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La MaMMOGRaFIa NON aMMETTE CHE La PERFEZIONE
Nr. 6 - Marzo 2014 La MaMMOGRaFIa NON aMMETTE CHE La PERFEZIONE Dott.ssa Valeria FRASCOLLA Prevenzione odontoiatrica Iter diagnostico della spalla Dott.ssa Federica PROSPERI Dott. Claudio D’ARCHIVIO IPPOCRATE & D I N TO R N I Sommario APPROFONDIMENTO MEDICO 3 paginatre Che siano urne indignate... Dott. Gino CONSORTI paginaquattro 4 Test per la determinzaione semiquantitativa dei radicali liberi nei campioni di urina. Dott. Massimo ZERBINI 5 paginacinque Iter diagnostico della spalla. Dott. Claudio D’aRCHIvIO 7 paginasette Il giorno del mio fidanzamento. IV parte Martina PaLaNDRaNI 8 paginaotto Le strutture sanitarie e la certificazione per la gestione per la Qualità. Franco GIaNSaNTE paginanove 9 L’Isteroscopia ambulatoriale (office) nelle patologie genitali femminili. Dott. Giampiero DI CaMILLO 11 paginaundici Prevenzione Odontoiatrica. Dott. Federica PROSPERI paginatredici 13 Osteoporosi nell’anziano: trattamento chirurgico. Dott. Stefano BaNDIERa 14 paginaquattordici La Mammografia non ammette che la perfezione. Dott.ssa valeria FRaSCOLLa Impaginazione e Grafica: Claudia D’Ascanio IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO Dott. Gino CONSORTI Giornalista professionista CHE SIAnO uRnE InDIgnAtE... A maggio gli abruzzesi torneranno alle urne per dare un nuovo governo alla Regione. Immaginiamo già, allora, tra i vari candidati e i diversi schieramenti politici, la cruenta “guerra” a colpi di promesse roboanti per accaparrarsi i consensi degli elettori. Ricette miracolose pronte all’uso per la rinascita aquilana. Magari soluzioni a effetto sulla falsariga di quelle proposte dal nuovo governo centrale. Per capirci quello guidato dall’ex concorrente della Ruota della fortuna che, dopo aver detto tutto e il contrario di tutto - famoso il suo “Enrico stai sereno...” oppure “Un rimpastino? A me continua a non interessare. Ma se insistono, allora sarebbe come fissare la data delle elezioni” o ancora “Non voglio andare al governo senza passare dal voto popolare. Sono tantissimi i nostri che dicono: ma perché dobbiamo andare? Ma chi ce lo fa fare?” - ha promesso un’Italia di luccichii, nastrini e festa tutto il giorno... Un’Italia dove tutti i sogni diventano realtà. In che modo? Ecco gli ingredienti necessari: la lista dei desiderata e il “cinque” dato al tassista, al panettiere o al pensionato di turno accompagnandolo con l’immancabile e sempreverde aggettivo “grande...”; oppure può andar bene anche l’occhiolino e il pollice alto mostrato all’amico giornalista o imprenditore di turno. Ovviamente, però, dopo essersi circondati di aspiranti guru, potenti finanziatori, banchieri, azionisti di tv e giornali, giovani e pseudo giovani dandy dalla camicia bianca e abiti griffati. Dimenticavo un ultimo ingrediente indispensabile per la buona riuscita della ricetta: la metà dei cortigiani, badate bene, deve assolutamente appartenere al gentil sesso, in modo che anche i paladini delle pari opportunità non abbiano da lamentarsi... Il mio auspicio, allora, - e sottolineo mio tenendo giustamente “liberi” testata, direttore ed editore - è che sin dalle prossime urne - regionali ed europee - possa uscire fuori tutta l’indignazione nei confronti di una classe politica incapace di sedersi veramente dalla parte dei cittadini. Una classe politica, arrogante, spocchiosa, brava solo a vendere fumo e a gratificare il proprio ego. Ovviamente con i soldi e i sacrifici della collettività. Tra poco saranno trascorsi cinque anni dal terribile terremoto dell’Aquila e purtroppo siamo ancora qui a consumare carta e inchiostro per denunciare corruzione, ritardi, immobilismo e promesse da marinaio, con tutto il rispetto per questa rispettabilissima categoria... La maggior parte delle abitazioni di edilizia residenziale pubblica non è stata ricostruita, il centro storico ancora prigioniero di macerie e impalcature come anche la vita sociale, artistica e culturale. In generale i lavori di ricostruzione, a L’Aquila e in tanti altri centri abitati della provincia, sono ben lontani dall’essere terminati. Per non parlare poi delle tante inchieste giudiziarie che si sono susseguite e si susseguono, degli arresti e della schifosa rete di corruzione che ha messo le mani su appalti e incarichi. Per ultimo, poi, ma non per questo meno avvilente, il teatrino del rimbalzo delle responsabilità. Un ping pong tutto italiano che vede in prima linea il Governo, il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Abruzzo, il Comune dell’Aquila e tutti i vari “soggetti attuatori”. A noi non interessa tracciare l’identikit degli