Comments
Description
Transcript
Leggi tutto - ISIS De Nicola
di III D tatuaggi in redazione S icuramente tutti voi conoscete e ricordate la leggenda Greca di Narciso: Narciso era un ragazzo talmente bello che inconsciamente si innamorò della sua immagine riflessa in uno specchio d’acqua. Ha un significato profondo perché Narciso rappresenta l’esaltazione del proprio io che si specchia, si ama e soprattutto vuol e lasciare traccia di sé. L’autografarsi con i selfies che vengono poi trasmessi attraverso i social network , i tatoo e i piercing sono forme di narcisismo e per molti, mi dispiace ammetterlo, è soprattutto una celebrazione di se stessi per magnificare il proprio corpo per costruirsi una propria immagine da proporre al mondo e affermare in tal modo una propria identificazione. Bisogna ammetterlo che alcuni sono molto belli e sono delle vere e proprie opere d’arte Oggi tatuarsi fa moda e il tatoo più gettonato fra i ragazzi è lo stile old school e orientale. Lo stile old school (che in inglese vuol dire vecchia scuola) si rifà a temi prevalentemente marinari: rose dei venti, ancore, rondini, figure di donna, aquile e dadi. Alcune persone si tatuano: nomi, date, iniziali della persona amata, tutte cose che in qualche modo hanno segnato intensamente la propria vita. Pochi sono, però, i ragazzi che si tatuano perché spinti da sentimenti provati così forti da volerli imprimerli e renderli indelebili sulla propria pelle. Io, per esempio, ho un tatuaggio in stile old school con un significato per me molto profondo e personale. Ci sono molti storielle sui tatuaggi .… Una delle tante ribadisce che i tatuaggi devono sempre essere in numero dispari. Infatti questa usanza parte dai marinai, i quali prima di imbarcarsi per la prima volta si facevano un tatuaggio, il secondo tatuaggio lo facevano una volta arrivati a destinazione ed un altro una volta tornati a casa.. In questo modo i tatuaggi rimanevano sempre dispari, e averne un numero pari significava non essere ancora rientrati a casa... e da qui quasi sicuramente è nata la “leggenda” che i tatuaggi portino male se pari. emanuele TUTTO QUELO CHE SI DEVE SAPERE SUI TATTOO In diretta da internet Il tatuaggio (dal francese tatouage, e dal termine anglosassone tattoo, adattamento del samoano tatau), è sia una tecnica di decorazione pittorica corporale dell'uomo, sia la decorazione prodotta con tale tecnica. Tradizionalmente la decorazione è destinata a durare per molto tempo. Recentemente sono state inventate nuove tecniche: l’incisione sulla pelle, ritardandone la cicatrizzazione, con sostanze particolari (più precisamente è chiamata scarificazione) o l’esecuzione di punture con l'introduzione di sostanze coloranti nelle ferite. Il tatuaggio appartiene a moltissime culture, sia antiche che contemporanee, accompagnando l'uomo per gran parte della sua esistenza; a seconda degli ambiti in cui esso è radicato, ha potuto rappresentare sia una sorta di carta d'identità dell'individuo, che un rito di passaggio all'età adulta. Altri popoli che svilupparono propri stili e significati furono quelli legati alla sfera dell'Oceania, in cui ogni particolare zona, nonostante le similitudini, ha tratti caratteristici ben definiti. Famosi quelli Maori, quelli dei popoli del monte Hagen, giapponesi, cinesi e gli Inuit anche se praticamente ogni popolazione aveva suoi caratteristici simboli e significati. Tecniche del tatuaggio I tatuaggi possono essere di vario tipo: 1)Tatuaggio all'henné: è un tatuaggio non permanente, caratterizzato dall'applicazione di un impasto sulla pelle. 2)Tatuaggio solare: caratterizzato dall'applicazione di una sostanza fotoimpermeabile, in modo che durante l'abbronzatura tale prodotto una volta rimosso lasci la pelle più chiara, formando un disegno chiaro. 3)Ad ago: questa è la forma più conosciuta, dove tramite un ago si introduce dell'inchiostro nella pelle e come risultato si ha un disegno che a seconda della miscela può essere permanente o temporaneo. Gli Inuit usano degli aghi d'osso per far passare attraverso la pelle un filo coperto di fuliggine (la china, che artigianalmente e impropriamente si adopera per lo scopo è in fin dei conti una sospen sione acquosa di fuliggine). Nelle zone oceaniche (Polinesia, Nuova Zelanda) il tatuaggio viene eseguito tramite i denti di un pettine di osso che, fermato all'estremità di una bacchetta (formando così uno strumento di forma simile a un rastrello), e battuto tramite un'altra bacchetta, forano la pelle introducendo il colore, ottenuto quest'ultimo dalla lavorazione della noce di cocco. I giapponesi, con la tecnica detta tebori , usano sottili aghi metallici e pigmenti di molti colori, ed introducono nella pelle sostanze di natura chimica diversa e di colore diverso. La tecnica giapponese prevede che gli aghi, fissati all'estremità di una bacchetta che viene fatta scorrere avanti e