CINEMA TEATRO JOLLY - Comune di Castel San Pietro Terme
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CINEMA TEATRO JOLLY - Comune di Castel San Pietro Terme
CINEMA TEATRO JOLLY d irezio ne ar t i s t i ca D ar i o 2015 - 2016 Criserà la migliore stagione 15 ottobre 2015 PAOLO CEVOLI - Perché non parli Quando progettiamo una nuova stagione cerchiamo sempre di evitare gli errori fatti nel progettare la stagione precedente, così da rendere la nuova stagione migliore della precedente, che ovviamente, a sua volta, è stata “migliore della precedente”. Ci piace l’idea di andare in stampa con un programma - quello che avete fra le mani - che leggendolo uno possa dire “Ah! Ma questa stagione è migliore della precedente!”. Bene, anche per questa nuova stagione, pensiamo di esserci riusciti... però non ditecelo: non vorremmo avercene a male pensando che sia una critica alla stagione precedente*. Dario Criserà e Cristiano Falaschi 17 ottobre 2015 Donne nella mia vita 18 ottobre 2015 Favola di Ernest e Celestine 23 ottobre 2015 MAURIZIO LASTRICO - Quello che parla strano 7 novembre 2015 Trittico per un altare 8 novembre 2015 Plagio 13 novembre 2015 Paolo Migone Recital * nessuna “ripetizione” è stata maltrattata durante la produzione di questa presentazione 28 novembre 2015 Antigone - archetipo ribelle Prosa 11 dicembre 2015 Senso d’oppio 13 dicembre 2015 La vendetta della Strega Morgana Intero Ridotto under 25 e over 65 Abbonamento Intero 7 spettacoli Abbonamento Ridotto 7 spettacoli 8 euro 6 euro 48 euro 36 euro ragazzi Unico Abbonamento 5 spettacoli 5 euro 20 euro cabaret Unico Abbonamento 6 spettacoli 12 euro 50 euro fuori abbonamento PERCHE’ NON PARLI con Paolo Cevoli QUELLO CHE PARLA STRANO con Maurizio Lastrico IAGO VA VELOCE con Dario Criserà e Gloria Varini 15 euro 15 euro intero 8 euro ridotto 6 euro Prenotazioni 333 94 34 148 - Informazioni www.cineteatrojolly.com 9 gennaio 2016 Ombre Rosse 15 gennaio 2016 Senza rete 17 gennaio 2016 Burrasca 30 gennaio 2016 Rapporto su “La banalità del male” 12 febbraio 2016 La scoperta dell’acqua calda 20 febbraio 2016 Marty 21 febbraio 2016 Il mio amico mostro 4 marzo 2016 12 marzo 2016 The MILF ONE - Sogno di una notte di mezza età Veneti Fair 2 aprile 2016 DARIO CRISERA’ - Iago va veloce 8 aprile 2016 L’amore è un gambero www.cineteatrojolly.com giovedì 15 ottobre 2015 - ore 21:15 sabato 17 ottobre 2015 - ore 21:15 con Paolo Cevoli regia Daniele Sala con Claudia Penoni PERCHE’ NON PARLI DONNE NELLA MIA VITA regia Daniele Sala abbonamento PROSA Vincenzo “Cencio” Donati è il garzone di Michelangelo Buonarroti. Distratto e pasticcione, non riesce mai ad esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase “Perché non parli, bischero tartaglione!” Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto è vero che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo reggicandelabro. Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la “manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di Cencio dietro alla schiena e per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fin quando, incontrando una compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando legge e quando recita. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di Michelangelo Buonarroti. I due saranno insieme fino alla fine. Anche quando Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede Adamo che allunga la mano verso Dio. “Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Vigliacca boia!” “Perché non parli” è la terza commedia/monologo storica, scritta ed interpretata da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de “La Penultima Cena” (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de “Il Sosia di Lui” (la controfigura di Mussolini). Nella vita di una donna ci sono donne molto presenti e altre che si incrociano di sfuggita, alcune addirittura le conosciamo solo grazie ad una fotografia. Eppure proprio queste che ci sembrano così lontane, le scopriamo pericolosamente vicine: basta infatti che il nostro uomo le veda e anche di lui spesso non ci resta che la fotografia. Claudia Penoni si tuffa con ironia nella guerra dei sessi e ne riemerge con uno spettacolo che è un piccolo trattato umoristico da camera. Con un tono da entomologa dei sentimenti, porta in scena con stupore considerazioni e caratteri di quel curioso luna park, a volte meraviglioso a volte ridicolo, che è l’odissea quotidiana della donna del XXI secolo. Esiste un’Itaca a cui approdare? O è solo un perenne beccheggiare in balia dei venti e degli eventi? Un lieto fine c’è, ma come nei migliori thriller è un finale in cui i ruoli del buono e del cattivo si invertono e le donne, da sempre considerate “costole” del maschio, mostrano a sorpresa di discendere da ben altro. Claudia Penoni nel 2006 vince il Festival di Cabaret “Valsugana Ridens” ed è nel cast di Zelig Off. Nel 2007 comincia la sua partecipazione a Zelig che durerà fino al 2012. Nel 2011, insieme con Margherita Antonelli, Alessandra Faiella e Rita Pelusio dà vita al progetto teatrale “Stasera non escort”, uno spettacolo che prende forma all’interno del movimento “Se non ora quando” e che nasce dall’esigenza di utilizzare le “armi” della satira per costruire una comicità impegnata, attenta all’universo femminile. Il successo