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Piano di Zona anno 2011 - 2015 Progetti

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Piano di Zona anno 2011 - 2015 Progetti
Regione del Veneto
AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 9 TREVISO
C O N F E R E N Z A
D E I
S I N D A C I
PIANO DI ZONA 2011-2015
ALLEGATI:
AREE D’INTERVENTO
Dettaglio dei Progetti
A.U.l.s.s. n. 9 di Treviso - Direzione dei Servizi Sociali
R
A.U.L.S.S. n. 9 Treviso
C
O
Regione del Veneto
AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 9 TREVISO
N F E R E N Z A
D E I
S I N D A
R
PIANO DI ZONA 2011-2015
AREE D’INTERVENTO
Dettaglio dei Progetti
A.U.l.s.s. n. 9 di Treviso - Direzione dei Servizi Sociali
C
I
SOMMARIO
1.
2.
3.
4.
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO
E GIOVANI
Percorsi sperimentali di Affido Familiare
Programmazione e monitoraggio dei percorsi residenziali per minori
“QWERT”
Comunità di Famiglie
PERSONE ANZIANE
1. Telelaboratorio
2. Appropriatezza e gestione delle terapie farmacologiche degli ospiti non autosufficienti delle
Residenze per Anziani
3. Sostegno alla domiciliarità delle persone anziane e sviluppo dei Centri Servizio
4. La sensibilizzazione del territorio sull’età anziana
5. Sviluppo della rete per il decadimento cognitivo
1
3
8
12
16
19
21
27
31
34
38
DISABILITÀ
Sviluppo della rete dei servizi diurni, residenziali e di pronta accoglienza per persone disabili
Affidamento Familiare per persone disabili adulte
Promozione e valutazione della qualità nei servizi per persone disabili
Percorsi di vita adulta
Continuità scuola - lavoro
Aggiornamento e diffusione dei progetti di sensibilizzazione con le scuole e la comunità
Prosecuzione e potenziamento di interventi innovativi e di coinvolgimento della Comunità
nell’ambito dei centri diurni e delle attività a carattere diurno
45
47
55
59
65
69
72
76
DIPENDENZE
1 “Mamma beve Bimbo beve”: la comunicazione propedeutica all’intervento educativo, nella
prevenzione dei rischi legati al consumo di alcol in gravidanza e allattamento.
2 Prevenzione delle patologie correlate: Epatite HCV (Hepatitis C Virus)
3 Sostegno Orientamento - Occupazione - Inclusione
4 Cre.Attiv@mente” - Progetto di sistema Area Giovani: prevenzione selettiva , intercettazione
precoce e interventi innovativi a favore dei giovani
81
83
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
87
90
94
SALUTE MENTALE
1. Orientamento e ricerca attiva del lavoro
2. Dalla residenzialità alla ricerca delle risorse dell’abitare
3. Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) nella Comunità Locale: le forme della
partecipazione e della condivisione
99
101
106
109
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
1. Osservatorio locale su marginalità e integrazione
2. Perfezionamento delle modalità di segnalazione, di accesso e di monitoraggio dell’utenza
inserita presso le strutture di accoglienza e beneficiaria delle iniziative di recupero
psicosociali
113
115
118
IMMIGRAZIONE
1. Gli interventi di mediazione linguistica, culturale e sociale
2. La rete informativa territoriale
123
125
128
PROGETTI DI INTEGRAZIONE TRA AREE DI INTERVENTO
1. Coordinamento delle azioni a favore di persone con problemi di salute mentale e dipendenza
da sostanze
2. Collaborazione tra servizi per il coordinamento delle azioni a favore delle persone disabili
che presentano problemi di salute mentale
3. Collaborazione tra servizi per il coordinamento delle azioni a favore delle persone anziane
che presentano problemi di salute mentale
4. Fondazione di partecipazione onlus per la co-gestione delle attività residenziali e
semiresidenziali del settore disabilità dell’Azienda Ulss n. 9
5. Regolamentazione della compartecipazione dell’utenza e predisposizione di un modello di
verifica delle autocertificazioni
133
135
I
139
143
146
148
A cura dell’Ufficio di Piano della Direzione dei Servizi Sociali dell’Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Paolo Betteti, Laura Villanova, Francesca Facchini, Antonietta Davi
II
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
FAMIGLIA, INFANZIA,
ADOLESCENZA, MINORI IN
CONDIZIONE DI DISAGIO
E GIOVANI
1
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
2
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
1
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
Progetto di benessere/salute: Percorsi sperimentali di Affido familiare
Direttore di progetto: d.ssa Idana Morandin – Referente Area Famiglia, Infanzia, minori…..
Capo progetto: dr.ssa Alba Compagnone
PREMESSA
La Legge riconosce il diritto di ogni bambino o ragazzo a crescere nella propria famiglia o nell'ambito di
una famiglia affidataria e, solo se ciò non è possibile, in una comunità di tipo familiare. L'accento posto
sulla "famiglia del bambino", ha contribuito a spostare l'attenzione dei servizi, delle istituzioni ed anche
del legislatore, dalla protezione del bambino o ragazzo minore di età, al sostegno del suo mondo di vita e
di relazione. La Regione Veneto ha attuato politiche di intervento verso le famiglie vulnerabili cercando,
fra l'altro, di favorire i processi di de-istituzionalizzazione attraverso la diminuzione degli allontanamenti
dal nucleo genitoriale e l'aumento del numero dei bambini e dei ragazzi in affido familiare. Come le
stesse Linee guida sull’Affido Familiare del 2008 evidenziano, ci sono però tutta una serie di questioni
ancora aperte rispetto all’affido etero-familiare di bambini piccoli e piccolissimi, di adolescenti e di
bambini e ragazzi stranieri, queste e altre situazioni richiedono la ricerca e la sperimentazione di percorsi
di affido diversificati e “creativi”. L’esperienza di questi anni ed i percorsi posti in essere hanno
evidenziato la necessità di attivare una pluralità di percorsi che prevedano anche il supporto professionale
di un educatore per il sostegno alla famiglia affidataria al fine di rispondere alla complessità dei bisogni
dei bambini, degli adolescenti e dei giovani.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Tutta l’Azienda U.L.S.S. n. 9
OBIETTIVI
1. Individuare nuove forme di accoglienza adeguate ad adolescenti
2. Sviluppare nuovi percorsi formativi/informativi riguardanti la pratica dell’affidamento familiare per la
fascia d’età dei ragazzi prossimi alla maggiore età e/o neo–maggiorenni che non trovano nella loro
famiglia sufficiente sostegno e guida per il raggiungimento dell’autonomia di vita
3. Individuare nuovi “percorsi di affido” da supportare con la figura dell’educatore
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anni 2011-2012
TARGET UTENZA
Adolescenti
RISULTATI PREVISTI
Rendere
disponibili
percorsi
di
accoglienza
per
adolescenti, attraverso l’individuazione di soggetti
idonei (persone/famiglie con bed and breakfast,
agriturismo etc…)
Nuovi soggetti accoglienti
Realizzazione
sociale
di
campagna
Nuovi soggetti accoglienti
Verifica della disponibilità dei soggetti individuati alla
partecipazione a percorsi informativi/formativi dedicati.
Nuovi soggetti accoglienti
Realizzazione dei percorsi informativi /formativi
dedicati, qualora vi siano soggetti che aderiscono.
Famiglie affidatarie disponibili a “percorsi di affido” da Individuazione/formazione
supportare con educatore
disponibili.
informativa/
di
famiglie
marketing
affidatarie
Famiglie affidatarie disponibili a “percorsi di affido” da Avvio di percorsi protetti con il supporto dell’Educatore
supportare con educatore
professionale.
3
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Comuni
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
Dirigente Psicologo
0,05
Totale
0,05
Educatore Professionale
0,05
0,05
Collaboratore Amm.vo (ruolo
tecnico)
0,05
0,05
Totale
0,10
0,05
0,15
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.Ulss 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
Enti e
Istituti
religiosi
IPAB
Privato
no profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
DENOMINAZIONE ENTE
Azienda Ulss n. 9
P
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
4
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
INDICARE TIPOLOGIA
COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
G
C
altro
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
AZIONI ANNO 2011
TARGET
AZIONI
Adolescenti
Nuovi soggetti accoglienti
Minori
Famiglie affidatarie disponibili a percorsi “protetti”
1.
Ricerca dei soggetti secondo i criteri
individuati (famiglie con B&B, …)
2.
incontri con servizi dell’area per illustrare
nuove progettualità (servizi territorio e Amm.
Comunali)
3.
Studio grafico del materiale informativo e web
da utilizzare nella campagna informativa/di
marketing sociale
4.
Produzione materiale informativo
5.
Diffusione materiale informativo ai soggetti
identificati e sviluppo sito web con apposita
pagina – sviluppo delle azioni conseguenti con
l’ufficio stampa.
6.
Attuazione percorso formativo per i bed and
breakfast (qualora ci siano soggetti che
aderiscono)
7.
A bisogno individuato, avvio della
sperimentazione e monitoraggio della stessa.
8.
Individuazione di famiglie affidatarie
disponibili al percorso protetto tra quelle già
formate con il corso base (a fronte di un
bisogno individuato)
9.
incontri con servizi dell’area per illustrare
nuove progettualità (servizi territorio e Amm.
Comunali)
10. Formazione specifica.
11. Avvio di percorsi protetti.
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
5
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
produzione elenchi soggetti disponibili
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
Standard
sì
produzione materiale informativo - creazione pagina web
contatto ufficio stampa
sì
percorso formativo per i nuovi gestori di bed & breakfast (qualora ne
siano stati individuati di disponibili al progetto)
sì
Avvio di nuovi percorsi protetti di affidamento familiare con il supporto
dell’Educatore professionale (qualora siano state individuate famiglie
disponibili al progetto)
sì
AZIONI ANNO 2012
TARGET
AZIONI
Adolescenti
Nuovi soggetti accoglienti
Minori
Famiglie affidatarie disponibili a percorsi “protetti”
1.
Monitoraggio attività anno 2011
2.
Eventuale riattivazione della Campagna
Promozionale
3.
Eventuale avvio percorsi formativo
4.
Ulteriore avvio di percorsi protetti con il
supporto dell’educatore professionale
5.
Avvio di nuovi percorsi formativi
6.
Aggiornamento/ sviluppo di percorsi protetti.
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
5
6
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
Monitoraggio attività anno 2011
sì
eventuale riattivazione della campagna promozionale
sì
aggiornamento/sviluppo di percorsi di affidi protetti
sì
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
6
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNO 2012
PROGETTO
Costo del personale
2011
2012
6.700,00
6.700,00
2013 2014 2015
Costo dei beni sanitari e non
Costo dei servizi
“Percorsi sperimentali di
Affido familiare”
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o parziale
di servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI 6.700,00 6.700,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Percorsi sperimentali di Affido familiare
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
7
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
6.700,00
3.050,00
3.050,00
3.650,00
3.650,00
6.700,00
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
Progetto di benessere/salute: Programmazione e monitoraggio dei percorsi residenziali per minori
Direttore di progetto: dr.ssa Idana Morandin - Referente Area Famiglia, Infanzia, minori…..
Capo progetto: dr. Stefano Bottacin – dr. Pier Angelo Ostan
2
PREMESSA
La Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia del 20 novembre 1989 ratificata in Italia nel 1991
(Legge 176/91) considera i bambini e i ragazzi di minore età a pieno titolo come soggetti, con propri
bisogni e necessità che devono essere soddisfatti. Viene soprattutto riconosciuto il loro diritto a crescere
in un ambiente che garantisca relazioni affettive, educative e sociali stabili e significative. Tale principio è
sancito con particolare forza dalla Legge 184/83, a partire dallo stesso Titolo che, con le modifiche
apportate dalla Legge 149/01 è diventato: "Diritto del minore ad una famiglia". Inoltre l'art. 1 al comma
1, recita che: "il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell'ambito della propria famiglia",
mentre il comma 5 sancisce il diritto del minore stesso a vivere, crescere ed essere educato comunque
nell’ambito di una famiglia qualora la famiglia di origine non sia in grado di provvedere. Solo nel caso in
cui non sia possibile l’inserimento nella propria od in altra famiglia, l’art.2 della Legge citata consente il
collocamento in una Comunità .
Molti e diversi sono i soggetti che a vario titolo si occupano dei minori in difficoltà che vivono l’accoglienza
fuori dalla propria famiglia d’origine: l’Azienda Ulss, i Comuni, il Privato Sociale, le Comunità residenziali
nelle diverse tipologie e, altrettanto diffusa è l’esigenza di condividere un percorso di riflessione e
confronto per costruire insieme percorsi di buone prassi, con l’obiettivo di rispondere ai reali bisogni dei
bambini dei ragazzi e degli adolescenti.
Si rende pertanto necessario sviluppare le sinergie presenti nella rete territoriale, sperimentare modalità
innovative di accoglienza e condividere fra i vari soggetti corretti rapporti, percorsi concordati e buone
prassi. Ciò per garantire ai minori assistiti che la permanenza in Comunità non rappresenti una soluzione
definiva, bensì soltanto un momento del proprio percorso esistenziale, anche nelle situazioni in cui non
sia possibile il reinserimento nella propria famiglia di origine.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.L.S.S. n. 9
OBIETTIVI
-
Attivazione di un tavolo di lavoro composto dai vari soggetti coinvolti;
Predisposizione di un documento di programmazione e di definizione di buone prassi;
Sperimentazione di percorsi residenziali innovativi/alternativi
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
-
Direzioni dei Distretti e Servizi U.l.s.s.
Servizi Sociali Comunali
Privato Sociale
Gestori di strutture residenziali
Associazioni
Anni 2011 - 2012
TARGET UTENZA
Progetto di sistema
RISULTATI PREVISTI
Attivazione del tavolo
Soggetti coinvolti: Servizi Ulss, Servizi Sociali comunali, Predisposizione del documento di programmazione e
Privato Sociale, Gestori di Strutture residenziali, definizione di buone prassi
Associazioni
Sperimentazione
di
percorsi
residenziali
innovativi/alternativi
8
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Anni 2013 – 2014 - 2015
TARGET UTENZA
Progetti
RISULTATI PREVISTI
Soggetti coinvolti: Servizi Ulss, Servizi Sociali comunali,
Privato Sociale, Gestori di Strutture Residenziali,
Associazioni
Realizzazione di un tavolo permanente di monitoraggio
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Dirigente Psicologo
Educatore Professionale
Comuni
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
0,05
0,1
0,1
0,05
Totale
0,05
0,1
0,15
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.Ulss 9
Unione
Ass.
Comuni
Comune/i
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
Azienda Ulss 9
P
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
INDICARE TIPOLOGIA
COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
G
C
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
(coinvolgimento)
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1.
2.
3.
4.
Identificazione dei soggetti da coinvolgere nel tavolo di lavoro
Attivazione del tavolo di lavoro
Incontri del tavolo di lavoro
Analisi dei bisogni di residenzialità
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
9
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
Attivazione tavolo
Di processo
(al 30.06):
Di processo
(al 31.12):
Di esito
(al 31.12):
sì
n. incontri del tavolo
Almeno 2
n. incontri del tavolo
Almeno 4
Effettuazione analisi dei bisogni di residenzialità
sì
AZIONI ANNO 2012
1
2
3
4
Predisposizione bozza del documento di programmazione e definizione di buone prassi
Condivisione nel tavolo di lavoro della bozza di documento
Approvazione e recepimento del documento
Attuazione del documento
Azioni
Scansione mensile
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Predisposizione bozza del documento di programmazione e
definizione di buone prassi
Di struttura:
sì
Di processo
(al 30.06):
Condivisione nel tavolo di lavoro della bozza di documento
sì
Di esito
(al 31.12):
Approvazione e recepimento del documento
sì
AZIONI ANNI 2013 – 2014 – 2015
1. Realizzazione di un tavolo permanente di monitoraggio
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
1
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2013-2014-2015
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di processo
(al 31.12):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
Realizzazione del tavolo permanente di monitoraggio
Standard
sì
n. incontri del tavolo di monitoraggio
Almeno 2
n. incontri annui del tavolo di monitoraggio
Almeno 4
Effettuazione report annuale
sì
10
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Costo del personale
2011
2012
2013
2014
2015
6.700,00
6.700,00
6.700,00
6.700,00
6.700,00
Costo dei beni sanitari e
non
Programmazione e
monitoraggio dei percorsi
residenziali per minori
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto
integrato o parziale di
servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI 6.700,00 6.700,00 6.700,00 6.700,00 6.700,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Programmazione e monitoraggio dei percorsi residenziali per minori
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
11
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
6.700,00
3.050,00
3.050,00
3.650,00
3.650,00
6.700,00
Piano di Zona
2011-2015
3
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
Progetto di benessere/salute: Progetto “QWERT”
Direttore di progetto: dr. Enrico Di Giorgi (Responsabile Distretto Socio Sanitario n.1)
Capo progetto: dr. Antonio Galeotti – dr. Pier Angelo Ostan
PREMESSA
Il progetto QWERT (ossia le lettere corrispondenti ai primi cinque tasti della tastiera di un PC) muove
dalla constatazione della facilità con cui oggi i minori accedono a informazioni ed esperienze mediante
l’impiego delle più attuali tecnologie comunicative (internet, blog, sms, etc.). Se da una parte ciò può
anticipare positivamente l’espressione delle potenzialità, dall’altra può rendere pericolosamente precoci le
condotte a rischio.
Si prevede pertanto l’attivazione di una piattaforma protetta di Social Network, aperta inizialmente
all’accesso esclusivo degli studenti delle Scuole Medie di Treviso, gestita da operatori socio educativi e
sanitari e tesa, attraverso attività specifiche, a stimolare l’interazione virtuale e reale con e tra i ragazzi
e nell’offrire loro un supporto relazionale ed educativo per la condivisione e la pratica di stili di vita
orientati alla sobrietà e ai comportamenti di salute.
Il progetto avrà un avvio sperimentale presso il Distretto Socio Sanitario n. 1 di Treviso e, a seguito di
monitoraggio e verifica, una promozione e la progressiva attivazione anche nell’ambito degli altri territori
distrettuali aziendali.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.l.s.s. n.9 – Distretto Socio Sanitario n. 1 (Scuole della Città di Treviso nel corso del 1° anno
sperimentale di progetto)
OBIETTIVI
•
•
•
Innovare le forme di contatto, ascolto e comunicazione con e tra i ragazzi in età evolutiva
(preadolescenti).
Avvicinare i servizi ai loro reali bisogni.
Offrire, mediante una piattaforma virtuale di scambio e di promozione delle abilità di vita (life-skills),
dell’autostima e dell’autoefficacia, percorsi individuali e gruppali che valorizzino le loro potenzialità
positive.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Realizzazione dei previsti incontri motivazionali e di
formazione presso le classi delle scuole aderenti.
Iscrizione e coinvolgimento degli allievi nelle attività.
Attivazione a regime della piattaforma Social network e
delle attività correlate
Allievi delle scuole medie di Treviso (Dss n.1)
Monitoraggio degli interventi
Elaborazione report valutativo
Amministratori, dirigenti scolastici, insegnanti, genitori
Incontri d’illustrazione degli esiti ottenuti
degli allievi scuole medie di Treviso
Dirigenti scolastici, insegnanti e genitori delle scuole
Contatti con le scuole, incontri di presentazione del
medie dei Comuni di Silea e S. Biagio (Dss n. 1) e degli
progetto e raccolta delle adesioni
Istituti scolastici presso un secondo territorio distrettuale
12
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
Anno 2012
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Insegnanti referenti delle scuole medie di Silea e S.
Biagio (Dss n. 1) e degli Istituti scolastici presso il Realizzazione del percorso formativo previsto
secondo territorio distrettuale
Realizzazione degli incontri informativi e motivazionali
Allievi delle scuole medie
presso le classi delle scuole aderenti e avvio della
piattaforma Social network e delle attività correlate
Dirigenti scolastici, insegnanti e genitori delle scuole Contatti con le scuole, incontri di presentazione del
medie presso i restanti territori distrettuali
progetto e raccolta delle adesioni
Anni 2013 – 2014 - 2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Attivazione a regime della piattaforma Social network e
Allievi delle scuole medie dei 4 territori distrettuali delle attività correlate
aderenti al progetto
Monitoraggio degli interventi
Elaborazione report valutativo e diffusione dei risultati
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Dirigente Psicologo
Infermiera Professionale
Educatore Professionale
Comuni
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
0,05
1
0,3
0,3
0,3
1,05
0,3
Totale
0,05
1
0,6
1,65
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
Comune
/i
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Unione
Ass.
Comuni
Enti e
Istituti
religiosi
IPAB
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Azienda Ulss n. 9
Treviso
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
P
C
Cooperativa sociale
Servire, Cooperativa
sociale Sestante
Ditta H Farm
Scuole Medie di TV
Lions Club TV
G
P
P
P
G
C
C
C
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1.
2.
3.
4.
5.
Attività on line del Social Network
Interventi off line in classe e sul territorio
Attività di verifica degli interventi e report valutativo
Incontro di diffusione e discussione risultati
Avvio campagna di raccolta adesione al progetto da parte delle rimanenti scuole del Distretto Socio
Sanitario n. 1 e degli Istituti di un altro Distretto Socio Sanitario
13
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
Azioni
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
Progetti
11
12
1
2
3
4
5
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Operatori distrettuali di progetto
2
Funzionamento Social Network a TV
sì
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Incontri di verifica periodica
Almeno 3
Di processo
(al 31.12):
Incontri di promozione e raccolta adesioni altre scuole di bacino
Almeno 2 incontri (1
per Silea/S.Biagio e 1
per altro Dss)
Elaborazione report valutativo
sì
Diffusione e discussione risultati (1 incontro con comune, scuole,
famiglie)
sì
Di esito
(al 31.12):
AZIONI ANNO 2012
1.
2.
3.
4.
5.
Incontri informativi e motivazionali nelle classi delle scuole di Silea/S.Biagio (Dss n.1) e presso le
scuole di un secondo Distretto Socio Sanitario (DSS)
Avvio attività di Social Network (on line e off line)
Verifica degli interventi e report valutativo
Incontro di diffusione e discussione risultati
Avvio campagna di raccolta adesione al progetto da parte delle scuole degli altri due DSS
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di processo
(al 31.12):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
Funzionamento Social Network nel secondo Dss
n. 1 operatore distrettuale a disposizione del progetto da attivare nel
secondo Dss
Standard
sì
1
Incontri di verifica interventi
Almeno 3
Incontri di promozione e raccolta adesioni scuole dei restanti Dss
Almeno 1 incontro per
Distretto s.s.
Elaborazione report valutativo
sì
Diffusione e discussione risultati (incontro con comuni, scuole, famiglie)
Almeno 1 incontro per
Distretto s.s.
14
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
AZIONI ANNI 2013 - 2014 – 2015
1.
2.
3.
4.
Funzionamento a regime Social Network e attività correlate in tutti e 4 i Distretti
Verifica degli interventi
Report valutativo
Incontro di diffusione e discussione risultati
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2013-2014-2015
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Indicatore
Standard
Funzionamento Social Network nei 4 Dss
sì
n. 2 operatori distrettuali a disposizione del progetto (uno nel terzo
ed uno nel quarto distretto)
2
Di processo
(al 30.06):
Incontri di verifica
Almeno 2 incontri per
Distretto s.s.
Elaborazione report valutativo
sì
Diffusione e discussione risultati (incontro con comuni, scuole, famiglie)
Almeno 1 incontro
annuo per Distretto
s.s.
Di esito
(al 31.12):
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
2011
2012
2013
2014
2015
Costo del personale
50.309,00
61.078,00
82.616,00
82.616,00
82.616,00
Costo dei beni sanitari e non
15.000,00
32.500,00
65.000,00
65.000,00
65.000,00
PROGETTO
Costo dei servizi
QWERT
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato
o parziale di servizi da
soggetti terzi
16.250,00
TOTALE COSTI 81.559,00 93.578,00 147.616,00 147.616,00 147.616,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: QWERT
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
81.559,00
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
Fondo sociale
15
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
65.309,00
16.250,00
81.559,00
81.559,00
Piano di Zona
2011-2015
4
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
Progetto di benessere/salute: Comunità di Famiglie
Soggetto proponente: Associazione “Segno di Alleanza” – Comunità di famiglie “Kairos”
PREMESSA
Questo progetto nasce da un gruppo di persone e di famiglie, diverse tra loro, che credono nel valore
della famiglia come luogo di relazione e che desiderano sperimentarsi nella vita comune, per stare bene,
per realizzare meglio il proprio progetto di vita, per poter dare più senso al proprio stare nella società.
Il progetto di seguito descritto rappresenta lo sviluppo di quanto indicato nel precedente piano di zona.
L’associazione Segno di Alleanza è una rete di famiglie che ha tra le sue finalità vivere e diffondere la
cultura dell’accoglienza, della solidarietà sociale e di promozione della famiglia nella logica del welfare
community. Nel concreto dette finalità si esprimono anche attraverso la creazione nel nostro territorio di
“comunità di famiglie”. Ispirandosi, poi, ai valori della vita evangelica, propone esperienze di vita
comunitaria, di accoglienza, eventi di formazione e momenti di condivisione rivolti ai soci e/o a esterni.
La comunità di famiglie di Kairos è una struttura abitativa in cui più famiglie vivono accanto, nel rispetto
della sovranità e autonomia familiare, condividendo spazi, momenti ed una progettualità comune. Si
tratta quindi di spazi comunitari di rete per la crescita integrale della famiglia e di supporto alle esigenze
di cura dando vita ad un luogo di incontro aperto al quartiere e alla città. Spazi a disposizione del
territorio per incontri, momenti formativi, spazi neutri, accoglienze temporanee a cui si unisce il lavoro di
rete di famiglie che con piccoli interventi e appoggi possano evitare che situazioni di disagio momentaneo
si trasformino in situazioni di vera emergenza sociale.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.l.s.s. n.9
OBIETTIVI
La finalità del progetto è creare un luogo di vita che permetta alle famiglie che la abitano di “stare bene”
attraverso la condivisione e la vicinanza solidale, mettendo al centro l’attenzione alla persona in quanto
membro di una famiglia: il benessere di ciascuno e quindi il benessere della comunità. Accanto alle
famiglie che vivranno le une accanto alle altre, vi sono famiglie che hanno dato disponibilità a gesti e
impegni rivolti all’accoglienza e ascolto di coppie e famiglie in difficoltà come famiglie di supporto, lì dove
già risiedono.
Si ricerca il benessere della famiglia, nella certezza che famiglie che stanno bene sono in sé una risorsa
fondamentale per la società. Promuovere la famiglia significa lavorare insieme per una comunità che
accoglie, che significa integrazione tra soggetti e professionalità differenti, ma significa innanzitutto
valorizzare la relazione. Promuovere la famiglia significa promuovere la cultura della solidarietà e del
mutuo aiuto tra famiglie, recuperando una dimensione familiare aperta.
Nell’attuazione del progetto di una comunità di famiglie a Treviso si intende garantire da un lato ascolto,
attenzione, sostegno alle normali fragilità familiari, e dall’altro valorizzare risorse e potenzialità attraverso
l’attivazione di reti tra famiglie. L’obiettivo di fondo è quello di elaborare ed attivare progetti di
coinvolgimento delle famiglie nella vita sociale partendo da situazioni di normalità e sostenendo percorsi
di solidarietà tra famiglie : vista l’innovatività del progetto si ritiene utile costruire delle sinergie con i
Servizi Sociali, la Comunità Civile e le Parrocchie.
In merito ai progetti di accoglienza l’Associazione si sente pertanto corresponsabile verso :
chi è accolto o accompagnato in un percorso di aiuto;
la famiglia, sia essa interna o esterna all’associazione, disponibile all’accoglienza ed al sostegno;
i servizi sociali e/o le strutture caritative interessate.
Al fine di migliorare la qualità delle relazioni fra le famiglie che partecipano ai progetti di accoglienza le
famiglie stesse si dotano di una “Carta delle relazioni” che si basa sul principio di reciprocità. Per
reciprocità si intende una relazione di dare e ricevere nella quale chi dona si predispone a ricevere e
contemporaneamente mette l’altro nelle condizioni di scegliere se ricevere e in ogni caso di donare a sua
volta
16
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
TARGET UTENZA
Destinatari sono le famiglie del territorio dell’A.U.L.S.S. n. 9 nonché Enti, Parrocchie, privato sociale.
RICADUTA SOCIALE
L’associazione Segno di Alleanza è una rete di famiglie che ha tra le sue finalità anche quella di vivere e
diffondere la cultura dell’accoglienza. Ciò avviene in diversi modi e a diversi livelli in quanto ogni persona
e famiglia può vivere in maniera originale la dimensione dell’accoglienza.
Siamo convinti che una famiglia che si apre ad altre famiglie costruendo relazioni solidali diventi una
risorsa per sé e per le altre. Ed è questo capitale umano usufruibile dalla società la vera risorsa del
progetto.
L’accoglienza è la prima espressione del nostro vivere insieme, il primo segno visibile che l’alleanza non è
astratta. La disponibilità di spazi adeguati ad accogliere chi abbia bisogno, dipende dalla scelta di vivere
insieme. La stessa integrazione delle forze e delle risorse economiche tra i diversi nuclei familiari
permetterà alle persone e alle famiglie di impegnarsi in comune su alcuni compiti e urgenze che vanno al
di là della somma delle cerchie familiari, aprendosi a una possibilità pratica strutturata e continua di
accoglienza verso persone e soprattutto famiglie, in condizioni di difficoltà.
Le famiglie, però, non possono essere considerate alla stregua di un servizio sociale. Per loro natura esse
sono un luogo dove le persone si prendono cura le une delle altre in un clima affettivamente forte, in un
ambiente di vita ordinaria con caratteristiche educative. La famiglia è una fonte inesauribile di ricchezza
solo se coltiva un proprio progetto di vita, solo se rimane sé stessa e non viene lasciata sola. La famiglia
deve dare un senso al suo esistere, ricercare e realizzare la propria vocazione e avere a disposizione degli
strumenti idonei.
L’avvio di una esperienza di comunità di famiglie nel nostro territorio, all’interno di un villaggio solidale
con accanto due comunità alloggio per disabili nella periferia della città, vuole rispondere alle
considerazioni che la famiglia è da un lato soggetto sociale capace di definire i bisogni propri o della
comunità, ma anche di individuare le possibili risposte agli stessi, dall’altro lato è soggetto competente
nell’attivare e nel promuovere delle reti di relazione con e tra altre famiglie. Ciò porterà a concretizzare
l’accoglienza verso persone e famiglie in difficoltà anche in forma residenziale.
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
Enti e
Istituti
religiosi
IPAB
Privato
no profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
Assoc.
Segno di
alleanza
Nome
soggetto
responsabile
Comunità
di
famiglie
Kairos
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
INDICARE TIPOLOGIA
COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Assoc. Segno di
alleanza
Privato no profit
P
Comunità di famiglie
Kairos
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
17
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
G
C
Piano di Zona
2011-2015
FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI IN CONDIZIONE DI DISAGIO E GIOVANI
Progetti
AZIONI ANNI 2011-2015
•
•
•
Avvio di un tavolo tecnico per la definizione di una convenzione rispetto alle possibili accoglienze e
alle forme di sostegno alle funzioni genitoriali
Studio e sperimentazione di uno “sportello famiglia” in un contesto meno formale e più familiare
Promuovere occasioni di informazione e confronto pubblico sulla cultura dell’accoglienza, affinché
nuove famiglie si rendano disponibili per questo tipo di esperienza
18
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
PERSONE ANZIANE
19
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
20
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
1
PERSONE ANZIANE
Progetti
Progetto di benessere: Telelaboratorio
Direttore di progetto: Dott. Livio Caberlotto – Direttore Medicina di Laboratorio
Capo progetto: dott.ssa Maria Barbara Brescancin – referente Area Persone Anziane – dott.ssa Michela Conte
Dirigente Amm.vo Direzione Amministrativa e della Programmazione dei Servizi Sociali
PREMESSA
L’esigenza di effettuare esami di laboratorio periodici o urgenti sugli anziani ospitati nelle Strutture di
Residenza Sanitaria Assistenziale (Centri Servizi) e quindi su realtà territoriali distanti dal Laboratorio
Centrale sono sempre più forti. Per venire incontro ai bisogni dell’anziano, grazie alle nuove
strumentazioni per l’analisi decentrata, è stata sperimentata presso alcuni centri servizi del territorio,
nell’ambito del Progetto Europeo HEALTH OPTIMUM, l’applicazione del telelaboratorio, che consente di
effettuare esami in loco con immediata disponibilità dei risultati.
