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CINEMA TEATRO JOLLY - Comune di Castel San Pietro Terme

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CINEMA TEATRO JOLLY - Comune di Castel San Pietro Terme
CINEMA TEATRO JOLLY
d irezio ne
ar t i s t i ca
D ar i o
2015 - 2016
Criserà
la migliore stagione
15 ottobre 2015
PAOLO CEVOLI - Perché non parli
Quando progettiamo una nuova stagione cerchiamo sempre di evitare
gli errori fatti nel progettare la stagione precedente, così da rendere la
nuova stagione migliore della precedente, che ovviamente, a sua volta, è
stata “migliore della precedente”. Ci piace l’idea di andare in stampa con
un programma - quello che avete fra le mani - che leggendolo uno possa
dire “Ah! Ma questa stagione è migliore della precedente!”. Bene, anche
per questa nuova stagione, pensiamo di esserci riusciti... però non ditecelo:
non vorremmo avercene a male pensando che sia una critica alla stagione
precedente*.
Dario Criserà e Cristiano Falaschi
17 ottobre 2015
Donne nella mia vita
18 ottobre 2015
Favola di Ernest e Celestine
23 ottobre 2015
MAURIZIO LASTRICO - Quello che parla strano
7 novembre 2015
Trittico per un altare
8 novembre 2015
Plagio
13 novembre 2015
Paolo Migone Recital
* nessuna “ripetizione” è stata maltrattata durante la produzione di questa presentazione
28 novembre 2015
Antigone - archetipo ribelle
Prosa
11 dicembre 2015
Senso d’oppio
13 dicembre 2015
La vendetta della Strega Morgana
Intero
Ridotto under 25 e over 65
Abbonamento Intero 7 spettacoli
Abbonamento Ridotto 7 spettacoli
8 euro
6 euro
48 euro
36 euro
ragazzi
Unico
Abbonamento 5 spettacoli
5 euro
20 euro
cabaret
Unico
Abbonamento 6 spettacoli
12 euro
50 euro
fuori abbonamento
PERCHE’ NON PARLI con Paolo Cevoli
QUELLO CHE PARLA STRANO con Maurizio Lastrico
IAGO VA VELOCE con Dario Criserà e Gloria Varini
15 euro
15 euro
intero 8 euro
ridotto 6 euro
Prenotazioni 333 94 34 148 - Informazioni www.cineteatrojolly.com
9 gennaio 2016
Ombre Rosse
15 gennaio 2016
Senza rete
17 gennaio 2016
Burrasca
30 gennaio 2016
Rapporto su “La banalità del male”
12 febbraio 2016
La scoperta dell’acqua calda
20 febbraio 2016
Marty
21 febbraio 2016
Il mio amico mostro
4 marzo 2016
12 marzo 2016
The MILF ONE - Sogno di una notte di mezza età
Veneti Fair
2 aprile 2016
DARIO CRISERA’ - Iago va veloce
8 aprile 2016
L’amore è un gambero
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giovedì 15 ottobre 2015 - ore 21:15
sabato 17 ottobre 2015 - ore 21:15
con Paolo Cevoli
regia Daniele Sala
con Claudia Penoni
PERCHE’ NON PARLI
DONNE NELLA MIA
VITA
regia Daniele Sala
abbonamento PROSA
Vincenzo “Cencio” Donati è il garzone
di Michelangelo Buonarroti. Distratto e
pasticcione, non riesce mai ad esprimersi
correttamente per colpa della sua balbuzie.
Per questo motivo il sommo scultore
fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase “Perché non parli,
bischero tartaglione!” Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei
frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto
è vero che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo
reggicandelabro. Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la
“manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere
questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di Cencio dietro alla schiena e
per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fin quando, incontrando una
compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando
legge e quando recita. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di
Michelangelo Buonarroti. I due saranno insieme fino alla fine. Anche quando
Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede
Adamo che allunga la mano verso Dio. “Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino!
Vigliacca boia!”
“Perché non parli” è la terza commedia/monologo storica, scritta ed
interpretata da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de
“La Penultima Cena” (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de “Il Sosia di
Lui” (la controfigura di Mussolini).
Nella vita di una donna ci sono donne molto
presenti e altre che si incrociano di sfuggita,
alcune addirittura le conosciamo solo grazie
ad una fotografia. Eppure proprio queste
che ci sembrano così lontane, le scopriamo
pericolosamente vicine: basta infatti che il
nostro uomo le veda e anche di lui spesso non ci resta che la fotografia.
Claudia Penoni si tuffa con ironia nella guerra dei sessi e ne riemerge con
uno spettacolo che è un piccolo trattato umoristico da camera. Con un tono
da entomologa dei sentimenti, porta in scena con stupore considerazioni e
caratteri di quel curioso luna park, a volte meraviglioso a volte ridicolo, che è
l’odissea quotidiana della donna del XXI secolo.
Esiste un’Itaca a cui approdare? O è solo un perenne beccheggiare in balia
dei venti e degli eventi? Un lieto fine c’è, ma come nei migliori thriller è un
finale in cui i ruoli del buono e del cattivo si invertono e le donne, da sempre
considerate “costole” del maschio, mostrano a sorpresa di discendere da ben
altro.
Claudia Penoni nel 2006 vince il Festival di Cabaret “Valsugana Ridens” ed
è nel cast di Zelig Off. Nel 2007 comincia la sua partecipazione a Zelig che
durerà fino al 2012. Nel 2011, insieme con Margherita Antonelli, Alessandra
Faiella e Rita Pelusio dà vita al progetto teatrale “Stasera non escort”, uno
spettacolo che prende forma all’interno del movimento “Se non ora quando”
e che nasce dall’esigenza di utilizzare le “armi” della satira per costruire una
comicità impegnata, attenta all’universo femminile. Il successo consolida il
quartetto che ben presto decide di lavorare a un nuovo ambizioso progetto,
una versione tutta al femminile del celebre testo di Griffiths “Comedians”,
per la regia di Renato Sarti, in tour da gennaio 2015.
