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Piano di Zona anno 2011 - 2015 Progetti
Regione del Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 9 TREVISO C O N F E R E N Z A D E I S I N D A C I PIANO DI ZONA 2011-2015 ALLEGATI: AREE D’INTERVENTO Dettaglio dei Progetti A.U.l.s.s. n. 9 di Treviso - Direzione dei Servizi Sociali R A.U.L.S.S. n. 9 Treviso C O Regione del Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 9 TREVISO N F E R E N Z A D E I S I N D A R PIANO DI ZONA 2011-2015 AREE D’INTERVENTO Dettaglio dei Progetti A.U.l.s.s. n. 9 di Treviso - Direzione dei Servizi Sociali C I SOMMARIO 1. 2. 3. 4. FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Percorsi sperimentali di Affido Familiare Programmazione e monitoraggio dei percorsi residenziali per minori “QWERT” Comunità di Famiglie PERSONE ANZIANE 1. Telelaboratorio 2. Appropriatezza e gestione delle terapie farmacologiche degli ospiti non autosufficienti delle Residenze per Anziani 3. Sostegno alla domiciliarità delle persone anziane e sviluppo dei Centri Servizio 4. La sensibilizzazione del territorio sull’età anziana 5. Sviluppo della rete per il decadimento cognitivo 1 3 8 12 16 19 21 27 31 34 38 DISABILITÀ Sviluppo della rete dei servizi diurni, residenziali e di pronta accoglienza per persone disabili Affidamento Familiare per persone disabili adulte Promozione e valutazione della qualità nei servizi per persone disabili Percorsi di vita adulta Continuità scuola - lavoro Aggiornamento e diffusione dei progetti di sensibilizzazione con le scuole e la comunità Prosecuzione e potenziamento di interventi innovativi e di coinvolgimento della Comunità nell’ambito dei centri diurni e delle attività a carattere diurno 45 47 55 59 65 69 72 76 DIPENDENZE 1 “Mamma beve Bimbo beve”: la comunicazione propedeutica all’intervento educativo, nella prevenzione dei rischi legati al consumo di alcol in gravidanza e allattamento. 2 Prevenzione delle patologie correlate: Epatite HCV (Hepatitis C Virus) 3 Sostegno Orientamento - Occupazione - Inclusione 4 Cre.Attiv@mente” - Progetto di sistema Area Giovani: prevenzione selettiva , intercettazione precoce e interventi innovativi a favore dei giovani 81 83 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 87 90 94 SALUTE MENTALE 1. Orientamento e ricerca attiva del lavoro 2. Dalla residenzialità alla ricerca delle risorse dell’abitare 3. Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) nella Comunità Locale: le forme della partecipazione e della condivisione 99 101 106 109 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE 1. Osservatorio locale su marginalità e integrazione 2. Perfezionamento delle modalità di segnalazione, di accesso e di monitoraggio dell’utenza inserita presso le strutture di accoglienza e beneficiaria delle iniziative di recupero psicosociali 113 115 118 IMMIGRAZIONE 1. Gli interventi di mediazione linguistica, culturale e sociale 2. La rete informativa territoriale 123 125 128 PROGETTI DI INTEGRAZIONE TRA AREE DI INTERVENTO 1. Coordinamento delle azioni a favore di persone con problemi di salute mentale e dipendenza da sostanze 2. Collaborazione tra servizi per il coordinamento delle azioni a favore delle persone disabili che presentano problemi di salute mentale 3. Collaborazione tra servizi per il coordinamento delle azioni a favore delle persone anziane che presentano problemi di salute mentale 4. Fondazione di partecipazione onlus per la co-gestione delle attività residenziali e semiresidenziali del settore disabilità dell’Azienda Ulss n. 9 5. Regolamentazione della compartecipazione dell’utenza e predisposizione di un modello di verifica delle autocertificazioni 133 135 I 139 143 146 148 A cura dell’Ufficio di Piano della Direzione dei Servizi Sociali dell’Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Paolo Betteti, Laura Villanova, Francesca Facchini, Antonietta Davi II Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI 1 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI 2 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 1 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti Progetto di benessere/salute: Percorsi sperimentali di Affido familiare Direttore di progetto: d.ssa Idana Morandin – Referente Area Famiglia, Infanzia, minori….. Capo progetto: dr.ssa Alba Compagnone PREMESSA La Legge riconosce il diritto di ogni bambino o ragazzo a crescere nella propria famiglia o nell'ambito di una famiglia affidataria e, solo se ciò non è possibile, in una comunità di tipo familiare. L'accento posto sulla "famiglia del bambino", ha contribuito a spostare l'attenzione dei servizi, delle istituzioni ed anche del legislatore, dalla protezione del bambino o ragazzo minore di età, al sostegno del suo mondo di vita e di relazione. La Regione Veneto ha attuato politiche di intervento verso le famiglie vulnerabili cercando, fra l'altro, di favorire i processi di de-istituzionalizzazione attraverso la diminuzione degli allontanamenti dal nucleo genitoriale e l'aumento del numero dei bambini e dei ragazzi in affido familiare. Come le stesse Linee guida sull’Affido Familiare del 2008 evidenziano, ci sono però tutta una serie di questioni ancora aperte rispetto all’affido etero-familiare di bambini piccoli e piccolissimi, di adolescenti e di bambini e ragazzi stranieri, queste e altre situazioni richiedono la ricerca e la sperimentazione di percorsi di affido diversificati e “creativi”. L’esperienza di questi anni ed i percorsi posti in essere hanno evidenziato la necessità di attivare una pluralità di percorsi che prevedano anche il supporto professionale di un educatore per il sostegno alla famiglia affidataria al fine di rispondere alla complessità dei bisogni dei bambini, degli adolescenti e dei giovani. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Tutta l’Azienda U.L.S.S. n. 9 OBIETTIVI 1. Individuare nuove forme di accoglienza adeguate ad adolescenti 2. Sviluppare nuovi percorsi formativi/informativi riguardanti la pratica dell’affidamento familiare per la fascia d’età dei ragazzi prossimi alla maggiore età e/o neo–maggiorenni che non trovano nella loro famiglia sufficiente sostegno e guida per il raggiungimento dell’autonomia di vita 3. Individuare nuovi “percorsi di affido” da supportare con la figura dell’educatore TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anni 2011-2012 TARGET UTENZA Adolescenti RISULTATI PREVISTI Rendere disponibili percorsi di accoglienza per adolescenti, attraverso l’individuazione di soggetti idonei (persone/famiglie con bed and breakfast, agriturismo etc…) Nuovi soggetti accoglienti Realizzazione sociale di campagna Nuovi soggetti accoglienti Verifica della disponibilità dei soggetti individuati alla partecipazione a percorsi informativi/formativi dedicati. Nuovi soggetti accoglienti Realizzazione dei percorsi informativi /formativi dedicati, qualora vi siano soggetti che aderiscono. Famiglie affidatarie disponibili a “percorsi di affido” da Individuazione/formazione supportare con educatore disponibili. informativa/ di famiglie marketing affidatarie Famiglie affidatarie disponibili a “percorsi di affido” da Avvio di percorsi protetti con il supporto dell’Educatore supportare con educatore professionale. 3 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Comuni Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario Dirigente Psicologo 0,05 Totale 0,05 Educatore Professionale 0,05 0,05 Collaboratore Amm.vo (ruolo tecnico) 0,05 0,05 Totale 0,10 0,05 0,15 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.Ulss 9 Comune/i Unione Ass. Comuni Enti e Istituti religiosi IPAB Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro DENOMINAZIONE ENTE Azienda Ulss n. 9 P Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo 4 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) G C altro Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti AZIONI ANNO 2011 TARGET AZIONI Adolescenti Nuovi soggetti accoglienti Minori Famiglie affidatarie disponibili a percorsi “protetti” 1. Ricerca dei soggetti secondo i criteri individuati (famiglie con B&B, …) 2. incontri con servizi dell’area per illustrare nuove progettualità (servizi territorio e Amm. Comunali) 3. Studio grafico del materiale informativo e web da utilizzare nella campagna informativa/di marketing sociale 4. Produzione materiale informativo 5. Diffusione materiale informativo ai soggetti identificati e sviluppo sito web con apposita pagina – sviluppo delle azioni conseguenti con l’ufficio stampa. 6. Attuazione percorso formativo per i bed and breakfast (qualora ci siano soggetti che aderiscono) 7. A bisogno individuato, avvio della sperimentazione e monitoraggio della stessa. 8. Individuazione di famiglie affidatarie disponibili al percorso protetto tra quelle già formate con il corso base (a fronte di un bisogno individuato) 9. incontri con servizi dell’area per illustrare nuove progettualità (servizi territorio e Amm. Comunali) 10. Formazione specifica. 11. Avvio di percorsi protetti. Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 5 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: produzione elenchi soggetti disponibili Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): Standard sì produzione materiale informativo - creazione pagina web contatto ufficio stampa sì percorso formativo per i nuovi gestori di bed & breakfast (qualora ne siano stati individuati di disponibili al progetto) sì Avvio di nuovi percorsi protetti di affidamento familiare con il supporto dell’Educatore professionale (qualora siano state individuate famiglie disponibili al progetto) sì AZIONI ANNO 2012 TARGET AZIONI Adolescenti Nuovi soggetti accoglienti Minori Famiglie affidatarie disponibili a percorsi “protetti” 1. Monitoraggio attività anno 2011 2. Eventuale riattivazione della Campagna Promozionale 3. Eventuale avvio percorsi formativo 4. Ulteriore avvio di percorsi protetti con il supporto dell’educatore professionale 5. Avvio di nuovi percorsi formativi 6. Aggiornamento/ sviluppo di percorsi protetti. Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: Monitoraggio attività anno 2011 sì eventuale riattivazione della campagna promozionale sì aggiornamento/sviluppo di percorsi di affidi protetti sì Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): 6 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNO 2012 PROGETTO Costo del personale 2011 2012 6.700,00 6.700,00 2013 2014 2015 Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi “Percorsi sperimentali di Affido familiare” Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 6.700,00 6.700,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Percorsi sperimentali di Affido familiare PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 7 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 6.700,00 3.050,00 3.050,00 3.650,00 3.650,00 6.700,00 Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti Progetto di benessere/salute: Programmazione e monitoraggio dei percorsi residenziali per minori Direttore di progetto: dr.ssa Idana Morandin - Referente Area Famiglia, Infanzia, minori….. Capo progetto: dr. Stefano Bottacin – dr. Pier Angelo Ostan 2 PREMESSA La Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia del 20 novembre 1989 ratificata in Italia nel 1991 (Legge 176/91) considera i bambini e i ragazzi di minore età a pieno titolo come soggetti, con propri bisogni e necessità che devono essere soddisfatti. Viene soprattutto riconosciuto il loro diritto a crescere in un ambiente che garantisca relazioni affettive, educative e sociali stabili e significative. Tale principio è sancito con particolare forza dalla Legge 184/83, a partire dallo stesso Titolo che, con le modifiche apportate dalla Legge 149/01 è diventato: "Diritto del minore ad una famiglia". Inoltre l'art. 1 al comma 1, recita che: "il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell'ambito della propria famiglia", mentre il comma 5 sancisce il diritto del minore stesso a vivere, crescere ed essere educato comunque nell’ambito di una famiglia qualora la famiglia di origine non sia in grado di provvedere. Solo nel caso in cui non sia possibile l’inserimento nella propria od in altra famiglia, l’art.2 della Legge citata consente il collocamento in una Comunità . Molti e diversi sono i soggetti che a vario titolo si occupano dei minori in difficoltà che vivono l’accoglienza fuori dalla propria famiglia d’origine: l’Azienda Ulss, i Comuni, il Privato Sociale, le Comunità residenziali nelle diverse tipologie e, altrettanto diffusa è l’esigenza di condividere un percorso di riflessione e confronto per costruire insieme percorsi di buone prassi, con l’obiettivo di rispondere ai reali bisogni dei bambini dei ragazzi e degli adolescenti. Si rende pertanto necessario sviluppare le sinergie presenti nella rete territoriale, sperimentare modalità innovative di accoglienza e condividere fra i vari soggetti corretti rapporti, percorsi concordati e buone prassi. Ciò per garantire ai minori assistiti che la permanenza in Comunità non rappresenti una soluzione definiva, bensì soltanto un momento del proprio percorso esistenziale, anche nelle situazioni in cui non sia possibile il reinserimento nella propria famiglia di origine. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.L.S.S. n. 9 OBIETTIVI - Attivazione di un tavolo di lavoro composto dai vari soggetti coinvolti; Predisposizione di un documento di programmazione e di definizione di buone prassi; Sperimentazione di percorsi residenziali innovativi/alternativi TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI - Direzioni dei Distretti e Servizi U.l.s.s. Servizi Sociali Comunali Privato Sociale Gestori di strutture residenziali Associazioni Anni 2011 - 2012 TARGET UTENZA Progetto di sistema RISULTATI PREVISTI Attivazione del tavolo Soggetti coinvolti: Servizi Ulss, Servizi Sociali comunali, Predisposizione del documento di programmazione e Privato Sociale, Gestori di Strutture residenziali, definizione di buone prassi Associazioni Sperimentazione di percorsi residenziali innovativi/alternativi 8 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Anni 2013 – 2014 - 2015 TARGET UTENZA Progetti RISULTATI PREVISTI Soggetti coinvolti: Servizi Ulss, Servizi Sociali comunali, Privato Sociale, Gestori di Strutture Residenziali, Associazioni Realizzazione di un tavolo permanente di monitoraggio RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Dirigente Psicologo Educatore Professionale Comuni Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 0,05 0,1 0,1 0,05 Totale 0,05 0,1 0,15 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.Ulss 9 Unione Ass. Comuni Comune/i IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro Azienda Ulss 9 P (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) G C (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) (coinvolgimento) Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. 2. 3. 4. Identificazione dei soggetti da coinvolgere nel tavolo di lavoro Attivazione del tavolo di lavoro Incontri del tavolo di lavoro Analisi dei bisogni di residenzialità Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 9 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard Attivazione tavolo Di processo (al 30.06): Di processo (al 31.12): Di esito (al 31.12): sì n. incontri del tavolo Almeno 2 n. incontri del tavolo Almeno 4 Effettuazione analisi dei bisogni di residenzialità sì AZIONI ANNO 2012 1 2 3 4 Predisposizione bozza del documento di programmazione e definizione di buone prassi Condivisione nel tavolo di lavoro della bozza di documento Approvazione e recepimento del documento Attuazione del documento Azioni Scansione mensile 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012 Tipologia indicatore Indicatore Standard Predisposizione bozza del documento di programmazione e definizione di buone prassi Di struttura: sì Di processo (al 30.06): Condivisione nel tavolo di lavoro della bozza di documento sì Di esito (al 31.12): Approvazione e recepimento del documento sì AZIONI ANNI 2013 – 2014 – 2015 1. Realizzazione di un tavolo permanente di monitoraggio Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2013-2014-2015 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di processo (al 31.12): Di esito (al 31.12): Indicatore Realizzazione del tavolo permanente di monitoraggio Standard sì n. incontri del tavolo di monitoraggio Almeno 2 n. incontri annui del tavolo di monitoraggio Almeno 4 Effettuazione report annuale sì 10 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Costo del personale 2011 2012 2013 2014 2015 6.700,00 6.700,00 6.700,00 6.700,00 6.700,00 Costo dei beni sanitari e non Programmazione e monitoraggio dei percorsi residenziali per minori Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 6.700,00 6.700,00 6.700,00 6.700,00 6.700,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Programmazione e monitoraggio dei percorsi residenziali per minori PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 11 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 6.700,00 3.050,00 3.050,00 3.650,00 3.650,00 6.700,00 Piano di Zona 2011-2015 3 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti Progetto di benessere/salute: Progetto “QWERT” Direttore di progetto: dr. Enrico Di Giorgi (Responsabile Distretto Socio Sanitario n.1) Capo progetto: dr. Antonio Galeotti – dr. Pier Angelo Ostan PREMESSA Il progetto QWERT (ossia le lettere corrispondenti ai primi cinque tasti della tastiera di un PC) muove dalla constatazione della facilità con cui oggi i minori accedono a informazioni ed esperienze mediante l’impiego delle più attuali tecnologie comunicative (internet, blog, sms, etc.). Se da una parte ciò può anticipare positivamente l’espressione delle potenzialità, dall’altra può rendere pericolosamente precoci le condotte a rischio. Si prevede pertanto l’attivazione di una piattaforma protetta di Social Network, aperta inizialmente all’accesso esclusivo degli studenti delle Scuole Medie di Treviso, gestita da operatori socio educativi e sanitari e tesa, attraverso attività specifiche, a stimolare l’interazione virtuale e reale con e tra i ragazzi e nell’offrire loro un supporto relazionale ed educativo per la condivisione e la pratica di stili di vita orientati alla sobrietà e ai comportamenti di salute. Il progetto avrà un avvio sperimentale presso il Distretto Socio Sanitario n. 1 di Treviso e, a seguito di monitoraggio e verifica, una promozione e la progressiva attivazione anche nell’ambito degli altri territori distrettuali aziendali. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.l.s.s. n.9 – Distretto Socio Sanitario n. 1 (Scuole della Città di Treviso nel corso del 1° anno sperimentale di progetto) OBIETTIVI • • • Innovare le forme di contatto, ascolto e comunicazione con e tra i ragazzi in età evolutiva (preadolescenti). Avvicinare i servizi ai loro reali bisogni. Offrire, mediante una piattaforma virtuale di scambio e di promozione delle abilità di vita (life-skills), dell’autostima e dell’autoefficacia, percorsi individuali e gruppali che valorizzino le loro potenzialità positive. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Realizzazione dei previsti incontri motivazionali e di formazione presso le classi delle scuole aderenti. Iscrizione e coinvolgimento degli allievi nelle attività. Attivazione a regime della piattaforma Social network e delle attività correlate Allievi delle scuole medie di Treviso (Dss n.1) Monitoraggio degli interventi Elaborazione report valutativo Amministratori, dirigenti scolastici, insegnanti, genitori Incontri d’illustrazione degli esiti ottenuti degli allievi scuole medie di Treviso Dirigenti scolastici, insegnanti e genitori delle scuole Contatti con le scuole, incontri di presentazione del medie dei Comuni di Silea e S. Biagio (Dss n. 1) e degli progetto e raccolta delle adesioni Istituti scolastici presso un secondo territorio distrettuale 12 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti Anno 2012 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Insegnanti referenti delle scuole medie di Silea e S. Biagio (Dss n. 1) e degli Istituti scolastici presso il Realizzazione del percorso formativo previsto secondo territorio distrettuale Realizzazione degli incontri informativi e motivazionali Allievi delle scuole medie presso le classi delle scuole aderenti e avvio della piattaforma Social network e delle attività correlate Dirigenti scolastici, insegnanti e genitori delle scuole Contatti con le scuole, incontri di presentazione del medie presso i restanti territori distrettuali progetto e raccolta delle adesioni Anni 2013 – 2014 - 2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Attivazione a regime della piattaforma Social network e Allievi delle scuole medie dei 4 territori distrettuali delle attività correlate aderenti al progetto Monitoraggio degli interventi Elaborazione report valutativo e diffusione dei risultati RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Dirigente Psicologo Infermiera Professionale Educatore Professionale Comuni Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 0,05 1 0,3 0,3 0,3 1,05 0,3 Totale 0,05 1 0,6 1,65 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE Comune /i ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Unione Ass. Comuni Enti e Istituti religiosi IPAB Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Azienda Ulss n. 9 Treviso Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C P C Cooperativa sociale Servire, Cooperativa sociale Sestante Ditta H Farm Scuole Medie di TV Lions Club TV G P P P G C C C Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. 2. 3. 4. 5. Attività on line del Social Network Interventi off line in classe e sul territorio Attività di verifica degli interventi e report valutativo Incontro di diffusione e discussione risultati Avvio campagna di raccolta adesione al progetto da parte delle rimanenti scuole del Distretto Socio Sanitario n. 1 e degli Istituti di un altro Distretto Socio Sanitario 13 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 Azioni FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 Progetti 11 12 1 2 3 4 5 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Standard Operatori distrettuali di progetto 2 Funzionamento Social Network a TV sì Di struttura: Di processo (al 30.06): Incontri di verifica periodica Almeno 3 Di processo (al 31.12): Incontri di promozione e raccolta adesioni altre scuole di bacino Almeno 2 incontri (1 per Silea/S.Biagio e 1 per altro Dss) Elaborazione report valutativo sì Diffusione e discussione risultati (1 incontro con comune, scuole, famiglie) sì Di esito (al 31.12): AZIONI ANNO 2012 1. 2. 3. 4. 5. Incontri informativi e motivazionali nelle classi delle scuole di Silea/S.Biagio (Dss n.1) e presso le scuole di un secondo Distretto Socio Sanitario (DSS) Avvio attività di Social Network (on line e off line) Verifica degli interventi e report valutativo Incontro di diffusione e discussione risultati Avvio campagna di raccolta adesione al progetto da parte delle scuole degli altri due DSS Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di processo (al 31.12): Di esito (al 31.12): Indicatore Funzionamento Social Network nel secondo Dss n. 1 operatore distrettuale a disposizione del progetto da attivare nel secondo Dss Standard sì 1 Incontri di verifica interventi Almeno 3 Incontri di promozione e raccolta adesioni scuole dei restanti Dss Almeno 1 incontro per Distretto s.s. Elaborazione report valutativo sì Diffusione e discussione risultati (incontro con comuni, scuole, famiglie) Almeno 1 incontro per Distretto s.s. 14 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti AZIONI ANNI 2013 - 2014 – 2015 1. 2. 3. 4. Funzionamento a regime Social Network e attività correlate in tutti e 4 i Distretti Verifica degli interventi Report valutativo Incontro di diffusione e discussione risultati Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2013-2014-2015 Tipologia indicatore Di struttura: Indicatore Standard Funzionamento Social Network nei 4 Dss sì n. 2 operatori distrettuali a disposizione del progetto (uno nel terzo ed uno nel quarto distretto) 2 Di processo (al 30.06): Incontri di verifica Almeno 2 incontri per Distretto s.s. Elaborazione report valutativo sì Diffusione e discussione risultati (incontro con comuni, scuole, famiglie) Almeno 1 incontro annuo per Distretto s.s. Di esito (al 31.12): PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 2011 2012 2013 2014 2015 Costo del personale 50.309,00 61.078,00 82.616,00 82.616,00 82.616,00 Costo dei beni sanitari e non 15.000,00 32.500,00 65.000,00 65.000,00 65.000,00 PROGETTO Costo dei servizi QWERT Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi 16.250,00 TOTALE COSTI 81.559,00 93.578,00 147.616,00 147.616,00 147.616,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: QWERT PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 81.559,00 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 Fondo sociale 15 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 65.309,00 16.250,00 81.559,00 81.559,00 Piano di Zona 2011-2015 4 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti Progetto di benessere/salute: Comunità di Famiglie Soggetto proponente: Associazione “Segno di Alleanza” – Comunità di famiglie “Kairos” PREMESSA Questo progetto nasce da un gruppo di persone e di famiglie, diverse tra loro, che credono nel valore della famiglia come luogo di relazione e che desiderano sperimentarsi nella vita comune, per stare bene, per realizzare meglio il proprio progetto di vita, per poter dare più senso al proprio stare nella società. Il progetto di seguito descritto rappresenta lo sviluppo di quanto indicato nel precedente piano di zona. L’associazione Segno di Alleanza è una rete di famiglie che ha tra le sue finalità vivere e diffondere la cultura dell’accoglienza, della solidarietà sociale e di promozione della famiglia nella logica del welfare community. Nel concreto dette finalità si esprimono anche attraverso la creazione nel nostro territorio di “comunità di famiglie”. Ispirandosi, poi, ai valori della vita evangelica, propone esperienze di vita comunitaria, di accoglienza, eventi di formazione e momenti di condivisione rivolti ai soci e/o a esterni. La comunità di famiglie di Kairos è una struttura abitativa in cui più famiglie vivono accanto, nel rispetto della sovranità e autonomia familiare, condividendo spazi, momenti ed una progettualità comune. Si tratta quindi di spazi comunitari di rete per la crescita integrale della famiglia e di supporto alle esigenze di cura dando vita ad un luogo di incontro aperto al quartiere e alla città. Spazi a disposizione del territorio per incontri, momenti formativi, spazi neutri, accoglienze temporanee a cui si unisce il lavoro di rete di famiglie che con piccoli interventi e appoggi possano evitare che situazioni di disagio momentaneo si trasformino in situazioni di vera emergenza sociale. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.l.s.s. n.9 OBIETTIVI La finalità del progetto è creare un luogo di vita che permetta alle famiglie che la abitano di “stare bene” attraverso la condivisione e la vicinanza solidale, mettendo al centro l’attenzione alla persona in quanto membro di una famiglia: il benessere di ciascuno e quindi il benessere della comunità. Accanto alle famiglie che vivranno le une accanto alle altre, vi sono famiglie che hanno dato disponibilità a gesti e impegni rivolti all’accoglienza e ascolto di coppie e famiglie in difficoltà come famiglie di supporto, lì dove già risiedono. Si ricerca il benessere della famiglia, nella certezza che famiglie che stanno bene sono in sé una risorsa fondamentale per la società. Promuovere la famiglia significa lavorare insieme per una comunità che accoglie, che significa integrazione tra soggetti e professionalità differenti, ma significa innanzitutto valorizzare la relazione. Promuovere la famiglia significa promuovere la cultura della solidarietà e del mutuo aiuto tra famiglie, recuperando una dimensione familiare aperta. Nell’attuazione del progetto di una comunità di famiglie a Treviso si intende garantire da un lato ascolto, attenzione, sostegno alle normali fragilità familiari, e dall’altro valorizzare risorse e potenzialità attraverso l’attivazione di reti tra famiglie. L’obiettivo di fondo è quello di elaborare ed attivare progetti di coinvolgimento delle famiglie nella vita sociale partendo da situazioni di normalità e sostenendo percorsi di solidarietà tra famiglie : vista l’innovatività del progetto si ritiene utile costruire delle sinergie con i Servizi Sociali, la Comunità Civile e le Parrocchie. In merito ai progetti di accoglienza l’Associazione si sente pertanto corresponsabile verso : chi è accolto o accompagnato in un percorso di aiuto; la famiglia, sia essa interna o esterna all’associazione, disponibile all’accoglienza ed al sostegno; i servizi sociali e/o le strutture caritative interessate. Al fine di migliorare la qualità delle relazioni fra le famiglie che partecipano ai progetti di accoglienza le famiglie stesse si dotano di una “Carta delle relazioni” che si basa sul principio di reciprocità. Per reciprocità si intende una relazione di dare e ricevere nella quale chi dona si predispone a ricevere e contemporaneamente mette l’altro nelle condizioni di scegliere se ricevere e in ogni caso di donare a sua volta 16 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti TARGET UTENZA Destinatari sono le famiglie del territorio dell’A.U.L.S.S. n. 9 nonché Enti, Parrocchie, privato sociale. RICADUTA SOCIALE L’associazione Segno di Alleanza è una rete di famiglie che ha tra le sue finalità anche quella di vivere e diffondere la cultura dell’accoglienza. Ciò avviene in diversi modi e a diversi livelli in quanto ogni persona e famiglia può vivere in maniera originale la dimensione dell’accoglienza. Siamo convinti che una famiglia che si apre ad altre famiglie costruendo relazioni solidali diventi una risorsa per sé e per le altre. Ed è questo capitale umano usufruibile dalla società la vera risorsa del progetto. L’accoglienza è la prima espressione del nostro vivere insieme, il primo segno visibile che l’alleanza non è astratta. La disponibilità di spazi adeguati ad accogliere chi abbia bisogno, dipende dalla scelta di vivere insieme. La stessa integrazione delle forze e delle risorse economiche tra i diversi nuclei familiari permetterà alle persone e alle famiglie di impegnarsi in comune su alcuni compiti e urgenze che vanno al di là della somma delle cerchie familiari, aprendosi a una possibilità pratica strutturata e continua di accoglienza verso persone e soprattutto famiglie, in condizioni di difficoltà. Le famiglie, però, non possono essere considerate alla stregua di un servizio sociale. Per loro natura esse sono un luogo dove le persone si prendono cura le une delle altre in un clima affettivamente forte, in un ambiente di vita ordinaria con caratteristiche educative. La famiglia è una fonte inesauribile di ricchezza solo se coltiva un proprio progetto di vita, solo se rimane sé stessa e non viene lasciata sola. La famiglia deve dare un senso al suo esistere, ricercare e realizzare la propria vocazione e avere a disposizione degli strumenti idonei. L’avvio di una esperienza di comunità di famiglie nel nostro territorio, all’interno di un villaggio solidale con accanto due comunità alloggio per disabili nella periferia della città, vuole rispondere alle considerazioni che la famiglia è da un lato soggetto sociale capace di definire i bisogni propri o della comunità, ma anche di individuare le possibili risposte agli stessi, dall’altro lato è soggetto competente nell’attivare e nel promuovere delle reti di relazione con e tra altre famiglie. Ciò porterà a concretizzare l’accoglienza verso persone e famiglie in difficoltà anche in forma residenziale. SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni Enti e Istituti religiosi IPAB Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro Assoc. Segno di alleanza Nome soggetto responsabile Comunità di famiglie Kairos SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Assoc. Segno di alleanza Privato no profit P Comunità di famiglie Kairos Privato Profit Altro ente pubblico Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo 17 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali G C Piano di Zona 2011-2015 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI Progetti AZIONI ANNI 2011-2015 • • • Avvio di un tavolo tecnico per la definizione di una convenzione rispetto alle possibili accoglienze e alle forme di sostegno alle funzioni genitoriali Studio e sperimentazione di uno “sportello famiglia” in un contesto meno formale e più familiare Promuovere occasioni di informazione e confronto pubblico sulla cultura dell’accoglienza, affinché nuove famiglie si rendano disponibili per questo tipo di esperienza 18 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE PERSONE ANZIANE 19 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE 20 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 1 PERSONE ANZIANE Progetti Progetto di benessere: Telelaboratorio Direttore di progetto: Dott. Livio Caberlotto – Direttore Medicina di Laboratorio Capo progetto: dott.ssa Maria Barbara Brescancin – referente Area Persone Anziane – dott.ssa Michela Conte Dirigente Amm.vo Direzione Amministrativa e della Programmazione dei Servizi Sociali PREMESSA L’esigenza di effettuare esami di laboratorio periodici o urgenti sugli anziani ospitati nelle Strutture di Residenza Sanitaria Assistenziale (Centri Servizi) e quindi su realtà territoriali distanti dal Laboratorio Centrale sono sempre più forti. Per venire incontro ai bisogni dell’anziano, grazie alle nuove strumentazioni per l’analisi decentrata, è stata sperimentata presso alcuni centri servizi del territorio, nell’ambito del Progetto Europeo HEALTH OPTIMUM, l’applicazione del telelaboratorio, che consente di effettuare esami in loco con immediata disponibilità dei risultati. Le strutture individuate sono state dotate di strumentazione di analisi del sangue POCT (Point Of Care Testing). Il MMG (Medico di Medicina Generale) compila l’impegnativa per il paziente e la manda per via telematica dal computer della struttura al CUP (Centro Unico Prenotazioni) dell’Azienda U.l.s.s. Dal CUP viene inviata un’etichetta con codice a barre alla struttura residenziale dove viene eseguito il prelievo e eseguito l’esame con la strumentazione dedicata. Il sangue è ottenuto per puntura del dito e non per prelievo venoso. Sempre via computer viene trasmesso il risultato al laboratorio centrale, presso il quale viene gestito il controllo di qualità dei test, la validazione dei risultati e l’emissione del referto con firma elettronica. Il referto entra nei sistemi aziendali di gestione dei referti ed è a disposizione degli utenti autorizzati per via telematica. Da un confronto tra la situazione prima e dopo rispetto all’introduzione del telelaboratorio, i tempi si sono ridotti, indicativamente, da 24 ore a meno di 10 minuti dalla trasmissione dei risultati al laboratorio; inoltre, grazie alla disponibilità effettiva dei risultati contestualmente al prelievo e all’esecuzione del test, essi possono essere utilizzati clinicamente subito; in tal caso, il risultato/referto può essere recuperato in un secondo momento per essere archiviato. Di grande importanza è anche la possibilità di eseguire l’esame in qualsiasi momento in quanto i tempi di esecuzione non sono più legati ai giorni e agli orari di accettazione del Laboratorio; quindi sono eseguibili per esempio in regime di urgenza o in periodo di ferie/weekend. La tutela della sicurezza e della riservatezza dei dati sensibili è stata assicurata grazie alla trasmissione dei dati su connessione protetta. Gli esami che si possono effettuare attualmente sono: Azotemia, Creatinina, Glicemia, Potassio, Sodio; tempo di Protrombina (INR); Emoglobina. Dopo un primo periodo di sperimentazione durante l’anno 2009, effettuato su quattro centri servizi: ISRAA di Treviso con 480 non autosufficienti suddivisi: a. Struttura S. Bona n. 240 b. Struttura Menegazzi n. 240 Casa di Riposo di Motta di Livenza con 134 non autosufficienti Casa Soggiorno di Maserada con 76 non autosufficienti Consolidamento dell’attività (iniziata nel 2005) presso Casa Marani con 94 non autosufficienti per un totale di circa 2.000 prestazioni/anno complessive per le strutture sopra riportate, visti i risultati estremamente positivi della sperimentazione, nel corso del 2010 sono stati informati dei risultati tutti i centri servizi interessati all’implementazione del servizio. In base alle indicazioni raccolte, sarà focalizzato sull’esecuzione del monitoraggio di laboratorio della terapia anticoagulante. In prospettiva il servizio può essere esteso agli anziani residenti nel territorio del centro servizi e che necessitano di controlli frequenti, come appunto nel corso della terapia anticoagulante. 