consolida il quartetto che ben presto decide di lavorare a un nuovo ambizioso progetto, una versione tutta al femminile del celebre testo di Griffiths “Comedians”, per la regia di Renato Sarti, in tour da gennaio 2015. www.cineteatrojolly.com domenica 18 ottobre 2015 - ore 17:00 venerdì 23 ottobre 2015 - ore 21:15 con Clio Abbate e Paolo Cupido di e con Maurizio Lastrico FAVOLA DI ERNEST E CELESTINE QUELLO CHE PARLA STRANO abbonamento RAGAZZI Ernest è un orso, un’artista di strada, un estroso che cerca di guadagnarsi la pagnotta con i suoi spettacoli per le piazze; ma pur sempre un orso: solitario, un po’ rude e perennemente affamato. Celestine è un topo, una sognatrice. Raccoglie dentini nel Mondo di Sopra (il mondo degli orsi) per il Grande Topo Dentista, ma il suo desiderio è di diventare una pittrice. Entrambi ricercati si rifugiano nella casa di Ernest, la Casa Ben Nascosta Nel Bosco. Lì, i due cominceranno a conoscersi e a volersi bene. L’Amicizia Più Grande Del Mondo. Ma la loro tranquillità dura ben poco perché le chiacchiere degli abitanti del Bosco, stupiti da una così strana amicizia, arrivano alle orecchie della polizia che li acciuffa. Ernest e Celestine finiscono in tribunale, ma la loro commovente storia, la loro smisurata amicizia ed un pizzico di aiuto dal pubblico riusciranno ad intenerire anche i cuori più duri. Questa storia fa emergere due tematiche molto importanti: il valore dell’amicizia e l’unione nella diversità. I due personaggi non solo vivono in due mondi separati, ma differiscono anche per specie del regno animale. Questa relazione cosi profonda nata da una dissomiglianza così radicale esalta ancor di più i valori della lealtà, della comprensione, del desiderio di condivisione e reciproco sostegno. Uno spettacolo concepito per far sorridere e rifettere i bambini, ma che ammicca anche al pubblico adulto. Gli spettacoli di Maurizio Lastrico sono il frutto della sua interazione con il pubblico. La sua sperimentazione sul linguaggio parlato e scritto nasce dall’osservazione di realtà fra loro molto distanti: il mondo dei bar, in cui si mescolano borbottii e luoghi comuni, gli oratori delle parrocchie, i teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole (dell’obbligo e di recitazione), la campagna e la città. Maurizio reciterà i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il tono alto e quello basso, che raccontano con ironia di incidenti quotidiani, di una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita. Proporrà inoltre le sue storie condensate, in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto. Celebrerà poi l’opera del grande (finto) poeta napoletano Tino Capuozzo. Maurizio Lastrico è attore teatrale, autore, e cabarettista. Si è diplomato nel 2006 alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, e ha recitato in numerosi spettacoli teatrali, prodotti da teatri stabili o compagnie private, girando per l’Italia in tournée. Da sempre appassionato di cabaret e comicità, all’attività di attore ha affiancato quella di scrittore di poesie, rap e canzoni, da proporre al pubblico genovese. Nel 2009 è arrivato a esibirsi a Milano, al glorioso teatro Zelig. Nel 2010 è entrato a far parte del cast del programma TV Zelig, in onda in prima serata su Canale 5. Da allora ha partecipato a quattro edizioni del programma, ha scritto un libro, e ha girato i teatri e le piazze d’Italia con i suoi spettacoli di cabaret. Nel 2014 è ospite del programma Xlove su Italia 1. www.cineteatrojolly.com sabato 7 novembre 2015 - ore 21:15 TRITTICO PER UN ALTARE domenica 8 novembre 2015 - ore 17:00 PLAGIO con Teatro a Molla di e con Matteo Belli abbonamento PROSA Lo spettacolo consiste in tre monologhi sul tema del sacrificio che raccontano, nell’ordine, il sacrificio di una bestia, di una cosa, di una persona. Nel primo, sorta di piccola rappresentazione sconsacrata, viene raccontato il sacrificio di Isacco dal punto di vista dell’ariete che fu immolato al posto suo. Nel secondo, la missione sacrificale di una supposta negli inferi di un corpo umano attraverso la testimonianza immaginifica di una supposta che però non è mai partita in quanto, al momento del via, risultata già scaduta. Infine la chiacchierata, ai piedi del monte Calvario, tra Giuseppe falegname di Nazareth e l’altro padre di suo figlio. Tre sono quindi i punti di vista sullo stesso tema offerti da altrettanti personaggi che si confessano in prima persona: il sacrificio come memoria di un’esperienza vissuta, il sacrificio come proiezione narrativa di un grande mito esistenziale ed in ultimo il sacrificio come sorta di doppio speculare (sebbene di una specularità profondamente ambivalente) nel confronto tra padre e figlio. La scrittura attraversa diversi registri d’impasto sonoro, prima come mescidanza musicale di eterogenei sapori fantalinguistici, poi tramite la chiave di un leggero accenno dialettale ed infine rinunciando ad ogni sigla connotativa per approdare ad un più neutro italiano medio. abbonamento RAGAZZI “Plagio” è uno spettacolo che mescola teatro d’improvvisazione, bookcrossing, musica, poesia e comicità. Protagonista assoluta è la lettura. Al pubblico viene chiesto di portare in teatro dei libri. Libri amati, odiati, da consigliare, da scambiare, di cui parlare. Teatro a Molla si lascerà