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MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO Con questo termine generico

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MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO Con questo termine generico
MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO
Con
questo
termine
generico
intendiamo
indicare
le
infezioni
respiratorie minori delle vie aeree che
comprendono:
Raffreddore comune
Faringo-laringiti
Tracheo-bronchiti
Sindromi influenzali
non rara l’associazione con la sinusite
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MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO
Queste forme sono caratterizzate da:
mucosite
ipersecrezione nasale e bronchiale
tosse
spesso febbre
cefalea
irritazione faringea
astenia
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Agenti eziologici coinvolti nelle malatie da
raffreddamento
Paramixovirus
Adenovirus
Rhinovirus
Coronavirus
Orthomixovirus
Metapneumovirus
Raffreddore
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Influenza
RAFFREDDORE
Il raffreddore è una malattia infettiva acuta benigna ed
autolimitantesi, caratteristica delle prime vie aeree e
distinta da alcuni sintomi specifici, quali: congestione
nasale ed uditiva, rinorrea, starnuti, tosse, faringodinia.
La febbre e i sintomi generali sono raramente presenti.
AGENTI EZIOLOGICI DEL RAFFREDDORE
Rhinovirus, Coronavirus, Adenovirus
TRASMISSIONE DEL RAFFREDDORE
Il raffreddore è molto contagioso. Il contagio avviene per
via aerea tramite le goccioline emesse con gli starnuti o i
colpi di tosse; anche le mani, infettatesi nel soffiare il
naso, possono trasmettere il virus.
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Infezioni respiratorie acute: flogosi vie aeree superiori
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38.
3
orale (C°)
Temperatura
I vari sintomi nel decorso clinico del raffreddore
Giorni dall'inizio della malattia
37.
7
37.
2
36.
8
0
1
Rinite
Mal di gola
Mialgia
Cefalea
Tosse
Inappetenza
Astenia
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2
3
4
5
6
7
8 9
10
E’ un raffreddore o un’influenza?
SINTOMO
RAFFREDDORE
Febbre
Rara
Mal di testa
Raro
Forte
Stanchezza
Leggera
Forte e precoce
Tosse
Rara
Persistente
Rinite
Caratteristica
Non frequente
Starnuti
Frequenti
Non frequenti
Gola Arrossata
Caratteristica
Non frequente
Dolori Muscolari
Rari
Frequenti
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INFLUENZA
> 38°C - esordio brusco
Come agire in caso di raffreddore?
• Occorre
mettersi il
più
possibile
a riposo,
preferibilmente a letto e, comunque, evitare di esporsi al
freddo, all’umidità, allo smog, al fumo di sigaretta.
• Per fornire sollievo alla mucosa e alleviare la secchezza
della gola, è bene umidificare l’aria dell’ambiente in cui si
soggiorna.
 Nell'alimentazione, assumere liquidi e minerali (succhi
di frutta, thè).
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Come agire in caso di raffreddore?
• Se il raffreddore persiste per più di dieci giorni, se è
accompagnato da febbre e se sono presenti altri sintomi,
è bene rivolgersi al medico.
• Terapia
sintomatica
antinfiammatori…)
(decongestionanti
nasali,
NB: evitare l’acido acetilsalicilico nei bambini al di sotto
dei 12 anni per rischio di incorrere in sindrome di Reye
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FARMACI UTILI in caso di raffreddore
ANTISTAMINICI:
Per os:
Polaramin AR (cnf) (OTC)
Zirtec (cpr) (SP)
desclorfeniramina
cetirizina
Spray nasali
Levostab (SP)
Livocab (OTC)
levocabastina
ANTISTAMINICI IN ASSOCIAZIONE per os:
Naristar (cpr) (OTC)
Reactine (cpr) (OTC)
cetirizina+pseudoefedrina
Neocoricidin (cnf) (OTC)
acido acetilsal.+clorfenamina+caffeina
Zerinol (cpr, supposte) (OTC)
paracetamolo+clorfenamina
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FARMACI UTILI in caso di raffreddore
ANTISTAMINICI IN ASSOCIAZIONE per os:
Zerinol flu (cpr efferv.) (OTC) paracet.+ clorfenamina+ac.ascorbico
Raffreddore-Med (cps, cpr efferv.) (OTC)
ac.ascorbico+ clorfenamina+caffeina+dimetofrina+
isopropamide ioduro+paracetamolo
Fienamina (cpr) (OTC)
clorfenamina+efedrina
PRODOTTI AROMATICI PER INALAZIONI:
Calyptol inalante (fiale per frizioni toraciche e suffumigi) (OTC)
eucaliptolo+ pino essenza + terpineolo+
timo essenza + rosmarino essenza
Fomentil (cpr efferv. per suffumigi) (OTC)
levomentolo+eucalipto essenza+timo
essenza+balsamo del Perù+benzoino del Laos
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FARMACI UTILI in caso di raffreddore
DECONGESTIONANTI NASALI:
antistaminico
Per uso sistemico:
sedativo x la tosse
Actifed (cpr, sciroppo) (OTC) pseudoefedrina+triprolidina
Actifed Composto (sciroppo) (OTC) pseudoef.+triprolidina+destromet.
Actigrip (cpr, sciroppo) (OTC)
pseudoef.+triprolidina+paracet.
Honey-Cold (cps molli, scroppo) (OTC)
paracet.+pseudoef.
Polaramin espettorante (sciroppo) (OTC)
desclorfeniramina+guaifenesina+pseudoef.
