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RIUSCIRÀ L`ITALIA A RIPRENDERE IL VOLO?
Pubblicazione mensile Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma LIA A T I ’ L À RIUSCIRRENDERE A RIP OLO? IL V Mensile di informazione dell’AGCI Associazione Generale delle Cooperative Italiane Ottobre 2013 www.agci.it alla tutela ed alla promozione delle società cooperative nei diversi ambiti territoriali e settoriali. Attualmente aderiscono all’Associazione 7.832 cooperative, con 442.358 soci, 66.397 soci lavoratori, 25.648 dipendenti ed un fatturato di 8.084 milioni di euro. ★★★ Compiti istituzionali e servizi per gli associati Capitale e Lavoro nelle stesse mani Giuseppe Mazzini A.G.C.I. ASSOCIAZIONE GENERALE DELLE COOPERATIVE ITALIANE L’A.G.C.I. (Associazione Generale delle Cooperative Italiane) nasce a Roma nell’ottobre 1952, ottiene ufficiale riconoscimento giuridico con Decreto del Ministro per il Lavoro e la Previdenza sociale del 14/12/1961 e costituisce una delle tre maggiori Associazioni Nazionali di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del Movimento cooperativo. Presieduta oggi da Rosario Altieri, l’A.G.C.I. opera senza fini di lucro per la diffusione, il consolidamento, l’integrazione e lo sviluppo della Cooperazione, nel rispetto dei princìpi di democrazia e di mutualità: ha la propria sede centrale in Roma ed una organizzazione articolata, sull’intero territorio nazionale, in rappresentanze regionali/provinciali/interprovinciali ed in Associazioni settoriali di categoria (Abitazione, Agrital, Credito e Finanza, Culturalia, Editoria, Produzione e Lavoro, Servizi di Lavoro, Solidarietà). Oltre che in ambito nazionale - dove è presente con un proprio delegato anche presso il CNEL - l’Associazione aderisce ad importanti Organismi europei ed internazionali di rappresentanza della Cooperazione, quali l’ICA, Cooperatives Europe, Cecop, Cecodhas, Cogeca, Cicopa: in essi, l’A.G.C.I. contribuisce Nell’ambito delle sue finalità generali e dei suoi compiti istituzionali, l’Associazione si occupa della gestione di attività di informazione, di consulenza sulle problematiche fiscali, legislative e del lavoro, di tutela e di scambio, di collegamento strategico tra le imprese, di servizio, di coordinamento politico/organizzativo, di diffusione della coscienza e della conoscenza cooperative, di formazione tecnica e professionale dei cooperatori. Al fine dell’approfondimento delle tematiche di maggior interesse ed attualità per il mondo della Cooperazione, l’A.G.C.I. ha costituito l’Istituto di Studi per l’Impresa Cooperativa (Isicoop), da cui è edita una collana di volumi che si arricchisce periodicamente di nuovi contributi. L’Associazione è inoltre competente ad espletare, per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, la vigilanza sulle cooperative aderenti, finalizzata a verificare, attraverso la revisione, annuale o biennale, il possesso dei requisiti mutualistici. Nel 2010, l’A.G.C.I. ha ottenuto l’iscrizione alla prima classe dell’Albo Nazionale degli Enti di Servizio Civile, con la conseguente abilitazione a presentare, in corrispondenza della pubblicazione degli appositi bandi da parte dell’UNSC, progetti da realizzare presso le proprie sedi di attuazione accreditate, distribuite sull’intero territorio del Paese. ★★★ Le strutture collegate L’A.G.C.I. Nazionale dispone di specifiche strutture collegate, costituite al fine di fornire alle imprese associate un supporto qualificato e professionalmente valido negli ambiti di particolare rilevanza per lo sviluppo di una sana ed efficiente imprenditorialità cooperativa. Tra queste ricordiamo: BANCA A.G.C.I. S.p.A. Autorizzata all’esercizio dell’attività creditizia con provvedimento dell’Autorità di vigilanza del 28 marzo 2007, Banca A.G.C.I. SpA è un Istituto di credito che opera prevalentemente con le piccole e medie imprese, quale strumento per il supporto, il consolidamento e lo sviluppo delle cooperative aderenti all’Associazione, nonché dei soci e dipendenti delle stesse. CONSEF Costituito nel 2009, il Consorzio Nazionale Servizi Finanziari si propone di mettere in rete e far funzionare in modo sinergico le strutture, operanti nel settore del credito, di cui A.G.C.I. dispone, al fine di: offrire servizi finanziari efficienti, efficaci e di qualità alle cooperative aderenti all’Associazione; indirizzare le stesse verso la capitalizzazione e la costruzione di idonei strumenti di finanza di sistema; consentire il superamento delle difficoltà di accesso al mercato del credito, l’accelerazione dei processi di concentrazione ed integrazione, il rafforzamento delle capacità imprenditoriali e manageriali. GENERAL FOND S.p.A. Costituita nel 1993, la società gestisce, senza scopo di lucro, il Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, alimentato dal 3% degli utili annuali di tutte le cooperative aderenti all’Associazione e dai patrimoni residui di quelle poste in liquidazione. La Società opera nella promozione e nel finanziamento di nuove imprese ed iniziative di sviluppo della cooperazione, con preferenza per i programmi diretti all’innovazione tecnologica, all’incremento dell’occupazione ed allo sviluppo del Mezzogiorno. FIN.COOP.RA. S.r.l. Costituita nel 1980 per l’erogazione del credito alle cooperative dell’A.G.C.I., Fin.Coop.Ra. S.r.l. opera a livello nazionale e svolge attività finanziaria sia nei confronti della cooperazione, sia delle Piccole e Medie Imprese (PMI). CONSORZIO NAZIONALE MEUCCIO RUINI Costituito in forma di società cooperativa consortile nel 2009, quale Ente di emanazione dell’A.G.C.I., doverosamente intitolato al primo Presidente dell’Associazione, vero e proprio Padre della Patria, il Consorzio Nazionale Meuccio Ruini per la formazione, i servizi al lavoro e l’innovazione tecnologica si propone, in via prioritaria, di: partecipare, direttamente o attraverso le imprese associate, alle opportunità di finanziamento, in tema di formazione, provenienti da risorse pubbliche regionali, nazionali, comunitarie ed internazionali; promuovere forme innovative di progettazione della formazione e dei servizi al lavoro; favorire la crescita qualitativa, professionale e delle competenze, per l’adeguamento strutturale e la modernizzazione del tessuto delle imprese aderenti all’Associazione. CAAGCI S.r.l. Costituito nel 2009 da AGCI Nazionale e dal settore agro-ittico-alimentare della stessa (AGCI Agrital) insieme all’A.N.P.A. (Associazione Nazionale Produttori Agricoli), il CAAGCI svolge funzioni di assistenza ad ampio raggio in favore degli operatori del settore agricolo, soprattutto con riferimento agli adempimenti di obblighi comunitari ed alle richieste di benefici a livello europeo, nazionale e regionale. Via Angelo Bargoni, 78 - 00153 Roma Tel. 06/58327.1 Fax 06/58327.210 [email protected] www.agci.it Mensile di informazione dell’AGCI Associazione Generale delle Cooperative Italiane Ottobre 2013 Libera Cooperazione Anno XV - Nuova serie N. 118 Ottobre 2013 Editoriale Registrazione n. 227/1997 del 24.04.1997 Pubblicazione mensile Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) Art. 1 comma 1 DCB - Roma ❖ La rinnovata fiducia è solo una precondizione indispensabile per governare Attualità ❖ Decreto del Fare di Silvia Rimondi Editore Associazione Generale Cooperative Italiane Via Angelo Bargoni 78 00153 Roma Sociale Direttore Rosario Altieri ❖ Rigenerare l’Italia: equità fiscale per il Welfare, il lavoro, lo sviluppo dei territori Direttore responsabile Raffaella De Rosa Concept grafico Michele Spera Collaboratori Raffaella De Rosa, Filippo Turi Hanno collaborato a questo numero Raffaella De Rosa, Giuseppe Gizzi, Antonella Greco, Silvia Rimondi, Marieli Ruini Segreteria di redazione Stefano Pasqualini Tel. 06.58327214 Stampa I.F. Chitarrini Sas Centro Stampa - Roma Redazione e Amministrazione Via Angelo Bargoni 78 00153 Roma Tel. 06.58328347 - Fax 06.58328350 [email protected] www.agci.it Finito di stampare Ottobre 2013 Alleanza In copertina: Riuscirà l’Italia a riprendere il volo? ❖ Rappresentanza: l’Alleanza firma l’accordo con CGIL, CISL e UIL ❖ Programma “Made in Italy straordinario” di Raffaella De Rosa Associazione ❖ L’AGCI al fianco degli operatori del Porto di Venezia per la questione “Grandi Navi” ❖ Servizio civile nazionale, riaperti i termini per l’accreditamento di Silvia Rimondi ❖ ACMAR, approvato il bilancio 2012 ❖ Riforma del Mercato del Lavoro di Giuseppe Gizzi Pari Opportunità ❖ Imprenditoria femminile di Marieli Ruini ❖ Premio Aziende Family Friendly 2013 a cura di Antonella Greco Formazione ❖ Consorzio Meuccio Ruini. Notiziario Dalle Regioni ❖ AGCI Gallura: fermenti cooperativi ❖ Mutua Consumatori Campania ❖ A Ravenna la nuova Cooperativa Raviplast ORA OCCORRE FARE SUL SERIO La rinnovata fiducia è solo una precondizione indispensabile per governare Rosario Altieri Editoriale H IL GOVERNO SI RITROVA A FARE I CONTI CON UNA REALTÀ A DIR POCO PREOCCUPANTE: RECUPERARE LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ITALIA FORTEMENTE COMPROMESSA; AFFRONTARE IL PROBLEMA DEL PROGRESSIVO E COSTANTE IMPOVERIMENTO DI FASCE SOCIALI SEMPRE PIÙ CONSISTENTI; FRENARE LA VORAGINE DELLA o atteso il voto di fiducia al Governo prima di scrivere questo editoriale a causa delle incertezze con le quali la situazione politica italiana si presentava agli occhi del Paese e della opinione pubblica mondiale, ad ulteriore riprova della scarsa responsabilità e dell’altrettanto insufficiente spirito di servizio del gruppo dirigente nei confronti delle Istituzioni e del Popolo che Esse rappresentano. L’attenzione nei confronti della politica, qualsiasi possa essere la