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RIUSCIRÀ L`ITALIA A RIPRENDERE IL VOLO?

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RIUSCIRÀ L`ITALIA A RIPRENDERE IL VOLO?
Pubblicazione mensile
Poste Italiane SpA
Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003
(conv. in L. 27.02.2004 n. 46)
art. 1 comma 1 DCB - Roma
LIA
A
T
I
’
L
À
RIUSCIRRENDERE
A RIP OLO?
IL V
Mensile di informazione dell’AGCI
Associazione Generale delle Cooperative Italiane
Ottobre 2013
www.agci.it
alla tutela ed alla promozione delle
società cooperative nei diversi ambiti
territoriali e settoriali.
Attualmente aderiscono all’Associazione 7.832 cooperative, con 442.358
soci, 66.397 soci lavoratori, 25.648
dipendenti ed un fatturato di 8.084
milioni di euro.
★★★
Compiti istituzionali
e servizi per gli associati
Capitale e Lavoro
nelle stesse mani
Giuseppe Mazzini
A.G.C.I.
ASSOCIAZIONE GENERALE
DELLE COOPERATIVE ITALIANE
L’A.G.C.I. (Associazione Generale
delle Cooperative Italiane) nasce a
Roma nell’ottobre 1952, ottiene ufficiale riconoscimento giuridico con Decreto
del Ministro per il Lavoro e la Previdenza sociale del 14/12/1961 e costituisce
una delle tre maggiori Associazioni
Nazionali di rappresentanza, assistenza,
tutela e revisione del Movimento cooperativo.
Presieduta oggi da Rosario Altieri,
l’A.G.C.I. opera senza fini di lucro per la
diffusione, il consolidamento, l’integrazione e lo sviluppo della Cooperazione,
nel rispetto dei princìpi di democrazia e di
mutualità: ha la propria sede centrale in
Roma ed una organizzazione articolata,
sull’intero territorio nazionale, in rappresentanze regionali/provinciali/interprovinciali ed in Associazioni settoriali di categoria (Abitazione, Agrital, Credito e Finanza,
Culturalia, Editoria, Produzione e Lavoro,
Servizi di Lavoro, Solidarietà).
Oltre che in ambito nazionale - dove
è presente con un proprio delegato
anche presso il CNEL - l’Associazione
aderisce ad importanti Organismi europei ed internazionali di rappresentanza
della Cooperazione, quali l’ICA, Cooperatives Europe, Cecop, Cecodhas, Cogeca, Cicopa: in essi, l’A.G.C.I. contribuisce
Nell’ambito delle sue finalità generali e dei suoi compiti istituzionali, l’Associazione si occupa della gestione di attività
di informazione, di consulenza sulle problematiche fiscali, legislative e del lavoro,
di tutela e di scambio, di collegamento
strategico tra le imprese, di servizio, di
coordinamento politico/organizzativo, di
diffusione della coscienza e della conoscenza cooperative, di formazione tecnica e professionale dei cooperatori.
Al fine dell’approfondimento delle
tematiche di maggior interesse ed
attualità per il mondo della Cooperazione, l’A.G.C.I. ha costituito l’Istituto di
Studi per l’Impresa Cooperativa (Isicoop), da cui è edita una collana di volumi
che si arricchisce periodicamente di
nuovi contributi.
L’Associazione è inoltre competente
ad espletare, per conto del Ministero
dello Sviluppo Economico, la vigilanza
sulle cooperative aderenti, finalizzata a
verificare, attraverso la revisione,
annuale o biennale, il possesso dei
requisiti mutualistici.
Nel 2010, l’A.G.C.I. ha ottenuto
l’iscrizione alla prima classe dell’Albo
Nazionale degli Enti di Servizio Civile,
con la conseguente abilitazione a presentare, in corrispondenza della pubblicazione degli appositi bandi da parte
dell’UNSC, progetti da realizzare presso
le proprie sedi di attuazione accreditate, distribuite sull’intero territorio del
Paese.
★★★
Le strutture collegate
L’A.G.C.I. Nazionale dispone di specifiche strutture collegate, costituite al
fine di fornire alle imprese associate un
supporto qualificato e professionalmente valido negli ambiti di particolare rilevanza per lo sviluppo di una sana ed efficiente imprenditorialità cooperativa. Tra
queste ricordiamo:
BANCA A.G.C.I. S.p.A.
Autorizzata all’esercizio dell’attività
creditizia con provvedimento dell’Autorità di vigilanza del 28 marzo 2007,
Banca A.G.C.I. SpA è un Istituto di credito che opera prevalentemente con le
piccole e medie imprese, quale strumento per il supporto, il consolidamento e
lo sviluppo delle cooperative aderenti
all’Associazione, nonché dei soci e
dipendenti delle stesse.
CONSEF
Costituito nel 2009, il Consorzio
Nazionale Servizi Finanziari si propone
di mettere in rete e far funzionare in
modo sinergico le strutture, operanti
nel settore del credito, di cui A.G.C.I.
dispone, al fine di: offrire servizi finanziari efficienti, efficaci e di qualità alle
cooperative aderenti all’Associazione;
indirizzare le stesse verso la capitalizzazione e la costruzione di idonei strumenti di finanza di sistema; consentire il
superamento delle difficoltà di accesso
al mercato del credito, l’accelerazione
dei processi di concentrazione ed integrazione, il rafforzamento delle capacità imprenditoriali e manageriali.
GENERAL FOND S.p.A.
Costituita nel 1993, la società gestisce, senza scopo di lucro, il Fondo
mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, alimentato
dal 3% degli utili annuali di tutte le cooperative aderenti all’Associazione e dai
patrimoni residui di quelle poste in
liquidazione.
La Società opera nella promozione e
nel finanziamento di nuove imprese ed
iniziative di sviluppo della cooperazione,
con preferenza per i programmi diretti
all’innovazione tecnologica, all’incremento dell’occupazione ed allo sviluppo
del Mezzogiorno.
FIN.COOP.RA. S.r.l.
Costituita nel 1980 per l’erogazione
del credito alle cooperative dell’A.G.C.I.,
Fin.Coop.Ra. S.r.l. opera a livello nazionale e svolge attività finanziaria sia nei
confronti della cooperazione, sia delle
Piccole e Medie Imprese (PMI).
CONSORZIO NAZIONALE
MEUCCIO RUINI
Costituito in forma di società cooperativa consortile nel 2009, quale Ente di
emanazione dell’A.G.C.I., doverosamente intitolato al primo Presidente dell’Associazione, vero e proprio Padre della
Patria, il Consorzio Nazionale Meuccio
Ruini per la formazione, i servizi al lavoro e l’innovazione tecnologica si propone, in via prioritaria, di: partecipare,
direttamente o attraverso le imprese
associate, alle opportunità di finanziamento, in tema di formazione, provenienti da risorse pubbliche regionali,
nazionali, comunitarie ed internazionali; promuovere forme innovative di progettazione della formazione e dei servizi al lavoro; favorire la crescita qualitativa, professionale e delle competenze,
per l’adeguamento strutturale e la
modernizzazione del tessuto delle
imprese aderenti all’Associazione.
CAAGCI S.r.l.
Costituito nel 2009 da AGCI Nazionale e dal settore agro-ittico-alimentare
della stessa (AGCI Agrital) insieme
all’A.N.P.A. (Associazione Nazionale Produttori Agricoli), il CAAGCI svolge funzioni di assistenza ad ampio raggio in
favore degli operatori del settore agricolo, soprattutto con riferimento agli
adempimenti di obblighi comunitari ed
alle richieste di benefici a livello europeo, nazionale e regionale.
Via Angelo Bargoni, 78 - 00153 Roma
Tel. 06/58327.1 Fax 06/58327.210
[email protected]
www.agci.it
Mensile di informazione dell’AGCI
Associazione Generale delle Cooperative Italiane
Ottobre 2013
Libera Cooperazione
Anno XV - Nuova serie N. 118
Ottobre 2013
Editoriale
Registrazione n. 227/1997
del 24.04.1997
Pubblicazione mensile
Poste Italiane SpA
Spedizione in abbonamento postale
D.L. 353/2003
(conv. in L. 27.02.2004 n. 46)
Art. 1 comma 1 DCB - Roma
❖ La rinnovata fiducia è solo una precondizione
indispensabile per governare
Attualità
❖ Decreto del Fare
di Silvia Rimondi
Editore
Associazione Generale
Cooperative Italiane
Via Angelo Bargoni 78
00153 Roma
Sociale
Direttore
Rosario Altieri
❖ Rigenerare l’Italia: equità fiscale per il Welfare,
il lavoro, lo sviluppo dei territori
Direttore responsabile
Raffaella De Rosa
Concept grafico
Michele Spera
Collaboratori
Raffaella De Rosa, Filippo Turi
Hanno collaborato
a questo numero
Raffaella De Rosa, Giuseppe Gizzi,
Antonella Greco, Silvia Rimondi,
Marieli Ruini
Segreteria di redazione
Stefano Pasqualini
Tel. 06.58327214
Stampa
I.F. Chitarrini Sas
Centro Stampa - Roma
Redazione e Amministrazione
Via Angelo Bargoni 78
00153 Roma
Tel. 06.58328347 - Fax 06.58328350
[email protected]
www.agci.it
Finito di stampare
Ottobre 2013
Alleanza
In copertina:
Riuscirà l’Italia
a riprendere il volo?
❖ Rappresentanza: l’Alleanza firma l’accordo
con CGIL, CISL e UIL
❖ Programma “Made in Italy straordinario”
di Raffaella De Rosa
Associazione
❖ L’AGCI al fianco degli operatori del Porto di
Venezia per la questione “Grandi Navi”
❖ Servizio civile nazionale, riaperti i termini
per l’accreditamento
di Silvia Rimondi
❖ ACMAR, approvato il bilancio 2012
❖ Riforma del Mercato del Lavoro
di Giuseppe Gizzi
Pari Opportunità
❖ Imprenditoria femminile
di Marieli Ruini
❖ Premio Aziende Family Friendly 2013
a cura di Antonella Greco
Formazione
❖ Consorzio Meuccio Ruini. Notiziario
Dalle Regioni
❖ AGCI Gallura: fermenti cooperativi
❖ Mutua Consumatori Campania
❖ A Ravenna la nuova Cooperativa Raviplast
ORA OCCORRE
FARE SUL SERIO
La rinnovata fiducia è solo una precondizione
indispensabile per governare
Rosario Altieri
Editoriale
H
IL GOVERNO SI
RITROVA A FARE
I CONTI CON UNA
REALTÀ A DIR POCO
PREOCCUPANTE:
RECUPERARE
LA COMPETITIVITÀ
DEL SISTEMA ITALIA
FORTEMENTE
COMPROMESSA;
AFFRONTARE
IL PROBLEMA DEL
PROGRESSIVO
E COSTANTE
IMPOVERIMENTO
DI FASCE SOCIALI
SEMPRE PIÙ
CONSISTENTI;
FRENARE LA
VORAGINE DELLA
o atteso il voto di fiducia al Governo prima di scrivere questo editoriale a
causa delle incertezze con le quali la situazione politica italiana si presentava agli occhi del Paese e della opinione pubblica mondiale, ad ulteriore
riprova della scarsa responsabilità e dell’altrettanto insufficiente spirito di
servizio del gruppo dirigente nei confronti delle Istituzioni e del Popolo che
Esse rappresentano.
