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Regolamento per la disciplina dei Contratti

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Regolamento per la disciplina dei Contratti
COMUNE DI RAVENNA
Regolamento per la Disciplina
Dei Contratti
del Comune di Ravenna
Adottato con deliberazione di Consiglio Comunale P.G. n. 6942/30 del 6.2.2001,
controllato dal competente Organo Regionale nella seduta del 14.2.2001 p rot. n.
1275/01e successivamente modificato con deliberazioni di Consiglio Comunale:
- P.G. n. 27912/82 del 13.5.2003, esecutiva dal 8.6.2003
- P.G. n. 70343/244 del 9.12.2003, esecutiva dal 2.1.2004
- P.G. n. 76922/192 del 3.10.2005, esecutiva dal 22.10.2005
- P.G. n. 24490/45 del 10.03.2011, esecutiva dal 26.03.2011
- P.G. n. 149107/148 del 27.11.2014, esecutiva dal 13.12.2014
1
INDICE GENERALE
DISPOSIZIONI GENERALI
ART. Area
1 Area di applicazione
ART. 2 Norme regolatrici
ART. 3 L’organizzazione
ART. 4 Dirigenti
ART. 5 I pubblici servizi
LA FASE PREPARATORIA DEI CONTRATTI
ART. 6
ART. 7
ART. 8
ART. 9
ART. 10
ART. 11
ART. 12
ART. 13
ART. 14
ART. 15
ART. 16
ART. 17
ART. 18
ART. 19
ART. 20
ART. 21
ART. 22
ART. 23
ART. 24
ART. 25
ART. 26
ART. 27
ART. 28
ART. 29
ART. 30
ART. 31
ART. 32
ART. 33
ART. 34
2
FASE PRELIMINARE – Autorizzazioni a contrarre
Disciplina per l’affidamento dell’incarico di responsabile unico
del procedimento
Metodi di scelta
Bando – Lettera di invito
Pubblicità
Requisiti di partecipazione
Documentazione dei requisiti
Tornate di gare
Competenze per le procedure di gara e per l’aggiudicazione
Commissione giudicatrice per offerte economicamente più
vantaggiose e per appalti/concorso
Commissione giudicatrice per offerte con il prezzo più basso
Criteri di aggiudicazione
Modalità di presentazione e contenuto dell'offerta
Offerte anormalmente basse
Offerta incongrua
Unica offerta
L'aggiudicazione
Il pubblico incanto
La licitazione privata
Appalto – concorso
Il concorso di idee – il concorso di progettazione
Disciplina delle acquisizioni di beni e servizi sotto soglia
comunitaria tramite mercato elettronico
Adesione alle convenzioni quadro delle centrali di committenza
ed acquisizioni autonome
Affidamenti di appalti di lavori tramite la procedura di cui all’art
122, comma 7, del D.Lgs 163/2006 e s.m.i
Indagini preliminari di mercato
Disciplina dell’affidamento degli incarichi professionali di
progettazione a dipendenti della struttura
Pubblicità per incarichi professionali esterni connessi all'attività
dei LL.PP.
Conferimento incarichi professionali connessi all'attività dei
LL.PP.
Giovani professionisti
ART. 35
Incarichi professionali non ricadenti nella previsione dell'art. 33
LA FASE DI CONCLUSIONE DEI CONTRATTI
ART. 36
ART. 37
ART. 38
ART. 39
ART. 40
ART. 41
ART. 42
ART. 43
ART. 44
ART. 45
ART. 46
ART. 47
ART. 48
ART. 49
ART. 50
ART. 51
ART. 52
ART. 53
ART. 54
ART. 55
ART. 56
ART. 57
ART. 58
ART. 59
3
Competenze alla stipula
Responsabilità
Modalità di stipula
Le garanzie
Le spese contrattuali
Le vicende del contratto d'appalto
Il controllo sull’esecuzione dei contratti
La consegna dei lavori - L’ordinazione delle forniture Subappalto – Cessione del contratto
Le perizie di variante e/o suppletive
Il collaudo dei lavori – delle forniture - dei servizi
Osservanza dei contratti di lavoro ed altri obblighi
La definizione delle controversie
Inadempimento e risoluzione del contratto
Alienazione e concessione del Patrimonio Immobiliare
Concessioni e locazioni di beni immobili, patrimoniali
indisponibili e disponibili
Altri rapporti immobiliari
Altri contratti: alienazioni, locazioni, costituzione di diritti reali
Convenzioni urbanistiche
Sponsorizzazioni
Servizi Socio Assistenziali
Convenzioni con Coop. Sociali - Associazioni di Volontariato e
sportive
Acquisizioni in economia di beni e servizi mediante cottimo
fiduciario
Esecuzione di lavori mediante cottimo fiduciario
Disposizione finale
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1
Area di applicazione
1. Il presente Regolamento stabilisce le norme per la disciplina dei contratti del Comune di
Ravenna ( Ente ). Esso ha portata di normativa e di comportamento interni; non è
costituito da norme destinate a divenire clausole contrattuali.
2. L’Ente è persona giuridica che, ai sensi dell’art. 11 del Codice Civile, è fornito di
capacità contrattuale come le persone fisiche ed interviene nella stipulazione di
contratti in posizione di parità nei confronti della controparte ed è soggetto alle norme
del Codice Civile.
3. La posizione di Ente Pubblico non è, però, irrilevante in questa attività contrattuale, in
quanto la sua natura giuridica gli impone prima, durante e dopo la stipulazione del
contratto, il rispetto di procedure particolari e controlli che regolano, in un determinato
modo, l’attività dell’Ente che lo differenziano da quella del privato.
4. Per la scelta del Contraente, l’Ente deve osservare i principi di concorrenzialità, di
trasparenza, di economicità e di convenienza ed imparzialità mediante il ricorso a
determinate forme e procedure amministrative ed ha, in ogni caso, il dovere di agire
esclusivamente per il conseguimento dei fini di pubblico interesse.
5. I requisiti di validità dei contratti dell’Ente attengono essenzialmente alla manifestazione
di volontà ed alla forma; la prima deve pervenire dall’organo al quale le norme
attribuiscono la competenza, tramite le deliberazioni, oppure tramite determinazioni provvedimenti dirigenziali e la forma deve essere scritta, a pena di nullità.
6. Il presente Regolamento contiene le norme, nel pieno rispetto delle normative
comunitarie - statali - regionali e statutarie, per disciplinare la ricerca del contraente, e i
vari sistemi di gara fino alla stipulazione del contratto per qualsiasi importo, anche il più
modesto. Esso, per la sua natura giuridica, è da considerarsi un atto fondamentale di
competenza del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 42, comma 2°, D.Lgs.
18.08.2000 n. 267. Sotto il profilo formale esso è un atto amministrativo, sotto il profilo
sostanziale esso è un atto normativo.
7. I contratti, salve le eccezioni di legge e quelle previste dal presente regolamento, sono
preceduti da apposite procedure di gara, le quali possono assumere la forma del
pubblico incanto - della licitazione privata - dell’appalto concorso - della trattativa privata
oppure possono essere affidati con il sistema in economia, mediante cottimo fiduciario
secondo le modalità previste dalla vigente normativa.
8. L’Ente è dotato del “Regolamento del Servizio di Provveditorato ed Economato”, per le
prestazioni e gli approvvigionamenti di competenza dell’Economato.
9. Non può farsi luogo a contratti se la spesa che ne consegue non risulti finanziata nelle
forme previste dalla Parte II del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267.
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10.
Le norme che seguono sono formulate, per il perseguimento dei fini istituzionali
dell’Ente ed al fine di indirizzare la scelta dei contraenti in modo opportuno e
trasparente.
11.
Le fasi del contratto di appalto vengono così individuate:
• Fase procedimentale: è quella che comprende tutto l’iter procedurale dell’appalto dalla
determinazione a contrattare, fino all’aggiudicazione definitiva della gara e stipulazione
del contratto
• Fase negoziale: va dalla stipula del contratto fino alla collaudazione dei lavori, delle
forniture, dei servizi, ivi comprese le eventuali fasi afferenti il contenzioso giurisdizionale
o arbitrale.
Art. 2
Norme regolatrici
1. I rapporti contrattuali dell’Ente sono regolati:
a) dalle clausole del contratto stipulato;
b) dalle disposizioni dei capitolati speciali di appalto, dai capitolati d’oneri o dai disciplinari
di incarico;
c) dalle disposizioni dello statuto, del presente Regolamento e degli altri Regolamenti
dell’Ente;
d) dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari emanate, dall’Unione Europea,
dallo Stato, dalla Regione Emilia Romagna.
2. Il contraente, con la firma del contratto, nel dichiarare di conoscere integralmente le
predette disposizioni, si impegna ad assolverle.
3. Termini e durata contrattuali debbono essere certi. E’ vietato il rinnovo tacito dei
contratti di fornitura e di servizio.
4. Le comunicazioni dell’Amministrazione da cui decorrono termini per adempimenti
contrattuali, sono effettuate tramite notifica o a mezzo lettera raccomandata con
ricevuta di ritorno, indirizzata al soggetto interessato ed eventualmente al concorrente
controinteressato nel proprio domicilio legale.
5. La durata dei contratti già stipulati, non può essere variata quando è in corso la loro
esecuzione, salvo proroghe nei casi previsti dalle vigenti disposizioni di Legge.
6. La proroga dei termini contrattuali può essere concessa quando il ritardo sia dovuto a
fatto dell’Amministrazione; è altrimenti concessa, a richiesta documentata dal
contraente, prima della scadenza, se il ritardo è dovuto a motivi di forza maggiore o per
esigenze condivisibili dall’Amministrazione.
7. Per le spese correnti, la durata dei contratti non può essere superiore a nove anni.
5
8. Salvo diverse disposizioni di legge, nei contratti non vanno inserite clausole che
obblighino l’Amministrazione ad effettuare pagamenti prima dell'esecuzione dell'opera o
della somministrazione di servizi e/o forniture da parte del contraente, se non in
proporzione all’opera od al servizio od alla fornitura prestata, né possono essere
previste esenzioni da imposte e tasse che non siano espressamente previste dalla
legge.
Art. 3
L’organizzazione
1. L’attività contrattuale del Comune di Ravenna e delle Istituzioni è coordinata dai
Dirigenti dei Servizi di volta in volta competenti rispetto all’oggetto dei singoli contratti i
quali sono, in via generale, responsabili del raggiungimento dei risultati che con i
contratti stessi ci si prefigge di raggiungere.
2. Le varie fasi nelle quali si articola ogni singolo procedimento per la realizzazione di
opere pubbliche ed ogni singola acquisizione nel settore dei servizi e delle forniture
sono eseguite sotto la cura e la vigilanza di un responsabile del procedimento. Per
quanto riguarda la nomina, le funzioni ed i compiti del responsabile del procedimento si
rinvia alle disposizioni normative vigenti ed al presente Regolamento.
3. Lo svolgimento di alcune fasi amministrative di natura specialistica, che richiedono
particolari professionalità, possono essere gestite in modo centralizzato a livello di Ente
al fine di conseguire maggiori livelli di efficienza e razionalità gestionale.
4. Nel settore dei lavori pubblici l’attività amministrativa concernete la fase di conclusione
dei contratti da stipularsi mediante forma pubblica amministrativa o mediante scrittura
privata è curata dal Servizio Appalti, Contratti ed Acquisti.
5. Per i contratti relativi a forniture e servizi l’attività amministrativa concernete la fase di
conclusione dei contratti è sempre curata dal Servizio Appalti, Contratti ed Acquisti per
le stipule mediante forma pubblica amministrativa mentre, per le stipule mediante
scrittura privata, il Servizio Appalti, Contratti ed Acquisti interviene su formale richiesta
dei Servizi responsabili per materia.
6. Tutte le fasi relative alle acquisizioni in economia di lavori, servizi e forniture, compreso
il perfezionamento dei relativi contratti, è di competenza dei Dirigenti dei Servizi
competenti per materia.
7. Il responsabile del procedimento per la realizzazione di lavori pubblici e per le
acquisizioni di servizi e forniture coordina e promuove i rapporti con altri uffici e/o con
soggetti terzi ai fini della verifica e dell’acquisizione di tutti i documenti ed elementi
necessari alla stipulazione del contratto. Anche nei casi in cui l’attività amministrativa
concernete la fase di conclusione dei contratti è curata dal Servizio Appalti, Contratti ed
Acquisti, il responsabile del procedimento coadiuva gli uffici coinvolti nell’espletamento
delle attività prodromiche alla stipula. In ogni caso la decisione ultima riguardo
l’ammissibilità e l’accettazione dei documenti presentati per la stipulazione del contratto
da parte del contraente del Comune di Ravenna, spetta al Dirigente competente alla
conclusione del contratto.
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8. L’Unità Organizzativa “Provveditorato” cura le procedure amministrative di sua
competenza ai sensi dello specifico Regolamento per il funzionamento del servizio
economato.
9. Le formalità successive alla stipulazione quali la repertoriazione, la registrazione, la
trascrizione e la voltura catastale di tutti i contratti conclusi presso il Servizio Appalti,
Contratti ed Acquisti saranno curate dal Servizio stesso.
10. Il Servizio Appalti, Contratti ed Acquisti si avvale di un sistema di repertoriazione, su
base informatica, dei contratti. Il programma è collegato con un server di rete ad altri
Servizi del Comune e registra, oltre ai dati che convenzionalmente vengono annotati
nel Registro Repertorio, una serie di informazioni da utilizzarsi anche per attività di
reporting.
Art. 4
Dirigenti
1. Ad eccezione di quanto è di competenza degli Organi Collegiali, sono attribuite ai
Dirigenti dei Servizi, le responsabilità ed i compiti di gestione relativi alle procedure di
appalto, compresa l’adozione di atti che impegnino l’Amministrazione verso l’esterno,
entro i limiti stabiliti dalle vigenti norme di Legge, dallo Statuto, dal Piano Esecutivo di
Gestione ed in particolare dalla “determinazione a contrattare”.
2. Organi collegiali e Dirigenti conformano tempestivamente la loro attività,
rispettivamente di governo e gestionale, alle modificazioni che potranno essere
apportate per Legge o per Statuto a questo Regolamento.
3. I provvedimenti, gli atti, le determinazioni riservati al potere gestionale dei Dirigenti non
possono essere revocati, riformati, riservati o avocati da alcun organo del potere
politico; in caso di inerzia o di ritardo negli adempimenti di competenza dirigenziale, il
Sindaco ha la possibilità di fissare un termine perentorio non inferiore a giorni 30 entro
cui adempiere, superato il quale nomina un commissario ad acta da scegliersi
all’esterno o all’interno della struttura, dandone in ogni caso comunicazione al Direttore
Operativo ed al Segretario Generale.
4. Per l’affidamento intuitu personae di incarichi professionali a esperti, Professionisti,
Società, Associazioni professionali o Enti, quando non sia possibile provvedere con
personale dell’Ente, è competente, salve le eccezioni di legge e quelle previste dal
presente regolamento, il dirigente che vi provvede con propria determinazione fornita
di puntuale motivazione. Nei casi in cui la scelta sia preceduta da modalità
procedimentalizzate e concorrenziali, la competenza è, in ogni caso, attribuita al
Dirigente. E' prevista la competenza dirigenziale qualora si manifestino le circostanze
delineate dall'art. 7, comma 2, lettera b) del D.Lgs. 157/95. Dell'esigenza di acquisire la
relativa prestazione professionale e dell'avvenuto affidamento deve essere data
adeguata pubblicità.
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5. La funzione di responsabile del procedimento è assolta direttamente dal Dirigente
preposto, o per incarico di questi da un dipendente appartenente ad una categoria, di
norma, non inferiore alla D.
6. Nell’ambito dei Lavori Pubblici, il Dirigente può incaricare un responsabile unico del
procedimento di attuazione di ogni singolo intervento previsto dal programma triennale
dei lavori pubblici, per le fasi della progettazione, dell’affidamento e dell’esecuzione.
Tale funzione deve essere svolta da funzionari tecnici dell'Amministrazione che
ricoprano ruoli di responsabili di posizioni organizzative, salvo i casi previsti dal
presente regolamento e dalle vigenti disposizioni di legge.
7. Per quanto concerne la responsabilità penale, la responsabilità civile per fatto illecito,
la responsabilità amministrativa per danno all’Ente e la responsabilità disciplinare a cui
sono assoggettati i dirigenti responsabili e i responsabili del procedimento che curano
le varie fasi operative, si fa espresso riferimento alle vigenti normative in materia.
8. Il Dirigente a cui è affidata la predisposizione della proposta di programma triennale è
nominato dal Sindaco su proposta del Direttore Generale. Il suddetto Dirigente ha
poteri di impulso e di controllo, che sono esercitati precipuamente per verificare il
rispetto dei tempi di esecuzione dei lavori contenuti nell'elenco annuale ed esercita,
altresì, funzioni di raccordo tra i responsabili di procedimento e gli organi politici.
9. I responsabili unici dei procedimenti, sotto la supervisione ed il coordinamento dei
dirigenti di riferimento, forniscono al responsabile cui è affidata la predisposizione della
proposta del programma triennale e dell'elenco annuale dei lavori pubblici, dati,
informazioni e proposte atte a consentire la redazione dello schema tipo entro il 30
settembre di ogni anno.
La successiva adozione del programma triennale è riservata alla competenza della
Giunta Comunale. Gli schemi di programma, così come le integrazioni di carattere
sostanziale all'elenco annuale, sono depositati per 60 giorni presso l'archivio
comunale; l'informazione dell'avvenuta adozione è altresì pubblicata su due quotidiani
aventi diffusione locale.
10. Il Consiglio Comunale approva il programma triennale dei lavori e delle opere
pubbliche e l'elenco annuale unitamente al bilancio di previsione di cui i suddetti
documenti costituiscono allegati obbligatori.
Il Programma Triennale dei lavori pubblici contiene la previsione delle opere da
realizzare nel triennio e costituisce il momento attuativo degli studi di fattibilità sulla
base di un ordine di priorità, tra le categorie dei lavori e per tipologia di intervento
nell'ambito di ogni categoria.
Art. 5
I pubblici servizi
1. L’Ente, nell’ambito delle proprie competenze ed ispirandosi ai principi di sussidiarietà e
di adeguatezza, deve provvedere alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per
oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali ed a promuovere lo
sviluppo economico e civile della comunità locale, in base a quanto stabilito dagli
articoli 112, 113 e 113 bis del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 e s.m.i. che, oltre alla
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definizione dei servizi pubblici, provvedono a distinguere i servizi pubblici locali in due
categorie:
a) servizi con rilevanza economica;
b) servizi privi di rilevanza economica.
2. Nell’affidamento in appalto, o in concessione di un pubblico servizio, l’Ente dovrà
inserire nel relativo contratto, oltre tutti i normali requisiti generali e clausole tecniche, le
norme intese a stabilire:
• l’oggetto dettagliato del servizio e relativa disciplina
• la durata contrattuale
• il corrispettivo dovuto e le modalità di partecipazione dell’Ente
• i corrispettivi dovuti per gli immobili e gli impianti e le modalità per la riconsegna alla
scadenza del contratto
• la regolare manutenzione degli immobili e degli impianti per tutta la durata del contratto
• la vigilanza sul funzionamento del servizio
• l’osservanza delle tariffe per le prestazioni da erogare all’Ente ed ai privati, se previste
• le penalità per l’inosservanza degli obblighi contrattuali
• i casi di decadenza e le modalità per la definizione delle relative controversie
3 Le predette norme, oltre quelle di carattere specifico - tecnico - generale, saranno
inserite nell’apposito capitolato relativo al servizio pubblico, da approvarsi da parte del
competente organo.
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LA FASE PREPARATORIA DEI CONTRATTI
Art. 6 FASE PRELIMINARE
Autorizzazione a contrarre
1. Per procedere alla stipulazione di qualsiasi contratto, il preposto dirigente dell’Ente, in
relazione alla propria competenza, dovrà adottare appositi atti nei quali siano
necessariamente indicati:
• la volontà ed il fine che con il contratto si intende perseguire
• l’oggetto del contratto, la sua forma e le clausole ritenute essenziali
• le modalità di scelta del contraente
• il finanziamento della spesa.
2. Il Dirigente si conforma alle procedure derivanti dalle direttive comunitarie vigenti
nell’ordinamento giuridico italiano, al codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi
e forniture ed al relativo regolamento di esecuzione ed attuazione.
3. L’atto con il quale si dà avvio al procedimento finalizzato alla stipulazione del contratto
deve essere preceduto, limitatamente all'esecuzione dei lavori pubblici, da un'apposita
deliberazione della Giunta Comunale con cui si approvano gli elaborati progettuali
ritenuti sufficientemente sviluppati dal responsabile del procedimento per essere posti
in gara, ad eccezione dei procedimenti ricadenti nel titolo 1° del bilancio i cui elaborati
tecnici di gara possono essere approvati con determinazione dirigenziale.