21 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti Nel 2011 si provvederà quindi ad ampliare il progetto anche nelle nuove strutture che hanno aderito: Centro Servizi Comune Posti per non autosufficienti Israa Treviso 630 Casa di Riposo Villa G. e P. Marani Villorba 94 Villa dr. Tomasi Spresiano 91 Fondazione OIC – Arturo e Irma Simonetti Oderzo 206 Casa di Riposo Tomitano Boccasin Motta di Livenza 134 Casa di Riposo Ponte di Piave 69 Casa per Anziani Silea 80 Casa Cosulich Casale sul Sile 52 Casa Soggiorno Maserada 76 TOTALE 1.432 TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.L.S.S n. 9 OBIETTIVI − − − riduzione dei trasferimenti dei campioni biologici dal punto prelievo al laboratorio; riduzione e ottimizzazione dei tempi di risposta dei risultati delle analisi; miglior benessere per l’anziano che beneficia di un sistema di prelievo meno traumatizzante e che non deve spostarsi per effettuare analisi. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anni 2011 - 2012 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Riduzione dei tempi d’attesa Miglior qualità del servizio per l’anziano Persone anziane ricoverate in centri servizi Anni 2013 – 2014 - 2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Persone anziane ricoverate in centri servizi Riduzione dei tempi d’attesa Miglior qualità del servizio per l’anziano Persone anziane residenti nel territorio del centro servizi Riduzione dei tempi d’attesa Miglior qualità del servizio per l’anziano che non deve recarsi al punto prelievi RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Amministratore Infermiere Tecnici di laboratorio Comuni Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 1 1 Totale 10 4 1 10 4 1 22 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Totale 15 1 16 Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE Comune /i ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit 3* 1** 4*** 1**** Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI (soggetto responsabile della gestione) Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB IPAB IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato no profit Privato no profit Privato no profit Privato Profit INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) DENOMINAZIONE ENTE Azienda U.l.s.s. n. 9 P G C ISRAA TV* Casa di Riposo Villa Marani Villorba* Casa di Riposo Tomitano Boccasin a Motta di Livenza* OIC Simonetti Oderzo** Casa di Riposo di Ponte di Piave*** Casa per Anziani di Silea*** Casa Cosulich di Casale sul Sile*** Casa Soggiorno di Maserada*** Villa dr. Tomasi a Spregiano**** P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C Altro ente pubblico Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. Attivazione punti POCT nei nuovi centri coinvolti e revisione delle procedure in quelli già attivi 2. Formazione del personale dedicato ed eventuale affiancamento 3. Esecuzione delle prestazioni utilizzando il telelaboratorio Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 3 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Di struttura: Indicatore n. POCT realizzati/ n. POCT previsti Standard 70% Di processo (al 30.06): n. tests eseguiti in POCT/ n. totale laboratorio (per tipologia di esame nei POCT realizzati) 50% Di esito (al 31.12): % di non autosufficienti in terapia anticoagulante controllati con POCT 50% 23 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti AZIONI ANNO 2012 1.Utilizzo del telelaboratorio nei centri servizi Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard n. POCT realizzati/ n. POCT previsti 100% Di processo (al 30.06): n. tests eseguiti in POCT/ n. totale laboratorio (per tipologia di esame nei POCT realizzati) 80% Di esito (al 31.12): % di non autosufficienti in terapia anticoagulante controllati con POCT 90% AZIONI ANNO 2013 1. Utilizzo del telelaboratorio nei centri servizi 2. Estensione del servizio ai cittadini anziani residenti nel territorio del centro servizi Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2013 Tipologia indicatore Di struttura: Indicatore n. POCT aperti ai residenti/ n. POCT previsti Standard 30% Di processo (al 30.06): n. tests eseguiti a esterni/ n. totale eseguito in POCT 10% Di esito (al 31.12): % di risultati di INR eseguiti in POCT compresi nell’intervallo terapeutico 50% 24 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti AZIONI ANNI 2014 - 2015 1. 2. Utilizzo del telelaboratorio nei centri servizi Estensione del servizio ai cittadini anziani residenti nel territorio del centro servizi Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2014 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard n. POCT aperti ai residenti/ n. POCT previsti 50% Di processo (al 30.06): n. tests eseguiti a esterni/ n. totale eseguito in POCT 20% Di esito (al 31.12): % di risultati di INR eseguiti in POCT compresi nell’intervallo terapeutico 60% INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2015 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard n. POCT aperti ai residenti/ n. POCT previsti 100% Di processo (al 30.06): n. tests eseguiti a esterni/ n. totale eseguito in POCT 40% Di esito (al 31.12): % di risultati di INR eseguiti in POCT compresi nell’intervallo terapeutico 70% PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO 2011 2012 2013 2014 2015 Costo dei beni sanitari e non 15.490,00 15.490,00 15.490,00 15.490,00 15.490,00 Costo dei servizi 15.000,00 18.000,00 18.000,00 18.000,00 18.000,00 Costo del personale Telelaboratorio Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi 18.000,00 TOTALE COSTI 48.490,00 33.490,00 33.490,00 33.490,00 33.490,00 25 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Telelaboratorio PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 48.490,00 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati Fondo sociale TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 26 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 15.000,00 15.000,00 33.490,00 48.490,00 Piano di Zona 2011-2015 2 PERSONE ANZIANE Progetti Progetto di sistema: “Appropriatezza e gestione delle terapie farmacologiche degli ospiti non autosufficienti delle Residenze per Anziani” Direttore di progetto: Dottor Gianni Terrazzani – Dirigente Responsabile del Servizio Farmaceutico Territoriale Capo progetto: Dott. Alessandro Chinellato - dott.ssa Michela Conte - Dirigente Amm.vo Direzione Amministrativa e della Programmazione dei Servizi Sociali PREMESSA I Centri Servizi per disposizioni regionali devono fornire: • • elenco aggiornato (mensilmente) degli ospiti non autosufficienti con codice sanitario; schede di terapia mensili degli ospiti non autosufficienti. La raccolta delle informazioni sulle terapie farmacologiche degli ospiti dei Centri Servizi risulta difficilmente demandabile alle stesse. La mancanza di una Cartella Clinica Informatizzata e spesso anche solo di personale in grado di utilizzare sistemi informatizzati rende difficile raggiungere questo obiettivo. Anche i Centri Servizi dotati di un sistema informatizzato forniscono i dati all’Azienda U.l.s.s. n. 9 in formato non immediatamente compatibile con gli altri sistemi e/o non compatibile con il formato richiesto dai flussi regionali. Una più attenta valutazione del paziente e dei suoi bisogni assistenziali, attuali e futuri, si ha dalla disponibilità di poche informazioni cliniche rilevanti in associazione ai consumi di farmaci. Vista la suddetta difficoltà da parte dei Centri Servizi il progetto propone di utilizzare per la durata di un anno un farmacista che dotato di un computer portatile con un software opportuno per l’acquisizione dei dati, si recherà periodicamente presso i Centri Servizi per: 1) 2) 3) 4) Acquisire le informazioni cliniche rilevanti ai fini del progetto sui pazienti e le loro terapie farmacologiche. Importare i dati delle Residenze per Anziani già presenti in forma elettronica dove sia disponibile un sistema informatico (il software dovrà prevedere i formati di esportazione utilizzati presso le Residenze per Anziani). Rilevare eventuali anomalie e non appropriato uso dei farmaci in relazione alle caratteristiche cliniche del paziente. Ispezionare l’armadio farmaci e valutare per quanto di competenza eventuali anomalie relative alla struttura. 27 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti Il progetto prevede il coinvolgimento dei centri servizi che hanno aderito al progetto. Centro Servizi Comune Posti per non autosufficienti Israa Treviso 630 Casa alloggio per anziani Paese 48 Casa di Riposo Villa G. e P. Marani Villorba 94 Villa dr. Tomasi Spresiano 91 Fondazione OIC – Arturo e Irma Simonetti Oderzo 206 Casa di Riposo A. Rusalen Meduna di Livenza 15 Casa di Riposo Ponte di Piave 69 Fondazione San Paolo Villa Vittoria San Polo di Piave 40 Casa per Anziani Silea 80 Casa Cosulich Casale sul Sile 52 Santa Maria de Zairo Zero Branco 23 Casa Soggiorno Maserada 76 RSA città di Roncade Roncade 65 TOTALE 1.489 TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.l.s.s. n. 9 OBIETTIVI − − − Creare un sistema per la raccolta delle prescrizioni farmaceutiche e delle informazioni cliniche degli ospiti delle Residenze per Anziani per conto dell’A.U.l.s.s. n. 9 di Treviso Integrare e completare i flussi informativi richiesti dalla Regione, effettuare indagini statistiche Fornire informazioni atte ad evitare l’uso improprio dei farmaci tramite la più costante presenza di un Farmacista. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Sistema automatizzato di passaggio informazioni tra centri servizi e azienda ulss Rispetto dei debiti informativi con la regione Centri Servizi RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Comuni Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario Farmacista Totale Totale 1 1 1 1 28 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Comune/i Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 2* Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit 2** 1*** 7**** 1***** Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI (soggetto responsabile della gestione) Ulss Comune/i Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato no profit Privato no profit Privato no profit Privato no profit Privato no profit Privato no profit Privato Profit INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) DENOMINAZIONE ENTE Azienda U.l.s.s n. 9 Casa alloggio per Anziani Paese* Casa di riposo A. Rusalen* ISRAA Treviso** Casa Riposo "Marani"** Villorba Fondazione OIC – Arturo e Irma Simonetti*** Casa di Riposo Ponte di Piave**** Fondazione San Paolo Villa Vittoria San Polo di Piave**** Casa per Anziani Silea**** Casa Cosulich Casale sul Sile**** Santa Maria de Zairo – Zero Branco**** Casa Soggiorni Maserada sul Piave**** RSA città di Roncade**** Villa dr. Tomasi Spregiano***** P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C Altro ente pubblico Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. 2. 3. 4. Implementazione del progetto nei centri servizi Analisi dei dati ed elaborazioni statistiche e debiti regionali Appropriatezza farmacologica Monitoraggio e valutazione del progetto Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 29 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: Acquisizione farmacista dedicato e software n. di centri servizi con software attivato/n. centri servizi coinvolti sì/no 80% Di processo (al 30.06): N. visite Centri Servizi effettuate/n. visite centri servizi programmate 70% Relazione finale sì/no N. strutture con flusso informativo completo/ N. di strutture coinvolte 90% Di esito (al 31.12): PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Appropriatezza e gestione delle terapie farmacologiche degli ospiti delle Residenze per Anziani 2011 Costo del personale 7.000,00 Costo dei beni sanitari e non 2.000,00 Costo dei servizi 2012 2013 2014 2015 11.000,00 Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 20.000,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Appropriatezza e gestione delle terapie farmacologiche degli ospiti non autosufficienti delle Residenze per Anziani PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 20.000,00 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Fondo sociale 10.000,00 10.000,00 Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici (centri servizi coinvolti 10€ paziente/anno) Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 30 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 10.000,00 20.000,00 Piano di Zona 2011-2015 3 PERSONE ANZIANE Progetti Progetto di benessere: Sostegno alla domiciliarità delle persone anziane e sviluppo dei Centri Servizio Direttore di progetto: dr.ssa Maria Barbara Brescancin - Referente Area Persone Anziane Capo progetto: dr.ssa Bruna Zampieri Assistente Sociale – Area Persone Anziane PREMESSA Le politiche di promozione e sostegno della domiciliarità alle persone anziane, sostenute nel territorio dell’Azienda U.l.s.s. n. 9, si sono fondate su una visione unitaria dei bisogni e delle esigenze delle persone, prendendo in considerazione le dimensioni del vivere quotidiano: abitare, muoversi, divertirsi, fare sport, mantenersi in buona salute, curarsi, fruire di cultura, socializzare e mantenere relazioni sociali significative, viaggiare, vivere in sicurezza, utilizzare le nuove tecnologie. In particolare nel sostenere la domiciliarità è fondamentale dare opportunità ai cittadini di accedere a interventi di natura sociale, sociosanitaria e sanitaria, per sostenere la scelta della permanenza a domicilio della persona in condizioni di dipendenza assistenziale (ad esempio la frequenza a Centri Diurni). La Regione Veneto ha sottolineato con DGR n. 464/2006 e con successive deliberazioni, l’importanza dell’integrazione dei sistemi della residenzialità con quelli della domiciliarità, intendendo per integrazione “la modalità con cui i soggetti istituzionali e non, partecipano alla programmazione e contribuiscono con le loro risorse alla realizzazione di risposte adeguate ai bisogni della popolazione, nel rispetto delle esigenze e specificità territoriali, in un’ottica di razionalizzazione, ottimizzazione e di miglioramento complessivo dell’offerta”. E’ in questi termini che vi è stata da parte dei Centri Servizi per persone Anziane, dei Comuni e dell’A.U.l.s.s. n. 9 la presentazione di progettualità atte a dare opportunità ai cittadini di accedere a interventi di natura sociale, socio-sanitaria e sanitaria, per sostenere la scelta della permanenza a domicilio della persona in condizioni di dipendenza assistenziale. Di seguito si elencano i progetti sperimentali che faranno parte del presente piano di zona. Il progetto intende superare la logica delle Case di Riposo per spostarsi verso la piena attuazione dei centri servizi per le persone anziane, promuovendo progetti integrati tra centri servizi e territorio. In tal senso si inserisce il progetto sperimentale “Il sostegno della persona fragile e della sua famiglia”, presentata dalla casa di Riposo Consortile “Tre Carpini” che si propone di sviluppare, attraverso una stretta collaborazione tra Cooperativa Insieme Si Può (ISP), i Comuni di Breda di Piave, Maserada, Carbonera e l’Azienda U.l.s.s. n.9, una serie di servizi per la popolazione anziana. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.l.s.s. n. 9 OBIETTIVI - Promuovere progetti integrati tra Centri Servizi e territorio; Favorire l’utilizzo da parte delle persone anziane del territorio di spazi,attività,, prestazioni erogate dai Centri Servizi (con particolare riferimento all’attivazione di Centri Diurni). TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anni 2011 - 2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Anziani assistiti a domicilio Garantire assistenza alla persona anziana nelle situazioni di fragilità o non autosufficienza Familiari di persone anziane assistite a domicilio Essere di supporto alla famiglia ponendo al centro la persona 31 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato Comuni IPAB Sociale Sociale Sanitario Figure professionali (Unità equivalenti) Assistente sociale Area Persone Anziane Dirigente medico Area Persone Anziane Assistente sociale del Comune Medico del Centro Servizi per persone anziane Infermiere professionale del Centro Servizi per persone anziane FKT del Centro Servizi per persone anziane OSS del Centro Servizi per persone anziane Amministrativo del Centro Servizi per persone anziane Totale 0,04 0,02 0,04 0,02 Privato Volontariato Totale 0,05 0,05 0,02 0,02 0,06 0,07 0,13 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Comune/i Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Breda di Piave, Maserada, Carbonera Unione Enti e Ass. IPAB Istituti Comuni religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro Coop. Insieme si Può SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss A.U.l.s.s. n. 9 Breda di Piave, Maserada, Carbonera Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) C Coop. Insieme si Può P G C P G C AZIONI ANNO 2011 1. Analisi sul territorio dell’A.U.l.s.s. n. 9 dei servizi esistenti offerti dalle strutture residenziali per persone anziane assistite a domicilio. 2. Condivisione dei dati con le strutture residenziali per persone anziane. 3. Proposte da parte della strutture residenziali per persone anziane di progetti atti a svilupparsi come Centro Servizio. 4. Discussione ed approvazione dei progetti con i vari soggetti coinvolti. Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 32 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti AZIONI ANNI 2012 - 2015 1. Proposte da parte della strutture residenziali per persone anziane di progetti atti a svilupparsi come Centro Servizio 2. Discussione ed approvazione dei progetti con i vari soggetti coinvolti 3. Attivazione dei progetti Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011 - 2015 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di processo (al 30.06): svolgimento dell’analisi sul territorio dell’A. Ulss 9 dei servizi esistenti offerti dalle strutture residenziali per persone anziane assistite a domicilio. sì Di esito (al 31.12): n. di progetti di raccordo tra centri di servizio e territorio attivati/ n. di progetti di raccordo tra centri di servizio e territorio presentati 70% PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Sostegno alla domiciliarità delle persone anziane sviluppo dei Centri Servizio 2011 2012 2013 2014 2015 Costo del personale 5.496,00 5.496,00 5.496,00 5.496,00 5.496,00 Costo dei beni sanitari e non 4.000,00 28.500,00 28.500,00 28.500,00 28.500,00 Costo dei servizi 24.500,00 Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 33.996,00 33.996,00 33.996,00 33.996,00 33.996,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Sostegno alla domiciliarità delle persone anziane sviluppo dei Centri Servizio PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 33.996,00 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti vincolati indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 Fondo sociale Regione 33 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 4.060,43 10.000,00 14.060,43 1.436,00 1.436,00 18.500,00 33.996,00 Piano di Zona 2011-2015 4 PERSONE ANZIANE Progetti Progetto di sistema: La sensibilizzazione del territorio sull’età anziana Direttore di progetto: dr.ssa Maria Barbara Brescancin – Referente Area Persone Anziane Capo progetto: dr.ssa Bruna Zampieri – Assistente sociale Area Persone Anziane PREMESSA Tale progetto parte dalla convinzione che, al di là della condizione, a volte precaria in cui versano alcuni anziani, la società possiede energie necessarie perché questi possano trovare un loro giusto spazio e, contro ogni logica apparente, possa essere riservato loro un futuro, non tanto come omaggio alle loro fatiche passate, ma come prezioso aiuto e complemento necessario alla crescita di una società più moderna e più giusta. A tale proposito il progetto vuole coinvolgere oltre che il mondo degli adulti, quello soprattutto dei giovani e degli anziani. Età diverse, interessi differenti, mondi distanti, eppure complementari, risorsa l'uno per l'altro. Si vuole stimolare attraverso il fare oltre che il conoscere, provare, creare, mettersi al servizio di un cambiamento della cultura verso l’età anziana. Tale progetto vuole la partecipazione di vari soggetti: i volontari delle associazioni degli anziani e non, i centri servizi, il mondo della scuola, le associazioni culturali/artistiche, le istituzioni (Comuni,Provincia, A. U.l.s.s.) e testimoni significativi del territorio, in una sinergia di attività ludiche, formative, artistiche, culturali, d’insegnamento e di sostegno, il tutto con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini nei processi di inclusione e protezione sociale di una fascia a volte svantaggiata della popolazione anziana. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.l.s.s. n. 9 OBIETTIVI Obiettivo generale: Sensibilizzare il territorio sull’età anziana. Obiettivi specifici: • • • Costruire processi che favoriscano e sviluppino la relazione come volano di processi di cambiamento. Promuovere e sostenere l’integrazione degli anziani nel contesto sociale evitando, dove non ancora presente, la loro istituzionalizzazione. Far emergere le potenzialità di tutti i soggetti coinvolti, aumentando così il senso di autostima e di efficacia personale. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anni 2011 - 2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Anziani autosufficienti e non Studenti delle scuole elementari, medie inferiori, medie superiori, università Giovani disabili dei centri diurni (CEOD) Popolazione dell’A. U.l.s.s. n. 9 − Sviluppare le potenzialità della comunità verso le persone anziane − Sensibilizzare la comunità alle problematiche delle persone anziane − Maggior integrazione tra anziani, giovani, adulti − Stimolare il confronto fra generazioni diverse RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali Comuni (Unità equivalenti) Educatore Professionale Assistente Sociale Area Anziani Volontari Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 0,5 0,05 8 0,5 0,05 8 34 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Totale 0,5 0,05 8 8,55 Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Unione Ass. Comuni Comune/i IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico 8* 1** 2*** altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi A.U.l.s.s. n. 9 Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Volontari associazioni* Centro servizi del volontariato* Consulta studentesca* Testimoni significativi del territorio* Centro servizi anziani per gli educatori e l’ambiente* Enzimi* SPI-CGIL* FNP- CISL* Centri estivi** Provincia*** Scuole*** P G C P G C P G C P G C P G C P P P P P P G G G G G G C C C C C C Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. Costituire un primo gruppo di progettazione 2. Definire i gruppi di lavoro che seguiranno i vari progetti (laboratori di teatro, laboratori di fotografia, laboratori di pittura, laboratori di lettura ad alta voce, etc.) 3. Coinvolgimento di ulteriori risorse professionali e non 4. Partenza dei progetti Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di processo (al 30.06): Definizione ed approvazione dei singoli progetti Definizioni e validazione dei microprogetti sì Di esito (al 31.12): n. di progetti attivati/n. progetti previsti 35 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 70% 12 Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti AZIONI ANNI 2012 - 2015 1. 2. 3. 4. Lavoro dei gruppi che seguiranno i vari progetti Coinvolgimento di ulteriori risorse professionali e non Partenza dei progetti Organizzazione eventi Azioni 1 2 3 4 Scansione mensile 6 7 8 5 9 10 11 12 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015 Tipologia indicatore Di processo (al 30.06): Indicatore Standard Definizione ed approvazione dei singoli progetti Definizioni e validazione dei microprogetti sì n. di progetti attivati 3 n. studenti coinvolti Di esito (al 31.12): n. partecipanti ai laboratori/ n. partecipanti ai laboratori delll’anno precedente n. partecipanti agli eventi/ n. partecipanti agli eventi delll’anno precedente 70% 70% 70% n. di progetti attivati/n. progetti previsti PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Costo del personale 2011 2012 2013 2014 2015 19.744,00 19.744,00 19.744,00 19.744,00 19.744,00 14.250,00 14.250,00 14.250,00 14.250,00 14.250,00 Costo dei beni sanitari e non La sensibilizzazione del territorio sull’età anziana Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 33.994,00 33.994,00 33.994,00 33.994,00 33.994,00 36 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: La sensibilizzazione del territorio sull’età anziana PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 37 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 33.994,00 19.744,00 14.250,00 33.994,00 33.994,00 Piano di Zona 2011-2015 5 PERSONE ANZIANE Progetti Progetto di benessere: Sviluppo della rete per il decadimento cognitivo Direttore di progetto: dr.ssa Maria Barbara Brescancin – Referente Area Persone Anziane Capo progetto: dr.ssa Bruna Zampieri – Assistente sociale Area Persone Anziane PREMESSA Circa l’80% delle persone anziane affette da demenza viene assistito, totalmente o parzialmente, dai familiari nella propria abitazione (ad es. attraverso l’assistenza privata a domicilio), mentre il 20% viene assistito in strutture per anziani. Con tale progetto si vuole continuare nel mantenimento, miglioramento e sviluppo della rete dei servizi a questa particolare tipologia di utenza. In questi anni, anche in attuazione con quanto disposto dalla Regione Veneto, l’A.U.l.s.s. n. 9, con il Piano di Zona 2003-2005 e successivamente con quello 20072009, ha previsto ed ha attivato, per affrontare il problema del decadimento cognitivo, delle progettazioni sperimentali con un approccio che aveva come obiettivi quelli identificati dalla DGRV n.3542/07, vale a dire: contenere il declino cognitivo e la disabilità della persona con demenza, operando sia a livello clinico che comportamentale e ambientale, prevedendo e contenendo contestualmente le componenti di fragilità fisica, relazionale, sociale; permettere alla persona con demenza di rimanere il più a lungo possibile nel proprio nucleo familiare, compatibilmente con i criteri di sicurezza sua e dei conviventi, riconoscendo che il luogo abituale di vita e di relazione è quello più adeguato alla conservazione dell’autonomia e degli affetti; sostenere il nucleo familiare nell’assistenza continua della persona con demenza, sia sul piano delle motivazioni che delle abilità. Vista inoltre la difficoltà nel dare una risposta alle persone con malattia di Alzheimer nell’ambito della residenzialità extraospedaliera, si evidenzia la necessità di: - attivare i nuclei di II livello dedicati alle persone con problematiche di decadimento cognitivo nei vari Centri Servizi per anziani, suddividendo i profili da 14-15 (prevalenza sanitaria) dal 16-17 (decadimento cognitivo con disturbi comportamentali). Appare inoltre necessario l’aumento di posti letto di I livello per i profili 8, 9, 11; - avere posti dedicati all’urgenza, e con una durata temporale maggiore rispetto ai ricoveri nel Servizio Alta Protezione Alzheimer (SAPA). Infatti viene segnalato, sia da parte dei familiari di persone con decadimento cognitivo che dagli operatori che gestiscono i ricoveri SAPA, come l’attuale durata del ricovero di due mesi sia insufficiente a rispondere al bisogno della famiglia di supporto sia dal punto di vista psicologico che assistenziale.. Inoltre risulta importante sviluppare: − la formazione degli operatori che si occupano delle persone con decadimento cognitivo in modo tale da uniformare l’attività avendo una stessa visione dei problemi legati al decadimento cognitivo; − l’attività associativa del volontariato, supportandola nella sua attività e coinvolgendola nell’attività dei servizi. Nell’ottica di migliorare l’attuale rete si vuole dare un’organizzazione più organica ai servizi offerti sul territorio, come da delibera della Regione Veneto (DGRV 3542 del 6.11.2007), si prevede di definire un progetto per l’attivazione dei Centri per il Decadimento Cognitivo (CDC), nel quale far confluire le risorse attualmente in essere e i progetti del Piano di Zona relativi a questa materia. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.l.s.s. n. 9 OBIETTIVI Contenere il declino cognitivo e della disabilità del malato, agendo sia sul livello clinico che comportamentale e ambientale, prevedendo e contenendo contestualmente le componenti di fragilità fisica, relazionale, sociale; Permettere al malato di restare il più a lungo possibile nel proprio nucleo familiare, compatibilmente con i criteri di sicurezza sua e dei conviventi, riconoscendo che il luogo di vita e di relazione è quello più adeguato alla conservazione dell’autonomia e degli affetti; Sostenere il nucleo familiare nell’assistenza continuativa del malato, sia sul piano delle motivazioni che delle abilità. 