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UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE
Per mano www.avapomestre.it Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici Anno 3 - N. 15 - Periodico bimestrale di informazione e formazione dell’A.V.A.P.O.-Mestre ONLUS - Autorizzazione del Tribunale di Venezia n.9/06 Registro Stampe DIRETTORE RESPONSABILE Don Armando Trevisiol - Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - d.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, c.2, DR Venezia UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE (Ancora una volta è stato colto lo spirito del nostro operare... ) bellezza dei rapporti personali, sulla fiducia da riporre nel prossimo, sulla disponibilità verso gli altri. Nel nostro piccolo abbiamo sensibilizzato tutte le persone che abbiamo incontrato ultimamente nei confronti della vostra organizzazione e sappiamo che qualche risultato e contributo concreto dovrebbe essere arrivato. Chiudiamo ringraziando e abbracciando virtualmente ancora una volta Voi tutti. Siamo Romana, Stefano e Martina Busetto, moglie e figli di Antonio Busetto che ci ha lasciati il 20 giugno 2008, da Voi assistito per mesi. Scriviamo queste poche righe per mettere nero su bianco tutta la nostra riconoscenza per la discrezione, disponibilità, puntualità e amore che abbiamo potuto cogliere nell’impegno che avete assunto nel supportarci nel nostro percorso di accompagnamento del nostro caro al momento in cui ci avrebbe lasciati. Il distacco è stato duro perché è avvenuto tra noi e quella persona che tanto ancora amiamo e che ci ricambiava quotidianamente, anche nei suoi ultimi giorni e con quel briciolo di forza che gli rimaneva; forza data anche dal non sentirsi solo e con questo intendiamo accennare non solo alla nostra presenza ma anche alla vostra, che è sempre stata costante e che ci ha permesso di essergli vicini e di farlo sentire davvero a casa, circondato dal nostro affetto e da quel legame puro e disinteressato che avete saputo offrire. Un amico medico una volta ci ha parlato di un legame particolare, l’empatia, che deve crearsi tra il medico e il paziente per avere una marcia in più nei rapporti e per affrontare con serenità le varie sfaccettature delle fasi della malattia; ebbene, con il cuore in mano vogliamo ringraziare Voi tutti per essere riusciti a creare questa empatia, tra Voi e il nostro caro. Siete riusciti a fa sì che si fidasse e che avesse cieca fiducia nel vostro operato, riuscendo a fargli sentire che non era solo neanche dal punto di vista medico, ma che aveva al suo fianco delle persone competenti su tutti i fronti e disposte a supportarlo nei momenti di bisogno. Il rapporto con Voi ha spaziato tra medici accorsi in piena notte, infermieri sempre disponibili e operatrici disposte a passare il loro tempo libero al mercato con mamma. Sarebbe troppo facile citare delle persone in particolare, ma preferiamo ancora una volta estendere il nostro ringraziamento a Voi tutti, indistintamente, perché facenti parte di una struttura con grossi meriti dove qualcuno è conosciuto ma molti lavorano nell’ombra. La Vostra organizzazione, impeccabile, costituita da figure con compiti, mansioni e professionalità adeguate, fornisce un utilissimo servizio alla comunità e stimola la riflessione su alcune tematiche che sembrano non trovare più spazio nei quotidiani discorsi, ossia sulla qualità della vita, sulla Romana, Stefano e Martina E’ possibile che gli angeli non esistano, ma ci sono persone che potrebbero essere angeli. David Foster Wallace to iun le g . rag are a t h n ! e o !! alin opie aum O”!!! n r c gio .000 te ad MAN o r 3 t a os stin “PER e Il n o d TTA on TI TU s e N Ch AVA Per mano www.avapomestre.it ... un sito particolare Il nostro sito è stato completamene rinnovato. I lavori sono ancora in corso, e probabilmente il “cantiere” resterà aperto ancora per molto tempo, ma ho sbirciato i progetti e ne sono entusiasta. Ho colto desideri e speranze e visto gli apporti del costruttore, del geometra, dell’impresario e dell’architetto… Ho visto figure nuove interessarsi a questo progetto, aderirvi con professionalità e prevedere modifiche in linea con le ultime tendenze, che lo rendono moderno e facilmente fruibile. A volte penso che la storia del sito stia procedendo parallela a quella dell’ospedale Umberto I: ha assolto il compito per il quale era stato costruito, ora si tratta di salvare quanto di buono c’è e trasformarlo, secondo quelle che sono diventate le esigenze più