Le strutture individuate sono state dotate di strumentazione di analisi del sangue POCT (Point Of Care
Testing). Il MMG (Medico di Medicina Generale) compila l’impegnativa per il paziente e la manda per via
telematica dal computer della struttura al CUP (Centro Unico Prenotazioni) dell’Azienda U.l.s.s. Dal CUP
viene inviata un’etichetta con codice a barre alla struttura residenziale dove viene eseguito il prelievo e
eseguito l’esame con la strumentazione dedicata. Il sangue è ottenuto per puntura del dito e non per
prelievo venoso. Sempre via computer viene trasmesso il risultato al laboratorio centrale, presso il quale
viene gestito il controllo di qualità dei test, la validazione dei risultati e l’emissione del referto con firma
elettronica. Il referto entra nei sistemi aziendali di gestione dei referti ed è a disposizione degli utenti
autorizzati per via telematica.
Da un confronto tra la situazione prima e dopo rispetto all’introduzione del telelaboratorio, i tempi si sono
ridotti, indicativamente, da 24 ore a meno di 10 minuti dalla trasmissione dei risultati al laboratorio;
inoltre, grazie alla disponibilità effettiva dei risultati contestualmente al prelievo e all’esecuzione del test,
essi possono essere utilizzati clinicamente subito; in tal caso, il risultato/referto può essere recuperato in
un secondo momento per essere archiviato.
Di grande importanza è anche la possibilità di eseguire l’esame in qualsiasi momento in quanto i tempi di
esecuzione non sono più legati ai giorni e agli orari di accettazione del Laboratorio; quindi sono eseguibili
per esempio in regime di urgenza o in periodo di ferie/weekend.
La tutela della sicurezza e della riservatezza dei dati sensibili è stata assicurata grazie alla trasmissione
dei dati su connessione protetta. Gli esami che si possono effettuare attualmente sono: Azotemia,
Creatinina, Glicemia, Potassio, Sodio; tempo di Protrombina (INR); Emoglobina.
Dopo un primo periodo di sperimentazione durante l’anno 2009, effettuato su quattro centri servizi:
ISRAA di Treviso con 480 non autosufficienti suddivisi:
a. Struttura S. Bona n. 240
b. Struttura Menegazzi n. 240
Casa di Riposo di Motta di Livenza con 134 non autosufficienti
Casa Soggiorno di Maserada con 76 non autosufficienti
Consolidamento dell’attività (iniziata nel 2005) presso Casa Marani con 94 non
autosufficienti
per un totale di circa 2.000 prestazioni/anno complessive per le strutture sopra riportate, visti i risultati
estremamente positivi della sperimentazione, nel corso del 2010 sono stati informati dei risultati tutti i
centri servizi interessati all’implementazione del servizio. In base alle indicazioni raccolte, sarà
focalizzato sull’esecuzione del monitoraggio di laboratorio della terapia anticoagulante. In prospettiva il
servizio può essere esteso agli anziani residenti nel territorio del centro servizi e che necessitano di
controlli frequenti, come appunto nel corso della terapia anticoagulante.
21
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
Nel 2011 si provvederà quindi ad ampliare il progetto anche nelle nuove strutture che hanno aderito:
Centro Servizi
Comune
Posti per non autosufficienti
Israa
Treviso
630
Casa di Riposo Villa G. e P. Marani
Villorba
94
Villa dr. Tomasi
Spresiano
91
Fondazione OIC – Arturo e Irma
Simonetti
Oderzo
206
Casa di Riposo Tomitano Boccasin
Motta di Livenza
134
Casa di Riposo
Ponte di Piave
69
Casa per Anziani
Silea
80
Casa Cosulich
Casale sul Sile
52
Casa Soggiorno
Maserada
76
TOTALE
1.432
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.L.S.S n. 9
OBIETTIVI
−
−
−
riduzione dei trasferimenti dei campioni biologici dal punto prelievo al laboratorio;
riduzione e ottimizzazione dei tempi di risposta dei risultati delle analisi;
miglior benessere per l’anziano che beneficia di un sistema di prelievo meno traumatizzante e che
non deve spostarsi per effettuare analisi.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anni 2011 - 2012
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Riduzione dei tempi d’attesa
Miglior qualità del servizio per l’anziano
Persone anziane ricoverate in centri servizi
Anni 2013 – 2014 - 2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Persone anziane ricoverate in centri servizi
Riduzione dei tempi d’attesa
Miglior qualità del servizio per l’anziano
Persone anziane residenti nel territorio del centro servizi
Riduzione dei tempi d’attesa
Miglior qualità del servizio per l’anziano che non deve
recarsi al punto prelievi
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Amministratore
Infermiere
Tecnici di laboratorio
Comuni
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
1
1
Totale
10
4
1
10
4
1
22
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Totale
15
1
16
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
Comune
/i
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
3*
1**
4***
1****
Altro ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
(soggetto responsabile
della gestione)
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
IPAB
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato no profit
Privato no profit
Privato no profit
Privato Profit
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
DENOMINAZIONE ENTE
Azienda U.l.s.s. n. 9
P
G
C
ISRAA TV*
Casa di Riposo Villa Marani
Villorba*
Casa di Riposo Tomitano
Boccasin a Motta di
Livenza*
OIC Simonetti Oderzo**
Casa di Riposo di Ponte di
Piave***
Casa per Anziani di
Silea***
Casa Cosulich di Casale
sul Sile***
Casa Soggiorno di
Maserada***
Villa dr. Tomasi a
Spregiano****
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
Altro ente pubblico
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1. Attivazione punti POCT nei nuovi centri coinvolti e revisione delle procedure in quelli già attivi
2. Formazione del personale dedicato ed eventuale affiancamento
3. Esecuzione delle prestazioni utilizzando il telelaboratorio
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
3
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Indicatore
n. POCT realizzati/ n. POCT previsti
Standard
70%
Di processo
(al 30.06):
n. tests eseguiti in POCT/ n. totale laboratorio
(per tipologia di esame nei POCT realizzati)
50%
Di esito
(al 31.12):
% di non autosufficienti in terapia anticoagulante
controllati con POCT
50%
23
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
AZIONI ANNO 2012
1.Utilizzo del telelaboratorio nei centri servizi
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
n. POCT realizzati/ n. POCT previsti
100%
Di processo
(al 30.06):
n. tests eseguiti in POCT/ n. totale laboratorio
(per tipologia di esame nei POCT realizzati)
80%
Di esito
(al 31.12):
% di non autosufficienti in terapia anticoagulante
controllati con POCT
90%
AZIONI ANNO 2013
1. Utilizzo del telelaboratorio nei centri servizi
2. Estensione del servizio ai cittadini anziani residenti nel territorio del centro servizi
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2013
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Indicatore
n. POCT aperti ai residenti/ n. POCT previsti
Standard
30%
Di processo
(al 30.06):
n. tests eseguiti a esterni/ n. totale eseguito in POCT
10%
Di esito
(al 31.12):
% di risultati di INR eseguiti in POCT
compresi nell’intervallo terapeutico
50%
24
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
AZIONI ANNI 2014 - 2015
1.
2.
Utilizzo del telelaboratorio nei centri servizi
Estensione del servizio ai cittadini anziani residenti nel territorio del centro servizi
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2014
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
n. POCT aperti ai residenti/ n. POCT previsti
50%
Di processo
(al 30.06):
n. tests eseguiti a esterni/ n. totale eseguito in POCT
20%
Di esito
(al 31.12):
% di risultati di INR eseguiti in POCT
compresi nell’intervallo terapeutico
60%
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2015
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
n. POCT aperti ai residenti/ n. POCT previsti
100%
Di processo
(al 30.06):
n. tests eseguiti a esterni/ n. totale eseguito in POCT
40%
Di esito
(al 31.12):
% di risultati di INR eseguiti in POCT
compresi nell’intervallo terapeutico
70%
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
2011
2012
2013
2014
2015
Costo dei beni sanitari e non
15.490,00
15.490,00
15.490,00
15.490,00
15.490,00
Costo dei servizi
15.000,00
18.000,00
18.000,00
18.000,00
18.000,00
Costo del personale
Telelaboratorio
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti terzi
18.000,00
TOTALE COSTI 48.490,00 33.490,00 33.490,00 33.490,00 33.490,00
25
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Telelaboratorio
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
48.490,00
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
Fondo sociale
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
26
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
15.000,00
15.000,00
33.490,00
48.490,00
Piano di Zona
2011-2015
2
PERSONE ANZIANE
Progetti
Progetto di sistema: “Appropriatezza e gestione delle terapie farmacologiche degli ospiti non
autosufficienti delle Residenze per Anziani”
Direttore di progetto: Dottor Gianni Terrazzani – Dirigente Responsabile del Servizio Farmaceutico Territoriale
Capo progetto: Dott. Alessandro Chinellato - dott.ssa Michela Conte - Dirigente Amm.vo Direzione
Amministrativa e della Programmazione dei Servizi Sociali
PREMESSA
I Centri Servizi per disposizioni regionali devono fornire:
•
•
elenco aggiornato (mensilmente) degli ospiti non autosufficienti con codice sanitario;
schede di terapia mensili degli ospiti non autosufficienti.
La raccolta delle informazioni sulle terapie farmacologiche degli ospiti dei Centri Servizi risulta
difficilmente demandabile alle stesse. La mancanza di una Cartella Clinica Informatizzata e spesso anche
solo di personale in grado di utilizzare sistemi informatizzati rende difficile raggiungere questo obiettivo.
Anche i Centri Servizi dotati di un sistema informatizzato forniscono i dati all’Azienda U.l.s.s. n. 9 in
formato non immediatamente compatibile con gli altri sistemi e/o non compatibile con il formato richiesto
dai flussi regionali.
Una più attenta valutazione del paziente e dei suoi bisogni assistenziali, attuali e futuri, si ha dalla
disponibilità di poche informazioni cliniche rilevanti in associazione ai consumi di farmaci.
Vista la suddetta difficoltà da parte dei Centri Servizi il progetto propone di utilizzare per la durata di un
anno un farmacista che dotato di un computer portatile con un software opportuno per l’acquisizione dei
dati, si recherà periodicamente presso i Centri Servizi per:
1)
2)
3)
4)
Acquisire le informazioni cliniche rilevanti ai fini del progetto sui pazienti e le loro terapie
farmacologiche.
Importare i dati delle Residenze per Anziani già presenti in forma elettronica dove sia disponibile un
sistema informatico (il software dovrà prevedere i formati di esportazione utilizzati presso le
Residenze per Anziani).
Rilevare eventuali anomalie e non appropriato uso dei farmaci in relazione alle caratteristiche
cliniche del paziente.
Ispezionare l’armadio farmaci e valutare per quanto di competenza eventuali anomalie relative alla
struttura.
27
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
Il progetto prevede il coinvolgimento dei centri servizi che hanno aderito al progetto.
Centro Servizi
Comune
Posti per non autosufficienti
Israa
Treviso
630
Casa alloggio per anziani
Paese
48
Casa di Riposo Villa G. e P. Marani
Villorba
94
Villa dr. Tomasi
Spresiano
91
Fondazione OIC – Arturo e Irma
Simonetti
Oderzo
206
Casa di Riposo A. Rusalen
Meduna di Livenza
15
Casa di Riposo
Ponte di Piave
69
Fondazione San Paolo Villa Vittoria
San Polo di Piave
40
Casa per Anziani
Silea
80
Casa Cosulich
Casale sul Sile
52
Santa Maria de Zairo
Zero Branco
23
Casa Soggiorno
Maserada
76
RSA città di Roncade
Roncade
65
TOTALE
1.489
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.l.s.s. n. 9
OBIETTIVI
−
−
−
Creare un sistema per la raccolta delle prescrizioni farmaceutiche e delle informazioni cliniche degli
ospiti delle Residenze per Anziani per conto dell’A.U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Integrare e completare i flussi informativi richiesti dalla Regione, effettuare indagini statistiche
Fornire informazioni atte ad evitare l’uso improprio dei farmaci tramite la più costante presenza di un
Farmacista.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Sistema automatizzato di passaggio informazioni tra centri servizi e azienda ulss
Rispetto dei debiti informativi con la regione
Centri Servizi
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Comuni
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
Farmacista
Totale
Totale
1
1
1
1
28
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Comune/i
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
2*
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
2**
1***
7****
1*****
Altro
ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
(soggetto responsabile
della gestione)
Ulss
Comune/i
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato no profit
Privato no profit
Privato no profit
Privato no profit
Privato no profit
Privato no profit
Privato Profit
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
DENOMINAZIONE ENTE
Azienda U.l.s.s n. 9
Casa alloggio per Anziani
Paese*
Casa di riposo A. Rusalen*
ISRAA Treviso**
Casa Riposo "Marani"**
Villorba
Fondazione OIC – Arturo e
Irma Simonetti***
Casa di Riposo Ponte di
Piave****
Fondazione San Paolo Villa
Vittoria San Polo di
Piave****
Casa per Anziani
Silea****
Casa Cosulich Casale sul
Sile****
Santa Maria de Zairo –
Zero Branco****
Casa Soggiorni Maserada
sul Piave****
RSA città di Roncade****
Villa dr. Tomasi
Spregiano*****
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
Altro ente pubblico
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1.
2.
3.
4.
Implementazione del progetto nei centri servizi
Analisi dei dati ed elaborazioni statistiche e debiti regionali
Appropriatezza farmacologica
Monitoraggio e valutazione del progetto
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
29
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
Acquisizione farmacista dedicato e software
n. di centri servizi con software attivato/n. centri servizi coinvolti
sì/no
80%
Di processo
(al 30.06):
N. visite Centri Servizi effettuate/n. visite centri servizi programmate
70%
Relazione finale
sì/no
N. strutture con flusso informativo completo/
N. di strutture coinvolte
90%
Di esito
(al 31.12):
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Appropriatezza e
gestione delle terapie
farmacologiche degli
ospiti delle Residenze
per Anziani
2011
Costo del personale
7.000,00
Costo dei beni sanitari e non
2.000,00
Costo dei servizi
2012
2013
2014
2015
11.000,00
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI 20.000,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Appropriatezza e gestione delle terapie farmacologiche degli ospiti non autosufficienti delle
Residenze per Anziani
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
20.000,00
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Fondo sociale
10.000,00
10.000,00
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici (centri servizi coinvolti 10€ paziente/anno)
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
30
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
10.000,00
20.000,00
Piano di Zona
2011-2015
3
PERSONE ANZIANE
Progetti
Progetto di benessere: Sostegno alla domiciliarità delle persone anziane e sviluppo dei Centri
Servizio
Direttore di progetto: dr.ssa Maria Barbara Brescancin - Referente Area Persone Anziane
Capo progetto: dr.ssa Bruna Zampieri Assistente Sociale – Area Persone Anziane
PREMESSA
Le politiche di promozione e sostegno della domiciliarità alle persone anziane, sostenute nel territorio
dell’Azienda U.l.s.s. n. 9, si sono fondate su una visione unitaria dei bisogni e delle esigenze delle
persone, prendendo in considerazione le dimensioni del vivere quotidiano: abitare, muoversi, divertirsi,
fare sport, mantenersi in buona salute, curarsi, fruire di cultura, socializzare e mantenere relazioni sociali
significative, viaggiare, vivere in sicurezza, utilizzare le nuove tecnologie. In particolare nel sostenere la
domiciliarità è fondamentale dare opportunità ai cittadini di accedere a interventi di natura sociale, sociosanitaria e sanitaria, per sostenere la scelta della permanenza a domicilio della persona in condizioni di
dipendenza assistenziale (ad esempio la frequenza a Centri Diurni).
La Regione Veneto ha sottolineato con DGR n. 464/2006 e con successive deliberazioni, l’importanza
dell’integrazione dei sistemi della residenzialità con quelli della domiciliarità, intendendo per integrazione
“la modalità con cui i soggetti istituzionali e non, partecipano alla programmazione e contribuiscono con
le loro risorse alla realizzazione di risposte adeguate ai bisogni della popolazione, nel rispetto delle
esigenze e specificità territoriali, in un’ottica di razionalizzazione, ottimizzazione e di miglioramento
complessivo dell’offerta”. E’ in questi termini che vi è stata da parte dei Centri Servizi per persone
Anziane, dei Comuni e dell’A.U.l.s.s. n. 9 la presentazione di progettualità atte a dare opportunità ai
cittadini di accedere a interventi di natura sociale, socio-sanitaria e sanitaria, per sostenere la scelta della
permanenza a domicilio della persona in condizioni di dipendenza assistenziale. Di seguito si elencano i
progetti sperimentali che faranno parte del presente piano di zona.
Il progetto intende superare la logica delle Case di Riposo per spostarsi verso la piena attuazione dei
centri servizi per le persone anziane, promuovendo progetti integrati tra centri servizi e territorio. In tal
senso si inserisce il progetto sperimentale “Il sostegno della persona fragile e della sua famiglia”,
presentata dalla casa di Riposo Consortile “Tre Carpini” che si propone di sviluppare, attraverso una
stretta collaborazione tra Cooperativa Insieme Si Può (ISP), i Comuni di Breda di Piave, Maserada,
Carbonera e l’Azienda U.l.s.s. n.9, una serie di servizi per la popolazione anziana.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.l.s.s. n. 9
OBIETTIVI
-
Promuovere progetti integrati tra Centri Servizi e territorio;
Favorire l’utilizzo da parte delle persone anziane del territorio di spazi,attività,, prestazioni erogate
dai Centri Servizi (con particolare riferimento all’attivazione di Centri Diurni).
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anni 2011 - 2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Anziani assistiti a domicilio
Garantire assistenza alla persona anziana nelle situazioni
di fragilità o non autosufficienza
Familiari di persone anziane assistite a domicilio
Essere di supporto alla famiglia ponendo al centro la
persona
31
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
Comuni
IPAB
Sociale
Sociale Sanitario
Figure professionali
(Unità equivalenti)
Assistente sociale Area Persone
Anziane
Dirigente medico Area Persone
Anziane
Assistente sociale del Comune
Medico del Centro Servizi per
persone anziane
Infermiere professionale del
Centro Servizi per persone
anziane
FKT del Centro Servizi per
persone anziane
OSS del Centro Servizi per
persone anziane
Amministrativo del Centro Servizi
per persone anziane
Totale
0,04
0,02
0,04
0,02
Privato Volontariato Totale
0,05
0,05
0,02
0,02
0,06
0,07
0,13
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Comune/i
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Breda di
Piave,
Maserada,
Carbonera
Unione
Enti e
Ass.
IPAB Istituti
Comuni
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
Coop.
Insieme
si Può
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
A.U.l.s.s. n. 9
Breda di Piave, Maserada,
Carbonera
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
C
Coop. Insieme si Può
P
G
C
P
G
C
AZIONI ANNO 2011
1. Analisi sul territorio dell’A.U.l.s.s. n. 9 dei servizi esistenti offerti dalle strutture residenziali per
persone anziane assistite a domicilio.
2. Condivisione dei dati con le strutture residenziali per persone anziane.
3. Proposte da parte della strutture residenziali per persone anziane di progetti atti a svilupparsi come
Centro Servizio.
4. Discussione ed approvazione dei progetti con i vari soggetti coinvolti.
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
32
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
AZIONI ANNI 2012 - 2015
1. Proposte da parte della strutture residenziali per persone anziane di progetti atti a svilupparsi come
Centro Servizio
2. Discussione ed approvazione dei progetti con i vari soggetti coinvolti
3. Attivazione dei progetti
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011 - 2015
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Di processo
(al 30.06):
svolgimento dell’analisi sul territorio dell’A. Ulss 9 dei servizi esistenti offerti
dalle strutture residenziali per persone anziane assistite a domicilio.
sì
Di esito
(al 31.12):
n. di progetti di raccordo tra centri di servizio e territorio attivati/ n. di
progetti di raccordo tra centri di servizio e territorio presentati
70%
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Sostegno
alla
domiciliarità
delle
persone
anziane
sviluppo dei
Centri
Servizio
2011
2012
2013
2014
2015
Costo del personale
5.496,00
5.496,00
5.496,00
5.496,00
5.496,00
Costo dei beni sanitari e non
4.000,00
28.500,00
28.500,00
28.500,00
28.500,00
Costo dei servizi
24.500,00
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI 33.996,00 33.996,00 33.996,00 33.996,00 33.996,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Sostegno alla domiciliarità delle persone anziane sviluppo dei Centri Servizio
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
33.996,00
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
vincolati
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
Fondo sociale
Regione
33
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
4.060,43
10.000,00
14.060,43
1.436,00
1.436,00
18.500,00
33.996,00
Piano di Zona
2011-2015
4
PERSONE ANZIANE
Progetti
Progetto di sistema: La sensibilizzazione del territorio sull’età anziana
Direttore di progetto: dr.ssa Maria Barbara Brescancin – Referente Area Persone Anziane
Capo progetto: dr.ssa Bruna Zampieri – Assistente sociale Area Persone Anziane
PREMESSA
Tale progetto parte dalla convinzione che, al di là della condizione, a volte precaria in cui versano alcuni
anziani, la società possiede energie necessarie perché questi possano trovare un loro giusto spazio e,
contro ogni logica apparente, possa essere riservato loro un futuro, non tanto come omaggio alle loro
fatiche passate, ma come prezioso aiuto e complemento necessario alla crescita di una società più
moderna e più giusta. A tale proposito il progetto vuole coinvolgere oltre che il mondo degli adulti, quello
soprattutto dei giovani e degli anziani. Età diverse, interessi differenti, mondi distanti, eppure
complementari, risorsa l'uno per l'altro. Si vuole stimolare attraverso il fare oltre che il conoscere,
provare, creare, mettersi al servizio di un cambiamento della cultura verso l’età anziana.
Tale progetto vuole la partecipazione di vari soggetti: i volontari delle associazioni degli anziani e non, i
centri servizi, il mondo della scuola, le associazioni culturali/artistiche, le istituzioni (Comuni,Provincia, A.
U.l.s.s.) e testimoni significativi del territorio, in una sinergia di attività ludiche, formative, artistiche,
culturali, d’insegnamento e di sostegno, il tutto con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la
partecipazione dei cittadini nei processi di inclusione e protezione sociale di una fascia a volte
svantaggiata della popolazione anziana.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.l.s.s. n. 9
OBIETTIVI
Obiettivo generale:
Sensibilizzare il territorio sull’età anziana.
Obiettivi specifici:
•
•
•
Costruire processi che favoriscano e sviluppino la relazione come volano di processi di cambiamento.
Promuovere e sostenere l’integrazione degli anziani nel contesto sociale evitando, dove non ancora
presente, la loro istituzionalizzazione.
Far emergere le potenzialità di tutti i soggetti coinvolti, aumentando così il senso di autostima e di
efficacia personale.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anni 2011 - 2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Anziani autosufficienti e non
Studenti delle scuole elementari, medie inferiori, medie
superiori, università
Giovani disabili dei centri diurni (CEOD)
Popolazione dell’A. U.l.s.s. n. 9
− Sviluppare le potenzialità della comunità verso le
persone anziane
− Sensibilizzare la comunità alle problematiche delle
persone anziane
− Maggior integrazione tra anziani, giovani, adulti
− Stimolare il confronto fra generazioni diverse
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
Comuni
(Unità equivalenti)
Educatore Professionale
Assistente Sociale Area Anziani
Volontari
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
0,5
0,05
8
0,5
0,05
8
34
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Totale
0,5
0,05
8
8,55
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Unione
Ass.
Comuni
Comune/i
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
8*
1**
2***
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
A.U.l.s.s. n. 9
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Volontari associazioni*
Centro servizi del
volontariato*
Consulta studentesca*
Testimoni significativi del
territorio*
Centro servizi anziani per
gli educatori e l’ambiente*
Enzimi*
SPI-CGIL*
FNP- CISL*
Centri estivi**
Provincia***
Scuole***
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
P
P
P
P
P
G
G
G
G
G
G
C
C
C
C
C
C
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1. Costituire un primo gruppo di progettazione
2. Definire i gruppi di lavoro che seguiranno i vari progetti (laboratori di teatro, laboratori di fotografia,
laboratori di pittura, laboratori di lettura ad alta voce, etc.)
3. Coinvolgimento di ulteriori risorse professionali e non
4. Partenza dei progetti
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Di processo
(al 30.06):
Definizione ed approvazione dei singoli progetti
Definizioni e validazione dei microprogetti
sì
Di esito
(al 31.12):
n. di progetti attivati/n. progetti previsti
35
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
70%
12
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
AZIONI ANNI 2012 - 2015
1.
2.
3.
4.
Lavoro dei gruppi che seguiranno i vari progetti
Coinvolgimento di ulteriori risorse professionali e non
Partenza dei progetti
Organizzazione eventi
Azioni
1
2
3
4
Scansione mensile
6
7
8
5
9
10
11
12
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015
Tipologia
indicatore
Di processo
(al 30.06):
Indicatore
Standard
Definizione ed approvazione dei singoli progetti
Definizioni e validazione dei microprogetti
sì
n. di progetti attivati
3
n. studenti coinvolti
Di esito
(al 31.12):
n. partecipanti ai laboratori/ n. partecipanti ai laboratori delll’anno
precedente
n. partecipanti agli eventi/ n. partecipanti agli eventi delll’anno
precedente
70%
70%
70%
n. di progetti attivati/n. progetti previsti
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Costo del personale
2011
2012
2013
2014
2015
19.744,00
19.744,00
19.744,00
19.744,00
19.744,00
14.250,00
14.250,00
14.250,00
14.250,00
14.250,00
Costo dei beni sanitari e non
La sensibilizzazione del
territorio
sull’età anziana
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti
terzi
TOTALE COSTI 33.994,00 33.994,00 33.994,00 33.994,00 33.994,00
36
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: La sensibilizzazione del territorio sull’età anziana
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi
Comunali
Comune
Quota
capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
37
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
33.994,00
19.744,00
14.250,00
33.994,00
33.994,00
Piano di Zona
2011-2015
5
PERSONE ANZIANE
Progetti
Progetto di benessere: Sviluppo della rete per il decadimento cognitivo
Direttore di progetto: dr.ssa Maria Barbara Brescancin – Referente Area Persone Anziane
Capo progetto: dr.ssa Bruna Zampieri – Assistente sociale Area Persone Anziane
PREMESSA
Circa l’80% delle persone anziane affette da demenza viene assistito, totalmente o parzialmente, dai
familiari nella propria abitazione (ad es. attraverso l’assistenza privata a domicilio), mentre il 20% viene
assistito in strutture per anziani.
Con tale progetto si vuole continuare nel mantenimento, miglioramento e sviluppo della rete dei servizi a
questa particolare tipologia di utenza. In questi anni, anche in attuazione con quanto disposto dalla
Regione Veneto, l’A.U.l.s.s. n. 9, con il Piano di Zona 2003-2005 e successivamente con quello 20072009, ha previsto ed ha attivato, per affrontare il problema del decadimento cognitivo, delle progettazioni
sperimentali con un approccio che aveva come obiettivi quelli identificati dalla DGRV n.3542/07, vale a
dire:
contenere il declino cognitivo e la disabilità della persona con demenza, operando sia a livello clinico
che comportamentale e ambientale, prevedendo e contenendo contestualmente le componenti di
fragilità fisica, relazionale, sociale;
permettere alla persona con demenza di rimanere il più a lungo possibile nel proprio nucleo familiare,
compatibilmente con i criteri di sicurezza sua e dei conviventi, riconoscendo che il luogo abituale di
vita e di relazione è quello più adeguato alla conservazione dell’autonomia e degli affetti;
sostenere il nucleo familiare nell’assistenza continua della persona con demenza, sia sul piano delle
motivazioni che delle abilità.
Vista inoltre la difficoltà nel dare una risposta alle persone con malattia di Alzheimer nell’ambito della
residenzialità extraospedaliera, si evidenzia la necessità di:
- attivare i nuclei di II livello dedicati alle persone con problematiche di decadimento cognitivo nei
vari Centri Servizi per anziani, suddividendo i profili da 14-15 (prevalenza sanitaria) dal 16-17
(decadimento cognitivo con disturbi comportamentali). Appare inoltre necessario l’aumento di posti
letto di I livello per i profili 8, 9, 11;
- avere posti dedicati all’urgenza, e con una durata temporale maggiore rispetto ai ricoveri nel
Servizio Alta Protezione Alzheimer (SAPA). Infatti viene segnalato, sia da parte dei familiari di
persone con decadimento cognitivo che dagli operatori che gestiscono i ricoveri SAPA, come
l’attuale durata del ricovero di due mesi sia insufficiente a rispondere al bisogno della famiglia di
supporto sia dal punto di vista psicologico che assistenziale..
Inoltre risulta importante sviluppare:
− la formazione degli operatori che si occupano delle persone con decadimento cognitivo in modo tale
da uniformare l’attività avendo una stessa visione dei problemi legati al decadimento cognitivo;
− l’attività associativa del volontariato, supportandola nella sua attività e coinvolgendola nell’attività
dei servizi.
Nell’ottica di migliorare l’attuale rete si vuole dare un’organizzazione più organica ai servizi offerti sul
territorio, come da delibera della Regione Veneto (DGRV 3542 del 6.11.2007), si prevede di definire un
progetto per l’attivazione dei Centri per il Decadimento Cognitivo (CDC), nel quale far confluire le risorse
attualmente in essere e i progetti del Piano di Zona relativi a questa materia.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.l.s.s. n. 9
OBIETTIVI
Contenere il declino cognitivo e della disabilità del malato, agendo sia sul livello clinico che
comportamentale e ambientale, prevedendo e contenendo contestualmente le componenti di fragilità
fisica, relazionale, sociale;
Permettere al malato di restare il più a lungo possibile nel proprio nucleo familiare, compatibilmente
con i criteri di sicurezza sua e dei conviventi, riconoscendo che il luogo di vita e di relazione è quello
più adeguato alla conservazione dell’autonomia e degli affetti;
Sostenere il nucleo familiare nell’assistenza continuativa del malato, sia sul piano delle motivazioni
che delle abilità.
38
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anni 2011 - 2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Mantenimento dell'autonomia della persona con
decadimento
cognitivo
compatibilmente
con
l’evoluzione della malattia degenerativa.
Accertamento di una corretta diagnosi differenziale
tra una condizione di demenza e non.
Riduzione dell’entità e della frequenza dei disturbi
comportamentali.
Mantenimento e rafforzamento delle risorse residue.
Adeguamento dell’ambiente domestico secondo i
bisogni della persona con demenza.
miglioramento dei rapporti con i famigliari e/o i caregiver.
Miglioramento delle capacità di stare in gruppo
Maggior tutela della persona
Maggior capacità di prendersi cura della persona con
demenza.
Riconoscimento ed accettazione della malattia.
Maggior conoscenza della rete dei servizi offerti dal
territorio.