autori di un simile scempio, fisico e morale, che ha trasformato in una città fantasma il bellissimo capoluogo abruzzese, così ricco di storia e di vita, e relegando i suoi abitanti in una sorta di limbo popolato da anime itineranti. Di loro, infatti, si occuperà la magistratura, speriamo in tempi brevi, mentre le loro coscienze dovranno vedersela con il buon Dio. A noi, invece, preme porre nuovamente all’attenzione degli attori in causa l’indignazione sempre più profonda del popolo abruzzese per una vicenda a dir poco vergognosa. Giocare con la disperazione e il dolore della gente è un qualcosa di raccapricciante, calpestare la storia e il patrimonio di un territorio è un delitto infamante. Fortunatamente il popolo aquilano in tutti questi anni non ha mai abbassato la testa, ha sempre tenuto lo sguardo fisso verso il futuro mostrando grande dignità e una incredibile voglia di ricominciare. Questo, nonostante le tante mostruosità con le quali si trova a convivere quotidianamente. 3 IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO Dott. Massimo ZERBINI Direttore Responsabile del Laboratorio Analisi IGEA TEST PER LA DETERMINAZIONE SEMIQUANTITATIVA DEI RADICALI LIBERI NEI CAMPIONI DI URINA. I radicali liberi sono atomi o molecole caratterizzate dall’avere un elettrone in meno. Questa caratteristica li rende instabili e molto reattivi: cercano di “rubare” un elettrone ad un altro atomo. In questo modo diventano stabili, ma rendono instabile la molecola che hanno aggredito (reazione a catena) creando altri radicali liberi. Agiscono, danneggiandole, sulle membrane cellulari e sulle proteine dei nuclei. Possono attaccare tutti i componenti della cellula. I radicali liberi sono fondamentali nei processi metabolici (respirazione, alimentazione, movimento) ed in quelli del sistema immunitario: difesa da germi, elementi patogeni e loro eliminazione. Il nostro corpo è provvisto di un sistema che consente di controllare e mantenere in equilibrio la quantità di radicali liberi presente, producendo sostanze antiossidanti in grado cioè di contrastare l’azione ossidante dei radicali liberi. Tali sostanze sono in grado di renderli inattivi senza trasformarsi a loro volta in radicali liberi. L’equilibrio si rompe quando si attivano processi incontrollati di formazione di radicali liberi e la produzione di antiossidanti non è più sufficiente a regolarne la quantità presente. Principio del test Il test consente di rilevare la presenza di MDA – Malondialdeide, un prodotto derivante dall’ossidazione dei Fosfolipidi delle membrane cellulari. L’acido Tricloroacetico, in presenza di MDA fa virare il campione di urina verso il rosso. Il viraggio di colore del campione è direttamente proporzionale alla concentrazione di MDA e quindi dell’attività Campione La prima urina del mattino. 4 Interpretazione dei risultati: 1 unità Carratelli (Carr) corrisponde ad una concentrazione di perossido di idrogeno di 0,008 mg% 1 normale <300 U Carr 2 Basso 301-350 U Carr 3 Medio Alto 351-400 U Carr 4 Alto 401-500 U Carr 5 Molto Alto >500 U Carr Alcuni consigli per il paziente (da rivolgersi sempre al proprio medico): normale Tenere monitorato il proprio livello di stress ossidativo Basso Si consiglia maggiore attività fiisca e di in gerire maggiore quantità di verdure fresche Medio Alto Limitare l’assunzione di alcol e nicotina Alto Astenersi dall’assunzione di alcol e nicotina Molto Alto Contattare il proprio medico IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO Dott. Claudio D’aRCHIvIO Fondatore del GRUPPO MEDICO D’aRCHIvIO Specialista in Radiodiagnostica e Scienze delle Immagini ItER DIAgnOStICO DELLA SPALLA La spalla, distretto articolare che comprende le articolazioni gleno-omerale e acromion-claveare e quindi tutte le strutture capsulari, legamentose e muscolo tendinee, è uno dei distretti che più frequentemente viene sottoposto ad indagini diagnostiche. Le problematiche che inducono all’effettuazione di esami diagnostici possono essere suddivise in due grandi gruppi: quello della patologia degenerativa e quello delle condizioni postraumatiche. La patologia degenerativa, o meglio la spalla dolorosa, colpisce più frequentemente la popolazione adulta sebbene anche individui più giovani non ne siano del tutto esenti; la problematica postraumatica invece colpisce trasversalmente le fasce di età, inducendo sia la popolazione giovane che quella adulta a sottoporsi ad indagini diagnostiche. In entrambe le condizioni, sia nella patologia degenerativa che nel post-trauma, è l’indagine radiologica, eseguita con proiezioni standard ed eventualmente con proiezioni aggiuntive mirate allo studio di particolari distretti, l’esame