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Depressione slide
Depressione e Famiglia Dr. Antonio Caruso Psychologist Psychotherapist 1 Scuola di Psicoterapia ad Orientamento Sistemico e Socio-Costruzionista "Panta Rei" Via G. Omboni, 7, Milano - 02.29523799 - [email protected] www.centropantarei.it - Facebook: Centro Panta Rei newsletter.centropantarei.it DEPRESSIONE MAGGIORE Organizzazione familiare e famiglia di origine ● Eccesso di norme (facciata, apparenza di calore affettivo e di invischiamento) ● All’esterno trapelano correttezza, cordialità e simpatia; all’interno prevalgono valori intransigenti, rituali rigidi e un clima emotivo freddo ● Disimpegno nelle relazioni tra i sottosistemi (coppia genitoriale coesa e figli distanti dai genitori) ● Non vi è triangolazione dei figli (i figli non vengono usati come alleati per risolvere le difficoltà coniugali) ● Genitori: ➢ narcisismo (figli vissuti come un passatempo finché rispondono alle loro aspettative, ma vi è disinteresse verso le loro difficoltà viste come irritanti) ➢ un genitore dominante e l’altro sottomesso ➢ un genitore rifiutante ma vicino e l’altro protettivo ma distante dal figlio Da "Dietro le rispettabili apparenze" di Jean Luis Linares e Carmen Campo 2 Identità e narrazione del depresso SPAZIO COGNITIVO EMOTIVO INFERIORITÁ FALLIMENTO INCAPACITÁ INGIUSTIZIA ITÁ NT IDE SPAZIO IDE NT ITÁ SQUALIFICA SVALUTAZIONE CARENZA ESIGENZA NORMATIVITÁ RANCORE OSTILITÁ NASCOSTA IPERSOCIALITÁ INIBIZIONE DEMOTIVAZIONE RESPONSABILITÁ SPAZIO EMOTIVO TRISTEZZA COLPA SPAZIO PRAGMATICO 3 Identità e narrazione del depresso ● Necessità di essere e fare ciò che si aspettano gli altri significativi (genitori, capi, amici) Ipersocialità (dovuta a un eccesso di richieste e alla preoccupazione di rispondere alle aspettative) ● Rinuncia del piacere e della realizzazione dei propri desideri, rifugio nei doveri e nelle responsabilità ● Sebbene squalificato e triste, il depresso subisce una pressione normativa che lo costringe a preservare un’immagine rispettabile non accettando il suo coinvolgimento in giochi relazionali forti ● A livello pragmatico ! ipersocialità e responsabilità, ma anche inibizione, isolamento e mancanza di iniziativa ● Il depresso si cura dei propri figli spinto dall’imperativo di fare ciò che è corretto, ma perde la dimensione ludica della relazione Sentimento di colpa per il fallimento come genitore 4 Il soggetto depresso nella coppia ● Cerca una zattera di salvataggio contro le carenze affettive ● Ricerca partner che abbiano qualità idonee di figure di accudimento, spesso solide ed efficienti, con un ruolo protettivo verso di lui ! rivalità tra il partner e la famiglia di origine ● La maggioranza dei partner dei soggetti depressi sopporta la malattia del coniuge e la frustrazione che comporta per la famiglia e collabora con medici e terapeuti nei periodi in cui i sintomi sono più gravi. I partner possono contribuire, con il loro comportamento protettivo, a far sì che il coniuge depresso mantenga un comportamento che stimola le cure (“care eliciting behavior”). ● Dinamica di coppia: il soggetto depresso fa richieste eccessive al coniuge ! il coniuge cerca in tutti i modi di dimostrare quanto è capace di dare, ma non è esente da necessità proprie e carenze ! il soggetto depresso sente che le proprie aspettative di ricevere vengono frustrate ● Complementarietà rigida in cui il coniuge efficiente occupa una posizione superiore mentre il paziente consolida i suoi sintomi ! il ritiro, l’inattività e gli atti distruttivi costituiscono l’unico modo di recuperare iniziativa sul piano relazionale. 