propria collocazione nella società, non è il frutto della morbosità con la quale si guarda alle vicende, spesso poco edificanti, che la classe dirigente esibisce; viceversa, essa nasce dalla consapevolezza delle conseguenze provocate dalle scelte operate dai politici dei diversi schieramenti, sovente, con risultati a dir poco disastrosi. Per molti giorni si è vissuto un clima di forte tensione e le sorti del Governo sono apparse legate all’atteggiamento che il PDL avrebbe assunto in Parlamento, ancorché lo stesso avesse assicurato il sostegno all’Esecutivo delle larghe intese e fosse pure riuscito a conseguire risultati politici significativi con alcuni provvedimenti approvati: vedi l’IMU. Che queste misure, poi, fossero utili o dannose per l’intera economia italiana è questione di relativa importanza per chi, come la nostra classe politica, considera prioritario, cosa che ho avuto modo di scrivere nell’editoriale dello scorso numero di questa rivista, affermare la propria supremazia rispetto al sacrosanto dovere di operare scelte che affrontino i punti di debolezza del sistema Paese, avviandone risanamento e sviluppo. Mercoledì 2 ottobre è stato vissuto come il giorno del giudizio, quasi che per assicurare un po’ di serenità al Governo occorresse richiedere chi sa quali sacrifici e quali atti di eroismo a quanti, per diventare Ministri, hanno giurato fedeltà alla Costituzione ed a quanti, per diventare Parlamentari, hanno promesso altrettanto ai propri elettori. Si trattava, in ultima analisi, di confermare la volontà di mantenere in vita un Esecutivo derivante da un risultato elettorale che non aveva affidato a nessuna delle forze in campo la maggioranza necessaria a governare da sola; si trattava di mantenere fede all’impegno assunto nei confronti dei cittadini e riconfermato al Capo dello Stato di dare vita ad un governo che affrontasse le questioni più urgenti per arrestare il declino del nostro sistema economico, provvedesse ad approvare le riforme istituzionali indispensabili per rendere più fluido il funzionamento della Pubblica Amministrazione, nonché modificare una legge elettorale assolutamente antidemocratica ed incapace di produrre maggioranze evidenti. Quanto è avvenuto conferma le anomalie ormai consolidate del nostro Paese, che ne impediscono da tempo ogni normalità. In Italia capita che il voto di fiducia ad un Governo non dipenda dalla valutazione che i parlamentari hanno della qualità dell’azione dello stesso e dai risultati da esso raggiunti, bensì da questioni che con questi dati nulla hanno a che vedere, come è successo, appunto, il due ottobre scorso. Non ho elementi sufficienti per affermare che le vicissitudini giudiziarie di Berlusconi siano frutto di comportamenti reprensibili posti in essere dallo stesso; non saprei dire nemmeno se esse originino da un accanimento della magistratura nei suoi confronti; ovvero dipendano da un combinato disposto di entrambe le circostanze. Aggiungo, anche, che lo stato di salute della giustizia italiana non è certamente rassicurante e che sarebbe auspicabile possa intervenire una sua riforma in tempi rapidi, così come andrebbe approvata, altrettanto celermente, la legge sulla separazione delle carriere e sulla responsabilità dei giudici. Tutto ciò, però, non può essere confuso in una commistione che genera equivoci e AGCI / Ottobre 2013 / 4 determina una sorta di indefinitezza che impedisce ai vari soggetti istituzionali di operare nell’ambito delle loro prerogative e, soprattutto, di rispondere delle proprie azioni. Il 2 ottobre non segna alcuna data storica, per cui nessuno deve sentirsi ragionevolmente autorizzato a considerarsi eroe. Il fatto di avere evitato in extremis di precipitare l’intero Paese in un baratro ancora più profondo o di ridicolizzarlo più di quanto non sia stato fino ad ora fatto non è una impresa di cui vantarsi, ma una circostanza che dovrebbe presentarsi con regolarità e che la classe politica dovrebbe, normalmente, assicurare. Infatti, archiviata la verifica in Parlamento, il Governo si ritrova a fare i conti con una realtà a dir poco preoccupante: recuperare la competitività del Sistema Italia fortemente compromessa; affrontare il problema del progressivo e costante impoverimento di fasce sociali sempre più consistenti; frenare la voragine della disoccupazione giovanile (più di un giovane su due non trova lavoro ed un gran numero di quelli che lavorano sono interessati da una evidente precarietà). Tutto ciò mentre in Europa cominciano ad intravedersi segnali di ripresa che, per il momento, sembrano non interessare il nostro Paese. Infatti, mentre le previsione per l’area dell’euro ci raccontano di un possibile tasso di crescita dell’1,6% a fine 2013, la performance dell’Italia viene valutata in un ulteriore arretramento dello 0,7%; anche le previsioni per il 2014 ci vedono segnare il passo nei confronti di molti altri Paesi europei. I consumi stagnano e la loro ripresa non è sufficiente a rimettere in sesto l’economia italiana; occorre, come abbiamo più volte detto, determinare le condizioni per una maggiore competitività attraverso una serie di misure capaci di raggiungere l’obiettivo. In particolare, c’è bisogno di una politica energetica in grado di abbattere i maggiori costi che le imprese italiane devono sostenere rispetto ai concorrenti tedeschi, francesi, inglesi e di numerosi altri Paesi (il maggiore costo per noi dell’energia è stimato oltre il 30%). Occorre ridurre il peso di una burocrazia lenta e farraginosa che impedisce fluidità ed efficienza nei rapporti con le imprese, insieme alla necessaria regolarità nel pagamento per la erogazione dei beni e servizi appaltati alle stesse. Occorre equilibrare la dotazione infrastrutturale su piano nazionale, assicurare al Paese uno sviluppo armonico dei diversi territori e garantire centralità nei rapporti con le altre aree del mondo. Le ultime vicende ci preoccupano non poco. Per esempio l’acquisizione di Alitalia da parte di AIR France rischia di far precipitare l’Italia in una marginalità pericolosa ed è necessario che il Governo intervenga con immediatezza ed efficacia per impedire il declassamento del nostro Paese in un ambito regionale. Altrettanto negativa appare l’acquisizione da parte di capitale iberico della rete e dei servizi di Telecom, anch’essa in grado di introdurre ulteriori ragioni di allarme per la perdita di protagonismo del Sistema Italia in settori strategici, cosa che non aiuta, certo, a riconquistare competitività. Da un riposizionamento della nostra capacità di tornare ad essere uno dei maggiori produttori, di invertire i risultati del PIL, di creare buona occupazione, di penetrare sempre maggiormente i mercati internazionali non perdendo terreno su quello interno, dipende il futuro del Paese. Noi auspichiamo stabilità e capacità di Governo, assicurando il nostro contributo in tutte le fasi di approfondimento e di costruzione delle decisioni, lasciando alle Istituzioni il compito e la responsabilità delle scelte. AGCI / Ottobre 2013 / 5 Editoriale DISOCCUPAZIONE GIOVANILE. DA UN RIPOSIZIONAMENTO DELLA NOSTRA CAPACITÀ DI TORNARE AD ESSERE UNO DEI MAGGIORI PRODUTTORI, DI INVERTIRE I RISULTATI DEL PIL, DI CREARE BUONA OCCUPAZIONE, DI PENETRARE SEMPRE MAGGIORMENTE I MERCATI INTERNAZIONALI NON PERDENDO TERRENO SU QUELLO INTERNO, DIPENDE IL FUTURO DEL PAESE. NOI AUSPICHIAMO STABILITÀ E CAPACITÀ DI GOVERNO, ASSICURANDO IL NOSTRO CONTRIBUTO IN TUTTE LE FASI DI APPROFONDIMENTO E DI COSTRUZIONE DELLE DECISIONI, LASCIANDO ALLE ISTITUZIONI IL COMPITO E LA RESPONSABILITÀ DELLE SCELTE Attualità L’ articolo 2 dell’ormai noto “Decreto del fare” (D.L. n. 69/2013) ha introdotto un meccanismo di finanziamento degli investimenti delle imprese nel quale non è difficile riconoscere una riedizione della Legge Sabatini (L. n. 1329 /1965), certamente datata ma unanimemente apprezzata come una delle disposizioni agevolative più utilizzate ed efficaci. Peraltro, occorre sottolineare che l’iter di conversione del provvedimento istitutivo sopra ricordato ha condotto ad un significativo ampliamento dell’ambito soggettivo ed oggettivo di applicazione della norma stessa. In particolare, il testo definitivo (L. n. 98/2013) pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 63/L alla Gazzetta Ufficiale n. 194 dello scorso 20 agosto, prevede una estensione dell’incentivo alle microimprese, non contemplate nella prima versione, nonché ai settori dell’agricoltura e della pesca, originariamente non ammessi. Si tratta di due novità di assoluto rilievo: inizialmente, l’accesso ai finanziamenti e contributi a tasso agevolato era, infatti, riservato soltanto alle cosiddette PMI (come definite nella Raccomandazione 2003/361/CE), il che avrebbe comportato l’esclusione della stragrande maggioranza del tessuto produttivo del nostro Paese, costituito per lo più da “microimprese”, ovvero da soggetti dotati di un organico inferiore alle 10 unità e caratterizzati da un fatturato o totale di bilancio annuo non superiore ai 2 milioni di euro. Anche l’inserimento del comma 8-bis al sopra citato articolo 2 rappresenta un passaggio di non poco conto in quanto estende l’opportunità di usufruire del nuovo incentivo a due settori importanti della nostra economia, la pesca e l’agricoltura appunto, fatto salvo l’obbligo di verifica della compatibilità con la vigente normativa europea. Inoltre, saranno finanziabili non solo gli investimenti (acquisto in proprietà o leasing) in macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di DECRETO DEL FARE Torna, in una nuova veste, la Legge Sabatini Silvia Rimondi AGCI / Ottobre 2013 / 6 DURC rilascio esclusivamente