38 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anni 2011 - 2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Mantenimento dell'autonomia della persona con decadimento cognitivo compatibilmente con l’evoluzione della malattia degenerativa. Accertamento di una corretta diagnosi differenziale tra una condizione di demenza e non. Riduzione dell’entità e della frequenza dei disturbi comportamentali. Mantenimento e rafforzamento delle risorse residue. Adeguamento dell’ambiente domestico secondo i bisogni della persona con demenza. miglioramento dei rapporti con i famigliari e/o i caregiver. Miglioramento delle capacità di stare in gruppo Maggior tutela della persona Maggior capacità di prendersi cura della persona con demenza. Riconoscimento ed accettazione della malattia. Maggior conoscenza della rete dei servizi offerti dal territorio. Inserimento nella rete dei servizi. Maggior competenza nelle scelte di percorso per la persona con decadimento cognitivo. Miglioramento della percezione di sostegno sociale. Costruzione di reti di supporto. Aumento della capacità di fronteggiare i disturbi comportamentali. - Persone con decadimento cognitivo (sia residenti a domicilio che in struttura) - Familiari di persone con decadimento cognitivo (sia residenti a domicilio che in struttura) - Popolazione Sviluppo della rete solidaristica Servizi Sociali comunali - Maggior competenza nell’affrontare le problematiche legate alla persona con demenza, alla sua famiglia e a chi li circonda. Maggior integrazione tra servizi del territorio, Ospedale e Centri Servizi per persone Anziane. Centri Servizi per persone Anziane - Operatori socio-sanitari A. Ulss 9 RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali Comuni (Unità equivalenti) Assistente Sociale Area persone Anziane Personale medico Area persone Anziane Medici di Medicina Generale Operatori sanitari distretti Psicologi Assistenti Sociali 0,37 Medici Specialisti FKT, logopedista Operatore Socio Sanitario educatore Totale 0,37 Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario Totale 0,02 0,02 0,02 0,02 2,7 2,5 2,5 2,7 2,5 2,5 0,37 2 0,02 0,66 0,22 11,01 2 0,02 0,66 0,22 10,64 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Comune/i Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 37* Unione Ass. Comuni IPAB 5** Enti e Privato Istituti no religiosi profit 1*** 39 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 7**** Privato Profit 2***** Altro ente pubblico altro 1****** Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss A.U.l.s.s. n. 9 Comuni Territorio Azienda U.l.s.s. n. 9* Casa albergo Rusalen Meduna di Livenza* Casa alloggio Paese* Comune/i INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C P G C Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro ISRAA Treviso** Casa di riposo comunale Povegliano _Marani Villorba** Residenza per Anziani Oderzo** Casa di riposo Tomitano Boccasin Motta** Istituto Gris Mogliano** Pensionato San Vincenzo Treviso*** Casa di Riposo de Zairo**** Casa di Riposo Ponte di Piave**** Fondazione San Paolo – San Polo di Piave**** Fondazione Villa d’Argento Silea**** Associazione Cà dei Fiori Onlus Casale**** Casa di Riposo Tre Carpini Maserada**** OIC Simonetti**** Villa Tomasi Spresiano***** Villa delle Magnolie Monastier***** Consulente****** Legenda simboli: P= Programmazione G = Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. Condivisione progetto Centro Decadimento Cognitivo (CDC) con Ospedale, ed altri soggetti coinvolti nel progetto 2. Approvazione del progetto CDC 3. Costruzione, condivisione dei protocolli operativi per il CDC 4. Attivazione del progetto “Assistenza a domicilio di persone con decadimento cognitivo” 5. Costruzione protocolli operativi per il Laboratorio stimolazione cognitiva 6. Attivazione protocolli operativi per il Laboratorio stimolazione cognitiva 7. Apertura Cafè Alzheimer c/o casa di Riposo e Centro Diurno “G. e P. Marani”, e apertura di eventuali altri Cafè Alzheimer 8. Mantenimento progetto Cafè Alzheimer esistenti 9. Pubblicizzazione dei Cafè Alzheimer 10. Mantenimento progetto “linea Alzheimer“ 11. Somministrazione test NPI 12. Costruzione sul sito dei servizi sociali dell’A.U.l.s.s. n. 9 di uno spazio di consulenza giuridica e contabile sull’anziano e reperimento consulenti per la consulenza giuridica e contabile per il sito 13. Attivazione spazio consulenza sul sito 14. Pubblicizzazione attività sito accessibile servizi sociali 40 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti 15. Formazione di base agli operatori che a vario titolo si prendono cura di persone con decadimento cognitivo e tutoraggio per via informatica Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 AZIONI ANNO 2012 1. Attivazione del progetto Centro Decadimento Cognitivo (CDC) 2. Attivazione del progetto “Assistenza a domicilio di persone con decadimento cognitivo” 3. Apertura Cafè Alzheimer c/o casa di Riposo e Centro Diurno “G. e P. Marani” e apertura di eventuali altri Cafè Alzheimer 4. Mantenimento progetto Cafè Alzheimer esistenti 5. Pubblicizzazione dei Cafè Alzheimer 6. Mantenimento progetto “linea Alzheimer“ 7. Somministrazione test NPI 8. Attivazione spazio consulenza sul sito 9. Pubblicizzazione attività sito accessibile servizi sociali 10. Formazione di base agli operatori che a vario titolo si prendono cura di persone con decadimento cognitivo 11. Attivazione e pubblicizzazione corso di perfezionamento su temi specifici legati al decadimento cognitivo. 12. Supervisione del lavoro d’equipe svolto sia a livello di servizi dell’A.U.l.s.s. n. 9 che delle strutture per anziani che dei Comuni Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 41 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti AZIONI ANNI 2013 – 2014 - 2015 1. Attivazione del progetto “Assistenza a domicilio di persone con decadimento cognitivo” 2. Apertura Cafè Alzheimer c/o casa di Riposo e Centro Diurno “G. e P. Marani”,e apertura di eventuali altri Cafè Alzheimer 3. Mantenimento progetto Cafè Alzheimer esistenti 4. Pubblicizzazione 5. Mantenimento progetto “ linea Alzheimer “ 6. Somministrazione test NPI 7. Attivazione spazio consulenza sul sito 8. Pubblicizzazione 9. Formazione di base agli operatori che a vario titolo si prendono cura di persone con decadimento cognitivo 10. Corso di perfezionamento su temi specifici legati al decadimento cognitivo. 11. Supervisione del lavoro d’equipe svolto sia a livello di servizi dell’A.U.l.s.s. n. 9, che delle strutture per anziani che dei Comuni Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015 Tipologia indicatore Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): Indicatore n. persone con decadimento cognitivo presi in carico/n. persone con decadimento cognitivo che hanno fatto richiesta del laboratorio di stimolazione cognitiva n.familiari o care-giver di persone con decadimento cognitivo che hanno telefonato alla Linea Alzheimer/n. familiari o care-giver di persone con decadimento cognitivo dell’anno precedente hanno telefonato alla Linea Alzheimer n. persone con decadimento cognitivo presi in carico/n. persone con decadimento cognitivo che hanno fatto richiesta presso il CDC n. persone con decadimento cognitivo presi in carico domiciliare/n. persone con demenza/Alzheimer che hanno fatto richiesta di sostegno a domicilio n. persone con miglioramento o mantenimento del livello cognitivo seguiti dal laboratorio di stimolazione cognitiva /n. persone presi in carico laboratorio di stimolazione cognitiva n. care-giver con miglioramento della capacità di resilienza/ n. care-giver presi in carico dall’assistenza domicilio di persone con decadimento cognitivo n. persone con decadimento cognitivo che frequentano il Cafè Alzheimer/n. persone con decadimento cognitivo presenti l’anno precedente n.familiari o care-giver di persone con decadimento cognitivo che hanno telefonato alla Linea Alzheimer/n. familiari o care-giver di persone con decadimento cognitivo dell’anno precedente che hanno telefonato alla Linea Alzheimer n. di corsi effettuati/ n. di corsi previsti 42 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Standard 90% 90% 90% 90% 60% 50% 90% 90% 70% 12 Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE Progetti PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Costo del personale 2011 2012 2013 2014 2015 287.937,00 287.937,00 287.937,00 287.937,00 287.937,00 57.000,00 57.000,00 57.000,00 57.000,00 57.000,00 90.000,00 90.000,00 90.000,00 90.000,00 90.000,00 Costo dei beni sanitari e non Sviluppo della rete Costo dei servizi per il decadimento Ammortamenti cognitivo Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 434.937,00 434.937,00 434.937,00 434.937,00 434.937,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Sviluppo della rete per il decadimento cognitivo PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 *Salvo diverse indicazioni regionali sulla ripartizione del Fondo della Non Autosufficienza 43 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 434.937,00 274.654,00 144.000,00* 418.654,00 13.283,00 13.283,00 3.000,00 434.937,00 Piano di Zona 2011-2015 PERSONE ANZIANE 44 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ DISABILITA’ 45 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ 46 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 1 DISABILITA’ Progetti Progetto di salute/benessere: Sviluppo della rete dei servizi diurni, residenziali e di pronta accoglienza per persone disabili Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) Capo progetto: dr.ssa Renata Gherlenda ( Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) PREMESSA La programmazione per il quinquennio 2011-2015 viene fatta sui seguenti criteri stabiliti dal gruppo di lavoro del Piano di Zona: fabbisogno di nuovi posti, riequilibrio territoriale, fattibilità. I criteri e le modalità di accesso ai servizi diurni e residenziali sono definiti nel Piano Locale della Disabilità 2007-2010. Servizi semiresidenziali Situazione attuale Attualmente nel territorio della A.U.l.s.s. n. 9 sono presenti 29 servizi diurni per un totale complessivo di 571 posti (dato al 30.06.2010). I posti attuali corrispondono al parametro di 1,33 per mille sulla popolazione residente in linea con la media regionale. Attuale distribuzione dei posti: Distretto Socio Sanitario pop. al 31.12.2009 n. posti al 31.12 2009 n. posti per 1000 ab. n. 1 105.417 167 1,58 n. 2 124.687 185 1,48 n. 3 99.624 75 0,75 n. 4 84.775 126 1,49 414.503 553 1,33 Totale AUlss 9 Potenziamento della rete dei servizi semiresidenziali (centri diurni) Il fabbisogno di nuovi posti è stato individuato sulla base del trend relativo alle richiesta/utilizzo dei servizi: • nel periodo 2003-2009 gli inserimenti diurni sono passati da 422 progetti a 571, con un aumento complessivo del 35% pari a una media del 5% l’anno; la media storica del fabbisogno di posti per anno è pari a circa 16, considerato il turn over (2-3 posti l’anno) ed eventuali frequenze part time. Riguardo la distribuzione dei posti nel territorio, essa risulta tuttora disomogenea nei diversi territori distrettuali, con relativo allontanamento di una quota di persone dal proprio ambiente di vita e con necessità di attivare il servizio di trasporto per lunghi spostamenti, con relativo aumento dei costi. Al 31.12.2009 il distretto con il minor numero di posti nei centri diurni è il distretto n. 3 (con un parametro di 0,7 per mille sulla popolazione residente); per quanto riguarda il distretto 4, va tenuta presente la difficoltà di poter eventualmente utilizzare posti presso altri distretti a causa della distanza. Strutture residenziali territoriali Situazione attuale Attualmente nel territorio della AUlss 9 sono presenti 11 Comunità Alloggio per persone con disabilità e presso le Comunità Alloggio sono dislocati i posti di pronta accoglienza e accoglienza programmata per un totale complessivo di 170 posti. Vi sono inoltre 5 Gruppi Appartamento per un totale di 22 posti (dato al 30.06.2010). Attuale distribuzione dei posti: Distretto N. posti residenzialità Popolazione al in Comunità Alloggio e 31.12.2009 Pronta Accoglienza % su 1000 residenti N. posti Gruppi Appartamento N. posti per 1000 ab. n. 1 105.417 74 0,70 6 0,06 n. 2 124.687 44 0,35 4 0,03 n. 3 99.624 40 0,40 0 0,00 n. 4 84.775 12 0,14 12 0,14 Totale A.U.l.s.s. 9 414.503 170 0,41 22 0,05 47 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti Potenziamento della rete dei servizi residenziali Il fabbisogno di nuovi posti è stato individuato sulla base dei parametri regionali e del trend relativo alle richiesta/utilizzo dei servizi nel periodo 2003-2009: • i posti attuali corrispondono al parametro di 0,4 per mille sulla popolazione residente, a fronte della DGR n. 4589 del 28 dicembre 2007 che ha approvato il fabbisogno di residenzialità, per persone disabili nelle A.ULSS del Veneto ai fini dell'autorizzazione alla realizzazione, all'esercizio e dell'accreditamento, applicando il parametro di 0.7 per mille sulla popolazione residente; tale parametro corrisponde ad un fabbisogno per l’A.Ulss n.9 di 290 posti sulla base della popolazione al 31.12.2009 • nel periodo 2003-2009 si è riscontrato un aumento da 86 a 170 delle persone ospiti con un aumento complessivo del 97% (senza calcolare i posti di Pronta Accoglienza e Accoglienza programmata); la media storica del fabbisogno per anno, con effettivo carattere di emergenza valutato in UVMD, è pari a circa 6 posti di Comunità Alloggio, 1-2 posti di Gruppo Appartamento. Inoltre circa 10 persone l’anno necessitano di posti in RSA disabili o in strutture specifiche per persone con forme particolari o complesse di disabilità (es. pluridisabilità con gravi problemi sanitari, malattie degenerative, gravi malattie invalidanti, esiti di gravi cerebrolesioni acquisite….). Riguardo la distribuzione dei posti nel territorio, si riscontra che i posti di Comunità Alloggio e di Pronta Accoglienza sono molto carenti nel distretto socio sanitario n. 4 (con un parametro di 0,14 per mille sulla popolazione residente) e che non c’è alcun gruppo appartamento nel distretto socio sanitario n. 3. Mancano in tutta l’AUlss posti di RSA per le persone disabili con problemi sanitari e servizi residenziali specifici per persone con forme particolari o complesse di disabilità. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Territorio dell’A.U.l.s.s. n. 9, tenuto conto della necessità di riequilibrare la disponibilità di posti nei territori distrettuali. OBIETTIVI Servizi semiresidenziali (centri diurni) Con la programmazione del prossimo quinquennio ci si propone di: dare risposta alle nuove richieste di semiresidenzialità, per un totale di 80 posti nel quinquennio, riequilibrando la situazione territoriale. Si prevede l’aumento di circa 16 nuovi posti l’anno di media presso la rete dei centri diurni, tramite l’utilizzo delle disponibilità attuali o future nelle strutture esistenti (con eventuali ampliamenti fino ad un massimo di 30 utenti) e l’attivazione di un nuovo centro diurno nel distretto socio sanitario n 3. Attivando nuovi posti nei territori attualmente carenti sarà anche possibile riavvicinare le persone al proprio ambiente, liberando nel contempo un numero corrispondente di posti. Strutture residenziali territoriali dare risposta alle nuove richieste di residenzialità, per un totale di circa 50 posti nel quinquennio, riequilibrando la situazione territoriale e diversificando le proposte. Si prevede quindi di aumentare le disponibilità nel distretto 4 per le Comunità Alloggio ( con una nuova Comunità a Fontanelle di 16 posti) e di dotare il distretto 3, che attualmente ne è privo, di un gruppo appartamento di 6 posti. Per rispondere a bisogni diversificati si prevede l’attivazione di una RSA di 20 posti a Chiarano che possa rispondere a tutto il territorio. Si prevede inoltre il monitoraggio costante del bisogno di residenzialità da parte di persone con forme particolari o complesse di disabilità (persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone con malattie neurologiche e degenerative), e l’individuazione e successiva attivazione di iniziative idonee per rispondervi, anche in area vasta (composta dalle AUlss 1, 2, 7, 8 e 9), che potranno essere utilizzate da questa AUlss in quota parte. dare risposta alle richieste di Pronta Accoglienza ed Accoglienza Programmata con l’attivazione di n. 4 posti presso la nuova Comunità Alloggio di Fontanelle. portare a regime il Registro Unico delle impegnative di Residenzialità extraospedaliera per disabili R.U.R. - secondo le direttive della DGR 4589/2007 ed articolato secondo le modalità e le sezioni individuate dalla DGR 3632/02 (Deliberazione n.1518/2009 “Istituzione del registro unico delle impegnative di Residenzialità Extraospedaliera per Disabili – R.U.R.). Ci si propone inoltre di: 48 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti aggiornare i regolamenti aziendali relativi all’accesso nei servizi diurni e residenziali. avviare uno studio di fattibilità per la costituzione di un Ente in mix pubblico e privato per la gestione del patrimonio immobiliare oggi utilizzato dalle cooperative sociali e dalla Fondazione il Nostro Domani in convenzione con l’Ulss 9 nei Centri Residenziali e Semiresidenziali per la disabilità. La proposta mira alla regolamentazione dell’esistente, ma può prevedere altri ed ulteriori sviluppi e dare sistematicità e sviluppo alla collaborazione tra l’AUlss, le Cooperative Sociali e la Fondazione il Nostro Domani. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Mentre per l’anno 2011 le azioni sono prevedibili con buona definizione, per gli anni successivi “si lasciano i margini per poter integrare e modificare la programmazione nei successivi momenti di revisione” (Documento regionale di indirizzo). Anno 2011 TARGET UTENZA Persone disabili con diversi profili di autosufficienza (domiciliarità) RISULTATI PREVISTI Individuazione e predisposizione nuova sede, con disponibilità fino a 30 posti, del CEOD Rosa dei Venti di Mogliano (Cooperativa La Scintilla), nel distretto 3; Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti nei distretti 1-2-4. Avvio primo nucleo da 8 posti di residenzialità presso la RSA di Chiarano, nel distretto 4 Persone disabili con problemi sanitari (residenzialità) Persone con forme particolari o complesse di disabilità (persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone Monitoraggio fabbisogno, individuazione di iniziative idonee anche di area con malattie neurologiche e vasta degenerative) impossibilitate a rimanere presso il proprio domicilio (residenzialità) Anno 2012 TARGET UTENZA Persone disabili con diversi profili di autosufficienza (domiciliarità) RISULTATI PREVISTI Inserimenti progressivi presso nuova sede CEOD Rosa dei Venti, Costruzione/ristrutturazione sede per nuovo centro diurno nel ds 3; Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti nei distretti 1-2-4. Persone disabili con adeguate Avvio di un nuovo gruppo appartamento di 6 posti nel distretto 3 autonomie (residenzialità) Persone con forme particolari o complesse di disabilità (persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone Progettazione e individuazione/predisposizione struttura/e per iniziativa/e con malattie neurologiche e idonea/e, anche di area vasta degenerative) impossibilitate a rimanere presso il proprio domicilio (residenzialità) Anno 2013 TARGET UTENZA Persone disabili con diversi profili di autosufficienza (domiciliarità) Persone disabili con diversi profili di intensità assistenziale (residenzialità) RISULTATI PREVISTI Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno nel primo nucleo del nuovo centro diurno nel distretto 3 (gestione da affidare, con disponibilità del primo nucleo fino a 15) Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti nei distretti 1-2; ampliamento nuclei nel distretto 4. Individuazione/avvio ristrutturazione sede CEOD/CA di Paese nel distretto 2 Avvio primo nucleo da 8 posti di residenzialità più 2 posti di Pronta Accoglienza presso la Comunità Alloggio di Lutrano di Fontanelle, nel distretto 4 Aumento di 2 posti di residenzialità (da 4 a 6) di gruppo appartamento nel distretto 2 Persone disabili con adeguate autonomie (residenzialità) Persone con forme particolari o complesse di disabilità (persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone Avvio primo nucleo di 1-2 specifiche strutture residenziali, anche di area con malattie neurologiche e vasta da utilizzare in quota parte degenerative) impossibilitate a rimanere presso il proprio domicilio (residenzialità) 49 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Anno 2014 TARGET UTENZA Persone disabili con diversi profili di autosufficienza (domiciliarità) Persone disabili con diversi profili di intensità assistenziale (residenzialità) Persone disabili con diversi profili di intensità assistenziale (residenzialità) Anno 2015 TARGET UTENZA Persone disabili con gravi problemi sanitari (residenzialità) Progetti RISULTATI PREVISTI Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno nel secondo nucleo del nuovo centro diurno nel distretto 3 (disponibilità complessiva dei 2 nuclei fino a 30) Inserimenti progressivi presso CEOD esistenti con disponibilità di posti nei distretti 1-2-4 Avvio secondo nucleo da 8 posti di residenzialità più 2 posti di Pronta Accoglienza presso la Comunità Alloggio di Lutrano di Fontanelle, nel distretto 4 Ampliamento 7 posti (da 9 a 16) più 4 posti di pronta Accoglienza presso la Comunità Alloggio di Paese RISULTATI PREVISTI Avvio secondo nucleo della RSA di Chiarano per complessivi n. 20 posti nei 2 nuclei Individuazione nuova RSA nel distretto 1 o 2 o 3 Persone con forme particolari o complesse di disabilità (persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone Avvio secondo nucleo di 1-2 specifiche strutture residenziali, anche di area con malattie neurologiche e vasta da utilizzare in quota parte degenerative) impossibilitate a rimanere presso il proprio domicilio (residenzialità) Nel quinquennio gli enti gestori prevedono le seguenti azioni riferite alla realizzazione/ adeguamento di strutture, motivate dalla necessità di adeguamento agli standard previsti dalla legge 22/2002 e di maggior disponibilità di posti: • ristrutturazione dei 2 CEOD della Cooperativa Solidarietà che preveda spazi per l’accoglienza di 30 utenti ciascuno (Ceod Assemblaggio da 20 a 30; Ceod –FMP Ceramica da 16 a 30) • ristrutturazione ed eventuale ampliamento della Comunità Alloggio di Monigo della Cooperativa Solidarietà • individuazione nuova sede che preveda spazi per l’accoglienza di 30 utenti e trasferimento CEOD Rosa dei Venti di Mogliano della Cooperativa La Scintilla • possibile ampliamento sede CEOD La Scintilla della Cooperativa La Scintilla • spostamento/ampliamento del CEOD e della Comunità Alloggio di Paese • ampliamento sede che preveda spazi per l’accoglienza di 30 utenti (da 18 a 30) nel CEOD di Carbonera della Cooperativa Sentiero • costruzione secondo nucleo della RSA di Chiarano • costruzione Comunità Alloggio di Fontanelle della Fondazione Il Nostro Domani • ristrutturazione spazi CEOD della Cooperativa Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza con ampliamento per persone disabili non autosufficienti • costruzione struttura residenziale di area vasta per persone con esiti di Gravi Cerebrolesioni Acquisite • ristrutturazione del CEOD della Cooperativa AILS a Lancenigo di Villorba Gli spazi verranno progressivamente utilizzati sulla base dell’aumento del fabbisogno. RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Comuni Soggetto erogatore semiresidenzialità A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario Totale Responsabile Servizio Disabili 0,3 Assistente Sociale Servizio Disabili Totale 0,3 0,3 0,3 0,6 0,6 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune /i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Coop.ve Sociali 50 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Privato Profit Altro ente pubblico altro Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro A.U.l.s.s. n. 9 Conferenza dei Sindaci INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C P C Cooperative Sociali P G Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. 2. 3. 4. Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti Avvio primo nucleo da 8 posti di residenzialità presso la RSA di Chiarano Aggiornamento dei regolamenti aziendali relativi all’accesso nei servizi diurni e residenziali Individuazione e predisposizione nuova sede, con disponibilità del CEOD Rosa dei Venti di Mogliano V. Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard risorse economiche necessarie/risorse economiche disponibili 100% Di processo (al 30.06): Utilizzo dei servizi = n. posti utilizzati/n. posti attivati nei servizi residenziali e semiresidenziali 98% Di esito (al 31.12): Risposta al fabbisogno = n. inserimenti effettuati/n. richieste approvate in UVMD 80% AZIONI ANNO 2012 1. 2. 3. 4. Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti Costruzione/ristrutturazione sede per nuovo centro diurno nel ds 3 Avvio di un nuovo gruppo appartamento di 6 posti nel distretto 3 Progettazione e individuazione/predisposizione struttura/e per iniziativa/e idonea/e, anche di area vasta per persone con forme particolari o complesse di disabilità (persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone con malattie neurologiche e degenerative) impossibilitate a rimanere presso il proprio domicilio (residenzialità) Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 51 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard risorse economiche necessarie/risorse economiche disponibili 100% Di processo (al 30.06): Utilizzo dei servizi = n. posti effettivamente utilizzati/n. posti attivati nei servizi residenziali e semiresidenziali 98% Di esito (al 31.12): Risposta al fabbisogno = n. inserimenti effettuati/n. richieste approvate in UVMD 80% AZIONI ANNO 2013 1. Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti 2. Individuazione/avvio ristrutturazione sede CEOD/CA di Paese nel distretto 2 3. Avvio primo nucleo da 8 posti di residenzialità più 2 posti di Pronta Accoglienza presso la Comunità Alloggio di Lutrano di Fontanelle, nel distretto 4 4. Avvio primo nucleo di 1-2 specifiche strutture residenziali, anche di area vasta da utilizzare in quota parte per persone con forme particolari o complesse di disabilità (persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone con malattie neurologiche e degenerative) impossibilitate a rimanere presso il proprio domicilio (residenzialità) Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2013 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard risorse economiche necessarie/risorse economiche disponibili 100% Di processo (al 30.06): Utilizzo dei servizi = n. posti effettivamente utilizzati/n. posti attivati nei servizi residenziali e semiresidenziali 98% Di esito (al 31.12): Risposta al fabbisogno = n. inserimenti effettuati/n. richieste approvate in UVMD 80% AZIONI ANNO 2014 1. Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti 2. Avvio secondo nucleo da 8 posti di residenzialità più 2 posti di Pronta Accoglienza presso la Comunità Alloggio di Lutrano di Fontanelle, nel distretto n. 4 Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 52 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2014 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard risorse economiche necessarie/risorse economiche disponibili 100% Di processo (al 30.06): Utilizzo dei servizi = n. posti effettivamente utilizzati/n. posti attivati nei servizi residenziali e semiresidenziali 98% Di esito (al 31.12): Appropriatezza inserimenti = n. persone con forme particolari o complesse di disabilità inserite in strutture residenziali adeguate/ n. persone con forme particolari o complesse di disabilità inserite in strutture 80% Di esito (al 31.12): Riequilibrio territoriale posti di semiresidenzialità = diminuzione della differenza massima tra i territori distrettuali dallo 0,8 allo 0,5 diminuzione della differenza dello 0,3 per mille Di esito (al 31.12): Riequilibrio territoriale posti di Comunità Alloggio = diminuzione della differenza massima tra i territori distrettuali dallo 0,5 allo 0,3 diminuzione della differenza dello 0,2 per mille AZIONI ANNO 2015 1. Avvio secondo nucleo della RSA di Chiarano per complessivi n. 20 posti nei 2 nuclei 2. Avvio secondo nucleo di 1-2 specifiche strutture residenziali, anche di area vasta da utilizzare in quota parte Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2015 Tipologia indicatore Di struttura: Indicatore risorse economiche necessarie/risorse economiche disponibili Standard 100% Di processo (al 30.06): Utilizzo dei servizi = n. posti effettivamente utilizzati/n. posti attivati nei servizi residenziali e semiresidenziali 90% Di esito (al 31.12): Risposta al fabbisogno = n. inserimenti effettuati/n. richieste approvate in UVMD 80% Di esito (al 31.12): Appropriatezza inserimenti = n. persone con forme particolari o complesse di disabilità inserite in strutture residenziali adeguate/ n. persone con forme particolari o complesse di disabilità inserite in strutture 80% 53 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO 2011 2012 2013 2014 2015 - - 375.736,00 895.006,00 - 386.656,00 - 162.066,00 - 818.164,00 95.891,00 347.603,00 282.254,00 229.190,00 159.932,00 Costo del personale Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Sviluppo della rete dei servizi diurni, residenziali e di pronta accoglienza per persone disabili Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi per nuovi posti residenziali nelle Comunità Alloggio (aumenti rispetto l’anno precedente) Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi per nuovi posti residenziali nelle RSA (aumenti rispetto l’anno precedente) Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi per nuovi posti centri diurni (aumenti rispetto l’anno precedente) TOTALE COSTI 482.547,00 347.603,00 820.056,00 1.124.196,00 978.096,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Sviluppo della rete dei servizi diurni, residenziali e di pronta accoglienza per persone disabili PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 482.547,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti vincolati indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 Fondo sociale Regione 54 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 258.054,43 258.054,43 224.492,57 224.492,57 482.547,00 Piano di Zona 2011-2015 2 DISABILITA’ Progetti Progetto di salute/benessere: Progetto di Affidamento Familiare per persone disabili adulte Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) Capo progetto: dr. Emanuele Della Libera (Assistente Sociale Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9 PREMESSA Il Progetto di Affidamento Familiare per persone disabili adulti si pone quale parte di una rete di interventi (SAD, contributi economici, centri diurni, etc.) finalizzati ad individuare, prevenire e rimuovere le cause che possono determinare l'isolamento e l'esclusione e consentendo la permanenza nel proprio nucleo familiare o comunque nel proprio contesto sociale della persona disabile. Il Servizio di affidamento familiare per disabili adulti si propone di offrire alla persona disabile un contesto relazionale/affettivo idoneo a promuovere il suo benessere psicofisico e costituisce un'alternativa all'inserimento in strutture residenziali per quei soggetti che non possono essere adeguatamente assistibili nell'ambito della famiglia di appartenenza o che sono soli. La promozione dell'affido punta ad incidere anche sulla dimensione culturale della Comunità promuovendo una cultura della solidarietà; promuovendo un cambiamento dell’immagine sociale delle persone con disabilità e della loro qualità di vita. Non meno importante è l'azione rivolta a contrastare lo stigma sociale che ancora persiste rispetto a questa problematica. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Il Territorio dell'A.U.l.s.s. n. 9 OBIETTIVI • • • • • Riduzione degli accessi in strutture residenziali: si ipotizza che le persone che potrebbero usufruire di questo progetto avrebbero comunque la necessità di essere inserite, anche temporaneamente, nelle Comunità Alloggio o nei Gruppi Appartamento (con costi maggiori); Sostenere anche temporaneamente le famiglie nell'accudimento della persona disabile; Mantenere o reinserire anche parzialmente la persona disabile nel proprio tessuto familiare e sociale di appartenenza; Offrire la possibilità di sperimentare relazioni ed abilità relazionali attraverso l'inserimento in un gruppo di tipo familiare; Favorire l'attuazione di percorsi di vita autonoma. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI I destinatari dell'affido sono le persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi SDEA dei 4 Distretti socio sanitari. Anno 2011 L’anno sarà dedicato all’avvio del progetto tramite coinvolgimento dei soggetti istituzionali interessati, l’individuazione delle famiglie affidatarie e delle persone disabili interessate. TARGET UTENZA persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi SDEA dei 4 Distretti socio sanitari RISULTATI PREVISTI Redazione degli strumenti operativi Reperimento famiglie affidatarie Avvio affidi Anno 2012 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi SDEA dei 4 Distretti socio sanitari Realizzazione di n. 5/10 affidi Anno 2013 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi SDEA dei 4 Distretti socio sanitari Realizzazione/prosecuzione di n. 5/10 affidi Anno 2014 TARGET UTENZA persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi SDEA dei 4 Distretti socio sanitari RISULTATI PREVISTI Realizzazione/prosecuzione di n. 6/12 affidi 55 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti Anno 2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi SDEA dei 4 Distretti socio sanitari Realizzazione/prosecuzione di n. 6/12 affidi RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali Comuni (Unità equivalenti) Responsabile del progetto Psicologo Educatore Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 0,25 0,10 0,10 0,35 0,10 Totale 0,25 0,10 0,10 0,45 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI Ulss Nome soggetto responsabile Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro A.U.l.s.s. n. 9 SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. Definizione struttura organizzativa dedicata all'affido 2. Definizione degli strumenti operativi quali regolamenti, protocolli, tra i diversi soggetti coinvolti; 3. Iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione per il reperimento di famiglie disponibili all’accoglienza 4. Selezione delle famiglie accoglienti 5. Formazione delle famiglie selezionate 6. Supporto agli SDEA per l’individuazione di soggetti destinatari 7. Selezione degli utenti e abbinamento al nucleo familiare adeguato 8. Avvio dei progetti personali di affido familiare Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 56 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard Definizione struttura organizzativa dedicata all'affido Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): SI/NO Definizione degli strumenti operativi 50% Individuazione di almeno 4 famiglie disponibili 50% AZIONI ANNI 2012-2015 1. Realizzazione/prosecuzione affidi Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: Mantenimento struttura organizzativa dedicata all'affido SI Di processo (al 30.06): N. soggetti inseriti/n. famiglie disponibili 70% Di esito (al 31.12.2012 e 2013): attuazione almeno 5 progetti di affido 80% Di esito (al 31.12.2014 e 2015): mantenimento/prosecuzione almeno 6 progetti di affido 80% PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Costo del personale 2011 2012 2013 2014 2015 18.664,00 18.664,00 18.664,00 18.664,00 18.664,00 20.000,00 25.000,00 25.000,00 25.000,00 Costo dei beni sanitari e non Progetto di Affidamento Familiare per persone disabili adulte Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti (Assicurazione) Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi (contributo alle famiglie affidatarie) 2.000,00 12.250,00 TOTALE COSTI 32.914,00 38.664,00 43.664,00 43.664,00 43.664,00 57 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Progetto di Affidamento Familiare per persone disabili adulte PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 32.914,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti vincolati indistinti Fondo sociale Regione Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento Regione Fondi Comunali Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 Comune 58 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 6.100,00 14.250,00 (Fondo Non Autosuff.) 20.350,00 12.564,00 12.564,00 32.914,00 Piano di Zona 2011-2015 3 DISABILITA’ Progetti Progetto di sistema: Progetto di promozione e valutazione della qualità nei servizi per persone disabili Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) Capo progetto: dr. Luca Calò Educatore Professionale Area Disabilità AUlss 9 PREMESSA La Carta del Servizio costruita dai servizi per le persone con disabilità nel 2006 ha rappresentato uno strumento importante per monitorare la qualità del servizio da parte degli operatori e a disposizione degli utenti per tutelarne i diritti e promuoverne la partecipazione. In questo percorso di sviluppo della qualità dei servizi è stato elaborato un sistema che incentra l’attenzione sui bisogni e le attese dell’utente, cercando di fornire la risposta più efficiente anche ai nuovi bisogni emergenti. Gli strumenti che sono stati condivisi dai servizi (il Progetto di Centro, il Progetto Educativo Personalizzato, gli standard di qualità, i questionari di soddisfazione dell’utenza, ecc) consentono di evidenziare le esperienze positive e diffonderle e permettono di individuare, offrendo anche dei validi criteri di analisi, i principali ostacoli al miglioramento. A rinforzo e completamento del sistema è stato consolidato un percorso della formazione e dell’aggiornamento, continuativo e ponderato, che favorisca, oltre al buon andamento dell’organizzazione, l’ampliamento delle conoscenze e delle competenze degli operatori. Il progetto nel quinquennio verrà sviluppato e consolidato sia per i servizi dell’AUlss che per quelli gestiti dalle cooperative sociali; per quanto riguarda i servizi gestiti direttamente dall’AUlss sarà inserito nel quadro più ampio del percorso di Accreditamento di Eccellenza Canadese dei servizi dell’AUlss 9. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso OBIETTIVI − − − − − − − Incentrare l’attenzione e la progettazione dei servizi sui bisogni e sulle attese dell’utente/famiglia Sviluppare e gestire l’organizzazione dei servizi per dare la più efficiente risposta ai bisogni degli utenti Monitorare e verificare l’efficienza delle procedure e delle metodologie per eliminare e ridurre le criticità Affinare strumenti di misurazione e di valutazione degli interventi, per definire standard di qualità e per individuare miglioramenti possibili Curare la modalità e l’efficacia della comunicazione interna al servizio e con l’utente/famiglia Sviluppare le conoscenze e le competenze degli operatori per rispondere in maniera adeguata e innovativa ai bisogni consolidati ed emergenti dell’utenza Accrescere nell’operatività dei servizi la cultura del miglioramento qualitativo continuo TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei servizi ai rappresentanti dei familiari Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Progetto di Centro presentato e discusso con i familiari Progetto di Servizio: redazione e valutazione Monitoraggio e verifica standard di qualità Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi Progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta e convenzionati. Realizzazione di un servizio di aggiornamento delle conoscenze (biblioteca del sociale: libri, riviste, altre pubblicazioni, incontri di approfondimento aperti anche ai familiari, alle associazioni, ecc.) Organizzazione di 1-2 convegni Utenti e familiari dei servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa Operatori dei Servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa 59 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti Anno 2012 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei servizi ai rappresentanti dei familiari Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Progetto di Centro presentato e discusso con i familiari Aggiornamento Carta dei Servizi Presentazione Carta dei Servizi ai rappresentanti familiari Utenti e familiari dei servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa Progetto di Servizio: redazione e valutazione Monitoraggio e verifica standard di qualità Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi Progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta e convenzionati. Operatori dei Servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa Proseguimento di un servizio di aggiornamento delle conoscenze (biblioteca del sociale: libri, riviste, altre pubblicazioni, incontri, ecc.) Organizzazione di 1-2 convegni Anno 2013 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei servizi ai rappresentanti dei familiari Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Progetto di Centro presentato e discusso con i familiari Progetto di Servizio: redazione e valutazione Monitoraggio e verifica standard di qualità Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi Progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta e convenzionati. Utenti e familiari dei servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa Operatori dei Servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa Proseguimento di un servizio di aggiornamento delle conoscenze (biblioteca del sociale: libri, riviste, altre pubblicazioni, incontri, ecc.) Organizzazione di 1-2 convegni Anno 2014 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei servizi ai rappresentanti dei familiari Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Progetto di Centro presentato e discusso con i familiari Progetto di Servizio: redazione e valutazione Monitoraggio e verifica standard di qualità Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi Progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta e convenzionati. Utenti e familiari dei servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa Operatori dei Servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa Proseguimento di un servizio di aggiornamento delle conoscenze (biblioteca del sociale: libri, riviste, altre pubblicazioni, incontri, ecc.) Organizzazione di 1-2 convegni 60 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti Anno 2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei servizi ai rappresentanti dei familiari Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Progetto di Centro presentato e discusso con i familiari Utenti e familiari dei servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa Progetto di Centro: redazione e valutazione Monitoraggio e verifica standard di qualità Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi Progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta e convenzionati. Operatori dei Servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa Proseguimento di un servizio di aggiornamento delle conoscenze (biblioteca del sociale: libri, riviste, altre pubblicazioni, incontri, ecc.) Organizzazione di 1-2 convegni RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Educatori professionali coordinatori Comuni Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 1,7 Assistenti Sociali coordinatori Totale 5,5 7,2 0,3 Totale 0,3 2 5,5 7,5 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Coop.ve Sociali SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Cooperative Sociali P Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo 61 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali G C altro Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti AZIONI ANNO 2011 1. 2. 3. 4. 5. Redazione Progetto di Servizio per l’anno in corso Valutazione Progetto di Servizio per l’anno precedente Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari Realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta e convenzionati. Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard n. coordinatori coinvolti/n. coordinatori servizi 90% Di processo (al 30.06): n. servizi monitorati e valutati (standard, progetto di centro)/ n. servizi territorio AUlss 90% Di esito (al 31.12): sistema di valutazione soddisfazione utente: n. servizi che hanno il sistema / n. servizi territorio Aulss 80% Di esito (al 31.12): n. corsi con soddisfazione partecipanti positiva / n. corsi realizzati 85% AZIONI ANNO 2012 1. 2. 3. 4. 5. 6. Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei servizi ai rappresentanti dei familiari Presentazione e discussione con i familiari del Progetto di Centro Presentazione Carta dei Servizi ai rappresentanti familiari redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi Organizzazione di 1-2 convegni Realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta e convenzionati. Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 5 6 62 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard n. coordinatori coinvolti/n. coordinatori servizi 90% Di processo (al 30.06): n. servizi monitorati e valutati (standard, progetto di centro)/ n. servizi territorio AUlss 90% Di esito (al 31.12): sistema di valutazione soddisfazione utente: n. servizi che hanno il sistema / n. servizi territorio Aulss 80% Di esito (al 31.12): n. corsi con soddisfazione partecipanti positiva / n. corsi realizzati 85% Di esito (al 31.12): n. servizi con Carte dei Servizi aggiornata / n. servizi 70% AZIONI ANNI 2012 - 2015 1. 2. 3. 4. 5. 6. Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei servizi ai rappresentanti dei familiari Presentazione e discussione con i familiari del Progetto di Centro Presentazione Carta dei Servizi ai rappresentanti familiari redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi Organizzazione di 1-2 convegni Realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta e convenzionati. Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012 - 2015 Tipologia indicatore Di struttura: Indicatore n. coordinatori coinvolti/n. coordinatori servizi Standard 90% Di processo (al 30.06): n. servizi monitorati e valutati (standard, progetto di centro)/ n. servizi territorio AUlss 90% Di esito (al 31.12): sistema di valutazione soddisfazione utente: n. servizi che hanno il sistema / n. servizi territorio Aulss 85% Di esito (al 31.12): n. corsi con soddisfazione partecipanti positiva / n. corsi realizzati 85% Di esito (al 31.12): n. convegni realizzati / n. convegni previsti 1/2 63 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO 2011 2012 2013 2014 2015 Costo del personale già compreso nel costo dei servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa Costo del personale Costo dei beni sanitari e non Promozione e valutazione della Costo dei servizi qualità nei Ammortamenti servizi per persone disabili Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi Costo del personale già compreso nel costo dei TOTALE COSTI servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Promozione e valutazione della qualità nei servizi per persone disabili Costo del personale già compreso nel costo PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 dei servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e lavorativa FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 64 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 4 DISABILITA’ Progetti Progetto di salute/benessere: Percorsi di vita adulta Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) Capo progetto: dr. Emanuele Della Libera (Assistente Sociale Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) PREMESSA Il progetto, gestito dal Servizio Integrazione Sociale, consiste nell'offrire alle persone disabili con ritardo mentale lieve il sostegno e l’aiuto necessario per costruire e realizzare un progetto di vita personale, in una dimensione di autonomia e di integrazione sociale, anche in assenza di familiari. Ciò contrastando il ricorso all’inserimento in servizi residenziali per persone disabili. Il progetto si colloca nell'ottica dell'approccio globale della classificazione ICF secondo la quale “la disabilità viene definita come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo, i fattori personali ed i fattori ambientali”. Il Progetto si sviluppa attraverso la coniugazione di due ambiti: - autonomia personale delle persone disabili, intesa come processo di apprendimento e di crescita che sviluppa la capacità di autodeterminazione per la propria esistenza, attraverso la rappresentazione e la costruzione di un personale progetto di vita con chiara identità individuale percepita; - socializzazione intesa come “processo per l’acquisizione di abilità che consentono l’autonoma gestione di spazi, movimenti, relazioni informali e strumenti conoscitivi necessari per interagire con il proprio ambiente”. Il progetto: si inserisce nella politica di attivazione della Comunità Sociale intesa come luogo privilegiato di integrazione delle diversità e di partecipazione attiva anche per le persone diversamente abili migliorandone la qualità della vita; valorizza il volontariato giovanile, che costituisce un elemento cardine dell’attività; attiva un percorso di educazione degli adulti alternando momenti di autoeducazione con momenti di formazione; favorisce nei familiari l’acquisizione di comportamenti che favoriscono lo sviluppo dell’autonomia delle persone con disabilità. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Il progetto riguarda tutto il territorio dell’A.U.l.s.s. n. 9 OBIETTIVI Offrire un sostegno educativo per vivere in gruppo appartamento o in casa propria anche senza la presenza continuativa dei familiari. Fornire un sostegno per poter continuare a vivere in casa propria anche nei momenti di emergenza per gravi problemi di salute dei familiari, senza far ricorso alla comunità residenziale. Promuovere la realizzazione di iniziative per favorire lo sviluppo di capacità personali ed abilità interpersonali. Sostenere opportunità di socializzazione in funzione dello sviluppo dell'autonomia personale. L’attivazione e la promozione del lavoro di rete sul territorio per favorire processi ed esperienze di integrazione sociale. Accompagnamento delle famiglie delle persone che partecipano al progetto per aiutarle ad elaborare ed accompagnare i figli nei processi di crescita e di autonomia. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Persone con disabilità intellettiva e pluridisabilità medio- maggiore autonomia personale e sociale delle persone lieve, di età compresa tra i 18 e i 50 anni (32 persone disabili verificata tramite la partecipazione attiva ai nell’anno 2010 che verranno progressivamente laboratori o alle attività dei gruppi aumentate) 65 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti Anno 2012 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI maggiore autonomia personale e sociale delle persone Persone con disabilità intellettiva e pluridisabilità mediodisabili verificata tramite la partecipazione attiva ai lieve, di età compresa tra i 18 e i 50 anni laboratori o alle attività dei gruppi Anno 2013 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI maggiore autonomia personale e sociale delle persone Persone con disabilità intellettiva e pluridisabilità mediodisabili verificata tramite la partecipazione attiva ai lieve, di età compresa tra i 18 e i 50 anni laboratori o alle attività dei gruppi Anno 2014 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI maggiore autonomia personale e sociale delle persone Persone con disabilità intellettiva e pluridisabilità mediodisabili verificata tramite la partecipazione attiva ai lieve, di età compresa tra i 18 e i 50 anni laboratori o alle attività dei gruppi Anno 2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI maggiore autonomia personale e sociale delle persone Persone con disabilità intellettiva e pluridisabilità mediodisabili verificata tramite la partecipazione attiva ai lieve, di età compresa tra i 18 e i 50 anni laboratori o alle attività dei gruppi RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Assistente Sociale Coordinatore Educatori Professionali Comuni Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Sociale Sociale Sanitario 0,3 2,0 Volontariat o Totale 0,3 2 2,3 2,3 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI Ulss Nome soggetto responsabile Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblic o A.U.l.s.s. n. 9 SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit DENOMINAZIONE ENTE A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Associazioni di volontariato G Privato Profit Altro ente pubblico Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo 66 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali altro Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti AZIONI ANNO 2011 1. Attuazione laboratori educativo formativi rivolti a persone disabili seguite dal Servizio Integrazione Sociale 2. Attuazione iniziative ricreative, sportive , culturali rivolte alle persone disabili seguite dal Servizio Integrazione Sociale 3. Gruppi percorsi di vita adulta 4. Definizione progetto attività centro aggregativo 5. Avvio iniziative in cui sperimentare e sviluppare autonomie personali in vista dell'accesso ai gruppi appartamento delle persone in lista d’attesa 6. Incontri con le famiglie per la presentazione e verifica dei progetti. Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard n. educatori assegnati/n. educatori effettivamente presenti 3,67/3,67 Di processo (al 30.06): n. incontri di equipe /n. incontri equipe previsti 70% Di esito (al 31.12): n. attività realizzate/ attività previste 70% Di esito (al 31.12): n. effettivi partecipanti alle iniziative del progetto / n. partecipanti programmati 70% Di esito (al 31.12): n. incontri con i familiari /n. incontri previsti nel progetto annuale 80% PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Costo del personale del Servizio Integrazione Sociale S.I.S. 2011 2012 2013 2014 2015 82.567,00 82.567,00 82.567,00 82.567,00 82.567,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Percorsi di vita adulta Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 85.067,00 85.067,00 85.067,00 85.067,00 85.067,00 67 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Percorsi di vita adulta PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 85.067,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 Fondo sociale 68 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 85.067,00 85.067,00 85.067,00 Piano di Zona 2011-2015 5 DISABILITA’ Progetti Progetto di salute/benessere: Progetti di continuità scuola - lavoro Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Referente Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) Capo progetto: dr.ssa Chiara Gobbo, Responsabile del Servizio Integrazione Lavorativa PREMESSA Il SIL dell’A.U.L.S.S. n. 9 collabora con alcuni Istituti Superiori e Centri di Formazione Professionale (C.F.P.), per i progetti di “Alternanza scuola-lavoro”, che hanno portato alla stipula di Protocolli operativi. L’obiettivo è quello di creare un collegamento sinergico e funzionale e una continuità d’intervento tra la scuola, i servizi socio-sanitari, il mondo del lavoro e la famiglia, attraverso lo sviluppo di abilità utili per il futuro inserimento lavorativo di allievi con disabilità. Nel 2010 - all’interno del Progetto “I Care” - è stata sottoscritta la Convenzione tra alcuni Istituti Superiori, le A.U.L.S.S. n. 7 di Pieve di Soligo e n. 9 di Treviso per l’attuazione di piani individuali di transizione (PIT) per alunni con disabilità per orientare nel mondo del lavoro e offrire l’opportunità di ampliare il proprio repertorio di abilità e competenze sociali e lavorative vivendo ed operando all’interno di una situazione reale di lavoro dell’Azienda, già a partire dal 4° anno scolastico. Dall’anno scolastico 2010/2011 la Provincia intende varare il “Progetto prima occupazione disabili intellettivi” a livello provinciale, che prevede la collaborazione tra Scuole, Centri per l’Impiego (CPI), le A.U.L.S.S. (SIL), le aziende, per favorire un percorso d’inserimento lavorativo articolato a partire dal 4° anno scolastico dell’Istituto Superiore (o dal 2° anno del CFP). TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.L.S.S. n. 9 OBIETTIVI - Acquisizione di una maggior autonomia personale, sociale e lavorativa da parte delle persone con disabilità - Apprendimento di conoscenze e competenze generali e specifiche del profilo professionale, necessarie per accedere al mondo del lavoro - Ampliamento di abilità, competenze sociali e lavorative all’interno di una situazione reale di lavoro - Maggior continuità nel passaggio tra la scuola e il mondo del lavoro, favorendo lo sviluppo della rete di collaborazione con le scuole superiori e i CFP del territorio TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA allievi disabili delle scuole superiori Anno 2012 TARGET UTENZA allievi disabili delle scuole superiori Anno 2013 TARGET UTENZA allievi disabili delle scuole superiori Anno 2014 TARGET UTENZA allievi disabili delle scuole superiori RISULTATI PREVISTI Effettuazione di stage scolastici per 21 allievi con la collaborazione del SIL sia nell’ambito dei Protocolli operativi con le scuole, del PIT (Piano di Transizione) del Progetto di Prima occupazione RISULTATI PREVISTI Effettuazione di stage scolastici per 23 allievi con la collaborazione del SIL sia nell’ambito dei Protocolli operativi con le scuole, del Piano di Transizione (PIT), del Progetto di Prima occupazione RISULTATI PREVISTI Effettuazione di stage scolastici per 25 allievi con la collaborazione del SIL sia nell’ambito dei Protocolli operativi con le scuole, del PIT, del Progetto di Prima occupazione RISULTATI PREVISTI Effettuazione di stage scolastici per 27 allievi con la collaborazione del SIL sia nell’ambito dei Protocolli operativi con le scuole, del PIT, del Progetto di Prima occupazione 69 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Anno 2015 TARGET UTENZA Progetti RISULTATI PREVISTI Effettuazione di stage scolastici per 29 allievi con la collaborazione del SIL sia nell’ambito dei Protocolli operativi con le scuole, del PIT, del Progetto di Prima occupazione allievi disabili delle scuole superiori RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Educatore professionale SIL Responsabile SIL A.U.l.s.s. Sociale Sanitario 0,2 0,03 0,23 Comuni Totale Privato Sociale Privato Volonta riato Totale 0,2 0,03 0,23 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Nome soggetto responsabile Ulss Unione Enti e Privato Ass. IPAB Istituti no Comuni religiosi profit Comune/i A.U.l.s.s. n. 9 Privato Profit Altro ente pubblico Aziende private Scuole superiori, ProvinciaCentri per l’Impiego altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Aziende private Scuole superiori Provincia-Centri per l’Impiego Altro ente pubblico P G G C P G C Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011-2015 1. Effettuazione di stage scolastici con le scuole del territorio per alunni con disabilità 2. Effettuazione stage scolastico all’interno del PIT (Piano di Transizione) 3. Effettuazione “Progetto prima occupazione disabili intellettivi” Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 70 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015 Tipologia indicatore Indicatore Standard n. educatori assegnati al SIL/n. educatori effettivamente presenti al SIL Di struttura: 7,16/7,16 Di processo (al 30.06): n. nuovi allievi inseriti in stage scolastici attivati/n. totale allievi inseriti in stage scolastici attivati 20% Di esito (al 31.12): riduzione della dispersione = n. persone che entrano nella rete dei servizi per l’integrazione lavorativa /n. allievi che hanno partecipato al progetto 70% PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO 2011 2012 2013 2014 2015 120.000,00 120.000,00 120.000,00 120.000,00 120.000,00 Costo del personale (già compreso nei costi del Servizio Integrazione Lavorativa) Costo dei beni sanitari e non Progetti di continuità scuola lavoro Costo dei servizi (percorsi scuola lavoro) Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 120.000,00 120.000,00 120.000,00 120.000,00 120.000,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Progetti di continuità scuola - lavoro PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE (fondo regionale l. 68/99) Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 71 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 120.000,00 120.000,00 (a livello provinciale per 15 percorsi) 120.000,00 Piano di Zona 2011-2015 6 DISABILITA’ Progetti Progetto di sistema: Aggiornamento e diffusione progetti di sensibilizzazione con le scuole e la comunità Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) Capo progetto: dr. Luca Calò (Educatore Professionale Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) PREMESSA Nelle finalità della programmazione dei servizi per le persone disabili viene evidenziata l’importanza di promuovere e sviluppare nel territorio e nella comunità dove vive la persona disabile una cultura dell’accoglienza e della valorizzazione delle diversità. Per maturare ed incrementare una cultura dell’accoglienza è indispensabile rivolgersi a tutte le persone e in particolare alle giovani generazioni quali destinatarie e risorse di questo percorso. Con questa intenzionalità, l’intervento nelle scuole si concretizza principalmente in 3 percorsi: “Maestri di manualità” in cui i giovani disabili dei servizi insegnano agli alunni delle scuole (primaria e secondaria di I° grado) le tecniche artigianali apprese e consolidate nel Centro (midollino, ceramica, tessitura, icone, falegnameria, cartapesta). La manualità come tramite della relazione e come abilità posseduta e offerta. “Sa di sale … il pregiudizio” in cui gli educatori dei servizi incontrano le classi e con diverse modalità (visione video, giochi di ruolo, discussione ecc.) introducono e sviluppano la riflessione sui temi dell’integrazione e delle diversità. Il progetto si rivolge alle scuole secondarie di II° grado. “Facciamo Centro” in cui si offre la possibilità agli studenti degli Istituti Superiori di svolgere un'esperienza formativa di stage presso i Centri Educativi Occupazionali Diurni (C.E.O.D.) per persone adulte con disabilità del territorio dell'A.U.l.s.s. n. 9. Nell'ambito delle esperienze formative di stage, si prevedono le seguenti principali tipologie: - stage di una o più giornate rivolti a singoli studenti o a piccoli gruppi di studenti o a gruppi classe. - stage di uno o più giorni per allievi a cui siano stati comminati provvedimenti disciplinari. - stage anche in periodo non scolastico in accordo comunque con l’Istituto scolastico. Laboratorio “Scuola e Volontariato” in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato (C.S.V.) per favorire la partecipazione e la sensibilizzazione degli studenti delle scuole superiori. Da segnalare in particolare la condivisione di laboratori creativi (quali teatro, fotografia) o la collaborazione per allestimento mostre presso gli Istituti Scolastici o ancora la possibilità di accesso programmato degli studenti presso i servizi in periodi di vacanza scolastica. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso OBIETTIVI • • • Prevenire e contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone con disabilità. Riconoscere la persona disabile come persona portatrice di conoscenze e di capacità, ovvero assegnare alla persona disabile un ruolo positivo e un’identità adulta su abilità realmente possedute. Creare dei percorsi e delle esperienze di socializzazione e di integrazione che prevedano la collaborazione fra gli utenti dei servizi e gli studenti delle scuole presenti nel territorio. 