Comments
Description
Transcript
Relazione finale
VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE UMANISTICHE DELL'UNIVERSITA' DI ROMA "LA SAPIENZA", SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE L-FIL-LET/13 (BANDO – G.U. n. 85 DEL 26/10/2010 ) I RIUNIONE Il giorno 9 novembre 2011 alle ore 8,00 presso i locali del Dipartimento di Scienze Documentarie, linguistico-filologiche e geografiche (Via dei Volsci 122) , si è riunita la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Ricercatore universitario presso la Facoltà di Scienze umanistiche per il settore s/d LFIL-LET/13. Risultano presenti i seguenti professori: 1) Prof. Francesco Bausi, Università della Calabria 2) Prof. Vincenzo Fera, Università degli studi di Messina, membro designato 3) Prof. Giacomo Ferraù, Università degli studi di Messina La Commissione, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni, senza che l’Università abbia comunicato la ricezione di osservazioni ai criteri ed al calendario proposti, prende atto dell’avvenuta consegna delle domande e delle correlate documentazioni presentate dai candidati alla presente valutazione comparativa. Ciascun membro della Commissione, presa visione dell’elenco dei candidati, dichiara di non aver relazioni di parentela o affinità, entro il 4° grado incluso, con i candidati (art.5 comma 2 D.lgs1172/48) compresi nel suddetto elenco. La Commissione inoltre dopo aver presa visione anche delle esclusioni operate dall’Ufficio competente ( 1 ) e delle rinunce (Annarita Placella, Laura Refe) sino ad ora pervenute, decide che i candidati da valutare ai fini della procedura valutativa sono n. 15 e precisamente: Elisa Curti Paolo Divizia Gemma Donati Andrea Donnini Rodney Lokaj Nicoletta Marcelli Paolo Marini Teresa Nocita Marco Pacioni Maria Agata Pincelli Roberto Rea Valerio Sanzotta Rossella Terreni Paolo Zaja 1 Maria Lucia Zito I commissari prendono atto delle pubblicazioni inviate dai candidati e rilevano che non vi sono lavori in collaborazione tra commissari e candidati. La Commissione pertanto procede all’esame della documentazione e dei titoli allegati dai candidati alle singole domande e redige un breve profilo curriculare di ciascun candidato: 1. Elisa CURTI Laureata in Lettere classiche Università di Bologna nel 1999; Diploma di perfezionamento in Discipline filologiche e linguistiche moderne presso la Scuola Normale Superiore di Pisa (2005); Diploma di specializzazione per l'insegnamento secondario (2001); 4 borse di studio per partecipazione a convegni (1999-2001); Borsa di studio Premio Boccaccio (2007); 3 borse di studio all'estero (Londra, Parigi, Los Angeles: 2000-2004); docente di Latino e greco nei Licei (1999-2000; 2003-); docente a contratto di Letteratura italiana Università di Bologna (2005-2011); assegno di ricerca Università di Bologna (2008-2010); numerose partecipazioni a convegni in qualità di relatrice. Presenta come pubblicazioni la tesi di perfezionamento, 1 monografia, 10 articoli in rivista e atti di convegno. 2. Paolo DIVIZIA Laureato in Lettere moderne Università di Torino nel 2001; Dottore di Ricerca in Filologia italiana Università di Parma (2005); assegno di ricerca in Filologia italiana Università di Torino (2004); Insegnamento di Storia della letteratura italiana e Filologia italiana presso Università di Brno dal 2006-; membro del Collegio dei Docenti del corso di dottorato di Lingue e Letterature romanze (Brno); dal 2010 membro del Center or North American Studies; relazioni in diversi convegni e lezioni presso varie università europee. Presenta come pubblicazioni la tesi di dottorato, 1 monografia, 9 articoli in riviste e volumi collettanei. 3. Gemma DONATI Laureata in Lettere Università di Roma La Sapienza (1992); Qualifica professionale di Conservatore-Restauratore di Beni Librari (1995) e di esperto catalogatore di beni culturali (1996); dottorato di ricerca in Italianistica Università di Messina (2001); Post-dottorato in Italianistica Università di Messina (2004); Assegno di ricerca biennale Università di Roma La Sapienza (2006-2008); Partecipazione Progetti PRIN 1997, 1999, 2001, 2003, 2005, 2007; Ricerca coordinata CNR 1995-97; diversi PRA a partire dal 1993; numerose borse di studio a partire dal 1996 per partecipazione a convegni; contratto integrativo di insegnamento nell'ambito del modulo di storia del libro Università di Roma La Sapienza 2002; ha tenuto un corso di Critica del testo presso la F.I.D.E.M. (giugno 2002); contratto di collaborazione per gestione microfilm con Dipartimento di Filologia greca e latina (2005); contratto di lavoro autonomo per ricerca presso il Dipartimento di Filologia greca e latina (2008); numerose lezioni presso varie Università italiane. Presenta 2 monografie, 7 articoli in riviste, volumi collettanei e atti di convegno. 4. Andrea DONNINI Laureato in Lettere Università di Genova (1996); abilitazione all'insegnamento scuola superiore; titolare di cattedra Licei scientifici; Dottorato di ricerca in Analisi e interpretazione dei testi italiani e romanzi Università di Genova (2003); dal 2007 iscritto al 2 dottorato di ricerca in italianistica dell'Università di Ginevra; assegno di ricerca Università di Torino (2003-2005); Partecipazione a PRIN; ha tenuto alcune relazioni a convegni e 1 lezione presso l'Università di Pavia. Presenta 1 edizione in 5 tomi e 1 edizione in due tomi; 1 monografia in collaborazione con altri; 14 articoli in riviste, volumi collettanei e atti di convegni, 2 recensioni e 1 scheda di catalogo. 5. Rodney LOKAJ BA Univ. di Melbourne (1985); Laurea in Lettere Università di Perugia (1996); Dottorato di ricerca in latino medievale e letteratura italiana University of Edimbourgh (2001); lettore di inglese Univ. di Perugia (1989); prof. a contratto di inglese Univ. di Perugia (1997-1998), di Letteratura italiana medievale, Lingua italiana, Letteratura latina medievale Univ. di Edimburgh (1997-2001), di Letteratura italiana contemporanea presso l'Umbria Institute Perugia (2001), di Filologia latina medievale e umanistica Univ. di Roma La Sapienza (2002-2003, 2008-2009), di arte francescana presso l'Uni. Cattolica di Milano (2004-2005); supplente di Letteratura latina medievale e umanistica Univ di Roma La Sapienza (2008); Visiting Professor al St. Bonaventure University, NY (2010-2011). Diverse borse di studio italiane e straniere. Partecipazione in qualità di relatore a numerosi convegni in Italia e all'estero. Presenta come pubblicazioni 1 edizione, 1 monografia, partecipazione con due edizioni a volume collettaneo, 6 articoli su riviste e atti di convegni. 6. Nicoletta MARCELLI Laureata in Lettere Università di Firenze (1997); corso di perfezionamento in Italianistica Univ. di Firenze (1999); Perfezionamento in Filologia e Letteratura mediolatina presso la SISMEL di Firenze (2004); titolare di cattedra di materie letterarie e latino presso i licei dal 2004; Borse di studio a Londra e ad Oxford (2007-2009); partecipazione a PRA (1998); partecipazione a PRIN (1997); partecipazione a progetti su Leon Battista Alberti e Carlo Marsuppini (2005-2006); partecipazione in qualità di relatrice a numerosi convegni e seminari italiani e stranieri; membro della redazione di "Interpres". Presenta 15 articoli, di cui alcuni molto corposi, in riviste e volumi collettanei, collaborazione filologica a edizione critica. 