Inserimento nella rete dei servizi.
Maggior competenza nelle scelte di percorso per la
persona con decadimento cognitivo.
Miglioramento della percezione di sostegno sociale.
Costruzione di reti di supporto.
Aumento della capacità di fronteggiare i disturbi
comportamentali.
-
Persone con decadimento cognitivo (sia residenti a
domicilio che in struttura)
-
Familiari di persone con decadimento cognitivo (sia
residenti a domicilio che in struttura)
-
Popolazione
Sviluppo della rete solidaristica
Servizi Sociali comunali
-
Maggior competenza nell’affrontare le problematiche
legate alla persona con demenza, alla sua famiglia e a
chi li circonda.
Maggior integrazione tra servizi del territorio,
Ospedale e Centri Servizi per persone Anziane.
Centri Servizi per persone Anziane
-
Operatori socio-sanitari A. Ulss 9
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
Comuni
(Unità equivalenti)
Assistente Sociale Area persone
Anziane
Personale medico Area persone
Anziane
Medici di Medicina Generale
Operatori sanitari distretti
Psicologi
Assistenti Sociali
0,37
Medici Specialisti
FKT, logopedista
Operatore Socio Sanitario
educatore
Totale
0,37
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
Totale
0,02
0,02
0,02
0,02
2,7
2,5
2,5
2,7
2,5
2,5
0,37
2
0,02
0,66
0,22
11,01
2
0,02
0,66
0,22
10,64
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Comune/i
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
37*
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
5**
Enti e
Privato
Istituti
no
religiosi profit
1***
39
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
7****
Privato
Profit
2*****
Altro
ente
pubblico
altro
1******
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
A.U.l.s.s. n. 9
Comuni Territorio Azienda
U.l.s.s. n. 9*
Casa albergo Rusalen
Meduna di Livenza*
Casa alloggio Paese*
Comune/i
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
P
G
C
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
ISRAA Treviso**
Casa di riposo comunale
Povegliano _Marani
Villorba**
Residenza per Anziani
Oderzo**
Casa di riposo Tomitano
Boccasin Motta**
Istituto Gris Mogliano**
Pensionato San Vincenzo
Treviso***
Casa di Riposo de
Zairo****
Casa di Riposo Ponte di
Piave****
Fondazione San Paolo –
San Polo di Piave****
Fondazione Villa d’Argento
Silea****
Associazione Cà dei Fiori
Onlus Casale****
Casa di Riposo Tre Carpini
Maserada****
OIC Simonetti****
Villa Tomasi
Spresiano*****
Villa delle Magnolie
Monastier*****
Consulente******
Legenda simboli:
P= Programmazione
G = Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1. Condivisione progetto Centro Decadimento Cognitivo (CDC) con Ospedale, ed altri soggetti coinvolti
nel progetto
2. Approvazione del progetto CDC
3. Costruzione, condivisione dei protocolli operativi per il CDC
4. Attivazione del progetto “Assistenza a domicilio di persone con decadimento cognitivo”
5. Costruzione protocolli operativi per il Laboratorio stimolazione cognitiva
6. Attivazione protocolli operativi per il Laboratorio stimolazione cognitiva
7. Apertura Cafè Alzheimer c/o casa di Riposo e Centro Diurno “G. e P. Marani”, e apertura di eventuali
altri Cafè Alzheimer
8. Mantenimento progetto Cafè Alzheimer esistenti
9. Pubblicizzazione dei Cafè Alzheimer
10. Mantenimento progetto “linea Alzheimer“
11. Somministrazione test NPI
12. Costruzione sul sito dei servizi sociali dell’A.U.l.s.s. n. 9 di uno spazio di consulenza giuridica e
contabile sull’anziano e reperimento consulenti per la consulenza giuridica e contabile per il sito
13. Attivazione spazio consulenza sul sito
14. Pubblicizzazione attività sito accessibile servizi sociali
40
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
15. Formazione di base agli operatori che a vario titolo si prendono cura di persone con decadimento
cognitivo e tutoraggio per via informatica
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
AZIONI ANNO 2012
1. Attivazione del progetto Centro Decadimento Cognitivo (CDC)
2. Attivazione del progetto “Assistenza a domicilio di persone con decadimento cognitivo”
3. Apertura Cafè Alzheimer c/o casa di Riposo e Centro Diurno “G. e P. Marani” e apertura di eventuali
altri Cafè Alzheimer
4. Mantenimento progetto Cafè Alzheimer esistenti
5. Pubblicizzazione dei Cafè Alzheimer
6. Mantenimento progetto “linea Alzheimer“
7. Somministrazione test NPI
8. Attivazione spazio consulenza sul sito
9. Pubblicizzazione attività sito accessibile servizi sociali
10. Formazione di base agli operatori che a vario titolo si prendono cura di persone con decadimento
cognitivo
11. Attivazione e pubblicizzazione corso di perfezionamento su temi specifici legati al decadimento
cognitivo.
12. Supervisione del lavoro d’equipe svolto sia a livello di servizi dell’A.U.l.s.s. n. 9 che delle strutture per
anziani che dei Comuni
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
41
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
AZIONI ANNI 2013 – 2014 - 2015
1. Attivazione del progetto “Assistenza a domicilio di persone con decadimento cognitivo”
2. Apertura Cafè Alzheimer c/o casa di Riposo e Centro Diurno “G. e P. Marani”,e apertura di eventuali
altri Cafè Alzheimer
3. Mantenimento progetto Cafè Alzheimer esistenti
4. Pubblicizzazione
5. Mantenimento progetto “ linea Alzheimer “
6. Somministrazione test NPI
7. Attivazione spazio consulenza sul sito
8. Pubblicizzazione
9. Formazione di base agli operatori che a vario titolo si prendono cura di persone con decadimento
cognitivo
10. Corso di perfezionamento su temi specifici legati al decadimento cognitivo.
11. Supervisione del lavoro d’equipe svolto sia a livello di servizi dell’A.U.l.s.s. n. 9, che delle strutture
per anziani che dei Comuni
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015
Tipologia
indicatore
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
n. persone con decadimento cognitivo presi in carico/n. persone con
decadimento cognitivo che hanno fatto richiesta del laboratorio di
stimolazione cognitiva
n.familiari o care-giver di persone con decadimento cognitivo che hanno
telefonato alla Linea Alzheimer/n. familiari o care-giver di persone con
decadimento cognitivo dell’anno precedente hanno telefonato alla Linea
Alzheimer
n. persone con decadimento cognitivo presi in carico/n. persone con
decadimento cognitivo che hanno fatto richiesta presso il CDC
n. persone con decadimento cognitivo presi in carico domiciliare/n.
persone con demenza/Alzheimer che hanno fatto richiesta di sostegno a
domicilio
n. persone con miglioramento o mantenimento del livello cognitivo seguiti
dal laboratorio di stimolazione cognitiva /n. persone presi in carico
laboratorio di stimolazione cognitiva
n. care-giver con miglioramento della capacità di resilienza/ n. care-giver
presi in carico dall’assistenza domicilio di persone con decadimento
cognitivo
n. persone con decadimento cognitivo che frequentano il Cafè
Alzheimer/n. persone con decadimento cognitivo presenti l’anno
precedente
n.familiari o care-giver di persone con decadimento cognitivo che hanno
telefonato alla Linea Alzheimer/n. familiari o care-giver di persone con
decadimento cognitivo dell’anno precedente che hanno telefonato alla
Linea Alzheimer
n. di corsi effettuati/ n. di corsi previsti
42
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Standard
90%
90%
90%
90%
60%
50%
90%
90%
70%
12
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
Progetti
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Costo del personale
2011
2012
2013
2014
2015
287.937,00
287.937,00
287.937,00
287.937,00
287.937,00
57.000,00
57.000,00
57.000,00
57.000,00
57.000,00
90.000,00
90.000,00
90.000,00
90.000,00
90.000,00
Costo dei beni sanitari
e non
Sviluppo della rete Costo dei servizi
per il decadimento
Ammortamenti
cognitivo
Altri costi indiretti
Costo per acquisto
integrato o parziale di
servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI 434.937,00 434.937,00 434.937,00 434.937,00 434.937,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Sviluppo della rete per il decadimento cognitivo
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
*Salvo diverse indicazioni regionali sulla ripartizione del Fondo della Non Autosufficienza
43
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
434.937,00
274.654,00
144.000,00*
418.654,00
13.283,00
13.283,00
3.000,00
434.937,00
Piano di Zona
2011-2015
PERSONE ANZIANE
44
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
DISABILITA’
45
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
46
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
1
DISABILITA’
Progetti
Progetto di salute/benessere: Sviluppo della rete dei servizi diurni, residenziali e di pronta
accoglienza per persone disabili
Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
Capo progetto: dr.ssa Renata Gherlenda ( Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
PREMESSA
La programmazione per il quinquennio 2011-2015 viene fatta sui seguenti criteri stabiliti dal gruppo di
lavoro del Piano di Zona: fabbisogno di nuovi posti, riequilibrio territoriale, fattibilità.
I criteri e le modalità di accesso ai servizi diurni e residenziali sono definiti nel Piano Locale della
Disabilità 2007-2010.
Servizi semiresidenziali
Situazione attuale
Attualmente nel territorio della A.U.l.s.s. n. 9 sono presenti 29 servizi diurni per un totale complessivo di
571 posti (dato al 30.06.2010). I posti attuali corrispondono al parametro di 1,33 per mille sulla
popolazione residente in linea con la media regionale.
Attuale distribuzione dei posti:
Distretto Socio Sanitario
pop. al 31.12.2009
n. posti al 31.12 2009
n. posti per 1000 ab.
n. 1
105.417
167
1,58
n. 2
124.687
185
1,48
n. 3
99.624
75
0,75
n. 4
84.775
126
1,49
414.503
553
1,33
Totale AUlss 9
Potenziamento della rete dei servizi semiresidenziali (centri diurni)
Il fabbisogno di nuovi posti è stato individuato sulla base del trend relativo alle richiesta/utilizzo dei
servizi:
•
nel periodo 2003-2009 gli inserimenti diurni sono passati da 422 progetti a 571, con un
aumento complessivo del 35% pari a una media del 5% l’anno; la media storica del fabbisogno
di posti per anno è pari a circa 16, considerato il turn over (2-3 posti l’anno) ed eventuali
frequenze part time.
Riguardo la distribuzione dei posti nel territorio, essa risulta tuttora disomogenea nei diversi territori
distrettuali, con relativo allontanamento di una quota di persone dal proprio ambiente di vita e con
necessità di attivare il servizio di trasporto per lunghi spostamenti, con relativo aumento dei costi. Al
31.12.2009 il distretto con il minor numero di posti nei centri diurni è il distretto n. 3 (con un parametro
di 0,7 per mille sulla popolazione residente); per quanto riguarda il distretto 4, va tenuta presente la
difficoltà di poter eventualmente utilizzare posti presso altri distretti a causa della distanza.
Strutture residenziali territoriali
Situazione attuale
Attualmente nel territorio della AUlss 9 sono presenti 11 Comunità Alloggio per persone con disabilità e
presso le Comunità Alloggio sono dislocati i posti di pronta accoglienza e accoglienza programmata per un
totale complessivo di 170 posti. Vi sono inoltre 5 Gruppi Appartamento per un totale di 22 posti (dato al
30.06.2010).
Attuale distribuzione dei posti:
Distretto
N. posti residenzialità
Popolazione al
in Comunità Alloggio e
31.12.2009
Pronta Accoglienza
% su 1000
residenti
N. posti Gruppi
Appartamento
N. posti
per 1000 ab.
n. 1
105.417
74
0,70
6
0,06
n. 2
124.687
44
0,35
4
0,03
n. 3
99.624
40
0,40
0
0,00
n. 4
84.775
12
0,14
12
0,14
Totale A.U.l.s.s. 9
414.503
170
0,41
22
0,05
47
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
Potenziamento della rete dei servizi residenziali
Il fabbisogno di nuovi posti è stato individuato sulla base dei parametri regionali e del trend relativo
alle richiesta/utilizzo dei servizi nel periodo 2003-2009:
•
i posti attuali corrispondono al parametro di 0,4 per mille sulla popolazione residente, a fronte
della DGR n. 4589 del 28 dicembre 2007 che ha approvato il fabbisogno di residenzialità, per
persone disabili nelle A.ULSS del Veneto ai fini dell'autorizzazione alla realizzazione, all'esercizio
e dell'accreditamento, applicando il parametro di 0.7 per mille sulla popolazione residente; tale
parametro corrisponde ad un fabbisogno per l’A.Ulss n.9 di 290 posti sulla base della
popolazione al 31.12.2009
•
nel periodo 2003-2009 si è riscontrato un aumento da 86 a 170 delle persone ospiti con un
aumento complessivo del 97% (senza calcolare i posti di Pronta Accoglienza e Accoglienza
programmata); la media storica del fabbisogno per anno, con effettivo carattere di emergenza
valutato in UVMD, è pari a circa 6 posti di Comunità Alloggio, 1-2 posti di Gruppo
Appartamento. Inoltre circa 10 persone l’anno necessitano di posti in RSA disabili o in strutture
specifiche per persone con forme particolari o complesse di disabilità (es. pluridisabilità con
gravi problemi sanitari, malattie degenerative, gravi malattie invalidanti, esiti di gravi
cerebrolesioni acquisite….).
Riguardo la distribuzione dei posti nel territorio, si riscontra che i posti di Comunità Alloggio e di Pronta
Accoglienza sono molto carenti nel distretto socio sanitario n. 4 (con un parametro di 0,14 per mille sulla
popolazione residente) e che non c’è alcun gruppo appartamento nel distretto socio sanitario n. 3.
Mancano in tutta l’AUlss posti di RSA per le persone disabili con problemi sanitari e servizi residenziali
specifici per persone con forme particolari o complesse di disabilità.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Territorio dell’A.U.l.s.s. n. 9, tenuto conto della necessità di riequilibrare la disponibilità di posti nei
territori distrettuali.
OBIETTIVI
Servizi semiresidenziali (centri diurni)
Con la programmazione del prossimo quinquennio ci si propone di:
dare risposta alle nuove richieste di semiresidenzialità, per un totale di 80 posti nel quinquennio,
riequilibrando la situazione territoriale. Si prevede l’aumento di circa 16 nuovi posti l’anno di media
presso la rete dei centri diurni, tramite l’utilizzo delle disponibilità attuali o future nelle strutture
esistenti (con eventuali ampliamenti fino ad un massimo di 30 utenti) e l’attivazione di un nuovo
centro diurno nel distretto socio sanitario n 3.
Attivando nuovi posti nei territori attualmente carenti sarà anche possibile riavvicinare le persone al
proprio ambiente, liberando nel contempo un numero corrispondente di posti.
Strutture residenziali territoriali
dare risposta alle nuove richieste di residenzialità, per un totale di circa 50 posti nel quinquennio,
riequilibrando la situazione territoriale e diversificando le proposte. Si prevede quindi di aumentare le
disponibilità nel distretto 4 per le Comunità Alloggio ( con una nuova Comunità a Fontanelle di 16
posti) e di dotare il distretto 3, che attualmente ne è privo, di un gruppo appartamento di 6 posti.
Per rispondere a bisogni diversificati si prevede l’attivazione di una RSA di 20 posti a Chiarano che
possa rispondere a tutto il territorio. Si prevede inoltre il monitoraggio costante del bisogno di
residenzialità da parte di persone con forme particolari o complesse di disabilità (persone con Gravi
Cerebrolesioni Acquisite e persone con malattie neurologiche e degenerative), e l’individuazione e
successiva attivazione di iniziative idonee per rispondervi, anche in area vasta (composta dalle AUlss
1, 2, 7, 8 e 9), che potranno essere utilizzate da questa AUlss in quota parte.
dare risposta alle richieste di Pronta Accoglienza ed Accoglienza Programmata con l’attivazione di n. 4
posti presso la nuova Comunità Alloggio di Fontanelle.
portare a regime il Registro Unico delle impegnative di Residenzialità extraospedaliera per disabili R.U.R. - secondo le direttive della DGR 4589/2007 ed articolato secondo le modalità e le sezioni
individuate dalla DGR 3632/02 (Deliberazione n.1518/2009 “Istituzione del registro unico delle
impegnative di Residenzialità Extraospedaliera per Disabili – R.U.R.).
Ci si propone inoltre di:
48
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
aggiornare i regolamenti aziendali relativi all’accesso nei servizi diurni e residenziali.
avviare uno studio di fattibilità per la costituzione di un Ente in mix pubblico e privato per la gestione
del patrimonio immobiliare oggi utilizzato dalle cooperative sociali e dalla Fondazione il Nostro
Domani in convenzione con l’Ulss 9 nei Centri Residenziali e Semiresidenziali per la disabilità. La
proposta mira alla regolamentazione dell’esistente, ma può prevedere altri ed ulteriori sviluppi e dare
sistematicità e sviluppo alla collaborazione tra l’AUlss, le Cooperative Sociali e la Fondazione il Nostro
Domani.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Mentre per l’anno 2011 le azioni sono prevedibili con buona definizione, per gli anni successivi “si lasciano
i margini per poter integrare e modificare la programmazione nei successivi momenti di revisione”
(Documento regionale di indirizzo).
Anno 2011
TARGET UTENZA
Persone disabili con diversi profili di
autosufficienza (domiciliarità)
RISULTATI PREVISTI
Individuazione e predisposizione nuova sede, con disponibilità fino a 30
posti, del CEOD Rosa dei Venti di Mogliano (Cooperativa La Scintilla), nel
distretto 3;
Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con
disponibilità di posti nei distretti 1-2-4.
Avvio primo nucleo da 8 posti di residenzialità presso la RSA di Chiarano,
nel distretto 4
Persone disabili con problemi sanitari
(residenzialità)
Persone con forme particolari o
complesse di disabilità (persone con
Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone
Monitoraggio fabbisogno, individuazione di iniziative idonee anche di area
con malattie neurologiche e
vasta
degenerative) impossibilitate a rimanere
presso il proprio domicilio
(residenzialità)
Anno 2012
TARGET UTENZA
Persone disabili con diversi profili di
autosufficienza (domiciliarità)
RISULTATI PREVISTI
Inserimenti progressivi presso nuova sede CEOD Rosa dei Venti,
Costruzione/ristrutturazione sede per nuovo centro diurno nel ds 3;
Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con
disponibilità di posti nei distretti 1-2-4.
Persone disabili con adeguate
Avvio di un nuovo gruppo appartamento di 6 posti nel distretto 3
autonomie (residenzialità)
Persone con forme particolari o
complesse di disabilità (persone con
Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone
Progettazione e individuazione/predisposizione struttura/e per iniziativa/e
con malattie neurologiche e
idonea/e, anche di area vasta
degenerative) impossibilitate a rimanere
presso il proprio domicilio
(residenzialità)
Anno 2013
TARGET UTENZA
Persone disabili con diversi profili di
autosufficienza (domiciliarità)
Persone disabili con diversi profili di
intensità assistenziale (residenzialità)
RISULTATI PREVISTI
Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno nel primo nucleo del
nuovo centro diurno nel distretto 3 (gestione da affidare, con disponibilità
del primo nucleo fino a 15)
Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con
disponibilità di posti nei distretti 1-2; ampliamento nuclei nel distretto 4.
Individuazione/avvio ristrutturazione sede CEOD/CA di Paese nel distretto 2
Avvio primo nucleo da 8 posti di residenzialità più 2 posti di Pronta
Accoglienza presso la Comunità Alloggio di Lutrano di Fontanelle, nel
distretto 4
Aumento di 2 posti di residenzialità (da 4 a 6) di gruppo appartamento nel
distretto 2
Persone disabili con adeguate
autonomie (residenzialità)
Persone con forme particolari o
complesse di disabilità (persone con
Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone
Avvio primo nucleo di 1-2 specifiche strutture residenziali, anche di area
con malattie neurologiche e
vasta da utilizzare in quota parte
degenerative) impossibilitate a rimanere
presso il proprio domicilio
(residenzialità)
49
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Anno 2014
TARGET UTENZA
Persone disabili con diversi profili di
autosufficienza (domiciliarità)
Persone disabili con diversi profili di
intensità assistenziale (residenzialità)
Persone disabili con diversi profili di
intensità assistenziale (residenzialità)
Anno 2015
TARGET UTENZA
Persone disabili con gravi problemi
sanitari (residenzialità)
Progetti
RISULTATI PREVISTI
Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno nel secondo nucleo del
nuovo centro diurno nel distretto 3 (disponibilità complessiva dei 2 nuclei
fino a 30)
Inserimenti progressivi presso CEOD esistenti con disponibilità di posti nei
distretti 1-2-4
Avvio secondo nucleo da 8 posti di residenzialità più 2 posti di Pronta
Accoglienza presso la Comunità Alloggio di Lutrano di Fontanelle, nel
distretto 4
Ampliamento 7 posti (da 9 a 16) più 4 posti di pronta Accoglienza presso la
Comunità Alloggio di Paese
RISULTATI PREVISTI
Avvio secondo nucleo della RSA di Chiarano per complessivi n. 20 posti nei
2 nuclei
Individuazione nuova RSA nel distretto 1 o 2 o 3
Persone con forme particolari o
complesse di disabilità (persone con
Gravi Cerebrolesioni Acquisite e persone
Avvio secondo nucleo di 1-2 specifiche strutture residenziali, anche di area
con malattie neurologiche e
vasta da utilizzare in quota parte
degenerative) impossibilitate a rimanere
presso il proprio domicilio
(residenzialità)
Nel quinquennio gli enti gestori prevedono le seguenti azioni riferite alla realizzazione/ adeguamento di
strutture, motivate dalla necessità di adeguamento agli standard previsti dalla legge 22/2002 e di
maggior disponibilità di posti:
•
ristrutturazione dei 2 CEOD della Cooperativa Solidarietà che preveda spazi per l’accoglienza di
30 utenti ciascuno (Ceod Assemblaggio da 20 a 30; Ceod –FMP Ceramica da 16 a 30)
•
ristrutturazione ed eventuale ampliamento della Comunità Alloggio di Monigo della Cooperativa
Solidarietà
•
individuazione nuova sede che preveda spazi per l’accoglienza di 30 utenti e trasferimento CEOD
Rosa dei Venti di Mogliano della Cooperativa La Scintilla
•
possibile ampliamento sede CEOD La Scintilla della Cooperativa La Scintilla
•
spostamento/ampliamento del CEOD e della Comunità Alloggio di Paese
•
ampliamento sede che preveda spazi per l’accoglienza di 30 utenti (da 18 a 30) nel CEOD di
Carbonera della Cooperativa Sentiero
•
costruzione secondo nucleo della RSA di Chiarano
•
costruzione Comunità Alloggio di Fontanelle della Fondazione Il Nostro Domani
•
ristrutturazione spazi CEOD della Cooperativa Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza con
ampliamento per persone disabili non autosufficienti
•
costruzione struttura residenziale di area vasta per persone con esiti di Gravi Cerebrolesioni
Acquisite
•
ristrutturazione del CEOD della Cooperativa AILS a Lancenigo di Villorba
Gli spazi verranno progressivamente utilizzati sulla base dell’aumento del fabbisogno.
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Comuni
Soggetto erogatore semiresidenzialità
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
Totale
Responsabile Servizio Disabili
0,3
Assistente Sociale Servizio
Disabili
Totale
0,3
0,3
0,3
0,6
0,6
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune
/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no profit
Coop.ve
Sociali
50
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
A.U.l.s.s. n. 9
Conferenza dei Sindaci
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
P
C
Cooperative Sociali
P
G
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1.
2.
3.
4.
Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti
Avvio primo nucleo da 8 posti di residenzialità presso la RSA di Chiarano
Aggiornamento dei regolamenti aziendali relativi all’accesso nei servizi diurni e residenziali
Individuazione e predisposizione nuova sede, con disponibilità del CEOD Rosa dei Venti di Mogliano V.
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
risorse economiche necessarie/risorse economiche disponibili
100%
Di processo
(al 30.06):
Utilizzo dei servizi = n. posti utilizzati/n. posti attivati nei servizi
residenziali e semiresidenziali
98%
Di esito
(al 31.12):
Risposta al fabbisogno = n. inserimenti effettuati/n. richieste approvate
in UVMD
80%
AZIONI ANNO 2012
1.
2.
3.
4.
Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti
Costruzione/ristrutturazione sede per nuovo centro diurno nel ds 3
Avvio di un nuovo gruppo appartamento di 6 posti nel distretto 3
Progettazione e individuazione/predisposizione struttura/e per iniziativa/e idonea/e, anche di area
vasta per persone con forme particolari o complesse di disabilità (persone con Gravi Cerebrolesioni
Acquisite e persone con malattie neurologiche e degenerative) impossibilitate a rimanere presso il
proprio domicilio (residenzialità)
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
51
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
risorse economiche necessarie/risorse economiche disponibili
100%
Di processo
(al 30.06):
Utilizzo dei servizi = n. posti effettivamente utilizzati/n. posti attivati nei
servizi residenziali e semiresidenziali
98%
Di esito
(al 31.12):
Risposta al fabbisogno = n. inserimenti effettuati/n. richieste approvate
in UVMD
80%
AZIONI ANNO 2013
1. Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti
2. Individuazione/avvio ristrutturazione sede CEOD/CA di Paese nel distretto 2
3. Avvio primo nucleo da 8 posti di residenzialità più 2 posti di Pronta Accoglienza presso la Comunità
Alloggio di Lutrano di Fontanelle, nel distretto 4
4. Avvio primo nucleo di 1-2 specifiche strutture residenziali, anche di area vasta da utilizzare in quota
parte per persone con forme particolari o complesse di disabilità (persone con Gravi Cerebrolesioni
Acquisite e persone con malattie neurologiche e degenerative) impossibilitate a rimanere presso il
proprio domicilio (residenzialità)
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2013
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
risorse economiche necessarie/risorse economiche disponibili
100%
Di processo
(al 30.06):
Utilizzo dei servizi = n. posti effettivamente utilizzati/n. posti attivati nei
servizi residenziali e semiresidenziali
98%
Di esito
(al 31.12):
Risposta al fabbisogno = n. inserimenti effettuati/n. richieste approvate
in UVMD
80%
AZIONI ANNO 2014
1. Inserimenti progressivi sulla base del fabbisogno presso CEOD esistenti con disponibilità di posti
2. Avvio secondo nucleo da 8 posti di residenzialità più 2 posti di Pronta Accoglienza presso la Comunità
Alloggio di Lutrano di Fontanelle, nel distretto n. 4
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
52
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2014
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
risorse economiche necessarie/risorse economiche disponibili
100%
Di processo
(al 30.06):
Utilizzo dei servizi = n. posti effettivamente utilizzati/n. posti attivati nei
servizi residenziali e semiresidenziali
98%
Di esito
(al 31.12):
Appropriatezza inserimenti = n. persone con forme particolari o
complesse di disabilità inserite in strutture residenziali adeguate/ n.
persone con forme particolari o complesse di disabilità inserite in
strutture
80%
Di esito
(al 31.12):
Riequilibrio territoriale posti di semiresidenzialità = diminuzione della
differenza massima tra i territori distrettuali dallo 0,8 allo 0,5
diminuzione della
differenza dello 0,3
per mille
Di esito
(al 31.12):
Riequilibrio territoriale posti di Comunità Alloggio = diminuzione della
differenza massima tra i territori distrettuali dallo 0,5 allo 0,3
diminuzione della
differenza dello 0,2
per mille
AZIONI ANNO 2015
1. Avvio secondo nucleo della RSA di Chiarano per complessivi n. 20 posti nei 2 nuclei
2. Avvio secondo nucleo di 1-2 specifiche strutture residenziali, anche di area vasta da utilizzare in
quota parte
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2015
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Indicatore
risorse economiche necessarie/risorse economiche disponibili
Standard
100%
Di processo
(al 30.06):
Utilizzo dei servizi = n. posti effettivamente utilizzati/n. posti attivati nei
servizi residenziali e semiresidenziali
90%
Di esito
(al 31.12):
Risposta al fabbisogno = n. inserimenti effettuati/n. richieste approvate
in UVMD
80%
Di esito
(al 31.12):
Appropriatezza inserimenti = n. persone con forme particolari o
complesse di disabilità inserite in strutture residenziali adeguate/ n.
persone con forme particolari o complesse di disabilità inserite in
strutture
80%
53
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
2011
2012
2013
2014
2015
-
-
375.736,00
895.006,00
-
386.656,00
-
162.066,00
-
818.164,00
95.891,00
347.603,00
282.254,00
229.190,00
159.932,00
Costo del personale
Costo dei beni sanitari
e non
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Sviluppo della
rete dei servizi
diurni,
residenziali e di
pronta
accoglienza per
persone disabili
Costo
per
acquisto
integrato o parziale di
servizi da soggetti terzi
per
nuovi
posti
residenziali
nelle
Comunità
Alloggio
(aumenti
rispetto
l’anno precedente)
Costo
per
acquisto
integrato o parziale di
servizi da soggetti terzi
per
nuovi
posti
residenziali nelle RSA
(aumenti
rispetto
l’anno precedente)
Costo
per
acquisto
integrato o parziale di
servizi da soggetti terzi
per nuovi posti centri
diurni (aumenti rispetto
l’anno precedente)
TOTALE COSTI 482.547,00 347.603,00 820.056,00 1.124.196,00 978.096,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Sviluppo della rete dei servizi diurni, residenziali e di pronta accoglienza per persone disabili
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
482.547,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
vincolati
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
Fondo sociale
Regione
54
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
258.054,43
258.054,43
224.492,57
224.492,57
482.547,00
Piano di Zona
2011-2015
2
DISABILITA’
Progetti
Progetto di salute/benessere: Progetto di Affidamento Familiare per persone disabili adulte
Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
Capo progetto: dr. Emanuele Della Libera (Assistente Sociale Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9
PREMESSA
Il Progetto di Affidamento Familiare per persone disabili adulti si pone quale parte di una rete di interventi
(SAD, contributi economici, centri diurni, etc.) finalizzati ad individuare, prevenire e rimuovere le cause
che possono determinare l'isolamento e l'esclusione e consentendo la permanenza nel proprio nucleo
familiare o comunque nel proprio contesto sociale della persona disabile. Il Servizio di affidamento
familiare per disabili adulti si propone di offrire alla persona disabile un contesto relazionale/affettivo
idoneo a promuovere il suo benessere psicofisico e costituisce un'alternativa all'inserimento in strutture
residenziali per quei soggetti che non possono essere adeguatamente assistibili nell'ambito della famiglia
di appartenenza o che sono soli.
La promozione dell'affido punta ad incidere anche sulla dimensione culturale della Comunità
promuovendo una cultura della solidarietà; promuovendo un cambiamento dell’immagine sociale delle
persone con disabilità e della loro qualità di vita. Non meno importante è l'azione rivolta a contrastare lo
stigma sociale che ancora persiste rispetto a questa problematica.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Il Territorio dell'A.U.l.s.s. n. 9
OBIETTIVI
•
•
•
•
•
Riduzione degli accessi in strutture residenziali: si ipotizza che le persone che potrebbero usufruire di
questo progetto avrebbero comunque la necessità di essere inserite, anche temporaneamente, nelle
Comunità Alloggio o nei Gruppi Appartamento (con costi maggiori);
Sostenere anche temporaneamente le famiglie nell'accudimento della persona disabile;
Mantenere o reinserire anche parzialmente la persona disabile nel proprio tessuto familiare e sociale
di appartenenza;
Offrire la possibilità di sperimentare relazioni ed abilità relazionali attraverso l'inserimento in un
gruppo di tipo familiare;
Favorire l'attuazione di percorsi di vita autonoma.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
I destinatari dell'affido sono le persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi SDEA dei 4
Distretti socio sanitari.
