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Tè e Tisane, delicato piacere
Tè e Tisane, delicato piacere Territorio e divertimento Villa Carlotta, sogni che profumano di azalee in fiore Buon cibo Spezie in tavola, scoprire il profumo che viene da Oriente Salute, benessere e famiglia La formula giusta per aiutare il cuore e la forma fisica Anno 3 - Numero 3 aprile 2016 Costo € 1, una copia omaggio per i possessori di CartAmica Tè e tisane, quell’antico rito di piacere e relax 2 RivistAmica Sorseggiare queste bevande regala momenti di benessere per l’organismo e per lo spirito. Conosciamone le proprietà benefiche e impariamo a prepararle al meglio Primo piano Scandiscono i momenti della giornata, regalando momenti di piacere e relax. Sorseggiare un tè o una tisana è una sorta di rito, lento e affascinante, da concedersi a orari ben precisi: la sera, per riprendersi dalle fatiche lavorative, o durante il pomeriggio, per concedersi una pausa di benessere e tranquillità, ma anche a colazione, per variare il menu e cominciare la giornata all’insegna delle proprietà benefiche di queste bevande. Il tè, miniera di salute e benessere “Il tè tempra lo spirito e stimola i pensieri saggi. Rinvigorisce il corpo e calma la mente”. Così scrisse cinquemila anni fa Shen Nung, leggendario imperatore cinese e presunto “scopritore” del tè. Nato come medicina, il tè è oggi la bevanda più diffusa al mondo dopo l’acqua e vanta numerosi effetti benefici sull’organismo. Eccellente antiossidante, è in grado di contrastare la diffusione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e della degenerazione cellulare. Gli antiossidanti, inoltre, sono considerati armi molto efficaci nella prevenzione delle cardiopatie e dell’ipertensione. Disintossicante naturale, è l’ideale anche per reintegrare i liquidi e per mantenersi in forma visto il suo apporto calorico pari a zero. essere lasciate in infusione per 5-10 minuti. La fase dello sminuzzamento è una delle più delicate perché permette la fuoriuscita di tutte le proprietà officinali della pianta; le erbe, infatti, vanno colte nel periodo giusto, lasciate essiccare e poi sminuzzate usando un mortaio in pietra o in marmo senza farle venire a contatto con lame o parti metalliche che ne possano alterare le componenti. Solitamente una buona tisana è composta da una pianta-base dominante e da altre secondarie presenti in minore quantità che ne migliorano e potenziano l’azione terapeutica e il gusto. Rispettare le dosi consigliate è opportuno per garantire che la bevanda mantenga l’effetto previsto. Infuso, decotto o macerazione Per attivare le proprietà delle erbe e dei fiori sminuzzati si può agire in tre modi diversi: infuso, decotto o macerazione. L’infusione prevede che foglie, bacche o fiori vengano lasciati in acqua bollente per 10 [ segue ] Le principali tipologie I cinque tipi di tè più comuni sul mercato derivano dalle foglie della stessa pianta ma sono trattati in modi diversi e si distinguono per il processo di fermentazione. Il tè nero viene ricavato dalle foglie di Camelia sinensis essiccate per circa dieci ore e poi accartocciate e fermentate, con le più grandi che vengono vendute singolarmente e quelle più piccole confezionate nelle bustine; il tè rosso è originario dello Yunnan, al confine tra Cina e Tibet, e le sue componenti sono spesso sottoposte a un periodo di invecchiamento e maturazione, prima del confezionamento; il tè blu-verde, conosciuto come Oolong, si caratterizza per il colore verde-blu delle foglie semifermentate, con un processo che per molti versi ricalca quello di un’altra varietà, il tè giallo, che presenta una tinta più ambrata; più raro infine il tè bianco, il cui nome deriva dal fatto che i germogli utilizzati per la produzione sono ricoperti da una lanugine bianca. Il segreto per una tisana efficace Preparate con fiori e piante officinali, le tisane vengono ricavate dalla miscela di due o più specie. Le piante, insieme a parti tenere e legnose, vengono sminuzzate e immerse in acqua bollente dove devono 3 Primo piano minuti, ben coperti per evitare che con il vapore si volatilizzino i principi attivi più importanti; il decotto riguarda l’uso di parti più dure della pianta, come la corteccia, fatta bollire con acqua a fuoco lento per 5-6 minuti e poi filtrata; per la macerazione le erbe vengono lasciate nell’acqua fredda per alcune ore, anche tutta la notte a volte, e il composto si beve freddo. Le tisane più usate e note sono quelle che favoriscono un’azione depurativa e drenante (a base ad esempio di melissa, ortica, sambuco e menta), quelle che facilitano una corretta digestione (utili a questo scopo finocchio e liquirizia), le rilassanti (con tiglio, melissa e camomilla) e le antinfiammatorie a base di tiglio, sambuco e salvia. Delicata mousse di panna e tè verde La nostra selezione a marchio Nei nostri negozi Un’ampia scelta di infusi, tè e tisane da tenere sempre in casa per coccolarsi in ogni momento della giornata. La qualità dei prodotti Primia risponde a tutte le vostre esigenze, sia che puntiate a un semplice momento di relax, sia che cerchiate delle specifiche proprietà benefiche per l’organismo nella bevanda che state sorseggiando. Camomilla Disponibile nella versione solubile e in quella setacciata, concedetevi una tazza di camomilla calda la sera poco prima di andare a dormire, per ristorarvi e conciliare il sonno. Ideale da dolcificare con il miele. Finocchio Trovate l’infuso di finocchio nella confezione da 20 filtri: fatene una bella scorta. Riduce la sensazione di gonfiore addominale, regola il processo digestivo e dona una piacevole sensazione di relax. English breakfast Come dice il suo nome, è il tè nero classico ideale da consumare nella prima colazione. Può essere gustato al naturale, oppure con l’aggiunta di latte, e dolcificato con zucchero o miele. Fresca, semplice da preparare e di grande effetto. La mousse al tè verde è un dolce ideale per la primavera. Per 4 persone: lavorate con la frusta 250 g di ricotta setacciata con 6 cucchiai rasi di zucchero a velo e 2 cucchiai rasi di tè verde matcha, fino a ottenere una crema omogenea. Aggiungete la panna montata (occorrono 120 ml di panna fresca). Per un effetto scenografico riempite i bicchieri con l’aiuto di una tasca da pasticcere. Poneteli in frigo per almeno 4 ore. Potete servire guarnendo la superficie con granella di nocciole o amaretti tritati. 4 RivistAmica Tè verde e tè deteinato Per gustare il tè anche dopo cena evitando di assumere una quantità eccessiva di teina, scegliete la versione deteinata (confezione da 20 filtri). Optate per il tè verde (confezione da 25 filtri) per le sue proprietà antiossidanti, diuretiche e antinfiammatorie. Relax e Benessere Non fatevi mancare le tisane dedicate al “Dopo pasto”, al “Relax” e al “Benessere”. In ogni momento della giornata potrete scegliere la più adatta e dedicarvi una pausa profumata e avvolgente. LI TROVI ANCHE SU spesa online SCOPRI COME È COMODO FARE LA SPESA DA Indice PRIMO PIANO 2 Tè e tisane, quell’antico rito di piacere e relax TERRITORIO e DIVERTIMENTO 8 Villa Carlotta, sogni che profumano di azalee in fiore 14 Terme di Angolo (BS), quando la cultura incontra il benessere 16 Umberto Trabattoni tra Seregno, lavoro e amore per il calcio 18 Ponte in Valtellina, fioriscono arte, sport e cultura 20 Tra mari e monti, Portovenere e le Cinque Terre 2 BUON CIBO 22 Spezie in tavola, scoprire il profumo che viene da Oriente 26 Frutta secca, bontà e benessere d’Italia e dal mondo LE BUONE RICETTE DI 32 Frittelle di carote e zucchine 34 Pasta al ragù di coniglio 35 Wraps verdi con roastbeef all’inglese 36 Torta di salmone 37 Dolce al tè matcha 8 LA RICETTA DEI NOSTRI LETTORI 38 “Piadolo” con rucola e squacquerone NOVITÀ 42 Gustose ricottine Via Verde Bio, fantasia dall’antipasto al dolce 44 Formaggio spalmabile , bontà 100% italiana 22 IN EVIDENZA 46 Pensionati lecchesi oltre 50 persone per la comunità SALUTE, BENESSERE e FAMIGLIA 50 La formula ideale per aiutare il cuore e la forma fisica 54 Buongiorno bimbi, iniziamo la giornata con il piede giusto AMBIENTE E COLLETTIVITÀ 58 Smart home e domotica facile, il futuro è già qui 62 My Fuentes, eventi, arte e gusto 66 Lo sapevate che... 50 Scarica la versione digitale di RivistAmica per sfogliarla dal tuo smartphone e tablet 5 Buoni come da tradizione. La tradizione si rinnova, dal 1898. E rivive ogni giorno in tutti i prodotti Vismara, che ti fanno gustare tutto il sapore e la genuinità dei salumi di una volta. Perchè ai prodotti Vismara non si può resistere. Ho una famE cHE VEdo Vismara GILDO dei F.lli CIRESA W. & c. s.n.c. - 23815 Introbio (Lc) - Valsassina - Italy LTA O V A N U E M O C I FOR MAG GI FATT GENUINITA’ DI CAPRA Deliziola di capra Stracco di capra TRADIZIONE “VALSASSINA” Capralpina@ Dolcearoma taleggio dop Montecrotto Grancapra Dolcecrema di capra Latteria Crott La nostra azienda, con sede a introbio in Valsassina, valle rinomata per i suoi eccellenti formaggi, di stampo artigianale e a conduzione famigliare, nel settore da tre generazioni, prosegue il mestiere caseario iniziato dal nonno e trasmessoci da papà Gildo. L’azienda, essendo ubicata nella zona storica e tipica, è per tradizione legata alla produzione del Taleggio dop, Gorgonzola Dop, Quartirolo dop e dedicata alla produzione e stagionatura dei formaggi nostrani di latteria più tipici delle nostre montagne anche a latte crudo. Negli ultimi anni, con un particolare impegno e molta passione, l’azienda si è specializzata anche nella produzione di formaggi di capra con 100% di latte di capra fino a diventarne un’azienda nel settore primaria in Italia, con una produzione propria completa, divesificata, di forte interesse per la clientela che associa sempre piu’ il nostro marchio a “formaggi d’alta qualità”. www.gildoformaggi.it TERRITORIO E DIVERTIMENTO SPRING COUPON 2016 18 marzo - 20 giugno consegna questo coupon avrai l’ingresso a 5, 00 € Villa Carlotta Museo e giardino botanico Lago di Como, Tremezzina Tel. 0344 40405 www.villacarlotta.it Foto: L’ingresso principale di Villa Carlotta © Villa Carlotta, Museo e giardino botanico sul Lago di Como Villa Carlotta, sogni che profumano di azalee in fiore 8 RivistAmica A Tremezzo (CO) scopriamo uno dei luoghi più affascinanti del Bel Paese che mostra il suo rigoglioso splendore nella stagione primaverile Territorio e divertimento “Niun luogo gode di sol più amico”, scriveva nel 1817 Giovanni Battista Giovio descrivendo la Tremezzina, ovvero quella porzione di sponda del ramo occidentale del Lago di Como dove, come regina di una bellezza antica, sorge la splendida Villa Carlotta: uno dei luoghi più incantevoli del Lario, che in primavera conosce un’inedita ricchezza cromatica grazie alla fioritura dei giardini e delle serre che adornano la struttura. Come gioielli di inedita bellezza, a partire da aprile, sono in particolare le azalee e i rododendri a decorare la Villa di colori e profumi eccezionali. Villa Carlotta, fiore della Tremezzina La struttura poggiata sulla sponda del Lago di Como è uno dei fiori all’occhiello della Tremezzina. E quest’ultima è una delle zone più panoramiche della regione lariana, che nell’Ottocento si aprì ad un turismo più ampio e popolare dopo aver conosciuto per due secoli una esclusività borghese nelle visite Foto: La fioritura © Villa Carlotta, Museo e giardino botanico sul Lago di Como alla struttura. Sono moltissimi gli artisti e gli scrittori che hanno celebrato le bellezze della Tremezzina, a partire da Alessandro Manzoni per arrivare a illustri stranieri come Stendhal. Un elogio spesso inevitabile e sicuramente sincero visto il clima mite, la grazia dei borghi, la natura rigogliosa e variegata e le splendide ville signorili edificate dalla borghesia del tempo, tra cui appunto Villa Carlotta. Quest’ultima è una struttura grande 70mila metri quadrati, comprendendo i giardini e le adiacenze museali: la villa in sé ha i caratteri austeri e semplici della tradizione architettonica lombarda di fine Seicento, ma conserva la ricchezza artistica donata dalla presenza di opere di Hayez, Thorvaldsen e Canova. Ma la magnificenza di Villa Carlotta si scopre nella flora ordinata in giardini e serre che potrete trovare intorno alla struttura: qui scorgerete cedri, sequoie secolari, altissimi platani e camelie rare. Oggi