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sintesi 6 progetti distretto turistico

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sintesi 6 progetti distretto turistico
I Contenuti progettuali benessere del corpo e della mente
Itinerari di fede e turismo relazionale integrato:
la bellezza salverà il Sud?
Il Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera, nell’assolvimento
della propria funzione, intende promuovere l’offerta del turismo relazionale e ciò
nella considerazione che recenti studi dimostrano come il turista sembra essere
meno interessato alle tradizionali mete turistiche, prive di personalizzazione.
Difatti il turista del terzo millennio manifesta, un particolare interesse per la cultura
locale, per gli usi e i costumi e non vuole vivere “passivamente” la vacanza ma fare
piena esperienza del luogo che visita.
Ciò significa che, oggi più che mai, il turista non è interessato solo a ricevere un
servizio di base, peraltro considerato un prerequisito assodato ed indiscutibile, bensì
il turista-viaggiatore, dotato di una molteplicità di motivazioni ed aspettative,
guarda soprattutto a ciò che vive nelle relazioni con il territorio, con le persone che
vi abitano e con la vita quotidiana che esse vivono.
Da alcuni anni ormai non è più un fatto nuovo vedere turisti stranieri perfettamente
calati all’interno delle manifestazioni religiose, sagre e feste di paese.
La relazionalità è diventata una componente talmente rilevante che possiamo
affermare che:
“…il turista dopo una prima visita non torna più volentieri laddove non risulta
soddisfatta la sua domanda di relazionalità” (elevato trend alla destagionalizzazione
e diversificazione del prodotto).
Questa affermazione, raccolta da una recente “intervista per strada” condotta
dall’Agenzia per conto del Distretto Turistico, ci porta a considerare come la
componente relazionale nel turismo si manifesta sia sul fronte della domanda
turistica, composta dall’insieme di turisti con spiccata propensione alla relazione e
prossimi ad essere considerati dei residenti temporanei, che dall’offerta turistica,
intesa in senso più esteso, ovvero composta dall’insieme di elementi materiali ed
immateriali presenti nel territorio ed in grado di stimolare, sostenere o generare una
relazione.
Il turismo relazionale si avvia…
…attraverso una combinazione di relazioni, innanzitutto interpersonali,
in cui i soggetti generatori/confezionatori al di là di un mero
orientamento alla vendita, fanno proprio un atteggiamento di sentita e
condivisa ospitalità che recuperi il gusto di far scoprire la bellezza e la
peculiarità del proprio patrimonio storico, religioso, artistico,
folkloristico, enogastronomico e soprattutto d’umanità (e quindi di BENESSERE); ed in cui i turisti/utilizzatori da semplici consumatori finali,
diventano soggetti generatori di valore, protagonisti possibilmente
chiamati a completare attivamente la stessa offerta turistica.
Appare quindi evidente che il turismo relazionale possa essere identificato come un
turismo che privilegia le relazioni interpersonali e ambientali stimolando la
sensazione di serenità e di BEN-ESSERE della persona oltre che la sensibilità storico
culturale e la sostenibilità dello sviluppo nel dialogo tra offerente e ricevente e che
integra i settori produttivi e commerciali nella micro e media dimensione.
Nella logica della filiera turistica, tale logica progettuale, intende stimolare un
turismo radicato nel territorio che fa perno sulla micro impresa (di filiera) e che
valorizza l’immenso patrimonio culturale e naturalistico non soltanto nei grandi ma
anche nei piccoli centri. Inoltre, questo tipo di turismo è strettamente legato alle
relazioni umane con un rapporto immediato e diretto tra chi offre il servizio e chi ne
gode.
Tuttavia, la semplice relazione non diventa condizione sufficiente per poter definire
un turismo relazionale, bensì deve essere dotata di caratteristiche e di specificità tali
da renderla un valore per fruitori ed utilizzatori, per turisti ed imprese, per residenti
temporanei e popolazione locale.
La componente relazionale, diventa quindi parte di un prodotto, ovvero elemento di
differenziazione, a condizione che venga percepito ed offerto in maniera spontanea
ed articolato secondo modalità chiare ed identificabili ma soprattutto “integrate”.
L’aggettivo integrato è dovuto al fatto che questa nuova tipologia di turismo offre il
territorio nella sua interezza, con la sua storia, la sua geografia, il suo clima
antropico e i suoi prodotti, assolvendo ad un ruolo di stimolo sull’economia minuta,
seguendo un processo capillare, proprio a partire dai settori agro-alimentare,
produttivo-artigianale e storico-culturale della tradizione orale siciliana.
Attraverso l’uso delle tecnologie telematiche (vedasi le altre proposte progettuali
del Distretto Turistico) l’ospite è direttamente raggiunto a casa (face-to-face) da
coloro i quali offrono ospitalità/servizi, cosicché anche i tempi di permanenza si
prolungano, analogamente a quanto avveniva per l’antica villeggiatura, la maggior
parte degli ospiti sono portati a ritornare abitualmente in un clima di “amicizia” e
“familiarità” (destagionalizzazione, differenziazione, diversificazione).