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domenica 18 ottobre 2015 - ore 17:00
venerdì 23 ottobre 2015 - ore 21:15
con Clio Abbate e Paolo Cupido
di e con Maurizio Lastrico
FAVOLA DI ERNEST
E CELESTINE
QUELLO CHE PARLA
STRANO
abbonamento RAGAZZI
Ernest è un orso, un’artista di strada, un
estroso che cerca di guadagnarsi la pagnotta
con i suoi spettacoli per le piazze; ma pur
sempre un orso: solitario, un po’ rude e
perennemente affamato.
Celestine è un topo, una sognatrice. Raccoglie dentini nel Mondo di Sopra
(il mondo degli orsi) per il Grande Topo Dentista, ma il suo desiderio è di
diventare una pittrice. Entrambi ricercati si rifugiano nella casa di Ernest, la
Casa Ben Nascosta Nel Bosco.
Lì, i due cominceranno a conoscersi e a volersi bene. L’Amicizia Più Grande
Del Mondo. Ma la loro tranquillità dura ben poco perché le chiacchiere degli
abitanti del Bosco, stupiti da una così strana amicizia, arrivano alle orecchie
della polizia che li acciuffa.
Ernest e Celestine finiscono in tribunale, ma la loro commovente storia, la
loro smisurata amicizia ed un pizzico di aiuto dal pubblico riusciranno ad
intenerire anche i cuori più duri.
Questa storia fa emergere due tematiche molto importanti: il valore
dell’amicizia e l’unione nella diversità. I due personaggi non solo vivono in
due mondi separati, ma differiscono anche per specie del regno animale.
Questa relazione cosi profonda nata da una dissomiglianza così radicale
esalta ancor di più i valori della lealtà, della comprensione, del desiderio di
condivisione e reciproco sostegno. Uno spettacolo concepito per far sorridere
e rifettere i bambini, ma che ammicca anche al pubblico adulto.
Gli spettacoli di Maurizio Lastrico sono il
frutto della sua interazione con il pubblico. La
sua sperimentazione sul linguaggio parlato e
scritto nasce dall’osservazione di realtà fra
loro molto distanti: il mondo dei bar, in cui
si mescolano borbottii e luoghi comuni, gli oratori delle parrocchie, i teatri
stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole (dell’obbligo e di
recitazione), la campagna e la città.
Maurizio reciterà i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il
tono alto e quello basso, che raccontano con ironia di incidenti quotidiani, di
una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti
di tranquillità della vita. Proporrà inoltre le sue storie condensate, in cui la
sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto. Celebrerà
poi l’opera del grande (finto) poeta napoletano Tino Capuozzo.
Maurizio Lastrico è attore teatrale, autore, e cabarettista. Si è diplomato nel
2006 alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, e ha recitato in
numerosi spettacoli teatrali, prodotti da teatri stabili o compagnie private,
girando per l’Italia in tournée. Da sempre appassionato di cabaret e comicità,
all’attività di attore ha affiancato quella di scrittore di poesie, rap e canzoni,
da proporre al pubblico genovese. Nel 2009 è arrivato a esibirsi a Milano, al
glorioso teatro Zelig. Nel 2010 è entrato a far parte del cast del programma TV
Zelig, in onda in prima serata su Canale 5. Da allora ha partecipato a quattro
edizioni del programma, ha scritto un libro, e ha girato i teatri e le piazze
d’Italia con i suoi spettacoli di cabaret. Nel 2014 è ospite del programma
Xlove su Italia 1.
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sabato 7 novembre 2015 - ore 21:15
TRITTICO PER UN
ALTARE
domenica 8 novembre 2015 - ore 17:00
PLAGIO
con Teatro a Molla
di e con Matteo Belli
abbonamento PROSA
Lo spettacolo consiste in tre monologhi
sul tema del sacrificio che raccontano,
nell’ordine, il sacrificio di una bestia, di una
cosa, di una persona.
Nel primo, sorta di piccola rappresentazione sconsacrata, viene raccontato
il sacrificio di Isacco dal punto di vista dell’ariete che fu immolato al posto
suo. Nel secondo, la missione sacrificale di una supposta negli inferi di un
corpo umano attraverso la testimonianza immaginifica di una supposta che
però non è mai partita in quanto, al momento del via, risultata già scaduta.
Infine la chiacchierata, ai piedi del monte Calvario, tra Giuseppe falegname
di Nazareth e l’altro padre di suo figlio.
Tre sono quindi i punti di vista sullo stesso tema offerti da altrettanti
personaggi che si confessano in prima persona: il sacrificio come memoria
di un’esperienza vissuta, il sacrificio come proiezione narrativa di un grande
mito esistenziale ed in ultimo il sacrificio come sorta di doppio speculare
(sebbene di una specularità profondamente ambivalente) nel confronto tra
padre e figlio.
La scrittura attraversa diversi registri d’impasto sonoro, prima
come mescidanza musicale di eterogenei sapori fantalinguistici, poi tramite
la chiave di un leggero accenno dialettale ed infine rinunciando ad ogni sigla
connotativa per approdare ad un più neutro italiano medio.
abbonamento RAGAZZI
“Plagio” è uno spettacolo che mescola teatro
d’improvvisazione, bookcrossing, musica,
poesia e comicità. Protagonista assoluta
è la lettura. Al pubblico viene chiesto di
portare in teatro dei libri. Libri amati, odiati,
da consigliare, da scambiare, di cui parlare.