di prima istanza. Spesse volte l’esame radiologico, soprattutto in casi di evidenti fratture o di quadri degenerativi avanzati, può essere esaustivo per la diagnosi. Successiva all’esame radiologico può essere considerata l’indagine ecografica. Nelle condizioni postraumatiche essa ha un valore limitato in quanto può fornire informazioni solo sulle strutture tendinee e sulla presenza di eventuali versamenti bursali e/o intrarticolari, informazioni queste molto più importanti invece nelle condizioni degenerative in quanto sono proprio le strutture tendinee (la cuffia dei rotatori ed il capo lungo del bicipite) e le strutture bursali (in primis la borsa sottoacromiondeltoidea) ad essere maggiormente interessate, talvolta anche isolatamente, nelle condizioni degenerative. L’indagine ecografica ci permette di stabilire il grado di degenerazione dei tendini componenti la cuffia dei rotatori e del tendine del capo lungo del bicipite nella sua porzione extrarticolare ed eventuali rotture degli stessi. Consente inoltre di stabilire l’entità di raccolte bursali e/o distensioni capsulari. Qualora le indagini radiografiche ed ecografiche non do- Fig. 1: Rx Spalla Sn con grossolane calcificazioni nello spazio adiposo sottoacromiale di origine bursale. Marcata sclerosi del trochite omerale. Fig. 2 a: Esame Rx Spalla Dx con presenza di modesti fenomeni artrosici acromion claveari e sclerosi del trochite omerale. 5 IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO vessero essere esaustivi nella valutazione delle problematiche della spalla, si ricorre ad esami di livello superiore, quali la Risonanza Magnetica (RM) e la Tomografia Computerizzata (TC). La Risonanza Magnetica offre le maggiori indicazioni nelle condizioni di esiti postraumatici soprattutto nelle lussazioni glenoomerali. La sua capacità multiplanare e di contrasto intrinseco le permettono di evidenziare anche minime alterazioni nelle lesioni osteocondrali e legamentose. Nella patologia degenerativa essa fornisce indicazioni fondamentali sullo stato delle strutture tendinee e muscolari (soprattutto del sovraspinoso) indispensabili per un’eventuale pianificazione chirurgica, oltre che fornire ottimi dettagli sullo stato dello spazio adiposo sottoacromiale, in particolare della borsa, e della porzione intrarticolare del tendine del capo lungo del bicipite. L’esame TC, sicuramente il meno utilizzato nell’iter diagnostico della spalla, risulta efficace in alcune condizioni particolari quando, sia nei casi degenerativi che nella patologia postraumatica, si vogliono avere informazioni più precise sullo stato d’essere dell’apparato scheletrico. In alcuni casi, per la verità molto rari, quando esistono dubbi sull’eventuale rottura dei tendini componenti la cuffia dei rotatori o nella pianificazione terapeutica della instabilità gleno-omerale, si può ricorrere ad esami TC o RM mediante somministrazione di mdc intrarticolare ovvero la Artro-TC o la Artro-RM. Fig. 2 c Fig. 2 b Immagini RM coronali STIR (Fig. 2b) e T1 (Fig. 2c) che evidenziano disomogeneità dell'intensità di segnale dei tendini componenti la cuffia dei rotatori da fenomeni tendinosici associata a rottura in sede inserzionale del sovraspinoso. 6 IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO esponga troppo ad un ragazzo di cui non sono certe le intenzioni. Io li capisco e con questo anello anche loro capiranno me. La saluto, il mio bacio sulla sua fronte fresca è più intenso del solito, le porgo la rosa, lei mi ringrazia con un sorriso; c’è una sedia tra i vasi, l’avvicino a me, mi siedo davanti a lei e allontano il mio sguardo dai suoi occhi solo per prendere lo zaino. Lo appoggio sulle gambe che un po’ tremano, apro la cerniera, prendo la custodia dell’anello, la nascondo nel palmo sudato della mano e la infilo nella tasca della giacca; voglio che sarà la sorpresa più bella che abbia mai ricevuto e il regalo di compleanno più gradito. Oggi Emilia compie ventidue anni ed io voglio festeggiare con lei tutti i compleanni che verranno. Tiro fuori dallo zaino il bicchiere, lo riempio d’acqua, poi apro la bustina da congelatore e verso nel bicchiere anche la polverina che ho preso stamattina in fabbrica. Mi è venuta sete. Giro il tutto col cucchiaino, l’acqua si fa bianca e densa. Speriamo sia dissetante. Porto il bicchiere alla bocca, anche la mano ora trema e sento la canottiera appiccicata col sudore sulla schiena, Emilia mi guarda confusa, non sa ancora che vivremo insieme per l’eternità. Bevo con un unico sorso, è insapore, inodore e indolore, è una dose letale di nitrito di sodio: la chiave d’accesso al mondo di Emilia. Martina PaLaNDRaNI Direttore Amministrativo