Risulta evidente come tutta l’azione di progetto si muova intorno al concetto di
benessere diffuso di cui ne possa beneficiare il corpo (enogastronomia, termalismo,
equitazione, escursionismo, etc…) e l’anima (bellezze naturalistiche, paesaggistiche,
partecipazione a feste religiose e della tradizione locale, narrazione “di li cunti” sui
miti e le storie del luogo, etc…)
Ciò detto il Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera,
nell’ambito del Bando afferente il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3,
Linea di intervento 3.3.3.A., mediante il ricorso a procedura di evidenza pubblica,
intende affidare il servizio di:
- realizzazione di una storytelling del territorio attraverso la competenza di un
esperto in antropologia che funga da “story-manager” del territorio, in grado di
recuperare
e
strutturare
l’offerta
relazionale con particolare riferimento agli
aspetti gastronomici legati alla religiosità
locale ed agli itinerari della fede;
- acquisto di voucher lavoro (Legge 28 giugno
2012, n.92) per l’apertura di chiese e luoghi
di particolare interesse storico-artisticomonumentale (sprovviste del servizio di
portierato/guardiania), oltre che per il
coinvolgimento di giovani che parlano le
lingue straniere ed anziani narratori atti al
racconto delle tradizioni lavorative,
gastronomiche, culturali legate alle feste
locali;
- realizzazione di una video-guida del
patrimonio culturale ecclesiale della durata
di 30 minuti;
- realizzazione di CD-ROM contenenti la narrazione musicata delle litanie e dei
canti della tradizione religiosa locale da utilizzare durante le fiere espositive
internazionali e negli appuntamenti di promozione dei prodotti turistici del
Distretto turistico.
In termini di effetti reali, questo modello di sviluppo territoriale basato sulla
consapevole responsabilità del singolo e declinato almeno nelle cinque forme
individuate di sostenibilità elementari (le cinque “S”), può costituire rapidamente
una forma evoluta di “sostenibilità totale”.
Le cinque “S”, ossia le cinque tipologie di sostenibilità elementari individuate dagli
studi sul turismo relazionale integrato come progetto di sviluppo territoriale sono:
• Sostenibilità ambientale: salvaguardare le caratteristiche naturali ed
antropiche del territorio del Distretto turistico in armonia con l’equilibrio
tramandato dalla storia;
• Sostenibilità sociale: ridare il giusto valore nello sviluppo socio-economico alle
relazioni umane fra singoli e fra società in una nuova ottica di conoscenza e
rispetto reciproco;
• Sostenibilità umana: riportare l’uomo al centro delle politiche e delle iniziative
dei processi di produzione e consumo;
• Sostenibilità economico-finanziaria: ripensare al rapporto risparmio-credito
affiancando alle banche nazionali gli istituti della banca locale e del microcredito, i soli interessati ad un investimento etico nel “piccolo”;
• Sostenibilità tecnologica, stimolare l’impiego in modo “reticolare” delle
quattro micro tecnologie nel campo delle energie alternative, del riciclo dei
rifiuti, del controllo del ciclo delle acque e delle tecnologie telematiche per
l’informazione e la comunicazione.
Tutto ciò è in piena coerenza con quanto previsto dal Piano di Sviluppo e
segnatamente con quanto emerso dall’analisi di benchmarking, riguardo alla:
♦ Identificazione
tra
immagine/promozione
del
territorio
ed
immagine/promozione dei prodotti forti dell’area;
♦ Innovatività nella configurazione dell’offerta turistica che punta su
prodotti/servizi rispondenti ai bisogni dell’attuale“viaggiatore”;
♦ Fruibilità, come possibilità di percorrere, conoscere e vivere il territorio con
mezzi diversi;
♦ Networking, capacità di aggregare soggetti diversi intorno a progetti comuni
di sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio.
Il Distretto Turistico “Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera”, intende
recuperare queste criticità, attraverso la presente proposta progettuale.
Contenuti progettuali e servizi da realizzare CST
Il Distretto Turistico “Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera”, intende
recuperare queste criticità ed i fattori di successo, attraverso la realizzazione del
Centro Servizi per il Turismo (CST), nell’ambito del Bando afferente il PO FESR
2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A.
Il servizio richiesto comprende la progettazione, strutturazione, implementazione e
gestione di un Centro di Servizi per il Turismo che gestisca e coordini le azioni di
valorizzazione, assistenza e fidelizzazione.
Il Progetto Specifico e le relative attività, trovano la loro ragion d’essere in relazione
alle già esplicitate Vision e Mission che enfatizzano l'esperienza e non solo i luoghi,
rendendo l'esperienza turistica un processo che si sviluppa molto prima della
fruizione vera e propria dell'offerta turistica in loco e prosegue dopo di questa.
Sin da quando il turista formula il desiderio di viaggiare e inizia a informarsi inizia la
sua esperienza e prosegue, al termine del viaggio, mediante il ricordo e lo scambio
di impressioni attraverso le sue reti sociali.
Ciò rendono cogente ed imprescindibile l’avvio di attività e processi di assistenza
alla fruizione, di miglioramento dell’accoglienza, di monitoraggio e controllo della
qualità e del grado di soddisfazione (ascolto dei feedbacks, indagini di
benchmarking, etc…..).
La valenza strategica del Progetto Specifico è ulteriormente suffragata
dall’evoluzione recente degli aspetti qualitativi della domanda di servizi turistici. Si
è in presenza, infatti, di un mercato turistico caratterizzato per grandi linee da:
Vasta gamma di segmenti di mercato
Elevata elasticità della domanda
Pluri-motivazione
Maggiore attenzione alla qualità/autenticità dell’esperienza
Maggiore informazione e consapevolezza (condivisione, conoscenza e
capacità organizzativa)
Maggiore attenzione ai servizi
Tali aspetti della domanda di prodotto turistico e di servizi ad essi connessi, sono
“misurabili dall’analisi dei trend turistici”. Da tali valutazioni è possibile determinare
alcune semplici considerazioni di base che dovranno orientare l’azione fortemente
innovativa del CST sul territorio del distretto turistico:
Aumento della frequenza delle vacanze.