per via telematica Fra le misure volte a velocizzare, semplificare e migliorare i rapporti tra la P.A. e le imprese, con contestuale riduzione del costo dei servizi erogati, nel quadro delle disposizioni contenute nel Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), è già operativa la previsione di rilascio del DURC – Documento Unico di Regolarità Contributiva – solo tramite Posta Elettronica Certificata, come disposto dal “Decreto del fare” (D.L. n. 69/2013). Ne consegue che le richieste di tale documento da parte delle Stazioni appaltanti, degli Enti aggiudicatori, delle SOA e delle imprese, devono contenere obbligatoriamente l’indirizzo PEC al quale l’INPS, l’INAIL o le Casse edili potranno recapitare lo stesso ovvero, in caso di mancanza dei requisiti, far pervenire agli interessati l’invito a regolarizzare la propria posizione. che aderiranno all’apposita convenzione da stipulare con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Associazione Bancaria Italiana, secondo la disciplina di dettaglio che nella stessa sarà contenuta, soprattutto per quanto attiene ai criteri di attribuzione delle risorse stanziate, ai contratti-tipo da sottoscrivere per l’utilizzo della provvista di scopo, oltre alle connesse attività di informazione, monitoraggio e rendicontazione, in modo da assicurare la piena trasparenza delle operazioni. I finanziamenti non potranno avere una durata superiore a 5 anni, L’agevolazione consiste in un mix di finanziamento a tasso agevolato e contributo in conto interessi. La norma prevede la costituzione di un plafond di 2,5 miliardi di euro, che potrà essere successivamente incrementato fino a 5 miliardi di euro, messo a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti attraverso gli istituti di credito che aderiranno all’apposita convenzione da stipulare con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Associazione Bancaria Italiana, secondo la disciplina di dettaglio che nella stessa sarà contenuta, soprattutto per quanto attiene ai criteri di attribuzione delle risorse stanziate, ai contratti-tipo da sottoscrivere per l’utilizzo della provvista di scopo, oltre alle connesse attività di informazione, monitoraggio e rendicontazione AGCI / Ottobre 2013 / 7 potranno coprire anche il 100% dell’importo dell’investimento con un tetto massimo di 2 milioni di euro a richiedente (senza un limite minimo di spesa e con possibilità di frazionamento in più iniziative) ed essere assistiti fino all’80% del loro ammontare dall’intervento del Fondo Centrale di Garanzia di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della Legge n. 662/1996, alle condizioni che saranno fissate in un decreto del MISE, da emanare di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Come sopra anticipato, sono altresì previsti contributi in conto interessi, che saranno riconosciuti dallo stesso MISE nel rispetto dei requisiti, delle condizioni e delle modalità stabilite con apposito provvedimento ministeriale, fino ad una spesa massima di 7,5 milioni di euro per il 2014, di 21 milioni di euro per il 2015, di 35 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2019, di 17 milioni di euro per il 2020 e di 6 milioni di euro per il 2021. Questi, in sintesi, sono i tratti salienti dell’agevolazione finalizzata a far ripartire gli investimenti sull’intero territorio nazionale, incoraggiando gli imprenditori a sperimentare nuovi percorsi in grado di accrescere la competitività dei nostri prodotti e servizi sul mercato globalizzato. Proprio in quest’ottica deve essere interpretato l’allargamento della misura alle componenti hi-tech e di know-how, un tempo forse marginali rispetto a quelle prettamente materiali come i macchinari in senso stretto, ma oggi altrettanto importanti e, anzi, strategiche se è vero che nel contesto attuale la qualità del prodotto marcia di pari passo con gli aspetti organizzativi, di comunicazione e di gestione, oltre che con la capacità di individuare soluzioni innovative per la logistica, la programmazione e la progettazione. Si attende ora, ad ogni modo, l’emanazione dei Regolamenti attuativi della nuova disposizione per poter valutare più compiutamente l’impatto che la stessa potrà avere sul nostro sistema imprenditoriale ed il contributo che potrà derivarne in termini di rilancio della nostra economia. Attualità fabbrica ad uso produttivo, come inizialmente stabilito, ma quelli relativi alla totalità dei beni strumentali d’impresa, con l’aggiunta di hardware, software e tecnologie digitali. Ciò premesso, l’agevolazione consiste in un mix di finanziamento a tasso agevolato e contributo in conto interessi. La norma prevede, infatti, la costituzione di un plafond di 2,5 miliardi di euro, che potrà essere successivamente incrementato fino a 5 miliardi di euro, messo a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti attraverso gli istituti di credito RIGENERARE L’ITALIA Sociale L’Alleanza delle cooperative sociali a confronto con Governo, Parlamento ed Enti locali per scongiurare il previsto aumento dell’IVA dal 4 al 10% 43 mila posti di lavoro in meno e riduzione dei servizi per 500.000 persone, prevalentemente anziani non autosufficienti e minori: questi gli effetti devastanti di una misura “boomerang” che, per assicurare un incasso di 153 milioni di euro, finirebbe per determinare una spesa di 645 milioni di euro, con ricadute sociali assolutamente disastrose. Se non interverrà una modifica al testo della Legge di stabilità con l’abrogazione dei commi 488, 489 e 490, questo è lo scenario che si prefigura a partire dal prossimo 1° gennaio, ha avvertito, nel corso della sua relazione presso il Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, il 19 settembre scorso, Giuseppe Guerini, Portavoce del settore sociale dell’Alleanza delle Cooperative AGCI / Ottobre 2013 / 8 Italiane, realtà che riunisce 9.600 imprese per un totale di 365.000 occupati. Mentre in Europa la tendenza è quella di valorizzare il cosiddetto “Terzo settore”, l’Italia – ha aggiunto Eugenio De Crescenzo, Presidente di AGCI Solidarietà – inspiegabilmente, negli ultimi anni, sta marciando in direzione contraria con iniziative che risultano, per esso, sempre più penalizzanti: “La coesione sociale è a rischio e tutti devono contribuire” ha quindi affermato il Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, sottolineando altresì come “sensate e legittime” siano le richieste in materia di IVA avanzate dalla Cooperazione sociale, il cui allarme deve “essere preso molto seriamente”. Anche Piero Fassino e Lorena Rambaudi si sono schierati dalla parte della Cooperazione sociale: il primo, Presidente ANCI e Sindaco di Torino, ha precisato che senza quest’ultima “si fermerebbero il 50% delle attività dei Comuni”. “La vicenda IVA determinerà il giudizio generale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane sulla SARÀ NECESSARIO ABROGARE I COMMI 488, 489 E 490 DELLA LEGGE DI STABILITÀ 2013 RIPRISTINANDO COSÌ DI FATTO IL REGIME PRECEDENTE ALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE N. 228 DEL 24 DICEMBRE 2012. Rigenerare l’Italia COMMI CHE ALTRIMENTI POTREBBERO COLPIRE OLTRE 4,3 MILIONI DI CITTADINI CHE USUFRUISCONO DEI SERVIZI DELLE COOPERATIVE CHE ADERISCONO ALL’ALLEANZA COLPENDO MAGGIORMENTE IL NORD ITALIA E CHE POTREBBERO CAUSARE PERFINO LA CESSAZIONE DEI SERVIZI PER 500 MILA UTENTI Legge di stabilità” ha ammonito, nel discorso conclusivo dei lavori, Giuliano Poletti, Presidente della stessa, che, richiamando tutti i precedenti interventi, ha anche affermato: “Oggi tutti dalla nostra parte, ma vedremo se arrivano i risultati concreti”. L’allarme riguarda l’aumento dell’Iva sul Welfare disposto dalla legge di Stabilità 2013 che potrebbe passare dal 4 al 10%, incrementando, così “del 150% l’Iva agli asili, alle case di riposo e alle Rsa, all’assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti, alle case famiglia, alle comunità per minori, ai centri diurni per disabili e altro ancora. Sarà necessario, dunque, abrogare i commi 488, 489 e 490 della legge di stabilità 2013 ripristinando così di fatto il regime precedente all’entrata in vigore della legge n. 228 del 24 dicembre 2012. Commi che altrimenti potrebbero colpire oltre 4,3 milioni di cittadini che usufruiscono dei servizi delle cooperati- ve che aderiscono all’Alleanza delle cooperative colpendo maggiormente il Nord Italia e che potrebbero causare perfino la cessazione dei servizi per 500 mila utenti. Le fasce più colpite saranno i minori: circa 2 milioni e 800 mila. La seconda categoria di utenti sono i non autosufficienti: oltre un milione di persone che vedrebbero ridotti i servizi di assistenza domiciliare e le prestazioni nelle Rsa. Seguono i disabili psichici, fisici e sensoriali, circa 370 mila persone colpite dall’aumento, ma anche i pazienti psichiatrici (80 mila), i tossicodipendenti (60 mila) e gli alcolisti (10 mila). A questo si aggiungono i 43mila posti di lavoro a rischio mentre, tra i rischi legati all’aumento dell’Iva, c’è anche la riduzione di contribuzione fiscale di quei cittadini che in questo modo ridurranno i consumi e un ulteriore esborso pubblico determinato dai possibili licenziamenti. AGCI / Ottobre 2013 / 9 – Le cooperative sociali e i consorzi aderenti all’Alleanza sono al 2012 9.678. – Le cooperative sociali e i consorzi dell’Alleanza rappresentano oltre il 90% del totale della cooperazione sociale in Italia. – Gli utenti delle cooperative sociali e dei consorzi dell’Alleanza sono oltre 6 milioni. Gli occupati sono oltre 350mila più del 25% dell’occupazione complessiva del settore sociale in Italia. – Gli occupati delle cooperative sociali