72 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA Persone disabili e le loro famiglie Anno 2012 TARGET UTENZA Persone disabili e le loro famiglie RISULTATI PREVISTI - svolgimento di n. 60 interventi per 120 ore complessive di attività nelle scuole di diverso ordine e grado del territorio dell’Aulss - mantenimento del numero di: servizi che aderiscono al progetto (n. 6), utenti coinvolti attivamente nel progetto (n. 40), Istituti Scolastici coinvolti (n. 6), studenti coinvolti nelle diverse attività (n. 600). - inserimento dei progetti nel Piano dell’Offerta Formativa, P.O.F., dell’Istituto scolastico per sviluppo della continuità educativa del progetto - aumento del coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza e nella valutazione delle attività RISULTATI PREVISTI - svolgimento di n. 60 interventi per 120 ore complessive di attività nelle scuole di diverso ordine e grado del territorio dell’Aulss - mantenimento del numero di: servizi che aderiscono al progetto(n. 6), utenti coinvolti attivamente nel progetto (n. 40), Istituti Scolastici coinvolti (n. 6), studenti coinvolti nelle diverse attività (fino a n. 600). - inserimento dei progetti nel Piano dell’Offerta Formativa, P.O.F., dell’Istituto scolastico per sviluppo della continuità educativa del progetto - aumento del coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza e nella valutazione delle attività - mantenimento del sistema di monitoraggio e di verifica dell’attività nel corso dell’anno - organizzazione di 1 iniziativa di sensibilizzazione in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato e il coinvolgimento degli Enti Locali e delle scuole Anno 2013 TARGET UTENZA Persone disabili e le loro famiglie Anno 2014 TARGET UTENZA Persone disabili e le loro famiglie RISULTATI PREVISTI - incremento a n. 70 interventi per 140 ore complessive di attività degli interventi nelle scuole di diverso ordine e grado del territorio dell’Aulss - incremento del numero di: servizi che aderiscono al progetto (n. 7), utenti coinvolti attivamente nel progetto (n. 45), Istituti Scolastici coinvolti (n. 7), studenti coinvolti nelle diverse attività (n. 700). - inserimento dei progetti nel Piano dell’Offerta Formativa, P.O.F., dell’Istituto scolastico per sviluppo della continuità educativa del progetto - aumento del coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza e nella valutazione delle attività - mantenimento del sistema di monitoraggio e di verifica dell’attività nel corso dell’anno - organizzazione di 1 iniziativa di sensibilizzazione in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato e con il coinvolgimento degli Enti Locali e delle scuole RISULTATI PREVISTI - mantenimento di n. 70 interventi per 140 ore complessive di attività nelle scuole di diverso ordine e grado del territorio dell’Aulss - mantenimento del numero di: servizi che aderiscono al progetto (n. 7), utenti coinvolti attivamente nel progetto (n. 45), Istituti Scolastici coinvolti (n. 7), studenti coinvolti nelle diverse attività (n. 700). - inserimento dei progetti nel Piano dell’Offerta Formativa, P.O.F., dell’Istituto scolastico per sviluppo della continuità educativa del progetto - aumento del coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza e nella valutazione delle attività - mantenimento del sistema di monitoraggio e di verifica dell’attività nel corso dell’anno - organizzazione di 2 iniziative di sensibilizzazione tramite la collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato e del coinvolgimento degli Enti Locali e delle scuole 73 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Anno 2015 TARGET UTENZA Progetti RISULTATI PREVISTI - incremento a n. 80 interventi per 160 ore complessive di attività degli interventi nelle scuole di diverso ordine e grado del territorio dell’Aulss - incremento del numero di: servizi che aderiscono al progetto (n. 8), utenti coinvolti attivamente nel progetto (n. 50), Istituti Scolastici coinvolti (n. 8), studenti coinvolti nelle diverse attività (n. 800). - inserimento dei progetti nel Piano dell’Offerta Formativa, P.O.F., dell’Istituto scolastico per sviluppo della continuità educativa del progetto - aumento del coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza e nella valutazione delle attività - mantenimento del sistema di monitoraggio e di verifica dell’attività nel corso dell’anno - organizzazione di 2 iniziative di sensibilizzazione tramite la collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato e del coinvolgimento degli Enti Locali e delle scuole Persone disabili e le loro famiglie RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Educatori professionali Comuni Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 1,1 2 1,1 2 Totale 3,1 3,1 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni Enti e Istituti religiosi IPAB Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C DENOMINAZIONE ENTE A.U.l.s.s. n. 9 Cooperative Sociali P G Scuola Centro Servizi Volontariato P P G G AZIONI ANNI 2011-2015 1. Diffusione di materiale informativo sui diversi progetti alle scuole (tramite contatti diretti e pubblicazioni del S.E.P.S. Servizio Educazione e Promozione alla Salute) 2. Incontri di programmazione e di valutazione dell’attività fra gli operatori e gli insegnanti 3. Creazione di una rete fra operatori, servizi e Centro Servizi per il Volontariato 4. Attuazione interventi di sensibilizzazione 5. Incontri di monitoraggio e verifica dell’attività 74 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 Azioni DISABILITA’ 1 2 3 4 5 Progetti Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: Di struttura: Di processo (al 30.06): Di processo (al 31.12): Di esito (al 31.12): Di esito (al 31.12): Di esito (al 31.12): n. servizi diurni coinvolti/n. servizi diurni del territorio n. istituti scolastici coinvolti/n. istituti scolastici previsti 25% 90% n. interventi monitorati e verificati/ n. interventi attivati 100% n. ore di intervento realizzate / n. ore di intervento previste 90% n. utenti che partecipano/ n. utenti previsti 90% n. studenti coinvolti/ n. studenti previsti 80% n. iniziative sensibilizzazione in collaborazione con CSV/ n. iniziative previste 100% PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO 2011 2012 2013 2014 2015 Costo del personale già ricompreso nel costo dei servizi per persone disabili Costo del personale Aggiornamento e diffusione progetti di sensibilizzazione con le scuole e la comunità Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Aggiornamento e diffusione progetti di sensibilizzazione con le scuole e la comunità Costo del personale già ricompreso nel PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 costo dei servizi per persone disabili FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 75 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 7 DISABILITA’ Progetti Progetto di salute/benessere: Prosecuzione e potenziamento di interventi innovativi e di coinvolgimento della Comunità nell’ambito dei centri diurni e delle attività a carattere diurno Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) Capo progetto: dr. Luca Calò (Educatore Professionale Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9) PREMESSA Negli ultimi anni sono state avviate, sviluppate e consolidate delle esperienze, attività e progettualità rivolte agli utenti dei servizi diurni che rispondessero in maniera innovativa ai bisogni ed alle esigenze di una maggiore partecipazione ed integrazione sociale delle persone con disabilità. I progetti prevedono attività di tipo creativo ed artistico che coinvolgono utenti di diversi servizi, favorendo la partecipazione e la collaborazione delle famiglie e delle risorse del territorio, in particolare associazioni, volontari, cooperative sociali, enti ed istituzioni, sviluppando percorsi e non eventi di integrazione sociale, che abbiano pertanto un impatto, una ricaduta e una continuità nella comunità dove si svolgono. Ogni anno vengono attivati numerosi progetti che, con differenti articolazioni, coinvolgono mediamente 350 utenti dei servizi diurni secondo criteri di equità nella possibilità di accesso alle attività. I progetti di lavoro attuati sono scelti in modo da permettere di creare collegamenti e collaborazioni con il territorio: laboratori artigianali (ceramica, tessitura, cesteria, lavorazione del legno, ricamo, cartapesta); laboratorio di teatro e danza; progetto di educazione al suono e alla musica; progetto “pittura”; progetto “libera espressione pittorica”; progetto “sportivamente abili”; progetto “fotografia”; progetto di sviluppo della comunicazione con ausili tecnologici; progetti individuali di inserimento sociale in contesto lavorativo; progetti individuali di inserimento sociale; gite e uscite a carattere ricreativo e culturale. I laboratori ed i progetti vengono attuati nei singoli centri o in gruppi di lavoro che aggregano utenti di più centri. Vengono attivate collaborazioni con consulenti, artigiani, artisti, associazioni culturali, ricreative, sportive e di volontariato. Per quanto riguarda i prodotti dei laboratori artigianali, questi vengono fatti conoscere in occasione di feste o manifestazioni locali e durante incontri con gruppi classe durante i quali i giovani disabili trasmettono ai bambini la loro conoscenza delle abilità manuali ed espressive. Per i progetti “teatro”, “pittura”, “fotografia” i giovani disabili maggiormente interessati vengono coinvolti in manifestazioni locali. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.L.S.S. n. 9 OBIETTIVI - Coinvolgere la comunità locale ed in particolare le associazioni di famiglie e i rappresentanti dei familiari in progetti che valorizzino il protagonismo delle persone disabili e favoriscano la loro inclusione come risorsa della comunità. Dare risposta ai bisogni consolidati ed emergenti di integrazione sociale e di partecipazione attiva alla comunità delle persone disabili e delle loro famiglie. Sperimentare e verificare strategie innovative (relazionali, sociali, creative, artistiche) per lo sviluppo di percorsi educativi delle persone disabili. 76 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA Persone, giovani o adulte, con diversi gradi di disabilità inseriti nei Servizi Diurni del territorio, gestiti dall’A.U.l.s.s. e convenzionati, che partecipano ai progetti in base ai loro interessi e alle loro potenzialità. (n.378 persone nell’anno 2010, che saranno progressivamente aumentate). RISULTATI PREVISTI - Creazione di una rete fra le associazioni delle famiglie interessate, gli operatori e i volontari coinvolti nei diversi progetti (incremento delle collaborazioni e delle sinergie) - Rinnovo dei referenti di progetto (coinvolgendo anche i coordinatori dei servizi convenzionati e volontari delle associazioni) - Aumento del numero delle persone disabili partecipanti - 2 incontri di presentazione e di valutazione dei progetti organizzati in collaborazione con le famiglie, le associazioni di volontariato e i servizi - Corso di formazione per operatori e volontari per lo sviluppo di competenze sulla gestione dei progetti e sui contenuti specifici di ogni progetto innovativo - Diffusione e sviluppo della comunicazione e della visibilità degli eventi utilizzando differenti mezzi (sito Aulss, intranet, stampa e televisioni locali) Anno 2012 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI 2 incontri di presentazione e di valutazione dei progetti organizzati in collaborazione con le famiglie, le Persone, giovani o adulte, con diversi gradi di disabilità associazioni di volontariato e i servizi inseriti nei Servizi Diurni del territorio, gestiti - Organizzazione di 2 iniziative in collaborazione con dall’A.U.l.s.s. e convenzionati, che partecipano ai progetti Amministrazioni locali e con il coinvolgimento di in base ai loro interessi e alle loro potenzialità. associazioni di volontariato del territorio - Organizzazione di 2 percorsi di laboratorio creativo ed artistico con la partecipazione mista (persone disabili e studenti) Anno 2013 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI - Aumento del numero delle persone disabili partecipanti 2 incontri di presentazione e di valutazione dei progetti organizzati in collaborazione con le famiglie, le associazioni di volontariato e i servizi – Valutazione dei progetti e rilevazione soddisfazione degli utenti/famiglie (somministrazione questionario e/o focus Persone, giovani o adulte, con diversi gradi di disabilità group) inseriti nei Servizi Diurni del territorio, gestiti - Corso di formazione per operatori e volontari per lo dall’A.U.l.s.s. e convenzionati, che partecipano ai progetti sviluppo di competenze sulla gestione dei progetti e sui in base ai loro interessi e alle loro potenzialità. contenuti specifici di ogni progetto innovativo - Organizzazione di 2 percorsi di laboratorio creativo ed artistico con la partecipazione mista (persone disabili e studenti) - Organizzazione di 2 iniziative in collaborazione con Amministrazioni locali e con il coinvolgimento di associazioni di volontariato del territorio Anno 2014 TARGET UTENZA Persone, giovani o adulte, con diversi gradi di disabilità inseriti nei Servizi Diurni del territorio, gestiti dall’A.U.l.s.s. e convenzionati, che partecipano ai progetti in base ai loro interessi e alle loro potenzialità. RISULTATI PREVISTI -2 incontri di presentazione e di valutazione dei progetti organizzati in collaborazione con le famiglie, le associazioni di volontariato e i servizi - Organizzazione di 2 percorsi di laboratorio creativo ed artistico con la partecipazione mista (persone disabili e studenti) - Organizzazione di 2 iniziative in collaborazione con Amministrazioni locali e con il coinvolgimento di associazioni di volontariato del territorio 77 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti Anno 2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI - Aumento del numero delle persone disabili partecipanti - 2 incontri di presentazione e di valutazione dei progetti organizzati in collaborazione con le famiglie, le associazioni di volontariato e i servizi – Valutazione dei progetti e soddisfazione degli utenti/famiglie (somministrazione questionario e/o focus group) - Corso di formazione per operatori e volontari per lo sviluppo di competenze sulla gestione dei progetti e sui contenuti specifici di ogni progetto innovativo - Organizzazione di 2 percorsi di laboratorio creativo ed artistico con la partecipazione mista (persone disabili e studenti) - Organizzazione di 2 iniziative in collaborazione con Amministrazioni locali e con il coinvolgimento di associazioni di volontariato del territorio Persone, giovani o adulte, con diversi gradi di disabilità inseriti nei Servizi Diurni del territorio, gestiti dall’A.U.l.s.s. e convenzionati, che partecipano ai progetti in base ai loro interessi e alle loro potenzialità. RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Educatori professionali OSS Comuni Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 2,5 4 2 3,5 4,5 7,5 Totale 6,5 5,5 12 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Privato Istituti no religiosi profit Privato Profit Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Cooperative sociali Privato no profit P G Associazioni di volontariato Privato Profit Altro ente pubblico Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNI 2011-2015 1. Rinnovo dei referenti di ogni progetto (coinvolgendo anche i coordinatori dei servizi convenzionati e associazioni di volontariato) 2. Avvio/rinnovo dei progetti 3. Creazione di una rete fra gli operatori e le associazioni coinvolte nei diversi progetti 4. Corso di formazione per operatori e volontari per sviluppo di competenze sulla gestione dei progetti e sui contenuti specifici di ogni progetto innovativo 5. Incontri di presentazione e di valutazione dei progetti organizzati in collaborazione con le famiglie, le associazioni di volontariato e i servizi 78 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 Azioni DISABILITA’ 1 2 3 4 5 Progetti Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: n. servizi diurni coinvolti/n. servizi diurni territorio Aulss 80% Di struttura: n. progetti innovativi attivati/ n. progetti innovativi previsti 90% Di processo (al 30.06): Di processo (al 31.12): n. progetti monitorati e valutati/n. progetti avviati anno precedente 100% n. incontri di presentazione progetti in collaborazione con le famiglie, le associazioni di volontariato e i servizi /n. incontri previsti 100% Di esito (al 31.12): n. utenti che partecipano ai progetti/n. utenti dei servizi diurni 60% Di esito (al 31.12): n. iniziative di integrazione sociale realizzate/n. iniziative di integrazione sociale previste 90% Di esito (al 31.12): n. associazioni di volontariato coinvolte/ n. progetti innovativi avviati 40% Di esito (al 31.12.2013, 2014, 2015) n. familiari con questionario gradimento positivo/ n. familiari che hanno restituito e compilato il questionario 80% PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Prosecuzione e potenziamento di interventi innovativi e di coinvolgimento della Comunità nell’ambito dei centri diurni e delle attività a carattere diurno 2011 2012 2013 2014 2015 14.000,00 14.000,00 14.000,00 14.000,00 14.000,00 Costo del personale Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di 94.146,25 94.146,25 94.146,25 94.146,25 94.146,25 servizi da soggetti terzi* TOTALE COSTI* 108.146,25 108.146,25 108.146,25 108.146,25 108.146,25 *Si evidenziano i costi limitatamente al finanziamento regionale vincolato per i progetti innovativi dei Centri Diurni 79 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DISABILITA’ Progetti FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Prosecuzione e potenziamento di interventi innovativi e di coinvolgimento della Comunità nell’ambito dei centri diurni e delle attività a carattere diurno PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 108.146,25 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati 94.146,25 Regione indistinti Fondo sanitario 14.000,00 vincolati (Fondo non autosuff.) Totale finanziamento regione 108.146,25 Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 108.146,25 80 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE DIPENDENZE 81 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE 82 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 1 DIPENDENZE Progetti Progetto di benessere: “Mamma beve Bimbo beve”: la comunicazione propedeutica all’intervento educativo, nella prevenzione dei rischi legati al consumo di alcol in gravidanza e allattamento. Direttore di progetto: dott.ssa Patrizia Riscica Capo progetto: dott.ssa Giuliana Moino PREMESSA Il progetto rientra in una strategia aziendale di approccio ai problemi dell’alcol che l’ Unità Operativa di Alcologia del Ser.D. 1 dell’A.ULSS n. 9 di Treviso sta sviluppando negli ultimi anni, attraverso un piano coordinato di prevenzione alcologica. Il progetto “Mamma Beve - Bimbo Beve” si sviluppa nell’ambito delle due macro-azioni previste da un progetto di più ampio respiro denominato “Kambio Marcia - In attesa, Kambia”, indirizzato alle donne in età fertile e pensato con la finalità di ridurre i rischi legati al consumo, anche in modica quantità, di bevande alcoliche in gravidanza e in allattamento, realizzato in collaborazione con l’Unità Complessa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero di Treviso, nell’ambito di un dottorato di ricerca (20082010) dell’Università degli Studi di Trieste. Il progetto “Kambio Marcia – In attesa, Kambia” è strutturato in due principali ambiti di azione: 1. La ricerca: costituita da diversi studi rivolti ai professionisti sociosanitari e alla popolazione del territorio dell’A.U.L.S.S. n. 9, il cui obiettivo è la rilevazione della percezione e delle conoscenze circa le abitudini di consumo delle bevande alcoliche in relazione ai rischi in gravidanza e allattamento. 2. La comunicazione: che consiste nella messa in rete dei soggetti coinvolti dentro e fuori l’Azienda sociosanitaria e nella diffusione di un messaggio di salute attraverso varie azioni di marketing sociale, al fine di disporre il target-destinatari ad azioni educative. “Mamma Beve-Bimbo Beve” è il progetto che permetterà di sviluppare la comunicazione sulla finalità generale di “Kambio Marcia – In attesa Kambia”. Le azioni prevedono il coinvolgimento di partner che: - siano rappresentativi dei modelli commerciali di consumo, anche dell’alcol e del divertimento; - siano più vicini ad ambiti di vita in cui la donna e il bambino sono l’oggetto di attenzione, di desiderio e di cura, nonché il luogo della relazione più autentica madre-figlio. Il piano di comunicazione prevede anche la diffusione di alcuni dati della ricerca, così da finalizzare l’informazione alla realtà locale. Il piano di comunicazione inoltre dovrebbe favorire nella comunità anche una maggiore consapevolezza della sensibilità che l’azienda sociosanitaria sta maturando a favore della salute dei cittadini residenti e nascituri. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.L.S.S. n. 9 con possibile estensione a livello regionale. OBIETTIVI Favorire il coinvolgimento della comunità nella prevenzione dei rischi e dei danni alcol correlati in gravidanza e allattamento, mediante azioni di marketing sociale intra ed extra Aziendale, al fine di ridurre lo stigma e i sensi di colpa, in particolare nelle donne in età fertile, in gravidanza e in allattamento, nella prospettiva di una proposta educativa mirata. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Un grado generale di conoscenza e adozione di La popolazione di donne in età fertile, in gravidanza e in comportamenti protettivi circa la prevenzione dei rischi allattamento, le famiglie residenti sul territorio correlati all’uso di alcol in gravidanza e allattamento, in: dell’A.U.L.S.S. n. 9. donne, neo-genitori e/o familiari che accedono ai servizi territoriali dell’area materno infantile, durante l’anno. Gli operatori socio sanitari e operatori del privato sociale operanti in ambiti affini al progetto, sul territorio dell’A.U.L.S.S. n. 9. Aumento della conoscenza della F.A.S.D. (Fetal Alcohol Spectrum Disorders) e della prevenzione Gli operatori di altre Aziende U.L.S.S. della Regione Veneto 83 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti Anni 2012-2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Conoscenza e adozione di comportamenti protettivi circa la prevenzione dei rischi correlati all’uso di alcol in La popolazione di donne in età fertile, in gravidanza e in gravidanza e allattamento, in: donne, neo-genitori e/o allattamento familiari che accedono ai servizi territoriali dell’area materno infantile, durante l’anno. Aumento informazione su come prevenire la F.A.S.D. La popolazione generale (Fetal Alcohol Spectrum Disorders) in gravidanza e allattamento Gli operatori socio sanitari e operatori del privato sociale operanti in ambiti affini al progetto, sul territorio Aumento della conoscenza della F.A.S.D. (Fetal Alcohol dell’Az.ULSS9 Spectrum Disorders) e della prevenzione Gli operatori di altre Aziende U.L.S.S. della Regione Veneto RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE – PREVISTE Figure professionali Comuni (Unità equivalenti) Medico Educatore Prof.le Operatore URP-Comunicazione e Marketing Capo Ostetrica U.O.C. Ostetricia Ginecologia Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 0,07 0,56 Totale Totale 0,07 0,56 0,07 0,07 0,03 0,03 0,73 0,73 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit A.U.l.s.s. n. 9 Privato Profit Altro ente pubblico Altro INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Lions Club / onlus Poliambulatori sanitari/Agenzia comunicazione/ Università degli studi di Trieste / Motorizzazione civile / Provincia di Treviso Ascom-FIPE / Ebicom provinciali P G P G P G P G Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo 84 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali altro Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti AZIONI ANNO 2011 1. Divulgazione del messaggio di prevenzione mediante articoli di stampa o distribuzione di materiale informativo 2. Interventi di informazione e comunicazione mediante il sito www.mammabevebimbobeve.it per migliorare la conoscenza nella popolazione della tematica in questione. 3. Interventi educativi rivolti alle donne in gravidanza e allattamento 4. Consulenza, interventi formativo/informativi sugli operatori sociosanitari e Onlus del territorio dell’A.ULSS n. 9 5. Consulenza e formazione agli operatori di altre A.ULSS richiedenti, della Regione Veneto 6. Rilevazione dei risultati attesi Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: n. operatori coinvolti/n. operatori previsti (n. 5) 100% Di processo (al 30.06): n. attività previste/n. attività realizzate (n. 3) 50% n. persone sensibilizzate/n. persone contattate (range n. 500–750) 70% n. operatori sensibilizzati/n. operatori contattati (range n. 100–300) 60% Di esito (al 31.12): AZIONI ANNI 2012-2015 1. Divulgazione del messaggio di prevenzione mediante articoli di stampa o distribuzione di materiale informativo 2. Interventi di informazione e comunicazione mediante il sito www.mammabevebimbobeve.it per migliorare la conoscenza nella popolazione della tematica in questione. 3. Interventi educativi rivolti alle donne in gravidanza e allattamento 4. Consulenza, interventi formativo/informativi sugli operatori sociosanitari e Onlus del territorio dell’A.ULSS n. 9 5. Consulenza e formazione agli operatori di altre A.ULSS richiedenti, della Regione Veneto 6. Rilevazione dei risultati attesi Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: n. operatori coinvolti /n. operatori previsti (n. 5) 100% Di processo (al 30.06): n. attività previste/n. attività realizzate (n. 3) 50% n. persone sensibilizzate/n. persone contattate (range n. 500–750) 70% n. operatori sensibilizzati/n. operatori contattati (range n. 50 – 100) 60% Di esito (al 31.12): 85 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO “Mamma beve Bimbo beve” 2011 2012 2013 2014 2015 Costo del personale 29.126,90 29.563,80 30.007,26 30.457,37 30.914,23 Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 29.126,90 29.563,80 30.007,26 30.457,37 30.914,23 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: “Mamma beve Bimbo beve” PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati 29.126,90 TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 29.126,90 86 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 29.126,90 29.126,90 Piano di Zona 2011-2015 2 DIPENDENZE Progetti Progetto di benessere: “Prevenzione delle patologie correlate: Epatite HCV (Hepatitis C Virus)” Direttore di progetto: dott. Germano Zanusso (Direttore Dipartimento Dipendenze patologiche Aulss 9) Capo progetto: dr.ssa M.A. Giacomin (Medico Responsabile Unità Operativa Semplice Ser.D. Dss n. 4) PREMESSA Dalla relazione annuale al Parlamento sull’uso di sostanze stupefacenti e sullo stato della tossicodipendenza in Italia (2009-2010) si evince che la prevalenza media nazionale dei soggetti testati “HCV” (Hepatitis C Virus) positivo”, già in carico al Ser.D, è risultata del 58,5%. Basso risulta inoltre l’utilizzo del test per l’”Epatite C”, soprattutto per i nuovi tossicodipendenti afferenti ai Servizi: la percentuale media degli utenti sottoposti al test sierologico è del 46%. Sia i pazienti non diagnosticati, sia quelli già diagnosticati “HCV positivo”, ma senza cura, rappresentano un serbatoio per l’ulteriore diffusione dell’infezione. TERRITORIO DI RIFERIMENTO A.U.L.S.S. n. 9 (Distretto Socio Sanitario n. 4) OBIETTIVI Riduzione dei nuovi casi di “HCV positivo”; Riduzione delle eventuali complicanze dei soggetti “HCV positivo”. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anni 2011-2015 TARGET UTENZA Utenti Ser.D.: Tossicodipendenti e pazienti con problemi alcolcorrelati Utenti Ser.D.:Tossicodipendenti e pazienti con problemi alcolcorrelati RISULTATI PREVISTI Riduzione dell’incidenza delle siero conversioni di “HCV positivo” Riduzione dello sviluppo delle complicanze RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Medico Infermiere Psicologo Comuni Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 0,33 0,11 0,06 0,50 Totale 0,33 0,11 0,06 0,50 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Enti e Ass. IPAB Istituti Comuni religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo DENOMINAZIONE ENTE A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C 87 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali altro Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti AZIONI ANNI 2011-2015 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Colloquio infermieristico Esami ematochimici Visita medica Follow up con esami e visite Individuazione dei casi idonei alla presa in carico dell’epatologo Colloquio e test con psicologo per i casi selezionati Invio dei pazienti “HCV positivo” allo specialista gastroenterologo Coordinamento tra Ser.D e gastroenterologia per la co-gestione dei casi Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: operatori coinvolti/ n. 6 operatori previsti 90% n. test HCV somministrati/ n. pazienti in carico 100% n. visite medico Ser.D./n. pazienti in carico 100% Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): n. visite gastroenterologo/n. casi HCV positivi 80% n. colloqui psicologo/n. casi selezionati come idonei alla terapia di prescrizione del gastroenterologo 70% n. test sierologici/n. pazienti in carico 90% n. pazienti monitorati in 6 mesi/n. visite gastroenterologo 70% n. siero conversioni/n. complicanze alla terapia di prescrizione del gastroenterologo 60% PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO “Prevenzione delle patologie correlate: Epatite HCV (Hepatitis C Virus)” Costo del personale Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi 2011 33.208,66 2012 33.706,79 2013 34.212,39 2014 34.725,57 2015 35.246,46 TOTALE COSTI 33.208,66 33.706,79 34.212,39 34.725,57 35.246,46 88 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: “Prevenzione delle patologie correlate: Epatite HCV (Hepatitis C Virus)” PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 89 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 33.208,66 33.208,66 33.208,66 33.208,66 Piano di Zona 2011-2015 3 DIPENDENZE Progetti Progetto di benessere: “Sostegno Orientamento - Occupazione - Inclusione” Direttore di progetto: dott. Germano Zanusso (Direttore Dipartimento Dipendenze patologiche A.Ulss n. 9) Capo progetto: dott.ssa Chiara Gobbo (Responsabile SIL .A.Ulss n. 9) PREMESSA L’Area Riabilitativo Lavorativa rappresenta un’ area di priorità per il Dipartimento Dipendenze alla luce del bisogno rilevato sul piano clinico-riabilitativo e in ordine al bisogno d’inclusione sociale di cui la dimensione occupazionale rappresenta passaggio discriminante. Il presente progetto intende essere una naturale continuazione del primo progetto “Percorso Lavoro” (2000-2005) a titolarità dell’Azienda ULSS n. 9. Il suindicato progetto era finalizzato ad attività di orientamento, consulenza e valutazione dei soggetti quindi all’accesso ai tirocini formativi con specifico tutoraggio. Fin dall’inizio si è posta attenzione alla modulazione delle esperienze riconoscendo nelle Cooperative Sociali il luogo privilegiato di partenza in quanto in grado di garantire osservazione e apprendimento in contesto protetto e propedeutico rispetto ad un prosieguo in situazioni occupazionali più complesse e appartenenti al libero mercato. A questo è seguito il “Progetto Lavoro - Area Dipendenze con titolarità del Consorzio Intesa” (20062010), che ha permesso di consolidare la connessione e la sinergia pubblico – privato sul piano della formazione e riabilitazione al lavoro creando nuove opportunità d’integrazione lavorativa per le persone dipendenti da sostanze legali ed illegali. Le sovraesposte progettualità rappresentano nella loro continuità d’obiettivi ed azioni degli step propedeutici alla maturità progettuale di oggi che richiede una regia congrua ad un coordinamento strategico fra le istanze che si occupano d’inserimento lavorativo, in grado di capitalizzare l’esperienza fin qui realizzata sia per numero di soggetti coinvolti sia per la rete di risorse partecipi. L’esperienza oramai consolidata ha evidenziato la necessità di interventi specifici, qualificati e continuativi in questo ambito, a fronte di una maggiore richiesta di accompagnamento da parte dell’utenza. Bassi livelli di professionalità, scarsa tenuta al lavoro, co-presenza di più disturbi oltre alla dipendenza o stati di invalidità e riduzione delle risorse occupazionali, sintomatologia instabile, difficoltà ad aderire a percorsi riabilitativi strutturati sono le principale caratteristiche delle persone prese in carico nei Progetti. Nel tempo tutto questo, sommato alla condizione del mercato del lavoro sempre più selettivo, parcellizzato e discontinuo, rendono talvolta molto difficile il reinserimento se non in contesti del privato sociale o con accompagnamenti mirati e di continuo sostegno. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Territorio A.U.L.S.S. n. 9. OBIETTIVI • • • • Garantire una continuità con le precedenti progettualità per favorire la capitalizzazione dell’esperienza Implementare il coordinamento tra Servizi intra-aziendali (Dipartimento Dipendenze e SIL- Servizio Inserimento Lavorativo) che si occupano di reinserimento socio lavorativo di soggetti alcoltossicodipendenti svantaggiati Implementare l’integrazione tra pubblico (A.ULSS, Comuni, Provincia), Privato Sociale e mondo del lavoro per consolidare e aggiornare la rete per l’integrazione lavorativa Individuare strumenti di misurazione di esito e di valutazione di processo 90 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Potenziamento della rete Definizione e sottoscrizione di un Protocollo operativo tra i Servizi intra-aziendali e interistituzionali: servizi dell’Azienda ULSS, con le Cooperative Sociali, in S.I.L. (Servizio Inserimento lavorativo), Consorzio Intesa, particolare con il Consorzio Intesa e altri Enti Pubblici Dipartimento Dipendenze coinvolti Erogazione di n. 5 incentivi economici per assunzioni in azienda o cooperativa sociale Definizione di percorsi personalizzati che prevedano una gradualità, sia in termini temporali che di obiettivi, a partire dall’orientamento e ricerca attiva del lavoro, ai tirocini osservativi/di orientamento, ai tirocini mirati al collocamento e ai progetti d’inserimento sociale in contesto lavorativo Persone con problemi di dipendenza da sostanze legali ed Realizzazione di almeno n. 6 percorsi di integrazione lavorativa in Azienda di soggetti alcol e tossicodipendenti, illegali con tutoraggio Realizzazione di almeno n. 12 percorsi di integrazione lavorativa in Cooperativa, con tutoraggio. Avvio sperimentale n. 5 percorsi di laboratori di orientamento e ricerca attiva del lavoro già esistenti nel territorio Anni 2012-2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Potenziamento della rete Definizione e sottoscrizione di un Protocollo operativo tra i Servizi intra-aziendali e interistituzionali: servizi dell’Azienda ULSS, con le Cooperative Sociali, in S.I.L. (Servizio Inserimento lavorativo), Consorzio Intesa, particolare con il Consorzio Intesa e altri Enti Pubblici Dipartimento Dipendenze coinvolti. Erogazione di n. 5 incentivi economici per assunzioni in azienda o cooperativa sociale. Definizione di percorsi personalizzati che prevedano una gradualità, sia in termini temporali che di obiettivi, a partire dall’orientamento e ricerca attiva del lavoro, ai tirocini osservativi/di orientamento, ai tirocini mirati al collocamento e ai progetti d’inserimento sociale in contesto lavorativo Persone con problemi di dipendenza da sostanze legali ed Realizzazione di almeno n. 6 percorsi di integrazione illegali lavorativa in Azienda di soggetti alcol e tossicodipendenti, con tutoraggio. Realizzazione di almeno n. 12 percorsi di integrazione lavorativa in Cooperativa, con tutoraggio Avvio sperimentale n. 5 percorsi di laboratori di orientamento e ricerca attiva del lavoro già esistenti nel territorio tutoraggio RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali Comuni (Unità equivalenti) Assistenti sociali Assistente sociale Responsabile Operatori Sociali Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 0,74 0,19 1,50 0,93 1,50 91 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Totale 0,74 0,19 1,50 2,43 Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro DENOMINAZIONE ENTE A.U.l.s.s. n. 9 Comuni Territorio A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Consorzio Intesa G G Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Incontri periodici tra servizi Sottoscrizione e avvio a regime buone prassi con le Cooperative Sociali Individuazione di una formazione condivisa Stesura e sottoscrizione protocollo operativo tra Servizi A.Ulss, Privato Sociale, altri Enti Pubblici Colloqui di conoscenza ed orientamento, bilancio competenze Predisposizione dei percorsi personalizzati Verifiche in azienda Giornata studio per la condivisione dell’esperienza Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): Indicatore Standard operatori coinvolti/ n. 10 operatori previsti 80% finanziamento erogato/ finanziamento previsto 100% n. incontri gruppo di lavoro effettuati/n. incontri gruppo di lavoro previsti 80% n. cooperative sociali coinvolte/n. cooperative sociali previste 70% n. tirocini conclusi in cooperative sociali / n. tirocini avviati in cooperative sociali 75% n. tirocini conclusi in azienda / n. tirocini avviati in azienda 75% n. percorsi di orientamento realizzati/n. percorsi di orientamento avviati 75% 92 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti AZIONI ANNI 2012-2015 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Incontri periodici tra servizi Consolidamento buone prassi con le Cooperative Sociali Elaborazione di una formazione condivisa Sottoscrizione protocollo operativo tra Servizi A.Ulss, Privato Sociale, altri Enti Pubblici Colloqui di conoscenza ed orientamento, bilancio competenze Predisposizione dei percorsi personalizzati Verifiche in azienda Giornata studio per la condivisione dell’esperienza Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): Indicatore Standard operatori coinvolti/n. 10 operatori previsti finanziamento erogato/finanziamento previsto n. incontri gruppo di lavoro effettuati/n. incontri gruppo di lavoro previsti n. cooperative sociali coinvolte/n. cooperative sociali previste n. tirocini conclusi in cooperativa sociale/n. tirocini avviati in cooperativa sociale n. tirocini conclusi in azienda/n. tirocini avviati in azienda n. percorsi di orientamento realizzati/n. percorsi di orientamento avviati protocollo operativo sottoscritto (A.ULSS, Cooperative Sociali) 80% 100% 80% 70% 75% 75% 75% Sì PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Sostegno Orientamento Occupazione Inclusione Costo del personale Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 2011 26.475,00 2012 2013 2014 124.320,00 150.795,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: “Sostegno Orientamento Occupazione Inclusione” PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 93 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 150.795,00 26.475,00 124.320,00 150.795,00 150.795,00 2015 Piano di Zona 2011-2015 4 DIPENDENZE Progetti Progetto di benessere: “Cre.Attiv@mente” - Progetto di sistema Area Giovani: prevenzione selettiva , intercettazione precoce e interventi innovativi a favore dei giovani Direttore di progetto: dott. Germano Zanusso (Direttore Dipartimento Aulss 9) Capo progetto: dott.ssa Katia Piovesan (Assistente Sociale Ser.D. 1 Treviso) PREMESSA La presente progettualità si pone parzialmente in continuità con la progettualità di prevenzione secondo la D.G.R. n. 2569 e ricerca una connessione fondamentale tra l’ambito progettuale della prevenzione selettiva e l’ambito più prettamente dedicato ai trattamenti innovativi per il target dei giovani (fascia d’età 15/24). Sul fronte quotidiano dell’operatività sia preventiva che trattamentale propria del Dipartimento possiamo illustrare la seguente evoluzione del fenomeno che ci ha indotto ad articolare i nostri interventi su più piani e con diversi dispositivi attraverso la presente progettualità che definiamo “di sistema” in riferimento all’Area Giovani. Dall’Osservatorio del Dipartimento nel nostro territorio si è rilevato negli ultimi anni, rispetto ai giovani: un abbassamento dell’età di accesso alle sostanze e la facilità di acquisto delle stesse; la poliassunzione quale percorso di ricerca di sé e di integrazione sociale; la difficoltà di riconoscimento dei limiti posti dalle norme sociali e penali; la “normalizzazione” dell’uso da parte anche del mondo adulto. Una rilevazione dei dati dei questionari sull’uso delle sostanze negli istituti secondari di secondo grado somministrato nel 2009 a 534 studenti rileva un’importante prossimità alle sostanze (es. negli ultimi 3 mesi il 9% ha toccato spesso qualche tipo di droga, il 14% se l’è spesso sentita proporre, il 15% ha praticato spesso il binge drinking). Questo conferma la necessità di dare continuità alle azioni di prevenzione già sperimentate, tese a contrastare l’approccio e il consumo di sostanze psicoattive in età evolutiva, attraverso l’attivazione di gruppi di coordinamento territoriali interistituzionali (servizi dell’A.ULSS, dei comuni, del privato sociale, referenti degli istituti scolastici) con l’obiettivo di progettare azioni di prevenzione condivise quali: spazi di ascolto e counselling negli istituti secondari di primo grado, interventi in classe di promozione delle life skills. Negli ultimi anni si è osservato inoltre un considerevole aumento dell’accesso al Ser.D di utenti giovani (fascia d’età 15/24). Nel 2009 la percentuale di utenti nella fascia in questione rappresentava il 23% del totale dell’utenza in carico. Nella fascia 15-17 in particolare prevale l’uso di cannabinoidi spesso associato ad esperienze di drop-out scolastico. L’uso di sostanze, raccontato sovente in termini ludici o di piccola trasgressione da condividere in gruppo, in realtà può essere preludio di uno svincolo adolescenziale difficile. Per questa utenza non esistono attualmente degli interventi dedicati all’interno dei servizi. Si tratta genericamente di giovani che provengono da famiglie “integrate socialmente” o perlomeno non segnalate ai servizi, né marginali. L’uso di sostanze “leggere” in giovani che manifestano anche altri comportamenti a rischio (abbandono scolastico e di gruppi strutturati, scarse abilità sociali) può essere un segnale di vulnerabilità allo sviluppo di dipendenza. Va dunque rinforzata l’attività di intercettazione precoce e un conseguente “aggancio terapeutico”che necessita di interventi innovativi dedicati a questa utenza, con modalità e spazi in parte diversi dai consueti trattamenti del SerD. Nella pratica della poliassunzione si può osservare negli ultimi due anni l’innestarsi di un ”ritorno” dell’uso dell’eroina, il cui utilizzo nella modalità fumata o inalata (associato alla capillarità del sistema di offerta della sostanza) ne ha favorito l’accesso precoce, escludendo i rischi dell’uso endovenoso ma instaurando la convinzione nei giovani di un uso “ricreativo” possibile anche dell’eroina. Inoltre l’aumentata potenzialità neuro lesiva di alcune sostanze, confezionate dal marketing in maniera sempre più appetibile, ha probabilmente contribuito al deterioramento cognitivo o alla slatentizzazione di problematiche psichiche sempre più evidenti nonostante la giovane età. Questa utenza, che presuppone un più lungo percorso di presa in carico, evidenzia comunque tutte le caratteristiche di scarsa motivazione al trattamento e di scarsa strutturazione di sé tipiche dell’adolescente, e richiede dunque una modalità di aggancio, valutazione e intervento innovativi, che garantiscano una relazione significativa tra operatori e giovane nel quotidiano. 94 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti Si rileva dunque necessario per il Dipartimento modulare la propria progettualità rispetto al target giovani considerando diverse fasi e tipologie di intervento fra loro connesse: la prevenzione selettiva l’intercettazione precoce l’intervento innovativo a favore di giovani assuntori a rischio di sviluppare una dipendenza percorsi di cura innovativi per giovani utenti del Ser.D non trattabili con i consueti interventi ambulatoriali o residenziali. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Territorio A.U.L.S.S. n. 9. OBIETTIVI • • • • Favorire un sistema integrato di intervento a favore del target giovani (15/24) che si modula su diversi livelli Consolidamento delle attività di prevenzione e contrasto al consumo di sostanze psicoattive mediante attività in ambito scolastico e territoriale Intercettazione precoce attraverso spazi dedicati di consulenza e aggancio per i giovani assuntori Avvio di interventi terapeutici innovativi specifici per i giovani dipendenti da sostanze psicoattive che accedono ai Ser.D TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA Studenti istituti secondari di 1° grado Genitori Istituti Comprensivi D.S.S. nn. 1 2 3 4 Studenti istituti secondari di 2° grado Genitori Giovani assuntori (15-24) Famiglie Istituti Secondari di 2° grado RISULTATI PREVISTI Aumento delle situazioni a rischio intercettate e che possono usufruire di un intervento integrato e tempestivo Realizzazione progetto “In sostanza..” Apertura di uno spazio fisico di consulenza e ascolto Intercettazione precoce Utenti Ser.D. (15-24) Famiglie Servizi che a diverso titolo si occupano di adolescenti Avvio di uno spazio quotidiano di attività di laboratorio e terapeutiche dedicate Motivazione e ritenzione in trattamento Elaborazione buona prassi per la presa in carico congiunta di situazioni complesse di adolescenti. RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Assistente sociale Psicologo Medico Educatore Maestri d’arte Infermiere Consulente informatico Comuni Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 0,51 0,64 0,29 0,21 0,83 2,77 0,92 0,03 0,01 2,22 2,77 1,22 Totale 0,51 0,93 0,21 3,60 0,92 0,03 0,01 6,21 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Privato Istituti no religiosi profit 95 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Privato Profit Altro Altro ente pubblico Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss A.U.l.s.s. n. 9 Comuni Territorio A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Centro Solidarietà di Treviso Professionisti esterni Ist.ti secondari di 1° e 2° P G P G G G P Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Prosieguo/avvio degli Spazi d’ascolto e altri interventi presso gli istituti secondari di 1° grado Rinnovo incarichi da affiancare all’U.O. di Alcologia e al Ser.D. del D.S.S. n. 1 Monitoraggio progetti sul territorio Realizzazione e monitoraggio progetto “…In sostanza” Incontri di coordinamento tecnico operatori Dipartimento Lavoro di rete con le agenzie educative interessate alla strategia dell’intercettazione precoce Attivazione nel numero telefonico per i nuovi accessi allo “Spazio Giallo” Attività terapeutica Costruzione e implementazione pagina web Formazione dell’èquipe integrata Ser.D. – CeIS per la realizzazione progetto “Atelier” Apertura dello spazio diurno e avvio attività laboratori “Atelier” Incontri d’èquipe di monitoraggio e verifica andamento progetto Incontri gruppo interservizi Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 96 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Standard n. operatori impiegati/ n. operatori previsti (n. 41) 80% finanziamento erogato/finanziamento previsto 100% Di struttura: Di processo (al 30.06): studenti ist.ti secondari di 2°coinvolti/ studenti ist.ti secondari di 2° previsti (n. 400) n. èquipe effettuate pr. “Spazio Giallo”/n. equipe pr. “Spazio Giallo” previste (20) n. incontri di coor.to tecnico effettuati/ n. 6 incontri di coor.to tecnico effettuati n. incontri di coordinamento territoriale effettuati/n. incontri di coordinamento territoriali previsti 90% 80% 90% 80% realizzazione progetto “..in Sostanza” sì % conoscenza corretta raggiunta 80% Allievi ist.ti secondari 1° raggiunti/ Allievi ist.ti secondari 1°previsti (n. 5.000) 90% Apertura di uno spazio di ascolto e consulenza “Spazio Giallo” sì Avvio di uno spazio diurno di presa in carico “L’Atelier” sì Elaborazione e condivisione prassi operativa per la cogestione situazioni adolescenziali complesse sì Di esito (al 31.12): PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Cre.Attiv@mente Progetto di sistema Area Giovani: prevenzione selettiva , intercettazione precoce e interventi innovativi a favore dei giovani 2001 2012 Costo del personale 90.823,00 Costo dei beni sanitari e non 10.000,00 Costo dei servizi 12.000,00 2013 2014 2015 Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi 137.594,00 TOTALE COSTI 250.417,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: “Cre.Attiv@mente” - Progetto di sistema Area Giovani: prevenzione selettiva , intercettazione precoce e interventi innovativi a favore dei giovani PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 250.417,00 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 Fondo sociale 97 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 90.823,00 159.594,00 250.417,00 250.417,00 Piano di Zona 2011-2015 DIPENDENZE 98 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE SALUTE MENTALE 99 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE 100 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 1 SALUTE MENTALE Progetti Progetto di sistema: “Orientamento e ricerca attiva del lavoro” Direttore di progetto: Dott. Andrea Angelozzi (Responsabile DSM) Capo progetto: Dr.ssa Gabriella Bressaglia (Assistente Sociale DSM) PREMESSA Il Dipartimento di Salute Mentale, nell’ambito della riabilitazione e del reinserimento sociale ha sempre dato molta rilevanza all’asse lavoro, sia nella dimensione riabilitativa che di inclusione sociale, dotandosi di diverse risorse per rispondere nel modo più congruo possibile a questo bisogno e favorendo così più tipologie di percorsi. Sono stati quindi sviluppati e strutturati il protocollo DSM-SIL (Servizio Integrazione Lavorativa), i percorsi nelle Cooperative Sociali di tipo b) ed il “Progetto Integra” in attuazione della L. 68/98 Con il precedente Piano di Zona 2007-2010 è stato elaborato e proposto un progetto finalizzato all’orientamento e alla ricerca attiva del lavoro in sinergia con il SIL, la Provincia e le Cooperative b), sul modello del suddetto Progetto Integra. L'avvio del progetto prevedeva un percorso formativo rivolto agli operatori. Nel corso del 2009-2010 è stato elaborato ed attivato il percorso di formazione “Orientamento al lavoro: strumenti, metodologia, aspetti organizzativi” rivolto agli operatori dei CSM, del SIL, della Provincia e delle Cooperative b). Trattasi di un percorso di formazione propedeutica all’attivazione del servizio. Con il presente piano si intende attivare sperimentalmente il progetto di orientamento e ricerca attiva del lavoro. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.L.S.S. n. 9 OBIETTIVI − − − Sperimentare il percorso di orientamento al lavoro su 10 soggetti in carico ai CSM, di cui almeno 5 già seguiti dal Servizio Percorsi Personalizzati del Centro per l’Impiego (con problematiche afferenti all’area della salute mentale) Favorire il collocamento al lavoro attraverso l’orientamento strutturato e la ricerca attiva del lavoro Sperimentare in una fase successiva il progetto Individual Placement and Support (IPS) modello operativo sviluppato negli Stati Uniti (con relativo manuale per la formazione di operatori IPS) per l’inserimento di utenti dei servizi di salute mentale nel mondo del lavoro. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI avvio del servizio di orientamento utenza in carico al DSM con l’accertamento della L.68/98; coinvolgimento di almeno 4 soggetti utenza che non gode dei diritti della L. 68/98 e non è presa in carico con progetti terapeutico riabilitativi sull’asse lavoro, che si trova in difficoltà nell’accedere per coinvolgimento di almeno 2 soggetti la prima volta al mondo del lavoro o che si trova in difficoltà nell’attuale occupazione e vorrebbe cambiare situazione lavorativa, soggetti che conseguentemente alla patologia psichiatrica coinvolgimento di almeno 1 soggetti hanno perso il posto di lavoro e vorrebbero reintegrarsi. Anno 2012 TARGET UTENZA utenza in carico al DSM con l’accertamento della L.68/98 RISULTATI PREVISTI Consolidamento servizio per l'orientamento Progettazione e avvio sperimentale IPS coinvolgimento di 5 soggetti utenza che non gode dei diritti della L. 68/98 e non è presa in carico con progetti terapeutico riabilitativi sull’asse lavoro, che si trova in difficoltà nell’accedere per coinvolgimento di 3 soggetti la prima volta al mondo del lavoro o che si trova in difficoltà nell’attuale occupazione e vorrebbe cambiare situazione lavorativa. soggetti che conseguentemente alla patologia psichiatrica coinvolgimento di 2 soggetti hanno perso il posto di lavoro e vorrebbero reintegrarsi 101 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE Progetti Anno 2013 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Consolidamento sperimentazione servizio per l'orientamento utenza in carico al DSM con l’accertamento della L.68/98; Consolidamento sperimentazione IPS coinvolgimento di 7 soggetti utenza che non gode dei diritti della L. 68/98 e non è presa in carico con progetti terapeutico riabilitativi sull’asse lavoro, che si trova in difficoltà nell’accedere per coinvolgimento di 5 soggetti la prima volta al mondo del lavoro o che si trova in difficoltà nell’attuale occupazione e vorrebbe cambiare situazione lavorativa, soggetti che conseguentemente alla patologia psichiatrica coinvolgimento di 3 soggetti hanno perso il posto di lavoro e vorrebbero reintegrarsi. Anno 2014 TARGET UTENZA utenza in carico al DSM con l’accertamento della L. 68/98; utenza che non gode dei diritti della L. 68/98 e non è presa in carico con progetti terapeutico riabilitativi sull’asse lavoro, che si trova in difficoltà nell’accedere per la prima volta al mondo del lavoro o che si trova in difficoltà nell’attuale occupazione e vorrebbe cambiare situazione lavorativa, soggetti che conseguentemente alla patologia psichiatrica hanno perso il posto di lavoro e vorrebbero reintegrarsi. RISULTATI PREVISTI Consolidamento sperimentazione servizio per l'orientamento Consolidamento sperimentazione IPS coinvolgimento di 8 soggetti coinvolgimento di 6 soggetti coinvolgimento di 5 soggetti Anno 2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Consolidamento sperimentazione servizio per l'orientamento utenza in carico al DSM con l’accertamento della L.68/98; Consolidamento sperimentazione IPS coinvolgimento di 10 soggetti utenza che non gode dei diritti della L. 68/98 e non è presa in carico con progetti terapeutico riabilitativi sull’asse lavoro, che si trova in difficoltà nell’accedere per coinvolgimento di 8 soggetti la prima volta al mondo del lavoro o che si trova in difficoltà nell’attuale occupazione e vorrebbe cambiare situazione lavorativa, soggetti che conseguentemente alla patologia psichiatrica coinvolgimento di 7 soggetti hanno perso il posto di lavoro e vorrebbero reintegrarsi. RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Educatori Assistenti Sociali Psicologi Comuni Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 0,03 0,03 0,03 0,2 0,06 0,03 0,2 Totale 0,03 0,06 0,2 0,29 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Nome soggetto A.U.l.s.s. n. 9 responsabile Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Provincia 102 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali altro Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE Progetti SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Cooperative di tipo b) G Provincia P G C Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. Costituzione di un gruppo operativo sperimentale, sul modello del Progetto “Integra”, con tempi e spazi dedicati 2. Conoscenza e messa in rete delle opportunità offerte dal territorio in tema di orientamento alla formazione e al lavoro 3. Selezione e valutazione del target (con approccio individuale) costituendo un gruppo di almeno 7 utenti 4. Incontri individuali per tutti i soggetti selezionati sulla storia lavorativa e sul bilancio di competenza (3/4 incontri di 2 ore con educatore e/o psicologo). Totale ore 80. 5. Incontri informativi e strumentali con approccio di gruppo (6 incontri di 3 ore) 6. Incontri di orientamento e ricerca attiva del lavoro di gruppo e individuali 7. Progettazione e sperimentazione di nuovi modelli (Individual Placement and Support - IPS) Anno 2011 Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 7 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Di struttura: Indicatore costituzione gruppo operativo Standard sì Di processo (al 30.06): selezione e valutazione target sì Di esito (al 31.12): n. utenti segnalati/n. utenti selezionati 70% 103 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE Progetti AZIONI ANNO 2012 1. Progettazione e attivazione formazione su Individual Placement and Support (IPS) 2. Conoscenza e messa in rete delle opportunità offerte dal territorio in tema di orientamento alla formazione e al lavoro 3. Selezione e valutazione del target (con approccio individuale) costituendo un gruppo di almeno 7 utenti 4. Incontri individuali per tutti i soggetti selezionati sulla storia lavorativa e sul bilancio di competenza (3/4 incontri di 2 ore con educatore e/o psicologo). Totale ore 80. 5. Incontri informativi e strumentali con approccio di gruppo (6 incontri di 3 ore) 6. Incontri di orientamento e ricerca attiva del lavoro di gruppo e individuali 7. Progettazione e sperimentazione di nuovi modelli (Individual Placement and Support - IPS) Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard consolidamento gruppo operativo sì Di processo (al 30.06): Avvio sperimentazione IPS sì Di esito (al 31.12): n. utenti selezionati/n. utenti orientati 70% AZIONI ANNO 2013-2014-2015 1. Conoscenza e messa in rete delle opportunità offerte dal territorio in tema di orientamento alla formazione e al lavoro 2. Selezione e valutazione del target (con approccio individuale) costituendo un gruppo di almeno 7 utenti 3. Incontri individuali per tutti i soggetti selezionati sulla storia lavorativa e sul bilancio di competenza (3/4 incontri di 2 ore con educatore e/o psicologo). Totale ore 80. 4. Incontri informativi e strumentali con approccio di gruppo (6 incontri di 3 ore) 5. Incontri di orientamento e ricerca attiva del lavoro di gruppo e individuali 6. Progettazione e sperimentazione di nuovi modelli (Individual Placement and Support - IPS) Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 104 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 7 8 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2012-2013 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: consolidamento gruppo operativo sì Di processo (al 30.06): selezione e valutazione target sì Di esito (al 31.12): n. utenti selezionati/n. utenti avviati con IPS 70% PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Costo del personale Costo dei beni sanitari e non (Borse Lavoro) “Orientamento Costo dei servizi (Formazione) e ricerca attiva del Ammortamenti lavoro” Altri costi indiretti 2011 2012 2013 2014 2015 3.231,00 3.231,00 3.231,00 3.231,00 3.231,00 1.470,00 1.470,00 1.470,00 1.470,00 1.470,00 3.000,00 Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti 10.150,00 28.100,00 28.100,00 28.100,00 28.100,00 terzi TOTALE COSTI 17.851,00 32.801,00 32.801,00 32.801,00 32.801,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Orientamento e ricerca attiva del lavoro PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 105 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 17.851,00 17.851,00 17.851,00 17.851,00 Piano di Zona 2011-2015 2 SALUTE MENTALE Progetti Progetto di sistema: “Dalla residenzialità alla ricerca delle risorse dell’abitare” Direttore di progetto: Dott. Andrea Angelozzi (Responsabile DSM) Capo progetto: Dr.ssa Gabriella Bressaglia (Assistente Sociale DSM) PREMESSA Per le persone che al termine positivo dei percorsi riabilitativi si trovano in condizione di difficoltà a reperire un'abitazione e hanno la necessità di rendersi autonome a partire da una condizione familiare inadeguata o conflittuale, è necessario un intervento sia sanitario che sociale. In questi casi l’impossibilità di reperire soluzioni abitative autonome, nel tempo può determinare sviluppo di dipendenza assistenziale e cronicità, incremento del carico oggettivo ed emotivo dei familiari con peggioramento complessivo della qualità della vita, aggravio costi/benefici nel rapporto efficacia/efficienza per i servizi. Il Progetto Obiettivo nazionale Tutela della Salute Mentale 1998-2000 di cui al D.P.R. 10/11/99 prescrive alla rubrica "Ruolo degli Enti Locali" che questi collaborino "con proprie specifiche risorse alla realizzazione del progetto obiettivo destinando, allo scopo, quote adeguate dei propri bilanci". In particolare i Comuni: "garantiscono il diritto alla casa anche destinando quote di alloggi di edilizia popolare". A questo proposito, sono state individuate alcune modalità applicative della legge regionale sull’edilizia popolare a favore dell’acquisizione del diritto alla casa di soggetti con patologia psichiatrica. La normativa risulta poco produttiva per una garanzia concreta di tale diritto, si rende quindi necessario, in vista di una possibile modifica della L.R. n.10/96 sull’edilizia pubblica e dei regolamenti locali, perseguire ancora questo obiettivo individuando altre soluzioni possibili in collaborazione con i Comuni, l’ATER, i Distretti, che vadano in più direzioni. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.L.S.S. n. 9 OBIETTIVI – – Individuare e condividere modalità applicative della L.R. sull’edilizia pubblica a favore del diritto alla casa per soggetti con patologia psichiatrica. Individuare e attivare ulteriori risorse finalizzate all'abitare autonomo di soggetti in carico al DSM quali ad esempio la social housing, le convivenze, ecc.) TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Persone al termine di un percorso terapeuticoriabilitativo, che presentano un buon adattamento sociale, ma una permanente disabilità (invalidità civile intorno al 50-60%). - - Persone portatrici di un disagio multiproblematico di ordine economico, socio-ambientale, psicologico, ecc. per le quali la permanenza nell'alloggio abituale costituisce un significativo fattore di rischio sociosanitario. Costituzione gruppo di lavoro Analisi domanda/offerta relativa al target Individuazione e progettazione di almeno una opportunità alternative di offerta Persone al termine del trattamento riabilitativo presso strutture protette per le quali non sia possibile, né indicato, il rientro nella famiglia di origine, né la permanenza nelle suddette strutture 106 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE Progetti RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Assistente sociale dirigente Direttore distretto Direttore CSM Comuni 0,02 A.U.l.s.s. Sociale Sanitario 0,02 Soggetto erogatore Privato IPAB Privato Sociale Volontariat o Totale 0,04 0,02 0,02 0,02 0,08 0,02 Totale 0,02 0,02 0,06 0,02 0,02 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni Enti e Istituti religiosi IPAB Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro Nome soggetto A.U.l.s.s. n. 9 responsabile SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro A.U.l.s.s. n. 9 Comuni A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P C P C Coop.ve Sociali P G C Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. Costituzione gruppo di lavoro misto DSM, Distretto, Comuni, Associazioni, Cooperative, Sindacato 2. Quantificazione del target per ambito distrettuale 3. Analisi dell’offerta da parte dei Comuni per ambito distrettuale 4. Individuazione e analisi di opportunità alternative anche sulla base di esperienze in essere Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: Costituzione gruppo di lavoro interistituzionale sì Di processo (al 30.06): Effettuazione di un incontro per ambito distrettuale sì Di esito (al 31.12): Individuazione di almeno una opportunità alternativa sì 107 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE Progetti AZIONI ANNO 2012 1. 2. 3. 4. Analisi dell’offerta da parte dei Comuni per ambito distrettuale Individuazione e analisi di opportunità alternative anche sulla base di esperienze in essere Progettazione di almeno una opportunità alternative Avvio della sperimentazione Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 anno 2012 Tipologia indicatore Di struttura: Indicatore Standard mantenimento/aggiornamento gruppo di lavoro sì Di processo (al 30.06): n.incontri gruppo di lavoro svolti/ n.incontri gruppo di lavoro programmati 80% Di esito (al 31.12): progettazione di almeno una opportunità alternativa sì PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Costo del personale 2011 2012 6.400,00 6.400,00 6.400,00 6.400,00 2013 2014 Costo dei beni sanitari e non Dalla residenzialità alla ricerca delle risorse dell’abitare Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Dalla residenzialità alla ricerca delle risorse dell’abitare PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 108 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 6.400,00 4.000,00 4.000,00 800,00 800,00 1.600,00 6.400,00 2015 Piano di Zona 2011-2015 3 SALUTE MENTALE Progetti Progetto di sistema: “Il Dipartimento Salute Mentale (DSM) nella Comunità Locale: le forme della partecipazione e della condivisione” Direttore di progetto: Dott. Andrea Angelozzi (Responsabile DSM) Capo progetto: Dr.ssa Gabriella Bressaglia (Assistente Sociale DSM) PREMESSA La promozione della salute mentale, intesa come capacità di trovare delle modalità di azioni che aiutino le persone a vivere al più alto livello di responsabilità e di autonomia rispetto alle proprie capacità, è un processo complesso che impone agli operatori socio-sanitari di lavorare insieme fra più servizi, con i cittadini, le famiglie, gli utenti, ma anche di modificare il metodo di lavoro tradizionale, istituzionale a favore di un approccio orientato al lavoro di rete e di comunità, mettendo in comune tutte le esperienze, le capacità, i saperi, riconoscendo il valore di tutte le persone coinvolte. Inoltre è necessario che tutti i soggetti coinvolti attivino capacità di stabilire relazioni, di creare legami, di condividere significati ed esperienze. In particolare i pazienti sono i soggetti che in primis rappresentano gli attori di tale processo, in quanto portatori dell’esperienza diretta di sofferenza. Le azioni di promozione della salute mentale condotte in questi anni sono state finalizzate a contrastare lo stigma e il pregiudizio, attraverso l’informazione e la sensibilizzazione verso la popolazione in senso generale, favorendo e implementando contemporaneamente i gruppi di utenti affinché diventassero protagonisti consapevoli, accrescendo il loro empowerment. Sembra ora opportuno ripensare ad ulteriori strategie da mettere in campo a partire da una maggior comprensione del vissuto esistente nella popolazione rispetto le tematiche relative alla salute mentale per poter da una parte finalizzare i messaggi e la loro veicolazione e dall’altra misurarne l’esito. Tali strategie devono vedere la Comunità Locale, in tutte le sue sfaccettature, come la protagonista centrale delle azioni. Dalla rilevazione dei bisogni emergono infatti le seguenti criticità: - necessità di rispondere al bisogno conoscitivo attraverso un tavolo comune di monitoraggio della realtà dove i diversi soggetti coinvolti possano condividere dati epidemiologici e non delle specifiche aree territoriali, finalizzato ad una maggior comprensione del fenomeno in tutte le sue dimensioni; - crescente disagio giovanile e scarsa conoscenza da parte dei giovani delle problematiche attinenti la salute mentale; - mancanza di idonei strumenti per affrontare negli adolescenti i disturbi psicopatologici; - tutela delle situazioni di fragilità nei soggetti bisognosi di tutela legale, nelle situazioni fragili con problemi complessi, in persone sole, negli adolescenti che abbandonano la scuola determinando chiusura sociale e stigma, dove le risposte non possono semplicemente richiamarsi alle competenze ma vanno studiate e individuate strade specifiche in collaborazione con altri soggetti per rispondere più adeguatamente e con rapida applicazione, pena il deteriorarsi delle situazioni stesse. Date queste premesse sembra opportuno che le azioni di promozione della salute mentale siano indirizzate in più versanti distinguendole in quanto attività di informazione e aggiornamento a cura del Dipartimento Salute Mentale (DSM), ed in quanto rivolte alla popolazione e/o a categorie a rischio a cura del DSM ma in condivisione con Distretto, Comuni, Scuole, Privato Sociale, Associazioni. Particolare attenzione deve essere dato al rapporto con la scuola, alla quale devono essere offerte non solo azioni come politiche preventive e di lotta allo stigma ma anche come supporto per gli aspetti a rischio negli adolescenti e giovani adulti, come nei disturbi alimentari e negli esordi. I disturbi psichiatrici gravi hanno spesso esordio nell’età dell’adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Spesso questi disturbi vengono riconosciuti e quindi curati con grave ritardo per la mancanza di informazioni su come si possono presentare e riconoscere. Molti pregiudizi gravano e rendono difficile il percorso verso la cura e il possibile recupero di una buona qualità di vita. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Azienda U.L.S.S. n. 9 OBIETTIVI - Conoscere la realtà territoriale per attivare azioni mirate di promozione alla salute Contrastare i comportamenti devianti negli adolescenti e prevenire le situazioni a rischio come nei disturbi del comportamento alimentare e negli esordi Elaborare progettualità per rispondere in modo appropriato alla crescente psicopatologia negli adolescenti Tutelare le situazioni di fragilità 109 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE Progetti TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Popolazione Costituzione di tre gruppi di lavoro Costituzione in ogni UOA di un tavolo di lavoro misto conoscitivo della realtà territoriale Fasce a rischio Anno 2012 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Definizione di almeno una progettualità operativa per gruppo di lavoro individuazione di indicatori di monitoraggio della realtà territoriale per ambito distrettuale Popolazione Fasce a rischio RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Comuni Assistente Sociale psichiatra Direttore distretto o delegato Operatore cooperative Neuropsichiatra infantile Totale 0,09 A.U.l.s.s. Sociale Sanitario 0,09 0,09 0,09 Soggetto erogatore Privato IPAB Privato Sociale Volontariat o 0,18 0,09 0,09 0,07 0,03 0,46 0,07 0,03 0,30 0,09 Totale 0,07 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Nome soggetto A.U.l.s.s. n. 9 responsabile SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro A.U.l.s.s. n. 9 37 Comuni A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C P G C Cooperative Sociali P Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo 110 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali altro Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE Progetti AZIONI ANNO 2011 1. Promozione/partecipazione in ogni Unità Operativa Autonoma (UOA) di un tavolo di lavoro misto (Centro Salute Mentale (CSM), Distretto, Medici di Medicina Generale (MMG) , Comune, Cooperative, Associazioni) conoscitivo della realtà territoriale 2. Promozione/partecipazione gruppo A) di lavoro misto (DSM, Dipartimento di Prevenzione, Neuropsichiatria Infantile, Distretto, Comune, Scuola, Associazioni) e attivazione lavori finalizzati a progettare azioni di contrasto ai comportamenti devianti negli adolescenti e prevenire le situazioni a rischio come nei disturbi del comportamento alimentare e negli esordi 3. Costituzione gruppo B) di lavoro misto (DSM, Neuropsichiatria Infantile, Distretto, MMG) e attivazione lavori finalizzati a elaborare progettualità per conoscere e rispondere in modo appropriato alla crescente psicopatologia negli adolescenti 4. Quantificazione del fenomeno relativo al gruppo B) 5. Costituzione gruppo C) di lavoro misto (DSM, Cooperative, Associazioni) e attivazione lavori finalizzati a elaborare progettualità atte a sostenere e tutelare le situazioni di fragilità (amministratore di sostegno, abbandono scolastico, trattamenti senza consenso) 6. Individuazione e quantificazione delle situazioni di fragilità Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Standard Costituzione tavolo di lavoro interistituzionale per ambito distrettuale Di struttura: 75% Di processo (al 30.06): n. soggetti presenti nei tavoli distrettuali/n. soggetti invitati nei tavoli distrettuali 80% Di esito (al 31.12): n. gruppi di lavoro attivati/n. gruppi di lavoro proposti 90% AZIONI ANNO 2012 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Individuazione di indicatori di monitoraggio della realtà territoriale per ambito distrettuale Elaborazione e approvazione di progettualità operative da parte del gruppo A) Avvio di una progettualità relativa al gruppo A) Elaborazione e approvazione di progettualità operative da parte del gruppo B) Avvio di una progettualità relativa al gruppo B) Elaborazione e approvazione di progettualità operative da parte del gruppo C) Avvio di una progettualità relativa al gruppo C) Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 7 111 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 7 8 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 SALUTE MENTALE Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard Costituzione gruppi di lavoro sì Di processo (al 30.06): n. progettualità approvate/n. progettualità presentate 70% Di esito (al 31.12): n. progetti avviati/n. progetti approvati 90% PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Costo del personale Il Dipartimento Salute Mentale nella Comunità Locale: le forme della partecipazione e della condivisione 2011 2012 25.200,00 25.200,00 2013 2014 2015 Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 25.200,00 25.200,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Il Dipartimento Salute Mentale nella Comunità Locale: le forme della partecipazione e della condivisione PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 25.200,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti 19.600,00 Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione 19.600,00 Fondi Comunali 3.300,00 Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune 3.300,00 Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati 2.300,00 TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 25.200,00 112 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE MARGINALITA’ E INCLUSIONE SOCIALE 113 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE 114 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 1 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE Progetti Progetto di sistema: Osservatorio locale su marginalità e integrazione Direttore di progetto: dott.ssa Idana Morandin Capo progetto: dott. Pier Angelo Ostan PREMESSA Il contrasto alle situazioni di povertà e di esclusione sociale è un processo articolato e multiforme che impone, anche in ambito locale, l’avvio di nuove strategie e percorsi di confronto e condivisione finalizzati a: • acquisire conoscenza della pluralità e dei diversi profili e bisogni del target, considerata la trasversalità che lo caratterizza, in ordine ad altre aree tematiche e relativi servizi sociali e sociosanitari di riferimento; • classificare e monitorare l’insieme delle prestazioni, dei progetti e delle risorse messe in atto dal sistema di offerta locale e darne diffusione; • riconoscere e dare visibilità alla rete territoriale delle realtà istituzionali e non istituzionali che intervengono sui fenomeni. Il progetto prevede l’avvio di un tavolo tecnico interistituzionale (rappresentanti delle Amministrazioni Comunali, dei Servizi Sociali aziendali, dell’Associazionismo e del Volontariato, del Privato Sociale) con funzioni di osservatorio locale per la rilevazione, l’elaborazione e la diffusione dei dati e delle informazioni in merito al contesto della povertà, della vulnerabilità e dell’esclusione sociale. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.l.s.s. n. 9 OBIETTIVI Promuovere l’individuazione e la ricomposizione del target di riferimento, dei relativi bisogni in ordine al contesto della vulnerabilità e della marginalità, delle risorse impiegate e delle modalità di tutela e supporto Conferire risalto e conoscenza al lavoro di rete territoriale e al sistema di offerta locale Favorire lo sviluppo di percorsi di diffusione delle informazioni, di confronto e di condivisione tra enti, servizi, comunità locale. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Insediamento e attivazione di un gruppo tecnico di lavoro (osservatorio locale) amministratori locali, referenti e operatori di enti e servizi pubblici e privati, rappresentanti dell’associazionismo e delle organizzazioni di volontariato Definizione e ricognizione realizzazione degli strumenti per la Sperimentazione degli strumenti per la raccolta delle informazioni Anni 2012 2013-2014-2015 TARGET UTENZA Utenti diretti: amministratori locali, referenti e operatori di enti e servizi pubblici e privati, rappresentanti dell’associazionismo e delle organizzazioni di volontariato Utenti indiretti: persone in condizione di povertà estrema e senza fissa dimora, singoli e famiglie in situazione di povertà e di vulnerabilità sociale, comunità locale Osservatorio annuale RISULTATI PREVISTI locale permanente per il monitoraggio Raccolta delle informazioni Elaborazione, stampa e diffusione di un rapporto di ricerca annuale Organizzazione e realizzazione di almeno un incontro pubblico di discussione e confronto 115 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE Progetti RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali Comuni (Unità equivalenti) Dirigente Psicologo Educatore Professionale Ass. Sociale Comuni (referente) 0,02 Referente Caritas Referente Ass. Volontariato Referente Privato sociale Totale 0,02 Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 0,01 0,05 Totale 0,02 0,02 0,05 0,02 0,02 0,01 0,04 0,01 0,05 0,02 0,02 0,02 0,02 0,14 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss A.U.l.s.s. n. 9 37 Comuni territorio A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Caritas Tarvisinia Cooperativa Sociale/Volontariato/Associa zioni P G C P G C P G C Privato Profit Altro ente pubblico Altro Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. 2. 3. 4. Individuazione dei soggetti da coinvolgere per attivazione osservatorio locale Attivazione osservatorio locale e incontri del gruppo tecnico di lavoro Elaborazione e/o integrazione degli strumenti di rilevazione Sperimentazione raccolta dati Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Standard Di struttura: Attivazione dell’osservatorio locale Di processo (al 30.06): n. incontri del gruppo tecnico Almeno 3/4 Strumenti per la raccolta dati sì Effettuazione della sperimentazione sì Di esito (al 31.12): 116 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali sì 12 Piano di Zona 2011-2015 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE Progetti AZIONI ANNI 2012-2015 1. 2. 3. 4. Continuità attività dell’osservatorio locale Raccolta dati annuali Elaborazione e realizzazione rapporto annuale dei dati pervenuti Diffusione del rapporto di ricerca Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard Funzionamento annuale osservatorio Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): sì n. incontri gruppo tecnico Almeno 4 Stesura rapporto annuale di ricerca sì Realizzazione incontro pubblico annuale sì PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 2011 2012 2013 2014 2015 4.872,00 4.945,08 5.019,26 5.094,54 5.170,96 TOTALE COSTI 4.872,00 4.945,08 5.019,26 5.094,55 5.170,96 PROGETTO Costo del personale Costo dei beni sanitari e non Osservatorio locale su marginalità e integrazione Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Osservatorio locale su marginalità e integrazione PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti no profit Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 117 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 4.872,00 3.045,00 3.045,00 1.015,00 1.015,00 812,00 4.872,00 Piano di Zona 2011-2015 2 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE Progetti Progetto di sistema: Perfezionamento delle modalità di segnalazione, di accesso e di monitoraggio dell’utenza inserita presso le strutture di accoglienza e beneficiaria delle iniziative di recupero psicosociali Direttore di progetto: dott.ssa Idana Morandin Capo progetto: dott. Pier Angelo Ostan PREMESSA Il progetto persegue il perfezionamento delle modalità di segnalazione, di accesso e di monitoraggio dell’utenza specifica presso: le attività riabilitative-occupazionali diurne a Vascon, a Levada, a Treviso e presso la struttura residenziale “Casa Famiglia S. Giuseppe” di Lancenigo che la Cooperativa Alternativa gestisce in favore del recupero di persone con forte disagio personale e sociale (detenuti ed ex detenuti, ex tossicodipendenti e tossicodipendenti/alcolisti in trattamento, ex istituzionalizzati e soggetti con disagio psichico), i percorsi di tutela, assistenza e recupero sociale gestiti dalla comunità alloggio della fondazione “Lineainfinita” in via Cal di Breda a Treviso per persone che alle patologie legate all’HIV/AIDS spesso accompagnano una situazione personale di solitudine, indigenza e marginalità. L’iniziativa annovera inoltre l’adeguamento e la definizione della rete delle risorse territoriali e delle buone prassi riferite alle strategie e ai percorsi per l’individuazione, il contatto e l’attivazione dei programmi di protezione e reinserimento sociale a favore delle vittime di tratta e sfruttamento sessuale. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.L.S.S. n. 9 OBIETTIVI Perfezionare e migliorare le modalità e le procedure tra A.U.l.s.s. n. 9, Servizi Sociali comunali e soggetti affidatari, per l’accesso degli utenti alle strutture territoriali dedicate e per il monitoraggio delle prestazioni e degli interventi di recupero e riabilitazione Sostenere e consolidare le opportunità e le prospettive di reinserimento lavorativo, familiare, comunitario per persone che vivono una situazione personale di grave disadattamento e marginalità TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA Persone in condizione di esclusione sociale e di emergenza abitativa Persone in situazione di esclusione sociale e portatori di HIV/AIDS Persone vittime di tratta e sfruttamento sessuale Anni 2012 – 2013 – 2014 - 2015 TARGET UTENZA Persone in condizione di esclusione sociale e di emergenza abitativa Persone in situazione di esclusione sociale e portatori di HIV/AIDS Persone vittime di tratta e sfruttamento sessuale RISULTATI PREVISTI Definizione e condivisione delle modalità di accesso, trattamento e monitoraggio dell’utenza presso le strutture territoriali (regolamento aggiornato) Report annuale sui risultati degli interventi a favore dell’utenza Accordo interistituzionale per la definizione di un sistema di referral locale finalizzato alla facilitazione e promozione degli interventi di contrasto al fenomeno della tratta RISULTATI PREVISTI Continuità dell’accesso, trattamento e monitoraggio dell’utenza presso le strutture territoriali sulla base delle modalità concordate Report annuale sui risultati degli interventi a favore dell’utenza Eventuale continuità dell’accordo interistituzionale per la facilitazione e promozione degli interventi di contrasto al fenomeno della tratta 118 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE Progetti RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Dirigente Psicologo Educatore Professionale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario Comuni Totale 0,01 0,05 0,05 Totale 0,01 0,05 0,06 0,01 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE Comune /i ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altr o SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi A.U.l.s.s. n. 9 37 Comuni territorio A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C P C Privato no profit Coop. Soc. Alternativa, Fondazione Lineainfinita P G C Privato Profit Altro ente pubblico Altro Comune di VE P G C Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. Attivazione di incontri con i referenti delle strutture territoriali 2. Condivisione dei criteri di segnalazione e accesso dell’utenza, dei tempi e delle modalità di monitoraggio degli interventi 3. Rinnovo ed elaborazione dei regolamenti di struttura 4. Recepimento e applicazione regolamenti 5. Incontri per la partecipazione del territorio al progetto “Comunità locali contro la tratta: una rete per il Veneto 5” 6. definizione di un documento di “buone prassi” territoriali nel contrastare la tratta Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 5 6 119 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 12 Piano di Zona 2011-2015 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Standard Strutture di accoglienza coinvolte (4 Alternativa – 1 Lineainfinita) Di struttura: n. incontri effettuati con Alternativa 2 n. incontri effettuati con La Tenda/Lineainfinita 2 Regolamenti delle strutture sì Report buone prassi territoriali per il contrasto della tratta sì Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): 5 AZIONI ANNI 2012–2015 1 2 3 4 Continuità a regime degli incontri con i referenti delle strutture territoriali per il monitoraggio e la verifica periodica Continuità degli accessi dell’utenza nelle strutture e dei percorsi riabilitativi personalizzati Elaborazione di un rapporto valutativo annuale per le attività de l’Alternativa e di un rapporto valutativo annuale per le attività di La Tenda/Lineainfinita Eventuale rinnovo della partecipazione al progetto “Comunità locali contro la tratta: una rete per il Veneto” Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 Tipologia indicatore Indicatore Strutture di accoglienza coinvolte (4 Alternativa – 1 Lineainfinita) Di struttura: Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): Standard 5 n. incontri effettuati con Alternativa 2 n. incontri effettuati con La Tenda/Lineainfinita 2 Rapporto valutativo annuale Alternativa si Rapporto valutativo annuale La Tenda/Lineainfinita si PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO Costo del personale Le strutture di accoglienza e le iniziative di recupero psicosociale PREVENTIVO DI SPESA 2012 2013 2014 2011 2015 3.045,00 3.090,68 3.137,04 3.184,09 3.231,85 3.045,00 3.090,68 3.137,04 3.184,09 3.231,85 Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 120 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE Progetti FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Le strutture di accoglienza e le iniziative di recupero psicosociale PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTE DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione Indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 121 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 3.045,00 3.045,00 3.045,00 3.045,00 Piano di Zona 2011-2015 MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE 122 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 IMMIGRAZIONE IMMIGRAZIONE 123 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 IMMIGRAZIONE 124 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 1 IMMIGRAZIONE Progetti Progetto di sistema: Gli interventi di mediazione linguistica, culturale e sociale Direttore di progetto: dott.ssa Idana Morandin Capo progetto: dott. Pier Angelo Ostan PREMESSA Con la presente iniziativa s’intende ricondurre ad un unico sistema di gestione la pluralità delle prestazioni e degli interventi di mediazione linguistica e interculturale che, sin dalla fine degli anni ’90, sono stati progressivamente sviluppati nel nostro territorio in ordine: • ai molteplici bisogni espressi (la mediazione a scuola, nell’accesso ai servizi,nelle strutture detentive); • ai diversi riferimenti e richiami normativi (la Legge n.285/97 per la tutela dei minori, la L.R.9/90 per gli interventi nel settore dell’immigrazione, il D.L. n.286/98 – T.U. in materia di immigrazione e la Legge n.189/02 di modifica della normativa precedente); • alle varie pianificazioni di riferimento (la mediazione posta in essere nell’ambito del P.I.A.F. – Piano Infanzia Adolescenza Famiglia, il servizio aziendale di mediazione linguistico-culturale coordinata dall’Ufficio Relazioni col Pubblico, l’attività di mediazione inclusa nel Programma regionale d’integrazione scolastica e sociale degli immigrati non comunitari). L’articolazione operativa del progetto declina e regola l’offerta di mediazione attivata presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e tesa a favorire l’integrazione delle seconde generazioni (dalla scuola primaria alle superiori), presso i servizi sociali e sociosanitari territoriali, presso i reparti ospedalieri, presso le strutture carcerarie del territorio (Casa Circondariale e Istituto Penale Minori), presso i contesti non istituzionali e informali della realtà locale (i singoli e i gruppi di giovani stranieri del territorio, le loro famiglie). TERRITORIO DI RIFERIMENTO Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.l.s.s. n.9 OBIETTIVI Qualificare le modalità di gestione e di coordinamento dei servizi e delle prestazioni di mediazione Facilitare e sostenere l’integrazione scolastica dei minori stranieri nelle scuole primarie, secondarie di 1° e secondarie di 2°, l’inserimento sociale locale dei ragazzi stranieri più esposti al disagio (adolescenti e giovani dei gruppi informali), l’accesso degli stranieri alle prestazioni dei servizi ospedalieri e territoriali, la comunicazione tra detenuti stranieri e personale del carcere TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Cooperative e Associazioni dei mediatori Servizi A. Ulss Servizi comunali Scuole Strutture carcerarie Attivazione gruppo tecnico di lavoro Definizione di modalità omogenee nell’impiego dei mediatori e nel monitoraggio delle loro prestazioni Alunni stranieri scuola elementare e media Allievi stranieri scuola superiore Giovani immigrati del territorio Popolazione straniera che accede ai servizi territoriali (sociali, sociosanitari, ospedalieri) Popolazione straniera sottoposta a provvedimenti dell’autorità giudiziaria (detenuti e in misura alternativa) Attivazione e monitoraggio delle nuove modalità di utilizzo dei mediatori per le prestazioni e attività presso strutture scolastiche, territorio, ospedale, strutture carcerarie Anno 2012-2015 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Alunni stranieri scuola elementare e media Allievi stranieri scuola superiore Realizzazione degli interventi di mediazione nei diversi Giovani immigrati del territorio contesti di bisogno e di utenza Popolazione straniera che accede ai servizi territoriali (sociali, sociosanitari, ospedalieri) Continuità dell’attività di monitoraggio Popolazione straniera sottoposta a provvedimenti dell’autorità giudiziaria (detenuti e in misura alternativa) 125 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 IMMIGRAZIONE Progetti RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Dirigente Psicologo Educatore Professionale Mediatori Totale Comuni Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario Totale 0,01 0,05 0.05 6,0 6,0 0.01 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.Ulss 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi A.Ulss 9 37 comuni aulss 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C C Privato no profit cooperative (servire, hilal, una casa per l’uomo, ass. mondo insieme,volontariato) P Privato Profit Altro ente pubblico Altro (Ist. Carcerari, scuole) P G C C Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. 2. 3. 4. 5. Individuazione dei soggetti da coinvolgere e attivazione del gruppo tecnico incontri del gruppo tecnico Definizione delle modalità di utilizzo del mediatore e degli strumenti di monitoraggio Monitoraggio delle nuove modalità di utilizzo dei mediatori Attività di mediazione presso strutture scolastiche, territorio, ospedale, strutture carcerarie Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Di struttura Di processo (al 30.06) Di esito (al 31.12) Indicatore Attivazione del gruppo tecnico Standard sì n. incontri del gruppo Almeno 2 Definizione delle procedure di impiego dei mediatori ed elaborazione strumenti omogenei di monitoraggio sì report sull’attivazione e monitoraggio interventi dei mediatori sì 126 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 IMMIGRAZIONE Progetti AZIONI ANNI 2012-2015 1 2 Incontri del gruppo tecnico permanente di monitoraggio Continuazione dell’attività di mediazione nei diversi contesti di bisogno e di utenza Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di processo (al 31.12): Di esito (al 31.12): Indicatore Standard gruppo permanente di monitoraggio sì n. incontri del gruppo Almeno 2 n. incontri del gruppo Almeno 4 report dell’attività di mediazione nei diversi contesti sì PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO (denominazione) 2011 Costo del personale Interventi di mediazione linguistica, culturale e sociale PREVENTIVO DI SPESA 2012 2013 2014 2015 3.045,00 3.090,68 3.137,04 3.184,09 3.231,85 134.995,00 137.019,93 139.075,22 141.161,35 143.278,77 Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 138.040,00 140.110,60 142.212,26 144.345,44 146.510,62 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: Interventi di mediazione linguistica, culturale e sociale PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 138.040,00 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti vincolati indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 Fondo sociale Regione 127 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 89.320,00 48.720,00 138.040,00 138.040,00 Piano di Zona 2011-2015 2 IMMIGRAZIONE Progetti Progetto di sistema: La rete informativa territoriale Direttore di progetto: dott.ssa Idana Morandin Capo progetto: dott. Pier Angelo Ostan PREMESSA Il progetto, oltre a dare continuità e sviluppo alle iniziative locali per l’informazione e la consulenza sul versante degli aspetti che interessano le dinamiche migratorie, si propone di qualificare e uniformare il sistema di rilevazione degli accessi ai servizi informativi (frequenze per etnia, tipologia richieste, etc.). Ci si riferisce in particolare alla rete degli sportelli e delle prestazioni poste in essere dai Comuni di bacino e al loro raccordo con lo sportello unico della Provincia, con lo sportello dell’Ufficio Immigrazione della questura, con lo sportello A.C.L.I. di consulenza presso le due strutture detentive di Treviso. Si prevede inoltre il potenziamento dell’attività di monitoraggio, ricerca e diffusione delle informazioni operata dall’osservatorio locale immigrazione di Anolf-Caritas-Servire in collaborazione con l’A.U.l.s.s. n.9. L’iniziativa comprende infine la diffusione informativa degli interventi di sensibilizzazione e formazione in ordine ai percorsi di alfabetizzazione italiana attivati dai C.T.P. – Centri Territoriali Permanenti - in favore dell’utenza femminile immigrata e dei giovani stranieri neo arrivati e a bassa scolarità (C.T.P.), alla realizzazione del percorso regionale locale sul problema delle pratiche relative alle lesioni e mutilazioni genitali femminili, alla motivazione delle future mamme straniere a partecipare ai percorsi gravidanza e gestione della maternità, all’attività di aggiornamento rivolta al personale che opera con immigrati sottoposti a provvedimenti giudiziari. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.l.s.s. n.9 OBIETTIVI Qualificare l’offerta informativa territoriale (Comuni e altri enti) e il loro raccordo con lo sportello immigrazione provinciale Promuovere e sostenere le forme di collaborazione interistituzionali (un mediatore del coordinamento associazioni di etnia presso l’ufficio immigrazione della questura di TV, l’attività informativa e di orientamento A.C.L.I. in Casa Circondariale e all’Ist. Pen. Minori) Ampliare e diffondere la conoscenza dei problemi e dei bisogni che attengono la presenza degli immigrati in ambito locale Ampliare l’informazione territoriale su corsi e iniziative formative in materia di immigrazione TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Avvio tavolo di raccordo per la condivisione e conformità delle prestazioni informative e di orientamento erogate Operatori degli sportelli territoriali Definizione e utilizzo di uno strumento di monitoraggio comune per la rilevazione e l’analisi degli accessi e delle richieste agli sportelli territoriali Detenuti della Casa Circondariale e Apertura e avvio dello sportello in ognuno dei due istituti dell’Ist. Pen. Minori Elaborazione di un rapporto di ricerca annuale Amministratori locali, Operatori dei Servizi pubblici, del Privato sociale, Realizzazione di almeno un incontro pubblico di presentazione e discussione del Terzo settore, Comunità locale dei risultati Diffusione informativa delle iniziative di formazione e sensibilizzazione in Popolazione straniera locale calendario 128 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 IMMIGRAZIONE Anni 2012-2015 TARGET UTENZA Operatori degli sportelli territoriali Detenuti della Casa Circondariale e dell’Ist. Pen. Minori Amministratori locali, Operatori dei Servizi pubblici, del Privato sociale, del Terzo settore, Comunità locale Popolazione straniera locale Progetti RISULTATI PREVISTI Tavolo permanente di raccordo Continuità delle attività di sportello in ognuno dei due istituti Elaborazione di un rapporto di ricerca annuale Realizzazione di almeno un incontro pubblico di presentazione e discussione dei risultati Continuazione dell’attività di diffusione informativa delle iniziative di formazione e sensibilizzazione in calendario RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato Comuni IPAB Sociale Sociale Sanitario Figure professionali (Unità equivalenti) Dirigente psicologo Privato Volontariato Totale 0,01 Educatore professionale 0,05 Operatori degli sportelli territoriali 2,0 Totale 0,05 0,01 2,0 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile Aulss n 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Az ulss 9 Carbonera, Breda di Piave, Istrana, Mogliano, Roncade Ponte di Piave, Oderzo, Motta di Livenza Comune/i INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C P C Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Coop. Soc. Servire, Coop. Soc. Una Casa per l’Uomo, Anolf, ACLI, Caritas P G Privato Profit Altro ente pubblico Altro Ente Provincia, Ist. Penale Minori, Casa Circondariale, Questura, Centri Territoriali Permanenti P G P G Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Individuazione dei soggetti da coinvolgere e attivazione del tavolo di raccordo Incontri del tavolo Definizione dello strumento di monitoraggio comune per la rilevazione e l’analisi degli accessi Utilizzo dello strumento di rilevazione e analisi Avvio dell’attività informativa presso i Comuni e sul territorio Avvio degli sportelli nelle carceri Stesura rapporto di ricerca e presentazione pubblica dei risultati Attività informativa sulle iniziative di formazione e sensibilizzazione 129 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali C Piano di Zona 2011-2015 Azioni IMMIGRAZIONE 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 Progetti 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard attivazione del tavolo di raccordo Di processo (al 30.06): sì n. incontri del tavolo Almeno 2 documento/scheda di monitoraggio comune sì Attivazione sportelli in carcere 2 Rapporto di ricerca sì Di esito (al 31.12): AZIONI ANNI 2012-2015 1. 2. 3. 4. 