ispirare da questi testi e dai racconti del pubblico per creare una serie di brevi scene comiche nel primo atto. Nel secondo atto prenderà forma il vero e proprio tentativo di plagio: gli attori sfrutteranno le indicazioni raccolte per rappresentare una storia inedita attraverso una long form di improvvisazione. Il risultato sarà uno spettacolo che nasce e cresce davanti agli occhi del pubblico, 45 minuti di pura improvvisazione in un susseguirsi di ironia, citazioni letterarie e abitudini di lettura quantomeno singolari, reinterpretate da una compagnia abile nell’intessere storie brillanti e paradossali, che non lasciano intendere fino all’ultimo come andranno a finire. Probabilmente perché neanche i diretti interessati lo sanno. La formazione è composta da Luca Gnerucci, Antonio Contartese e Antonio Vulpio, artisti di esperienza attivi in campo teatrale dalla seconda metà degli anni ‘90 del secolo scorso... Dopo avere partecipato individualmente a numerosi progetti artistici in Italia e all’estero, si costituiscono nel 2007 per condividere la loro idea di teatro. Teatro a Molla è oggi accreditata sul territorio italiano come una delle più importanti compagnie nel suo genere, sviluppando inoltre collaborazioni a livello internazionale ed esibendosi in Svizzera, Germania, Slovenia, Finlandia. www.cineteatrojolly.com venerdì 13 novembre 2015 - ore 21:15 RECITAL di e con Paolo Migone abbonamento CABARET Lo spettacolo che il comico offre è “un labirinto intricato come la sua mente” fatto di surrealismo, malinconismo e risatismo. Forte di un’esperienza teatrale di anni, camaleontico, dallo stile visionario, sul palco ha la capacità di raccontare, attraverso una gestualità essenziale, situazioni e immagini rievocandole con l’ausilio di uno stile di scrittura sobrio e di grande impatto. Paolo Migone usa come filtro la sua comicità corrosiva, la sua inimitabile mordacità toscana che caratterizza uno stile inconfondibile. Il suo argomento preferito è l’eterno gioco fra uomini e donne che, pare, fornirgli spunti creativi inesauribili, con un occhio sempre attento ai costumi contemporanei, alla realtà del suo tempo. Le sue verità, il suo punto di vista passano attraverso il clima surreale che Migone riesce magicamente a ricreare in ogni sua esibizione. Paolo Migone, dal 2000 presenza fissa sul palcoscenico di Zelig TV, è considerato uno degli autori-attori comici più innovativi del panorama nazionale. “La sua fantasia non ha confini e ci sorprende con continue improvvisazioni, corre con l’umorismo come un torrente in piena che percorre la valle, risaie, maremme, dirupi, prati fioriti e quando arriva al mare, il mare non sa più che pesci pigliare”. sabato 28 novembre 2015 - ore 21:15 ANTIGONE Archetipo ribelle con Simona Selvini abbonamento PROSA Una ragazza ai giorni nostri, un’adolescenza vissuta con rabbia e desiderio di ombre che in fondo a sé racchiude un bisogno enorme di rispetto per leggi non scritte sui fogli ma all’interno dell’animo umano. Una ragazza che si ribella all’oppressione del potere incapace di comprendere la compassione e l’amore, e che non considera neppure la figura della donna. Un’adolescente ribelle come tutti gli adolescenti che non si riconoscono nel loro tempo, la sola capace di trasgredire un ordine dato dall’alto. “Ho pianto abbastanza del fatto di essere una ragazza” dice ed è vero. Sceglie la morte come simbolo di rinascita e crescita per chi rimane. Una donna che guarda oltre ogni coltre che copre l’anima e il libero pensiero strappa l’ipocrisia con la verità pura ed abbagliante di chi è pulito. L’essenza stessa della libertà di essere e di agire. La libertà di cambiare l’ordine apparentemente semplice del mondo: “Capire? Io non voglio capire. Io sono qui per altro sono qui per dire di no e per morire”. L’archetipo del coraggio e della ribellione, la radice stessa della donna che non si lascia vivere passivamente, ma vive prendendo su se stessa le responsabilità che ogni suo gesto comporta. Coraggio e amore. Compassione e forza. Carne e sangue. Antigone sabbia e terra, Antigone conchiglia e ossa. E’ una grande forza quella che possiamo sentire nelle parole dei personaggi-archetipi al di là del tempo e dello spazio. www.cineteatrojolly.com venerdì 11 dicembre 2015 - ore 21:15 SENSO D’OPPIO con i Senso d’Oppio domenica 13 dicembre 2015 - ore 17:00 LA VENDETTA DELLA STREGA MORGANA con I Burattini di Mattia abbonamento CABARET Nel loro show i due attori si destreggiano attraverso una serie di brevi scene i cui fili conduttori sono il ritmo frenetico e la stupefacente abilità mimica, che si tratti di un surreale minimusical di due minuti o delle bizzarre gesta quotidiane del Sig. Rossi, alter ego alienato di Pietro, o ancora dell’irriverente artista visuale e visionario Victor Pizzeno: l’intento è quello di spiazzare il pubblico, sorprenderlo con un audace e insolito uso del corpo, sincronizzato con i forsennati montaggi musicali o esibito in coreografie semplici ma di grande impatto scenico. Nei sessanta minuti di esibizione i Senso d’Oppio fondono i generi e le influenze più disparate, dalle slapstick all’opera lirica, dai protagonisti della commedia italiana alle animazioni da videogame. Ogni spunto viene rielaborato con sapienza e passione sincera, senza cadere nel peccato di