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I vertebrati: Mammiferi
Per saperne di più Nella Terra e nello spazio Conoscere gli animali I vertebrati: Mammiferi Balena Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Una balena adulta può essere lunga da 11 a 18 m e pesare da 30 a 80 tonnellate, un neonato può arrivare a 6 m di lunghezza e pesare 1 tonnellata. Il corpo è robusto e molto arrotondato. Non ha la pinna dorsale, ha due grandi e larghe pinne pettorali e un’ampia pinna caudale (la pinna della coda) che solleva ad angolo retto prima di immergersi. La testa è grande come il resto del corpo. Gran parte del corpo è di colore nero o marrone scuro, sul ventre ha macchie chiare irregolari. Non ha denti ma lunghe lamine di cartilagine, che si chiamano fanoni, con cui filtra l’acqua del mare trattenendo il cibo. I fanoni sono disposti su due file parallele e fissati alla mascella superiore della balena, possono essere lunghi da 0,5 a 3,5 m. La balena è un animale curioso e giocherellone. Vive in piccoli gruppi costituiti da 2 a 10 individui, madri e figli. Nuota lentamente, a volte salta fuori dall'acqua e sbatte la pinna caudale o le pinne pettorali sulla superficie del mare. Caratteristico comportamento delle Balene Franche, come quella in figura. è rimanere in verticale con la testa sommersa e la coda che ondeggia fuori dall'acqua. Esistono due sottospecie di balene che vivono in due oceani diversi: l'Oceano Atlantico e l'Oceano Pacifico. È una specie protetta perché ormai ne esistono solo pochissimi esemplari, qualche decina nell’Atlantico e poche centinaia nel Pacifico. Filtra soprattutto crostacei di piccole dimensioni, il cosiddetto krill. Si accoppia per lo più in inverno, tra gennaio e marzo. Dopo circa 10 mesi, tra novembre e gennaio, partorisce un unico piccolo. Lo svezzamento inizia dopo 5-8 mesi. Le nascite si susseguono, in genere, ad intervalli di almeno tre anni. I fanoni un tempo venivano utilizzati per costruire fruste, aste per i parasoli e perfino per irrigidire in vita gli abiti femminili. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 1 Per saperne di più Cane Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Il cane è un carnivoro, ha denti adatti ad afferrare ed uccidere la preda ma anche a masticare e tritare. Possiede olfatto ed udito eccezionalmente sviluppati. La forma dell’orecchio varia con la razza. Il naso del cane è mantenuto umido da sostanze prodotte da particolari cellule che sono stimolate quando vengono percepiti nuovi odori. La visione notturna è buona, ma il cane è più sensibile agli oggetti in movimento che a quelli fermi. Molti cani sono degli ottimi nuotatori. L’aspetto del cane varia notevolmente con la razza: il manto assume svariate colorazioni e lunghezze, le dimensioni possono oscillare da esemplari di piccola taglia lunghi 20-30 cm all’enorme cane San Bernardo. Il cane era domestico già 12 000-14 000 anni fa, prima dell’avvento dell’agricoltura, e aiutava l’uomo nella caccia. Il comportamento del cane ricorda quello del lupo, se vive allo stato selvaggio, si riunisce in branchi. Il cane, a seconda dello stato d’animo, assume diverse posture che il padrone col tempo può facilmente riconoscere. È presente ovunque ci sia l’uomo. È carnivoro, può sopravvivere per giorni senza cibo, perdendo peso, ma la carenza d’acqua può essergli fatale in breve tempo. Già nel primo anno di vita (dopo i 6 mesi) è in grado di riprodursi, i cani più grandi di solito si accoppiano più tardi. Generalmente la femmina può accoppiarsi ogni 6 mesi. Dopo un paio di mesi dall’accoppiamento vengono alla luce un numero variabile di cuccioli (sino ad una dozzina) che sono accuditi e protetti dalla madre sino a quando diventano capaci di nutrirsi da soli. Fino ai tre mesi di età il cane si alimenta più volte al giorno, poi gli basteranno un paio di volte al giorno per il resto della vita. I cani aiutano l’uomo in svariate attività. Ad esempio accompagnano i ciechi, aiutano le persone con diverse forme di disabilità, sono impiegati nella caccia, sono indispensabili, grazie al fine olfatto, per la ricerca di persone disperse (in seguito a un terremoto, una frana o una valanga). © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 2 Per saperne di più Canguro Come è fatto Il canguro ha una lunghezza variabile da 80 a 160 cm, oltre alla coda che può superare il metro; nei maschi il peso può superare 80 kg. La testa, rispetto al corpo, è piccola; la parte posteriore del corpo è molto più sviluppata di quella anteriore, gli arti anteriori sono più piccoli, mentre i posteriori sono più grandi e dotati di una poderosa muscolatura; il piede può superare i 26 cm; la coda è grossa e muscolosa, soprattutto verso la base. Hanno grandi orecchie e teste relativamente piccole. Gli arti anteriori servono ad afferrare il cibo e a portarlo alla bocca, ma possono essere utilizzati anche per la lotta, il consueto mezzo di difesa però consiste nel tirar calci con i potenti arti posteriori. Come vive Sono animali abbastanza timidi ma se vengono attaccati diventano pericolosi perché hanno un’unghia negli arti posteriori con cui possono sventrare d'un colpo anche un uomo, che è il loro principale nemico. L'andatura normale dei canguri è il salto: fanno dei balzi di 1-2 m e se corrono superano anche i 9 m in lunghezza e i 3 m in altezza. Quando salta, tutto lo sforzo è compiuto dagli arti posteriori, mentre la coda, funziona da contrappeso. Possono raggiungere le velocità di 50 km/ora per tratti brevi. Sono animali molto sospettosi e paurosi, con un udito e un olfatto molto sviluppati. Sono inoltre ottimi nuotatori. La vita media varia da 12 a 18 anni tra gli animali selvatici, mentre in allevamento possono