L’attenzione nei confronti della politica, qualsiasi possa essere la propria collocazione nella società, non è il frutto della morbosità con la quale
si guarda alle vicende, spesso poco edificanti, che la classe dirigente esibisce; viceversa, essa nasce dalla consapevolezza delle conseguenze provocate dalle scelte operate dai politici dei diversi schieramenti, sovente, con risultati a dir
poco disastrosi.
Per molti giorni si è vissuto un clima di forte tensione e le sorti del Governo sono apparse legate all’atteggiamento che il PDL avrebbe assunto in Parlamento, ancorché lo stesso
avesse assicurato il sostegno all’Esecutivo delle larghe intese e fosse pure riuscito a conseguire risultati politici significativi con alcuni provvedimenti approvati: vedi l’IMU.
Che queste misure, poi, fossero utili o dannose per l’intera economia italiana è questione di relativa importanza per chi, come la nostra classe politica, considera prioritario,
cosa che ho avuto modo di scrivere nell’editoriale dello scorso numero di questa rivista,
affermare la propria supremazia rispetto al sacrosanto dovere di operare scelte che affrontino i punti di debolezza del sistema Paese, avviandone risanamento e sviluppo.
Mercoledì 2 ottobre è stato vissuto come il giorno del giudizio, quasi che per assicurare un po’ di serenità al Governo occorresse richiedere chi sa quali sacrifici e quali atti di
eroismo a quanti, per diventare Ministri, hanno giurato fedeltà alla Costituzione ed a
quanti, per diventare Parlamentari, hanno promesso altrettanto ai propri elettori.
Si trattava, in ultima analisi, di confermare la volontà di mantenere in vita un Esecutivo derivante da un risultato elettorale che non aveva affidato a nessuna delle forze in campo
la maggioranza necessaria a governare da sola; si trattava di mantenere fede all’impegno
assunto nei confronti dei cittadini e riconfermato al Capo dello Stato di dare vita ad un
governo che affrontasse le questioni più urgenti per arrestare il declino del nostro sistema
economico, provvedesse ad approvare le riforme istituzionali indispensabili per rendere più
fluido il funzionamento della Pubblica Amministrazione, nonché modificare una legge
elettorale assolutamente antidemocratica ed incapace di produrre maggioranze evidenti.
Quanto è avvenuto conferma le anomalie ormai consolidate del nostro Paese, che ne
impediscono da tempo ogni normalità.
In Italia capita che il voto di fiducia ad un Governo non dipenda dalla valutazione che
i parlamentari hanno della qualità dell’azione dello stesso e dai risultati da esso raggiunti, bensì da questioni che con questi dati nulla hanno a che vedere, come è successo,
appunto, il due ottobre scorso.
Non ho elementi sufficienti per affermare che le vicissitudini giudiziarie di Berlusconi siano frutto di comportamenti reprensibili posti in essere dallo stesso; non saprei dire
nemmeno se esse originino da un accanimento della magistratura nei suoi confronti; ovvero dipendano da un combinato disposto di entrambe le circostanze.
Aggiungo, anche, che lo stato di salute della giustizia italiana non è certamente rassicurante e che sarebbe auspicabile possa intervenire una sua riforma in tempi rapidi, così
come andrebbe approvata, altrettanto celermente, la legge sulla separazione delle carriere
e sulla responsabilità dei giudici.
Tutto ciò, però, non può essere confuso in una commistione che genera equivoci e
AGCI / Ottobre 2013 / 4
determina una sorta di indefinitezza che impedisce ai vari soggetti istituzionali di operare
nell’ambito delle loro prerogative e, soprattutto, di rispondere delle proprie azioni.
Il 2 ottobre non segna alcuna data storica, per cui nessuno deve sentirsi ragionevolmente autorizzato a considerarsi eroe.
Il fatto di avere evitato in extremis di precipitare l’intero Paese in un baratro ancora
più profondo o di ridicolizzarlo più di quanto non sia stato fino ad ora fatto non è una
impresa di cui vantarsi, ma una circostanza che dovrebbe presentarsi con regolarità e che
la classe politica dovrebbe, normalmente, assicurare.
Infatti, archiviata la verifica in Parlamento, il Governo si ritrova a fare i conti con una
realtà a dir poco preoccupante: recuperare la competitività del Sistema Italia fortemente
compromessa; affrontare il problema del progressivo e costante impoverimento di fasce
sociali sempre più consistenti; frenare la voragine della disoccupazione giovanile (più di
un giovane su due non trova lavoro ed un gran numero di quelli che lavorano sono interessati da una evidente precarietà).
Tutto ciò mentre in Europa cominciano ad intravedersi segnali di ripresa che, per il
momento, sembrano non interessare il nostro Paese.
Infatti, mentre le previsione per l’area dell’euro ci raccontano di un possibile tasso di
crescita dell’1,6% a fine 2013, la performance dell’Italia viene valutata in un ulteriore
arretramento dello 0,7%; anche le previsioni per il 2014 ci vedono segnare il passo nei
confronti di molti altri Paesi europei.
I consumi stagnano e la loro ripresa non è sufficiente a rimettere in sesto l’economia
italiana; occorre, come abbiamo più volte detto, determinare le condizioni per una maggiore competitività attraverso una serie di misure capaci di raggiungere l’obiettivo.
In particolare, c’è bisogno di una politica energetica in grado di abbattere i maggiori costi
che le imprese italiane devono sostenere rispetto ai concorrenti tedeschi, francesi, inglesi e di
numerosi altri Paesi (il maggiore costo per noi dell’energia è stimato oltre il 30%).
Occorre ridurre il peso di una burocrazia lenta e farraginosa che impedisce fluidità ed
efficienza nei rapporti con le imprese, insieme alla necessaria regolarità nel pagamento
per la erogazione dei beni e servizi appaltati alle stesse.
Occorre equilibrare la dotazione infrastrutturale su piano nazionale, assicurare al
Paese uno sviluppo armonico dei diversi territori e garantire centralità nei rapporti con le
altre aree del mondo.
Le ultime vicende ci preoccupano non poco. Per esempio l’acquisizione di Alitalia da
parte di AIR France rischia di far precipitare l’Italia in una marginalità pericolosa ed è
necessario che il Governo intervenga con immediatezza ed efficacia per impedire il
declassamento del nostro Paese in un ambito regionale.
Altrettanto negativa appare l’acquisizione da parte di capitale iberico della rete e dei
servizi di Telecom, anch’essa in grado di introdurre ulteriori ragioni di allarme per la perdita di protagonismo del Sistema Italia in settori strategici, cosa che non aiuta, certo, a
riconquistare competitività.
Da un riposizionamento della nostra capacità di tornare ad essere uno dei maggiori
produttori, di invertire i risultati del PIL, di creare buona occupazione, di penetrare sempre maggiormente i mercati internazionali non perdendo terreno su quello interno, dipende il futuro del Paese.
Noi auspichiamo stabilità e capacità di Governo, assicurando il nostro contributo in
tutte le fasi di approfondimento e di costruzione delle decisioni, lasciando alle Istituzioni
il compito e la responsabilità delle scelte.
AGCI / Ottobre 2013 / 5
Editoriale
DISOCCUPAZIONE
GIOVANILE.
DA UN
RIPOSIZIONAMENTO
DELLA NOSTRA
CAPACITÀ
DI TORNARE AD
ESSERE UNO DEI
MAGGIORI
PRODUTTORI,
DI INVERTIRE
I RISULTATI DEL PIL,
DI CREARE BUONA
OCCUPAZIONE, DI
PENETRARE SEMPRE
MAGGIORMENTE
I MERCATI
INTERNAZIONALI
NON PERDENDO
TERRENO SU
QUELLO INTERNO,
DIPENDE IL FUTURO
DEL PAESE.
NOI AUSPICHIAMO
STABILITÀ
E CAPACITÀ
DI GOVERNO,
ASSICURANDO
IL NOSTRO
CONTRIBUTO IN
TUTTE LE FASI DI
APPROFONDIMENTO
E DI COSTRUZIONE
DELLE DECISIONI,
LASCIANDO ALLE
ISTITUZIONI
IL COMPITO E LA
RESPONSABILITÀ
DELLE SCELTE
Attualità
L’
articolo 2 dell’ormai
noto “Decreto del
fare” (D.L. n. 69/2013)
ha introdotto un meccanismo di finanziamento degli investimenti delle imprese
nel quale non è difficile riconoscere una riedizione della Legge Sabatini (L. n.
1329 /1965), certamente datata ma
unanimemente apprezzata come
una delle disposizioni agevolative
più utilizzate ed efficaci.
Peraltro, occorre sottolineare
che l’iter di conversione del provvedimento istitutivo sopra ricordato
ha condotto ad un significativo
ampliamento dell’ambito soggettivo ed oggettivo di applicazione
della norma stessa.
In particolare, il testo definitivo
(L. n. 98/2013) pubblicato sul
Supplemento Ordinario n. 63/L
alla Gazzetta Ufficiale n. 194
dello scorso 20 agosto, prevede
una estensione dell’incentivo alle
microimprese, non contemplate
nella prima versione, nonché ai
settori dell’agricoltura e della
pesca, originariamente non
ammessi.
Si tratta di due novità di assoluto rilievo: inizialmente, l’accesso
ai finanziamenti e contributi a tasso
agevolato era, infatti, riservato soltanto alle cosiddette PMI (come
definite nella Raccomandazione
2003/361/CE), il che avrebbe comportato l’esclusione della stragrande maggioranza del tessuto produttivo del nostro Paese, costituito per
lo più da “microimprese”, ovvero
da soggetti dotati di un organico
inferiore alle 10 unità e caratterizzati da un fatturato o totale di bilancio annuo non superiore ai 2 milioni di euro.
Anche l’inserimento del comma
8-bis al sopra citato articolo 2 rappresenta un passaggio di non poco
conto in quanto estende l’opportunità di usufruire del nuovo incentivo a due settori importanti della
nostra economia, la pesca e l’agricoltura appunto, fatto salvo l’obbligo di verifica della compatibilità
con la vigente normativa europea.
