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se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno
Anno XLI - NOVEMBRE 2014 - Una copia 3,00 11/2014 se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, non diremo mai la verità w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Mensile di cultura, informazione e attualità La dirigente Concetta Co ricorda la fig rvasce ura di “Giova nni Paolo II” gura ano inau io Catap nea” n to n A te n Il dirigen sivo “Pietro Me ren il Comp La dirigente Eleono ra Iuliano (S.E. “G. Modugno”) con gli ex alunni della 5ª D 11/2014 9 8 9 11 12 13 14 Inaugurata la mostra sulla Disfida di Barletta a Palazzo della Marra “La spada e la battaglia” 11 Provincia L’allargamento della Trani - Andria Antonucci vicepresidente Disfida di Barletta “La spada e la battaglia” Teatro Il teatro ci rende liberi di Carmen Palmiotta Bar.S.A. L’esclusione del Fieramosca dalla campagna pubblicitaria “porta a porta” lascia perplessi di Renato Russo Sotto la direzione dell’attore e regista barlettano Gammarota, si apre la nuova stagione teatrale 1329 scenza della propria città, del proprio territorio e dei suoi personaggi più rappresentativi 15 La lettura a Barletta? Nessuno peggio di noi di Renato Russo 17 Cgil Appello alla gente di buona volontà di Francesco Corcella 19 Dubbi sulla costosa comunicazione Bar.S.A. nella campagna pubblicitaria “porta a porta” di P. P. Grimaldi - M. Maffione 21 Lettura Invito alla lettura attraverso la cono- 22 Speciale Vinella 2 Schizzi di fango sull’Archivio della Memoria del Settembre ‘43 di Renato Russo Prefettura La Prefettura della Bat contro droga e bullismo Dubbi sulla costosa comunicazione Bar.S.A. nella campagna pubblicitaria “porta a porta” due mail del sig. Aldo Musti sull’annosa questione di via dei Muratori di Cataldo Musti 23 27 30 31 Via dei Muratori Riceviamo e volentieri pubblichiamo Mondo della chiesa “Il sicomoro di Zaccheo. Percorso di etica teologica” di mons. Domenico Marrone Storia locale Il camposanto tra passato e presente. Non c’è pace tra i salici! di Michele Grimaldi Scuola S.E. “GIOVANNI PAOLO II”: Prima festa di San Giovanni Paolo II I.C. “P. MENNEA”: Il Comprensivo apre le porte a Pietro Mennea di Antonio Catapano L’uomo oltre l’atleta di Renato Russo 15 32 33 34 36 La lettura a Barletta? Conserviamo ancora il primato di peggiori lettori d’Italia Il piacere della lettura di Raffaella Delpiano Cerimonia di intitolazione e di inaugurazione di Maria Cavaliere Un quadro per Pietro Mennea di Raffaele Matteucci L. CLASSICO: “Pegaso”, giornale del “Casardi” quest’anno speciale sulla Poesia Storia Un nobile cavaliere tedesco del 1566 sepolto nella Cattedrale di Barletta di Giuseppe Savasta 37 Libri “Il Maestro”, Francesco Lotoro di Luciana Doronzo 38 Presentazioni “Con il nastro rosa”. Storie di donne che si sono riprese il futuro 29 31 Cerimonia di intitolazione e inaugurazione dell’Istituto Comprensivo “Pietro Mennea” 41 Arte Premio Barletta Provincia alla diciottesima edizione di Stefania Patella 43 Enigmistica Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca 45 46 Brevi di sport Atletica / Calcio 47 L’angolo della poesia E intanto il tempo se ne va / Sentinella / Notte senza fine / Vorrei un mondo di cioccolata / Voglio la pace di Ada Roggio L’autore del mese Messinese, il poeta barlettano che non ha dimenticato la sua città di Paola Russo 37 6 7 25 48 49 Presentato all’Università degli Studi di Bari il libro dedicato al pianista barlettano Francesco Lotoro RUBRICHE Lettere al direttore - L’intesa Renzi-Berlusconi non è un “papocchio” -Congratulazioni - Federico II, sbagliato cambiar posto - Pare proprio Cascella -Quel busto attribuito a Mariano Santo -Il preside Lagrasta 2° alla corsa campestre - La parabola discendente di Grillo - Una lettera dagli alunni della S.E. “S. Domenico Savio” In città Notizie in breve Vernacolo L’investimend di Rino Del Vino Vivicittà TEKNO FILATI Srl FILATI CUCIRINI E ACCESSORI PER CALZATURE Barletta - BT Via Callano 163 int. 56 t. 0883 347 831 f. 0883 347 832 [email protected] 4 IL FIERAMOSCA NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 IL FIERAMOSCA 5 Lettere al direttore Lettere al direttore Quel busto attribuito a Mariano Santo www.ilfieramosca.it Caro Direttore, la bibliografia locale, da sempre, ha attribuito il busto riprodotto nella foto al nostro illustre concittadino Mariano Santo. Traggo da Luigi Doron- e-mail [email protected] [email protected] [email protected] 3,00 11/2014 w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Mensile di cultura, informazione e attualità La dirigente ricorda la figura Concetta Corvasce di “Giovanni Paolo II” ra no inaugu o Catapa te Antoni Mennea” Il dirigen ensivo “Pietro il Compr La dirigente Eleonora Iuliano (S.E. “G. Modugno”) con gli ex alunni della 5ª D n° 11 - novembre 2014 anno XLI Direttore responsabile RENATO RUSSO Spedizione in abbonamento postale 45% Registrazione presso Tribunale di Trani n. 140 del 1-3-1975 Stampa in proprio su carta ecologica riciclata Symbol Freelife Satin Direzione, Redazione e Amministrazione Editrice Rotas s.r.l. Via Risorgimento, 8 Tel. 0883.536323 Fax 0883.535664 BARLETTA e-mail: [email protected] www.editricerotas.it ISSN 1722-8972 ASSOCIATO accedi a Il Fieramosca on line COME ABBONARSI • c/c postale n. 13433701 intestato a Editrice Rotas S.r.l. via Risorgimento, 8 76121 Barletta • Abbonamento annuale 30,00 per l’Italia per l’estero 85,00 per le Americhe 110,00 6 IL FIERAMOSCA L’intesa Renzi Berlusconi non è un “papocchio” Non le sembra un “papocchio” che Renzi e Berlusconi abbiano stipulato un accordo per fare insieme le riforme? Penso abbia ragione Fitto di lamentarsene… Francesco Dibenedetto In altre circostanze ho condiviso le critiche di Fitto a Berlusconi, come quella che la decisione della linea politica va presa insieme e concordata e non imposta. Ma questa volta no, credo abbiano ragione Renzi e Berlusconi. Vogliamo ricordare come sono andate le ultime votazioni politiche? Dalle urne è uscito un sistema politico tripartitico costituito da sinistra, destra e M5S ago della bilancia. Grillo, che vedeva Berlusconi come il fumo negli occhi, avrebbe potuto fare una intensa con Bersani capo del governo e dare una prospettiva di governabilità al Paese. E invece ha preso le distanze da entrambi, ai quali non restava che raggiungere una intesa compromissoria per quanto precaria. Oggi Grillo è su tutte le furie. Ma se è proprio lui che ha determinata questa situazione! E del resto non c’erano alternative. Tornare alle urne? Col rischio di avere gli stessi risultati? La verità è che certe riforme, come quella del lavoro e della giustizia, non sono in realtà né di destra né di sinistra. Se “modernizzare” vuol dire razionalizzare, rendere il sistema più efficiente e trasparente, questo è senz’altro un obiettivo di tutti gli italiani, indipendentemente dalla parte politica a cui aderiscono. Di destra o di sinistra possono essere, semmai, le soluzioni. Qui si tratta, piuttosto di un’oggettiva convergenza su alcuni obiettivi fondamentali per ammodernare e rilanciare l’Italia. Congratulazioni Caro Renato, grazie per il tuo ultimo lavoro: è una panoramica impressionante di impegno, di fatica e di anni dedicati alla città, al suo territorio e alla sua storia. C’è davvero da essere orgogliosi per la Casa Editrice, per il giornale “Fieramosca”, per le pubblicazioni e i tantissimi riconoscimenti. Di fronte all’amarezza di tante incomprensioni, tu ti chiedi se ne sia valsa la pena: la risposta non può essere che affermativa (…). Rita e Ruggiero Federico II, sbagliato cambiar posto Un grande errore aver cambiato collocazione del busto di Federico e spostarlo dalla cappella angioina in fondo al corridoio del museo d o v e non lo vede più nessuno. Non c’è un turista, non c’è un barlettano, dico uno che mi consta abbia apprezzato quello spostamento. Ora mi auguro che l’Amministrazione Comunale ci ripensi e faccia tornare l’imperatore al suo posto più opportuno. (FOTORUDY) Anno XLI - NOVEMBRE 2014 - Una copia se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, non diremo mai la verità zo, “Mariano Santo chirurgo del Rinascimento”, Editrice Rotas - Barletta 2004, p. 82: “Dopo intense ricerche l’Autore può affermare senza ombra di dubbio che il Santo è sepolto su una delle pareti laterali della Cappella di San Giovanni Battista, la seconda cappella che si apre nella navata laterale sinistra della chiesa di Santa Maria Sopra Minerva in Roma, a partire dall’ingresso centrale della Basilica”. Vari Autori hanno così trascritto l’epigrafe incisa sulla lastra sepolcrale: CAESAR SANCTO PHISICUS ROMANUS / MARIANO SANCTO BAROLITANO / PADRI MEDICO AC PHILOSOPHO / CLARIS. OP. MER. P.C. Informo che la Cappella è in restauro dal 1999; la data di fine cantiere è fissata al 30 ottobre 2014. Recentemente sono stato a Roma, ho visto e fotografato il monumento funerario. Devo precisare che la tomba è sulla parete frontale sinistra della citata cappella, dove non c’è traccia della suddetta iscrizione lapidaria. Invece, immediatamente sotto la cornice accartocciata del busto, è affissa una grande lapide con epigrafe - di 19 righi e non 4 - dedicata al patrizio romano Bernardino Naro. Tutto il monumento è circoscritto da una decorazione dello stesso colore. In conclusione, deduco che il busto non è di Mariano Santo. Antonio Francesco Giuseppe Pignatelli Caro Antonio, so che ti lamenterai di averti censurato la lettera, ma devi capire che una lettera al diret- tore non può essere un articolo, per cui - per il futuro - devi cercare di essere sintetico nelle tue pur interessanti puntualizzazioni. Colgo l’occasione per invitarti a raccogliere il frutto delle tue interessanti scoperte storiche sulla città, un libricino che intitolerei Divagazioni storiche in punta di penna. Barletta al microscopio. La parabola discendente di Grillo Non mi stupisce che nell’ultima consultazione elettorale il Movimento 5 Stelle sia sceso dal 45 a 23,5%. Era facilmente immaginabile quando si presentò all’elettorato raccogliendo una valanga di consensi di protesta. Già allora alcuni osservatori politici avvertirono che le difficoltà sarebbero ve- Il preside Lagrasta 2° alla corsa campestre È vero che Giuseppe Lagrasta, attuale preside del Liceo Classico “Casardi”, in gioventù è stato un ottimo atleta di corsa campestre? Per chi correva? Giuseppe Rizzi Sì, effettivamente il preside Lagrasta da ragazzino è stato un eccellente corridore di corsa campestre e correva per il G.S. AVIS Barletta. Per avere conferma basta sfogliare le cronache del mensile “Sangue e Vita”. Nel numero di marzo del 1968 le cronache riportano un brillante secondo posto, su cinquanta partecipanti, al campionato pugliese di corsa campestre categoria ragazzi. In quella circostanza il gruppo sportivo avisino fu premiato a Palazzo di Città (il nuovo Palazzo appena inaugurato) dal sindaco Carlo Ettore Borgia. Grillo nel suo consunto atteggiamento dialogante nute “dopo” il consenso, cioè come gestire quella enorme potenzialità di consenso. Alle politiche di due anni fa si affermarono tre partiti, PD, F.I. e M5S con quest’ultimo ago della bilancia. E Grillo che fa? Anziché allearsi con la sinistra per isolare la destra e dare una stabile governabilità al paese, mira a sfasciare tutto compreso il suo stesso movimento. E allora che c’era da aspettarsi? Un ex pentastellare Una lettera dagli alunni della S.E. “S. Domenico Savio” Nicola Rizzi Pare proprio Cascella Caro direttore, ti mando una foto che credo risalga al 1964 dove è rappresentato un gruppo di studenti dell’ITC “Cassandro” nella quale c’è un giovanotto (secondo da destra) che credo sia l’attuale sindaco. Antonio Michelangelo Napoletano Poiché il sindaco è nato nel 1952, non mi pare che in questa foto dimostri dodici anni, per cui sono più propenso a credere che la foto risalga al 1966-67. NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 IL FIERAMOSCA 7 Provincia Disfida di Barletta L’ALLARGAMENTO DELLA TRANI - ANDRIA “La spada e la battaglia” il primo significativo atto dell’Amministrazione Spina Inaugurazione della mostra sulla Disfida di Barletta a Palazzo della Marra 30 OTTOBRE 2014 - 15 FEBBRAIO 2015 “U na giornata stoticare, inoltre, come opere pubblirica”. È il coro che di tale entità servano anche a unanime che ha accompadare respiro alla nostra economia, creando nuove opportunità lavognato l’incontro quando, dopo cinque anni di querative ed alimentando risorse e finanziamenti pubblici congelati stioni burocratiche, di conper cinque anni. Un sincero rinfronti e pareri legali sulla contrattualizzazione dei graziamento voglio rivolgerlo alla lavori aggiudicati nel 2009 struttura operativa dell’ente, al all’impresa “Salvatore MaSegretario Generale, al Dirigente ed ai dipendenti, per la preziosa tarrese spa”, su invito del collaborazione fornita». Presidente della Provincia La nuova arteria, allargata Francesco Spina è stato e messa in sicurezza, conterà finalmente sottoscritto il quattro corsie con complanari contratto per i lavori di al- Una fase della sottoscrizione del contratto largamento della Strada Provinciale n. 1 “Trani-Andria”, per un importo complessivo dei lavori che ammonta a 23 milioni di euro. alle stesse condizioni dell’aggiudicazione del 2009. In un clima di festosa cordialità ma anche di forte emozione (tangibile sul volto di tutti i presenti, dal Presidente Francesco Spina al suo predecessore Francesco Ventola, passando per i Sindaci ed i Consiglieri provinciali interessati), si è di fatto anteposto l’interesse pubblico rispetto ai Nel quadro delle assegnazioni delle deleghe ai componenti della pur legittimi e sacrosanti interessi di parte, che avevano nuova giunta provinciale, al barlettano Luigi Antonucci è andaostacolato, nel corso degli anni, la sottoscrizione del conta la vicepresidenza con delega alle Risorse Naturali, Politiche tratto. Ambientali e Difesa del Suolo. Gli altri assessori sono: «Ho accelerato con decisione la firma del contratto alle con- DOMENICO CAMPANA: Pianificazione Territoriale, Urbadizioni originarie del bando di gara, al fine di non vanificare gli nistica ed Edilizia Scolastica; sforzi dell’Amministrazione Ventola che aveva provveduto all’ag- GIUSEPPE CORRADO: Politiche Attive del Lavoro, Formagiudicazione fin dal 2009 - ha commentato, a margine della zione Professionale, Rapporti con le Associazioni Provinciali, stipula del contratto, il Presidente della Provincia di BarletContenzioso e Bilancio; ta - Andria - Trani Francesco Spina -. Si tratta di un’opera di - VINCENZO GIORGINO: Polizia Provinciale, Sport, Turistraordinaria importanza per la viabilità sul nostro territorio, per smo e Cultura; la sicurezza e l’incolumità dei nostri concittadini. Senza dimen- ANDREA MINERVINO: Lavori Pubblici ed Infrastrutture; - BENEDETTO SILVESTRI VIGILANTE: Agricoltura e Protezione Civile; - ANTONIA SPINA: Attività Produttive, Pesca, Politiche Scolastiche e della Pubblica Istruzione. Quanto al vice presidente, ha dichiarato la sua soddisfazione umana, ma al tempo stesso, la consapevolezza di doversi impegnare per lo svolgimento di questo duplice compito, sia quello relativo alle deleghe specifiche ricevute, che all’incombenze legate al suo vicariato ch’egli ha inteso non solo come espressione da apprezzamento verso la sua persona, ma soprattutto come valorizzazione di una rappresentanza territoriale come quella barlettana. Al di là di queste riflessioni, resta prioritario, BARLETTA in Gigi Antonucci, l’impegno di dedicare alla Provincia tanta Via F. d’Aragona, 92/B - t. 0883 349 362 parte delle sue energie per il suo rilancio, attraverso una attiva e NUOVO CENTRO PRELIEVI Via G. Palmitessa, 18 - t. 0883 513 107 costante collaborazione col presidente Francesco Spina che ha www.analisipagliarulo.it voluto gratificarlo di una così grande fiducia. Antonucci vicepresidente 8 IL FIERAMOSCA NOVEMBRE 2014 U na lama lucente, sotto un’elsa cesellata. Tra storia e legE proprio in omaggio alla celebre battaglia del 13 febbraio 1503 genda, si narra che la spada esposta a Palazzo Della Marra sarà indetto un concorso artistico-letterario rivolto agli alunni delle in occasione della mostra “La spada e la battaglia”, la cui inaugura- scuole primarie e secondarie della Provincia Barletta Andria Trani zione si è tenuta di recente, potrebbe essere realmente appartenuta che dovranno produrre elaborati grafici, testi poetici, argomentativi a Ettore Fieramosca il cui nome è inciso sul lato anteriore. Prove- o teatrali ispirati alla figura di Ettore Fieramosca. Una sfida nella sfida, insomma, che sarà rievocata anche con un niente dal Museo Nazionale di Capodimonte, la spada, intagliata e ornata dettagliatamente, rappresenta il fulcro della mostra non solo connubio di arti visive grazie al progetto (Di)sfide Contemporanee: per il personaggio a cui è legata ma anche per le caratteristiche che un tripudio di video, foto ed effetti cinematografici, articolati in due la rendono unica nel suo genere come la sezione del pomo crucifor- momenti che, dal 30 ottobre al 14 dicembre, animeranno il Castello di Barletta a cura del Cineclub Canudo. “The Warriors of Beauty” me e le proporzioni degli ornamenti che le conferiscono eleganza. Attorno alla spada ruotano le altri armi da difesa esposte nel- dell’artista francese Pierre Coulibeuf, “From Milk to Z” del duo la sala al primo piano del Palazzo Della Marra, appartenenti alla italo-spagnolo Elastic Group formato da Alexandro Ladaga e Silvia collezione di armi di Ferdinando Cafiero, conservate nel Museo Manteiga e l’animazione 3D “Idle Status” di Raffaele Fiorella e Civico di Barletta. Spuntoni, alabarde e picche, sono solo alcune Igor Imhoff, saranno proiettati sulle mura esterne del castello dal delle tipologie presenti e rappresentano un tipico esempio di armi 30 ottobre al 30 novembre. Dal 15 novembre al 14 dicembre, le opere video dell’artista in asta che venivano usate dai soldati di ventura durante le continue battaglie che hanno visto i nostri territori campi di contesa tra americano Peter Campus, considerato uno dei pionieri della videol’esercito spagnolo e quello francese. Non mancano elmi, corazze e arte, saranno mostrate in anteprima nell’esposizione “De Bello Nascudi, anch’essi provenienti dalle collezioni di Cafiero a cui appar- turae” a fianco a opere, per la maggior parte inedite, della fotografa tengono anche buona parte degli arredi, dei mobili, dei manufatti e americana Kathleen J. Graves e ai paesaggi elettronici di Antonio dei dipinti che compongono la stanza che idealmente rappresenta Trimani. La mostra, concepita e realizzata da Daniela Di Niso e lo studio del Gran Capitano Consalvo da Cordova. Qui, lo si può Antonio Musci e curata da Bruno Di Marino, è incentrata sul tema immaginare intento a scrivere la lettera destinata a Luigi Dentice del conflitto e della sfida attraverso un uso creativo e delle nuove Barone di Vigiano il 14 febbraio, all’indomani della Disfida, per tecnologie da cui, seppur nella loro autonomia, scaturisce