arrivare anche a 28 anni. Dove vive Il canguro è l’animale simbolo dell’Australia ma ci sono specie che vivono anche su alcune isole vicine. Si trovano soprattutto nella savana, nelle foreste aperte e nelle boscaglie. Alcune specie di canguri si sono adattate a vivere nei parchi pubblici e nei giardini. Che cosa mangia La maggior parte delle specie di canguri è erbivora. Mangiano quasi sempre di notte. Come si riproSolo il maschio dominante del gruppo ha diritto di accoppiarsi con le duce femmine. I canguri sono poco prolifici: partoriscono un solo figlio, di solito in gennaio, dopo 30-40 giorni dall’accoppiamento. Appena nato il piccolo è lungo circa 2 cm e pesa 1 grammo, risale da solo lungo il pelo del ventre materno per raggiungere il marsupio, dove resta attaccato a un capezzolo per succhiare il latte per almeno 2 mesi. Solo dopo 6 mesi, esce dal marsupio per procurarsi il cibo e ritornare, comunque, nel marsupio tra una "gita" e l'altra. Lo lascerà definitivamente solo verso l'anno di età. Curiosità Quando il canguro è a riposo sembra che poggi su un treppiede, formato dalle zampe posteriori e dalla coda. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 3 Per saperne di più Ippopotamo Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità L’ippopotamo ha il corpo goffo con zampe brevi e tozze. Passa molto tempo in acqua: la sua testa è quindi adattata alla vita acquatica perché ha occhi, orecchie e aperture del naso poste sulla sommità del capo. La sua pelle, marrone-grigiastra, è liscia e ha delle ghiandole che producono delle secrezioni rosa utili per proteggerlo dalle infezioni e dal sole. Questo grande mammifero è lungo circa 4 m e alto circa 140 cm; il maschio pesa dai 1 600 ai 3 200 kg e la femmina circa 1 400 kg. L’ippopotamo può vivere 40-50 anni. Trascorre le giornate in acqua ed esce di notte per nutrirsi. In acqua è più elegante e leggero che sulla terra, può rimanere sott’acqua per più di 5 minuti senza respirare. I maschi sono territoriali, marcano cioè il territorio in cui vivono, e difendono un’area umida con all’interno le femmine con prole. Solo il maschio territoriale si accoppia con le femmine presenti nell’area. Generalmente i maschi evitano lo scontro diretto con altri maschi perché potrebbe essere anche mortale, a causa degli affilati denti canini lunghi fino 50 cm. Vive nell’Africa centro-meridionale lungo i fiumi, nelle pozze d’acqua e nei laghi (di giorno) e sui prati (di notte). È un erbivoro, impiega diverse ore della notte per nutrirsi dei vegetali preferiti, il resto del tempo lo trascorre in acqua. Sembra che in una notte l’ippopotamo riesca a mangiare 40 kg di vegetali e a bere una limitata quantità di acqua rispetto ad altri grossi erbivori. Il periodo riproduttivo coincide con la stagione secca, quando l’acqua scarseggia e quindi gli animali sono tutti concentrati in uno spazio ridotto. L’ippopotamo maschio raggiunge la maturità sessuale a circa 7 anni, ma deve attendere i 20 anni prima di essere in grado di difendere un territorio e di accoppiarsi. L’accoppiamento avviene in acqua. Dopo circa 240 giorni avvengono le nascite. La femmina lascia il gruppo per partorire tranquilla sull’erba o in acque poco profonde. Il piccolo appena nato pesa circa 40 kg, e viene allattato a terra o sott’acqua per circa 8 mesi Esiste una specie molto piccola di ippopotamo che si è adattata a vivere nel fitto della foresta, è lungo 180 cm e pesa 180280 kg. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 4 Per saperne di più Scoiattolo Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Il corpo dello scoiattolo è lungo circa 30 cm, la folta coda a pennacchio è lunga oltre i 20 cm, il peso è inferiore a 500 gr. La pelliccia ha un colore molto variabile dal rossastro sino al nero, l'addome è chiaro. Lo scoiattolo vive sugli alberi e grazie alle zampe robuste, alla mobilità delle dita (5 nelle zampe posteriori e 4 su quelle anteriori) e alle unghie affilate è in grado di arrampicarsi su qualsiasi tipo di tronco e di saltare agilmente da una ramo all'altro. Anche la coda ha una funzione importante negli spostamenti: fa da contrappeso, permettendogli di mantenersi in equilibrio anche sui rami sottili, e fa da paracadute quando lo scoiattolo si lancia nel vuoto. Lo scoiattolo è un animale diurno. In inverno la sua attività si riduce, ma non si interrompe mai del tutto, si rifugia nel nido che si costruisce con rami e foglie vicino al tronco principale. Lo scoiattolo ha numerosi nemici naturali soprattutto tra i rapaci diurni e tra alcuni carnivori in grado di arrampicarsi tra gli alberi, come la martora. Lo scoiattolo è presente in tutti i paesi con foreste a lui adatte, ossia l'intera Europa, l'Asia settentrionale e l’America. Lo possiamo trovare sia nelle foreste di conifere (abeti, pini) sia nelle foreste dove convivono specie vegetali diverse, che gli assicurano una maggior disponibilità di cibo durante tutto l'anno. Lo si può incontrare sia in montagna che in pianura e nei grandi parchi cittadini. Gli alberi hanno un ruolo fondamentale nella nutrizione dello scoiattolo che si alimenta principalmente di semi, di ghiande, di noci, di frutti, di germogli e talvolta di funghi. A volte mangia uova di uccelli e larve. Il maschio dello scoiattolo nel periodo riproduttivo, che inizia a febbraio, si spinge nel territorio solitamente abitato dalla femmina per accoppiarsi. Dopo 38 giorni la femmina partorisce da 2 a 5 piccoli, che, appena nati, sono nudi, ciechi e sordi, ma con gli artigli già ben robusti. Solo dopo 1 mese apriranno gli occhi e dopo circa altri 40 giorni abbandoneranno il nido. Lo scoiattolo ha l'abitudine, prima dell'inverno, di sotterrare il cibo in buche appositamente scavate che spesso vengono dimenticate e utilizzate da altri animali. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 5 Per saperne di più Volpe rossa Come è fatto La volpe presenta zampe relativamente corte ed una folta coda. Le dimensioni corporee variano notevolmente a seconda delle razze e degli ambienti Il maschio pesa circa 7-10 kg, la femmina è più leggera. La lunghezza del corpo varia dai 50 agli 80 cm, la coda misura dai 30 ai 40 cm. Il colore dominante della parte superiore del corpo è il bruno tendente al rosso; la base delle orecchie e i lati del corpo sono grigiastri, mentre le parti inferiori sono quasi bianche; la coda è rossastra con l’estremità bianca. Come vive La volpe è un animale territoriale e solitario, anche se talvolta si riunisce in piccoli gruppi. Di solito va a caccia di prede durante la notte, ma, se non si sente minacciata, può essere attiva anche di giorno. L'estensione di un territorio dipende dalla disponibilità di cibo e dalle caratteristiche dell'ambiente: generalmente più l'ambiente è favorevole minore è la superficie occupata. Dove vive E' presente in Europa, in Asia e in Africa. E' presente in tutta l'America del Nord (dal limite artico sino al Messico). E' inoltre ampiamente diffusa in Australia, dove è stata introdotta a fine del secolo scorso. Che cosa mangia Si adatta a vari tipi di dieta: può, infatti, nutrirsi di roditori, lepri, conigli, uccelli, anfibi, rettili, ma anche di alcuni invertebrati; non sono esclusi bacche e frutti e all’occorrenza anche rifiuti e animali domestici. Come si riproduce Si riproduce in inverno dopo un corteggiamento che può durare anche 6 settimane. La femmina, dopo circa 50 giorni dall’accoppiamento, partorisce in una tana 4 o 5 piccoli. I piccolo sono in grado di nutrirsi da soli dopo circa 8-10 settimane e in autunno i giovani lasciano i genitori alla ricerca di un nuovo territorio (fenomeno della dispersione). Curiosità La volpe ha un’enorme capacità di adattamento simile a quella dell’uomo e del topo. Ha imparato a sopravvivere negli ambienti più diversi come le praterie, le foreste, i deserti, ma anche le aree agricole e alcune città. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 6 Per saperne di più Nella Terra e nello spazio Conoscere gli animali I Vertebrati: Pesci Pesce pagliaccio Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Il corpo è di piccole dimensioni, compresso ai lati, con grandi pinne arrotondate e adatte solo a piccoli spostamenti. È chiamato così perché la sua pelle è molto colorata con colori tendenti al rosso-arancio e con striature bianche e nere. La particolarità di questi pesci è la pratica del “commensalismo” con alcune specie di anemoni. Infatti essi si rifugiano tra i tentacoli dell'anemone di mare, si nutrono dei suoi avanzi e in cambio tengono pulito l'anemone dai parassiti. I pesci pagliaccio hanno la pelle ricoperta da una specie di densa gelatina (muco) che li difende dalle punture dell’anemone, in questo modo, stando nascosti fra i suoi tentacoli si proteggono anche dei predatori che hanno paura di essere punti. Il muco assorbe il veleno dell’anemone e così il pesce pagliaccio risulta ancora più protetto perché diventa anche lui velenoso. Di solito vivono in piccoli gruppi su uno o più anemoni contigui, viste anche le loro piccole dimensioni. A capo del gruppo c’è una femmina dominante e il suo maschio è il secondo pesce dominante, gli altri componenti del gruppo non sono ancora maturi per la riproduzione. Vive lungo le barriere coralline dove ci sono gli anemoni. Si nutre di plancton e di materiale organico frantumato. Alla morte della femmina il maschio dominante muta e cambia sesso, diventando la matriarca, mentre l'individuo maschio più grande si trasforma nel maschio dominante. Dopo la riproduzione le uova sono deposte nelle immediate vicinanze del piede dell'anemone e guardate dal maschio fino al momento della schiusa. Le larve si disperdono nella corrente fino a quando non trovano un anemone disposto ad ospitarli. È il pesce protagonista del film di Walt Disney “Alla ricerca di Nemo”. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 1 Per saperne di più Scorfano rosso Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Lo scorfano rosso è lo scorfano più grosso che abita i nostri mari. Il corpo è particolarmente robusto e il capo è ricoperto di spine. L'occhio è leggermente ovale, sulla testa e sul mento ha delle appendici carnose più o meno sviluppate a seconda delle specie. Le scaglie sono piuttosto grandi: lungo la linea laterale se ne possono contare da trentacinque a quaranta. Il colore è molto variabile, di solito è bruno rossastro, con macchie più scure e più chiare. Spesso, a metà della pinna dorsale, dotata di raggi spinosi nella parte anteriore e di raggi molli in quella posteriore, è visibile una macchia nera. È lungo tra i 40 e 50 cm. La barbetta, i barbigli e le appendici varie lo fanno assomigliare più a uno scoglietto in miniatura che a un pesce vero e proprio. Ma proprio il suo aspetto gli permette di mimetizzarsi bene nel suo ambiente e di catturare più facilmente le sue prede tendendo loro degli agguati. Individuare uno scorfano sott'acqua infatti non è facile, rimane immobile per ore, durante il giorno, appostato fra gli scogli. É un predatore carnivoro e preferisce cacciare di notte, ma se passa una preda a portata di bocca lo scorfano non si lascia sfuggire l'occasione: con un improvviso scatto in avanti della mandibola, la bocca si trasforma in un imbuto e la preda viene istantaneamente risucchiata. Gli scorfani non sono grandi nuotatori, hanno però un’arma potente, un veleno che all’occorrenza inoculano nel palato dell'aggressore tramite i raggi della pinna dorsale, usati come se fossero una siringa. È comune nel Mar Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, vicino all’Africa. Predilige fondali misti di rocce e di alghe. Non si stacca mai dal fondo, se non per brevi momenti. Vive generalmente a profondità tra i quindici e i duecento metri. Si nutre di pesci, gamberi, granchi, dipende dalle specie e dalla stagione dell'anno. Si riproduce da maggio ad agosto e raggiunge la maturità sessuale a tre anni di età. Lo scorfano è ricercato soprattutto per cucinare le zuppe di pesce. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 2 Per saperne di più Trota Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità E’ un pesce di acqua dolce. Possiede un corpo allungato, a forma di siluro. La bocca è molto ampia, le mascelle il palato e la lingua sono dotati di numerosi piccoli denti, adatti a catturare e trattenere le prede. Ha una piccola pinna, caratteristica delle specie, fatta di grasso e posta tra la pinna dorsale (sul dorso) e quella caudale (della coda). La trota adatta il colore della pelle all’ambiente in cui vive. Il dorso varia da un colore bruno scuro al giallo-verde; i fianchi sono più chiari, con sfumature argentee e dorate e sono ricoperti da numerosi puntini neri e rossi; il ventre è giallo e bianco. Nei corsi d’acqua montani la trota raggiunge appena 15-20 cm di lunghezza, in condizioni più favorevoli può arrivare a 50 cm e pesare fino a 4-5 Kg. Le sue dimensioni dipendono molto dall’ambiente e dalla quantità di cibo che riesce a procurarsi. La trota è un pesce predatore, si nutre cioè di prede vive che cattura sia in acqua che fuori. Per cacciare la trota si mette sotto una cascatella o dietro un grosso masso, in modo tale che la corrente le porti il maggior numero di possibili prede. Non appena i suoi grandi occhi avvistano qualcosa di commestibile, o sulla superficie dell’acqua o tra le sue profondità, con un guizzo fulmineo e, a volte, con un vero e proprio salto all’esterno, cattura la preda. E’ presente in tutta l’Europa. Preferisce le acque fredde, ma ossigenate e ricche di ciottoli, dei torrenti montani. Si ciba di larve e adulti di insetti, crostacei, molluschi, lombrichi, sanguisughe e pesciolini. La trota inizia a riprodursi a due anni di età, quando è lunga circa 20 cm. Depone le uova nel periodo che va da ottobre a febbraio nella parte più alta di fiumi e torrenti. Scava una buca entro cui deporle “fregando” sulla sabbia del fondo con la coda (periodo di frega). Ogni femmina produce circa duemila uova che, una volta fecondate, impiegano trenta giorni per schiudersi. La fecondazione da parte del maschio avviene dopo la deposizione. La trota, essendo un predatore, in particolari condizioni, può anche cibarsi di individui più piccoli della propria specie (cannibalismo). © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 3 Per saperne di più Nella Terra e nello spazio Conoscere gli animali I Vertebrati: Uccelli Fringuello Come è fatto Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Questo piccolo uccello possiede il becco conico, la coda piuttosto lunga e la testa appuntita. Il maschio e la femmina sono facilmente distinguibili. Il primo è vivacemente colorato, mentre la seconda presenta colori piuttosto pallidi. Il maschio ha il petto rossastro; il capo grigio sfuma verso il marrone; la coda è verde brillante e l’estremità grigio scuro; le ali sono a bande bianche e nere. E’ lungo circa 15 cm ed ha un’apertura alare di 24-28 cm. E’ presente dall’Europa occidentale, nel nord dell’Asia, in Africa settentrionale e nelle isole atlantiche. Ama i boschi misti, i giardini e le aree aperte con alberi sparsi. È molto comune anche nei pressi delle abitazioni. La maggior parte di questi uccelli non migra durante l’inverno, anche se alcuni gruppi preferiscono lasciare le regioni più fredde per quelle più confortevoli. Il fringuello è particolarmente attivo nelle prime ore del mattino nella ricerca di cibo, che comprende semi, vegetali vari e, soprattutto nel periodo riproduttivo, piccoli animali invertebrati. Solitamente i semi sono raccolti a terra e non direttamente dalle piante ed in primavera lo si può ammirare mentre cerca di catturare gli insetti fra le fronde degli alberi. La primavera corrisponde al periodo riproduttivo, durante il quale il fringuello diventa geloso del suo territorio e il canto del maschio serve proprio a delimitare l’area occupata. Il nido, costruito su un albero o su un cespuglio, è ricoperto esternamente con muschio e licheni, così da essere difficilmente scovato. Sono deposte 4-5 uova che sono incubate per un paio di settimane. Dopo la schiusa, i giovani lasciano il nido in circa 15-18 giorni. Il maschio per conquistare la femmina, oltre a cinguettare, effettua un volo particolare, ponendosi ad un’altezza inferiore rispetto alla compagna, esponendo un lato del corpo ed avvicinandole l’ala così da porre in evidenza il piumaggio rosso. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 1 Per saperne di più Gabbiano Come è fatto Il piumaggio del gabbiano è prevalentemente grigio chiaro-biancastro con le estremità delle ali nere. In inverno le piume tendono al bianco. In estate la testa si tinge intensamente di nero e le zampe divengono rossastre. Il gabbiano comune è lungo 34-37 cm, possiede una apertura alare di 100 cm e pesa circa 300 gr. Come vive Questi uccelli marini vivono in vari ambienti: in prossimità delle coste marine, dei fiumi, dei laghi, delle lagune e dei canali, ma in genere non al di sopra dei 700 m di altitudine. Inoltre, data la disponibilità di cibo offerta dall’uomo, il gabbiano ha colonizzato anche i parchi, i campi coltivati e le aree urbane, affollando spesso le discariche. Dove l’inverno è più rigido il gabbiano migra, altrimenti non si allontana dalla zona che abita. Si può trovare in tutta l’Europa, l’Asia e il Nord Africa. Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità La dieta del gabbiano è estremamente variabile: si nutre soprattutto di insetti e di vermi, ma anche di vegetali e di rifiuti urbani. Tra la primavera e l’estate si forma la coppia che rimane la medesima almeno per la stagione riproduttiva in corso. Al momento di formare la coppia avviene una cerimonia durante la quale prima il maschio assume la posizione obliqua, poi la femmina gli si avvicina ed entrambi assumono una singolare postura mantenendosi paralleli l’uno all’altra, infine fanno dei movimenti particolari con la testa e con il becco. I gabbiani nidificano tutti insieme, in colonia, in questo modo riducono il pericolo di essere cacciati dai predatori perché i nidi posti alla periferia del gruppo sono più a rischio di quelli posti al centro, inoltre, deponendo molte uova in un breve intervallo di tempo, i predatori non possono comunque prelevarne più di un certo numero per giorno. I pulcini di gabbiano nascono ricoperti di piumino, stazionano nel nido per un breve periodo, sono nutriti dai genitori e i loro occhi sono aperti. Per proteggere i suoi piccoli dai predatori, uno dei genitori prende il guscio nel becco e lo abbandona ad una certa distanza dal nido così da non attirare l’attenzione di temibili predatori, come volpi e corvi. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 2 Per saperne di più Gufo reale Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Il gufo reale è il più grande rapace notturno europeo, ha un corpo massiccio lungo 60 cm e possiede un’apertura alare di 160 cm, pesa circa 2 kg e la femmina è più grande del maschio. Il piumaggio è morbido, di colore bruno-nerastro, il sottogola è bianco. Le zampe sono ricoperte di penne fino alle dita e munite di artigli robusti. Si distingue dagli altri rapaci notturni sia per le dimensioni sia per i ciuffi di penne disposte a disco attorno agli occhi che dirigono le onde sonore verso l’orecchio (ciuffi auricolari). L’udito è molto fine e possiede un’ottima vista, grazie ai grandi occhi posti in posizione frontale, può ruotare il capo in direzione orizzontale e verticale anche di 270°. È capace di volare in assoluto silenzio, grazie alla grande superficie alare e alla forma delle penne che garantisce una minore resistenza all’aria. Quando i ciuffi posti in prossimità delle orecchie sono eretti significa che l’animale sta puntando una preda sulla quale giunge all’improvviso, con un ottimo effetto sorpresa. È un predatore notturno ed è in grado di cacciare sia appostandosi sia inseguendo la preda. Si può trovare in Africa settentrionale, in Europa e in Asia, escluse le zone più fredde del Nord. Preferisce i boschi radi e tranquilli delle zone montuose. Si nutre di piccoli invertebrati, di mammiferi di media taglia e di uccelli di dimensioni variabili, inoltre è in grado di cacciare rapaci diurni e notturni. Il suo ruolo ecologico è fondamentale per ridurre il numero dei roditori. Può ingoiare le prede intere: le parti molli vengono digerite, mentre le parti dure (unghie, ossa, peli, piume…) vengono espulse sotto forma di pallottole allungate, dette borre. Il corteggiamento inizia in autunno con richiami sonori udibili a grande distanza. La coppia rimane stabile per tutta la vita. Il luogo per costruire il nido è scelto dal maschio e si può trovare sia in cavità rocciose sia ai piedi di un albero. Tra gennaio e febbraio la femmina depone 2-3 uova, che cova per circa un mese. I piccoli iniziano a predare dopo circa 2 mesi, ma rimangono nelle vicinanze del nido fino all’autunno, poi iniziano la ricerca di un proprio territorio. Alcune credenze popolari ritengono che il al gufo porti sfortuna o disgrazie, altre sostengono che il suono emesso dal gufo abbia il potere di liberare dalla febbre e di conciliare il sonno. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 3 Per saperne di più Merlo Come è fatto Il maschio del merlo è completamente nero con il becco e il contorno dell’occhio gialli. La femmina è bruna con le parti inferiori più chiare, è lungo circa 25 cm e ha un’apertura alare di circa 40 cm. Come vive Il maschio è capace di intonare dei canti molto musicali e variati, in particolare nel periodo riproduttivo quando si posa sui rami o sui tetti delle case per richiamare la femmina. Di solito frequenta ambienti che gli offrono la vegetazione necessaria per rifugiarsi. È una specie sociale che può vivere con altri uccelli appartenenti alla stessa famiglia durante tutto l’anno. Vive in tutti gli ambienti caratterizzati dalla presenza di alberi e arbusti. La zona di riproduzione include tutta l’Europa, escludendo le zone più fredde del Nord. Lo si può incontrare anche nel Nord Africa e in parte dell’Asia centrale. Nel periodo riproduttivo si nutre di invertebrati e, in particolare, di insetti, nel resto dell’anno, di frutti selvatici. Lo si può osservare mentre sposta le foglie sul terreno a caccia di lombrichi ed insetti. Nel periodo riproduttivo il merlo diviene solitario e protegge il proprio territorio da possibili concorrenti. Le coppie sono generalmente stabili per il periodo della riproduzione. Il nido è costruito dalla femmina tra i rami di un albero o tra i cespugli. Le uova deposte, da 3 a 5, sono celesti con delle piccole macchie brune e vengono covate per circa due settimane. I pulcini rimangono nel nido per 15-20 giorni ed entrambi i genitori si impegnano nella ricerca del cibo. I merli si incontrano facilmente al parco, in giardino o in città per questo si sono abituati anche a nutrirsi con il cibo proveniente dai rifiuti o dalle mangiatoie allestite nei giardini. Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 4 Per saperne di più Picchio nero Come è fatto Il picchio ha un corpo allungato, il piumaggio è nero, ma il capo è rosso. Gli occhi sono chiari, il becco è quasi nero con la base è biancastra. Il suo volo è veloce, con movimenti ondulatori e ritmici, e anche piuttosto rumoroso. Il picchio nero è lungo circa 50 cm, pesa intorno ai 300 gr e presenta un’apertura alare di circa 60 cm. Dove vive E’ presente nell’Europa nord-occidentale e in parte dell’Asia. Vive dalle zone fredde del Nord sino a quelle caldo temperate e sulle montagne oltre i 2 000 m di altitudine. Predilige le foreste miste di conifere e faggi e, nella stagione fredda, si sposta sugli alberi al limite delle città. Ha un becco lungo e affinato e la lingua ricoperta di sostanze vischiose adatta a catturare larve, adulti di insetto e formiche che si trovano nella corteccia degli alberi. A volte mangia uova e piccoli di altri uccelli. Si nutre anche di frutti di stagione. E’ una specie solitaria che vive in coppia solo nel periodo riproduttivo. In questo periodo il maschio batte il becco contro i rami secchi sia per avvertire gli altri maschi che il territorio è occupato sia per attirare l’attenzione della femmina. Il picchiettio ha un ritmo caratteristico. Il nido, costituito da una cavità dell’albero, è posto ad un’altezza variabile da 4 a 25 m dal terreno. La femmina vi depone da 4 a 6 uova che cova per 3-4 settimane. Alla fine dell’estate i giovani lasciano il territorio in cui sono nati e possono allontanarsi anche di 40 km. Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Quando il picchio scava il nido negli alberi, per richiamare l’attenzione del compagno e farsi dare il cambio, si mette a picchiettare all’entrata del nido stesso, come fa nel periodo riproduttivo; sembra che i ritmi cambino di volta in volta mandando messaggi diversi. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 5 Per saperne di più Ibis sacro Come è fatto L’ibis è un uccello con la testa dalle linee eleganti, il collo è di media lunghezza, il becco è molto lungo e ricurvo, gli occhi sono neri. Ha le zampe robuste. L’ibis sacro ha la testa e il collo nudi e neri, il corpo bianco con penne con la punta nera e completamente nere con riflessi verdastri e bluastri. Dove vive Abita in zone acquitrinose, costruisce il nido sia tra i cespugli sia sugli alti alberi. Da alcuni anni in Italia l’Ibis sacro nidifica nel Parco delle Lame del Sesia (Vercelli) Si nutre di serpenti d’acqua e di rettili. Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Le uova sono incubate per 3-4 settimane e i giovani ibis sono indipendenti dopo circa 50 giorni. Un tempo era molto diffuso nella valle del Nilo, poiché giungeva in Egitto quando le acque del fiume stavano crescendo, gli antichi Egizi credevano che questo uccello provocasse le piene fertilizzanti del Nilo. Thot, dio egizio, aveva corpo umano e testa di Ibis. Venerato come dio della parola creatrice, della scrittura e del calcolo, era patrono degli scribi e inoltre, nell’aldilà, era addetto alla pesatura dell’anima, ossia il giudizio divino dopo la morte. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 6 Per saperne di più Nella Terra e nello spazio Conoscere gli animali I vertebrati: Rettili Coccodrillo del Nilo Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Il coccodrillo del Nilo è un rettile dalle dimensioni notevoli, infatti, può raggiungere i 5-6 metri di lunghezza e anche i 900 kg di peso, normalmente pesa 400 kg. Il dorso è ricoperto da una pelle molto dura dai colori verdastri marroni, il suo ventre è più morbido e chiaro. A differenza di altri rettili, il coccodrillo non muta la sua pelle. È molto adattato alla vita acquatica: la forma del corpo facilita il nuoto, la robusta coda funziona da motore e gli occhi e le narici sono posti alla sommità della testa così può vedere e respirare anche con il corpo quasi completamente sommerso dall’acqua. Il coccodrillo del Nilo vive in gruppi formati che possono essere formati da poche decine fino a centinaia di individui. È uno dei coccodrilli più diffusi. Abita le zone umide, come fiumi o laghi, di gran parte dell’Africa. Una volta, come dice il suo nome, era presente lungo tutto il percorso del Nilo, ora solo più nel tratto meridionale. I piccoli in genere mangiano invertebrati acquatici e insetti, per poi passare, crescendo, a piccoli vertebrati come pesci, anfibi e altri rettili. Una volta divenuti adulti mangiano di tutto, da piccoli animali, come pesci e rettili, a grandi prede, come antilopi o bufali e tutto ciò che riescono a predare. Il maschio si esibisce in elaborati corteggiamenti per attirare l’attenzione delle femmine, poi si avvicina e procede con l’accoppiamento. Dopo due mesi la femmina scava un nido sulle rive del fiume, vi depone 40-60 uova e le ricopre di terra, poi rimane nei paraggi a sorvegliare il nido per tutto il periodo d’incubazione, dai due ai tre mesi. Quando i piccoli escono dalle uova, emettono un richiamo, la madre li prende in bocca e li porta in un posto riparato del fiume. Dopo due anni i piccoli diventano indipendenti, ma solo a 8-12 raggiungono la maturità sessuale. I muscoli che chiudono le mandibole sono molto potenti, mentre quelli che le aprono sono incredibilmente deboli, tanto che anche un uomo, con la forza delle sue mani, è in grado di tenerle chiuse. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 1 Per saperne di più Lucertola muraiola Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità La lucertola è un rettile di color verde-grigiastro. Si sposta ondulando il corpo lateralmente e portando in avanti le zampe in modo alternato. Si arrampica con facilità su qualsiasi superficie e con qualsiasi pendenza. Le zampe, particolarmente articolate e mobili, terminano con le dita fornite di unghie. La lucertola ha una forma che ricorda un dinosauro in miniatura. La testa è distinta dal corpo ed è protetta da una serie di scaglie ben disegnate e robuste. Il ventre è coperto di scaglie più grandi e spesso prive di colorazione. Anche la coda è ricoperta di squame poste circolarmente. Le dimensioni possono variare con la specie, ma raramente superano i 30 cm. La lucertola trascorre molto tempo a scaldarsi sotto i raggi del sole, perchè come gli altri rettili, non è in grado di regolare la temperatura corporea e quindi deve continuamente cercare luoghi tiepidi. Quando giunge l’inverno, la lucertola ricerca qualche luogo sicuro e ben riparato dove trascorre la stagione fredda. Successivamente al risveglio primaverile, i suoi movimenti appaiono lenti e goffi, e facilmente può cadere vittima di qualche predatore, soprattutto uccelli e rettili ma anche mammiferi. E’ presente in Africa e in Europa. La lucertola è molto curiosa ed è attratta da tutto ciò che si muove, nella speranza si tratti di qualche preda. La Lucertola muraiola si nutre di tutti i piccoli invertebrati in particolare di insetti, ragni e vermi, ma anche di bacche e altri piccoli frutti. Il periodo riproduttivo corrisponde alla primavera. I maschi marcano il territorio con delle sostanze prodotte dal loro corpo. Possono giungere anche a combattimenti cruenti per potersi accoppiare con la femmina. La maturità sessuale giunge a circa tre anni d’età. La femmina depone le uova in buche diverse e il calore del sole consentirà loro di giungere a maturazione e schiudersi. La Lacerta vivipara è l’unica che mette al modo una prole già indipendente senza passare attraverso le uova. Così come altri rettili, anche la lucertola utilizza il metodo della mutilazione spontanea (autotomia) in cambio della salvezza. Infatti, in caso di pericolo estremo questo animale preferisce distrarre il nemico con un pezzettino di coda e scappare nel frattempo velocemente. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 2 Per saperne di più Vipera Come è fatto Come vive Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità La vipera è un serpente velenoso; il corpo è tozzo e robusto e termina con una breve coda, separata dal resto del tronco tramite una strozzatura. La testa è appiattita e ben distinta dal collo, a forma triangolare. L’occhio ha una caratteristico pupilla allungata verticalmente. La vipera adulta possiede una lunghezza media che varia da 45 a 70 cm, i maschi sono più corti delle femmine. La bocca è molto ampia rispetto alla testa ed è dotata di due zanne con un canale interno in cui passa il veleno. Le zanne sono ripiegate all’indietro e si sollevano nella bocca solo al momento del morso. Il corpo è ricoperto di robuste scaglie che le permettono di scivolare facilmente sul suolo. La colorazione è variabile da specie a specie e dipende dall’ambiente circostante. La vipera trascorre molto tempo sulle pietraie esposte al sole perché la sua temperatura corporea dipende dall’assorbimento di calore dall’ambiente esterno. Predilige ambienti secchi e caldi, è un animale prevalentemente diurno. Quando la temperatura si abbassa, cade in letargo dentro buche o tane scavate da altri animali, si risveglia solo con l‘arrivo della primavera. La vipera si alimenta di più quando si avvicina il periodo della muta, cioè il cambio della pelle. Per togliere la vecchia pelle l’animale comincia a romperla vicino alla bocca, strofinando il capo contro le asperità del terreno; una volta rotta, si sfila facilmente. È diffusa in Europa, in Africa e in Asia; in Italia sono presenti diverse specie. È però assente in Corsica e in Sardegna. La vipera si nutre di vertebrati, come piccoli mammiferi (soprattutto roditori), uccelli, lucertole, rane e alcuni invertebrati. Le vipere raggiungono la maturità sessuale a 4-5 anni. I maschi ricercano le femmine per riprodursi all’inizio della primavera, poco dopo il letargo invernale. Sono ovovivipare e quindi le uova fecondate sono tenute per circa quattro mesi all’interno del corpo della femmina, e si aprono nel momento in cui vengono alla luce i piccoli, da due a venti. I piccoli sono completamente formati e del tutto simili ai genitori ma di dimensioni inferiori (15-20 cm). La “danza delle vipere” consiste in un insieme di movimenti sinuosi e ritmati che i maschi compiono nel fronteggiarsi, dapprima mantenendo eretta la parte anteriore del corpo e poi attorcigliando il collo l’un l’altro. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 3 Per saperne di più Nella Terra e nello spazio Conoscere gli animali I vertebrati: Anfibi Raganella Come è fatto La raganella ha un corpo rotondeggiante di circa 5 cm di lunghezza massima, una colorazione solitamente verde brillante e presenta due fasce brune che, partendo dalle narici e attraversando l'occhio, scendono lungo i fianchi delimitando cosi l’area del ventre di colore grigio fumo o bruno-giallastro. E’ inoltre caratterizzata dalla presenza di dischi adesivi alle estremità delle dita che le permettono di arrampicarsi agevolmente su alberi e cespugli; questo comunque è un comportamento riscontrabile solo negli esemplari adulti, infatti i giovani preferiscono trascorrere il tempo in prossimità del terreno. Come vive Gli adulti, al di fuori del periodo riproduttivo possono allontanarsi molto dall'acqua; nel periodo che invece va dall'autunno alla primavera sono soliti svernare in nascondigli sotterranei. Dove vive Il suo areale (cioè i luoghi in cui la si può trovare) va dall'Africa settentrionale fino al Giappone, passando per l'Europa della quale non abita solo le isole britanniche (Gran Bretagna e