5 DISTIMIA Organizzazione familiare e famiglia di origine ● Distimia come disturbo nevrotico ● Famiglia di origine con un buon funzionamento di base delle funzioni genitoriali e una coniugalità disfunzionale nel risolvere i conflitti ! la coniugalità disfunzionale altera i pattern di relazione con i figli ● Triangolazione manipolatoria ! i figli vengono coinvolti nelle dinamiche relazionali di coppia, sollecitati a schierarsi con uno o l’altro genitore in cambio di una relazione privilegiata. In questo caso la triangolazione non serve a spostare l’attenzione dai problemi di coppia al problema del figlio, poiché il conflitto coniugale rimane attivo ● Il figlio triangolato può sperimentare maggiori difficoltà nella socializzazione (norme e protezione), ansia 6 Identità e narrazione del distimico SPAZIO COGNITIVO COMPETITIVITÁ INSTABILITÁ OPPOSIZIONE SPAZIO EMOTIVO SPAZIO EMOTIVO CASTIGO RICOMPENSA LEALTÁ AUTOSTIMA TRISTEZZA OSTILITÁ ESIGENZA ISOLAMENTO ESCLUSIONE/INCLUSIONE PERMISSIVITÁ SPAZIO PRAGMATICO ANSIA INSICUREZZA 7 Le perdite relazionali ● Hanno un ruolo nella genesi e nello sviluppo delle distimie ● All’interno delle triangolazioni manipolatorie: uno dei genitori sollecita il figlio ad allearsi a lui contrapponendolo al coniuge, il figlio accetta l’invito e l’altro genitore lo punisce relazionalmente. Il genitore alleato è permissivo, il genitore antagonista è squalificante. ● Nella ricerca di alleati il limite tra normalità e patologia non è così netto: è una questione di grado ● Extrafamiliari ! difficoltà scolastiche, scarsità di amicizie ● Amicizie ! il distimico esige molto dagli altri e le sue richieste vengono deluse, perciò si ritira dalla relazione in quanto la considera sbilanciata (“nella relazione sto dando di più io”) ● In adolescenza ! limitate attività sociali extrafamiliari per poter mantenere una relazione privilegiata con il genitore alleato. Il distimico accetta i limiti imposti dai genitori non tanto come controllo ma come richiesta di aiuto (“torna presto stasera” diventa, più che una regola, un modo per avere il figlio vicino e triangolarlo) 8 Il soggetto distimico nella coppia ● Il rapporto di coppia può consentire al distimico di superare la triangolazione familiare che lo limita e coarta ● Antipatia e scontro tra il genitore alleato e il partner del distimico ! entrambi competono per l’alleanza del paziente ● Se vi è un conflitto tra il soggetto distimico e il suo partner, il genitore alleato riguadagna terreno formando una nuova triangolazione che coesiste con la prima (atteggiamento competitivo con il genero o la nuora dei propri figli alleati). ● Possibile alleanza tra il coniuge e il genitore antagonista del paziente distimico ALLEANZA CONIUGE DEL PAZIENTE GENIT. ALLEATO 1 GENIT. ANTAGONISTA 1 GENIT. ANTAGONISTA 2 PAZIENTE GENIT. ALLEATO 2 ALLEANZA 9 ● All’interno della coppia il distimico porta avanti richieste pressanti di affetto che tendono ad essere ricevute come ordini e che spesso suscitano risposte codificate come “di potere” ● Di fronte ai sintomi di tristezza e di inibizione del paziente distimico, il coniuge cambia comportamento (da un iniziale rifiuto a un avvicinamento affettivo), provocando un miglioramento, ma quasi simultaneamente si sente manipolato e sperimenta un nuovo impulso di rifiuto oppure affianca il coniuge in modo discontinuo ● Di fronte a un nuovo rifiuto/discontinuità del coniuge, il paziente distimico riprende le sue richieste eccessive e lamentele ! simmetria instabile ● Il conflitto aperto viene messo da parte, la coppia parla di separazione ma raramente si separa realmente. 