attuali. Sicuramente la differenza, in questo paragone, è data dai costi. Tutto ciò che riguarda il sito, infatti, è lavoro non retribuito. Ore e ore che persone differenti tra loro per professionalità ed esperienza regalano con impegno per la costruzione di qualcosa di utile, efficace, facilmente consultabile. E’ proprio questo lo scopo di un sito. Quando ne parlo con chi di informatica non se ne intende, e si tratta davvero di molte persone, racconto che utilizzare Internet per la ricerca di informazioni è come avere a portata di mano l’elenco del telefono quando serve cercare l’idraulico o si vuole sapere il numero della Vesta. L’elenco, in questo caso, diventa uno strumento indispensabile. Ci deve essere un motivo specifico se si “va a vedere” questo sito, qualcosa che ci lega a lui, una necessità da risolvere o una curiosità da soddisfare. Non è una rivista di moda o di attualità che si sfoglia per far passare il tempo: non ci sono foto di attori famosi e notizie sull’ultimo amore di questa o di quella modella. Si parla di vita, di aiuto a viverla con la maggiore dignità possibile, anche quando pare che il destino ponga sulla propria strada una malattia che gioca davvero dei brutti scherzi. E’ un sito che affronta grandi argomenti ma che fornisce anche consigli di tipo pratico, per rendere più facili le piccole cose di tutti i giorni. Una disegnatrice ha appositamente creato un personaggio, una giovane donna, che appare sulle varie pagine: non oso pensare quante ore di sonno ha sacrificato per creare proprio QUEL personaggio, che le avevamo indicato con caratteristiche specifiche. Un suo amico ha colorato tutte le immagini e le ha inserite nel posto giusto. Un altro loro amico si è occupato dell’impostazione delle singole pagine: è davvero un esperto in materia, ma ha chiesto anche la collaborazione di un suo amico che… ed ecco che questo esercito di volontari ha lavorato e continua a farlo per il sito dell’Associazione. Come ringraziarli? Mi piacerebbe trasmettere loro la soddisfazione che provo ogni volta che qualcuno ci contatta perché tramite il sito ha intuito che forse siamo in grado di aiutarlo e ciò risponde al vero. Ecco, in quel caso, quando si riesce a risolvere un problema, a indicare una soluzione, a dare un’indicazione utile vorrei che fossero lì con noi, che insieme ad un caffé assaporassimo quello che credo sia il senso della vita: avere la possibilità di essere utili e renderla effettiva. Esserci quando serve. Una volontaria A.V.A.P.O.-Mestre Un altro punto di vista evitare di parlare direttamente del tuo cancro. Assicura gli altri che “va bene parlarne” e che apprezzi il loro aiuto e sostegno. Chiedi loro di aiutarti facendo cose pratiche, come per esempio prepararti da mangiare, andare a fare la spesa per te o insieme a te, darti un passaggio per andare agli appuntamenti in ospedale e così via. Dicendo a chi ti sta vicino che hai un cancro, dai al prossimo l’opportunità di esprimere quanto tiene a te e parlare dei tuoi sentimenti può rafforzare le relazioni. Nascondere la tua malattia agli altri, invece, può compromettere la fiducia reciproca e accrescere le tensioni, facendo sentire amici e familiari estranei o incapaci di aiutarti”(tratto dal sito www.oralchemo.org). Posso solo dire, per esperienza diretta, che questi semplici consigli sono veramente utili perché permettono di accostarci alle persone che incontriamo quotidianamente con più serenità, evitando loro di trovarsi in situazioni di imbarazzo. Quando ho un po’ di tempo libero mi piace “navigare” tra i siti offerti da Internet alla ricerca di qualche novità o informazione interessante. In una di queste navigazioni ho trovato un sito piuttosto particolare che subito mi ha colpito per il suo nome e per i brevi ma precisi consigli rivolti agli ammalati di tumore. Tra questi mi è sembrato molto interessante quello che ora vi sto per proporre, e che mi permetto di riportare integralmente, in quanto non si pone il solito problema “di come comunicare all’interessato lo stato della sua malattia” , ma viceversa come è bene che “l’ammalato comunichi agli altri la sua malattia”. “Tocca a te decidere quando sei pronto a parlare della tua malattia alle persone che ti circondano. Spetta a te anche scegliere quando ti senti di parlare delle tue emozioni e incertezze. Ciò può essere particolarmente difficile per gli altri familiari, che possono sentirsi esclusi, ma spetta al singolo decidere quando è il momento giusto. Amici e familiari vorranno aiutarti in questo momento difficile, ma non è detto che sappiano cosa dire o fare per essere d’aiuto. Talvolta, poiché gli altri non vogliono urtare i tuoi sentimenti o sconvolgerti ancora di più dicendo la cosa sbagliata, possono evitarti oppure Franco Bigaglia Volontario A.V.A.P.O.