7. Paolo MARINI Laureato in Lettere Università di Pisa (2004); Diploma in Discipline filologiche e linguistiche moderne presso la Scuola Normale Superiore di Pisa (2004); Perfezionamento in Discipline filologiche e linguistiche moderne presso la Scuola Normale di Pisa (2009); Exchange Fellow presso la American Academy in Roma (2007-2008); Ricercatore a tempo determinato SSD L-FIL-LET/10 Univ. della Tuscia dal 1 marzo 2009; partecipazione a FIRB 2006, a PRIN 2008; borsa di studio a Los Angeles (2005-2006); in qualità di RTD svolge attività didattica dal 2009 nell'ambito del corso di Letteratura italiana. Presenta come pubblicazioni la tesi di perfezionamento, una curatela con introduzione, 6 articoli su rivista e volumi collettanei. 8. Teresa NOCITA Laureata in Lettere all'Università di Roma La Sapienza (1995); Dottorato di ricerca presso l'Università di Zurigo (2003); assistente alla cattedra di Romanische Literaturen des Mittelalters Univ. di Zurigo (1997-98); partecipazione a progetti di ricerca Università di Zurigo, Roma, Padova, Firenze (1998-2002); assegno di ricerca di Letteratura italiana Univ. di Roma La Sapienza (2007-2009); contratto presso l'Università di Lecce per censimento commenti danteschi (2004); contratto di collaborazione occasionale con 3 Dipartimento di Italianistica e Spettacolo Univ. di Roma (2007), col Dipartimento di Filologia linguistica e Letteratura Univ. di Lecce (2010); professore a contratto in Laboratorio alfabetizzazione informatica Univ. di Roma La Sapienza (2004-2006), di Trattamento informatico del testo, Univ. di Cassino (2005-2006); affidamento di incarico per l'insegnamento "Beni culturali e Ebook" Univ. della Tuscia (2010); partecipazione a numerose conferenze e convegni in Italia e all'estero. Presenta come pubblicazioni 1 monografia, 8 articoli, collaborazione a un'edizione su CD. 9. Marco PACIONI Laureato in Lettere Roma La Sapienza (2000); perfezionamento in Estetica Università di Roma Tor Vergata (2001); Master in Letteratura Linguistica e Filologia italiana Indiana University (2002); Dottorato di ricerca in Italianistica Università di Roma La Sapienza (2006); Docente di lingua letteratura e cultura italiana Indiana University (2002-2004); Docente di lingua italiana Duquesne University Roma (2006); Docente di Letteratura italiana, University Studies abroad Consortium Torino (2006); Docente di lingua e cultura italiana University of Georgia Cortona (2006-2007). Il candidato acclude elenco delle pubblicazioni, nessuna delle quali è però presente nel plico. 10. Maria Agata PINCELLI Laureata in Lettere Roma La Sapienza; Diploma in archivistica Paleografia e Diplomatica, Archivio di stato di Roma; Corso biennale di Paleografia e codicologia greca presso la Scuola Vaticana (1992-94); Dottorato di ricerca in Italianistica Università di Messina (1998); collaboratore tecnico a contratto cattedra di Filologia umanistica (1999-2000); contratti di co.co.co. presso il Dipartimento di Filologia greca e latina (2001, 2002-2003); professore a contratto di Letteratura latina medievale e umanistica Università di Palermo (2002-2003); Fellow di Villa I Tatti (2005-2006); assegno di ricerca L-FIL-LET/13 Università di Cassino (2006-2007); Research Fellow Università di St. Andrews (20082010); partecipazione a PRA (1990-1996, 2000-2002); PRIN 1997, 1999, 2001, 2004; ricerca coordinata CNR 1995; partecipazione a diversi convegni in Italia e all'estero; dal 2000 al 2007 membro del comitato italiano del Repertorium fontium historiae medii aevi. Presenta come pubblicazioni 3 edizioni, 1 catalogo di microfilm, 8 articoli in riviste enciclopedie volumi collettanei e atti di convegno, di cui uno corposo. 11. Roberto REA Laureato in Lettere (1997); Diploma di perfezionamento in Competenze testuali linguistiche e letterarie Università di Roma Tre (1998); Suficientia investigadora in Filologia italiana Università di Siviglia (2000); Dottorato di ricerca in Filologia romanza e italiana Roma La Sapienza (2005); varie borse di studio e perfezionamento in Italia e all'estero (1998-2001); ricercatore a contratto in PRIN 2004 Università La Sapienza (2005-2006); collaborazioni e ricerche d'Ateneo Università La Sapienza (2007-2008); assegno di ricerca per il SSD L-FIL-LET/09 Università La Sapienza Roma (2010-2012); insegnante di ruolo di latino e italiano presso i licei (2000-); prof. a contratto di Storia della lingua italiana (20002001) e di Linguistica italiana (2001-2002), nonché esercitatore di Storia della lingua italiana (2001-2002) presso l'Università della Calabria; prof. a contratto di Storia della lingua italiana (2007-2008), di Linguistica italiana (2008-2009), di Filologia della letteratura italiana (2010-2011) presso l'Università La Sapienza di Roma; prof. a contratto di Filologia della letteratura italiana (2009-2011) presso l'Università Tor Vergata di Roma; partecipazione a vari convegni in Italia e all'estero; redattore di "Studi romanzi" e di "Critica del testo". Presenta come pubblicazioni 3 monografie, di cui una in collaborazione, 9 4 articoli su riviste e atti di convegno. 12. Valerio SANZOTTA Laureato in Lettere Roma La Sapienza (2004); Diploma di conservatore di manoscritti Roma La Sapienza (2006); Diploma di Biblioteconomia BAV (2006); Dottorato di ricerca in Scienze del testo e del libro manoscritto Università di Cassino (2010); varie borse di studio all'estero (2008-2010); varie collaborazioni con biblioteche e istituti di ricerca italiani e stranieri; diverse partecipazioni a convegni in Italia e all'estero. Presenta come pubblicazioni la tesi di dottorato, 1 edizione, 6 articoli (dei quali 2 in collaborazione), 1 recensione. 13. Rossella TERRENI Laureata in Lettere Università di Bologna (1999); Diploma SSIS classe A 050 (2001); Dottore di ricerca in Linguistica e stilistica italiana Università di Bologna (2006); Docente di materie letterarie di ruolo dal 2004; assegno di ricerca in Italianistica Università di Bologna (2005-2008); affidamento di Lingua e Linguistica italiana Università di Bologna (20052008); prof. a contratto Laboratorio di scrittura Università di Bologna (2004-2006); prof. a contratto di Lingua e Linguistica italiana e di Didattica dell'Italiano Università di Bologna (2008-2009); Visiting researcher Univ. Stanford U.S.A. (2003); numerose partecipazioni a convegni italiani e stranieri. Presenta come pubblicazioni la tesi di dottorato confluita in una successiva monografia, 1 edizione, 9 articoli in atti di convegni, riviste e volumi collettanei. 