del Centro Diagnostico D’Archivio IL gIORnO DEL MIO FIDAnzAMEntO IV PARTE Mi vesto velocemente, la sveglia segna le ore 16.00. Apro lo zaino da lavoro, dentro c’è ancora il panino di stamattina, ci metto una bottiglietta d’acqua, un bicchiere e un cucchiaino, controllo che ci sia la scatoletta con la bustina e l’anello. C’è tutto; me lo metto sulle spalle e vado a salutare Faustino. Gli riempio due ciotole col suo mangiare per gatti ed altre due d’acqua: per tre giorni gli basteranno. Gli accarezzo il muso, lui appoggia la sua testina sulla mia mano, per un secondo chiude gli occhi poi li riapre, si gira verso la ciotola e si allontana leccandosi i baffi. Chiudo a chiave la porta e vado alla fermata. L’autobus arriva dopo due minuti, salgo, posto finestrino; i campi di grano provano ad inseguirci ma l’autista va più veloce, li seminiamo; io continuo a ripetere le parole che tra un po’ dirò a Emilia. Arrivo alla mia fermata, scendo, sono in perfetto orario. Saluto Gino, il fioraio che ha un negozio un po’ arrangiato proprio lì vicino; lui mi guarda perplesso, è abituato a vedermi vestito con i panni da lavoro e non da cerimonia. Compro due rose rosse e vado via. Con l’ombrello puntato a terra, percorro il viale che porta a casa di Emilia, si sta facendo buio, gli alberi ai lati della strada sono scuri e le loro punte si muovono spinte dal vento. Non si sente nessun rumore, sembra che stiano dormendo tutti, qui, ma la maggior parte delle case è illuminata da tante piccole luci calde. Arrivo da mia mamma, una rosa è per lei; le sono sempre piaciuti i fiori. Le dico che sono agitato, i sospiri mi escono dalla bocca più delle parole, invece lei, come sempre, ne ha tante di parole per rassicurarmi e darmi forza. Mi sento già più tranquillo, le do un bacio e le dico che dopo le racconterò com’è andata. Entro nell’atrio di casa di Emilia, lei mi sta già aspettando, affacciata alla finestra. In questi mesi ho capito che i suoi genitori sono molto all’antica e non vogliono che la figlia si Martina Palandrani scrive per passione e per appassionare... Ha all’attivo una raccolta di poesie In &Out, in collaborazione con l’artista Giuseppe Stampone ed è fresca di Segnalazione Speciale al Premio gabriele D’Annunzio 2013 per la poesia “Il Signor Strab”. Inoltre, la casa editrice Pagine, diretta da Elio Pecora, ha pubblicato alcune sue poesie nell’edizione n. 35 dell’antologia “Impronte” dedicata alla poesia contemporanea. Illustrazioni di Beatrice Corcelli 7 IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO Franco GIaNSaNTE Consulente per la realizzazione, gestione e controllo di Strutture Sanitarie e Sociosanitarie Le Strutture Sanitarie e la certificazione per la gestione per la Qualità. Le strutture sanitarie più attente alla qualità delle prestazioni offerte, decidono quasi sempre di intraprendere la strada che porti alla certificazione del proprio sistema di gestione della qualità aziendale. La certificazione è un elemento volontario e non cogente ovvero obbligatorio per legge. Pertanto le strutture che decidono di far certificare da un Ente terzo – indipendente, le proprie metodologie di lavoro e di erogazione delle prestazioni, sono aziende e strutture che fanno della qualità delle prestazioni erogate il loro elemento centrale per l’intera attività. La certificazione dei sistemi di gestione della qualità trovano riferimento in due norme internazionali: la unI En ISO 9001:2008 che rappresenta l’occasione della gestione per la qualità, attraverso un’analisi critica dei risultati ottenuti, e un riesame dei limiti e delle potenzialità attuali dei sistemi di gestione per la qualità “ISO 9000” di fronte alla necessità, sempre più urgente, di raggiungere concreti obiettivi aziendali, per mezzo della soddisfazione del cliente e la norma BS En 15224:2012 Health care services - Quality management systems -Requirements based on En ISO 9001:2008 (Servizi di assistenza sanitaria - Sistemi di gestione della qualità - Requisiti basati sulla norma EN ISO 9001:2008). L’azienda che ottiene la certificazione del proprio sistema di gestione della qualità, risponde quindi, a requisiti codificati e certificati da un Ente indipendente. Il sistema si articola sostanzialmente nei seguenti punti: Organizzazione orientata al paziente. Le organizzazioni dipendono dai destinatari delle prestazioni e pertanto le loro esigenze presenti e future, rappresentano l’elemento centrale dell’organizzazione aziendale al fine di raggiungere e superare le aspettative dei pazienti. Leadership I dirigenti ed i responsabili stabiliscono unità di intenti, indirizzi. Essi favoriscono l'ambiente adatto al pieno coinvolgimento del