Solviflu (cpr) (OTC)
ibuprofene+pseudoefedrina
Triaminic flu (cpr efferv.) (OTC)
paracet.+feniramina+fenilefrina
Triaminic (cnf) (OTC)
caffeina+mepiramina+fenilpropanolamina+feniramina
espettorante
antistaminico
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FARMACI UTILI in caso di raffreddore
DECONGESTIONANTI NASALI:
Per uso topico:
Neorinoleina (spray e gel nasali) (OTC)
Otrivin (spray, gtt nasali ad e bb) (OTC)
xilometazolina
Actifed nasale (spray) (OTC)
Coricidin (spray) (OTC)
Rino Calyptol (spray, nebulizzatore) (OTC)
Vicks Sinex (spray, nebulizzatore, inalante) (OTC)
Argotone (gtt nasali) (SP)
oximetazolina
efedrina+argento vitellinato
Deltarinolo (spray) (OTC)
efedrina+nafazolina
Neo-synephrine (gtt nasali) (OTC)
fenilefrina
NTR (gtt nasali, nebulizzatore)
(fenilef.+tenildiamina+benzal.cloruro
antistaminico
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FARMACI UTILI in caso di raffreddore
DECONGESTIONANTI NASALI:
Per uso topico:
Paidorinovit (gtt nasali, pomata) (OTC)
efedrina+eucaliptolo+niaouli essenza
Rinazina (spray, gtt nasali ad e bb) (OTC)
Rinocidina (gtt nasali) (SP)
nafazolina
nafazolina+tirotricina
Rinofomentil (nebulizzatore) (OTC)
nafazolina+argento proteinato+niaouli essenza
Rinogutt (spray) (OTC)
tramazolina
Rinogutt antiallergico (spray) (OTC)
tramazolina+clorfenamina
Triaminic nasale (spray) (SP)
oximetazolina+clorfenamina
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CRITERI DI SCELTA
L'efficacia dei vari principi attivi è sovrapponibile, cambia solo la
durata d'azione:
- breve (4-6 ore) per fenilefrina e nafazolina (es. Neosynefrine,
Rinazina)
- intermedia (6-8 ore) per xilometazolina (es. Neorinoleina, Otrivin)
- lunga (8-10 ore) per oximetazolina (es. Actifed, Rinocalyptol,
Vicks Sinex).
La diversa durata d'azione condiziona la frequenza delle
somministrazioni:
3-4 volte al giorno per il primo gruppo di farmaci, 2 sole per quelli a
maggiore durata d'azione.
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Criteri di scelta
- I nebulizzatori (o spray senza propellenti) sono da preferire in
quanto, espellendo il farmaco in piccolissime goccioline, gli
consentono di disperdersi su una più ampia superficie della
mucosa nasale.
- La fenilefrina (es. Neosynefrine) è il farmaco con minori
effetti indesiderati a livello cardiaco e sul SNC, e risulta il
farmaco più indicato per i cardiopatici e gli ipertesi
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APPENDICE
Nella pratica clinica si riscontra una scarsa conoscenza circa l'azione
farmacologica dei decongestionanti nasali simpaticomimetici in
relazione alla loro struttura chimica.
Alla cosiddetta famiglia delle "fenilpropanolamine" appartengono i
beta-idrossi derivati di anfetamina e metanfetamina.
Infatti, l'aggiunta di un gruppo idrossilico sulla posizione  di
anfetamina e metanfetamina comporta la formazione di una serie di
molecole definite appunto fenilpropanolamine.
fenilpropanolamina
preparati imidazolinici
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Fenilpropanolamina e ictus emorragico
Diverse segnalazioni in letteratura hanno messo in
evidenza l'associazione tra l'uso di decongestionanti
nasali simpaticomimetici ed il rischio di accidenti
vascolari ischemici e/o emorragici in soggetti sani o
comunque privi di fattori predisponenti.
In particolare dati allarmanti emergono da un
recentissimo
studio
caso-controllo,
lo
Yale's
Hemorrhagic Stroke Project, circa l'uso di preparati
anoressizzanti e decongestionanti nasali a base di
fenilpropanolamina e rischio di ictus emorragico.
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Fenilpropanolamina e ictus emorragico
I risultati ottenuti da questo studio mostrano una
significativa associazione tra l'uso di fenilpropanolamina
ed aumento del rischio di ictus emorragico, rischio
risultato molto più elevato nelle donne.
Stima approssimativa del rischio individuale nella
popolazione femminile:
il numero minimo di soggetti esposti al farmaco per avere
un caso di ictus è di una su 107.000 donne esposte almeno
per 3 giorni al farmaco.
Estremamente basso in assoluto, tale valore diventa
preoccupante se si considera il contesto d'uso di questa
sostanza, ovvero il vasto impiego nella popolazione.
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Fenilpropanolamina e ictus emorragico
Dal 1969 al 1991 sono pervenute alla FDA più di 22
segnalazioni spontanee di ictus emorragico dopo
assunzione di preparati a base di fenilpropanolamina, e, tra
il 1979 ed il 1999, solo negli US sono stati pubblicati
almeno 30 case-report a riguardo.
Sulla base dei risultati dello Yale's Hemorrhagic Stroke
Project la FDA sta prendendo provvedimenti per
rimuovere dal mercato tutti i prodotti farmaceutici
contenenti la fenilpropanolamina
L'FDA ha diffuso un comunicato in cui richiede alle ditte
farmaceutiche produttrici di specialità contenenti
fenilpropanolamina di sospenderne la produzione e la
commercializzazione.
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Fenilpropanolamina e ictus emorragico
Negli Stati Uniti, la fenilpropanolamina è presente anche
nella composizione di prodotti dimagranti (da banco) alla
dose raccomandata di 75 mg al giorno (Acutrim,
Dexatrim).
In Italia, invece, non esistono prodotti dimagranti che
contengano la sostanza sotto accusa, ma la ritroviamo nella
composizione di diverse specialità medicinali (es.
Triaminic, Zerinol, Denoral, Temporinolo, Actidue Giornonotte, Nasomixin Spray) per il trattamento del
raffreddore, anche se con un dosaggio inferiore rispetto
alle specialità impiegate come dimagranti negli Stati Uniti.
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AVVERTENZE: decongestionanti nasali
L'ostruzione nasale se non trattata, può comportare
sequele come sinusiti ed otiti medie, indurre o peggiorare
disturbi del sonno, ed in soggetti predisposti possono
facilitare l'insorgenza di una rara ma grave complicanza
quale l'apnea ostruttiva.