presunzione di distinguere tra cultura alta e cultura popolare, tra padri autorevoli da omaggiare ed epigoni da sbeffeggiare: quello che conta è ridere, ogni suggestione è colta per la semplice ma nobile possibilità di divertire. Questo uno dei loro punti di forza, la capacità, appunto, di indirizzarsi alla platea più eterogenea: e non è un caso se tra i fan del duo comico ci sono tanti bambini, segno della maturità espressiva che ha portato il loro cabaret ad un linguaggio universale e ben comprensibile. Pietro Casella e Francesco Lattarulo sono cresciuti con il teatro e il cinema, collaborando strettamente col regista torinese Daniele Gaglianone. All’attività drammaturgica hanno sempre alternato imprevedibili performance di strada, attraverso le quali hanno sviluppato una particolarissima verve comica che consente loro di mettere in scena l’assurdità tragicomica di un quotidiano dominato dai luoghi comuni, televisivi e non. abbonamento RAGAZZI Sua Maestà Re Francesco ha indetto una grande festa per il matrimonio di suo figlio, il principe Ottavio, con la principessa Bianca figlia del re di Terrafelice e a corte sono stati invitati tutti i nobili del regno: conti e contesse, duchi e duchesse, marchesi e marchese, maghi e fate, tutto sotto la supervisione del Dott. Balanzone. Durante la festa si presenta a corte la Strega Morgana che, non essendo stata invitata all’importante evento, esige di conferire con il Re. Quest’ultimo però scaccerà da corte la strega, spiegandole che non è stata invitata a causa della sua cattiveria e della sua crudeltà. Il gesto scatenerà la rabbia della strega, che rapirà il principe per vendicarsi. Per salvare Ottavio servirà l’aiuto del nostro eroe Fagiolino che, armato del suo bastone, partirà alla ricerca della strega. Riuscirà Fagiolino a liberare il principe? Spettacolo della tradizione emiliana “La vendetta della Strega Morgana” si è classificato al primo posto al Premio Nazionale “Le Figure del Futuro 2012” di Perugia. Il premio è rivolto alle nuove compagnie del teatro di figura italiano, con l’intento di promuovere e valorizzare il loro lavoro e con lo scopo di lanciare esperienze nuove che attingono sia alla tradizione che alla contemporaneità. La giuria, composta da 10 bambini, ha valutato gli spettacoli in gara basandosi su 4 criteri; la qualità dell’allestimento, la qualità delle figure, la qualità delle scenografie e della struttura teatrale e la qualità dell’animazione delle figure e dell’interpretazione. www.cineteatrojolly.com sabato 9 gennaio 2016 - ore 21:15 venerdì 15 gennaio 2016 - ore 21:15 con Marco Cavicchioli di e con Paolo Casiraghi OMBRE ROSSE SENZA RETE testi di Mauro Covacich, Andrea Schianchi, Massimo Carlotto, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, Francesco Piccolo, Roberto Alaimo, Stefano Benni, Marco Cavicchioli, Michele Serra, Aldo Nove alla fisarmonica Salvatore Panu regia Giampiero Solari abbonamento PROSA Lo spettacolo nasce da un’idea dell’attore Marco Cavicchioli e del giornalistascrittore Andrea Schianchi, che hanno avuto il comune desiderio di portare alla luce e mettere in scena le storie tragiche e buffe, divertenti e malinconiche di un secolo di comunismo. Da Lenin a Trotzkij, da Che Guevara a Mao Tze Tung, da Gramsci a Stalin, dai gulag alle rivolte studentesche: frammenti di un mondo e di un’ideologia che sembrano essere svaniti in una bolla di sapone, ma che hanno lasciato sul campo romantici nostalgici. Sotto la regia di Giampiero Solari, accompagnati dal dolce suono della fisarmonica di Salvatore Panu, vedremo rappresentati sul palcoscenico il dramma di Garcia Lorca davanti al plotone di esecuzione; la struggente malinconia di un anziano compagno che vede cambiare il nome del PCI, la rabbia e la vergogna che si provano davanti all’instaurazione della dittatura di Pinochet in Cile, l’elenco di un personaggio che ha conosciuto tutti i bolscevichi e li racconta così come lui li ricorda. Una satira sul significato di che cosa il comunismo ha lasciato nell’anima della gente, un viaggio in un universo che sembra essersi completamente dissolto, ma che ha lasciato grandi cicatrici nel presente. Un culto tragicomico sulle miserie e gli splendori della più grande utopia del ‘900. Cavicchioli porta in scena un amarcord nostalgico e tragico in cui non solo i grandi protagonisti del secolo rosso appaiono nella storia, ma anche le anonime figure ispirate al blando comunismo nostrano; il lungo monologo accompagnato dal suadente suono di fisarmonica, schiacciapensieri, percussioni e monosillabi, svela progressivamente il lungo percorso di un’illusione che in 150 anni ha guidato vite e pensieri di tanti uomini, volti a costruire un sogno o una ricchezza personale, gli uni sconfitti dall’ideologia gli altri dalla meschinità. abbonamento CABARET In “Senza rete” i migliori personaggi di cabaret di Paolo Casiraghi, a partire da Suor Nausicaa, la monaca bergamasca motociclista del Monte Bergamone, una donna dal carattere di ferro, che vive in un convento di suore in pensione, si occupa di tutto, dalla mungitura delle capre alla coibentazione del tetto del campanile e, come ama raccontare “con un filo di gomma e una lattina di coca cola faccio su un compressore”, riesce ad arrangiarsi con qualsiasi cosa le capiti sotto mano, passando