Inoltre, saranno finanziabili non
solo gli investimenti (acquisto in
proprietà o leasing) in macchinari,
impianti ed attrezzature nuovi di
DECRETO DEL FARE
Torna, in una nuova veste,
la Legge Sabatini
Silvia Rimondi
AGCI / Ottobre 2013 / 6
DURC
rilascio esclusivamente
per via telematica
Fra le misure volte a
velocizzare, semplificare e
migliorare i rapporti tra la
P.A. e le imprese, con
contestuale riduzione del
costo dei servizi erogati, nel
quadro delle disposizioni
contenute nel Codice
dell’Amministrazione
Digitale (CAD), è già
operativa la previsione di
rilascio del DURC –
Documento Unico di
Regolarità Contributiva –
solo tramite Posta Elettronica
Certificata, come disposto dal
“Decreto del fare” (D.L. n.
69/2013). Ne consegue che le
richieste di tale documento
da parte delle Stazioni
appaltanti, degli Enti
aggiudicatori, delle SOA e
delle imprese, devono
contenere obbligatoriamente
l’indirizzo PEC al quale
l’INPS, l’INAIL o le Casse
edili potranno recapitare lo
stesso ovvero, in caso di
mancanza dei requisiti, far
pervenire agli interessati
l’invito a regolarizzare la
propria posizione.
che aderiranno all’apposita convenzione da stipulare con il Ministero
dello Sviluppo Economico e l’Associazione Bancaria Italiana,
secondo la disciplina di dettaglio
che nella stessa sarà contenuta,
soprattutto per quanto attiene ai criteri di attribuzione delle risorse
stanziate, ai contratti-tipo da sottoscrivere per l’utilizzo della provvista di scopo, oltre alle connesse attività di informazione, monitoraggio
e rendicontazione, in modo da assicurare la piena trasparenza delle
operazioni.
I finanziamenti non potranno
avere una durata superiore a 5 anni,
L’agevolazione
consiste in un mix
di finanziamento
a tasso agevolato
e contributo in conto
interessi.
La norma prevede
la costituzione di un
plafond di 2,5 miliardi
di euro, che potrà essere
successivamente
incrementato fino
a 5 miliardi di euro,
messo a disposizione
dalla Cassa Depositi
e Prestiti attraverso gli
istituti di credito che
aderiranno all’apposita
convenzione
da stipulare con
il Ministero dello
Sviluppo Economico
e l’Associazione Bancaria
Italiana, secondo
la disciplina
di dettaglio che
nella stessa sarà
contenuta, soprattutto
per quanto attiene ai
criteri di attribuzione
delle risorse stanziate,
ai contratti-tipo
da sottoscrivere
per l’utilizzo della
provvista di scopo, oltre
alle connesse attività
di informazione,
monitoraggio
e rendicontazione
AGCI / Ottobre 2013 / 7
potranno coprire anche il 100% dell’importo dell’investimento con un
tetto massimo di 2 milioni di euro a
richiedente (senza un limite minimo di spesa e con possibilità di frazionamento in più iniziative) ed
essere assistiti fino all’80% del loro
ammontare dall’intervento del
Fondo Centrale di Garanzia di cui
all’articolo 2, comma 100, lettera
a), della Legge n. 662/1996, alle
condizioni che saranno fissate in un
decreto del MISE, da emanare di
concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Come sopra anticipato, sono
altresì previsti contributi in conto
interessi, che saranno riconosciuti
dallo stesso MISE nel rispetto dei
requisiti, delle condizioni e delle
modalità stabilite con apposito
provvedimento ministeriale, fino ad
una spesa massima di 7,5 milioni di
euro per il 2014, di 21 milioni di
euro per il 2015, di 35 milioni di
euro per ciascuno degli anni dal
2016 al 2019, di 17 milioni di euro
per il 2020 e di 6 milioni di euro per
il 2021.
Questi, in sintesi, sono i tratti
salienti dell’agevolazione finalizzata a far ripartire gli investimenti
sull’intero territorio nazionale,
incoraggiando gli imprenditori a
sperimentare nuovi percorsi in
grado di accrescere la competitività
dei nostri prodotti e servizi sul mercato globalizzato.
Proprio in quest’ottica deve essere interpretato l’allargamento della
misura alle componenti hi-tech e di
know-how, un tempo forse marginali rispetto a quelle prettamente materiali come i macchinari in senso
stretto, ma oggi altrettanto importanti e, anzi, strategiche se è vero che
nel contesto attuale la qualità del
prodotto marcia di pari passo con gli
aspetti organizzativi, di comunicazione e di gestione, oltre che con la
capacità di individuare soluzioni
innovative per la logistica, la programmazione e la progettazione.
Si attende ora, ad ogni modo,
l’emanazione dei Regolamenti
attuativi della nuova disposizione
per poter valutare più compiutamente l’impatto che la stessa potrà
avere sul nostro sistema imprenditoriale ed il contributo che potrà
derivarne in termini di rilancio
della nostra economia.
Attualità
fabbrica ad uso produttivo, come
inizialmente stabilito, ma quelli
relativi alla totalità dei beni strumentali d’impresa, con l’aggiunta
di hardware, software e tecnologie
digitali.
Ciò premesso, l’agevolazione
consiste in un mix di finanziamento
a tasso agevolato e contributo in
conto interessi.
La norma prevede, infatti, la
costituzione di un plafond di 2,5
miliardi di euro, che potrà essere
successivamente incrementato fino
a 5 miliardi di euro, messo a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti attraverso gli istituti di credito
RIGENERARE L’ITALIA
Sociale
L’Alleanza delle cooperative sociali
a confronto con Governo, Parlamento
ed Enti locali per scongiurare
il previsto aumento dell’IVA dal 4 al 10%
43
mila posti di
lavoro in meno
e riduzione dei
servizi
per
500.000 persone, prevalentemente anziani
non autosufficienti e minori:
questi gli effetti devastanti di una
misura “boomerang” che, per
assicurare un incasso di 153
milioni di euro, finirebbe per
determinare una spesa di 645
milioni di euro, con ricadute
sociali assolutamente disastrose.
Se non interverrà una modifica al
testo della Legge di stabilità con
l’abrogazione dei commi 488,
489 e 490, questo è lo scenario
che si prefigura a partire dal prossimo 1° gennaio, ha avvertito, nel
corso della sua relazione presso il
Palazzo dei Gruppi Parlamentari
della Camera dei Deputati, il 19
settembre scorso, Giuseppe Guerini, Portavoce del settore sociale
dell’Alleanza delle Cooperative
AGCI / Ottobre 2013 / 8
Italiane, realtà che riunisce 9.600
imprese per un totale di 365.000
occupati.
Mentre in Europa la tendenza è
quella di valorizzare il cosiddetto
“Terzo settore”, l’Italia – ha
aggiunto Eugenio De Crescenzo,
Presidente di AGCI Solidarietà –
inspiegabilmente, negli ultimi
anni, sta marciando in direzione
contraria con iniziative che risultano, per esso, sempre più penalizzanti: “La coesione sociale è a
rischio e tutti devono contribuire”
ha quindi affermato il Ministro
del Lavoro, Enrico Giovannini,
sottolineando altresì come “sensate e legittime” siano le richieste
in materia di IVA avanzate dalla
Cooperazione sociale, il cui allarme deve “essere preso molto
seriamente”. Anche Piero Fassino
e Lorena Rambaudi si sono schierati dalla parte della Cooperazione sociale: il primo, Presidente
ANCI e Sindaco di Torino, ha
precisato che senza quest’ultima
“si fermerebbero il 50% delle
attività dei Comuni”.
“La vicenda IVA determinerà
il giudizio generale dell’Alleanza
delle Cooperative Italiane sulla
SARÀ NECESSARIO
ABROGARE I COMMI
488, 489 E 490 DELLA
LEGGE DI STABILITÀ 2013
RIPRISTINANDO COSÌ
DI FATTO IL REGIME
PRECEDENTE
ALL’ENTRATA IN VIGORE
DELLA LEGGE
N. 228 DEL
24 DICEMBRE 2012.
Rigenerare
l’Italia
COMMI CHE ALTRIMENTI
POTREBBERO COLPIRE
OLTRE 4,3 MILIONI DI
CITTADINI CHE
USUFRUISCONO DEI
SERVIZI DELLE
COOPERATIVE CHE
ADERISCONO
ALL’ALLEANZA
COLPENDO
MAGGIORMENTE IL
NORD ITALIA E CHE
POTREBBERO CAUSARE
PERFINO LA CESSAZIONE
DEI SERVIZI PER 500
MILA UTENTI
Legge di stabilità” ha ammonito,
nel discorso conclusivo dei lavori, Giuliano Poletti, Presidente
della stessa, che, richiamando
tutti i precedenti interventi, ha
anche affermato: “Oggi tutti dalla
nostra parte, ma vedremo se arrivano i risultati concreti”.
L’allarme riguarda l’aumento
dell’Iva sul Welfare disposto
dalla legge di Stabilità 2013 che
potrebbe passare dal 4 al 10%,
incrementando, così “del 150%
l’Iva agli asili, alle case di riposo
e alle Rsa, all’assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti, alle case famiglia, alle
comunità per minori, ai centri
diurni per disabili e altro ancora.
Sarà necessario, dunque, abrogare i commi 488, 489 e 490 della
legge di stabilità 2013 ripristinando così di fatto il regime precedente all’entrata in vigore della
legge n. 228 del 24 dicembre
2012. Commi che altrimenti
potrebbero colpire oltre 4,3
milioni di cittadini che usufruiscono dei servizi delle cooperati-
ve che aderiscono all’Alleanza
delle cooperative colpendo maggiormente il Nord Italia e che
potrebbero causare perfino la cessazione dei servizi per 500 mila
utenti.
Le fasce più colpite saranno i
minori: circa 2 milioni e 800
mila. La seconda categoria di
utenti sono i non autosufficienti:
oltre un milione di persone che
vedrebbero ridotti i servizi di
assistenza domiciliare e le prestazioni nelle Rsa. Seguono i
disabili psichici, fisici e sensoriali, circa 370 mila persone colpite dall’aumento, ma anche i
pazienti psichiatrici (80 mila), i
tossicodipendenti (60 mila) e gli
alcolisti (10 mila). A questo si
aggiungono i 43mila posti di
lavoro a rischio mentre, tra i
rischi legati all’aumento dell’Iva,
c’è anche la riduzione di contribuzione fiscale di quei cittadini
che in questo modo ridurranno i
consumi e un ulteriore esborso
pubblico determinato dai possibili licenziamenti.