infatti sono oltre 800 le varietà delle piante ospitate da Villa Carlotta per un totale di circa seimila esemplari. D’altra parte, ciò che illumina la fama a livello internazionale del patrimonio botanico Foto: Giardino all’italiana - © Villa Carlotta, Museo e giardino botanico sul Lago di Como della villa è la fioritura primaverile dei rododendri e delle azalee in oltre 150 varietà. Inutile aggiungere che la passeggiata nel giardino botanico dei Sassonia-Meiningen, [ segue ] 9 Territorio e divertimento in quello all’italiana dei Clerici e in quello romantico dei Sommariva sarà un’esperienza fatta di colori vivi e fragranze intense: una festa per i vostri sensi, passo dopo passo. Azalee e rododendri Avete mai visto un cuscino di azalee multicolori? È uno spettacolo eccezionale, rarissimo in Italia. E Villa Carlotta, tra aprile e maggio, vi permette di poterlo osservare in tutta la sua pienezza: immaginate un vero e proprio mare di azalee di colori diversi disposte in cuscini arrotondati lungo dei sentieri che compongono il ricchissimo patrimonio botanico di Villa Carlotta. Merito del lavoro dei paesaggisti della famiglia Sassonia Meiningen e oggi dei giardinieri esperti che si impegnano per il loro mantenimento. Tra i vari sentieri scegliete quello che conduce ad un gazebo, dal sapore romantico: qui troverete onde di azalee incorniciate da pareti di rododendri arborei. È proprio in questo periodo, tra le ultime due settimane di aprile e la prima di maggio, che anche il bosco dei rododendri si trasforma per raggiungere il massimo splendore. Si tratta di una piccola selva composta da un’unica specie di rododendro (Rhododendron arboreum) che è caratterizzato da un tronco spesso non ramificato in basso, dal diametro medio di mezzo metro e con un’altezza variabile tra 1 e 15 metri: una pianta che in natura trova riscontro solo sulle montagne himalayane. Sì, avete letto bene: per quanto possa sembrare incredibile, il bosco dei rododendri di Villa Carlotta ha delle assonanze con alcune zone boschive della più celebre catena montuosa asiatica. Storia di un incanto chiamato come una principessa La struttura è gestita dall’“Ente Morale Villa Carlotta” dal 1927 a cui è affidata la gestione della proprietà e che ha il mandato di devolvere tutti gli introiti derivanti dai biglietti d’ingresso al miglioramento della villa: per cui ogni visita sarà utile a preservare le bellezze della struttura e dei giardini. Costruita intorno al 1690 per volere del marchese Giorgio II Clerici per celebrare la possenza della sua famiglia, la villa fu conclusa dal nipote Antonio Giorgio, grande magnate che dissipò il suo patrimonio: motivo per cui la figlia Claudia la vendette nel 1801 a Gian Battista Sommariva. Quest’ultimo si lanciò presto in politica guadagnandosi grandi soddisfazioni che arrivarono fino alla mancata elezione a vicepresidente della nascente Repubblica Italiana nel 1802, mandato che fu 10 [ segue ] RivistAmica Foto: La galleria interna - © Villa Carlotta, Museo e giardino botanico sul Lago di Como Territorio e divertimento invece affidato al suo rivale Francesco Melzi. Sommariva a quel punto cercò rivalsa sociale decidendo di trasformarsi in collezionista d’arte e mutando la villa di Tremezzo in un vero museo con opere d’arte antiche e moderne, pittoriche e scultoree, che resero Villa Carlotta meta di interesse continentale. Nel 1844 i Sommariva vendettero per 780.000 lire la struttura alla moglie del Principe Alberto di Prussia, che la donò alla figlia Carlotta in occasione delle nozze con il principe ereditario di Sassonia Meiningen, il duca Giorgio II. Quest’ultimo, sia con Carlotta sia successivamente alla sua prematura scomparsa, si occupò con grande perizia e amore della struttura fino alla sua morte, avvenuta nel 1914. E la Villa rimase nominata “Carlotta”, proprio in onore della tanto amata consorte del duca. Un laboratorio per tutte le età Creare bellezza, recuperare tradizioni antiche. Villa Carlotta offre diversi eventi e attività durante l’anno e in particolare in primavera presenta “Giochi di fili: Handeweaving – Tessitura a mano”, un laboratorio di sperimentazione della tessitura a mano curato dall’officina artistica umbra Lilà. Il progetto, ideato da Raffaella De Bortoli e Alessia Franchini, che si terrà dal 21 aprile al 2 maggio (e dal 25 maggio al 31 maggio), presenterà giochi generati dall’accostamento dei colori, utilizzando antichi telai in legno e organizzando laboratori tessili per adulti e bambini. La mostra pittorica che cattura le piante Villa Carlotta è una casa per la flora più vasta e rigogliosa che ospita opere artistiche di rilievo. Perché allora non visitarla tra il 14 maggio e il 12 giugno, quando la struttura ospiterà la mostra “Flora, il gusto della bellezza”? Si tratta di un’esposizione a cura di Angela Petrini e Pierino Delvò che raccoglie oltre sessanta opere ritraenti le piante: spontanee o da giardino fino a quelle utili per il nostro nutrimento. Nei lavori esposti, le tecniche utilizzate sono l’acquerello e la cianotipia: da notare che una sezione speciale dell’esposizione è dedicata ai cereali e in particolare al riso. Come arrivare a Villa Carlotta Raggiungere Villa Carlotta è semplice e si può scegliere tra diverse possibilità. In auto, se partite da Milano, prendete l’Autostrada A9 Milano-Laghi e uscite a Como Nord, quindi percorrete la strada statale 340 per Menaggio. In treno, potete raggiungere la località di Varenna con i treni ordinari per poi prendere il traghetto, che parte verso Villa Carlotta anche da Bellagio; altrimenti arrivate a Como e quindi scegliete tra battello, pullman o autobus per giungere alla villa. Non avete scuse logistiche, organizzate presto una visita a questo gioiello della Tremezzina! 11 UNA SCELTA DI QUALITÀ. UNA PASSIONE CHE SI RINNOVA OGNI GIORNO. AI NOSTRI POLLI GARANTIAMO: Maggior spazio in allevamento rispetto ai limiti di legge* Uso di luce solare* Arricchimenti ambientali quali balle di paglia per favorire i comportamenti naturali* *Aut. Min. IT001EA - UNAITALIA Siamo sensibili al corretto e consapevole impiego dell’energia nei processi produttivi Per saperne di più consulta il sito www.amadori.it I LUOGHI DELLA CULTURA Terme di Angolo (BS) quando la cultura incontra il benessere Le acque terapeutiche ad Angolo sono un tratto distintivo per il paese tanto che, nel 1963, la giunta comunale ha deciso di cambiarne il nome e farlo diventare Angolo Terme. La cittadina in provincia di Brescia, però, oltre ad essere una meta ambita per il benessere, custodi- 14 RivistAmica Immerse in Valcamonica, queste terme con acque terapeutiche sono tra le più famose in Lombardia e inserite in un borgo di origini medievali con preziosità da scoprire sce un ricco patrimonio culturale. Il suo passato, infatti, è stato forgiato nel ferro. La valle, dove scorre il Dezzo, è stata un centro minerario fin dal IV secolo a.C.: l’attività di estrazione del metallo è proseguita ininterrottamente fino ai giorni nostri. Territorio e divertimento Le Terme La scoperta delle capacità terapeutiche e la valorizzazione delle acque di Angolo si deve ai due fratelli Morosini: Giacomo, studioso di idrologia, e Stefano, avvocato. I due, nel 1916, furono i primi a studiarne e renderne note le proprietà curative. Le acque ipotermali che alimentano le Terme di Angolo fluiscono da due sorgenti e furono chiamate San Silvestro e Fonte Nuova. Oggi lo spiazzo incolto in cui sgorgava la piccola polla d’acqua sorgiva si è trasformato in un bel parco con attrezzature e servizi moderni. Visitare questo stabilimento permette di abbinare splendidamente cure termali a lunghe passeggiate disintossicanti. Le proprietà curative Le acque di Angolo sono classificate come “solfato-bicarbonato-calciche” e la tradizione vi attribuisce capacità curative per molte malattie, tra cui quelle dell’apparato respiratorio, del sistema cardiovascolare e dell’apparato urinario. La moderna struttura in cui sorgono le Terme di Angolo è organizzata attorno ad un hotel immerso in un parco di 35.000 mq. Il personale qualificato dello stabilimento agisce all’interno di un poliambulatorio in cui usufruire di numerosi trattamenti. Le due piscine, la sauna finlandese e il centro estetico, invece, assicurano assoluto relax attraverso fanghi, idromassaggi e bagni termali, il tutto organizzato sempre da personale qualificato. Dopo un ricco percorso benessere, però, non si può non approfittare delle ricchezze culturali che costodisce il borgo di Angolo. Il Santuario di San Silvestro Situato su un poggio che domina il vecchio centro storico del paese, il Santuario di San Silvestro è un piccolo gioiello che non si può non visitare. Risalente alla prima metà del 1500, la tradizione vuole che sorga sopra un cimitero per appestati. La chiesa ha un’unica navata con volta a botte e al suo interno si può ammirare una pala che si crede possa essere l’ultima opera di Grazio Cossali. Dal sagrato della chiesa, inoltre, si può godere di un delizioso panorama sulla valletta di Angolo. Palazzo Laini Questo palazzo è tra gli edifici storici più interessanti di Angolo Terme. Classico esempio di casa-fortilizio a pianta quadrata, fu costruito dalla famiglia che gli ha dato il nome. Era una dimora signorile ma dal cortile si accedeva direttamente alle contigue fucine, che sono ancora visibili. I Laini, infatti, sin dall’inizio del 1400 si distinsero sia in imprese militari che nella lavorazione dei metalli. L’origine del nome Da dove derivi il nome Angolo non è molto chiaro. Secondo numerosi studiosi Angól, nome in dialetto camuno, deriva dal celtico “gol”, parola che indica un distretto rurale, con l’aggiunta del prefisso “an” che significa “in”. Per altri invece si chiamerebbe così perché Angolo sorge esattamente dove la valle del Dezzo e l’antica strada pre-romanica della Val di Scalve compiono un ripiegamento ad angolo retto. Il centro di educazione ambientale di Anfurro A ottocento metri di altezza nella piccola frazione di Anfurro si trova un centro dove “creare, costruire, giocare e vivere l’ambiente”. Nato nel 1995 dalla collaborazione tra il Comune di Angolo Terme e l’Università Popolare di Valcamonica, il Centro di Educazione Ambientale può ospitare fino ad un massimo di 25 persone con l’obiettivo di far nascere nei ragazzi una cultura “ambientale”. La struttura propone anche laboratori e incontri di formazione per gli adulti. 15 I PERSONAGGI ILLUSTRI Umberto Trabattoni tra Seregno, lavoro e amore per il calcio È il 1940. Umberto Trabattoni a Seregno è un imprenditore che si occupa di compravendita e lavorazione dei filati di lana e cotone. Oltre a quello per l’impresa, Trabattoni ha la passione per lo sport ed è un grande amante del calcio. Una doppia avventura: imprenditoria e sport L’imprenditore brianzolo ha 55 anni quando alla fortunata avventura nel settore tessile ne affianca un’altra: diventa commissario straordinario della più antica squadra di calcio meneghina. L’odierno Milan che allora, per volere del regime fascista, si chiamava Associazione Calcio Milano. 16 RivistAmica Imprenditore nel settore tessile, grande amante dello sport e figura chiave per la riscossa dei rossoneri, che guidò per quasi 15 anni. La casa del Seregno Calcio, lo stadio Ferruccio, è il ricordo ancora vivo che dedicò al figlio Prima di Superga Trabattoni (Seregno 1885 - Varese 1963) guida la squadra in una città flagellata dalla guerra e dall’occupazione tedesca; passa la mano al genero Antonio Busini nel 1944 poi, nel ‘45, prende in mano la presidenza. Il Milan (tornato finalmente A.C. Milan) è una squadra lontana dai fasti degli anni Dieci, ma Trabattoni lo rivitalizza. In un periodo storico dominato dal Grande Torino, i rossoneri ottengono un quarto posto ma, soprattutto, iniziano a portare in città giocatori di grande spessore, gli stessi che faranno fare alla squadra il salto di qualità: Annovazzi, Territorio e divertimento Tognon, Puricelli. Nel ‘49, con la tragedia di Superga, si chiude un’era. Il presidente, con la signorilità che lo ha sempre contraddistinto, si fa promotore della mozione che porta la Federcalcio a considerare chiuso il campionato alla 34esima giornata, assegnando lo scudetto ai campioni scomparsi nell’incidente aereo. Un gesto di rara sportività e umanità, così lontano dagli eccessi che contraddistinguono il calcio italiano oggi, ma anche da certe ruspanterie di provincia che non era difficile trovare in quell’epoca. 