante l'incremento dell'export del 22,07%, per un valore pari a 4,25 miliardi. Le principali voci dell'import libanese sono i prodotti petroliferi raffinati con 3,79 miliardi, seguiti da macchinari per 2,17 miliardi, mezzi di trasporto per 1,94 miliardi, prodotti dell'industria chimica per 1,55 miliardi, metalli e lavori di metallo 1,27 miliardi, oreficeria e gioielleria per 1,16 miliardi e alimentari per 1,14 miliardi (6,4% del totale). I principali prodotti dell'export libanese sono invece: oreficeria e gioielleria per 1,11 miliardi, macchinari per 742 milioni, metalli e lavori di metallo per 460 milioni, mezzi di trasporto 361 milioni e alimentari per 324 milioni. I principali mercati di sbocco sono la Svizzera con 502 milioni di Usd (-35,4% rispetto al 2009), Emirati Arabi Uniti (418 milioni) seguiti da Francia, Sudafrica, Iraq, Arabia Saudita, Turchia e Siria. L'export verso Svizzera e Sudafrica, è costituito quasi esclusivamente da rottami d'oro e oro usato. LIBANO INTERSCAMBIO www.ambbeirut.esteri.it Leggi gli aggiornamenti su www.notiziariofarnesina.ilsole24ore.com Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 17 COSTRUZIONI Siria: Damasco organizza una fiera florealicola Malaysia: avviati i lavori per la diga sul Bertam (Salini) Si svolgerà a Damasco dall'8 all'11 maggio 2011 la Mostra dei Fiori recisi e dal 29 giugno al 9 luglio 2011 la 38° Fiera Internazionale dei Fiori, durante la quale verranno esposti piante e fiori con la partecipazione di società del settore, professionisti ed artigiani. Entrambe le manifestazioni sono organizzate dal Ministero del Turismo in collaborazione con il comune di Damasco. Il Ministero del Turismo ospiterà fino a tre persone per delegazione ufficiale e una persona di società private, offrendo gratuitamente un padiglione espositivo ed esentando dal pagamento delle tasse i materiali da esporre, fino ad un valore di 30mila euro. Salini Costruzioni ha avviato la costruzione in Malaysia di una diga sul fiume Bertam nell'area di Cameron Highlands, nello Stato del Pahang, circa 140 km a nord di Kuala Lumpur. L'opera fa parte del progetto idroelettrico denominato Ulu Jelai, del valore di oltre 550 milioni di euro. Salini in partnership con Tindakan Mewah aveva vinto in dicembre la gara d'appalto indetta da Tenaga Nasional Berhad (TNB), la principale utility elettrica malaysiana. La diga, alta oltre 80 metri, sarà realizzata con tecnologia RCC (calcestruzzo rullato compattato). Oltre alla diga di circa 800mil m3, il progetto prevede una centrale in caverna che accoglierà due turbine da 190 MW ciascuna e quasi 26 km di tunnel idraulici. I lavori dovrebbero durare circa 5 anni ed impegneranno oltre 2mila tra operai e tecnici specializzati. www.ambdamasco.esteri.it SETTORI E AZIENDE AGROINDUSTRIA www.ambkualalumpur.esteri.it Un allestimento di una passata edizione della Damascus Flower Fair Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 18 Australia: prosegue il boom dei Kangaroo Bond Secondo i dati pubblicati da Bloomberg, il valore dei Kangaroo Bond emessi nei primi due mesi di quest'anno, ammonta a 10 miliardi di dollari australiani. I cosiddetti Kangaroo Bond sono obbligazioni emesse in valuta locale da soggetti non australiani. La maggior parte delle nuove emissioni è stata fatta da investitori istituzionali quali l'International Bank for Reconstruction and Development (IBRD) e la European Investment Bank (EIB). Un quantitativo importante è stato inoltre emesso dalla banca tedesca Landwirtschaftliche Rentenbank. Nel 2010 l'emissione di kangaroo bond aveva totalizzato 37,3 miliardi di dollari (circa 28 miliardi di euro), il 17% dei quali emesso dal Gruppo Banca Mondiale (IBRC e IFC). L'attrattività dell'Australia per gli investitori internazionali si motiva soprattutto con la solidità della valuta australiana (che da alcuni mesi oscilla su livelli record con il dollaro statunitense, l'euro e le altre maggiori valute internazionali) e l'elevato differenziale dei tassi d'interesse australiani rispetto alle altre maggiori economie avanzate (il tasso di sconto in Australia è attualmente fissato al 4,75%). I "kangaroo bonds" rispondono inoltre alla crescente domanda di collaterali a basso rischio delle banche australiane, generata dall'obbligo di rispettare i parametri di liquidità richiesti dalle regole di Basilea II e dall'insufficiente offerta di titoli pubblici governativi, avendo l'Australia uno dei livelli di debito pubblico più bassi al mondo (pari al 22% del PIL). La Borsa di Singapore vuole l’Australian Stock