AGCI / Ottobre 2013 / 9
– Le cooperative sociali e i
consorzi aderenti all’Alleanza
sono al 2012 9.678.
– Le cooperative sociali e i
consorzi dell’Alleanza rappresentano oltre il 90% del
totale della cooperazione
sociale in Italia.
– Gli utenti delle cooperative
sociali e dei consorzi dell’Alleanza sono oltre 6 milioni.
Gli occupati sono oltre
350mila più del 25% dell’occupazione complessiva del
settore sociale in Italia.
– Gli occupati delle cooperative sociali dell’Alleanza
negli anni della crisi sono cresciuti del + 26,2% rispetto al
2008.
– I soci delle cooperative
sociali sono oltre 360.000
sono aumentati del +18,9%
rispetto al 2008.
– I soci volontari nelle cooperative sociali dell’Alleanza
sono oltre 40.000.
– 35.000 persone svantaggiate sono socie e lavorano nelle
cooperative sociali di tipo B.
– I disabili inseriti nelle cooperative sociali rappresentano
il 7.5% del totale di quelli che
lavorano in Italia. La cooperazione sociale da occupazione ai lavoratori disabili in
misura 25 volte superiore alle
altre imprese.
– Oltre 60% delle cooperative
sociali ha realizzato attività
innovative: il 37% ha sviluppato nuovi servizi, il 28% ha
individuato nuovi utenti. Il
59,7% copre nuovi rischi,
scoperti dal welfare “istituzionale”.
Sociale
Equità fiscale
per il welfare,
il lavoro,
lo sviluppo
dei territori
Illustre Presidente,
il rilancio dell'economia e l'uscita dalla perdurante crisi
dipendono in gran parte dalla nostra capacità di valorizzare i
punti di forza del Paese, i suoi prodotti, ovunque apprezzati il
"Made in Italy", così come la ricchezza del suo patrimonio storico, artistico archeologico e naturalistico, rendendo le località
ed i siti di interesse sempre maggiormente e più facilmente fruibili.
Venezia è una delle principali attrazioni per i turisti stranieri – che vi affluiscono numerosissimi ogni anno – ed è attualmente al centro del dibattito per la nota questione delle navi da
crociera, i cosiddetti "giganti del mare", che qualcuno ipotizza
di far convergere sul porto commerciale di Marghera, impedendone il consueto passaggio nel bacino di San Marco.
Si tratta, senz'altro, di un tema delicato, da affrontare con
tutte le cautele del caso e con ogni necessario approfondimento, senza cedere ad alcuna tentazione ideologica tutt' altro che
la volontà di giungere ad una immediata soluzione delle relative problematiche senza neppure ascoltare le ragioni degli operatori economici e di quanti da tempo progettano e finanziano
attività di sviluppo sul territorio, raggiungendo livelli di professionalità unanimemente riconosciuti, soprattutto fuori dai confini nazionali, sia una scelta che meriti una riconsiderazione tale
da portare a completare il tavolo di confronto con tutti i soggetti direttamente coinvolti, ferma restando in capo al Governo la
responsabilità delle decisioni.
A questo proposito, la scrivente Associazione chiede di
essere ammessa a partecipare alla predetta riunione del 1° ottobre p.v. e/o a quante altre sull'argomento dovesse risultare
opportuno e necessario convocare.
L'occasione mi è gradita per inviare a Lei ed ai Ministri in
indirizzo i più cordiali saluti.
Associazione
L’AGCI AL FIANCO
DEGLI OPERATORI
DEL PORTO
DI VENEZIA
PER LA QUESTIONE
“GRANDI NAVI”
rappresentativa della volontà dei cittadini di cui si millanta essere interpreti.
Non vorremmo che l'Italia divenisse sempre più il Paese del
"NO", condannandosi per questo ad un immobilismo privo di
vie di uscita.
Non sono, d'altronde, da trascurare le ricadute che l'eventuale correzione delle rotte delle crociere comporterebbe sulla
città stessa in termini di indotto, occupazione e servizi connessi.
Ciò premesso, siamo a conoscenza dell'incontro convocato
per martedì prossimo presso Palazzo Chigi alla Sua presenza e
con la partecipazione dei Ministri che leggono in copia.
L'idea di discutere una questione così delicata con il diretto
coinvolgimento del Capo del Governo a noi sembra una assunzione di responsabilità che Le fa certamente onore e di cui Le
siamo grati.
Tuttavia, siamo convinti che affrontare detti argomenti con
Rosario Altieri
AGCI / Ottobre 2013 / 10
SERVIZIO CIVILE
NAZIONALE
RIAPERTI I TERMINI PER
L’ACCREDITAMENTO
A
nche grazie all’impegno ed alle ripetute sollecitazioni
del Forum Nazionale SC, di cui AGCI
è componente, la
Presidenza del Consiglio ha riaperto i
termini per la presentazione delle richieste di accreditamento/adeguamento degli enti
di servizio civile.
Come noto, la scrivente Associazione è iscritta alla prima classe dell’apposito Albo nazionale; la
predetta riapertura consente, tuttavia, di accreditare ulteriori sedi di
attuazione progetto in aggiunta a
quelle già presenti nel database.
La procedura da seguire a tal
fine, una volta verificato il possesso dei requisiti richiesti, è descritta nella Circolare del 23 settembre
2013 (consultabile sul sito internet
http://www.serviziocivile.gov.it),
emanata dal Dipartimento della
gioventù e del servizio civile
nazionale della Presidenza del
Consiglio dei Ministri.
Il termine per la presentazione
AGCI / Ottobre 2013 / 11
della domanda di adeguamento è
fissato alle ore 14,00 del 31 ottobre
p.v., per cui è necessario raccogliere con tempestività dalle cooperative aderenti che intendano divenire nostre sedi di attuazione progetto la documentazione, in originale,
indicata nella Circolare stessa, da
far pervenire entro il 18 ottobre
2013 alla sede nazionale di AGCI
per una preventiva verifica, per
l’inserimento dei relativi dati nel
sistema informativo Helios e, infine, per la consegna agli uffici competenti entro la suddetta scadenza.
Associazione
Silvia Rimondi
LAVORO: L’ALLEANZA
DELLE COOPERATIVE
FIRMA ACCORDO
SULLA RAPPRESENTANZA
CON CGIL, CISL E UIL
Alleanza
Oltre 1,2 milioni i lavoratori interessati.
Riconoscimento della specificità del lavoro
cooperativo. Aperti alla condivisione delle regole
«U
n passo in avanti
importante per il
sistema
della
contrattazione
collettiva cooperativa, che interessa oltre 1,2
milioni di lavoratori e segna un
riconoscimento dell’identità di
questa tipologia di impresa, puntando a valorizzarne la specificità
del lavoro». È questo il giudizio
che le Centrali cooperative espri-
mono in riferimento all’accordo
sulla rappresentanza sindacale firmato a Roma il 18 settembre scorso tra CGIL, CISL e UIL AGCI,
Confcooperative e Legacoop.
«Con CGIL, CISL e UIL – sottolineano i presidenti di AGCI,
Confcooperative e Legacoop –
abbiamo sviluppato, sin dal Protocollo di Relazioni Industriali
siglato nel 1990, un’esperienza
positiva sulla quale si innesta l’accordo di oggi, che pone le basi per
lo sviluppo di un’ancora maggiore
AGCI / Ottobre 2013 / 12
responsabilizzazione
comune
nelle relazioni sindacali».
«È inoltre significativa – afferma Giuliano Poletti, presidente
Legacoop – la decisione di riprendere il confronto su temi di particolare rilevanza, quali la gestione
dei rinvii alle parti sociali previsti
dalla legge sul socio lavoratore
(l.142/2001) e la verifica sugli
impianti di bilateralità nella cooperazione. Ed è sullo sfondo dell’esperienza realizzata, a partire
dal Protocollo del 1990, che si col-
È inoltre significativa
– afferma Giuliano Poletti,
presidente Legacoop –
la decisione di riprendere
il confronto su temi di
particolare rilevanza, quali
la gestione dei rinvii alle
parti sociali previsti dalla
legge sul socio lavoratore
(l.142/2001) e la verifica
sugli impianti di bilateralità
nella cooperazione
loca un elemento di originalità
inserito nell’intesa».
«L’accordo contiene, infatti,
procedure e regole condivise per
eventuali successive adesioni da
parte di altri soggetti (sindacali o
datoriali) – aggiunge Rosario
Altieri, presidente di AGCI –
con l’obiettivo di lasciare aperta la
possibile condivisione delle regole con altri soggetti e, contestualmente, contrastare fenomeni di
cooperazione spuria e di concorrenza sleale che, spesso, si concretizzano attraverso il dumping contrattuale».
«L’accordo – conclude Gardi-
ni presidente di Confcooperative – nasce anche per gestire situazioni di crisi o per favorire lo sviluppo e il rilancio economico e
occupazionale delle imprese in
presenza di investimenti significativi. I contratti di secondo livello,
infatti, possono definire intese
modificative dei Ccnl. Questa è
una possibilità che viene data alle
imprese cooperative, ai territori e
a tutte le filiere produttive. Da
oggi abbiamo uno strumento in
più per agganciare la ripresa».
Il testo integrale dell’accordo è
disponibile sul sito www.agci.it
Alleanza
Con CGIL, CISL e UIL
abbiamo sviluppato, sin dal
Protocollo di Relazioni
Industriali siglato nel 1990,
un’esperienza positiva sulla
quale si innesta l’accordo
di oggi, che pone le basi
per lo sviluppo
di un’ancora maggiore
responsabilizzazione
comune nelle relazioni
sindacali
L’accordo contiene
procedure e regole
condivise per eventuali
successive adesioni da
parte di altri soggetti
(sindacali o datoriali)
– aggiunge Rosario Altieri,
presidente di AGCI –
con l’obiettivo di lasciare
aperta la possibile
condivisione delle regole
con altri soggetti e,
contestualmente,
contrastare fenomeni di
cooperazione spuria e di
concorrenza sleale che,
spesso, si concretizzano
attraverso il dumping
contrattuale
L’accordo – conclude
Gardini presidente di
Confcooperative –
nasce anche per gestire
situazioni di crisi o per
favorire lo sviluppo e il
rilancio economico e
occupazionale delle
imprese in presenza di
investimenti significativi.
I contratti di secondo
livello, infatti, possono
definire intese
modificative
dei Ccnl
AGCI / Ottobre 2013 / 13
Associazione
ACMAR
APPROVATO
IL BILANCIO 2012
LA COOPERATIVA
SI AFFERMA ANCHE NEL
SETTORE FERROVIARIO
L
o scorso 13 luglio si è
tenuta a Ravenna,
presso il Pala de
André, l’Assemblea
Generale Ordinaria
dell’ACMAR
per
l’approvazione del
bilancio chiuso al 31
dicembre 2012.