Turisti sempre più esperti ed evoluti, che rifuggono i luoghi artificiali e
premiano l’autenticità.
Maggiore possibilità di comparazione fra destinazioni turistiche grazie alla
tecnologia web.
Crescita dei flussi turistici verso la vacanza naturalistica legata alla riscoperta
dell’ambiente, delle tradizioni e alla possibilità di praticare sport all’aria
aperta.
Incremento viaggi autorganizzati: grazie ai sistemi di prenotazione
computerizzati.
Incremento brevi soggiorni short break legati alla diffusione di compagnie
aeree low cost.
Aumento richiesta di prodotti “tailor made” su misura, sempre più legati ai
bisogni individuali.
Il passaggio dal Prodotto Turistico all’Esperienza Turistica
In particolare emergono prepotentemente nuovi bisogni:
1. le pressioni a cui si è soggetti durante la vita quotidiana, portano sempre più
verso una necessità di relax e di tempo libero;
2. la domanda diventa sempre più matura, aumentano le pretese non solo in
termini di qualità del servizio ma sempre più in termini di qualità
dell’esperienza;
3. gli elementi intangibili dell’offerta (creatività, atmosfera, lifestyle, ecc.) sono
sempre più il “core” dell’esperienza turistica;
4. la ricerca di personalizzazione e tematizzazione al fine di consentire al
visitatore di essere protagonista
Il Progetto Specifico di che trattasi, grazie al quale si vuole realizzare il Centro
Servizi per il Turismo (CST), intende articolare azioni e processi che diano risposta a
queste esigenze.
Nello specifico il CST, contribuirà a rimuovere gradualmente le criticità dell’offerta
distrettuale - emergenti dall’analisi di benchmarking - e riguardanti segnatamente
l’assenza di un’adeguata:
♦ Cultura locale, intesa quale collante tra tutti gli attori sul territorio che
condividono una comune visione di sviluppo;
♦ Qualità, come valore diffuso che permea la totalità degli aspetti legati al
sistema turismo integrato, che vanno dagli standard di produzione e
commercializzazione dei prodotti tipici alla qualificazione dell’offerta ricettiva
e della ristorazione;
♦ Accoglienza, come capacità di trasferire un senso di “calore” e di ospitalità
tale da far sentire il turista non un corpo esterno ma parte della “comunità”;
♦ Professionalità di tutti gli operatori direttamente e indirettamente legati allo
sviluppo turistico ed al marketing del territorio;
♦ Networking, come capacità di aggregare soggetti diversi intorno a progetti
comuni di sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio;
attraverso la pianificazione prima e l’erogazione dopo, in particolare, dei seguenti
servizi di:
Valorizzazione offerta turistica, consistenti nell’implementazione e coordinamento
di azioni/processi finalizzati a valorizzare l’offerta turistica nelle diverse componenti
della filiera (ricettività, servizi di fruizione, servizi complementari, patrimonio
storico-culturale, patrimonio naturalistico, patrimonio enogastronomico etc….):
- Elaborazione e valorizzazione dei prodotti turistici del distretto;
- Gestione, accessibilità e coordinamento del numero verde del distretto
turistico
- Promozione ed assistenza per l’adozione del Marchio di qualità del Distretto
Turistico;
- Promozione e gestione di processi di certificazione (certificazioni di prodotto
e/o processo) al fine di rendere il distretto turistico la prima “destinazione
ecoturistica certificata” di Sicilia;
- Implementazione e gestione di azioni di fidelizzazione;
- Promozione e gestione delle applicazioni informatiche quali APP, portale e
blog (applicate alla fruizione);
- Implementazione di attività di natura progettuale, rivolte alle imprese
aderenti;
- Scambio e diffusione di buone prassi.
Supporto commerciale e gestionale, consistente:
- nell’acquisizione ed erogazione di servizi di consulenza ad alto valore aggiunto
(web marketing e comunicazione turistica, destination management,
destination marketing, destinationbranding, consulenza gestionale ed
organizzativa);
- Supporto e coordinamento per l’acquisizione di utilities (assicurazioni; energia
elettrica; gas; connettività,; utenze telefoniche; etc…..) finalizzata alla
generazione di economie di scala;
- Supporto per l’acquisizione di beni di consumo finalizzata alla generazione di
economie di scala;
- Analisi di mercato (domanda/offerta,
dell’efficacia/efficienza);
benchmarking,
monitoraggio
- Analisi e monitoraggio del grado di qualità e di customer satisfaction;
- Analisi e monitoraggio del grado di fidelizzazione;
- Gestione, accessibilità e coordinamento dei voucher lavoro.
Coordinamento ed ottimizzazione delle relazioni tra i partners, finalizzate a
tutelare e migliorare l’immagine del territorio e la qualità dei servizi attraverso un
forte ed organico raccordo degli operatori privati e delle autonomie locali, oltre che
al superamento dei punti di debolezza, al rafforzamento dei punti di forza ed
all’ottimizzazione dei processi amministrativi.
In tal senso ci si attiverà per migliorare sensibilmente il livello dei servizi presenti sul
territorio, servizi che verranno orientati – in maniera particolare – agli utenti
provenienti dai seguenti 6 paesi:
Germania;
U.S.A.;
Russia;
Francia;
Gran Bretagna;
Svizzera.