4. Nel settore dei lavori pubblici la determinazione a contrarre si configura come atto
attuativo delle scelte gestionali connesse al progetto approvato dall'organo politico o
altro documento di programmazione. Per ragioni di funzionalità, la competenza ad
adottare la determinazione a contrattare e ad approvare gli atti della gara nel settore
dei lavori pubblici è attribuita al Dirigente Responsabile del Servizio Appalti, Contratti ed
Acquisti, ad eccezione dei procedimenti di affidamento fondati sul sistema del cottimo
fiduciario.
Sempre con riferimento al settore dei lavori, nei casi in cui l’approvazione dei progetti
esecutivi sia effettuata dalla giunta comunale, per un principio di economia degli atti,
con la medesima deliberazione di approvazione del progetto esecutivo si provvede
anche all’assunzione dei relativi impegni di spesa. In questo caso il servizio Finanziario
nell’esprimere il parere di regolarità contabile provvede a segnalare la presenza di
particolari vincoli e/o condizioni ai quali è eventualmente subordinato la copertura
finanziaria della spesa.
5. La competenza ad adottare la determinazione a contrattare per l’avvio di procedure
finalizzate all’affidamento di contratti di forniture e servizi, compresi i servizi attinenti
all’architettura e all’ingegneria, è in capo ai Dirigenti dei Servizi responsabili dei rispettivi
centri di spesa.
L’adozione della determinazione a contrattare relativamente a procedure di affidamento
di contratti di forniture e servizi deve essere preceduta, nei casi previsti dall’art. 42,
comma 2, lettere e) ed i), del D.Lgs. 267/2000 e s.m., da una deliberazione del
Consiglio Comunale di indirizzo politico amministrativo di rilievo generale, ovvero di
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autorizzazione delle spese che impegnano i bilanci degli esercizi successivi. Anche in
questi casi, per un principio di economia degli atti, è ammissibile che con la medesima
deliberazione di autorizzazione alle spese pluriennali si provveda all’assunzione delle
relative prenotazioni di impegno di spesa.
6. Sia per i contratti relativi ai lavori che per i contratti relativi a forniture e servizi, i Dirigenti
dei Servizi competenti per materia ed i responsabili unici del procedimento dei singoli
contratti curano gli adempimenti relativi all'invio delle comunicazioni previste dall’art. 6,
commi 9 e 10 e dall’art. 7, commi 8, 9 e 10, del codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture all’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici ed all’Osservatorio
con la sola eccezione dell’inserimento dei dati relativi ai bandi di gara predisposti dal
Servizio Appalti, Contratti ed Acquisti di cui al successivo comma.
7. Il Servizio Appalti, Contratti ed Acquisti, ai fini dell’assolvimento degli obblighi di cui al
comma precedente, supporta i soggetti competenti fornendo agli stessi i dati in proprio
possesso relativamente al contenuto dei bandi di gara ed agli estremi dell’offerta
selezionata per l’aggiudicazione ed in particolare curando l’inserimento nel SITAR
(Sistema informativo telematico appalti regionali Emilia-Romagna) dei bandi di gara
che saranno predisposti in modo centralizzato dallo stesso Servizio Appalti, Contratti
ed Acquisti.
Art. 7
Disciplina per l'affidamento dell'incarico di responsabile unico del
procedimento
1. La nomina del responsabile unico del procedimento relativamente ai contratti di
appalto di forniture e servizi è disposta dal dirigente responsabile del servizio
interessato mediante apposito provvedimento.
2. Il dirigente che non provvede ai sensi del comma 1 è considerato automaticamente
responsabile unico del procedimento.
3. Le responsabilità dei procedimenti preordinati alle finalità di cui al comma 1 devono
essere, in ogni caso, attribuite a personale dipendente appartenente preferibilmente
alla Categoria D del nuovo ordinamento professionale.
4. I responsabili unici del procedimento che esercitano le funzioni correlate alla specifica
figura, nel settore delle forniture e dei servizi, si avvalgono delle prerogative e dei
poteri loro attribuiti dalla Legge n.241/90 e successive modifiche ed integrazioni.
5. La nomina del responsabile unico del procedimento nel settore dei lavori pubblici è
disposta dal dirigente interessato mediante apposito provvedimento.
6. Le connotazioni professionali, le attribuzioni ed i compiti riferibili alla funzione di
responsabile unico del procedimento, nell'ambito di appalti riguardanti i lavori pubblici,
sono specificati dall'apposita normativa di settore.
7. Qualora, nell'ambito dei lavori pubblici, debbano essere implementate procedure che
comportino l'aggiudicazione di lavori di importo superiore a 1.000.000= Euro o che
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coinvolgano l'azione integrata e coordinata di diverse Amministrazioni pubbliche, il
responsabile unico del procedimento, ferme restando le qualificazioni professionali
richieste, deve essere dirigente o quadro aziendale titolare di posizione organizzativa
ai sensi del nuovo ordinamento professionale o ricoprire la posizione di dirigente.
Art. 8
Metodi di scelta
1. Per la scelta del contraente l’Ente si avvale della procedura aperta (pubblico incanto),
delle procedure ristrette (licitazione privata e appalto concorso) o della procedura
negoziata o della procedura diretta (trattativa privata), secondo la legislazione vigente
ed osservando le disposizioni che seguono.
Art. 9
Bando - Lettera di invito
1. Il pubblico incanto, la licitazione privata, l’appalto concorso e la trattativa privata
negoziata (nei casi previsti dalla vigente normativa), sono preceduti dal bando di gara,
che dovrà contenere gli elementi essenziali previsti dalle leggi in materia.
2. Qualora nel bando si faccia riferimento ad un capitolato generale o speciale o
comunque ad atti contenenti norme e clausole contrattuali, devono essere previste
adeguate forme di pubblicizzazione per agevolare l’accesso agli stessi.
3. Il bando o la lettera di invito devono precisare gli elementi in base ai quali le offerte
devono essere valutate.
4. Il bando o la lettera di invito devono precisare l’importo dell’eventuale cauzione
provvisoria.
5. Gli adempimenti di pubblicizzazione relativi ai pubblici incanti, al concorso di idee e al
concorso di progettazione, sono assolti con la divulgazione del solo bando di gara.
6. Per la licitazione privata e per l’appalto concorso, nonché nei limitati casi di trattativa
privata, oltre al bando di gara è prevista la lettera d’invito a presentare offerta, che
dovrà essere predisposta in base alle vigenti norme comunitarie e nazionali.
7. I Dirigenti, per gli appalti di lavori pubblici, forniture, servizi, possono indicare alle
imprese concorrenti, qualora il bando di gara o la lettera di invito prevedano
l'acquisizione di documentazione progettuale, le copisterie che per tempestività,
qualità, attrezzature tecnologiche e prezzo possano adeguatamente assolvere le
incombenze tecniche richieste.
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8. La lettera d’invito e il bando, pur essendo vincolanti in sede di gara , rappresentano
semplicemente un invito all’impresa a formulare la propria offerta; l’Amministrazione
resta impegnata solo ed esclusivamente dopo la stipulazione del contratto.
9. Le cause d’esclusione dalle gare d’appalto devono essere specificatamente indicate
nel bando e/o nella lettera di invito.
Art. 10
Pubblicità
1. I bandi di gara, nel rispetto dell’evidenza pubblica, devono essere pubblicizzati nelle
forme indicate dalla normativa vigente.
2. In assenza di norme settoriali i bandi vengono pubblicizzati in base alle vigenti
normative in materia di appalti e, ove previsto dalle direttive europee, sulla Gazzetta
Ufficiale delle Comunità Europee.
3. Tutti i bandi devono essere pubblicati all’Albo Pretorio e sul sito internet del Comune e
devono essere messi a disposizione dei soggetti interessati presso gli uffici indicati dal
bando o dalla lettera di invito.
4. Il Dirigente, o nel caso di LL.PP., il responsabile unico del procedimento in relazione
all’oggetto del contratto da concludere, ovvero al valore del medesimo, può adottare
una o più delle seguenti forme di pubblicità integrative:
⇒ segnalazioni ed avvisi su reti informatiche e telematiche con accesso indifferenziato;
⇒ a mezzo stampa e servizi televisivi;
5. L’esito della gara, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente, deve essere
pubblicato anche all’Albo Pretorio e sul sito internet del Comune.
Art. 11
Requisiti di partecipazione
1. L’Amministrazione deve indicare nei bandi i requisiti minimi per la partecipazione alle
gare e può fare riferimento ad elementi significativi del bilancio dell’impresa, alle
caratteristiche di appalti analoghi già eseguiti e ad altri elementi da determinarsi in
relazione al valore e/o all’oggetto dell’appalto purché non in contrasto con la vigente
normativa.
2. I bandi e le lettere d’invito, relativi a tutte le gare dell’Ente, devono prevedere quale
requisito essenziale per la partecipazione, il tassativo rispetto, da parte del
concorrente, dei contratti collettivi nazionali di lavoro del settore, degli accordi sindacali
integrativi, delle norme sulla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro nonché di tutti
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gli adempimenti di legge e contrattuali nei confronti dei lavoratori dipendenti o soci. Ai
partecipanti deve essere richiesta, a pena di esclusione, idonea dichiarazione.
3. Alle gare possono partecipare anche imprese raggruppate o consorzi, in conformità
alla normativa vigente. I requisiti minimi richiesti a ciascuna impresa facente parte del
raggruppamento, determinati in base alle caratteristiche dell’appalto, devono essere
indicati nel bando.
4. Non è ammessa per le gare aventi ad oggetto appalti di lavori, forniture o servizi la
simultanea partecipazione alle gare stesse di imprese singole e in riunione
temporanea di imprese o consorzio di concorrenti. Non è consentita la
compartecipazione di imprese che abbiano identità totale o parziale delle persone che
in esse rivestono ruoli di legale rappresentanza; non è inoltre ammessa la
compartecipazione (singolarmente o in riunione temporanea di imprese) di imprese
controllanti e controllate ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile, qualora ciò comporti
un’incidenza operativa e gestionale delle prime sulle controllate. In presenza di tali
compartecipazioni deve procedersi all’esclusione dalla gara di tutte le imprese che si
trovano in dette condizioni; dell’insussistenza di tali condizioni deve essere fornita, a
pena di esclusione, idonea dichiarazione.
5. Non è ammessa la compartecipazione dei consorzi cooperativi di produzione e lavoro
(P.L). o consorzi artigiani e delle imprese associate per le quali il consorzio concorre; in
presenza di tale compartecipazione deve procedersi all’esclusione dalla gara delle
imprese che partecipano in forma singola o in altre forme alla gara medesima; nel
caso che le medesime imprese risultino indicate quali potenziali assuntrici dei lavori da
due o più consorzi cooperativi di P.L. o consorzi artigiani partecipanti, si procederà
all’esclusione degli stessi dalla gara.
6. I consorzi cooperativi di P.L. o consorzi artigiani devono dichiarare esplicitamente:
- la propria disponibilità ad eseguire direttamente i lavori;
- ovvero, l’indicazione dell’impresa/e associata/e che eseguirà/anno i lavori.
La mancata disponibilità delle imprese indicate ad eseguire i lavori, comporta
l'esclusione del consorzio stesso.
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I consorzi di cooperative di P.L. o i consorzi di imprese artigiane devono dichiarare
alternativamente, in sede di domanda di ammissione alla gara, se intendano eseguire
in proprio i lavori e/o servizi oggetto della gara, ovvero per conto di quali imprese
consorziate concorrono. In quest'ultimo caso, qualora i consorziati indicati siano a loro
volta un consorzio di cui all'art. 10 lett. b) o c) della legge 109/94 e s.m.i. è fatto
obbligo di indicare i consorziati per cui questi ultimi a loro volta concorrono alla gara.
Al verificarsi di quest’ultima ipotesi, è fatto divieto alle imprese consorziate indicate di
partecipare, in qualsiasi forma, alla gara. Inoltre, in caso di aggiudicazione, l'impresa
esecutrice non può essere modificata in corso di esecuzione, salvo nei casi di forza
maggiore, e comunque previa autorizzazione dell'Amministrazione committente.
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Art. 12
Documentazione dei requisiti
1. I requisiti comprovabili tramite atti di notorietà o certificazioni amministrative possono
essere sostituiti da dichiarazioni rese dal soggetto interessato o legale rappresentante
dell’impresa nei casi e con le modalità previste dal D.P.R. 445 del 28.12.2000. Ulteriori
fatti, stati, qualità personali o altri dati rilevanti ai fini dell’ammissione a gare pubbliche
possono essere dimostrati mediante dichiarazioni sostitutive di atto notorio, nelle forme
previste dalle medesime norme.
2. Salva la facoltà per l’Ente di verificare la veridicità dei requisiti e dei fatti dichiarati,
presso le Amministrazioni competenti al rilascio della documentazione amministrativa,
all’aggiudicatario può essere richiesta, nei casi previsti, la presentazione della
documentazione probante.
3. Salvo specifiche disposizioni di legge nelle gare d’appalto a mezzo di pubblico incanto,
licitazione privata e appalto concorso, il possesso della capacità economica e
finanziaria delle imprese partecipanti può essere documentata tramite:
a) idonee dichiarazioni bancarie o assicurative;
b) bilanci o estratti dei bilanci;
c) dichiarazioni concernenti gli importi globali rispettivamente di lavori, forniture o servizi
eseguiti e gli importi relativi ad appalti analoghi a quelli in gara relativi agli ultimi tre
esercizi.
4. Qualora la produzione di un documento non sia prevista a pena di esclusione possono
essere accettati per giustificati motivi altri documenti considerati idonei
dall’Amministrazione fatto salvo il rispetto della par condicio dei concorrenti.
5. I procuratori generali o speciali che hanno ricevuto procura per formare il contratto e
per incassare i corrispettivi sono assoggettati a verifica antimafia.
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Art. 13
Tornate di gare
1. Nel caso che l’Amministrazione comunale proceda a più gare d’appalto da effettuarsi
contemporaneamente, tali da configurarsi una tornata di gare, è sufficiente la
presentazione, da parte dell’impresa che partecipa a più di una gara, della
documentazione relativa all’appalto di importo più elevato, purché ciò sia menzionato
nelle altre offerte.
2. Nel caso si preveda che un’impresa possa risultare aggiudicataria di un solo appalto,
l’offerta della ditta risultata vincitrice di uno degli appalti dovrà essere esclusa dalle gare
successive.
3. Le gare concomitanti vanno svolte secondo ordine decrescente di importo.
Art. 14
Competenze per le procedure di gara e per l’aggiudicazione
1. Fatto salvo quanto previsto al precedente art.6 e ferme restando le funzioni, i compiti e
le specifiche responsabilità del responsabile del procedimento e, per i contratti relativi a
servizi e forniture, ove nominato, del direttore dell’esecuzione del contratto, le attività di
gestione preordinate e susseguenti all’attività negoziale, sono di competenza dei
dirigenti responsabili dei centri di spesa.
2. Al responsabile unico del procedimento compete anche la formazione dell’elenco dei
soggetti da invitare alle procedure negoziate esperendo, ogniqualvolta sia necessario,
le relative indagini di mercato.
3. Nel settore dei lavori pubblici, per ragioni di funzionalità organizzativa, la competenza
ad adottare la determinazione a contrattare e la determinazione di aggiudicazione
definitiva è attribuita al Dirigente responsabile del Servizio Appalti, Contratti ed Acquisti.
4. Nel settore dei servizi e delle forniture la competenza ad adottare la determinazione a
contrattare e la determinazione di aggiudicazione definitiva rimane in capo ai Dirigenti
dei Servizi competenti per materia, responsabili dei relativi centri di spesa.
5. In ogni fase del procedimento il dirigente competente ed il responsabile unico del
procedimento possono avvalersi della consulenza tecnico – amministrativa del Servizio
Appalti, Contratti ed Acquisti.
6. Il Presidente della commissione di gara, nelle procedure aperte ed in quelle ristrette, in
seduta pubblica, provvede a dichiarare l’aggiudicazione provvisoria del contratto.
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7. Relativamente alle procedure finalizzate all’aggiudicazione delle seguenti tipologie di
appalti e concessioni:
- APPALTI DI SERVIZI,
- APPALTI DI FORNITURE,
- APPALTI DI LAVORI,
- CONCESSIONI DI LAVORI PUBBLICI,
- PROCEDURE DI PROJECT FINANCING,
- CONCESSIONI DI SERVIZI,
le sole fasi relative alla predisposizione dei bandi gara, alla loro pubblicazione, alla
gestione di tutte le attività amministrative connesse ed alla programmazione della
procedura di gara stessa sono delegate al Servizio Appalti, Contratti ed Acquisti che è
altresì riferimento operativo per le attività amministrative finalizzate alla conclusione dei
contratti stessi.
Tutte le restanti fasi – prodromiche e successive sia alla pubblicazione dei bandi di
gara sia alla stipula dei contratti – rimangono di competenza dei Servizi competenti per
materia.
8. Tutte le fasi nelle quali si articolano le procedure relative alle seguenti tipologie
contrattuali sono di competenza dei Dirigenti dei Servizi competenti per materia e
responsabili dei relativi centri di spesa:
Servizi di ingegneria ed architettura:
- CONCORSI DI IDEE
- CONCORSI DI PROGETTAZIONE
- APPALTI DI SERVIZI DI PROGETTAZIONE E/O INGEGNERIA ED ARCHITETTURA
Cottimi fiduciari / piccole gare informali:
- COTTIMI FIDUCIARI LAVORI PUBBLICI
- COTTIMI FIDUCIARI SERVIZI E FORNITURE
Incarichi professionali:
- INCARICHI PROFESSIONALI SERVIZI DI INGEGNERIA ED ARCHITETTURA
- INCARICHI PROFESSIONALI IN GENERE (basati sul regolamento degli incarichi)
Contratti dell’Ufficio immobiliare:
- CONCESSIONI IMMOBILIARI – AFFITTI
- CONCESSIONI PATRIMONIO INDISPONIBILE (impianti sportivi, ecc.)
Bandi vari ed indagini di mercato:
- BANDI VARI (ad esempio per servizi / assegnazioni a titolo gratuito, per collocamento boc,
ecc.)
- INDAGINI DI MERCATO
Servizi assicurativi e di trasporto di posta:
i SERVIZI ASSICURATIVI E DI TRASPORTO DI POSTA sono gestiti dal Dirigente competente in
ragione della loro particolare specificità.
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Art. 15
Commissione giudicatrice per offerte economicamente più
vantaggiose e per appalti/concorso
1. La valutazione tecnico-qualitativa ed economica delle offerte e/o dei progetti è
effettuata da apposita commissione. La commissione è presieduta dal capo area o dal
dirigente delegato, quando trattasi di importi superiori alla soglia comunitaria, oppure
dal dirigente del servizio interessato. In considerazione della tipologia e dell'importo
dell'appalto la struttura della commissione potrà assumere una composizione variabile
di 3 o 5 membri.
2. Alla nomina degli altri componenti costituenti la commissione, provvede il dirigente
Capo Area o Dirigente suo delegato con apposito provvedimento, da adottarsi dopo la
scadenza del termine di presentazione delle offerte.
3. La commissione è composta da esperti, con specifica competenza tecnica e/o
giuridico amministrativa, interni e/o esterni all’Amministrazione nominati dal suddetto
dirigente, in numero dispari, da individuare in relazione alla peculiarità dell’oggetto. Il
ricorso ad esperti esterni avviene unicamente per casi e tipologie di gara particolari.
L’atto dirigenziale di nomina dovrà contenere l’attestazione dell’avvenuta verifica della
competenza e della capacità professionale in relazione allo specifico oggetto e fornire
idonea e puntuale motivazione della scelta effettuata.
4. Gli esperti esterni all’Amministrazione vengono scelti prevalentemente fra docenti
universitari, liberi professionisti iscritti ad ordini, albi o associazioni professionali, ove
esistenti, nonché fra i dipendenti di Enti Pubblici o aziende private in possesso di
idonea competenza in relazione all’oggetto della gara. La scelta dovrà attestare che le
prestazioni non possono essere espletate da alcun dipendente dell’ente e tenere conto
di eventuali motivi di incompatibilità legati ad interessi di qualunque natura interferenti
con l'oggetto dell’appalto.
5. Nell’atto in cui viene nominata la commissione è, altresì, precisata la misura del
compenso spettante ai componenti esterni ed il relativo finanziamento.
6. La commissione può delegare l’istruttoria delle offerte ad un gruppo ristretto dei suoi
membri o singoli componenti fermo restando che la valutazione ed il giudizio dovranno
essere effettuati dalla commissione nel suo “plenum”.