-Mestre Per mano Guardiamo con fiducia al futuro! Un nuovo capitolo di storia della nostra città è stato scritto in concomitanza con il trasferimento nel nuovo ospedale dell’Angelo che ha coinvolto anche la nostra Associazione, in qualità sia di “garante” nei confronti dell’ULSS del funzionamento del servizio O.D.O., sia nell’accompagnare i pazienti che dovevano essere sottoposti a cure, nella nuova struttura. È inevitabile che i cambiamenti comportino fatica ed uno sforzo di adattamento ad una organizzazione diversa da quella a cui eravamo abituati. L’impegno dimostrato da tutti i componenti dell’A. V.A.P.O.-Mestre è stato volto a limitare al minimo i disagi alle famiglie e ai malati assistiti al domicilio, i quali informati delle difficoltà che abbiamo dovuto fronteggiare, hanno potuto continuare a godere dell’assistenza avviata. Infatti, pur funzionando come qualsiasi reparto ospedaliero, l’attività ha mantenuto per i pazienti la stessa intensità. Grazie alla preziosa collaborazione di tutti, gli interventi domiciliari sono stati garantiti evitando a chi già deve affrontare le tensioni derivanti dalla malattia anche quelle connesse con un trasferimento. Tale peso è ricaduto in toto su professionisti e volontari che in questa come in altre situazioni di difficoltà hanno dimostrato di sapersi “rimboccare le maniche” e non solamente in senso metaforico, per affrontare e cercare di risolvere, soprattutto nei giorni più cruciali del trasferimento, i problemi che richiedevano una risposta pronta, basata sulla abnegazione e su un indispensabile senso di adattamento. E’ stato un periodo duro e faticoso per tutti, ma al tempo stesso è stato molto incoraggiante constatare che quando con convinzione si abbraccia un ideale, le tensioni e le eventuali incomprensioni si possano stemperare, in quanto vengono lette in una cornice più ampia, dove in primo piano si trova sempre la persona sofferente. Per quanto riguarda gli accompagnamenti dei malati dal domicilio al nuovo ospedale dell’Angelo, la difficoltà maggiore è stata e rimane quella legata al parcheggio che è a pagamento. Le persone che sono in possesso dell’apposita certificazione, che attesta una situazione di difficoltà di deambulazione, possono accedere ai posti gialli loro riservati, compatibilmente con la disponibilità degli stessi. Negli altri casi, invece, ci siamo trovati costretti ad informare i malati che la spesa per il parcheggio doveva essere sostenuta da chi richiedeva il servizio di trasporto. Abbiamo raccolto le numerose lamentele e rimostranze di coloro che, dovendo accedere alla struttura ospedaliera, debbono anche affrontare una spesa non indifferente da un punto di vista economico (€ 1 all’ora o per frazione di ora fino ad un massimo di 10 € al giorno), ma si tratta di una situazione che non dipende dalla nostra diretta volontà. Il nuovo ospedale infatti, per la sua posizione geografica, crea maggiori difficoltà per raggiungerlo e prevede, date le sue dimensioni, percorsi interni più lunghi e faticosi soprattutto per chi a causa della malattia e delle terapie a cui si sottopone si trova in uno stato di debolezza. Condivido quindi queste lamentele in qualità di cittadino che si mette dalla parte del malato, ma al momento attuale come responsabile di un’organizzazione di volontariato, mi è possibile solamente aderire alle varie iniziative volte a trovare una soluzione a questo importante problema. Sono certa che dopo una fase iniziale di rodaggio, si troverà sicuramente una risposta adeguata volta ad evitare ai tanti cittadini che si recano presso il “loro” ospedale desiderosi di sentirsi accolti, di pagare un ulteriore balzello oltre a quello che comporta già di per sé il fatto di essere ammalati e bisognosi di cure. A questo punto, un saluto al caro vecchio Umberto I è doveroso. Ciao caro vecchio ospedale! Molti di noi vi hanno visto la luce, alcuni hanno versato le lacrime della sofferenza, altri hanno impresso nella loro mente le ore di ansia legate all’attesa che la porta di uno studio medico o di una sala operatoria si aprisse. Sulle tue pareti stinte e scrostate è rimasto anche il segno della nostra attività come A.V.A.P.O.