un’idea dell’arte che vive una fase di passaggio, di conflitto e di rigenerainformarlo della vittoria. “Al magnifico sigr. Loyse Dentice Baron de Vigiano magnifice vir zione, sospesa tra passato, presente e futuro. fidelis regie ac reginalis nobis charissime - si legge nel documento autografo presentato per la prima volta in una pubblicazione realizzata in occasione del IV Centenario della Disfida di Barletta del 1903 - essendo la suberbia de francisi tanta che niente, o, multo poco vi pare vogliano, o, se possano comparar ad essi li homini de altre natione et specialmente la gente Ytaliane: havendo essi in questi di fatta elettione de tredici stanno appresso noi ch’ sono circa cento homini de arme ch’ voliano gbatter uno per uno con ditti francesi non de meno reduttese ad egual numero de tredici consertato da l una et l altra banda le cose conveniente al gbatter, heri se condussero fra Andri et Corata alloco deputato dove, essendo devenuti ale mano, quantungue francesi fossero stati delli più valenti homini loro et se havessero demostrato gagliardamente, no demeno fo tanta la animosità et gagliardia delli 13 talliani, ch’ in meno spatio de un ora amazzorno uno francese, un altro fererno a morte, et li altri undici buttaro per terra et li presero et li haveno condutti cqua in Barletta”. Questa è la vera magia della mostra in cui ogni pezzo che la compone consente di rivivere i momenti di una storia che ha reso e continua a rendere Barletta la “città della Sfida”. Nel book shop pubblicazioni sulla Disfida di Barletta NOVEMBRE 2014 IL FIERAMOSCA 9 Teatro Il teatro ci rende liberi Sotto la direzione dell’attore e regista barlettano Manrico Gammarota, si apre la stagione 2014-2015 del Teatro “Curci” di Carmen Palmiotta T itolo inusuale, “Il Teatro ci rende liberi”, per la stagione 2014-2015 del Teatro “Curci”, che vede l’impegno dell’attore e regista barlettano Manrico Gammarota quale Coordinatore del Progetto Artistico per conto del Teatro Pubblico Pugliese, partner ormai ultradecennale del nostro Teatro. Titolo che rimanda al famoso brano giovanneo nel quale Gesù stesso pronuncia la frase la verità vi farà liberi, e che sembra quasi un contrappasso con l’ontologia del teatro, che è invece finzione, rappresentazione. A pensarci bene, però, il teatro è una forma alta di cultura, e la cultura rende liberi, liberi di pensare, di formarsi un’opinione consapevole, di esprimersi e di agire. “È proprio questo il senso del titolo di questa nuova stagione”, conferma Manrico Gammarota, “la cultura rende liberi, e investire oggi sul piano Un momento della presentazione. Da sinistra la dirigente Santa Scommegna, culturale significa creare i presupposti per una l’assessore Giusy Caroppo, il sindaco Pasquale Cascella, il presidente del Teasocietà libera. Con questo titolo si è voluto dare il tro Pubblico Pugliese Carmelo Grassi, il coordinatore del Teatro Pubblico Pusenso della necessità della cultura. Che è un concet- gliese Manrico Gammarota, il maestro Francesco Monopoli to legato alla politica, perché investire in cultura è l’unico senso di una società evoluta e civile. Il teatro non è ca, una Madame Butterfly realizzata in collaborazione con un’opzione ma una necessità”. il Teatro Traetta di Bitonto, e anche con la rassegna Nuovi Abbiamo dato un’occhiata al cartellone e ci è sembrato Sguardi, dedicata al teatro contemporaneo. all’altezza delle stagioni passate, con la conferma di grossi “Si tratta di una rassegna dedicata soprattutto ai giovanomi per le diverse espressioni artistiche (Pino Micol, Pame- ni” prosegue Manrico Gammarota, “sono quattro spettacola Villoresi, Michele Placido, Neri Marcorè, Luca De Filippo, li in serale, a prezzi contenuti, per permettere ai ragazzi di Beppe Fiorello, Cristian De Sica, Jan Fabre, Antonio Albane- andare a teatro. Il mio maggiore sforzo è e sarà concentrase e tanti altri), e in più con il gradito ritorno dell’opera liri- to proprio sulle scuole e sui giovani, per uscire dalla logica Tra la Cattedrale e il Castello, in pieno centro storico, sullo sfondo del mare e delle balze garganiche Il Covo delle Sirene è la cornice ideale per cerimonie, feste, meeting e aperitivi ristorante bar gelateria Barletta · Piazza Castello, 1 · Tel. 0883 346 514 www.ilcovodellesirene.it 10 IL FIERAMOSCA NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 dei 450 posti degli abbonati. La visione è quella di un teatro inteso come centro culturale e aggregante sociale, oltre che aperto sette giorni su sette e diffuso sul territorio, nella città. La mission di questa stagione è far sì che la nuova visione si sviluppi nel tempo. Farò seminari, lavoro con i gruppi locali, teatro ‘a km. 0’, in prospettiva per la prossima stagione, con le compagnie del territorio”. L’idea del teatro a km. 0, sempre aperto e diffuso ci piace molto, e siamo curiosi di saperne di più. “Quest’anno”, risponde “abbiamo inserito cinque compagnie del territorio nel programma dedicato alle scuole, ma lo scopo è di far collaborare le compagnie, anche affinché sviluppino temi importanti come, per esempio, quello della pace. Sarebbe bellissimo che la proverbiale litigiosità e conflittualità dei barlettani diventasse cooperazione e che Barletta, oltre che città della Disfida, potesse essere città della pace. E penso che Barletta possa e debba aveIL FIERAMOSCA 11 Bar.S.A. Bar.S.A. L’esclusione del Fieramosca dalla campagna pubblicitaria “porta a porta” lascia perplessi LETTERA APERTA AL SINDACO PASQUALE CASCELLA Dubbi sulla costosa comunicazione Bar.S.A. nella campagna pubblicitaria “porta a porta” di Renato Russo di Pier Paolo Grimaldi - Michele Maffione L Il Teatro Curci (FOTORUDY) re una autonomia di direzione artistica non fine a se stessa, ma che abbia ricadute sulla città. Partiremo da incontri fra gli artisti e i cittadini, la domenica mattina alle 11, al Cinema Paolillo. Non si parlerà strettamente degli spettacoli, ma di prospettive, e s’incontreranno realtà sociali diverse come il Centro Antiviolenza e le varie associazioni di cui Barletta è ricca. Un’altra idea è quella di recuperare gli spazi del teatro, oggi adibiti ad altro. Parlo del Ridotto (attualmente Sala Consiliare) e della Galleria, che dovrebbero tornare a svolgere la loro funzione, a vivere, diventare un salotto culturale sempre aperto, anche con semplici strutture come una piccola biblioteca teatrale e un bar nel quale incontrarsi e chiacchierare di teatro, di cultura”. Manrico Gammarota è entusiasta della sua elaborazione di un teatro nuovo, e ci racconta della proposta di intitolare il Ridotto del “Curci”, attualmente Sala Consiliare, a Eduardo De Filippo, in occasione della venuta a Barletta di suo figlio Luca; di aver voluto per i manifesti una nuova grafica, elegante, per rimandare un’immagine del teatro come specchio della città e capacità di offrire cultura; dell’idea inclusiva delle compagnie locali, che devono avere il “Curci” come punto di riferimento, cuore pulsante di un progetto culturale. Una bella visione, un compito considerevole, ma tempi e costi? “I tempi”, ci spiega Manrico “non sono brevissimi, però bisogna cominciare subito, avere pazienza e costanza, e i primi risultati arriveranno presto. Quanto ai costi, sono inferiori rispetto agli anni scorsi, soprattutto per quanto riguarda le spese collaterali agli spettacoli, compreso il compenso del coordinatore, che consiste in un semplice rimborso spese, a fronte di un’offerta più ampia e di una maggiore ricaduta sulla cittadinanza. A questo proposito, a fine stagione vi sarà la Prima nazionale del “Custode” di Harold Pinter, con la mia regìa, dove i giovani potranno assistere alle prove e dove spero di riuscire a fare una prova generale a prezzi contenutissimi, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza”. Si parte il 28 novembre con uno spettacolo inusuale, L’amor che move il sole e l’altre stelle, una scelta di canti della Divina Commedia, interpretati dal grande attore e regista barlettano Pino Micol. E se si comincia così, è certo che il teatro ci rende liberi. 12 IL FIERAMOSCA a lettera aperta di Grimaldi e Maffione al sindaco Cascella, ad un certo punto si pone alcuni interrogativi sui criteri stabiliti dalla Bar.S.A. per scegliere i mass media destinatari delle commesse relative alla pubblicizzazione della campagna “porta a porta”. E tra l’altro si chiede perché escludere “Il Fieramosca”, l’unico periodico cittadino da quarant’anni in edicola a Barletta, che a queste problematiche, campagna o non campagna pubblicitaria, sui problemi della nettezza urbana ha sempre dedicato ampio spazio. Infatti già sotto il regime della SLIA e poi della SIUCA, e da ultimo della Bar.S.A., “Il Fieramosca” ha sempre utilizzato due pagine della rivista per informare e spiegare agli utenti non solo modi e tempi della raccolta, ma ha anche ospitato lettere del presidente, consuntivi dell’azienda, approfondimento su tematiche particolari. Senza dire della presa di posizione del nostro direttore ai tempi della grave e insanabile diatriba scoppiata coi sindacati e chiusa appena due anni fa con una composizione raggiunta fra le parti. Insomma una collaborazione a tutto campo. Perché allora escluderci? Per risparmiare? come adombrò il presidente Pannarale quando gliene parlai nella imminenza della sua nomina? per un paio di cento euro al mese? non credo. Né voglio credere che sia stato per una scelta politica atteso che il giornale è politicamente neutrale. E allora? Forse per non essere sospettato di amichevoli parzialità, dato il nostro lungo rapporto di amicizia? (per la curiosità dei lettori, Gigi Pannarale faceva parte del comitato di redazione del “Fieramosca” nei suoi primi anni di vita, sotto la direzione di Vittorio Grimaldi e la condirezione di Nino Vinella). NOVEMBRE 2014 L a lettera aperta di Grimaldi e Maffione al sindaco Cascella, a un certo punto si pone alcuni interrogativi sui criteri stabiliti dalla Bar.S.A. per scegliere i mass media destinatari della commessa relativa alla pubblicizzazione della campagna “porta a porta”. E tra l’altro si chiede perché escludere “Il Fieramosca”, l’unico periodico cittadino da quarant’anni in edicola a Barletta, che a queste problematiche, campagna o non campagna pubblicitaria, sui problemi della nettezza urbana ha sempre dedicato ampio spazio. «Gentile Sig. Sindaco Cascella, non è possibile rimanere insensibili dinanzi al crescente malcontento della cittadinanza verso il sistema di raccolta porta a porta e nei confronti dell’esosità della TARI. Tanto obbliga il nostro gruppo consiliare e la forza politica che rappresentiamo, a condividere con Lei in forma pubblica, alcune riflessioni e domande che non potranno rimanere senza risposta. Il ruolo assegnato ai consiglieri comunali dalle norme vigenti, oltre quello principale di vigilare sull’operato della pubblica amministrazione, è di suggerire soluzioni a problematiche comuni ai cittadini. Per far questo, è necessario conoscere atti e procedimenti amministrativi. In questo ambito sottoponiamo alcune riflessioni all’attenzione dell’amministrazione e della città. Preliminarmente, sarebbe opportuno conoscere, e far conoscere pubblicamente, chi sono i soggetti delegati dal Comune di Barletta, nella qualità di socio unico della Bar.S.A. S.p.A., al controllo delle attività e determinazioni da questa assunte, e se tali decisioni vengono preliminarmente condivise con i delegati del Comune. Noi consiglieri, per quanto di nostra competenza e nei limiti dei poteri conferiti dalle norme, abbiamo appreso di alcune decisioni che potrebbero apparire dinanzi all’opinione pubblica un’ingiustizia e un affronto. “Passa-Parola”, recita lo slogan utilizzato per la comunicazione relativa alla raccolta dei rifiuti col sistema del Porta a Porta. A Barletta l’unico e reale ‘passa-parola’ tra i cittadini è la lamentela sul funzionamento del servizio e la tassazione elevata; lamentele che rischiano di travolgere l’intera classe politica barlettana, come evidenziato dalla manifestazione di sabato 1 novembre e dai continui attacchi raccolti sul web. È evidente che il sistema di comunicazione del piano di raccolta porta a porta non ha raggiunto l’obiettivo minimo della condivisione della partecipazione dei barlettani. Il fallimento della comunicazione, a dispetto della gestione allegra dei suoi costi, ha aumentato i fisiologici problemi della fase di partenza (cosiddetta start up). È possibile che a dispetto di 107.000,00 Euro investiti per pubblicità e grafica-stampa, i barlettani non abbiano ancora compreso come, quando e perché fare la differenziata col sistema del porta a porta? Dalle predette lamentele bisogna dire di sì, i cittadini non hanno compreso di “cosa” si discute. A tanto si aggiunga, e su questo si pretende una risposta, che di recente la società Bar.S.A. ha affidato - con affidamento diretto (cosa mai accaduta nella storia societaria) - ad una società esterna un “Piano di Marketing” per sopperire ad alcune carenze individuate. NOVEMBRE 2014 Il tutto spendendo ulteriori 16.000,00 (oltre ai predetti 107.000,00 euro). Prima di tutto è necessario sapere se i delegati al controllo della società, di cui l’ente comunale è socio unico, fossero a conoscenza di tale piano di Marketing con affidamento diretto del servizio e, in tal caso, se è stato rilevato, all’interno di questo piano, una criticità evidenziata dalla società affidataria. Infatti, a pag. 3 del predetto piano tra i “Punti di Debolezza” messi in evidenza, tra gli altri, si legge “Informazione Poco Chiara e Incisiva; Scarsa Comunicazione dell’Operato; Scarso Rapporto con il Target del Web” e tra le “Minacce Possibili” sono state rilevate “Mancato Ascolto degli Utenti e Sfiducia degli Utenti”. Dal drammatico senso letterale di quanto sopra trascritto, delle due l’una: o tutto quanto fatto in precedenza è risultato inutile (107.000,00 euro utilizzati senza efficacia; buttati via); ovvero l’ulteriore affidamento per migliorare il Marketing è superfluo. In presenza di tanta pubblicità, comunicazione e marketing, nessuno ha spiegato pubblicamente ai cittadini che i salatissimi costi della TARI comprendono l’avviamento del servizio porta a porta, necessario per evitare l’applicazione della cosiddetta ecotassa che avrebbe aumentato, quella sì, di gran lunga il costo della nettezza urbana. Ci chiediamo, come mai a nessuno è venuto a mente di spiegare ai barlettani che i costi della TARI tra due anni scenderanno di molto proprio grazie al sistema di raccolta differenziata del porta a porta? Era così difficile provare a mitigare l’impatto degli alti costi della TARI con una motivazione tanto reale quanto semplice? Altra domanda: chi ha deciso come investire le risorse per la campagna di comunicazione, consentendo di trascurare alcune emittenti locali? Perché l’esclusione dal piano di comunicazione dell’emittente Tele Radio Studio 5 che raggiunge l’utenza anziana, spesso più in difficoltà con l’entrata in vigore del porta a porta? Perché riservare a Tele Regione un trattamento così poco dignitoso? Perché escludere la testata giornalistica mensile “Il Fieramosca”? Quali i parametri scelti e quale atto ufficiale riporta tali parametri e tali scelte? In una domanda, chiediamo a Lei sindaco e al segretario generale (sotto la cui competenza c’è la dirigenze dell’igiene pubblica), come spende i nostri soldi chi ha la gestione di Bar.S.A? Pertanto Sindaco, tutti i buoni propositi sulle presunte competenze degli assessori, sulla responsabilità dei dirigenti e sul controllo della spesa da parte della nostra municipalizzata, rischiano di trasformarsi in messaggi poco credibili e controproducenti alla stregua della comunicazione sul porta a porta. Lo abbiamo denunciato in consiglio comunale, quasi a voler essere, nostro malgrado, delle Cassandre, quando al momento dell’acquisizione della quota del socio di minoranza da parte del Comune di Barletta, abbiamo evidenziato che la Bar.S.A. è una società sana e con i conti in ordine, ma contestualmente abbiamo denunciato pubblicamente il pericolo che tale società, divenendo giuridicamente di esclusiva proprietà dell’ente pubblico comunale, potesse trasformarsi in un “carrozzone” dagli sprechi facili con cui soddisfare gli appetiti politici». IL FIERAMOSCA 13 Lettura Lettura La lettura a Barletta? Nessuno peggio di noi IL PROGETTO PROMOZIONALE ROTAS PRESSO LE SCUOLE Invito alla lettura attraverso la conoscenza della propria città, del proprio territorio e dei suoi personaggi più rappresentativi L ragazzi LIBRI PER a nostra casa editrice come precisa il suo logo esplicativo, pubblica prevalentemente testi su “Storia e Storie di Puglia”, ma in modo particolare sulla città di Barletta, purtroppo nella più grande indifferenza delle istituzioni che si ostinano a non voler considerare il nostro ruolo come sussidiario di quello formativo pubblico, facendosi ostaggio di pretestuose critiche di lividi invidiosi. Fin dai primi anni della nostra nascita abbiamo intrapreso una serie di pubblicazioni realizzate per alimentare il piacere della lettura negli alunni nei diversi ordini e gradi della scolarità, a cominciare dal 1989/90 con due edizioni di una Piccola storia di Barletta raccontata ai ragazzi, tenuta a battesimo dai sindaci Nicola Larosa (1989) e Raffaele Grimaldi (1990). Nella prima fascia, quella per i più piccoli, annoveriamo la pubblicazione delle biografie di Eraclio (anche in inglese e… in cinese), di Peppino De Nittis, di Giovanni Paolo II (un omaggio alla scuola elementare VII Circolo), mentre è in preparazione un testo su Federico II e Barletta (quante cose ha da raccontare il piccolo svevo sulla nostra città); e su un gradino leggermente più alto a beneficio delle scuole medie inferiori e superiori: L’Ofanto, una biografia su Niccolò Fraggianni, testi sulla Disfida di Barletta, la Battaglia di Canne, Barletta e l’Unità di Italia, una biografia su Pietro Mennea… Il ruolo decisivo dei docenti Al di là della nostra buona volontà, è fondamentale, per sensibilizzare l’opera promozionale della lettura fra i ragazzi e nelle famiglie, l’opera promotrice del Comune (bisogna dare atto alla Biblioteca Comunale di sviluppare una costante attività promozionale su alunni delle scuole, medie ed elementari), ma soprattutto di dirigenti e di docenti ben disposti verso questa che è una vera e propria missione, mentre, che delusione quando, avvicinandoci al corpo insegnanti, ci sentiamo rispondere: “ma abbiamo altro a cui pensare…”. Per fortuna, a fronte di insegnanti insensibili, ce ne sono numerosi altri animati da iniziative finalizzate alla lettura, attraverso la conoscenza della nostra storia (come non esserne orgogliosi!) e dei suoi principali protagonisti illustrati nei testi del progetto didattico della nostra casa editrice, realizzato non certo con finalità lucrative, come adombrato malevolmente da alcuni. ARMACIA OSI NON SOLO FARMACI erotas.it www.editric 14 IL FIERAMOSCA FARMACIA POSI del Dott. Fabio Rocco Posi Via A. Casardi, 22 - Barletta tel. 0883 531209 - fax 0883 330616 - [email protected] NOVEMBRE 