Exchange La Borsa di Singapore (SGX) ha annunciato che presenterà all'Australian Foreign Investment Review Board una formale domanda di acquisizione dell'Australian Stock Exchange (ASX). Sulla base delle trattative in corso, SGX ha accettato un maggiore peso nel board dei membri nominati da ASX. Rispetto alla proposta originaria, SGX ha accettato che il numero complessivo venga ridotto da 15 a 13, di cui 5 nominati dagli australiani. SETTORI E AZIENDE FINANZA www.ambcanberra.esteri.it Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 19 TRASPORTI Hong Kong: Woo entra in Ferragamo che si rafforza in Imaginex Austria: ricava 101 miliardi dall’Autostrada del Brennero Nuova configurazione della ventennale collaborazione tra il gruppo Ferragamo e il finanziere Peter Woo di Hong Kong (gruppo Wheelock). Woo rileva l'8% di Ferragamo che però alzerà dall'attuale 50% al 75% la sua quota in Imaginex, la società creata 20 anni fa dal gruppo Wheelock, specializzata nella distribuzione di marchi di lusso in Cina, con filiali ed uffici a Pechino, Shanghai, Taipei, Macao e Canton. Grazie a Imaginex oggi Ferragamo è distribuita in 90 punti vendita nella Repubblica Popolare Cinese, di cui oltre la metà gestiti direttamente. Ferragamo (che aprì il suo primo negozio a Hong Kong nel 1986) realizza nella cosiddetta Grande Cina circa il 20% del fatturato. Wheelock, che nasce come società di sviluppo immobiliare, controlla anche Wharf Holdings e Wheelock Properties. Il portafoglio di attività include centri commerciali, alberghi e attività nei settori televisivo e delle telecomunicazioni. www.conshongkong.esteri.it I proventi dal pedaggio dei mezzi pesanti lungo l'autostrada del Brennero (A13) confluiti nella casse dell'Ente austriaco di gestione autostradale Asfinag hanno raggiunto nel 2010 i 101 milioni di euro, 8 milioni in più rispetto al 2009, anno in cui la crisi economica aveva prodotto una consistente flessione del traffico pesante attraverso il Tirolo. SETTORI E AZIENDE MODA www.ambvienna.esteri.it Qatar: la compagnia di bandiera apre voli quotidiani su Venezia A partire dal 15 giugno Qatar Airways comincerà ad operare voli diretti da Doha a Venezia con frequenza giornaliera. Lo ha annunciato la compagnia di bandiera del Qatar aggiungendo che il collegamento sarà assicurato dal nuovo Airbus A320. I 7 voli settimanali su Venezia si aggiungono ai voli giornalieri su Milano e Roma. La decisione di aprire la nuova rotta si inserisce nella strategia di lungo termine della Qatar Airways volta a collegare destinazioni meno servite, ma potenzialmente molto redditizie, da voli internazionali. E la città lagunare, oltre a essere una delle mete italiane preferite dai turisti del Qatar, è anche al centro di una delle regioni più dinamiche in Italia per quanto riguarda l'industria manifatturiera orientata all'export. Negli ultimi mesi la Qatar Airways ha inaugurato nuove rotte su Ankara, Copenhagen, Barcellona, Nizza, Bucarest, Budapest e Bruxelles portando a 24 il numero di città europee collegate da voli diretti con Doha. www.ambdoha.esteri.it Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 20 GEORGIA L’Ambasciata di Addis Abeba pubblica la guida agli investimenti L'Italia è il secondo fornitore europeo di Tbilisi L'Ufficio commerciale dell'Ambasciata d'Italia a Addis Abeba ha elaborato una Guida agli Investimenti in Etiopia. La pubblicazione è consultabile online sul sito internet dell'Ambasciata: http://www.ambaddisabeba.esteri.it/Ambasciata_AddisAbeba/Menu/Informazioni_e_servizi/Fare_a ffari_nel_Paese/ L'Etiopia è uno dei Paesi che sta registrando i più alti tassi di crescita (intorno al 10%) su scala mondiale con un ambizioso piano di sviluppo pluriennale che riguarda i diversi settori dell'economia: infrastrutture, industria, agricoltura e servizi sociali. Nonostante l'ambiente economico presenti aree specifiche di difficoltà (sistema bancario, procedure autorizzative) il Paese presenta moltissime opportunità per le imprese straniere operanti nel settore manifatturiero, agroindustriale e dei servizi. L'Etiopia intende anche rafforzare l'afflusso di tecnologia e know how che attualmente è alimentato soprattutto dai Paesi asiatici, diversificando gli interlocutori e migliorando i livelli qualitativi. L'Italia gode tuttora di grande stima e prestigio in Etiopia, anche e soprattutto dal punto di vista della qualità dei suoi prodotti e processi industriali. www.ambaddisabeba.esteri.it L'Italia è tornata ad essere il secondo fornitore europeo della Georgia, dopo la Germania. Dai