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quattro debiti di gratitudine
SCRITTI DI NICHIREN DAISHONIN VOLUME 7 QUATTRO DEBITI DI GRATITUDINE Riguardo al mio presente esilio1, vi sono due cose molto importanti. La prima è che provo una grande gioia. La ragione è la seguente: questo mondo è chiamato shaha sekai. Shaha significa sopportazione e per questo il Budda è chiamato Nonin (colui che sa sopportare). Nel sistema di mondi shaha vi sono dieci milioni di monti Sumeru, dieci milioni di soli e di lune e dieci milioni di quattro continenti e, fra tutti questi, il Budda ha fatto il suo avvento nel mondo centrale con un monte Sumeru, una luna, un sole e quattro continenti. Il nostro paese, il Giappone, è un'isoletta situata in un angolo remoto a nord-est del paese in cui apparve il Budda. Ad eccezione dei mondi shaha, le terre delle dieci direzioni sono tutte terre pure i cui abitanti hanno un cuore gentile e non insultano né odiano i santi e i saggi. Questo paese invece è abitato da uomini colpevoli delle dieci azioni malvagie2 e dei cinque peccati cardinali, privi di pietà filiale e di === 1. Esilio a Ito nella penisola di Izu, dal 12 gennaio 1261 al 22 febbraio 1263. 2. Dieci azioni malvagie: sono elencate nel Kusha ron: uccisione, furto, rapporti sessuali illeciti, menzogna, adulazione (o parlare a sproposito), diffamazione, avidità, collera, stupidità (o idee distorte). 129 rispetto per i monaci; espulsi dalle terre pure, essi sono caduti nei tre cattivi sentieri e, dopo innumerevoli kalpa, sono nati in questo mondo. Tuttavia, poiché non hanno eliminato le tendenze del cattivo karma delle esistenze precedenti, continuano ancora a commettere le dieci azioni malvagie e i cinque peccati cardinali, disprezzano i santi e i saggi, mancano di pietà filiale e di rispetto per i monaci. Per questo motivo, quando il Budda Shakyamuni fece il suo avvento nel mondo, alcuni mescolarono veleno nel suo cibo o cercarono di fargli del male con vari mezzi, spade e bastoni, elefanti impazziti, leoni, tori infuriati o cani selvatici; altri lo accusarono di aver violato delle donne o dissero che era un uomo vile o un assassino. Alcuni quando lo incontravano si coprivano il volto per non vederlo oppure chiudevano le porte e le finestre, altri riferirono al re e ai ministri che aveva idee distorte o che sparlava di persone eminenti. Questo si legge nel Sutra Daijuku (della Grande assemblea), nel Sutra del Nirvana e in altri sutra. Il Budda era innocente di tutte queste colpe. Tuttavia questo mondo è peculiare e difettoso in quanto vi nascono in gran numero persone con cattivo karma. Per di più, il Demone del sesto cielo ordisce intrighi affinché gli uomini di questo mondo non vadano nelle pure terre e coglie ogni occasione per compiere le sue perfide azioni. Sembra che i suoi intrighi abbiano in definitiva lo scopo di impedire al Budda di esporre il Sutra del Loto. La ragione è che il Demone del sesto cielo si rallegra delle persone che creano il karma dei tre cattivi sentieri e si rattrista quando creano il karma dei tre buoni sentieri3. Inoltre, non si rattrista tanto per le persone che creano il karma dei tre buoni === 3. Tre buoni sentieri: tre sentieri di collera, umanità e cielo, in contrasto con i tre cattivi sentieri: inferno, fame e animalità. 