indietro (di forma simile a un sottile pennello), siano fatti entrare nella pelle obliquamente, con minor violenza rispetto alla tecnica polinesiana, ma comunque in modo abbastanza doloroso. In Thailandia e Cambogia è in uso una tecnica, simile a quella giapponese, nella quale vengono utilizzate una diversa posizione delle mani del tatuatore e una bacchetta di lunghezza maggiore. L'angolo di introduzione degli aghi nella pelle è meno obliquo rispetto alla tecnica giapponese, ma il movimento della bacchetta è meno vigoroso. Il tatuaggio occidentale viene invece eseguito tramite una macchinetta elettrica, cui sono fissati degli aghi in numero vario a seconda dell'effetto desiderato; il movimento della macchinetta permette l'entrata degli aghi nella pelle, i quali depositano il pigmento nel derma. Tecniche di rimozione del tatuaggio Il pigmento semi-solido dei tatuaggi viene incorporato dalle cellule del derma della pelle, che lo trattengono in modo permanente. Il trattamento più diffusamente usato per la rimozione dei tatuaggi è di tipo chirurgico, mentre quello con i migliori risultati è l'eliminazione totale tramite laser, che tuttavia presenta molto spesso dei costi esorbitanti. Il laser vaporizza solo le cellule cutanee annerite, non facendo sanguinare e non provocando dolore; con questo metodo non restano cicatrici, ma il nuovo strato di pelle potrebbe rimanere di colorazione diversa. Trattamenti alternativi possono essere:la dermoabrasione (un metodo molto aggressivo perché raschia via la pelle da 1 mm a 2 mm di spessore se il colore è penetrato in profondità), che rischia di lasciare cicatrici visibili;la crioterapia;il peeling chimico profondo con acido tricloroacetico;l'elettrodermografia, recente tecnica di rimozione del colore per sostituzione di vecchi tatuaggi per mezzo di un elettrodermografo, macchinario che utilizza la corrente ad alta frequenza per la disgregazione dei pigmenti contenuti nella pelle;la sovrapposizione al vecchio tatuaggio indesiderato di un nuovo soggetto, eseguito da un professionista riconosciuto. I rischi sanitari A prescindere dalla dimensione i tatuaggi durano per sempre, ma con il passare degli anni si schiariscono e si alterano , a seconda dell'esecuzione del tatuaggio, ma anche indipendentemente dallo stile di vita del tatuato (aumento di peso, alimentazione, problemi medici). Dunque I tatuaggi possono provocare effetti collaterali lievi o più gravi. Eccone alcuni esempi : allergie alle sostanze coloranti usate; Infezioni batteriche e/o virali quali l'epatite B e C; il tetano, l'AIDS e le infezioni cutanee da stafilococco. Essendo infatti il tatuaggio sostanzialmente una ferita da abrasione, esiste un concreto rischio di infezione durante la fase di guarigione, se non si presta la dovuta attenzione alla cura e all’ igiene della zona tatuata. Gli studi di tatuaggio vengono altresì controllati regolarmente anche per evitare l'utilizzo di inchiostri non autorizzati. Nel 2009 infatti ci fu un allarme negli USA per il possibile impiego di inchiostri contenenti O-Toluidina, ovvero 2-Nitroanilina, composti appartenenti alle ammine aromatiche, sostanze aventi proprietà carcinogene . Trattamento post-esecuzione del tatuaggio Il trattamento è relativo ad un tatuaggio eseguito con materiale sterile e macchinette per tatuaggi .La prassi di guarigione per un tatuaggio consiste normalmente nell'applicazione di un bendaggio, spesso direttamente nello studio del tatuatore, da rimuoversi dopo 1-3 ore per sciacquare, accuratamente con sapone neutro, eliminando il colore in eccesso. Da quel momento si consiglia di far prendere aria al tatuaggio e di coprirlo più volte al giorno con un sottilissimo velo di pomata lenitiva e protettiva. Anche la scelta del prodotto dipende dal consiglio del tatuatore ed è ancora largamente diffuso l'uso della vasellina e di creme idratanti . Il tatuaggio deve essere lavato quotidianamente e guarisce completamente in 20-30 giorni. Durante la prima settimana è raccomandata generalmente l'astensione dall'esposizione diretta ai raggi solari, dal praticare bagni in piscine o in mare e dal rimuovere eventuali crosticine che possono formarsi. Reazioni allergiche Le reazioni allergiche ai pigmenti contenuti nei colori sono rare, eccetto per alcuni tipi di rossi (cinabro, composto del mercurio) e verdi. La pelle di persone allergiche ad alcuni metalli può reagire ai pigmenti gonfiandosi, con prurito e con la fuoriuscita di pus. Tali reazioni appaiono di rado, tuttavia è consigliabile eseguire un test apposito prima di sottoporsi al tatuaggio .Ci sono anche minimi rischi di shock anafilattico nei soggetti ipersensibili .Vi sono anche rari casi di rigetto dell'inchiostro, con conseguente danneggiamento estetico permanente della zona interessata, sarebbe quindi buona norma sottoporsi a test specifici prima di tatuarsi, almeno per la prima volta.