per un’interpretazione non canonica di Shakespeare, scovando i doppi sensi nascosti nei testi dell’autore inglese, fino ad incontrare Capitan Futuro, acido eroe spaziale ed il mitico cantante spagnolo Manuel Garcia Chuparosa de la Pierna, affascinante cialtrone con le sue strampalate canzoni. Paolo Casiraghi, bergamasco, classe 1972, esordisce nel 2002 con lo spettacolo teatrale Spoon River, al teatro Filodrammatici di Milano. Forma la sua preparazione attoriale alla scuola teatrale di Lecco sotto la direzione del maestro Edoardo Borioli. Si distingue generalmente in ruoli drammatici e con personaggi negativi, ma nel 2007 decide di mettere a frutto la sua vena umoristica e segue il laboratorio Zelig di Pavia e Democomica al Teatro Franco Parenti. Dal 2008 sbarca a Colorado (Italia 1), con il personaggio di Suor Nausicaa, la monaca bergamasca motociclista, fino all’ edizione autunno 2010. Nell’autunno del 2011 entra a far parte del cast di Zelig Off (Canale 5) con il personaggio di Manuel Garcia Chuparosa de la Pierna, consacrato a partire da gennaio 2012 dal palco di Zelig Arcimboldi 2012, in prima serata su Canale 5. www.cineteatrojolly.com domenica 17 gennaio 2016 - ore 17:00 BURRASCA con Guido Nardin musiche dal vivo Mr. Banana regia Luca Regina sabato 30 gennaio 2016 - ore 21:15 RAPPORTO SU “LA BANALITA’ DEL MALE” con Sandra Cavallini riduzione scenica Paola Bigatto abbonamento RAGAZZI Liberamente ispirato abbonamento PROSA a Gian Burrasca, personaggio monello e irriverente, questo spettacolo di clownerie porta in scena Ugo Sanchez Jr. alle prese con il mondo della scuola. Ugo riesce a divertirsi anche a scuola ritagliandosi il suo tempo libero, che potrebbe essere la ricreazione, o l’ora libera senza insegnante, così come i cinque minuti prima della campanella, tutti i momenti d’attesa che diventano per lui l’occasione per giocare con i compagni, ripassare le materie del giorno a modo suo o corteggiare la compagna di classe. Gian Burrasca è diventato, nella lingua italiana, l’appellativo del ragazzo discolo per antonomasia. Ugo, sulle sue orme, vuole diventarne il simbolo universale, il monello per eccellenza. Lo spettacolo fonde comicità e musica in un’esplosione di assurdità, invenzioni, scherzi, giochi e qualsiasi altra cosa che passi per la testa di Ugo, ma tutto torna, tutto ha una logica dal punto di vista del bambino. La tipica ingenuità infantile, caratteristica essenziale che lo accomuna al clown, diventa la molla per il divertimento forsennato del personaggio che vedendo solo il proprio gioco potrebbe fare danni e creare scompiglio senza rendersene conto. Lo spettacolo si appoggia sui passi fondamentali de “La banalità del male” di Hannah Arendt, fra le più lucide menti della filosofia mondiale del secolo scorso. Il senso politico, sociale e didattico dell’adattamento teatrale è costituito sia dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male. “ [...] Eichmann non capì mai quello che stava facendo. E non era uno stupido, era semplicemente senza idee, una cosa molto diversa dalla stupidità. E proprio quella mancanza di idee lo predisponeva a diventare uno dei maggiori criminali del suo tempo, perché la mancanza di idee, la lontananza dalla realtà, possono essere molto più pericolose di tutti quegli istinti malvagi che si crede siano innati nell’uomo. È stata questa la lezione del processo di Gerusalemme.” Sandra Cavallini porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio. www.cineteatrojolly.com venerdì 12 febbraio 2016 - ore 21:15 LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA con I Boiler sabato 20 febbraio 2016 - ore 21:15 MARTY Spettacolo comico clownesco senza parole per un pubblico adulto.. molto adulto! di e con Davide Visconti regia Rossella Rapisarda abbonamento CABARET Lo spettacolo dei Boiler è un meccanismo preciso che lascia grandi spazi all’improvvisazione. È un gigantesco contenitore in cui la conferenza stampa dei giornalisti più famosi di Zelig si alterna a monologhi e personaggi decisamente unici. Una serata passata in compagnia di Teddy Malosha, il barman Shine, il Cafone interpretati da Gianni Cinelli e tanti altri momenti cuciti insieme dalla mano esperta dei conduttori di Zelig Uno e Zelig Off: Davide Paniate e Federico Basso. “La scoperta dell’acqua calda” è uno show in continua evoluzione, dove l’unico punto fermo è il divertimento del pubblico. “I Boiler” è un trio comico formato da Federico Basso, Gianni Cinelli e Davide Paniate. Nel 2010, Federico Basso (presentatore di Zelig Off insieme a Teresa Mannino e autore televisivo di Zelig prima serata), Gianni Cinelli (conosciuto soprattutto per il suo personaggio Ganja man, e successivamente per il tenente Capuano dei Ris di Parma (Zelig 2010) e non ultimo (Zelig 2012) per il barista Shine un po’ “shekerato”! e Davide Paniate (monologhista e conduttore dei laboratori artistici settimanali presso il locale storico Zelig Cabaret) dopo aver maturato singolarmente una decennale esperienza nel campo della comicità italiana, fatta di innumerevoli partecipazioni e conduzioni dei più importanti programmi televisivi italiani decidono, come naturalmente attratti, di fondersi in un esempio di comicità a 360 gradi. Nel 2010 a Zelig Off i Boiler presentano lo sketch dei “finti” giornalisti: i tre