Un'utilizzazione di questi farmaci mirata esclusivamente
al trattamento dell'evento acuto e, quindi, limitata nel
tempo, costituisce una corretta linea terapeutica da
seguire
per
garantire
un
miglioramento
della
sintomatologia clinica, prevenire le possibili sequele
respiratorie
e
ridurre
al
minimo
gli
eventi
indesiderati..………………………………………………………
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AVVERTENZE: decongestionanti nasali
I decongestionanti per uso locale (gocce e spray
nasali) dovrebbero essere impiegati alla minima dose
efficace, tenendo presente che possono passare
anche diversi minuti prima che facciano sentire il loro
effetto.
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AVVERTENZE: decongestionanti nasali
Se si ha bisogno di un'azione prolungata è meglio
ricorrere alle preparazioni decongestionanti per via
orale, che impiegono più tempo a esercitare il loro
effetto ma offrono una copertura prolungata nel tempo.
Se usati per più di 10 giorni e con parecchie applicazioni
al giorno, possono peggiorare il disturbo.
Infatti, se si sospende il farmaco dopo un periodo di uso
intenso, per reazione i vasi sanguigni della mucosa nasale
si dilatano in misura notevole, peggiorando la congestione
(fenomeno di rebound).
È oramai assodato che l'uso dei decongestionanti nasali
debba essere limitato ad un periodo non superiore a dieci
giorni per evitare il rischio di sviluppare una rinite
iatrogena.
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EFFETTI COLLATERALI: decongestionanti nasali
I decongestionanti simpaticomimetici dovrebbero essere
usati con molta cautela dalle persone che soffrono di:
- malattie cardiache (effetto cronotropo+, inotropo +)
- ipertensione (ulteriore aumento di P)
- ipertiroidismo (potenziamento iperattivazione adrenergica)
- diabete (glicemia)
- attenzione anche per le donne in gravidanza e in
allattamento (malformazioni al feto e ipercoagulazione nella madre)
- per i bambini è necessario seguire la posologia ridotta
indicata nei foglietti illustrativi.
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Effetti cardiovascolari:
I decongestionanti nasali simpaticomimetici, in quanto
tali, sono capaci di modificare la funzione di qualsiasi
organo che presenti un'innervazione adrenergica.
In primo luogo sono responsabili di effetti stimolanti
sull'apparato
cardiovascolare:
modificazioni
della
frequenza e del ritmo cardiaco, ipertensione arteriosa.
Gli effetti sono più evidenti in seguito a
somministrazione di preparati per uso sistemico (per os).
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Effetti cardiovascolari:
L'intensità è diversa tra i vari principi attivi: ad
esempio, l'efedrina è quella che possiede maggiore
attività eccitante centrale (SNC) e cardiovascolare
poichè presenta attività 1-agonista, più evidente che
si esplica a livello miocardico con effetti inotropi,
cronotropi e dromotropi positivi.…………
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Effetti cardiovascolari:
Le donne in periodo premenopausale sono maggiormente a
rischio di eventi ischemici a causa di continue variazioni a
livello ematico degli estrogeni che causano vasocostrizione
quando
il
livello
di
estrogeni
è
basso
ed
un'ipercoagulazione quando questo è elevato.
A riguardo sono stati riportati diversi casi di colite
ischemica in donne tra i 37 e 50 anni (periodo
premenopausale) che avevano fatto uso, per un periodo
inferiore ad una settimana, di un preparato orale
decongestionante della mucosa nasale a base di
pseudoefedrina.
È
quindi
ragionevole
supporre
che
l'effetto
vasocostrittivo della pseudoefedrina possa facilitare lo
sviluppo di una colite ischemica in pazienti suscettibili a
continue variazioni nel livello ematico degli estrogeni.
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Effetto sul sistema nervoso centrale:
I decongestionanti nasali simpaticomimetici possono
indurre uno stato di iperattivazione del sistema
nervoso centrale che generalmente si manifesta con
irrequietezza, cefalea, insonnia, tremori, e riduzione
dell'appetito.
L'iperstimolazione cerebrale a livello noradrenergico, in
alcuni casi, può essere anche molto più intensa e
procurare delirio, allucinazioni e convulsioni, condizioni
gravissime che richiedono interventi di terapia
d'urgenza.
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Effetto sul sistema nervoso centrale:
Tale fenomeno si verifica più frequentemente in
seguito ad assunzione di alte dosi di decongestionanti
adrenergici ed è più evidente in seguito ad assunzione
di composti dotati di struttura simil-amfetaminica,
come la fenilpropanolamina e l'efedrina che
attraversano con maggiore facilità la barriera
ematoencefalica raggiungendo elevate concentrazioni
a livello cerebrale.
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Effetto sull’apparato urinario:
L'effetto -agonista si esplica anche a livello della
vescica dove per aumento della chiusura dello sfintere
interno si crea un ostacolo alla minzione.
Ciò è particolarmente evidente e pericoloso nei
portatori di ipertrofia prostatica, per i quali l'uso di
questi farmaci è controindicato.
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Età pediatrica:
Numerose sono le segnalazioni sotto forma di case
report riguardo eventi avversi da decongestionanti
nasali come pseudoefedrina e fenilpropanolamina in età
pediatrica.
Raccomandazioni in caso di ostruzione nasale:
per favorire la respirazione del bambino spesso è
sufficiente umidificare l'ambiente, fare instillazioni o
lavaggi nasali con soluzione fisiologica; fare aerosol di
soluzione fisiologica tiepida se il bambino è grande.
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Età pediatrica:
Solo se l'ostruzione nasale è rilevante e compromette
l'alimentazione del bambino si può ricorrere all'uso dei
decongestionanti nasali.
L'uso di questi farmaci deve essere limitato come quantità
(1-2 gocce per narice non più di 3-4 volte al giorno) e come
durata (non più di 2-3 giorni).
Nei bambini sotto i tre anni i decongestionanti devono
essere utilizzati soltanto in casi selezionati, perché
possono ancora più facilmente provocare disturbi
cardiocircolatori e centrali.
Sono noti eventi avversi gravi anche per dosaggi
terapeutici come il caso di emorragia cerebrale in un
bambino che aveva assunto un preparato a base di
fenilpropanolamina.