Anno 2011
L’anno sarà dedicato all’avvio del progetto tramite coinvolgimento dei soggetti istituzionali interessati,
l’individuazione delle famiglie affidatarie e delle persone disabili interessate.
TARGET UTENZA
persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi
SDEA dei 4 Distretti socio sanitari
RISULTATI PREVISTI
Redazione degli strumenti operativi
Reperimento famiglie affidatarie
Avvio affidi
Anno 2012
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi
SDEA dei 4 Distretti socio sanitari
Realizzazione di n. 5/10 affidi
Anno 2013
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi
SDEA dei 4 Distretti socio sanitari
Realizzazione/prosecuzione di n. 5/10 affidi
Anno 2014
TARGET UTENZA
persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi
SDEA dei 4 Distretti socio sanitari
RISULTATI PREVISTI
Realizzazione/prosecuzione di n. 6/12 affidi
55
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
Anno 2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
persone disabili ai sensi della L.104/92 in carico ai servizi
SDEA dei 4 Distretti socio sanitari
Realizzazione/prosecuzione di n. 6/12 affidi
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
Comuni
(Unità equivalenti)
Responsabile del progetto
Psicologo
Educatore
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
0,25
0,10
0,10
0,35
0,10
Totale
0,25
0,10
0,10
0,45
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro ente
pubblico
altro
A.U.l.s.s. n. 9
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1. Definizione struttura organizzativa dedicata all'affido
2. Definizione degli strumenti operativi quali regolamenti, protocolli, tra i diversi soggetti coinvolti;
3. Iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione per il reperimento di famiglie disponibili
all’accoglienza
4. Selezione delle famiglie accoglienti
5. Formazione delle famiglie selezionate
6. Supporto agli SDEA per l’individuazione di soggetti destinatari
7. Selezione degli utenti e abbinamento al nucleo familiare adeguato
8. Avvio dei progetti personali di affido familiare
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
5
6
7
8
56
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
Definizione struttura organizzativa dedicata all'affido
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
SI/NO
Definizione degli strumenti operativi
50%
Individuazione di almeno 4 famiglie disponibili
50%
AZIONI ANNI 2012-2015
1. Realizzazione/prosecuzione affidi
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
Mantenimento struttura organizzativa dedicata all'affido
SI
Di processo
(al 30.06):
N. soggetti inseriti/n. famiglie disponibili
70%
Di esito
(al 31.12.2012 e
2013):
attuazione almeno 5 progetti di affido
80%
Di esito
(al 31.12.2014 e
2015):
mantenimento/prosecuzione almeno 6 progetti di affido
80%
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Costo del personale
2011
2012
2013
2014
2015
18.664,00
18.664,00
18.664,00
18.664,00
18.664,00
20.000,00
25.000,00
25.000,00
25.000,00
Costo dei beni sanitari e non
Progetto di
Affidamento
Familiare per
persone disabili
adulte
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
(Assicurazione)
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti
terzi (contributo alle famiglie
affidatarie)
2.000,00
12.250,00
TOTALE COSTI 32.914,00 38.664,00 43.664,00 43.664,00 43.664,00
57
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Progetto di Affidamento Familiare per persone disabili adulte
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
32.914,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
vincolati
indistinti
Fondo sociale
Regione
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento Regione
Fondi Comunali
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
Comune
58
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
6.100,00
14.250,00
(Fondo Non Autosuff.)
20.350,00
12.564,00
12.564,00
32.914,00
Piano di Zona
2011-2015
3
DISABILITA’
Progetti
Progetto di sistema: Progetto di promozione e valutazione della qualità nei servizi per persone
disabili
Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
Capo progetto: dr. Luca Calò Educatore Professionale Area Disabilità AUlss 9
PREMESSA
La Carta del Servizio costruita dai servizi per le persone con disabilità nel 2006 ha rappresentato uno
strumento importante per monitorare la qualità del servizio da parte degli operatori e a disposizione degli
utenti per tutelarne i diritti e promuoverne la partecipazione.
In questo percorso di sviluppo della qualità dei servizi è stato elaborato un sistema che incentra
l’attenzione sui bisogni e le attese dell’utente, cercando di fornire la risposta più efficiente anche ai nuovi
bisogni emergenti. Gli strumenti che sono stati condivisi dai servizi (il Progetto di Centro, il Progetto
Educativo Personalizzato, gli standard di qualità, i questionari di soddisfazione dell’utenza, ecc)
consentono di evidenziare le esperienze positive e diffonderle e permettono di individuare, offrendo anche
dei validi criteri di analisi, i principali ostacoli al miglioramento.
A rinforzo e completamento del sistema è stato consolidato un percorso della formazione e
dell’aggiornamento, continuativo e ponderato, che favorisca, oltre al buon andamento dell’organizzazione,
l’ampliamento delle conoscenze e delle competenze degli operatori.
Il progetto nel quinquennio verrà sviluppato e consolidato sia per i servizi dell’AUlss che per quelli gestiti
dalle cooperative sociali; per quanto riguarda i servizi gestiti direttamente dall’AUlss sarà inserito nel
quadro più ampio del percorso di Accreditamento di Eccellenza Canadese dei servizi dell’AUlss 9.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
OBIETTIVI
−
−
−
−
−
−
−
Incentrare l’attenzione e la progettazione dei servizi sui bisogni e sulle attese dell’utente/famiglia
Sviluppare e gestire l’organizzazione dei servizi per dare la più efficiente risposta ai bisogni degli
utenti
Monitorare e verificare l’efficienza delle procedure e delle metodologie per eliminare e ridurre le
criticità
Affinare strumenti di misurazione e di valutazione degli interventi, per definire standard di qualità e
per individuare miglioramenti possibili
Curare la modalità e l’efficacia della comunicazione interna al servizio e con l’utente/famiglia
Sviluppare le conoscenze e le competenze degli operatori per rispondere in maniera adeguata e
innovativa ai bisogni consolidati ed emergenti dell’utenza
Accrescere nell’operatività dei servizi la cultura del miglioramento qualitativo continuo
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei
servizi ai rappresentanti dei familiari
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione
della soddisfazione utente/familiari
Progetto di Centro presentato e discusso con i familiari
Progetto di Servizio: redazione e valutazione
Monitoraggio e verifica standard di qualità
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione
della soddisfazione utente/familiari
Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare,
valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi
Progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di
formazione per tutto il personale dei servizi a gestione
diretta e convenzionati.
Realizzazione di un servizio di aggiornamento delle
conoscenze (biblioteca del sociale: libri, riviste, altre
pubblicazioni, incontri di approfondimento aperti anche ai
familiari, alle associazioni, ecc.)
Organizzazione di 1-2 convegni
Utenti e familiari dei servizi diurni, residenziali, di
integrazione sociale e lavorativa
Operatori dei Servizi diurni, residenziali, di integrazione
sociale e lavorativa
59
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
Anno 2012
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei
servizi ai rappresentanti dei familiari
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione
della soddisfazione utente/familiari
Progetto di Centro presentato e discusso con i familiari
Aggiornamento Carta dei Servizi
Presentazione Carta dei Servizi ai rappresentanti familiari
Utenti e familiari dei servizi diurni, residenziali, di
integrazione sociale e lavorativa
Progetto di Servizio: redazione e valutazione
Monitoraggio e verifica standard di qualità
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione
della soddisfazione utente/familiari
Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare,
valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi
Progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di
formazione per tutto il personale dei servizi a gestione
diretta e convenzionati.
Operatori dei Servizi diurni, residenziali, di integrazione
sociale e lavorativa
Proseguimento di un servizio di aggiornamento delle
conoscenze (biblioteca del sociale: libri, riviste, altre
pubblicazioni, incontri, ecc.)
Organizzazione di 1-2 convegni
Anno 2013
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei
servizi ai rappresentanti dei familiari
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione
della soddisfazione utente/familiari
Progetto di Centro presentato e discusso con i familiari
Progetto di Servizio: redazione e valutazione
Monitoraggio e verifica standard di qualità
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione
della soddisfazione utente/familiari
Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare,
valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi
Progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di
formazione per tutto il personale dei servizi a gestione
diretta e convenzionati.
Utenti e familiari dei servizi diurni, residenziali, di
integrazione sociale e lavorativa
Operatori dei Servizi diurni, residenziali, di integrazione
sociale e lavorativa
Proseguimento di un servizio di aggiornamento delle
conoscenze (biblioteca del sociale: libri, riviste, altre
pubblicazioni, incontri, ecc.)
Organizzazione di 1-2 convegni
Anno 2014
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei
servizi ai rappresentanti dei familiari
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione
della soddisfazione utente/familiari
Progetto di Centro presentato e discusso con i familiari
Progetto di Servizio: redazione e valutazione
Monitoraggio e verifica standard di qualità
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione
della soddisfazione utente/familiari
Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare,
valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi
Progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di
formazione per tutto il personale dei servizi a gestione
diretta e convenzionati.
Utenti e familiari dei servizi diurni, residenziali, di
integrazione sociale e lavorativa
Operatori dei Servizi diurni, residenziali, di integrazione
sociale e lavorativa
Proseguimento di un servizio di aggiornamento delle
conoscenze (biblioteca del sociale: libri, riviste, altre
pubblicazioni, incontri, ecc.)
Organizzazione di 1-2 convegni
60
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
Anno 2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei
servizi ai rappresentanti dei familiari
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione
della soddisfazione utente/familiari
Progetto di Centro presentato e discusso con i familiari
Utenti e familiari dei servizi diurni, residenziali, di
integrazione sociale e lavorativa
Progetto di Centro: redazione e valutazione
Monitoraggio e verifica standard di qualità
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione
della soddisfazione utente/familiari
Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare,
valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi
Progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di
formazione per tutto il personale dei servizi a gestione
diretta e convenzionati.
Operatori dei Servizi diurni, residenziali, di integrazione
sociale e lavorativa
Proseguimento di un servizio di aggiornamento delle
conoscenze (biblioteca del sociale: libri, riviste, altre
pubblicazioni, incontri, ecc.)
Organizzazione di 1-2 convegni
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Educatori professionali
coordinatori
Comuni
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
1,7
Assistenti Sociali coordinatori
Totale
5,5
7,2
0,3
Totale
0,3
2
5,5
7,5
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro ente
pubblico
Coop.ve
Sociali
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Cooperative Sociali
P
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
61
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
G
C
altro
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
AZIONI ANNO 2011
1.
2.
3.
4.
5.
Redazione Progetto di Servizio per l’anno in corso
Valutazione Progetto di Servizio per l’anno precedente
Redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi
Realizzazione e utilizzazione del sistema di valutazione della soddisfazione utente/familiari
Realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta
e convenzionati.
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
n. coordinatori coinvolti/n. coordinatori servizi
90%
Di processo
(al 30.06):
n. servizi monitorati e valutati (standard, progetto di centro)/ n. servizi
territorio AUlss
90%
Di esito
(al 31.12):
sistema di valutazione soddisfazione utente: n. servizi che hanno il
sistema / n. servizi territorio Aulss
80%
Di esito
(al 31.12):
n. corsi con soddisfazione partecipanti positiva / n. corsi realizzati
85%
AZIONI ANNO 2012
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei servizi ai rappresentanti dei familiari
Presentazione e discussione con i familiari del Progetto di Centro
Presentazione Carta dei Servizi ai rappresentanti familiari
redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi
Organizzazione di 1-2 convegni
Realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta
e convenzionati.
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
5
6
62
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
n. coordinatori coinvolti/n. coordinatori servizi
90%
Di processo
(al 30.06):
n. servizi monitorati e valutati (standard, progetto di centro)/ n. servizi
territorio AUlss
90%
Di esito
(al 31.12):
sistema di valutazione soddisfazione utente: n. servizi che hanno il
sistema / n. servizi territorio Aulss
80%
Di esito
(al 31.12):
n. corsi con soddisfazione partecipanti positiva / n. corsi realizzati
85%
Di esito
(al 31.12):
n. servizi con Carte dei Servizi aggiornata / n. servizi
70%
AZIONI ANNI 2012 - 2015
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Incontro di presentazione dei risultati delle valutazioni dei servizi ai rappresentanti dei familiari
Presentazione e discussione con i familiari del Progetto di Centro
Presentazione Carta dei Servizi ai rappresentanti familiari
redazione e divulgazione del fascicolo “Dire, fare, valutare” di rendicontazione dell’attività dei servizi
Organizzazione di 1-2 convegni
Realizzazione e valutazione dei corsi di formazione per tutto il personale dei servizi a gestione diretta
e convenzionati.
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
5
6
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012 - 2015
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Indicatore
n. coordinatori coinvolti/n. coordinatori servizi
Standard
90%
Di processo
(al 30.06):
n. servizi monitorati e valutati (standard, progetto di centro)/ n. servizi
territorio AUlss
90%
Di esito
(al 31.12):
sistema di valutazione soddisfazione utente: n. servizi che hanno il
sistema / n. servizi territorio Aulss
85%
Di esito
(al 31.12):
n. corsi con soddisfazione partecipanti positiva / n. corsi realizzati
85%
Di esito
(al 31.12):
n. convegni realizzati / n. convegni previsti
1/2
63
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
2011
2012
2013
2014
2015
Costo del personale già compreso nel costo dei
servizi diurni, residenziali, di integrazione sociale e
lavorativa
Costo del personale
Costo dei beni sanitari e non
Promozione e
valutazione della Costo dei servizi
qualità nei
Ammortamenti
servizi per
persone disabili
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o parziale di
servizi da soggetti terzi
Costo del personale già compreso nel costo dei
TOTALE COSTI servizi diurni, residenziali, di integrazione
sociale e lavorativa
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Promozione e valutazione della qualità nei servizi per persone disabili
Costo del personale già compreso nel costo
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
dei servizi diurni, residenziali, di
integrazione sociale e lavorativa
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
64
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
4
DISABILITA’
Progetti
Progetto di salute/benessere: Percorsi di vita adulta
Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
Capo progetto: dr. Emanuele Della Libera (Assistente Sociale Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
PREMESSA
Il progetto, gestito dal Servizio Integrazione Sociale, consiste nell'offrire alle persone disabili con ritardo
mentale lieve il sostegno e l’aiuto necessario per costruire e realizzare un progetto di vita personale, in
una dimensione di autonomia e di integrazione sociale, anche in assenza di familiari. Ciò contrastando il
ricorso all’inserimento in servizi residenziali per persone disabili.
Il progetto si colloca nell'ottica dell'approccio globale della classificazione ICF secondo la quale “la
disabilità viene definita come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di
salute di un individuo, i fattori personali ed i fattori ambientali”.
Il Progetto si sviluppa attraverso la coniugazione di due ambiti:
- autonomia personale delle persone disabili, intesa come processo di apprendimento e di crescita che
sviluppa la capacità di autodeterminazione per la propria esistenza, attraverso la rappresentazione e
la costruzione di un personale progetto di vita con chiara identità individuale percepita;
- socializzazione intesa come “processo per l’acquisizione di abilità che consentono l’autonoma gestione
di spazi, movimenti, relazioni informali e strumenti conoscitivi necessari per interagire con il proprio
ambiente”.
Il progetto:
si inserisce nella politica di attivazione della Comunità Sociale intesa come luogo privilegiato di
integrazione delle diversità e di partecipazione attiva anche per le persone diversamente abili
migliorandone la qualità della vita;
valorizza il volontariato giovanile, che costituisce un elemento cardine dell’attività;
attiva un percorso di educazione degli adulti alternando momenti di autoeducazione con momenti di
formazione;
favorisce nei familiari l’acquisizione di comportamenti che favoriscono lo sviluppo dell’autonomia delle
persone con disabilità.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Il progetto riguarda tutto il territorio dell’A.U.l.s.s. n. 9
OBIETTIVI
Offrire un sostegno educativo per vivere in gruppo appartamento o in casa propria anche senza la
presenza continuativa dei familiari.
Fornire un sostegno per poter continuare a vivere in casa propria anche nei momenti di emergenza
per gravi problemi di salute dei familiari, senza far ricorso alla comunità residenziale.
Promuovere la realizzazione di iniziative per favorire lo sviluppo di capacità personali ed abilità
interpersonali.
Sostenere opportunità di socializzazione in funzione dello sviluppo dell'autonomia personale.
L’attivazione e la promozione del lavoro di rete sul territorio per favorire processi ed esperienze di
integrazione sociale.
Accompagnamento delle famiglie delle persone che partecipano al progetto per aiutarle ad elaborare
ed accompagnare i figli nei processi di crescita e di autonomia.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Persone con disabilità intellettiva e pluridisabilità medio- maggiore autonomia personale e sociale delle persone
lieve, di età compresa tra i 18 e i 50 anni (32 persone disabili verificata tramite la partecipazione attiva ai
nell’anno
2010
che
verranno
progressivamente laboratori o alle attività dei gruppi
aumentate)
65
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
Anno 2012
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
maggiore autonomia personale e sociale delle persone
Persone con disabilità intellettiva e pluridisabilità mediodisabili verificata tramite la partecipazione attiva ai
lieve, di età compresa tra i 18 e i 50 anni
laboratori o alle attività dei gruppi
Anno 2013
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
maggiore autonomia personale e sociale delle persone
Persone con disabilità intellettiva e pluridisabilità mediodisabili verificata tramite la partecipazione attiva ai
lieve, di età compresa tra i 18 e i 50 anni
laboratori o alle attività dei gruppi
Anno 2014
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
maggiore autonomia personale e sociale delle persone
Persone con disabilità intellettiva e pluridisabilità mediodisabili verificata tramite la partecipazione attiva ai
lieve, di età compresa tra i 18 e i 50 anni
laboratori o alle attività dei gruppi
Anno 2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
maggiore autonomia personale e sociale delle persone
Persone con disabilità intellettiva e pluridisabilità mediodisabili verificata tramite la partecipazione attiva ai
lieve, di età compresa tra i 18 e i 50 anni
laboratori o alle attività dei gruppi
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Assistente Sociale Coordinatore
Educatori Professionali
Comuni
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato
Sociale
Sociale Sanitario
0,3
2,0
Volontariat
o
Totale
0,3
2
2,3
2,3
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblic
o
A.U.l.s.s. n. 9
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
DENOMINAZIONE
ENTE
A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Associazioni di
volontariato
G
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
66
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
altro
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
AZIONI ANNO 2011
1. Attuazione laboratori educativo formativi rivolti a persone disabili seguite dal Servizio Integrazione
Sociale
2. Attuazione iniziative ricreative, sportive , culturali rivolte alle persone disabili seguite dal Servizio
Integrazione Sociale
3. Gruppi percorsi di vita adulta
4. Definizione progetto attività centro aggregativo
5. Avvio iniziative in cui sperimentare e sviluppare autonomie personali in vista dell'accesso ai gruppi
appartamento delle persone in lista d’attesa
6. Incontri con le famiglie per la presentazione e verifica dei progetti.
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
6
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
n. educatori assegnati/n. educatori effettivamente presenti
3,67/3,67
Di processo
(al 30.06):
n. incontri di equipe /n. incontri equipe previsti
70%
Di esito
(al 31.12):
n. attività realizzate/ attività previste
70%
Di esito
(al 31.12):
n. effettivi partecipanti alle iniziative del progetto / n. partecipanti
programmati
70%
Di esito
(al 31.12):
n. incontri con i familiari /n. incontri previsti nel progetto annuale
80%
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Costo del personale del Servizio
Integrazione Sociale S.I.S.
2011
2012
2013
2014
2015
82.567,00
82.567,00
82.567,00
82.567,00
82.567,00
2.500,00
2.500,00
2.500,00
2.500,00
2.500,00
Costo dei beni sanitari e non
Costo dei servizi
Percorsi di
vita adulta
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI 85.067,00 85.067,00 85.067,00 85.067,00 85.067,00
67
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Percorsi di vita adulta
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
85.067,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
Fondo sociale
68
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
85.067,00
85.067,00
85.067,00
Piano di Zona
2011-2015
5
DISABILITA’
Progetti
Progetto di salute/benessere: Progetti di continuità scuola - lavoro
Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Referente Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
Capo progetto: dr.ssa Chiara Gobbo, Responsabile del Servizio Integrazione Lavorativa
PREMESSA
Il SIL dell’A.U.L.S.S. n. 9 collabora con alcuni Istituti Superiori e Centri di Formazione Professionale
(C.F.P.), per i progetti di “Alternanza scuola-lavoro”, che hanno portato alla stipula di Protocolli operativi.
L’obiettivo è quello di creare un collegamento sinergico e funzionale e una continuità d’intervento tra la
scuola, i servizi socio-sanitari, il mondo del lavoro e la famiglia, attraverso lo sviluppo di abilità utili per il
futuro inserimento lavorativo di allievi con disabilità.
Nel 2010 - all’interno del Progetto “I Care” - è stata sottoscritta la Convenzione tra alcuni Istituti
Superiori, le A.U.L.S.S. n. 7 di Pieve di Soligo e n. 9 di Treviso per l’attuazione di piani individuali di
transizione (PIT) per alunni con disabilità per orientare nel mondo del lavoro e offrire l’opportunità di
ampliare il proprio repertorio di abilità e competenze sociali e lavorative vivendo ed operando all’interno
di una situazione reale di lavoro dell’Azienda, già a partire dal 4° anno scolastico.
Dall’anno scolastico 2010/2011 la Provincia intende varare il “Progetto prima occupazione disabili
intellettivi” a livello provinciale, che prevede la collaborazione tra Scuole, Centri per l’Impiego (CPI), le
A.U.L.S.S. (SIL), le aziende, per favorire un percorso d’inserimento lavorativo articolato a partire dal 4°
anno scolastico dell’Istituto Superiore (o dal 2° anno del CFP).
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.L.S.S. n. 9
OBIETTIVI
-
Acquisizione di una maggior autonomia personale, sociale e lavorativa da parte delle persone con
disabilità
-
Apprendimento di conoscenze e competenze generali e specifiche del profilo professionale, necessarie
per accedere al mondo del lavoro
-
Ampliamento di abilità, competenze sociali e lavorative all’interno di una situazione reale di lavoro
-
Maggior continuità nel passaggio tra la scuola e il mondo del lavoro, favorendo lo sviluppo della rete
di collaborazione con le scuole superiori e i CFP del territorio
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
allievi disabili
delle scuole superiori
Anno 2012
TARGET UTENZA
allievi disabili
delle scuole superiori
Anno 2013
TARGET UTENZA
allievi disabili
delle scuole superiori
Anno 2014
TARGET UTENZA
allievi disabili
delle scuole superiori
RISULTATI PREVISTI
Effettuazione di stage scolastici per 21 allievi con la collaborazione del SIL sia
nell’ambito dei Protocolli operativi con le scuole, del PIT (Piano di Transizione) del
Progetto di Prima occupazione
RISULTATI PREVISTI
Effettuazione di stage scolastici per 23 allievi con la collaborazione del SIL sia
nell’ambito dei Protocolli operativi con le scuole, del Piano di Transizione (PIT), del
Progetto di Prima occupazione
RISULTATI PREVISTI
Effettuazione di stage scolastici per 25 allievi con la collaborazione del SIL sia
nell’ambito dei Protocolli operativi con le scuole, del PIT, del Progetto di Prima
occupazione
RISULTATI PREVISTI
Effettuazione di stage scolastici per 27 allievi con la collaborazione del SIL sia
nell’ambito dei Protocolli operativi con le scuole, del PIT, del Progetto di Prima
occupazione
69
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Anno 2015
TARGET UTENZA
Progetti
RISULTATI PREVISTI
Effettuazione di stage scolastici per 29 allievi con la collaborazione del SIL sia
nell’ambito dei Protocolli operativi con le scuole, del PIT, del Progetto di Prima
occupazione
allievi disabili
delle scuole superiori
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure professionali
(Unità equivalenti)
Educatore professionale SIL
Responsabile SIL
A.U.l.s.s.
Sociale
Sanitario
0,2
0,03
0,23
Comuni
Totale
Privato
Sociale
Privato
Volonta
riato
Totale
0,2
0,03
0,23
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Nome
soggetto
responsabile
Ulss
Unione
Enti e
Privato
Ass.
IPAB Istituti
no
Comuni
religiosi profit
Comune/i
A.U.l.s.s. n. 9
Privato
Profit
Altro ente
pubblico
Aziende
private
Scuole
superiori,
ProvinciaCentri per
l’Impiego
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Aziende private
Scuole superiori
Provincia-Centri per
l’Impiego
Altro ente pubblico
P
G
G
C
P
G
C
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011-2015
1. Effettuazione di stage scolastici con le scuole del territorio per alunni con disabilità
2. Effettuazione stage scolastico all’interno del PIT (Piano di Transizione)
3. Effettuazione “Progetto prima occupazione disabili intellettivi”
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
70
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015
Tipologia indicatore
Indicatore
Standard
n. educatori assegnati al SIL/n. educatori effettivamente presenti
al SIL
Di struttura:
7,16/7,16
Di processo
(al 30.06):
n. nuovi allievi inseriti in stage scolastici attivati/n. totale allievi
inseriti in stage scolastici attivati
20%
Di esito
(al 31.12):
riduzione della dispersione = n. persone che entrano nella rete dei
servizi per l’integrazione lavorativa /n. allievi che hanno partecipato al
progetto
70%
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
2011
2012
2013
2014
2015
120.000,00
120.000,00
120.000,00
120.000,00
120.000,00
Costo del personale (già
compreso nei costi del
Servizio Integrazione
Lavorativa)
Costo dei beni sanitari e non
Progetti di
continuità
scuola lavoro
Costo dei servizi
(percorsi scuola lavoro)
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato
o parziale di servizi da
soggetti terzi
TOTALE COSTI 120.000,00 120.000,00 120.000,00 120.000,00 120.000,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Progetti di continuità scuola - lavoro
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
(fondo regionale l. 68/99)
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
71
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
120.000,00
120.000,00
(a livello provinciale per 15 percorsi)
120.000,00
Piano di Zona
2011-2015
6
DISABILITA’
Progetti
Progetto di sistema: Aggiornamento e diffusione progetti di sensibilizzazione con le scuole e la
comunità
Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
Capo progetto: dr. Luca Calò (Educatore Professionale Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
PREMESSA
Nelle finalità della programmazione dei servizi per le persone disabili viene evidenziata l’importanza di
promuovere e sviluppare nel territorio e nella comunità dove vive la persona disabile una cultura
dell’accoglienza e della valorizzazione delle diversità.
Per maturare ed incrementare una cultura dell’accoglienza è indispensabile rivolgersi a tutte le persone e
in particolare alle giovani generazioni quali destinatarie e risorse di questo percorso.
Con questa intenzionalità, l’intervento nelle scuole si concretizza principalmente in 3 percorsi:
“Maestri di manualità” in cui i giovani disabili dei servizi insegnano agli alunni delle scuole (primaria e
secondaria di I° grado) le tecniche artigianali apprese e consolidate nel Centro (midollino, ceramica,
tessitura, icone, falegnameria, cartapesta). La manualità come tramite della relazione e come abilità
posseduta e offerta.
“Sa di sale … il pregiudizio” in cui gli educatori dei servizi incontrano le classi e con diverse modalità
(visione video, giochi di ruolo, discussione ecc.) introducono e sviluppano la riflessione sui temi
dell’integrazione e delle diversità. Il progetto si rivolge alle scuole secondarie di II° grado.
“Facciamo Centro” in cui si offre la possibilità agli studenti degli Istituti Superiori di svolgere
un'esperienza formativa di stage presso i Centri Educativi Occupazionali Diurni (C.E.O.D.) per persone
adulte con disabilità del territorio dell'A.U.l.s.s. n. 9. Nell'ambito delle esperienze formative di stage, si
prevedono le seguenti principali tipologie:
- stage di una o più giornate rivolti a singoli studenti o a piccoli gruppi di studenti o a gruppi classe.
- stage di uno o più giorni per allievi a cui siano stati comminati provvedimenti disciplinari.
- stage anche in periodo non scolastico in accordo comunque con l’Istituto scolastico.
Laboratorio “Scuola e Volontariato” in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato (C.S.V.) per
favorire la partecipazione e la sensibilizzazione degli studenti delle scuole superiori. Da segnalare in
particolare la condivisione di laboratori creativi (quali teatro, fotografia) o la collaborazione per
allestimento mostre presso gli Istituti Scolastici o ancora la possibilità di accesso programmato degli
studenti presso i servizi in periodi di vacanza scolastica.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
OBIETTIVI
•
•
•
Prevenire e contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone con
disabilità.
Riconoscere la persona disabile come persona portatrice di conoscenze e di capacità, ovvero
assegnare alla persona disabile un ruolo positivo e un’identità adulta su abilità realmente possedute.
Creare dei percorsi e delle esperienze di socializzazione e di integrazione che prevedano la
collaborazione fra gli utenti dei servizi e gli studenti delle scuole presenti nel territorio.
72
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
Persone disabili e le loro
famiglie
Anno 2012
TARGET UTENZA
Persone disabili e le loro
famiglie
RISULTATI PREVISTI
- svolgimento di n. 60 interventi per 120 ore complessive di attività nelle scuole di
diverso ordine e grado del territorio dell’Aulss
- mantenimento del numero di:
servizi che aderiscono al progetto (n. 6), utenti coinvolti attivamente nel
progetto (n. 40), Istituti Scolastici coinvolti (n. 6), studenti coinvolti nelle
diverse attività (n. 600).
- inserimento dei progetti nel Piano dell’Offerta Formativa, P.O.F., dell’Istituto
scolastico per sviluppo della continuità educativa del progetto
- aumento del coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza e nella valutazione
delle attività
RISULTATI PREVISTI
- svolgimento di n. 60 interventi per 120 ore complessive di attività nelle scuole di
diverso ordine e grado del territorio dell’Aulss
- mantenimento del numero di:
servizi che aderiscono al progetto(n. 6), utenti coinvolti attivamente nel progetto
(n. 40), Istituti Scolastici coinvolti (n. 6), studenti coinvolti nelle diverse attività
(fino a n. 600).
- inserimento dei progetti nel Piano dell’Offerta Formativa, P.O.F., dell’Istituto
scolastico per sviluppo della continuità educativa del progetto
- aumento del coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza e nella valutazione
delle attività
- mantenimento del sistema di monitoraggio e di verifica dell’attività nel corso
dell’anno
- organizzazione di 1 iniziativa di sensibilizzazione in collaborazione con il Centro
Servizi per il Volontariato e il coinvolgimento degli Enti Locali e delle scuole
Anno 2013
TARGET UTENZA
Persone disabili e le loro
famiglie
Anno 2014
TARGET UTENZA
Persone disabili e le loro
famiglie
RISULTATI PREVISTI
- incremento a n. 70 interventi per 140 ore complessive di attività degli interventi
nelle scuole di diverso ordine e grado del territorio dell’Aulss
- incremento del numero di:
servizi che aderiscono al progetto (n. 7), utenti coinvolti attivamente nel
progetto (n. 45), Istituti Scolastici coinvolti (n. 7), studenti coinvolti nelle
diverse attività (n. 700).
- inserimento dei progetti nel Piano dell’Offerta Formativa, P.O.F., dell’Istituto
scolastico per sviluppo della continuità educativa del progetto
- aumento del coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza e nella valutazione
delle attività
- mantenimento del sistema di monitoraggio e di verifica dell’attività nel corso
dell’anno
- organizzazione di 1 iniziativa di sensibilizzazione in collaborazione con il Centro
Servizi per il Volontariato e con il coinvolgimento degli Enti Locali e delle scuole
RISULTATI PREVISTI
- mantenimento di n. 70 interventi per 140 ore complessive di attività nelle scuole di
diverso ordine e grado del territorio dell’Aulss
- mantenimento del numero di:
servizi che aderiscono al progetto (n. 7), utenti coinvolti attivamente nel
progetto (n. 45), Istituti Scolastici coinvolti (n. 7), studenti coinvolti nelle
diverse attività (n. 700).