44 anni dopo La cavalleria di Umberto Trabattoni e gli sforzi profusi negli anni per il buon nome della società milanista verranno ripagati poco dopo. Nell’estate 1949 arrivano Gunnar Gren e Nils Liedholm, entrambi svedesi, che vanno ad affiancarsi al connazionale Gunnar Nordahl, formidabile attaccante giunto in squadra a gennaio. Lo stadio Ferruccio in memoria del figlio Il rapporto di Trabattoni con il calcio è sempre stato una questione d’amore. Dal 1922 al 1935, l’imprenditore sedette sulla poltrona presidenziale della squadra della sua città, Seregno. All’inizio degli anni Trenta, un fatto tragico sconvolse la vita di Trabattoni, che perse in un incidente il figlio Ferruccio. In memoria del bambino, il presidente fece costruire il nuovo stadio della squadra - il “Ferruccio” appunto - che venne ultimato nel ‘35 con una spesa complessiva di 850mila lire ed è tuttora la casa del Seregno Calcio. Umberto e il Barone Foto: Gunnar Nordahl in azione nel 1951 con la maglia del Milan Nasce il Gre-no-li, acronimo dalle sillabe iniziali dei tre cognomi, uno dei sodalizi più fortunati della storia del Milan. Nel ‘50 si chiude al secondo posto e Nordahl è capocannoniere con 35 reti, un record che resiste ancora per i campionati a 20 squadre. Nel 1950/’51 finalmente - il meritato trionfo, atteso dal 1907, sotto la guida dell’ungherese Lajos Czeizler e dell’onnipresente Busini. Un risultato che rimarrà legato per sempre al nome di Umberto Trabattoni, che nel 1954 passa la mano a Rizzoli. Con la sua tenacia brianzola e il suo stile signorile, ha contribuito a scrivere la storia di una delle squadre di calcio più conosciute del mondo. A Trabattoni si deve lo sbarco in Italia di uno dei personaggi più iconici ed importanti del nostro calcio, il Barone Nils Liedholm. Arrivò al Milan come giocatore nel 1949, ma rimase nel nostro paese a vita. Coi rossoneri vinse quattro scudetti, prima di diventare allenatore e rivincere il campionato (1978/’79). Passato alla Roma vinse lo storico scudetto 1982/’83 e tre Coppa Italia, sfiorando la Coppa dei campioni nel 1984. Chiusa la carriera sportiva, si trasferì in Monferrato, dove sin dagli anni ‘70 possedeva una stimata azienda vinicola. 17 GLI EVENTI DEL MESE Ponte in Valtellina fioriscono arte, sport e cultura Anche quest’anno Ponte in Valtellina per più di un mese diventerà la “capitale” culturale della valle. Grazie a Ponte in fiore, la serie di manifestazioni culturali che animerà tutto il mese di aprile, fino a maggio inoltrato. A cominciare dalla mostra sullo scrittore e pittore tedesco Wolfgang Hildesheimer (1916-1991), a lungo residente a Poschiavo e autore, tra l’altro, di una biografia di Mozart, nonché straordinario testimone del Novecento per il suo 18 RivistAmica Pittura, astronomia, letteratura, attività sportive: tutto questo è Ponte in fiore, la manifestazione che animerà la primavera valtellinese incarico di protocollista durante il Processo di Norimberga. L’evento si terrà presso il Teatro comunale Piazzi. Stelle e romanzi Tra i numerosissimi eventi culturali che si terranno ad aprile, da segnalare l’incontro “Non accontentatevi di un paesaggio mediocre”, il 4 aprile, dedicato ai giovani e lo sport con l’intervento di don Alessio Albertini. L’8 aprile, presso la Biblioteca comunale, ci sarà invece Territorio e divertimento “Esplorazioni spaziali e missioni Exomars”, appuntamento a cura dell’Associazione astrofili valtellinesi. Lo spazio sarà protagonista anche di “Ponte in fiore sotto le stelle”, serata di osservazione degli astri organizzata presso l’Osservatorio astronomico “Giuseppe Piazzi” (occorre prenotare al 335-5542062). Il 20 aprile, largo allo sport con la Risciada, corsa di 7,8 km tra le vie del paese. Il 29 aprile, infine, cena in compagnia di Andrea Vitali, lo scrittore di Bellano autore di romanzi di successo come “Una finestra vistalago” e “La figlia del Podestà” (2005). Per partecipare, prenotate chiamando lo 0342-482294. Il 1° maggio, infine, visita guidata alle bellezze di Ponte in Valtellina, e in particolare alle sue splendide e antiche cantine. Dove, come, quando Per la mostra, il teatro comunale si trova in piazza Luini; la serata dedicata allo sport si terrà il 4 aprile alle 21 al Cinema teatro Vittoria (piazza Vittoria); quella sulle esplorazioni spaziali nella Biblioteca comunale (piazza Della Briotta) l’8 aprile alle 21; l’Osservatorio, per la serata del 15 alle 21, si trova invece in località San Bernardo. La Risciada prenderà il via alle 17 del giorno 20 dal campo sportivo; la cena con lo scrittore si terrà alle 20 del 29 aprile nel ristorante Cerere (via Guicciardi); mentre la visita guidata partirà il 1° maggio alle 14 da piazza Luini. Maggiori informazioni: www.biblioponte.eu L’agenda degli eventi da non dimenticare Da venerdì 8 a domenica 10 aprile Exponiamo - Darfo Boario Terme (BS) Si aprirà venerdì alle 18,30 la terza edizione di Exponiamo, la fiera campionaria della Valcamonica e del Sebino, che si terrà presso l’ex cash&carry di via Prade. La fiera sarà poi aperta sabato dalle 10 alle 23 e domenica dalle 10 alle 20 con ingresso gratuito. Gli espositori saranno divisi per categoria: edilizia, arredamento, outlet, servizi, giardino, motori, alimentari, elettronica, abbigliamento, industria e artigianato, cerimonie, area bambini e ragazzi. www.sycomor.it Sabato 9 aprile e sabato 16 aprile - Note in circolo Festival bandistico - Casnigo (BG) La rassegna aprirà il 9 aprile alle 21 al Teatro del circolo della fratellanza con il concerto di primavera bandistico del gruppo musicale Angelo Guerini di Casnigo. Poi, nello stesso teatro, altre bande eseguiranno i loro concerti il 16 aprile (Corpo bandistico La Montanara di Selvino) e poi il 7 (Corpo musicale Cremonesi di Ponte Nossa) e 14 maggio (Corpo musicale di Gandino). www.comune.casnigo.bg.it Domenica 17 aprile - Dammi la zampa, sfilata del cuore - Mariano Comense (CO) L’associazione Gli amici del randagio, che a Mariano Co- mense gestisce il canile, organizza una giornata dedicata ai nostri amici presso il Palatenda, in via Santa Caterina. Un evento aperto ad iscritti o semplici appassionati: tutti potranno portare il proprio cane in sfilata e tutti potranno chiedere informazioni per prendere con sé gli amici a quattro zampe del canile. La festa inizierà alle 11, seguirà pranzo sociale, sfilata e premiazioni alle ore 17. www.marianoeventi.it e www.gliamicidelrandagio.it Da venerdì 22 a lunedì 25 aprile - Festa patronale di San Giorgio Martire - Rovagnate (LC) Cambia il comune (ora chiamato La Valletta Brianza dopo la fusione con Perego), ma non la festa: appuntamento in piazza San Giorgio per quattro serate in compagnia della musica, con concerti di band locali (tra cui il gruppo di rock dialettale dei Luf sabato sera), serate danzanti e gastronomia. Tra le specialità, polenta taragna e carne alla griglia. Ci sarà anche una pesca di beneficenza. La messa dedicata al patrono si svolgerà invece domenica alle 9,45 presso la Chiesa di San Giorgio Martire. www.prolocorovagnate.it Lunedì 25 aprile - Formico Trail Memorial Walter Bertocchi - Gandino (BG) Con i suoi 20 km tra Gandino e il Monte Farno, è una delle corse più attese della Valseriana. Appuntamento alle 7 dalla Colonia Monte Farno, nel comune di Gandino. Da lì si arriverà oltre Pizzo Formico, in un percorso dotato di punti di ristoro ogni 5 km con bibite, tè e biscotti, per poi tornare alla colonia attorno alle 11,15. Dopodiché, pasta party e premiazioni. Per iscrizioni, www.fly-up.it 19 TRA I PATRIMONI UNESCO Tra mari e monti, Portovenere e le Cinque Terre La bellezza inalterata della natura, i sentieri e i borghi colorati come dipinti fra cielo e mare. Le Cinque Terre sono luoghi incantevoli da conoscere e assaporare lentamente. Insieme a Portovenere e alle tre isole di Palmaria, Tino e Tinetto, sono state inserite nel 1997 fra i Patrimoni dell’Unesco. Panorami mozzafiato Cinque piccoli borghi variopinti, in provincia di La Spezia, affacciati sulla costa ligure. Il loro punto di forza è la posizione: lo spettacolare affaccio sul mare che offre 20 RivistAmica Dal 1997 questi splendidi luoghi sulla costa ligure fanno parte della World Heritage List dell’Unesco. Ideali da visitare in primavera, tra passeggiate per i sentieri immersi nella natura e assaggi della squisita gastronomia locale in ciascuno di essi un diverso punto di vista con panorami mozzafiato dall’alba al tramonto. Fanno parte dell’area protetta del Parco nazionale delle Cinque Terre e offrono affascinanti tratti immersi nel verde e a picco sul mare (il più noto è la “via dell’amore”, che collega Riomaggiore e Manarola) da percorrere a piedi e adatti a tutti. Da Monterosso a Riomaggiore Monterosso è il più grande dei cinque piccoli paesi marinari: sia il centro abitato che la costa sono più spaziosi rispetto a quelli di Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Offre Territorio e divertimento una piacevole passeggiata sul lungomare e l’unica spiaggia sabbiosa del pittoresco litorale che racchiude i cinque gioielli. Da non perdere una visita alla seicentesca chiesa di San Francesco, annessa al convento dei Cappuccini, e il parco letterario dedicato al poeta Eugenio Montale, che ha cantato magnificamente questi luoghi. Quasi fiabesco il porticciolo di Vernazza, con la caratteristica piazzetta sul mare e la semplice e deliziosa chiesa gotica dedicata a Santa Margherita d’Antiochia. Salite in cima al castello, eretto come difesa dagli attacchi dal mare e sormontato da una torre di avvistamento, e godrete di una vista a 360 gradi davvero indimenticabile. Corniglia si distingue perché arroccata su un promontorio, ha un’atmosfera da borgo montano nonostante il mare ai suoi piedi: per arrivare alla spiaggia dovrete percorrere una scalinata di 365 gradini. Manarola è un luogo di rara bellezza che vi suggeriamo di raggiungere a piedi attraverso il “sentiero azzurro” (tempo di percorrenza: 1 h 30’) per godere della vista delle sue case colorate che sembrano sbucare da un enorme scoglio nero sul mare. Riomaggiore vi conquisterà: ancora più intatto degli altri borghi, ha case di colori pastello, stretti vicoli (i pittoreschi carrugi) e una piccolissima spiaggia di sassi, un angolo dal mare cristallino baciato dai raggi del sole. Portovenere e il giro delle isole Pesto, salsa di noci, acciughe e Sciachetrà “Da qui i vigneti illuminati dall’occhio benefico del sole e dilettissimi a Bacco si affacciano su Monte Rosso e sui gioghi di Corniglia, ovunque celebrati per il dolce vino”, scriveva Petrarca. E accanto al vino, queste terre sono generosissime in quanto a prodotti enogastronomici come le olive, i limoni, il basilico, e a piatti tipici, innanzitutto il pesto e la salsa di noci, ma anche quelli a base di pesce freschissimo, come le acciughe di Monterosso: marinate o fritte, una tira l’altra. Assaggiate (e portate come souverir) il prezioso e squisito vino passito Sciachetrà. A piedi, in treno e anche in battello Foto: Suggestivo panorama di Manarola Qui si incontrano natura e architettura: scalinate e stretti vicoli si intersecano in una tavolozza di colori sui quali prevale decisamente l’azzurro di cielo e mare: in certe giornate è difficile trovare la linea che segna il confine tra l’uno e l’altro. Specialmente se salite fino al Castello Doria e osservate dall’alto il porticciolo. Visitate la splendida Chiesa di San Pietro e dedicatevi al tour in traghetto che offre in 40 minuti il “giro delle isole” Palmaria, Tino e Tinetto. Le Cinque Terre sono collegate fra loro dalla linea ferroviaria (pochi minuti di viaggio dall’una all’altra) o dai battelli che partono regolarmente (tempo permettendo; nei giorni di mare agitato il servizio viene sospeso) nei diversi momenti della giornata. Vanno vissute a piedi, non è semplicissimo neppure trovare un parcheggio dove lasciare le vostre quattro ruote per la durata della vacanza. Il consiglio è di “dimenticare” l’auto a casa, arrivare in treno e godere a pieno della natura. Per una vacanza dai ritmi lenti e amica dell’ambiente. 