personale nel perseguimento degli obiettivi 8 dell'organizzazione ai fini del soddisfacimento delle aspettative dei pazienti. Coinvolgimento del personale Le persone, a tutti i livelli, costituiscono l'essenza dell'organizzazione ed il loro pieno coinvolgimento permette di mettere le loro abilità al servizio dell'organizzazione. Approccio ai processi Un risultato desiderato si ottiene con maggior efficienza quando le relative attività e risorse sono gestite come un processo. Approccio sistemico della gestione Identificare, capire e gestire un sistema di processi interconnessi per perseguire determinati obiettivi contribuisce all'efficacia ed all'efficienza dell'organizzazione. Miglioramento continuo Il miglioramento continuativo è un obiettivo primario e permanente dell'organizzazione. Approccio a dati reali nel prendere le decisioni Le decisioni efficaci si basano sull'analisi, logica ed intuitiva, di dati ed informazioni reali. Rapporti di mutuo beneficio con i fornitori Un rapporto di reciproco beneficio fra l'organizzazione ed i propri fornitori migliora la capacità di entrambi a creare valore. I principi espressi, sono sempre tenuti sotto controllo e vengono costantemente verificati ed aggiornati. L’obiettivo di riesaminare costantemente, mantiene attiva la politica della qualità, attivando un circuito virtuoso che si basa su un meccanismo ciclico del: pianificare, fare controllare, agire che si ripete con continuità, generando così un miglioramento continuo e crescente. In definitiva, una struttura sanitaria “certificata”, offre maggiori garanzie sulla qualità dell’intero ciclo di prestazioni erogate. IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO Dott Giampiero DI CaMILLO Medico Chirurgo Dirigente Medico Ospedaliero Specialista in Ginecologia e Ostetricia Endoscopia Ginecologica accreditato II livello S.E.G.I L’IStEROSCOPIA AMBuLAtORIALE (OFFICE) nELLE PAtOLOgIE gEnItALI FEMMInILI Nel contesto delle patologie genitali femminili, l’Isteroscopia office ha assunto negli ultimi anni un’importanza strategica, riducendo drasticamente la necessità di un ricovero ospedaliero per la diagnosi ed il trattamento delle più comuni patologie uterine. Con il termine isteroscopia si intende sia una tecnica diagnostica che consente di visualizzare e studiare i genitali interni femminili, cioè il canale cervicale, la cavità uterina, gli osti tubarici e l'endometrio, sia una tecnica chirurgica mini-invasiva per asportare eventuali formazioni anomale presenti nell'utero. Viene utilizzata, quindi, sia per la diagnosi di patologie uterine associate a sterilità o aborti spontanei, che delle patologie disfunzionali e precancerose o cancerose della cavità uterina e cervicale, sia per la correzione chirurgica di patologie particolari quali l'utero setto, polipi, alcuni tipi di fibromi causa di sanguinamenti anomali. E’ un esame ambulatoriale che attraverso l’introduzione di una sonda di 3 mm, permette la visualizzazione del canale cervicale e della cavità uterina e la diagnosi di eventuali patologie presenti dando una risposta immediata sul tipo di problema riscontrato consentendo di effettuare approfondimenti attraverso biopsie ed in alcuni casi il trattamento stesso. QuALI SOnO LE InDICAzIOnI DELL’IStEROSCOPIA DIAgnOStICA? • I sanguinamenti uterini anomali pre e post menopausali (metrorragie, spotting, perdite ematiche atipiche in menopausa, ecc.). • I sospetti ecografici di polipi uterini o di miomi (intramurali, sottomucosi, endocavitari) • La diagnosi ecografica di ispessimento endometriale pre e post menopausale • L’infertilità, la sterilità e la poliabortività • Il sospetto di malformazioni uterine • Sinechie uterine • Pap test anomali (ASCUS, AGUS) • Lost IUD (spirale ritenuta in utero) CHE COS’E’ L’IStEROSCOPIA OPERAtIVA? Una isteroscopia operativa può essere eseguita in ambulatorio e senza alcuna anestesia in caso di piccole patologie (biopsie, piccoli polipi o fibromi, isolate aderenze intrauterine), con dimissione immediata, oppure in sala operatoria e in sedazione cosciente per patologie maggiori (grossi polipi, fibromi sottomucosi, malformazioni uterine come l’utero setto, sanguinamenti uterini persistenti che richiedono una ablazione endometriale chirurgica, istmocele, ritenzione di materiale abortivo o placentare). Lo strumento di calibro appena superiore a quello usato per le isteroscopie diagnostiche, è dotato di una “camicia con canale operativo” nel quale viene introdotto un elettrodo, una piccola forbice o una pinza con cui rimuovere la neoformazione presente. E’ possibile curare patologie che una volta costringevano la donna a sottoporsi a interventi chirurgici mutilanti a livello fisico e psicologico come l’isterectomia. E’ un ESAME DOLOROSO? Normalmente ben tollerato dalle pazienti, dura pochi minuti e può provocare un dolore crampiforme simile a quello del ciclo mestruale. Non è necessario il digiuno né alcuna anestesia. E’ utile sottoporsi all’esame subito dopo il ciclo mestruale nella quasi totalità delle indicazioni. Come tutti gli esami endoscopici è operatore dipendente e l’esperienza dell’operatore può giocare un ruolo determinante per la buona riuscita. 