Teatro a Molla si lascerà ispirare da questi testi e dai racconti del pubblico
per creare una serie di brevi scene comiche nel primo atto. Nel secondo atto
prenderà forma il vero e proprio tentativo di plagio: gli attori sfrutteranno
le indicazioni raccolte per rappresentare una storia inedita attraverso una
long form di improvvisazione. Il risultato sarà uno spettacolo che nasce e
cresce davanti agli occhi del pubblico, 45 minuti di pura improvvisazione in
un susseguirsi di ironia, citazioni letterarie e abitudini di lettura quantomeno
singolari, reinterpretate da una compagnia abile nell’intessere storie brillanti
e paradossali, che non lasciano intendere fino all’ultimo come andranno a
finire. Probabilmente perché neanche i diretti interessati lo sanno.
La formazione è composta da Luca Gnerucci, Antonio Contartese e Antonio
Vulpio, artisti di esperienza attivi in campo teatrale dalla seconda metà degli
anni ‘90 del secolo scorso...
Dopo avere partecipato individualmente a numerosi progetti artistici in Italia
e all’estero, si costituiscono nel 2007 per condividere la loro idea di teatro.
Teatro a Molla è oggi accreditata sul territorio italiano come una delle più
importanti compagnie nel suo genere, sviluppando inoltre collaborazioni a
livello internazionale ed esibendosi in Svizzera, Germania, Slovenia, Finlandia.
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venerdì 13 novembre 2015 - ore 21:15
RECITAL
di e con Paolo Migone
abbonamento CABARET
Lo spettacolo che il comico offre è “un
labirinto intricato come la sua mente” fatto
di surrealismo, malinconismo e risatismo.
Forte di un’esperienza teatrale di anni,
camaleontico, dallo stile visionario, sul palco
ha la capacità di raccontare, attraverso una gestualità essenziale, situazioni
e immagini rievocandole con l’ausilio di uno stile di scrittura sobrio e di
grande impatto. Paolo Migone usa come filtro la sua comicità corrosiva, la
sua inimitabile mordacità toscana che caratterizza uno stile inconfondibile.
Il suo argomento preferito è l’eterno gioco fra uomini e donne che, pare,
fornirgli spunti creativi inesauribili, con un occhio sempre attento ai costumi
contemporanei, alla realtà del suo tempo. Le sue verità, il suo punto di
vista passano attraverso il clima surreale che Migone riesce magicamente a
ricreare in ogni sua esibizione.
Paolo Migone, dal 2000 presenza fissa sul palcoscenico di Zelig TV, è
considerato uno degli autori-attori comici più innovativi del panorama
nazionale. “La sua fantasia non ha confini e ci sorprende con continue
improvvisazioni, corre con l’umorismo come un torrente in piena che
percorre la valle, risaie, maremme, dirupi, prati fioriti
e quando arriva al mare, il mare non sa più che pesci
pigliare”.
sabato 28 novembre 2015 - ore 21:15
ANTIGONE
Archetipo ribelle
con Simona Selvini
abbonamento PROSA
Una ragazza ai giorni nostri, un’adolescenza
vissuta con rabbia e desiderio di ombre che
in fondo a sé racchiude un bisogno enorme
di rispetto per leggi non scritte sui fogli ma
all’interno dell’animo umano.
Una ragazza che si ribella all’oppressione del potere incapace di comprendere
la compassione e l’amore, e che non considera neppure la figura della donna.
Un’adolescente ribelle come tutti gli adolescenti che non si riconoscono nel
loro tempo, la sola capace di trasgredire un ordine dato dall’alto. “Ho pianto
abbastanza del fatto di essere una ragazza” dice ed è vero.
Sceglie la morte come simbolo di rinascita e crescita per chi rimane. Una
donna che guarda oltre ogni coltre che copre l’anima e il libero pensiero
strappa l’ipocrisia con la verità pura ed abbagliante di chi è pulito.
L’essenza stessa della libertà di essere e di agire. La libertà di cambiare
l’ordine apparentemente semplice del mondo: “Capire? Io non voglio capire.
Io sono qui per altro sono qui per dire di no e per morire”.
L’archetipo del coraggio e della ribellione, la radice stessa della donna
che non si lascia vivere passivamente, ma vive prendendo su se stessa le
responsabilità che ogni suo gesto comporta.
Coraggio e amore. Compassione e forza. Carne e sangue. Antigone sabbia e
terra, Antigone conchiglia e ossa. E’ una grande forza quella che possiamo
sentire nelle parole dei personaggi-archetipi al di là del tempo e dello spazio.
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venerdì 11 dicembre 2015 - ore 21:15
SENSO D’OPPIO
con i Senso d’Oppio
domenica 13 dicembre 2015 - ore 17:00
LA VENDETTA DELLA
STREGA MORGANA
con I Burattini di Mattia
abbonamento CABARET
Nel loro show i due attori si destreggiano
attraverso una serie di brevi scene i cui
fili conduttori sono il ritmo frenetico e la
stupefacente abilità mimica, che si tratti di
un surreale minimusical di due minuti o delle
bizzarre gesta quotidiane del Sig. Rossi, alter
ego alienato di Pietro, o ancora dell’irriverente artista visuale e visionario
Victor Pizzeno: l’intento è quello di spiazzare il pubblico, sorprenderlo con
un audace e insolito uso del corpo, sincronizzato con i forsennati montaggi
musicali o esibito in coreografie semplici ma di grande impatto scenico. Nei
sessanta minuti di esibizione i Senso d’Oppio fondono i generi e le influenze
più disparate, dalle slapstick all’opera lirica, dai protagonisti della commedia
italiana alle animazioni da videogame. Ogni spunto viene rielaborato con
sapienza e passione sincera, senza cadere nel peccato di presunzione di
distinguere tra cultura alta e cultura popolare, tra padri autorevoli da
omaggiare ed epigoni da sbeffeggiare: quello che conta è ridere, ogni
suggestione è colta per la semplice ma nobile possibilità di divertire. Questo
uno dei loro punti di forza, la capacità, appunto, di indirizzarsi alla platea
più eterogenea: e non è un caso se tra i fan del duo comico ci sono tanti
bambini, segno della maturità espressiva che ha portato il loro cabaret ad
un linguaggio universale e ben comprensibile. Pietro Casella e Francesco
Lattarulo sono cresciuti con il teatro e il cinema, collaborando strettamente
col regista torinese Daniele Gaglianone. All’attività drammaturgica hanno
sempre alternato imprevedibili performance di strada, attraverso le quali
hanno sviluppato una particolarissima verve comica che consente loro di
mettere in scena l’assurdità tragicomica di un quotidiano
dominato dai luoghi comuni, televisivi e non.