2014 di associazioni che programmano annualmente un gran numero di incontri culturali, spesso anche sulla necessità di incentivare i giovani alla lettura. Tanto per ricordare alcune realtà: il Club Unesco annualmente promuove da anni serate dedicate al libro; la Società Dante Alighieri, nei suoi pochi anni di esistenza, ha già realizzato numerose serate dedicate al piacere della lettura; la biblioteca per radi Renato Russo gazzi Mirabilia (presso la Scuola Elementare “Giovanni Paolo II”) incentiva la lettura per i bambini del quartiere Patalini, e non solo; la stantino Foschini. stessa biblioteca comunale A seguire, nei gior“S. Loffredo” organizza ni successivi, avrebbeannualmente iniziative ro presentato i loro libri con le scuole primarie Gianfranco Viesti, Franco per alimentare il piacere Cassano, Giacinto Carodella lettura negli studenti figlio, Michele Cristallo, più piccoli; per non dire Raffaele Nigro, Ruggiero dell’impegno messo da Mascolo (con una bionumerose scuole, specialgrafia su Teodoro Gianmente quelle elementari none), Carmen Palmiotta (la scuola “Giovanni Paoed altri. Fra le altre belle lo II” alla “Primavera del “pensate” di Ciccio SalerLibro” dedica un incontro no (fu proprio sua l’idea) annuale). quella di regalare un libro Degli istituti superiori per ogni nuovo nato del un plauso particolare me2005. Unica imperdonabirita il preside Giuseppe le defaillance, della quale Lagrasta che da quando feci le mie più vive rimo- I poeti, a Barletta, più numerosi è subentrato nella direstranze al sindaco attra- dei lettori zione del Liceo Classico, verso una lunga “lettera di doglianze”, fu la circostanza che dal Comu- ha intrapreso una serie di iniziative dirette ne non fossero state coinvolte le scuole alle a promuovere la lettura (suo è il bellissimo quali in primis avrebbe dovuto essere rivolto articolo Il piacere della lettura ci salverà, quel progetto. E in effetti a quegli incontri si Gazzetta del Mezzogiorno del 29 settembre fecero vivi solo i dirigenti scolastici Alfredo 2012). E a proposito della Gazzetta, come Basile (“Fraggianni”) e Luigi Terrone (“Gi- ignorare i suoi ripetuti articoli sul tema atrondi”), ma più come consiglieri comunali traverso rubriche diverse, con recensioni sui libri, reportages su convegni, asterischi che come operatori scolastici. su piccoli-grandi eventi della editoria, specialmente pugliese. Della stessa formazione va dato atto, negli ultimi tempi, a una tra* * * smissione televisiva sulla Terza Rete conDa allora non è che le cose siano cam- dotta da Nunzio Quarto. Tra le iniziative più costanti, quelle biate granché. Nel 2010 curai la pubblicadelle tre librerie che periodicamente prozione di una antologia di poeti barlettani, ne muovono presentazioni di libri, le librerie inventariai cento (e non erano tutti), mentre Einaudi, La Penna Blu e Cialuna. Ma serve le librerie mi comunicavano che il numero a poco, e la recente chiusura della storica degli abituali acquirenti di libri, nel corso Libreria Liverini dei fratelli Chiandetti non dell’anno, era decisamente inferiore. Il che ha fatto che confermare la profonda crisi atsignifica che a Barletta i poeti sono più nutraversata dal nostro mondo librario. merosi dei lettori! Lettura consigliata? Dalle “Lettere a Due anni fa, il 21 aprile del 2012, la Terza rete, nel Telegiornale del mattino, riag- Lucilio”, la n. 45, nella quale Seneca parla giornò la graduatoria dei valori percentuali del giovamento che si può trarre dalla letdei lettori per incidenza regionale. Nulla era tura dei libri, ancorché a quel tempo non cambiato per quanto ci riguardava come re- era così facile acquistarne, per via degli alti gione e come città, restando sempre in fondo costi praticati dagli editori, per cui Lucilio si lamenta con Seneca di aver dall’amico alla graduatoria l’una e l’altra. Eppure è strano, perché, ancora più, più consigli che libri, mentre gli piacerebbe rispetto alla città di Bari, la nostra è piena che fosse il contrario… N ell’ultima settimana di ottobre, si è celebrata in Italia la settimana della lettura. Ma noi, a Barletta, che ancora oggi conserviamo il primato di peggiori lettori d’Italia, che dobbiamo celebrare? Un primato negativo anche quest’anno vissuto nella più completa indifferenza delle istituzioni (fatte salve alcune scuole), ma anche nella diffusa apatia delle associazioni culturali (con lodevoli ancorché peregrine eccezioni, ne abbiamo parlato altrove). Di questo deprimente primato nazionale, del quale avremmo voluto volentieri fatto a meno, me ne informò per la prima volta il dirigente scolastico Andrea Messinese, il 28 ottobre del 2004, esattamente dieci anni fa. La notizia era riportata dal quotidiano “La Stampa” di Torino (ma sarebbe stata poi ripresa nei giorni successivi da altre testate giornalistiche). L’articolo precisava che la Puglia, con la Basilicata, era l’ultima regione italiana come percentuale di lettori e che in Puglia la città di Barletta, appena elevata a capoluogo di provincia, risultava ultima delle ultime (la notizia mi venne confermata nel corso di una telefonata fatta alle “Messaggerie Italiane” di Bari). Messinese si ritagliò il pezzo del giornale e lo fissò, con delle pones, proprio nella bacheca dei comunicati della scuola da dove dispose che non venisse rimosso almeno per un anno, sperando che nel corso di quel lasso di tempo la nostra graduatoria migliorasse (non sarebbe accaduto, né per quell’anno né per gli anni a venire). Ne parlammo col sindaco, e Salerno, non insensibile a questa deprimente notizia, che lo lasciò perplesso, come al suo solito, d’impulso si attivò per dar vita ad una iniziativa, Il mese del libro. Sarebbe partita il 7 marzo del 2005 con una serie di presentazioni di testi sulla città o sul territorio, oppure volumi di autori o di editori della nostra regione. A inaugurare la serie di quindici presentazioni, nella Sala rossa del Castello, il mio primo volume sulla storia della città: La storia di Barletta, tenuto a battesimo dal vice sindaco Raffaele Fiore, dal prof. Ugo Villani, dal presidente della Società di Storia Patria Raffaele Iorio e dal coordinatore della serata il giornalista CoNOVEMBRE 2014 IL FIERAMOSCA 15 Cgil VINO A REGOLA D’ARTE 16 IL FIERAMOSCA Via Foggia, 118 - Barletta Tel. 0883 510 421 - Fax 0883 510 429 www.cantinedellabardulia.it [email protected] Appello alla gente di buona volontà di Francesco Corcella* A bbiamo assolutamente bisogno di spiegare alla gente, a chi lavora, a chi lo cerca e a chi lo ha perduto, a chi è in pensione, a chi studia e a chi ha studiato ed oggi scappa dal nostro Paese per mancanza di sbocchi e di opportunità, che solo con una grande ed incisiva pressione su chi ci governa - da Roma in giù, dalla più grande alla più piccola istituzione dello Stato - si possono orientare le scelte politiche utili e necessarie ad una ripresa della nostra economia, dello sviluppo, delle condizioni di vita generali di una intera popolazione che crede nel lavoro, lo chiede a gran voce poiché elemento di dignità umana, di riscatto e di civiltà! Abbiamo bisogno che la rabbia, la protesta, l’insofferenza verso tutto e tutti non si trasformi in qualunquismo o, peggio, in ineluttabile rassegnazione verso una condizione locale, nazionale, europea e mondiale che pare assalita da un destino nero, immutabile, senza fine e senza vie d’uscita. Vogliamo metterci la faccia parlando in piazza, senza rete, facendo comprendere a tutti che bisogna ripartire dal lavoro e da un risanamento generale del sistema lavoro, allargando le tutele e i diritti a chi non li ha ed elevando a rango di leoni tutti coloro che sono ogni giorno umiliati e mortificati da un mondo del lavoro spregiudicato e senza regole, fatto anche di furbi, approfittatori e speculatori di ogni tipo, che badano ad arricchirsi e al solo profitto, che non sanno guardar lontano ed investire, che non fanno lavorare in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori nei loro opifici, privi di regolare contratto di lavoro e senza pagar tasse, (come quello pseudo-imprenditore andriese, ritenuto soggetto socialmente pericoloso, il cui patrimonio è stato stimato in circa 100 milioni di euro e al quale sono stati se- RISTORANTE RICEVIMENTI CONGRESSI NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 questrati e confiscati beni accumulati, verosimilmente, in modo illecito), sconosciuti a quel mondo sano delle imprese che eppur meritoriamente insistono e resistono sia pur tra mille difficoltà e rischi mantenendo le loro produzioni sul nostro territorio ed offrendo opportunità di lavoro ai nostri concittadini. Vogliamo additare al ludibrio pubblico quei politicanti che vedono nella politica il momento più sicuro per arricchirsi e allargare il patrimonio personale, senza mai dedicare un solo momento ai problemi della gente né assumersi la responsabilità di una rappresentanza capace. È con questo spirito unitario che siamo andati a Roma il 25 ottobre a sostenere queste proposte e per contrastare le varie forme di vecchie e nuove povertà, per dare un lavoro, quello dignitoso e per tutti, agli oltre 3 milioni di disoccupati e a tutte quelle forze giovani e fresche che lo aspettano da tempo e che possono rigenerare profondamente l’intero “sistema Paese” anche da un punto di vista morale e dell’ottimismo. * Moderatore CGIL Viale R. Elena (Lit. di Levante) tel. 0883 347741 IL FIERAMOSCA 17 Speciale Vinella 2 LE DELIRANTI FARNETICAZIONI DEL RAG. VINELLA Schizzi di fango sull’Archivio della Memoria del Settembre ‘43 E non solo, ma anche sulle massime autorità istituzionali che, dal Presidente della Repubblica al sindaco di Barletta, dell’Archivio della Memoria rispettano la lodevole attività. Incomprensibile il silenzio del primo cittadino. di Renato Russo I l 23 settembre, alla vigilia della presentazione dell’ultimo quaderno dell’Archivio della Memoria, il rag. Nino Vinella ha diffuso un farneticante comunicato, diretto a svilire l’opera dell’Archivio della Memoria in tutti questi anni, definito “una sovrastruttura parassitaria creata, incentivata e finanziata dal Comune di Barletta al solo scopo di autoreferenziare i soggetti operanti al proprio interno nei seguenti settori: assegnare committenze editoriali a mezzo stampa e televisione nella più assoluta ed incontrastata discrezionalità e con il tacito assenso dei dirigenti comunali di riferimento nei vari PEG di competenza…”. Ci mancava solo che aggiungesse: “con la compiacente connivenza dei Presidenti della Repubblica ed altre massime autorità istituzionali”, l’ultimo, l’anno scorso il ministro alla Difesa, che in tutti questi anni ne hanno apprezzato la lodevole attività. Affermazioni deliranti ma al tempo stesso gravemente offensive, per cui inconcepibile è il persistente silenzio del sindaco non solo per tutelare la dignità del prof. Di Cuonzo che, avviato a questo patriottico ardore dalla prof.ssa Maria Grasso Tarantino, ha dedicato e continua a dedicare tanto del suo impegno a questa nobilissima causa, ma anche per salvaguardare il valore stesso di queste eroiche pagine della nostra storia che da queste turpi parole sono vilmente infangate. L’Archivio della Resistenza e della Memoria opera da molti anni in spirito di assoluta disinteressata dedizione. Una cosa è certa, nessuno si è arricchito da questa attività, svolta soltanto per spirito di amore per la città. È un dato di fatto incontrovertibile che la sua ultradecennale attività (di cui le pubblicazioni rappresentano la parte documentale per una doverosa conoscenza attuale ma anche a futura memoria), ha nobilitato una parte della nostra più recente storia fino a pochi anni fa dimenticata. Dobbiamo infatti all’Archivio della Memoria e della Resistenza, e al suo infaticabile promotore e animatore, se in questi anni Barletta è diventato il principale punto di riferimento delle tragiche giornate del Settembre del 1943 nel Mezzogiorno d’Italia! Un apprezzamento riconosciutoci a cominciare dalla massima autorità dello Stato, cioè dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non solo, ma anche dai presidenti della Repubblica che lo hanno preceduto, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi, nonché dall’unanime stima venuta dagli ultimi sindaci che si sono succeduti alla guida della città: Francesco Salerno, Nicola Maffei e oggi Pasquale Cascella. Nonché dai massimi esponenti della Regione e della Provincia che hanno seguito, in tutti questi anni questa meritoria attività così come i vertici delle nostre Forze Armate quando hanno manifestato sempre il loro apprezzamento, né vogliamo dimenticare i grandi ospiti protagonisti nazionali di quelle memorabili giornate rievocative a Barletta: Shlomo Vene- 18 IL FIERAMOSCA NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 zia, Roberto Olla, Gerhard Schreiber e numerosi altri. E come non ricordare le migliaia di alunni delle nostre scuole che da questo infaticabile lavoro sono restati informati e sensibilizzati. Per non dire di un’intera città, fin qui orgogliosa di essere decorata di due medaglie d’oro, e che oggi - se dovessimo dar credito alle offese farneticanti di questo signore - dovrebbe prendere atto di una clamorosa turlupinatura, dell’esistenza di un archivio parassitario, creato, incentivato, tollerato e finanziato con i soldi del Comune. Ma queste sono accuse pesantissime dirette anche al Comune, dirette ai suoi uffici, ai suoi assessori, soprattutto al suo sindaco. E come non dolerci dell’assenza del sindaco che con il suo persistente silenzio contribuisce ad alimentare un clima di inquietante omertosa sospettosità? A un certo punto della sua vaneggiante denuncia, il rag. Vinella parla di usurpazione di titoli, di competenze, di spazi e utilità e servizi spettanti alle strutture ufficiali del Comune di Barletta… Evidentemente parla di se stesso, così come quando, poco dopo, chiede un severo accertamento dei ruoli ricoperti alla luce dello Statuto Comunale,… proprio lui, notoriamente sedicente millantatore di una presidenza cannense inesistente! E quanto all’attività editoriale che quelle pubblicazioni hanno promosso, fin qui da tutti universalmente apprezzate, hanno costituito oggetto di un costosissimo lavoro che a mala pena - come tutti sanno - fanno rientrare nel costo editoriale, atteso che per libri del genere non c’è mercato e che si possono solo regalare a biblioteche, scuole, città, appassionati cultori, in Italia e nel mondo, per farci conoscere e apprezzare. Com’è del resto tutta la nostra attività editoriale sulla città, un atto d’amore per la nostra storia e la storia del nostro territorio attraverso i suoi maggiori personaggi. Considerarci “mercanti di libri” è vergognoso, un’offesa che ricade sulla malvagità di chi l’esprime avventatamente. STUDIO DENTISTICO CANFORA dei Dottori Cesare e Rita Canfora anni Da 40 servizio o tr s al vo 011) (1971-2 •Chirurgia dentale •Odontoiatria estetica •Ortodonzia tradizionale •Ortodonzia estetica InvIsalIgn® •Protesi fisse e mobili •Impianti immediati ed osteointegrati •Paradontologia Barletta • Corso Garibaldi 85 - tel. 0883 347 642 www.studiocanfora.it • [email protected] IL FIERAMOSCA 19 Prefettura LA PREFETTURA DELLA BAT CONTRO DROGA E BULLISMO I l 22 ottobre, presieduta dal Prefetto Clara Minerva, si è tenuta una seduta del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicata all’individuazione di strategie di prevenzione e di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e dei fenomeni di bullismo nelle scuole, in attuazione della direttiva diramata dal Ministro dell’Interno lo scorso 15 settembre. All’incontro hanno partecipato, unitamente ai vertici provinciali delle Forze di Polizia di Bari e di Foggia, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, il Procuratore della Repubblica di Trani, il Presidente della Provincia, i Sindaci, il dirigente dell’ufficio scolastico per l’ambito territoriale per la Provincia di Bari ed il Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche della ASL BAT. Il Prefetto ha, preliminarmente, reso noto che nel corrente anno sono pervenute in Prefettura da parte delle Forze di Polizia 607 segnalazioni per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti, delle quali il 7% riguardano minorenni. È stato poi evidenziato come il Ministro dell’Interno, con l’avvio del nuovo anno scolastico, ha inteso dare impulso ad una rinnovata azione di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ed al fenomeno del bullismo. In tale contesto è stata promossa anche in questa provincia l’attivazione dallo scorso 28 ottobre, dell’utenza telefonica 43002 attestata presso le centrali operative delle Questure, alla quale segnalare con sms gratuiti episodi di spaccio e di bullismo rilevati all’interno delle scuole e nelle immediate adiacenze. Il messaggio dovrà contenere all’inizio l’indicazione della provincia nella quale si è verificato l’evento da segnalare. Il Comitato ha assunto le seguenti iniziative: - criteri per la ripartizione delle segnalazioni tra Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri; - i dati sull’andamento dei fenomeni saranno raccolti trimestralmente ed analizzati da un Gruppo di Lavoro costituito presso la Prefettura; NUOVA SEDE BARLETTA VIA REGINA MARGHERITA 34 Tel./Fax 0883 332 464 · Cell. 393 301 26 75 [email protected] · www.fotorudy.it 20 IL FIERAMOSCA NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 Alcune fasi dell’incontro - proseguiranno, con la collaborazione sinergica delle Forze di Polizia con le altre istituzioni coinvolte, i progetti di formazione ed informazione sui danni connessi all’uso di droghe con il coinvolgimento degli insegnanti e dei docenti e sull’uso inappropriato della rete e anche sui profili di carattere penale; -pubblicizzare il nuovo servizio telefonico anche mediante i mezzi di comunicazione maggiormente usati dai giovani, quali i social network e i siti web; -sensibilizzare gli Enti locali per la più capillare diffusione dell’iniziativa; - intensificare da parte delle Forze di Polizia i servizi di vigilanza delle scuole, anche con l’intervento di gruppi cinofili. Al termine della riunione è seguita una conferenza stampa allo scopo di assicurare la diffusione dei contenuti dell’iniziativa anche attraverso gli organi di informazione locale. IL FIERAMOSCA 21 Mondo della chiesa Via dei Muratori Riceviamo e volentieri pubblichiamo due mail di Aldo Musti sull’annosa questione di via dei Muratori “IL SICOMORO DI ZACCHEO Percorso di etica teologica” Il nuovo libro di mons. Domenico Marrone Direttore dell’ISSR di Trani Si discuta in Consiglio di via dei Muratori ovvero del mancato rispetto delle regole! Ill.mo sig. Sindaco, le Sue parole: “ogni episodio al di fuori della legalità non può che essere considerato offensivo della storia civile della nostra città” (dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 2 agosto 2014), trovano parecchi riscontri nell’annosa questione di via dei Muratori. Infatti, a causa delle precedenti amministrazioni, al di fuori della legalità: 1. un progettista, varia la previsione