- inserimento dei progetti nel Piano dell’Offerta Formativa, P.O.F., dell’Istituto
scolastico per sviluppo della continuità educativa del progetto
- aumento del coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza e nella valutazione
delle attività
- mantenimento del sistema di monitoraggio e di verifica dell’attività nel corso
dell’anno
- organizzazione di 2 iniziative di sensibilizzazione tramite la collaborazione con il
Centro Servizi per il Volontariato e del coinvolgimento degli Enti Locali e delle scuole
73
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Anno 2015
TARGET UTENZA
Progetti
RISULTATI PREVISTI
- incremento a n. 80 interventi per 160 ore complessive di attività degli interventi
nelle scuole di diverso ordine e grado del territorio dell’Aulss
- incremento del numero di:
servizi che aderiscono al progetto (n. 8), utenti coinvolti attivamente nel
progetto (n. 50), Istituti Scolastici coinvolti (n. 8), studenti coinvolti nelle
diverse attività (n. 800).
- inserimento dei progetti nel Piano dell’Offerta Formativa, P.O.F., dell’Istituto
scolastico per sviluppo della continuità educativa del progetto
- aumento del coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza e nella valutazione
delle attività
- mantenimento del sistema di monitoraggio e di verifica dell’attività nel corso
dell’anno
- organizzazione di 2 iniziative di sensibilizzazione tramite la collaborazione con il
Centro Servizi per il Volontariato e del coinvolgimento degli Enti Locali e delle
scuole
Persone disabili e le loro
famiglie
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Educatori professionali
Comuni
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
1,1
2
1,1
2
Totale
3,1
3,1
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
Enti e
Istituti
religiosi
IPAB
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
DENOMINAZIONE ENTE
A.U.l.s.s. n. 9
Cooperative Sociali
P
G
Scuola
Centro Servizi Volontariato
P
P
G
G
AZIONI ANNI 2011-2015
1. Diffusione di materiale informativo sui diversi progetti alle scuole (tramite contatti diretti e
pubblicazioni del S.E.P.S. Servizio Educazione e Promozione alla Salute)
2. Incontri di programmazione e di valutazione dell’attività fra gli operatori e gli insegnanti
3. Creazione di una rete fra operatori, servizi e Centro Servizi per il Volontariato
4. Attuazione interventi di sensibilizzazione
5. Incontri di monitoraggio e verifica dell’attività
74
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
Azioni
DISABILITA’
1
2
3
4
5
Progetti
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015
Tipologia indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di processo
(al 31.12):
Di esito
(al 31.12):
Di esito
(al 31.12):
Di esito
(al 31.12):
n. servizi diurni coinvolti/n. servizi diurni del territorio
n. istituti scolastici coinvolti/n. istituti scolastici previsti
25%
90%
n. interventi monitorati e verificati/ n. interventi attivati
100%
n. ore di intervento realizzate / n. ore di intervento previste
90%
n. utenti che partecipano/ n. utenti previsti
90%
n. studenti coinvolti/ n. studenti previsti
80%
n. iniziative sensibilizzazione in collaborazione con CSV/ n.
iniziative previste
100%
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
2011
2012
2013
2014
2015
Costo del personale già ricompreso nel costo dei
servizi per persone disabili
Costo del personale
Aggiornamento e
diffusione progetti
di sensibilizzazione
con le scuole e la
comunità
Costo dei beni sanitari e non
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Aggiornamento e diffusione progetti di sensibilizzazione con le scuole e la comunità
Costo del personale già ricompreso nel
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
costo dei servizi per persone disabili
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
75
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
7
DISABILITA’
Progetti
Progetto di salute/benessere: Prosecuzione e potenziamento di interventi innovativi e di
coinvolgimento della Comunità nell’ambito dei centri diurni e delle attività a carattere diurno
Direttore di progetto: dr.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
Capo progetto: dr. Luca Calò (Educatore Professionale Area Disabilità A.U.l.s.s. n. 9)
PREMESSA
Negli ultimi anni sono state avviate, sviluppate e consolidate delle esperienze, attività e progettualità
rivolte agli utenti dei servizi diurni che rispondessero in maniera innovativa ai bisogni ed alle esigenze di
una maggiore partecipazione ed integrazione sociale delle persone con disabilità.
I progetti prevedono attività di tipo creativo ed artistico che coinvolgono utenti di diversi servizi,
favorendo la partecipazione e la collaborazione delle famiglie e delle risorse del territorio, in particolare
associazioni, volontari, cooperative sociali, enti ed istituzioni, sviluppando percorsi e non eventi di
integrazione sociale, che abbiano pertanto un impatto, una ricaduta e una continuità nella comunità dove
si svolgono.
Ogni anno vengono attivati numerosi progetti che, con differenti articolazioni, coinvolgono mediamente
350 utenti dei servizi diurni secondo criteri di equità nella possibilità di accesso alle attività.
I progetti di lavoro attuati sono scelti in modo da permettere di creare collegamenti e collaborazioni con il
territorio:
laboratori artigianali (ceramica, tessitura, cesteria, lavorazione del legno, ricamo, cartapesta);
laboratorio di teatro e danza;
progetto di educazione al suono e alla musica;
progetto “pittura”;
progetto “libera espressione pittorica”;
progetto “sportivamente abili”;
progetto “fotografia”;
progetto di sviluppo della comunicazione con ausili tecnologici;
progetti individuali di inserimento sociale in contesto lavorativo;
progetti individuali di inserimento sociale;
gite e uscite a carattere ricreativo e culturale.
I laboratori ed i progetti vengono attuati nei singoli centri o in gruppi di lavoro che aggregano utenti di
più centri. Vengono attivate collaborazioni con consulenti, artigiani, artisti, associazioni culturali,
ricreative, sportive e di volontariato. Per quanto riguarda i prodotti dei laboratori artigianali, questi
vengono fatti conoscere in occasione di feste o manifestazioni locali e durante incontri con gruppi classe
durante i quali i giovani disabili trasmettono ai bambini la loro conoscenza delle abilità manuali ed
espressive. Per i progetti “teatro”, “pittura”, “fotografia” i giovani disabili maggiormente interessati
vengono coinvolti in manifestazioni locali.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.L.S.S. n. 9
OBIETTIVI
-
Coinvolgere la comunità locale ed in particolare le associazioni di famiglie e i rappresentanti dei
familiari in progetti che valorizzino il protagonismo delle persone disabili e favoriscano la loro
inclusione come risorsa della comunità.
Dare risposta ai bisogni consolidati ed emergenti di integrazione sociale e di partecipazione attiva alla
comunità delle persone disabili e delle loro famiglie.
Sperimentare e verificare strategie innovative (relazionali, sociali, creative, artistiche) per lo sviluppo
di percorsi educativi delle persone disabili.
76
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
Persone, giovani o adulte, con diversi gradi di disabilità
inseriti nei Servizi Diurni del territorio, gestiti
dall’A.U.l.s.s. e convenzionati, che partecipano ai progetti
in base ai loro interessi e alle loro potenzialità. (n.378
persone nell’anno 2010, che saranno progressivamente
aumentate).
RISULTATI PREVISTI
- Creazione di una rete fra le associazioni delle famiglie
interessate, gli operatori e i volontari coinvolti nei diversi
progetti (incremento delle collaborazioni e delle sinergie)
- Rinnovo dei referenti di progetto (coinvolgendo anche i
coordinatori dei servizi convenzionati e volontari delle
associazioni)
- Aumento del numero delle persone disabili partecipanti
- 2 incontri di presentazione e di valutazione dei progetti
organizzati in collaborazione con le famiglie, le
associazioni di volontariato e i servizi
- Corso di formazione per operatori e volontari per lo
sviluppo di competenze sulla gestione dei progetti e sui
contenuti specifici di ogni progetto innovativo
- Diffusione e sviluppo della comunicazione e della
visibilità degli eventi utilizzando differenti mezzi (sito
Aulss, intranet, stampa e televisioni locali)
Anno 2012
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
2 incontri di presentazione e di valutazione dei progetti
organizzati in collaborazione con le famiglie, le
Persone, giovani o adulte, con diversi gradi di disabilità associazioni di volontariato e i servizi
inseriti nei Servizi Diurni del territorio, gestiti - Organizzazione di 2 iniziative in collaborazione con
dall’A.U.l.s.s. e convenzionati, che partecipano ai progetti Amministrazioni locali e con il coinvolgimento di
in base ai loro interessi e alle loro potenzialità.
associazioni di volontariato del territorio
- Organizzazione di 2 percorsi di laboratorio creativo ed
artistico con la partecipazione mista (persone disabili e
studenti)
Anno 2013
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
- Aumento del numero delle persone disabili partecipanti
2 incontri di presentazione e di valutazione dei progetti
organizzati in collaborazione con le famiglie, le
associazioni di volontariato e i servizi
– Valutazione dei progetti e rilevazione soddisfazione degli
utenti/famiglie (somministrazione questionario e/o focus
Persone, giovani o adulte, con diversi gradi di disabilità group)
inseriti nei Servizi Diurni del territorio, gestiti - Corso di formazione per operatori e volontari per lo
dall’A.U.l.s.s. e convenzionati, che partecipano ai progetti sviluppo di competenze sulla gestione dei progetti e sui
in base ai loro interessi e alle loro potenzialità.
contenuti specifici di ogni progetto innovativo
- Organizzazione di 2 percorsi di laboratorio creativo ed
artistico con la partecipazione mista (persone disabili e
studenti)
- Organizzazione di 2 iniziative in collaborazione con
Amministrazioni locali e con il coinvolgimento di
associazioni di volontariato del territorio
Anno 2014
TARGET UTENZA
Persone, giovani o adulte, con diversi gradi di disabilità
inseriti nei Servizi Diurni del territorio, gestiti
dall’A.U.l.s.s. e convenzionati, che partecipano ai progetti
in base ai loro interessi e alle loro potenzialità.
RISULTATI PREVISTI
-2 incontri di presentazione e di valutazione dei progetti
organizzati in collaborazione con le famiglie, le
associazioni di volontariato e i servizi
- Organizzazione di 2 percorsi di laboratorio creativo ed
artistico con la partecipazione mista (persone disabili e
studenti)
- Organizzazione di 2 iniziative in collaborazione con
Amministrazioni locali e con il coinvolgimento di
associazioni di volontariato del territorio
77
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
Anno 2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
- Aumento del numero delle persone disabili partecipanti
- 2 incontri di presentazione e di valutazione dei progetti
organizzati in collaborazione con le famiglie, le
associazioni di volontariato e i servizi
– Valutazione dei progetti e soddisfazione degli
utenti/famiglie (somministrazione questionario e/o focus
group)
- Corso di formazione per operatori e volontari per lo
sviluppo di competenze sulla gestione dei progetti e sui
contenuti specifici di ogni progetto innovativo
- Organizzazione di 2 percorsi di laboratorio creativo ed
artistico con la partecipazione mista (persone disabili e
studenti)
- Organizzazione di 2 iniziative in collaborazione con
Amministrazioni locali e con il coinvolgimento di
associazioni di volontariato del territorio
Persone, giovani o adulte, con diversi gradi di disabilità
inseriti nei Servizi Diurni del territorio, gestiti
dall’A.U.l.s.s. e convenzionati, che partecipano ai progetti
in base ai loro interessi e alle loro potenzialità.
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Educatori professionali
OSS
Comuni
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
2,5
4
2
3,5
4,5
7,5
Totale
6,5
5,5
12
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Privato
Istituti
no
religiosi profit
Privato
Profit
Altro ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Cooperative sociali
Privato no profit
P
G
Associazioni di volontariato
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNI 2011-2015
1. Rinnovo dei referenti di ogni progetto (coinvolgendo anche i coordinatori dei servizi convenzionati e
associazioni di volontariato)
2. Avvio/rinnovo dei progetti
3. Creazione di una rete fra gli operatori e le associazioni coinvolte nei diversi progetti
4. Corso di formazione per operatori e volontari per sviluppo di competenze sulla gestione dei progetti e
sui contenuti specifici di ogni progetto innovativo
5. Incontri di presentazione e di valutazione dei progetti organizzati in collaborazione con le famiglie, le
associazioni di volontariato e i servizi
78
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
Azioni
DISABILITA’
1
2
3
4
5
Progetti
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
n. servizi diurni coinvolti/n. servizi diurni territorio Aulss
80%
Di struttura:
n. progetti innovativi attivati/ n. progetti innovativi previsti
90%
Di processo
(al 30.06):
Di processo
(al 31.12):
n. progetti monitorati e valutati/n. progetti avviati anno precedente
100%
n. incontri di presentazione progetti in collaborazione con le famiglie,
le associazioni di volontariato e i servizi
/n. incontri previsti
100%
Di esito
(al 31.12):
n. utenti che partecipano ai progetti/n. utenti dei servizi diurni
60%
Di esito
(al 31.12):
n. iniziative di integrazione sociale realizzate/n. iniziative di integrazione
sociale previste
90%
Di esito
(al 31.12):
n. associazioni di volontariato coinvolte/ n. progetti innovativi avviati
40%
Di esito
(al 31.12.2013,
2014, 2015)
n. familiari con questionario gradimento positivo/ n. familiari che hanno
restituito e compilato il questionario
80%
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Prosecuzione e
potenziamento di
interventi innovativi e
di coinvolgimento della
Comunità nell’ambito
dei centri diurni e delle
attività a carattere
diurno
2011
2012
2013
2014
2015
14.000,00
14.000,00
14.000,00
14.000,00
14.000,00
Costo del
personale
Costo dei beni
sanitari e non
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per
acquisto integrato
o parziale di
94.146,25
94.146,25
94.146,25
94.146,25
94.146,25
servizi da
soggetti terzi*
TOTALE COSTI* 108.146,25 108.146,25 108.146,25 108.146,25 108.146,25
*Si evidenziano i costi limitatamente al finanziamento regionale vincolato per i progetti innovativi dei Centri Diurni
79
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DISABILITA’
Progetti
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Prosecuzione e potenziamento di interventi innovativi e di coinvolgimento della Comunità
nell’ambito dei centri diurni e delle attività a carattere diurno
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
108.146,25
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
94.146,25
Regione
indistinti
Fondo sanitario
14.000,00
vincolati
(Fondo non autosuff.)
Totale finanziamento regione
108.146,25
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
108.146,25
80
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
DIPENDENZE
81
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
82
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
1
DIPENDENZE
Progetti
Progetto di benessere: “Mamma beve Bimbo beve”: la comunicazione propedeutica all’intervento
educativo, nella prevenzione dei rischi legati al consumo di alcol in gravidanza e allattamento.
Direttore di progetto: dott.ssa Patrizia Riscica
Capo progetto: dott.ssa Giuliana Moino
PREMESSA
Il progetto rientra in una strategia aziendale di approccio ai problemi dell’alcol che l’ Unità Operativa di
Alcologia del Ser.D. 1 dell’A.ULSS n. 9 di Treviso sta sviluppando negli ultimi anni, attraverso un piano
coordinato di prevenzione alcologica.
Il progetto “Mamma Beve - Bimbo Beve” si sviluppa nell’ambito delle due macro-azioni previste da un
progetto di più ampio respiro denominato “Kambio Marcia - In attesa, Kambia”, indirizzato alle donne in
età fertile e pensato con la finalità di ridurre i rischi legati al consumo, anche in modica quantità, di
bevande alcoliche in gravidanza e in allattamento, realizzato in collaborazione con l’Unità Complessa di
Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero di Treviso, nell’ambito di un dottorato di ricerca (20082010) dell’Università degli Studi di Trieste. Il progetto “Kambio Marcia – In attesa, Kambia” è strutturato
in due principali ambiti di azione:
1. La ricerca: costituita da diversi studi rivolti ai professionisti sociosanitari e alla popolazione del
territorio dell’A.U.L.S.S. n. 9, il cui obiettivo è la rilevazione della percezione e delle conoscenze circa
le abitudini di consumo delle bevande alcoliche in relazione ai rischi in gravidanza e allattamento.
2. La comunicazione: che consiste nella messa in rete dei soggetti coinvolti dentro e fuori l’Azienda
sociosanitaria e nella diffusione di un messaggio di salute attraverso varie azioni di marketing sociale,
al fine di disporre il target-destinatari ad azioni educative.
“Mamma Beve-Bimbo Beve” è il progetto che permetterà di sviluppare la comunicazione sulla finalità
generale di “Kambio Marcia – In attesa Kambia”. Le azioni prevedono il coinvolgimento di partner che:
- siano rappresentativi dei modelli commerciali di consumo, anche dell’alcol e del divertimento;
- siano più vicini ad ambiti di vita in cui la donna e il bambino sono l’oggetto di attenzione, di desiderio e
di cura, nonché il luogo della relazione più autentica madre-figlio.
Il piano di comunicazione prevede anche la diffusione di alcuni dati della ricerca, così da finalizzare
l’informazione alla realtà locale.
Il piano di comunicazione inoltre dovrebbe favorire nella comunità anche una maggiore consapevolezza
della sensibilità che l’azienda sociosanitaria sta maturando a favore della salute dei cittadini residenti e
nascituri.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.L.S.S. n. 9 con possibile estensione a livello regionale.
OBIETTIVI
Favorire il coinvolgimento della comunità nella prevenzione dei rischi e dei danni alcol correlati in
gravidanza e allattamento, mediante azioni di marketing sociale intra ed extra Aziendale, al fine di ridurre
lo stigma e i sensi di colpa, in particolare nelle donne in età fertile, in gravidanza e in allattamento, nella
prospettiva di una proposta educativa mirata.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Un grado generale di conoscenza e adozione di
La popolazione di donne in età fertile, in gravidanza e in comportamenti protettivi circa la prevenzione dei rischi
allattamento, le famiglie
residenti sul territorio correlati all’uso di alcol in gravidanza e allattamento, in:
dell’A.U.L.S.S. n. 9.
donne, neo-genitori e/o familiari che accedono ai servizi
territoriali dell’area materno infantile, durante l’anno.
Gli operatori socio sanitari e operatori del privato sociale
operanti in ambiti affini al progetto, sul territorio
dell’A.U.L.S.S. n. 9.
Aumento della conoscenza della F.A.S.D. (Fetal Alcohol
Spectrum Disorders) e della prevenzione
Gli operatori di altre Aziende U.L.S.S. della Regione
Veneto
83
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
Anni 2012-2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Conoscenza e adozione di comportamenti protettivi circa
la prevenzione dei rischi correlati all’uso di alcol in
La popolazione di donne in età fertile, in gravidanza e in
gravidanza e allattamento, in: donne, neo-genitori e/o
allattamento
familiari che accedono ai servizi territoriali dell’area
materno infantile, durante l’anno.
Aumento informazione su come prevenire la F.A.S.D.
La popolazione generale
(Fetal Alcohol Spectrum Disorders) in gravidanza e
allattamento
Gli operatori socio sanitari e operatori del privato sociale
operanti in ambiti affini al progetto, sul territorio
Aumento della conoscenza della F.A.S.D. (Fetal Alcohol
dell’Az.ULSS9
Spectrum Disorders) e della prevenzione
Gli operatori di altre Aziende U.L.S.S. della Regione
Veneto
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE – PREVISTE
Figure
professionali
Comuni
(Unità equivalenti)
Medico
Educatore Prof.le
Operatore URP-Comunicazione e
Marketing
Capo Ostetrica U.O.C. Ostetricia
Ginecologia
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
0,07
0,56
Totale
Totale
0,07
0,56
0,07
0,07
0,03
0,03
0,73
0,73
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
A.U.l.s.s. n. 9
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Lions Club / onlus
Poliambulatori
sanitari/Agenzia
comunicazione/
Università degli studi di
Trieste / Motorizzazione
civile / Provincia di Treviso
Ascom-FIPE / Ebicom
provinciali
P
G
P
G
P
G
P
G
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
84
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
altro
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
AZIONI ANNO 2011
1. Divulgazione del messaggio di prevenzione mediante articoli di stampa o distribuzione di materiale
informativo
2. Interventi di informazione e comunicazione mediante il sito www.mammabevebimbobeve.it per
migliorare la conoscenza nella popolazione della tematica in questione.
3. Interventi educativi rivolti alle donne in gravidanza e allattamento
4. Consulenza, interventi formativo/informativi sugli operatori sociosanitari e Onlus del territorio
dell’A.ULSS n. 9
5. Consulenza e formazione agli operatori di altre A.ULSS richiedenti, della Regione Veneto
6. Rilevazione dei risultati attesi
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
6
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
n. operatori coinvolti/n. operatori previsti (n. 5)
100%
Di processo
(al 30.06):
n. attività previste/n. attività realizzate (n. 3)
50%
n. persone sensibilizzate/n. persone contattate (range n. 500–750)
70%
n. operatori sensibilizzati/n. operatori contattati (range n. 100–300)
60%
Di esito
(al 31.12):
AZIONI ANNI 2012-2015
1. Divulgazione del messaggio di prevenzione mediante articoli di stampa o distribuzione di materiale
informativo
2. Interventi di informazione e comunicazione mediante il sito www.mammabevebimbobeve.it per
migliorare la conoscenza nella popolazione della tematica in questione.
3. Interventi educativi rivolti alle donne in gravidanza e allattamento
4. Consulenza, interventi formativo/informativi sugli operatori sociosanitari e Onlus del territorio
dell’A.ULSS n. 9
5. Consulenza e formazione agli operatori di altre A.ULSS richiedenti, della Regione Veneto
6. Rilevazione dei risultati attesi
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
5
6
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
n. operatori coinvolti /n. operatori previsti (n. 5)
100%
Di processo
(al 30.06):
n. attività previste/n. attività realizzate (n. 3)
50%
n. persone sensibilizzate/n. persone contattate (range n. 500–750)
70%
n. operatori sensibilizzati/n. operatori contattati (range n. 50 – 100)
60%
Di esito
(al 31.12):
85
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
“Mamma beve
Bimbo beve”
2011
2012
2013
2014
2015
Costo del personale
29.126,90 29.563,80 30.007,26 30.457,37 30.914,23
Costo dei beni sanitari e non
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti
terzi
TOTALE COSTI 29.126,90 29.563,80 30.007,26 30.457,37 30.914,23
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: “Mamma beve Bimbo beve”
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
29.126,90
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
29.126,90
86
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
29.126,90
29.126,90
Piano di Zona
2011-2015
2
DIPENDENZE
Progetti
Progetto di benessere: “Prevenzione delle patologie correlate: Epatite HCV (Hepatitis C Virus)”
Direttore di progetto: dott. Germano Zanusso (Direttore Dipartimento Dipendenze patologiche Aulss 9)
Capo progetto: dr.ssa M.A. Giacomin (Medico Responsabile Unità Operativa Semplice Ser.D. Dss n. 4)
PREMESSA
Dalla relazione annuale al Parlamento sull’uso di sostanze stupefacenti e sullo stato della
tossicodipendenza in Italia (2009-2010) si evince che la prevalenza media nazionale dei soggetti testati
“HCV” (Hepatitis C Virus) positivo”, già in carico al Ser.D, è risultata del 58,5%. Basso risulta inoltre
l’utilizzo del test per l’”Epatite C”, soprattutto per i nuovi tossicodipendenti afferenti ai Servizi: la
percentuale media degli utenti sottoposti al test sierologico è del 46%.
Sia i pazienti non diagnosticati, sia quelli già diagnosticati “HCV positivo”, ma senza cura, rappresentano
un serbatoio per l’ulteriore diffusione dell’infezione.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
A.U.L.S.S. n. 9 (Distretto Socio Sanitario n. 4)
OBIETTIVI
Riduzione dei nuovi casi di “HCV positivo”;
Riduzione delle eventuali complicanze dei soggetti “HCV positivo”.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anni 2011-2015
TARGET UTENZA
Utenti Ser.D.: Tossicodipendenti e pazienti con problemi
alcolcorrelati
Utenti Ser.D.:Tossicodipendenti e pazienti con problemi
alcolcorrelati
RISULTATI PREVISTI
Riduzione dell’incidenza delle siero conversioni di “HCV
positivo”
Riduzione dello sviluppo delle complicanze
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Medico
Infermiere
Psicologo
Comuni
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
0,33
0,11
0,06
0,50
Totale
0,33
0,11
0,06
0,50
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione
Enti e
Ass.
IPAB Istituti
Comuni
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti
religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
DENOMINAZIONE
ENTE
A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
87
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
altro
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
AZIONI ANNI 2011-2015
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Colloquio infermieristico
Esami ematochimici
Visita medica
Follow up con esami e visite
Individuazione dei casi idonei alla presa in carico dell’epatologo
Colloquio e test con psicologo per i casi selezionati
Invio dei pazienti “HCV positivo” allo specialista gastroenterologo
Coordinamento tra Ser.D e gastroenterologia per la co-gestione dei casi
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
6
7
8
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2015
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
operatori coinvolti/ n. 6 operatori previsti
90%
n. test HCV somministrati/ n. pazienti in carico
100%
n. visite medico Ser.D./n. pazienti in carico
100%
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
n. visite gastroenterologo/n. casi HCV positivi
80%
n. colloqui psicologo/n. casi selezionati come idonei alla terapia di
prescrizione del gastroenterologo
70%
n. test sierologici/n. pazienti in carico
90%
n. pazienti monitorati in 6 mesi/n. visite gastroenterologo
70%
n. siero conversioni/n. complicanze alla terapia di prescrizione del
gastroenterologo
60%
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
“Prevenzione
delle patologie
correlate: Epatite
HCV (Hepatitis C
Virus)”
Costo del personale
Costo dei beni sanitari e non
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti
terzi
2011
33.208,66
2012
33.706,79
2013
34.212,39
2014
34.725,57
2015
35.246,46
TOTALE COSTI 33.208,66 33.706,79 34.212,39 34.725,57 35.246,46
88
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: “Prevenzione delle patologie correlate: Epatite HCV (Hepatitis C Virus)”
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
89
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
33.208,66
33.208,66
33.208,66
33.208,66
Piano di Zona
2011-2015
3
DIPENDENZE
Progetti
Progetto di benessere: “Sostegno Orientamento - Occupazione - Inclusione”
Direttore di progetto: dott. Germano Zanusso (Direttore Dipartimento Dipendenze patologiche A.Ulss n. 9)
Capo progetto: dott.ssa Chiara Gobbo (Responsabile SIL .A.Ulss n. 9)
PREMESSA
L’Area Riabilitativo Lavorativa rappresenta un’ area di priorità per il Dipartimento Dipendenze alla luce del
bisogno rilevato sul piano clinico-riabilitativo e in ordine al bisogno d’inclusione sociale di cui la
dimensione occupazionale rappresenta passaggio discriminante.
Il presente progetto intende essere una naturale continuazione del primo progetto “Percorso Lavoro”
(2000-2005) a titolarità dell’Azienda ULSS n. 9. Il suindicato progetto era finalizzato ad attività di
orientamento, consulenza e valutazione dei soggetti quindi all’accesso ai tirocini formativi con specifico
tutoraggio. Fin dall’inizio si è posta attenzione alla modulazione delle esperienze riconoscendo nelle
Cooperative Sociali il luogo privilegiato di partenza in quanto in grado di garantire osservazione e
apprendimento in contesto protetto e propedeutico rispetto ad un prosieguo in situazioni occupazionali
più complesse e appartenenti al libero mercato.
A questo è seguito il “Progetto Lavoro - Area Dipendenze con titolarità del Consorzio Intesa” (20062010), che ha permesso di consolidare la connessione e la sinergia pubblico – privato sul piano della
formazione e riabilitazione al lavoro creando nuove opportunità d’integrazione lavorativa per le persone
dipendenti da sostanze legali ed illegali.
Le sovraesposte progettualità rappresentano nella loro continuità d’obiettivi ed azioni degli step
propedeutici alla maturità progettuale di oggi che richiede una regia congrua ad un coordinamento
strategico fra le istanze che si occupano d’inserimento lavorativo, in grado di capitalizzare l’esperienza fin
qui realizzata sia per numero di soggetti coinvolti sia per la rete di risorse partecipi.
L’esperienza oramai consolidata ha evidenziato la necessità di interventi specifici, qualificati e continuativi
in questo ambito, a fronte di una maggiore richiesta di accompagnamento da parte dell’utenza.
Bassi livelli di professionalità, scarsa tenuta al lavoro, co-presenza di più disturbi oltre alla dipendenza o
stati di invalidità e riduzione delle risorse occupazionali, sintomatologia instabile, difficoltà ad aderire a
percorsi riabilitativi strutturati sono le principale caratteristiche delle persone prese in carico nei Progetti.
Nel tempo tutto questo, sommato alla condizione del mercato del lavoro sempre più selettivo,
parcellizzato e discontinuo, rendono talvolta molto difficile il reinserimento se non in contesti del privato
sociale o con accompagnamenti mirati e di continuo sostegno.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Territorio A.U.L.S.S. n. 9.
OBIETTIVI
•
•
•
•
Garantire una continuità con le precedenti progettualità per favorire la capitalizzazione dell’esperienza
Implementare il coordinamento tra Servizi intra-aziendali (Dipartimento Dipendenze e SIL- Servizio
Inserimento Lavorativo) che si occupano di reinserimento socio lavorativo di soggetti alcoltossicodipendenti svantaggiati
Implementare l’integrazione tra pubblico (A.ULSS, Comuni, Provincia), Privato Sociale e mondo del
lavoro per consolidare e aggiornare la rete per l’integrazione lavorativa
Individuare strumenti di misurazione di esito e di valutazione di processo
90
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Potenziamento della rete
Definizione e sottoscrizione di un Protocollo operativo tra i
Servizi intra-aziendali e interistituzionali:
servizi dell’Azienda ULSS, con le Cooperative Sociali, in
S.I.L. (Servizio Inserimento lavorativo), Consorzio Intesa, particolare con il Consorzio Intesa e altri Enti Pubblici
Dipartimento Dipendenze
coinvolti
Erogazione di n. 5 incentivi economici per assunzioni in
azienda o cooperativa sociale
Definizione di percorsi personalizzati che prevedano una
gradualità, sia in termini temporali che di obiettivi, a
partire dall’orientamento e ricerca attiva del lavoro, ai
tirocini osservativi/di orientamento, ai tirocini mirati al
collocamento e ai progetti d’inserimento sociale in
contesto lavorativo
Persone con problemi di dipendenza da sostanze legali ed Realizzazione di almeno n. 6 percorsi di integrazione
lavorativa in Azienda di soggetti alcol e tossicodipendenti,
illegali
con tutoraggio
Realizzazione di almeno n. 12 percorsi di integrazione
lavorativa in Cooperativa, con tutoraggio.
Avvio sperimentale n. 5 percorsi di laboratori di
orientamento e ricerca attiva del lavoro già esistenti nel
territorio
Anni 2012-2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Potenziamento della rete
Definizione e sottoscrizione di un Protocollo operativo tra i
Servizi intra-aziendali e interistituzionali:
servizi dell’Azienda ULSS, con le Cooperative Sociali, in
S.I.L. (Servizio Inserimento lavorativo), Consorzio Intesa, particolare con il Consorzio Intesa e altri Enti Pubblici
Dipartimento Dipendenze
coinvolti.
Erogazione di n. 5 incentivi economici per assunzioni in
azienda o cooperativa sociale.
Definizione di percorsi personalizzati che prevedano una
gradualità, sia in termini temporali che di obiettivi, a
partire dall’orientamento e ricerca attiva del lavoro, ai
tirocini osservativi/di orientamento, ai tirocini mirati al
collocamento e ai progetti d’inserimento sociale in
contesto lavorativo
Persone con problemi di dipendenza da sostanze legali ed Realizzazione di almeno n. 6 percorsi di integrazione
illegali
lavorativa in Azienda di soggetti alcol e tossicodipendenti,
con tutoraggio.