abbonamento RAGAZZI
Sua Maestà Re Francesco ha indetto una
grande festa per il matrimonio di suo figlio,
il principe Ottavio, con la principessa Bianca
figlia del re di Terrafelice e a corte sono
stati invitati tutti i nobili del regno: conti e
contesse, duchi e duchesse, marchesi e marchese, maghi e fate, tutto sotto
la supervisione del Dott. Balanzone. Durante la festa si presenta a corte
la Strega Morgana che, non essendo stata invitata all’importante evento,
esige di conferire con il Re. Quest’ultimo però scaccerà da corte la strega,
spiegandole che non è stata invitata a causa della sua cattiveria e della sua
crudeltà. Il gesto scatenerà la rabbia della strega, che rapirà il principe per
vendicarsi. Per salvare Ottavio servirà l’aiuto del nostro eroe Fagiolino che,
armato del suo bastone, partirà alla ricerca della strega. Riuscirà Fagiolino a
liberare il principe?
Spettacolo della tradizione emiliana “La vendetta della Strega Morgana”
si è classificato al primo posto al Premio Nazionale “Le Figure del Futuro
2012” di Perugia. Il premio è rivolto alle nuove compagnie del teatro di
figura italiano, con l’intento di promuovere e valorizzare il loro lavoro e con
lo scopo di lanciare esperienze nuove che attingono sia alla tradizione che
alla contemporaneità. La giuria, composta da 10 bambini, ha valutato gli
spettacoli in gara basandosi su 4 criteri; la qualità dell’allestimento, la qualità
delle figure, la qualità delle scenografie e della struttura teatrale e la qualità
dell’animazione delle figure e dell’interpretazione.
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sabato 9 gennaio 2016 - ore 21:15
venerdì 15 gennaio 2016 - ore 21:15
con Marco Cavicchioli
di e con Paolo Casiraghi
OMBRE ROSSE
SENZA RETE
testi di Mauro Covacich, Andrea
Schianchi, Massimo Carlotto,
Marcello Fois, Carlo Lucarelli,
Francesco Piccolo, Roberto Alaimo,
Stefano Benni, Marco Cavicchioli,
Michele Serra, Aldo Nove
alla fisarmonica Salvatore Panu
regia Giampiero Solari
abbonamento PROSA
Lo spettacolo nasce da un’idea dell’attore Marco Cavicchioli e del giornalistascrittore Andrea Schianchi, che hanno avuto il comune desiderio di portare
alla luce e mettere in scena le storie tragiche e buffe, divertenti e malinconiche
di un secolo di comunismo. Da Lenin a Trotzkij, da Che Guevara a Mao Tze
Tung, da Gramsci a Stalin, dai gulag alle rivolte studentesche: frammenti
di un mondo e di un’ideologia che sembrano essere svaniti in una bolla
di sapone, ma che hanno lasciato sul campo romantici nostalgici. Sotto la
regia di Giampiero Solari, accompagnati dal dolce suono della fisarmonica
di Salvatore Panu, vedremo rappresentati sul palcoscenico il dramma di
Garcia Lorca davanti al plotone di esecuzione; la struggente malinconia di un
anziano compagno che vede cambiare il nome del PCI, la rabbia e la vergogna
che si provano davanti all’instaurazione della dittatura di Pinochet in Cile,
l’elenco di un personaggio che ha conosciuto tutti i bolscevichi e li racconta
così come lui li ricorda. Una satira sul significato di che cosa il comunismo ha
lasciato nell’anima della gente, un viaggio in un universo che sembra essersi
completamente dissolto, ma che ha lasciato grandi cicatrici nel presente.
Un culto tragicomico sulle miserie e gli splendori della più grande utopia del
‘900. Cavicchioli porta in scena un amarcord nostalgico e tragico in cui non
solo i grandi protagonisti del secolo rosso appaiono nella storia, ma anche le
anonime figure ispirate al blando comunismo nostrano; il lungo monologo
accompagnato dal suadente suono di fisarmonica, schiacciapensieri,
percussioni e monosillabi, svela progressivamente il lungo percorso di
un’illusione che in 150 anni ha guidato vite e pensieri di tanti uomini, volti a
costruire un sogno o una ricchezza personale, gli uni sconfitti dall’ideologia
gli altri dalla meschinità.
abbonamento CABARET
In “Senza rete” i migliori personaggi di
cabaret di Paolo Casiraghi, a partire da
Suor Nausicaa, la monaca bergamasca
motociclista del Monte Bergamone, una
donna dal carattere di ferro, che vive in un
convento di suore in pensione, si occupa di
tutto, dalla mungitura delle capre alla coibentazione del tetto del campanile
e, come ama raccontare “con un filo di gomma e una lattina di coca cola
faccio su un compressore”, riesce ad arrangiarsi con qualsiasi cosa le capiti
sotto mano, passando per un’interpretazione non canonica di Shakespeare,
scovando i doppi sensi nascosti nei testi dell’autore inglese, fino ad incontrare
Capitan Futuro, acido eroe spaziale ed il mitico cantante spagnolo Manuel
Garcia Chuparosa de la Pierna, affascinante cialtrone con le sue strampalate
canzoni.