14. Paolo ZAJA Laureato in Lettere Università di Padova (1993); Dottorato di ricerca in Italianistica Università di Bologna (1999); Post-dottorato in Scienze dell'antichità, Università di Verona (2000-2002); Corso di perfezionamento in Archivistica e Biblioteconomia Università di Torino; membro della consulta scientifica dell'Ente Nazionale Francesco Petrarca dal 2010; titolare dell'insegnamento dell'italiano tecnico presso la Facoltà di scienze matematiche Università di Venezia (2001-2002); docente di ruolo di materie letterarie presso gli istituti tecnici; numerose partecipazioni a convegni e seminari in Italia e all'estero. Presenta come pubblicazioni 3 edizioni, 9 articoli in riviste, atti di convegno e volumi collettanei. 15. Maria Lucia ZITO Laureata in Lettere (1994); Corso di perfezionamento in Linguistica italiana Università di Bari (1998); Dottorato di ricerca in discipline linguistiche filologiche e letterarie Università di Bari (1999); SSIS materie letterarie nelle scuole secondarie (1999-2001); Docente di ruolo presso i licei scientifici (1999-2010). Presenta come pubblicazioni 1 monografia, 1 curatela di testo letterario in collaborazione, 4 articoli in rivista. Si passa quindi all’esame delle domande e della documentazione allegata allo scopo di redigere un breve profilo curriculare di ciascun candidato. Quindi si provvede ad aprire i plichi trasmessi e a prendere visione solo delle pubblicazioni corrispondenti all’elenco allegato alla domanda di partecipazione alla valutazione comparativa secondo i criteri generali stabiliti nella riunione preliminare. 5 La seduta viene sciolta alle ore 19,00 e si riconvoca per il giorno 10 alle ore 8,00 per la illustrazione e la discussione dei titoli e delle pubblicazioni da parte dei candidati. Roma,lì 9 novembre 2011. Letto, approvato e sottoscritto seduta stante La Commissione: 1) Prof. Francesco Bausi, Università della Calabria, Segretario 2) Prof. Vincenzo Fera, Università degli studi di Messina 3) Prof. Giacomo Ferraù, Università degli studi di Messina, Presidente 6 VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE UMANISTICHE DELL'UNIVERSITA' DI ROMA "LA SAPIENZA", SETTORE SCIENTIFICODISCIPLINARE L-FIL-LET/13 (BANDO – G.U. n. 85 DEL 26/10/2010 ) II RIUNIONE Il giorno 10 novembre 2011 alle ore 8.00 , presso i locali del Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche (Stanza di Etnomusicologia), si è riunita la Commissione giudicatrice per lo svolgimento della discussione dei titoli e delle pubblicazioni, cui saranno sottoposti i candidati della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Ricercatore universitario presso la Facoltà di Scienze Umanistiche, per il Settore s/d L-FIL-LET/13. Risultano presenti i seguenti Professori: 1) 2) 3) Prof. Francesco Bausi, Università della Calabria, Segretario Prof. Vincenzo Fera, Università degli studi di Messina Prof. Giacomo Ferraù, Università degli studi di Messina, Presidente Il Presidente informa che gli uffici hanno trasmesso una richiesta di rinvio del colloquio da parte della dott. Rossella Terreni, ricoverata in clinica per l'espletamento del parto in data 9-11-2011; gli uffici informano per fax (Allegato A) la commissione che nei concorsi universitari nessuna normativa prevede il rinvio di una riunione per motivi di salute dei candidati. La commissione, dopo breve consultazione, ritiene di non poter accogliere la richiesta. Si procede all’appello nominale. Risultano assenti i candidati Elisa Curti, Andrea Donnini, Rossella Terreni, Paolo Zaja. Risultano presenti i dottori: Paolo Divizia Gemma Donati Rodney Lokaj Nicoletta Marcelli Paolo Marini Teresa Nocita Marco Pacioni Maria Agata Pincelli Roberto Rea Valerio Sanzotta Maria Lucia Zito Il Presidente informa i candidati presenti che la discussione davanti alla commissione, per 7 precisa indicazione degli uffici, verterà sui titoli e sulle pubblicazioni, compresa la tesi di dottorato, giusta la L. 4-11-2010 n° 183 (Suppl. G.U. n° 262 del 9 novembre 2010), che corregge il c. 7 art. 1 del decreto legge 10 novembre 2008, n° 180, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 gennaio 2009. I candidati presenti, previo accertamento della loro identità personale (Allegato B), vengono invitati a prendere posto nella sede del colloquio. La discussione verterà dunque sull’illustrazione dei titoli e delle pubblicazioni allegati alla domanda di partecipazione alla valutazione comparativa da parte di ciascun candidato . I candidati vengono chiamati ad illustrare e discutere i propri titoli e le proprie pubblicazioni. Si procede in ordine alfabetico. Al termine della discussione dei titoli e delle pubblicazioni da parte dei candidati, la Commissione decide di aggiornarsi alle ore 12,00 presso i locali del Dipartimento di scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche in Via dei Volsci 122. La seduta è sciolta alle ore 11, 30. Roma, lì 10 novembre 2011 Letto,approvato e sottoscritto seduta stante La Commissione: 1) 2) 3) 8 Prof. Francesco Bausi, Università della Calabria, Segretario Prof. Vincenzo Fera, Università degli studi di Messina Prof. Giacomo Ferraù, Università degli studi di Messina, Presidente VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE UMANISTICHE DELL'UNIVERSITA' DI ROMA "LA SAPIENZA", SETTORE SCIENTIFICODISCIPLINARE L-FIL-LET/13 (BANDO – G.U. n. 85 DEL 26/10/2010 ) III RIUNIONE Il giorno 10 novembre 2011 alle ore 12,00 presso i locali del Dipartimento di Scienze Documentarie, linguistico-filologiche e geografiche (Via dei Volsci 122) , si è riunita la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Ricercatore universitario presso la Facoltà di Scienze umanistiche per il settore s/d LFIL-LET/13. Risultano presenti i seguenti professori: 1) Prof. Francesco Bausi, Università della Calabria 2) Prof. Vincenzo Fera, Università degli studi di Messina, membro designato 3) Prof. Giacomo Ferraù, Università degli studi di Messina La commissione procede alla valutazione dei candidati che si sono presentati al Colloquio e formula i giudizi individuali e collegiali, che vengono allegati al presente verbale quale parte integrante dello stesso (ALLEGATO C). Sulla base dei giudizi collegiali, nonché della valutazione dei profili curriculari disegnati dalla commissione nel verbale della prima riunione, la Commissione dopo una ponderata valutazione comparativa, procede alla scelta del vincitore con una votazione il cui risultato è il seguente: Gemma Donati voti 2 Nicoletta Marcelli voti 1. La commissione, dunque, con propria deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, indica quale vincitore della presente valutazione comparativa la Dott. Gemma Donati. Il Presidente invita la Commissione. quale suo atto conclusivo, a riunirsi negli stessi locali il giorno 11 novembre 2011 alle ore 8,30 per redigere collegialmente la relazione finale. La suddetta relazione e i verbali, approvati e sottoscritti dai Commissari, verranno depositati in triplice copia presso la Ripartizione II – Ufficio concorsi per i conseguenti adempimenti. La seduta è sciolta alle ore 20,00. Roma, lì 10 novembre 2011 Letto, approvato e sottoscritto seduta stante La Commissione: 1) 2) 3) Prof. Francesco Bausi, Università della Calabria, Segretario Prof. Vincenzo Fera, Università degli studi di Messina Prof. Giacomo Ferraù, Università degli studi di Messina, Presidente ALLEGATO C 9 GIUDIZI INDIVIDUALI E COLLEGIALI SULLA DISCUSSIONE E SULLE PUBBLICAZIONI DEI CANDIDATI PRESENTI PAOLO