seduti tra il pubblico come inverosimili redattori di improbabili testate, trasformano la situazione come se si stesse assistendo ad una vera e propria conferenza stampa. Le domande, davvero fulminanti, sono il risultato della loro geniale e singolare comicità. abbonamento PROSA Alfred e Marty. Come “Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde”. Il bene e il male. Il bianco e il nero. Un altro strano caso che, in realtà, strano non è. Strano sarebbe essere uno. Come? Credete di esserne esenti? Siate sinceri. Cosa sono allora quelle vocine che sentite dentro? Quell’istinto irrefrenabile di fuga? E quei pensieri strani? Quelli che poco si addicono alle persone per bene, quelli che si zittiscono, si tengono sotto una giacca ben chiusa da bottoni stretti e ben cuciti. Ma, suvvia, se per una volta (una volta soltanto) provassimo a slacciarci la giacca per guardare in faccia il nostro mister Hyde? Chi nascondiamo sotto i vestiti di tutti i giorni? Sarà la nostra parte nera o, semplicemente, quella più vera? E’ quello che scopriremo con lo strano caso di Alfred, uomo solo, timido e impacciato che si troverà, suo malgrado, per uno strano caso - questo caso strano davvero - a sostituire il suo carismatico capo davanti al microfono, per la sua prima vendita in diretta. Alfred, impermeabile ben stirato, alla vista distinto e serio lavoratore, assunto da sempre alla “Bye Bye Baldness Corporate”, ditta specializzata nel combattere la calvizie con prodotti innovativi e miracolosi, è letteralmente paralizzato da un attacco di panico da pubblico... Ma se proprio oggi (e solo per oggi, promesso), per uno strano caso - anche questo strano davvero - cedesse il posto al suo lato oscuro, “Marty”? E se questi gli rivoluzionasse la vita? E se Marty fosse stufo di una vita ai margini senza emozioni e senza amore? Se per una volta volesse strappare.. cioè, volevo dire... cogliere il cuore di quella donna tanto desiderata nei sogni più timidi e segreti? Che cosa sarà capace di fare per colmare anni di noiosa solitudine? Siate pronti a tutto: i “Marty” non sono certo maestri di galateo e romanticismo... Ma questi sono dettagli. C’è in palio la felicità. E non è cosa da poco. www.cineteatrojolly.com domenica 21 febbraio 2016 - ore 17:00 venerdì 4 marzo 2016 - ore 21:15 con Davide Visconti Sogno di una notte di mezza età IL MIO AMICO MOSTRO regia Fabrizio Visconti abbonamento RAGAZZI Lui è Mostry. Nato, preparato, allenato per fare paura. Come qualunque mostro. E come qualunque mostro, il suo pubblico ideale è quello di tanti bambini, preferibilmente piccoli, quando ancora la ragione non li aiuta troppo a difendersi dalle paure. Oggi per Mostry è il primo giorno di lavoro, è il primo show. Per la prima volta si esibirà davanti a un pubblico. Non vuole essere secondo a nessun mostro lo abbia preceduto, e ha con sé tutto il suo campionario di strumenti terrificanti: maschere, suoni, luci, colori, parole, azioni, atmosfere, suggestioni… non ha dimenticato nulla. Sarà un’esibizione memorabile la sua. Mostry sogna: sogna il grido dei bambini, le manine che si stringono, gli occhietti che diventano lucidi, le vocine che si fanno rauche… Ma con i sogni arriva anche la paura… come la paura? Mostry è il più mostro dei mostri! Cosa c’entra la paura? Sì, ma se non grideranno? Se non si stringeranno uno all’altro per sentirsi un po’ più forti? Se non si faranno piccoli piccolissimi nelle poltroncine come per sparire? Se lui non farà paura, sua mamma si arrabbierà e lo punirà, proprio lei che ha sempre fatto tanti sogni su di lui…che fosse il più grande, il migliore, il più terrificante di tutti i mostri... E così Mostry scopre cosa è davvero la paura, quella più grande, quella di tutti, quella che ti accompagna sempre. La paura di non essere adatto, di deludere le aspettative, di non essere all’altezza, di essere come invisibile… in una parola: solo. Ma forse Mostry sta per scoprire una cosa ancora più importante sulla paura: che l’unico modo per uscirne è affrontarla con tutta la forza che ha, guardarla in faccia da vicino e magari scoprirla diversa da come credeva... insomma imparerà anche lui che forse certi mostri, se li guardi bene bene, non sono poi così brutti come sembrano… così come quei bambini dovranno guardare lui, per ritrovarsi poi più forti, un po’ meno spaventati, un po’ più uguali nel coraggio, un po’ meno soli. E allora accendete tutte le luci sul palco, preparate le manine per stringervi, gli occhietti per piangere, le vocine per gridare… sarà uno spettacolo terrificante, spaventoso, di cui non vi dimenticherete mai… di cui da domani riderete per tutta la vita! THE MILF ONE di e con Debora Villa abbonamento CABARET Cosa succede ad una donna quando raggiunge i nannaranannannanni? Cambia. Ma il cambiamento fisico, umorale, psicologico, non è graduale come è stato fino ad ora e come giustamente deve essere. NO. Fidatevi esiste un punto di svolta (detto simpaticamente: punto di non ritorno) nel quale vi ritrovate catapultate senza neanche avere avuto il tempo di dire: “Xanax”. Il corpo cede, la memoria vacilla, l’umore è come quello di Smigol quando gli rubano l’anello e questo quando siete in buona. Quando siete in versione negativa siete delle infoiate sessuali così prepotenti che l’esorcista al vostro cospetto