7. Nel caso in cui nel bando o nella lettera di invito siano prefissati unicamente gli
elementi e/o i parametri da prendere in considerazione, i valori espressi in punteggi o i
coefficienti di valore attribuibili ai singoli elementi che compongono le offerte, saranno
determinati dalla commissione prima dell’apertura dei plichi contenenti l’offerta tecnicoqualitativa.
8. I lavori della commissione giudicatrice devono svolgersi nel rispetto del principio di
continuità. Il Presidente può disporre, per motivate ragioni, la sospensione e
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l’aggiornamento dei lavori. La commissione, ad avvenuta conclusione del
procedimento valutativo, procede alla formazione di una graduatoria finale di merito.
9. Dei lavori della commissione giudicatrice, che si svolgono in seduta pubblica per la
fase di esame dei requisiti di ammissibilità, in seduta riservata per la fase d’esame
dell’offerta tecnica per concludersi in seduta pubblica per l’apertura e l’esame delle
buste contenenti le offerte economiche, vengono redatti appositi verbali corredati dalle
relazioni tecniche che vengono trasmessi al Dirigente competente per l’aggiudicazione.
I punteggi assegnati nel corso della fase riservata, sono comunicati agli interessati
prima dell’apertura delle buste economiche. I punteggi attribuiti durante la fase
riservata sono la risultante di un processo logico di valutazione che non richiede
l’esposizione di alcuna motivazione. La commissione di gara espone, per particolari
prodotti merceologici o prestazioni di servizio, una sintetica motivazione comparativa in
ordine alla scelta complessivamente operata. Il verbale di gara, è l’atto terminale del
procedimento di gara e contiene, nella parte conclusiva, la proposta di aggiudicazione
provvisoria dell’appalto, nel caso di esito positivo; nel caso di esito negativo,
l’esposizione delle motivazioni che hanno condotto alla proposta di non
aggiudicazione.
10. Nel verbale di gara devono essere descritte dettagliatamente, con esatta sequenza
cronologica, tutte le operazioni di svolgimento della gara.
Il verbale non tiene luogo al contratto e dovrà indicare:
•
•
•
•
•
•
•
•
l’oggetto dell’appalto;
l’anno, il giorno, l’ora ed il luogo in cui si effettua la gara;
i componenti della commissione di gara d’appalto;
i provvedimenti che hanno consentito l’espletamento della gara d’appalto;
le modalità di pubblicazione della gara d’appalto;
l’elenco delle ditte concorrenti;
le ditte ammesse alla gara;
i nominativi ed i motivi di esclusione delle ditte non ammesse alla gara d’appalto.
Il verbale di gara dovrà essere sottoscritto da tutti i componenti della commissione di
gara d’appalto.
Il Presidente della gara d’appalto deve svolgere la sua attività in osservanza di quanto
previsto nella lettera di invito o nel bando di asta pubblica; non ha potestà
discrezionale e deve:
• dichiarare l’apertura della gara, precisando l’oggetto dell’appalto e le relative
condizioni e prescrizioni fissate nel bando di gara e/o nella lettera di invito;
• verificare le modalità di pubblicità osservate per la pubblicizzazione della gara e, ove
previsto, la corretta diramazione degli inviti;
• procedere al riscontro dell’integrità dei plichi ricevuti e verificare che siano pervenuti
nei termini fissati dal bando o dalla lettera di invito;
• procedere all’apertura dei plichi e quindi all’esame della regolarità formale della
documentazione presentata;
• procedere all’apertura delle buste contenenti le offerte tecnico-qualitative;
• procedere all’apertura delle buste contenenti le offerte economiche riguardanti le ditte
la cui documentazione è stata ritenuta regolare;
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• formare la graduatoria delle offerte;
• procedere alla dichiarazione di aggiudicazione provvisoria dell’appalto;
• disporre che siano assunte a verbale le dichiarazioni e le eventuali contestazioni delle
ditte concorrenti.
Art. 16
Commissione giudicatrice per gare ad evidenza pubblica con il
criterio del prezzo più basso
1. Qualora si debba procedere all'aggiudicazione di appalti, il cui importo a base di gara
sia superiore al controvalore in Euro di 200.000=D.S.P., con il criterio del massimo
ribasso o del prezzo più basso, la commissione è formata da tre componenti e viene
nominata dal Capo Area o Dirigente suo delegato; la gara può essere presieduta,
allorchè sussistano specifiche e comprovate ragioni di servizio, dal quadro aziendale
della struttura organizzativa interessata alla procedura contrattuale appositamente
delegato per il compimento delle relative funzioni dal dirigente sovraordinato.
2. La Commissione procede come segue:
a)
all’esame dei plichi contenenti le offerte e la documentazione, accertando
l’integrità dei sigilli, la data di presentazione ed escludendo le offerte pervenute
oltre il termine stabilito nel bando di gara o nella lettera di invito;
b)
all'apertura delle buste ed alla verifica della validità e completezza dei
documenti presentati escludendo dalla gara le imprese i cui documenti risultino
mancanti, incompleti o irregolari;
c)
limitatamente al settore dei lavori pubblici provvede ad individuare, qualora
sia sussistente la causale, mediante sorteggio, le imprese che dovranno
comprovare il possesso dei requisiti autodichiarati;
d)
all’apertura del plico contenente l’offerta economica, dando lettura del prezzo
o dei ribassi percentuali.
3. Qualora, negli appalti di lavori pubblici, il numero delle offerte valide risulti inferiore a
cinque, gli adempimenti connessi al controllo delle autodichiarazioni rese in sede di
gara, si intendono assolti con la verifica delle dichiarazioni probanti riferite alle
autodichiarazioni dell’impresa risultata aggiudicataria e del concorrente che segue in
graduatoria.
4. Effettuato il confronto tra i prezzi, e fatta salva la speciale procedura di esclusione
automatica prevista per gli appalti dei lavori pubblici di importo inferiore alla soglia
comunitaria, il Presidente aggiudica provvisoriamente la gara all’offerta che presenta il
prezzo più basso.
5. Nel caso di offerte uguali e valide la commissione procederà, se previsto nel bando,
nella medesima adunanza a richiedere un'offerta migliorativa fra gli offerenti stessi, a
partiti segreti e colui che presenterà la migliore offerta nei termini stabiliti, risulterà
provvisoriamente aggiudicatario.
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6. Ove tutti coloro che hanno presentato le offerte uguali non fossero presenti o se i
presenti non volessero migliorare l’offerta, la sorte decide chi debba essere
aggiudicatario.
7. Delle operazioni di gara svolte, viene redatto apposito verbale che non ha valore di
contratto.
Art. 17
Criteri di aggiudicazione
1. I criteri di aggiudicazione devono essere indicati nel bando o nella lettera di invito.
2. Negli appalti relativi a lavori, servizi e forniture, per i quali, sia stato predisposto un
dettagliato capitolato tecnico di riferimento, la valutazione delle offerte avviene avendo
riguardo al solo dato del prezzo pervenendo, quindi, all'aggiudicazione col criterio del
massimo ribasso, eventualmente mediato, nei casi previsti, con meccanismi aritmetici.
3. Nei casi in cui sia opportuno considerare il rapporto qualità-prezzo l’aggiudicazione
viene disposta a favore del concorrente che ha presentato l’offerta economicamente
più vantaggiosa. La valutazione delle varie componenti dell’offerta deve essere
effettuata secondo criteri di equilibrio tra i profili tecnico-qualitativi e quelli economici in
relazione all’oggetto dell’appalto. I dati economici devono essere comparati attraverso
parametri che rispettino criteri di proporzionalità.
4. Gli elementi tecnico-qualitativi possono essere valutati anche in relazione, alla struttura
organizzativa, tecnica e professionale messa a disposizione, alle modalità di
erogazione della prestazione, all’attività di programmazione e ricerca, alle
caratteristiche funzionali, qualitative ed estetiche, ai servizi accessori di garanzia,
manutenzione e assistenza, agli elementi tecnici contenuti nei piani di qualità o
certificazioni di qualità presentate dalle imprese ed alla metodologia della gestione.
5. In relazione alla natura ed alle caratteristiche del contratto, il bando può indicare
punteggi o comunque soglie minime tecnico-qualitative delle offerte, al di sotto dei
quali le offerte stesse non vengono ritenute idonee per l’aggiudicazione.
Art. 18
Modalità di presentazione e contenuto dell’offerta
1. L’inoltro dell’offerta deve avvenire, nel rispetto delle formalità previste dal bando o dalla
lettera di invito, in plico sigillato con ceralacca. Per la consegna del plico sono, di
norma, ammesse tutte le forme tranne quelle esplicitamente escluse nel bando o nella
lettera di invito,
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2. Per la verifica del rispetto del termine di presentazione dell'offerta indicato nel bando o
nella lettera di invito, si terrà conto della data apposta sulle buste contenenti le offerte
dall'Ufficio Protocollo in ordine all’arrivo delle offerte stesse. L’Amministrazione non è,
in ogni caso, responsabile dello smarrimento dei plichi o del ritardato inoltro degli stessi.
3. Salvo quanto previsto nel presente regolamento per la gara ufficiosa, non è ammessa
la presentazione di offerte per mezzo di comunicazioni telegrafiche, telefoniche o via
telefax.
4. L’offerta economica è la dichiarazione, redatta per iscritto in carta bollata, nelle forme e
modalità stabilite nel bando di gara o nella lettera d’invito alla gara, contenente
l’indicazione del prezzo, sia nella precisazione dell’importo offerto, sia nell’espressione
del ribasso con la relativa misura percentuale, così in cifre come in lettere, senza
abrasioni o correzioni di sorta.
5. In caso di differenza tra il prezzo indicato in cifra e quello indicato in lettere, salve
disposizioni di legge speciali (legislazione sui lavori pubblici), è da considerarsi valido
quello più vantaggioso per l’Ente.
6. L’offerta è sottoscritta con firma leggibile e per esteso dal titolare dell’Impresa, nel caso
di Società dal legale rappresentante, nel caso di associazione temporanea di imprese,
dai legali rappresentanti delle imprese che costituiscono il raggruppamento o che
intendono costituirlo. Essa dovrà essere chiusa in apposita busta debitamente sigillata
con ceralacca e controfirmata sui lembi di chiusura, con l’indicazione del mittente e
l’oggetto della gara; in questa busta non dovranno essere inseriti altri documenti.
7. La busta contenente l’offerta economica dovrà essere inserita nel plico contenente gli
altri documenti.
8. L’offerta economica, una volta presentata, non può essere ritirata dal concorrente al
quale è data solo la possibilità di presentare, sempre nel termine prescritto, altra offerta
successiva che sostituirà quella precedente.
9. Il termine entro il quale dovrà pervenire l’offerta è perentorio.
Art. 19
Offerte anormalmente basse
1. Fatta salva la normativa in materia di lavori pubblici, la verifica delle offerte
anormalmente basse, o che presentino profili di irrazionalità o squilibri immotivati fra i
prezzi, deve svolgersi in contraddittorio con gli offerenti, a seguito di richiesta scritta di
giustificazioni da parte dell’Amministrazione e può essere svolta in relazione alla
composizione dei costi, all’economia del metodo di prestazione dell’oggetto
dell’appalto, alla congruità dei prezzi - valutata anche sulla base della compatibilità con
l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria -, alle condizioni di
favore di cui goda l’offerente, all’originalità del servizio offerto, alle soluzioni tecniche
adottate o altri elementi rilevanti.
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2. Indipendentemente dagli eventuali meccanismi di esclusione automatica delle offerte
apprestati dall'ordinamento in vigore, il dirigente interessato si riserva la facoltà di
procedere alla valutazione delle offerte ritenute anormalmente basse rispetto alle
prestazioni da eseguire o connotate da un irragionevole squilibrio nei prezzi, in
contraddittorio con le imprese interessate.
3. Nella materia dei LL.PP., il responsabile unico del procedimento, qualora sussistano le
circostanze delineate nel comma 2 precedente, provvede alla verifica di congruità delle
offerte chiedendo agli offerenti di presentare, entro dieci giorni dalla ricezione della
relativa comunicazione, gli elementi giustificativi dell’offerta formulata, ovvero l’analisi
dei prezzi unitari che presentino profili di irrazionalità o squilibri immotivati tra i prezzi.
L’attività di verifica è normalmente attuata con modalità progressive, a partire
dall’offerta risultata provvisoriamente aggiudicataria, e termina con l’individuazione
dell’offerta che non presenta caratteri di anomalia. Nel caso in cui via siano ragioni per
ritenere che più offerte presentino caratteri di anomalia, il responsabile unico del
procedimento può richiedere contemporaneamente, ad una pluralità di imprese, l’analisi
dei prezzi o gli elementi giustificativi relativi alle offerte formulate.
4. Con riferimento alla casistica di cui al comma 3 precedente, qualora non pervenga
alcuna risposta o le giustificazioni presentate non siano ritenute idonee dal
responsabile unico del procedimento, la relativa offerta è dichiarata inaccettabile e
viene disposta, di conseguenza, l’esclusione dell’impresa interessata con apposita
determinazione del dirigente interessato, ai sensi del successivo art. 22, comma 2.
Art. 20
Offerta incongrua
1. Fatta salva la normativa in materia di lavori pubblici, l’offerta può essere esclusa dalla
gara qualora, in relazione alla natura e alle caratteristiche della prestazione richiesta ,
sia reputata inadeguata dall’autorità di gara o dalla commissione giudicatrice. Tale
giudizio deve risultare da atto congruamente motivato che dovrà essere comunicato al
soggetto interessato.
2. Per la verifica di offerte riguardanti appalti rientranti nella normativa comunitaria, si
rispetta quanto stabilito dalle direttive e dai decreti legislativi di recepimento.
Art. 21
Unica offerta
1. L’Amministrazione può procedere, fatte salve le specifiche ipotesi previste nel settore
dei LL.PP., all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta, purché idonea, se
di tale circostanza sia stata fatta menzione nel bando o nella lettera di invito.
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2. Nel caso di asta pubblica e di licitazione privata con offerta economicamente più
vantaggiosa e appalto concorso, qualora vi sia un unico concorrente, la commissione
predetermina un punteggio minimo al di sotto del quale l’unica offerta non viene
considerata idonea per l’aggiudicazione.
3. Qualora l’unica offerta risulti comunque incongrua l’appalto non viene aggiudicato.
Art. 22
L’aggiudicazione
1. L’aggiudicazione è il momento in cui si va ad individuare l’appaltatore dell’opera, delle
forniture, del servizio.
2. Spetta al Dirigente che ha attivato il procedimento, fatto salvo quanto previsto dall'art.
6, l'approvazione del verbale di gara e la conseguente aggiudicazione, in tutti i casi in
cui la gara sia esperita con i sistemi dell'asta pubblica, della licitazione privata, trattativa
privata e cottimo fiduciario ed aggiudicati con il criterio del massimo ribasso e
dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
3. Spetta alla Giunta Comunale, limitatamente al settore dei lavori pubblici,
l'aggiudicazione definitiva di gare espletate con il sistema dell’appalto – concorso.
4. In caso di annullamento della gara, nessun rimborso o compenso sarà corrisposto
all’Impresa dichiarata provvisoriamente aggiudicataria.
5. L’aggiudicazione sarà definitiva con la determinazione del Dirigente o, nel caso di cui al
precedente comma 3, con la deliberazione di Giunta Comunale.
Art. 23
Il pubblico incanto
1. Il pubblico incanto è il sistema con cui l’Ente si rivolge ad una generalità di soggetti che
possiedono determinati requisiti per partecipare alla gara.
2. E’ una procedura aperta, con cui ogni interessato avente i requisiti del bando, può
presentare un’offerta.
3. L’Ente adotta il metodo delle offerte segrete da confrontarsi col prezzo posto a base
d’asta indicato nell’avviso o bando d’asta, salve diverse disposizioni di legge.
4. Il pubblico incanto deve essere esperito in luogo aperto al pubblico.
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5. La fase di gara è demandata ad un’apposita commissione o ad un’autorità di gara
individuate con le modalità indicate agli artt. 15 e 16 precedenti.
6. Delle operazioni di gara e di aggiudicazione viene redatto verbale firmato dai
componenti la commissione ovvero dall’autorità che presiede la gara e da due
testimoni, che non tiene luogo di contratto.
Art. 24
La licitazione privata
1. La licitazione privata è il sistema mediante il quale l’Ente, per procedere all’affidamento
di un appalto, invita a partecipare alla gara le Imprese o le Ditte che si sono
preventivamente candidate e che risultano in possesso dei requisiti di idoneità richiesti.
E’ una procedura ristretta a cui partecipano soltanto i soggetti che hanno superato la
fase di prequalificazione.
2. I criteri di aggiudicazione che assistono la suddetta tipologia di gara, sono quelli previsti
dalle norme comunitarie e nazionali vigenti.
3. L’Ente si avvale della licitazione privata:
a) quando sia opportuna una preselezione dei concorrenti;
b) in ogni caso che si ritenga tale strumento maggiormente vantaggioso ovvero utile in
relazione all’importanza o alla natura del contratto.
4. La scelta dei soggetti invitati alla gara è fatta mediante la preselezione che si effettua
fra coloro che hanno fatto pervenire la documentazione prescritta dal bando, pubblicato
ai sensi delle norme vigenti.
5. L’esame delle richieste di partecipazione, limitatamente agli appalti di Lavori Pubblici, è
svolto dal Servizio Tecnico Amministrativo e Contratti che predispone ed approva,
mediante determinazione, l’elenco delle ditte da invitare e quelle da escludere nonché
la relativa lettera di invito. Negli altri casi provvede il Dirigente competente.
6. La non ammissione alla gara di soggetti che abbiano fatto domanda di partecipazione,
deve essere motivata nella determinazione del dirigente; della non ammissione e dei
motivi che l’hanno causata deve essere data comunicazione all’interessato.
7. La fase successiva è demandata ad un apposita commissione di valutazione o ad
un’autorità di gara individuate con le modalità indicate agli artt. 15 e 16 precedenti.
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Art. 25
Appalto - concorso
1. Trattasi di gara concernente gli appalti che abbiano per oggetto speciali lavori o
forniture o servizi per la cui esecuzione l’Ente ritenga di avvalersi delle iniziative e delle
soluzioni progettuali e/o gestionali di soggetti privati.
2. E’ una procedura ristretta a cui partecipano i soggetti invitati.
3. Le modalità di svolgimento dell’appalto - concorso sono regolate dalle vigenti norme
comunitarie e nazionali.
4. L’Ente acquisisce la piena disponibilità e proprietà del progetto risultato aggiudicatario.
5. Fermo restando quanto stabilito in materia di scelta del contraente, dalle normative
comunitarie e dalla legge in materia di lavori pubblici, il ricorso all’appalto - concorso è
ammesso, limitatamente agli appalti di servizio o di fornitura di importo inferiore alla
soglia comunitaria, sulla base di quanto dispone in merito la legge sulla contabilità
generale dello Stato.
6. Il bando di gara predetermina, con ordine graduato, i criteri che informeranno il
successivo operato della commissione di valutazione.
7. Rientra nelle facoltà della commissione la possibilità di determinare sub-criteri di
specificazione e di dettaglio dei criteri generali indicati nel bando.
8. L’appalto - concorso viene indetto previa approvazione, del progetto preliminare
limitatamente ai lavori pubblici o, negli altri casi, dell'indicazione delle linee guida o delle
prescrizioni tecniche generali che serviranno ai soggetti partecipanti per sviluppare la
progettazione o le soluzioni tecnico/gestionali fino a fornire, in fase di offerta, un
progetto esecutivo del lavoro, della fornitura o del servizio oggetto dell’appalto.
9. Inoltre dovrà essere indicato l’importo massimo di spesa, in riferimento all’oggetto
contrattuale che sottenda all'appalto - concorso.
10. Ai soggetti partecipanti all’appalto concorso non saranno rimborsate le spese
sostenute per la predisposizione dei progetti.
11. La commissione è nominata dal Dirigente Capo Area o dal Dirigente suo delegato con
le modalità previste dall'art. 15.
12. Il Dirigente preposto, previa approvazione del verbale di gara, propone all’organo
competente, l’aggiudicazione a favore del progetto-offerta che, rispondendo
maggiormente ai requisiti richiesti dal bando, raggiunge il punteggio maggiore.
26
Art. 26
Il concorso di idee
Il concorso di progettazione
A) CONCORSO DI IDEE
Modalità di espletamento
1. Qualora l’Ente abbia la necessità di disporre di una pluralità di soluzioni rispetto ad
un’esigenza non perfettamente delineata, ovvero definita ma particolarmente
innovativa o inconsueta, può bandire un concorso di idee con il sistema del pubblico
incanto.