21 Sapore e colore per tante ricette Spezie in tavola, scoprire il profumo che viene da Oriente 22 RivistAmica Spesso originarie di paesi esotici, sono ormai diventate un accompagnamento usuale per tantissimi piatti. Una guida per riconoscerle e donare colore e sapore alle pietanze Buon cibo Naturali, saporite, colorate. L’uso delle spezie nella preparazione e nella conservazione degli alimenti è antichissimo. Pare, addirittura, che già in epoca preistorica si conoscesse la loro capacità di preservare meglio il cibo, ritardandone la decomposizione. E proprio a questo uso sembra legata la scelta di sostanze molto profumate, spesso caratterizzate da odori penetranti. A causa della difficoltà di procurarsele (per quelle più “esotiche” erano necessari lunghissimi viaggi), le spezie diventarono con il passare dei secoli una merce preziosa, che di certo non mancava sulle tavole più nobili. Preziose alleate Al giorno d’oggi, per fortuna, reperirle è diventato molto semplice: nel reparto dedicato dei supermercati se ne trova sempre un’ampia gamma. Si prestano a impreziosire diverse pietanze, dai risotti ai secondi di carne fino ai più originali piatti unici a base di cereali e verdure: in tutti i casi donano con poco sforzo gusto e fascino ad ogni pietanza. Del resto, negli ultimi anni le spezie hanno conosciuto una sorta di seconda giovinezza, in nome della rinnovata attenzione al mangiar sano. In questo senso, visto che danno sapore senza “appesantire” le pietanze, le spezie si rivelano alleati ideali di chi si muove in cucina con un occhio attento anche alla bilancia e alla salute. Da non confondere con gli aromi Una distinzione doverosa per i puristi è quella tra spezie (intese cioè come sostanze ricavate da semi, frutti e fiori di piante aromatiche di provenienza esotica) e aromi o erbe aromatiche. Questi ultimi sono più comuni, spesso “coltivati” direttamente in casa e usati diffusamente in cucina; tra gli altri possiamo ricordare amici ben noti a ogni buon cuoco come il basilico, la salvia o il prezzemolo. Cannella Il nostro “viaggio” inizia dalla cannella, che proviene prevalentemente dallo Sri Lanka e si ottiene con un processo di essiccazione piuttosto articolato dalla corteccia di un albero. Ha un sapore particolare, dolce e acre, che a queste latitudini viene usato prevalentemente per la preparazione di dolciumi (lo strudel, ad esempio), liquori e conserve. Nei paesi dell’India, del Nord Africa e del Medio Oriente si trova, largamente usata, anche in pietanze a base di riso e carne. Cardamomo Più o meno dalle stesse parti (India e Sri Lanka) arriva il cardamomo, un baccello verde chiaro che contiene [ segue ] Lo zafferano di Como e uno speciale tiramisù L’imprenditore agricolo comasco Rolando Germani, a capo dell’azienda Zafferano Collina D’Oro di Falloppio, si è inventato lo “zafferamisù”, variante di uno dei dolci più famosi d’Italia insaporito con la spezia nostrana. «La coltivazione del nostro zafferano viene condotta nel pieno rispetto della natura – ha spiegato Germani – senza l’uso di additivi o sostanze chimiche, e ha portato ad una produzione iniziale di 180mila fiori, pari a più di un chilo di prodotto purissimo». www.zafferanoacomo.com Mai più senza zenzero e noce moscata Utilizzato anche per combattere nausea e raffreddore, lo zenzero ha un sapore leggermente amaro, pungente e aromatico, e può essere usato sia fresco, soprattutto per insaporire piatti come riso o pasta, oppure essiccato. La noce moscata è una spezia di origine indiana, ricavata dal nocciolo essiccato della Myristica fragrans, una pianta che col tempo si è diffusa in tutte le zone intertropicali. In cucina la si usa quasi sempre grattugiata. Senza il suo aroma non esisterebbero condimenti come ragù e besciamella. 23 Buon cibo al suo interno semi piccanti. In India e nei paesi arabi è usato per aromatizzare il caffè, ma è conosciuto ed apprezzato anche per le proprietà digestive. Esattamente come l’anice, che si ottiene dai semi di una pianta delle Ombrellifere. Ha un gusto delicato e gradevole, ma caratteristico. Si usa per la preparazione di dolci in tutto il bacino del mediterraneo e – curiosamente – per dare sapore a numerosi liquori: dal Pastis francese all’Ouzo greco. Ha lo stesso aroma dell’anice stellato, che però è frutto di un arbusto delle Magnoliacee e quindi fa parte di una famiglia diversa. Chiodi di garofano Arrivano dalle isole Molucche, nell’Oceano Pacifico. Il nome deriva dalla caratteristica forma ma, in realtà, si tratta dei boccioli, chiusi ed essiccati, di una pianta sempreverde. L’aroma è molto marcato, tanto è che anticamente erano usati per profumare l’alito, oltre che come rimedio al mal di denti. Giunti in Europa grazie ai navigatori portoghesi, sono fra gli ingredienti del curry indiano oltre a essere usati per infusi e bevande. Curry È in realtà una miscela di più aromi e spezie, tostati e pestati; l’origine è indiana, il passaporto britannico, l’utilizzo ormai diffuso in tutto il mondo. Ne esistono in commercio versioni diverse: dal Garam masala, più pregiata e adatta a carni e verdure, al celebre Tandoori, usata per marinare le carni prima di sottoporle all’omonima cottura. Più piccanti il Vindaloo, adatto ai cibi in agrodolce, e il Madras curry, che prende il nome da una regione geografica dell’India. 24 RivistAmica Benefici per la salute con gli infusi fai da te Molte spezie hanno effetti benefici nella cura di piccoli disturbi. Il dragoncello, ad esempio, ha proprietà digestive: per preparare un infuso bastano qualche foglia fresca e una tazza di acqua bollente. Dopo 5 minuti di infusione, si filtra e dolcifica a piacere. L’infuso di chiodi di garofano è ottimo contro le coliche intestinali: occorrono un cucchiaino di semi di garofano e 150 ml di acqua distillata. Dopo la bollitura si filtra e si usa per risciacquare il cavo orale. I grandi esploratori e le “Vie delle Spezie” Alle spezie dobbiamo anche alcune grandi scoperte geografiche. Cercando una rotta per le Indie che permettesse agli europei di non dipendere dai capricci dei mercanti arabi, turchi e veneziani, il portoghese Vasco da Gama compì il suo primo viaggio da Lisbona all’India fra il 1497 e il 1498, passando a sud dell’Africa, dal Capo di Buona Speranza. E Cristoforo Colombo progettò e intraprese il viaggio che lo portò alla scoperta dell’America (1492) proprio per trovare una “via breve per le Indie”, passando da Occidente. Sono buoni alleati della salute Frutta secca, bontà e benessere d’Italia e dal mondo 26 RivistAmica Ricchi di Omega 3 e grassi insaturi, noci, nocciole, mandorle e pistacchi sono tra gli alleati ideali per la salute e il palato, consumati al naturale o come ingredienti di sfiziose ricette Buon cibo Sfiziosa e dal gusto pieno, versatile come ingrediente per insalate o primi piatti, ideale come snack sano ed energico. La frutta secca da qualche anno gode di una vera e propria riscoperta: non più guardata con sospetto per l’eccesso di calorie, ma anzi annoverata tra gli indispensabili alimenti che compongono una dieta sana ed equilibrata. Noci, bontà e proprietà benefiche Partiamo dalle noci: non a caso la Fondazione Umberto Veronesi certifica che consumarne 3-4 al giorno incide positivamente sulla salute abbassando i fattori di rischio cardiovascolare e il colesterolo “cattivo” e aiutando a regolare la pressione sanguigna. Le noci contengono solo il 10% di “grassi cattivi”, quelli saturi, il resto sono invece gli insaturi, quelli “buoni”. Sono inoltre uno degli alimenti più ricchi in assoluto di Omega 3, sostanze importanti per la circolazione e la riduzione degli stati infiammatori, e di proteine (il 16%), fibre, vitamine e sali minerali come lo zinco e il rame. Vengono raccolte tra settembre e novembre e poi lasciate essiccare per alcuni giorni: arrivano, nella maggior parte dei casi, dalla California, come le Hartley, dalla buccia sottile, “piene” e leggermente appuntite. Quando il calibro delle Hartley supera i 32 mm vengono definite “jumbo”. Tra le italiane, la più famosa è la noce di Sorrento, sia nella variante appuntita che in quella tondeggiante. Nocciole, delizia IGP Quanto a proprietà nutrizionali, lo stesso discorso valido per le noci si può fare per le altre tipologie di frutta secca: le quantità di grassi insaturi arriva al 50% per le mandorle, al 61% per le nocciole e al 45% per i pistacchi. Ma se non si esagera con le quantità, questo non comporta alcuna controindicazione. La nocciola viene raccolta in autunno, sgusciata, essiccata e quindi tostata per esaltarne il sapore e aumentarne la durata. Le varietà più pregiate sono quella del Piemonte IGP, che si abbina perfettamente con il cioccolato (il gianduia e la Nutella ne sono illustri esempi) e la campana nocciola di Giffoni IGP, ottima anche al naturale o abbinata al miele. La tostatura, sapore unico e gusto naturale «La tostatura della materia prima a crudo – arachidi, pistacchi, mandorle, nocciole – avviene passandola in forno lineare a una temperatura di 120°-130° mediamente per 30 minuti: si ottiene così un prodotto che ha subìto una breve tostata termica, ma che rimane interamente naturale», spiega Maurizio Castagnoli, direttore commerciale di Eurocompany, l’azienda che fornisce per Iperal la gran parte dei prodotti del settore [ segue ] Il vasto assortimento di Nei nostri punti vendita trovate un’ampia scelta di frutta secca, con o senza guscio. I prodotti a marchio Primia sono forniti da Eurocompany, azienda certificata dal punto di vista biologico. «Per quanto riguarda la frutta secca con guscio – spiega il direttore commerciale di Eurocompany Maurizio Castagnoli – in inverno abbiamo le noci della California e d’estate quelle che provengono dal Cile; per tutto l’anno invece sono disponibili le arachidi di Israele e del Texas, tostate e non salate, e i pistacchi dell’Iran, salati». Eurocompany fornisce anche prodotti sgusciati: «le noci (Usa e Cile, in base al periodo), le mandorle pelate e sgusciate (California), le nocciole pelate e sgusciate italiane (la varietà “tonda gentile romana”, che proviene prevalentemente dalla Campania ma anche dal Lazio) e turche». Recente novità è la linea di frutta secca Bio: «prodotti che compriamo da fornitori selezionati biologici – conclude Castagnoli – In assortimento, fra gli altri, ci sono nocciole, mandorle, pinoli, uva sultanina e un mix bio di nocciole, mandorle e mirtilli rossi». Nei nostri supermercati trovate anche i pinoli (del bacino del mediterraneo: Portogallo, Italia, Spagna) e le nocciole del Piemonte Igp. 27 Buon cibo a marchio Primia (vedi box). «Per il pistacchio salato la salatura avviene prima della tostatura. La temperatura è di 128°-133 con permanenza in forno di 29-33 minuti. Le arachidi in guscio “giant israele”, invece, sono tostate mediamente a 162°-165° con permanenza in forno di 31 minuti, e le arachidi “texas” mediamente a 167°-169° con permanenza in forno sempre di 31 minuti. Infine i prodotti vengono imbustati in atmosfera modificata, che permette di conservare il prodotto dai 9 ai 12 mesi». Mandorle, dagli Usa e dal Sud Italia Nonostante gran parte della produzione mondiale di mandorle sia concentrata negli Stati Uniti, l’Italia si piazza al quarto posto sui mercati mondiali, con gran parte delle coltivazioni che sono concentrate in Puglia e in Sicilia. Raccolte a partire dalla fine di agosto, le mandorle sono ingredienti alla base di dolci come l’agnello pasquale siciliano e gli analoghi agnellini di pasta di mandorle pugliesi. In Lombardia, sono gli ingredienti fondamentali della sbrisolona mantovana e della milanese colomba. Pistacchi, il dolce e il salato Sono prodotti soprattutto in Usa e Iran, ma l’Italia può contare su una delle varietà più pregiate, il pistacchio di Bronte. Perfetto per i dolci (presente in larga parte della pasticceria siciliana, in testa cannoli, torte e cassate), sorprendente nelle pietanze salate, per sfiziose panature (vedi la ricetta a fianco) o per realizzare sughi come il gustoso pesto preparato semplicemente con pistacchi, olio extravergine di oliva, sale e pepe: nella ricetta più famosa lo si mescola alla pasta assieme a un soffritto di pancetta e cipolla. Pesce spada saporito in crosta di pistacchi Per 4 persone tagliate circa 700 grammi di pesce spada a tocchetti. Preparate un trito con 30 g di pomodori secchi sott’olio, 50 g di pistacchi tritati, 20 g di semi di papavero, 20 g di pangrattato e un pizzico di sale. Passate i cubetti di pesce in questa saporita panatura, poi fateli saltare in padella per pochi minuti con un filo d’olio profumato con uno spicchio d’aglio. Per una cottura più leggera bastano 8 minuti in forno già caldo, usando la carta forno e poco olio in superficie. Straccetti di vitello con radicchio e noci Un piatto semplice, gustoso ed equilibrato. Riducete a straccetti, per ogni commensale, circa 200 g di vitello tagliato sottile. Lavate un cespo di radicchio rosso e riducetelo a listarelle. In una padella con poco olio rosolate gli straccetti di vitello e a metà cottura – in tutto 12 minuti – aggiungete il radicchio e aggiustate di sale e pepe. A fuoco spento completate con 2-3 noci tritate a testa. Lasciate riposare un paio di minuti la preparazione e servite. 