Paolo Casiraghi, bergamasco, classe 1972, esordisce nel 2002 con lo
spettacolo teatrale Spoon River, al teatro Filodrammatici di Milano. Forma
la sua preparazione attoriale alla scuola teatrale di Lecco sotto la direzione
del maestro Edoardo Borioli. Si distingue generalmente in ruoli drammatici
e con personaggi negativi, ma nel 2007 decide di mettere a frutto la sua
vena umoristica e segue il laboratorio Zelig di Pavia e Democomica al Teatro
Franco Parenti. Dal 2008 sbarca a Colorado (Italia 1), con il personaggio di
Suor Nausicaa, la monaca bergamasca motociclista, fino all’ edizione autunno
2010. Nell’autunno del 2011 entra a far parte del cast di Zelig Off (Canale
5) con il personaggio di Manuel Garcia Chuparosa de la
Pierna, consacrato a partire da gennaio 2012 dal palco di
Zelig Arcimboldi 2012, in prima serata su Canale 5.
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domenica 17 gennaio 2016 - ore 17:00
BURRASCA
con Guido Nardin
musiche dal vivo Mr. Banana
regia Luca Regina
sabato 30 gennaio 2016 - ore 21:15
RAPPORTO SU
“LA BANALITA’ DEL
MALE”
con Sandra Cavallini
riduzione scenica Paola Bigatto
abbonamento RAGAZZI
Liberamente
ispirato
abbonamento PROSA
a
Gian
Burrasca,
personaggio monello e irriverente, questo
spettacolo di clownerie porta in scena Ugo
Sanchez Jr. alle prese con il mondo della scuola.
Ugo riesce a divertirsi anche a scuola ritagliandosi il suo tempo libero, che
potrebbe essere la ricreazione, o l’ora libera senza insegnante, così come i
cinque minuti prima della campanella, tutti i momenti d’attesa che diventano
per lui l’occasione per giocare con i compagni, ripassare le materie del giorno
a modo suo o corteggiare la compagna di classe.
Gian Burrasca è diventato,
nella lingua italiana, l’appellativo del ragazzo discolo per antonomasia.
Ugo, sulle sue orme, vuole diventarne il simbolo universale, il monello
per eccellenza.
Lo spettacolo fonde comicità e musica in un’esplosione
di assurdità, invenzioni, scherzi, giochi e qualsiasi altra cosa che passi per
la testa di Ugo, ma tutto torna, tutto ha una logica dal punto di vista del
bambino.
La tipica ingenuità infantile, caratteristica essenziale che lo accomuna al
clown, diventa la molla per il divertimento forsennato del personaggio che
vedendo solo il proprio gioco potrebbe fare danni e creare scompiglio senza
rendersene conto.
Lo spettacolo si appoggia sui passi
fondamentali de “La banalità del male” di
Hannah Arendt, fra le più lucide menti della
filosofia mondiale del secolo scorso.
Il senso politico, sociale e didattico dell’adattamento teatrale è costituito sia
dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale
piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del
conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza
che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva
da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità
è assente, là si trova la banalità del male.
“ [...] Eichmann non capì mai quello che stava facendo. E non era uno stupido,
era semplicemente senza idee, una cosa molto diversa dalla stupidità.
E proprio quella mancanza di idee lo predisponeva a diventare uno dei
maggiori criminali del suo tempo, perché la mancanza di idee, la lontananza
dalla realtà, possono essere molto più pericolose di tutti quegli istinti malvagi
che si crede siano innati nell’uomo. È stata questa la lezione del processo di
Gerusalemme.”
Sandra Cavallini porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a
partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi
al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa
prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad
Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio.
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venerdì 12 febbraio 2016 - ore 21:15
LA SCOPERTA
DELL’ACQUA CALDA
con I Boiler
sabato 20 febbraio 2016 - ore 21:15
MARTY
Spettacolo comico clownesco senza
parole per un pubblico adulto.. molto
adulto!
di e con Davide Visconti
regia Rossella Rapisarda
abbonamento CABARET
Lo spettacolo dei Boiler è un meccanismo
preciso
che
lascia
grandi
spazi
all’improvvisazione. È un gigantesco
contenitore in cui la conferenza stampa dei
giornalisti più famosi di Zelig si alterna a monologhi e personaggi decisamente
unici. Una serata passata in compagnia di Teddy Malosha, il barman Shine,
il Cafone interpretati da Gianni Cinelli e tanti altri momenti cuciti insieme
dalla mano esperta dei conduttori di Zelig Uno e Zelig Off: Davide Paniate
e Federico Basso. “La scoperta dell’acqua calda” è uno show in continua
evoluzione, dove l’unico punto fermo è il divertimento del pubblico.
“I Boiler” è un trio comico formato da Federico Basso, Gianni Cinelli e Davide
Paniate. Nel 2010, Federico Basso (presentatore di Zelig Off insieme a Teresa
Mannino e autore televisivo di Zelig prima serata), Gianni Cinelli (conosciuto
soprattutto per il suo personaggio Ganja man, e successivamente per il
tenente Capuano dei Ris di Parma (Zelig 2010) e non ultimo (Zelig 2012)
per il barista Shine un po’ “shekerato”! e Davide Paniate (monologhista e
conduttore dei laboratori artistici settimanali presso il locale storico Zelig
Cabaret) dopo aver maturato singolarmente una decennale esperienza
nel campo della comicità italiana, fatta di innumerevoli partecipazioni e
conduzioni dei più importanti programmi televisivi italiani decidono, come
naturalmente attratti, di fondersi in un esempio di comicità a 360 gradi. Nel
2010 a Zelig Off i Boiler presentano lo sketch dei “finti” giornalisti: i tre seduti
tra il pubblico come inverosimili redattori di improbabili testate, trasformano
la situazione come se si stesse assistendo ad una vera e propria conferenza
stampa. Le domande, davvero fulminanti, sono il risultato
della loro geniale e singolare comicità.
abbonamento PROSA
Alfred e Marty. Come “Lo strano caso del
dottor Jekyll e Mr. Hyde”. Il bene e il male.