Realizzazione di almeno n. 12 percorsi di integrazione
lavorativa in Cooperativa, con tutoraggio
Avvio sperimentale n. 5 percorsi di laboratori di
orientamento e ricerca attiva del lavoro già esistenti nel
territorio tutoraggio
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
Comuni
(Unità equivalenti)
Assistenti sociali
Assistente sociale Responsabile
Operatori Sociali
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
0,74
0,19
1,50
0,93
1,50
91
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Totale
0,74
0,19
1,50
2,43
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti
religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
DENOMINAZIONE
ENTE
A.U.l.s.s. n. 9
Comuni Territorio
A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Consorzio Intesa
G
G
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Incontri periodici tra servizi
Sottoscrizione e avvio a regime buone prassi con le Cooperative Sociali
Individuazione di una formazione condivisa
Stesura e sottoscrizione protocollo operativo tra Servizi A.Ulss, Privato Sociale, altri Enti Pubblici
Colloqui di conoscenza ed orientamento, bilancio competenze
Predisposizione dei percorsi personalizzati
Verifiche in azienda
Giornata studio per la condivisione dell’esperienza
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
6
7
8
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
Standard
operatori coinvolti/ n. 10 operatori previsti
80%
finanziamento erogato/ finanziamento previsto
100%
n. incontri gruppo di lavoro effettuati/n. incontri gruppo di lavoro previsti
80%
n. cooperative sociali coinvolte/n. cooperative sociali previste
70%
n. tirocini conclusi in cooperative sociali / n. tirocini avviati in cooperative sociali
75%
n. tirocini conclusi in azienda / n. tirocini avviati in azienda
75%
n. percorsi di orientamento realizzati/n. percorsi di orientamento avviati
75%
92
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
AZIONI ANNI 2012-2015
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Incontri periodici tra servizi
Consolidamento buone prassi con le Cooperative Sociali
Elaborazione di una formazione condivisa
Sottoscrizione protocollo operativo tra Servizi A.Ulss, Privato Sociale, altri Enti Pubblici
Colloqui di conoscenza ed orientamento, bilancio competenze
Predisposizione dei percorsi personalizzati
Verifiche in azienda
Giornata studio per la condivisione dell’esperienza
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
6
7
8
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
Standard
operatori coinvolti/n. 10 operatori previsti
finanziamento erogato/finanziamento previsto
n. incontri gruppo di lavoro effettuati/n. incontri gruppo di lavoro previsti
n. cooperative sociali coinvolte/n. cooperative sociali previste
n. tirocini conclusi in cooperativa sociale/n. tirocini avviati in cooperativa sociale
n. tirocini conclusi in azienda/n. tirocini avviati in azienda
n. percorsi di orientamento realizzati/n. percorsi di orientamento avviati
protocollo operativo sottoscritto (A.ULSS, Cooperative Sociali)
80%
100%
80%
70%
75%
75%
75%
Sì
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Sostegno
Orientamento
Occupazione
Inclusione
Costo del personale
Costo dei beni sanitari e
non
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto
integrato o parziale di
servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI
2011
26.475,00
2012
2013
2014
124.320,00
150.795,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: “Sostegno Orientamento Occupazione Inclusione”
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
93
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
150.795,00
26.475,00
124.320,00
150.795,00
150.795,00
2015
Piano di Zona
2011-2015
4
DIPENDENZE
Progetti
Progetto di benessere: “Cre.Attiv@mente” - Progetto di sistema Area Giovani: prevenzione
selettiva , intercettazione precoce e interventi innovativi a favore dei giovani
Direttore di progetto: dott. Germano Zanusso (Direttore Dipartimento Aulss 9)
Capo progetto: dott.ssa Katia Piovesan (Assistente Sociale Ser.D. 1 Treviso)
PREMESSA
La presente progettualità si pone parzialmente in continuità con la progettualità di prevenzione secondo
la D.G.R. n. 2569 e ricerca una connessione fondamentale tra l’ambito progettuale della prevenzione
selettiva e l’ambito più prettamente dedicato ai trattamenti innovativi per il target dei giovani (fascia
d’età 15/24).
Sul fronte quotidiano dell’operatività sia preventiva che trattamentale propria del Dipartimento possiamo
illustrare la seguente evoluzione del fenomeno che ci ha indotto ad articolare i nostri interventi su più
piani e con diversi dispositivi attraverso la presente progettualità che definiamo “di sistema” in
riferimento all’Area Giovani.
Dall’Osservatorio del Dipartimento nel nostro territorio si è rilevato negli ultimi anni, rispetto ai giovani:
un abbassamento dell’età di accesso alle sostanze e la facilità di acquisto delle stesse; la poliassunzione
quale percorso di ricerca di sé e di integrazione sociale; la difficoltà di riconoscimento dei limiti posti dalle
norme sociali e penali; la “normalizzazione” dell’uso da parte anche del mondo adulto.
Una rilevazione dei dati dei questionari sull’uso delle sostanze negli istituti secondari di secondo grado
somministrato nel 2009 a 534 studenti rileva un’importante prossimità alle sostanze (es. negli ultimi 3
mesi il 9% ha toccato spesso qualche tipo di droga, il 14% se l’è spesso sentita proporre, il 15% ha
praticato spesso il binge drinking).
Questo conferma la necessità di dare continuità alle azioni di prevenzione già sperimentate, tese a
contrastare l’approccio e il consumo di sostanze psicoattive in età evolutiva, attraverso l’attivazione di gruppi
di coordinamento territoriali interistituzionali (servizi dell’A.ULSS, dei comuni, del privato sociale, referenti
degli istituti scolastici) con l’obiettivo di progettare azioni di prevenzione condivise quali: spazi di ascolto e
counselling negli istituti secondari di primo grado, interventi in classe di promozione delle life skills.
Negli ultimi anni si è osservato inoltre un considerevole aumento dell’accesso al Ser.D di utenti giovani
(fascia d’età 15/24). Nel 2009 la percentuale di utenti nella fascia in questione rappresentava il 23% del
totale dell’utenza in carico. Nella fascia 15-17 in particolare prevale l’uso di cannabinoidi spesso associato
ad esperienze di drop-out scolastico. L’uso di sostanze, raccontato sovente in termini ludici o di piccola
trasgressione da condividere in gruppo, in realtà può essere preludio di uno svincolo adolescenziale
difficile. Per questa utenza non esistono attualmente degli interventi dedicati all’interno dei servizi. Si
tratta genericamente di giovani che provengono da famiglie “integrate socialmente” o perlomeno non
segnalate ai servizi, né marginali. L’uso di sostanze “leggere” in giovani che manifestano anche altri
comportamenti a rischio (abbandono scolastico e di gruppi strutturati, scarse abilità sociali) può essere un
segnale di vulnerabilità allo sviluppo di dipendenza.
Va dunque rinforzata l’attività di intercettazione precoce e un conseguente “aggancio
terapeutico”che necessita di interventi innovativi dedicati a questa utenza, con modalità e spazi in
parte diversi dai consueti trattamenti del SerD.
Nella pratica della poliassunzione si può osservare negli ultimi due anni l’innestarsi di un ”ritorno” dell’uso
dell’eroina, il cui utilizzo nella modalità fumata o inalata (associato alla capillarità del sistema di offerta
della sostanza) ne ha favorito l’accesso precoce, escludendo i rischi dell’uso endovenoso ma instaurando
la convinzione nei giovani di un uso “ricreativo” possibile anche dell’eroina.
Inoltre l’aumentata potenzialità neuro lesiva di alcune sostanze, confezionate dal marketing in maniera
sempre più appetibile, ha probabilmente contribuito al deterioramento cognitivo o alla slatentizzazione di
problematiche psichiche sempre più evidenti nonostante la giovane età.
Questa utenza, che presuppone un più lungo percorso di presa in carico, evidenzia comunque tutte le
caratteristiche di scarsa motivazione al trattamento e di scarsa strutturazione di sé tipiche
dell’adolescente, e richiede dunque una modalità di aggancio, valutazione e intervento innovativi, che
garantiscano una relazione significativa tra operatori e giovane nel quotidiano.
94
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
Si rileva dunque necessario per il Dipartimento modulare la propria progettualità rispetto al target giovani
considerando diverse fasi e tipologie di intervento fra loro connesse:
la prevenzione selettiva
l’intercettazione precoce
l’intervento innovativo a favore di giovani assuntori a rischio di sviluppare una dipendenza
percorsi di cura innovativi per giovani utenti del Ser.D non trattabili con i consueti interventi
ambulatoriali o residenziali.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Territorio A.U.L.S.S. n. 9.
OBIETTIVI
•
•
•
•
Favorire un sistema integrato di intervento a favore del target giovani (15/24) che si modula su
diversi livelli
Consolidamento delle attività di prevenzione e contrasto al consumo di sostanze psicoattive mediante
attività in ambito scolastico e territoriale
Intercettazione precoce attraverso spazi dedicati di consulenza e aggancio per i giovani assuntori
Avvio di interventi terapeutici innovativi specifici per i giovani dipendenti da sostanze psicoattive che
accedono ai Ser.D
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
Studenti istituti secondari di 1° grado
Genitori
Istituti Comprensivi D.S.S. nn. 1 2 3 4
Studenti istituti secondari di 2° grado
Genitori
Giovani assuntori (15-24)
Famiglie
Istituti Secondari di 2° grado
RISULTATI PREVISTI
Aumento delle situazioni a rischio intercettate e che
possono usufruire di un intervento integrato e tempestivo
Realizzazione progetto “In sostanza..”
Apertura di uno spazio fisico di consulenza e ascolto
Intercettazione precoce
Utenti Ser.D. (15-24)
Famiglie
Servizi che a diverso titolo si occupano di adolescenti
Avvio di uno spazio quotidiano di attività di laboratorio e
terapeutiche dedicate
Motivazione e ritenzione in trattamento
Elaborazione buona prassi per la presa in carico congiunta
di situazioni complesse di adolescenti.
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Assistente sociale
Psicologo
Medico
Educatore
Maestri d’arte
Infermiere
Consulente informatico
Comuni
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
0,51
0,64
0,29
0,21
0,83
2,77
0,92
0,03
0,01
2,22
2,77
1,22
Totale
0,51
0,93
0,21
3,60
0,92
0,03
0,01
6,21
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Privato
Istituti
no
religiosi profit
95
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Privato
Profit
Altro
Altro
ente
pubblico
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
A.U.l.s.s. n. 9
Comuni Territorio
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Centro Solidarietà di Treviso
Professionisti esterni
Ist.ti secondari di 1° e 2°
P
G
P
G
G
G
P
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
Prosieguo/avvio degli Spazi d’ascolto e altri interventi presso gli istituti secondari di 1° grado
Rinnovo incarichi da affiancare all’U.O. di Alcologia e al Ser.D. del D.S.S. n. 1
Monitoraggio progetti sul territorio
Realizzazione e monitoraggio progetto “…In sostanza”
Incontri di coordinamento tecnico operatori Dipartimento
Lavoro di rete con le agenzie educative interessate alla strategia dell’intercettazione precoce
Attivazione nel numero telefonico per i nuovi accessi allo “Spazio Giallo”
Attività terapeutica
Costruzione e implementazione pagina web
Formazione dell’èquipe integrata Ser.D. – CeIS per la realizzazione progetto “Atelier”
Apertura dello spazio diurno e avvio attività laboratori “Atelier”
Incontri d’èquipe di monitoraggio e verifica andamento progetto
Incontri gruppo interservizi
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
96
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia indicatore
Indicatore
Standard
n. operatori impiegati/ n. operatori previsti (n. 41)
80%
finanziamento erogato/finanziamento previsto
100%
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
studenti ist.ti secondari di 2°coinvolti/ studenti ist.ti secondari di 2° previsti
(n. 400)
n. èquipe effettuate pr. “Spazio Giallo”/n. equipe pr. “Spazio Giallo” previste
(20)
n. incontri di coor.to tecnico effettuati/ n. 6 incontri di coor.to tecnico
effettuati
n. incontri di coordinamento territoriale effettuati/n. incontri di coordinamento
territoriali previsti
90%
80%
90%
80%
realizzazione progetto “..in Sostanza”
sì
% conoscenza corretta raggiunta
80%
Allievi ist.ti secondari 1° raggiunti/ Allievi ist.ti secondari 1°previsti (n. 5.000)
90%
Apertura di uno spazio di ascolto e consulenza “Spazio Giallo”
sì
Avvio di uno spazio diurno di presa in carico “L’Atelier”
sì
Elaborazione e condivisione prassi operativa per la cogestione situazioni
adolescenziali complesse
sì
Di esito
(al 31.12):
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Cre.Attiv@mente
Progetto di sistema
Area Giovani:
prevenzione
selettiva ,
intercettazione
precoce e interventi
innovativi a favore
dei giovani
2001
2012
Costo del personale
90.823,00
Costo dei beni
sanitari e non
10.000,00
Costo dei servizi
12.000,00
2013
2014
2015
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto
integrato o parziale
di servizi da
soggetti terzi
137.594,00
TOTALE COSTI 250.417,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: “Cre.Attiv@mente” - Progetto di sistema Area Giovani: prevenzione selettiva , intercettazione
precoce e interventi innovativi a favore dei giovani
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
250.417,00
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
Fondo sociale
97
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
90.823,00
159.594,00
250.417,00
250.417,00
Piano di Zona
2011-2015
DIPENDENZE
98
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
SALUTE MENTALE
99
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
100
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
1
SALUTE MENTALE
Progetti
Progetto di sistema: “Orientamento e ricerca attiva del lavoro”
Direttore di progetto: Dott. Andrea Angelozzi (Responsabile DSM)
Capo progetto: Dr.ssa Gabriella Bressaglia (Assistente Sociale DSM)
PREMESSA
Il Dipartimento di Salute Mentale, nell’ambito della riabilitazione e del reinserimento sociale ha sempre
dato molta rilevanza all’asse lavoro, sia nella dimensione riabilitativa che di inclusione sociale, dotandosi
di diverse risorse per rispondere nel modo più congruo possibile a questo bisogno e favorendo così più
tipologie di percorsi. Sono stati quindi sviluppati e strutturati il protocollo DSM-SIL (Servizio Integrazione
Lavorativa), i percorsi nelle Cooperative Sociali di tipo b) ed il “Progetto Integra” in attuazione della L.
68/98
Con il precedente Piano di Zona 2007-2010 è stato elaborato e proposto un progetto finalizzato
all’orientamento e alla ricerca attiva del lavoro in sinergia con il SIL, la Provincia e le Cooperative b), sul
modello del suddetto Progetto Integra. L'avvio del progetto prevedeva un percorso formativo rivolto agli
operatori.
Nel corso del 2009-2010 è stato elaborato ed attivato il percorso di formazione “Orientamento al lavoro:
strumenti, metodologia, aspetti organizzativi” rivolto agli operatori dei CSM, del SIL, della Provincia e
delle Cooperative b). Trattasi di un percorso di formazione propedeutica all’attivazione del servizio.
Con il presente piano si intende attivare sperimentalmente il progetto di orientamento e ricerca attiva del
lavoro.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.L.S.S. n. 9
OBIETTIVI
−
−
−
Sperimentare il percorso di orientamento al lavoro su 10 soggetti in carico ai CSM, di cui almeno 5
già seguiti dal Servizio Percorsi Personalizzati del Centro per l’Impiego (con problematiche afferenti
all’area della salute mentale)
Favorire il collocamento al lavoro attraverso l’orientamento strutturato e la ricerca attiva del lavoro
Sperimentare in una fase successiva il progetto Individual Placement and Support (IPS) modello
operativo sviluppato negli Stati Uniti (con relativo manuale per la formazione di operatori IPS) per
l’inserimento di utenti dei servizi di salute mentale nel mondo del lavoro.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
avvio del servizio di orientamento
utenza in carico al DSM con l’accertamento della L.68/98;
coinvolgimento di almeno 4 soggetti
utenza che non gode dei diritti della L. 68/98 e non è
presa in carico con progetti terapeutico riabilitativi
sull’asse lavoro, che si trova in difficoltà nell’accedere per
coinvolgimento di almeno 2 soggetti
la prima volta al mondo del lavoro o che si trova in
difficoltà nell’attuale occupazione e vorrebbe cambiare
situazione lavorativa,
soggetti che conseguentemente alla patologia psichiatrica
coinvolgimento di almeno 1 soggetti
hanno perso il posto di lavoro e vorrebbero reintegrarsi.
Anno 2012
TARGET UTENZA
utenza in carico al DSM con l’accertamento della L.68/98
RISULTATI PREVISTI
Consolidamento servizio per l'orientamento Progettazione e
avvio sperimentale IPS
coinvolgimento di 5 soggetti
utenza che non gode dei diritti della L. 68/98 e non è
presa in carico con progetti terapeutico riabilitativi
sull’asse lavoro, che si trova in difficoltà nell’accedere per
coinvolgimento di 3 soggetti
la prima volta al mondo del lavoro o che si trova in
difficoltà nell’attuale occupazione e vorrebbe cambiare
situazione lavorativa.
soggetti che conseguentemente alla patologia psichiatrica
coinvolgimento di 2 soggetti
hanno perso il posto di lavoro e vorrebbero reintegrarsi
101
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
Progetti
Anno 2013
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Consolidamento sperimentazione servizio per
l'orientamento
utenza in carico al DSM con l’accertamento della L.68/98;
Consolidamento sperimentazione IPS
coinvolgimento di 7 soggetti
utenza che non gode dei diritti della L. 68/98 e non è
presa in carico con progetti terapeutico riabilitativi
sull’asse lavoro, che si trova in difficoltà nell’accedere per
coinvolgimento di 5 soggetti
la prima volta al mondo del lavoro o che si trova in
difficoltà nell’attuale occupazione e vorrebbe cambiare
situazione lavorativa,
soggetti che conseguentemente alla patologia psichiatrica
coinvolgimento di 3 soggetti
hanno perso il posto di lavoro e vorrebbero reintegrarsi.
Anno 2014
TARGET UTENZA
utenza in carico al DSM con l’accertamento della
L. 68/98;
utenza che non gode dei diritti della L. 68/98 e non è
presa in carico con progetti terapeutico riabilitativi
sull’asse lavoro, che si trova in difficoltà nell’accedere
per la prima volta al mondo del lavoro o che si trova in
difficoltà nell’attuale occupazione e vorrebbe cambiare
situazione lavorativa,
soggetti che conseguentemente alla patologia
psichiatrica hanno perso il posto di lavoro e vorrebbero
reintegrarsi.
RISULTATI PREVISTI
Consolidamento sperimentazione servizio per
l'orientamento
Consolidamento sperimentazione IPS
coinvolgimento di 8 soggetti
coinvolgimento di 6 soggetti
coinvolgimento di 5 soggetti
Anno 2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Consolidamento sperimentazione servizio per
l'orientamento
utenza in carico al DSM con l’accertamento della L.68/98;
Consolidamento sperimentazione IPS
coinvolgimento di 10 soggetti
utenza che non gode dei diritti della L. 68/98 e non è
presa in carico con progetti terapeutico riabilitativi
sull’asse lavoro, che si trova in difficoltà nell’accedere per
coinvolgimento di 8 soggetti
la prima volta al mondo del lavoro o che si trova in
difficoltà nell’attuale occupazione e vorrebbe cambiare
situazione lavorativa,
soggetti che conseguentemente alla patologia psichiatrica
coinvolgimento di 7 soggetti
hanno perso il posto di lavoro e vorrebbero reintegrarsi.
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Educatori
Assistenti Sociali
Psicologi
Comuni
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
0,03
0,03
0,03
0,2
0,06
0,03
0,2
Totale
0,03
0,06
0,2
0,29
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Nome
soggetto
A.U.l.s.s. n. 9
responsabile
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
Provincia
102
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
altro
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
Progetti
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Cooperative di tipo b)
G
Provincia
P
G
C
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1. Costituzione di un gruppo operativo sperimentale, sul modello del Progetto “Integra”, con tempi e
spazi dedicati
2. Conoscenza e messa in rete delle opportunità offerte dal territorio in tema di orientamento alla
formazione e al lavoro
3. Selezione e valutazione del target (con approccio individuale) costituendo un gruppo di almeno 7
utenti
4. Incontri individuali per tutti i soggetti selezionati sulla storia lavorativa e sul bilancio di competenza
(3/4 incontri di 2 ore con educatore e/o psicologo). Totale ore 80.
5. Incontri informativi e strumentali con approccio di gruppo (6 incontri di 3 ore)
6. Incontri di orientamento e ricerca attiva del lavoro di gruppo e individuali
7. Progettazione e sperimentazione di nuovi modelli (Individual Placement and Support - IPS)
Anno 2011
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
5
6
7
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Indicatore
costituzione gruppo operativo
Standard
sì
Di processo
(al 30.06):
selezione e valutazione target
sì
Di esito
(al 31.12):
n. utenti segnalati/n. utenti selezionati
70%
103
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
Progetti
AZIONI ANNO 2012
1. Progettazione e attivazione formazione su Individual Placement and Support (IPS)
2. Conoscenza e messa in rete delle opportunità offerte dal territorio in tema di orientamento alla
formazione e al lavoro
3. Selezione e valutazione del target (con approccio individuale) costituendo un gruppo di almeno 7
utenti
4. Incontri individuali per tutti i soggetti selezionati sulla storia lavorativa e sul bilancio di competenza
(3/4 incontri di 2 ore con educatore e/o psicologo). Totale ore 80.
5. Incontri informativi e strumentali con approccio di gruppo (6 incontri di 3 ore)
6. Incontri di orientamento e ricerca attiva del lavoro di gruppo e individuali
7. Progettazione e sperimentazione di nuovi modelli (Individual Placement and Support - IPS)
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
consolidamento gruppo operativo
sì
Di processo
(al 30.06):
Avvio sperimentazione IPS
sì
Di esito
(al 31.12):
n. utenti selezionati/n. utenti orientati
70%
AZIONI ANNO 2013-2014-2015
1. Conoscenza e messa in rete delle opportunità offerte dal territorio in tema di orientamento alla
formazione e al lavoro
2. Selezione e valutazione del target (con approccio individuale) costituendo un gruppo di almeno 7
utenti
3. Incontri individuali per tutti i soggetti selezionati sulla storia lavorativa e sul bilancio di competenza
(3/4 incontri di 2 ore con educatore e/o psicologo). Totale ore 80.
4. Incontri informativi e strumentali con approccio di gruppo (6 incontri di 3 ore)
5. Incontri di orientamento e ricerca attiva del lavoro di gruppo e individuali
6. Progettazione e sperimentazione di nuovi modelli (Individual Placement and Support - IPS)
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
104
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
7
8
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2011-2012-2013
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
consolidamento gruppo operativo
sì
Di processo
(al 30.06):
selezione e valutazione target
sì
Di esito
(al 31.12):
n. utenti selezionati/n. utenti avviati con IPS
70%
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Costo del personale
Costo dei beni sanitari e non
(Borse Lavoro)
“Orientamento Costo dei servizi
(Formazione)
e ricerca
attiva del
Ammortamenti
lavoro”
Altri costi indiretti
2011
2012
2013
2014
2015
3.231,00
3.231,00
3.231,00
3.231,00
3.231,00
1.470,00
1.470,00
1.470,00
1.470,00
1.470,00
3.000,00
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti
10.150,00 28.100,00 28.100,00 28.100,00 28.100,00
terzi
TOTALE COSTI 17.851,00 32.801,00 32.801,00 32.801,00 32.801,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Orientamento e ricerca attiva del lavoro
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
105
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
17.851,00
17.851,00
17.851,00
17.851,00
Piano di Zona
2011-2015
2
SALUTE MENTALE
Progetti
Progetto di sistema: “Dalla residenzialità alla ricerca delle risorse dell’abitare”
Direttore di progetto: Dott. Andrea Angelozzi (Responsabile DSM)
Capo progetto: Dr.ssa Gabriella Bressaglia (Assistente Sociale DSM)
PREMESSA
Per le persone che al termine positivo dei percorsi riabilitativi si trovano in condizione di difficoltà a
reperire un'abitazione e hanno la necessità di rendersi autonome a partire da una condizione familiare
inadeguata o conflittuale, è necessario un intervento sia sanitario che sociale.
In questi casi l’impossibilità di reperire soluzioni abitative autonome, nel tempo può determinare sviluppo
di dipendenza assistenziale e cronicità, incremento del carico oggettivo ed emotivo dei familiari con
peggioramento complessivo della qualità della vita, aggravio costi/benefici nel rapporto
efficacia/efficienza per i servizi.
Il Progetto Obiettivo nazionale Tutela della Salute Mentale 1998-2000 di cui al D.P.R. 10/11/99 prescrive
alla rubrica "Ruolo degli Enti Locali" che questi collaborino "con proprie specifiche risorse alla
realizzazione del progetto obiettivo destinando, allo scopo, quote adeguate dei propri bilanci". In
particolare i Comuni: "garantiscono il diritto alla casa anche destinando quote di alloggi di edilizia
popolare".
A questo proposito, sono state individuate alcune modalità applicative della legge regionale sull’edilizia
popolare a favore dell’acquisizione del diritto alla casa di soggetti con patologia psichiatrica. La normativa
risulta poco produttiva per una garanzia concreta di tale diritto, si rende quindi necessario, in vista di una
possibile modifica della L.R. n.10/96 sull’edilizia pubblica e dei regolamenti locali, perseguire ancora
questo obiettivo individuando altre soluzioni possibili in collaborazione con i Comuni, l’ATER, i Distretti,
che vadano in più direzioni.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.L.S.S. n. 9
OBIETTIVI
–
–
Individuare e condividere modalità applicative della L.R. sull’edilizia pubblica a favore del diritto alla
casa per soggetti con patologia psichiatrica.
Individuare e attivare ulteriori risorse finalizzate all'abitare autonomo di soggetti in carico al DSM
quali ad esempio la social housing, le convivenze, ecc.)
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Persone al termine di un percorso terapeuticoriabilitativo, che presentano un buon adattamento
sociale, ma una permanente disabilità (invalidità
civile intorno al 50-60%).
-
-
Persone portatrici di un disagio multiproblematico di
ordine economico, socio-ambientale, psicologico,
ecc. per le quali la permanenza nell'alloggio abituale
costituisce un significativo fattore di rischio sociosanitario.
Costituzione gruppo di lavoro
Analisi domanda/offerta relativa al target
Individuazione e progettazione di almeno una
opportunità alternative di offerta
Persone al termine del trattamento riabilitativo
presso strutture protette per le quali non sia
possibile, né indicato, il rientro nella famiglia di
origine, né la permanenza nelle suddette strutture
106
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
Progetti
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Assistente sociale
dirigente
Direttore distretto
Direttore CSM
Comuni
0,02
A.U.l.s.s.
Sociale Sanitario
0,02
Soggetto erogatore
Privato
IPAB
Privato
Sociale
Volontariat
o
Totale
0,04
0,02
0,02
0,02
0,08
0,02
Totale
0,02
0,02
0,06
0,02
0,02
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
Enti e
Istituti
religiosi
IPAB
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
Nome
soggetto
A.U.l.s.s. n. 9
responsabile
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
A.U.l.s.s. n. 9
Comuni A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
C
P
C
Coop.ve Sociali
P
G
C
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1. Costituzione gruppo di lavoro misto DSM, Distretto, Comuni, Associazioni, Cooperative, Sindacato
2. Quantificazione del target per ambito distrettuale
3. Analisi dell’offerta da parte dei Comuni per ambito distrettuale
4. Individuazione e analisi di opportunità alternative anche sulla base di esperienze in essere
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
Costituzione gruppo di lavoro interistituzionale
sì
Di processo
(al 30.06):
Effettuazione di un incontro per ambito distrettuale
sì
Di esito
(al 31.12):
Individuazione di almeno una opportunità alternativa
sì
107
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
Progetti
AZIONI ANNO 2012
1.
2.
3.
4.
Analisi dell’offerta da parte dei Comuni per ambito distrettuale
Individuazione e analisi di opportunità alternative anche sulla base di esperienze in essere
Progettazione di almeno una opportunità alternative
Avvio della sperimentazione
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
anno 2012
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Indicatore
Standard
mantenimento/aggiornamento gruppo di lavoro
sì
Di processo
(al 30.06):
n.incontri gruppo di lavoro svolti/ n.incontri gruppo di lavoro
programmati
80%
Di esito
(al 31.12):
progettazione di almeno una opportunità alternativa
sì
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Costo del personale
2011
2012
6.400,00
6.400,00
6.400,00
6.400,00
2013
2014
Costo dei beni sanitari e non
Dalla residenzialità
alla ricerca delle
risorse dell’abitare
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato
o parziale di servizi da
soggetti terzi
TOTALE COSTI
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Dalla residenzialità alla ricerca delle risorse dell’abitare
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
108
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
6.400,00
4.000,00
4.000,00
800,00
800,00
1.600,00
6.400,00
2015
Piano di Zona
2011-2015
3
SALUTE MENTALE
Progetti
Progetto di sistema: “Il Dipartimento Salute Mentale (DSM) nella Comunità Locale: le forme della
partecipazione e della condivisione”
Direttore di progetto: Dott. Andrea Angelozzi (Responsabile DSM)
Capo progetto: Dr.ssa Gabriella Bressaglia (Assistente Sociale DSM)
PREMESSA
La promozione della salute mentale, intesa come capacità di trovare delle modalità di azioni che aiutino le
persone a vivere al più alto livello di responsabilità e di autonomia rispetto alle proprie capacità, è un
processo complesso che impone agli operatori socio-sanitari di lavorare insieme fra più servizi, con i
cittadini, le famiglie, gli utenti, ma anche di modificare il metodo di lavoro tradizionale, istituzionale a
favore di un approccio orientato al lavoro di rete e di comunità, mettendo in comune tutte le esperienze,
le capacità, i saperi, riconoscendo il valore di tutte le persone coinvolte. Inoltre è necessario che tutti i
soggetti coinvolti attivino capacità di stabilire relazioni, di creare legami, di condividere significati ed
esperienze. In particolare i pazienti sono i soggetti che in primis rappresentano gli attori di tale processo,
in quanto portatori dell’esperienza diretta di sofferenza.
Le azioni di promozione della salute mentale condotte in questi anni sono state finalizzate a contrastare lo
stigma e il pregiudizio, attraverso l’informazione e la sensibilizzazione verso la popolazione in senso
generale, favorendo e implementando contemporaneamente i gruppi di utenti affinché diventassero
protagonisti consapevoli, accrescendo il loro empowerment.
Sembra ora opportuno ripensare ad ulteriori strategie da mettere in campo a partire da una maggior
comprensione del vissuto esistente nella popolazione rispetto le tematiche relative alla salute mentale per
poter da una parte finalizzare i messaggi e la loro veicolazione e dall’altra misurarne l’esito. Tali strategie
devono vedere la Comunità Locale, in tutte le sue sfaccettature, come la protagonista centrale delle
azioni.
Dalla rilevazione dei bisogni emergono infatti le seguenti criticità:
- necessità di rispondere al bisogno conoscitivo attraverso un tavolo comune di monitoraggio della
realtà dove i diversi soggetti coinvolti possano condividere dati epidemiologici e non delle specifiche
aree territoriali, finalizzato ad una maggior comprensione del fenomeno in tutte le sue dimensioni;
- crescente disagio giovanile e scarsa conoscenza da parte dei giovani delle problematiche attinenti la
salute mentale;
- mancanza di idonei strumenti per affrontare negli adolescenti i disturbi psicopatologici;
- tutela delle situazioni di fragilità nei soggetti bisognosi di tutela legale, nelle situazioni fragili con
problemi complessi, in persone sole, negli adolescenti che abbandonano la scuola determinando
chiusura sociale e stigma, dove le risposte non possono semplicemente richiamarsi alle competenze
ma vanno studiate e individuate strade specifiche in collaborazione con altri soggetti per rispondere
più adeguatamente e con rapida applicazione, pena il deteriorarsi delle situazioni stesse.