2. L’Ente indicherà il tema riguardante il progetto che dovrà essere rappresentato dal
concorrente, il numero massimo dei progetti premiabili, i criteri di giudizio e valutazione
dei progetti e specificherà la somma assegnata per gli eventuali premi da
corrispondere ai partecipanti al concorso, a titolo di rimborso di spese.
3. La partecipazione al concorso di idee è condizionata al possesso di adeguati requisiti
professionali. Possono parteciparvi anche i lavoratori subordinati e i dipendenti di altre
Pubbliche Amministrazioni iscritti agli Albi Professionali.
4. Il concorrente predispone la sua proposta ideativa nella forma più idonea alla sua
corretta rappresentazione; è fatto divieto di richiedere elaborati di pari livello o
superiore a quello di un progetto preliminare; il tempo previsto per la presentazione
della proposta non può essere inferiore a gg. 60.
5. L’Ente riconosce al soggetto che ha elaborato l’idea ritenuta più meritevole un premio
e con l’attribuzione del premio acquisisce la proprietà esclusiva della elaborazione
premiata.
6. L’idea premiata, previa eventuale definizione dei suoi aspetti tecnici, può essere posta
a base di gara di un concorso di progettazione o di un appalto di servizi. In tal caso, il
vincitore del concorso di idee è invitato a partecipare alla gara.
7. La Commissione Giudicatrice è nominata dal Capo Area competente o dal Dirigente
suo delegato, ed è composta da un numero di membri tecnici non inferiore a tre esperti
nella materia oggetto del concorso, di cui almeno uno dipendente del Comune di
Ravenna. Al riguardo si richiamano le disposizioni dettate dall’art.15 commi 2,3,4 del
presente regolamento.
8. Prima di iniziare la propria attività valutativa, la commissione stabilisce idonei criteri
selettivi ed una metodologia operativa su cui uniformerà le susseguenti valutazioni.
9. La graduatoria di merito predisposta dalla commissione è rimessa al dirigente
competente per la sua approvazione.
27
10. Qualora l’importo dei premi da attribuire ecceda la soglia comunitaria, si osserva
l’apposita direttiva.
11. La Commissione predisporrà apposito verbale riguardante lo svolgimento dei lavori.
Contenuto del bando
il bando deve contenere:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
nome, indirizzo, numeri di telefono e telefax del committente;
nominativo del responsabile del procedimento;
descrizione dell’esigenza del committente;
eventuali modalità di rappresentazione delle idee;
termine per la presentazione delle proposte;
importo del/i premio/i da assegnare al vincitore del concorso e di altri eventuali premi;
data di pubblicazione.
B) CONCORSO DI PROGETTAZIONE
Modalità di espletamento
1. L’Ente ricorre al concorso di progettazione qualora intenda dotarsi di un progetto
necessario per realizzare un intervento rilevante sotto il profilo architettonico,
ambientale, storico-artistico, conservativo e tecnologico. In particolare l’Ente ricorre al
concorso di progettazione in relazione alla caratteristica del contesto ambientale e
storico-artistico nel quale ricade l’opera da progettare, nonché in presenza di ipotesi
progettuali innovative che rendano opportuno il confronto fra più soluzioni.
2. Per l’espletamento dei concorsi di progettazione si ricorre, di norma, alla procedura
aperta.
3. Con i concorsi di progettazione possono essere richiesti esclusivamente progetti o
piani con livello di approfondimento non superiore a quello di un progetto preliminare,
salvo quanto disposto ai successivi commi 6 e 7. Qualora il concorso di progettazione
riguardi un intervento da realizzarsi con il sistema della concessione dei lavori pubblici,
la proposta progettuale dovrà contenere anche la redazione di uno studio economico –
finanziario per la sua costruzione e gestione.
4. L’Ente determina l’ammontare del premio da assegnare al vincitore, in misura non
superiore al 60% dell’importo presunto dei servizi di ingegneria necessari per acquisire
il progetto preliminare basandosi sulle vigenti tariffe professionali. Con il pagamento
del premio, esso acquista la proprietà del progetto vincitore.
5. L’Ente stanzierà un ulteriore importo, da specificare nel bando, compreso tra il 40 ed il
70% rapportato alle vigenti tariffe professionali da distribuire ai concorrenti ritenuti
meritevoli, a titolo di rimborso spese. A seguito dell’esperimento del concorso di
progettazione questo comune, se sussiste un concreto interesse allo sviluppo della
soluzione progettuale presentata, procede all’affidamento a trattativa privata dei
successivi livelli di progettazione.
28
6. In caso di intervento di particolare rilevanza e complessità può procedersi ad
esperimento di un concorso articolato in due gradi, di cui il secondo, che ha ad oggetto
la presentazione di un progetto preliminare o la redazione di una progettazione
urbanistica di massima, si svolge tra i soggetti individuati attraverso la valutazione di
proposte di idee presentate al concorso di primo grado e selezionate senza
formazione di graduatorie di merito né assegnazioni di premi. Nel caso in cui il
concorso di secondo grado abbia ad oggetto la presentazione di un progetto
preliminare, al vincitore finale, se in possesso dei requisiti richiesti dal bando, è affidato
l'incarico della progettazione definitiva ed esecutiva. Tale possibilità ed il relativo
corrispettivo devono essere stabiliti nel bando. Nel caso in cui il concorso di secondo
grado abbia ad oggetto la presentazione della progettazione urbanistica di massima, è
possibile avvalersi per le successive fasi attuative, anche parziali, della collaborazione
degli autori dei progetti urbanistici premiati, provvedendo a stipulare con essi gli
accordi del caso, da formalizzare in apposite convenzioni di incarico.
7. E' possibile altresì, dandone adeguata motivazione, procedere all'esperimento di un
concorso in due gradi, il primo avente ad oggetto la presentazione di un progetto
preliminare, e il secondo avente ad oggetto la presentazione di un progetto definitivo Al
vincitore del concorso di secondo grado può essere affidato l’incarico avente ad
oggetto la progettazione esecutiva. I tempi di presentazione delle proposte non
possono essere inferiori a 90 gg. per il primo grado e a 120 gg. per il secondo grado.
Contenuto del bando
Il bando, per il concorso di progettazione, contiene gli elementi tecnici di riferimento, fermo
restando che uno degli elementi progettuali deve essere costituito dal costo massimo di
realizzazione dei lavori determinato sulla base di valori parametrici fissati nel bando
stesso. Esso contiene inoltre le informazioni circa le modalità di presentazione dei progetti
e l’indicazione che gli elaborati progettuali non devono essere firmati dai concorrenti, ma
contrassegnati da motti, numeri o altri segni distintivi che sono apposti anche sulla busta
sigillata. Tale busta deve contenere le generalità del concorrente unitamente al certificato
d’iscrizione al relativo Albo o Registro dei Professionisti obbligati alla successiva firma
degli elaborati premiati. Il bando deve indicare i criteri assunti come parametri di
riferimento per la valutazione delle proposte progettuali con la specificazione dei correlati
punteggi da attribuire, preordinati in base all’importanza relativa di ognuno.
Il bando contiene anche le informazioni circa le modalità di ritiro degli elaborati non
premiati e per i quali non sia stato disposto il rimborso spese. E’ parimenti indicata la
facoltà attribuita alla commissione di menzionare i progetti che, pur non premiati,
presentano profili di particolare interesse.
Commissione giudicatrice
La Commissione Giudicatrice è nominata dal Dirigente Capo Area competente o dal
Dirigente suo delegato, ed è composta da un numero di membri tecnici non inferiore a tre
esperti nella materia oggetto del concorso, di cui almeno uno dipendente del Comune di
Ravenna.La nomina della commissione è disposta prima della pubblicazione del bando e
la sua composizione è espressamente riportata nello stesso bando di concorso. Al
riguardo si richiamano le disposizioni dettate dall’art. 15 commi 2,3,4 del presente
regolamento.
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Valutazione delle proposte progettuali
1. La Commissione giudicatrice, prima di aprire i plichi contenenti gli elaborati grafici
presentati dai concorrenti, provvede, a scomporre il progetto, oggetto del concorso, in
distinti elementi progettuali riguardanti le caratteristiche estetiche, funzionali,
tecnologiche ed innovative. Uno dei predetti elementi progettuali deve essere costituito
dal costo di realizzazione dei lavori determinato sulla base dei valori parametrici fissati
nel bando. La Commissione, nell’ambito della sua discrezionalità provvede altresì ad
organizzare tali elementi in una struttura gerarchica che deve risultare esplicitata nella
sua correlazione logica nel verbale dei lavori della stessa.
2 Ad ogni elemento progettuale e per ogni livello della struttura gerarchica va attribuito un
“peso” rappresentativo della sua importanza relativa. Le valutazioni della Commissione
sono determinate sulla base della media dei punteggi proposti discrezionalmente dai
singoli commissari, ovvero attraverso la media dei punteggi calcolati dai singoli
commissari mediante il “confronto a coppie”. La valutazione finale è determinata con un
metodo di valutazione autonomamente adottato dalla Commissione prima dell’apertura
dei plichi.
3. La Commissione giudicatrice, dopo aver proceduto alle predette operazioni, provvede
ad aprire i plichi contenenti i grafici di progetto presentati dai concorrenti.
4. La commissione effettuerà tutte le operazioni di gara in seduta segreta.
5. Delle operazioni di gara verrà redatto apposito verbale nel quale verranno riportate le
valutazioni espresse dai singoli componenti sotto forma di punteggio.
6. La graduatoria di merito, è rimessa all’approvazione del Dirigente competente.
7. Qualora l’importo dell’eventuale incarico da conferirsi, in esito al concorso di
progettazione, ecceda la soglia comunitaria, si osserva l’apposita direttiva.
30
Art. 27
Disciplina delle acquisizioni di beni e servizi sotto soglia comunitaria
tramite mercato elettronico
1. Il mercato elettronico, in tutte e tre le configurazioni previste dall’art. 328 del DPR
207/2010:
- il mercato elettronico della pubblica amministrazione realizzato dal Ministero
dell’economia e delle finanze avvalendosi di Consip S.p.A. (cioè il MEPA),
- il mercato elettronico realizzato dalle centrali di committenza regionali (ad esempio il
mercato elettronico realizzato da Intercent-ER),
- il mercato elettronico realizzato dalla stazione appaltante stessa,
rappresenta uno strumento telematico tramite il quale effettuare acquisti di beni e/o
servizi sotto soglia comunitaria; non rappresenta un’ulteriore e distinta procedura di
acquisto rispetto a quelle già delineate dall’ordinamento (procedura aperta, ristretta,
negoziata, in economia, ecc.).
Tramite il mercato elettronico, i Servizi comunali competenti per materia possono
effettuare, nel rispetto della normativa vigente disciplinante i singoli casi, acquisti di beni
e servizi sotto soglia comunitaria:
a) attraverso un confronto concorrenziale delle offerte ricevute sulla base di una
richiesta di offerta rivolta ai fornitori abilitati (realizzabile sul MEPA mediante
RDO (Richiesta di Offerta) rivolta ai fornitori abilitati);
b) in applicazione delle procedure di acquisto in economia:
b1) mediante procedura di cottimo fiduciario (per il quale lo strumento
telematico a disposizione sul MEPA è la RDO),
b2) mediante affidamenti diretti (realizzabili sul MEPA mediante Ordine Diretto
d'Acquisto o RDO con un unico fornitore).
In tutti i casi di effettuazione di RDO sul mercato elettronico rimane fermo l’obbligo di
applicazione delle vigenti norme sulla sicurezza ed in particolare delle disposizioni di
cui all’art. 26 del D.Lgs. 81/2008. Nei casi stabiliti bisogna pertanto predisporre il
DUVRI e inserirlo nei documenti della gara sul mercato elettronico.
I Dirigenti competenti curano e verificano inoltre l’assolvimento degli obblighi fiscali
(con particolare riferimento all’imposta di bollo) connessi al perfezionamento dei
contratti aggiudicati tramite ricorso al mercato elettronico.
2. Gli acquisti tramite mercato elettronico in applicazione delle procedure di acquisto in
economia di cui al precedente comma 1, lettera b) possono effettuarsi esclusivamente
per le voci di spesa elencate all’art. 57 del presente Regolamento.
La procedura di cui al precedente comma 1, lettera b1) può essere utilizzata per
acquisizioni fino alla soglia comunitaria per i servizi e le forniture mentre la procedura
di cui al precedente comma 1, lettera b2) può essere utilizzata entro i limiti stabiliti
dalla vigente normativa. Per quest’ultima procedura, inoltre, nella determinazione
dirigenziale di aggiudicazione definitiva si dovranno motivare compiutamente le ragioni
della scelta di un determinato fornitore in relazione alle caratteristiche di qualità e
prezzo del bene e/o servizio da questi offerti nel Catalogo del mercato elettronico
anche rispetto agli altri beni e/o servizi similari offerti sul catalogo del mercato
elettronico stesso.
31
Nel caso di acquisti tramite il mercato elettronico con RDO in applicazione delle
procedure di acquisto in economia (caso di cui al precedente comma 1, lettera b1)), la
lettera di invito deve riportare il contenuto minimo stabilito dall’art. 334 del DPR
207/2010.
3. In caso di procedure di acquisto tramite RDO, all’interno delle procedure di acquisto in
economia così come per le procedure ordinarie (quindi per le procedure di cui al
precedente comma 1 lettera a) e per quelle di cui alla lettera b1), il numero minimo di
operatori da invitare a presentare offerta – se sussistono in tali numeri minimi soggetti
idonei regolarmente accreditati nel mercato elettronico per le tipologie di beni e/o
servizi da acquistare - è pari a 3 per importi a base di gara fino 40.000 euro al netto di
IVA, è pari a 5 per importi a base di gara maggiori di 40.000 euro e fino alla soglia
comunitaria.
4. In ogni caso, con riferimento ad alcuni specifici profili delle procedure di acquisto sul
mercato elettronico i Servizi competenti devono attenersi a quanto sotto specificato:
Acquisizioni di beni e/o servizi tramite mercato elettronico
In applicazione delle
procedure di acquisto in
economia
Verifiche del possesso dei
requisiti
Comunicazioni di cui all’art.
79, comma 5, del D.Lgs.
163/2006 e s.m.i.
Cauzione definitiva
Tramite RDO senza
applicazione delle
procedure di acquisto in
economia
Fino a 20.000 euro i singoli
Si procede sempre alla
Dirigenti possono prevedere verifica dei requisiti in base
forme semplificate basate su agli articoli 326 e 327 del
verifiche a campione delle
DPR 207/2010 acquisendo
dichiarazioni sostitutive rese d’ufficio la documentazione
dagli operatori economici.
necessaria
Tali modalità devono essere
indicate negli atti di gara. Per
affidamenti superiori a
20.000 euro si procede alla
verifica dei requisiti in base
agli articoli 326 e 327 del
DPR 207/2010 acquisendo
d’ufficio la documentazione
necessaria.
Necessaria per far decorrere Necessaria per far decorrere
i termini per l’impugnazione i termini per l’impugnazione
degli atti di gara
degli atti di gara
(aggiudicazione, esclusioni, (aggiudicazione, esclusioni,
ecc.)
ecc.)
È possibile non prevederla
E’ sempre necessaria
tramite apposita
specificazione nella lettera di
invito
5. I Servizi comunali competenti sono tenuti ad assicurarsi che gli acquisti di beni e servizi
sul mercato elettronico – qualora siano attive convenzioni e/o accordi quadro CONSIP
e/o Intercent-Er relativamente alle tipologie di beni / servizi oggetto della procedura di
32
acquisto tramite mercato elettronico - che gli acquisti sul mercato elettronico medesimo
non comportino standard qualità prezzi inferiori alle caratteristiche dei beni o servizi
presenti nelle predette convenzioni Consip o Intercent-ER.
6. Le acquisizioni di beni e servizi in economia con modalità tradizionali (cioè senza
utilizzo del mercato elettronico di cui all’art. 328 del DPR 207/2010) sono ammesse,
per le voci di spesa e nei limiti di importo previsti dall’art. 57 del presente regolamento,
esclusivamente nell’ipotesi in cui il bene e/o servizio non possa motivatamente essere
acquisito tramite ricorso al mercato elettronico in quanto, pur se disponibile nei
Cataloghi e/o nei Bandi del Mercato Elettronico, si appalesi, per mancanza di qualità
essenziali, inidoneo rispetto alle necessità del Servizio comunale procedente.
Tali specifiche evenienze di ricorso a procedure autonome dovranno essere
prudentemente valutate e dovranno trovare compiuta e dettagliata motivazione nella
determinazione a contrattare i cui contenuti, per l’effetto, si arricchiscono.
Anche nel caso residuale sopra descritto di acquisizioni di beni e servizi con procedure
autonome rispetto al mercato elettronico, rimane, in ogni caso, vigente l'obbligo della
preventiva verifica sulla presenza di convenzioni/accordi quadro di CONSIP e/o
Intercent-ER attive/i e, in caso positivo, l'obbligo di utilizzarne i parametri prezzo-qualità
se si procede all'acquisizione in via autonoma senza aderire alle convenzioni e/o
accordi quadro stessi.
In caso di ricorso a procedure autonome di acquisto in economia, nella determina a
contrarre è, quindi, necessario indicare che:
- la voce di spesa rientra tra quelle ammesse dall’art. 57 del presente Regolamento per
gli acquisti in economia,
- sono stati rispettati i limiti di importo stabiliti dalla normativa vigente e dal presente
Regolamento;
- che il bene e/o servizio non è reperibile sul mercato elettronico, ovvero pur se
disponibile manchi di qualità essenziali per rispondere alle esigenze del servizio
- che vengono rispettati i parametri prezzo-qualità delle eventuali convenzioni quadro
CONSIP o Intercent-ER attive relativamente alla tipologie di beni / servizi oggetto
dell’acquisto.
- Che, nel caso si tratti di acquisti di importo superiore alla soglia fissata dalla legge
per gli affidamenti diretti, gli operatori interpellati sono stati individuati nel rispetto dei
principi di trasparenza, rotazione e parità di trattamento. Si precisa che la preventiva
pubblicazione sul sito internet dell'Ente di un avviso di indagine di mercato con cui
richiedere manifestazioni di interesse all'invito alla successiva procedura è
considerata una delle modalità che garantiscono il rispetto dei principi di trasparenza e
parità di trattamento di cui sopra.
Art 28
Adesione alle convenzioni quadro delle centrali di committenza ed
acquisizioni autonome
1. I Servizi comunali ricorrono agli acquisti di beni e/o servizi tramite ricorso alle
convenzioni / accordi quadro di CONSIP o Intercent-ER nei casi e con le modalità
stabiliti dalla vigente normativa.
33
2. In caso di acquisti autonomi rispetto alle convenzioni / accordi quadro di CONSIP o
Intercent-ER si provvede ad allegare al contratto una dichiarazione del Dirigente
competente che attesti:
- che al momento dell’indizione della procedura di affidamento del contratto non
c’erano convenzioni / accordi quadro CONSIP o Intercent-ER attive per le tipologie
di beni / servizi oggetto del contratto oppure, nel caso di convenzioni o accordi
quadro attive/i, che sono stati utilizzati i relativi parametri prezzo-qualità come base
per la procedura di affidamento;
- che al momento della stipulazione del contratto non sono attive/i convenzioni /
accordi quadro di CONSIP o Intercent-ER migliorativi rispetto ai parametri qualità –
prezzo previsti nel contratto da stipularsi.
3. Nei casi di autonomi contratti di fornitura o di servizi validamente stipulati, il Dirigente
competente è tenuto – a fini dell’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 1, comma
13, del decreto legge n. 95 del 06.07.2012 convertito con legge di 7 agosto 2012, n.
135 – a verificare che, successivamente alla stipula del contratto stesso, CONSIP non
attivi convenzioni ai sensi dell'articolo 26, comma 1, della legge 23 dicembre 1999, n.
488 con parametri migliorativi rispetto a quelli del contratto stipulato.
Art. 29
Affidamenti di appalti di lavori tramite la procedura di cui all'art. 122,
comma 7, del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.
1. In caso di affidamento di appalti di lavori pubblici di importo complessivo inferiore a un
milione di euro, tramite la procedura negoziata di cui all’art. 122, comma 7, del D.Lgs.
163/2006 e s.m.i., gli operatori economici da invitare alle procedure di selezione
devono essere individuati dal responsabile unico del procedimento - nel rispetto dei
principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità, trasparenza,
concorrenza e rotazione – in base ad indagini di mercato da espletarsi con le modalità
di cui ai successivi commi 2 e 3.