Non va dimenticato infatti che il presupposto per sostenere l’industria turistica è la
disponibilità sul territorio di infrastrutture adeguate, che abbreviano il time-tomarket e l’accessibilità alla località o al sito e la fruizione del territorio, così come di
strutture permanenti - come i musei ed i centri storici, ma anche i centri/scuole
sportive - e di iniziative di intrattenimento quali mostre tematiche di forte richiamo,
capaci di tenere alta l’attenzione e adatte a imbastire un’offerta di lungo periodo.
Il CST è un’attività di supporto che determina la qualità dell’accoglienza e ne facilita
fortemente la fruizione, aumentando i termini di impiego delle singole risorse
territoriali, siano esse pubbliche, siano esse private.
Il CST pertanto non avrà un ruolo marginale, ma anzi rischia di essere il fattore
discriminante rispetto al successo dell’iniziativa distrettuale capace di rendere
realmente fruibile e di mettere a sistema:
• le infrastrutture circostanti (fisiche e tecnologiche), che riguardano la logistica
per l’accesso al turista;
• le informazioni sul sistema dei trasporti anzitutto pubblici, ma anche privati,
che regola la mobilità interna alla destinazione;
• il sistema dei servizi al turista (informazione, accoglienza, ospitalità etc.) con
annessa professionalità e competenza degli operatori;
• le attività di promozione ed incentivazione rivolte agli operatori da parte degli
Enti Pubblici;
• il sistema di destination planning and management, di pianificazione
strategica dell’intero sito turistico nel rispetto dell’ambiente e per la fruizione
dello stesso.
L’obiettivo, strategicamente rilevante, di questo percorso è la conversione del
territorio a vocazione turistica in DESTINAZIONE ECOTURISTICA CERTIFICATA.
Il concetto di destination implica il passaggio da “luogo geografico” a prodotto
complesso ossia ad una configurazione di offerta che presuppone una attività di
management strutturata sul territorio che garantisca una fruizione interrelata tra
tutte le risorse presenti nell’area.
Proprio a partire dalle scelte strategiche finora effettuate, le forze economiche
dell’area si propongono quali soggetti trainanti del sistema e promotori di una
strategia che, valorizzando e qualificando l’area, crei massa critica e segni quelle
variabili di rottura che porteranno il territorio a posizionarsi in un solco incisivo sul
mercato interregionale e nazionale.
I servizi da attivare con il presente progetto specifico sono:
1. Acquisizione di competenze professionali
Il CST dovrà fungere da struttura facilitatrice per gli utenti/turisti e per le
imprese e gli operatori aderenti al Distretto, finalizzata alla generazione di
economie di scala tramite l’acquisto globale di utilities (assicurazioni; energia
elettrica; gas; connettività, utenze telefoniche; etc…..) da parte di tutti gli
aderenti al Distretto medesimo.
Il CST dovrà inoltre facilitare la fruizione dei luoghi e dei servizi dell’offerta
turistica integrata del territorio, anche attraverso specifiche azioni di
fidelizzazione.
Si privilegerà la realizzazione di una storytelling del territorio attraverso la
competenza di un esperto in antropologia che funga da “story-manager” del
territorio, in grado di recuperare e strutturare l’offerta relazionale con
particolare riferimento agli aspetti gastronomici legati alla religiosità locale ed
agli itinerari della fede.
Le figure coinvolte saranno:
- Coordinatore di progetto che garantisca anche l'ottimizzazione delle
relazioni tra i partners finalizzati al rafforzamento dell'offerta turistica;
- Esperto in realizzazione e messa in rete della offerta turistica integrata;
- Addetto di segreteria per la gestione dell'offerta turistica integrata;
- Esperto in antropologia e story manager che recuperi e strutturi l'offerta
relazionale con particolare riferimento ai miti ed alle narrazioni del
Distretto Turistico;
- Esperto nella gestione di utilities (assicurazioni; energia elettrica; gas;
connettività, utenze telefoniche; etc…..) finalizzata alla generazione di
economie di scala per le imprese del Distretto Turistico;
- Esperto in MKT del turismo e nella gestione di azioni di fidelizzazione.
2. Marchio di distretto
Come si evince dal Piano di Sviluppo Turistico, il Distretto ha fra i suoi obiettivi
primari l’individuazione di un insieme integrato di risorse territoriali quali
mete turistiche riconosciute e certificate secondo criteri di qualità definiti in
base ad una precisa e articolata classificazione multi-fattoriale basata su
principi di fruibilità delle risorse, di salvaguardia dell’ambiente, di
responsabilità sociale e di sicurezza nei luoghi.
La Qualità quindi come valore diffuso che permea la totalità degli aspetti
legati al sistema turistico integrato, che vanno dagli standard di produzione e
commercializzazione dei prodotti tipici alla qualificazione dell’offerta ricettiva
e della ristorazione.
Con risorse territoriali s’intende tutto ciò che caratterizza un territorio e lo
rende turisticamente rilevante ed interessante: non solo monumenti, musei,
parchi, ma anche hotel e ristoranti, negozi, sistemi di trasporto, viabilità,
spiagge, manifestazioni e tradizioni popolari tipiche del territorio, prodotti
enogastronomici ed artigianali etc.
Il sistema deve quindi mettere a punto una metodologia e produrre quanto
necessario per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e
mantenere attiva la Politica Turistica del Distretto.