9 IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO QuAnDO E’ IMPORtAntE FARE L’IStEROSCOPIA OPERAtIVA? • resezione di polipi endometriali di qualsiasi dimensione • enucleazione e resezione di miomi sottomucosi • ablazione endometriale: asportazione dell’endometrio, la mucosa che riveste le pareti interne dell’utero, in caso di sanguinamenti uterini ripetuti e resistenti alle comuni terapie mediche • malformazioni uterine quali l’utero setto che possono provocare aborti o parti prematuri • rimozione di aderenze intrauterine (sinechiolisi) che possono provocare amenorrea (mancanza di mestruzioni) e sterilità, raramente conseguenza di raschiamenti, specie se traumatici e ripetuti, per aborti spontanei o interruzioni volontarie di gravidanza • istmocele (una specie di ernia della incisione del Taglio Cesareo che provoca fastidiosi e maleodoranti sanguinmenti post-mestruali) • rimozione guidata di residui di materiale coriale postabortivo o placentare post-partum che causano anomalie delle mestruazioni per prevenire la pericolosa formazione di aderenze intrauterine. L’isteroscopia diagnostica ambulatoriale, rapida, non invasiva e spesso indolore, e quella operativa che consente di 10 evitare interventi chirurgici più invasivi, hanno rivoluzionato la diagnostica e la terapia ginecologica negli ultimi venti anni consentendo soluzioni rispettose della anatomia e della funzionalità delle strutture interessate soprattutto se affidate a personale esperto. Il Dott. giampiero Di Camillo ha maturato una propria personale esperienza in campo isteroscopico, fin dal 1993, con una casistica personale di oltre 6.000 isteroscopie diagnostiche e 2.000 interventi chirurgici isteroscopici maggiori. Ha inoltre maturato il titolo di Expert Endoscopist. IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO Dott.ssa Federica PROSPERI Igienista Dentale Presidente AIDI Abruzzo e Molise PREVENZIONE ODONTOIATRICA Il concetto di prevenzione è essenzialmente legato alla definizione di salute sancita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la quale intende per salute il completo stato di benessere psico-fisico e non la semplice assenza di malattia. Il concetto di prevenzione in medicina viene essenzialmente suddivisa in tre fasi: primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione primaria in odontoiatria è rivolta a tutta la popolazione con lo scopo di educare non solo all’igiene orale, per la rimozione del biofilm batterico, ma anche educazione alimentare ed all’eliminazione di abitudini viziate quali abuso di alcool e fumo. Nel caso dell’ odontoiatria pediatrica la rimozione di abitudini-vizi come la prolungata assunzione di latte o sostanze zuccherine con biberon, dei ciucciotti o dell’abitudine di succhiare il pollice possono eliminare gravi problematiche ortodontiche o cariose come la baby bottle syndrome. In termini di incidenza più del 90% delle patologie orali riconoscono nella placca batterica e nel tartaro il fattore causale principale. Pertanto periodiche sedute di igiene orale professionale, in grado di eliminare la placca batterica e il tartaro che le quotidiane manovre di igiene domiciliare non sono state in grado di rimuovere, rappresentano un irrinunciabile strumento di prevenzione primaria. La prevenzione secondaria mira ad individualizzare eventuali problematiche prima dell’insorgenza del sintomo rendendo le terapie più efficaci rapide ed economiche. La moderna odontoiatria ci permette di fare diagnosi di carie, prima che sia visibile ad occhio nudo o con radiografie, grazie ad apparecchiature Laser che intercettano la carie a livello dello smalto dentale. Cosa significa ciò? L’intercettare la carie a questo stadio permette all’operatore di conservare l’elemento dentale ed intervenire senza l’utilizzo di anestesia per la assoluta assenza di dolore. Per prevenzione terziaria si intende, la cura di patologie prima della loro evoluzione porti a quadri cronici e gravi o la riabilitazione con protesi. Curare una lesione cariosa prima che questa causi un’infiammazione del nervo o un’infezione a livello dell’osso è solo uno degli esempi di tale forma di prevenzione, ma non vorrei affatto