130 sentieri, quanto per coloro che aspirano ai tre veicoli4; e non si dispiace molto per quelli che aspirano ai tre veicoli, ma si affligge moltissimo per le persone che creano il karma della Buddità e sfrutta ogni occasione per ostacolarle. Sapendo che la persona che ascolta una sola frase o una sola parola del Sutra del Loto raggiungerà sicuramente la Buddità, il Demone del sesto cielo si angustia terribilmente e ordisce piani affinché abbandoni la fede nel sutra, servendosi di vari stratagemmi per ostacolarla. L'epoca in cui visse il Budda Shakyamuni era certamente un'epoca impura, ma le cinque impurità5 erano solo all'inizio e [il Demone] temeva il potere del Budda; eppure, anche in un'epoca in cui l'avidità, la collera, la stupidità e le false opinioni degli uomini non erano ancora molto diffuse, alcuni brahmani della "Scuola delle canne di bambù" uccisero il venerabile Maudgalyayana, il primo per i poteri occulti; il re Ajatashatru attentò alla vita del "Più nobile del triplice mondo"6 scatenando un elefante impazzito; Devadatta uccise la monaca Utpalavarna7 che aveva ottenuto lo stato di arhat: il venerabile Kokalika8 diffuse calunnie su Shariputra, il primo per saggezza. Quanto peggiore doveva diventare il mondo a mano a mano che le cinque impurità aumentavano! E ora che siamo entrati in mappo, l'odio e la gelosia per coloro che hanno un minimo di fede nel Sutra del Loto sono === 4. Tre veicoli: studio, realizzazione, bodhisattva. 5. Cinque impurità: impurità dell'epoca, del desiderio, della società, del pensiero e della vita stessa. Sono menzionate nel capitolo Hoben del Sutra del Loto. 6. Più nobile del triplice mondo: titolo del Budda Shakyamuni. 7. Utpalavarna: monaca che ottenne lo stato di arhat sotto la guida di Mahaprajapati. 8. Kokalika: membro del clan Shakya, caduto sotto l'influenza di Devadatta, divenne nemico di Shakyamuni e calunniò Shariputra e Maudgalyayana. Si dice sia caduto vivo nell'inferno. 131 aumentati enormemente. Perciò il Sutra del Loto dice: «Se odio e gelosia verso questo sutra abbondano persino durante la vita del Budda, allora quanto peggiore sarà il mondo dopo la sua morte!»9. Quando lessi la prima volta questa frase, non pensai che sarebbe stato così terribile, ma ora ho capito quanto fossero corrette le parole del Budda, specialmente per quanto riguarda me. Io, Nichiren, non osservo i precetti né il mio cuore è libero dai tre veleni, ma poiché ho fede in questo sutra e desidero che anche gli altri formino un legame con esso, avevo pensato che forse il mondo mi avrebbe trattato gentilmente. Probabilmente, poiché siamo entrati nell'Ultimo giorno della Legge, anche i monaci che hanno moglie e figli hanno dei seguaci e così i preti che mangiano carne e pesce. Io, Nichiren, non ho moglie e figli, né mangio carne e pesce; sono incolpato unicamente per aver cercato di diffondere il Sutra del Loto. Benché non abbia moglie e figli, sono noto in tutto il paese come un monaco sacrilego e, benché non abbia mai ucciso nemmeno una formica o un grillotalpa, la mia cattiva fama si è propagata in tutto il regno. Senza dubbio la mia situazione è simile a quella di Shakyamuni che fu calunniato da molti brahmani durante la sua esistenza. Sembra che, unicamente perché la mia fede nel Sutra del Loto si accorda alle parole del sutra un po' più della fede degli altri, demoni maligni siano entrati nel loro corpo e li spingano ad odiarmi. Non riesco a esprimere la mia gioia al pensiero che una persona così umile, ignorante e senza precetti, sia menzionata nel Sutra del Loto predicato più di duemila anni fa, e che il Budda abbia profetizzato le persecuzioni che avrebbe subito. Sono già passati ventiquattro o venticinque anni dacché ho iniziato a studiare il Buddismo, ma è appena da sei o sette anni che credo sinceramente nel Sutra del Loto. Per di === 9. Sutra del Loto, cap. 10. 