-Mestre: due targhe metalliche che vi erano state apposte per facilitare coloro che volevano attivare il servizio O.D.O.: dietro alla loro apparente freddezza pulsava però un grande cuore, pronto ad ascoltare e sostenere chi pur nel fortissimo dolore per doversi preparare a salutare definitivamente un proprio congiunto, si apprestava a predisporre tutto il necessario per farlo rientrare a casa e condividere con lui il tempo che restava. Sono state lasciate volutamente dove erano state poste perchè ora che una nuova stagione è iniziata, è giusto guardare avanti pur non dimenticando le proprie radici, mantenendosi fedeli all’obiettivo che deve animare ogni nostra azione: il miglioramento della qualità di vita del malato. Ci congediamo da te con un po’ di malinconia, come qualunque cosa o persona che si saluta con la consapevolezza dell’importante ruolo che per lunghi anni ha rivestito e del fatto che resterà un segno indelebile di te nella memoria collettiva degli abitanti di Mestre. Come ha affermato il Direttore Generale dell’ULSS, dottor Padoan, ora però è importante volgere lo sguardo al futuro ed imparare ad amare la nuova struttura che svetta per la sua imponenza, essendo certi di poter contare su un ambiente nuovo e costruito secondo criteri moderni, sulle cure di un personale qualificato, attento a dare una risposta a bisogni sanitari specifici senza dimenticare l’importanza, soprattutto per un malato, della relazione umana che l’uomo che indossa un camice saprà instaurare con il malato stesso. Stefania Bullo Presidente A.V.A.P.O.-Mestre Per mano Ci hanno scritto ... Il 24 gennaio è un giorno sul calendario, ma per ognuno di noi assume un significato diverso se in quella data viene a mancare una moglie, una mamma, un’amica. Questo è successo alla famiglia che, dopo lunga sofferenza, ha visto spegnersi la signora Antonia. Erano pochi mesi che frequentavo come volontaria la loro famiglia, ma gli affetti sinceri non hanno bisogno di lunghi tempi per essere capiti nella loro forza e questo ho avuto modo di comprenderlo sin dal primo giorno in cui sono entrata nella loro casa. Marito e figli hanno sempre condiviso questo amaro percorso, sostenendo con affetto e composta sofferenza la malattia della signora: una donna sensibile e colta che mi ha fatto assaporare, seppur per poco tempo, l’importanza di condividere con Lei del tempo. GRAZIE Un giorno di fine agosto, l’oncologo mi disse che la condizione della cara mamma Antonietta non avrebbe più sopportato cure chemioterapiche. Fui presa da una grande disperazione e dolore, ma non mi scoraggiai e pensai di rivolgermi all’A.V.A.P.O.-Mestre. Sentii subito affetto, conforto e calore che lo staff medico ed infermieristico portava alla mamma, al papà ed a noi familiari, riuscendo a trasformare lo stato d’animo, sviluppando un nucleo affettivo e vitale basato sul rispetto, l’accoglienza, la solidarietà. Gli abbracci, le carezze, le parole di conforto illuminavano di luce il volto della mamma ed il nostro, esprimendo l’affetto ed aiutandoci a trasformare le emozioni che creavano disagio. Un ringraziamento alla volontaria Maria Grazia che, con le coccole per la mamma ed il conforto per noi veniva attesa con gioia. La sua presenza, la sua disponibilità all’ascolto infondevano serenità alla nostra famiglia e la mamma l’attendeva con speranza. Nel ringraziarvi, cercheremo di diffondere i valori che animano la vostra Associazione. Maria Grazia Ceccato Volontaria A.V.A.P.O.-Mestre Dobbiamo essere riconoscenti ai nostri angeli, ricordare quelli senza ali ringraziandoli spesso e ringraziare quelli con le ali ricordandoli sempre Mara e famiglia Informazione per i nostri benefattori Se desideri aiutarci effettuando un Bonifico Bancario presso uno dei nostri conti correnti bancari, (Banco San Marco IBAN IT91A0518802072000000070040 oppure BANCA POPOLARE ETICA IBAN IT59L05018120000000 00116520) ti suggeriamo, al momento dell’operazione, di chiedere che venga indicato oltre al nominativo, anche l’indirizzo di chi la effettua. Se la tua donazione è legata ad un motivo specifico, ricordati di indicarlo nella causale. E’ nostra consuetudine infatti, inviare a stretto giro di posta una lettera di ringraziamento per il gesto compiuto a chi attraverso la sua donazione ha inteso sostenere l’attività svolta. Qualora l’oblazione sia effettuata in memoria di qualche persona, provvediamo ad informare di ciò i familiari del defunto. Spesso però, nei bonifici bancari ricevuti non appare l’indirizzo del donatore né tanto meno la causale del versamento rendendoci impossibile l’invio di un qualsiasi