I risultati, illustrati dal Presidente Alfredo Zaccaria e dal Direttore
Generale Giorgio Tani, hanno fotografato un’impresa che, pur nelle
gravi difficoltà in cui versa attualmente la nostra economia e, in particolare, il settore delle costruzioni,
riesce a mantenere performance
elevate e continua a produrre ricchezza.
Il bilancio 2012 si chiude, infatti, con un fatturato di 89,8 milioni di
euro ed un risultato di esercizio ante
imposte pari ad 1,2 milioni di euro;
altrettanto significativo è il bilancio
consolidato di gruppo, che evidenzia un fatturato di 173,4 milioni di
euro ed un utile ante imposte di 3,4
milioni di euro.
Riguardo alle iniziative già
avviate ed alle strategie di sviluppo
futuro, nell’ottica di una sempre
maggiore diversificazione dell’attività e della necessaria implementazione del core business, è da sottolineare la recente acquisizione del
ramo d’azienda di Bonciani SpA,
che ha consentito ad ACMAR di
affermare fortemente la sua presenza anche nel settore ferroviario.
Ugualmente interessante è da
considerarsi lo sviluppo che gli
interventi della cooperativa stanno
conoscendo fuori dai confini nazionali, con l’edificazione della nuova
sede della Banca d’Albania a Tirana
AGCI / Ottobre 2013 / 14
e del complesso impiantistico dei
depositi tramviari di Costantine in
Algeria.
Di altrettanto rilievo sono poi i
lavori in corso in Italia e, nello specifico, il completamento dell’acquedotto Montescuro Ovest in Sicilia, il prolungamento della metropolitana Sesto Ps-Cinisello-Monza,
l’ultimazione della linea FerraraCodigoro e la definizione del nuovo
assetto delle tratte Ferrara-Rimini e
Ferrara-Suzzara, nonché la realizzazione della galleria prevista lungo
il percorso Apricena-San Nicandro.
Particolarmente significativo è
inoltre l’intervento che ACMAR,
descritto, ha ulteriormente e proficuamente ampliato la propria attività nell’ambito delle infrastrutture e
del trasporto ferroviario sia in Italia
che all’estero.
Sul fronte delle acquisizioni,
infine, merita di essere ricordato
l’ammodernamento del tratto fine
variante Torritto-Modugno della SS
96 Barese, la sistemazione della stazione ferroviaria di Perugia e la
manutenzione ventennale degli
impianti di illuminazione del
Comune di Ravenna.
ACMAR non fa peraltro mancare il suo abituale impegno sociale in
favore dello sport locale, con il tra-
dizionale sostegno, in qualità di title
sponsor, alla squadra ravennate di
basket, a conferma del forte legame
con il territorio ed in aderenza con il
più autentico spirito cooperativo.
All’Assemblea di bilancio ha
partecipato il Presidente nazionale
AGCI, Rosario Altieri, il quale, nel
corso del suo intervento, ha evidenziato come, nonostante la difficile
congiuntura, l’ACMAR sia riuscita
a chiudere l’esercizio 2012 in attivo
ed a determinare le condizioni per
guardare al futuro, anche immediato, con la serenità di chi sa affrontare i problemi ed operare le scelte
giuste per superarli.
SI CONFERMA LA SOLIDITÀ
DELLA STORICA
COOPERATIVA RAVENNATE
CHE, OLTRE AD ESSERE
UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI
REALTÀ NEL MERCATO
NAZIONALE DELLE
COSTRUZIONI, STA
CONSOLIDANDO LA SUA
PRESENZA ANCHE IN ALTRI
CAMPI DI INTERVENTO
– QUALI LE OPERE
MARITTIME, IL SETTORE
AGRICOLO, LE ENERGIE
RINNOVABILI, IL COMPARTO
DEL PACKAGING
INDUSTRIALE – E, PROPRIO
NEGLI ULTIMI MESI, COME
SOPRA DESCRITTO,
HA ULTERIORMENTE E
PROFICUAMENTE AMPLIATO
LA PROPRIA ATTIVITÀ
NELL’AMBITO DELLE
INFRASTRUTTURE E DEL
TRASPORTO FERROVIARIO
SIA IN ITALIA CHE
ALL’ESTERO
ACMAR NON FA PERALTRO
MANCARE IL SUO ABITUALE
IMPEGNO SOCIALE IN
FAVORE DELLO SPORT
LOCALE, CON IL
TRADIZIONALE SOSTEGNO,
IN QUALITÀ
DI TITLE SPONSOR, ALLA
SQUADRA RAVENNATE
DI BASKET, A CONFERMA
DEL FORTE LEGAME CON IL
TERRITORIO ED IN
ADERENZA CON IL PIÙ
AUTENTICO SPIRITO
COOPERATIVO
AGCI / Ottobre 2013 / 15
Associazione
con una partecipazione in A.T.I., sta
eseguendo per conto di Romagna
Acque SpA, finalizzato alla costruzione del più grande impianto europeo di potabilizzazione, nell’area
della Standiana.
Si conferma, quindi, la solidità
della storica cooperativa ravennate
che, oltre ad essere una delle più
importanti realtà nel mercato nazionale delle costruzioni, sta consolidando la sua presenza anche in altri
campi di intervento - quali le opere
marittime, il settore agricolo, le
energie rinnovabili, il comparto del
packaging industriale – e, proprio
negli ultimi mesi, come sopra
IMPRENDITORIA
FEMMINILE
Il Fondo Centrale di Garanzia
e il “Giro d’Italia delle donne che fanno
impresa” al centro del tavolo di lavoro
della Cabina di Regia riunita presso
Unioncamere
Pari Opportunità
Marieli Ruini
I
necessità di una maggiore condivisione con il sistema associativo
proprio in merito all’analisi dei
fabbisogni e alla conseguente formazione che rappresenta una fase
preparatoria per la progettazione.
l 17 settembre scorso si è
riunita a Roma, presso
Unioncamere, un tavolo
di lavoro della Cabina di
Regia sull’imprenditoria
femminile. In tale occasione, Tiziana Pompei,
Vice Segretario Generale
di Unioncamere ha
aggiornato le rappresentanti delle
parti sociali, e dei coordinamenti
donne sugli ultimi sviluppi degli
impegni e delle attività relativi
all’imprenditoria femminile.
Il primo punto all’ordine del
giorno ha riguardato il Fondo
Centrale di Garanzia, che è stato
di recente trasferito al Dipartimento per le Pari Opportunità, per rendere più agevole l’accesso al
fondo e che si avvale di una sezione speciale proprio a vantaggio
delle imprese femminili, nuove e
già esistenti.
Da parte di Unioncamere è
attualmente in fase di elaborazione una brochure divulgativa utile a
diffondere le informazioni sul funzionamento e sulle possibilità di
utilizzazione del Fondo Centrale
di Garanzia.
La procedura necessaria per
accedere al Fondo segue un iter di
prenotazione delle risorse che prevede un’esplicita richiesta al
gestore e una successiva valutazione del progetto presentato. A
seguito della risposta positiva
l’impresa potrà iniziare la sua
interlocuzione con il mondo creditizio.
Le Camere di Commercio territoriali possono provvedere, in
seguito ad una specifica formazione, a supportare le imprese e in
particolare quelle femminili, per
la progettazione.
Dora Iacobelli, intervenendo a
nome degli organismi di parità
delle tre organizzazioni cooperative che fanno parte dell’Alleanza
delle Cooperative Italiane, ha
osservato che anche se il clima
generale pare oggi rispetto al passato più favorevole al credito per
le imprese femminili, ancora non
è stata resa ufficiale da parte dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) una posizione specifica che
risponda alle indicazioni già offerte da Banca Italia.
È stata in generale ribadita la
AGCI / Ottobre 2013 / 16
Secondo punto all’ordine del
giorno è stato il “Giro d’Italia
delle donne che fanno impresa
2013” giunto alla sesta edizione.
Tale manifestazione itinerante,
ideata e promossa da Unioncamere in collaborazione con le Camere di Commercio e i Comitati per
la promozione dell’imprenditoria
femminile, quest’anno verterà sui
temi del turismo, sociale e responsabile, sull’enogastronomia, sul
Made in Italy e sull’artigianato.
Il format prevede uno spazio
ad hoc per studi di settore e ricerche; verranno presentati i dati sull’imprenditoria femminile e analizzate le opportunità del turismo.
Tra i dossier non mancherà quello
sul turismo, che ne approfondisce
trend, esigenze della domanda e
risposte dell’offerta; i servizi
innovativi e le nuove professionalità. Una sessione speciale sarà
dedicata al Fondo Centrale di
Garanzia.
Alle imprenditrici verrà riservato uno spazio dedicato dove per
esempio poter esporre e promuovere i prodotti del territorio oppure offrire consulenza specifica
sulla comunicazione d’impresa.
Tra le tappe individuate ci
saranno sicuramente Napoli,
Baveno, Trento, Brindisi, Forlì
Cesena, Nuoro, Monza, Livorno,
Latina e Roma.
Il Comitato per l’Imprenditorialità
Femminile di Bergamo è tra i promotori
del premio
A cura di Antonella Greco
L
o scorso 24 settembre, presso la Camera di Commercio di
Bergamo, il Comitato per l’Imprenditorialità Femminile di
cui fa parte anche
l’AGCI, ha presentato la seconda edizione del premio “Aziende family friendly”. Oltre al Comitato
per l’Imprenditorialità Femminile, a promuovere il Premio sono
stati anche la Camera di Commercio di Bergamo, la Consulta
delle Politiche Familiari del
Comune di Bergamo, la Consigliera di Parità della provincia di
Bergamo, la provincia di Bergamo – settore Istruzione, Formazione, Lavoro, Sicurezza Lavoro
e Pari Opportunità e la ASL di
Bergamo.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di valorizzare e diffondere le
azioni di pari opportunità e di conciliazione vita-famiglia-lavoro
svolte dalle imprese bergamasche
a favore dei propri dipendenti e di
diffondere sempre più tra le aziende del territorio una cultura e
un’attenzione di tipo “family
friendly”.
Potranno partecipare al Premio tutte le imprese private con
sede in provincia di Bergamo
che stiano realizzando comportamenti/esperienze/iniziative a
favore dei propri dipendenti in
tema di pari opportunità nella
gestione/organizzazione
del
lavoro interno o di welfare
aziendale/internazionale per
facilitare la conciliazione vitafamiglia-lavoro.