Date queste premesse sembra opportuno che le azioni di promozione della salute mentale siano
indirizzate in più versanti distinguendole in quanto attività di informazione e aggiornamento a cura del
Dipartimento Salute Mentale (DSM), ed in quanto rivolte alla popolazione e/o a categorie a rischio a cura
del DSM ma in condivisione con Distretto, Comuni, Scuole, Privato Sociale, Associazioni.
Particolare attenzione deve essere dato al rapporto con la scuola, alla quale devono essere offerte non
solo azioni come politiche preventive e di lotta allo stigma ma anche come supporto per gli aspetti a
rischio negli adolescenti e giovani adulti, come nei disturbi alimentari e negli esordi. I disturbi psichiatrici
gravi hanno spesso esordio nell’età dell’adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Spesso questi disturbi
vengono riconosciuti e quindi curati con grave ritardo per la mancanza di informazioni su come si possono
presentare e riconoscere. Molti pregiudizi gravano e rendono difficile il percorso verso la cura e il possibile
recupero di una buona qualità di vita.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Azienda U.L.S.S. n. 9
OBIETTIVI
-
Conoscere la realtà territoriale per attivare azioni mirate di promozione alla salute
Contrastare i comportamenti devianti negli adolescenti e prevenire le situazioni a rischio come nei
disturbi del comportamento alimentare e negli esordi
Elaborare progettualità per rispondere in modo appropriato alla crescente psicopatologia negli
adolescenti
Tutelare le situazioni di fragilità
109
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
Progetti
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Popolazione
Costituzione di tre gruppi di lavoro Costituzione in ogni
UOA di un tavolo di lavoro misto conoscitivo della realtà
territoriale
Fasce a rischio
Anno 2012
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Definizione di almeno una progettualità operativa per
gruppo di lavoro
individuazione di indicatori di monitoraggio della realtà
territoriale per ambito distrettuale
Popolazione
Fasce a rischio
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure professionali (Unità
equivalenti)
Comuni
Assistente Sociale
psichiatra
Direttore distretto o delegato
Operatore cooperative
Neuropsichiatra infantile
Totale
0,09
A.U.l.s.s.
Sociale Sanitario
0,09
0,09
0,09
Soggetto erogatore
Privato
IPAB
Privato
Sociale
Volontariat
o
0,18
0,09
0,09
0,07
0,03
0,46
0,07
0,03
0,30
0,09
Totale
0,07
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
Nome
soggetto
A.U.l.s.s. n. 9
responsabile
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
A.U.l.s.s. n. 9
37 Comuni A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
P
G
C
Cooperative Sociali
P
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
110
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
altro
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
Progetti
AZIONI ANNO 2011
1. Promozione/partecipazione in ogni Unità Operativa Autonoma (UOA) di un tavolo di lavoro misto
(Centro Salute Mentale (CSM), Distretto, Medici di Medicina Generale (MMG) , Comune, Cooperative,
Associazioni) conoscitivo della realtà territoriale
2. Promozione/partecipazione gruppo A) di lavoro misto (DSM, Dipartimento di Prevenzione,
Neuropsichiatria Infantile, Distretto, Comune, Scuola, Associazioni) e attivazione lavori finalizzati a
progettare azioni di contrasto ai comportamenti devianti negli adolescenti e prevenire le situazioni a
rischio come nei disturbi del comportamento alimentare e negli esordi
3. Costituzione gruppo B) di lavoro misto (DSM, Neuropsichiatria Infantile, Distretto, MMG) e attivazione
lavori finalizzati a elaborare progettualità per conoscere e rispondere in modo appropriato alla
crescente psicopatologia negli adolescenti
4. Quantificazione del fenomeno relativo al gruppo B)
5. Costituzione gruppo C) di lavoro misto (DSM, Cooperative, Associazioni) e attivazione lavori finalizzati
a elaborare progettualità atte a sostenere e tutelare le situazioni di fragilità (amministratore di
sostegno, abbandono scolastico, trattamenti senza consenso)
6. Individuazione e quantificazione delle situazioni di fragilità
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
6
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Costituzione tavolo di lavoro interistituzionale per ambito
distrettuale
Di struttura:
75%
Di processo
(al 30.06):
n. soggetti presenti nei tavoli distrettuali/n. soggetti invitati nei tavoli
distrettuali
80%
Di esito
(al 31.12):
n. gruppi di lavoro attivati/n. gruppi di lavoro proposti
90%
AZIONI ANNO 2012
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Individuazione di indicatori di monitoraggio della realtà territoriale per ambito distrettuale
Elaborazione e approvazione di progettualità operative da parte del gruppo A)
Avvio di una progettualità relativa al gruppo A)
Elaborazione e approvazione di progettualità operative da parte del gruppo B)
Avvio di una progettualità relativa al gruppo B)
Elaborazione e approvazione di progettualità operative da parte del gruppo C)
Avvio di una progettualità relativa al gruppo C)
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
7
111
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
7
8
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
SALUTE MENTALE
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012
Tipologia indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
Costituzione gruppi di lavoro
sì
Di processo
(al 30.06):
n. progettualità approvate/n. progettualità presentate
70%
Di esito
(al 31.12):
n. progetti avviati/n. progetti approvati
90%
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Costo del personale
Il Dipartimento
Salute Mentale nella
Comunità Locale: le
forme della
partecipazione e
della condivisione
2011
2012
25.200,00
25.200,00
2013
2014
2015
Costo dei beni sanitari e non
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI 25.200,00 25.200,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Il Dipartimento Salute Mentale nella Comunità Locale: le forme della partecipazione e della
condivisione
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
25.200,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
19.600,00
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
19.600,00
Fondi Comunali
3.300,00
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
3.300,00
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
2.300,00
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
25.200,00
112
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
MARGINALITA’
E INCLUSIONE SOCIALE
113
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
114
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
1
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
Progetti
Progetto di sistema: Osservatorio locale su marginalità e integrazione
Direttore di progetto: dott.ssa Idana Morandin
Capo progetto: dott. Pier Angelo Ostan
PREMESSA
Il contrasto alle situazioni di povertà e di esclusione sociale è un processo articolato e multiforme che
impone, anche in ambito locale, l’avvio di nuove strategie e percorsi di confronto e condivisione finalizzati a:
•
acquisire conoscenza della pluralità e dei diversi profili e bisogni del target, considerata la
trasversalità che lo caratterizza, in ordine ad altre aree tematiche e relativi servizi sociali e
sociosanitari di riferimento;
•
classificare e monitorare l’insieme delle prestazioni, dei progetti e delle risorse messe in atto dal
sistema di offerta locale e darne diffusione;
•
riconoscere e dare visibilità alla rete territoriale delle realtà istituzionali e non istituzionali che
intervengono sui fenomeni.
Il progetto prevede l’avvio di un tavolo tecnico interistituzionale (rappresentanti delle Amministrazioni
Comunali, dei Servizi Sociali aziendali, dell’Associazionismo e del Volontariato, del Privato Sociale) con
funzioni di osservatorio locale per la rilevazione, l’elaborazione e la diffusione dei dati e delle informazioni
in merito al contesto della povertà, della vulnerabilità e dell’esclusione sociale.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.l.s.s. n. 9
OBIETTIVI
Promuovere l’individuazione e la ricomposizione del target di riferimento, dei relativi bisogni in ordine
al contesto della vulnerabilità e della marginalità, delle risorse impiegate e delle modalità di tutela e
supporto
Conferire risalto e conoscenza al lavoro di rete territoriale e al sistema di offerta locale
Favorire lo sviluppo di percorsi di diffusione delle informazioni, di confronto e di condivisione tra enti,
servizi, comunità locale.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Insediamento e attivazione di un gruppo tecnico di lavoro
(osservatorio locale)
amministratori locali, referenti e operatori di enti e servizi pubblici
e privati, rappresentanti dell’associazionismo e delle
organizzazioni di volontariato
Definizione e
ricognizione
realizzazione
degli
strumenti
per
la
Sperimentazione degli strumenti per la raccolta delle
informazioni
Anni 2012 2013-2014-2015
TARGET UTENZA
Utenti diretti: amministratori locali, referenti e operatori
di enti e servizi pubblici e privati, rappresentanti
dell’associazionismo e delle organizzazioni di volontariato
Utenti indiretti: persone in condizione di povertà estrema
e senza fissa dimora, singoli e famiglie in situazione di
povertà e di vulnerabilità sociale, comunità locale
Osservatorio
annuale
RISULTATI PREVISTI
locale permanente per il
monitoraggio
Raccolta delle informazioni
Elaborazione, stampa e diffusione di un rapporto di ricerca
annuale
Organizzazione e realizzazione di almeno un incontro
pubblico di discussione e confronto
115
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
Progetti
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
Comuni
(Unità equivalenti)
Dirigente Psicologo
Educatore Professionale
Ass. Sociale Comuni (referente)
0,02
Referente Caritas
Referente Ass. Volontariato
Referente Privato sociale
Totale
0,02
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
0,01
0,05
Totale
0,02
0,02
0,05
0,02
0,02
0,01
0,04
0,01
0,05
0,02
0,02
0,02
0,02
0,14
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
A.U.l.s.s. n. 9
37 Comuni territorio
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Caritas Tarvisinia
Cooperativa
Sociale/Volontariato/Associa
zioni
P
G
C
P
G
C
P
G
C
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1.
2.
3.
4.
Individuazione dei soggetti da coinvolgere per attivazione osservatorio locale
Attivazione osservatorio locale e incontri del gruppo tecnico di lavoro
Elaborazione e/o integrazione degli strumenti di rilevazione
Sperimentazione raccolta dati
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Di struttura:
Attivazione dell’osservatorio locale
Di processo
(al 30.06):
n. incontri del gruppo tecnico
Almeno 3/4
Strumenti per la raccolta dati
sì
Effettuazione della sperimentazione
sì
Di esito
(al 31.12):
116
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
sì
12
Piano di Zona
2011-2015
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
Progetti
AZIONI ANNI 2012-2015
1.
2.
3.
4.
Continuità attività dell’osservatorio locale
Raccolta dati annuali
Elaborazione e realizzazione rapporto annuale dei dati pervenuti
Diffusione del rapporto di ricerca
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
Funzionamento annuale osservatorio
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
sì
n. incontri gruppo tecnico
Almeno 4
Stesura rapporto annuale di ricerca
sì
Realizzazione incontro pubblico annuale
sì
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
2011
2012
2013
2014
2015
4.872,00
4.945,08
5.019,26
5.094,54
5.170,96
TOTALE COSTI 4.872,00
4.945,08
5.019,26
5.094,55
5.170,96
PROGETTO
Costo del personale
Costo dei beni sanitari e non
Osservatorio
locale su
marginalità e
integrazione
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato o
parziale di servizi da soggetti terzi
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Osservatorio locale su marginalità e integrazione
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti no profit
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
117
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
4.872,00
3.045,00
3.045,00
1.015,00
1.015,00
812,00
4.872,00
Piano di Zona
2011-2015
2
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
Progetti
Progetto di sistema: Perfezionamento delle modalità di segnalazione, di accesso e di monitoraggio
dell’utenza inserita presso le strutture di accoglienza e beneficiaria delle iniziative di recupero
psicosociali
Direttore di progetto: dott.ssa Idana Morandin
Capo progetto: dott. Pier Angelo Ostan
PREMESSA
Il progetto persegue il perfezionamento delle modalità di segnalazione, di accesso e di monitoraggio
dell’utenza specifica presso:
le attività riabilitative-occupazionali diurne a Vascon, a Levada, a Treviso e presso la struttura
residenziale “Casa Famiglia S. Giuseppe” di Lancenigo che la Cooperativa Alternativa gestisce in
favore del recupero di persone con forte disagio personale e sociale (detenuti ed ex detenuti, ex
tossicodipendenti e tossicodipendenti/alcolisti in trattamento, ex istituzionalizzati e soggetti con
disagio psichico),
i percorsi di tutela, assistenza e recupero sociale gestiti dalla comunità alloggio della fondazione
“Lineainfinita” in via Cal di Breda a Treviso per persone che alle patologie legate all’HIV/AIDS spesso
accompagnano una situazione personale di solitudine, indigenza e marginalità.
L’iniziativa annovera inoltre l’adeguamento e la definizione della rete delle risorse territoriali e delle buone
prassi riferite alle strategie e ai percorsi per l’individuazione, il contatto e l’attivazione dei programmi di
protezione e reinserimento sociale a favore delle vittime di tratta e sfruttamento sessuale.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.L.S.S. n. 9
OBIETTIVI
Perfezionare e migliorare le modalità e le procedure tra A.U.l.s.s. n. 9, Servizi Sociali comunali e
soggetti affidatari, per l’accesso degli utenti alle strutture territoriali dedicate e per il monitoraggio
delle prestazioni e degli interventi di recupero e riabilitazione
Sostenere e consolidare le opportunità e le prospettive di reinserimento lavorativo, familiare,
comunitario per persone che vivono una situazione personale di grave disadattamento e marginalità
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
Persone in condizione di esclusione sociale e di
emergenza abitativa
Persone in situazione di esclusione sociale e portatori di
HIV/AIDS
Persone vittime di tratta e sfruttamento sessuale
Anni 2012 – 2013 – 2014 - 2015
TARGET UTENZA
Persone in condizione di esclusione sociale e di
emergenza abitativa
Persone in situazione di esclusione sociale e portatori di
HIV/AIDS
Persone vittime di tratta e sfruttamento sessuale
RISULTATI PREVISTI
Definizione e condivisione delle modalità di accesso,
trattamento e monitoraggio dell’utenza presso le strutture
territoriali (regolamento aggiornato)
Report annuale sui risultati degli interventi a favore
dell’utenza
Accordo interistituzionale per la definizione di un sistema
di referral locale finalizzato alla facilitazione e promozione
degli interventi di contrasto al fenomeno della tratta
RISULTATI PREVISTI
Continuità dell’accesso, trattamento e monitoraggio
dell’utenza presso le strutture territoriali sulla base delle
modalità concordate
Report annuale sui risultati degli interventi a favore
dell’utenza
Eventuale continuità dell’accordo interistituzionale per la
facilitazione e promozione degli interventi di contrasto al
fenomeno della tratta
118
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
Progetti
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità
equivalenti)
Dirigente Psicologo
Educatore Professionale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale
Sanitario
Comuni
Totale
0,01
0,05
0,05
Totale
0,01
0,05
0,06
0,01
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
Comune
/i
ENTI→
→
Ulss
Nome soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altr
o
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
A.U.l.s.s. n. 9
37 Comuni territorio A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
P
C
Privato no profit
Coop. Soc. Alternativa, Fondazione
Lineainfinita
P
G
C
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
Comune di VE
P
G
C
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1. Attivazione di incontri con i referenti delle strutture territoriali
2. Condivisione dei criteri di segnalazione e accesso dell’utenza, dei tempi e delle modalità di
monitoraggio degli interventi
3. Rinnovo ed elaborazione dei regolamenti di struttura
4. Recepimento e applicazione regolamenti
5. Incontri per la partecipazione del territorio al progetto “Comunità locali contro la tratta: una rete per
il Veneto 5”
6. definizione di un documento di “buone prassi” territoriali nel contrastare la tratta
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
5
6
119
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
12
Piano di Zona
2011-2015
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Standard
Strutture di accoglienza coinvolte
(4 Alternativa – 1 Lineainfinita)
Di struttura:
n. incontri effettuati con Alternativa
2
n. incontri effettuati con La Tenda/Lineainfinita
2
Regolamenti delle strutture
sì
Report buone prassi territoriali per il contrasto della tratta
sì
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
5
AZIONI ANNI 2012–2015
1
2
3
4
Continuità a regime degli incontri con i referenti delle strutture territoriali per il monitoraggio e la
verifica periodica
Continuità degli accessi dell’utenza nelle strutture e dei percorsi riabilitativi personalizzati
Elaborazione di un rapporto valutativo annuale per le attività de l’Alternativa e di un rapporto
valutativo annuale per le attività di La Tenda/Lineainfinita
Eventuale rinnovo della partecipazione al progetto “Comunità locali contro la tratta: una rete per il
Veneto”
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
Tipologia
indicatore
Indicatore
Strutture di accoglienza coinvolte
(4 Alternativa – 1 Lineainfinita)
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
Standard
5
n. incontri effettuati con Alternativa
2
n. incontri effettuati con La Tenda/Lineainfinita
2
Rapporto valutativo annuale Alternativa
si
Rapporto valutativo annuale La Tenda/Lineainfinita
si
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
Costo del personale
Le strutture di
accoglienza e
le iniziative di
recupero
psicosociale
PREVENTIVO DI SPESA
2012
2013
2014
2011
2015
3.045,00
3.090,68
3.137,04
3.184,09
3.231,85
3.045,00
3.090,68
3.137,04
3.184,09
3.231,85
Costo dei beni sanitari e
non
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto
integrato o parziale di
servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI
120
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
Progetti
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Le strutture di accoglienza e le iniziative di recupero psicosociale
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTE DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
Indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
121
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
3.045,00
3.045,00
3.045,00
3.045,00
Piano di Zona
2011-2015
MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE
122
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
IMMIGRAZIONE
IMMIGRAZIONE
123
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
IMMIGRAZIONE
124
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
1
IMMIGRAZIONE
Progetti
Progetto di sistema: Gli interventi di mediazione linguistica, culturale e sociale
Direttore di progetto: dott.ssa Idana Morandin
Capo progetto: dott. Pier Angelo Ostan
PREMESSA
Con la presente iniziativa s’intende ricondurre ad un unico sistema di gestione la pluralità delle
prestazioni e degli interventi di mediazione linguistica e interculturale che, sin dalla fine degli anni ’90,
sono stati progressivamente sviluppati nel nostro territorio in ordine:
•
ai molteplici bisogni espressi (la mediazione a scuola, nell’accesso ai servizi,nelle strutture detentive);
•
ai diversi riferimenti e richiami normativi (la Legge n.285/97 per la tutela dei minori, la L.R.9/90 per
gli interventi nel settore dell’immigrazione, il D.L. n.286/98 – T.U. in materia di immigrazione e la
Legge n.189/02 di modifica della normativa precedente);
•
alle varie pianificazioni di riferimento (la mediazione posta in essere nell’ambito del P.I.A.F. – Piano
Infanzia Adolescenza Famiglia, il servizio aziendale di mediazione linguistico-culturale coordinata
dall’Ufficio Relazioni col Pubblico, l’attività di mediazione inclusa nel Programma regionale
d’integrazione scolastica e sociale degli immigrati non comunitari).
L’articolazione operativa del progetto declina e regola l’offerta di mediazione attivata presso gli istituti
scolastici di ogni ordine e grado e tesa a favorire l’integrazione delle seconde generazioni (dalla scuola
primaria alle superiori), presso i servizi sociali e sociosanitari territoriali, presso i reparti ospedalieri,
presso le strutture carcerarie del territorio (Casa Circondariale e Istituto Penale Minori), presso i contesti
non istituzionali e informali della realtà locale (i singoli e i gruppi di giovani stranieri del territorio, le loro
famiglie).
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.l.s.s. n.9
OBIETTIVI
Qualificare le modalità di gestione e di coordinamento dei servizi e delle prestazioni di mediazione
Facilitare e sostenere l’integrazione scolastica dei minori stranieri nelle scuole primarie, secondarie di 1° e
secondarie di 2°, l’inserimento sociale locale dei ragazzi stranieri più esposti al disagio (adolescenti e
giovani dei gruppi informali), l’accesso degli stranieri alle prestazioni dei servizi ospedalieri e territoriali,
la comunicazione tra detenuti stranieri e personale del carcere
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Cooperative e Associazioni dei mediatori
Servizi A. Ulss
Servizi comunali
Scuole
Strutture carcerarie
Attivazione gruppo tecnico di lavoro
Definizione di modalità omogenee nell’impiego dei
mediatori e nel monitoraggio delle loro prestazioni
Alunni stranieri scuola elementare e media
Allievi stranieri scuola superiore
Giovani immigrati del territorio
Popolazione straniera che accede ai servizi territoriali
(sociali, sociosanitari, ospedalieri)
Popolazione
straniera
sottoposta
a
provvedimenti
dell’autorità giudiziaria (detenuti e in misura alternativa)
Attivazione e monitoraggio delle nuove modalità di
utilizzo dei mediatori per le prestazioni e attività presso
strutture scolastiche, territorio, ospedale, strutture
carcerarie
Anno 2012-2015
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Alunni stranieri scuola elementare e media
Allievi stranieri scuola superiore
Realizzazione degli interventi di mediazione nei diversi
Giovani immigrati del territorio
contesti di bisogno e di utenza
Popolazione straniera che accede ai servizi territoriali
(sociali, sociosanitari, ospedalieri)
Continuità dell’attività di monitoraggio
Popolazione
straniera
sottoposta
a
provvedimenti
dell’autorità giudiziaria (detenuti e in misura alternativa)
125
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
IMMIGRAZIONE
Progetti
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità
equivalenti)
Dirigente Psicologo
Educatore Professionale
Mediatori
Totale
Comuni
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
Totale
0,01
0,05
0.05
6,0
6,0
0.01
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.Ulss 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
A.Ulss 9
37 comuni aulss 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
C
Privato no profit
cooperative (servire, hilal,
una casa per l’uomo, ass.
mondo
insieme,volontariato)
P
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
(Ist. Carcerari, scuole)
P
G
C
C
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1.
2.
3.
4.
5.
Individuazione dei soggetti da coinvolgere e attivazione del gruppo tecnico
incontri del gruppo tecnico
Definizione delle modalità di utilizzo del mediatore e degli strumenti di monitoraggio
Monitoraggio delle nuove modalità di utilizzo dei mediatori
Attività di mediazione presso strutture scolastiche, territorio, ospedale, strutture carcerarie
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
5
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Di struttura
Di processo
(al 30.06)
Di esito
(al 31.12)
Indicatore
Attivazione del gruppo tecnico
Standard
sì
n. incontri del gruppo
Almeno 2
Definizione delle procedure di impiego dei mediatori ed elaborazione
strumenti omogenei di monitoraggio
sì
report sull’attivazione e monitoraggio interventi dei mediatori
sì
126
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
IMMIGRAZIONE
Progetti
AZIONI ANNI 2012-2015
1
2
Incontri del gruppo tecnico permanente di monitoraggio
Continuazione dell’attività di mediazione nei diversi contesti di bisogno e di utenza
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di processo
(al 31.12):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
Standard
gruppo permanente di monitoraggio
sì
n. incontri del gruppo
Almeno 2
n. incontri del gruppo
Almeno 4
report dell’attività di mediazione nei diversi contesti
sì
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
(denominazione)
2011
Costo del personale
Interventi di
mediazione
linguistica,
culturale e
sociale
PREVENTIVO DI SPESA
2012
2013
2014
2015
3.045,00
3.090,68
3.137,04
3.184,09
3.231,85
134.995,00
137.019,93
139.075,22
141.161,35
143.278,77
Costo dei beni sanitari e
non
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto
integrato o parziale di
servizi da soggetti terzi
TOTALE COSTI 138.040,00 140.110,60 142.212,26 144.345,44 146.510,62
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: Interventi di mediazione linguistica, culturale e sociale
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
138.040,00
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
vincolati
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi Comunali
Comune
Quota capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
Fondo sociale
Regione
127
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
89.320,00
48.720,00
138.040,00
138.040,00
Piano di Zona
2011-2015
2
IMMIGRAZIONE
Progetti
Progetto di sistema: La rete informativa territoriale
Direttore di progetto: dott.ssa Idana Morandin
Capo progetto: dott. Pier Angelo Ostan
PREMESSA
Il progetto, oltre a dare continuità e sviluppo alle iniziative locali per l’informazione e la consulenza sul
versante degli aspetti che interessano le dinamiche migratorie, si propone di qualificare e uniformare il
sistema di rilevazione degli accessi ai servizi informativi (frequenze per etnia, tipologia richieste, etc.). Ci
si riferisce in particolare alla rete degli sportelli e delle prestazioni poste in essere dai Comuni di bacino e
al loro raccordo con lo sportello unico della Provincia, con lo sportello dell’Ufficio Immigrazione della
questura, con lo sportello A.C.L.I. di consulenza presso le due strutture detentive di Treviso.
Si prevede inoltre il potenziamento dell’attività di monitoraggio, ricerca e diffusione delle informazioni
operata dall’osservatorio locale immigrazione di Anolf-Caritas-Servire in collaborazione con l’A.U.l.s.s. n.9.
L’iniziativa comprende infine la diffusione informativa degli interventi di sensibilizzazione e formazione in
ordine ai percorsi di alfabetizzazione italiana attivati dai C.T.P. – Centri Territoriali Permanenti - in favore
dell’utenza femminile immigrata e dei giovani stranieri neo arrivati e a bassa scolarità (C.T.P.), alla
realizzazione del percorso regionale locale sul problema delle pratiche relative alle lesioni e mutilazioni
genitali femminili, alla motivazione delle future mamme straniere a partecipare ai percorsi gravidanza e
gestione della maternità, all’attività di aggiornamento rivolta al personale che opera con immigrati
sottoposti a provvedimenti giudiziari.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.l.s.s. n.9
OBIETTIVI
Qualificare l’offerta informativa territoriale (Comuni e altri enti) e il loro raccordo con lo sportello
immigrazione provinciale
Promuovere e sostenere le forme di collaborazione interistituzionali (un mediatore del coordinamento
associazioni di etnia presso l’ufficio immigrazione della questura di TV, l’attività informativa e di
orientamento A.C.L.I. in Casa Circondariale e all’Ist. Pen. Minori)
Ampliare e diffondere la conoscenza dei problemi e dei bisogni che attengono la presenza degli
immigrati in ambito locale
Ampliare l’informazione territoriale su corsi e iniziative formative in materia di immigrazione
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Avvio tavolo di raccordo per la condivisione e conformità delle prestazioni
informative e di orientamento erogate
Operatori degli sportelli territoriali
Definizione e utilizzo di uno strumento di monitoraggio comune per la
rilevazione e l’analisi degli accessi e delle richieste agli sportelli territoriali
Detenuti della Casa Circondariale e
Apertura e avvio dello sportello in ognuno dei due istituti
dell’Ist. Pen. Minori
Elaborazione di un rapporto di ricerca annuale
Amministratori locali, Operatori dei
Servizi pubblici, del Privato sociale,
Realizzazione di almeno un incontro pubblico di presentazione e discussione
del Terzo settore, Comunità locale
dei risultati
Diffusione informativa delle iniziative di formazione e sensibilizzazione in
Popolazione straniera locale
calendario
128
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
IMMIGRAZIONE
Anni 2012-2015
TARGET UTENZA
Operatori degli sportelli
territoriali
Detenuti della Casa Circondariale
e dell’Ist. Pen. Minori
Amministratori locali, Operatori
dei Servizi pubblici, del Privato
sociale, del Terzo settore,
Comunità locale
Popolazione straniera locale
Progetti
RISULTATI PREVISTI
Tavolo permanente di raccordo
Continuità delle attività di sportello in ognuno dei due istituti
Elaborazione di un rapporto di ricerca annuale
Realizzazione di almeno un incontro pubblico di presentazione e discussione dei
risultati
Continuazione dell’attività di diffusione informativa delle iniziative di formazione e
sensibilizzazione in calendario
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
Comuni
IPAB
Sociale
Sociale Sanitario
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Dirigente psicologo
Privato Volontariato Totale
0,01
Educatore professionale
0,05
Operatori degli sportelli
territoriali
2,0
Totale
0,05
0,01
2,0
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
Aulss n 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Az ulss 9
Carbonera, Breda di Piave, Istrana, Mogliano, Roncade Ponte
di Piave, Oderzo, Motta di Livenza
Comune/i
INDICARE TIPOLOGIA
COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
P
C
Unione Ass.
Comuni
IPAB
Enti e Istituti
religiosi
Privato no profit
Coop. Soc. Servire, Coop. Soc. Una Casa per l’Uomo, Anolf,
ACLI, Caritas
P
G
Privato Profit
Altro ente
pubblico
Altro
Ente Provincia, Ist. Penale Minori, Casa Circondariale,
Questura, Centri Territoriali Permanenti
P
G
P
G
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Individuazione dei soggetti da coinvolgere e attivazione del tavolo di raccordo
Incontri del tavolo
Definizione dello strumento di monitoraggio comune per la rilevazione e l’analisi degli accessi
Utilizzo dello strumento di rilevazione e analisi
Avvio dell’attività informativa presso i Comuni e sul territorio
Avvio degli sportelli nelle carceri
Stesura rapporto di ricerca e presentazione pubblica dei risultati
Attività informativa sulle iniziative di formazione e sensibilizzazione
129
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
C
Piano di Zona
2011-2015
Azioni
IMMIGRAZIONE
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
Progetti
9
10
11
12
1
2
3
4
5
6
7
8
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
attivazione del tavolo di raccordo
Di processo
(al 30.06):
sì
n. incontri del tavolo
Almeno 2
documento/scheda di monitoraggio comune
sì
Attivazione sportelli in carcere
2
Rapporto di ricerca
sì
Di esito
(al 31.12):
AZIONI ANNI 2012-2015
1.
2.
3.
4.
5.
Incontri del tavolo di raccordo
Utilizzo dello strumento di rilevazione e analisi
Continuazione attività degli sportelli informativi
Stesura rapporto di ricerca e presentazione pubblica dei risultati
Attività di diffusione sulle iniziative di formazione e sensibilizzazione del territorio
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
5
INDICATORI DI RISULTATO ANNI 2012-2015
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di processo
(al 31.12):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
Tavolo di raccordo
Standard
sì
n. incontri del tavolo
Almeno 2
n. incontri del tavolo
Almeno 4
Rapporto di ricerca
sì
Presentazione pubblica dei risultati
sì
Realizzazione attività di diffusione delle iniziative formative a soggetti
pubblici e privati del territorio
si
130
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
IMMIGRAZIONE
Progetti
PREVENTIVO COSTI ANNO 2011 e STIMA ANNI 2012-2015
PROGETTO
(denominazione)
La rete
informativa
territoriale
Costo del personale
Costo dei beni sanitari e non
Costo dei servizi
Ammortamenti
Altri costi indiretti
Costo per acquisto integrato
o parziale di servizi da
soggetti terzi
TOTALE COSTI
2011
3.045,00
PREVENTIVO DI SPESA
2012
2013
2014
3.090,68
3.137,04
3.184,09
47.921,35
48.640,17
2015
3.231,85
46.515,42
47.213,15
49.560,42
50.303,83 51.058,39 51.824,26 52.601,62
FONTI DEL FINANZIAMENTO ANNO 2011
Progetto: La rete informativa territoriale
PREVENTIVO DI SPESA ANNO 2011
FONTI DEL FINANZIAMENTO
indistinti
Fondo sociale
vincolati
Regione
indistinti
Fondo sanitario
vincolati
Totale finanziamento regione
Fondi
Comunali
Comune
Quota
capitaria
Totale finanziamento Comune
Fondi statali vincolati o finalizzati e fondi UE
Utenti (Compartecipazione alla spesa)
Altri enti pubblici
Enti privati
TOTALE FINANZIAMENTI ANNO 2011
131
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
49.560,42
46.515,42
3.045,00
49.560,42
49.560,42
49369,77
Piano di Zona
2011-2015
IMMIGRAZIONE
132
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
PROGETTI D’INTEGRAZIONE
TRA LE AREE DI INTERVENTO
133
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
134
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Progetti
Piano di Zona
2011-2015
1
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
Progetto di sistema: Coordinamento delle azioni a favore di persone con problemi di salute mentale e
dipendenza da sostanze
Direttore di progetto: Dott. Germano Zanusso (Responsabile Dipartimento per le Dipendenze Patologiche)
Capo progetto: dott. Roberto Lezzi (Responsabile UOA 2)
PREMESSA
Dati epidemiologici dimostrano come sia diventato un problema rilevante la comorbilità detta anche
“doppia diagnosi”. Secondo l’OMS nella popolazione generale la prevalenza di franca patologia psichiatrica
sarebbe pari a circa il 25% e ciò comporterebbe l’attribuzione di una condizione di “doppia diagnosi” per
tutti o quasi i pazienti dei SerT, definendo pertanto la costante necessità di una improponibile presa in
carico congiunta.