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Gravidanza:
Quando è necessaria una terapia farmacologia
durante la gravidanza è opportuno scegliere
sempre il farmaco che a parità di efficacia sia più
sicuro - ossia privo di effetti collaterali per la
madre e soprattutto per il feto - ed il cui utilizzo
avvenga al minimo dosaggio terapeutico e per un
tempo limitato alla risoluzione dell'evento.
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Gravidanza:
Questa linea di condotta, che vale per qualunque
farmaco, non viene quasi mai seguita nella cura di
sintomatologie banali per la risoluzione delle quali sia
possibile ricorrere all'automedicazione, adoperando
prodotti che non richiedono la prescrizione del medico
e che proprio per questo sono ritenuti privi di rischio.
L'uso inappropriato dei decongestionanti nasali in
gravidanza è un fenomeno frequente e non esente dal
provocare gravi effetti collaterali alla madre che, a
volte, possono ripercuotersi sul feto.
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Gravidanza:
La rinite è una patologia piuttosto comune tra le gestanti,
la cui insorgenza sembrerebbe facilitata dall'aumentata
produzione di estrogeni che si ha durante la gravidanza.
In particolare solo la rinite allergica interessa circa 1/3
delle donne durante la gestazione.
Studi di teratogenesi, effettuati su animali da
esperimento, hanno provato che alcuni simpaticomimetici
possono essere responsabili di una riduzione della crescita
ossea fetale e di basso peso alla nascita.
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Gravidanza:
Seppure
nell'uomo
non
esistano
studi
circa
l'associazione di malformazioni ed uso in gravidanza di
preparati decongestionanti a base di simpaticomimetici,
recentemente sono stati segnalati alcuni casi di gravi
malformazioni degli arti in neonati, esposti in utero a
queste sostanze.
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Gravidanza
Inoltre, l'uso continuativo di decongestionanti adrenergici
può indurre modificazioni della frequenza cardiaca del
feto, visibili alla cardiotocografia reversibili alla
sospensione del farmaco.
Inoltre, durante la gestazione il tasso ematico di
estrogeni è più elevato, e questo costituisce un ulteriore
fattore di rischio di eventi vascolari ischemici e/o
emorragici.
Fintanto che ulteriori studi non avranno chiarito gli
effetti dei decongestionanti simpaticomimetici a livello
fetale, queste sostanze dovranno essere considerate
farmaci potenzialmente rischiosi in gravidanza.
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Allattamento
Molti farmaci sono in grado di passare nel latte materno a
concentrazioni sufficienti e provocare effetti nocivi sul
neonato.
Durante l'allattamento il verificarsi di reazioni avverse e la
loro entità dipende da un lato dalla quantità di latte
ingerita dal bambino, ossia dalla durata di ciascuna poppata
e dalla loro frequenza nell'arco della giornata, e dall'altro
dalla dose del farmaco, dagli intervalli tra le dosi, e dalla
durata della terapia.
Se una donna sta seguendo una terapia farmacologia
contemporaneamente all'allattamento, dovrebbe assumere i
farmaci lontano dalle poppate, alle più basse dosi efficaci e
per il tempo più breve possibile.………………………………………
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Allattamento
Esistono pochi dati circa l'uso di decongestionanti nasali
durante l'allattamento.
Alcune sostanze simpaticomimetiche passando nel latte
possono causare irritabilità ed insonnia nel lattante, ma
anche effetti collaterali più gravi di iperstimolazione
cerebrale nel neonato e soprattutto nel prematuro.
Tra i decongestionanti la pseudoefedrina sembrerebbe
il farmaco più sicuro in quanto passa a bassissime
concentrazioni nel latte materno e dovrebbe essere
considerato
di
prima
linea
nel
trattamento
dell'ostruzione nasale.
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Allattamento
È
importante
notare
che
molti
preparati
decongestionanti possono contenere alcol, oppure
essere associati a FANS, come aspirina, ibuprofene,
acetaminofene, od a caffeina.
È preferibile non utilizzare le associazioni anche se
sono considerate compatibili con l'allattamento quelle
con alcol, ibuprofene, acetaminofene e caffeina, e
l'unica da evitare è quella con l'aspirina.
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Interazioni farmacologiche pericolose dei simpaticomimetici
Farmaco
Effetto
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Antistaminici H1
Sono una classe di farmaci che contrastano l'azione dell'istamina, un noto
messaggero chimico dell'infiammazione sintetizzata in tutti tessuti del
corpo, ma si trova a concentrazioni più elevate nel tessuto polmonare, nel
tessuto gastrico e nella cute, dove svolge un importante ruolo nel convertire
gli insulti del mondo esterno al nostro corpo.
Le cellule che secernono l'istamina in seguito a uno stimolo nocivo sono i
mastociti, detti anche mast-cellule. In queste cellule l'istamina è contenuta
in granuli che vengono prontamente liberati dai mastociti al momento del
bisogno. Il rilascio di granuli contenenti istamina può avvenire in seguito a
stimoli fisici come per esempio la distruzione delle cellule a seguito di un
trauma causato da rhinovirus o dalla presenza di un allergene (esempio il
polline) che stimola le mast-cellule.
Le conseguenze del rilascio di istamina sono la stimolazione dei recettori H1:
- dei bronchi
broncocostrizione e aumento secrezione muco
- dei vasi
vasodilatazione
e aumentata permeabilità dei vasi con
conseguente edema dei tessuti circostanti
- stimolazione delle terminazioni nervose
dolore, prurito
Gli antistaminici H1 dal punto di vista farmacologico non bloccano la
liberazione di istamina, ma bloccano gli effetti dell'istamina sui propri
recettori H1.
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AVVERTENZE: antistaminici
producono forti effetti anticolinergici (p. es., confusione, perdita di
memoria, bocca secca, visione offuscata, costipazione, ritenzione
urinaria).
Gli antistaminici vanno impiegati con cautela, se non
evitati, da chi soffre di:
- disturbi alla prostata
- glaucoma
- di malattie del fegato croniche (per esempio la cirrosi)
- le donne in gravidanza
Effetto collaterale principale: sonnolenza
Raramente, in presenza di dosaggi elevati o nei bambini,
gli antistaminici possono produrre, anziché sonnolenza,
uno stato di eccitazione chiamato effetto paradosso.