viaria della striscia di via dei Muratori; 2. altro progettista, elimina la suddetta previsione viaria “variata”; 3. ancora altro progettista, realizza sulla striscia eliminata, un’opera pubblica in difformità al vigente P.R.G. e senza eseguire gli espropri previsti e necessari nel “rispetto delle regole”; 4. vi è di più, il 2009, alcuni dirigenti comunali propongono al Consiglio comunale l’acquisizione di aree, già, sistemate a strada pubblica il 2007; 5. e, da ultimo non per gravità, arriva il Consiglio comunale n. 51/2011, ci racconta che la variante ‘79: “… per mero errore, per mera distrazione non fu riportata sui grafici…” del vigente P.R.G., adeguato alla L.R. 56/80 con deliberazione di Giunta Regionale n. 564 del 17.04.2003. Strano! Visto che “le 5 traverse” della zona merceologica di via Foggia, che sono il segno distintivo della stessa variante ’79, le ritroviamo in tutte le indicazioni scritto-grafiche della variante di adeguamento del P.R.G. vigente alla L.R. 56/80, approvata dalla Regione Puglia con la deliberazione 564/2003. Ecco, di seguito, ill.mo sig. Sindaco, alcuni punti della deliberazione di Giunta Regionale n. 564/2003, che confermano la variante ‘79: il punto 3 (Contenuti), riporta: “…Altre varianti hanno riguardato le zone produttive, sia sul versante orientale che su quello occidentale la viabilità …”, e il punto 3.5.2 (La superficie delle zone), rappresenta la “… zona omogenea “D”: la sottozona “D2”, distinta in 12 perimetrazioni...” partorite, proprio, dalla variante ’79. Alla luce di quanto precede, ill.mo sig. Sindaco, facciamo seguire i fatti alle parole! Le ho già chiesto due mesi addietro e continuo a chiederle di voler proporre al Consiglio comunale, la modifica dell’illegittimo e inutile punto 2, della deliberazione di Consiglio comunale n. 51/2011, al fine di allinearla al rispetto della legalità. Ringraziandola del cortese riscontro, rinnovo i miei più deferenti saluti. Lettera aperta ai Consiglieri Caro Consigliere ti ho scritto… Ma tu non mi hai risposto! Caro Consigliere, ti ho scritto l’11 ottobre 2013, per invitarti ad istituire una COMMISSIONE DI INDAGINE, per la scomparsa degli originali di alcune tavole grafiche della variante al PRG di Barletta adottata dal Consiglio comunale con delibera del 13 marzo 2000. Ma tu non mi hai risposto! Ti ho scritto il 6 marzo 2014, per invitarti a far tua la mia proposta di invitare i progettisti del vigente PRG in un prossimo Consiglio comunale per chiarire la scomparsa della maglia D2-06 dalle indicazione grafiche del vigente P.R.G. Ma tu non mi hai risposto! Ti ho scritto il 26 marzo 2014, per inviarti la prova documentale che gli stessi progettisti hanno inviato il 2000 al Comune di Barletta per l’adozione della variante, le tavole grafiche con la maglia D2-06, e il 2001 invece, hanno inviato in Regione le tavole grafiche senza la maglia D2-06. Ma tu non mi hai risposto! Ti ho scritto il 3 luglio 2014, ti ho chiesto di poter essere ascoltato in sede di Consiglio comunale, al fine di rappresentare al Sindaco, alla Giunta e all’intero Consiglio comunale la situazione di grave “discordanza” tra le tavole grafiche depositate e approvate dalla Regione Puglia, rispetto a quelle adottate dal Consiglio comunale, al fine di superare il denunciato contrasto, in ossequio al principio di legalità, buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione. Ma tu non mi hai risposto! Ti scrivo oggi, alla fine di ottobre 2014, per informarti dell’usurpazione della via dei Muratori, per i gravi fatti rappresentati dalla mia nota inviata al signor Sindaco, il 19 settembre 2014. Ma questa volta tu mi risponderai? Caro Consigliere, poiché, tu rappresenti tutti noi e puoi fare più di me, se davvero ti sta a cuore la legalità, la trasparenza e la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa, fai qualcosa oppure fai solo finta di rappresentarci? Cordiali saluti Cataldo Musti Cataldo Musti 22 IL FIERAMOSCA 2014 2014 NOVEMBRE NOVEMBRE L’ attribuzione del titolo ad una qualsiasi opera è sempre impresa ardua. Nel menzionare il sicomoro abbiamo voluto rendere omaggio all’albero che il Vangelo ha scelto come pianta degna di “elevazione”, capace di dare altezza e visione a Zaccheo, piccolo di statura. Riteniamo che possa essere la cifra simbolica del rinnovamento della teologia morale avviato dal Concilio Vaticano II. Infatti, i padri conciliari hanno voluto che la morale tradizionale doveva rinnovarsi e ne hanno indicato il criterio: la morale cristiana, in quanto disciplina teologica, deve esporre «l’altezza (celsitudinem) della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di portare frutto nella carità per la vita del mondo». In fedeltà al dettato conciliare, la morale cristiana degli ultimi cinquant’anni si è profondamente rinnovata. Ne è prova la produzione dei nuovi manuali nella continuità/discontinuità con quelli tradizionali sia per metodo come per contenuto. Il presente manuale, frutto dell’interattività didattica quasi trentennale docente/studenti, si mette sulla scia di quelli finora pubblicati, con l’obiettivo di didattizzare i contenuti che dal Concilio ad oggi hanno caratterizzato la teologia morale fondamentale. Esso intende offrire soprattutto agli studenti, oltre che a quanti desiderano accostarsi alle conoscenze teologico-morali, uno strumento didattico funzionale agli scopi previsti nel processo di insegnamento/ apprendimento della disciplina; flessibile, cioè adattabile per circostanze diverse, per cui chi lo consulta non necessariamente deve seguire il filo di una lettura progressiva ma può intraprendere l’approfondimento avviando la lettura liberamente da uno o dall’altro capitolo; aperto, capace di ulteriori estensioni e perfezionamenti da parte del lettore e/o studente a motivo del carattere dinamico della ricerca teologica; user-friendly, cioè facilmente usabile e comprensibile. Dal punto di vista dei contenuti, il manuale è in linea con quanto molto significativamente indicato dal già citato paragrafo 16 del decreto conciliare Optatam Totius: “Si ponga speciale cura nel NOVEMBRE 2014 perfezionare la teologia morale, in modo che la sua esposizione scientifica, più nutrita della dottrina della Sacra Scrittura, illustri l’altezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di portare frutto nella carità per la vita del mondo”. È una formulazione estremamente concisa e complessa, che dice il senso di un rinnovamento, almeno per tre aspetti. Innanzitutto si sottolinea l’importanza di una esposizione scientifica della riflessione morale. La parola “scientifica” è usata non nel senso delle scienze naturali o umane, ma nel senso medioevale del termine, dove la scienza è cognitio per causas, cioè conoscenza che si attinge risalendo alle cause della realtà, oggi potremmo dire conoscenza profonda della natura delle cose. Si sottolinea quindi questa esigenza di maggiore scientificità, di maggiore rigore scientifico nell’esporre la morale. Si afferma poi che occorre restituire centralità alla Bibbia. Il terzo aspetto di novità è quello già indicato sopra e riguarda l’oggetto della riflessione morale: “che illustri l’altezza della vocazione dei fedeli in Cristo”. Si dice, cioè, che la vita morale prende senso a partire dalla vocazione dei fedeli in Cristo e “il loro obbligo di portare frutti nella carità per la vita del mondo”. La vita morale prende spunto di qui, è caratterizzata da questo obbligo: l’obbligazione morale è l’aspetto che caratterizza la dimensione più specifica dell’etica. Portare frutti nella carità richiama il portare frutti giovanneo: l’albero buono è quello che porta frutti buoni. La misurazione della bontà dell’albero la si dà a partire dai frutti che produce. “Nella carità”: la sintesi di questo portare frutti è la carità; “per la vita del mondo”: un impegno a fare del mondo sempre più il luogo di accoglienza del Regno. Il Regno viene dall’alto, come dono, ma la creazione delle condizioni perché a questo dono si possa attingere è data da un impegno nei confronti del mondo, da parte dei credenti e dei non credenti, di tutti gli uomini di buona volontà, che in qualche modo portano frutto nella carità. L’obbligazione è l’impegno a vivere inten- samente il mistero della carità in tutte le sue dimensioni e sfaccettature, come il mistero che modifica dal di dentro, come un soffio, la realtà, restituendole quella originaria capacità di bontà che purtroppo ha perduto, in conseguenza del limite umano, della presenza del male, del peccato. Un nuovo impulso al primato della carità in teologia morale e a proseguire il suo cammino di rinnovamento deriva dall’esortazione apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium. La proposta morale - secondo la Evangelii gaudium - non può ridursi ad un sistema normativo, ma si tratta di una proposta di «vivere ad un livello superiore», basato sull’esperienza dell’amore di Dio in Gesù Cristo e contemporaneamente su «un’attenzione rivolta all’altro» che porta al suo riconoscimento, che avvia il «vero dinamismo della realizzazione personale». Ne scaturisce l’impegno a semplificare la proposta morale per guadagnare chiarezza e profondità: «Si tratta di “osservare”… quel comandamento nuovo che è il primo, il più grande, quello che meglio ci identifica come discepoli di Cristo (Gv 15, 12)… quando gli autori del Nuovo Testamento vogliono ridurre ad un’ultima sintesi, al più essenziale, il messaggio morale cristiano, ci presentano l’ineludibile esigenza dell’amore del prossimo» (Rm 13,8.10; Gc 2,8; Gal 5,14; 1Ts 3,12)». Il che non significa ridurre la dottrina cristiana, ma piuttosto renderla più autentica ed efficace: «Per giungere ad un punto di maturità, cioè perché le persone siano capaci di decisioni veramente libere e responsabili». In questa prospettiva si colloca l’impianto contenutistico del presente manuale che nelle sue tre sezioni presenta rispettivamente le questioni introduttive della teologia morale (Sezione I), le strutture antropo-epistemiche (Sezione II) e le strutture dell’agire morale (Sezione III). L’architettura del manuale tiene conto dei requisiti fondamentali che devono caratterizzare un testo. Il testo richiama la metafora del “tessuto”, della “trama” di singoli fili che danno vita a un insieme organico (in latino textus è participio passato di texere, tessere). È un discorso in quanto “legato”, tenuto insieme da un ordito e una trama coesa e coerente, utile e significativo per acquisire conoscenze sia da parte degli studenti dei corsi di teologia che del lettore comune. Nell’articolazione dei contenuti, una particolare attenzione è stata rivolta alle scienze umane. La teologia morale, essendo scienza assiologica e normativa rischia di descrivere un uomo ideale che nella realtà non esiste e necessita di un integrazione attraverso l’utilizzo di scienze umane (psicologia, pedagogia, sociologia, ecc.). Attraverso il contributo della teologia e delle scienze dell’uomo, si possono cogliere gli aspetti diversi dell’uomo e del suo manifestarsi attraverso l’agire morale. (…) mons. Domenico Marrone IL FIERAMOSCA 23 In città NOTIZIE IN BREVE MONS. FONSECA HA CONCELEBRATO CON PAPA FRANCESCO 60 ANNI DI SACERDOZIO Monsignor Cosimo Damiano Fonseca ha concelebrato con Papa Francesco il 60° anniversario della sua ordinazione presbiterale nella Cappella della Domus Sanctae Marthae in Vaticano. Subito dopo il rito il Santo Padre si è intrattenuto con mons. Fonseca il quale ha donato a Papa Francesco una copia facsimilare del Codice patavino 322 contenente le opere di Gioacchino da Fiore edito dallo stesso prof. Fonseca per il Centro internazionale di Studio gioachimiti di cui è Direttore scientifico. Fonseca, nato a Massafra il 12 febbraio 1932, è stato ordinato sacerdote il 19 settembre 1954 da mons. Francesco Potenza, vescovo di Castellaneta. È considerato uno dei più qualificati studiosi del Medioevo euromediterraneo come dimostrano gli oltre settecento titoli della sua produzione scientifica. Ha ricevuto lauree honoris causa, premi nazionali e internazionali, riconoscimenti di prestigiosi Istituti di ricerca. È stato il primo Rettore per dodici anni dell’Università degli Studi della Basilicata. È accademico Nazionale dei Lincei. ACQUISIZIONE DI PALAZZO DELLA MARRA AL PATRIMONIO COMUNALE È stato compiuto un altro significativo passo avanti verso l’acquisizione di Palazzo Della Marra al patrimonio del Comune di Barletta. Questa mattina a Bari, negli uffici della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, il sindaco Pasquale Cascella ha sottoscritto con la dott.ssa Maria Carolina Nardella, Direttore regionale del Ministero per i Beni culturali e MAURO MONOPOLI PRIMEGGIA A PARIGI Mauro Monopoli (14 anni) si è aggiudicato nei mesi scorsi, il secondo premio al prestigioso “Tournoi International de Musique de Paris” (TIM Competition) nella categoria Archi senza limiti di età. Mauro Paolo si è aggiudicato il prestigioso premio dopo aver superato preselezioni, ottavi di finale, quarti di finale, semifinale e finale eseguendo i seguenti brani: Concerto di Lalò per violoncello e orchestra, Concerto di Elgar per violoncello e orchestra, Concerto di Saint-saens per violoncello e orchestra, Romance di Faure, Variazioni di Paganini su tema di Rossini e un brano dai Pezzi popolari di Schumann per violoncello e pianoforte. paesaggistici della Puglia, e la dott.ssa Giuliana Dionisio, direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Puglia e Basilicata, l’accordo di valorizzazione per l’acquisizione del palazzo a titolo non oneroso al patrimonio artistico della città. È stata così conseguita una ulteriore tappa lungo il percorso procedurale e amministrativo per il trasferimento del bene, avviato con la sottoscrizione lo scorso 4 luglio del verbale di approvazione del programma di valorizzazione presentato dal Comune di Barletta e con la successiva approvazione - il 28 luglio - da parte del Consiglio comunale. Resta, ora, da formalizzare entro 120 giorni l’atto di trasferimento. “BIBLIOPRIDE 2014” L’Amministrazione comunale ha aderito a “Bibliopride” 2014, la terza Giornata Nazionale delle Biblioteche, patrocinata dal Presidente della Repubblica e promossa per l’intero mese di ottobre su tutto il territorio nazionale dall’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), con l’obiettivo di riaffermare l’importanza del Sistema Bibliotecario Nazionale per la crescita culturale, economica e sociale. A Barletta, il Bibliopride 2014 si svolgerà attraverso le iniziative promosse dalla Biblioteca Comunale “Sabino Loffredo”, con l’intento di promuovere e favorire l’abitudine alla lettura, le occasioni di socializzazione e la fruizione del servizio bibliotecario. In particolare, è stato proposto un nuovo appuntamento con “Una notte in Biblioteca” in collaborazione con la Cooperativa Lilith, la Compagnia teatrale “Fatti di sogni” e l’Associazione Culturale “Laportablu”, rivolta a bambini di età compresa tra gli 8 e 10 anni. NOVEMBRE 2014 LA BALLATA DELLE STREGHE “PIOVONO STORIE” PRESSO LA SALA S. ANTONIO Nell’ambito della Rassegna Piovono Storie: sabato 18 ottobre presso la Sala della Comunità S. Antonio di Barletta, è andata in scena La ballata delle streghe, spettacolo a cura di attori e burattini a cura di Room to play. La strega Pangrattata non lancia malefici da troppo tempo, perciò la strega del noce di Benevento, regina delle streghe, la mette alla prova. La strega Pangrattata tornerà alle sue vecchie pratiche dispettose o troverà assieme ai bimbi un modo per gabbare la malefica regina? Uno spettacolo interattivo e coinvolgente per divertirsi e imparare a guardare oltre le apparenze. Storie, luci, colori, emozioni, pupazzi, burattini, attori e risate: il Teatro. Nella casa del cantastorie arriva l’autunno e Piovono Storie! IL FIERAMOSCA 25 Storia locale PEDICO Il camposanto tra passato e presente Non c’è pace tra i salici! di Michele Grimaldi P Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio Barletta er inquadrare il periodo storico e le cause che spinsero i governanti dell’epoca ad individuare un terreno al di fuori delle mura della città ove seppellire i defunti, dobbiamo risalire ai primi anni del secolo XIX. Il camposanto, come spazio strutturato, delimitato e destinato all’uso esclusivo della sepoltura, è una iniziativa relativamente recente. Fino agli inizi del 1800 vi era la pratica di seppellire i defunti all’interno delle Chiese e, nel corso dei secoli, il potere statuale e quello ecclesiastico tentarono in diverse Fig. 1 - Prospetto della cappella occasioni di vietare l’antico costume sia per preoccupazioni di carattere igienico sanitario un camposanto fuori dall’abitato per la (leggi epidemie varie n.d.r.) che per motivi inumazione de’ cadaveri umani”. La legge di dignità dei luoghi di culto, ma senza ot- all’art. 3 stabiliva inoltre che “… la costrutenere alcun tipo di risultato positivo. zione de’ camposanti sarà cominciata nel Nel Regno delle due Sicilie la sepoltu- corrente anno (ricordiamo 1817), e dovrà ra di tutti i defunti avveniva, con alcune trovarsi ultimata in tutto il Regno per la distinzioni di carattere “finanziario” (chi fine del milleottocentoventi”. Come si può più può pagare meglio viene sistemato) evincere, anche duecento anni fa esisteva all’interno delle Chiese soprattutto per un divario a dir poco ampio tra le intenzioinumazione (nuda terra) al di sotto del pa- ni, sempre buone, dei governanti che spevimento e tumulazione (tomba murata) per ravano di espletare tutti gli adempimenti alcuni particolari cittadini. (acquisto o esproprio terreni, progetto e Tutto questo iniziò a cambiare l’11 relativa esecuzione) in appena tre anni, marzo 1817 allorquando Ferdinando I in netto contrasto con l’innumerevole seRe del Regno delle due Sicilie emanò una rie di ostacoli che si sarebbero incontrati legge, pubblicata in Napoli quattro gior- e la velocità tipica del bradipo (l’animale ni dopo, con la quale si stabiliva che “Il più lento sulla terra) tenuta in ogni epoca costume di seppellire i cadaveri umani in dalla burocrazia. A dimostrazione di ciò si sepolture stabilite dentro, o vicino i luoghi pensi che per la sola scelta del progetto da abitati, abolito fra le più colte nazioni, non adottare ci vollero ben ventisei anni cioè potrebbe essere ulteriormente tollerato fino al 1843 quando il Comune di Barletnel nostro Regno senza grave pregiudizio ta, Sindaco De Donato ed Intendente della della salute pubblica… abbiamo risoluto Provincia di Terra di Bari il Marchese di di sanzionare e sanzioniamo la seguente Montrone “… in seguito di approvazione legge: art. 1 In ogni Comune de’ nostri re- di S.E. il Ministro Segretario di Stato degli ali dominj al di qua del faro sarà stabilito affari interni, con autorevole Ministeriale NOVEMBRE 2014 de’ 17 giugno corrente anno (1843), partecipata dal signor Sottintendente del distretto, con ufficio de’ 28 del mese istesso n. 6416 devesi stabilire l’appalto per la costruzione del Camposanto in questo Comune di Barletta col metodo di tumulazione: sull’ammontare della spesa di ducati diciottomila e novecento: giusta il progetto compilato dall’architetto signor D. Francesco Sponzilli capitano del Real corpo del Genio il giorno 2 maggio ultimo: adottato dal consiglio comunale con l’atto deliberativo de’ 7 detto mese: e sulle basi stabilite dal consiglio istesso con la deliberazione de’ 4 corrente luglio, riconosciuto dal consiglio d’Intendenza”. L’ing. Sponzilli, nato a Barletta alla fine del 1796 ed in odore di appartenenza alla massoneria, nella presentazione del progetto spiegava che “… il Cimitero è un Monumento che racchiude oggetti sommamente sacri e cari al cuore dell’uomo incivilito. È un luogo però che mentre invita l’animo a volgervi le più soavi e profonde contemplazioni, respinge nel medesimo tempo i sensi perché contiene tutto quello che vi è di più lurido e disgustevole negli avanzi dell’umana caducità (crudo ma lucidissimo!) … I moderni avendo finalmente adottato il vetusto saggio consiglio di seppellire i morti fuori l’abitato, e raccogliendo le tombe di una intera Città in un edificio solo, hanno voluto fare del Camposanto un luogo di pubblico diporto”. Con queste considerazioni si può ben capire quanto avanti fosse il pensiero di Sponzilli e la sua relazione, dopo un inizio narrativo, continuava con l’esposizione tecnica illustrando che “… Il sito di lui IL FIERAMOSCA 27 Storia locale (del camposanto n.d.r.) è a destra della via Regia per Napoli sull’alta cima di un ciglione che esposto a tramontana domina il lido adriatico. Una strada vicinale carreggiabile parallela alla consolare istessa, dalla Città vi conduce. L’area è un quadrilungo del quale i lati maggiori hanno ciascuno palmi 600 (il palmo napoletano fino al 1840 corrispondeva a 0,2633333670 metri) e 400 i minori. Vi accedono i fedeli per un vestibolo prostilo (tempio ornato di colonne sulla fronte anteriore) sostenuto da otto robuste colonne di carattere greco-toscano. Vi entrano i carri mortuari per quattro porte corrispondenti a’ quattro partimenti principali delle tombe”. Dopo qualche altra indicazione tecnica arriva la descrizione della cappella che, da molti, è stata una chiara conferma dell’appartenenza dello Sponzilli alla Massoneria Infatti il progettista argomentava che “… Nel bel mezzo dell’area sorgerà una Chiesetta rotonda chiusa dentro una Piramide quadrangolare (avete presente il lato ‘frontale’ del biglietto da un dollaro statunitense? C’è una piramide che è uno dei simboli occulti legati alla Massoneria e all'Ordine degli Illuminati n.d.r.) che è la forma destinata dagli antichi egizi a grandiosi monumenti funebri” (fig. 1). A questo punto scaturiscono due lecite quanto ovvie considerazioni: o Sponzilli era un appassionato di architettura funebre egizia, come riporta nella relazione, o dava la riportata spiegazione della forma piramidale solo per non svelare la sua non tanto “presunta” appartenenza alla Massoneria. Il parto del progetto fu sicuramente lungo e travagliato ma, la riuscita, fu senza dubbio di alto livello architettonico e soprattutto funzionale tant’è che in una rivista specializzata di architettura “Poliorama pittoresco” del 1845 l’autore dell’articolo scriveva ammirato del Camposanto di Barletta “… che da lungi è scorto dal peregrino e destar non può nella costui mente che l’idea di un campo santo, perché la sua architettura ha tipo precipuo, onde con altri non possono essere menomamente confusi. Lo Sponzilli seppe dunque dare la impronta funebre alle sue costruzioni, e il viandante, anche distratto e frettoloso, riconosce subito la dimora dei morti, si scopre e recita una preghiera”. I lavori aggiudicati alle ditte Matera di Andria e Montenero di Canosa, ebbero termine il 1845, almeno ufficialmente, perché altri interventi di diverso tipo proseguirono anche negli anni successivi e questo perché furono autorizzate le costruzioni delle cappelle gentilizie private e quelle riservate alle congregazioni come quelle concesse alla Congrega di S. Carlo Borromeo, S. Antonio da Padova, della Santa Croce e del Purgatorio. Tra le gentilizie private sono da segnalare per il loro pregevole stile architettonico quelle delle famiglie De Leone, Bonelli, Casardi, Perfetti, Reichlin, Parlender, Del Negro, Scuro e Ortona, cappella questa che ha un mezzo busto del Cristo opera dello scultore molfettese Cifariello. Una citazione a parte merita la Cappella gentilizia chiamata di Nazareth al centro, in questi giorni, della “querelle” appena principiata tra la famiglia Portone e il Capitolo metropolitano dell’Arcidiocesi Trani Barletta Bisceglie e Nazaret. Del problema, che ha assunto un profilo amministrativo e giudiziario, come è nostro costume, non intendiamo volutamente occuparcene invece, della parte strettamente storica è nostro compito rendere edotti i lettori che così Fig. 2 - La Cappella Sepolcrale degli Ascritti alla gentilmente ci seguono. Chiesa di Nazareth Tutto ebbe inizio il 9 novembre 28 IL FIERAMOSCA NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 1885 allorquando il sacerdote Baldassarre Rossi scriveva, in terza persona, al Sindaco e alla Giunta Municipale di Barletta “… Il Sacerdote Baldassarre Rossi Direttore della Chiesa di Nazaret volendo ergere una Cappella gentilizia nel Camposanto e avendo scelto un sito a mezzogiorno e propriamente quello contiguo alla Cappella della Congrega dello Spirito Santo”. L’iniziativa però non ebbe seguito in quanto, a margine della richiesta del sacerdote Rossi, l’Ufficio Tecnico del comune scrisse che “… Quest’Ufficio si è recato col Sig. Rossi al Cimitero per le pratiche necessarie ma dietro consenso dello stesso (Rossi n.d.r.) non si diede esito alla domanda”. Primo tentativo, nulla di fatto. Il Rossi tornò alla carica (forse era stato convinto?) quasi un anno dopo, il 4 dicembre 1886, con una lettera, inviata questa volta solo al Sindaco e con una precisazione importante o se volete fondamentale per quello che sta succedendo oggi. Il Rossi scriveva “… Il sottoscritto (senza nome e soprattutto titolo n.d.r.), domanda a V.S. Illma la concessione di metri quadrati 77 di terreno in questo Camposanto, sito sul Viale normale all’entrata e più precisamente al lato del tumulo del Sig. Fonsmorti per costruire una Cappella gentilizia pei Devoti ascritti alla Chiesa di Nazaret”. Sicuramente non sarà sfuggita la destinazione della Cappella ma, se così fosse, repetita iuvant e quindi “… pei devoti”. Anche in calce a questa lettera il parere dell’Ufficio Tecnico che, nella persona dell’ing. Scaramella, il 10 dicembre 1886 comunicava “…L’area richiesta di m² 77,00 essendo disponibile potrà concedersi al prezzo di £. 12,00 al metro quadrato. L’importo quindi dei m. 77,00 sarà di £. 924,00”. Ancora sei mesi dopo, il 6 giugno 1887, il sacerdote Rossi inviava un’ulteriore lettera con la quale richiedeva “…l’approvazione del qui accluso tipo (fig. 2) per la costruzione della cappella sepolcrale”. Da notare che l’intestazione del “tipo” (schizzo della costruzione scala 1:100 rigorosamente eseguito a mano dall’ingegnere n.d.r.) era la seguente “Cappella Sepolcrale degli Ascritti alla Chiesa di Nazaret”. Il parere dell’Ufficio Tecnico, questa volta il tecnico era l’ing. Iecini, risultava positivo e con il rilascio del permesso di costruzione n. 98 del 10 giugno 1887, si metteva la parola fine all’iter per la costruzione della Cappella gentilizia (di) Nazaret. Inutile ogni tipo di commento e conclusione. IL FIERAMOSCA 29 Scuola Scuola Il Comprensivo apre le porte a Pietro Mennea 7° Circolo didattico “Giovanni Paolo II” PRIMA FESTA DI SAN GIOVANNI PAOLO II I l 5 novembre 2014, giorno della cerimonia di intitolazione dell’Istituto Comprensivo al campione del cuore, è stato un “Mennea day”. Una giornata all’insegna dello sport, nel ricordo dei valori, trasmessi dall’atleta barlettano, ospite a scuola per il progetto PON Le (g)ALI AL SUD 2010. Si ringrazia il personale docente, che con grande energia ed entusiasmo ha collaborato alla realizzazione di un sogno in tempi non prosperi. Al convegno “Chi era Pietro Mennea?” sono intervenuti amici e parenti del concittadino barlettano, che hanno evidenziato i tratti salienti della personalità dell’atleta, ricordando la sofferenza e la tenacia di un grande uomo, che non ha mai smesso di lottare anche contro la malattia. Una grande lezione di fede in Dio e di meritocrazia, perché l’impegno, il sacrificio e la morale aprono la strada alla giustizia. La fiaccolata “olimpica” costituita dalle associazioni sportive ASD Barletta sport 2005, atletica sprint, atleti della valle dell’Ofanto di Ba è partita dalla casa natale dell’atleta, in via Pier delle Vigne, e ha raggiunto via Donizetti, sede dei due plessi “G. Rodari” e “C. M. Giulini”, a cui si è unito il gruppo delle majorette (diretto dall’ins. M. Cavaliere) e degli sbandieratori. Un nutrito corteo di docenti, alunni e genitori raggiunge via Casale, sede della scuola secondaria di 1° grado “R. L. Montalcini”. Ad attenderli, una grande folla di cittadini di tutte le età entusiasti di una scuola in onore di un grande. Barletta, 22 ottobre 2014 i Paolo II di papa Giovann a ur fig la a rd rico cetta Corvasce ta la scuola i nome è dedica La dirigente Con cu al , ri ta al i ori degl assurto agli on Il dirigente scolastico dott. prof. Antonio Catapano Anche i b imbi della scuola materna h anno part ecipato ai gioiosi festeggiam enti II” ricordano iovanni Paolo “G ia ar im pr la scuo dicato l’Istituto Gli alunni della o al quale è de nt Sa de an gr loro festosamente il 30 IL FIERAMOSCA Due momenti dell’inaugurazione dell’Istituto Comprensivo “Pietro Mennea”. Da sinistra il dirigente Antonio Catapano, il prof. Carmine Cristallo, la moderatrice della serata Floriana Tolve, l’ex presidente della Provincia Francesco Ventola, il vicepresidente della Provincia Gigi Antonucci, il prefetto Clara Minerva, il consigliere regionale Ruggiero Mennea e il sindaco Pasquale Cascella Foto ric or Paolo II do di una clas ” con le se della loro ins egnanti Scuola primar ia “Gio van ni NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 Istituto Comprensivo “Pietro Mennea”. Il significato della intitolazione L’UOMO OLTRE L’ATLETA Questa la vera eredità lasciata da Mennea di Renato Russo Q uando Mennea è morto, un fremito ci ha preso e con lo sgomento, un senso di incredulità… La notizia è rimbalzata per tutto il mondo, ma con accenti partecipativi inconsueti, a cominciare dai suoi stessi grandi competitors di un tempo: Borzov, Wells, Smith. Quando muore un campione, per quanto grande sia stata la sua statura, per quanto strepitosi i suoi successi, dopo le celebrazioni, se ne smarrisce il ricordo nell’inesorabile trascorrere del tempo. Per Mennea non è stato così, già nel giorno della sua scomparsa, e poi ancora nei giorni, nelle settimane, nei mesi successivi si sono moltiplicate le iniziative, e non solo a Barletta, com’è comprensibile, ma in tutta Italia, e a partire dai vertici dello sport nazionale e internazionale, come il CONI e la FIDAL, perché si era avvertito in tutti noi, indistintamente dai massimi esponenti nazionali, ai più umili periferici tifosi, che l’uomo era andato oltre l’atleta. Perché questa era la vera più grande eredità ch’egli ci lasciava in quel giorno, e per i giorni a venire. L’uomo oltre l’atleta, ed è questo il significato più profondo che sta alla base della scelta della intitolazione di questo Istituto Comprensivo, cioè il valore di un insegnamento: la ferrea volontà di un ragazzino che, partito da una città del Sud priva di attrezzature sportive, dividendosi fra il cortile di una palestra e la umida battigia di un freddo litorale invernale, aveva saputo, contro ogni ostacolo, imporre la sua volontà. E senza mai ricorrere a trucchi o furbizie, o pericolosi anabolizzanti, ma con la sola forza della propria testardaggine, scalando gradualmente ma irresistibilmente tutti i gradini di un successo, segnato da tempi sempre più prestigiosi, da Finale Olimpiade di Mosca record e vittorie strepitose, calcando le piste 1980. La sofferta partenza e negli stadi più famosi del mondo, scandito dallo l’incontenibile gioia dell’arrispeaker che, negli altoparlanti, accompagnavano, vo vittorioso al suo, il nome della sua città: Pietro Mennea da Barletta… Una appartenenza che, oltre la sua ascendenza anagrafica e geografica, al di là della nascita, avrebbe finito con l’appartenere a tutto il mondo agonistico dello sport, in quegli anni e oltre, a Barletta come nel resto d’Italia. Ecco, questo è il retaggio che, attraverso questa intitolazione, ci lascia Mennea: in una civiltà malata di protagonismo e di superficialità, bombardati come siamo giornalmente da una innumerevole sequenza di sollecitazioni arrivistiche a buon mercato, l’esempio di una straordinaria volontà di realizzare quei primati frutto di sacrificio e abnegazione, spostando l’asticella delle difficoltà sempre più in alto, lui ch’era partito ancora ragazzino, da un modesto campetto di periferia. E non è senza significato allora che, a dare questa titolazione, sia stata proprio una Scuola elementare, dove più fertile è il terreno che insegnanti volenterose e appassionate del loro impegno, sapranno rendere fecondo per la crescita e maturazione dei propri alunni. IL FIERAMOSCA 31 Scuola Scuola Istituto Comprensivo “Pietro Mennea”, plesso Rita Levi Montalcini ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “P. MENNEA” IL PIACERE DELLA LETTURA CERIMONIA DI INTITOLAZIONE E INAUGURAZIONE di Maria Cavaliere “INCONTRO CON L’AUTORE” SU TRE GRANDI PERSONAGGI DELLA NOSTRA STORIA CITTADINA: FEDERICO II, ETTORE FIERAMOSCA, GIUSEPPE DE NITTIS M di Raffaella Delpiano N el quadro delle iniziative promosse dal dirigente scolastico Antonio Catapano, per l’intitolazione dell’Istituto Comprensivo a “Pietro Mennea”, rientra quella del plesso intitolato a Rita Levi Montalcini coordinata dalla docente Giovanna Dimola per celebrare l’ultima settimana di ottobre dedicata alla lettura. Per motivi logistici, gli incontri con le sei scolaresche si sono tenuti venerdì 7 novembre, con le prime, le seconde e le terze. Gli incontri con l’autore Renato Russo, hanno preso tutta la mattinata e sono stati caratterizzati da una grande partecipazione dei ragazzi. Decisivo però l’apporto delle docenti, entusiaste del loro impegno verso i ragazzi che hanno peraltro seguito la conversazione dell’autore con grande interesse. A conferma di questo gioioso coinvolgimento, il gran numero di domande che al termine di ogni lezione i ragazzi rivolgevano all’oratore. Decisamente una bella, intensa mattinata dedicata al piacere della lettura, in uno stadio degli studi molto particolare e diciamo pure pericoloso, perché questa - fra i dieci e i tredici anni - è l’età formativa più esposta a rischi di un disamore verso la lettura. Per questo l’autore, nel tratteggiare le figure di Federico II, Ettore Fieramosca e Peppino De Nittis, ha cercato di porre l’accento su aspetti biografici più coinvolgenti e magari anche inediti. Prendiamo per esempio la figura del grande sovrano svevo: quanti sanno che a dieci anni Federico inviò un rescritto ai monaci di S. Giacomo (a Barletta) dove li autorizzava a dotarsi di un forno, un mulino e una panetteria? (a condizione - precisava il piccolo monarca - che non affamassero i contadini del quartiere). Oppure quanti sanno che a farci vincere la Disfida fu anche una bella signora di Bari, la duchessa Isabella d’Aragona, perché - alla vigilia del certame - inviò al campo tredici destrieri di razza? E ancora, quanti aneddoti sul piccolo De Nittis, la sua voglia di fare il pittore da grande nonostante le molte avversità della vita: orfano a cinque anni del padre e della madre, poi anche dei nonni, si trasferì a Napoli col fratello Vincenzo che lo iscrisse alla famosa scuola di Arte. Già, il piacere della lettura. Fa parte del programma promosso dalla Rotas già da qualche anno, un progetto denominato INVITO ALLA LETTURA ATTRAVERSO LA STORIA DELLA NOSTRA CITTÀ E DEI SUOI PROTAGONISTI. Progetto inteso a portare nelle scuole piccole biografie di grandi personaggi della nostra storia come: Eraclio, Federico II, Ettore Fieramosca, Niccolò Fraggianni, Pietro Mennea, ma anche importanti temi geografici territoriali come la storia dell’Ofanto. Questa operazione, del recupero del piacere della lettura nelle nostre scuole, è tanto più urgente in quanto sono molti anni che la nostra città (e la nostra regione) detengono il primato negativo dell’ultimo posto in Italia per incidenza percentuale di lettori. Tristissimo primato che non rende giustizia alla ricchezza storica della nostra terra come la Battaglia di Canne, la più grande battaglia dell’Antichità; o la stessa Disfida nella quale s’identifica la città, un evento che coinvolse non solo Barletta, ma anche le città vicine, come Andria, Trani, Bisceglie, Canosa, Minervino, Cerignola, ciascuna con episodi caratteristici. Per non dire - per venire a tempi più recenti - della storia delle drammatiche giornate del Settembre del ’43… ercoledì 5 novembre 2014, una data storica perché si è svolta la cerimonia d’inaugurazione dell’Istituto Comprensivo Statale “Pietro Mennea”. Molti pensano che questa denominazione mortifichi il vecchio titolo della scuola elementare, che resta invece intitolato a S. Domenico Savio. Questa nuova titolazione è invece assegnata all’Istituto Comprensivo che oltre alla “S. Domenico Savio”, comprende i plessi della “Gianni Rodari” e “Rita Levi Montalcini”. La cerimonia inaugurativa del nome dell’Istituto Comprensivo si è svolta in due momenti: in mattinata presso l’auditorium “G. Rodari” (via Donizetti) ha avuto luogo un incontro con gli alunni delle quarte e delle quinte, nel corso del quale hanno reso la loro testimonianza Renato Russo, che al grande atleta ha dedicato una documentatissima biografia; Maria Teresa Fiorella che del campione era cugina, Pietro Corcella che al nostro campione ha dedicato due tesi di laurea, Franco Mascolo e Savino Albanese, rispettivamente allenatore e amico di Pietro Mennea. In particolare Renato Russo ha voluto ricordare gli esordi del giovanissimo Pierino, quando contemporaneamente si allenava a scuola (allora l’ITC “Cassandro” era ancora ubicato nell’attuale scuola media “Manzoni”) col prof. Alberto Autorino; e sulla battigia del mare per il G.S. AVIS Barletta col prof. Franco Mascolo. Disinvolta conduttrice della mattinata, come sempre Floriana Tolve, che non si è limitata a introdurre ogni intervento, ma essa stessa ha espresso dei significativi giudizi sul nostro grande atleta, come quando ha spiegato i motivi per i quali Pietro è - anche dopo la sua scomparsa - un modello di riferimento per i nostri giovani, esaltandone il carattere, la ferrea volontà, il rispetto degli avversari. Nel pomeriggio, dal plesso “G. Rodari”, dove si sono accodati alunni e genitori, diretti alla scuola secondaria di primo grado (cioè Scuola Media) “Rita Levi Montalcini” dove l’ultimo tedoforo ha acceso il tripode sulle note dell’Inno Nazionale, sulle note del “Va pensiero” di Verdi, ed è stato scoperto