sembra un catechista. Il peggio è che a livello psicologico: diventate delle rocce. Non nel senso che vi sgretolate, no siete delle furie. Sapete chi siete, cosa volete, cosa NON volete e tutte le piccole e grandi insicurezze che vi hanno accompagnate fino ad ora svaniscono. Finalmente capite che una donna senza uomo non è sola ma libera. Tranquille, siamo donne! Nel giro di una settimana avrete almeno una ventina di nuove paranoie che non saprete come gestire, ripiomberete nell’atavica insicurezza e vi innamorerete dell’ennesimo pirla che vale una cicca... masticata... da un troll... con l’alitosi. Allora forse è bene iniziare a fare terapia, magari di gruppo, magari ridendoci su. Io la faccio: funziona. Debora ci presenta uno spettacolo stand up un po’ diverso dal solito. Monologhi comici e canzoni demenziali. Debora ci tiene a precisare che le agghiaccianti canzoni sono state scritte insieme agli amici e Maestri: Savino Cesario e Carlo Fava. Per lamentele rivolgersi a loro. www.cineteatrojolly.com sabato 12 marzo 2016 - ore 21:15 sabato 2 aprile 2016 - ore 21:15 di e con Marta Dalla Via con Dario Criserà e Gloria Varini VENETI FAIR regia Angela Malfitano IAGO VA VELOCE regia Riccardo Marchesini abbonamento PROSA C’è una specie di vuoto, sono tutti ubriachi, funziona tutto. Io non ho paura della città. Ho paura del piccolo villaggio di provincia. Ho paura del paesello, dove la gente si trova al bar, dove si muore di Biancosarti, dove tutti ti somigliano perché sono tutti tuoi parenti, dove “quelo là non ga voja de lavorare”, dove si fanno le cose “di una volta” “come una volta”. Dove “Che bravo quelo saluda sempre” e poi è Pietro Maso o Felice Maniero. Ho paura perché vivo in un luogo comune. Benvenuti alla fiera della Venetità. Signori venghino... venghino signore! Il nord è così diverso dal sud? Forse al nord non si evadono le tasse? Forse al nord non ci sono “amici” o parenti pronti a dare una spintarella? Forse al nord non si paga il pizzo? Non si lavora in nero? Venghino signori ad interrogarsi sul concetto di appartenenza... ridendoci su. Marta Dalla Via inizia il suo percorso artistico seguendo il lavoro di Pippo Delbono, Laura Curino, Angela Malfitano, Francesca Mazza, incontrati durante i laboratori organizzati dal CIMES (centro interfacoltà Musica e Spettacolo di Bologna). Si laurea nel 2003 al Dams di Bologna. Scrive e mette in scena “Veneti fair” (2010) con la regia di Angela Malfitano debutto al Napoli Fringe Festival 2010. E’ tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il percorso “Urgenze” presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama) di Brescia, vince con il testo “Interpretazione dei sogni”. Prosegue la sua formazione come attrice/autrice partecipando al progetto “Costruire Cultura” dove incontra e lavora con Babilonia Teatri e Mariagrazia Mandruzzato. Nel 2012 e 2013 è in tour con “Oh Patria Mia” di e con Corrado Augias. Nell’estate 2014 è tra i selezionati della Biennale College dove partecipa al seminario di drammaturgia condotto da Mark Ravenhill. Quanto è attuale il dramma che Shakespeare racconta in Otello, la vicenda del moro di Venezia che uccide l’amata sposa Desdemona per via di un ingiustificato eccesso di gelosia. Soltanto nel nostro paese, circa ogni tre giorni, una donna muore per mano del proprio partner. E’ un dato che ci inquieta e che ci ha spinto ad affrontare questo testo, nella speranza di trovare fra le parole di Shakespeare la risposta ad un fenomeno che è una piaga sociale ormai radicata nel tempo e nella cultura della nostra società. Affrontiamo questo allestimento con gli obiettivi del precedente Amleto, accompagnare gli spettatori e soprattutto i ragazzi nell’opera shakespeariana sottolineandone l’inquietante attualità, la forza dei sentimenti, la vivacità delle emozioni, ma anche la modernità dell’intreccio che rende la vicenda narrata in Otello (un semplice episodio di cronaca nera), un thriller incalzante, un noir in cui gli stati d’animo e le sensazioni dei protagonisti sono al centro della vicenda. Quanto male possono generare le nostre insicurezze, i nostri dubbi e la facilità di giudizio? Quanto possono essere pericolose le maldicenze, l’arrivismo e la sete di potere? Da questo punto di vista l’opera di Shakespeare è veramente senza tempo. Nel nostro Otello si riflette, si soffre, ma com’è nostra consuetudine si ride e si sorride soprattutto della stupidità degli uomini, in questo caso non intesi come genere umano, ma come individui di sesso maschile. Riccardo Marchesini www.cineteatrojolly.com venerdì 8 aprile 2016 - ore 21:15 L’AMORE E’ UN GAMBERO di Riccardo Rossi e Alberto Di Risio con Riccardo Rossi Primavera 2016 - Data da definire L’AVARO con i ragazzi del laboratorio Officine Teatrali 2015-2016 regiaDario Criserà abbonamento CABARET Senza amore non si vive. Siamo tutti d’accordo. Non esiste una persona al mondo senza un amore da raccontare, che sia stato il primo o l’ultimo fa poca differenza: ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ma è stato amore, ed è rimasto scolpito per sempre nei nostri cuori perché ci abbiamo investito la parte più vera di noi, quella che più ci appartiene. D’amore si parla tutti i giorni in tutti i luoghi tra tutti noi. E Riccardo Rossi nel suo nuovo spettacolo ci “spiega” i