132 più, benché avessi fede, sia per negligenza, sia a causa degli studi e delle interruzioni per affari mondani, ogni giorno recitavo solo un fascicolo, un capitolo o il titolo. Ora pèro da più di duecentoquaranta giorni - dal 12 maggio dello scorso anno al 16 gennaio di quest'anno - penso di aver praticato il Sutra del Loto ventiquattro ore al giorno. Dico questo perché, essendo stato esiliato a causa del Sutra del Loto, ora lo leggo e pratico in continuazione sia camminando, sia stando fermo, seduto o disteso. Quale gioia più grande potrebbe esistere per chi nasce essere umano? È naturale che i comuni mortali, pur spronandosi a risvegliare in se stessi l'aspirazione all'Illuminazione e pregando per la prossima esistenza, non si sforzino per più di un'ora o due su ventiquattro ore, e solo dopo essersi ricordati di farlo. Quanto a me, sia che legga o non legga il Sutra, io pratico il Sutra del Loto senza dovermelo ricordare. Trasmigrando nei sei sentieri e nelle quattro forme di nascita10 per innumerevoli kalpa, a volte mi sarò sollevato in rivolta, avrò commesso furti o assalito le case di notte e sarò stato giudicato dal governante e condannato all'esilio o a morte a causa di questi delitti. Questa volta, sono stato accusato falsamente da uomini con cattivo karma a causa del mio ardente desiderio di propagare il Sutra del Loto e mi trovo in questa situazione. Certamente ciò mi sarà utile nella prossima esistenza. In questa ultima epoca difficilmente si troverà un'altra persona che pratichi come me il Sutra del Loto ventiquattro ore al giorno anche senza doverci pensare. C'è un'altra cosa di cui sono estremamente grato. Trasmigrando nei sei sentieri per innumerevoli kalpa, posso aver === 10. Quattro forme di nascita: quattro modi di venire al mondo: 1) nascere dall'utero; 2) da uova; 3) da umidità, come si pensava nascessero i vermi; 4) nascita per trasformazione: dèi ed esseri dei diversi inferni sarebbero rinati spontaneamente, senza intermediari. 133 incontrato numerosi sovrani ed essere diventato il loro ministro favorito o il reggente. Se è così, devono avermi concesso dei feudi e accordato tesori e appannaggi. Neppure una volta però ho incontrato un sovrano nel cui paese il Sutra del Loto fosse propagato, così che potessi udire il nome del sutra e praticarlo; mai è accaduto che fossi calunniato per averlo praticato e incontrassi un sovrano che mi facesse esiliare. Il Sutra del Loto afferma: «In innumerevoli paesi non sarà possibile udire nemmeno il titolo di questo Sutra del Loto, tanto meno sarà possibile vederlo, abbracciarlo e mantenerlo, leggerlo e recitarlo!»11. Perciò proprio le persone che mi hanno falsamente accusato e il governante [che mi ha esiliato] sono le persone con le quali ho il più profondo debito di gratitudine. Chi studia il Buddismo deve assolutamente ripagare i quattro debiti di gratitudine. Secondo il Sutra Shinjikan, il primo debito di gratitudine è quello verso tutti gli esseri viventi. Se non fosse per essi, non sarebbe possibile fare il voto di salvare innumerevoli esseri viventi. Inoltre, se non fosse per le persone malvagie che li perseguitano, come potrebbero i bodhisattva accrescere i loro meriti? Il secondo debito di gratitudine è quello per il padre e la madre: per nascere nei sei sentieri, è indispensabile avere dei genitori. Se uno nasce in una famiglia di assassini, di ladri, di gente che vìola le regole di condotta o di gente che offende la Legge, benché egli non commetta tali colpe, partecipa del loro karma. Quanto ai miei genitori in questa esistenza dandomi la vita mi hanno fatto diventare un credente nel Sutra del Loto. Perciò devo ai miei attuali genitori una gratitudine ancora più grande che se fossi nato nella famigli di Bonten, Taishaku, dei quattro grandi Re celesti o di un Re === 11. Sutra del Loto, cap. 14. 