……………………………….
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AVVERTENZE: antistaminici I e II generazione
Bassa selettività verso i recettori H1 con
notevole azione antimuscarinica (bloccano i
recettori
muscarinici
dell'acetilcolina,
importante neurotrasmettitore a livello del
sistema nervoso centrale).
Di conseguenza, gli antistaminici di prima
generazione provocano marcate sedazione e
sonnolenza, tanto che molti di questi sono
diventati oggi anticinetosici (farmaci
contro il mal di movimento)
> selettività per recettori H1
(minori effetti collaterali sul
SNC come sonnolenza).
-
loratadina
cetirizina
fexofenadina
acrivastina
ebastina
levocitirizina
- difenidramina (usata come sonnifero e
anticinetosico) (Allergan)
- clorfenamina (Clorten)
- triprolidina (Actidil)
- dimenidrinato (usato come anticinetosico)
(Valontan)
- prometazina
- desclorfeniramina
Preferire le preparazioni contenenti antistaminici di II generazione
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MAL DI GOLA
Si tratta di un sintomo comune, che di solito si avverte sul
fondo del palato, sulle pareti della gola (fosse tonsillari)
fino alla faringe. L'intensità del dolore varia da una
semplice sensazione di corpo estraneo a un dolore tanto
intenso da ostacolare la deglutizione.
Generalmente, sono presenti rossore e infiammazione.
CAUSE
Il mal di gola è in genere di origine virale o batterica, ma
può essere causato anche da agenti fisici o chimici come
cibi o bevande troppo caldi, inalazione di vapori irritanti,
aria eccessivamente secca o troppo umida. Inoltre il male
di gola può essere il primo sintomo di alcune malattie
esantematiche, come il morbillo, la rosolia e la varicella.
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MAL DI GOLA
Come agire in caso di mal di gola?
Se il mal di gola è accompagnato da febbre:
1) Riposo a letto, in un ambiente non eccessivamente
riscaldato e ben umidificato.
2) Evitare alcolici, fumo e bevande calde (consigliate quelle
fredde ed i gelati).
3) Assumere liquidi e succhi di frutta, ricchi di vit.C e di sali
minerali.
4) Per alleviare il mal di gola, possono essere utilizzati
farmaci destinati a ridurre il dolore.
5) Può essere consigliato un farmaco contro la febbre.
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FARMACI UTILI in caso di mal di gola:
ANTIMICROBICI E ANTISETTICI TOPICI:
Benagol (pastiglie)
Ribex gola (compresse)
Borocaina (compresse)
cetilpiridinio (OTC)
Borocillina (compresse, spray)
Neo Cepacol (pastiglie)
Neoformitrol (pastiglie)
Dequadin (pastiglie e tintura a base di dequalinio) (SP)
Ecc...
Benodent (cps molli a rilascio prolungato) (OTC)
Corsodyl (gel, colluttorio e nebulizzatore) (OTC)
clorexidina
Dentosan (gel, colluttorio) (OTC)
Plak out (gel, colluttorio) (OTC)
Oraseptic (spray, colluttorio) (OTC)
esetidina
Aluctyl (cpr orosolubili, spray) (OTC)
alluminio lattato
Arscolloid (geng., collut.) (OTC)
argento prot.+diclorofenilcarbinolo
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FARMACI UTILI in caso di mal di gola:
ANTINFIAMMATORI TOPICI:
Naprocet (colluttorio)
Nitens (colluttorio)
Proxagol (colluttorio)
naproxene (OTC)
Tantum verde (pastiglie, spray, colluttorio) (OTC)
Verax blu (colluttorio) (OTC)
benzidamina
antinfiammatorio
Froben (colluttorio, spray) (SP)
Tantum activ gola (colluttorio) (OTC)
Benactiv gola (pastiglie, spray, colluttorio) (OTC)
Dicloral (colluttorio) (SP)
Zeroflog (colluttorio) (SP)
flurbiprofene
diclofenac
Pyralvex gengivario (OTC), a base di acido salicilico + rabarbaro,
ha proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e analgesiche.
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FARMACI UTILI in caso di mal di gola:
ACIDO ACETILSALICILICO E DERIVATI:
Aspirina (cpr, cpr a dissol.orale, cpr eff.con ac.ascorbico) (OTC)
Aspirina 03 (cpr, ac.acetilsal.+magnesio idross.+allum.glicin.) (OTC)
Aspro 500 (cpr, cpr eff.)
Aspro C 500 (cpr e cpr eff. con ac.ascorbico) (OTC)
Flectadol 500 e 1000 (buste) (SP)
Viamal (cpr, ac.acetilsal.+caffeina+alluminio ossido idrato) (OTC)
Vivin C (cpr efferv. con ac.ascorbico) (OTC)
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FARMACI UTILI in caso di mal di gola:
PARACETAMOLO ED ASSOCIAZIONI:
Acetamol (cpr, gran. efferv., supp. ad e bb) (SP)
Efferalgan (supp., scir. e buste bb) (SP)
Normaflu (cpr) (SP)
Panadol (cpr) (OTC)
Tachipirina (gtt, buste, scir., cpr, supp. ad e bb) (SP)
Algopirina (cpr) (SP)
Contralgen (cpr) (SP)
Doloflex (cpr) (SP)
solo
paracetamolo
paracetamolo+ac.acetilsalicilico
Bronchenolo Antiflu (cpr) (OTC)
Efferalgan C (cpr efferv.) (SP)
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paracetamolo+ac.ascorbico
FARMACI UTILI in caso di mal di gola:
PARACETAMOLO ED ASSOCIAZIONI:
Alsogil (cpr) (SP)
Antireumina (cpr) (SP)
Drin (cpr) (SP)
Murri Antidolorifico (cpr) (SP)
Neocibalgina (cpr) (SP)
Neonevral (cpr) (SP)
Neonisidina (cpr) (SP)
Verdal (cpr) (SP)
paracet.+ac.acetilsal.+caffeina
FANS
mucolitico
Fluental (cpr, supp. ad e bb) (SP)
paracetamolo+sobrerolo
Influvit (cpr) (SP)
paracet.+ac. ascorbico+propifenazone
Neouniplus C (cpr efferv.) (SP)
paracet.+ac.acetilsal.+ac.ascorbico
Veramon (cpr) (SP)
paracet.+propifenazone
Neooptalidon (cnf) (SP)
Saridon (cpr) (OTC)
paracet.+propifenazone+caffeina
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TOSSE
La tosse è un meccanismo difensivo atto a proteggere le vie
aeree da sostanze nocive inalate ed a evitare accumulo di
muco.