il quadro raffigurante Pietro Mennea dipinto dall’artista Raffaele Matteucci. Dopo il saluto di don Mauro Dibenedetto, intonazione della “Vergine degli Angeli” tratto dalla Forza del Destino di Giuseppe Verdi. Quindi il momento saliente della manifestazione pomeridiana, cioè gli interventi dei dirigenti e delle autorità locali, provinciali e nazionali. A cominciare dal dirigente Antonio Catapano che ha presentato gli oratori, nell’ordine il prefetto Clara Minerva, il consigliere regionale Ruggiero Mennea, il vicepresidente della provincia Gigi Antonucci, il sindaco Pasquale Cascella, l’assessore Antonio Divincenzo, il dott. Isidoro Alvisi. La serata, condotta dalla giornalista Floriana Tolve, si è conclusa con la lettura di poesie e massime scritte da Pietro Mennea e con un intrattenimento di tutti gli ospiti presso le sale della “S. Domenico Savio”. Un quadro per Pietro Mennea Nel quadro sono raffigurati i tre momenti basilari di una gara, in questo caso una delle gare più importanti di MENNEA quella dell’oro olimpico. Questi tre momenti ci ricordano la gara quotidiana della vita: la preparazione e concentrazione, il momento della prova in cui la volontà diventa azione e il momento della vittoria, della gioia profonda e liberatoria per il raggiungimento del risultato atteso, tanto grande perché non esaltazione in sé, ma ricompensa e conferma di un lavoro ben fatto. Quella gara mondiale è la nostra gara quotidiana, per i ragazzi è la gara dello studio, della preparazione alla vita, è la gioia per il raggiungimento di quei risultati e traguardi che hanno tanto più valore, quanto più sono voluti, sofferti, pieni delle energie personali. La vittoria non è scontata, Pietro non ha sempre vinto, ma sono Raffaele Matteucci, Pietro Mennea, acrilico su tela proprio le sconfitte che devono essere nuovo impulso per ripartire correggendo ciò che non va. Non bisogna aver paura dell’azione. È questo il punto centrale: l’azione, il fare, l’impegno, il coraggio di andare. Bisogna prepararsi, meticolosamente e con serietà e una volta arrivato il momento della prova bisogna agire, mettere in campo le proprie doti, dar vita a tutto ciò per cui si è lavorato, bisogna sprigionare tutte le energie confidando nella correttezza del lavoro fatto per costruire il risultato. Se a ciò seguirà anche la vittoria, il raggiungimento di un obiettivo, il superamento di un limite, la soddisfazione sarà immensa perché i nostri sforzi saranno stati ripagati. Se ciò non sarà … ricominciamo a correre. Raffaele Matteucci 32 IL FIERAMOSCA NOVEMBRE 2014 2014 2014 NOVEMBRE NOVEMBRE IL FIERAMOSCA 33 Scuola Scuola “Pegaso”, giornale del “Casardi” quest’anno speciale sulla Poesia Q uest’anno l’ottavo numero di Pegaso verte sul tema universale della POESIA. Vi starete certamente chiedendo, cari lettori, il perché di questa scelta. La letteratura ci mostra come la Poesia sia lo strumento migliore per far fluire le nostre emozioni e trasmetterle a chi legge. Se leggerete questo numero noterete che, nel corso dell’anno scolastico appena trascorso, il nostro Liceo ha conferito particolare importanza a questo linguaggio autentico, esortando gli alunni ad esprimersi in tale maniera ed a confrontarsi per tirar fuori la propria creatività. Questo giornale si propone di farvi scoprire un mondo, in realtà, molto più vicino di quanto possiate pensare perché potete trovarlo in ognuno di voi, nell’universo delle vostre emozioni. “Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore: sono queste le cose che ci tengono in vita”. (Arianna Corsini, V E L.C. - Erika Sciannamea, IV A S.U.) Il divenire dell’interiorità La libertà, il viaggio, l’amore, il dolore, il pathos, il decadimento morale: quale forma artistica potrebbe sintetizzarli al meglio e renderli universali, se non la poesia? La poesia, la stessa che, nel corso degli eventi, è diventata la sintassi delle emozioni. Nella composizione di una poesia, più che in un testo in prosa, nulla è lasciato al caso: l’accurata ricerca dei termini, la scelta dello schema metrico da utilizzare, le figure retoriche da adoperare, la punteggiatura, minuziose caratteristiche che mostrano il mondo del poeta, in particolare quello volto ad una dimensione introspettiva. Egli attraverso i versi riesce a denudarsi dell’aurea di inespugnabilità, tipica di ogni personalità da decifrare, e a smembrare tutte le sue immagini interiori. (Angela Federica Rubino, IV B S.U) GIORNALE SCOLASTICO a cura degli allievi del Liceo Classico, delle Scienze Umane e Musicale “A. Casardi” - Barletta Anno scolastico 2013/14 n.8 Il “Furor mathematicus” a perdersi nella Poesia “Perché dite che il numero non è poesia? Un grande poeta, che si chiamava Goethe, ha cantato il contrario, contando i piedi dell’esametro sulle morbide carni femminili. E se interrogate un musicista, vi dirà che non c’è armonia senza numeri. Forse è per questo che la maggior parte dei poeti e dei musicisti sanno fare così bene i loro conti”. (Alessandro Varaldo, scrittore) David Eugene Smith, La poesia della matematica e altri saggi, “la poesia è creazione, finzione: e la matematica è stata definita da un suo ammiratore come la più sublime e la più meravigliosa delle finzioni”. Astrazioni e intuizioni umane sì, ma anche strumenti di decifrazione della realtà. (Stefania Mennea, V D L.C.) Quando la Poesia La Poesia è… nasce dal niente La poesia è conosciuta come il miglior modo di raccontare i propri pensieri e i propri sentimenti e di diverso tipo sono le modalità di esprimere una poesia: una di queste è la musica con la quale gli artisti possono esprimere se stessi, i loro amori, la loro rabbia e il loro disprezzo: proprio di questa rabbia, di questo disprezzo si occupa la musica rap. Il rap nasce come fulcro di un movimento culturale più grande chiamato ‘hip-hop’, nato negli USA, verso la fine degli anni Settanta, pur se negli anni Novanta l’hip-hop iniziò a diversificarsi e a svilupparsi in una forma più complessa, dando origine al rap che ora è famoso in tutto il mondo. Essa è un tipo di musica che si sviluppa specialmente per strada, caratterizzata da un linguaggio crudo, senza censure di alcun genere, molto diretto nei confronti di chi lo ascolta, composta per poter dire tutto ciò che si prova, liberamente, senza essere oppressi dal mondo esterno. (Francesco A. Balducci, II B L.C.) “… Non scrivete poesie d’amore, perché sono le più difficili… ma scrivete di cose comuni”… Paolo Polvani ha catturato l’attenzione dei ragazzi con le sue liriche per la loro naturalezza, per la leggerezza delle parole che hanno trasmesso una sensazione piacevole, per il fatto che ha tirato fuori splendide composizioni da oggetti comuni che sono davanti ai nostri occhi ogni giorno, ma che nelle sue composizioni fanno sembrare il mondo migliore. Ha citato Benigni ne “La tigre e la neve” dicendo “di non scrivere poesie d’amore, perché sono le più difficili… Ma di scrivere di cose comuni”. È proprio questo che lui fa: scrive di un tram, di una sciarpa, di una casa, ma riesce sempre a far emergere il lato poetico in qualsiasi oggetto, dal quale risulta evidente la bravura del poeta. Ha suscitato l’interesse di noi studenti, il pubblico più difficile e più critico tra tutti e ci ha immerso nel mondo della poesia e ci ha incoraggiati dicendo che tutti possono scrivere, tutti possono entrare in questo fantastico mondo di cui lui già fa parte. (Marika Scelzi III, A L.C. - Angela Daloiso, III A L.C.) Ma la tua eterna estate non dovrà svanire Posso paragonarti a un giorno d’estate? Tu sei più amabile e più tranquillo. Venti forti scuotono i teneri germogli di Maggio. E il corso dell’estate ha fin troppo presto una fine. Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo, e spesso la sua pelle dorata s’oscura; ed ogni cosa bella la bellezza talora declina, spogliata per caso o per il mutevole corso della natura. Ma la tua eterna estate non dovrà svanire, né perder la bellezza che possiedi, né dovrà la morte farsi vanto che tu vaghi nella sua ombra, quando in eterni versi al tempo tu crescerai: finché uomini respireranno o occhi potran vedere, queste parole vivranno, e ti daranno vita. (W. Shakespeare, 18) Renato Russo Piazza Marina 52 (centro storico) La Poesia come incontro con la realtà. “Ci sarà nel mondo uno che di mestiere trova le parole giuste? Che le sa mettere in un modo che, quando gli batte forte il cuore a lui, fa battere il cuore anche a quell’altro? Quel giorno decisi di fare il poeta”. (Roberto Benigni) 34 IL FIERAMOSCA NOVEMBRE 2014 Giuseppe Lagrasta (preside del liceo “Casardi” e animatore del giornale d’Istituto “Pegaso”) è il nostro poeta più accreditato presso l’antologia dei lirici pugliesi, come attestato da Ettore Catalano, Raffaele Crovi, Daniele Giancane ed altri. Come poeta Lagrasta non è di facile lettura, cominciando dall’uso che fa delle parole sulle quali lavora di bulino come un orefice su una collana di lapislazzuli che inanella uno dietro l’altro. Nel suo linguaggio Lagrasta è immaginifico, incontenibile, metaforico, labirintico, visionario; è un provocatore con la deliberata voglia di stupirti, coinvolgerti, stordirti, impressionarti. E tesse una trama fittissima, una ragnatela nella quale impania l’ordito della sua vena ispirativa senza farsene avvedere e sbaglieresti se volessi capire tutto subito, mentre devi avere pazienza e leggere e rileggere le sue poesie, per assimilarne l’intuizione creativa attraverso una ritmica ossessiva musicalità, come negli ultimi versi della sua prima composizione: senza niente come gocce d’acqua nel corpo con un livido sangue nelle vene. Io, una spugna nuda arsa dal sole; oppure della sua ultima: Così la narrazione buia… mi ha insegnato ad essere nulla… perché sono della stessa sostanza di cui son fatti i sogni… i sogni… i sogni… Per capire meglio la sua poesia, rileggiamo Giancane - il suo più penetrante referente - quando gli assegna, fra le fonti ispirative, Kierkegaard, Campana, Celin, Kafka, Borges, Bokowski ed altri. Che egli non assimila in un’unica lezione portando avanti un discorso ispirativo unitario, ma che tramuta in caleidoscopici cangianti scenari nelle diverse raccolte liriche che costellano la sua fertile bibliografia, nelle quali soggettive pulsioni distillano - di volta in volta - frammenti poetici che l’autore assembla in poemetti fantasmagorici dove egli porta la sua tecnica oltre gli schemi tradizionali, soprattutto nell’uso di una aggettivazione reduce da alchimie avanguardistiche e che solo il corretto uso interpretativo della semantica potrebbe aiutarci a decifrare. NOVEMBRE 2014 Lupo di Mare al mare (lido bella venezia) Lit. Pietro Mennea 4 BARLETTA tel. 0883 885 040 www.lupodimarebarletta.it [email protected] IL FIERAMOSCA 35 Storia Recensione Un nobile cavaliere tedesco del 1566 sepolto nella Cattedrale di Barletta “Il Maestro”, Francesco Lotoro L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI PRESENTA IL LIBRO DI THOMAS SAINTOURENS DEDICATO AL PIANISTA BARLETTANO di Giuseppe Savasta di Luciana Doronzo I n occasione del Giovedì Santo, quando la tradizione religiosa, mi portava a visitare le Chiese, era immancabile la mia sosta nella Cattedrale, dove tra una preghiera e l’altra, mi soffermavo a contemplare una lapide bilingue in latino e tedesco. Questa era situata nel secondo pilastro della navata centrale, verso l’altare maggiore ed era in marmo bianco, intarsiata di marmo nero per dare risalto ad uno scudo quadripartito con due aquile e due rose disposte a scacchiera, sullo stemma vi erano due elmi: uno a tronco di cono, tipico dei Teutonici, l’altro piumato con visiera alla latina. Eccone le epigrafi: HIC SEPULTUS GENEROSUS COMES / DE BARBI ET MILIMGEN PROFECTUS / ISTIS PROVINCIIS CONTRA TURCAM / CUM GENEROSO DOMINO IACOPO / ANNIBALE COMITE IN EMPS REGIS / HISPANIORUM CONSILIATORE ET / TRIBUS MILIS MILITUM / GERMANORUM TUTORE QUI OBIT / MENSIS AUGUSTI UNDECIMA HORA / MDLVI AETATIS SUE ANNO XXIII / CUIUS ANIMA IN DEO VIVAT / AMEN HIC LIGTBEGRABEN DER / WOLGEBORNHER CARL GRAVE / UND HER ZU BARBY UND / MILMILIMGENWELKER WIDER / DEN ERBFEIND DER / CHRISTIANHHAIT MIT DEM AUCH / WOLGEBORN HERN IACOB / HANNIBAL GRAVEN ZU DER EMPS / KONIGLICE MAISTATZU / HISPANIARHAT UND UBER ZEHEN / FENLHEIN TEUTSKRIEGSWOLK / OBERSTEIN DER GERSTORBEN IST / DEN FIERTEN TAG AUGUSTI UM / DIE AILIFTE UHRN ANNO MDLXVI / SEINES ALTERS IM XXIII IARE DER / SELEN GOTT GENADIG SEIN / WELLS / AMEN Questa la traduzione letterale dell’epigrafe in tedesco: Qui giace sepolto il nobile Carlo Conte di Barby e di Milingen il quale partito contro il nemico della cristianità assieme al nobile Iacopo Annibale conte di Emps consigliere del re di Spagna e comandante di tremila uomini morì il quattro agosto all’ora undecima dell’anno 1566 all’età di ventitré anni. Della sua anima Dio sia misericordioso. Amen. Tale lapide non ebbi più modo di vederla, perché la Cattedrale rimase chiusa per molti anni a causa dei restauri e degli scavi archeologici e, anche qualche anno dopo la riapertura non c’era più. Poi all’improvviso ricomparve, ma non era più quella autentica in marmo bianco intarsiata in nero, bensì una copia riprodotta sue due pietre e situata nella navata sinistra, verso l’abside. Confidenzialmente venni a sapere, forse dallo stesso protagonista, che l’originale fu portata a Mullingen al castello di Barby e insieme alla soprascritta traduzione dal tedesco, mi fu data una piantina geografica dove era segnata la detta località. Nota storica: la presenza delle truppe tedesche e spagnole a Barletta si inquadra nella guerra della cristianità contro i Turchi di Solimano il Magnifico, che minacciava le vie marittime del commercio europeo nel Mediterraneo, avendo già preso Rodi ai Gerosolomitani e scacciato i Cavalieri di Malta, che ebbero le loro sontuose sedi a Barletta. Inoltre i Turchi si erano gettati sull’Ungheria, avevano preso Buda e assediato Vienna (1529) e si erano alleati con Francesco I di Francia per combattere gli Spagnoli di Carlo V con l’intento di impadronirsi dell’Italia. Terra e mare… gusto celestiale “S e tutti questi musicisti fossero sopravvissuti, la cultura umana e il mondo musicale del XX secolo si sarebbero sviluppati in modo diverso”. Durante la Seconda Guerra Mondiale il compositore polacco Jozef Kropinski scriveva opere musicali a lume di candela nascondendosi ogni notte nella sala di sezionamento cadaveri del Lager di Buchenwald, sapeva di essere al sicuro poiché persino le SS preferivano tenersi alla larga da quel posto inquietante; Kropinski scrisse oltre 400 opere ma solo 111 di esse sopravvissero con lui e il suo violino durante la marcia della morte nel marzo 1945, molte opere le abbandonò nel Lager, altre le bruciò per riscaldarsi dal freddo. Il giovane ingegnere e musicista polacco Alexander Kulisiewicz, uomo dalla memoria eccezionale deportato a Sachsenhausen, quasi impazzì a causa dell’eccezionale sforzo di memorizzare le oltre 750 canzoni clandestine che i suoi compagni di prigionia affidarono al suo cervello, milioni di note e parole che non smetteva un attimo di mormorare come un mantra, per non dimenticarle. Auschwitz, Dachau, Mauthausen Stutthof, Majdanek, Buchenwald, Treblinka, Janowska sino ai Campi aperti dai giapponesi in Manciuria e Thailandia, dai francesi in Algeria e Tunisia e dai britannici in Kenia, Sudafrica e persino sull’Himalaya: nessun Campo di concentramento civile o militare nei luoghi più sperduti del mondo in guerra è mai riuscito a soffocare la musica che scorre nel cervello e nel cuore dei musicisti. Nel libro Il Maestro dello scrittore francese Thomas Saintourens (Edizioni Piemme, 2014 - traduzione da Le Maestro - edito da Stock Paris, 2011) il protagonista di questa storia è il pianista barlettano Francesco Lotoro, definito dallo scrittore “eroe silenzioso che un giorno scoprì di avere una missione ossia trovare e riportare in vita la musica creata in tutti i Campi di concentramento dai musicisti deportati”. Due anni fa il giornalista israeliano Menachem Gantz scrisse sulla famosa testata giornalistica Yedioth Ahronoth: “Difficilmen- ristorante - pizzeria Via del Duomo 29 tel. 0883 332 816 osteriaalduomo.it 36 IL FIERAMOSCA Barletta cell. 338 4913465 [email protected] Via Mura del Carmine 15 tel. 0883 955 680 ristorantedasciali.it Il maestro Francesco Lotoro al pianoforte (FOTO DI FERRUCCIO CORNICELLO) NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 te si riesce a pensare a un progetto musicale più gigantesco. Si tratta di uno dei progetti più splendidi e commoventi che si possano immaginare nella Storia della musica. Il lavoro del pianista Lotoro fa rabbrividire, provoca dolore e suscita riflessione, tuttavia porta con sé anche un grande ottimismo”. Da quasi 30 anni Lotoro gira il mondo, visita biblioteche, rovista ininterrottamente archivi, incontra sopravvissuti o loro figli e nipoti, sino a oggi ha meticolosamente raccolto migliaia di partiture scritte nei Campi di concentramento ma lui continua ostinatamente a cercare e suonare la musica dei deportati fino all’ultimo frammento recuperabile. “Se tutti questi musicisti fossero sopravvissuti, la cultura umana e il mondo musicale del XX secolo si sarebbero sviluppati in modo diverso”, spiega Francesco Lotoro, oggi è difficile comprenderlo da uomini liberi ma quando si è vicini alla morte le forze umane raddoppiano e, nel momento più tragico della Storia, l’uomo ha trovato forza e lucidità per scrivere musica. Soprattutto per i musicisti ebrei deportati, essi realizzarono che non sarebbe rimasto nulla di loro tranne la loro musica, il loro testamento del cuore e dell’ingegno. Come scrisse il compositore Viktor Ullmann a Theresienstadt, non siamo rimasti seduti a piangere sulle sponde dei fiumi della Babilonia, non ci siamo chiusi nel lutto ma abbiamo cantato, suonato, scritto musica, consapevoli che il Reich sarebbe stato distrutto e il fascismo sarebbe crollato ma il popolo ebraico, nonostante la catastrofe della quale fu testimone e vittima, sarebbe sopravvissuto”. Thomas Saintourens racconta l’opera del pianista di Barletta in un libro molto scorrevole, scevro da leziosità e sentimentalismi; dal piccolo studio nel quale il maestro semplicemente annega in migliaia di opere e documenti e audio-videocassette da sbobinare alle giornate passate sul pianoforte a studiare e memorizzare centinaia di opere recuperate dall’oblìo del Lager, dalle nottate passate sul computer a stendere intere partiture in collegamento con l’inseparabile amico di ventura Paolo Candido agli innumerevoli aneddoti talora divertenti e talora drammatici (la valigia piena di partiture rubata all’aeroporto di Barcellona, la registrazione del quaderno musicale di Heilbut nell’afoso luglio 2009 a Foggia con 43 gradi, l’esaurimento dopo aver suonato e registrato la colossale VIII. Sinfonia per pianoforte di Schulhoff, il figlio del sopravvissuto che ritrova un pezzo scritto nel Lager da suo padre tra le carte del pianista). Il libro Il Maestro di Thomas Saintourens è stato presentato giovedì 13 novembre presso il Salone degli