dimenticare quanto possa essere poco invasivo e di vitale importanza intercettare lesioni precancerose. In odontoiatria la figura professionale che affianca l’odontoiatra, laureato in odontoiatria e protesi dentale, nei progetti di prevenzione è un laureato in igiene dentale . Sostenuta da evidenze scientifiche posso affermare che la prevenzione odontoiatrica è lo strumento indispensabile per un’odontoiatria conservativa, sostenibile, mininvasiva ed economica che mira non solo alla salute del cavo orale ma anche a quella sistemica, considerando la possibilità che le affezioni del cavo orale possono causare affezioni a livello ematico e produrre una risposta infiammatoria anche in organi o apparati lontani da quello di partenza. ISOLA ODOntOIAtRICA Via San Gabriele, 255/a Isola Del Gran Sasso (TE) Tel/Fax 0861 975730 [email protected] www.isolaodontoiatrica.it 11 IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO 12 12 IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO Dott. Stefano BaNDIERa Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia Incarico Professionale Alta Specializzazione: Gestione dei tumori primitìvi del rachide Dirigente Medico di 1° livello presso S.C. Chirurgia Vertebrale Oncologica e Degenerativa Istituto Ortopedico Rizzoli - Bologna OStEOPOROSI nELL’AnzIAnO: trattamento chirurgico L’osteoporosi è una condizione patologica caratterizzata da una ridotta massa ossea e un deterioramento della micro-architettura ossea, con conseguente aumento del rischio di frattura. L’osteoporosi si verifica quando la massa ossea si riduce in maniera più rapida di quanto l’organismo riesca a sostituirla, con netto calo della resistenza ossea. L’osso pertanto diventa fragile, tanto che un leggero urto o una caduta possono provocare una frattura. Si parla in questi casi di fratture da fragilità. L’osteoporosi non dà segni o sintomi fino a che non si verifica una frattura per questo è nota come “epidemia silenziosa”. L’osteoporosi colpisce tutti i siti scheletrici, ma le sedi più frequentemente colpite da frattura sono le vertebre (la colonna), il polso e l’anca. Le ossa fragili non sono dolenti ma le fratture che ne derivano determinano dolore e aumentata morbidità e mortalità. FRAttuRE DELL’AnCA: L’incidenza delle fratture d’anca aumenta esponenzialmente con l’età sia negli uomini che nelle donne e nelle donne essa deriva sia dal decremento età-correlato di massa ossea al femore prossimale, sia dall’aumento età-correlato del rischio di caduta. Le fratture d’anca sono le più devastanti in termini di morbidità e mortalità e nella maggior parte dei casi sono causate da cadute. Per tali motivi è oggi obiettivo comune e condiviso che il trattamento chirurgico venga eseguito il prima possibile, possibilmente entro le 48-72 ore dall’arrivo in ospedale. Il trattamento chirurgico, a seconda della tipologia della frattura, può essere rappresentato dall’uso di chiodi endomidollari, placche o protesi per la sostituzione dell’articolazione. Questi interventi chirurgici, seppur caratterizzati da un certo rischio di complicazioni, permettono la risoluzione del dolore e della disabilità in tempi molto brevi evitando, quindi, un allettamento prolungato che può essere, a sua volta, estremamente pericoloso per il malato. FRAttuRE VERtEBRALI: Le fratture vertebrali sono le più frequenti fratture da osteoporosi e sono frequentemente causate da attività quotidiane come flessioni in avanti, torsioni e/o sollevamento di oggetti leggeri. Anche le cadute sono associate con le fratture vertebrali. La prevalenza delle fratture vertebrali (il numero di fratture in un dato tempo in una popolazione) è simile tra uomini e donne. Negli uomini si ipotizza l’associazione con l’occupazione. L’incidenza delle fratture vertebrali (numero di nuove fratture) è superiore di circa un terzo nelle donne rispetto agli uomini tra i 50 e i 60 anni, e raddoppia dopo i 70. La vertebroplastica o la cifoplastica hanno lo scopo di ridurre il dolore e il rischio di ulteriori crolli vertebrali. Vengono generalmente eseguite sotto controllo radiologico guida strumentale e possibilmente in anestesia locale. Questo intervento prevede l’iniezione attraverso un ago di una sostanza acrilica (polimetilmetacrilato o volgarmente detto cemento) inizialmente liquida che dopo pochi istanti si solidifica. In questo modo si stabilizza la vertebra fratturata eliminando o riducendo sensibilmente la causa del dolore. Le vertebra collassata viene stabilizzata tramite l’iniezione di cemento osseo nel corpo vertebrale. Questo può ridurre il dolore e contribuisce a prevenire la perdita di altezza e la ipercifosi (gobba), che in genere deriva da multiple