DIVIZIA GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI Il candidato discute in modo adeguato della sua formazione e delle sue pubblicazioni. La produzione del dott. Divizia, che si concentra in modo particolare sulla nostra letteratura in prosa delle origini, offre contributi di rilievo sotto l’aspetto filologico e linguistico (si segnalano in particolare quelli relativi a Bono Giamboni e a Brunetto Latini), con uno spiccato interesse per la ricerca codicologica e la metodologia ecdotica. Interessanti e innovativi anche gli studi relativi alla diffusione della cultura italiana nella repubblica ceca. Nell’insieme, il candidato rivela sicura attitudine alla ricerca filologica ed erudita. GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA Il candidato ripercorre con accuratezza la sua carriera e discute opportunamente le proprie pubblicazioni. La produzione scientifica del Divizia è concentrata sulla prosa del Duecento, in particolare su Brunetto e Bono Giamboni. La tesi di dottorato offre una corposa e impegnata edizione critica del trattato Della miseria dell'uomo del Giamboni: si tratta di un lavoro che rivela da parte del candidato una solidissima preparazione filologica. Il volume Novità per il volgarizzamento della "Disciplina clericalis" arricchisce notevolmente il dossier della letteratura delle origini. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' Nella discussione il candidato evidenzia interessanti prospettive relativamente alla sua esperienza didattica e scientifica. Paolo Divizia presenta una buona produzione tutta incentrata sulle problematiche dei volgarizzamenti duecenteschi con particolare riguardo alla Disciplina clericalis e alla Miseria dell’uomo di Bono Giamboni di cui offre edizioni condotte con buon metodo, anche se forse la prossimità delle redazioni del primo testo citato poteva non richiedere una diffusa sinossi, laddove sarebbe bastato un apparato. I due apporti più corposi sono accompagnati da una serie di note relative a singole problematiche sempre attinenti alla materia. Al di fuori di questa linea principale restano due utili contributi di schedatura di materiale manoscritto di interesse italiano in biblioteche morave. Una produzione, per concludere, che, a parte la stretta specificità dei suoi interessi, rivela una attitudine filologica che fa ben sperare negli esiti futuri GIUDIZIO COLLEGIALE Il candidato discute in modo brillante le linee guida della propria formazione e i momenti salienti della sua produzione. 10 Oggetto precipuo dell'attività di ricerca del Divizia è la letteratura volgare in prosa delle Origini della nostra letteratura, con particolare riguardo a Brunetto Latini e Bono Giamboni. La tesi di dottorato consegna una poderosa edizione critica del trattato Della miseria dell'uomo del Giamboni, che una volta perfezionata e pubblicata potrà fornire un contributo di grande rilievo alla letteratura dugentesca. Notevole sul piano filologico il volume Novità per il volgarizzamento della "Disciplina clericalis". Meritoria la sua attività tesa a recuperare i documenti della cultura italiana nella repubblica ceca. La produzione risponde ai requisiti fissati dai criteri nella riunione preliminare. GEMMA DONATI GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI La candidata indugia con sagacia sulla sua carriera e discute efficacemente le linee metodologiche della sua ricerca. Fra I lavori della Donati, che vertono prevalentemente sull’umanesimo romano del pieno Quattrocento (concentrandosi su tre autori: Pietro Odo da Montopoli, Giovanni Tortelli e Lorenzo Valla), spiccano con forza quelli dedicati al Tortelli, autore sul quale la candidata ha fornito contributi di grande importanza sotto l’aspetto sia filologico che storico-culturale e critico, in preparazione di una futura edizione dell’Ortographia. Emerge da questi lavori il profilo di una studiosa matura e dotata di una solida strumentazione filologico-erudita. GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA La candidata ricostruisce in modo incisivo il quadro della sua formazione e discute lucidamente la propria ricerca. Pietro Odo da Montopoli era, prima delle ricerche della Donati, quasi uno sconosciuto: risultato importante è anche l'averlo rapportato alla grandiosa impresa promossa da papa Niccolò V della formazione di una biblioteca destinata a emulare quella antica di Alessandria. Il principale cooperatore del papa in quest’impresa fu Giovanni Tortelli e la sua Orthographia ne costituì quasi il manifesto. Da ciò la candidata è stata spinta a indagare il continente inesplorato costituito da quest’opera più famosa che studiata e i risultati delle sue indagini, oltre a contributi pubblicati in Atti di convegni, tra i quali è da segnalare quello sui rapporti col Valla, hanno prodotto nel 2007 un ponderoso volume, nel quale quest’opera è illustrata sotto tutti i punti di vista, dalla tradizione manoscritta e a stampa al contesto dottrinale e didattico in cui nacque e si diffuse, alla complessa questione delle fonti utilizzate, alla rilevante collaborazione alla stesura dell’opera da parte di importanti umanisti. In complesso si tratta di una studiosa agguerrita e matura. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' La candidata nella discussione fa emergere linee assai interessanti della esperienza di ricerca intorno ad opere di particolare rilevanza. L’attività scientifica della Donati si apre con uno studio sulla figura e l’opera di Pietro Odo da Monopoli, al quale finalmente l’operosità della candidata riesce a dare un volto, anche 11 puntando ad esplicare, con nuove ricerche su fonti non prima considerate, le caratteristiche di una filologia che si poteva confrontare con un Valla o un Tortelli: un intervento che già rivela una qualità di studiosa destinata a maturare nel secondo corposo volume dedicato al Tortelli. Un traguardo certamente importante, che denota nella candidata spessore filologico e capacità erudita. Al di fuori di questa linea maestra di ricerca, si segnalano ancora un contributo petrarchesco che pubblica ed illustra le postille alle Derivationes di Osberto di Gloucester. Da quanto detto emerge un profilo di studiosa matura sia sul versante della critica testuale che su quello della storia della cultura di cui delinea un capitolo decisivo. GIUDIZIO COLLEGIALE La candidata discute con intelligenza storico-culturale i momenti più importanti della sua carriera e la metodologia della sua ricerca. Le pubblicazioni della Donati si muovono lungo due articolati percorsi: la filologia dell'umanesimo romano a metà del Quattrocento, con particolare attenzione alla figura di Pietro Odo da Montopoli, ricostruita in modo esemplare sulla scorta di testimonianze mai prima valorizzate, e all'enciclopedia più importante della prima metà del Quattrocento, l'Orthographia del Tortelli. Per questa opera la candidata ha gettato solidissime fondamenta filologiche e critiche in vista di una edizione, con una recensio esaustiva e la prima sistemazione del materiali della tradizione. A Valla sono dedicate anche alcune pagine ricche di indagini efficaci. L'alta