134 che gira la ruota12 e avessi ereditato il triplice mondo o i quattro continenti e fossi venerato dalle quattro categorie di credenti13 nei mondi umani e celesti. Il terzo è il debito di gratitudine dovuto al sovrano. Grazie alla benevolenza del sovrano, possiamo riscaldare il nostro corpo nelle tre luci del cielo14 e possiamo mantenerci in vita con i cinque cereali15 della terra. Per di più in questa esistenza ho potuto avere fede nel Sutra del Loto e ho incontrato un sovrano che mi ha permesso di liberarmi dalle sofferenze di nascita e morte in questa vita. Come posso stupidamente serbargli rancore per l'insignificante male che mi ha fatto? Il quarto è il debito di gratitudine dovuto ai tre tesori. Quando Shakyamuni si impegnò per innumerevoli kalpa nelle pratiche dei bodhisattva, accumulò ogni genere di fortuna e di meriti. I benefici che aveva ottenuto li divise in sessantaquattro parti, una delle quali la tenne per sé, mentre le altre sessantatre le lasciò in questo mondo: «Ci sarà un'epoca in cui predomineranno le cinque impurità, fioriranno le eresie e le persone che offendono la Legge riempiranno il mondo. Le innumerevoli divinità benevolenti private del gusto della Legge esauriranno la loro autorità e il loro potere. Il sole e la luna perderanno la loro luce, i draghi celesti non faranno cadere la pioggia e le divinità della terra diminuiranno la fertilità del suolo e alberi e piante, radici e foglie, fiori e === 12. Re che girano la ruota: sovrani ideali della mitologia indiana. Nel Buddismo, sono i re che governano il mondo con la giustizia e non con la forza. Posseggono trentadue caratteri distintivi e governano i quattro continenti che circondano il monte Sumeru girando la ruota ricevuta dal cielo al momento dell'incoronazione. La ruota può essere d'oro, d'argento, di rame e di ferro. 13. Quattro categorie di credenti: monaci, monache, credenti laici e laiche. 14. Tre luci del cielo: la luce del sole, della luna e delle stelle. 15. Cinque cereali: grano, riso, fagioli e due tipi di miglio. Cereali in genere. 135 frutti perderanno le proprietà medicinali e i sette sapori16. Anche i re che hanno osservato i dieci buoni precetti17 diventeranno avidi, collerici e stupidi, i figli non rispetteranno i genitori e si romperanno i legami dei sei parenti18. I miei discepoli, pur radendosi il capo, saranno ignoranti e senza precetti e, abbandonati anche dalle divinità tutelari, non avranno di che vivere. Per sostenere la vita di questi monaci e monache [lascio loro sessantatre parti dei miei meriti]». Inoltre, i benefici dello stato di Budda conseguito come effetto della sua pratica, li divise in tre parti di cui ne utilizzò per sé solo due: infatti egli avrebbe dovuto vivere fino all'età di 120 anni, ma morì dopo gli 80 anni, offrendo a noi gli altri 40 anni. Anche adoperando tutta l'acqua dei quattro oceani19 per stemperare l'inchiostro, bruciando tutti gli alberi e le piante per fare l'inchiostro, raccogliendo i peli di tutti gli animali per fare i pennelli e usando tutte le superfici dei mondi delle dieci direzioni come carta per descrivere la nostra riconoscenza, non potremmo mai ripagare il debito di gratitudine per il Budda. Quanto al debito di gratitudine per la Legge, la Legge è la maestra di tutti i Budda. I Budda sono rispettabili grazie alla Legge. Perciò, chi vuole ripagare il debito di gratitudine dovuto al Budda, deve ripagare il debito di gratitudine verso la Legge. Infine, per quanto riguarda il debito di gratitudine per il === 16. Sette sapori: dolce, pungente, acre, amaro, salato, stringente e sapore sottile. 17. Dieci buoni precetti: proibizioni contro le dieci azioni malvagie citate nella nota 2. Nascere re era ritenuto effetto della fortuna accumulata in esistenze precedenti osservando i dieci precetti. 