Il bianco e il nero. Un altro strano caso
che, in realtà, strano non è. Strano sarebbe
essere uno. Come? Credete di esserne esenti? Siate sinceri. Cosa sono allora
quelle vocine che sentite dentro? Quell’istinto irrefrenabile di fuga? E quei
pensieri strani? Quelli che poco si addicono alle persone per bene, quelli che
si zittiscono, si tengono sotto una giacca ben chiusa da bottoni stretti e ben
cuciti. Ma, suvvia, se per una volta (una volta soltanto) provassimo a slacciarci
la giacca per guardare in faccia il nostro mister Hyde? Chi nascondiamo sotto
i vestiti di tutti i giorni? Sarà la nostra parte nera o, semplicemente, quella
più vera?
E’ quello che scopriremo con lo strano caso di Alfred, uomo solo, timido e
impacciato che si troverà, suo malgrado, per uno strano caso - questo caso
strano davvero - a sostituire il suo carismatico capo davanti al microfono,
per la sua prima vendita in diretta. Alfred, impermeabile ben stirato, alla
vista distinto e serio lavoratore, assunto da sempre alla “Bye Bye Baldness
Corporate”, ditta specializzata nel combattere la calvizie con prodotti
innovativi e miracolosi, è letteralmente paralizzato da un attacco di panico da
pubblico... Ma se proprio oggi (e solo per oggi, promesso), per uno strano caso
- anche questo strano davvero - cedesse il posto al suo lato oscuro, “Marty”?
E se questi gli rivoluzionasse la vita? E se Marty fosse stufo di una vita ai
margini senza emozioni e senza amore? Se per una volta volesse strappare..
cioè, volevo dire... cogliere il cuore di quella donna tanto desiderata nei sogni
più timidi e segreti? Che cosa sarà capace di fare per colmare anni di noiosa
solitudine? Siate pronti a tutto: i “Marty” non sono certo maestri di galateo
e romanticismo... Ma questi sono dettagli. C’è in palio la felicità. E non è cosa
da poco.
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domenica 21 febbraio 2016 - ore 17:00
venerdì 4 marzo 2016 - ore 21:15
con Davide Visconti
Sogno di una notte di mezza età
IL MIO AMICO MOSTRO
regia Fabrizio Visconti
abbonamento RAGAZZI
Lui è Mostry. Nato, preparato, allenato per
fare paura. Come qualunque mostro. E come
qualunque mostro, il suo pubblico ideale è
quello di tanti bambini, preferibilmente piccoli,
quando ancora la ragione non li aiuta troppo
a difendersi dalle paure. Oggi per Mostry è il
primo giorno di lavoro, è il primo show. Per la
prima volta si esibirà davanti a un pubblico. Non vuole essere secondo a nessun
mostro lo abbia preceduto, e ha con sé tutto il suo campionario di strumenti
terrificanti: maschere, suoni, luci, colori, parole, azioni, atmosfere, suggestioni…
non ha dimenticato nulla. Sarà un’esibizione memorabile la sua. Mostry sogna:
sogna il grido dei bambini, le manine che si stringono, gli occhietti che diventano
lucidi, le vocine che si fanno rauche… Ma con i sogni arriva anche la paura…
come la paura? Mostry è il più mostro dei mostri! Cosa c’entra la paura? Sì, ma se
non grideranno? Se non si stringeranno uno all’altro per sentirsi un po’ più forti?
Se non si faranno piccoli piccolissimi nelle poltroncine come per sparire? Se lui
non farà paura, sua mamma si arrabbierà e lo punirà, proprio lei che ha sempre
fatto tanti sogni su di lui…che fosse il più grande, il migliore, il più terrificante di
tutti i mostri... E così Mostry scopre cosa è davvero la paura, quella più grande,
quella di tutti, quella che ti accompagna sempre. La paura di non essere adatto,
di deludere le aspettative, di non essere all’altezza, di essere come invisibile… in
una parola: solo. Ma forse Mostry sta per scoprire una cosa ancora più importante
sulla paura: che l’unico modo per uscirne è affrontarla con tutta la forza che
ha, guardarla in faccia da vicino e magari scoprirla diversa da come credeva...
insomma imparerà anche lui che forse certi mostri, se li guardi bene bene,
non sono poi così brutti come sembrano… così come quei bambini dovranno
guardare lui, per ritrovarsi poi più forti, un po’ meno spaventati, un po’ più uguali
nel coraggio, un po’ meno soli. E allora accendete tutte le luci sul palco, preparate
le manine per stringervi, gli occhietti per piangere, le vocine per gridare… sarà
uno spettacolo terrificante, spaventoso, di cui non vi dimenticherete mai… di cui
da domani riderete per tutta la vita!
THE MILF ONE
di e con Debora Villa
abbonamento CABARET
Cosa succede ad una donna quando
raggiunge i nannaranannannanni?
Cambia. Ma il cambiamento fisico, umorale,
psicologico, non è graduale come è stato
fino ad ora e come giustamente deve essere.
NO. Fidatevi esiste un punto di svolta (detto
simpaticamente: punto di non ritorno) nel quale vi ritrovate catapultate
senza neanche avere avuto il tempo di dire: “Xanax”.