competenza filologica ed erudita individuabile nell'opera della Donati, che risponde pienamente ai requisiti fissati nella riunione preliminare, ne fanno una candidata meritevole di essere presa in piena considerazione. RODNEY LOKAJ GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI Il candidato si impegna a tracciare una mappa assai interessante delle suo percorso didattico e scientifico. La produzione del dott. Lokaj è ricca e variegata, e rispecchia il suo articolato processo formativo e la ricchezza dei suoi interessi, tuttavia soffrendo forse, per questo, di una certa dispersività. Il cuore delle sue ricerche riguarda la presenza della cultura classica e dell’eredità patristica nella letteratura dei primi secoli, settore in cui ha fornito contributi importanti, sotto l’aspetto filologico, erudito e storiografico, su Dante e su Petrarca. Ad un altro e più laterale versante di ricerca appartengono i suoi interessanti studi sul romanzo ottocentesco. GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA Il candidato organizza un limpido profilo nel discutere della sua esperienza didattica e di ricerca. Lungo le linee dei fortissimi interessi per la tradizione dei classici e per la ricezione della letteratura antica, l'opera del candidato si concentra soprattutto su Petrarca e sul romanzo ottocentesco: in particolare la prima area di ricerca è notevolmente fruttuosa e fornisce un 12 contributo importante per la letteratura petrarchesca col commento alla Fam. IV 1. Aperture verso la fortuna della patristica nel primo umanesimo e spiccati indugi sulla cultura meridionale fanno di questa produzione un pregevole capitolo di storia letteraria. Il lavoro sulla narrativa dell'Ottocento trova molteplici aspetti di interesse soprattutto per lo sforzo di tenere assieme tutti i dati offerti dalla tradizione. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' Nella discussione dei titoli e delle pubblicazioni il candidato offre una prospettiva brillante e frastagliata. Il candidato presenta una buona edizione dell'epistola petrarchesca che racconta l'ascensione al Ventoso, cospicua soprattutto per la diffusa illustrazione. Meno significativo è il contributo, accolto in un volume collettaneo, relativo all'edizione della Monarchia e delle Epistole dantesche, privo in effetti di novità di rilievo. Assai interessante risulta invece l'approccio alla tradizione narrativa dell'Ottocento che percorre strade non consuete soprattutto concernenti la dimensione dell'influenza della cultura religiosa, ad es. su Verga. In conclusione si tratta di un candidato portatore di una linea matura e peculiare. GIUDIZIO COLLEGIALE Il candidato ripercorre con dottrina e competenza le tappe della sua formazione e dell'attività didattica, discutendo con entusiasmo sui principi metodologici della sua produzione. I filoni nei quali si articolano le pubblicazioni del Lokaj sono la sopravvivenza e la ricezione della tradizione classica e patristica nell'antica letteratura italiana, con particolare riguardo alla letteratura francescana, a Dante e a Petrarca. Spicca in questo settore l'edizione commentata con ampia introduzione della Fam. IV 1 di Francesco Petrarca; utile il testo della Monarchia e delle Epistole dantesche in un volumetto della collezione I diamanti. Più marginali rispetto a queste linee portanti della sua produzione appaiono gli studi sul romanzo ottocentesco (Manzoni e Verga), nei quali peraltro sperimenta percorsi non consueti e non privi d'interesse. La sua produzione risponde ai requisiti fissati nella riunione preliminare. Nell'insieme si tratta di studioso meritevole di essere preso in considerazione. NICOLETTA MARCELLI GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI La candidata ripercorre con sicurezza metodologica i momenti più significativi della sua formazione e della sua ricerca. Campo privilegiato degli studi della Marcelli è la letteratura volgare fiorentina del Quattrocento e primo Cinquecento, con particolare attenzione per i cantari cavallereschi, la novella, la poesia lirica e politica, la storiografia, la trattatistica. Di speciale rilievo appaiono i lavori filologici (edizioni e commenti) dedicati ad autori quali Antonio di Meglio e Niccolò Machiavelli; da questi e dagli altri contributi emerge il profilo di una studiosa in possesso di solide competenze testuali, codicologiche e storico-erudite, capace di spaziare con sicurezza nella civiltà letteraria fiorentina dei secoli XV e XVI. 13 GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA La candidata, nell'esporre i punti principali dei suoi studi e delle sue pubblicazioni, dà prova di sagace spirito critico e competenza. La Marcelli presenta contributi importanti per la conoscenza della letteratura fiorentina del Quattrocento, dalla novellistica (rilevantissimo è il lavoro su La novella di Seleuco e di Antioco) alla lirica, ai cantari. Forte di una tradizione che la vede collegata al magistero di Mario Martelli e di Rossella Bessi, la Marcelli si muove con passione e competenza in territori fortemente frastagliati e pieni di insidie, e ha il merito di voler ricostruire uno spaccato culturale integrale di una civiltà di difficilissima lettura. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' Nella sua discussione, la candidata offre un resoconto competente e posato della sua esperienza. L'attività scientifica della Marcelli è soprattutto incentrata sulla letteratura volgare fiorentina del Quattrocento. In questo ambito i recuperi di testi importanti e poco noti sono realizzati con una buona acribia filologica che si traduce in capacità di rilevare importanti fenomeni culturali. Se la sua produzione non è folta, è tuttavia sempre di qualità assai buona. Si segnala infine la collaborazione filologica all'edizione nazionale Martelli del Principe machiavelliano. GIUDIZIO COLLEGIALE La candidata con saggia competenza illustra le linee peculiari della sua carriera e discute i punti più caratterizzanti della sua produzione. Le ricerche della Marcelli si iscrivono nell'ambito della letteratura fiorentina del Quattrocento e del primo Cinquecento, concentrandosi su alcuni temi portanti, quali la poesia volgare, i cantari cavallereschi, la novellistica latina e volgare e l'opera di Leon Battista Alberti. I frutti più significativi sotto l'aspetto filologico sono l'edizione commentata de La Novella di Seleuco e Antioco, le edizioni di due liriche di Antonio di Meglio, un autore che grazie alle ricerche della Marcelli è ora più adeguatamente conosciuto, e la collaborazione filologica all'allestimento del testo del Principe da parte di Mario Martelli. Nel complesso si tratta di una candidata meritevole di essere presa in considerazione, con una produzione che risponde ai requisiti fissati nella riunione preliminare. PAOLO MARINI GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI Il candidato espone con tecnica appropriata la propria formazione e discute i punti di forza della sua ricerca. Il dott. Marini ha indagato soprattutto la letteratura volgare della prima metà del ’500, concentrandosi sull’Ariosto e ancor più su Pietro