Affreschi dell’Università degli Studi di Bari; alla conferenza di presentazione parteciperanno il Rettore dell’Università degli Studi di Bari Antonio Felice Uricchio, l’assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli, il giornalista Costantino Foschini, ha moderato Guido Regina (ordinario di Chirurgia vascolare presso l’Università degli Studi di Bari). L’attore e regista Gianluigi Belsito ha letto stralci del libro su accompagnamento chitarristico di Domenico Mezzina. IL FIERAMOSCA 37 Presentazioni Presentazione “Con il nastro rosa” Storie di donne che si sono riprese il futuro I l Palazzo della Prefettura presso il Real Monte di Pietà a Barletta, “illuminato in rosa”, ha ospitato la presentazione del libro del Prof. Francesco Schittulli e del giornalista RAI Aldo Forbice “Con il Nastro Rosa - Un viaggio di Lisa e di altre donne alle prese con il cancro al seno”, organizzato dalla LILT Sezione Provinciale BarlettaAndria-Trani con il patrocinio della Provincia di Barletta- Il Presidente Nazionale della Lega Andria-Trani, del Comune di Italiana per la lotta contro i tumoBarletta e della Asl BAT. ri, Francesco Schittulli (FOTORUDY) Schittulli ha al suo attivo oltre 300 pubblicazioni scientifiche ma questa volta il lavoro a quattro mani curato dal giornalista Forbice ha raccolto le testimonianze di molte donne che hanno vinto la battaglia contro il cancro al seno affidandosi all’oncologo pugliese. Ne è scaturito una sorta di romanzo che ruota attorno a una protagonista principale, Lisa (naturalmente il nome non corrisponde alla realtà) la cui storia si intreccia con il vissuto di altre donne. Forbice racconta il loro dolore, le loro angosce, il senso di morte che pervade la mente prima ancora del corpo e, infine, la lotta per farcela. Una malattia che destabilizza non solo l’universo femminile, ma anche quello familiare e sociale e, per questo motivo, accanto all’oncologo si ha bisogno di un forte supporto psicologico. Ma il libro non è solo un voler narrare le esperienze di donne ammalate e guarite dal tumore al seno, ma è l’occasione per il senologo-oncologo Schittulli, Presidente nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (proprio alle Sezioni provinciali della LILT, lo stesso autore ha deciso di devolvere il ricavato che spetta a lui dalle vendite), per fare il punto della situazione in tema di ricerca e strategie e sensibilizzare tutte le donne a una maggiore prevenzione, visto che oggi giorno le percentuali di guarigione sfiorano il 90%. L’evento, di grande rilevanza sociale, è stato inserito a pieno titolo nell’edizione 2014 della Campagna “NASTRO ROSA” (testimonial l’attrice Nicoletta Romanoff) finalizzata a diffondere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce nella lotta contro i tumori al seno, sensibilizzando l’intera società civile ad una raccolta fondi che possa supportare efficacemente la concreta attività posta in essere da oltre 90 anni dalla LILT coniugabile con una grande rete di solidarietà dove operano numerosissimi volontari. Impegno a tutto campo della Sezione Provinciale BarlettaAndria-Trani della LILT con una operazione di generosità che da tempo intende approfondire le conoscenze in ambito oncologico e offrire tutte le informazioni in tema di stili di vita correttamente sani da adottare e controlli diagnostici da effettuare, strumenti indispensabili per riuscire a sconfiggere la malattia in oltre l’80% dei casi, salvando così la vita a circa 70/80mila persone l’anno. L’Associazione LILT - ha evidenziato S.E. Clara Minerva Prefetto di Barletta-Andria-Trani - si adopera affinché il segnale malattia sia colto senza drammi e affrontato con realismo facendo affidamento con fiducia sulle risorse dell’organismo umano e sulla ricerca medica. “Sono lieta di aver messo a disposizione il Palazzo di Governo per ospitare la serata organizzata dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori che da più di novant’anni Da sinistra il prof. Francesco Schittulli, il prefetto Clara Minerva, il presidente della provincia Francesco Spina, la giornalista Floriana Tolve e il presidente LILT sezione provinciale di Barletta Michele Ciniero (FOTORUDY) 38 IL FIERAMOSCA Le ragazze dell’ASD Volley Barletta accompagnate dal presidente Gianni Cefola. Alla sua destra il prefetto Clara Minerva e il presidente LILT sezione provinciale di Barletta Michele Ciniero (FOTORUDY) Le ragazze dell’Audax Volley di Andria con il presidente Nicola Paradiso, il presidente LILT sezione provinciale di Barletta Michele Ciniero e il prefetto Clara Minerva (FOTORUDY) lavora infaticabilmente nel campo della prevenzione oncologica” ha affermato il Prefetto Minerva sottolineando come il punto di forza dell’iniziativa sia nel contributo delle donne che ce l’hanno fatta perché hanno lottato con determinazione, volontà e impegno. “Come Prefetto e come donna - ha precisato - credo nella prevenzione e ritengo di assoluta importanza l’azione di sensibilizzazione della LILT. Sono certa che le strategie messe in campo dalla LILT riusciranno nel tempo ad essere sempre più vincenti nel tutelare la salute della donna, in sinergia con la ASL, dalle insorgenze di patologie tumorali”. Parole di elogio per l’efficace iniziativa sono state espresse dal Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani Francesco Spina, dal Sindaco di Trani Gigi Riserbato e dal Vicesindaco di Barletta Anna Rizzi Francabandiera. “La prevenzione non è condanna ma salvezza”, ha evidenziato Michele Ciniero Presidente LILT Sezione Provinciale di BarlettaAndria-Trani traducendo così sul territorio della Sesta Provincia Pugliese le linee guida della LILT, Ente Pubblico riconosciuto di Notevole Rilievo, presieduta da 14 anni da Schittulli e che opera sotto la vigilanza del Ministero della Salute. “Risulta ancora molto difficile sensibilizzare le persone sulla necessità di una corretta prevenzione e quindi controlli periodici” ha aggiunto Michele Ciniero plaudendo il lavoro, spesso oscuro e ignorato ma di fondamentale importanza, dei 25mila volontari appositamente formati e sostenuti dagli oltre 800mila Soci della LILT. L’evento è stato moderato dalla giornalista Floriana Tolve. Nel corso della piacevole conversazione con il prof. Schittulli le attrici Mariella Parlato e Michela Diviccaro hanno letto alcuni stralci del libro accompagnate dalla violinista Lucia Somma. Per l’occasione intervenuti gruppi di volontarie della LILT e delle AMAZZONI e le atlete dell’ASD VOLLEY BARLETTA e dell’AUDAX VOLLEY ANDRIA con i rispettivi Presidenti Gianni Cefola e Nicola Paradiso. Degno di nota il connubio tra la LILT e il mondo dello sport, in particolare il Volley, partner d’eccezione per una nobile causa, con testimonial simpatiche, vivaci e battagliere come le giovani protagoniste Da sinistra l’attrice Mariella delle squadre di pallavolo. Numerose le associazioni Parlato mentre legge alcuni strale gli sponsor privati che hanno ci del libro. Alle sue spalle il prof. collaborato alla organizzazione Francesco Schittulli (FOTORUDY) dell’iniziativa di solidarietà che ha suscitato il plauso del pubblico in considerazione della straordinaria presenza del prof. Francesco Schittulli, della sua grande professionalità e umanità. “Con il Nastro Rosa” è dedicato alle donne che “con la loro dignitosa sofferenza, mi hanno insegnato il valore dell’amore per la vita umana” ha detto l’oncologo. Una frase che spicca nelle prime pagine del libro, di quelle storie di donne che si sono riprese il futuro. Il palazzo della Prefettura “illuminato in rosa” (FOTORUDY) NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 IL FIERAMOSCA 39 Arte Se si tagliano anche i Patronati Notevole sconcerto ha suscitato la paventata norma inserita nel Disegno di Legge di Stabilità 2015 (art. 26, comma 10) con la quale si prevede una pesante riduzione delle risorse che finanziano l’attività dei Patronati di assistenza sociale. I suddetti Enti, di emanazione sindacale, assicurano gratuitamente a tutti i cittadini, soprattutto ai meno abbienti, una serie di servizi in campo previdenziale, specie in questi ultimi tempi nei quali l’invio delle più svariate domande di prestazioni ad Inps, Inail, ecc., vengono gestite in via esclusiva telematicamente (si calcola che questo avvenga per circa il 90% delle domande medesime) in un Paese in cui il tasso di alfabetizzazione informatica è tra i più bassi del mondo occidentale. Va ricordato, inoltre, che il finanziamento dei Patronati è previsto da una legge che dispone il prelievo di una quota percentuale dal salario di ogni lavoratore per cui il “capitolo di bilancio” statale da cui esso proviene è, come dire, “blindato” e non può essere utilizzato per altri scopi (non è legale, cioè, farne altro uso, mentre i 150 milioni che si vorrebbero tagliare dovrebbero inopinatamente andare alla fiscalità generale). Tutto ciò posto, le conseguenze di una tale disposizione, se realmente applicata, sarebbero soprattutto tre: - il venire meno di una insostituibile salvaguardia gratuita per milioni di lavoratori e pensionati; - una ricaduta fortemente negativa sui livelli occupazionali degli Operatori dei Patronati, specie nell’attuale fase di recessione economica e di disagio sociale in cui versa il Paese; - un parallelo riverbero negativo sull’attività degli Enti previdenziali che si vedrebbero privati di un indispensabile e qualificato apporto sinergico. Per questo motivo tutti i Patronati si sono mobilitati ed hanno promosso una campagna di sensibilizzazione con una raccolta di firme tuttora in corso, ed hanno anche scritto al Presidente della Repubblica per ottenere la cancellazione di una norma che è palesemente iniqua ed illegale. Su questo argomento anche il Comitato Inps della nostra Provincia di Barletta Andria Trani, ha votato, lo scorso 4 novembre, un ordine del giorno di solidarietà e di adesione alla detta campagna di sensibilizzazione dei cittadini, inviandolo al presidente del Consiglio, ai presidenti di Camera e Senato, al prefetto. Arte Promossa e organizzata da «Artepoesia», a cura del giornalista Franco Lamonaca, è stata inaugurata venerdi 10 Ottobre, alle ore 18, presso la Galleria del Teatro Comunale Curci di Barletta, con la presenza di artisti di Barletta e Trani la 18ª edizione della Rassegna di Arte e di Poesia «Premio Barletta Provincia»: l’annuale appuntamento d’incontro e confronto di autori del nostro territorio, nato nel 1997 con tale denominazione, sull’onda di grande entusiasmo, fortemente alimentato dal sen. Borraccino, che, alla testa del popolare «Comitato di Lotta Barletta Provincia», da lui stesso pensato, programmava e attuava coinvolgenti strategie e «battaglie» per l’ottenimento dell’agognato «decreto» istitutivo della tanto ambìta e sospirata provincia. Barletta, 10 ottobre 2014. Galleria del Teatro Curci, inaugurazione della 18a edizione del Premio Barletta Provincia. Da sinistra: Marianna Schiaroli, Trani; Vanna Dadamo, Barletta; Antonietta Fioravante Esperti, Barletta; Franco Lamonaca, Barletta; Sara Pinto, Barletta; Giuseppe Paolillo, Barletta; Teresa Piccolo, Barletta; Maria Pia Garrinella, Barletta; Tommaso De Cillis, Trani; Antonella Palmitessa, Barletta Premio Barletta Provincia alla diciottesima edizione di Stefania Patella L e vetrate della Galleria “Maestri Gallo” del Teatro Comunale Curci si sono aperte alla 18a edizione della Rassegna d’Arte e di Poesia “Premio Barletta Provincia”: manifestazione organizzata da “Artepoesia” e curata come sempre dal suo fondatore - il giornalista pubblicista Franco Lamonaca - con il patrocinio della Città di Barletta, del Consiglio Regionale della Puglia e della Provincia di Barletta Andria Trani. Forme, colori, tecniche tematiche della più svariata creatività, hanno trasformato ancora una volta questa galleria in un crogiuolo d’emozioni, facendone ormai un focale punto d’incontro e confronto delle varie tendenze artistiche e poetiche contemporanee, la cui presenza annuale, segna già una radicata tradizione d’ulteriore apporto culturale al nostro territorio. In merito alla recente Rassegna d’Arte e di Poesia “Premio Barletta Provincia” in programma da venerdì 10 a domenica 19 ottobre presso la Galleria del Teatro Comunale Curci, è bene evidenziare l’importanza dell’iniziativa, nell’ottica dell’apporto culturale che aggiunge all’immagine della città, la cui Amministrazione Comunale dà per questo il patrocinio, assieme alla Regione e alla Provincia. La “Rassegna” nata nel 1997, anche come concorso artistico-poetico si è sempre distinta per la valida partecipazione d’autori locali e della Puglia, e si è sempre svolta presso la Galleria del Curci, tranne la quarta edizione, svoltasi in forma speciale presso i saloni del Castello, con la presen- Consiglio Regionale della Puglia 18IONE EDIZ za dell’allora sindaco di Castrovillari: città che ambiva al ruolo di provincia assieme a Barletta. Per molte edizioni la Rassegna si è valsa anche della BARLETTA - 10/19 OTTOBRE 2014 pubblicazione di un’elegante antologia, e vanta pure VERNI CE · VENERDI 10 · ORE 18 uno speciale annullo postale figurato. Inoltre, ha presentato nel suo ambito significativi eventi, come l’antologica retrospettiva alla memoria di Michele Chieco e l’omaggio a Michele Genovese nel centenario della nascita. Va altresì sottolineato che per il concorso di arte e poesia hanno fatto parte delle giurie i docenti: Antonia Borgia Languino, Mimmo Dalba; Paolo Desario, Luigi Di Cuonzo; Cosimo Dipace; Michelangelo Filannino; Giuseppe Lagrasta; Buonaventura Maniello di Canosa di Puglia; Ruggiero Mascolo; Giuliano Rotunno; Giuseppe Tàngaro di Andria, Concetta Villani e Paolo Vitali. Tutti nomi che non lasciano ombra alcuna sull’impegno e la serietà orgnizzativa della manifestazione giunta quest’anno alla diciottesima edizione. Teresa Piccolo, “Il bacio”, olio su tavola Abramo Ferrara presidente del Comitato Provinciale INPS Barletta Andria Trani 40 IL FIERAMOSCA Antonella Palmitessa, “Cattedrale di Trani”, olio su tela NOVEMBRE Antonio Cilli, “Retro dello storico Palazzo della Marra”, olio su tela, cm. 100x70 2014 NOVEMBRE 2014 Giuseppe Paolillo, “Beatrice”, ferro forgiato saldato IL FIERAMOSCA 41 Enigmistica UN AGENTE REALE È SEMPRE CON TE. Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca A schema risolto, riportando nelle caselle della riga in calce le corrispondenti lettere dei numeri segnati, si saprà chi è la pluripremiata concittadina in fotografia, autrice di quattro volumi. Noi di Reale sappiamo come proteggere il tuo mondo. Perché è anche il nostro. Ecco perché puoi affidarti alla nostra Agenzia, che offre ai propri Soci assicurati serietà, professionalità e attenzione continua. 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Finanziario t. 0883 310 457 - Filannino t. 0883 571 571 - Galante t. 0883 532 241 - Lattanzio t. 347 645 7257 Rizzitelli t. 339 420 6003 16 25 33 35 15 22 30 32 14 21 27 29 Agenzia generale del Nord Barese: BARLETTA - Corso Garibaldi, 142 - tel. 0883 532 982 13 24 26 42 12 13 26 42 50 46 53 52 59 (Soluzione a pag. 45) Orizzontali Verticali 1. Parlare a lungo con alto tono. - 10. Si dà metaforicamente per arginare abusi e sprechi. - 19. Innalzare, edificare. - 20.* Lo era la Cantina della Sfida. - 22. Saluto arabo. - 23. Resa, restituita. 24. La città della Reggia. - 25. Le paghe degli operai. - 26. Bagno di vapore e doccia fredda. - 27. Gruppo montuoso dell’Appennino siculo. - 28. È fatto per il poppante. - 29.* C’era anche quello di Ciccio Mininni. - 30. Il “De” degli irlandesi. - 31. Le donne di Algeri. - 32. L’Onnipotente. - 33. Si lavano l’un l’altra. - 34. Il persistente battito dei tamburi. - 35. Dieci arabi. - 36. Pura, illibata. - 37. Un nome molto patriottico. - 38.* La Sesta Provincia in sigla. - 39. Lo statista egiziano della guerra dei Sei giorni. - 40. È così la testa del testardo. - 41. Il prefisso che anticipa. - 42. Priva di veleni. - 44. Andate. - 45. Fa il suo percorso fra filo e rotaie. - 46. Lo stesso che ascesso. - 47. Presa da mania. - 52. Il territorio del monarca. - 53. Diecimila metri quadrati. - 54. Un’animata discussione. - 55. Antica ed importante città cinese, centro della rivolta coloniale all’inizio del XX secolo. - 56.* Ci sono pure quelli di Santa Maria e di San Giacomo. - 57. Mitigare, calmare. - 58. Identifica il sistema industriale veneto. - 59. Resa priva di rilievi. - 60. Le reti dei trolleybus. 1. È gracchiante e per niente poetico. - 2. Uno stabilimento destinato alla conservazione dell’olio. - 3. Venuto meno alla resistenza. - 4. Il cantante Fossati. - 5. La turchina di Pinocchio. - 6. Lungo arco di tempo. - 7. La seconda nota. - 8. La Town capoluogo delle Isole Vergini Britanniche. - 9.* La benzina già in Piazza Tramvia e a Sette Frati. - 10.* Il concittadino Ettore, gran collezionista di Claudio Villa. - 11. Arricciate, ispide. - 12. Una stretta insenatura costiera. - 13. Il cuore del croato. - 14. L’aragonese duchessa di Bari. - 15.* Noto lido balneare di Margherita di Savoia, su via Barletta. - 16. Il Papa santo che si festeggia il 10 settembre. - 17. Torna con le lettere imbrogliate. - 18. In modo eccelso, per eccellenza. - 21. Ufficiale con una stelletta. - 24. Gazzarra, confusione. - 25. Firmare abbreviato. - 27. Il composto di latticini e gelati. - 28. Una tinta proprio dei metalmeccanici. - 30.* Il nome di d’Azeglio. - 31. Siccità, secchezza. - 33.* Quella di Torre Tonda è sul sito della Cantina Sociale. - 36. Né rossi, né bruni. - 38. Ardentemente desiderosi. 39. Riunione o spettacolo continuo, senza interruzioni. - 41. Il parco di Vienna. - 43. Il gioco ippico della schedina. - 45. Si pianta per ripararsi. - 47. La fabbrica delle Cinquecento. - 48. Quella Marina, sullo Ionio di Catanzaro, è luogo di turismo balneare. - 49. Una società quotata in borsa. - 50. Fa stare proprio in cresta all’onda. - 51. Non sono credenti. - 52. Quasi introvabili. - 54. 