ringraziamento. Cogliamo l’occasione quindi per attestare la nostra gratitudine a tutti coloro che si riconoscono tra le persone sopra nominate e ci scusiamo con loro per questo inconveniente che, però, è indipendente dalla nostra volontà. Per mano I nostri progetti Nel numero 9 del nostro periodico, vi avevamo parlato dei progetti che nel corso dell’anno precedente sono stati finanziati: quello della Fondazione Vodafone, del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Venezia, della Regione Veneto. Si tratta di tasselli che ci hanno consentito di intensificare e diversificare le nostre attività e di renderci operativamente attenti alle necessità emergenti nel territorio, pur mantenendoci fedeli alla mission della nostra realtà associativa. In particolare il progetto finanziato dalla Fondazione Vodafone dal titolo “Sorridere alla vita: insieme si può”, che ha preso l’avvio nel giugno 2007, ci ha permesso di provvedere all’acquisto di un nuovo automezzo, un Fiat Doblò che è risultato provvidenziale soprattutto a fronte del fuori uso temporaneo occorso al nostro primo Doblò, a seguito dell’alluvione dello scorso settembre. In fase di stesura della relazione intermedia, presentata nel mese di giugno, è stato possibile quantificare l’entità dei servizi resi legati all’uso di un mezzo automobilistico: dagli accompagnamenti domicilio/ospedale alle visite domiciliari, dall’evasione di pratiche burocratiche all’effettuazione di spese, alla consegna sistematica di ausili e presidi sanitari. Moltissime attività che hanno raggiunto un altrettanto elevato numero di malati ed hanno visto impegnati un crescente “esercito” di volontari. Quantità che hanno ampiamente superato le previsioni, non come è stato sottolineato nella relazione in questione, per un errore di calcolo, bensì in quanto l’intervento dell’Associazione è richiesto da un sempre maggiore numero di persone. Il cosiddetto “passaparola” unitamente alle costanti attività promozionali, alla pubblicazione del giornalino e all’aggiornamento del sito, sono le forme più importati di diffusione della nostra presenza nella realtà locale ed anche un modo da parte di chi ha usufruito del nostro aiuto di attestare la propria gratitudine. Si tratta di “ringraziamenti speciali” che sottolineano l’importanza di aver incontrato persone che si mettono al fianco di chi affronta le difficoltà legate ad un disagio fisico e/o alla solitudine conseguente uno stato di malattia o di lutto. Inoltre, il costante collegamento con altre realtà associative presenti nel nostro territorio, la partecipazione agli incontri di coordinamento promossi da Enti pubblici tra Associazioni che operano nell’ambito socio-sanitario, hanno consentito all’A.V.A.P.O.-Mestre di essere progressivamente sempre più conosciuta ed apprezzata. La motivazione addotta è che alle affermazioni di principio ha saputo far seguire azioni concrete. Grazie al progetto finanziato dalla Fondazione Vodafone è stato inoltre possibile sostenere la scelta della permanenza a domicilio da parte di malati che però, a causa delle loro condizioni economiche, non erano in grado di provvedere al pagamento di una assistente familiare. Parte dei fondi erogati sono stati infatti destinati a queste famiglie come contributo per la spesa appena citata. L’idea che sostiene questo progetto è infatti quella che la propria casa rimanga IN ASSOLUTO da un punto di vista emotivo, il luogo migliore per trascorrere il tempo pur se connotato dalla malattia e quello che consente di affrontare con maggior serenità anche l’evento morte, avendo la possibilità di viverlo all’interno di una realtà in cui l’accento è posto sui ritmi della quotidianità. Inoltre, si è potuta arricchire la gamma delle nostre pubblicazioni con la stampa della “Guida per le famiglie”, scaricabile dal nostro sito Internet, consegnata ai familiari dei pazienti che richiedono l’attivazione del servizio O.D.O. e che consente loro di rileggere con calma, una volta rientrati a casa, molte informazioni fornite in sede di colloquio di accoglimento, ma che nella maggior parte dei casi, c’è qualche difficoltà a ricordare totalmente anche per la particolare condizione di stress emotivo provata in tale circostanza. Quindi che dire se non GRAZIE FONDAZIONE VODAFONE a lettere cubitali, per aver creduto ad una realtà “piccola” come la nostra, ma animata da un cuore sano e forte, volonteroso di affrontare sempre nuove sfide che provengono dalla realtà in cui operiamo giorno dopo giorno. Nel mese di marzo si è invece concluso