2. Il responsabile unico del procedimento può formare l’elenco dei soggetti da invitare alle
procedure negoziate esperendo una specifica indagine di mercato riferita al singolo
affidamento. In questo caso l’indagine di mercato deve essere effettuata tramite
pubblicazione sul sito internet del Comune di Ravenna di uno specifico avviso
preventivo che deve contenere, almeno, una descrizione dei lavori oggetto dell’appalto,
il relativo importo, la qualificazione richiesta per l’ammissione alla procedura di
affidamento, il criterio di valutazione che si adotterà ovvero prezzo più basso o offerta
economicamente più vantaggiosa, una prima indicazione quanto più accurata possibile
delle tempistiche previste per la spedizione delle lettere di invito e per la successiva
esecuzione dei lavori, le modalità di presentazione delle richieste ad essere invitati alla
successiva procedura di affidamento e, nel caso in cui si intenda limitare il numero dei
candidati da invitare alla successiva procedura - in ragione dell’importo o della tipologia
dell’appalto o della complessità, specificità e difficoltà dell’opera o delle tempistiche
entro le quali completare le procedure alla luce di generali principi di proporzionalità ed
economicità delle procedure stesse – devono essere indicati nell’avviso preventivo
dell’indagine di mercato il numero massimo di operatori che saranno invitati, nel rispetto
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del numero minimo di candidati da invitare in base alle vigenti disposizioni normative,
ed anche i criteri oggettivi, non discriminatori, secondo il principio di proporzionalità che
si intendono adottare per selezionare i candidati da invitare alla successiva procedura.
Nell’avviso potranno essere indicate anche altre informazioni utili agli operatori per
valutare il proprio interesse alla candidatura alla luce dei generali principi richiamati al
precedente comma 1 del presente articolo.
3. Il responsabile unico del procedimento può formare l’elenco dei soggetti da invitare alle
procedure negoziate anche tramite elenchi aperti di operatori economici costituiti
mediante pubblicazioni permanenti di avvisi sul sito internet del Comune di Ravenna al
quale tutti i soggetti in possesso dei requisiti possono accedere. Tale elenco aperto
deve essere aggiornato almeno con cadenza annuale prevedendo la possibilità dei
soggetti che, avendone i requisiti ne facciano richiesta, di essere inseriti nell’elenco
stesso La scelta dall’elenco aperto degli operatori da invitare alle singole procedure
deve avvenire con criteri oggettivi e predeterminati e nel rispetto dei principi richiamati
al precedente comma 1 con particolare riferimento al principio di rotazione e di
trasparenza.
Art. 30
Indagini preliminari di mercato
1. Prima di espletare gare d’appalto ad evidenza pubblica o procedure negoziate o rinnovi
contrattuali possono essere esperite indagini di mercato con metodologie formali od
informali, al fine di acquisire informazioni circa la eseguibilità e i caratteri delle
prestazioni, lo stato della tecnica, i prezzi correnti e quant’altro possa essere utile per
stabilire i termini della gara stessa e del contratto.
2. I prezzi potranno essere confrontati con elenchi dei prezzi rilevati dall’ISTAT e
pubblicati semestralmente sulla Gazzetta Ufficiale delle Repubblica italiana o
comunque con elenchi ufficiali delle rilevazioni dei prezzi di mercato effettuate
dall’ISTAT, dalle Camere di Commercio, da altre Amministrazioni pubbliche o
Associazioni di categoria.
Art. 31
Disciplina dell’affidamento degli incarichi professionali di
progettazione a dipendenti della struttura
1. L'affidamento della redazione del progetto a dipendenti tecnici della struttura
organizzativa, in possesso delle abilitazioni e/o esperienze lavorative previste dalla
vigente normativa, è disposto dal dirigente responsabile del Servizio interessato
mediante apposito provvedimento.
Qualora il gruppo tecnico di progettazione comprenda tecnici appartenenti a più Servizi
e/o Aree della struttura organizzativa, il Dirigente competente dovrà preventivamente
acquisire il consenso del Dirigente di riferimento il quale dovrà farsi garante che
35
l’espletamento di funzioni aggiuntive non sia pregiudizievole all’espletamento dei
compiti di istituto.
2. L'affidamento degli incarichi ai singoli dipendenti tecnici o ai gruppi tecnici di
progettazione è effettuato sulla base dei seguenti criteri:
- professionalità e specifica competenza richieste in relazione al singolo lavoro da
progettare tenendo conto dell'utilizzazione ottimale delle risorse disponibili;
- rotazione, ove risulti possibile, dei dipendenti tecnici in possesso della necessaria
abilitazione e/o esperienza a progettare.
3. Ai dipendenti che hanno effettivamente partecipato alla redazione del progetto saranno
corrisposti gli incentivi nella misura e con le modalità previste dall'apposito regolamento
comunale.
Art. 32
Pubblicità per conferimento incarichi professionali esterni connessi
all’attività dei LL.PP.
1. Al conferimento degli incarichi esterni per attività di progettazione di opere e lavori
pubblici si procede in base alle disposizioni ricavabili dalle normative vigenti.
2. L'affidamento dell’incarico di progettazione per importi stimati tra i 100.000= Euro ed il
controvalore in euro di 200.000= D.S.P., iva esclusa, deve avvenire mediante
esperimento di pubblico incanto col criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa. Per casi particolari e debitamente motivati il dirigente interessato può
ricorrere al sistema della licitazione privata. Dovrà essere assicurata adeguata
pubblicità, nei tempi e nei modi previsti dalla vigente normativa, attraverso apposito
bando contenente l’oggetto dell’incarico, l’importo presunto delle opere da progettare, i
requisiti di ammissibilità tecnico-organizzativi richiesti, i tempi per l’espletamento
dell’incarico, il luogo dove si potrà prendere visione del contenuto della convenzione di
incarico, i termini e le modalità per la presentazione delle candidature e i criteri di
selezione ai fini del successivo invito.
3. Il bando dovrà espressamente riportare gli elementi ed i correlati pesi ponderali che
saranno presi in considerazione ai fini della successiva valutazione di merito da parte
della preposta Commissione.
4. L’espletamento delle operazioni di cui ai precedenti commi sono formalizzate mediante
apposita determinazione a contrattare, dal Dirigente responsabile del Servizio
proponente, sentito il Capo Area. Gli elementi vengono desunti dalle disposizioni di
legge e regolamenti vigenti in materia.
5. Il responsabile del procedimento determinerà, in relazione alla natura dell’incarico ed
agli atti di indirizzo e programmazione adottati dall’Amministrazione, gli ulteriori dati da
indicare nel bando.
36
6. L’espletamento delle attività gestionali di cui ai commi precedenti e all’art. successivo
spettano al Dirigente che ha promosso il procedimento di realizzazione dell’opera
pubblica.
Art. 33
Conferimento incarichi professionali connessi all’attività dei LL.PP.
1. La selezione delle candidature pervenute avviene sulla base dei requisiti tecnicoorganizzativi presentati con riferimento ad un lasso di tempo non superiore a dieci anni
antecedenti la data di pubblicazione del bando e deve attenersi ai seguenti criteri:
a) per incarichi il cui importo stimato sia superiore a 100.000= Euro ed inferiore al
controvalore in Euro di 200.000= D.S.P., iva esclusa, la gara sarà esperita mediante
pubblico incanto assistito dal criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più
vantaggiosa. La valutazione delle offerte tecnico-economiche dei soggetti ammessi è
effettuata prendendo in considerazione i seguenti elementi:
♦ professionalità desunta dalla documentazione grafica, fotografica e descrittiva di n.
3 elaborazioni riguardanti progetti affini a quello da progettare;
♦ caratteristiche qualitative e metodologiche dell’offerta desunte dalla illustrazione
delle modalità con cui saranno svolte le prestazioni oggetto dell’incarico;
♦ curriculum dei professionisti che svolgeranno l’incarico;
♦ ribasso percentuale relativamente alle prestazioni non soggette all’applicazione dei
minimi tariffari inderogabili;
♦ eventuale ribasso sul tempo previsto.
Alle operazioni di valutazione attende una apposita commissione tecnica nominata dal
Capo Area o dal Dirigente suo delegato;
b) per incarichi, il cui importo stimato sia superiore al controvalore in Euro di 200.000=
D.S.P., iva esclusa, si osserva la normativa di derivazione comunitaria.
La commissione di valutazione può essere composta da un numero di componenti non
superiore a 5 persone e viene nominata dal Capo Area o Dirigente suo delegato; ne
possono far parte anche tecnici esterni.
2. La scelta degli affidatari degli incarichi professionali rientranti nel campo applicativo
della Legge n.109/94 e s.m.i. è retta dai principi di non discriminazione, parità di
trattamento, proporzionalità e trasparenza.
Dovranno, pertanto, essere evitate modalità selettive che:
• Impongano specifiche tecniche, titoli prof.li e certificati capaci di generare
discriminazioni basate sulla nazionalità;
• Consentano di accettare offerte non conformi al disciplinare di incarico o
soluzioni alternative non previste;
• Stabiliscano requisiti sproporzionati rispetto all’oggetto dell’affidamento;
• Escludano la possibilità di rendere pubblica l’informazione con adeguati mezzi
di pubblicità.
3. Gli incarichi con una previsione di parcella non superiore a Euro 10.000,00 possono
essere affidati discrezionalmente dal dirigente preposto in relazione alle caratteristiche
qualitative dell’incarico da affidare ed al correlato importo, sul presupposto che il ricorso
37
a procedure concorrenziali, stante il divieto di ridurre l’onorario oltre il 20%, non
apporterebbe apprezzabili vantaggi all’economicità della procedura ma, al contrario,
determinerebbe un inutile appesantimento dei tempi.
Sotto il profilo soggettivo la scelta è operata sulla base dei requisiti di esperienza e di
capacità prof.le desunti dal curriculum del professionista ed è ispirata da criteri di
specializzazione, discontinuità e rotazione.
Il dirigente preposto dà conto dell’avvenuto affidamento dell’incarico mediante la
pubblicazione sul sito internet del comune di Ravenna e all’albo pretorio.
Gli incarichi, con una previsione di parcella non superiore a Euro 5.000,00, sono affidati
discrezionalmente, in relazione alle specifiche tipologie di incarico di progettazione, a
giovani professionisti con iscrizione al relativo albo od ordine da non più di cinque anni.
4. Per gli incarichi di importo stimato ricompresi tra Euro 10.000,00 e Euro 100.000,00, Iva
esclusa, occorre, fermo restando quanto previsto al successivo comma 5, ricorrere ad
un confronto concorrenziale ancorché fondato su metodologie informali.
Gli avvisi pubblicizzati devono contenere tutti gli elementi minimi necessari per rendere
gli interessati edotti sulle caratteristiche dell’incarico che questa stazione appaltante
intende affidare con la puntuale e preventiva indicazione dei criteri di selezione e delle
modalità procedurali sulla base dei quali pervenire alla scelta del soggetto
professionale.
Il termine per la presentazione delle candidature deve essere di almeno gg.15 dalla
data di pubblicazione dell’avviso. Le domande dei soggetti interessati all’affidamento
dell’incarico devono essere corredate da appositi curricula professionali delle persone
fisiche che assumeranno la responsabilità soggettiva della esecuzione delle specifiche
prestazioni, nei quali devono essere, tra l’altro, evidenziati i servizi analoghi a quelli
oggetto dell’avviso svolti nell’ultimo triennio antecedente la data di pubblicazione.
Le informazioni preventive e successive, sempre a cura del dirigente interessato,
devono essere adeguate al caso concreto prevedendone, in ogni caso, la
pubblicizzazione all’albo pretorio e sul sito internet del comune.
5. Qualora, ai sensi dell’art.7 c.2 lett. b)e d) del D.lgs. n.157/95 siano sussistenti fattispecie
quali: incarichi afferenti lo sviluppo, la revisione e l’estensione di pregresse elaborazioni
progettuali, lo svolgimento di attività tecnico-amm.ve connesse alla progettazione svolta
all’interno della struttura comunale o siano state riscontrate impellenti ragioni di urgenza
determinate da eventi o circostanze impreviste non imputabili all’Amministrazione
comunale, il dirigente competente può procedere all’affidamento diretto dei relativi
incarichi per importi stimati ricompresi tra Euro 10.000,00 ed Euro 100.000,00.
Il dirigente, con apposita determinazione, dà conto dei profili di opportunità e
convenienza che sono sottesi all’affidamento di incarichi con la modalità della trattativa
diretta.
Il dirigente preposto, prima di formalizzare l’atto di incarico, provvede alla formale
informazione del Capo Area ed alla pubblicazione preventiva, per una durata non
inferiore a gg. 15, di un apposito avviso sul sito Internet del Comune di Ravenna e
all’albo pretorio della decisione di affidare l’incarico. L’avviso deve essere corredato da
puntuali e circostanziate motivazioni da cui risultino evidenziate le specifiche ed
obiettive ragioni che hanno indotto il dirigente interessato a prospettare la soluzione
dell’affidamento diretto. Eventuali osservazioni motivate ed attinenti, formulate da
candidati interessati, saranno esaminate e controdedotte dal dirigente competente.
6. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano, altresì, alle attività prestazionali di
carattere tecnico-amm.vo strumentali alla progettazione così come previsto dall’art.17
c.4 della Legge n.109/94 e s.m.i..
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Art. 34
Giovani professionisti
1. Per favorire l’inserimento dei giovani diplomati e/o laureati, abilitati all’esercizio della
professione da meno di 5 anni, nel mondo del lavoro, il Dirigente:
a) potrà, previo parere del Capo Area o del Dirigente suo delegato ed assicurando la
pubblicità mediante Internet e albo pretorio, riservare a loro alcune progettazioni,
esecuzione di progetti informatici di importo stimato inferiore a 20.000= Euro, iva
esclusa, che si ritengano adatte per impegno e caratteristiche ad un professionista in
via di formazione;
b) per gli incarichi di importo stimato superiore a 20.000= Euro, potrà prevedere nei bandi
forme di incentivazione per favorire la partecipazione dei giovani all’elaborazione del
progetto, che, in caso di progetti per lavori pubblici, dovranno risultare fra i firmatari del
progetto, unitamente agli altri tecnici componenti il gruppo di progettazione. La
compartecipazione dei giovani professionisti alla redazione progettuale comporterà il
riconoscimento di un adeguato punteggio. I raggruppamenti temporanei dovranno
prevedere l’obbligatoria presenza di un giovane professionista.
Art. 35
Incarichi professionali non ricadenti nella previsione dell’art.33
1. Gli incarichi previsti nel presente articolo, consistono in prestazioni d’opera intellettuali
e/o servizi professionali che questo Comune commissiona per far fronte a precise e
motivate esigenze presentate dai Servizi della struttura comunale.
2. In via generale si tratta di attività professionali, per le quali il professionista è tenuto a
fornire un determinato prodotto, assistenza, ricerca o consulenza.
3. Il ricorso all’attività professionale deve essere proposto e congruamente motivato dal
Dirigente responsabile del Servizio sentito il Capo Area, sotto i profili della specialità
delle prestazioni, della carenza di mezzi strutturali e strumentali nonché
dell’insufficienza del personale.
4. Per il ricorso ad attività professionali esterne, si osserva quanto segue:
a) per gli incarichi professionali di importo stimato inferiore a 10.000= Euro, iva esclusa, il
dirigente interessato può affidare discrezionalmente l’attività professionale ad un
professionista di propria fiducia evidenziando nella determinazione i motivi e le
circostanze che hanno giustificato il ricorso alla individuazione diretta; il dirigente,
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nell’esercizio dell’attività discrezionale, si attiene ai principi di discontinuità, di
rotazione, di parità di trattamento e di non artificioso frazionamento del corrispettivo
b) per gli incarichi professionali il cui importo sia ricompreso tra 10.000= Euro e 50.000=
Euro, il dirigente interessato, con propria determinazione, affida l’attività professionale
ad un professionista di fiducia, evidenziando i profili di competenza, di esperienza e di
capacità professionale del soggetto professionale scelto, in relazione alla specifica
prestazione di servizio da affidare; il dirigente deve, di norma , privilegiare il ricorso a
modalità di selezione fondate su una pluralità di proposte concorrenti.
c) per gli incarichi professionali di importo stimato fra 50.000= Euro, iva esclusa, e il
controvalore in Euro di 200.000= D.S.P., iva esclusa, si ricorre a gara ad evidenza
pubblica, preventivamente approvata con determinazione dirigenziale; per la procedura
di selezione si applicano le modalità previste dal bando di gara o dalla lettera di invito.
Il criterio di aggiudicazione utilizzato è quello dell’offerta economicamente più
vantaggiosa con la previsione dell’elemento prezzo, nel rispetto dei minimi inderogabili,
se previsti, dalle apposite tariffe professionali; relativamente alle modalità ed ai tempi
di pubblicizzazione si rinvia espressamente al precedente art.28;
d) per gli incarichi professionali di importo superiore al controvalore in Euro di 200.000=
D.S.P., iva esclusa, si osservano le procedure di evidenza pubblica previste dalle
vigenti disposizioni di legge ricorrendo all’asta pubblica o alla licitazione privata. Il
criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa con
l’obbligatoria previsione dell’elemento prezzo.
5. Le commissioni di valutazione, nei casi di cui al sub 4 lettere b), c)e d), sono nominate
dal Capo Area competente o dal Dirigente suo delegato, seguendo i principi e le
modalità già delineati nei precedenti artt. 15 e seguenti.
6. Per l’affidamento di incarichi di patrocinio e/o consulenza legale specialistici per i quali
sia previsto un compenso inferiore ad Euro di 50.000=, iva esclusa, si deroga dalle
modalità previste dal presente articolo. In questo caso la Giunta Comunale affida
discrezionalmente l’attività ad un professionista di propria fiducia, a seguito di proposta
del dirigente interessato.
7. Per quanto riguarda la disciplina sulle collaborazioni coordinate e continuative si rinvia
al regolamento degli uffici e dei servizi.
40
LA FASE DI CONCLUSIONE DEI CONTRATTI
Art. 36
Competenza alla stipula
1. Il contratto è sottoscritto dal Dirigente competente del Servizio proponente. Nel caso di
attività interdisciplinari che implichino l'intervento di servizi appartenenti ad aree
diverse, la competenza alla stipula spetta al Dirigente Capo Area, sulla base di un
criterio di prevalenza.
2. In caso di motivata assenza o impedimento del Dirigente competente, il contratto è
sottoscritto dal Dirigente sostituto, ovvero, in sua assenza, dal Dirigente supplente sulla
base dell'atto di delega del Sindaco, salvo quanto previsto dallo Statuto.
3. La stipulazione è subordinata all’adozione di specifico impegno di spesa nei contratti
passivi o di esibizione della quietanza di pagamento nel caso di contratti attivi.
4. Qualora, senza giustificato motivo, l’aggiudicatario non si presenti alla stipulazione nel
termine stabilito, ovvero nel termine indicato nella diffida, decade dall’aggiudicazione,
restando salva e impregiudicata l’azione di danno da parte del Comune di Ravenna.
Art. 37
Responsabilità
1. Il Dirigente competente che stipula il contratto si assume la responsabilità delle
disposizioni negoziali sottoscritte e della loro corretta esecuzione; deve quindi
sovrintendere, promuovere e svolgere tutte le attività all’uopo necessarie, senza che ciò
comporti l’esonero di responsabilità degli altri soggetti che abbiano svolto compiti
preliminari alla stipulazione o ai quali spettino specifiche funzioni in ordine
all’esecuzione del contratto stipulato.
2. Non è consentito che Amministratori, Segretario Generale, Dirigenti o Direttori dei lavori
diano disposizioni comportanti modifiche o integrazioni ai contratti stipulati che non
siano adottate con deliberazione o determinazione secondo quanto stabilito dal
presente regolamento o dalle vigenti disposizioni normative. In tal caso le modifiche od
integrazioni non producono effetti imputabili all’Ente, per cui le eventuali conseguenze
sono riconducibili alla personale responsabilità del soggetto che le ha ordinate.
3. Nella situazione di motivata urgenza è possibile procedere all'ordinazione della
prestazione o dell’acquisto a condizione che il provvedimento presupposto, sia
esecutivo e la spesa regolarmente impegnata, fatti salvi gli specifici casi di somma
urgenza disciplinati dall’art.191 c.3 del D.lgs.n 267/2000.
41
Art. 38
Modalità di stipula
1. La stipulazione del contratto ha luogo per atto pubblico nei seguenti casi:
a) a seguito di asta pubblica;
b) a seguito di licitazione privata e appalto concorso;
c) quando la legge lo richieda in considerazione della particolare natura del contratto
(es. trasferimento o costituzione di diritti reali a titolo oneroso o gratuito). E’ altresì
ammessa la stipulazione digitale quando si verifichino le condizioni previste dalla
normativa vigente.