18. Sei parenti: padre, madre, fratello maggiore, fratello minore, moglie, figlio o figlia. Secondo un'altra classificazione, sono: padre, figlio 0 figlia, fratello maggiore, fratello minore, marito e moglie. 19. Quattro oceani: secondo la visione indiana del mondo, circondano i quattro continenti. 136 prete, il tesoro del Budda e il tesoro della Legge sono invariabilmente perpetuati dal prete. Per fare un esempio, se non c'è legna da ardere, non c'è fuoco e, se non c'è terra, gli alberi e le piante non crescono. Allo stesso modo, anche se il Buddismo esisteva, senza i preti che lo hanno studiato e trasmesso, non avrebbe potuto propagarsi attraverso i duemila anni del Primo e Medio giorno fino all'Ultimo giorno della Legge. Per questo il Sutra Daijuku (della Grande assemblea) afferma: «Supponete che nel quinto periodo di cinquecento anni qualcuno tormenti monaci ignoranti e senza precetti accusandoli di qualche colpa. Sappiate che quell'uomo sta spegnendo la grande torcia del Buddismo». È veramente difficile ripagare il debito di gratitudine che dobbiamo al prete! Pertanto dobbiamo ripagare il debito di gratitudine ai tre tesori. Nel tempi antichi, c'erano santi come Sessen Doji, il bodhisattva Jotai,20 il bodhisattva Yakuo, il re Fumyo21 e === 20. Jotai: bodhisattva che appare nei Sutra Hannya. Egli non si curava di fama e ricchezza, ricercava solo la perfetta saggezza. Secondo il Sutra Daibon hannya, Jotai volendo diventare discepolo del bodhisattva Dommakatsu, ma non avendo nulla da dargli come offerta, cercò di vendersi al mercato. Il dio Taishaku, per metterlo alla prova, gli si presentò come un brahmano e disse che aveva bisogno di un cuore, di sangue e di midollo umano per eseguire un certo rito. Jotai accettò e si estrasse del sangue con un coltello. Mentre si accingeva a rompersi un femore per estrarne il midollo, la figlia di un ricco possidente dei dintorni lo fermò dichiarando che avrebbe provveduto lei a qualunque offerta fosse stata necessaria. Taishaku allora si rivelò e lodò la devozione di Jotai. 21. Fumyo: nome di Shakyamuni in un'esistenza precedente quando era impegnato nella paramita dell'osservanza dei precetti. Secondo il Daichido ron, il re Fumyo e altri 99 re (999 secondo altre fonti) furono catturati dal re Rokusoku (o Hanzoku) e stavano per essere decapitati. Il re Fumyo chiese a Rokusoku di concedergli di tornare al suo paese per mantenere fede alla promessa di fare offerte a un monaco. Rokusoku gli concesse sette giorni di grazia. Tornato al suo paese, Fumyo fece l'offerta al monaco, provvide alla successione e, dopo aver proclamato che mantenere le promesse è uno dei precetti più importanti, tornò da Rokusoku pronto a farsi decapitare. Rokusoku fu talmente impressionato dal suo comportamento, che lo rilasciò insieme agli altri re e si convertì al Buddismo. 137 altri. Tutti costoro offrirono (la propria vita), o dando il corpo in pasto a un demone, o vendendo il sangue e il midollo, o bruciando il braccio o offrendo la testa. I comuni mortali dell'Ultimo giorno invece, pur ricevendo i benefici dei tre tesori, non ripagano il debito di gratitudine. Come potranno mai raggiungere la Via del Budda? I Sutra Shinjikan, Bommo e altri affermano che coloro che studiano il Buddismo e ricevono il precetto della perfetta e immediata Illuminazione devono assolutamente ripagare i quattro debiti di gratitudine. Io non sono che un comune mortale ignorante il cui corpo è fatto di carne e sangue, non mi sono liberato neppure di una frazione delle tre categorie di illusioni, eppure, poiché per la causa del Sutra del Loto sono stato insultato, calunniato, attaccato con