Il corpo cede, la memoria vacilla, l’umore è come quello di Smigol quando
gli rubano l’anello e questo quando siete in buona. Quando siete in versione
negativa siete delle infoiate sessuali così prepotenti che l’esorcista al vostro
cospetto sembra un catechista. Il peggio è che a livello psicologico: diventate
delle rocce. Non nel senso che vi sgretolate, no siete delle furie. Sapete chi
siete, cosa volete, cosa NON volete e tutte le piccole e grandi insicurezze
che vi hanno accompagnate fino ad ora svaniscono. Finalmente capite che
una donna senza uomo non è sola ma libera. Tranquille, siamo donne! Nel
giro di una settimana avrete almeno una ventina di nuove paranoie che non
saprete come gestire, ripiomberete nell’atavica insicurezza e vi innamorerete
dell’ennesimo pirla che vale una cicca... masticata... da un troll... con l’alitosi.
Allora forse è bene iniziare a fare terapia, magari di gruppo, magari ridendoci
su. Io la faccio: funziona.
Debora ci presenta uno spettacolo stand up un po’ diverso dal solito.
Monologhi comici e canzoni demenziali.
Debora ci tiene a precisare che le agghiaccianti canzoni sono state scritte
insieme agli amici e Maestri: Savino Cesario e Carlo Fava. Per lamentele
rivolgersi a loro.
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sabato 12 marzo 2016 - ore 21:15
sabato 2 aprile 2016 - ore 21:15
di e con Marta Dalla Via
con Dario Criserà e Gloria Varini
VENETI FAIR
regia Angela Malfitano
IAGO VA VELOCE
regia Riccardo Marchesini
abbonamento PROSA
C’è una specie di vuoto, sono tutti ubriachi,
funziona tutto.
Io non ho paura della città. Ho paura del piccolo
villaggio di provincia. Ho paura del paesello,
dove la gente si trova al bar, dove si muore di
Biancosarti, dove tutti ti somigliano perché
sono tutti tuoi parenti, dove “quelo là non ga voja de lavorare”, dove si fanno le
cose “di una volta” “come una volta”. Dove “Che bravo quelo saluda sempre” e
poi è Pietro Maso o Felice Maniero. Ho paura perché vivo in un luogo comune.
Benvenuti alla fiera della Venetità. Signori venghino... venghino signore! Il nord
è così diverso dal sud? Forse al nord non si evadono le tasse? Forse al nord non
ci sono “amici” o parenti pronti a dare una spintarella? Forse al nord non si paga
il pizzo? Non si lavora in nero? Venghino signori ad interrogarsi sul concetto di
appartenenza... ridendoci su.
Marta Dalla Via inizia il suo percorso artistico seguendo il lavoro di Pippo
Delbono, Laura Curino, Angela Malfitano, Francesca Mazza, incontrati durante
i laboratori organizzati dal CIMES (centro interfacoltà Musica e Spettacolo di
Bologna). Si laurea nel 2003 al Dams di Bologna. Scrive e mette in scena “Veneti
fair” (2010) con la regia di Angela Malfitano debutto al Napoli Fringe Festival
2010. E’ tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il
percorso “Urgenze” presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama) di Brescia,
vince con il testo “Interpretazione dei sogni”. Prosegue la sua formazione come
attrice/autrice partecipando al progetto “Costruire Cultura” dove incontra e
lavora con Babilonia Teatri e Mariagrazia Mandruzzato. Nel 2012 e 2013 è in tour
con “Oh Patria Mia” di e con Corrado Augias. Nell’estate 2014 è tra i selezionati
della Biennale College dove partecipa al seminario di drammaturgia condotto da
Mark Ravenhill.
Quanto è attuale il dramma che Shakespeare
racconta in Otello, la vicenda del moro di
Venezia che uccide l’amata sposa Desdemona
per via di un ingiustificato eccesso di gelosia.
Soltanto nel nostro paese, circa ogni tre
giorni, una donna muore per mano del
proprio partner. E’ un dato che ci inquieta e che ci ha spinto ad affrontare
questo testo, nella speranza di trovare fra le parole di Shakespeare la risposta
ad un fenomeno che è una piaga sociale ormai radicata nel tempo e nella
cultura della nostra società.
Affrontiamo questo allestimento con gli obiettivi del precedente Amleto,
accompagnare gli spettatori e soprattutto i ragazzi nell’opera shakespeariana
sottolineandone l’inquietante attualità, la forza dei sentimenti, la vivacità
delle emozioni, ma anche la modernità dell’intreccio che rende la vicenda
narrata in Otello (un semplice episodio di cronaca nera), un thriller incalzante,
un noir in cui gli stati d’animo e le sensazioni dei protagonisti sono al centro
della vicenda.
Quanto male possono generare le nostre insicurezze, i nostri dubbi e la facilità
di giudizio? Quanto possono essere pericolose le maldicenze, l’arrivismo e la
sete di potere? Da questo punto di vista l’opera di Shakespeare è veramente
senza tempo.
Nel nostro Otello si riflette, si soffre, ma com’è nostra consuetudine si ride e
si sorride soprattutto della stupidità degli uomini, in questo caso non intesi
come genere umano, ma come individui di sesso maschile.
Riccardo Marchesini
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venerdì 8 aprile 2016 - ore 21:15
L’AMORE E’ UN
GAMBERO
di Riccardo Rossi e Alberto Di Risio
con Riccardo Rossi
Primavera 2016 - Data da definire
L’AVARO
con i ragazzi del laboratorio
Officine Teatrali 2015-2016
regiaDario Criserà
abbonamento CABARET
Senza amore non si vive. Siamo tutti
d’accordo. Non esiste una persona al mondo
senza un amore da raccontare, che sia stato
il primo o l’ultimo fa poca differenza: ci ha
fatto ridere, ci ha fatto piangere, ma è stato amore, ed è rimasto scolpito per
sempre nei nostri cuori perché ci abbiamo investito la parte più vera di noi,
quella che più ci appartiene. D’amore si parla tutti i giorni in tutti i luoghi tra
tutti noi. E Riccardo Rossi nel suo nuovo spettacolo ci “spiega” i trucchi per
affrontare al meglio tutte le fasi di una storia sentimentale, tutte le avventure
che un amore deve affrontare per sopravvivere a se stesso!