551 romani. - 55. Mezzo covone. - 57. Pistoia. - 58. Novara. NOVEMBRE 2014 IL FIERAMOSCA 43 Brevi di sport Atletica Finale di stagione positivo per la Bat Triathlon 30,00 euro Confermata l’imbattibilità stagionale, riconquistata la vetta della classifica. Vince e regala spettacolo al pubblico presente il Barletta calcio a 5, che surclassa (10-2) il Conversano al Paladisfida “Mario Borgia” e conquista la quarta affermazione (più un pareggio) in cinque gare ufficiali. I biancorossi possono vantare anche il miglior attacco e la seconda difesa meno perforata del girone E. Tutto facile per il quintetto di Roberto Chiereghin, superiore dallo “start” sino al “game over” per capacità tecniche, tattiche e caratteriali rispetto alla formazione barese. Alessio Severino (foto) ha segnato 3 reti. Il Futsal Barletta torna alla vittoria Il Futsal Barletta, dopo due sconfitte consecutive, non lascia scampo all’Isernia conquistando tre punti importanti sia per la classifica che per l’autostima del gruppo. Partita tatticamente perfetta per i biancorossi di Leo Ferrazzano, che studiano i punti deboli dell’avversario per sferrare una “mazzata” veramente singolare (5-1). Soluzione di pag. 43 I R T E O P T A 59 56 53 46 42 A C T O R U A S I R L E O C V 36 29 26 23 19 2 M 33 O E 3 V 4 I 5 F 6 47 S R O I F 13 A C 48 P S 49 E S T S N A C A M D O N A M S A C S O E R E 7 R U S 50 T A 51 L 58 A T I D 40 A 37 I I R 34 A 31 20 8 R 9 E E T 21 I R E G 10 E T I O C 55 A T U T U L I A R R A L G I S 25 13 R 52 A R O 12 I E 28 A P 46 V B R 11 S 50 O N 44 R A A 42 E A 24 R 26 60 A C A A 8 T 54 27 T A 31 I A A S 25 A 30 N D I F S IL FIERAMOSCA 1 S A N O S I D 57 E M S I A L P 22 R O O D I T T I T 39 S E 19 A A S O 32 T 21 I T I 35 E O N 43 P 9 A D N B A 22 14 I E T I S E T O N A M E R P 41 O L E A 59 R T 45 L R 52 E A S D E 53 I B 38 O R E L A V 15 A M R I E T N N E R O N A L 16 I R I A M T 17 E 18 2014 P NOVEMBRE O NOVEMBRE 2014 CALENDARIO IN OMAGGIO AGLI ABBONATI 29 44 IL FIERAMOSCA P intestati a EDITRICE ROTAS s.r.l. via Risorgimento, 8 76121 Barletta (BT) P • l'abbonamento può essere richiesto telefonicamente allo 0883 536 323 o via fax allo 0883 535 664 oppure via e-mail all'indirizzo: [email protected] • il prezzo di un abbonamento annuale è di euro 30,00 per l'Italia, euro 85,00 per l'Europa ed euro 110,00 per le Americhe • il prezzo di copertina è di euro 3,00; il prezzo degli arretrati è di 4,50 per ciascun numero • il pagamento è anticipato e si può effettuare a mezzo: – conto corrente postale n. 13433701 – bonifico bancario IBAN: IT34 B057 8741 3500 3957 2000 043 – assegno bancario – vaglia postale Una strepitosa vittoria per il Barletta calcio a 5 41 COME ABBONARSI Marzocca Gaetano (4° 1h 05 min 03 sec) e Musti Paolo (7° 1h 05 min 24 sec) portano a casa due piazzamenti sotto le due cifre, dando lustro a tutto il team. Ottimi i piazzamenti anche per il resto della compagine con Savino Damato 61°, Mauro Napoletano 62°, Savio Dicorato 87° e Flore Diego 110°. Prossimo appuntamento a Barletta il 23 novembre con la prima edizione della “Ciemme Duathlon Barletta” che vedrà il team di casa nelle vesti di società organizzatrice dell’evento; sono previste due gare: il duathlon sprint (4,5 km di corsa, 20 km di bici e 3 km di corsa), alla quale possono partecipare i professionisti del triathlon; e il duathlon supersprint promozionale (2,5 km corsa - 10 km bici - 1 km corsa) destinato a tutti coloro che vorranno cimentarsi per la prima volta in questa faticosa e allo stesso tempo affascinante nuova disciplina sportiva. Calcio a 5 A ti costa solo Reduci dalla buona prestazione al Campionato Nazionale di Duathlon Classico di Seclì (10 km corsa, 40 km bici e 5 km corsa) di domenica 19 ottobre, i portabandiera del team nostrano non si fanno trovare impreparati al penultimo appuntamento della stagione svoltosi ad Alberobello dove si è disputata la sesta edizione del Duathlon dei Trulli- Trofeo dei Santi Medici (5km corsa, 20 km bici e 2,5 km corsa) valevole quale Campionato Regionale Individuale. Nello splendido scenario dei trulli 130 atleti si sono messi alla prova su un percorso selettivo e in condizioni meteo non proprio agevoli dando vita al magico spettacolo dello sport. Ai nastri di partenza sei dei centotrenta hanno combattuto e sofferto per la maglia del team Bat Triathlon. Si tratta di una manifestazione spettacolare e che si svolgerà lungo il Lungomare Pietro Paolo Mennea, che come location ottimamente si presta per organizzare questa complessa ed articolata attività sportiva. Il fatto che giungeranno nella nostra città molti atleti naturalmente accompagnati da amici e familiari, oltre che essere un fatto positivo da un punto di vista ricettivo e ristorativo, servirà a pubblicizzare al meglio la nostra bellissima città. 45 L’autore del mese L’angolo della poesia MESSINESE, IL POETA BARLETTANO CHE NON HA DIMENTICATO LA SUA CITTÀ di Paola Russo R affaele Messinese, poeta barlettano, ci ha segnalato due sue recenti pubblicazioni, una raccolta di poesie, Quaderno d’erba e una fiaba Aristea e il giardino del Drago. Quaderno d’erba A distanza di 4 anni dalla pubblicazione di Versibolario, l’antologia personale che copriva un arco trentennale della mia produzione poetica, la presente raccolta rappresenta un tentativo di compensazione, una chiusura ideale del ciclo creativo iniziato nei primi anni Ottanta e portato a compimento, attraverso varie riscritture e revisioni, nella prima decade di questo secolo. Le presenti poesie, appartenenti alla stessa temperie creativa ma inizialmente orfane dell’aura di crestomazia attribuita alla precedente raccolta, tentano un riscatto dalla loro condizione di “poesie in attesa” grazie alla loro natura più istintiva, in un certo senso, più libera, forse meno “barocca” e “celebrativa” o cerebrale. La scelta di distribuirle in cinque sezioni risponde a un criterio arbitrario, giustificabile solo dalla loro intrinseca matrice sensoriale, dall’appartenenza agli stati elementali fondamentali, a cui si ispirano o si ispirarono inconsciamente nel loro nascere. I cinque elementi in cui si rispecchiano le poesie ne rappresentano anche un filo semantico, una sorta di tacito discorso che lega una poesia all’altra senza vincolarle a temi, ma unicamente a sensi/significati, assonanze empatiche. Nato a Barletta nel 1960. Laureato in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di Bari, attualmente è docente di inglese in un Istituto Tecnico di Catania. È stato docente a contratto presso l’Università degli Studi di Catania. Nel 1994 ha pubblicato il libro di poesia “Oltre le mani”, (Cultura Duemila Editrice, Ragusa). Nel 2000 ha vinto la VII Edizione del Concorso Letterario “Raccontami una fiaba”, con il racconto “Aristea e il giardino del Drago”. Nel 2005 ha ottenuto il primo premio nel Concorso di Poesia “Piero Zucco”. Nel 2010 pubblica Versibolario, antologia personale delle poesie comprese nel periodo 1980-2010. Un suo racconto, “Paesaggio di bambola” viene selezionato nel 2012 per la pubblicazione sui dispositivi digitali nella collana Storiebrevi del gruppo L’Espresso. Tra i suoi molteplici interessi, oltre alla scrittura e alla didattica delle lingue, si segnalano il cinema, la grafica, i fumetti e le nuove tecnologie. In tale ambito si colloca la pubblicazione del libro Il laboratorio linguistico multimediale (2012). Tutte le sue opere, anche in formato ebook, sono disponibili sul sito ilmiolibro (gruppo L’Espresso), su lafeltrinelli. it e su Amazon. Ada Roggio E intanto il tempo se ne va E intanto il tempo se ne va. Vola via la nostra età, gli anni sbiaditi, pagine ingiallite, foto sfocate, vite mancate. E intanto il tempo se ne va. Ricordi di un passato che non può ritornare. Forse potevi migliorare il corso dei tuoi anni… il ricordo degli errori [che hanno segnato la tua vita. Quel che noi siamo, tu ed io, oggi… E intanto il tempo se ne va… ogni giorno saluto la mia vita, è una grande partita, di gioia e di dolori, sorrisi, pianti, senza un attimo di stanchezza, intanto che il tempo se n’è andato… Sentinella Sentinella mezza sera questa vita è una galera. Sentinella mezzanotte le stelle sono assorte. Sentinella innamorata la tua vita è una frittata. Sentinella più non posso il tuo amore al primo posto. Sentinella colorata tu sei tutta abbozzolata. Sentinella punto e basta aspettare cosa costa. Sentinella sorridente la tua vita è effervescente. Sentinella spazientita non morderti le dita. Sentinella, sentinella specchiati con la luna, conta le stelle nel mare e lasciati amare. Vorrei un mondo di cioccolata Notte senza fine Voglio la pace. La pace tra i popoli. Voglio la pace. La pace vera la pace fatta di verità, sorrisi. Voglio la pace. La pace. Acqua trasparente, cielo sereno, mare calmo, sapore antico della terra, manto lussureggiante delle stelle della notte. Voglio la pace. La pace con i sorrisi dei bambini, fatti di carezze della mamma, di sorrisi inebriati di donna. Voglio la pace. La pace senza dolore, senza inquietudine, senza combattere, senza brutalità. Voglio la pace. Voglio, la pace che tutti rincorriamo da tempo. Pace. Quando la notte scende. Quando l’oscurità ti prende. Quando tutto ha un sapore amaro. Quando non senti più dire: ti amo. Quando non hai più carezze. Quando non hai più un sorriso. Quando non ti guardano più in viso. Quando tutto si spegne. Quando non ti resta più niente. Quando lotti per respirare. Quando ti han fatto tanto male. Quando il tramonto scende, l’aurora sale… Quando un magone ti prende. Quando non senti più dolore. Quando guardi il mare. Quando vedi una stella brillare. Quando spunta il sole al mattino. Quando ti sorride un bambino, specialmente quand’è di tuo figlio... Ci sono tempeste, uragani, alluvioni... nel tuo cuore un tramestio di emozioni, Vorrei un mondo di cioccolata, con tanta panna montata, con scagliette di torroncino, e tenerti sempre per me vicino. Vorrei il mondo in allegria, una simpatica ironia, senza materialismo, senza antagonismo. Solo una via ben delineata, quella di essere amata. Voglio la pace Il nostro facebook Aristea e il giardino del drago La fiaba Aristea e il giardino del Drago ripropone alcuni tra gli elementi più classici delle fiabe di magia: una principessa curiosa che infrange un divieto, un drago terrificante che si aggira in un giardino fatato. È una fiaba che insegna l’umiltà e il rispetto delle promesse. Una fiaba come tante altre, che, in cambio di un briciolo di attenzione, ti aiuterà a crescere. 46 IL FIERAMOSCA 2 agosto 1974, anniversario della battaglia di Canne, in una sbiadita foto di quarant’anni fa. Il presidente dell’Azienda di Soggiorno, dr. Ruggiero Dimiccoli, durante il suo intervento. Da sinistra, il comandante della 3a Regione aerea, gen. Annoni, il sindaco, avv. Tupputi, l’on. Matarrese, il gen. Ludovico ed il comm. Pizzuto (FOTO CALVARESI) NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 IL FIERAMOSCA 47 Vernacolo Movimento Poeti Barlettani Promotore RINO DILILLO Via Cadorna, 16 - Barletta - cell. 349 3977326 - tel. 0883 512255 (martedì e venerdi dalle 18:00 alle 20:30) INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI Archeoclub di Barletta 348 3739839 Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) 0883 331002 L’investimend [email protected] Archivio della Memoria e della Resistenza (c/o Castello) 0883 578644 Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620 Aufidus - Ass. inform. turistica 339 3218439 Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607 di Rino Del Vino Stè na crejs mondiale, jej p’ rimidiè quas tutt i matejn i sold minut, (chidd ramos), satt all’automabl stok a manè, (L’invest). Chù di jun me ditt ca i sold di chert e manè, jej le ditt: “chidd di chert a maje sa picck assè e, vi dejck pircè” (sand nu piccol penzionat). Giè com mi dann a misat, …sciiijpp a prima scippàt l’Irpef, l’Ilor, poj l’Imu…rtecc a iuc a tuc chiù a luc, u ghes, u condominje, a spazzatur e, … chiù di na fregatur, …dò, ci non stè bun equilibrat, cisè ci s’arrejv all’alta mesat. Comunque ci stà creis vulejm superè, chidd e qett sold l’ama fè aggirè. Ci i disoccuppat disagiat, addivendnn di-sa-gi-tàaat. (u memm l’ucchje). Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) FOTORUDY SERVIZI SOCIALI I vicchj anteich dicev’n: “C’ sfrebbich li vecchje e rifebbrich, non fallisc mè”, vist ca i vicchj fabbricat, di 100-200 ann, a Varrett e for Varrett, stann a scufflè e, … jè inut’l ca ngolche dun si stè a, … gràaattè… non zi sap mè, a ci pot capitè, …!? Speriam mè…!? L’investimento C’è una crisi mondiale e io per rimediare, quasi tutte le mattine le monetine (ramate), sotto le auto, stò a buttare (le… investo). Più di uno m’ha detto che: “I soldi di carta devi buttare”. Io gli ho detto che: “Quelli di carta a me son pochi assai e, vi dico perché”. (Sono un piccolo pensionato). Già come mi danno la mesata, … scìiipp la prima scippata, l’Irpef, l’Ilor, la Iuc, la Tuc, l’Imu… più la luce, il gas, il telefono, il condominio, la spazzatura e, più di una fregatura, se non si sta ben equilibrati, chissà, se s’arriva all’altra mesata. Comunque se questa crisi vogliamo superare, quei quattro soldi li dobbiamo far gi-ra-re. Poiché, se no i disoccupati disagiati, diventeranno: di-sa-gi-tàati. (mamma l’occhio) A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) Casa di riposo “R. Margherita” Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) Consultorio familiare “Insieme…” Curia Arcivescovile Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 527859 0883 310230 0883 521686 0883 522446 0883 310293 0883.510181 0883 572557 0883.310387 0883 520395 0883 531274 0883 518002 GOS Laboratorio urbano tel. 0883 310214 - fax 0883 576156 ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128 Sert 0883 577302 Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460 TAXI - AUTOAMBULANZE E TRASPORTO INFERMI A.S.L. BT - centralino 0883 577111 AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443 Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924 Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836 O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000 NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale 329 0536112 U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788 Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469 0883 531274 Cantina della Sfida 0883 532204 Castello 0883 578620 Centro Culturale Zerouno 0883 333807 C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170 IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331 Lega Navale 0883 533354 Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374 Parco Archeologico di Canne 0883 510993 Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860 URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414 POSTI TELEFONICI PUBBLICI Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22 0883 534305 SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO Acquedotto (Servizio Guasti) 800 735735 Scoppio (Servizio Trasporto Urbano) 0883 518554 Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 - 1530 Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400 Cimitero 0883 510675 Comune - centralino 0883 578111 Corpo Forestale dello Stato1515 Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800 Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21 Gas (Servizio Guasti) 800 900999 Guardia di Finanza - servizio di pubblica utilità117 - Gruppo Barletta 0883 531081 Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130 Polizia di Stato - soccorso pubblico 113 Polizia Commissariato 0883 341611 Polizia Locale - Pronto intervento 0883 332370 Polizia Stradale 0883 341711 Polfer 0883 521502 Poste Italiane 0883 536097 Prefettura - centralino 0883 539111 Pronto Intervento 118 Pronto Soccorso A.S.L. BT 0883 577781 Protezione Civile 0883 578320 URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050 Soccorso ACI 116 Soccorso Pubblico 113 Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222 I vecchi antichi dicevano: “Chi sfabbrica il vecchio e rifabbrica, non fallisce mai”, visto che i vecchi fabbricati di 100, 200 anni a Barletta e, fuori Barletta, stanno per crollare … è inutile che qualcuno si stia a …grattare… non si sa mai a chi può capitare…!! Speriamo mai…! 48 IL FIERAMOSCA NOVEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 IL FIERAMOSCA 49 ORARIO FERROVIARIO fino a dicembre 2014 BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA Da Barletta a Bari: 4.42 4.43 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.40 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30 7.52 8.30 8.50 10.42 10.59 11.36* 12.44 12.56 13.37* 13.48* 14.02 14.10* 14.22 14.43* 15.02* 15.22 15.57 16.10* 16.46* 17.04* 17.16 17.43* 17.46 18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.03* 21.36* 21.44* 22.16* 22.39 22.52 23.03* Da Bari a Barletta: 0.01 0.15 4.00 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00 8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.30 12.38* 13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.45 14.04* 14.10* 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05* 16.35 16.42 17.05 17.15 17.35 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 19.40 20.15 20.30 21.19 21.33* 21.40 22.06 22.13 23.09* Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo *= il servizio si effettua anche la domenica Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.47 5.11 6.02* 6.43* 6.53 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50* 8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.31 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08* 14.21 14.48* 14.54 14.57 15.08* 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.30 17.37 18.02 18.22 18.45* 18.57* 19.50 20.26 21.02 21.13 21.21 22.06 22.21* 22.28 22.53 22.58 23.57* Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.48* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.46 7.10 7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.13 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.14* 14.20* 15.18 15.38* 16.17* 16.22* 16.33 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25 19.46* 20.14* 20.19* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32* Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21 (Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa). CHIESE: orari Ss. Messe STAZIONI DI SERVIZIO TURNI FESTIVI MESI NOVEMBRE e DICEMBRE 2014 Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30 Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00 22-23 Novembre TURNO A 13-14 Dicembre TURNO B 26Dicembre IP ESSO ESSO TAMOIL ESSO via L. Da Vinci via R. Margherita p.za 13 febbr. 1503 via S. Samuele via Trani 29-30 Novembre 20-21 Dicembre 27-28 Dicembre AGIP IP ERG TOTALERG TOTALERG 8-9Novembre via Canosa via Trani via Parrilli lit. di Ponente via Barberini 15-16 Novembre 8Dicembre 25Dicembre TURNO C 6-7Dicembre TURNO D ERG AGIP IP IP Q8 via Canosa, 84 via Foggia via Andria lit. di Ponente via Trani 50 IL FIERAMOSCA ERG ERG TOTAL AGIP Q8 via R. Margherita via Violante via Andria via Trani via Foggia SS 16 sabato sera domenica BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 CARMINE 17.00 via Mura del Carmine CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 OSPEDALE CIVILE 9.00 PURGATORIO 19.30 9.00 19.30 corso Garibaldi S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. ANDREA 18.30 9.00 10.30 11.30 18.30 via M. Bruno S. BENEDETTO 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. CATALDO 10.00 20.00 via Mura S. Cataldo S. DOMENICO 19.30 19.30 corso Garibaldi, 198 S. FILIPPO NERI 1110 7.30 9.30 11.30 19.00 via Mons. Dimiccoli, 116 S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00 via Cialdini, 70 S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth S. NICOLA 19.00 8.15 11.00 19.30 via Canne, 195 12.15 S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. RUGGERO 7.30 via Cialdini SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00 via Canosa, 143 SANTA M. MAGGIORE 11.00 via Duomo SANTO SEPOLCRO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. CROCIFISSO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. TRINITÀ 19.00 10.00 11.00 19.00 via Palmitessa, 38 NOVEMBRE 2014