5. Incontri del tavolo di raccordo Utilizzo dello strumento di rilevazione e analisi Continuazione attività degli sportelli informativi Stesura rapporto di ricerca e presentazione pubblica dei risultati Attività di diffusione sulle iniziative di formazione e sensibilizzazione del territorio Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di processo (al 31.12): Di esito (al 31.12): Indicatore Tavolo di raccordo Standard sì n. incontri del tavolo Almeno 2 n. incontri del tavolo Almeno 4 Rapporto di ricerca sì Presentazione pubblica dei risultati sì Realizzazione attività di diffusione delle iniziative formative a soggetti pubblici e privati del territorio si 130 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 IMMIGRAZIONE Progetti PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015 PROGETTO (denominazione) La rete informativa territoriale Costo del personale Costo dei beni sanitari e non Costo dei servizi Ammortamenti Altri costi indiretti Costo per acquisto integrato o parziale di servizi da soggetti terzi TOTALE COSTI 2011 3.045,00 PREVENTIVO DI SPESA 2012 2013 2014 3.090,68 3.137,04 3.184,09 47.921,35 48.640,17 2015 3.231,85 46.515,42 47.213,15 49.560,42 50.303,83 51.058,39 51.824,26 52.601,62 FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011 Progetto: La rete informativa territoriale PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011 FONTI DEL FINANZIAMENTO indistinti Fondo sociale vincolati Regione indistinti Fondo sanitario vincolati Totale finanziamento regione Fondi Comunali Comune Quota capitaria Totale finanziamento Comune Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE Utenti (Compartecipazione alla spesa) Altri enti pubblici Enti privati TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011 131 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 49.560,42 46.515,42 3.045,00 49.560,42 49.560,42 49369,77 Piano di Zona 2011-2015 IMMIGRAZIONE 132 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO 133 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO 134 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti Piano di Zona 2011-2015 1 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti Progetto di sistema: Coordinamento delle azioni a favore di persone con problemi di salute mentale e dipendenza da sostanze Direttore di progetto: Dott. Germano Zanusso (Responsabile Dipartimento per le Dipendenze Patologiche) Capo progetto: dott. Roberto Lezzi (Responsabile UOA 2) PREMESSA Dati epidemiologici dimostrano come sia diventato un problema rilevante la comorbilità detta anche “doppia diagnosi”. Secondo l’OMS nella popolazione generale la prevalenza di franca patologia psichiatrica sarebbe pari a circa il 25% e ciò comporterebbe l’attribuzione di una condizione di “doppia diagnosi” per tutti o quasi i pazienti dei SerT, definendo pertanto la costante necessità di una improponibile presa in carico congiunta. E’ apparso quindi più corretto utilizzare il termine “doppia diagnosi” per riferirsi a situazioni psicopatologiche e disadattive particolarmente complesse e pervasive, ove di particolare rilievo sia fra l’altro la dipendenza da sostanze, sia che questa sostenga e impronti altre manifestazioni psichiatriche, sia che da questa possa significativamente determinarsi. Va inoltre considerato come la dipendenza da sostanze possa dar luogo a sintomi psichiatrici secondari o modificare i sintomi psichiatrici primari di un quadro psicopatologico specifico, con esiti spesso gravi in termini di disabilità e disadattamento, pesanti conseguenze in ambito familiare e sociale e con elevati costi sanitari. Tale condizione, con riferimento all’organizzazione dei servizi, ha portato in passato alla necessità di definire un protocollo operativo, sulla base delle direttive regionali, tra Dipartimento delle Dipendenze, Dipartimento di Salute Mentale e Divisione di Medicina Generale d’Urgenza per gli utenti con cosiddetta “doppia diagnosi”, approvato con delibera n. 873/2004 TERRITORIO DI RIFERIMENTO Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.L.S.S. n. 9 OBIETTIVI Attualizzare, monitorare e migliorare il protocollo a partire dai casi in carico Fornire opportunità formative a tutte le figure professionali coinvolte TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA Utenti con doppia diagnosi RISULTATI PREVISTI Ricostituzione del gruppo di lavoro integrato con la Neuropsichiatria Infantile e il Distretto Avvio di un primo percorso formativo per tutti gli operatori coinvolti. Anno 2012 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Consolidamento gruppo di lavoro Utenti con doppia diagnosi Avvio di un secondo percorso formativo per tutti gli operatori coinvolti. Anno 2013 TARGET UTENZA RISULTATI PREVISTI Consolidamento gruppo di lavoro Utenti con doppia diagnosi Avvio di un terzo percorso operativo per tutti gli operatori coinvolti. Definizione di evidenze e parametri organizzativi di strutture residenziali riabilitative per pazienti con doppia diagnosi 135 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali Comuni (Unità equivalenti) Psichiatra Psicologo Assistente sociale Neuropsichiatria Infantile Medico Medicina d’Urgenza Totale Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario 4 2 2 1 1 10 Totale 4 2 2 1 1 10 SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI DENOMINAZIONE ENTE Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro A.U.l.s.s. n. 9 INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G C Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. Ricostituzione gruppo di lavoro (Dipartimento Dipendenze, Dipartimento Salute Neuropsichiatria Infantile, Medici Medicina d’Urgenza, Distretti) 2. Raccolta dati quantitativi e qualitativi sui percorsi in essere in carico congiuntamente 3. Analisi dei percorsi 4. Monitoraggio e verifica protocollo 5. Progettazione primo percorso formativo rivolto a tutte le figure professionali coinvolte 6. Avvio percorso formativo Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 1 2 3 4 5 6 136 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 9 10 11 Mentale, 12 Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard ricostituzione gruppo di lavoro sì Di processo (al 30.06): n. incontri del gruppo di lavoro effettuati/n. incontri programmati 90% Di esito (al 31.12): avvio primo percorso formativo sì AZIONI ANNO 2012 1. Ricostituzione gruppo di lavoro (Dipartimento Dipendenze, Dipartimento Salute Neuropsichiatria Infantile, Medici Medicina d’Urgenza, Distretti) 2. Raccolta dati quantitativi e qualitativi sui percorsi in essere in carico congiuntamente 3. Analisi dei percorsi 4. Monitoraggio e verifica protocollo 5. Eventuale ridefinizione protocollo 6. Progettazione secondo percorso formativo rivolto a tutte le figure professionali coinvolte 7. Avvio percorso formativo Mentale, Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012 Tipologia indicatore Di struttura: Indicatore consolidamento gruppo di lavoro Standard sì Di processo (al 30.06): n. percorsi analizzati/n. percorsi in carico 70% Di esito (al 31.12): avvio secondo percorso formativo sì AZIONI ANNO 2013 1. Ricostituzione gruppo di lavoro (Dipartimento Dipendenze, Dipartimento Salute Mentale, Neuropsichiatria Infantile, Medici Medicina d’Urgenza, Distretti) 2. Raccolta dati quantitativi e qualitativi sui percorsi in essere in carico congiuntamente 3. Analisi dei percorsi 4. Monitoraggio e verifica protocollo 5. Progettazione terzo percorso formativo rivolto a tutte le figure professionali coinvolte 6. Avvio percorso formativo 7. Definizione di evidenze e parametri organizzativi di strutture residenziali riabilitative per pazienti con doppia diagnosi 137 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 7 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2013 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): Indicatore Standard mantenimento gruppo di lavoro sì n. percorsi analizzati/n. percorsi in carico definizione di evidenze e parametri organizzativi di residenziali riabilitative per pazienti con doppia diagnosi COSTI I costi del progetto sono limitati al personale dipendente coinvolto 138 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 80% strutture sì 12 Piano di Zona 2011-2015 2 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti Progetto di sistema: Collaborazione tra servizi per il coordinamento delle azioni a favore delle persone disabili che presentano problemi di salute mentale Direttore di progetto: Dott.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità) Capo progetto: dott. Moreno De Rossi (responsabile UAO 3) PREMESSA Negli ultimi decenni si è verificato un profondo cambiamento culturale nel campo della Disabilità Intellettiva (DI) specialmente per quanto riguarda gli aspetti terapeutici e riabilitativi: non più cura della malattia, ma promozione della salute e della Qualità della Vita. Per quanto riguarda la salute, una particolare importanza è rivestita dalla salute mentale. E’ ormai accertato che i disturbi psicopatologici siano fino a quattro volte più frequenti nella popolazione con DI e che spesso le cause di tali disturbi non coincidano con l’eziopatogenesi della stessa (La Malfa 2004). Ci sono molti fattori che evidenziano come le persone con DI siano maggiormente a rischio di sviluppare problemi di salute mentale rispetto alla popolazione generale. I fattori di rischio includono fattori biologici e psicologici, così come fattori sociali e relazionali quali l’istituzionalizzazione, lo stigma sociale, la svalutazione del ruolo sociale della persona con DI e la mancanza di amici. (Weber, 2000). Alcuni autori (Zubin e Spring) sintetizzano il concetto di maggiore vulnerabilità della persona con DI, concetto che va integrato con l’influsso dello stress. A partire dalla constatazione delle difficoltà di gestione incontrate dai servizi nel gestire tali problematiche, questa Azienda U.l.s.s. ha attivato il “Percorso aziendale di cura, riabilitazione ed assistenza tra i servizi di salute mentale ed i servizi per la disabilità”, nell’intento di superare la tendenza ad un rigido “incasellamento”, delle persone nei servizi, ed evidenziando invece la necessità di un concorso di interventi realmente finalizzati al trattamento e al sostegno. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.l.s.s. n. 9 OBIETTIVI Obiettivo del presente progetto è migliorare ulteriormente la collaborazione tra servizi, sulla base delle esperienze maturate, per far sì che le persone adulte che presentano ritardo intellettivo e problemi di salute mentale possano ricevere interventi appropriati ai loro bisogni, con particolare attenzione alle persone con disabilità intellettiva lieve. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA Persone disabili che presentano problemi di salute mentale RISULTATI PREVISTI • Gruppo di lavoro comune area disabili/salute mentale • Individuazione e quantificazione, nella rete dei servizi, delle persone disabili che presentano problemi di salute mentale • Disponibilità dei dati relativi al monitoraggio e all’applicazione del Protocollo vigente e del Regolamento per le UVMD complesse (per gli aspetti di pertinenza) • Formazione comune avviata Anno 2012 TARGET UTENZA Persone disabili che presentano problemi di salute mentale RISULTATI PREVISTI • Situazioni già in carico o che necessitano di presa in carico comune individuate • Protocollo aggiornato e completato con l’individuazione delle modalità di passaggio dai servizi dell’età evolutiva a quelli per l’età adulta; Regolamento per le UVMD complesse verificato • Formazione comune • Progetti individuali (casi emergenti) definiti in modo condiviso; progetti già in atto aggiornati 139 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti Anno 2013 TARGET UTENZA Persone disabili mentale che presentano problemi RISULTATI PREVISTI Progetti individuali definiti/aggiornati in modo condiviso di salute Disponibilità dei dati relativi al monitoraggio sull’applicazione del Protocollo Anno 2014 TARGET UTENZA Persone disabili mentale che presentano problemi RISULTATI PREVISTI Progetti individuali definiti/aggiornati in modo condiviso di salute Disponibilità dei dati relativi al monitoraggio sull’applicazione del Protocollo Anno 2015 TARGET UTENZA Persone disabili mentale che presentano problemi di salute RISULTATI PREVISTI Progetti individuali definiti/aggiornati in modo condiviso Disponibilità dei dati relativi al monitoraggio sull’applicazione del Protocollo RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Assistenti Sociali Educatori Psichiatri Psicologi Comuni Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario Totale Totale SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Unione Ass. Comuni Comune/i IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico altro SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro DENOMINAZIONE ENTE A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G G Privato no profit G Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI 2011-2015 1. Formazione/mantenimento gruppo di lavoro comune area disabili/salute mentale 2. Individuazione e quantificazione, nella rete dei servizi, delle persone disabili che presentano problemi di salute mentale 3. Monitoraggio sull’applicazione del Protocollo vigente e sul Regolamento per le UVMD complesse (per gli aspetti di pertinenza) 4. Formazione comune (2011) 140 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Di struttura: Indicatore Gruppo di lavoro formato Standard sì Di processo (al 30.06): n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro programmati 80% Di esito (al 31.12): 1 evento di formazione comune sì INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Gruppo di lavoro Standard sì Di processo (al 30.06): n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro programmati 80% Di esito (al 31.12): Protocollo aggiornato e completato sì INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2013 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): Indicatore n. operatori dei servizi effettivamente in servizio/ n. operatori dei servizi previsti n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro programmati progetti individuali definiti o aggiornati in modo condiviso/n. persone individuate che necessitano di progetti condivisi 141 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Standard 100% 80% 70% 12 Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2014 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): Indicatore n. operatori dei servizi effettivamente in servizio/ n. operatori dei servizi previsti n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro programmati progetti individuali definiti o aggiornati in modo condiviso/n. persone individuate che necessitano di progetti condivisi Standard 100% 90% 80% INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2015 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): Indicatore n. operatori dei servizi effettivamente in servizio/ n. operatori dei servizi previsti n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro programmati progetti individuali definiti o aggiornati in modo condiviso/n. persone individuate che necessitano di progetti condivisi COSTI I costi del progetto sono limitati al personale dipendente coinvolto 142 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Standard 100% 90% 90% Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti Progetto di sitema: Collaborazione tra servizi per il coordinamento delle azioni a favore delle persone anziane che presentano problemi di salute mentale Direttore di progetto: Dott.ssa Maria Barbara Brescancin (Referente Area Anziani) Capo progetto: dott.ssa Carola Tozzini (UOA1) 3 PREMESSA La popolazione anziana è in continuo aumento, sia in valore assoluto (numero di anziani), che in valore relativo (numero di anziani in rapporto agli adulti ed ai giovani). Allo stesso tempo si è innalzata la vita media delle persone che invecchiano, determinando nella società un numero sempre maggiore di vecchi e di grandi vecchi (ultra ottantenni ed ultra novantenni). La modificazioni della struttura sociale ha messo in evidenza una consistente e continua riduzione della rete primaria di protezione sociale a favore degli anziani in condizione di bisogno, determinata da un diverso stile di vita delle generazioni adulte, dalla parcellizzazione delle famiglie, dall’aumentata attività lavorativa femminile esterna alla famiglia. Allo stesso tempo si assiste ad un aumento delle famiglie mono e binucleari, costituite da anziani soli, da coppie di anziani o da “famiglie geriatriche” (dove padri e figli sono entrambi anziani). L’aumento e l’invecchiamento della popolazione anziana stanno determinando un continuo incremento quantitativo e qualitativo della domanda di assistenza. Da questo nuovo contesto emergono, per numero e per difficoltà di trattamento, tre principali emergenze: • • • l’incremento delle patologie cronico degenerative complesse ed invalidanti a grande rilievo sanitario; l’incremento delle patologie cronico degenerative invalidanti a basso rilievo sanitario e a forte impatto sociale ed assistenziale (demenza); aumento generalizzato della condizione di fragilità sia in termini di salute fisica che di condizione psicologica e sociale (anziani soli ultraottantenni) anche in correlazione a fattori ambientali (vedi emergenza caldo ed azioni correlate). In particolare per quanto riguarda l’incremento delle patologie legate al decadimento cognitivo, circa il 20% delle persone anziane affette da demenza vengono assistite in strutture per anziani, mentre l’80% viene assistito, totalmente o parzialmente (ad es. attraverso l’assistenza privata a domicilio) dai familiari nella propria abitazione. TERRITORIO DI RIFERIMENTO Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.L.S.S. n. 9 OBIETTIVI Obiettivo del presente progetto è conoscere, nell’ambito dell’Az. Ulss, l’entità del problema legato alla psicopatologia dell’anziano e le relative risposte che oggi vengono offerte, con particolare riferimento alla lungoassistenza, migliorare conseguentemente la collaborazione tra servizi dell’area della salute mentale e dell’ area anziani a favore di questi pazienti affinché possano ricevere interventi appropriati ai loro bisogni. TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI Anno 2011 TARGET UTENZA Pazienti in età avanzata che presentano disturbi psichici, Pazienti psichiatrici che invecchiano. RISULTATI PREVISTI • Costituzione gruppo di lavoro misto area anziani, salute mentale, geriatriatria, neurologia, dipartimento di riabilitazione, residenze per anziani, Comuni, Distretto • Analisi del fenomeno Anno 2012 TARGET UTENZA Pazienti in età avanzata che presentano disturbi psichici, Pazienti psichiatrici che invecchiano. RISULTATI PREVISTI • Formulazione di nuove proposte operative • Definizione di un protocollo • Applicazione protocollo 143 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti Anno 2013 TARGET UTENZA Pazienti in età avanzata che presentano disturbi psichici, Pazienti psichiatrici che invecchiano. RISULTATI PREVISTI Monitoraggio protocollo Anno 2014 TARGET UTENZA Pazienti in età avanzata che presentano disturbi psichici, Pazienti psichiatrici che invecchiano. RISULTATI PREVISTI Monitoraggio protocollo Anno 2015 TARGET UTENZA Pazienti in età avanzata che presentano disturbi psichici, Pazienti psichiatrici che invecchiano RISULTATI PREVISTI Monitoraggio protocollo RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE Figure professionali (Unità equivalenti) Assistenti Sociali Geriatra Psichiatra Direttore Distretto Neurologo Direttore Dip.Riab Resp. Area Anziani Comuni Soggetto erogatore A.U.l.s.s. Privato IPAB Privato Volontariato Sociale Sociale Sanitario Totale Totale SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE ENTI→ → Ulss Nome soggetto responsabile A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro altro ente pubblico SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI ENTI Ulss Comune/i Unione Ass. Comuni IPAB Enti e Istituti religiosi Privato no profit Privato Profit Altro ente pubblico Altro DENOMINAZIONE ENTE A.U.l.s.s. n. 9 Comune/i INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO (vedi legenda Simboli) P G c p IPAB p Legenda simboli: P= Programmazione G= Gestione C= Controllo AZIONI ANNO 2011 1. Costituzione di un gruppo di lavoro misto area anziani, salute mentale, geriatriatria, neurologia, dipartimento di riabilitazione, residenze per anziani, Comuni, Distretto 2. Ricognizione, individuazione e quantificazione, del target 3. Analisi dell’attuale gestione/offerta 144 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Standard Costituzione gruppo di lavoro sì Di processo (al 30.06): n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro programmati 70% Di esito (al 31.12): 1 evento di formazione comune sì AZIONI ANNO 2012 1. Formulazione di nuove proposte di gestione del target per ambiti e competenze appropriate rispetto i bisogni 2. Definizione di un protocollo 3. Approvazione protocollo 4. Applicazione protocollo Azioni 1 2 3 4 5 Scansione mensile 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012 Tipologia indicatore Indicatore Di struttura: Gruppo di lavoro Standard sì Di processo (al 30.06): n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro programmati 80% Di esito (al 31.12): Definizione protocollo sì AZIONI ANNO 2013 1. Applicazione protocollo 2. Monitoraggio Protocollo Scansione mensile Azioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 2 INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2013 Tipologia indicatore Di struttura: Di processo (al 30.06): Di esito (al 31.12): Indicatore Mantenimento Gruppo di lavoro Standard sì n. incontri sul monitoraggio svolti /n. incontri sul monitoraggio programmati 90% Convalida del protocollo sì COSTI I costi del progetto sono limitati al personale dipendente coinvolto 145 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali 12 Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti AZIONI INNOVATIVE DIREZIONE AMMINISTRATIVA E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI 4 Fondazione di partecipazione onlus per la co-gestione delle attività residenziali e semiresidenziali del settore disabilità dell’Azienda Ulss n. 9 Direttore di Progetto: d.ssa Michela Conte (Direzione amministrativa e programmazione dei servizi sociali Capo Progetto: d.ssa Paola Conte (Direzione amministrativa e programmazione dei servizi sociali) Soggetto titolare dei servizi: Azienda Ulss n. 9 Soggetti che realizzano il servizio: attuali Cooperative Sociali/Consorzi di Cooperative/Fondazione “Il Nostro Domani” (che già gestiscono servizi residenziali e semiresidenziali per la disabilità in convenzione con ULSS) FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE ONLUS: La fondazione di partecipazione è un modello giuridico di diritto privato, non lucrativo, strumento operativo di una combinazione di soggetti pubblici e privati (Rif. Art. 1 D.P.R. 10.02.2000 n. 361). Struttura aperta al territorio in grado di crescere ed arricchirsi strada facendo di nuovi co-protagonisti e di nuove idee. PREMESSA: L’attuale rete di servizi residenziali e semiresidenziali resi a favore della disabilità adulta è caratterizzata da un mix gestionale “pubblico - privato”, nel quale il privato sociale mette a disposizione delle strutture di proprietà al fine di gestire il servizio in convenzione con l’ULSS n. 9. Nel corso degli anni si è ravvisata la necessità di dare sistematicità e sviluppo alla collaborazione tra il privato sociale e l’Azienda ULSS n. 9 portando ad una stabilizzazione dei rapporti a vantaggio degli utenti e del territorio. OBIETTIVO GENERALE: Affiancare all’attuale modalità di gestione dei servizi, che vede il pubblico come titolare della presa in carico e definitore del servizio e il privato sociale come erogatore, legato ad una sua storia e ad uno specifico territorio, la garanzia di mantenere la fruibilità delle strutture e il loro vincolo di destinazione a favore del territorio, continuando a sviluppare le sinergie reciproche e a mantenere quelle specifiche di ciascun soggetto. FINALITA’ DELLA FONDAZIONE Sotto il profilo del servizio: a. b. c. d. e. Programmazione operativa dei servizi e delle strutture; Presa in carico da parte dell’ULSS delle strutture attualmente utilizzate per i servizi e di quelle prossime che verranno attivate; Coordinamento dei servizi e il loro monitoraggio; Gestione dell’informazione e della cultura dell’integrazione nel territorio; Promozione e sviluppo di progetti complessi a livello sovra territoriale. Sotto il profilo delle risorse: a. b. Mobilitazione di ulteriori energie del Privato sociale che, chiamato ad assumere maggiori responsabilità dentro una prospettiva di lungo periodo, si verrebbe a trovare nelle condizioni di poter fare investimenti ancora più significativi di quelli fatti finora; Mobilitazione intorno a progettualità territoriali condivise e partecipate di nuovi soggetti, funzionando da catalizzatore di nuove risorse e nuove opportunità. MEMBRI DELLA FONDAZIONE Fondatori Promotori ULSS e soggetti del Terzo settore che provvedono a costituire la Fondazione e a dotarla del patrimonio iniziale. Partecipanti Fondatori soggetti (Enti territoriali, Pubblici e Privati) che aderiscono alla Fondazione successivamente all’avvenuta costituzione, apportando significative risorse ad incremento del patrimonio iniziale. 146 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Partecipanti Progetti soggetti (Enti territoriali, Pubblici e Privati) che mettono a disposizione della Fondazione risorse finanziarie sottoforma di contributi annuali o pluriennali, destinate ad alimentare il fondo di gestione. ORGANI DELLA FONDAZIONE CONSIGLIO DI INDIRIZZO Organo che delibera in ordine agli atti essenziali della vita della Fondazione, composto da persone nominate dai fondatori promotori e dai partecipanti fondatori. Spetta al Consiglio di Indirizzo il controllo sui risultati. CONSIGLIO DI GESTIONE A tale organo compete la gestione amministrativa della Fondazione. Il Consiglio di Gestione definirà il contratto di gestione delle attività con le singole Cooperative con appositi contratti di servizio. COLLEGIO DEI PARTECIPANTI Organismo di partecipazione di tutti i soci, con funzione consultiva e propositiva. La composizione degli organi può venire definita su base paritaria o sulla base di un rapporto di proporzionalità tra tipologia di apporto o contributo e partecipazione agli indirizzi ed alla gestione della fondazione RISORSE FINANZIARIE Le risorse finanziarie della Fondazione sono costituite da due Fondi: FONDO di DOTAZIONE Rappresenta il Fondo Patrimoniale di Garanzia, costituito dal capitale messo dai Soci Fondatori al momento della costituzione o in momenti successivi e tutto quello che viene donato o destinato successivamente per tale finalità. Rimane di proprietà della Fondazione a garanzia delle sue attività e in caso di scioglimento della Fondazione deve continuare ad essere destinato a finalità simili a quelli della Fondazione. FONDO di GESTIONE Risorse che la Fondazione può utilizzare per finanziare le sue attività ed è rappresentato dai contributi concessi dai Soci Fondatori, dalle rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e dalle attività istituzionali accessorie, strumentali e connesse. DURATA La durata della Fondazione potrà essere a tempo indeterminato ma con individuazione di una fase sperimentale al termine della quale si definirà la sua prosecuzione. DUE STRUMENTI OPERATIVI Diritto d’uso a favore della fondazione Viene proposto di regolamentare a favore della Fondazione il diritto d’uso delle strutture attualmente esistenti e di tutte quelle che saranno aperte nel futuro, con obbligo del proprietario/cooperativa di mantenere la struttura adatta all’uso. Inoltre la concessione del diritto d’uso, o altre soluzioni per casi particolari, avverrà in modo diretto quando la proprietà è della cooperativa o in modo indiretto qualora la proprietà non fosse della cooperativa e ci fosse già un diritto d’uso in essere con un ente pubblico (Comune, Provincia…) o un privato. Con questo strumento potrà essere garantito all’ULSS che il servizio continuerà per tutto il tempo che sarà ritenuto necessario anche se le vicende della cooperativa dovessero portare a non svolgere più il servizio La concessione del servizio in convenzione alla cooperativa La Fondazione, a fronte della cessione in uso della struttura e dell’impegno del proprietario a mantenere la struttura adatta all’uso concederà la gestione del servizio a mezzo di apposita convenzione secondo procedure e modalità in armonia con la normativa vigente. La convenzione regolerà il servizio e i rapporti con il soggetto gestore prevederà metodologie e modalità operative del controllo e le cause di risoluzione contrattuale. 147 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 5 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti Regolamentazione della compartecipazione dell’utenza e predisposizione di un modello di verifica delle autocertificazioni Direttore di Progetto: d.ssa Michela Conte (Direzione amministrativa e programmazione dei servizi sociali – Direzione Amministrativa del Territorio) Capo Progetto: d.ssa Paola Conte (Direzione amministrativa e programmazione dei servizi sociali) – Sig. Sergio Redigolo – (Direzione Amministrativa del Territorio) Attualmente nei Servizi Sociali coesistono diversi regolamenti che disciplinano, in funzione della tipologia di assistenza, le modalità di compartecipazione alla spesa socio-assistenziale da parte degli assistiti e delle relative famiglie. REGOLAMENTO PER LA GESTIONE AMMINISTRATIVA-CONTABILE DEI RICOVERI DEI DISABILI ADULTI. L’assistito contribuisce al costo della retta con il versamento delle pensioni e/o degli assegni assistenziali percepiti (lavoro dipendente, reversibilità, invalidità, indennità di accompagnamento, etc.). Viene lasciata in uso all’utente, così come previsto dal Piano Socio-sanitario n. 22 del 1989, una somma corrispondente al 20% del trattamento minimo di pensione INPS in vigore per i lavoratori dipendenti e la tredicesima mensilità. REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI NELLE COMUNITA’ ALLOGGIO. L’assistito inserito in Comunità Alloggio compartecipa al costo della retta con il versamento dell’80% del reddito percepito, mentre il rimanente 20% - che non può comunque essere inferiore al 20% del trattamento minimo di pensione INPS in vigore per i lavoratori dipendenti e la tredicesima mensilità – vengono lasciati alla persona con disabilità per le spese personali. Può essere richiesta un’ulteriore compartecipazione alle spese per costi non ricompresi nella retta alberghiera, quali spese sanitarie (esempio dentista, occhiali). Le spese per l’assistenza in caso di ricovero ospedaliero sono a carico della famiglia/utente. Per la Pronta Accoglienza la retta è: € 20,00 giornalieri forfettari e omnicomprensivi, per gli utenti titolari di pensione di invalidità con indennità di accompagnamento € 12,00 giornalieri forfettari e omnicomprensivi per gli utenti che beneficiano della sola pensione di invalidità. AREA SALUTE MENTALE (regolamento approvato con deliberazione del D.G. n. 48 del 23/01/2008) Gli utenti psichiatrici inseriti nei percorsi di lungoassistenza (Gruppi Appartamento e Comunità Alloggio) contribuiscono con i propri redditi (pensioni e/o assegni assistenziali) al costo sociale del servizio erogato, facendo riferimento al riparto degli oneri tra fondo sociale e sanitario regolamentato dai Livelli essenziali di Assistenza (LEA). In nessun caso la compartecipazione dell’utente può eccedere gli importi stabiliti con il riparto. All’utente, per le proprie necessità di “minimo vitale”, viene lasciato il 50% dell’importo minimo di pensione per i lavoratori dipendenti, fissato annualmente dall’INPS e la tredicesima mensilità. UTENTI EX O.P. Gli utenti provenienti da ex ospedali psichiatrici ed ex case di salute, inseriti in strutture socio sanitarie a regime residenziale, contribuiscono alle spese di residenzialità limitatamente all’ammontare dell’assegno di accompagnamento, qualora percepito, ai sensi dell’art. 55 della Legge Regionale n. 7 del 22.02.1999 e successive modifiche ed integrazioni. POLO DELLE DISABILITA’ Gli utenti del Polo delle Disabilità in attuazione della deliberazione del D.G. n.1132 del 16.10.2008, compartecipano alla retta socio alberghiera secondo i regolamenti adottati dagli Enti invianti (Comuni o Az. ULSS di provenienza). Per gli ospiti che a seguito di situazioni di contenzioso non compartecipavano alla spesa socio alberghiera è stato esteso il regolamento per la gestione amministrativo-contabile dei ricoveri in strutture per disabili adulti. Viene lasciata in uso all’utente, così come previsto dal Piano Socio-sanitario n. 22 del 1989, una somma corrispondente al 20% del trattamento minimo di pensione INPS in vigore per i lavoratori dipendenti e la tredicesima mensilità - giusta deliberazione del D.G. n. 642/2006. 148 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO Progetti Obiettivi del Progetto Omogeneizzare e attualizzare le procedure di compartecipazione dell’utenza e predisporre un modello di verifica delle autocertificazioni. Le finalità del presente progetto si innestano nell’obiettivo strategico n.4 del Documento Direttive 2010 (…..sviluppare un sistema strutturato di rilevazione e analisi dei dati, finalizzato alla definizione e controllo dei processi ed alla misurazione dei risultati). Attività Ricognizione e analisi dei regolamenti esistenti delle varie tipologie di compartecipazione al fine di pervenire alla stesura di un regolamento unico. Controllo sulla compartecipazione dell’utenza anche attraverso l’accesso ai dati in possesso di altri istituiti quali INPS e Ufficio Invalidi. Confronto e verifica di compatibilità con la normativa vigente e l’evoluzione dottrinale e giurisprudenziale. Indicatori di risultato: Realizzazione del regolamento e definizione delle procedure di controllo Struttura proponente: Direzione Amministrativa e Programmazione dei Servizi Sociali Altre strutture coinvolte: Dipartimento Salute Mentale – Direzione Amministrativa del territorio 149 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Piano di Zona 2011-2015 PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO 150 Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso Direzione dei Servizi Sociali Progetti