il progetto finanziato dal Centro Servizi per la provincia di Venezia intitolato “Accanto a te, nessuno escluso”. Il punto nodale delle attività svolte è stato l’aver contribuito all’arredo dell’ambulatorio nel Centro don Vecchi Ter di Marghera, inaugurato nel mese di maggio. Si tratta di una bellissima struttura residenziale dove si respira, come negli altri due Centri don Vecchi di Carpendo, un’aria di famiglia e di calda accoglienza. Si presenta come una “grande casa” nella quale però, l’indifferenza che spesso si respira nelle strutture residenziali di una città, ha lasciato spazio allo spirito di solidarietà reciproca e di amicizia. E’ bello entrare e trovare volti sorridenti e distesi che colloquiano come se si fossero conosciuti da sempre: una nuova vittoria di don Armando a dimostrazione che le risorse economiche possono essere utilizzate per realizzare strutture a misura d’uomo in cui venga garantito al tempo stesso il bisogno di relazioni interpersonali e di riservatezza proprio di ciascuna persona. All’interno di questo grande edificio si trova anche un ambulatorio a cui possono accedere i residenti e al cui arredamento sono stati appunto destinati alcuni dei finanziamenti ricevuti dal progetto in questione. E ancora un altro importante progetto finanziato dalla Regione Veneto denominato “Diamoci una mano”, caratterizzato dall’aver potuto realizzare uno “Spazio accoglienza” all’interno del reparto di Radioterapia dell’Ospedale Civile ex Umberto I. Si è trattato di un’importate esperienza, molto toccante sul piano umano, che ha visto impegnate quotidianamente delle volontarie per un periodo di nove mesi durante i quali a fronte di una bevanda calda hanno saputo accogliere confidenze, richieste ed asciugare qualche lacrima. Questa presenza innovativa ha permesso di rendere meno pesante l’attesa di chi doveva sottoporsi alle terapie e soprattutto evitare l’iso Per mano lamento che spesso si era osservato in chi attendeva la propria chiamata seduto di fronte ad un televisore che faceva scorrere immagini e suoni il più delle volte non ascoltati, in quanto le persone parevano assorte nei propri pensieri. L’obiettivo peraltro pienamente raggiunto, era di smuoverle da questo torpore e favorire una comunicazione tra pari, che le facesse sentire maggiormente a proprio agio. Ciò talora è andato a scapito della tranquillità e del silenzio desiderati soprattutto da medici ed infermieri impegnati nello svolgimento della propria attività professionale, ma è stato molto apprezzato dai malati che avevano imparato a cercare tra i presenti i volti delle volontarie diventate una sorta di “amiche”. Questo servizio è stato sospeso in concomitanza con il trasferimento nel nuovo ospedale dell’Angelo. Per il futuro, al momento attuale, non sono in grado di prevedere se verrà nuovamente richiesta la presenza delle volontarie: se così sarà, noi siamo pronte a rispondere a questa chiamata per attestare anche attraverso questa modalità, l’importanza dell’essere umanamente vicino a chi sta soffrendo non solo a causa delle conseguenze lasciate sul fisico dalla malattia, ma anche di tutte le domande, paure inespresse ed ansie represse che il malato spesso vive, ma non trova l’occasione adeguata per esprimere. necessario gioco di squadra e non soltanto del suo operare. Si è festeggiato anche per il graditissimo dono di due fiammanti Doblò, consegnati dall’ACTV, rappresentato dal vice presidente signor Claudio Bertolin e dal signor Giuseppe Baldini. Tali mezzi consentiranno un miglior servizio di accompagnamento, da parte dei nostri volontari, delle persone che necessitano di cure presso l’ospedale o i vari ambulatori dislocati nella città. Non è mancata la musica, regalataci dall’amico Roby-Music e il ballo anche da parte dei residenti nel Centro che, nonostante la non più giovanissima età di qualcuno, non si sono certo risparmiati! Il tutto è stato rallegrato dai prelibati manicaretti preparati dalle volontarie dell’A.V.A.P.O.-Mestre, trasformatesi in cuoche sopraffini e si è reso possibile grazie all’incondizionato aiuto di alcuni “angeli” del Centro. Al momento dei saluti, scambi di baci, strette di mano e la certezza che questa è stata solo la prima di una serie di momenti da trascorrere insieme. Stefania Bullo Presidente A.V.A.P.O.-Mestre Festa del 31 luglio al Don Vecchi ter Serata speciale quella di giovedì 31 luglio al Centro Antonino Romeo Volontario A.V.A.P.O.