L’istituzione del Premio permette sia di riconoscere l’impegno di quelle imprese che hanno
introdotto nella gestione delle
risorse umane/organizzative del
lavoro il principio delle pari
opportunità tra uomini e donne,
sia di valorizzare e dare visibilità
alle realtà imprenditoriali locali
che si sono distinte per aver ideato e attuato azioni e comportamenti “family friendly” destinati
ai propri dipendenti e/o alle loro
famiglie o comunque aventi
effetti su di esse.
AGCI / Ottobre 2013 / 17
Il Premio prevede le seguenti
categorie e per ciascuna di essa
verrà identificata almeno una
azienda vincitrice:
– Strategie per promuovere la
valorizzazione del personale interno (anche attraverso attività di formazione), i temi della parità tra i
generi e della conciliazione vitafamiglia-lavoro;
– Flessibilità lavorativa e organizzazione del lavoro condivisa;
– Strategie organizzative e/o
benefit per conciliare lavoro-famiglia-genitorialità;
– Strategie per agevolare
/sostenere la gestione domestica;
– Servizi/iniziative integrative
per accrescere/migliorare la qualità della vita dei dipendenti e/o dei
loro familiari;
– Partnership e accordi con il
territorio locale (imprese e istituzioni) per sviluppare servizi
comuni o nuovi fruibili anche dai
dipendenti.
A tutte le aziende vincitrici
sarà dato spazio e visibilità attraverso:
– Azioni di comunicazione
mirate, destinate a informare/coinvolgere i media locali;
– Una pubblicazione specifica
nella quale saranno presentate le
esperienze realizzate dalle aziende
partecipanti;
– L’utilizzo per il periodo di 2
anni del logo “family friendly”
della provincia inserendolo nel
proprio materiale di comunicazione in modo da rafforzare la propria immagine a livello locale/territoriale/regionale.
Infine tutte le aziende potranno beneficiare sia del supporto
della Rete territoriale di conciliazione gestita dalla ASL sia dell’attività di assistenza erogata
dallo Sportello Welfare della provincia di Bergamo che potrà
accompagnarle nel percorso di
definizione di altre idee progettuali o nel miglioramento dell’efficacia delle azioni/progetti introdotti/attuati.
La domanda di partecipazione,
che scadrà il 30 novembre 2013, è
disponibile sul sito www.bergamosviluppo.it
Pari Opportunità
PREMIO AZIENDE
FAMILY FRIENDLY 2013
PROGRAMMA
“MADE IN ITALY
STRAORDINARIO”
Al via il Progetto dell’Alleanza delle
Cooperative Italiane per la promozione
delle imprese cooperative all’estero
Alleanza
Raffaella De Rosa
L’
AGCI, Confcooperative e Legacoop, riunite
all’interno dell’Alleanza delle Cooperative
Italiane in collaborazione con il Ministero
dello Sviluppo Economico hanno dato vita
al “Progetto Made in
Italy straordinario” per promuovere il processo di internazionalizzazione delle imprese associate con
l’obiettivo di accrescere e rafforzare la presenza delle cooperative sui
mercati esteri. Il progetto nasce dal
crescente interesse, negli ultimi
anni, da parte delle imprese cooperative, a ricercare opportunità di
sviluppo all’estero e ad identificare
possibili percorsi innovativi in
grado di coniugare specificità cooperativa e necessità di internazionalizzazione. L’Alleanza delle
Cooperative Italiane, al fine di
rispondere alle necessità riscontrate dalle cooperative associate, ha
intrapreso azioni incentrate al rafforzamento dei rapporti con le istituzioni nazionali deputate a sostenere i processi di internazionalizzazione delle imprese. In questo
senso si inquadrano i seminari, le
relazioni gli incontri settoriali che
le tre centrali hanno avuto con il
Ministero dello Sviluppo Economico, il Dipartimento Internazionalizzazione e Promozione degli Scambi, l’ICE, SACE, SIMEST, Camere
di Commercio italiane all’estero e
ASSOCAMERE Estero. Oltre
l’Italia, i Paesi coinvolti nella realizzazione del progetto sono la
Polonia, la Russia e la Turchia e
precisamente la Polonia per il
settore agroalimentare, la Tur-
chia per quello dei servizi e la
Russia per quello industriale.
Per quanto riguarda il settore
agroalimentare che, come detto in
precedenza, coinvolgerà la Polonia, è prevista l’opportunità per le
cooperative di 8 regioni italiane
(Piemonte, Lombardia, Veneto,
Toscana, Lazio, Marche, Puglia e
Sicilia) di esportare circa 30 prodotti a DOP e IGP tra vino e olio
extra vergine d’oliva. Al riguardo è
opportuno sottolineare che nel settore agroalimentare AGCI, Confcooeprative e Legacoop rappresentano 5.100 cooperative, 720.000 produttori, 90.000 addetti ed un fatturato aggregato di 34 miliardi di
euro. Il format promozionale che
sarà proposto in quattro città (Danzica, Cracovia, Varsavia e Breslavia), prevede una breve country
presentation, un workshop di presentazione aziendale con degustazioni guidate e incontri B2B.
Il progetto riguardante il settore
dei servizi, coinvolgerà come partners imprenditori e istituzioni
della Turchia (aree portuali di
Istambul, Ismir e Mersin) e si focalizzerà sulle attività dei servizi integrati con particolare riferimento al
settore della logistica portuale con
l’obiettivo di individuare opportunità di mercato per le cooperative
italiane e forme di collaborazione
con i partners identificati. In questo
settore AGCI Servizi, Federlavoro
e Servizi-Confcoopeative e Legacoop Servizi rappresentano circa
7.000 cooperative, con 290.000
soci e circa 430.000 addetti con un
fatturato aggregato di oltre 16
miliardi di euro. La prima parte del
programma prevede la messa in
AGCI / Ottobre 2013 / 18
atto di un primo contatto diretto
con le associazioni e le istituzioni
turche per definire le reciproche
necessità e le opportunità economiche e commerciali che l’instaurazione di partnership e joint-ventures possono rappresentare per i
mercati e per le aziende delle due
nazioni. La seconda è invece incentrata sulla presenza in Italia di una
delegazione turca (rappresentanti
istituzionali e imprenditoriali individuati nella prima parte) con la
quale, attraverso un workshop,
saranno approfondite la conoscenza
del movimento cooperativo italiano
e turco e presentate le realtà aziendali, le tecniche e i processi che
caratterizzano le cooperative italiane del settore e le imprese turche, i
mercati di riferimento, le normative
che regolano il settore nei due
paesi. Altresì in questo step è previsto l’allestimento di uno spazio
per realizzare incontri B2B tra le
imprese, sia il workshop che il B2B
si svolgeranno a Trieste presso una
struttura cooperativa o istituzionale
adatta allo scopo del progetto.
La promozione di cooperative
industriali italiane legate al settore
dell’housing (serramenti, progettazione, arredamento, ecc.) presso
interlocutori russi, è l’obiettivo del
progetto riguardante il settore industriale. Le cooperative industriali di
AGCI, Confcooperative e Legacoop coinvolte nel programma sono
dislocate in tre regioni: Emilia
Romagna, Lombardia e Marche.
Nell’ambito dell’ housing le tre
centrali raggruppano 2350 cooperative, 57.000 soci, 60.100 occupati e un fatturato di 13,6 miliardi di
euro. Per la realizzazione del progetto sono previste attività che ruotano intorno all’organizzazione di
un incoming in Italia di operatori
russi nell’ambito del quale le nostre
cooperative avranno la possibilità
di promuovere i propri prodotti e
incontrare operatori del settore preventivamente selezionati e interessati al prodotto. I maggiori interlocutori di riferimento saranno: studi
di architettura e interior designers,
distributori e importatori, general
contractors, imprese di produzione
e investitori del settore.
Il budget complessivo a disposizione delle tre Centrali cooperative
per la realizzazione del progetto è
di circa 145mila euro.
RIFORMA
DEL MERCATO
DEL LAVORO
Dal monitoraggio
risultati tendenzialmente negativi
Giuseppe Gizzi
U
no dei passaggi fondamentali connessi
alla riforma del
Mercato del lavoro è
stato quello di prevedere, ad un anno
dal suo varo nel
luglio 2012, una
azione di monitoraggio e di verifica curata dall’ISFOL sulla base del sistema
delle comunicazioni obbligatorie
per l’avvio di nuovi rapporti di
lavoro.
I risultati di detta rilevazione,
riferiti al primo trimestre dell’anno in corso, appaiono sostanzialmente negativi, sia in termini
generali, sia rispetto all’ultimo
quadrimestre del 2012.
Nello specifico, gli avviamenti
con contratto a tempo indeterminato passano dal 17,7% del quarto
trimestre 2012 al 16,6% del primo
trimestre 2013, facendo registrare
un preoccupante calo dell’1,1%.
Diversamente, il lavoro a termine, forse anche grazie all’effetto della riforma stessa, che ha previsto l’introduzione di un contratto a termine acausale per la durata
massima di 12 mesi, ha evidenziato un incremento degli avviamenti dello 0,7% nel periodo di comparazione, attestandosi così al
67,3% del peso complessivo dei
nuovi rapporti nel primo trimestre
2013.
Dai dati sopracitati, emerge
quindi chiaramente come il contratto a termine rimanga la forma
più utilizzata, per il 42,9%, al
netto degli stagionali, attraverso
contratti di brevissima durata (non
superiori al mese) e, per circa un
terzo del totale degli avviamenti,
tramite contratti di durata compresa tra i 4 ed i 12 mesi.
Con riferimento alle altre tipologie contrattuali, cresce di poco
anche il lavoro intermittente
(+0,3%), con un’incidenza complessiva del 4,9% sul totale, mentre fanno segnare dati negativi le
collaborazioni (-0,1%) e, soprattutto, il contratto di apprendistato.
Questo dato è da considerarsi
ancor più negativo ove si valuti il
peso complessivo dello stesso sull’incidenza complessiva del numero di contratti avviati, che è
pari soltanto al 2,6%; esso è peraltro in diminuzione ulteriore rispetto all’anno precedente, nel quale
aveva fatto segnare un picco massimo, già non lusinghiero, del
2,9% nel primo trimestre 2012.
Dal rapporto ISFOL si evince,
inoltre, che se gli andamenti relativi al primo trimestre 2013 si confermeranno anche nei mesi successivi, verrà avvalorata l’ipotesi
che l’apprendistato non ha avviato
AGCI / Ottobre 2013 / 19
un processo sistematico di recupero al lavoro della componente giovanile della popolazione, riscontrando uno scarso favore tra le
imprese: basti pensare che, nella
fascia d’età 15-29 anni (quella del
campo d’applicazione di detto
contratto), la sua incidenza sui
nuovi avviamenti al lavoro risulta
pari a meno del 10% e che esso è
utilizzato quasi esclusivamente
nell’ambito del terziario e servizi
(circa il 70%), con valori assolutamente residuali nei settori industria, costruzioni e agricoltura.