dell’Alleanza negli anni della crisi sono cresciuti del + 26,2% rispetto al 2008. – I soci delle cooperative sociali sono oltre 360.000 sono aumentati del +18,9% rispetto al 2008. – I soci volontari nelle cooperative sociali dell’Alleanza sono oltre 40.000. – 35.000 persone svantaggiate sono socie e lavorano nelle cooperative sociali di tipo B. – I disabili inseriti nelle cooperative sociali rappresentano il 7.5% del totale di quelli che lavorano in Italia. La cooperazione sociale da occupazione ai lavoratori disabili in misura 25 volte superiore alle altre imprese. – Oltre 60% delle cooperative sociali ha realizzato attività innovative: il 37% ha sviluppato nuovi servizi, il 28% ha individuato nuovi utenti. Il 59,7% copre nuovi rischi, scoperti dal welfare “istituzionale”. Sociale Equità fiscale per il welfare, il lavoro, lo sviluppo dei territori Illustre Presidente, il rilancio dell'economia e l'uscita dalla perdurante crisi dipendono in gran parte dalla nostra capacità di valorizzare i punti di forza del Paese, i suoi prodotti, ovunque apprezzati il "Made in Italy", così come la ricchezza del suo patrimonio storico, artistico archeologico e naturalistico, rendendo le località ed i siti di interesse sempre maggiormente e più facilmente fruibili. Venezia è una delle principali attrazioni per i turisti stranieri – che vi affluiscono numerosissimi ogni anno – ed è attualmente al centro del dibattito per la nota questione delle navi da crociera, i cosiddetti "giganti del mare", che qualcuno ipotizza di far convergere sul porto commerciale di Marghera, impedendone il consueto passaggio nel bacino di San Marco. Si tratta, senz'altro, di un tema delicato, da affrontare con tutte le cautele del caso e con ogni necessario approfondimento, senza cedere ad alcuna tentazione ideologica tutt' altro che la volontà di giungere ad una immediata soluzione delle relative problematiche senza neppure ascoltare le ragioni degli operatori economici e di quanti da tempo progettano e finanziano attività di sviluppo sul territorio, raggiungendo livelli di professionalità unanimemente riconosciuti, soprattutto fuori dai confini nazionali, sia una scelta che meriti una riconsiderazione tale da portare a completare il tavolo di confronto con tutti i soggetti direttamente coinvolti, ferma restando in capo al Governo la responsabilità delle decisioni. A questo proposito, la scrivente Associazione chiede di essere ammessa a partecipare alla predetta riunione del 1° ottobre p.v. e/o a quante altre sull'argomento dovesse risultare opportuno e necessario convocare. L'occasione mi è gradita per inviare a Lei ed ai Ministri in indirizzo i più cordiali saluti. Associazione L’AGCI AL FIANCO DEGLI OPERATORI DEL PORTO DI VENEZIA PER LA QUESTIONE “GRANDI NAVI” rappresentativa della volontà dei cittadini di cui si millanta essere interpreti. Non vorremmo che l'Italia divenisse sempre più il Paese del "NO", condannandosi per questo ad un immobilismo privo di vie di uscita. Non sono, d'altronde, da trascurare le ricadute che l'eventuale correzione delle rotte delle crociere comporterebbe sulla città stessa in termini di indotto, occupazione e servizi connessi. Ciò premesso, siamo a conoscenza dell'incontro convocato per martedì prossimo presso Palazzo Chigi alla Sua presenza e con la partecipazione dei Ministri che leggono in copia. L'idea di discutere una questione così delicata con il diretto coinvolgimento del Capo del Governo a noi sembra una assunzione di responsabilità che Le fa certamente onore e di cui Le siamo grati. Tuttavia, siamo convinti che affrontare detti argomenti con Rosario Altieri AGCI / Ottobre 2013 / 10 SERVIZIO CIVILE NAZIONALE RIAPERTI I TERMINI PER L’ACCREDITAMENTO A nche grazie all’impegno ed alle ripetute sollecitazioni del Forum Nazionale SC, di cui AGCI è componente, la Presidenza del Consiglio ha riaperto i termini per la presentazione delle richieste di accreditamento/adeguamento degli enti di servizio civile. Come noto, la scrivente Associazione è iscritta alla prima classe dell’apposito Albo nazionale; la predetta riapertura consente, tuttavia, di accreditare ulteriori sedi di attuazione progetto in aggiunta a quelle già presenti nel database. La procedura da seguire a tal fine, una volta verificato il possesso dei requisiti richiesti, è descritta nella Circolare del 23 settembre 2013 (consultabile sul sito internet http://www.serviziocivile.gov.it), emanata dal Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il termine per la presentazione AGCI / Ottobre 2013 / 11 della domanda di adeguamento è fissato alle ore 14,00 del 31 ottobre p.v., per cui è necessario raccogliere con tempestività dalle cooperative aderenti che intendano divenire nostre sedi di attuazione progetto la documentazione, in originale, indicata nella Circolare stessa, da far pervenire entro il 18 ottobre 2013 alla sede nazionale di AGCI per una preventiva verifica, per l’inserimento dei relativi dati nel sistema informativo Helios e, infine, per la consegna agli uffici competenti entro la suddetta scadenza. Associazione Silvia Rimondi LAVORO: L’ALLEANZA DELLE COOPERATIVE FIRMA ACCORDO SULLA RAPPRESENTANZA CON CGIL, CISL E UIL Alleanza Oltre 1,2 milioni i lavoratori interessati. Riconoscimento della specificità del lavoro cooperativo. Aperti alla condivisione delle regole «U n passo in avanti importante per il sistema della contrattazione collettiva cooperativa, che interessa oltre 1,2 milioni di lavoratori e segna un riconoscimento dell’identità di questa tipologia di impresa, puntando a valorizzarne la specificità del lavoro». È questo il giudizio che le Centrali cooperative espri- mono in riferimento all’accordo sulla rappresentanza sindacale firmato a Roma il 18 settembre scorso tra CGIL, CISL e UIL AGCI, Confcooperative e Legacoop. «Con CGIL, CISL e UIL – sottolineano i presidenti di AGCI, Confcooperative e Legacoop – abbiamo sviluppato, sin dal Protocollo di Relazioni Industriali siglato nel 1990, un’esperienza positiva sulla quale si innesta l’accordo di oggi, che pone le basi per lo sviluppo di un’ancora maggiore AGCI / Ottobre 2013 / 12 responsabilizzazione comune nelle relazioni sindacali». «È inoltre significativa – afferma Giuliano Poletti, presidente Legacoop – la decisione di riprendere il confronto su temi di particolare rilevanza, quali la gestione dei rinvii alle parti sociali previsti dalla legge sul socio lavoratore (l.142/2001) e la verifica sugli impianti di bilateralità nella cooperazione. Ed è sullo sfondo dell’esperienza realizzata, a partire dal Protocollo del 1990, che si col- È inoltre significativa – afferma Giuliano Poletti, presidente Legacoop – la decisione di riprendere il confronto su temi di particolare rilevanza, quali la gestione dei rinvii alle parti sociali previsti dalla legge sul socio lavoratore (l.142/2001) e la verifica sugli impianti di bilateralità nella cooperazione loca un elemento di originalità inserito nell’intesa». «L’accordo contiene, infatti, procedure e regole condivise per eventuali successive adesioni da parte di altri soggetti (sindacali o datoriali) – aggiunge Rosario Altieri, presidente di AGCI – con l’obiettivo di lasciare aperta la possibile condivisione delle regole con altri soggetti e, contestualmente, contrastare fenomeni di cooperazione spuria e di concorrenza sleale che, spesso, si concretizzano attraverso il dumping contrattuale». «L’accordo – conclude Gardi- ni presidente di Confcooperative – nasce anche per gestire situazioni di crisi o per favorire lo sviluppo e il rilancio economico e occupazionale delle imprese in presenza di investimenti significativi. I contratti di secondo livello, infatti, possono definire intese modificative dei Ccnl. Questa è una possibilità che viene data alle imprese cooperative, ai territori e a tutte le filiere produttive. Da oggi abbiamo uno strumento in più per agganciare la ripresa». Il testo integrale dell’accordo è disponibile sul sito www.agci.it Alleanza Con CGIL, CISL e UIL abbiamo sviluppato, sin dal Protocollo di Relazioni Industriali siglato nel 1990, un’esperienza positiva sulla quale si innesta l’accordo di oggi, che pone le basi per lo sviluppo di un’ancora maggiore responsabilizzazione comune nelle relazioni sindacali L’accordo contiene procedure e regole condivise per eventuali successive adesioni da parte di altri soggetti (sindacali o datoriali) – aggiunge Rosario Altieri, presidente di AGCI – con l’obiettivo di lasciare aperta la possibile condivisione delle regole con altri soggetti e, contestualmente, contrastare fenomeni di cooperazione spuria e di concorrenza sleale che, spesso, si concretizzano attraverso il dumping contrattuale L’accordo – conclude Gardini presidente di Confcooperative – nasce anche per gestire situazioni di crisi o per favorire lo sviluppo e il rilancio economico e occupazionale delle imprese in presenza di investimenti significativi. I contratti di secondo livello, infatti, possono definire intese modificative dei Ccnl AGCI / Ottobre 2013 / 13 Associazione ACMAR APPROVATO IL BILANCIO 2012 LA COOPERATIVA SI AFFERMA ANCHE NEL SETTORE FERROVIARIO L o scorso 13 luglio si è tenuta a Ravenna, presso il Pala de André, l’Assemblea Generale Ordinaria dell’ACMAR per l’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2012. I risultati, illustrati dal Presidente Alfredo Zaccaria e dal Direttore Generale Giorgio Tani, hanno fotografato un’impresa che, pur nelle gravi difficoltà in cui versa attualmente la nostra economia e, in particolare, il settore delle costruzioni, riesce a mantenere performance elevate e continua a produrre ricchezza. Il bilancio 2012 si chiude, infatti, con