fratture da fragilità. Complessivamente, la vertebroplastica o la cifoplastica sono tecniche relativamente sicure che consentono, rispetto al trattamento medico conservativo, un più rapido raggiungimento dell’analgesia, del recupero della mobilità. Oggi si può utilizzare, in alternativa al cemento, un materiale leggermente più elastico simile al silicone che sembra ridurre il rischio di future fratture vertebrali adiacenti ai livelli trattati con vertebroplastica FRAttuRE DI POLSO: La maggior parte delle fratture di polso si verifica nelle donne, più precocemente rispetto alle fratture d’anca e vertebrali, con un’incidenza che aumenta con l’età. Il trattamento più diffuso è la riduzione e la stabilizzazione in gesso in quanto tentativi di osteosintesi con fili e/o placche sono inficiati dall’alto rischio di scarsa tenuta dei mezzi di sintesi in un osso osteoporotico. Inoltre il gesso, se accompagnato da una soddisfaciente riduzione della frattura, permette una immediata e persistente riduzione del dolore. 13 IPPOCRATE & D I N TO R N I Per SAPERNE di PIÚ APPROFONDIMENTO MEDICO Dott.ssa valeria FRaSCOLLa Tecnico Sanitario di Radiologia Medica La MaMMOGRaFIa non ammette che La PERFEZIONE Il processo di ottimizzazione delle cure in Senologia passa attraverso una efficace INFORMAZIONE SANITARIA e una buona RELAZIONE/COMUNICAZIONE terapeutica. Le linee guida FONCAM mostrano come si nota di fondo il proposito di STIMOLARE: - LE PERSOnE CuRAnO, ad essere disponibili; - LE PERSOnE CHE SI AMMALAnO, ad esprimere dubbi e a scegliere liberamente le opzioni di cura - LE PERSOnE SAnE, ad aprirsi alle informazioni sanitarie, partecipando attivamente alla prevenzione. Tutte queste figure convergono nell’ambito senologico nella “DIAgnOSI PRECOCE”. Per anni siamo stati abituati a sentir parlare della PREVENZIONE DEL CARCINOMA MAMMARIO, ma purtroppo l’incidenza di morte del medesimo è cresciuta notevolmente, il che mostra l’insufficienza del numero di adesioni ad un semplice screening. Infatti, per condurre al meglio un esame senologico, espletato ogni anno, si deve disporre di SENSIBILI APPARECCHIATURE, come gli innovativi SISTEMI DIGITALI, i quali oltre a vantare ELEVATA QUALITA’ ICONOGRAFICA garantiscono un NOTEVOLE RISPARMIO DELLA DOSE DI RADIAZIONI EROGATA. Effettuare quindi una Diagnosi Precoce significa riuscire ad individuare il più alto numero di lesioni tumorali, quasi completamente all’insorgenza. In questo delicato processo, un ruolo importante è svolto dal Tecnico Sanitario di Radiologia Medica (TSRM), il quale, durante il proprio percorso di laurea formativo, apprende, oltre alle NOZIONI TEORICHE, anche il più 14 IPPOCRATE & D I N TO R N I APPROFONDIMENTO MEDICO DELICATO APPROCCIO da instaurare CON LE PAZIENTI. Nell’immaginario collettivo ed individuale, l’Esame Mammografico è visto come un’indagine carica di sofferenza fisica e psicologica, talvolta accompagnata da un sentimento di vergogna, soprattutto nei casi di mutilazione mammaria parziale (Quadrantectomia) o totale (Mastectomia). Pertanto, il TSRM durante l’esame deve essere in grado di garantire la SOPPORTAZIONE del proprio carico emotivo e la SUPPORTAZIONE assistenziale nei confronti della paziente. Coloro che si occupano della Scienza Senologica hanno imparato che per mettere in atto buone strategie operative bisogna tener conto della persona nella sua globalità. Così che il risultato sarà la riduzione della percentuale di donne che arrivano tardi alla visita senologica diagnostica per una cattiva organizzazione sanitaria, e di quelle che scelgono di non effettuare l’esame per paura dell’esito. 15 Per SAPERNE di PIÚ GRUPPO MEDICO D’aRCHIvIO garanzia di professionalità, qualità e sicurezza da 30 anni al tuo servizio. Nei centri di Giulianova e Teramo equipe di medici specialisti in Radiodiagnostica garantiscono ogni giorno la possibilità di diagnosi accurate ed immediate. Radiologia Tradizionale, Risonanza Magnetica Articolare, Densitometria Ossea, Ecografie, Ecocolor Doppler, TAC cone Beam, TAC con e senza MDC e Mammografia effettuate con apparecchiature di ultima generazione che sottopongono il paziente ad una bassa esposizione di raggi X. Il GRUPPO MEDICO D’aRCHIvIO, attraverso lo STUDIO DIOMIRa, garantisce anche un servizio di alta professionalità nel campo della Medicina Estetica. Archè S.r.l. DIOMIRA StuDIO RADIOLOgICO gADALEtA CEntRO DIAgnOStICO D’ARCHIVIO CEntRO DI MEDICInA EStEtICA Via Del Baluardo, 53 - Teramo Via G. Galilei, 59 - Giulianova Lido (Te) Via Mamiani, 7 - Giulianova Lido (Te) Tel. 0861 246643 Tel. 085 8008215 Tel. 085 8005036 [email protected] [email protected] [email protected] www.gruppomedicodarchivio.it