28 RivistAmica Le buone Ricette di da staccare e conservare ISCRIVITI ALLA NEWS LETTER vai su www.iperal.it ne lla Anno 3 - Numero 3 aprile 2016 sezione “newsletter: se i iscritto?” Scopri su www.iperal.it tutte le ricette che i clienti come te hanno realizzato per noi, oppure accedi direttamente alla pagina inquadrando con il tuo smartphone il QR qui a lato 31 Con salsa allo yogurt 32 RivistAmica Il consiglio della Trattoria La Cantina Le buone ricette di “Cuocere le frittelle in olio di semi di arachidi non troppo caldo e poi cospargerle con erba cipollina tritata.“ Frittelle di carote e zucchine - Chef Oriana - Ingredienti 2 zucchine grattugiate 2 carote grattugiate 1 uovo sbattuto ¼ di tazza di Parmigiano 1/3 di tazza di farina mezzo cucchiaino di lievito 1 cucchiaino di sale 1/3 di tazza di olio di semi Per 8 persone Tempo di preparazione: 20 min Tempo di cottura: 45 min Difficoltà: media LIA IG T DA IP CONS spesa online O Trattoria La Cantina Via 4 novembre, 7 25040 Esine BS Tel: 0364 466411 www.trattorialacantina.com [email protected] Procedimento Grattugiare le zucchine e le carote, mescolarle insieme e salarle con mezzo cucchiaino di sale. Lasciarle riposare per 10 minuti. Strizzare l’acqua dalle verdure il più possibile. Troppa umidità renderà più difficile far mantenere alle frittelle la loro forma. Sbattere l’uovo insieme al Parmigiano e aggiungerlo alle verdure. In una ciotola mescolare la farina con il lievito e poi aggiungere il mix di verdure. Unire il sale rimanente e mescolare bene tutti gli ingredienti. Formare con le mani delle frittelle di medie dimensioni. Friggerle poche alla volta in olio già caldo, cuocendole a fuoco medio-basso per 7-10 minuti per lato, finché non diventano dorate. Una volta cotte trasferirle su carta assorbente per far colare l’olio in eccesso. Per la salsa di yogurt: mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola e aggiustare di pepe. Servire insieme alle frittelle. AL ER * Fin dalla sua nascita la trattoria La Cantina sostiene il consumo di prodotti agricoli ??? di origine regionale e valorizza le attività agricole della Ristorante Sondrio Valle Camonica proponendo ??? esclusivamente prodotti locali freschi e di qualità, purtroppo spesso trascurati in favore di primizie “esotiche” destinate a percorrere migliaia di chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole. L’inquinamento si può combattere anche a tavola: facciamo un regalo a noi stessi e all’ambiente! Per la salsa di yogurt: ¼ di tazza di yogurt greco 1 cucchiaio di maionese 1 cucchiaino di succo di limone 1 cucchiaino di senape 1 cucchiaino di miele Pepe macinato fresco CHARDONNAY PIEMONTE DOC PODERE PREVINCA Scheda vino a pagina 37 33 Con olive nere e cipollotti Pasta al ragù di coniglio Ingredienti 1 coniglio intero 1 carota 1 costa di sedano 5 foglie di salvia 3 foglie di alloro 1 rametto di rosmarino 4 bacche di ginepro grani di pepe nero 1 cipolla grossa 3 spicchi d’aglio Procedimento Pulire il coniglio, lavarlo sotto l’acqua corrente fredda e tagliarlo a pezzi. Metterli in un contenitore assieme alle bacche di ginepro, 6-7 grani di pepe, 1 spicchio d’aglio tritato, mezza cipolla sbucciata e tagliata grossolanamente, il rosmarino, 2 foglie di alloro e 3 foglie di salvia. Coprire il tutto con 400 ml di vino bianco e lasciare macerare per 2 ore in frigorifero. Scolare la carne ed eliminare il vino di macerazione. Far imbiondire nell’olio un trito di cipolla, aglio, carota e sedano e poi aggiungere i pezzi di coniglio. Fare rosolare a fiamma moderata insieme all’alloro, la salvia e qualche grano di pepe. Aggiungere 125 ml di vino bianco e lasciarlo sfumare. Salare, aggiungere altri 125 ml di vino. Cuocere a fiamma lenta con il coperchio per circa 50 minuti, aggiungere se necessario un po’ di brodo caldo. Lasciare intiepidire e poi disossare tutta la carne, tritarla con un coltello ed unirla al fondo di cottura nel tegame. Aggiungere le olive e i cipollotti tagliati a pezzi lunghi e far rosolare il ragù per altri 10 minuti a fiamma lenta. Aggiustare di sale e pepe. Condire la pasta spolverizzando di Parmigiano grattugiato. CONS spesa online DA IP Grado di difficoltà: facile LIA IG T O Tempo di macerazione in frigorifero: 2 h Tempo di cottura ragù: 1 h AL ER * Per 4 persone 4-5 cucchiai di olio d’oliva sale 400 ml di vino bianco 250 ml di vino bianco brodo di carne 3-4 cipollotti novelli 80 g di olive nere 500 g di maccheroni o tagliatelle Parmigiano PINOT NERO MECZAN HOFSTATTER Scheda vino a pagina 37 34 RivistAmica Wraps verdi con roastbeef all’inglese Le buone ricette di Ingredienti Per farcire: 200 g di roastbeef all’inglese tagliato a fettine 8 foglie d’insalata 1 carota grattugiata vermicelli di soia cotti sale e pepe Per le tortillas di farina: 280 g di farina tipo 00 4 cucchiai di olio di girasole 60 ml d’acqua 80 g di spinaci surgelati farina per spolverizzare sale Procedimento Riscaldare il forno a 80° C ventilato. Mescolare la farina con il sale, l’olio, l’acqua e gli spinaci scongelati e ben sgocciolati in una scodella capiente. Impastare per bene il tutto, coprire con un panno da cucina e fare riposare l’impasto per 20 minuti. Quindi lavorare nuovamente l’impasto, tagliarlo in 4 parti e allargare ogni parte sul piano di lavoro infarinato con un mattarello dandogli una forma rotonda (diametro circa 26 cm). Riscaldare una padella capiente e arrostire ogni tortilla di farina a fiamma moderata per circa 1 minuto da ogni lato (senza aggiungere dell’olio). Appena la tortilla inizia a gonfiarsi appiattirla con l’aiuto di un cucchiaio in modo di arrostirla in modo uniforme. Avvolgere le tortillas pronte in un panno umido e poi in carta d’alluminio. Metteterle al caldo nel forno. Farcirle con le foglie d’insalata, i vermicelli cotti, la carota grattugiata e le fette di roastbeef. Aggiustare di sale e pepe e arrotolarle a wraps. Servire i wraps tagliati a metà. Per 4 persone LIA IG T O DA IP AL ER * CONS Tempo di preparazione: 45 min Tempo di riposo: 20 min Tempo di cottura: 10 min Grado di difficoltà: facile Il tocco in più dei vermicelli di soia spesa online MALVASIA NERA DEL SALENTO MOTTURA Scheda vino a pagina 37 35 Le buone ricette di Torta di salmone Ingredienti 1 cucchiaio di burro aneto sminuzzato prezzemolo sminuzzato noce moscata grattugiata 1 bianco d’uovo RivistAmica Tempo di preparazione e cottura: 3 h Grado di difficoltà: difficile spesa online LIA IG T DA IP 36 Per 6 persone O Procedimento Setacciare la farina sul piano di lavoro, poi creare uno spazio vuoto nel mezzo e versare in mezzo il lievito sciolto in 80 ml di acqua tiepida. Cospargere con un po’ di farina, lasciare riposare per 20 minuti, quindi aggiungere uova e sale. Lavorare l’impasto dal centro verso l’esterno, incorporando man mano tutta la farina. Aggiungere il burro ammorbidito e continuare a lavorare fino a ottenere un impasto morbido, liscio ed elastico. Avvolgerlo con pellicola e farlo lievitare in frigorifero per 2 ore. Scottare il cavolo ridotto in striscioline in acqua salata bollente per 5 minuti, poi scolarlo bene. In una padella saltare lo scalogno tritato con un po’ di burro, aggiungere il cavolo e 100 ml d’acqua. Cuocere a fuoco basso con il coperchio per 25 minuti. Scolare e lasciare raffreddare. In una scodella mescolare il cavolo, l’uovo sodo a pezzetti, le erbe e le spezie. Frullare un terzo del salmone, il bianco d’uovo e la panna. Unire la crema al cavolo con sale, pepe e noce moscata. Stendere metà dell’impasto in un rettangolo di circa 45 x 25 cm. Appoggiare sopra uno stampo a forma di pesce e tagliare intorno alla sagoma. Mettere metà della farcia di cavolo sopra al pesce di pasta e allargarla lasciando libero un bordo di 1,5 cm, non coprendo la coda. Regolare il salmone di sale e pepe e disporlo sopra alla farcitura. Coprirlo con il resto della farcia. Spennellare i bordi della pasta con il tuorlo d’uovo. Stendere la pasta rimanente a forma di rettangolo e disporla sopra al ripieno. Fare aderire la pasta e tagliare le rimanenze con una rotella taglia-pasta. Lavorare gli avanzi di pasta per decorare il pesce con bocca, occhi e pinne. Spennellare in superficie con il tuorlo d’uovo. Fare un taglio al centro del pesce per far uscire il vapore. Lasciare riposare 10 minuti, spennellare nuovamente con il tuorlo d’uovo e cuocere in forno ventilato pre-riscaldato a 200 ° C per circa 40-45 minuti. 1 uovo sodo 100 ml di panna da cucina 2 tuorli d’uovo sale e pepe CONS Per il ripieno: 650 g di filetto di salmone 400 g di cavolo cappuccio 2 scalogni AL ER * Per la pasta: 500 g di farina 20 g di lievito 6 uova 1/2 cucchiaio di sale 300 g di burro PASSERINA CHIETI RUE DI PIANE Scheda vino a pagina 37 Per 12 pezzi o uno stampo a cassetta di 24 cm Tempo di preparazione: 25 min Tempo di cottura in forno: 45 min circa Grado di difficoltà: facile Procedimento Riscaldare il forno a 180° C con ventilazione. Sbattere il burro con lo zucchero per circa un minuto con le fruste elettriche, unire le uova e la farina mescolata con i pistacchi, il lievito, il matcha e il latte continuando a sbattere. Foderare uno stampo a cassetta con carta da forno e riempirlo con l’impasto. Spolverizzare di tè matcha, passare lo stampo nel forno caldo e fare cuocere per circa 45 minuti (fare prova dello stecchino). Lasciare raffreddare il dolce nello stampo CONS AL ER * 75 g di burro a temperatura ambiente 125 g di zucchero di canna 3 uova 175 g di farina 3 cucchiai di pistacchi macinati 2 cucchiaini di lievito in polvere 20 g di tè matcha 3-4 cucchiai di latte tè matcha per spolverizzare LIA IG T CHARDONNAY PIEMONTE DOC PODERE PREVINCA CL75 Regione: Piemonte Vitigno: Chardonnay in purezza Colore: giallo paglierino chiaro Profumo: fruttato, sottile e fresco Gusto: armonico di naturale freschezza piacevolmente amarognolo Gradi alcolici: 12% vol Temperatura di servizio: 8°-10°C PINOT NERO MECZAN HOFSTATTER CL75 Regione: Alto Adige Vitigno: Pinot Nero Colore: rosso rubino scarico Profumo: minerale, fruttato e floreale (frutti rossi) Gusto: secco, fresco e sapido (poco tannico) Gradi alcolici: 12,5% vol Temperatura di servizio: 15°-16°C MALVASIA NERA DEL SALENTO MOTTURA CL75 Regione: Puglia Vitigno: Malvasia Nera Colore: rosso intenso Profumo: intenso e persistente di frutti rossi e amarena Gusto: caldo, di buon equilibrio complessivo Gradi alcolici: 12% vol Temperatura di servizio: 16°-18°C PASSERINA CHIETI RUE DI PIANE CL75 Regione: Abruzzo Vitigno: Passerina Colore: giallo paglierino con note verdoline Profumo: persistente e fruttato, con note agrumate Gusto: buona struttura, ottima freschezza, sapore pieno e intenso Gradi alcolici: 12% vol Temperatura di servizio: 10°-12°C 37 DA IP Ingredienti La Cantinetta del mese O Dolce al tè matcha Da preparare con prodotti Le ricette dei nostri lettori “Piadolo” con rucola e squacquerone Luisa Ambrosini ha 27 anni, una laurea in economia e una grande passione per la cultura culinaria, ereditata dai genitori. Per RivistAmica ha preparato questo gustosissimo raviolo di piadina: facile e low cost «Moda e cucina sono un binomio perfetto a dimostrazione che ogni donna può cucinare liberamente con l’outfit preferito e soprattutto con un bel tacco alto – dice la nostra lettrice Luisa Ambrosini – Prediligo ricette facili, veloci e low cost». Come quella del “piadolo”, il raviolo di piadina che ha cucinato per noi. Gli ingredienti per 10 piadoli: Vi occorrono: 150 g di farina 00, 75 ml circa di acqua a temperatura ambiente, 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva, 1 mazzetto di rucola, 250 g di squacquerone, 1 cucchiaio di Parmigiano reggiano grattugiato, sale e pepe quanto basta, 3 g di bicarbonato, olio di semi per friggere. La preparazione Setacciate la farina e mettetela in una ciotola, aggiungete al centro poco alla volta l’acqua e l’olio di oliva, il bicarbonato e infine un generoso pizzico di sale. Impastate fino a ottenere un panetto morbido e non appiccicoso. Dividitete in 3 pagnotte di uguale dimensione e, aiutandovi con il matterello, stendetele formando un disco non troppo sottile. Ricavate tanti dischetti del diametro di 7/8 cm. Per il ripieno lavorate in una terrina lo squacquerone con il Parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e uno di pepe. Unite la rucola tritata. Adagiate un cucchiaino di ripieno su ogni dischetto, chiudete a forma di mezzaluna e sigillate il piadolo con un poco di acqua. Friggete in olio caldo, basteranno pochissimi secondi! «Attenti, perché si dorano subito – suggerisce Luisa – Potete anche conservarli in freezer e friggerli al momento quando avete ospiti». Serviteli caldi! 