Ciascuna delle risorse territoriali come sopra definite, potranno, al termine del
loro percorso di adeguamento alle regole definite dalla Politica turistica del
Distretto, fregiarsi del marchio d’area specifico con una valutazione obiettiva
e trasparente del livello di qualità.
A tendere si vuole raggiungere, da una parte l’obiettivo di un innalzamento
complessivo delle qualità ambientale dei singoli operatori aderenti e non al
Distretto turistico, dall’altra quella di un Distretto turistico che sia capace di
premiare gli operatori con un marchio che attesti la presenza di certificazioni
ambientali riconosciute dal livello internazionale e di standard di qualità ed
ecosostenibilità (uso di prodotti biodegradabili, risparmio energetico, idrico,
etc…). Tutto ciò avverrà attraverso la:
- Elaborazione del regolamento di gestione del marchio, del disciplinare
tecnico, ed erogazione di attività di assistenza alle risorse territoriali per
l’accesso e l’implementazione dei certificati ambientali. Sono previsti
momenti di confronto e scambio di buone prassi tra il personale del CST,
i tecnici della società che si aggiudicherà l’appalto di servizi ed i singoli
operatori aderenti al distretto turistico.
- Elaborazione di uno strumento di autovalutazione on line veicolato
tramite un form-web disponibile sul Portale del Distretto, utile al fine di
rendere quanto più possibile autonomo il processo di certificazione da
parte della singola risorsa territoriale. La risorsa territoriale rispondendo
ad una serie di quesiti riguardanti la presenza o meno di sistemi di
certificazione ambientali (Ecolabel, Emas ed eventuali altri che potranno
essere concordati con la Committenza ad avvio lavori), e di standard di
qualità ed ecosostenibilità (uso di prodotti biodegradabili, risparmio
energetico, idrico, etc…), potrà – tramite appunto il form-web - ottenere
una valutazione del proprio “stato” nei confronti delle diverse tipologie
di certificazione ed eventualmente il gap in termini di adeguamenti da
adottare per conseguire la certificazione o i livelli superiori della
certificazione stessa.
3. Numero verde di assistenza al turista
- Sarà istituito un numero verde di assistenza turistica in lingua italiana ed
inglese che funga da centro unico di riferimento del distretto turistico per
i turisti e le imprese aderenti al distretto. Detta attività verrà affidata in
gestione ad un soggetto abilitato, il quale dovrà anche farsi carico di
condurre un’attività di training on the job ad almeno n° 2 operatori di
P.A. messi a disposizione dai soci di parte pubblica e che andranno a
specializzarsi sui servizi da erogare, di modo da garantire la continuità
degli stessi anche dopo la chiusura del progetto di che trattasi.
4. Buoni lavoro INPS per la fruizione dei beni e servizi
Acquisto di voucher lavoro (Legge 28 giugno 2012, n.92) per l’apertura di
contenitori culturali e centri di attrazione turistica di particolare interesse
storico-artistico-monumentale
(sprovviste
del
servizio
di
portierato/guardiania), oltre che per il coinvolgimento di giovani che parlano
le lingue straniere ed anziani narratori atti al racconto delle tradizioni
lavorative, gastronomiche e culturali legate alle feste ed ai miti locali.
I Contenuti progettuali Destinazione madonie
Sul territorio del Distretto turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera si
sono già avviate da tempo diverse azioni di destagionalizzazione da parte di soggetti
pubblico-privati, adottando iniziative innovative nei confronti di target e mercati
specifici.
In un’ottica di continuità con il presente progetto si intende avviare attività
finalizzate allo sviluppo dell’incoming nell’area del Distretto attraverso azioni di
marketing collaborativo (co-marketing) con un operatore internazionale di booking
on-line nell’ambito del Bando afferente il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo
3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A. e nell’assolvimento della propria funzione,
mediante il ricorso a procedura di evidenza pubblica.
Oggi non è più ipotizzabile che ognuna delle singole strutture ricettive possano
gestire “in proprio” sul loro micro-sito web un booking pienamente operativo,
raggiungibile dagli utenti in pochi click, e fortemente indicizzato sul web tanto da
essere subito ben visibile nei motori di ricerca. Altresì, le piattaforme di booking online distrettuali, scontano, almeno in una prima fase di start-up, le medesime
criticità.
Si è, pertanto, ritenuto fortemente strategico avviare un dialogo collaborativo con
un operatore internazionale di booking on-line (Trivago, Booking, Expedia, Venere,
Edreams, Kayak, etc.) da selezionare con avviso pubblico, quantomeno in una prima
fase sperimentale (i primi 12 mesi previsti dal bando de quo) al fine di specializzare
l’offerta di servizi analoghi organizzati al livello distrettuale o interdistrettuale.
L’aspetto innovativo del presente progetto risiede, pertanto, nella realizzazione di
iniziative di co-marketing con operatori internazionali di booking on-line, ad oggi
realizzate dal singolo operatore turistico locale (hotel, agriturismo, B&B) ma mai
realizzate da infrastrutture distrettuali di area vasta.
La “massa critica” del complesso degli operatori aderenti al Distretto turistico, a
vario titolo coinvolti nel settore turistico dell’area delle Madonie e dell’Imerese, ci fa
ritenere che la presente azione progettuale possa ottenere elevate economie di
scala e di scopo, perfettamente in linea con le azioni previste dal Piano di Sviluppo
turistico del Distretto.