La tosse è un sintomo presente:
1. nella maggior parte delle malattie che interessano
l’apparato respiratorio;
2. in affezioni che interessano altri apparati (es. lo
scompenso cardiaco congestizio evoca tosse);
3. in corso di trattamenti farmacologici (in questo caso è
detta “tosse iatrogena”; es. quella provocata da ACEinibitori).
La tosse può essere:
ABBAIANTE
PRODUTTIVA
SECCA
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Come agire in caso di tosse?
Se la tosse è persistente ed è accompagnata da febbre o
da malessere generale, è consigliabile rivolgersi al
medico.
Il controllo della tosse secca è utile soprattutto durante
la notte, per evitare che al sintomo si aggiunga
un'irritazione dovuta all'insonnia e alla stanchezza.
La causa più comune di tosse acuta nei bambini è il
freddo e spesso si accompagna a raffreddore e a
infiammazione della gola o dei bronchi.
Le tossi ricorrenti, non dovute al freddo, sono di origine
allergica. Nei bambini una tosse ricorrente può essere
dovuta ai genitori che fumano, può essere anche un
mezzo per attirare l’attenzione oppure dovuta ad
allergia.
E’ consigliabile una costante umidificazione dell'aria.
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FARMACI UTILI in caso di tosse:
SEDATIVI DELLA TOSSE
Aricodiltosse (gtt) (OTC)
Bechilar (sciroppo) (OTC)
Bronchenolo Tosse (sciroppo) (OTC)
Formitrol Tosse (pastiglie) (OTC)
Honeytuss (sciroppo, pastiglie) (OTC)
Lisomucil Tosse Sedativo (sciroppo) (OTC)
Metorfan (sciroppo) (OTC)
Tossoral (pastiglie) (OTC)
Tussycalm (cpr masticabili) (OTC)
Vicks Tosse Sedativo (sciroppo) (OTC)
Butiran (sciroppo, gtt) (OTC)
Lenistar (sciroppo, gtt) (OTC)
Sinecod Tosse Sedativo (scir., gtt, pastiglie) (OTC)
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destrometorfano
Antitussivi ad
azione
centrale
butamirato
FARMACI UTILI in caso di tosse:
SEDATIVI DELLA TOSSE
Cloel (sciroppo) (SP)
Mitituss (sciroppo) (SP)
Nitossil (sciroppo, gtt, cpr) (SP)
Quik (sciroppo) (SP)
Seki (sciroppo, gtt, cnf) (SP)
Danka (sciroppo) (SP)
Levotuss (sciroppo) (SP)
Tau-Tux (sciroppo) (SP)
Salvituss (sciroppo) (SP)
cloperastina
Antitussivo ad azione centrale+periferica
levodropropizina
Antitussivo ad azione periferica
Calmatuss (sciroppo) (OTC)
Ribex Tosse (sciroppo, gtt, pastiglie) (OTC)
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dropropizina
FARMACI UTILI in caso di tosse:
MUCOLITICI
Broncomucil (sciroppo) (OTC)
Carbocit (sciroppo) (SP)
Fluifort (sciroppo) (SP)
Lisomucil Mucolitico (sciroppo) (OTC)
Mucolase (sciroppo) (SP)
Mucotreis (sciroppo, bustine) (SP)
Polifluidil (bustine) (SP)
Polimucil (sciroppo) (OTC)
Reomucil (sciroppo) (SP)
Sinecod Tosse Fluid. (scir., buste) (OTC)
Solucis (sciroppo, bustine) (SP)
Solucis Forte (sciroppo) (SP)
Tossefluid (sciroppo) (OTC)
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carbocisteina
mucolitico fluidificante
FARMACI UTILI in caso di tosse:
MUCOLITICI
Altersol (buste, cpr) (SP)
Fluimucil Mucol. (scir., buste) (OTC)
Mucoxan (scir.) (OTC)
Solmucol (cpr, buste, cps orosol.) (SP)
acetilcisteina
Amobronc (sciroppo) (SP)
Fluibron (scir., buste, soluz.aerosol,cpr, supp.bb) (SP)
Fluixol (scir., buste) (SP)
Lintos (scir.) (SP)
Muciclar (scir., buste, cps a ril.prol.) (SP)
Mucobron (scir., buste, cpr, supp.ad e bb) (SP)
Mucosolvan (scir., cpr, cpr eff.,
buste, supp.ad e bb, sol.aerosol) (SP)
Secretil (scir., buste, soluz.aerosol) (SP)
Viscomucil (scir., buste) (SP)
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ambroxolo
azione
fluidificante
+
secretolitica
FARMACI UTILI in caso di tosse:
MUCOLITICI
Bisolvon (scir., gtt, cpr, buste, sol. aerosol) (OTC)
Sopulmin (scir., buste, supp.latt./ad/bb) (SP)
Sobrepin (scir., gtt, cps, buste,
supp.latt./ad/bb, sol.aerosol) (SP)
azione fluidificante
+
secretolitica
bromexina
sobrerolo
azione fluidificante
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FARMACI UTILI in caso di tosse:
ESPETTORANTI
aumentano volume di espettorato
Fosfoguaiacol (scir.) (OTC)
Lipobalsamo (supp.ad e bb) (OTC) guaiacolo+eucaliptolo
Broncovanil (scir.) (OTC)
Vicks Tosse Fluidificante (scir.) (OTC)
guaifenesina
Pulmarin (scir.) (OTC)
guaiacolo+eucaliptolo+pino
gemma+levomentolo
Stenobronchial (scir.) (OTC)
sulfoguaiacolo+timo+
balsamo del Tolù
Tioguaialina (scir.) (OTC)
sulfoguaiacolo
Transpulmina Tosse (scir., pastiglie) (OTC)
guaifenesina+levomentolo+eucaliptolo
Tussanyl (scir.) (OTC)
sulfoguaiacolo+grindelia
Vicks Vaporub (unguento) (OTC) levomentolo+canfora+eucalipto
essenza+trementina essenza
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FARMACI UTILI in caso di tosse:
SEDATIVI ED ESPETTORANTI/MUCOLITICI in
associazione:
Bronchiase (scir.) (OTC)
Polised (sciroppo) (OTC)
sulfoguaiacolo+destrometorfano
Broncofluid (scir.) (SP)
Libexin Mucolitico (scir.) (SP)
Guaiacalcium Complex (scir.) (OTC)
Tiocalmina (scir.) (OTC)
antitussivo
prenoxdiazina+carbocisteina
dropropizina+sulfoguaiacolo
Ribexen Espettorante (scir., supp. latt.e bb) (OTC)
dropropizina+guaifenesina
Tossemed (scir., pastiglie) (OTC)
destrometorfano+guaifenesina
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Sedativi della tosse
I sedativi centrali agiscono a livello centrale sul centro della tosse eliminandone
lo stimolo destrometorfano (Lisomucil Sedativo) o il butamirado (Sinecod Tosse).