dati Istat relativi all'interscambio commerciale tra i due Paesi, emerge che le esportazioni italiane verso questo paese hanno totalizzato 91 milioni di euro nei primi 10 mesi del 2010, corrispondenti a un incremento annuo pari al 30 per cento. L'incremento è imputabile in buona parte ai derivati (lubrificanti) del petrolio e minerali bituminosi (+72,3%) che coprono da soli circa un quinto del totale. Altri voci doganali che contribuiscono in maniera significativa sono caldaie, macchine, apparecchi meccanici. PAESI E MERCATI ETIOPIA www.ambtbilisi.esteri.it Panorama di Addis Abeba Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 21 Produzione industriale a gonfie vele, +19,7% nel 2010 La produzione industriale slovacca ha registrato a dicembre 2010 una forte ripresa (+19,7% annuo). Il dato è stato in larga parte determinato dall'andamento dell'industria automobilistica (+38,1%), produzione di macchinari (+36,4%), apparecchi informatici, elettronici e ottica (+27%), forniture di macchinari elettrici, per gas, riscaldamento e condizionatori (+24,4%), metallurgia (+17,8%). L'Istituto di Statistica ha rilevato invece una contrazione dell'attività produttiva nei comparti della lavorazione del coke e dei derivati dal petrolio (-4,8%), del tessile, abbigliamento e lavorazione del pellame e prodotti finiti (-14,1%). Per l’intero 2010, la produzione industriale slovacca ha registrato un aumento su base annua del 18,9%. La maggior parte delle aziende si dichiara ottimista anche per il 2011. L'industria automobilistica, settore trainante dell'economia, ha prodotto 563.000 autovetture con un incremento di oltre 12.000 unità rispetto all'anno record 2008. Secondo alcuni analisti, nel corrente anno la produzione industriale potrebbe registrare una crescita dell'8-10% grazie all'avvio di nuovi progetti e investimenti nei comparti dell'industria elettronica e all'introduzione di nuovi modelli da parte di Kia Motors, Volkswagen e PSA Peugeot Citroen, nonchè una ripresa della produzione dei prodotti petroliferi. La ripresa industriale ha fatto rivedere le stime di crescita economica del Paese che, secondo il Ministero delle Finanze, per il corrente anno dovrebbe attestarsi tra il 3,3 e il 3,4% e nel 2012 tra il 4,5 ed il 4,8 per cento. Nei primi due mesi del 2011 il deficit di Bilancio dello Stato slovacco è stato di 340 milioni di euro, pari alla metà del valore del deficit dello stesso periodo dell'anno scorso. È il risultato delle rigide misure di austerity adottate, inclusi centinaia di licenziamenti nel settore pubblico e blocco quasi totale delle grandi opere infrastrutturali. Contestualmente si è verificata una crescita del 20% delle entrate di bilancio (1,8 miliardi di euro) grazie prevalentemente all'aumento dell'IVA e delle accise. Il Ministro delle Finanze ritiene dunque possibile mantenere l'obiettivo di riduzione del deficit delle finanze pubbliche sotto il 5% del PIL. Il risultato dipenderà in parte dalla crescita economica. Il PIL della Slovacchia è cresciuto del 4% nel 2010, mentre nel 2009 si era contratto del 4,7%. Il prodotto interno lordo nell'ultimo trimestre del 2010 ha superato i 17 miliardi di euro, con una crescita su base annua del 3,5. Nel settore bancario, la domanda di prestiti da parte delle imprese ha registrato nel 2010 un aumento dello 0,4% rispetto all'anno 2009. Un handicap del Paese è imputabile ai costi dell'energia elettrica (tra i più alti in Europa) sui quali incidono i contributi (322 milioni di euro) per il settore carbonifero e per le fonti rinnovabili. PAESI E MERCATI Bratislava dimezza il deficit pubblico dei primi due mesi 2011 SLOVACCHIA www.ambbratislava.esteri.it Newsletter quindicinale realizzata da Il Sole 24 Ore Radiocor in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Imprese della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina: [email protected] www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese Direttore Responsabile: Fabio Tamburini Proprietario ed Editore: Il Sole 24 ORE S.p.A. Radiocor Agenzia d’informazione Redazione: Via Monte Rosa, 91 20149 Milano Tel: 02.30221 - Fax: 02.3022.481 Pubblicazione quindicinale in formato elettronico Registrazione Tribunale di Milano n. 266 del 2 Maggio 2007 Sede Legale: Via Monte Rosa, 91 20149 Milano Progetto editoriale e grafico: Il Sole 24 ORE S.p.A. - Radiocor Agenzia d’informazione Copyright 2011 - Il Sole 24 ORE S.p.A Radiocor Agenzia d’informazione È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Diplomazia Economica Italiana - n. 5 - 30 marzo 2011 22