un fatturato di 89,8 milioni di euro ed un risultato di esercizio ante imposte pari ad 1,2 milioni di euro; altrettanto significativo è il bilancio consolidato di gruppo, che evidenzia un fatturato di 173,4 milioni di euro ed un utile ante imposte di 3,4 milioni di euro. Riguardo alle iniziative già avviate ed alle strategie di sviluppo futuro, nell’ottica di una sempre maggiore diversificazione dell’attività e della necessaria implementazione del core business, è da sottolineare la recente acquisizione del ramo d’azienda di Bonciani SpA, che ha consentito ad ACMAR di affermare fortemente la sua presenza anche nel settore ferroviario. Ugualmente interessante è da considerarsi lo sviluppo che gli interventi della cooperativa stanno conoscendo fuori dai confini nazionali, con l’edificazione della nuova sede della Banca d’Albania a Tirana AGCI / Ottobre 2013 / 14 e del complesso impiantistico dei depositi tramviari di Costantine in Algeria. Di altrettanto rilievo sono poi i lavori in corso in Italia e, nello specifico, il completamento dell’acquedotto Montescuro Ovest in Sicilia, il prolungamento della metropolitana Sesto Ps-Cinisello-Monza, l’ultimazione della linea FerraraCodigoro e la definizione del nuovo assetto delle tratte Ferrara-Rimini e Ferrara-Suzzara, nonché la realizzazione della galleria prevista lungo il percorso Apricena-San Nicandro. Particolarmente significativo è inoltre l’intervento che ACMAR, descritto, ha ulteriormente e proficuamente ampliato la propria attività nell’ambito delle infrastrutture e del trasporto ferroviario sia in Italia che all’estero. Sul fronte delle acquisizioni, infine, merita di essere ricordato l’ammodernamento del tratto fine variante Torritto-Modugno della SS 96 Barese, la sistemazione della stazione ferroviaria di Perugia e la manutenzione ventennale degli impianti di illuminazione del Comune di Ravenna. ACMAR non fa peraltro mancare il suo abituale impegno sociale in favore dello sport locale, con il tra- dizionale sostegno, in qualità di title sponsor, alla squadra ravennate di basket, a conferma del forte legame con il territorio ed in aderenza con il più autentico spirito cooperativo. All’Assemblea di bilancio ha partecipato il Presidente nazionale AGCI, Rosario Altieri, il quale, nel corso del suo intervento, ha evidenziato come, nonostante la difficile congiuntura, l’ACMAR sia riuscita a chiudere l’esercizio 2012 in attivo ed a determinare le condizioni per guardare al futuro, anche immediato, con la serenità di chi sa affrontare i problemi ed operare le scelte giuste per superarli. SI CONFERMA LA SOLIDITÀ DELLA STORICA COOPERATIVA RAVENNATE CHE, OLTRE AD ESSERE UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI REALTÀ NEL MERCATO NAZIONALE DELLE COSTRUZIONI, STA CONSOLIDANDO LA SUA PRESENZA ANCHE IN ALTRI CAMPI DI INTERVENTO – QUALI LE OPERE MARITTIME, IL SETTORE AGRICOLO, LE ENERGIE RINNOVABILI, IL COMPARTO DEL PACKAGING INDUSTRIALE – E, PROPRIO NEGLI ULTIMI MESI, COME SOPRA DESCRITTO, HA ULTERIORMENTE E PROFICUAMENTE AMPLIATO LA PROPRIA ATTIVITÀ NELL’AMBITO DELLE INFRASTRUTTURE E DEL TRASPORTO FERROVIARIO SIA IN ITALIA CHE ALL’ESTERO ACMAR NON FA PERALTRO MANCARE IL SUO ABITUALE IMPEGNO SOCIALE IN FAVORE DELLO SPORT LOCALE, CON IL TRADIZIONALE SOSTEGNO, IN QUALITÀ DI TITLE SPONSOR, ALLA SQUADRA RAVENNATE DI BASKET, A CONFERMA DEL FORTE LEGAME CON IL TERRITORIO ED IN ADERENZA CON IL PIÙ AUTENTICO SPIRITO COOPERATIVO AGCI / Ottobre 2013 / 15 Associazione con una partecipazione in A.T.I., sta eseguendo per conto di Romagna Acque SpA, finalizzato alla costruzione del più grande impianto europeo di potabilizzazione, nell’area della Standiana. Si conferma, quindi, la solidità della storica cooperativa ravennate che, oltre ad essere una delle più importanti realtà nel mercato nazionale delle costruzioni, sta consolidando la sua presenza anche in altri campi di intervento - quali le opere marittime, il settore agricolo, le energie rinnovabili, il comparto del packaging industriale – e, proprio negli ultimi mesi, come sopra IMPRENDITORIA FEMMINILE Il Fondo Centrale di Garanzia e il “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa” al centro del tavolo di lavoro della Cabina di Regia riunita presso Unioncamere Pari Opportunità Marieli Ruini I necessità di una maggiore condivisione con il sistema associativo proprio in merito all’analisi dei fabbisogni e alla conseguente formazione che rappresenta una fase preparatoria per la progettazione. l 17 settembre scorso si è riunita a Roma, presso Unioncamere, un tavolo di lavoro della Cabina di Regia sull’imprenditoria femminile. In tale occasione, Tiziana Pompei, Vice Segretario Generale di Unioncamere ha aggiornato le rappresentanti delle parti sociali, e dei coordinamenti donne sugli ultimi sviluppi degli impegni e delle attività relativi all’imprenditoria femminile. Il primo punto all’ordine del giorno ha riguardato il Fondo Centrale di Garanzia, che è stato di recente trasferito al Dipartimento per le Pari Opportunità, per rendere più agevole l’accesso al fondo e che si avvale di una sezione speciale proprio a vantaggio delle imprese femminili, nuove e già esistenti. Da parte di Unioncamere è attualmente in fase di elaborazione una brochure divulgativa utile a diffondere le informazioni sul funzionamento e sulle possibilità di utilizzazione del Fondo Centrale di Garanzia. La procedura necessaria per accedere al Fondo segue un iter di prenotazione delle risorse che prevede un’esplicita richiesta al gestore e una successiva valutazione del progetto presentato. A seguito della risposta positiva l’impresa potrà iniziare la sua interlocuzione con il mondo creditizio. Le Camere di Commercio territoriali possono provvedere, in seguito ad una specifica formazione, a supportare le imprese e in particolare quelle femminili, per la progettazione. Dora Iacobelli, intervenendo a nome degli organismi di parità delle tre organizzazioni cooperative che fanno parte dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, ha osservato che anche se il clima generale pare oggi rispetto al passato più favorevole al credito per le imprese femminili, ancora non è stata resa ufficiale da parte dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) una posizione specifica che risponda alle indicazioni già offerte da Banca Italia. È stata in generale ribadita la AGCI / Ottobre 2013 / 16 Secondo punto all’ordine del giorno è stato il “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa 2013” giunto alla sesta edizione. Tale manifestazione itinerante, ideata e promossa da Unioncamere in collaborazione con le Camere di Commercio e i Comitati per la promozione dell’imprenditoria femminile, quest’anno verterà sui temi del turismo, sociale e responsabile, sull’enogastronomia, sul Made in Italy e sull’artigianato. Il format prevede uno spazio ad hoc per studi di settore e ricerche; verranno presentati i dati sull’imprenditoria femminile e analizzate le opportunità del turismo. Tra i dossier non mancherà quello sul turismo, che ne approfondisce trend, esigenze della domanda e risposte dell’offerta; i servizi innovativi e le nuove professionalità. Una sessione speciale sarà dedicata al Fondo Centrale di Garanzia. Alle imprenditrici verrà riservato uno spazio dedicato dove per esempio poter esporre e promuovere i prodotti del territorio oppure offrire consulenza specifica sulla comunicazione d’impresa. Tra le tappe individuate ci saranno sicuramente Napoli, Baveno, Trento, Brindisi, Forlì Cesena, Nuoro, Monza, Livorno, Latina e Roma. Il Comitato per l’Imprenditorialità Femminile di Bergamo è tra i promotori del premio A cura di Antonella Greco L o scorso 24 settembre, presso la Camera di Commercio di Bergamo, il Comitato per l’Imprenditorialità Femminile di cui fa parte anche l’AGCI, ha presentato la seconda edizione del premio “Aziende family friendly”. Oltre al Comitato per l’Imprenditorialità Femminile, a promuovere il Premio sono stati anche la Camera di Commercio di Bergamo, la Consulta delle Politiche Familiari del Comune di Bergamo, la Consigliera di Parità della provincia di Bergamo, la provincia di Bergamo – settore Istruzione, Formazione, Lavoro, Sicurezza Lavoro e Pari Opportunità e la ASL di Bergamo. Lo scopo dell’iniziativa è quello di valorizzare e diffondere le azioni di pari opportunità e di conciliazione vita-famiglia-lavoro svolte dalle imprese bergamasche a favore dei propri dipendenti e di diffondere sempre più tra le aziende del territorio una cultura e un’attenzione di tipo “family friendly”. Potranno partecipare al Premio tutte le imprese private con sede in provincia di Bergamo che stiano realizzando comportamenti/esperienze/iniziative a favore dei propri dipendenti in tema di pari opportunità nella gestione/organizzazione del lavoro interno o di welfare aziendale/internazionale per facilitare la conciliazione vitafamiglia-lavoro. L’istituzione del Premio permette sia di riconoscere l’impegno di quelle imprese che hanno introdotto nella gestione delle risorse umane/organizzative del lavoro il principio delle pari opportunità tra uomini e donne, sia di valorizzare e dare visibilità alle realtà imprenditoriali locali che si sono distinte per aver ideato e attuato azioni e comportamenti “family friendly” destinati ai propri dipendenti e/o alle loro famiglie o comunque aventi effetti su di esse. AGCI / Ottobre 2013 / 17 Il Premio prevede le seguenti categorie e per ciascuna di essa verrà identificata almeno una azienda vincitrice: – Strategie per promuovere la valorizzazione del personale interno (anche attraverso attività di formazione), i temi della parità tra i generi