38 Luisa Ambrosini «Siamo fatti di quel che mangiamo» è il suo motto. Ventisette anni, una laurea in economia e una grande passione per la cultura del cibo trasmessa dai genitori. Foodblogger sui tacchi alti (www.tacchiepentole.com), ama i piatti facili, gustosi e low cost. Così da ottenere «con il minimo sforzo il massimo risultato!». Il carrello Affidatevi al marchio Prima per questa ghiotta preparazione: acquistate la farina 00, l’olio extravergine di oliva e quello di semi, il Parmigiano grattugiato. Per una variante nel ripieno potete sostituire lo squacquerone con la crescenza cremosa Primia. LI TROVI ANCHE SU spesa online SCOPRI COME È COMODO FARE LA SPESA DA Vuoi vedere la tua ricetta pubblicata su uno dei prossimi numeri di RivistAmica? Inviala a: [email protected] Gustose ricottine Via Verde Bio, fantasia dall’antipasto al dolce Dolce, leggera, naturale, creativa. Il Caseificio Elda presenta così il suo prodotto di punta, una certezza sin dal 1989, quando Giuseppe Zerbato iniziò la propria attività con un’idea ben precisa, quella di rispetta- 42 RivistAmica Preparate secondo una rigorosa tradizione e con ingredienti biologici, nel rispetto dell’ambiente e di un’alimentazione sana ed equilibrata re la tradizione dell’antico mestiere dei ricottai. E una missione: quella di valorizzare le qualità della ricotta, un alimento povero di calorie, ma digeribile e dal ricco apporto in quanto a valori nutrizionali. Novità Da tre generazioni A fare da cornice al lavoro delle tre generazioni che si sono susseguite in azienda c’è la terra veronese ai piedi dei Monti Lessini, con la sua cultura enogastronomica e le rigorose tradizioni che hanno permesso, a partire dall’intuizione di nonno Giuseppe, lo sviluppo di una rigorosa professionalità tramandata prima al figlio Lino e, di conseguenza, ai nipoti Eleonora, Roberta e Luca. Affidabilità, ricerca e innovazione Un prodotto versatile, che regala gusto e leggerezza alle pietanze, dagli antipasti come le mousse, ai delicati primi piatti, fino ai dolci, primo fra tutti il tiramisù, in sostituzione del più calorico mascarpone. Affidabilità, continua ricerca e soluzioni tecnologiche innovative sono le carte vincenti dell’azienda, eccellenza gastronomica tutta italiana e protagonista in tavola di piatti dolci e salati. La produzione Per produrre la ricotta Via Verde Bio Primia, viene utilizzato soltanto siero di latte, che una volta stoccato e refrigerato (4/6°C), viene preriscaldato. Dopo aver aggiunto l’acido lattico, si procede con la coagulazione e l’affioramento. A seguire, manualmente, si aggiunge il sale e la ricotta viene pastorizzata. Infine il confezionamento a caldo. Gli ultimi passaggi sono la termosaldatura, il confezionamento e la palletizzazione, l’abbattimento della temperatura e lo stoccaggio del prodotto. Certificazione biologica Rispetto alla ricotta tradizionale, quella biologica si differenzia perché il siero utilizzato è certificato BIO. Ciò significa che gli animali da cui proviene sono stati allevati senza l’utilizzo di sostanze chimiche, nel pieno rispetto del regolamento europeo. Sicura e genuina, la ricotta Via Verde Bio Primia è lavorata con materie prime di qualità. Da la qualità delle ricottine bio Solo ingredienti biologici: siero di latte, sale, correttore di acidità (acido lattico). Le ricottine biologiche Via Verde Bio sono presentate in due comode monoporzioni da 100g ciascuna, non vendibili singolarmente. Per singola porzione il prodotto fornisce soltanto 97 calorie, 6 g di grassi (di cui 4,6 sono acidi grassi saturi); 3,7 g di carboidrati (di cui 3,4 g di zuccheri); 7 g di proteine e 0,43 g di sale. Le ricottine fresche da agricoltura biologica sono leggere e digeribili. In cucina sono estremamente versatili: si possono utilizzare in accompagnamento a un’insalata fresca oppure a verdure miste al vapore, per un pasto light da preparare in pochi minuti, oppure come ingrediente per condire la pasta, farcire torte salate, realizzare creme e dolci o stuzzicanti fagottini di breasola, un must per un aperitivo sano e leggero. Non solo materie prime selezionate, ma anche una politica energetica che privilegia la scelta di fonti rinnovabili e di un packaging sostenibile. La produzione delle ricottine biologiche Via Verde Bio tiene conto del rispetto dei consumatori, offrendo loro l’occasione di alimentarsi in modo sano e corretto. Cercate ispirazione in cucina per utilizzare questa squisita ricotta bio? Consultate il sito www.caseificioelda.it alla sezione “ricette”. Fonte: Agorà Network 43 Novità Formaggio spalmabile bontà 100% italiana Il formaggio spalmabile nacque negli Stati Uniti alla fine dell’800. In Italia arrivò negli anni ‘70, diventando ben presto un elemento fondamentale della nostra gastronomia e sposandosi alla perfezione con i piatti della dieta mediterranea “La nostra marca di qualità e convenienza” Formaggio fresco spalmabile Primia: buono, senza conservanti e prodotto utilizzando solo latte italiano. Un ingrediente davvero versatile, adatto a tutti gli utilizzi: dai primi piatti, ai contorni, ai dessert, ma anche come valida e gustosa alternativa alla panna da cucina, con sole 280 kcal ogni 100 grammi di prodotto. Il formaggio spalmabile Primia viene prodotto unendo latte vaccino e crema di latte, un mix che viene poi pastorizzato, raffreddato e quindi arricchito di fermenti lattici che inducono l’acidificazione e il tipico sapore. La miscela viene quindi riscaldata per farla coagulare e per separare il siero: si aggiunge infine il sale e gli altri ingredienti e si mescola fino a ottenere il giusto livello di cremosità e consistenza. 44 RivistAmica Idee gustose Tra i primi piatti, ad esempio, suggeriamo le penne con pancetta e formaggio spalmabile Primia; oppure i paccheri con peperoni e tonno. Provate inoltre a usare il formaggio spalmabile nelle tagliatelle paglia e fieno con piselli e prosciutto, una vera delizia. Nei secondi invece può essere utilizzato per preparare il filetto al pepe verde, ma anche per creme originali, che arricchiranno i vostri arrosti. Con i dolci poi è un vero trionfo: si possono infatti preparare cheesecake di tutti i tipi, con cioccolato o con i frutti di bosco, ma anche dolci al cucchiaio, come originali tiramisù alla frutta. Fonte: Agorà Network Foto: visita guidata a Palazzo delle Paure in occasione di evento organizzato dai volontari dell’ AVPL Pensionati lecchesi oltre 50 persone per la comunità Sono tutti in pensione e over 60, ma a passare in casa le proprie giornate non ci pensano proprio. Sono i soci dell’Associazione Volontari Pensionati Lecchesi, nata nel 1996 e da allora operativa sul territorio di Lecco, con puntate nei paesi della provincia. Emilia Hoffer, 81 primavere sulle spalle, è presidente da due anni e firmataria dell’atto costitutivo dell’associazione: «19 anni fa l’assessore Carlo Invernizzi, visto che il nostro Comune non aveva risorse sufficienti per tutte le attività che intendeva fare, ha deciso di raccogliere intorno a sé un gruppo di 46 RivistAmica Dal 1996 i volontari dell’AVPL aiutano il comune di Lecco ad organizzare eventi e attività. “Abbiamo costruito un gruppo affiatato, motivato e ci sentiamo vivi e attivi”, spiega la presidente Emilia Hoffer volontari. Nel 2015 i soci operativi in vari ambiti sono stati oltre 50, quasi 150 sono stati i sostenitori, mentre le ore di servizi fornite al Comune sono state quasi 6900». Di cosa si occupa l’associazione? Supportiamo il Comune nel servizio di sorveglianza ed assistenza al pubblico nei quattro musei cittadini, servizio maschere al Teatro della Società, servizio di sistemazione, catalogazione libri, giornali e/o riviste nella civica Biblioteca, servizi di compagnia ad alcuni anziani, servizio ritiro e In evidenza riconsegna biancheria in una casa di riposo, tenuta del verde in una zona della città, aggiornamento delle bacheche cittadine. Organizziamo iniziative socio-culturaliaggregative con gite fuori porta, visite guidate a mostre temporanee, iniziative ludiche-culturali a favore di bambini e ragazzi nei musei cittadini e diversificati momenti di aggregazione durante l’anno. Partecipate anche all’organizzazione/collaborazione di eventi? Le occasioni sono diversificate: dall’organizzazione della Festa di fine estate, Festa dei Nonni, e Festa di Natale, alla collaborazione nell’annuale rassegna “Musei d’Estate” e “Lecco, Città dei Promessi Sposi” con i tecnici museali e in occasione della Giornata Nazionale della lettura con la locale Confcommercio che si è appena tenuta dal 10 al 24 marzo. E le occasioni di svago? Non mancano e sono momenti di grande armonia. Organizziamo una gita al mese, riempiamo quasi sempre due pullman. Siamo stati a Parma. Torino, Genova, Cremona, Mantova, Verona, Vicenza ed in altre città, sui Laghi di Garda, Maggiore e d’Iseo, ma anche a Ravenna e Ferrara. Sono uscite culturali, aggregative e di svago e una gentilissima insegnante di Storia dell’arte ci prepara gratuitamente su quello che andremo a vedere. Visto il successo e il crescente numero di partecipanti, ne abbiamo effettuate anche alcune a corto raggio nella nostra zona, nel Bergamasco e nel Milanese. Quali le motivazioni che vi spingono a fare volontariato? Lo facciamo perché vogliamo contribuire al benessere di tutti i cittadini e per combattere la solitudine di tante persone, per far conoscere meglio i musei cittadini e perché ci piace andare a scoprire cose, spesso ancora non viste. Con la nostra Associazione abbiamo costruito un gruppo affiatato, motivato e ci sentiamo vivi e attivi, nonostante gli “anta”. E da questa attività arrivano anche tante soddisfazioni... Tutto quello che facciamo va a beneficio della comunità. La soddisfazione più grande? Incontrare per strada le persone che si ricordano di noi, ti salutano, si congratulano con noi, ci ringraziano per le iniziative che mettiamo in campo e per la nostra ampia presenza sul territorio. Nel 2015 sono state quasi 150 le persone che condividendo le nostre finalità ed il nostro di operare, hanno deciso di far parte della schiera dei sostenitori della nostra Associazione. Orari e contatti La sede dell’AVPL si trova Via Ghislanzoni 91 a Lecco, presso lo Spazio “Il Giglio” ed è aperta è tutti i lunedì e giovedì dalle 14.30 alle 17.30. La presidente è Emilia Hoffer, il vice-presidente Giuseppe Valsecchi e il segretario Gianfranco Sacchi. Per informazioni: telefonare allo 0341 350390, inviare mail a [email protected] oppure visitare il sito www.avpl.it Momenti di relax con le gite fuori porta Durante l’intero anno si svolgono le gite giornaliere nel Nord Italia con la partecipazione di circa 100 persone e comprendono la visita guidata di città, monumenti e musei oltre a momenti di relax e occasioni per conoscere i piatti tipici locali. Bergamo, Monza, Busseto, Soragna, Agliè, Candelo, i laghi sono alcune delle mete del 2016; la gita di due giorni quest’anno avrà meta Modena e Bologna. 