2 Nei restanti casi la stipulazione ha luogo a mezzo di scrittura privata o di scrittura
privata autenticata, se ritenuto opportuno in relazione al contenuto dell’atto.
3 In considerazione della particolare natura o della modesta entità economica delle
prestazioni che ne costituiscono l'oggetto, il contratto può essere perfezionato anche
mediante sottoscrizione, per accettazione, a piè di pagina del capitolato o del
disciplinare o con atto separato di obbligazione sottoscritto dall’offerente. Le correlate
formalità sono assolte dal Dirigente competente, il quale ne curerà altresì la
conservazione. Per la conclusione di contratti di importo non superiore a 50.000= Euro
per i quali non sia stato preventivamente predisposto uno specifico capitolato o
disciplinare, è necessaria apposita lettera di ordinazione con la quale il competente
dirigente dispone l’ordinazione di beni, servizi o lavori. L’atto di ordinazione deve
contenere almeno i seguenti elementi:
La descrizione dei beni, servizi o lavori oggetto dell’ordinazione;
La quantità ed il prezzo degli stessi con l’indicazione dell’I.V.A.;
La qualità e la modalità di esecuzione;
Gli estremi contabili (capitolo di spesa e indicazione dell’esercizio finanziario di
competenza);
La forma di pagamento;
Le penali per ritardata o incompleta esecuzione nonché l’eventuale richiamo
all’obbligo dell’assuntore di uniformarsi alle vigenti norme di legge e regolamenti;
Dell’ordinazione ricevuta l’assuntore dà immediata accettazione per iscritto al dirigente
interessato.
4 Per la conclusione di contratti d’opera professionale è necessaria la predisposizione di
un documento contrattuale che descriva sinteticamente le reciproche obbligazioni.
E' altresì ammessa, ricorrendone i presupposti, la stipulazione dei contratti mediante
scambio di corrispondenza tra proposta ed accettazione secondo gli usi del commercio,
quando detti contratti siano conclusi con ditte commerciali.
5
Alla rogazione del contratto da stipularsi in forma pubblica amministrativa, nonché
all’autentica delle sottoscrizioni nelle scritture private, provvede il Segretario Generale,
fatta comunque salva la facoltà della controparte di richiedere espressamente che la
funzione rogante sia assolta da un notaio.
Per tutti gli atti rogati dal segretario generale e riguardanti la specifica materia delle
transazioni immobiliari, è dovuto un diritto per spese di istruttoria di Euro 75,00.
42
Per ragioni di urgenza o di opportunità il Segretario Generale può, in ogni caso,
demandare la rogazione ad un Notaio.
Il Segretario Generale può procedere all’autenticazione di atti unilaterali d’obbligo:
1) qualora siano richiesti dal Comune di Ravenna all’interno di un procedimento volto
all’emanazione di un atto di sua competenza;
2) qualora siano effettuati a favore del Comune di Ravenna;
6 In caso di vacanza, assenza o impedimento del Segretario Generale provvede alla
rogazione dei contratti e alle autentiche delle scritture private chi legalmente lo
sostituisce.
Art. 39
Le garanzie
1. Per gli appalti relativi alle forniture ed ai servizi, può essere richiesto un deposito
cauzionale provvisorio, ovvero la costituzione di una fidejussione bancaria o
assicurativa il cui importo e modalità di prestazione devono essere indicati nel
capitolato d'oneri o speciale di appalto, nel bando di gara o nella lettera di invito.
2. Per la cauzione provvisoria, negli appalti dei lavori, si fa riferimento alle norme vigenti.
3. Negli incanti per la vendita di immobili la cauzione provvisoria è indicata nel bando.
4. Ai soggetti non aggiudicatari della gara di appalto e delle aste immobiliari, la cauzione
provvisoria viene svincolata dopo la gara di appalto dal Dirigente del Servizio
Finanziario o, in caso di sua assenza o impedimento, dal quadro aziendale dal
medesimo delegato.
5. A garanzia delle obbligazioni scaturenti dai contratti, il Dirigente o il responsabile unico
del procedimento deve richiedere idonea cauzione, se previsto per legge, ovvero,
qualora non sussista tale previsione normativa può richiederla sulla base di una sua
valutazione discrezionale.
6. Per i beni patrimoniali assegnati in affitto, locazione o concessione
dall’Amministrazione, è dovuto un deposito cauzionale qualora l’importo del canone
annuale sia superiore a Euro 4.000=.
7. I depositi cauzionali possono essere costituiti nei modi seguenti o nei modi
specificatamente stabiliti dalle leggi vigenti. In particolare, si precisa che il deposito può
essere prestato con le seguenti modalità:
⇒ numerario;
⇒ fidejussione bancaria;
⇒ polizza fidejussoria assicurativa rilasciata da compagnie assicurative regolarmente
autorizzate;
⇒ assegno circolare intestato al servizio di Tesoreria Comunale;
⇒ cauzione rilasciata dagli intermediari finanziari a ciò autorizzati dal Ministero del tesoro.
43
8. La fidejussione presentata dovrà contenere esplicito impegno a versare la somma
stessa a semplice richiesta dell’Ente e dovrà, in ogni caso, escludere la preventiva
escussione del debitore principale.
9. Qualora la ditta - impresa aggiudicataria non versi la cauzione definitiva nel termine
stabilito dall’Ente, l’Amministrazione, senza bisogno di messa mora, dichiara decaduto
l'aggiudicatario e procede ad incamerare la cauzione provvisoria e a rivalersi
sull’aggiudicatario per le eventuali maggiori spese e per i maggiori danni sostenuti
dall’Ente.
10. La cauzione definitiva resta vincolata fino al momento in cui sono esauriti tutti gli
obblighi derivanti dal contratto.
11. L’esecutore prima della consegna dei lavori o dell'ordinativo delle forniture o delle
prestazioni deve presentare all’Amministrazione, quando ciò sia stabilito da una
previsione normativa o sia espressamente previsto nel bando di gara o nella lettera di
invito, polizza di assicurazione per responsabilità civile verso terzi e per i danni derivanti
dall’esecuzione dei lavori o delle forniture e/o prestazioni deducibili in contratto, con
massimali adeguati al valore dell’appalto, od altre coperture assicurative stabilite per
legge.
Art. 40
Le spese contrattuali
1. Le spese contrattuali sono, di norma, a carico della controparte; questa è tenuta a
versare nelle casse dell’Ente l’importo in denaro contante relativo alle spese
contrattuali, entro il termine comunicato dal servizio U.T. Amm.vo e Contratti.
2. Le spese contrattuali calcolate dal servizio U.T. Amm.vo e Contratti, sono quelle
relative ai bolli, alla scritturazione, ai diritti di segretaria (per il rogito del contratto), alla
riproduzione di copie ed allegati, all’imposta di registro sul contratto e suoi allegati ed
alle eventuali volture catastali e trascrizioni se necessarie.
3. Sono esclusi dall’applicazione dei diritti di segreteria tutti i contratti redatti nella forma
della scrittura privata, per i quali non è prevista la partecipazione del Segretario
Generale nella sua veste di ufficiale rogante.
Art. 41
Le vicende del contratto d'appalto
1. I documenti costitutivi dell’atto con il quale si instaura il procedimento contrattuale, di
norma, prevedono i casi di risoluzione e di rescissione del contratto.
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2. L’Ente ha facoltà di risolvere unilateralmente i contratti di lavori - forniture - servizi con
il pagamento delle prestazioni effettuate dall’appaltatore e del valore dei materiali utili
esistenti in cantiere, oltre al decimo dell’importo delle opere non realizzate, per
comprovati motivi e con determinazione del Dirigente competente, su proposta del
responsabile del procedimento.
3. Fatte salve le altre ipotesi previste da disposizioni di Leggi vigenti, l’Impresa è
inadempiente se non ottempera alle obbligazioni stabilite con il contratto di appalto.
4. La risoluzione del contratto per inadempimento dell'appaltatore comporta
l'incameramento della cauzione definitiva a garanzia dei crediti vantati, salvo il diritto
dell’Amministrazione al risarcimento di ulteriori danni.
5. Se l’Impresa è persona fisica o Ditta individuale, la morte del suo titolare determina la
risoluzione del contratto, salva la facoltà per l’Ente di concedere la continuazione agli
eredi.
6. In alternativa alla risoluzione per colpa dell’appaltatore, è facoltà dell’Ente di assicurare
la prosecuzione dell’appalto mediante l’esecuzione in danno, salva restando
l’applicazione delle penalità e delle sanzioni previste in ciascun contratto.
7. Al fine di procedere alla risoluzione del contratto o alla esecuzione in danno per
inadempimento o negligenza dell'appaltatore, verranno adottate le procedure previste
dalla normativa vigente in materia.
8. I provvedimenti di risoluzione o di rescissione del contratto o rescissione con
esecuzione in danno devono essere adottati, su proposta del responsabile del
procedimento, dal dirigente competente con apposite determinazioni, da comunicarsi
all’appaltatore.
Art. 42
Il controllo sull’esecuzione dei contratti
1. La regolare esecuzione dei contratti di forniture e servizi, viene controllata con le
modalità di volta in volta stabilite nei singoli capitolati speciali o, in mancanza, negli atti
posti a base del procedimento.
2. La puntuale conduzione dei lavori pubblici è affidata, per ogni appalto e prima
dell’attivazione della procedura di gara, ad un Direttore dei lavori ed, all’occorrenza, ad
uno o più assistenti con funzioni di direttore operativo o di ispettore di cantiere e con la
supervisione del responsabile unico del procedimento tenendo conto della ripartizione
dei compiti. prevista dalla normativa, al momento, vigente. Inoltre, nei casi previsti dalla
legge, deve essere nominato, in analogia alle procedure previste per l'individuazione
del direttore dei lavori, il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dell’opera.
3. La Direzione Lavori è affidata ad un tecnico qualificato dell’Ente; in subordine può
essere affidata ad un professionista esterno, seguendo le procedure e le modalità di
individuazione previste dalla legge. Il dirigente preposto provvede ad affidare gli
45
incarichi esterni di direzione dei lavori con determinazione dirigenziale, mentre quelli
interni sono conferiti con apposito provvedimento.
4. Il Direttore dei lavori tutela gli interessi dell’Amministrazione nei confronti dell’impresa e
dei terzi.
5. Per la disciplina organica delle funzioni e dei compiti del Direttore dei lavori, si
applicano le norme vigenti in materia.
6. Per le concessioni di costruzione e gestione di opere pubbliche e concessione di
servizi, per tutta la durata della gestione, l’Ente verificherà e controllerà il rispetto delle
condizioni e delle obbligazioni stabilite nell’atto di concessione-contratto.
7. Nell'ambito dei lavori pubblici la Direzione lavori assume le competenze ed i compiti
riferibili al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ai sensi del D.Lgs. 494/96
e s.m.i. .
8. Qualora ricorrano una o più delle seguenti condizioni:
-
il dipendente tecnico nominato direttore dei lavori sia sprovvisto dei titoli che lo
abilitano all'esercizio delle funzioni di coordinatore per la sicurezza,
nel caso in cui lo stesso dipendente sia stato incaricato di seguire, sempre nella veste
di direttore dei lavori, una pluralità di cantieri,
in caso di carenza di organico,
difficoltà a rispettare i tempi della programmazione dei lavori o a svolgere le ordinarie
funzioni di istituto che, per competenza, sono demandate al servizio tecnico;
il Dirigente competente nomina, con propria determinazione, un professionista esterno
qualificato, in possesso dei requisiti abilitanti previsti dal D.Lgs. 494/96 e s.m.i., che
assuma la funzione di direttore operativo, individuato mediante le modalità previste
dalla legge ed in osservanza al presente regolamento.
9. Le modalità di individuazione e le motivazioni che legittimano il ricorso a tale figura
professionale esterna debbono essere esplicitati in una apposita dichiarazione del
responsabile unico del procedimento.
Art. 43
La consegna dei lavori - L’ordinazione delle forniture
Subappalto - Cessione del contratto
1. La consegna dei lavori e l’ordinazione dei servizi e delle forniture è presupposto
indispensabile perché l’Impresa appaltatrice possa adempiere alla propria obbligazione
in favore dell’Ente, nel rispetto delle clausole contrattuali; il relativo atto è di
competenza del dirigente competente o del Direttore dei Lavori nel caso di lavori
pubblici.
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2. L’appaltatore è tenuto ad eseguire, il lavoro, la fornitura, il servizio in base a quanto
stabilito nel contratto di appalto.
3. Il contratto di appalto non può essere ceduto da parte dell’appaltatore.
4. E’ ammesso il subappalto in base alle disposizioni di Legge vigenti.
5. L’autorizzazione al subappalto è rilasciata con determinazione del Dirigente del Servizio
competente.
6. Il subappalto non autorizzato è causa di risoluzione del contratto, purché ciò sia
espressamente previsto nel capitolato speciale o capitolato d'oneri.
Art. 44
Le perizie di variante e/o suppletive
1. Le variazioni di progetti di opere pubbliche, sono ammesse solo nei casi e nei limiti
previsti dalle vigenti norme.
2. L’accettazione della perizia di variante o suppletiva da parte della Ditta appaltatrice, è
formulata con atto di sottomissione, recepita in un contratto aggiuntivo, che sarà
stipulato nella stessa forma e con le stesse modalità del contratto principale.
3. Il contratto aggiuntivo deve riportare gli estremi del contratto principale,
dell’approvazione della perizia di variante e suppletiva, nonché il maggior importo
relativo ai lavori da assoggettarsi agli stessi, patti e condizioni del contratto principale
ed agli stessi prezzi, ovvero i nuovi prezzi concordati, dedotto il ribasso d’asta.
4. L’appaltatore non può introdurre variazioni o addizioni alle condizioni del contratto di
appalto senza aver ricevuto l’ordine scritto del Direttore dei Lavori o del responsabile
del procedimento previa, ove occorra, approvazione della stazione appaltante mediante
deliberazione di Giunta Comunale.
5. L’appaltatore è tenuto, nei casi di aumento o di diminuzione di opere, forniture e servizi
ad assoggettarsi fino alla concorrenza del quinto del prezzo di appalto alle stesse
condizioni del contratto.
6. Al fine del calcolo del quinto, si computano gli importi del contratto e degli eventuali atti
di sottomissione.
7. Il direttore dei lavori, nel caso di lavori pubblici, ovvero il dirigente competente può, con
opportuna motivazione, ordinare la sospensione dei lavori, forniture e servizi.
8. Le perizie di variante e suppletiva riguardanti le opere la cui entità sia contenuta nei
limiti del 5% e qualora non comportino una maggiore spesa rispetto a quella finanziata,
ricadono nella competenza del responsabile del procedimento che vi provvederà
mediante determinazione dirigenziale; qualora il responsabile del procedimento non sia
un dirigente, l’approvazione della perizia spetta al competente dirigente di servizio.
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L'approvazione di perizie di varianti, ovvero di varianti e suppletive che comunque
incidano sulla sostanza del progetto, o comportino maggiori spese rispetto a quelle
finanziate, riconducibili all'ambito dei lavori pubblici, spetta alla Giunta Comunale.
9. Nel caso di modifiche che, in base alla normativa vigente, non siano considerate
varianti, ancorché comportino la formulazione di nuovi prezzi, deve essere redatto e
sottoscritto da parte dall'appaltatore apposito atto di sottomissione da approvarsi con
determinazione dirigenziale. La fattispecie non richiede la stipulazione di contratti
aggiuntivi.
Art. 45
Il collaudo dei lavori - delle forniture - dei servizi
1. Il collaudo è la verifica delle modalità di esecuzione e/o prestazione dell’opera, della
fornitura o del servizio, della valutazione dell’entità degli scostamenti dal progetto
originario o dalla variante, nonché il controllo che i prezzi applicati siano quelli pattuiti.
2. Nel caso di lavori di importo fino a 200.000= Euro il certificato di collaudo è sostituito da
quello di regolare esecuzione; per i lavori di importo superiore, ma non eccedenti il
1.000.000= di Euro è in facoltà del dirigente competente sentito il Capo Area, mediante
formalizzazione di apposita determinazione, di sostituire il certificato di collaudo con
quello di regolare esecuzione. Il certificato di regolare esecuzione è emesso non oltre
tre mesi dalla data di ultimazione dei lavori.
3. Oltre 1.000.000= di Euro occorre il certificato di collaudo.
Per le operazioni di collaudo vengono nominati da uno a tre tecnici con apposita
determinazione del dirigente capo area nel rispetto di quanto prescritto dalla normativa
vigente.
4. Per forniture e servizi si seguono le disposizioni di legge in materia.
5. Il/i collaudatore/i è/sono prioritariamente individuato/i nell’ambito della struttura
organizzativa.
6. Qualora non sia possibile individuare nell’ambito della struttura organizzativa uno o più
dipendenti in possesso dei requisiti necessari, ci si rivolgerà a professionisti esterni
secondo le vigenti normative in materia.
7. Nei casi previsti dalla vigente normativa devono essere nominati collaudatori in corso
d’opera con le modalità e le procedure sopra delineate.
8. Le risultanze del collaudo seguono la maggioranza dei pareri espressi, in caso di parità
è determinante il voto del Presidente della Commissione dei Collaudatori.
9. Il verbale di collaudo e la Relazione finale vanno firmati da tutti i componenti la
Commissione.
10.Il collaudo finale, qualora sia previsto, deve essere effettuato nel termine massimo di:
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−
−
−
−
−
giorni 180 dalla data di ultimazione dei lavori
giorni 60 dalla data di ultimazione della fornitura
giorni 60 dalla data di ultimazione del servizio
Questi termini possono essere prorogati per particolari esigenze o contingenze
Si può prescindere dal certificato di regolare attestazione quando l’acquisizione di beni
o servizi sia collegata ad importi inferiori a 20.000 Euro o su espressa previsione del
responsabile del procedimento.
11. Il certificato di regolare esecuzione ed il certificato di collaudo, sia per i lavori che per le
forniture ed i servizi, sono approvati con determinazione del dirigente interessato.
12. Il pagamento della rata di saldo, disposto previa garanzia fidejussoria, deve essere
effettuato non oltre il novantesimo giorno dell’emissione del certificato di collaudo
provvisorio ovvero del certificato di regolare esecuzione e non costituisce presunzione
di accettazione dell’opera, ai sensi dell’art. 1666, secondo comma, del Codice Civile.
Art. 46
Osservanza dei contratti di lavoro ed altri obblighi
1. Chiunque stipuli un contratto o presti comunque la propria attività a favore del Comune
è tenuto per tutta la durata della prestazione ad osservare nei confronti dei lavoratori,
dipendenti o soci, condizioni normative e retributive conformi ai contratti collettivi
nazionali di lavoro di settore e agli accordi sindacali integrativi vigenti, a rispettare le
norme di sicurezza nei luoghi di lavoro nonché tutti gli adempimenti di legge previsti nei
confronti dei lavoratori o soci.
2. Il mancato rispetto di tali disposizioni e di obbligo contributivo e assicurativo,
formalmente accertato, obbliga il Comune a sospendere in tutto o in parte i pagamenti
fino alla regolarizzazione della posizione, senza che ciò attribuisca alcun diritto per il
ritardato pagamento.
3. Le disposizioni del presente articolo devono essere esplicitamente riportate nei
capitolati o nei bandi di gara o nel negozio giuridico.
Art. 47
La definizione delle controversie
1. Il responsabile del procedimento può promuovere, negli appalti di opere pubbliche, un
accordo bonario, congruamente motivato, quando si tratta di riserve sui documenti che
possono variare in misura sostanziale ed in ogni caso non inferiore al 10% dell’importo
contrattuale.
49
2. La proposta, accompagnata da verbale d’accordo, deve essere formulata alla Giunta
Comunale entro 90 giorni dall’apposizione dell’ultima riserva.
3. La Giunta Comunale, entro 60 giorni dalla formulazione della proposta, delibera in
merito con provvedimento motivato.
4. I contratti, di norma, non dovranno prevedere clausole compromissorie che prospettino
il ricorso ad arbitri per la definizione delle controversie riguardanti l’esecuzione dei
contratti.
5. Le controversie nascenti o future che dovessero insorgere in ordine alla esecuzione di
ogni contratto saranno deferite al competente organo giurisdizionale.
Art. 48
Inadempimento e risoluzione del contratto
1. L’inadempimento contrattuale del contraente è valutato ed accertato dal responsabile
del procedimento ed è comunicato al Dirigente competente all’esecuzione del contratto
affinché promuova i provvedimenti e le azioni di propria competenza.
2. Nei casi di cui al comma precedente, il direttore dei lavori o il Dirigente competente
hanno l’obbligo di applicare le sanzioni contrattualmente previste.