-Mestre Don Vecchi Ter di Marghera, organizzata dall’A.V.A.P.O.Mestre, aperta a tutti i residenti presso il Centro. La voglia di stare insieme, fare quattro chiacchiere e ascoltare un po’ di buona musica ha portato alla realizzazione di questa iniziativa cui hanno partecipato più di cento persone. Si è colta l’occasione per festeggiare, nominandolo socio onorario, don Armando Trevisiol, padrone di casa, instancabile creatore e motore di iniziative di solidarietà. Nel suo intervento, egli ha sottolineato ancora una volta che tutte le iniziative e tutti i risultati ottenuti sono stati il frutto di un complessivo Un grazie davvero speciale va ai residenti del Centro Don Vecchi Ter di Marghera e ai volontari che collaborano con loro. Con tanta generosità ci hanno ringraziato per questa serata, ma siamo noi ad essere loro grati per la disponibilità con la quale ogni giorno ci accolgono e perché con estrema sensibilità hanno compreso le motivazioni che sottostanno alle nostre azioni. Per mano IMPARARE PER ASSISTERE Corso di Formazione per volontari - Anno 2008 Anche quest’anno a partire dal mese di ottobre, prenderà avvio un nuovo corso di formazione per volontari che intendono conoscere il grande progetto assistenziale che l’A. V.A.P.O.-Mestre, con la sua attività quotidiana, promuove a favore dei malati di tumore. Gli incontri che si susseguiranno con una cadenza settimanale, hanno lo scopo di gettare uno sguardo d’insieme sul mondo delle Cure Palliative ed offrire informazioni sui vari ambiti di possibile impegno per chi intenda, una volta conclusa la formazione, impegnarsi attivamente. Il ruolo del volontario, che non richiede alcuna specifica preparazione di tipo professionale, e che ha una grande valenza dal punto di vista sociale, riveste una particolare importanza nell’aiutare e sostenere i malati e le loro famiglie. Si tratta si collaborare con i professionisti che operano per l’Associazione al fine di rispondere in maniera pronta, puntuale ed organica alle necessità del malato e della sua famiglia. Le possibilità di impegno offerte quindi sono molteplici, alcune di esse sono decisamente “neutre” in quanto non richiedono la diretta relazione con il malato, ma non per questo sono da ritenersi meno importanti per il funzionamento dell’attività associativa. L’invito quindi, è di partecipare numerosi a questo percorso formativo iniziale perché Il corso si prefigge di informare i partecipanti sulla malattia oncologica e sugli interventi assistenziali a favore del malato e della sua famiglia. Le lezioni si svolgeranno da Ottobre a Dicembre il Giovedì, dalle 17 alle 19 Durante il corso verranno affrontate tematiche a carattere teorico e pratico relative all’assistenza di un paziente oncologico. GIOVEDI’ 23 OTTOBRE Il ruolo del volontario all’interno di un progetto assistenziale domiciliare SABATO 25 OTTOBRE ore 9-13 Il paziente di fronte ad una diagnosi di inguaribilità GIOVEDI’ 30 OTTOBRE Morire con dignità: come aiutare il malato e i suoi familiari nel perseguire questo desiderio GIOVEDI’ 6 NOVEMBRE La relazione d’aiuto con un malato inguaribile ed i suoi familiari (1° parte) GIOVEDI’ 13 NOVEMBRE La relazione d’aiuto con un malato inguaribile ed i suoi familiari (2° parte) GIOVEDI’ 20 NOVEMBRE La fase terminale della vita GIOVEDI’ 27 NOVEMBRE Il ruolo del volontario all’interno dell’A.V.A.P.O. GIOVEDI’ 4 DICEMBRE I quesiti etici più ricorrenti nelle cure di fine vita GIOVEDI’ 11 DICEMBRE Il senso del morire C’E’ BISOGNO ANCHE DI TE E DEL TUO TEMPO CIO’ CHE RICEVERAI SARA’ INFINITAMENTE GRANDE Il corso è rivolto a tutti coloro che desiderano dedicare del tempo per svolgere attività connesse agli obiettivi dell’Associazione. Per diventare volontario A.V.A.P.O. non è richiesta alcuna competenza specifica. E’ sufficiente: A. aver frequentato il corso volontari B. impegnarsi ad offrire un servizio settimanale C. frequentare gli incontri di formazione permanente CALENDARIO DEGLI INCONTRI GIOVEDI’ 2 OTTOBRE Principi ai quali si ispira l’A.V.A.P.O. nel suo impegno verso il malato GIOVEDI’ 9 OTTOBRE O.D.O.: progetto di assistenza domiciliare del paziente GIOVEDI’ 16 OTTOBRE Le cure palliative: cosa sono, a chi sono rivolte RELATORI dott.ssa Federica Dogliotti psicologa dott.ssa Stefania Bullo presidente A.V.A.P.O. dottor Angiolino Ianniciello medico A.V.A.P.O. dottor Giovanni Poles medico Policlinico San Marco Mestre Sede degli incontri Viale Garibaldi 56 LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA Per informazioni rivolgersi a: A.V.A.P.O. Mestre Onlus Tel. 041 5350918 - [email protected] A conclusione del corso, faranno