e della conciliazione vitafamiglia-lavoro; – Flessibilità lavorativa e organizzazione del lavoro condivisa; – Strategie organizzative e/o benefit per conciliare lavoro-famiglia-genitorialità; – Strategie per agevolare /sostenere la gestione domestica; – Servizi/iniziative integrative per accrescere/migliorare la qualità della vita dei dipendenti e/o dei loro familiari; – Partnership e accordi con il territorio locale (imprese e istituzioni) per sviluppare servizi comuni o nuovi fruibili anche dai dipendenti. A tutte le aziende vincitrici sarà dato spazio e visibilità attraverso: – Azioni di comunicazione mirate, destinate a informare/coinvolgere i media locali; – Una pubblicazione specifica nella quale saranno presentate le esperienze realizzate dalle aziende partecipanti; – L’utilizzo per il periodo di 2 anni del logo “family friendly” della provincia inserendolo nel proprio materiale di comunicazione in modo da rafforzare la propria immagine a livello locale/territoriale/regionale. Infine tutte le aziende potranno beneficiare sia del supporto della Rete territoriale di conciliazione gestita dalla ASL sia dell’attività di assistenza erogata dallo Sportello Welfare della provincia di Bergamo che potrà accompagnarle nel percorso di definizione di altre idee progettuali o nel miglioramento dell’efficacia delle azioni/progetti introdotti/attuati. La domanda di partecipazione, che scadrà il 30 novembre 2013, è disponibile sul sito www.bergamosviluppo.it Pari Opportunità PREMIO AZIENDE FAMILY FRIENDLY 2013 PROGRAMMA “MADE IN ITALY STRAORDINARIO” Al via il Progetto dell’Alleanza delle Cooperative Italiane per la promozione delle imprese cooperative all’estero Alleanza Raffaella De Rosa L’ AGCI, Confcooperative e Legacoop, riunite all’interno dell’Alleanza delle Cooperative Italiane in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico hanno dato vita al “Progetto Made in Italy straordinario” per promuovere il processo di internazionalizzazione delle imprese associate con l’obiettivo di accrescere e rafforzare la presenza delle cooperative sui mercati esteri. Il progetto nasce dal crescente interesse, negli ultimi anni, da parte delle imprese cooperative, a ricercare opportunità di sviluppo all’estero e ad identificare possibili percorsi innovativi in grado di coniugare specificità cooperativa e necessità di internazionalizzazione. L’Alleanza delle Cooperative Italiane, al fine di rispondere alle necessità riscontrate dalle cooperative associate, ha intrapreso azioni incentrate al rafforzamento dei rapporti con le istituzioni nazionali deputate a sostenere i processi di internazionalizzazione delle imprese. In questo senso si inquadrano i seminari, le relazioni gli incontri settoriali che le tre centrali hanno avuto con il Ministero dello Sviluppo Economico, il Dipartimento Internazionalizzazione e Promozione degli Scambi, l’ICE, SACE, SIMEST, Camere di Commercio italiane all’estero e ASSOCAMERE Estero. Oltre l’Italia, i Paesi coinvolti nella realizzazione del progetto sono la Polonia, la Russia e la Turchia e precisamente la Polonia per il settore agroalimentare, la Tur- chia per quello dei servizi e la Russia per quello industriale. Per quanto riguarda il settore agroalimentare che, come detto in precedenza, coinvolgerà la Polonia, è prevista l’opportunità per le cooperative di 8 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Puglia e Sicilia) di esportare circa 30 prodotti a DOP e IGP tra vino e olio extra vergine d’oliva. Al riguardo è opportuno sottolineare che nel settore agroalimentare AGCI, Confcooeprative e Legacoop rappresentano 5.100 cooperative, 720.000 produttori, 90.000 addetti ed un fatturato aggregato di 34 miliardi di euro. Il format promozionale che sarà proposto in quattro città (Danzica, Cracovia, Varsavia e Breslavia), prevede una breve country presentation, un workshop di presentazione aziendale con degustazioni guidate e incontri B2B. Il progetto riguardante il settore dei servizi, coinvolgerà come partners imprenditori e istituzioni della Turchia (aree portuali di Istambul, Ismir e Mersin) e si focalizzerà sulle attività dei servizi integrati con particolare riferimento al settore della logistica portuale con l’obiettivo di individuare opportunità di mercato per le cooperative italiane e forme di collaborazione con i partners identificati. In questo settore AGCI Servizi, Federlavoro e Servizi-Confcoopeative e Legacoop Servizi rappresentano circa 7.000 cooperative, con 290.000 soci e circa 430.000 addetti con un fatturato aggregato di oltre 16 miliardi di euro. La prima parte del programma prevede la messa in AGCI / Ottobre 2013 / 18 atto di un primo contatto diretto con le associazioni e le istituzioni turche per definire le reciproche necessità e le opportunità economiche e commerciali che l’instaurazione di partnership e joint-ventures possono rappresentare per i mercati e per le aziende delle due nazioni. La seconda è invece incentrata sulla presenza in Italia di una delegazione turca (rappresentanti istituzionali e imprenditoriali individuati nella prima parte) con la quale, attraverso un workshop, saranno approfondite la conoscenza del movimento cooperativo italiano e turco e presentate le realtà aziendali, le tecniche e i processi che caratterizzano le cooperative italiane del settore e le imprese turche, i mercati di riferimento, le normative che regolano il settore nei due paesi. Altresì in questo step è previsto l’allestimento di uno spazio per realizzare incontri B2B tra le imprese, sia il workshop che il B2B si svolgeranno a Trieste presso una struttura cooperativa o istituzionale adatta allo scopo del progetto. La promozione di cooperative industriali italiane legate al settore dell’housing (serramenti, progettazione, arredamento, ecc.) presso interlocutori russi, è l’obiettivo del progetto riguardante il settore industriale. Le cooperative industriali di AGCI, Confcooperative e Legacoop coinvolte nel programma sono dislocate in tre regioni: Emilia Romagna, Lombardia e Marche. Nell’ambito dell’ housing le tre centrali raggruppano 2350 cooperative, 57.000 soci, 60.100 occupati e un fatturato di 13,6 miliardi di euro. Per la realizzazione del progetto sono previste attività che ruotano intorno all’organizzazione di un incoming in Italia di operatori russi nell’ambito del quale le nostre cooperative avranno la possibilità di promuovere i propri prodotti e incontrare operatori del settore preventivamente selezionati e interessati al prodotto. I maggiori interlocutori di riferimento saranno: studi di architettura e interior designers, distributori e importatori, general contractors, imprese di produzione e investitori del settore. Il budget complessivo a disposizione delle tre Centrali cooperative per la realizzazione del progetto è di circa 145mila euro. RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO Dal monitoraggio risultati tendenzialmente negativi Giuseppe Gizzi U no dei passaggi fondamentali connessi alla riforma del Mercato del lavoro è stato quello di prevedere, ad un anno dal suo varo nel luglio 2012, una azione di monitoraggio e di verifica curata dall’ISFOL sulla base del sistema delle comunicazioni obbligatorie per l’avvio di nuovi rapporti di lavoro. I risultati di detta rilevazione, riferiti al primo trimestre dell’anno in corso, appaiono sostanzialmente negativi, sia in termini generali, sia rispetto all’ultimo quadrimestre del 2012. Nello specifico, gli avviamenti con contratto a tempo indeterminato passano dal 17,7% del quarto trimestre 2012 al 16,6% del primo trimestre 2013, facendo registrare un preoccupante calo dell’1,1%. Diversamente, il lavoro a termine, forse anche grazie all’effetto della riforma stessa, che ha previsto l’introduzione di un contratto a termine acausale per la durata massima di 12 mesi, ha evidenziato un incremento degli avviamenti dello 0,7% nel periodo di comparazione, attestandosi così al 67,3% del peso complessivo dei nuovi rapporti nel primo trimestre 2013. Dai dati sopracitati, emerge quindi chiaramente come il contratto a termine rimanga la forma più utilizzata, per il 42,9%, al netto degli stagionali, attraverso contratti di brevissima durata (non superiori al mese) e, per circa un terzo del totale degli avviamenti, tramite contratti di durata compresa tra i 4 ed i 12 mesi. Con riferimento alle altre tipologie contrattuali, cresce di poco anche il lavoro intermittente (+0,3%), con un’incidenza complessiva del 4,9% sul totale, mentre fanno segnare dati negativi le collaborazioni (-0,1%) e, soprattutto, il contratto di apprendistato. Questo dato è da considerarsi ancor più negativo ove si valuti il peso complessivo dello stesso sull’incidenza complessiva del numero di contratti avviati, che è pari soltanto al 2,6%; esso è peraltro in diminuzione ulteriore rispetto all’anno precedente, nel quale aveva fatto segnare un picco massimo, già non lusinghiero, del 2,9% nel primo trimestre 2012. Dal rapporto ISFOL si evince, inoltre, che se gli andamenti relativi al primo trimestre 2013 si confermeranno anche nei mesi successivi, verrà avvalorata l’ipotesi che l’apprendistato non ha avviato AGCI / Ottobre 2013 / 19 un processo sistematico di recupero al lavoro della componente giovanile della popolazione, riscontrando uno scarso favore tra le imprese: basti pensare che, nella fascia d’età 15-29 anni (quella del campo d’applicazione di detto contratto), la sua incidenza sui nuovi avviamenti al lavoro risulta pari a meno del 10% e che esso è utilizzato quasi esclusivamente nell’ambito del terziario e servizi (circa il 70%), con valori assolutamente residuali nei settori industria, costruzioni