Tuttavia, un elemento positivo
per un’inversione di tendenza si
può rinvenire nella volontà espressa dal Governo di promuovere in
materia linee-guida comuni da
parte di tutte le Regioni, la cui
offerta formativa è attualmente
parcellizzata in mille rivoli che
ostacolano non poco la diffusione
di questo contratto sul territorio.
In conclusione, i dati sul monitoraggio degli avviamenti, come abbiamo visto, non paiono
affatto incoraggianti, pur essendo
senz’altro figli dell’inquadramento della riforma del Mercato del
lavoro in uno scenario economico
fortemente depressivo, caratterizzato da un Prodotto Interno lordo
che, nel periodo considerato, è
diminuito del 2,4%.
Occorrerà pertanto attendere le
risultanze delle prossime rilevazioni, augurandoci che nel contempo
possa intervenire una ripresa della
nostra economia, per poter comprendere meglio l’impatto della
riforma stessa sull’occupazione e
sul mercato del lavoro.
Associazione
OCCORRERÀ ATTENDERE
LE RISULTANZE DELLE
PROSSIME RILEVAZIONI,
AUGURANDOCI CHE
NEL CONTEMPO POSSA
INTERVENIRE UNA
RIPRESA DELLA NOSTRA
ECONOMIA, PER POTER
COMPRENDERE MEGLIO
L’IMPATTO DELLA
RIFORMA STESSA
SULL’OCCUPAZIONE
E SUL MERCATO
DEL LAVORO
Dalle Regioni
COSTITUITA
LA MUTUA
CONSUMATORI
CAMPANIA
RAVENNA
NASCE LA NUOVA
COOPERATIVA
RAVIPLAST
U
o scorso settembre è stata costituita la
società cooperativa Raviplast da parte
di 14 soci lavoratori, con sede a Ravenna. Essa si propone di assicurare continuità occupazionale a 24 addetti della
società Pansac in amministrazione straordinaria.
Il presidente, Alessandro Miceli, ha
avanzato alla procedura di amministrazione straordinaria del gruppo Pansac, un’offerta
libera ed irrevocabile finalizzata all’acquisto del
ramo d’azienda relativo agli impianti produttivi e di
tutti i beni funzionali dell’attività produttiva ravennate, fatta eccezione per la parte immobiliare. L’affitto
degli immobili (8+6 anni), tiene conto di una ragionata modulazione dei costi in rapporto ai risultati
industriali attesi e degli investimenti previsti per il
rilancio della produzione.
La neonata cooperativa che si occuperà del confezionamento dei sacchi di imballo in plastica, potrà
già usufruire di un discreto portafoglio ordini per
circa 4 mln di euro che sarà suscettibile di incrementi di altre commesse, come previsto dal piano industriale. L’operazione promozionale si avvale dell’apporto economico derivante dall’indennità di mobilità
di 22 lavoratori e della disponibilità prevista dai fondi
C.F.I. in conto capitale e in conto prestiti. Oltre
all’apporto di alcune banche tese ad assicurare buona
parte del circolante necessario, la cooperazione si
propone di fare intervenire Cooperfidi per assicurare
alla cooperativa le necessarie garanzie per il suo sviluppo.
L’organico iniziale si avvale della partecipazione
dei responsabili degli uffici amministrativi, commerciali e di produzione ex Pansac. Nel frattempo è stato
già nominato l’Amministratore Delegato e il Revisore Unico.
L’esperienza Raviplast è uno dei tanti esempi di
quanto la Cooperazione riesca a salvaguardare e sviluppare occupazione e lavoro.
n gruppo di cooperatori campani ha
costituito, presso lo studio notarile
Percuoco di Napoli, l’Associazione
Mutua Consumatori.
Lo statuto nazionale di AGCI
prevede che essa debba operare tra
l’altro per “il miglioramento economico, l’elevazione morale, sociale e
culturale dei propri soci” (art. 1,
comma 3).
Il primo obiettivo di Mutua Consumatori è
quello di ottenere il riconoscimento quale Associazione di promozione sociale (Legge n. 383 del
7 dicembre 2000), in modo da ampliare la gamma
dei servizi che l’AGCI è in grado di offrire ai
cooperatori ed ai loro familiari.
A tal scopo, è stata costituita anche la Federazione regionale campana di Mutua Consumatori
(senza particolari oneri economici) e la Direzione nazionale della stessa, temporaneamente ospitate presso la sede di AGCI Campania, ove si può
richiedere, naturalmente a titolo gratuito, l’assistenza tecnica necessaria per addivenire alla
costituzione di ulteriori strutture locali.
Una volta raggiunto il traguardo delle quattro
Federazioni regionali, si avvierà un primo test
sul tesseramento, con una quota simbolica pari
ad 1 euro all’anno per ciascun cooperatore: dall’esito di questo censimento dipenderà la possibilità di Mutua Consumatori di essere riconosciuta quale Associazione di consumatori, nonché quella di costituire il CAF Mutua Contribuenti, anch’esso in qualità di organismo di emanazione di AGCI.
Le Associazioni territoriali che fossero interessate all’iniziativa possono contattare, per ogni
eventuale chiarimento e/o informazione, l’avv.
Agostino La Rana ai seguenti recapiti: tel.
081/5539190; fax 081/5632592; e-mail [email protected]
L
AGCI / Ottobre 2013 / 20
AGCI GALLURA
WORKSHOP DI FERMENTI
COOPERATIVI PER FAR
CRESCERE L’ECONOMIA
SOCIALE
‘‘C
ooperazione in
fermento”,
questo il tema
del workshop
che si è svolto
lo scorso 27
settembre presso il Centro
Servizi Lavoro
della provincia di Olbia Tempio e
organizzato da AGCI Gallura in
collaborazione con il Centro Servizi Lavoro. L’incontro è stato
rivolto, in particolare, alla nuova
realtà di cooperative nate nell’ultimo anno e soprattutto a quelle
sociali B. Un fenomeno che, finalmente, vuoi per la spendingreview, o per i limiti del patto di
stabilità cui devono soggiacere le
PPAA, sta prendendo corpo nel
territorio gallurese e dove AGCI
ha assunto un ruolo da protagonista supportandone costituzione e
start up.
L’incontro ha visto una buona
partecipazione di operatori sociali,
consulenti, cooperatori e imprese
sociali. I lavori sono stati aperti
dal presidente Michele Fiori che si
è soffermato sulle nuove chance
presenti nel nuovo welfare sia nei
servizi alla persona che in quelli di
inserimento lavorativo. Inoltre ha
lanciato un appello ai parlamentari per scongiurare il rischio di
innalzamento dell’IVA dal 4% al
10% nel sociale, evento che metterebbe a rischio migliaia di posti
di lavoro anche in Sardegna.
A seguire vi è stato l’intervento di Massimiliano Mura, funzionario del ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali, Capo ser-
vizi ispettivi, DTL Sassari, che ha
riportato l’esperienza dell’Osservatorio Provinciale Permanente
per la Cooperazione del nord Sardegna. Particolare apprezzamento
ha ricevuto l’intervento/testimonianza di Enrico Covoni della
cooperativa FattoriAbilità che ha
raccontato la bella esperienza di
cooperazione di inserimento lavorativo tramite le attività di opoterapia e di produzione di birre artigianali con l’ausilio di ragazzi
diversamente abili. Giorgio Sanna
dirigente del settore lavoro della
provincia di Olbia Tempio, Rosanna Veraldi responsabile del Centro
Coordinamento e alcuni compo-
AGCI / Ottobre 2013 / 21
nenti dello staff Servizi Lavoro di
Olbia hanno, ciascuno secondo il
proprio ruolo e competenze, illustrato alla platea l’ampia gamma
dei servizi offerti alle imprese e
agli utenti: sito web, e-democracy,
consulenza alle imprese, fabbisogno formativo, inserimento mirato, tirocinio formativo.
Il direttore di AGCI Gallura,
Filippo Sanna, ha infine dato alcuni dati sulla realtà sociale sarda e
precisamente:
– le cooperative sociali iscritte
al registro regionale (L.R. 16/97) a
marzo 2013 sono 1067 di cui 631
di tipo A che gestiscono servizi
socio-sanitari ed educativi;
– 22 consorzi costituiti come
società cooperative aventi la base
sociale formata in misura non
inferiore al 70% da cooperative
sociali;
– le cooperative sociali iscritte
all’Albo regionale, in Gallura
sono circa 60: 36 di tipo A, 20 di
tipo B. Di queste, ben 25, aderiscono ad AGCI.
Infine è stato rivolto un breve
cenno al lavoro di promozione
svolto dal direttivo provinciale di
AGCI OT che nell’ultimo anno ha
favorito/raccolto una dozzina di
nuove adesioni e costituzioni
approfittando delle occasioni legate all’anno ONU.
Tutto ciò ha altresì confermato
che le esperienze locali inducono
certamente ad essere ottimisti
circa le prospettive future del
movimento cooperativo nello scenario globale rafforzando la convinzione che “le cooperative costruiscono un mondo migliore”.
Dalle Regioni
LE ESPERIENZE LOCALI
INDUCONO AD ESSERE
OTTIMISTI CIRCA LE
PROSPETTIVE FUTURE
DEL MOVIMENTO
COOPERATIVO NELLO
SCENARIO GLOBALE
RAFFORZANDO
LA CONVINZIONE CHE
“LE COOPERATIVE
COSTRUISCONO UN
MONDO MIGLIORE”
Formazione
CONSORZIO
MEUCCIO RUINI
NEWSLETTER 5
★★★
PRAIRIE – Promoting gendeR
bAlance In euRopean cooperative kEy
positions
Il 28 agosto 2013 il Consorzio Nazionale Meuccio Ruini, in collaborazione con
gli enti di formazione di Confcooperative
e Legacoop, e con il partner europeo DIESIS, partecipa ad un progetto europeo per
promuovere la presenza femminile nelle
posizioni decisionali delle cooperative
europee. L’azione, denominata PRAIRIE,
ha come obiettivo quello di far acquisire
alle figure apicali e al management consapevolezza della rilevanza del genere in termini di organizzazione e gestione della
diversità così come in termini di rappresentanza, produttività, qualità del servizio/prodotto e quindi di competitività.
Questo approccio è particolarmente coerente con gli aspetti della partecipazione,
dell’orientamento alla rendicontazione
sociale che sono propri del mondo cooperativo.
orientare i sistemi sanitari e sociali alle
necessità delle popolazioni in via di
invecchiamento, in forte aumento, come
riportano i dati attuali e previsionali.