Sono indicati solo in caso di tosse secca o stizzosa o comunque senza produzione
di muco.
La levodropropizina è un sedativo della tosse ad azione periferica, essa non
agisce sul SNC e pertanto è privo di effetti collaterali quali stipsi e depressione
respiratoria.
Mucolitici
Sono in grado di aumentare le secrezioni bronchiali fluidificandole e quindi
favorendone l’eliminazione. Agiscono depolimerizzando i complessi mucoproteici e
gli acidi nucleici che danno vischiosità alla componente vitrea e purulenta dell'
escreato e di altri secreti.
N-acetil-L-cisteina ha anche azione antiossidante in quanto precursore del
glutatione per cui ha un’azione protettiva sulle vie respiratorie.
Espettoranti
Prodotti a base di estratti vegetali cui la tradizione più che l'evidenza scientifica
attribuiscono il potere di far aumentare la produzione di muco. Su questi principi
attivi la comunità scientifica è divisa; in commercio ne esistono tanti, ma la loro
efficacia e sicurezza non sono accettate da tutti.
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Consigli pratici riguardo l’uso di sedativi, mucolitici
ed espettoranti
Le tossi secche sono trattate con sedativi che sopprimono
l'esigenza dell'organismo di tossire, mentre quelle
produttive sono curate con espettoranti che sciolgono il
muco del tratto respiratorio.
I sedativi della tosse non devono essere impiegati in caso
di bronchite cronica, fibrosi cistica e, in generale, in caso
di ridotta ventilazione polmonare per il rischio di
determinare ritenzione di secreti e polmonite.
A dosaggi elevati i sedativi ad azione centrale possono
dare depressione respiratoria e stipsi.
Evitare l’impiego di olii essenziali (canfora) e loro principi
attivi in bambini con tendenza a convulsioni febbrili o
affetti da epilessia.
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Consigli pratici riguardo l’uso di sedativi, mucolitici
ed espettoranti
I sedativi della tosse ad azione centrale (es.
destrometorfano) possono indurre sonnolenza, specie in
soggetti che assumono altri sedativi;
migliori quelli periferici, quali la levodropropizina.
Es.: Medinait sciroppo è una preparazione contenente:
- destrometorfano (sedativo della tosse ad azione
centrale)
- dossilamina (antistaminico di 1° generazione - induce
sonnolenza)
- paracetamolo (antinfiammatorio non steroideo)
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Consigli pratici riguardo l’uso di sedativi, mucolitici
ed espettoranti
L’impiego per via orale di espettoranti e mucolitici deve essere
limitato in pazienti con disturbi gastrici, in particolare con ulcera
gastro-duodenale. Possono danneggiare la barriera di muco che
protegge la mucosa gastrica dai succhi acidi. Il sobrerolo dà minori
problemi gastrici rispetto agli altri mucolitici.
Non è razionale usare preparati in cui ci sia un sedativo della tosse in
associazione con un espettorante/mucolitico.
In soggetti diabetici, porre attenzione agli sciroppi: impiegare quelli
con saccarina o aspartame.
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SINDROME INFLUENZALE
La sindrome influenzale è una malattia infettiva acuta, a
carattere sistemico, con prevalente sintomatologia di tipo
respiratorio.
E’ sempre accompagnata da febbre > 38°C ad esordio
brusco, a cui si associano sintomi quali: malessere generale,
astenia, cefalea, mialgia e artralgia.
Inoltre, possono essere presenti i sintomi respiratori tipici
del raffreddore, quali:
- rinorrea, starnuti, congestione nasale
- tosse e faringodinia.
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SINDROME INFLUENZALE
CAUSE
Sono quasi sempre forme virali:
Rinovirus
enterovirus
virus influenzali e parainfluenzali
che si autolimitano e guariscono spontaneamente.
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Meccanismi fisiopatologici dei virus
respiratori
Virus a rapida crescita
pronta e vivace risposta infiammatoria in quanto
dotati di una notevole attività flogogena
forte infiammazione a livello locale
con distruzione delle cellule del tratto respiratorio
e aumento della produzione di muco
potenti induttori di interferoni e citochine
messaggeri chimici che scatenano la reazione infiammatoria
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Valutazione dei sintomi
Febbre
Mal di testa
Stanchezza
Tosse
Dolori muscolari
Starnuti
Rinite
Gola arrossata
Raffreddore comune
no
sì
DECONGESTIONANTI
NASALI
ANTINFIAMMATORI
medico
ANTISTAMINICI
Influenza
sì
no
medico
ANTIPIRETICI ANALGESICI
ANTINFIAMMATORI
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Sintomi nel decorso clinico della sindrome influenzale
38.8
38.3
(C°)
Temperatura oral
39.4
37.7
37.2
Giorni dall'inizio della malattia
0
Raffreddore-Rinite
Mal di gola
Mialgia
Cefalea
Tosse
Inappetenza
Astenia
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1
2
3
4
5
6
7
8
Diagnosi di influenza in categorie più a rischio
ETÀ PEDIATRICA
• sono i primi a contrarre la malattia
• soggetti a rischio di complicanze
• rischio di ospedalizzazione
• sonnolenza, inappetenza
ETÀ GERIATRICA
• ridotta risposta febbrile
• soggetti a rischio di complicanze
• rischio di ospedalizzazione
• febbre non altissima
• incoordinamento motorio
• incontinenza sfinteriale
• scompenso di altre malattie
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FATTORI FAVORENTI
RAFFREDDAMENTO
(ischemia della mucosa)
VITA IN COLLETTIVITA’
per elevata capacità di contagio
(asili, collegi, etc.)