3. In caso di inadempimento grave, tale da compromettere l’esito finale del contratto, il
responsabile del procedimento o il Dirigente competente, dopo avere invitato il
contraente ad adempiere e questi non provveda, procede in collaborazione con l’Ufficio
Legale alla adozione degli atti per addivenire alla risoluzione del contratto.
Art. 49
Alienazione e Concessione del Patrimonio Immobiliare
A
OGGETTO
1. I capitoli che seguono disciplinano l’alienazione del patrimonio immobiliare di questo
Comune.
B
INDIVIDUAZIONE DEL PREZZO
1. Il valore base di vendita dell’immobile è determinato dal Servizio Patrimonio, con
apposita perizia estimativa redatta con riferimento ai valori correnti di mercato per i beni
50
di caratteristiche analoghe, sulla base delle metodologie e delle tecniche estimative più
coerenti alla natura del bene da valutare.
C
BENI VINCOLATI
1. La vendita o il conferimento in concessione dei beni immobili di interesse storico e
artistico, di proprietà del Comune di Ravenna, sono disciplinati dal D.P.R. n.283 del
07.10.2000 e successive eventuali modificazioni a cui si fa espresso rinvio.
2. Le alienazione o le costituzione di diritti reali di godimento riguardanti altre tipologie di
beni immobili o mobili sottoposti a speciali regimi vincolistici, sono precedute
dall’espletamento delle formalità liberatorie del vincolo.
D
VENDITA DI BENI SOGGETTI A DIRITTO DI PRELAZIONE
1. Quando il bene è gravato da diritto di prelazione, la circostanza deve essere indicata
negli avvisi di vendita e l’aggiudicazione dovrà essere notificata nei modi previsti dalle
disposizioni in materia.
E
PROCEDURE DI VENDITA
1. Alla vendita dei beni immobili si procede mediante:
a) asta pubblica;
b) trattativa privata;
questi sistemi di gara sono posti in relazione al valore e/o alle caratteristiche del bene
e, per il loro espletamento, si applica la procedura di cui agli articoli seguenti.
F
ASTA PUBBLICA
1. E’ adottato il sistema dell’asta pubblica quando l'interesse all’acquisto del bene offerto
è, per la sua natura, per la sua possibile utilizzazione, per il suo valore venale,
riconducibile ad un mercato vasto, a livello nazionale o internazionale.
2. La valutazione delle offerte, oltre all'aumento proposto rispetto al prezzo fissato come
base d'asta, può tenere conto di elementi qualitativi o soluzioni progettuali e tecniche
relative al tipo di opera o di insediamento che si intende realizzare sull'area posta in
vendita. La valutazione degli elaborati tecnici e/o delle soluzioni progettuali viene
demandata ad una Commissione tecnica appositamente nominata, con le modalità e
nel rispetto delle procedure di cui al precedente art.15 con determinazione del dirigente
capo area. L'ipotesi progettuale individuata dovrà far parte integrante del contratto da
porre in essere.
3. L’avviso d’asta è pubblicizzato nella forma che segue:
a) per i beni di valore stimato non superiore a 260.000= Euro; con affissione all’Albo
Pretorio, pubblicazione, per estratto, sul Bollettino della Regione Emilia Romagna,
51
tramite affissione di manifesti, salvo i casi in cui sia escluso un interesse locale,
pubblicazione su un quotidiano a tiratura locale;
b) per i beni di valore stimato oltre a 260.000= Euro, oltre alle modalità sopra indicate,
sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica ed altre forme di pubblicità;
c) il termine per la ricezione delle offerte non può essere inferiore a gg.25 dalla data di
pubblicazione del bando all’albo pretorio.
4. La gara viene effettuata, di norma, con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi
poi con il prezzo a base d’asta, indicato nel relativo avviso.
5. Le offerte devono essere recapitate, nel rispetto delle formalità previste dal bando.
6. Per partecipare alla gara dovrà essere prodotta, insieme all’offerta scritta ed
incondizionata del prezzo in cifre e in lettere, la prova dell’avvenuta costituzione della
cauzione provvisoria, pari al 10% del valore posto a base della gara da prestarsi
mediante assegno circolare non trasferibile o fidejussione bancaria o assicurativa o
versamento del contante presso la Tesoreria Comunale.
7. L’apertura delle offerte avviene in seduta pubblica nel modo stabilito nel bando di gara.
8. Delle operazioni di gara viene redatto processo verbale firmato dal Dirigente e dai due
testimoni nel quale si dà atto delle offerte pervenute e dell’esclusione delle offerte
risultate incomplete e irregolari, enunciandone le motivazioni.
9. L’aggiudicazione è disposta dal Dirigente responsabile del Servizio Patrimonio o da
Dirigente suo delegato, in sede di gara, a favore dell’offerta più conveniente per
l’Amministrazione Comunale. In relazione all’importanza della gara, il dirigente del
Servizio Patrimonio valuta l’opportunità di costituire un organo collegiale a cui deferire
le funzioni di seggio di gara; in tal caso provvede alla nomina della commissione di gara
con propria determinazione. Prima di addivenire all’aggiudicazione in presenza di
offerte uguali, si procederà nella medesima adunanza, ad una licitazione privata fra gli
offerenti stessi, a partiti segreti e colui che presenterà la migliore offerta nei termini
stabiliti, da chi presiede la gara, sarà giudicato aggiudicatario. Ove tutti coloro che
hanno formulato offerte uguali non fossero presenti o se i presenti non volessero
migliorare l’offerta, la sorte decide chi debba essere aggiudicatario.
10. Il prezzo dell’acquisto dovrà essere corrisposto secondo le modalità indicate nel
bando nell’ambito dei seguenti criteri:
– in contanti alla stipula del contratto di compravendita;
– con una dilazione temporale massima di 2 anni dalla stipula del contratto, con
versamento minimo pari al 30% dell’intero prezzo, da versarsi al momento del rogito.
11. Il pagamento della parte dilazionata del prezzo, comprensivo di interessi legali, dovrà
essere garantito da fidejussione bancaria o assicurativa o da altra garanzia idonea.
12. La cauzione provvisoria è sollecitamente svincolata dal dirigente del Servizio
finanziario o, in caso di sua assenza o impedimento, dal quadro aziendale a ciò
espressamente delegato per i concorrenti non aggiudicatari.
13. La cauzione provvisoria prodotta dal concorrente aggiudicatario sarà trattenuta dal
Comune qualora il concorrente stesso rifiuti di dare seguito al contratto di
compravendita.
52
14. Qualora l’asta pubblica fosse dichiarata deserta od infruttuosa, il bene potrà essere
rimesso in vendita secondo le seguenti modalità: a) trattativa privata diretta, ferme
restando le condizioni riportate nel bando; b) asta pubblica con possibilità di ridurre il
prezzo posto a base d'asta fino al 10% e la facoltà di concedere all'acquirente
adeguate rateizzazioni nel pagamento dell'importo contrattuale; c) asta pubblica con lo
stesso importo a base di gara, ma con la possibilità di accogliere offerte in riduzione sul
prezzo base, comunque entro il limite del 20%, e la facoltà di concedere all'acquirente
adeguate rateizzazioni nel pagamento dell'importo contrattuale.
G
TRATTATIVA PRIVATA
1. E’ ammessa la trattativa privata, anche con un solo soggetto, in casi eccezionali per
valori da determinarsi in base a prezzi di mercato, nelle seguenti ipotesi:
a) quando l’alienazione o permuta sia disposta a favore di Enti Pubblici per realizzare o
gestire opere di pubblica utilità destinate al perseguimento di interessi collettivi, fermo
restando che l’uso pubblico sia definito dal P.R.G. vigente;
b) qualora per le caratteristiche del bene, l’acquisto possa interessare esclusivamente
soggetti determinati, purché il valore di stima non sia superiore a 100.000= Euro, iva
esclusa.
2. Il prezzo di acquisto sarà corrisposto alla firma dell’atto di compravendita.
H
OFFERTE PER PROCURA E PER PERSONA DA NOMINARE
1. Sono ammesse offerte per procura ed anche per persona da nominare. La procura
deve essere speciale, fatta per atto pubblico o per scrittura privata con firma autenticata
da notaio, e sarà unita al verbale d’asta.
2. Allorché le offerte sono presentate o fatte a nome di più persone, queste si intendono
solidamente obbligate.
3. L’offerente per persona da nominare dovrà dichiarare la persona per la quale ha
presentato l’offerta e questa dovrà accettare la dichiarazione, o all’atto
dell’aggiudicazione firmandone il verbale o, al più tardi, nei tre giorni successivi,
mediante atto pubblico o con firma autenticata da notaio. In mancanza di ciò l’offerente
sarà considerato, a tutti gli effetti legali, come vero ed unico aggiudicatario.
4. In ogni caso, comunque, l’offerente per persona da nominare, sarà sempre garante
solidale della medesima, anche ad avvenuta accettazione della la dichiarazione.
5. Il deposito eseguito dall’aggiudicatario rimane vincolato, nonostante l’offerta sia stata
fatta per persona da nominare e sia stata presentata ed accettata la dichiarazione.
53
I
TRASFERIMENTO BENI IMMOBILI ALL'APPALTATORE DI LAVORI PUBBLICI
1. In sostituzione totale o parziale delle somme di denaro costituenti il corrispettivo
dell'appalto di lavori, è consentito provvedere al trasferimento all'appaltatore di lavori
pubblici di beni immobili di proprietà del Comune di Ravenna.
2. L'operazione deve essere prevista nel programma dei lavori pubblici e deve osservare
le procedure indicate dall'art.19 commi 5ter e 5quater della legge n.109/94 e s.m.i.
L
PERMUTE
1. L’organo competente può disporre con motivata deliberazione la permuta dei beni
immobili del Comune con altri di proprietà pubblica e privata, di interesse
dell’Amministrazione, sulla base di apposita perizia effettuata dal competente Servizio
Patrimonio.
M
BANDO
1. Il bando deve essere formulato in maniera chiara ed inequivocabile al fine di
consentire a chi partecipa alla gara di conoscere tutte le condizioni imposte dall’Ente;
in particolare deve contenere:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Prezzo posto a base d’asta;
condizioni di pagamento;
normativa di P.R.G. vigente;
documentazione da presentare per l’ammissione alla gara;
data di invio delle offerte e data di apertura;
previsione di una cauzione provvisoria;
ufficio a cui inviare l’offerta;
ufficio a cui rivolgersi per ottenere le informazioni attinenti alla gara;
responsabile unico del procedimento;
altre eventuali.
54
Art. 50
Concessioni e locazioni di beni immobili, patrimoniali indisponibili e
disponibili del Comune di Ravenna
1. Sulla base della qualificazione tipologica e condizione giuridica dei beni in proprietà
individuati nell’inventario generale dei beni immobili del Comune di Ravenna, è
assentita la concessione di beni demaniali o patrimoniali indisponibili nonché l’affitto o
la locazione di beni patrimoniali non suscettibili, neanche temporaneamente, di
utilizzazione pubblica o non adibiti all’esercizio di funzioni e/o servizi pubblici. Il
Comune di Ravenna, in relazione alle finalità deducibili dai documenti di pianificazione
generale, può redigere un piano delle concessioni e delle locazioni attive.
2. Gli atti relativi alla costituzione di rapporti locativi o di affitto sono adottati dalla Giunta
Comunale mentre gli atti concernenti il rilascio di concessioni di beni demaniali o
patrimoniali indisponibili, qualora riportino clausole il cui contenuto sia stato
predeterminato mediante un’apposita convenzione tipo, saranno adottati dal
competente Capo Servizio Patrimonio. La novazione soggettiva e/o oggettiva di
concessioni già rilasciate è disposta dal Capo Servizio Patrimonio previa verifica della
sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti.
3. Il Servizio Patrimonio cura l’istruttoria verificando i requisiti soggettivi e di legittimazione
dei richiedenti, alla luce della normativa e del regolamento comunale vigenti nonché la
rilevanza pubblica o economico-sociale dell’utilizzo proposto.
4. Per i beni immobili di interesse storico o artistico, il rilascio della concessione è
sottoposto alla preventiva autorizzazione del competente soprintendente regionale per
i beni e le attività culturali, nei termini e secondo le modalità di cui al D.P.R.
07.09.2000 n. 283.
5. Il Dirigente del Servizio Patrimonio può indire, ai sensi dell’art. 14 della Legge n.
241/90 e successive modificazioni, una conferenza di servizi per addivenire ad un
esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti nel procedimento o al fine di
acquisire intese, assensi, nulla-osta o pareri comunque denominati. Dopo aver assolto
gli adempimenti di tipo istruttorio il dirigente provvede direttamente al rilascio della
concessione, per i casi rientranti nel precedente comma 2, ovvero formula alla G.C.
proposta motivata corredata dall’indicazione, in caso di valutazione positiva della
durata dell’affitto, locazione o concessione, degli specifici fini per i quali l’immobile
viene affittato o locato, del canone ritenuto congruo in relazione al valore del bene,
della rilevanza dell’attività svolta dal richiedente e dell’entità delle opere di
manutenzione straordinaria che questi si impegna ad eseguire.
6. Qualora siano state presentate, sulla base di appositi avvisi, domande concorrenti per
assumere in concessione, affitto o locazione uno stesso bene, si procede
all’individuazione del contraente mediante gara che, oltre all’elemento prezzo, può
prendere in considerazione parametri qualitativi che abbiano diretta correlazione ad
interventi di manutenzione e valorizzazione del bene.
7. Nel caso di richiesta di rinnovo del bene concesso o locato, è data preferenza, a parità
di condizioni sotto il profilo delle finalità perseguite e degli investimenti assicurati,
55
all’adeguamento del canone, alle domande di rinnovo delle concessioni già assentite e
delle locazioni già stipulate. Il rinnovo di contratti di affitto o di locazione che non
comportano la modificazione delle condizioni di rapporto è disposto con
determinazione del competente dirigente del Servizio Patrimonio.
8. La durata delle concessioni o dei contratti locativi è, di norma, non superiore a sei
anni. Può essere previsto, al fine di assicurare il perseguimento dell’equilibrio
economico-finanziario degli investimenti una durata massima di 19 anni, ovvero di 40
anni rispettivamente per le locazioni e le concessioni nell’ipotesi in cui sia imposto al
locatario o al concessionario l’obbligo di eseguire opere di manutenzione straordinaria,
di ripristino, restauro o ristrutturazione particolarmente onerose. I contratti di locazione
di beni immobiliari di durata ultranovennale sono assoggettati all’obbligo di
trascrizione. Detti interventi devono essere ultimati entro un termine espressamente
previsto in contratto o in concessione.
9. Nel provvedimento di concessione, qualora ne sussistano i presupposti, sono indicate
le misure per la tutela dei beni prescritti dal Soprintendente regionale per i beni e le
attività culturali ai fini del rilascio dell’autorizzazione di cui al D.P.R. N.283/2000.
10. La sub concessione totale o parziale del bene oggetto di concessione, se non
diversamente e motivamente stabilito nell’atto stesso, comporta la revoca della
concessione stessa, mentre può essere ammessa, per espressa pattuizione delle
parti, la facoltà di sub locare l’immobile.
11. A garanzia degli obblighi derivanti dalla concessione o dal contratto di locazione è
previsto il versamento di una cauzione o la costituzione di una fideiussione bancaria o
assicurativa nel limite e con le modalità previste dal precedente articolo 39. Allo
scadere della concessione o della locazione le addizioni e le migliorie apportate
all’immobile sono, di diritto, acquisite gratuitamente alla proprietà del Comune di
Ravenna. L’Amministrazione Comunale si riserva il diritto di revocare la concessione o
di recedere dal contratto nel caso di sopravvenienze giustificate dal perseguimento di
interessi pubblici di carattere generale previo preavviso da comunicarsi al locatario o al
concessionario entro un termine non inferiore a sei mesi.
Art. 51
Altri rapporti immobiliari
1. L’Ente, per l’acquisto e la locazione di beni immobili di proprietà privata, provvede
mediante una ricerca nel mercato immobiliare da farsi, previa apposita deliberazione a
contrattare, tramite la pubblicità più idonea di un Avviso Pubblico, contenente la
descrizione delle caratteristiche che deve avere il bene immobile stesso e l’indicazione
del prezzo massimo che esso è disposto a spendere.
2. L’Ente, con apposita deliberazione a contrattare, può anche provvedere all’acquisto e
alla locazione passiva di beni immobili, tramite trattativa privata diretta, purché tale
metodo sia debitamente motivato e corredato da:
56
a) apposita stima del prezzo d’acquisto o del canone di locazione, fatta dal Servizio
Patrimonio;
b) relazione tecnica riportante la descrizione precisa e dettagliata delle necessità
operative, delle esigenze ubicative e dimensionali e della tipologia di utilizzo riguardanti
l’immobile stesso;
c) relazione economico-finanziaria pluriennale inerente i costi di gestione.
Art. 52
Altri contratti: alienazioni, locazioni, costituzione di diritti reali
1. L’alienazione dei beni mobili fuori uso, di beni mobili e materiali pignorati, ecc. viene
fatta con il sistema dei pubblici incanti; qualora il valore complessivo dei beni mobili da
dismettere o pignorati non sia superiore a 40.000= Euro è possibile il ricorso alla
trattativa privata preceduta da gara ufficiosa, ovvero, sussistendone le ragioni a
trattativa diretta, rivolgendosi a Ditte specializzate. E’ possibile anche la permuta con
altri beni mobili necessari.
2. Per le finalità di cui al comma 1, verrà redatto, da parte del Dirigente competente, un
elenco di tali beni riportante, ove possibile, una stima presunta dei medesimi; per
quanto attiene alle procedure da osservare ed alle correlate formalità, si rinvia al
regolamento di economato e provveditorato.
3. La stipulazione dei contratti di locazione viene effettuata per scrittura privata.
4. La locazione immobiliare, la cui durata superi i nove anni, viene fatta con atto pubblico
o con atto pubblico amministrativo.
5. I contratti di costituzione di diritti reali di godimento su immobili, sono stipulati per atto
pubblico o pubblico amministrativo.
6. Le Convenzioni urbanistiche adempiono alla funzione di disciplinare l’organizzazione,
l’attività di realizzazione e l’uso del territorio, incidendo sul potere di godimento e di
disposizione; pertanto, se non è prevista per legge una diversa forma, sono rogati per
atto pubblico o pubblico amministrativo.
Art. 53
Convenzioni urbanistiche
1. Le Convenzioni Urbanistiche riguardanti i piani di lottizzazione di iniziativa privata o
pubblica sono approvati in base alle vigenti norme di legge e nel rispetto delle norme di
attuazione del Piano Regolatore Generale.
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2. Gli atti unilaterali d’obbligo sono, di norma, rogati dal notaio; la correlata attività di
registrazione e trascrizione è assolta dal soggetto privato interessato.
3. Per il perfezionamento delle cessioni di immobili, disposte a titolo gratuito a favore del
Comune di Ravenna, è possibile stipulare un atto notarile unico di “Cessione gratuita e
contestuale Accettazione da parte dell’Ente”. Il dirigente del servizio competente dovrà
preventivamente verificare che il cedente abbia puntualmente adempiuto alle
obbligazioni assunte con la concessione edilizia o con la convenzione urbanistica
precedentemente sottoscritta.
Art. 54
Sponsorizzazioni
1. Il Comune di Ravenna può ricorrere a forme di sponsorizzazione per la realizzazione di
opere pubbliche, per attività e manifestazioni culturali, per lo sviluppo di progettualità
innovative, per l’innalzamento degli standard di produzione e di distribuzione dei servizi,
per supporto ad attività informative e formative qualificate per attività sportive, turistiche,
per interventi e/o attività di recupero, conservazione e valorizzazione del patrimonio
comunale e dell’assetto urbano o ad altre attività di interesse pubblico.
2. Qualora sia richiesto di realizzare, a corrispettivo delle attività che il Comune di
Ravenna presta, nell’ambito del contratto di sponsorizzazione, direttamente o a mezzo
di soggetti qualificati la esecuzione di lavori pubblici, i soggetti esecutori dovranno
essere in possesso dei necessari requisiti di qualificazione.
3. La sponsorizzazione può avere origine da iniziative del Comune di Ravenna, cui deve
essere assicurata idonea pubblicità, o dall’iniziativa di soggetti privati.
4. Gli strumenti di attuazione delle sponsorizzazioni non devono essere in contrasto con
prescrizioni di legge o regolamenti.
5. Il Comune di Ravenna può perfezionare accordi di collaborazione con soggetti privati
ed associazioni senza fini di lucro diretti al perseguimento di interessi pubblici.
6. In ogni caso devono essere definiti i limiti dello sfruttamento dell’immagine a fini
pubblicitari, di eventuali diritti di esclusiva, di eventuali benefits, di modalità di
utilizzazione del marchio, di presenza del logo dello sponsor sul materiale di
propaganda.