Tutte le esperienze che abbiamo passato e che ci accomunano nelle storie
d’amore sono legate dal fil-rouge dell’esperienza: la prima dichiarazione,
la telefonata che non arriva, la prima seduzione vera, da adulti, la prima
convivenza, gli inevitabili “tradimenti”, le vendette e il primo matrimonio
cui spesso ne segue un altro, il secondo, quello vero! E solo l’esperienza del
passato, ripercorrendo tutto a marcia indietro, come farebbe appunto un
gambero, ci fa capire come l’amore vero è quello che si ricorda, quello che “ti
ritorna in mente” l’unico che ancora ci fa tremare la voce e brillare gli occhi.
Con la consueta elegante ironia che lo contraddistingue, Riccardo Rossi stila
il suo personale e imperdibile manuale d’amore. Perché senza amore non si
vive. Senza questo show nemmeno!
Ispirato all’Aulularia di Plauto, l’Avaro è
una delle opere più famose di Molière e il
protagonista della commedia, Arpagone, è
la personificazione stessa della taccagneria.
Tutta la vicenda ruota attorno al suo bisogno di accumulare, alla paura di
essere derubato, alle sue ridicole e insopportabili economie ma soprattutto
all’aridità di cuore di Arpagone che non ama niente e nessuno a parte la sua
cassettina piena di denaro. Sospettoso, iracondo ed egoista, Arpagone non
esita a preferire il suo denaro ai figli e persino nel finale egli non si redime,
continuando ad anteporre i beni materiali agli affetti familiari.
Questa rilettura prende spunto anche da un testo poco rappresentato
dell’autore francese, “L’improvvisazione di Versailles”, di cui il protagonista
è lo stesso Molière, un’opera che mostra ciò che avviene dietro le quinte
e la dicotomia uomo/attore, che fa nascere un’istintiva relazione e una
complicità con il pubblico, portato così a contatto con la parte più segreta
della rappresentazione Teatrale.
Non è solo la vicenda raccontata da Molière a vivere sul palco, ma anche la
quotidianità degli attori dietro il sipario. Gli interpreti recitano e partecipano,
restano in scena e assistono come fossero parte del pubblico, vicini agli
spettatori in sala e alle loro emozioni.
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laboratori di recitazione
condotti da Dario Criserà
L’Associazione Culturale Eclissidilana, con i suoi laboratori teatrali, è impegnata
da anni nella formazione fuori e dentro la Scuola. Lo scopo dei laboratori è
accrescere la capacità dei ragazzi di comunicare e di socializzare, con una
particolare attenzione alle emozioni che, attraverso questo tipo di esperienza,
riescono a vivere e trasmettere.
I laboratori non si esauriscono con la sola messa in scena di uno spettacolo, ma
riguardano anche, e soprattutto, l’iter dei processi che conducono alle forme
rappresentative della realtà. Il progetto “Officine Teatrali” avvicina tra loro i
ragazzi in uno spazio comunicativo adatto ad attivare forme di scambio culturale,
intellettuale, umano e di rispetto dell’altro, individuando proprio nello “spazio
teatro” un luogo di aggregazione e di crescita.
sconti e promozioni
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consumazione
laboratorio 11-13 anni
Il laboratorio Officine Teatrali 11-13 Anni, giunto all’undicesima edizione, è rivolto
ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni (scuola media) ed è suddiviso in 25 incontri di 2 ore,
da lunedì 17 ottobre 2015 a maggio 2016. Gli incontri si svolgeranno tutti i lunedì
dalle ore 14:00 alle 16:00 presso il Cinema Teatro Jolly di Castel San Pietro Terme e
il Laboratorio si concluderà con una messa in scena pubblica.
50 ore di lezione, 25 incontri, 15 i posti disponibili, 1 lo spettacolo finale.
Prima lezione lunedì 17 ottobre 2015 ore 14:00 Cinema Teatro Jolly
Via Matteotti 99, Castel San Pietro Terme.
Costo dell’intero laboratorio 45 €
laboratorio Officine teatrali
Il laboratorio Officine Teatrali - Lions Club CSPT, giunto alla decima edizione, è
rivolto ai ragazzi tra i 14 e i 20 anni ed è suddiviso in 25 incontri di 2 ore, dal 18
ottobre 2015 a maggio 2016. Gli incontri si svolgeranno tutti i martedì dalle ore 18:00
alle 20:00 presso il Cinema Teatro Jolly di Castel San Pietro Terme e il Laboratorio si
concluderà con una messa in scena pubblica.
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Libreria Atlantide - via Mazzini 93, Castel San Pietro Terme
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pagherai il biglietto ridotto, tutti i giorni e per tutti i film
50 ore di lezione, 25 incontri, 15 i posti disponibili, 1 lo spettacolo finale.
Prima lezione martedì 18 ottobre 2015 ore 18:00 Cinema Teatro Jolly
Via Matteotti 99, Castel San Pietro Terme.
Costo dell’intero laboratorio 45 €
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Castel San Pietro Terme
P.zza Galvani, 3 Castel San Pietro - Tel 051.943865
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Cinema Teatro Jolly - Via Matteotti, 99 - Castel San Pietro Terme
Teatro 333 94 34 148 - [email protected] - www.cineteatrojolly.com
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