trucchi per affrontare al meglio tutte le fasi di una storia sentimentale, tutte le avventure che un amore deve affrontare per sopravvivere a se stesso! Tutte le esperienze che abbiamo passato e che ci accomunano nelle storie d’amore sono legate dal fil-rouge dell’esperienza: la prima dichiarazione, la telefonata che non arriva, la prima seduzione vera, da adulti, la prima convivenza, gli inevitabili “tradimenti”, le vendette e il primo matrimonio cui spesso ne segue un altro, il secondo, quello vero! E solo l’esperienza del passato, ripercorrendo tutto a marcia indietro, come farebbe appunto un gambero, ci fa capire come l’amore vero è quello che si ricorda, quello che “ti ritorna in mente” l’unico che ancora ci fa tremare la voce e brillare gli occhi. Con la consueta elegante ironia che lo contraddistingue, Riccardo Rossi stila il suo personale e imperdibile manuale d’amore. Perché senza amore non si vive. Senza questo show nemmeno! Ispirato all’Aulularia di Plauto, l’Avaro è una delle opere più famose di Molière e il protagonista della commedia, Arpagone, è la personificazione stessa della taccagneria. Tutta la vicenda ruota attorno al suo bisogno di accumulare, alla paura di essere derubato, alle sue ridicole e insopportabili economie ma soprattutto all’aridità di cuore di Arpagone che non ama niente e nessuno a parte la sua cassettina piena di denaro. Sospettoso, iracondo ed egoista, Arpagone non esita a preferire il suo denaro ai figli e persino nel finale egli non si redime, continuando ad anteporre i beni materiali agli affetti familiari. Questa rilettura prende spunto anche da un testo poco rappresentato dell’autore francese, “L’improvvisazione di Versailles”, di cui il protagonista è lo stesso Molière, un’opera che mostra ciò che avviene dietro le quinte e la dicotomia uomo/attore, che fa nascere un’istintiva relazione e una complicità con il pubblico, portato così a contatto con la parte più segreta della rappresentazione Teatrale. Non è solo la vicenda raccontata da Molière a vivere sul palco, ma anche la quotidianità degli attori dietro il sipario. Gli interpreti recitano e partecipano, restano in scena e assistono come fossero parte del pubblico, vicini agli spettatori in sala e alle loro emozioni. www.cineteatrojolly.com laboratori di recitazione condotti da Dario Criserà L’Associazione Culturale Eclissidilana, con i suoi laboratori teatrali, è impegnata da anni nella formazione fuori e dentro la Scuola. Lo scopo dei laboratori è accrescere la capacità dei ragazzi di comunicare e di socializzare, con una particolare attenzione alle emozioni che, attraverso questo tipo di esperienza, riescono a vivere e trasmettere. I laboratori non si esauriscono con la sola messa in scena di uno spettacolo, ma riguardano anche, e soprattutto, l’iter dei processi che conducono alle forme rappresentative della realtà. Il progetto “Officine Teatrali” avvicina tra loro i ragazzi in uno spazio comunicativo adatto ad attivare forme di scambio culturale, intellettuale, umano e di rispetto dell’altro, individuando proprio nello “spazio teatro” un luogo di aggregazione e di crescita. sconti e promozioni Presenta il tuo abbonamento Teatro Jolly in un qualsiasi giorno di spettacolo e riceverai uno sconto del 12% sulla tua consumazione laboratorio 11-13 anni Il laboratorio Officine Teatrali 11-13 Anni, giunto all’undicesima edizione, è rivolto ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni (scuola media) ed è suddiviso in 25 incontri di 2 ore, da lunedì 17 ottobre 2015 a maggio 2016. Gli incontri si svolgeranno tutti i lunedì dalle ore 14:00 alle 16:00 presso il Cinema Teatro Jolly di Castel San Pietro Terme e il Laboratorio si concluderà con una messa in scena pubblica. 50 ore di lezione, 25 incontri, 15 i posti disponibili, 1 lo spettacolo finale. Prima lezione lunedì 17 ottobre 2015 ore 14:00 Cinema Teatro Jolly Via Matteotti 99, Castel San Pietro Terme. Costo dell’intero laboratorio 45 € laboratorio Officine teatrali Il laboratorio Officine Teatrali - Lions Club CSPT, giunto alla decima edizione, è rivolto ai ragazzi tra i 14 e i 20 anni ed è suddiviso in 25 incontri di 2 ore, dal 18 ottobre 2015 a maggio 2016. Gli incontri si svolgeranno tutti i martedì dalle ore 18:00 alle 20:00 presso il Cinema Teatro Jolly di Castel San Pietro Terme e il Laboratorio si concluderà con una messa in scena pubblica. Presenta il tuo abbonamento Teatro Jolly in un qualsiasi giorno di spettacolo e riceverai uno sconto del 15% sull’acquisto dei tuoi libri Libreria Atlantide - via Mazzini 93, Castel San Pietro Terme Presenta alla biglietteria del Cinema Jolly il tuo abbonamento Teatro Jolly o la tessera associativa Eclissidilana pagherai il biglietto ridotto, tutti i giorni e per tutti i film 50 ore di lezione, 25 incontri, 15 i posti disponibili, 1 lo spettacolo finale. Prima lezione martedì 18 ottobre 2015 ore 18:00 Cinema Teatro Jolly Via Matteotti 99, Castel San Pietro Terme. Costo dell’intero laboratorio 45 € www.cineteatrojolly.com Castel San Pietro Terme P.zza Galvani, 3 Castel San Pietro - Tel 051.943865 e c- l i s s i d- io lf fai c inn eat e a t r a l i castel san pietro terme Cinema Teatro Jolly - Via Matteotti, 99 - Castel San Pietro Terme Teatro 333 94 34 148 - [email protected] - www.cineteatrojolly.com