e agricoltura. Tuttavia, un elemento positivo per un’inversione di tendenza si può rinvenire nella volontà espressa dal Governo di promuovere in materia linee-guida comuni da parte di tutte le Regioni, la cui offerta formativa è attualmente parcellizzata in mille rivoli che ostacolano non poco la diffusione di questo contratto sul territorio. In conclusione, i dati sul monitoraggio degli avviamenti, come abbiamo visto, non paiono affatto incoraggianti, pur essendo senz’altro figli dell’inquadramento della riforma del Mercato del lavoro in uno scenario economico fortemente depressivo, caratterizzato da un Prodotto Interno lordo che, nel periodo considerato, è diminuito del 2,4%. Occorrerà pertanto attendere le risultanze delle prossime rilevazioni, augurandoci che nel contempo possa intervenire una ripresa della nostra economia, per poter comprendere meglio l’impatto della riforma stessa sull’occupazione e sul mercato del lavoro. Associazione OCCORRERÀ ATTENDERE LE RISULTANZE DELLE PROSSIME RILEVAZIONI, AUGURANDOCI CHE NEL CONTEMPO POSSA INTERVENIRE UNA RIPRESA DELLA NOSTRA ECONOMIA, PER POTER COMPRENDERE MEGLIO L’IMPATTO DELLA RIFORMA STESSA SULL’OCCUPAZIONE E SUL MERCATO DEL LAVORO Dalle Regioni COSTITUITA LA MUTUA CONSUMATORI CAMPANIA RAVENNA NASCE LA NUOVA COOPERATIVA RAVIPLAST U o scorso settembre è stata costituita la società cooperativa Raviplast da parte di 14 soci lavoratori, con sede a Ravenna. Essa si propone di assicurare continuità occupazionale a 24 addetti della società Pansac in amministrazione straordinaria. Il presidente, Alessandro Miceli, ha avanzato alla procedura di amministrazione straordinaria del gruppo Pansac, un’offerta libera ed irrevocabile finalizzata all’acquisto del ramo d’azienda relativo agli impianti produttivi e di tutti i beni funzionali dell’attività produttiva ravennate, fatta eccezione per la parte immobiliare. L’affitto degli immobili (8+6 anni), tiene conto di una ragionata modulazione dei costi in rapporto ai risultati industriali attesi e degli investimenti previsti per il rilancio della produzione. La neonata cooperativa che si occuperà del confezionamento dei sacchi di imballo in plastica, potrà già usufruire di un discreto portafoglio ordini per circa 4 mln di euro che sarà suscettibile di incrementi di altre commesse, come previsto dal piano industriale. L’operazione promozionale si avvale dell’apporto economico derivante dall’indennità di mobilità di 22 lavoratori e della disponibilità prevista dai fondi C.F.I. in conto capitale e in conto prestiti. Oltre all’apporto di alcune banche tese ad assicurare buona parte del circolante necessario, la cooperazione si propone di fare intervenire Cooperfidi per assicurare alla cooperativa le necessarie garanzie per il suo sviluppo. L’organico iniziale si avvale della partecipazione dei responsabili degli uffici amministrativi, commerciali e di produzione ex Pansac. Nel frattempo è stato già nominato l’Amministratore Delegato e il Revisore Unico. L’esperienza Raviplast è uno dei tanti esempi di quanto la Cooperazione riesca a salvaguardare e sviluppare occupazione e lavoro. n gruppo di cooperatori campani ha costituito, presso lo studio notarile Percuoco di Napoli, l’Associazione Mutua Consumatori. Lo statuto nazionale di AGCI prevede che essa debba operare tra l’altro per “il miglioramento economico, l’elevazione morale, sociale e culturale dei propri soci” (art. 1, comma 3). Il primo obiettivo di Mutua Consumatori è quello di ottenere il riconoscimento quale Associazione di promozione sociale (Legge n. 383 del 7 dicembre 2000), in modo da ampliare la gamma dei servizi che l’AGCI è in grado di offrire ai cooperatori ed ai loro familiari. A tal scopo, è stata costituita anche la Federazione regionale campana di Mutua Consumatori (senza particolari oneri economici) e la Direzione nazionale della stessa, temporaneamente ospitate presso la sede di AGCI Campania, ove si può richiedere, naturalmente a titolo gratuito, l’assistenza tecnica necessaria per addivenire alla costituzione di ulteriori strutture locali. Una volta raggiunto il traguardo delle quattro Federazioni regionali, si avvierà un primo test sul tesseramento, con una quota simbolica pari ad 1 euro all’anno per ciascun cooperatore: dall’esito di questo censimento dipenderà la possibilità di Mutua Consumatori di essere riconosciuta quale Associazione di consumatori, nonché quella di costituire il CAF Mutua Contribuenti, anch’esso in qualità di organismo di emanazione di AGCI. Le Associazioni territoriali che fossero interessate all’iniziativa possono contattare, per ogni eventuale chiarimento e/o informazione, l’avv. Agostino La Rana ai seguenti recapiti: tel. 081/5539190; fax 081/5632592; e-mail [email protected] L AGCI / Ottobre 2013 / 20 AGCI GALLURA WORKSHOP DI FERMENTI COOPERATIVI PER FAR CRESCERE L’ECONOMIA SOCIALE ‘‘C ooperazione in fermento”, questo il tema del workshop che si è svolto lo scorso 27 settembre presso il Centro Servizi Lavoro della provincia di Olbia Tempio e organizzato da AGCI Gallura in collaborazione con il Centro Servizi Lavoro. L’incontro è stato rivolto, in particolare, alla nuova realtà di cooperative nate nell’ultimo anno e soprattutto a quelle sociali B. Un fenomeno che, finalmente, vuoi per la spendingreview, o per i limiti del patto di stabilità cui devono soggiacere le PPAA, sta prendendo corpo nel territorio gallurese e dove AGCI ha assunto un ruolo da protagonista supportandone costituzione e start up. L’incontro ha visto una buona partecipazione di operatori sociali, consulenti, cooperatori e imprese sociali. I lavori sono stati aperti dal presidente Michele Fiori che si è soffermato sulle nuove chance presenti nel nuovo welfare sia nei servizi alla persona che in quelli di inserimento lavorativo. Inoltre ha lanciato un appello ai parlamentari per scongiurare il rischio di innalzamento dell’IVA dal 4% al 10% nel sociale, evento che metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro anche in Sardegna. A seguire vi è stato l’intervento di Massimiliano Mura, funzionario del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Capo ser- vizi ispettivi, DTL Sassari, che ha riportato l’esperienza dell’Osservatorio Provinciale Permanente per la Cooperazione del nord Sardegna. Particolare apprezzamento ha ricevuto l’intervento/testimonianza di Enrico Covoni della cooperativa FattoriAbilità che ha raccontato la bella esperienza di cooperazione di inserimento lavorativo tramite le attività di opoterapia e di produzione di birre artigianali con l’ausilio di ragazzi diversamente abili. Giorgio Sanna dirigente del settore lavoro della provincia di Olbia Tempio, Rosanna Veraldi responsabile del Centro Coordinamento e alcuni compo- AGCI / Ottobre 2013 / 21 nenti dello staff Servizi Lavoro di Olbia hanno, ciascuno secondo il proprio ruolo e competenze, illustrato alla platea l’ampia gamma dei servizi offerti alle imprese e agli utenti: sito web, e-democracy, consulenza alle imprese, fabbisogno formativo, inserimento mirato, tirocinio formativo. Il direttore di AGCI Gallura, Filippo Sanna, ha infine dato alcuni dati sulla realtà sociale sarda e precisamente: – le cooperative sociali iscritte al registro regionale (L.R. 16/97) a marzo 2013 sono 1067 di cui 631 di tipo A che gestiscono servizi socio-sanitari ed educativi; – 22 consorzi costituiti come società cooperative aventi la base sociale formata in misura non inferiore al 70% da cooperative sociali; – le cooperative sociali iscritte all’Albo regionale, in Gallura sono circa 60: 36 di tipo A, 20 di tipo B. Di queste, ben 25, aderiscono ad AGCI. Infine è stato rivolto un breve cenno al lavoro di promozione svolto dal direttivo provinciale di AGCI OT che nell’ultimo anno ha favorito/raccolto una dozzina di nuove adesioni e costituzioni approfittando delle occasioni legate all’anno ONU. Tutto ciò ha altresì confermato che le esperienze locali inducono certamente ad essere ottimisti circa le prospettive future del movimento cooperativo nello scenario globale rafforzando la convinzione che “le cooperative costruiscono un mondo migliore”. Dalle Regioni LE ESPERIENZE LOCALI INDUCONO AD ESSERE OTTIMISTI CIRCA LE PROSPETTIVE FUTURE DEL MOVIMENTO COOPERATIVO NELLO SCENARIO GLOBALE RAFFORZANDO LA CONVINZIONE CHE “LE COOPERATIVE COSTRUISCONO UN MONDO MIGLIORE” Formazione CONSORZIO MEUCCIO RUINI NEWSLETTER 5 ★★★ PRAIRIE – Promoting gendeR bAlance In euRopean cooperative kEy positions Il 28 agosto 2013 il Consorzio Nazionale Meuccio Ruini, in collaborazione con gli enti di formazione di Confcooperative e Legacoop, e con il partner europeo DIESIS, partecipa ad un progetto europeo per promuovere la presenza femminile nelle posizioni decisionali delle cooperative europee. L’azione, denominata PRAIRIE, ha come obiettivo quello di far acquisire alle figure apicali e al management consapevolezza della rilevanza del genere in termini di organizzazione e gestione della diversità così come in termini di rappresentanza, produttività, qualità del servizio/prodotto e quindi di competitività. Questo approccio è particolarmente coerente con gli aspetti della partecipazione, dell’orientamento alla rendicontazione sociale che sono propri del mondo cooperativo. orientare i sistemi sanitari e sociali alle necessità delle popolazioni in via di invecchiamento, in forte aumento, come riportano i dati attuali e previsionali. L’ACI ritiene che il Governo italiano debba sviluppare una politica che si ponga anche l’obiettivo di indirizzare, orientare ed affiancare azioni che da più parti già promuovono enti ed associazioni; tali azioni possono essere rese sinergiche e più incisive