Si mira a far assumere al prodotto-territorio Madonie-Cefalù-Imera il ruolo di
protagonista di una offerta turistica integrata in grado di attrarre una nuova
clientela nei periodi di bassa stagione che attualmente non è presente sul territorio.
Ciò in un ottica di destagionalizzazione dei flussi turistici complessivi.
Si tenderà pertanto a favorire soggiorni:
- nei fine settimana (tutti, salvo i week-end in cui già si prevede il tutto esaurito
grazie a grandi manifestazioni-eventi, festività nazionali, ecc.);
-
nei ponti e periodi di medio-bassa stagione (indicativamente inizio novembre ->
metà maggio; “ponti” e festività natalizie o pasquali).
Le linee strategiche del progetto, si ritiene possano cogliere appieno lo spirito di comarketing attraverso:
a. Proposte tematiche e/o di nicchia: il territorio dei parchi di Himera e delle
Madonie e della fascia costiera è ideale per un’offerta di turismi tematici e di
nicchia, che possano connotare ulteriormente questa meta turistica,
raccogliendo anche le richieste di pubblici sempre più sofisticati e alla ricerca di
specifici servizi in funzione delle motivazioni accessorie/principali che li portano a
viaggiare durante diversi periodi dell’anno e con brevi permanenze.
b. Diversificazione dei canali: per “catturare” l’attenzione di nuova clientela, si
utilizzeranno i canali promozionali già attivi e messi in campo dagli operatori
internazionali di booking on-line interessati ad azioni di co-marketing con il
Distretto.
c. Integrazione costa-interno: Si intende promuovere l’idea di un territorio che può
offrire parimenti destinazioni turistiche balneari di grande pregio con centri
minori, interessanti sotto il profilo enogastronomico ed architettonico.
Grazie al co-finanziamento di attività di marketing e promozione realizzate nelle
città e nei distretti territoriali di origine dei turisti, si potrà sviluppare un
significativo incremento di flussi turistici, con particolare riguardo ai periodi di
bassa stagione (destagionalizzazione) attraverso un ulteriore abbattimento del
costo di soggiorno nelle strutture aderenti al Distretto Turistico.
Tutto ciò è in piena coerenza con quanto previsto dal Piano di Sviluppo e
segnatamente con quanto emerso dall’analisi di benchmarking, riguardo alla:
♦ Identificazione
tra
immagine/promozione
del
territorio
ed
immagine/promozione dei prodotti forti dell’area;
♦ Innovatività nella configurazione dell’offerta turistica che punta su
prodotti/servizi rispondenti ai bisogni dell’attuale“viaggiatore”;
♦ Fruibilità, come possibilità di percorrere, conoscere e vivere il territorio con
mezzi diversi;
♦ Networking, capacità di aggregare soggetti diversi intorno a progetti comuni
di sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio.
Il Distretto Turistico “Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera”, intende
recuperare queste criticità, attraverso la presente proposta progettuale, nell’ambito
del Bando afferente il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di
intervento 3.3.3.A.
I Contenuti progettuali ed i servizi da realizzare Madonie domani
Il Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera, nell’assolvimento
della propria funzione, mediante il ricorso a procedura di evidenza pubblica, intende
affidare lo studio di fattibilità finalizzato alla pianificazione di azioni di marketing
orientato all’incremento dei flussi turistici in un’ottica di diversificazione della
destinazione turistica distrettuale, nell’ambito del Bando afferente il PO FESR
2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A.
Attrarre turismo, significa generare valore per il territorio e innescare scambi e
relazioni con mondi e mercati a tutti i livelli, da quello locale fino a quello
internazionale. Incrementare la capacità attrattiva del Distretto turistico significa
dunque costruire pacchetti strutturati, vendibili, comunicabili, sostenibili sui mercati
del turismo nelle loro diverse espressioni. Per inserirsi ulteriormente nei grandi
itinerari, è necessario proseguire nell’azione di potenziamento degli attrattori
turistici sostenendo la propria offerta con una campagna di promozione verso il
mercato turistico nazionale e internazionale - basata sulla differenziazione delle
strategie di comunicazione per segmento e per obiettivo – e valorizzando la nuova
offerta ricettiva basata su un maggiore livello di eco-qualità dell’accoglienza. In
questo quadro d’insieme ciò che resta da costruire è un piano di turismo integrato,
sostenuto da una politica comune che coinvolga, tra l’altro, l’urbanistica, i trasporti, i
lavori pubblici, i beni culturali, e che sia capace di rivolgersi e “catturare” turismi
diversi, interessati a una vacanza temporalmente più lunga di quella attuale e su più
fronti: culturale, ambientale, religioso, marino, sportivo. Fra i punti di forza del
territorio vi è la disponibilità, accanto ad un patrimonio paesaggistico e culturale
straordinario, di occasioni di unicità e di potenziali “magneti” turistici, culturali e
sportivi, che, consentirebbero di comporre un’offerta turistica territoriale (da
tradurre nel tempo in slot), incentrata su “attrattori” e organizzata al fine di
soddisfare tanto la tendenza attuale della domanda di costruire soggiorni tailor
made, auto-organizzati grazie soprattutto all’ausilio di Internet, quanto l’esigenza di
destagionalizzare il più possibile i flussi e allungarne la permanenza.