10 Depressione maggiore • • • • • • Metafora della denutrizione affettiva (svalutazione) Assenza di triangolazione dei figli Coppia unita dal punto di vista coniugale ma carente dal punto di vista genitoriale Sintomi prevalenti: ritiro, tristezza Il soggetto con depressione maggiore cresce in uno stato costante di squalifica Nella relazione di coppia cerca qualcuno che protegga Distimia VS • • • • • • Metafora dell’abbuffata emotiva (entrambi i genitori ricercano l’alleanza dei figli) Presenza della triangolazione dei figli Coppia conflittuale o disfunzionale ma attenta nei confronti dei figli ai quali non fa mancare nutrimento emotivo Sintomo prevalente: ansia Il soggetto distimico ha un’alta autostima che successivamente subisce un calo Nella relazione di coppia cerca un partner di cui innamorarsi evitando la manipolazione 11 LA DEPRESSIONE: UN PROBLEMA DI APPARTENENZA NEGATA Le polarità semantiche di Valeria Ugazio ● Nelle famiglie da cui provengono le persone con organizzazione depressiva vige la “semantica dell’appartenenza”: l’onore e l’appartenenza sono due valori fondamentali. Contrapposizione fra chi è al centro del proprio mondo e chi invece è solo, isolato: qualche membro della famiglia è ammirato, mentre altri sono ignorati o oggetto di aggressività e violenza. Le vicende familiari vengono lette così in termini di inclusione/esclusione. Da "Storie permesse storie proibite" di Valeria Ugazio 12 DIVERSE POLARITÀ SEMANTICHE 13 ● La depressione ha un valore adattivo, costringe il paziente a mettere fine a comportamenti interpersonali negativi ● E’ il positioning assunto dal paziente nella semantica dominante a contribuire in modo decisivo allo sviluppo di un’organizzazione depressiva: “appartenere equivale ad essere indegni di rispetto e di stima, ma essere esclusi, soli, significa rinunciare allo statuto di essere umani. Due dimensioni irrinunciabili dell’esistenza – l’appartenenza e la propria dignità rischiano di escludersi reciprocamente”. Numerose ricerche hanno dimostrato che le persone depresse contribuiscono attivamente a sollecitare gli eventi negativi che le colpiscono in misura maggiore rispetto agli altri perché sembrano mancare di problem solving relazionale (Pettit e Joiner, 2006). ● Il contesto intersoggettivo nel momento presente: due configurazioni relazionali 1. Paziente escluso – partner al centro delle relazioni 2. Paziente escluso nella propria famiglia di origine – partner incluso nella famiglia del paziente 14 Le risorse del paziente depresso: Connesse alla semantica e al positioning del paziente ● Capacità di comprendere le dinamiche di potere ● assenza di triangolazione ! facilita lo svincolo dalla famiglia di origine necessario nell’adolescenza ● vuoto affettivo ! determina una spinta a costruire nuove realtà conversazionali ● condivisione e intimità con il partner ! l’interesse che il depresso ha per la relazione di coppia e la sua capacità di fusionalità e di intimità costituiscono risorse preziose. ● la capacità fusionale delle persone con organizzazione depressiva è un attrattore potente per il compagno ● Il coniuge è una risorsa fondamentale nel processo terapeutico perché emotivamente legato al paziente 15 www.centropantarei.it [email protected] newsletter.centropantarei.it Fb: Centro Panta Rei. Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad Orientamento Sistemico e Socio-Costruzionista ( inizio dicembre) Training in consulenza e terapia sessuale Primo e secondo livello ( più eventi nel corso dell'anno ) 16