E’ apparso quindi più corretto utilizzare il termine “doppia diagnosi” per riferirsi a situazioni
psicopatologiche e disadattive particolarmente complesse e pervasive, ove di particolare rilievo sia fra
l’altro la dipendenza da sostanze, sia che questa sostenga e impronti altre manifestazioni psichiatriche,
sia che da questa possa significativamente determinarsi.
Va inoltre considerato come la dipendenza da sostanze possa dar luogo a sintomi psichiatrici secondari o
modificare i sintomi psichiatrici primari di un quadro psicopatologico specifico, con esiti spesso gravi in
termini di disabilità e disadattamento, pesanti conseguenze in ambito familiare e sociale e con elevati
costi sanitari.
Tale condizione, con riferimento all’organizzazione dei servizi, ha portato in passato alla necessità di
definire un protocollo operativo, sulla base delle direttive regionali, tra Dipartimento delle Dipendenze,
Dipartimento di Salute Mentale e Divisione di Medicina Generale d’Urgenza per gli utenti con cosiddetta
“doppia diagnosi”, approvato con delibera n. 873/2004
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.L.S.S. n. 9
OBIETTIVI
Attualizzare, monitorare e migliorare il protocollo a partire dai casi in carico
Fornire opportunità formative a tutte le figure professionali coinvolte
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
Utenti con doppia diagnosi
RISULTATI PREVISTI
Ricostituzione del gruppo di lavoro integrato con la
Neuropsichiatria Infantile e il Distretto
Avvio di un primo percorso formativo per tutti gli operatori
coinvolti.
Anno 2012
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Consolidamento gruppo di lavoro
Utenti con doppia diagnosi
Avvio di un secondo percorso formativo per tutti gli
operatori coinvolti.
Anno 2013
TARGET UTENZA
RISULTATI PREVISTI
Consolidamento gruppo di lavoro
Utenti con doppia diagnosi
Avvio di un terzo percorso operativo per tutti gli operatori
coinvolti.
Definizione di evidenze e parametri organizzativi di
strutture residenziali riabilitative per pazienti con doppia
diagnosi
135
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
Comuni
(Unità equivalenti)
Psichiatra
Psicologo
Assistente sociale
Neuropsichiatria Infantile
Medico Medicina d’Urgenza
Totale
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
4
2
2
1
1
10
Totale
4
2
2
1
1
10
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
DENOMINAZIONE ENTE
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
A.U.l.s.s. n. 9
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
C
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1. Ricostituzione gruppo di lavoro (Dipartimento Dipendenze, Dipartimento Salute
Neuropsichiatria Infantile, Medici Medicina d’Urgenza, Distretti)
2. Raccolta dati quantitativi e qualitativi sui percorsi in essere in carico congiuntamente
3. Analisi dei percorsi
4. Monitoraggio e verifica protocollo
5. Progettazione primo percorso formativo rivolto a tutte le figure professionali coinvolte
6. Avvio percorso formativo
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
1
2
3
4
5
6
136
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
9
10
11
Mentale,
12
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
ricostituzione gruppo di lavoro
sì
Di processo
(al 30.06):
n. incontri del gruppo di lavoro effettuati/n. incontri programmati
90%
Di esito
(al 31.12):
avvio primo percorso formativo
sì
AZIONI ANNO 2012
1. Ricostituzione gruppo di lavoro (Dipartimento Dipendenze, Dipartimento Salute
Neuropsichiatria Infantile, Medici Medicina d’Urgenza, Distretti)
2. Raccolta dati quantitativi e qualitativi sui percorsi in essere in carico congiuntamente
3. Analisi dei percorsi
4. Monitoraggio e verifica protocollo
5. Eventuale ridefinizione protocollo
6. Progettazione secondo percorso formativo rivolto a tutte le figure professionali coinvolte
7. Avvio percorso formativo
Mentale,
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
6
7
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Indicatore
consolidamento gruppo di lavoro
Standard
sì
Di processo
(al 30.06):
n. percorsi analizzati/n. percorsi in carico
70%
Di esito
(al 31.12):
avvio secondo percorso formativo
sì
AZIONI ANNO 2013
1. Ricostituzione gruppo di lavoro (Dipartimento Dipendenze, Dipartimento Salute Mentale,
Neuropsichiatria Infantile, Medici Medicina d’Urgenza, Distretti)
2. Raccolta dati quantitativi e qualitativi sui percorsi in essere in carico congiuntamente
3. Analisi dei percorsi
4. Monitoraggio e verifica protocollo
5. Progettazione terzo percorso formativo rivolto a tutte le figure professionali coinvolte
6. Avvio percorso formativo
7. Definizione di evidenze e parametri organizzativi di strutture residenziali riabilitative per pazienti con
doppia diagnosi
137
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
5
6
7
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2013
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
Standard
mantenimento gruppo di lavoro
sì
n. percorsi analizzati/n. percorsi in carico
definizione di evidenze e parametri organizzativi di
residenziali riabilitative per pazienti con doppia diagnosi
COSTI
I costi del progetto sono limitati al personale dipendente coinvolto
138
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
80%
strutture
sì
12
Piano di Zona
2011-2015
2
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
Progetto di sistema: Collaborazione tra servizi per il coordinamento delle azioni a favore delle
persone disabili che presentano problemi di salute mentale
Direttore di progetto: Dott.ssa Renata Gherlenda (Responsabile Area Disabilità)
Capo progetto: dott. Moreno De Rossi (responsabile UAO 3)
PREMESSA
Negli ultimi decenni si è verificato un profondo cambiamento culturale nel campo della Disabilità
Intellettiva (DI) specialmente per quanto riguarda gli aspetti terapeutici e riabilitativi: non più cura della
malattia, ma promozione della salute e della Qualità della Vita. Per quanto riguarda la salute, una
particolare importanza è rivestita dalla salute mentale. E’ ormai accertato che i disturbi psicopatologici
siano fino a quattro volte più frequenti nella popolazione con DI e che spesso le cause di tali disturbi non
coincidano con l’eziopatogenesi della stessa (La Malfa 2004).
Ci sono molti fattori che evidenziano come le persone con DI siano maggiormente a rischio di sviluppare
problemi di salute mentale rispetto alla popolazione generale. I fattori di rischio includono fattori biologici
e psicologici, così come fattori sociali e relazionali quali l’istituzionalizzazione, lo stigma sociale, la
svalutazione del ruolo sociale della persona con DI e la mancanza di amici. (Weber, 2000). Alcuni autori
(Zubin e Spring) sintetizzano il concetto di maggiore vulnerabilità della persona con DI, concetto che va
integrato con l’influsso dello stress.
A partire dalla constatazione delle difficoltà di gestione incontrate dai servizi nel gestire tali
problematiche, questa Azienda U.l.s.s. ha attivato il “Percorso aziendale di cura, riabilitazione ed
assistenza tra i servizi di salute mentale ed i servizi per la disabilità”, nell’intento di superare la tendenza
ad un rigido “incasellamento”, delle persone nei servizi, ed evidenziando invece la necessità di un
concorso di interventi realmente finalizzati al trattamento e al sostegno.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.l.s.s. n. 9
OBIETTIVI
Obiettivo del presente progetto è migliorare ulteriormente la collaborazione tra servizi, sulla base delle
esperienze maturate, per far sì che le persone adulte che presentano ritardo intellettivo e problemi di
salute mentale possano ricevere interventi appropriati ai loro bisogni, con particolare attenzione alle
persone con disabilità intellettiva lieve.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
Persone disabili che presentano problemi
di salute mentale
RISULTATI PREVISTI
• Gruppo di lavoro comune area disabili/salute mentale
• Individuazione e quantificazione, nella rete dei servizi,
delle persone disabili che presentano problemi di salute
mentale
• Disponibilità dei dati relativi al monitoraggio e
all’applicazione del Protocollo vigente e del Regolamento
per le UVMD complesse (per gli aspetti di pertinenza)
• Formazione comune avviata
Anno 2012
TARGET UTENZA
Persone disabili che presentano problemi
di salute mentale
RISULTATI PREVISTI
• Situazioni già in carico o che necessitano di presa in
carico comune individuate
• Protocollo aggiornato e completato con l’individuazione
delle modalità di passaggio dai servizi dell’età evolutiva
a quelli per l’età adulta; Regolamento per le UVMD
complesse verificato
• Formazione comune
• Progetti individuali (casi emergenti) definiti in modo
condiviso; progetti già in atto aggiornati
139
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
Anno 2013
TARGET UTENZA
Persone disabili
mentale
che
presentano
problemi
RISULTATI PREVISTI
Progetti individuali definiti/aggiornati in modo condiviso
di salute
Disponibilità
dei
dati
relativi
al
monitoraggio
sull’applicazione del Protocollo
Anno 2014
TARGET UTENZA
Persone disabili
mentale
che
presentano
problemi
RISULTATI PREVISTI
Progetti individuali definiti/aggiornati in modo condiviso
di salute
Disponibilità
dei
dati
relativi
al
monitoraggio
sull’applicazione del Protocollo
Anno 2015
TARGET UTENZA
Persone disabili
mentale
che
presentano
problemi
di salute
RISULTATI PREVISTI
Progetti individuali definiti/aggiornati in modo condiviso
Disponibilità
dei
dati
relativi
al
monitoraggio
sull’applicazione del Protocollo
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Assistenti Sociali
Educatori
Psichiatri
Psicologi
Comuni
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
Totale
Totale
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Unione
Ass.
Comuni
Comune/i
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
ente
pubblico
altro
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
DENOMINAZIONE
ENTE
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
G
Privato no profit
G
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI 2011-2015
1. Formazione/mantenimento gruppo di lavoro comune area disabili/salute mentale
2. Individuazione e quantificazione, nella rete dei servizi, delle persone disabili che presentano problemi
di salute mentale
3. Monitoraggio sull’applicazione del Protocollo vigente e sul Regolamento per le UVMD complesse (per
gli aspetti di pertinenza)
4. Formazione comune (2011)
140
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Indicatore
Gruppo di lavoro formato
Standard
sì
Di processo
(al 30.06):
n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro
programmati
80%
Di esito
(al 31.12):
1 evento di formazione comune
sì
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Gruppo di lavoro
Standard
sì
Di processo
(al 30.06):
n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro
programmati
80%
Di esito
(al 31.12):
Protocollo aggiornato e completato
sì
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2013
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
n. operatori dei servizi effettivamente in servizio/ n. operatori dei
servizi previsti
n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro
programmati
progetti individuali definiti o aggiornati in modo condiviso/n. persone
individuate che necessitano di progetti condivisi
141
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Standard
100%
80%
70%
12
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2014
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
n. operatori dei servizi effettivamente in servizio/ n. operatori dei
servizi previsti
n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro
programmati
progetti individuali definiti o aggiornati in modo condiviso/n. persone
individuate che necessitano di progetti condivisi
Standard
100%
90%
80%
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2015
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
n. operatori dei servizi effettivamente in servizio/ n. operatori dei
servizi previsti
n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro
programmati
progetti individuali definiti o aggiornati in modo condiviso/n. persone
individuate che necessitano di progetti condivisi
COSTI
I costi del progetto sono limitati al personale dipendente coinvolto
142
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Standard
100%
90%
90%
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
Progetto di sitema: Collaborazione tra servizi per il coordinamento delle azioni a favore delle
persone anziane che presentano problemi di salute mentale
Direttore di progetto: Dott.ssa Maria Barbara Brescancin (Referente Area Anziani)
Capo progetto: dott.ssa Carola Tozzini (UOA1)
3
PREMESSA
La popolazione anziana è in continuo aumento, sia in valore assoluto (numero di anziani), che in valore
relativo (numero di anziani in rapporto agli adulti ed ai giovani). Allo stesso tempo si è innalzata la vita
media delle persone che invecchiano, determinando nella società un numero sempre maggiore di vecchi e
di grandi vecchi (ultra ottantenni ed ultra novantenni).
La modificazioni della struttura sociale ha messo in evidenza una consistente e continua riduzione della
rete primaria di protezione sociale a favore degli anziani in condizione di bisogno, determinata da un
diverso stile di vita delle generazioni adulte, dalla parcellizzazione delle famiglie, dall’aumentata attività
lavorativa femminile esterna alla famiglia. Allo stesso tempo si assiste ad un aumento delle famiglie mono
e binucleari, costituite da anziani soli, da coppie di anziani o da “famiglie geriatriche” (dove padri e figli
sono entrambi anziani).
L’aumento e l’invecchiamento della popolazione anziana stanno determinando un continuo incremento
quantitativo e qualitativo della domanda di assistenza.
Da questo nuovo contesto emergono, per numero e per difficoltà di trattamento, tre principali emergenze:
•
•
•
l’incremento delle patologie cronico degenerative complesse ed invalidanti a grande rilievo sanitario;
l’incremento delle patologie cronico degenerative invalidanti a basso rilievo sanitario e a forte
impatto sociale ed assistenziale (demenza);
aumento generalizzato della condizione di fragilità sia in termini di salute fisica che di condizione
psicologica e sociale (anziani soli ultraottantenni) anche in correlazione a fattori ambientali (vedi
emergenza caldo ed azioni correlate).
In particolare per quanto riguarda l’incremento delle patologie legate al decadimento cognitivo, circa il
20% delle persone anziane affette da demenza vengono assistite in strutture per anziani, mentre l’80%
viene assistito, totalmente o parzialmente (ad es. attraverso l’assistenza privata a domicilio) dai familiari
nella propria abitazione.
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Bacino dei 37 Comuni dell’Azienda U.L.S.S. n. 9
OBIETTIVI
Obiettivo del presente progetto è conoscere, nell’ambito dell’Az. Ulss, l’entità del problema legato alla
psicopatologia dell’anziano e le relative risposte che oggi vengono offerte, con particolare riferimento alla
lungoassistenza, migliorare conseguentemente la collaborazione tra servizi dell’area della salute mentale
e dell’ area anziani a favore di questi pazienti affinché possano ricevere interventi appropriati ai loro
bisogni.
TARGET UTENZA E RISULTATI PREVISTI
Anno 2011
TARGET UTENZA
Pazienti in età avanzata che presentano disturbi psichici,
Pazienti psichiatrici che invecchiano.
RISULTATI PREVISTI
• Costituzione gruppo di lavoro misto area anziani, salute
mentale, geriatriatria, neurologia, dipartimento di
riabilitazione, residenze per anziani, Comuni, Distretto
• Analisi del fenomeno
Anno 2012
TARGET UTENZA
Pazienti in età avanzata che presentano disturbi psichici,
Pazienti psichiatrici che invecchiano.
RISULTATI PREVISTI
• Formulazione di nuove proposte operative
• Definizione di un protocollo
• Applicazione protocollo
143
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
Anno 2013
TARGET UTENZA
Pazienti in età avanzata che presentano disturbi psichici,
Pazienti psichiatrici che invecchiano.
RISULTATI PREVISTI
Monitoraggio protocollo
Anno 2014
TARGET UTENZA
Pazienti in età avanzata che presentano disturbi psichici,
Pazienti psichiatrici che invecchiano.
RISULTATI PREVISTI
Monitoraggio protocollo
Anno 2015
TARGET UTENZA
Pazienti in età avanzata che presentano disturbi psichici,
Pazienti psichiatrici che invecchiano
RISULTATI PREVISTI
Monitoraggio protocollo
RISORSE PROFESSIONALI COINVOLTE - PREVISTE
Figure
professionali
(Unità equivalenti)
Assistenti Sociali
Geriatra
Psichiatra
Direttore Distretto
Neurologo
Direttore Dip.Riab
Resp. Area Anziani
Comuni
Soggetto erogatore
A.U.l.s.s.
Privato
IPAB
Privato Volontariato
Sociale
Sociale Sanitario
Totale
Totale
SOGGETTO RESPONSABILE DELLA GESTIONE
ENTI→
→
Ulss
Nome
soggetto
responsabile
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
Unione
Ass.
Comuni
IPAB
Enti e
Istituti
religiosi
Privato
no
profit
Privato
Profit
Altro
altro
ente
pubblico
SOGGETTI COINVOLTI - PREVISTI
ENTI
Ulss
Comune/i
Unione Ass. Comuni
IPAB
Enti e Istituti religiosi
Privato no profit
Privato Profit
Altro ente pubblico
Altro
DENOMINAZIONE
ENTE
A.U.l.s.s. n. 9
Comune/i
INDICARE TIPOLOGIA COINVOLGIMENTO
(vedi legenda Simboli)
P
G
c
p
IPAB
p
Legenda simboli:
P= Programmazione
G= Gestione
C= Controllo
AZIONI ANNO 2011
1. Costituzione di un gruppo di lavoro misto area anziani, salute mentale, geriatriatria, neurologia,
dipartimento di riabilitazione, residenze per anziani, Comuni, Distretto
2. Ricognizione, individuazione e quantificazione, del target
3. Analisi dell’attuale gestione/offerta
144
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2011
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Standard
Costituzione gruppo di lavoro
sì
Di processo
(al 30.06):
n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro
programmati
70%
Di esito
(al 31.12):
1 evento di formazione comune
sì
AZIONI ANNO 2012
1. Formulazione di nuove proposte di gestione del target per ambiti e competenze appropriate rispetto i
bisogni
2. Definizione di un protocollo
3. Approvazione protocollo
4. Applicazione protocollo
Azioni
1
2
3
4
5
Scansione mensile
6
7
8
9
10
11
12
1
2
3
4
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2012
Tipologia
indicatore
Indicatore
Di struttura:
Gruppo di lavoro
Standard
sì
Di processo
(al 30.06):
n. incontri del gruppo di lavoro svolti/n. incontri del gruppo di lavoro
programmati
80%
Di esito
(al 31.12):
Definizione protocollo
sì
AZIONI ANNO 2013
1. Applicazione protocollo
2. Monitoraggio Protocollo
Scansione mensile
Azioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
1
2
INDICATORI DI RISULTATO ANNO 2013
Tipologia
indicatore
Di struttura:
Di processo
(al 30.06):
Di esito
(al 31.12):
Indicatore
Mantenimento Gruppo di lavoro
Standard
sì
n. incontri sul monitoraggio svolti /n. incontri sul monitoraggio
programmati
90%
Convalida del protocollo
sì
COSTI
I costi del progetto sono limitati al personale dipendente coinvolto
145
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
12
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
AZIONI INNOVATIVE DIREZIONE AMMINISTRATIVA E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI
SOCIALI
4
Fondazione di partecipazione onlus per la co-gestione delle attività residenziali e semiresidenziali del
settore disabilità dell’Azienda Ulss n. 9
Direttore di Progetto: d.ssa Michela Conte (Direzione amministrativa e programmazione dei servizi
sociali
Capo Progetto: d.ssa Paola Conte (Direzione amministrativa e programmazione dei servizi sociali)
Soggetto titolare dei servizi: Azienda Ulss n. 9
Soggetti che realizzano il servizio: attuali Cooperative Sociali/Consorzi di Cooperative/Fondazione
“Il Nostro Domani” (che già gestiscono servizi residenziali e semiresidenziali per la disabilità in
convenzione con ULSS)
FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE ONLUS: La fondazione di partecipazione è un modello giuridico di
diritto privato, non lucrativo, strumento operativo di una combinazione di soggetti pubblici e privati (Rif.
Art. 1 D.P.R. 10.02.2000 n. 361).
Struttura aperta al territorio in grado di crescere ed arricchirsi strada facendo di nuovi co-protagonisti e
di nuove idee.
PREMESSA: L’attuale rete di servizi residenziali e semiresidenziali resi a favore della disabilità adulta è
caratterizzata da un mix gestionale “pubblico - privato”, nel quale il privato sociale mette a disposizione
delle strutture di proprietà al fine di gestire il servizio in convenzione con l’ULSS n. 9.
Nel corso degli anni si è ravvisata la necessità di dare sistematicità e sviluppo alla collaborazione tra il
privato sociale e l’Azienda ULSS n. 9 portando ad una stabilizzazione dei rapporti a vantaggio degli utenti
e del territorio.
OBIETTIVO GENERALE: Affiancare all’attuale modalità di gestione dei servizi, che vede il pubblico come
titolare della presa in carico e definitore del servizio e il privato sociale come erogatore, legato ad una sua
storia e ad uno specifico territorio, la garanzia di mantenere la fruibilità delle strutture e il loro vincolo di
destinazione a favore del territorio, continuando a sviluppare le sinergie reciproche e a mantenere quelle
specifiche di ciascun soggetto.
FINALITA’ DELLA FONDAZIONE
Sotto il profilo del servizio:
a.
b.
c.
d.
e.
Programmazione operativa dei servizi e delle strutture;
Presa in carico da parte dell’ULSS delle strutture attualmente utilizzate per i servizi e di quelle
prossime che verranno attivate;
Coordinamento dei servizi e il loro monitoraggio;
Gestione dell’informazione e della cultura dell’integrazione nel territorio;
Promozione e sviluppo di progetti complessi a livello sovra territoriale.
Sotto il profilo delle risorse:
a.
b.
Mobilitazione di ulteriori energie del Privato sociale che, chiamato ad assumere maggiori
responsabilità dentro una prospettiva di lungo periodo, si verrebbe a trovare nelle condizioni di poter
fare investimenti ancora più significativi di quelli fatti finora;
Mobilitazione intorno a progettualità territoriali condivise e partecipate di nuovi soggetti, funzionando
da catalizzatore di nuove risorse e nuove opportunità.
MEMBRI DELLA FONDAZIONE
Fondatori Promotori
ULSS e soggetti del Terzo settore che provvedono a costituire la
Fondazione e a dotarla del patrimonio iniziale.
Partecipanti Fondatori
soggetti (Enti territoriali, Pubblici e Privati) che aderiscono alla
Fondazione
successivamente
all’avvenuta
costituzione,
apportando significative risorse ad incremento del patrimonio
iniziale.
146
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Partecipanti
Progetti
soggetti (Enti territoriali, Pubblici e Privati) che mettono a
disposizione della Fondazione risorse finanziarie sottoforma di
contributi annuali o pluriennali, destinate ad alimentare il fondo di
gestione.
ORGANI DELLA FONDAZIONE
CONSIGLIO DI INDIRIZZO
Organo che delibera in ordine agli atti essenziali della vita della
Fondazione, composto da persone nominate dai fondatori
promotori e dai partecipanti fondatori. Spetta al Consiglio di
Indirizzo il controllo sui risultati.
CONSIGLIO DI GESTIONE
A tale organo compete la gestione amministrativa della
Fondazione. Il Consiglio di Gestione definirà il contratto di
gestione delle attività con le singole Cooperative con appositi
contratti di servizio.
COLLEGIO DEI PARTECIPANTI
Organismo di partecipazione di tutti i soci, con funzione consultiva
e propositiva.
La composizione degli organi può venire definita su base paritaria o sulla base di un rapporto di
proporzionalità tra tipologia di apporto o contributo e partecipazione agli indirizzi ed alla gestione della
fondazione
RISORSE FINANZIARIE
Le risorse finanziarie della Fondazione sono costituite da due Fondi:
FONDO di DOTAZIONE
Rappresenta il Fondo Patrimoniale di Garanzia, costituito dal
capitale messo dai Soci Fondatori al momento della costituzione o
in momenti successivi e tutto quello che viene donato o destinato
successivamente per tale finalità. Rimane di proprietà della
Fondazione a garanzia delle sue attività e in caso di scioglimento
della Fondazione deve continuare ad essere destinato a finalità
simili a quelli della Fondazione.
FONDO di GESTIONE
Risorse che la Fondazione può utilizzare per finanziare le sue
attività ed è rappresentato dai contributi concessi dai Soci
Fondatori, dalle rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e
dalle attività istituzionali accessorie, strumentali e connesse.
DURATA
La durata della Fondazione potrà essere a tempo indeterminato ma con individuazione di una fase
sperimentale al termine della quale si definirà la sua prosecuzione.
DUE STRUMENTI OPERATIVI
Diritto d’uso a favore della fondazione
Viene proposto di regolamentare a favore della Fondazione il diritto d’uso delle strutture attualmente
esistenti e di tutte quelle che saranno aperte nel futuro, con obbligo del proprietario/cooperativa di
mantenere la struttura adatta all’uso. Inoltre la concessione del diritto d’uso, o altre soluzioni per casi
particolari, avverrà in modo diretto quando la proprietà è della cooperativa o in modo indiretto qualora la
proprietà non fosse della cooperativa e ci fosse già un diritto d’uso in essere con un ente pubblico
(Comune, Provincia…) o un privato. Con questo strumento potrà essere garantito all’ULSS che il servizio
continuerà per tutto il tempo che sarà ritenuto necessario anche se le vicende della cooperativa
dovessero portare a non svolgere più il servizio
La concessione del servizio in convenzione alla cooperativa
La Fondazione, a fronte della cessione in uso della struttura e dell’impegno del proprietario a mantenere
la struttura adatta all’uso concederà la gestione del servizio a mezzo di apposita convenzione secondo
procedure e modalità in armonia con la normativa vigente. La convenzione regolerà il servizio e i rapporti
con il soggetto gestore prevederà metodologie e modalità operative del controllo e le cause di risoluzione
contrattuale.
147
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
5
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
Regolamentazione della compartecipazione dell’utenza e predisposizione di un modello di verifica
delle autocertificazioni
Direttore di Progetto: d.ssa Michela Conte (Direzione amministrativa e programmazione dei servizi
sociali – Direzione Amministrativa del Territorio)
Capo Progetto: d.ssa Paola Conte (Direzione amministrativa e programmazione dei servizi sociali) –
Sig. Sergio Redigolo – (Direzione Amministrativa del Territorio)
Attualmente nei Servizi Sociali coesistono diversi regolamenti che disciplinano, in funzione della tipologia
di assistenza, le modalità di compartecipazione alla spesa socio-assistenziale da parte degli assistiti e
delle relative famiglie.
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE AMMINISTRATIVA-CONTABILE DEI RICOVERI DEI DISABILI
ADULTI.
L’assistito contribuisce al costo della retta con il versamento delle pensioni e/o degli assegni assistenziali
percepiti (lavoro dipendente, reversibilità, invalidità, indennità di accompagnamento, etc.). Viene lasciata
in uso all’utente, così come previsto dal Piano Socio-sanitario n. 22 del 1989, una somma corrispondente
al 20% del trattamento minimo di pensione INPS in vigore per i lavoratori dipendenti e la tredicesima
mensilità.
REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI NELLE COMUNITA’ ALLOGGIO.
L’assistito inserito in Comunità Alloggio compartecipa al costo della retta con il versamento dell’80% del
reddito percepito, mentre il rimanente 20% - che non può comunque essere inferiore al 20% del
trattamento minimo di pensione INPS in vigore per i lavoratori dipendenti e la tredicesima mensilità –
vengono lasciati alla persona con disabilità per le spese personali. Può essere richiesta un’ulteriore
compartecipazione alle spese per costi non ricompresi nella retta alberghiera, quali spese sanitarie
(esempio dentista, occhiali). Le spese per l’assistenza in caso di ricovero ospedaliero sono a carico della
famiglia/utente.
Per la Pronta Accoglienza la retta è:
€ 20,00 giornalieri forfettari e omnicomprensivi, per gli utenti titolari di pensione di invalidità con
indennità di accompagnamento
€ 12,00 giornalieri forfettari e omnicomprensivi per gli utenti che beneficiano della sola pensione di
invalidità.
AREA SALUTE MENTALE (regolamento approvato con deliberazione del D.G. n. 48 del
23/01/2008)
Gli utenti psichiatrici inseriti nei percorsi di lungoassistenza (Gruppi Appartamento e Comunità Alloggio)
contribuiscono con i propri redditi (pensioni e/o assegni assistenziali) al costo sociale del servizio erogato,
facendo riferimento al riparto degli oneri tra fondo sociale e sanitario regolamentato dai Livelli essenziali
di Assistenza (LEA). In nessun caso la compartecipazione dell’utente può eccedere gli importi stabiliti con
il riparto.
All’utente, per le proprie necessità di “minimo vitale”, viene lasciato il 50% dell’importo minimo di
pensione per i lavoratori dipendenti, fissato annualmente dall’INPS e la tredicesima mensilità.
UTENTI EX O.P.
Gli utenti provenienti da ex ospedali psichiatrici ed ex case di salute, inseriti in strutture socio sanitarie a
regime residenziale, contribuiscono alle spese di residenzialità limitatamente all’ammontare dell’assegno
di accompagnamento, qualora percepito, ai sensi dell’art. 55 della Legge Regionale n. 7 del 22.02.1999 e
successive modifiche ed integrazioni.
POLO DELLE DISABILITA’
Gli utenti del Polo delle Disabilità in attuazione della deliberazione del D.G. n.1132 del 16.10.2008,
compartecipano alla retta socio alberghiera secondo i regolamenti adottati dagli Enti invianti (Comuni o
Az. ULSS di provenienza). Per gli ospiti che a seguito di situazioni di contenzioso non compartecipavano
alla spesa socio alberghiera è stato esteso il regolamento per la gestione amministrativo-contabile dei
ricoveri in strutture per disabili adulti.
Viene lasciata in uso all’utente, così come previsto dal Piano Socio-sanitario n. 22 del 1989, una somma
corrispondente al 20% del trattamento minimo di pensione INPS in vigore per i lavoratori dipendenti e la
tredicesima mensilità - giusta deliberazione del D.G. n. 642/2006.
148
Azienda U.l.s.s. n. 9 di Treviso
Direzione dei Servizi Sociali
Piano di Zona
2011-2015
PROGETTI D’INTEGRAZIONE TRA LE AREE DI INTERVENTO
Progetti
Obiettivi del Progetto
Omogeneizzare e attualizzare le procedure di compartecipazione dell’utenza e predisporre un modello di
verifica delle autocertificazioni. Le finalità del presente progetto si innestano nell’obiettivo strategico n.4
del Documento Direttive 2010 (…..sviluppare un sistema strutturato di rilevazione e analisi dei dati,
finalizzato alla definizione e controllo dei processi ed alla misurazione dei risultati).
Attività
Ricognizione e analisi dei regolamenti esistenti delle varie tipologie di compartecipazione al fine di
pervenire alla stesura di un regolamento unico. Controllo sulla compartecipazione dell’utenza anche
attraverso l’accesso ai dati in possesso di altri istituiti quali INPS e Ufficio Invalidi. Confronto e verifica di
compatibilità con la normativa vigente e l’evoluzione dottrinale e giurisprudenziale.
Indicatori di risultato: Realizzazione del regolamento e definizione delle procedure di controllo
Struttura proponente: Direzione Amministrativa e Programmazione dei Servizi Sociali
Altre strutture coinvolte: Dipartimento Salute Mentale – Direzione Amministrativa del territorio
149
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