Non va dimenticato infatti che il presupposto per sostenere l’industria turistica è la
disponibilità sul territorio di infrastrutture logistiche adeguate, che abbreviano il
time-to-market e l’accessibilità alla località o al sito e la fruizione del territorio, così
come di strutture permanenti - come i musei ed i centri storici, ma anche i
centri/scuole sportive - e di iniziative di intrattenimento quali mostre tematiche di
forte richiamo, capaci di tenere alta l’attenzione e adatte a imbastire un’offerta di
lungo periodo.
Per questa ragione è prioritario mettere in campo uno studio di fattibilità che si
domandi e dia risposte, rispetto al fatto che occorre innanzitutto chiedersi se il
territorio, gli eventi, il marketing, gli attrattori, gli operatori ed i servizi sono già
organizzati secondo le modalità della moderna fruizione, in cosa si differenziano
rispetto alla concorrenza, nazionale ed internazionale, e se le criticità individuate
hanno o meno carattere strutturale.
Per ciò che riguarda invece la necessità di destagionalizzare i flussi, questa è
strettamente collegata a due importanti punti critici del sistema dell’offerta: la
permanenza media dei turisti e l’utilizzo medio delle strutture che sono ancora
molto bassi. Questa debolezza, se non superata, rischia di compromettere
seriamente lo sviluppo ed il rinnovamento dell’offerta ricettiva: bassi fatturati e
insufficienza nei profitti si ripercuotono inevitabilmente sulla capacità degli
operatori di reinvestire in termini di manutenzione e potenziamento dei servizi
complementari, minando uno degli elementi strutturali del prodotto turistico,
nonché sulle stesse modalità quantitative e qualitative dell’offerta di alta stagione.
Ragionamento a parte, ma certamente strategico, sarà quello di approfondire
l’analisi e lo studio riguardo agli attrattori.
Sarà necessario considerare non solo quelli culturali e turistici di primo livello, ma
anche e soprattutto concentrarsi su quelli meno noti, almeno al grande pubblico,
affinché siano inseriti nei circuiti esistenti e futuri, quanto su quelli “potenziali”, da
individuare rispetto all’attuale panorama nazionale, meridionale ed alle
caratteristiche ed esigenze della domanda turistica.
In questo modo, modificando e potenziando l’offerta, si incide sull’allungamento del
“tempo di permanenza” del turista, ovvero si stimola l’aumento e la diversificazione
della domanda. Riguardo ai servizi principali occorre tenere conto dello “stato
d’uso” di ogni singolo attrattore, ovvero del livello di fruibilità da parte dei turisti cui
è destinato (almeno prevalentemente) rispetto a quello che deve possedere. Il che
consente di definire se e quali investimenti (infrastrutturale, di arredo urbano e di
ristrutturazione dei beni culturali, piuttosto che ti tipo promozionale) occorre
realizzare per rendere fruibile, il sito e/o la località.
Riguardo alle attività di supporto, che determinano la qualità dell’accoglienza, va
considerato che non hanno un ruolo marginale, ma anzi rischiano di essere il fattore
discriminante rispetto al successo dell’iniziativa.
Tra queste attività rientrano:
• le infrastrutture circostanti (fisiche e tecnologiche), che riguardano la logistica
per l’accesso, quali i porti e gli aeroporti, le strade ed i parcheggi, la
connettività telematica;
• il sistema dei trasporti anzitutto pubblici, ma anche privati, che regola la
mobilità interna alla destinazione;
• il sistema dei servizi al turista (informazione, accoglienza, ospitalità etc.) con
annessa professionalità e competenza degli operatori;
• le attività di promozione ed incentivazione rivolte agli operatori da parte degli
Enti Pubblici;
• il sistema di destination planning and management, di pianificazione
strategica dell’intero sito turistico nel rispetto dell’ambiente e per la fruizione
dello stesso.
All’interno dei seguenti target turistici, già declinati nel PST:
1. Balneare;
2. Verde&Parchi (naturalismo; didattica ambientale; scientifico; agriturismo)
3. Cultura;
4. Termalismo & Benessere diffuso;
5. Itinerari e soggiorni a tema (enogastronomia; itinerari religiosi;
tradizioni&floklore; archeologia; artigianato; eventi; etc…);
6. Sport (escursionismo; equitazione; ciclo-turismo; sport avventura;
orienteering; etc….),
lo studio di fattibilità richiesto dovrà prendere in rassegna i seguenti aspetti:
- analisi aggiornata delle componenti strutturali e motivazionali della domanda
turistica in ambito nazionale ed internazionale ed il relativo confronto con le
componenti strutturali dell’offerta turistica distrettuale;
- diversificazione della proposta turistica distrettuale attraverso la
predisposizione di una offerta complementare incentrata attorno ai punti di
forza ed ai fattori critici di successo del Distretto Turistico;
- predisposizione di un adeguato piano di marketing, finalizzato
all’individuazione delle migliori strategie per il relativo posizionamento – dei
nuovi prodotti individuati - sui mercati nazionali ed internazionali.
Allo stato attuale, l’area di riferimento dello studio di fattibilità non è ancora in
grado di risolvere le seguenti criticità:
• destagionalizzare i flussi turistici durante tutto l’arco dell’anno;
• accrescere e diversificare la capacità ricettiva del comprensorio in
modo da indirizzare investimenti ed attrarre flussi turistici dalla costa;
• trasformare almeno in parte il movimento “escursionistico” in
movimento “turistico”;
• correggere quelle forze di mercato che si muovono esclusivamente in
un’ottica di breve periodo.