spade e bastoni e mandato in esilio, penso di potermi paragonare ai grandi santi che si bruciarono il braccio, si spezzarono le ossa e offrirono la testa. Per questo provo un'immensa gioia. La seconda cosa importante è che provo una grande sofferenza. Il quarto volume del Sutra del Loto dice: «Se una persona perversa, per malvagità d'animo, appare davanti al Budda per un intero kalpa e lo insulta continuamente, la sua colpa sarà ancora leggera, ma se qualcuno, anche con una sola parola cattiva, denigra i monaci o i laici che leggono e recitano il Sutra del Loto, la sua colpa sarà gravissima»22. Leggendo questa frase, la mia fede si risveglia, il mio corpo si ricopre di sudore e le lacrime mi scorrono dagli occhi come pioggia. Mi addolora il fatto che io solo, nascendo in questo paese, abbia fatto creare in una sola vita il peggior karma possibile a tante persone. Quelli che colpirono il bodhisattva Fukyo, se ne pentirono mentre erano ancora in vita, ma la loro colpa era così difficile da espiare che caddero === 22. Sutra del Loto, cap. 10. 138 nell'inferno Avichi per mille kalpa. Quelli che ora hanno fatto del male a me, non mostrano ancora il minimo rimorso. Descrivendo la retribuzione che tali persone riceveranno, il Sutra Daijuku (della Grande assemblea) dice: [Il Budda chiese] "Cosa pensate di una persona che fa sanguinare il corpo di mille, diecimila o centomila Budda? Ha commesso un grave peccato o no?". Il re Bonten rispose: "Se una persona fa sanguinare il corpo di un solo Budda, commette un peccato tanto grave che cadrà nell'inferno di incessante sofferenza. Il suo peccato sarà incalcolabilmente grave ed egli dovrà rimanere nel grande inferno Avichi per tanti kalpa che il loro numero non può essere calcolato nemmeno con le bacchette divinatorie. Di gran lunga più grave è la colpa della persona che fa sanguinare il corpo di diecimila o centomila Budda; nessuno può spiegare fino in fondo la gravità della sua colpa e della retribuzione, ad eccezione di un Budda". Il Budda disse: "Re Bonten, supponi che vi sia un uomo che per amor mio prenda la tonsura e indossi la tonaca ma non abbia mai ricevuto i precetti e quindi non li osservi: se qualcuno lo tormenta o lo colpisce con un bastone, commette una colpa ancora più grave"». Nichiren 16 gennaio 1262, segno ciclico mizunoe-inu. 139 Shion Sho Gosho Zenshu, pag. 935 Scritto il 16 gennaio 1262, a 41 anni, da Ito Destinato a Kudo Sakon-no-jo Yoshitaka CENNI STORICI - Nichiren Daishonin scrisse questo Gosho il 16 gennaio del 1262, all'età di 41 anni durante l'esilio di Izu. La lettera è indirizzata a Kudo Sakon-no-jo Yoshitaka suo discepolo, conosciuto anche come Kudo Yoshitaka, signore di Amatsu, nella provincia di Awa. Si ritiene che Kudo Yoshitaka si sia convertito agli insegnamenti di Nichiren Daishonin nel 1256 nella stessa epoca di Shijo Kingo e Ikegami Munenaka. Durante l'esilio del Daishonin, Kudo Yoshitaka mantenne una fede pura e continuò a mandare offerte al maestro. Rimase poi ucciso durante la persecuzione di Komatsubara nel novembre del 1264. I quattro debiti di gratitudine è l'unico Gosho ancora esistente indirizzato a Yoshitaka. Un anno e mezzo prima il Daishonin aveva sottoposto al governo il suo trattato Rissho Ankoku Ron (Assicurare la pace nel paese attraverso l'adozione del vero Buddismo). Gli adepti della setta Nembutsu, furiosi per le affermazioni del Daishonin sulla setta della Pura Terra, il 27 agosto del 1260 attaccarono la residenza del Daishonin. Fortunatamente Nichiren, avvertito, si era allontanato da Matsubagayatsu. L'anno successivo, tuttavia, a seguito delle calunnie dei preti Nembutsu, venne arrestato e, il 12 maggio, fu esiliato a Izu. 140