seguito, in date da stabilire, dei colloqui individuali di orientamento con la dott.ssa Dogliotti. A partire da GIOVEDI’ 8 GENNAIO, alle ore 17, il corso riprenderà prevedendo tematiche legate ad aspetti pratici relativi all’assistenza di un paziente Per mano UN GRAZIE SPECIALE Comunità Parrocchiale Corpus Domini Comunità Parrocchiale Servi di Maria Comunità Parrocchiale S. Giuseppe di V.le S. Marco Comunità Parrocchiale S. Rita Comunità Parrocchiale S. Maria Assunta Tessera Comunità Parrocchiale S. Pietro Orseolo Comunità Parrocchiale SS. Resurrezione Si ringraziano i parroci e le comunità parrocchiali che nel corso di questi mesi ci hanno ospitato nei piazzali antistanti le chiese, consentendoci di diffondere la conoscenza della nostra Associazione e dei principi a cui la sua attività si ispira: Comunità Parrocchiale S. Maria del Carmelo Favorita Comunità Parrocchiale SS. Trinità Comunità Parrocchiale S. Lorenzo Giustiniani Comunità Parrocchiale Natività di Maria Dese Comunità Parrocchiale S. Pietro Apostolo Favaro Comunità Parrocchiale S. Andrea e S. Leopoldo Mandic Comunità Parrocchiale S. Maria di Lourdes Comunità Parrocchiale S. Maria del Suffragio Alcuni comitati locali di festeggiamenti si sono adoperati per ospitarci all’interno delle manifestazioni che hanno recentemente organizzato. Si ringraziano pertanto: Comitato festeggiamenti di Zelarino Comitato festeggiamenti di Villa Ceresa Comitato festeggiamenti della Cipressina Comitato festeggiamenti di Favaro COME PUOI CONTATTARCI Un ringraziamento particolare va anche a: Municipalità di Mestre Carpendo che ha sostenuto il nostro Progetto “Adottiamo un ammalato” all’interno del mercatino della solidarietà di maggio tenutosi presso il Parco della Bissuola, il Gruppo Volontariato Anziani di Oriago, l’Associazione Culturale “Il Copione” di Marghera che ha organizzato presso il Teatro Aurora uno spettacolo teatrale il cui ricavato è stato devoluto alla nostra Associazione. A.V.A.P.O. Mestre, Onlus Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici Viale Garibaldi, n. 56 – 30173 Mestre (VE) Tel. 041.5350918 – Fax. 041.2667189 e-mail: [email protected] - web: www.avapomestre.it COME PUOI SOSTENERCI Ringraziamo Voi tutti, amici artigiani e commercianti, che avete acconsentito ad esporre presso i vostri esercizi il nostro materiale promozionale. Puoi rendere ancora più ricche di significato le occasioni “speciali” della tua vita, rivolgendoti all’A.V.A.P.O.-Mestre per ricordare tali momenti attraverso la realizzazione di bigliettini personalizzati, di bomboniere solidali o di idee che concretizzeremo insieme a seconda delle tue necessità e grazie al nostro estro creativo. Anche questa è un’opportunità per sostenere il messaggio di solidarietà dell’Associazione e promuovere il suo impegno verso i malati. • • • Un grazie di cuore non solo perché con la Vostra disponibilità ci consentite di diffondere il nostro messaggio e di raccogliere i fondi necessari a garantire al meglio il nostro servizio, ma anche per la cortesia con cui ogni volta ci accogliete. COME PUOI CONTRIBUIRE FRAL S.a.s di DALL’ORA FRANCESCO & C Utilizzando le tradizionali modalità di versamento: Panificio IL PANE Farmacia Dott. S. MAFFIONE Bonifico bancario su conto corrente presso Banca Popolare Etica, intestato a AVAPO Mestre Onlus IBAN IT59L0501812000000000116520; Macelleria FABIO e FRANCO Bar ROSTICERIA DI TUTTO E DI PIU’ Bonifico bancario su conto corrente presso Banco San Marco intestato a AVAPO Mestre Onlus IBAN IT91A0518802072000000070040; Bar MILAN MINI Snack DA GIANCARLO Versamento su c/c postale n° 12966305. Comitato di redazione: Franco Bigaglia, Stefania Bullo, Gabriella Cadamuro Brait, Franca Gazzoli, Raoul Pajer, Antonio Vanacore (segue…) Autorizzazione del Tribunale di Venezia n.9/06 Registro Stampe Legge sulla tutela dei dati personali. I dati personali dei lettori a cui viene inviato il nostro periodico verranno trattati con la massima riservatezza e, ai sensi del D.Lgs. 30/06/2003, n. 196, in qualsiasi momento sarà possibile chiedere l’annullamento dell’invio e, gratuitamente, consultare, modificare e cancellare i dati o, semplicemente, opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici Mestre, Viale Garibaldi, n. 56 – 30173 Mestre. (VE). Proprietario: AVAPO MESTRE ONLUS Editore: AVAPO MESTRE ONLUS Direttore Responsabile: Don Armando Trevisiol Stampata: Arti Grafiche Ruberti, Via L. Perosi 9, 30174 Mestre (VE) Redazione: Viale Garibaldi 56, 30173 Mestre (VE) PUBBLICATO IL MESE DI SETTEMBRE 2008