PRESENZA DI ALTERAZIONI ANATOMICHE O
PATOLOGICHE A CARICO DELLE VIE RESPIRATORIE
FUMO
ALCOOL
TRASCURATA CONDOTTA PERSONALE
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QUALI SONO I RISCHI?
Praticamente
nessuno,
fatta
eccezione
nelle
immunodeficienze primitive e secondarie e soprattutto
dell’influenza epidemica nei soggetti anziani
IMMUNODEFICIT RELATIVO:
rischio di polmonite da sovrapposizione batterica,
in particolare da Staphylococcus aureus.
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PREVENZIONE
Il mezzo di prevenzione più sicuro è il VACCINO.
La vaccinazione è consigliata a:
soggetti di età superiore a 65 anni
soggetti di qualsiasi età affetti da patologie croniche
dell’apparato respiratorio o cardiovascolare, diabete,
disfunzioni renali, stati di immunodepressione
soggetti candidati a trapianti d’organo
bambini e adolescenti reumatici sottoposti a prolungata terapia
con salicilati
personale sanitario o di assistenza e addetti a servizi
pubblici di primario interesse collettivo
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Vaccinazione antinfluenzale:
Caratteristiche:
- andamento clinico benigno nella maggioranza dei casi
Modalità:
- da ripetere annualmente
- breve durata dell’immunità
- aggiornamento delle preparazioni
Obiettivo:
- Massima innocuità
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Terapia sintomatica dell’influenza
Obiettivo dell’intervento è:
- l’attenuazione, non l’abolizione del sintomo.
La febbre e gli eventi biologici che la provocano sono
parte integrante della reazione dell’organismo ospite e
del processo di guarigione.
L’obiettivo è, quindi, fare trascorrere nel modo meno
sgradevole i giorni di malattia nell’attesa della spontanea
guarigione.
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Regole per combattere l’influenza
Le misure da prendere sono l’isolamento, il riposo a
letto e al caldo.
Se si è costretti ad uscire, proteggersi: il
raffreddamento delle vie aeree favorisce la
moltiplicazione dei virus nell’organismo.
Seguire un’alimentazione appropriata. Suddividere
l’alimentazione quotidiana in 4-5 piccoli pasti a base di
cibi facilmente digeribili: minestre di brodo vegetale,
cereali integrali, verdure crude e cotte, frutta fresca
(specialmente agrumi, per il contenuto in vitamina C);
anche il latte, lo yogurt e i formaggi freschi sono
consigliabili perché ricchi di vitamine del gruppo B.
Evitare un’alimentazione eccessiva: questa determina,
infatti, un superlavoro dell’organismo e ne compromette
la capacità di difendersi dai virus.
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Regole per combattere l’influenza
Bere molto: thè, acque minerali, succhi di frutta
zuccherati. L’eventuale presenza di diarrea o di vomito e
la sudorazione, determinata dalla febbre, possono
comportare perdita di liquidi dell’organismo che devono
venire reintegrati.
Evitare il contatto con le persone influenzate, evitare gli
ambienti chiusi e affollati: il virus dell’influenza si
trasmette per contagio aereo.
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FARMACI UTILI
- Analgesici-antipiretici (paracetamolo e acido acetilsalicilico
da soli meglio che in associazione)
- Decongestionanti nasali (per uso topico o sistemico)
- Sedativi della tosse
- Mucolitici/espettoranti
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Uso antinfiammatori per influenza
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Antibiotici
Solo per il trattamento di complicanze a carico delle
alte o basse vie respiratorie in seguito a sovra
infezione batterica.
la prescrizione medica
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OBIETTIVI DELL’ASSISTENZA PRECLINICA
Ricordare che trattandosi di forme virali l’impiego degli antibiotici
è superfluo salvo nelle forme a rischio, dove è consigliabile una
profilassi antibatterica.
Raccomandare il riposo, l’abbondante ingestione di liquidi e la
vaccinazione antinfluenzale per la profilassi dei soggetti a rischio.
In caso di tosse, utilizzare i sedativi o mucolitici a seconda del tipo
di tosse.
Consigliare l’impiego di antifebbrili/antinfiammatori per combattere
la temperatura, le mialgie e il senso di malessere che
contraddistingue spesso queste forme.
È consigliabile l’impiego di decongestionanti nasali
LEVOCABASTINA e di altri antistaminici topici al bisogno.
e
Sono disponibili preparati di associazione con fitoterapici e
balsamici.
È anche consigliabile un supplemento orale di vitamina C (2g/die)
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di
Parametri clinici per la valutazione
della sovrainfezione batterica
La gravità dei sintomi
La persistenza dei sintomi
• 39°C di temperatura
• perdurare di sintomi oltre
corporea oltre il 3°-5°giorno il 5°-7° giorno senza
miglioramenti apprezzabili
• aumentata espettorazione
mucopurulenta
• tosse e dispnea
ingravescenti
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Definizione clinica di bronchite acuta
Criteri di inclusione:
Criteri maggiori
•Tosse
•Temperatura < 38°C
•Ronchi/sibili
all’auscultazione
Criteri minori
•Coriza (rinite)
•Faringodinia (mal di gola)
•Astenia
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Definizione clinica di polmonite
 temperatura > 38°
 tachipnea > 25/min
 consolidamento polmonare
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Fly UP