47 PROMOZIONE N. 34 DEL 2016 Speciale SPORT T REKKI N G - RU N N I N G - BI KI N G Nei nostri Punti Vendita dall’11 aprile al 20 luglio catalogo Sport mania Inquadra con il tuo smartphone il QR qui a lato La formula giusta per aiutare il cuore e la forma fisica 50 RivistAmica MOUNTAIN BIKE UOMO O DONNA misura 26” ,00 € 149 SCONTO 30% € 99,00 DALL’11 APRILE AL 20 LUGLIO 2016 OFFERTA VALIDA PRESSO I PUNTI VENDITA DI: CASTIONE A., FUENTES, SONDALO, VALCHIAVENNA, CIVATE, ADAMELLO Non servono estenuanti sessioni di body building e ore di corsa come i maratoneti: per assicurare al nostro cuore una buona manutenzione il programma di allenamento è più semplice di quel che si pensi Salute, benessere e famiglia Salire le scale senza avere il fiatone, osservarsi con compiacimento allo specchio con gli abiti che cadono a pennello, sentirsi energici e forti: fare ginnastica con regolarità porta tutta una serie di innegabili vantaggi. Ma allenarsi non è solo una questione di estetica: «L’esercizio fisico controllato e personalizzato può ridurre del 25% il rischio di infarto», spiega Francesco Gualzetti, personal trainer presso la palestra Swc di Sondrio. L’attività fisica praticata con regolarità infatti «aumenta il colesterolo “buono” (HDL) e riduce quello “cattivo” (LDL), abbassa la pressione arteriosa e i livelli di glicemia sanguigna - prosegue Gualzetti - è importante ricordare che tutte le attività devono essere svolte previo monitoraggio medico, per verificare se non ci sono problemi di ipertensione o di altro genere, e il personal trainer deve essere sempre in contatto con il medico curante». Chi fa una vita sedentaria e ha un’alimentazione errata è potenzialmente più a rischio di essere colpito da malattie che interessano il problema cardiocircolatorio: per questo vi suggeriamo un programma di allenamento che impegna solo cinque ore nell’arco della settimana, che con un po’ di organizzazione può essere portato avanti da tutti. Il programma in palestra Su un totale di cinque ore, due possono essere impiegate in palestra. «In questi due momenti, prevediamo un allenamento total body, in cui vengono coinvolte tutte le fasce muscolari - illustra Gualzetti - Iniziate con un riscaldamento per sciogliere i muscoli, un’attività aerobica come 10 minuti di cyclette o tapis roulant. Continuate poi con l’attività anaerobica, con l’aiuto di pesetti per migliorare il tono muscolare, bruciare i grassi e raggiungere uno stato di benessere complessivo». Per chiudere, via con una decina di minuti di camminata o bike, perché «l’attività aerobica finale aiuta a bruciare i grassi e ossigenare i nostri tessuti e anche il cuore». È importante tenere a mente un dato tecnico: il cuore di una persona non deve superare un certo numero di battiti al minuto: ad esempio per una persona di 50 anni è meglio non oltrepassare la soglia dei 170, per un trentenne sono tollerabili anche 190. Quando fate attività fisica, monitoratevi sempre con un cardiofrequenzimetro. Nuoto, camminate e tennis per variare Per le altre tre ore residue del nostro programma, alla palestra in senso stretto si può alternare «un corso con la musica, come il fit boxe o altra attività di vostro gradimento». Nei periodi a clima più temperato, si possono [ segue ] Cosa mangiare prima e dopo l’attività fisica Come spuntino antecedente all’allenamento, evitate merendine e cibi confezionati e prediligete «zuccheri semplici, come quelli contenuti nella frutta - spiega Francesco Gualzetti - mentre dopo aver fatto attività assicuratevi una fonte proteica, come ad esempio il pesce o la carne bianca (preferibile a quella rossa, perché ha meno colesterolo) accompagnata con un po’ di frutta secca». Allenarsi nelle valli all’aria aperta Il Sentiero Valtellina e la Ciclabile della Valchiavenna sono l’ideale per allenarsi il weekend con un ritmo più lento, magari insieme agli amici e alla famiglia. I due tracciati, 100 chilometri il primo, 50 il secondo, si incontrano nei pressi della Riserva Naturale Pian di Spagna: i loro percorsi ciclo pedonali, nella maggior parte dei casi pianeggianti o con pendenze lievi, sono alla portata di tutti. 51 Salute, benessere e famiglia preferire delle belle camminate o dei giri in bicicletta. Altre attività che vanno bene per il cuore sono il nuoto e il tennis. «Grazie alla resistenza dell’acqua, alleniamo il corpo in maniera completa: è noto che i nuotatori hanno una buona struttura fisica e una bassa massa grassa, quindi anche recarsi in piscina è un ottimo allenamento». Non è da sottovalutare neanche il tennis: si tratta di un’attività completa dove si riesce a migliorare la capacità polmonare, si mettono in movimento gambe e braccia si e usa tanto il core addominale, composto dalla colonna lombare, dai muscoli della parete addominale, dagli estensori della schiena e dal quadrato dei lombi. L’alimentazione giusta Per avere la maggior cura possibile del nostro cuore, non bisogna sottovalutare l’influenza di ciò che mangiamo. Per questo è consigliato «diminuire l’assunzione di cibi ricchi di colesterolo, di salumi e formaggi, dei fritti e degli alimenti ricchi di sale: sui soggetti ipertesi non fanno che peggiorare la situazione - sintetizza Gualzetti - è bene ridurre anche l’assunzione di alcol e grassi saturi, e bere tanta acqua. Da prediligere le pietanze ricche di Omega 3, come il pesce azzurro, e i grassi insaturi come l’olio extravergine d’oliva e l’avocado», conclude il personal trainer. Il libro consigliato: “Riduci il colesterolo con i rimedi naturali” Per abbassare il rischio di disagi a livello cardiocircolatorio non basta solo evitare i cibi considerati tabù: per controllare gli eccessi di colesterolo - uno dei responsabili dei problemi al cuore - è necessario attuare dei cambiamenti nelle abitudini di vita che permettono di favorire e ristabilire un corretto metabolismo dei grassi in circolo. Nell’utile volume “Riduci il colesterolo con i rimedi naturali: così salvi cuore, cervello e arterie. Eviti ipertensione, aterosclerosi, infarto e ictus” (di Giuseppe Maffeis e Annalisa Sgoifo; 160 pagine, € 8,90), edito dall’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, troverete consigli sui cibi da scegliere per proteggere il cuore e sui rimedi fitoterapici e omeopatici da usare per eliminare il colesterolo in eccesso, insieme a dritte utili sullo stile di vita per equilibrare i lipidi nel sangue ed evitare il rischio di ictus e infarto. Comprando il manuale sul nostro sito alla sezione LibrOnline risparmierete il 15%. Libr Online Utilizzare Iperal LibrOnline è facilissimo, oltre che conveniente: su tutti i prezzi di copertina è infatti applicato lo sconto del 15%. Consulta su www.iperal.it la nostra libreria virtuale. Troverai 140.000 titoli, comprese le ultimissime novità. 52 RivistAmica SPORT LINE ALIMENTA IL TUO SPORT BARRETTE CREATINA ENERGETICI Spuntini ipocalorici ed energetici ideali in una dieta sana ed equilibrata. Barretta Proteica: 13g di proteine per barretta (33%). Con 26 vitamine e minerali. Sport Carbo: Mix di carboidrati bilanciato che fornisce energia sia immediata che graduale. Favorisce volume, forza e potenza muscolare. Utile negli sport con ripetuti sforzi intensi. Creatina: Creatina Monoidrato Aiutano a ridurre la stanchezza e l'affaticamento, proteggono le cellule dallo stress ossidativo. Multi Vit Min: Integratore di vitamine e minerali . Maca: Tonico adattogeno indicato in caso di stanchezza fisica, mentale e sessuale. AMINOACIDI Presi prima dell’attività fisica preservano i muscoli dal catabolismo. Subito dopo, favoriscono il recupero muscolare ed energetico. Bcaa: Aminoacidi Ramificati nelle classiche proporzioni 2:1:1. Arricchiti con vitamina B6. Aminoacidi Essenziali: 8 aminoacidi essenziali ideali per rapido nutrimento della massa magra. PROTEINE Favoriscono il tono della massa muscolare e sono utili nelle diete ipocaloriche. Le formulazioni sono di grande qualità e istantaneamente solubili. Soia Protein: Proteine di Soia, Contengono i 5 aminoacidi chiave, ideali anche per vegetariani. Dolcificate con Stevia. Whey Protein: Proteine del siero del latte all’80% arricchite con vitamine del gruppo B. SPORT LINE WWW.INTEGRATORISPORTLINE.IT Nei nostri Punti Vendita dal 31 marzo al 10 aprile speciale Prima colazione Buongiorno bimbi, iniziamo la giornata con il piede giusto “Il buongiorno si vede dal mattino” è un proverbio che vale per i bambini ancora di più che per gli adulti. Perché i piccoli hanno bisogno di più tempo per passare dal sonno alla veglia e dormire meno ore del previsto può rendere le loro mattine traumatiche. Abbiamo raccolto i consigli di Pamela Fragale, pedagogista, che lavora per consulenzagenitori.it, studio per supporto alla genitorialità e di Sara Bruzzone, psicologa e psicoterapeuta di Milano che gestisce il blog mammechefatica.it. Suggerimenti rivolti ai genitori, che possono influire sul benessere dei propri figli sia la sera, sia al momento del risveglio. Voglio la nanna! Un bimbo deve dormire tanto, è un bisogno fisiologico. Dai 3 ai 9 anni, servono 9 o 10 ore a notte per 54 RivistAmica Una dieta equilibrata, varia e moderata nelle quantità, ricca di frutta e verdura “colorata” e di stagione. I consigli delle esperte per aiutare i più piccoli a scongiurare i malanni di stagione non rischiare il pisolino sul banco di scuola. Può capitare che, al ritorno da periodi di vacanza, tra l’ora in cui il bambino si mette e letto e la sveglia non passino le ore canoniche. In casi di ritmo sfasato, meglio adottare un percorso graduale, spostando la lancetta indietro di 10 minuti ogni sera, per non alterare il suo ritmo biologico. Se per settimane il bambino si addormenta alle 11, non serve obbligarlo a mettere il pigiama alle 9.30: non prenderà sonno. In periodi di cambiamento del clima, come la primavera, prendere degli integratori alimentari adatti può aiutare a combattere la stanchezza. La storia della buonanotte Può essere utile associare il momento in cui un bambino deve addormentarsi ad un’azione rituale, adatta Salute, benessere e famiglia a conciliare il sonno (la lotta con i cuscini non rientra in questa categoria!): vanno benissimo fiabe, canzoni registrate o ninna-nanne sussurrate dai genitori. Per la dottoressa Bruzzone «è importante abituare il bambino fin da subito ad addormentarsi nel suo lettino, senza bisogno di essere cullato. Può essere utile portare con sé un oggetto che il bambino collega al riposo, come un ciuccio o un peluche». La televisione può sì avere un effetto soporifero, ma anche quello di impressionare il bambino con immagini che potrebbero rendere il suo sonno agitato. Attenzione in particolare alle trasmissioni di seconda serata, spesso piene di violenza, horror e sessualità. Un film di zombie non è certo il miglior viatico per il mondo dei sogni. Calma, è mattina «Con i bambini – afferma la dottoressa Fragale – meglio lasciare perdere le sveglie meccaniche. Svegliamoli con un bacio, hanno già passato tutta la notte senza di noi». Un errore da evitare è quello di essere troppo frenetici nei primi minuti della giornata. Non si deve pretendere che un bambino salti fuori dal letto come una fetta di pancarrè dal tostapane. Questo atteggiamento non fa altro che trasmettere stress e comunicare impazienza a chi a quell’età non dovrebbe averne. «È meglio svegliarli prima, piuttosto che costringerli a grandi corse la mattina. Non capirebbero perché devono bere il latte di fretta». Ancora meglio preparare la sera prima tutto il necessario, dai vestiti da indossare alla cartella, in modo da non perdere tempo quando si hanno i minuti contati. Non sono una bambola! Non trattate il vostro bambino come un bambolotto da lavare, vestire e imboccare. Anche se non si può pretendere che faccia tutto da solo, coinvolgerlo nella routine mattutina lo farà sentire autonomo e in questo modo non percepirà le prime ore del giorno come una tortura quotidiana. Anche chiedergli di fare delle cose in maniera troppo aggressiva non è una carta vincente: i caratteri più docili saranno frastornati, i più monelli ne approfitteranno per impuntarsi e fare esattamente il contrario. La dottoressa Bruzzone suggerisce di rispettare i tempi del bambino, magari spronandolo con la scusa del gioco, ad esempio sfidandolo: «Vediamo quanto impieghi a vestirti da solo, io ti cronometro!». Così anche un’attività noiosa diventa divertente, l’adrenalina entra in circolo e tutta la giornata prende una piega diversa. Consigli green per fare sogni d’oro Alcuni rimedi naturali possono aiutare i bambini a dormire meglio. Il sito GreenMe.it consiglia tisane a base di melissa o passiflora senza zucchero (che agisce in senso inverso). Funzionano anche il bagnetto relax con oli essenziali come la lavanda e, ovviamente, le coccole: il contatto con il genitore è importante per la stabilità emotiva e massaggiare i piedi di un bimbo ha l’effetto di un sonnifero. Favole di Valtellina Ogni territorio ha le sue favole, a volte versioni mitizzate della storia di un paese. La provincia di Sondrio ad esempio offre parecchi spunti a chi voglia raccontare una storia della buonanotte alternativa, popolata da draghi alpini e diavoli che piangono. Molte di queste fiabe sono raccolte sul sito waltellina.com, che le ordina per categoria indicando anche la zona precisa di provenienza. 