L’ACI ritiene che il Governo italiano
debba sviluppare una politica che si
ponga anche l’obiettivo di indirizzare,
orientare ed affiancare azioni che da più
parti già promuovono enti ed associazioni; tali azioni possono essere rese sinergiche e più incisive da un chiaro indirizzo ed un sostegno governativo.
★★★
Invecchiamento Attivo – l’ACI
apprezza l’iniziativa del Ministro della
Salute per lo sviluppo di una politica
sul tema dell’Invecchiamento attivo
L’Alleanza delle Cooperative Italiane apprezza l’iniziativa del Ministro
della Salute rivolta a sviluppare una
politica sul tema dell’invecchiamento
attivo. L’incontro tenutosi il 3 luglio
scorso tra il consigliere del Ministro
della Salute, Angelo Lino Del Favero e
una delegazione dell’ACI che ha visto la
partecipazione di Eugenio De Crescenzo, Presidente di AGCI Solidarietà e del
Presidente del Consorzio Meuccio
Ruini, Maria Ruini, trova consensi positivi all’interno dell’ACI: l’Alleanza condivide il documento “Strategia e piano
d’azione per l’invecchiamento sano in
Europa 2012-2020” redatto dall’ufficio
europeo della Organizzazione Mondiale
della Sanità. Il documento propone una
strategia articolata in quattro sezioni,
individua delle aree strategiche e propone cinque interventi prioritari. Il documento richiede agli Stati Membri, in collaborazione con la Commissione Europea, di intraprendere in modo pragmatico e continuativo azioni tendenti ad
★★★
Fondo Ruini - La biblioteca è pronta alla consultazione
La Dott.ssa Roberta Ponziani, già
responsabile della Biblioteca del Dipartimento di Studi Politici dell’Università di
Roma La Sapienza, ha ultimato l’archiviazione e la catalogazione dei volumi donati
dalla Presidente Ruini all’AGCI. I volumi,
per chi lo desiderasse, potranno essere
consultati previa richiesta all’Ufficio
Studi.
★★★
FON.COOP. – Avvio delle attività
dei progetti finanziati
Terminata la pausa estiva il Consorzio
Meuccio Ruini riprende la propria attività
dedicandosi ai nuovi piani approvati da
Fon.Coop. Lo staff, insieme ai diversi
responsabili dei progetti, ha già organizzato e pianificato le varie azioni formative.
Seguiranno nel mese di settembre incontri
operativi per definire ulteriori sviluppi.
★★★
Gruppo operativo di lavoro per
l’utilizzo delle opportunità rivenienti
dai programmi internazionali, europei e
nazionali
È stato istituito da AGCI Nazionale un
gruppo operativo di lavoro per l’utilizzo
delle opportunità internazionali, europee e
nazionali, costituito dai legali rappresentanti delle strutture di servizio del sistema
AGCI. Per le attività di internazionalizzazione di cooperazione esterna già avviate
con DIESIS, il rappresentante è il Dott.
Gianni Berton, affiancato dalla Dott.ssa
Micaela Di Gennaro. Per il Consorzio
Meuccio Ruini le attività saranno coordinate dal Dott. Enrico Casola.
AGCI / Ottobre 2013 / 22
★★★
Programmazione 2014-2020
Il 1 agosto 2013, il Forum Nazionale
del Partenariato Economico e Sociale si è
riunito a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, per fare il punto sullo stato dei
lavori di preparazione del documento
base, che si utilizzerà per procedere al
nuovo Accordo Partenariale. Oltre ai vari
rappresentanti del MiSE, è intervenuto
anche il Ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, il quale raccomandando un uso più efficace e strategico dei
fondi comunitari, ha illustrato alcune
tematiche prioritarie della prossima programmazione. Insieme ai più tradizionali
interventi a sostegno della povertà e dell’occupazione, i nuovi PO prevederanno
interventi di innovazione del sistema produttivo tradizionale come il “Made in
Italy”, innovazione del sistema agricolo,
incentivi all’accesso al credito e nuovi
approcci per i beni culturali ed il turismo.
Ancora tra le ipotesi vi è invece la possibilità di istituire una struttura centrale di
coordinamento della governance della
programmazione.
★★★
Seminario comunicazione politica:
un messaggio forte
Il Consorzio Meuccio Ruini nell’ambito delle iniziative sociali e dell’attività
formativa svolta, partecipa con l’intervento del Presidente Prof.ssa Marieli Ruini al
Seminario in Comunicazione “Società e
Politica” che si svolge dal 10 al 13 ottobre
a Gabicce, con relatori e docenti come
Paolo Crepet, Oliviero Toscani, Roberto
Balzani, Stefano Folli, Marco Frittella,
Guido Oldani, etc etc. Quattro giorni di
full immersion per approfondire un delicato tema di forte attualità: la Società è cambiata ma la Politica non sembra accorgersene, ripiegata su se stessa. Possono allora
intervenire gli operatori della comunicazione, cercando di migliorare i contenuti e
divulgare solo idee e programmi che ne
abbiano? Lo slogan infatti del seminario è:
non si può più comunicare il vuoto. Il
Consorzio Meuccio Ruini ha dato il suo
patrocinio condividendo l’obiettivo positivo e sociale del messaggio.
ACI Turismo, in particolare, segnala lo stato
d’avanzamento del progetto Cooproute finalizzato alla creazione dell’Itinerario Europeo della Cultura Cooperativa; il progetto
ha come capofila Cecop ed
è promosso dalle tre Centrali cooperative italiane;
inoltre vi partecipano altri
14 partner di vari Paesi
europei. Il progetto è partito il 1 settembre e durerà 18 mesi. ACI Turismo,
inoltre, ha avviato la fase
costituente di una rete di
cooperative che gestiscono ostelli, rifugi e case per
ferie; all’aggregato potranno aderire tutte le
cooperative che si impegnano ad adottare pratiche di sostenibilità, qualità, relazione col territorio.
Ricordiamo che la BITAC –
Borsa Italiana del Turismo
Cooperativo ed Associativo – è una manifestazione
creata dalle componenti
turistiche delle tre principali Centrali Cooperative
italiane per promuovere la
conoscenza e la collaborazione tra le imprese e
favorire la commercializzazione dell’offerta turistica cooperativa. Realizzata inizialmente alla fine
degli anni Settanta, la
BITAC ha riaperto i battenti a Firenze nel 2008.
Nucleo centrale della
manifestazione è il workshop tra cooperative,
consorzi, associazioni, da
un lato, e tour operator e
Cral, dall’altro. A questo si
aggiungono, momenti di
approfondimento tematici, presentazioni di progetti ed iniziative. AGCI
Culturalia, FederCultura
Turismo Sport-Confcooperative e Legacoop Turismo
sono impegnate a far crescere ulteriormente la
manifestazione, arricchendola ogni anno di nuove
iniziative e contenuti.
Per informazioni:
www.bitac.org
[email protected]
SISTRI: operativo dal 1°
ottobre per i gestori di
rifiuti pericolosi
Dal prossimo 1° ottobre il
SISTRI (Sistema telematico di controllo della tracciabilità dei rifiuti) entrerà in vigore con le revisioni e semplificazioni contenute
nel
D.L.
n.
101/2013, recante“Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di
razionalizzazione nelle
pubbliche amministrazioni”.
Nello specifico, si prefigura una partenza in due
tempi: alla data sopra
indicata, l’avvio riguarderà gli enti e le imprese
che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi – e
non più anche quelli speciali – a titolo professionale, ovvero effettuano
operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio o intermediazione degli stessi; solo
a partire dal 3 marzo
2014, salvo ulteriori proroghe, saranno coinvolti i
produttori iniziali di rifiuti pericolosi.
In sede di prima applicazione della nuova disciplina, è prevista una moratoria dell’applicazione
delle sanzioni per le violazioni meramente formali.
AGCI / Ottobre 2013 / 23
AGCI
Attualità
AGCI
Iniziative
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Notizie
AGCI
Appuntamenti
BITAC 2013 a Bari
Si terrà a Bari il 28 e 29
novembre la sesta edizione della BITAC (Borsa italiana del turismo cooperativo e associativo), articolata in due convegni pubblici e nella giornata dedicata alle contrattazioni.
La Bitac è promossa da
AGCI Culturalia, Confcooperative Federcultura e
Legacoop Turismo sotto
l’egida dell’Alleanza delle
Cooperative Italiane (ACI
Turismo). I convegni, previsti il 28, saranno dedicati, uno ai temi di rilevanza
regionale e l’altro al ruolo
delle cooperative turistiche nello sviluppo e nell’integrazione territoriale.
Previsto anche un incontro
tra le cooperative che
gestiscono ostelli, rifugi e
case per ferie, propedeutico alla costituzione di una
specifica rete all’interno di
ACI Turismo.
Alla BITAC saranno presenti numerosi operatori
turistici della domanda
(buyers) fra tour operator,
CRAL e associazioni. L’Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale
collaborerà nell’evento,
che pertanto assumerà
carattere internazionale.
Tutte le cooperative sono
invitate a partecipare
anche se non espressamente operanti nel turismo. La BITAC infatti consente anche incontri bilaterali dedicati allo scambio di esperienze, alla partecipazione a progetti,
alla ricerca di partenariati,
la formazione, il fund raising, la consulenza, la
costruzione di reti tematiche e territoriali.
Azioni di informazione e
di promozione dei prodotti agricoli nei Paesi
Terzi: avviso di gara UNASCO
L’UNASCO scarl partecipa
a specifica gara, indetta
dal MIPAAF, in risposta
all’“Invito a presentare
proposte ai sensi del
Regolamento CE del Consiglio 3/2008 e del Regolamento dì Esecuzione (UE)
n. 1085/2011 della Commissione che modifica il
Regolamento (CE) della
Commissione 501/2008 Azioni di informazione e
di promozione dei prodotti agricoli nei Paesi
Terzi”.
Le Società interessate a
concorrere, quale Ente
esecutore, alla realizzazione del programma
sulla base del progetto
elaborato da UNASCO
(che costituirà il Capitolato Tecnico) dovranno
inviare ad UNASCO per
posta le loro manifestazioni di interesse, unitamente a referenze e
informazioni su struttura
e fatturato.
Le Società selezionate
saranno invitate successivamente a presentare
offerta formale.
Nel sito dell’indicato
Ministero – Sezione Qualità e Sicurezza – Gare
(www.politicheagricole.it
), è consultabile l’intero
Bando di gara.
Nel sito dell’UNASCO –
Sezione Osservatorio –
Bandi e Avvisi (www.unasco.it), sono, invece consultabili altre informazioni utili messe a disposizione da UNASCO e il Capitolato Tecnico.
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