7. L’intendimento di ricorrere a forme di sponsorizzazione deve essere formalizzato con
apposito atto di Giunta comunale, mentre il relativo negozio è perfezionato mediante
scrittura privata sottoscritta dal dirigente interessato.
8. In relazione a particolari manifestazioni culturali l’Amministrazione Comunale può
assumere anche la veste di sponsor. L’utilizzo dei contratti di sponsorizzazione può
essere, altresì, esteso alle relazioni con partner pubblici.
58
9. Il comune di Ravenna può ricorrere, per il reperimento di proposte di sponsorizzazione
per la realizzazione di lavori pubblici o per l’acquisizione di beni o prestazioni di servizi,
alla pubblicazione di avvisi pubblici fondati su criteri selettivi che abbiano
sostanzialmente ad oggetto la rilevanza economica e la qualità delle tecniche di
esecuzione dei prodotti o prestazioni proposti, nonché l’attività di veicolazione
pubblicitaria del marchio o del logo richiesti.
10. Le disposizioni sopra riportate possono trovare applicazione anche nel caso di ricorso
ad altri strumenti pattizi quali accordi di collaborazione e convenzioni
11. Per la disciplina di dettaglio si rinvia all’apposito regolamento comunale sulle
sponsorizzazioni.
Art. 55
Servizi Socio Assistenziali
1. Nelle gare relative a servizi socio assistenziali ed educativi l’Amministrazione può
fissare oltre ai requisiti generali di partecipazione previsti dalla normativa e dal
presente regolamento, ulteriori condizioni per l’accesso con riferimento alla
disponibilità di personale con specifici titoli di studio e/o qualifiche professionali, a
precedenti esperienze compiute nel settore, svolte in modo adeguato, all’iscrizione nei
registri previsti per legge, a particolari strutture organizzative dell’impresa.
2. Per garantire la continuità di particolari servizi, i capitolati e i conseguenti contratti
potranno prevedere il subentro graduale del nuovo aggiudicatario con conseguente
regolamentazione economica della fase iniziale e conclusiva del rapporto contrattuale.
Art. 56
Convenzioni con Cooperative Sociali - Associazioni di Volontariato Associazioni Sportive
1. L’Amministrazione comunale affida, qualora sussista un plurimo interesse, mediante
trattativa privata preceduta da gara ufficiosa, la prestazione di servizi diversi da quelli
socio assistenziali ed educativi di importo inferiore alla soglia comunitaria a
cooperative sociali, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate,
iscritte in apposito albo previsto dalla legge.
2. L’Amministrazione può, altresì, stipulare convenzioni per attività diverse da quelle
socio-assistenziale o educative con associazioni iscritte in apposito albo regionale che
dimostrino capacità operativa adeguata per la realizzazione di specifiche attività,
nonché per la gestione o cogestione di progetti o programmi, e che siano in grado di
cooperare con il Comune, attraverso il concorso attivo all’esercizio delle sue funzioni.
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3. Le convenzioni con le associazioni per le finalità previste dal presente articolo possono
prevedere anche la concessione degli spazi necessari alla realizzazione delle attività di
cui trattasi.
4. L’Amministrazione comunale può stipulare convenzioni con le organizzazioni di
volontariato iscritte da almeno sei mesi in apposito Registro regionale per la gestione
di attività di interesse pubblico. Per la scelta dell’organizzazione l’Amministrazione si
attiene ai criteri fissati dalla normativa regionale.
5. Del programma delle attività e dei progetti per i quali si intende stipulare le convenzioni
previste ai commi 2 e 4 deve essere data idonea pubblicità per garantire la massima
partecipazione dei soggetti interessati.
6. Le convenzioni di cui trattasi devono essere stipulate nel rispetto di quanto previsto
dalla legislazione statale e regionale in materia.
7. Per la scelta del contraente, nei i casi previsti dai commi 2 e 4 del presente articolo,
viene nominata, con determinazione del Capo Area competente o Dirigente suo
delegato, apposita Commissione composta fino a 5 membri, che esamina la
documentazione contenuta nell'offerta.
8. Nei casi previsti dal comma precedente, l'aggiudicazione avviene con determinazione
del Dirigente competente.
9. Condizioni e modalità di partecipazione sono approvati con deliberazione di Giunta
Comunale, su proposta del Dirigente competente.
10. Le convenzioni con l'Associazionismo Sportivo, per la gestione degli impianti sportivi di
proprietà comunale, sono disciplinate da apposito regolamento.
Art.57
Acquisizione in economia di beni e servizi mediante cottimo
fiduciario
1. Il ricorso al sistema di acquisizione in economia di beni e servizi è ammesso nei limiti
di importo stabiliti dalla normativa vigente ed in relazione alle singole voci di spesa di
seguito indicate:
a) acquisti di generi di cancelleria, carta, stampati, registri, materiale per disegno e
fotografie, stampa di tabulati, circolari, regolamenti e simili;
b) acquisto, manutenzione, riparazione, assicurazione, noleggio e leasing di
autoveicoli ed altri veicoli, nonché acquisto di carburante, lubrificante, di pezzi di
ricambio ed accessori;
c) acquisto, manutenzione, riparazione di P.C., stampanti, proiettori digitali, sistemi
hardware, software e di trasmissione dati nonché acquisto di pezzi di ricambio ed
accessori, fornitura di server e licenze software;
d) provvista attrezzature e ricambi relativi a macchine operatrici per segnaletica
stradale sia verticale che orizzontale; manutenzione e posa in opera della
60
segnaletica stradale sia verticale che orizzontale e riparazione degli impianti
semaforici;
e) acquisto di attrezzature e utensili occorrenti alle attività prestazionali gestite in
economia;
f) acquisto e manutenzione di attrezzature antincendio, mezzi di soccorso o altre
attrezzature per il servizio della protezione e per gli adempimenti correlati
all'applicazione del D.Lgs. 81/2008 compresi gli acquisti per i dispositivi di
protezione individuale;
g) abbonamenti a riviste, periodici e simili, acquisti di libri. pubblicazioni periodiche,
opuscoli, stampa materiale turistico, progettazione grafica, comunicazione. spese
di rilegatura;
h) spese postali, telegrafiche e telefoniche;
i) attrezzature e materiali sportivi;
j) prestazioni di pulizia, disinfezione, disinfestazione e derattizzazione di beni mobili
ed immobili;
k) acquisto materiale igienico-sanitario, articoli ed accessori di pulizia e materiale a
perdere, prodotti farmaceutici;
l) trasporti, spedizioni, facchinaggi;
m) acquisto, manutenzione, riparazione e leasing di mobili, arredi, attrezzature,
strumenti scientifici, didattici e di sperimentazione, macchine d'ufficio, componenti
hardware e software, antifurto, servizi per la custodia e sicurezza;
n) servizi di sicurezza e vigilanza sugli immobili comunali;
o) locazione di immobili a breve termine e noleggio di mobili e attrezzature in
occasione di espletamento di corsi, concorsi ed esami quando non sia possibile
utilizzare o non siano sufficienti le normali dotazioni e/o attrezzature;
p) organizzazione e allestimento di mostre, esposizioni, conferenze, convegni e
seminari, manifestazioni sportive ed altre manifestazioni culturali e scientifiche,
nazionali ed internazionali, fitto locali occorrenti, stampa di inviti e degli atti,
assicurazione delle opere, del materiale scientifico e didattico e correlata
sorveglianza, ecc;
q) acquisto di generi vari ed omaggi in occasione di manifestazioni, cerimonie e
convegni acquisto di materiale per premiazioni sportive oltre a mosaici, gagliardetti
e gonfaloni del comune e striscioni celebrativi;
r) spese di rappresentanza e di ospitalità;
s) piccoli impianti e piccole spese di illuminazione, riscaldamento, forza motrice,
acqua, telefonia, trasmissione dati, acquisto fax e apparati elettronici;
t) operazioni di sdoganamento di materiali importati e relative assicurazioni;
u) divulgazione di bandi di concorso e di pubbliche gare a mezzo stampa o di altre
fonti di informazione ove ritenuto necessario ed altre inserzioni;
v) servizi di registrazione televisiva, audiovisiva e radiofonica, di traduzione, di
trascrizione, di sbobinatura, di inserimento dati, di deregistrazione, di dattilografia,
di correzione bozze, di esecuzione di disegni e fotografie, lavori di stampa,
tipografia, litografia nei casi in cui il Comune di Ravenna non possa provvedervi con
il proprio personale o qualora ragioni di urgenza lo richiedano;
w) prestazioni e forniture afferenti l'esecuzione di riproduzioni di copie eliografiche,
digitali, a colori, plottaggi, per produzioni fotografiche e materiale fotografico,
modellazione tridimensionale e rendering fotorealistico statico, servizio di editing;
x) lavori, servizi e forniture occorrenti per il normale funzionamento degli uffici che per
loro natura non possano essere acquisiti con le normali procedure di gara;
y) servizi di ricerca di mercato e di manodopera specializzata, prestazioni intellettuali,
servizi di collocamento e reperimento di personale;
z) servizi di consulenza, studi, ricerca, indagini e rilevazioni;
61
aa) servizi informatici;
bb)
servizi riportati nell’Allegato IIB del codice dei contratti pubblici (Servizi legali,
ecc..);
cc) verifiche, indagini, rilievi necessari per constatare i profili statici e gli stati di
consistenza di beni immobili;
dd) affidamento di incarichi di progettazione, di direzione dei lavori e di coordinamento
della sicurezza in fase di esecuzione comprese le attività di supporto o
propedeutica alla progettazione e il collaudo;
ee) attività di frazionamento ed aggiornamento catastale, visure ipotecarie, attività di
raccolta ed elaborazione dati statistici turistici;
ff) servizi di catering, servizi di fornitura pasti, ristorazione cerimoniale;
gg) espurghi, rimozione di materiali tossico-nocivi speciali e relativi smaltimenti;
hh) forniture di attrezzature e materiali per impianti elettrici, elettromeccanici, di
telecomunicazione e di pubblica illuminazione;
ii) arredi interni ed esterni, postazioni di lavoro, climatizzatori, tendaggi, tappezzerie,
moquettes e simili, serramenta,installazione vetri e zanzariere;
jj) fornitura di vestiario, calzature per i dipendenti aventi titolo, biancheria per le scuole
comunali;
kk) servizi e forniture connessi alla attività di protezione civile;
ll) corsi di preparazione, formazione e perfezionamento del personale, anche indetti
da enti, istituti ed amministrazioni varie;
mm) somministrazione di bevande calde e fredde e di alimenti a mezzo di distributori
automatici;
nn) spese per il funzionamento di Commissioni, gruppi di lavoro ed altri organi da
costituirsi in base a specifiche disposizioni di legge e/o regolamentari;
oo) accertamenti medico-fiscali;
2. Il Dirigente competente, nell’atto di affidamento del contratto di cottimo, deve sempre
indicare in quale delle voci di spesa sopra previste nel presente articolo, ricade la
concreta fattispecie oggetto dell’affidamento stesso.
3. Nessuna acquisizione può essere artificiosamente frazionata al fine di sottoporla alla
disciplina del presente articolo o di sottrarla ai limiti di spesa previsti, ovvero ricondurla
a una disciplina diversa da quella cui deve soggiacere.
4. I Dirigenti dovranno rigorosamente attenersi alle procedure stabilite dall’art. 125 del
codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. ed al relativo regolamento
di esecuzione ed attuazione di cui al D.P.R. 207/2010. In ogni caso i Dirigenti nella cui
competenza ricade per materia l’oggetto del contratto, devono dar conto della
convenienza del rapporto qualità-prezzo offerto dall’operatore prescelto rispetti ai
parametri medi di mercato e/o desumibili da convenzioni / accordi quadro CONSIP ed
Intercent-ER attive/i.
Agli operatori economici interpellati nell’ambito di indagini di mercato deve essere
riconosciuto un termine per la presentazione delle offerte, di norma, non inferiore a 10
giorni, fatti comunque salvi i casi di estrema e comprovata urgenza.
5. Ai sensi e per effetto dell’art. 125, comma 10, del codice dei contratti pubblici , il ricorso
all’acquisizione in economia è altresì consentito nelle seguenti ipotesi:
□ risoluzione di un precedente rapporto contrattuale, o in danno del contraente
inadempiente, quando ciò sia ritenuto necessario o conveniente per conseguire la
prestazione nel termine previsto dal contratto;
62
□ necessità di completare le prestazioni di un contratto in corso, ivi non previste, se
non sia possibile imporne l'esecuzione nell'ambito del contratto medesimo;
□ prestazioni periodiche di servizi, forniture, a seguito della scadenza dei relativi
contratti, nelle more dello svolgimento delle ordinarie procedure di scelta del
contraente, nella misura strettamente necessaria;
□ urgenza, determinata da eventi oggettivamente imprevedibili, al fine di scongiurare
situazioni di pericolo per persone, animali o cose, ovvero per l'igiene e salute
pubblica, ovvero per il patrimonio storico, artistico, culturale.
Art.58
Esecuzione di lavori mediante cottimo fiduciario
1. Sono a cottimo fiduciario i lavori per i quali si rende necessario, ovvero opportuno, con
procedura negoziata, l’affidamento ad imprese esterne al Comune di Ravenna.
2. I lavori da affidare, per cottimo fiduciario, devono essere preceduti da un’indagine di
mercato o un confronto concorrenziale fra almeno 5 imprese e non possono superare i
limiti di importo stabiliti dalla vigente normativa sui lavori pubblici; devono, altresì,
possedere le caratteristiche tipologiche più sotto specificate. Per i lavori di importo
inferiore a 20.000 Euro l’indagine di mercato può essere esperita richiedendo almeno
tre preventivi a n.3 imprese ritenute idonee, ove la fattispecie concreta lo consenta.
3. I lavori di manutenzione possono ricomprendere l’esecuzione di nuovi lavori purché
questi ultimi assumano un rilievo economico inferiore al 50% dell’importo complessivo
dell’intervento.
4. Nel limite di importo di 200.000 Euro sono eseguiti mediante cottimo fiduciario:
- I lavori per i quali siano stati esperiti infruttuosamente i pubblici incanti o le licitazioni o
le trattative private e non possa esserne differita l’esecuzione;
- Il completamento di opere o impianti a seguito della risoluzione del contratto o in
danno dell’appaltatore inadempiente, quando vi è la necessità ed urgenza di
completare i lavori;
- I lavori e/o le attività funzionali alla compilazione di progetti quali: interventi di
esplorazione aree, approfondimenti di studi, indagini, rilievi, sondaggi ecct;
- Le manutenzioni o riparazioni delle opere e/o impianti tipologicamente descritti al
comma 5 seguente, quando l’esigenza di provvedere sia rapportata ad eventi
imprevedibili e non sia possibile realizzarli con le forme e procedure previsti dagli Artt.
20 e 21 della Legge n.109/94 e s.m.i. o qualora si configurino speciali ed eccezionali
circostanze che richiedano l’esecuzione di interventi non programmabili in materia di
sicurezza.
5. Possono essere eseguiti, mediante cottimo fiduciario, fermo restando il rispetto dei
vincoli di varia natura esistenti, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria nel limite di 50.000= Euro, ricadenti nelle seguenti tipologie di lavori:
a) Taglio di vegetazione pregiudizievole al deflusso delle acque;
b) rinaturazione di sponde dissestate;
c) sistemazione e protezione spondale, risagomatura e sistemazione di materiale
litoide collocato a protezione di erosioni spondali;
d) difesa delle pile e delle spalle dei ponti da fenomeni di sfiancamento, scalzamento e
di aggiramento;
63
e) manutenzione e adeguamento funzionale arginature e accessori intesa come sfalcio
e taglio di vegetazione riparia, ripresa di frane e scoscendimenti, ricarica di sommità
arginali, conservazione e ripristino paramento, ringrossi;
f) ripristino e adeguamento funzionale di manufatti quali briglie, difese spondali, soglie
di fondo, chiaviche, scolmatori, bocche a sifone, rampe e appostamenti idraulici;
g) manutenzione e ripristino di reti irrigue;
h) mantenimento o ripristino di dune naturali ed artificiali;
i) ripascimento di arenili in erosione anche con realizzazione di trappole o barriere
soffolte;
j) sistemazione ed adeguamento funzionale opere di difesa esistenti;
k) manutenzione e/o interventi di adeguamento alle normative vigenti di impianti
tecnologici di qualsiasi natura ed opere accessorie degli edifici sedi di uffici e/o
servizi comunali;
l) manutenzione straordinaria e/o interventi per la realizzazione di impianti termoidrico-sanitari;
m) riparazione e sostituzione di infissi esterni ed interni di qualsiasi materiale ed opere
accessorie, compreso portoni, vetrate, cancelli, serrande, basculanti, automatismi di
impianti idraulici, serbatoi di accumulo acqua ed autoclavi;
n) ripristino e/o realizzazione di servizi igienici;
o) manutenzione e/o sostituzione di pavimentazioni in qualsiasi materiale, lastre
galleggianti, grigliati di ferro, compreso gli interventi riguardanti i rispettivi sottofondi
ed opere annesse;
p) manutenzione e/o sostituzione di coperture ed impermeabilizzazioni di tetti e pareti
controterra;
q) manutenzioni relative ad opere edili ed affini nei fabbricati e loro pertinenze in uso al
Comune di Ravenna;
r) adeguamento alle normative di ascensori e montacarichi, nonché lavori di
manutenzione e mantenimento, compreso le verifiche biennali per l’esercizio;
s) ripristino di locali e uffici a causa di allagamenti accidentali o cedimenti strutturali e
crolli;
t) opere edili ed affini rivolte al mantenimento, ripristino o consolidamento degli
immobili, compreso le recinzioni;
u) demolizioni parziali o totali di fabbricati in quanto pericolanti o per effetto di
provvedimenti dell’autorità amministrativa o giudiziaria;
v) manutenzione, riparazione, sostituzione reti fognarie bianche o nere , fosse
biologiche;
w) recupero urbano o ripristino di aree abbandonate e degradate;
x) bonifica da sostanze nocive alla salute di impianti ed edifici;
y) manutenzione e sostituzione impianti TV, di allarmi antintrusione e telecamere a
circuito chiuso ed accessori;
z) manutenzione e interventi di adeguamento di sistemi di trasmissione dati a larga
banda a servizio di uffici comunali;
aa) manutenzione, messa a norma degli impianti elettrici, trasmissione dati e telefonia,
idraulici, a gas ecc.;
bb) manutenzioni e/o interventi di adeguamento di porte REI, uscite di sicurezza,
maniglioni antipanico, di porte blindate ed inferriate;
cc) manutenzione e/o interventi di adeguamento ad impianti di illuminazione di
emergenza, di sicurezza ed allarmi antincendio;
dd) manutenzione e/o sostituzione di impianti antincendio, idranti e CO2, cartellonistica
di sicurezza;
ee) realizzazione e/o manutenzione di percorsi agevolativi per portatori di handicap,
ascensori, rampe e montascale;
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ff) realizzazione e/o manutenzione di ulteriori servizi igienici anche per portatori di
handicap nonché assolvimento delle norme igienico-sanitarie;
gg) manutenzione e/o sostituzione di coibentazioni acustiche e termiche,
condizionamento, riscaldamento, deumidificazione, nonché aerazione anche forzata
di ambienti;
hh) realizzazione interventi per la riduzione dei consumi energetici;
ii) interventi di manutenzione e/o di realizzazione degli impianti idraulici, idrovori e di
sollevamento;
jj) interventi di esplorazione, che si rendano necessari nel corso dell’esecuzione dei
lavori, per l’approfondimento di studi, indagini, rilievi e/o sondaggi ad un livello
ulteriore rispetto a quello prescritto per la redazione dei progetti, purchè si tratti di
interventi che l’esecutore dei lavori non sia tenuto ad effettuare in base a
disposizioni vigenti o ad altro titolo;
kk) installazione o manutenzione di tende ombreggianti, oscuranti, tendaggi, veneziane
e/o vetrate.
ll) Manutenzione e/o riparazione di strade, di segnaletica stradale orizzontale e/o
verticale , di pertinenze stradali.
ART.59
Disposizioni Finali
1. Nel caso in cui per realizzare un’opera pubblica o di pubblica utilità sia necessario
acquisire aree di proprietà privata tramite procedura espropriativa, il provvedimento
che dispone l’occupazione temporanea d’urgenza preordinata all’esproprio, deve
essere affisso all’albo pretorio per almeno gg. 15 naturali e consecutivi.
2. Il presente regolamento sui contratti si adegua automaticamente alle future
disposizioni di legge o di regolamento con particolare riferimento alla materia degli
acquisti di beni e servizi
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