da un chiaro indirizzo ed un sostegno governativo. ★★★ Invecchiamento Attivo – l’ACI apprezza l’iniziativa del Ministro della Salute per lo sviluppo di una politica sul tema dell’Invecchiamento attivo L’Alleanza delle Cooperative Italiane apprezza l’iniziativa del Ministro della Salute rivolta a sviluppare una politica sul tema dell’invecchiamento attivo. L’incontro tenutosi il 3 luglio scorso tra il consigliere del Ministro della Salute, Angelo Lino Del Favero e una delegazione dell’ACI che ha visto la partecipazione di Eugenio De Crescenzo, Presidente di AGCI Solidarietà e del Presidente del Consorzio Meuccio Ruini, Maria Ruini, trova consensi positivi all’interno dell’ACI: l’Alleanza condivide il documento “Strategia e piano d’azione per l’invecchiamento sano in Europa 2012-2020” redatto dall’ufficio europeo della Organizzazione Mondiale della Sanità. Il documento propone una strategia articolata in quattro sezioni, individua delle aree strategiche e propone cinque interventi prioritari. Il documento richiede agli Stati Membri, in collaborazione con la Commissione Europea, di intraprendere in modo pragmatico e continuativo azioni tendenti ad ★★★ Fondo Ruini - La biblioteca è pronta alla consultazione La Dott.ssa Roberta Ponziani, già responsabile della Biblioteca del Dipartimento di Studi Politici dell’Università di Roma La Sapienza, ha ultimato l’archiviazione e la catalogazione dei volumi donati dalla Presidente Ruini all’AGCI. I volumi, per chi lo desiderasse, potranno essere consultati previa richiesta all’Ufficio Studi. ★★★ FON.COOP. – Avvio delle attività dei progetti finanziati Terminata la pausa estiva il Consorzio Meuccio Ruini riprende la propria attività dedicandosi ai nuovi piani approvati da Fon.Coop. Lo staff, insieme ai diversi responsabili dei progetti, ha già organizzato e pianificato le varie azioni formative. Seguiranno nel mese di settembre incontri operativi per definire ulteriori sviluppi. ★★★ Gruppo operativo di lavoro per l’utilizzo delle opportunità rivenienti dai programmi internazionali, europei e nazionali È stato istituito da AGCI Nazionale un gruppo operativo di lavoro per l’utilizzo delle opportunità internazionali, europee e nazionali, costituito dai legali rappresentanti delle strutture di servizio del sistema AGCI. Per le attività di internazionalizzazione di cooperazione esterna già avviate con DIESIS, il rappresentante è il Dott. Gianni Berton, affiancato dalla Dott.ssa Micaela Di Gennaro. Per il Consorzio Meuccio Ruini le attività saranno coordinate dal Dott. Enrico Casola. AGCI / Ottobre 2013 / 22 ★★★ Programmazione 2014-2020 Il 1 agosto 2013, il Forum Nazionale del Partenariato Economico e Sociale si è riunito a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per fare il punto sullo stato dei lavori di preparazione del documento base, che si utilizzerà per procedere al nuovo Accordo Partenariale. Oltre ai vari rappresentanti del MiSE, è intervenuto anche il Ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, il quale raccomandando un uso più efficace e strategico dei fondi comunitari, ha illustrato alcune tematiche prioritarie della prossima programmazione. Insieme ai più tradizionali interventi a sostegno della povertà e dell’occupazione, i nuovi PO prevederanno interventi di innovazione del sistema produttivo tradizionale come il “Made in Italy”, innovazione del sistema agricolo, incentivi all’accesso al credito e nuovi approcci per i beni culturali ed il turismo. Ancora tra le ipotesi vi è invece la possibilità di istituire una struttura centrale di coordinamento della governance della programmazione. ★★★ Seminario comunicazione politica: un messaggio forte Il Consorzio Meuccio Ruini nell’ambito delle iniziative sociali e dell’attività formativa svolta, partecipa con l’intervento del Presidente Prof.ssa Marieli Ruini al Seminario in Comunicazione “Società e Politica” che si svolge dal 10 al 13 ottobre a Gabicce, con relatori e docenti come Paolo Crepet, Oliviero Toscani, Roberto Balzani, Stefano Folli, Marco Frittella, Guido Oldani, etc etc. Quattro giorni di full immersion per approfondire un delicato tema di forte attualità: la Società è cambiata ma la Politica non sembra accorgersene, ripiegata su se stessa. Possono allora intervenire gli operatori della comunicazione, cercando di migliorare i contenuti e divulgare solo idee e programmi che ne abbiano? Lo slogan infatti del seminario è: non si può più comunicare il vuoto. Il Consorzio Meuccio Ruini ha dato il suo patrocinio condividendo l’obiettivo positivo e sociale del messaggio. ACI Turismo, in particolare, segnala lo stato d’avanzamento del progetto Cooproute finalizzato alla creazione dell’Itinerario Europeo della Cultura Cooperativa; il progetto ha come capofila Cecop ed è promosso dalle tre Centrali cooperative italiane; inoltre vi partecipano altri 14 partner di vari Paesi europei. Il progetto è partito il 1 settembre e durerà 18 mesi. ACI Turismo, inoltre, ha avviato la fase costituente di una rete di cooperative che gestiscono ostelli, rifugi e case per ferie; all’aggregato potranno aderire tutte le cooperative che si impegnano ad adottare pratiche di sostenibilità, qualità, relazione col territorio. Ricordiamo che la BITAC – Borsa Italiana del Turismo Cooperativo ed Associativo – è una manifestazione creata dalle componenti turistiche delle tre principali Centrali Cooperative italiane per promuovere la conoscenza e la collaborazione tra le imprese e favorire la commercializzazione dell’offerta turistica cooperativa. Realizzata inizialmente alla fine degli anni Settanta, la BITAC ha riaperto i battenti a Firenze nel 2008. Nucleo centrale della manifestazione è il workshop tra cooperative, consorzi, associazioni, da un lato, e tour operator e Cral, dall’altro. A questo si aggiungono, momenti di approfondimento tematici, presentazioni di progetti ed iniziative. AGCI Culturalia, FederCultura Turismo Sport-Confcooperative e Legacoop Turismo sono impegnate a far crescere ulteriormente la manifestazione, arricchendola ogni anno di nuove iniziative e contenuti. Per informazioni: www.bitac.org [email protected] SISTRI: operativo dal 1° ottobre per i gestori di rifiuti pericolosi Dal prossimo 1° ottobre il SISTRI (Sistema telematico di controllo della tracciabilità dei rifiuti) entrerà in vigore con le revisioni e semplificazioni contenute nel D.L. n. 101/2013, recante“Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”. Nello specifico, si prefigura una partenza in due tempi: alla data sopra indicata, l’avvio riguarderà gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi – e non più anche quelli speciali – a titolo professionale, ovvero effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio o intermediazione degli stessi; solo a partire dal 3 marzo 2014, salvo ulteriori proroghe, saranno coinvolti i produttori iniziali di rifiuti pericolosi. In sede di prima applicazione della nuova disciplina, è prevista una moratoria dell’applicazione delle sanzioni per le violazioni meramente formali. AGCI / Ottobre 2013 / 23 AGCI Attualità AGCI Iniziative AGCI Notizie AGCI Appuntamenti BITAC 2013 a Bari Si terrà a Bari il 28 e 29 novembre la sesta edizione della BITAC (Borsa italiana del turismo cooperativo e associativo), articolata in due convegni pubblici e nella giornata dedicata alle contrattazioni. La Bitac è promossa da AGCI Culturalia, Confcooperative Federcultura e Legacoop Turismo sotto l’egida dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI Turismo). I convegni, previsti il 28, saranno dedicati, uno ai temi di rilevanza regionale e l’altro al ruolo delle cooperative turistiche nello sviluppo e nell’integrazione territoriale. Previsto anche un incontro tra le cooperative che gestiscono ostelli, rifugi e case per ferie, propedeutico alla costituzione di una specifica rete all’interno di ACI Turismo. Alla BITAC saranno presenti numerosi operatori turistici della domanda (buyers) fra tour operator, CRAL e associazioni. L’Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale collaborerà nell’evento, che pertanto assumerà carattere internazionale. Tutte le cooperative sono invitate a partecipare anche se non espressamente operanti nel turismo. La BITAC infatti consente anche incontri bilaterali dedicati allo scambio di esperienze, alla partecipazione a progetti, alla ricerca di partenariati, la formazione, il fund raising, la consulenza, la costruzione di reti tematiche e territoriali. Azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli nei Paesi Terzi: avviso di gara UNASCO L’UNASCO scarl partecipa a specifica gara, indetta dal MIPAAF, in risposta all’“Invito a presentare proposte ai sensi del Regolamento CE del Consiglio 3/2008 e del Regolamento dì Esecuzione (UE) n. 1085/2011 della Commissione che modifica il Regolamento (CE) della Commissione 501/2008 Azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli nei Paesi Terzi”. Le Società interessate a concorrere, quale Ente esecutore, alla realizzazione del programma sulla base del progetto elaborato da UNASCO (che costituirà il Capitolato Tecnico) dovranno inviare ad UNASCO per posta le loro manifestazioni di interesse, unitamente a referenze e informazioni su struttura e fatturato. Le Società selezionate saranno invitate successivamente a presentare offerta formale. Nel sito dell’indicato Ministero – Sezione Qualità e Sicurezza – Gare (www.politicheagricole.it ), è consultabile l’intero Bando di gara. Nel sito dell’UNASCO – Sezione Osservatorio – Bandi e Avvisi (www.unasco.it), sono, invece consultabili altre informazioni utili messe a disposizione da UNASCO e il Capitolato Tecnico.