Irlanda) Che cosa mangia Va a caccia di mosche e farfalle notturne. Le prede di solito vengono catturate al volo, con spettacolari tuffi e balzi che la raganella riesce a fare grazie alle sue lunghe zampe posteriori. Come si riproduce Nel periodo riproduttivo, che va da aprile a maggio, le femmine depongono sino a mille uova riunite in ammassi regolari delle dimensioni di una noce da cui usciranno i girini, cioè le larve di rana. Il girino è simile nell'aspetto ad un piccolo pesce, è dotato di un corpo tozzo e di coda. È acquatico e respira tramite branchie. Si nutre di vegetali e degli avanzi di cibo di altri animali. Durante la metamorfosi, in poche settimane, crescono prima le zampe posteriori, poi quelle anteriori, spariscono le branchie e si formano dei semplici polmoni, infine scompare anche la coda. Curiosità Le credenze popolari sostengono che il gracidio della raganella preannunci il mal tempo, in realtà ciò non è vero poiché con il peggiorare delle condizioni atmosferiche e con l'abbassarsi della temperatura si ammutoliscono prediligendo decisamente il bel tempo. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 1 Per saperne di più Salamandra pezzata Come è fatto Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità La salamandra ha un corpo allungato con zampe brevi e massicce, la coda piuttosto corta e robusta, e delle ghiandole dietro agli occhi molto evidenti. Il corpo è nero con numerose macchie gialle o arancioni. Il maschio si distingue per un rigonfiamento della cavità addominale dove si trovano sia gli organi per la riproduzione sia quelli per gli escrementi. La salamandra pezzata può raggiungere i 30 cm, anche se solitamente non supera i 20 cm. È un animale prevalentemente notturno e predilige il clima è umido e piovoso. Si sposta lentamente e non si allontana che di qualche metro dal suo rifugio. Durante il periodo riproduttivo, in primavera, si sposta verso le pozze dei torrenti e dei ruscelli. In inverno va in letargo. È diffusa nell’Europa centrale, occidentale e meridionale, nell’Africa nord-occidentale e in alcune zone dell’Asia sudoccidentale. Predilige gli ambienti boscosi, spingendosi sino ai 2 000 m nelle zone più calde, ma non andando oltre gli 800 m in ambiente alpino. La salamandra pezzata vive in ambienti terricoli, ad esempio nelle tane abbandonate da piccoli mammiferi e nel sottobosco di faggete o di pinete. È carnivora e quindi mangia soprattutto lumache, lombrichi, insetti e piccoli crostacei. Le uova si sviluppano internamente nella femmina, quando hanno raggiunto un buon grado di sviluppo, la femmina si avvicina alle pozze d’acqua, mette mezzo corpo in acqua e vi fa cadere dentro le piccole larve, lunghe appena 2 centimetri. Partorisce da 10 a 70 larve che, successivamente, si svilupperanno in individui adulti (metamorfosi). La larva di salamandra ha una cresta dorsale sulla coda che tende a ridursi con lo sviluppo, l’estremità della coda è arrotondata e la colorazione è in parte diversa da quella dell’adulto. Impiega tre mesi a crescere e sviluppare le zampe e i polmoni per poter vivere fuori dall'acqua. La salamandra pezzata è in grado di riprodursi dal quarto anno di vita. I colori vivaci della salamandra servono a comunicare al potenziale predatore un messaggio di pericolo. La pelle di questo anfibio, infatti, produce sostanze che irritano la bocca e gli occhi del predatore. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 2 Per saperne di più Tritone crestato Come è fatto Dove vive Che cosa mangia Come si riproduce Curiosità Il tritone crestato si chiama così perché durante il periodo riproduttivo il maschio presenta un’imponente cresta dorsale che lo fa assomigliare ad un piccolo drago. Dorso e fianchi sono di colore da marrone scuro a nero, cosparsi di macchie nere tondeggianti. I lati sono picchiettati di bianco. Lungo i lati della coda ha una banda color madreperla ben riconoscibile anche in acqua. La femmina invece non ha la cresta e le macchie nere sul dorso e sui fianchi, è priva della fascia chiara sulla coda, però di regola è leggermente più grande del maschio. Il ventre, in entrambi i sessi è di colore da giallo chiaro a rossastro-arancione, cosparso di macchie o punti neri. Di giorno sta nascosto e durante la notte esce alla ricerca di cibo. Il tritone crestato popola praticamente tutta l’Europa centrale. Quando non è nell'acqua vive nei boschi freschi e umidi e quindi si può trovare in stagni, laghetti di montagna. Si nutre di piccoli insetti, molluschi e anche di piccoli girini che vivono nell'acqua. Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo comincia il periodo riproduttivo: il maschio compie una vera e propria danza nell'acqua per farsi notare. Se la femmina reagisce positivamente, il maschio si allontana di qualche passo e depone sul fondo dello stagno un involucro che contiene i semi maschili, la femmina, avanzando, li raccoglie attraverso la cloaca (la cavità addominale utilizzata a questo scopo e per produrre gli escrementi) e li conserva all’interno del proprio ventre in un’apposita sacca. Entro due o tre settimane le uova fecondate vengono ancorate una per una alle foglie delle piante sommerse. In questo modo, nell’arco di diverse settimane, una femmina può depositare dalle 200 alle 400 uova. Dopo poche settimane sgusciano fuori le larve che impiegano 5-6 mesi a trasformarsi in adulti con zampe e polmoni. Il tritone crestato non è presente a Sud delle Alpi. In Italia e nell’Austria inferiore è presente il Tritone crestato italiano che si distingue dal primo per il colore della pelle, la testa più slanciata e la cresta dei maschi meno sviluppata. Vive fino a un’altitudine di 1 200 metri. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 3