55 a tt u Fr a d % 0 10 ’è m o c ì s o c ta t u r f a ll e La dolcezza d Tutta la dolcezza che la natura sa offrire, tanta frutta e un tocco di zucchero d'uva, senza aggiungere altro. Seguici su www.zuegg.com #fruitlovers La Natura è Bellezza Prodotti realizzati in ITALIA con estratti vegetali da AgrIcoLTurA bIoLogIcA Formule innovative senza l’aggiunta di: PARABENI ● CESSORI FORMALDEIDE ● SLES ● SLS E TENSIOATTIVI ETOSSILATI ● COLORANTI ● OLI MINERALI E PETROLATI ● SILICONI ● EDTA ● PEG ● OGM PROMOZIONE N. 32 DEL 2016 DA LUNEDÌ 11 A MERCOLEDÌ 20 APRILE 2016 SPECIALE SMART HOME La casa intelligente Vieni a testare i prodotti nella nuova area Smart Home nei punti vendita di Castione A., Fuentes e Adamello Nei nostri Punti Vendita dall’11 al 20 aprile speciale Smart Home Inquadra con il tuo smartphone il QR qui a lato La tecnologia nell’ultimo decennio ha fatto passi da gigante modificando radicalmente il modo di viaggiare, di lavorare e di comunicare. La “rivoluzione” pian piano è arrivata anche dentro le nostre case aprendo degli orizzonti impensabili fino a pochi anni fa. Oggi è possibile navigare in internet sul proprio televisore, in salotto, comodamente seduti sul proprio divano o accendere i condizionatori mentre si è ancora al lavoro con un’applicazione sul tablet. La casa del futuro “smart” interagisce con voi, è più funzionale e vi fa risparmiare. L’insieme delle discipline, applicabili a questo ambito, hanno dato vita a una scienza chiamata domotica. Il termine, che sintetizza al meglio la misRivistAmica WiFi da e 129,90 69,90 e MODEM TD-W9980 • modem router Gigabit VDSL2/ADSL2+ wireless dual band N600 • connessione a banda larga fino a 100Mbps su linea VDSL2 • retrocompatibile con linee ADSL • trasmissione dual band simultaneo 2.4 GHz IEEE802.11b/g/n e 5GHz IEEE 802.11a/n • trasferimento dati fino a 600 Mbps • 2 porte USB per la condivisione di storage o stampante da e 89,90 59,9030 e RISPARMI e 99,9030 RISPARMI e e ,00 ,00 SISTEMA ALLARME ALARM300 • sistema di sicurezza wireless • dotato di sensori anti intrusione e movimento • telecomando per attivazione e disattivazione del sistema • In caso di allarme avvisa l'intrusione sia su telefono fisso che smartphone • Il sistema è espandibile con sensori opzionali da e 299,90 e 21980,90 RISPARMI e ,00 OFFERTA VALIDA PRESSO I PUNTI VENDITA DI SONDALO | BIANZONE | CASTIONE A. | FUENTES | VALCHIAVENNA | CIVATE | ADAMELLO Smart home e domotica facile, il futuro è già qui 58 TELECAMERA WIRELESS IP IPCAM110B • wifi motorizzata in grado di spostare l’inquadratura a distanza • visione anche notturna • rileva eventuali movimenti e segnala una notifica sul vostro smartphone • funzione audio bidirezionale per comunicare con tutte le persone presenti nella stanza WiFi STAMPANTE COMPATTA MULTIFUNZIONE XP332 • con 4 cartucce separate per il massimo del risparmio • stampa da mobile in wifi da smartphone, tablet e pc • app iPrint per stampare dovunque ti trovi inviando documenti e foto via e-mail direttamente alla stampante Con le nuove tecnologie le abitazioni diventano intelligenti. Comfort, sicurezza e risparmio energetico sono a portata di clic sui dispositivi come smartphone e tablet sione della disciplina, unisce le parole “domus”, che in latino significa casa, e robotica. L’obiettivo dichiarato è studiare e applicare le tecnologie in grado di migliorare la qualità della vita in casa. La “smart home”, secondo questa disciplina, deve essere progettata fin dalle fondamenta secondo determinati canoni architettonici, di ingegneria edile e energetica. Molte migliorie, però, possono essere apportate senza la necessità di rivoluzionare la propria abitazione. La casa parla Nella casa del futuro i principali elettrodomestici o sistemi di illuminazione sono connessi sul nostro tablet o smartphone. Così l’impianto di riscaldamento Ambiente e collettività o quello di irrigazione sono utilizzabili in modo pratico e semplice in ogni loro funzione sia all’interno che all’esterno della casa con un semplice clic. Attraverso una connessione internet e un modem Wi-fi potrete dialogare con i vostri elettrodomestici tramite tablet o smartphone in modo veloce e funzionale e avrete la sensazione che la vostra casa risponda alle vostre esigenze. Addirittura esistono software per sfruttare al massimo le sinergie e la connessione alla Rete. In questo modo tutti gli elettrodomestici sono comandati da un unico computer che, integrato con la tv, consente di controllare il loro stato e, in caso di guasti, di inviare una segnalazione al centro di assistenza. Comfort, sicurezza e risparmio energetico Con dei piccoli accorgimenti e con gli strumenti tecnologici necessari si possono raggiungere risultati considerevoli per quanto riguarda il comfort, la sicurezza e il risparmio energetico dentro le mura domestiche. La Smart Tv, ad esempio, è il prodotto ideale per rivoluzionare il relax sul divano. Queste televisioni di ultima generazione si possono utilizzare per navigare in internet, ma anche per guardare foto o vedere film connettendo altri dispositivi. Per quanto riguarda la sicurezza, i sistemi di video sorveglianza sviluppati con le “Cam”, piccole videocamere che possono trasmettere le immagini sullo smartphone, permettono di segnalare eventuali intrusioni ma anche di tenere sotto controllo la situazione quando non siete in casa. Ultimo vantaggio, non certo per importanza, il risparmio energetico. Sono molte le soluzioni tecnologiche che si possono apportare per tenere sotto controllo i consumi. Sicuramente la possibilità di spegnere, azionare e modificare i programmi di un condizionatore o di una lavatrice quando non si è in casa è uno dei modi più vantaggiosi per abbattere i consumi superflui. Non è un bene di lusso Far diventare la vostra casa “intelligente” è molto meno costoso di quanto possiate immaginare. A seconda del tipo di funzione che si vuole utilizzare, si possono trovare soluzioni alla portata di ogni portafogli. Gli strumenti tecnologici di nuova generazione permettono installazioni semplici, rapide ed economiche, senza lavori invasivi per la casa. Con i moderni sistemi wireless dare vita a una smart home non richiede più modifiche strutturali all’edificio, permettendo un netto abbattimento dei costi d’intervento. In questo modo potrete utilizzare il tablet o lo smartphone come un direttore di orchestra usa la propria bacchetta. Cosa trovi da Nei nostri ipermercati Iperal Fuentes di Piantedo, Iperal Castione e Iperal Adamello trovate l’Area Smart Home: essere connessi è diventata ormai un’esigenza diffusa e il nostro obiettivo è quello di offrire ai nostri clienti soluzioni innovative, semplici e convenienti per avere un’abitazione “intelligente”. Nel reparto dedicato dei punti vendita citati potete acquistare prodotti inerenti al mondo della connessione, del comfort e della sicurezza. Tra gli articoli più richiesti c’è lo smart plug, un dispositivo che, collegato ad un elettrodomestico permette – tramite lo smartphone – di accenderlo, spegnerlo e misurarne i consumi. Molto utile anche il wifi audio extender: uno strumento che, collegato all’impianto hifi, consente di ascoltare la musica direttamente dallo smartphone senza collegarlo ai fili. Per quanto riguarda la sicurezza, sono assolutamente da provare le Telecamere Ip. Semplici da installare, questi dispositivi, tramite la connessione internet, danno la possibilità di visualizzare l’ambiente di casa sullo smartphone o sul tablet. 59 magazine NEWS E CURIOSITÀ COUPON SCONTO VOLANTINO DIGITALE Consigli, curiosità, approfondimenti, volantini digitali, coupon sconto, questo e molto altro nella nostra newsletter. Iscriviti subito! www.iperal.it SEGUICI ANCHE SU www.facebook.com/IperalSermark METTI MI PIACE comodo, facile e veloce Inquadra il QR Code e scarica gratis l’App Iperal e l’App Iperal Spesa Online disponibili su App Store e su Google Play. su www.iperalspesaonline.it o scarica l’App 1 Vai (App disponibile per iOS e Android) 2 Effettua il login e scegli il servizio Drive o @Casa 3 Scegli il giorno e l’ora di ritiro o consegna Disponibile per i punti vendita di: ritira la spesa in negozio CASTIONE ANDEVENNO (SO), FUENTES (SO), CIVATE (LC), ADAMELLO (BS) SERVIZIO GRATUITO Disponibile per i comuni di: ALBIATE (MB), CARATE BRIANZA, GIUSSANO (MB), SEREGNO (MB), VERANO BRIANZA (MB) NOVITÀ COSTO CONSEGNA 4.90€ AROSIO (CO), BESANA BRIANZA (MB), BRIOSCO (MB), CABIATE (CO), CARUGO (CO), DESIO (MB), MARIANO COMENSE (CO) MACHERIO (MB), SOVICO (MB), TRIUGGIO (MB) UN TOCCO DI STILE. FOXY BOUQUET. COLORA IL TUO MONDO. Una casa si giudica anche dal bagno. E allora perché non dargli quel tocco in più d’eleganza e ricercatezza, nel modo più semplice che ci sia. Foxy Bouquet è la prima e unica carta igienica colorata. Con i suoi toni vivaci e le delicate profumazioni si adatta perfettamente ad ogni stile. Colora il tuo mondo con Foxy Bouquet. Se per te la carta igienica è sempre stata bianca, preparati a fare uno strappo alla regola. FOXY. PICCOLI COLPI DI GENIO. Lo sapevate che… curiosità, storie e leggende dal territorio I proverbi del mese Editore e proprietario IPERAL S.P.A. Sede legale: Via Manzoni,41 20121 Milano Direttore responsabile Giorgio Gaspari Marketing e coordinamento: Alessandro Pizzen Andiamo nel comune di Montagna per due proverbi a tema “canoro” e primaverile. Si dice D’aprìl de sòlit te sé gnamò s’al cànta el grìl (ad aprile di solito non sai ancora se i grilli cantano) e El mes d’april al canta l’ulscelìn gentìl (il mese d’aprile canta l’uccello gentile, l’usignolo). Testi, grafica e impaginazione a cura di Imaginor s.r.l. Fotografie Iperal, Giuseppe Godi, ©Stockfood/La Camera Chiara, Fotolia, Wikipedia, Marco Bucci, Villa Carlotta, Museo e giardino botanico sul Lago di Como, Irene Privitera, Associazione Volontari Pensionati Lecchesi Lago di Como, meta delle nozze di lusso Sposarsi in Italia è sempre più di moda: lo conferma il JFC Tourism Management. L’8% dei 44 milioni di turisti che ogni anno visitano il Bel Paese, lo fa per sposarsi. Tra le mete più ambite, le dimore cinquecentesche del Lago di Como, molto richieste soprattutto in primavera, con la spettacolare fioritura di migliaia di azalee, camelie e rododendri. Caleidograf s.r.l. via Martiri della Liberazione 23875 Osnago (LC) Reg. Trib. Sondrio N. 404/2013 del 15/10/2013 Una copia omaggio per i possessori di CartAmica. Distribuito presso i punti vendita del gruppo Iperal. Anno 3 - numero 3 Chiuso in redazione il 21/03/16. © IPERAL S.P.A. - Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto. Tutte le informazioni contenute nel presente numero sono aggiornate alla data di chiusura e potrebbero subire variazioni per cause non dipendenti dalla volontà della redazione. Le immagini riportate sono a scopo illustrativo. Le ricette sono proposte e redatte secondo scienza e coscienza. Non possiamo assumere responsabilità per la riuscita dei piatti. www.iperal.it 66 Rugaziùn in Valtellina Le “rugaziùn” erano particolari processioni che una volta si svolgevano a fine aprile: si trattava di lunghe camminate per la campagna nelle quali i fedeli seguivano il parroco, cantando le litanie dei santi e innalzando preghiere e invocazioni per un’annata agricola dal buon raccolto e priva di calamità. Per le vostre segnalazioni, curiosità e suggerimenti contattateci a: [email protected] RivistAmica C/O Gruppo Iperal Via La Rosa, 354 Piantedo (SO) Studenti di Lesmo contro il bullismo La terza D della scuola secondaria di primo grado Don Milani di Lesmo (MB) ha ottenuto il “Leone d’argento per la creatività” alla Biennale di Venezia. Con il progetto “Ciao Bullo” gli studenti hanno realizzato e interpretato un brano musicale in un video dal forte messaggio sociale: il bullo non va temuto, ma compatito.