Aretino, del quale ha studiato la produzione agiografica, la lingua, i manoscritti autografi e la storia della critica (pubblicando con una densa introduzione i saggi di Alessandro Luzio). Solida nella documentazione e sagace nell’approccio critico, la ricerca del candidato è degna di 14 attenzione, anche se forse non ha ancora fornito prove filologiche di sicuro rilievo metodologico. GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA Il candidato traccia un profilo cristallino della propria attività didattica e discute le scelte metodologiche più significative delle sue pubblicazioni. Pietro Aretino è il principale campo di lavoro del candidato: fin dall'inizio della sua attività ha messo sotto il riflettore i testi agiografici (il perfezionamento gli ha consentito l'approdo all'edizione critica delle vite di S. Caterina e di S. Tommaso). Notevole la scoperta di un autografo dell'Esortazione de la pace tra l'imperadore e il re di Francia. La riedizione dei Saggi aretiniani di Alessandro Luzio lo ha messo nelle condizioni di guardare al letterato cinquecentesco da una prospettiva di storia degli studi. Per quanto ancora giovane, è studioso agguerrito e di sicuro avvenire. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' Il candidato illustra, nel corso della discussione, in maniera brillante ed efficace il suo percorso didattico e scientifico. L’attività scientifica di Paolo Marini è soprattutto dedicata a Pietro Aretino: si segnalano un’accurata lista degli autografi e un rapido contributo lessicale. Inoltre il candidato ha raccolto gli interventi sul tema di Alessandro Luzio corredati di una puntuale introduzione: è una linea che, nell’ambito dell’edizione nazionale, punta a più corposi contributi editoriali, di cui è uno specimen, ancora peraltro non pubblicato, l’edizione delle opere religiose del Cinquecentista. Da segnalare poi un saggio dantesco in cui si rinvengono opportune osservazioni sulla dialettica tra magnanimità di tradizione classica e umiltà cristiana nella Commedia e un assaggio sulle satire di Ariosto. Meno significativi i più antichi interventi di carattere bibliografico. Emerge dal complesso dell’attività del Marini la fisionomia di un giovane studioso promettente e padrone di peculiari linee di ricerca, tuttavia non approdato ancora a contributi di spessore. GIUDIZIO COLLEGIALE Il candidato espone con grande disinvoltura le linee della sua carriera e il metodo di lavoro seguito nelle sue ricerche, mettendo a fuoco i punti salienti della sua progettualità. Campo privilegiato dei suoi studi è la figura di Pietro Aretino, con particolare riferimento agli scritti agiografici (ha curato nella tesi di perfezionamento l'edizione critica delle vite di S. Caterina e di S. Tommaso). Interessante il lavoro sul nuovo autografo dell'Esortazione de la pace tra l'imperadore e il re di Francia. Ha anche il merito di saper operare una sapiente convergenza tra ricerca e storia degli studi, come dimostra il volume dedicato ai Saggi aretiniani di Alessandro Luzio. Pur essendo un giovane di grandi potenzialità, necessita ancora di una più incisiva disciplina filologica. La produzione risponde ai requisiti fissati dai criteri nella seduta preliminare. TERESA NOCITA 15 GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI La candidata dimostra di saper discutere adeguatamente gli elementi caratterizzanti delle proprie esperienze formative didattiche e scientifiche. I lavori della Nocita, muovendosi con disinvoltura lungo diverse linee di ricerca (la bibliografia, l’informatica applicata ai testi letterari, la poesia volgare del XIV secolo, le indagini sul testo e il paratesto del Decameron), rivelano nella studiosa notevole versatilità nei metodi e negli oggetti di studio, oltre a salde competenze filologiche e bibliografiche, delle quali mostra di sapersi egregiamente servire anche a fini storiografici e critici. GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA Lucido l'affresco tracciato dalla discussione della candidata sui propri titoli e sulle proprie pubblicazioni. La candidata, forte di una strumentazione informatica di primissimo ordine, acquisita alla scuola di Pasquale Stoppelli, dimostra grandi interessi sul versante della lirica volgare del Trecento e sulle problematiche testuali e paratestuali nel Decameron. Pregevole contributo è la Bibliografia della lirica italiana minore del Trecento. In complesso si tratta di una studiosa dotata di grande preparazione tecnica. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' Sollecitata dalla discussione la candìdata informa la commissione della sua variegata esperienza didattica e scientifica. L'attività scientifica della Nocita si segnala innanzitutto per alcune utili bibliografie condotte con precisione e competenza. Il resto della sua attività non sembra ancora offrire frutti quantitativamente cospicui, anche se in prospettiva l'approccio al Decameron su linee testuali e paratestuali può far sperare risultati di rilievo. GIUDIZIO COLLEGIALE La candidata scandisce con accuratezza le pietre miliari della sua formazione tra l''università italiana e quella elvetica, discutendo i momenti metodologicamente esemplari della sua produzione. Le pubblicazioni si caratterizzano per una strenua apertura sul versante bibliografico, con approdi assai utili, come la Bibliografia della lirica italiana minore del Trecento. Due sono le linee principali tra i titoli presentati, la lirica volgare del Trecento e i problemi del Decameron boccacciano, indagato nei suoi aspetti testuali e paratestuali. In complesso si tratta di una studiosa che ha ampiezza di competenze sul versante filologico e dell'informatica applicata alla filologia. La produzione risponde ai requisiti fissati dai criteri nella seduta preliminare. MARCO PACIONI GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI Vivace e circostanziato il prospetto offerto dal candidato intorno alla propria attività 16 didattica e ai propri interessi scientifici. GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA Discussione adeguata sui titoli e sulle pubblicazioni. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' Il candidato nella discussione riesce a comunicare un accattivante profilo della sua molteplice esperienza. GIUDIZIO COLLEGIALE Il candidato discute con padronanza metodologica e notevole consapevolezza le linee dei propri titoli e delle proprie pubblicazioni. Per quanto concerne le pubblicazioni la Commissione, pur avendone preso visione al momento del colloquio perché consegnate dal candidato, dopo aver sentito gli uffici i quali confermano che il Pacioni non ha mai inviato le sue pubblicazioni all'ateneo, dichiara di non poter procedere alla loro valutazione, in quanto non presenti nel plico in cui erano elencate. MARIA AGATA PINCELLI GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI La candidata riesce a delineare compiutamente nella discussione il proprio tragitto formativo e di ricerca. Studiosa di solida formazione storica, codicologica e filologica, la Pincelli ha studiato in particolare l’umanesimo romano e l’opera di Biondo Flavio, pubblicando tre meritorie edizioni (di Martino Filetico, Andrea Brenta e Biondo), conducendo importanti ricerche sullo Studium Urbis e segnalandosi anche per la brillante applicazione del metodo filologico ai documenti storici medievali (nell’importante edizione del cosiddetto Libro del chiodo). GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA La discussione della candidata si caratterizza per limpidezza, proprietà e intelligenza. La candidata presenta tre edizioni critiche: la polemica di Martino Filetico In corruptores latinitatis, il Borsus di Biondo Flavio, la piccola orazione inaugurale di Andrea Brenta. Strumentazione filologica, capacità di ricostruzione del contesto erudito, visione ampia della civiltà umanistica di Roma nel Quattrocento sono le principali doti di questa studiosa, che ha al suo attivo anche altre interessanti tessere culturali, quali alcuni contributi sulla fortuna iconografica della Roma triumphans. In conclusione si tratta di candidata capace di grande impegno. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' La candidata porta nella discussione una notevole esperienza scientifica e didattica. La produzione scientifica della Pincelli si caratterizza per una linea portante di filologia testuale che approda a tre edizioni di testi umanistici, in cui è possibile rilevare buon 17 metodo e nella costituzione e nella illustrazione del testo. Importanti sono pure l'edizione di un testo documentario come Il Libro del chiodo nonché le aperture verso una tensione a considerare i momenti iconografici suggeriti dall'opera di Biondo. Meno significativo, anche per la dimensione di divulgazione comunque alta, il contributo sulla storia della cultura classica presso lo Studium Urbis. GIUDIZIO COLLEGIALE La candidata discute con acribia sulla sua formazione e sulla metodologia di lavoro esperita nelle pubblicazioni. Tre sono le edizioni presentate (In corruptores latinitatis di Filetico, il Borsus di Biondo e la breve prolusione al corso su Aristofane di Andrea Brenta): sia nella costituzione del testo, sia nella sua illustrazione la candidata dimostra di possedere gli strumenti necessari al filologo medioumanistico. Il discorso su Biondo si arricchisce poi di aperture sul versante storico-artistico e iconografico con interessanti ricadute sulla storia della cultura occidentale. La stessa perizia si rivela nell'edizione di un'opera documentaria quale è il Libro del chiodo. In complesso si tratta di candidata meritevole di essere presa in considerazione, la cui produzione risponde ai requisiti fissati nella riunione preliminare. ROBERTO REA GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI Il candidato discute esaurientemente le dinamiche relative ai propri percorsi didattici e scientifici. Linguista, filologo italiano e filologo romanzo, il dott. Rea si è dedicato soprattutto ad indagini sulla poesia volgare – non solo italiana – del Due e Trecento, studiando con particolare acribia e competenza l’opera del Cavalcanti, sia nel lessico che nei rapporti con la lirica trobadorica e italiana; altri suoi saggi (su Guinizzelli e Dante) si caratterizzano invece per un approccio storico-critico originale. La medesima finezza di analisi testuale traspare dai suoi studi sulle varianti leopardiane. GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA Sicurezza metodologica e prontezza sulla conoscenza dei temi si ritrovano nella discussione del candidato. La produzione del Rea rivela uno studioso di grande spessore soprattutto sul versante dell'opera di Cavalcanti. Forte di una strenua strumentazione linguistica, il suo accostarsi al testo è caratterizzato da una attenzione peculiare per il lessico (notevole è il volume sulla semantica del linguaggio amoroso del Cavalcanti). Anche gli studi sul versante di Leopardi rivelano una tensione per il testo e la capacità di trattare materiali non omogenei per età e lingua con la stessa metodologia di approccio. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' Il candidato illustra in maniera brillante e competente una esperienza scientifica e didattica di lunga durata. 18 Precipua linea di ricerca del Rea è quella relativa alla lirica del Duecento. In questo ambito il candidato si muove con metodi raffinati e con consapevolezza della tradizione lirica volgare anche sul piano romanzo. Ne risulta un corposo contributo alla semantica della lingua poetica amorosa del Cavalcanti. La stessa sensibilità dimostrata dalle considerazioni relative alla variantistica leopardiana. Ne emerge un profilo di candidato molto maturo e ricco di interessi e competenze. GIUDIZIO COLLEGIALE Il candidato discute con appropriata documentazione e lucida sintesi i momenti principali della sua carriera e i punti di forza della sua ricerca. La produzione del Rea si distribuisce in due aree ben precise: la variantistica leopardiana (un volume è in collaborazione con Giorgio Brugnoli) e soprattutto la lirica volgare due-trecentesca, con spiccate aperture sul mondo della filologia romanza. Di particolare impegno il volume sul lessico lirico di Cavalcanti, che ritesse la trama linguistica e semantica relativa alla terminologia amorosa, preannunciato dal succoso libro sullo stilnovismo di Cavalcanti e la tradizione cortese. La cifra più solida di queste pubblicazioni si rivela nel dominante approccio linguistico. Nell'insieme si tratta di uno studioso maturo e ricco di progettualità, e perciò meritevole di essere preso in considerazione, con una produzione che risponde ai requisiti fissati nella riunione preliminare. VALERIO SANZOTTA GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI Il candidato affronta con piglio sicuro la discussione sui titoli e sulle pubblicazioni. I lavori del Sanzotta (l’edizione degli epigrammi del Montagna, la robusta tesi dottorale su Ramo Ramedelli e altri contributi minori ma ugualmente caratterizzati da strenuo scrupolo documentario) denotano saldo metodo filologico, autentica attitudine alla ricerca erudita e codicologico-paleografica e capacità non comuni di scavo e di indagine dei manoscritti, dai quali il candidato riesce a ricavare con abilità elementi utili alla ricostruzione storicoculturale di ambienti e personaggi. GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA Solida preparazione e grinta di ricercatore affiorano dalla discussione del candidato. La produzione del Sanzotta scaturisce direttamente dai manoscritti. Ottima strumentazione paleografica e codicologica, solida conoscenza delle lingue classiche gli hanno consentito di portare avanti un'esperienza formidabile con la tesi di dottorato sul Vat. lat. 3134, che sta per tradursi in un perfezionato volume. L'edizione degli epigrammi di Montagna è filologicamente rigorosa e molto accurata. Il Sanzotta è un giovane che si sta formando, nella scia del magistero di Rino Avesani, in modo eccellente e con sicurezza di metodo nel lavoro scientifico. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' La discussione del candidato si caratterizza simpaticamente per la convinta sottolineatura 19 dell'appartenenza a una linea assai prestigiosa di ricerca. Quel che colpisce di più nell'attività scientifica del Sanzotta è l' entusiasmo con cui si affronta un peculiare nodo della sua ascendenza culturale, il famoso codice Vaticano che contiene la corposa antologia di Ramo Ramedelli, già oggetto delle cure di Campana e Avesani. Se non si è approdati ancora alla stampa, già la tesi del dottorato rivela una buona competenza e fa ben sperare per il prodotto finale. Notevole è anche l'edizione dei carmi di Leonardo Montagna. Emerge un profilo di studioso giovane ma già esperto e maturo. GIUDIZIO COLLEGIALE Il candidato presenta con grande verve la propria esperienza scientifica e illustra in modo icastico le linee guida della propria produzione. Messe importante di novità il Sanzotta ha ricavato dal ms. Vat. Lat. 3134 che consegna testimonianze fondamentali per la conoscenza dei primordi dell'umanesimo: il lavoro, ancora confinato nella tesi di dottorato, sarà presto pubblicato dalla Biblioteca Vaticana. Volume di nitido spessore ecdotico è l'edizione degli epigrammi di Leonardo Montagna. Da questi e da altri minori lavori risulta un profilo di studioso giovane ma già agguerrito conoscitore della letteratura umanistica. La sua principale caratteristica sembra quella di saper coniugare l'osservazione paleografica e codicologica con la curiosità della ricerca erudita. La La produzione risponde ai requisiti fissati dai criteri nella seduta preliminare. MARIA LUCIA ZITO GIUDIZIO DEL PROF. FRANCESCO BAUSI Vivace la discussione della candidata sui propri titoli e le proprie pubblicazioni. Le pubblicazioni della dott.ssa Zito, dedicate quasi esclusivamente a Capuana e Verga e in generale alla letteratura tardo-ottocentesca, mostrano un prevalente carattere storicocritico; i suoi lavori, infatti, compresi quelli maggiormente ancorati ai testi (il commento al Mastro don Gesualdo e lo studio sulle Appassionate di Capuana), pur dimostrando buone competenze e sicura capacità di analisi, non configurano il profilo di una studiosa la cui preparazione e i cui interessi siano inscrivibili appieno nell’area filologica. GIUDIZIO DEL PROF. VINCENZO FERA La candidata si muove nella discussione in modo appropriato. L'attività scientifica della Zito è dedicata peculiarmente alla narrativa siciliana del secondo Ottocento; essa non è caratterizzata da una prevalente facies filologica; qua e là sono rilevabili interessanti aperture storico-letterarie. GIUDIZIO DEL PROF. GIACOMO FERRAU' Candidata attrezzata di strumentazione opportuna nella discussione. La produzione scientifica della Zito è abbastanza esile; il lavoro più corposo è infatti un'edizione scolastica di Giovanni Verga; qualche buona osservazione, anche di carattere 20 testuale, nel suo lavoro su Capuana. GIUDIZIO COLLEGIALE La candidata discute con una certa vivacità le problematiche relative ai propri titoli e alle proprie pubblicazioni. La candidata presenta una non folta produzione dedicata principalmente alla narrativa del secondo Ottocento, con particolare riguardo a Luigi Capuana e Giovanni Verga. Il suo apporto più corposo è un'edizione scolastica di Mastro don Gesualdo non priva di qualche interessante osservazione. Nel complesso la ricerca della Zito si caratterizza per un approccio di stampo storico-culturale piuttosto che filologico, anche se non mancano qua e là spiragli che denotano interessi per gli sviluppi redazionali del testo. Si attendono dalla candidata prove più mature e più decisamente inscritte nei parametri del SSD nel quale è bandito il concorso. 21 VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE UMANISTICHE DELL'UNIVERSITA' DI ROMA "LA SAPIENZA", SETTORE SCIENTIFICODISCIPLINARE L-FIL-LET/13 (BANDO – G.U. n. 85 DEL 26/10/2010 ) RELAZIONE FINALE Al Magnifico Rettore dell’Università di Roma “LA SAPIENZA” La Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Scienze umanistiche per il settore s/d LFIL-LET/13, bandito dall’Università di Roma “LA SAPIENZA “ e composta dai Professori Francesco Bausi, Università della Calabria, Vincenzo Fera, Università di Messina, Giacomo Ferraù, Università di Messina (Decreto rettorale del 31/03/2011, pubblicato sulla G.U. n. 33 del 26/04/2011 ) si è riunita in più sedute per adempiere alle funzioni conferite e precisamente nei seguenti giorni: Seduta preliminare: giorno 27 giugno 2011 I’ Riunione: giorno 9 novembre 2011 II’Riunione: 10 novembre 2011, ore 8,00 III Riunione: 10 novembre 2011, ore 12,00 Riunione per la stesusa della Relazione finale: 11 novembre 2011, ore 8, 30. SEDUTA PRELIMINARE: Designazione del Presidente (Prof. Giacomo Ferraù) e del Segretario (Prof. Francesco Bausi ); presa d’atto della normativa concorsuale (L.210/98, D.P.R. 117/2000, D.L. 10.11.2008 n. 180 convertito in Legge 9.1.2009 n. 1); dichiarazione di legge sulla inesistenza di parentela ed affinità entro il 4° grado incluso tra i Commissari; fissazione dei criteri di giudizio (All. 1 al presente verbale) e del calendario dei lavori. I’ RIUNIONE: presa d’atto della avvenuta pubblicità dei criteri di giudizio (D.M. 28.7.2009 n. 89), dell’elenco ufficiale dei candidati; dichiarazione di legge sull’inesistenza di parentela ed affinità entro il 4° grado incluso tra i Commissari con i candidati; presa d’atto delle esclusioni e delle rinunce (1 esclusione e 2 rinunce); identificazione dell’apporto del candidato nei lavori di collaborazione; elenco dei candidati da valutare ai fini della procedura: Elisa Curti Paolo Divizia Gemma Donati Andrea Donnini Rodney Lokaj Nicoletta Marcelli Paolo Marini Teresa Nocita 22 Marco Pacioni Maria Agata Pincelli Roberto Rea Valerio Sanzotta Rossella Terreni Paolo Zaja Maria Lucia Zito Stesura dei “medaglioni curriculari”, esame dei titoli e delle pubblicazioni inviate dai candidati secondo i criteri generali stabiliti nelle riunione preliminare. II’ RIUNIONE: (illustrazione e discussione dei titoli e delle pubblicazioni). Dopo l’appello nominale si è proceduto all’illustrazione e alla discussione dei titoli e delle pubblicazioni da parte dei candidati. Ogni commissario ha quindi espresso, candidato per candidato, il proprio giudizio sulla discussione dei titoli e delle pubblicazioni, nonché sulla produzione scientifica dei candidati.. La Commissione, dopo aver effettuato la comparazione dei giudizi dei singoli commissari, ha formulato i giudizi collegiali. Sulla base dei giudizi collegiali, nonché della valutazione dei profili curriculari disegnati dalla commissione nel verbale della prima riunione, la Commissione dopo una ponderata valutazione comparativa, procede alla scelta del vincitore con una votazione il cui risultato è il seguente: Gemma Donati voti 2 Nicoletta Marcelli voti 1 La commissione, dunque, con propria deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, indica quale vincitore della presente valutazione comparativa la Dott. Gemma Donati. Roma, lì 11 novembre 2011 Letto, approvato e sottoscritto seduta stante. La Commissione: 1) 2) 3) 23 Prof. Francesco Bausi, Università della Calabria, Segretario Prof. Vincenzo Fera, Università degli studi di Messina, membro designato Prof. Giacomo Ferraù, Università degli studi di Messina, Presidente