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Dispositivi inalatori - Informazioni sui farmaci
Principi della terapia inalatoria La deposizione tracheobronchiale dipende da numerosi fattori: diametro delle particelle modalità di inalazione via di somministrazione fattori correlati al soggetto DISPOSITIVI PER L'INALAZIONE DEI FARMACI ANTIASMATICI • La dose che raggiunge i polmoni è molto diversa a seconda dei vari dispositivi • Lo stesso dispositivo, utilizzato da pazienti diversi, produce risultati differenti a seconda dell'abilità con cui viene impiegato • La scelta del dispositivo va fatta in funzione del singolo paziente (età, invalidità fisica, deficit cognitivi) • La tecnica di inalazione, una volta insegnata, va controllata regolarmente Caratteristiche dell’inalatore • Deve espellere il farmaco in particelle di dimensioni tali da raggiungere i polmoni e depositarsi nell’albero respiratorio (penetrazione massima con particelle di 1-3µ) • Le particelle con diametro superiore ai 10 µ si depositano soprattutto a livello della bocca e della gola. • La percentuale di dose che viene rilasciata sotto forma di particelle più o meno respirabili è strettamente legata alle caratteristiche tecniche del dispositivo (ad esempio la struttura del serbatoio, le modalità con cui rilascia e disperde il farmaco). Modalità di erogazione AEROSOL DOSATI Aerosol dosati ad attivazione manuale Dispositivi attivati dall’atto inspiratorio INALATORI DI POLVERI NEBULIZZATORI AEROSOL DOSATI • Il farmaco è disciolto o sospeso in un propellente sotto pressione che fornisce la forza per espellere e disgregare le particelle. • Il farmaco è rilasciato a dosi costanti per ogni erogazione. • Possono essere usati da soli o in combinazione con vari dispositivi o adattatori. Aerosol dosati ad attivazione manuale • gli “spray” per antonomasia • in commercio da oltre 40 anni • pratici perché poco ingombranti • multidose Aerosol dosati ad attivazione manuale • • • • Per una erogazione ottimale del farmaco occorrono buona coordinazione e abilità psicomotorie Il 30% degli adulti ha una tecnica di inalazione non corretta Il farmaco che arriva nel tratto inferiore dell’apparato respiratorio varia dal 7 al 20%; circa l’80% della dose si deposita nell’orofaringe. L’elevata quantità ingerita può rendersi responsabile di effetti indesiderati sistemici. Inoltre………. • Per costo e praticità sono una buona scelta in tutti gli adulti con capacità adeguate • Non sono una scelta adeguata per la maggior parte dei bambini sotto i 12 anni o per molti adulti con invalidità fisiche o deficit cognitivi. Errori tecnici più frequenti nell'utilizzo degli spray predosati • • • • dimenticare di scuotere lo spray prima dell'uso dimenticare di espirare prima di erogare lo spruzzo flettere il collo durante l'inalazione scarso coordinamento tra erogazione e inalazione -il paziente inspira prima dell’erogazione -il paziente inspira dopo dell’erogazione -il paziente espira durante l’erogazione • inalazione troppo rapida • il paziente non trattiene il respiro dopo l’inalazione (almeno 10 secondi) • l’inspirazione viene interrotta per l’effetto “freon” (sensazione di freddo provocata dai propellenti a livello laringeo), con tosse riflessa Corretta modalità di erogazione con un aerosol predosato Per controllare lo stato di riempimento Dispositivi attivati dall’atto inspiratorio Salbufax Autohaler , Clenilexx Autohaler • Minore necessità di coordinare con precisione l’attivazione del dispositivo, ma… • occorre una velocità di flusso di circa 30 l/min.) per far scattare l’erogazione del farmaco • Nessun vantaggio nei pazienti che usano correttamente l’aerosol dosato • Dovrebbero essere riservati ai bambini più grandi e agli adulti Autohaler- come si usa 1. Togliere il coperchio di protezione 2. Sollevare la leva in alto 3. Agitare energicamente l’inalatore 4. Espirare normalmente 5. Inspirare attraverso il boccaglio costantemente durante la nebulizzazione 6. 10 sec. poi espirare. Abbassare immediatamente la leva Dai clorofluorocarburi (CFC) agli idrofluoroalcani (HFA) • I clorofluorocarburi fanno parte delle sostanze che riducono lo strato di ozono e ne sono stati vietati la produzione e il consumo (Protocollo di Montreal 1987) • Sono ancora ammessi negli aerosol dosati destinati alla terapia dell'asma e della pneumopatia cronica ostruttiva, grazie alla deroga per usi essenziali (prevista anche nel regolamento della Comunità Europea n. 3093/94). Data limite 2005. Equivalenza tra erogatori CFC e HFA non sempre definibile L’evaporazione del propellente lascia delle particelle di diametro più piccolo rispetto ai CFC, aumentando potenzialmente la deposizione polmonare del farmaco biodisponibilità salbutamolo in HFA = in CFC Ventolin (HFA) = Broncovaleas (CFC) beclometasone (solubile in HFA) (Qvar) ↓dimensioni particelle ⇒↑ penetrazione polmonare (dosaggio di Clenilexx dimezzato rispetto alle formulazioni contenenti CFC) Dimensione delle particelle con CFC-BDP and HFA-BDP (QVAR™ ) BDP (µg) 25 20 • HFA-BDP 15 • • 10 • 5 • • • • • • • • • • St em Ac ua tor Th roa t >1 0 9.0 -1 0 5.8 -9 .0 4.7 -5 3.3 .8 -4 .7 2.1 - 3. 3 1.1 -2 .1 0.6 51.1 0.4 30. 6 5 <0. 43 0 CFC-BDP Andersen Cascade Impactor Components Leach CL. Resp Med. 1998;92(suppl A):3-8. Deposizione di Beclometasone dipropionato in soggetti sani CFC-BDP HFA-BDP Leach CL. Resp Med. 1998;92(suppl A):3-8. Cosa deve sapere il paziente • Possono dare la sensazione di essere più caldi • Possono dare una nebbia meno densa ma questo non significa che siano meno efficaci • Possono avere un sapore diverso • I nuovo propellenti non sono pericolosi Specialità con HFA salbutamolo Ventolin (MDI) fenoterolo Dosberotec (MDI, soluzione) beclometasone Becotide (MDI sospensione) Clenil Jet (MDI e distanziatore) Clenilexx (MDI extrafine) fluticasone Flixotide (MDI) Fluspiral ( MDI) salmeterolo+ fluticasone Aliflus, Seretide (MDI) Spaziatori Gli spaziatori vengono utilizzati con gli aerosol dosati pressurizzati e sono di due tipi principali: • I distanziatori • Le camere di espansione Distanziatori Modalità d’uso del distanziatore Jet per l’erogazione del beclometasone (Clenil e Clenil Forte Jet). Le particelle dello spray girano circolarmente nel dispositivo, che aumenta così la distanza che il farmaco deve percorrere prima di essere inalato. Rallentando la velocità dell’aerosol, si consente al propellente di evaporare; si riducono così le dimensioni delle goccioline dell’aerosol mentre le particelle più grosse (non respirabili) vengono trattenute all’interno del dispositivo, diminuendo la percentuale di farmaco che si deposita a livello orofaringeo.