Muovendo dalla Vision e della Mission precedentemente esposte, si dovranno
ripercorrere le seguenti fasi di analisi e studio:
•
•
•
•
•
l’ analisi territoriale;
l’ analisi della domanda e dell’offerta turistica dell’area;
l’ analisi tecnico – ingegneristica;
l’ analisi costi-benefici;
l’ analisi di fattibilità giuridico – amministrativa
L’obiettivo, strategicamente rilevante, di questo percorso è la conversione del
territorio a vocazione turistica in DESTINAZIONE ECOTURISTICA CERTIFICATA.
Il concetto di destination implica il passaggio da “luogo geografico” a prodotto
complesso ossia ad una configurazione di offerta che presuppone una attività di
management strutturata sul territorio che garantisca una fruizione interrelata tra
tutte le risorse presenti nell’area.
Proprio a partire dalle scelte strategiche finora effettuate, le forze economiche
dell’area si propongono quali soggetti trainanti del sistema e promotori di una
strategia che, valorizzando e qualificando l’area, crei massa critica e segni quelle
variabili di rottura che porteranno il territorio a posizionarsi in un solco incisivo sul
mercato interregionale e nazionale.
In tal senso ci si attiverà per migliorare sensibilmente il livello dei servizi presenti sul
territorio, servizi che verranno orientati – in maniera particolare – agli utenti
provenienti dai seguenti 6 paesi:
Germania;
U.S.A.;
Russia;
Francia;
Gran Bretagna;
Svizzera.
I Contenuti progettuali madonie 2.0
Il Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera, nell’assolvimento
della propria funzione, mediante il ricorso a procedura di evidenza pubblica, intende
affidare il servizio di realizzazione di un Portale informativo e la elaborazione di APPS
della destinazione turistica distrettuale, nell’ambito del Bando afferente il PO FESR
2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A.
Ciò in piena coerenza con quanto previsto dal Piano di Sviluppo e segnatamente con
quanto emerso dall’analisi di benchmarking, riguardo all’assenza di un’adeguata:
♦ Identificazione
tra
immagine/promozione
del
territorio
ed
immagine/promozione dei prodotti forti dell’area;
♦ Innovatività nella configurazione dell’offerta turistica che punta su
prodotti/servizi rispondenti ai bisogni dell’attuale“viaggiatore”;
♦ Fruibilità, come possibilità di percorrere, conoscere e vivere il territorio con
mezzi diversi;
Networking, capacità di aggregare soggetti diversi intorno a progetti comuni di
sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio.
Il Portale web e le APPS intendono offrire un sistema coordinato ed integrato di
informazioni, statiche e dinamiche, sull’utilizzo dei servizi e delle risorse territoriali.
Tali strumenti altamente tecnologici ed innovativi, consentiranno, inoltre, di
rimuovere gradualmente le criticità rilevate, attraverso la pianificazione prima e
l’erogazione dopo dei seguenti servizi:
1. Portale web
2. Sviluppo di una application software (APP) per dispositivi mobile
3. Produzione ed integrazione immagini fotografiche digitali
4. Sistema di cartografia web del Distretto turistico
5. Produzione dei poi del distretto (gazetteer del Distretto turistico)
6. Cartografia digitale della sentieristica del Distretto turistico
7. Realizzazione dei virtual tour con immagini immersive a 360°
8. Realizzazione di cartine, pannelli informativi e materiale di supporto alla
fruizione dell’utente sul territorio
9. Traduzione dei testi e integrazione nel sito dei testi tradotti.
Di seguito si esplicitano i servizi e le attività previste con il presente progetto.
1. PORTALE WEB
“Quello che non esiste sul web, non esiste per il mondo”. Partendo da questa
considerazione, si intende come la realizzazione e lo sviluppo di un idoneo portale
web e di un modello di organizzazione della redazione e del sistema editoriale per
l’alimentazione, gestione e pubblicazione dei contenuti in esso presenti, sia una
delle azioni strategiche per il turismo dei nostri giorni.
Le sezioni (canali) del sito saranno le seguenti:
7. località
8. come arrivare
9. dove dormire
10.dove mangiare
11.itinerari turistici eno-gastronomici nella natura
12.prodotti tipici
13.attività
14.bambini
15.da vedere
16.eventi
17.servizi turistici
18.trasporti
19.numeri utili
Il portale inoltre includerà i servizi 3, 4, 5, 6, 7 ovvero:
20. Produzione ed integrazione immagini fotografiche digitali
21. Sistema di cartografia web del Distretto turistico
22. Produzione dei Punti di Interesse Turistico del distretto
(gazetteer del Distretto turistico)
23. Cartografia digitale della sentieristica del Distretto turistico
24. Realizzazione dei virtual tour con immagini immersive a 360°
e che di seguito verranno esplicitati nelle funzioni e nelle caratteristiche.
2. SVILUPPO DI UNA APPLICATION SOFTWARE (APP) PER DISPOSITIVI MOBILE
La conoscenza del territorio e la possibilità di essere autonomi nei percorsi e nella
scelta dei punti di interesse da raggiungere e vivere, può essere attuata solo nella
considerazione che il “viaggiatore” che si muove all’interno del territorio del
Distretto Turistico, sia messo nelle reali condizioni di conoscere gli “oggetti”
territoriali, raggiungerli e viverli in piena autonomia.
Tale azione progettuale, fortemente innovativa e caratterizzante tutto l’aspetto
relativo alla piena fruizione integrata del territorio, si sostanzia nella realizzazione di
una APP per qualunque dispositivo mobile smartphone e tablet con sistemi operativi
Android, Apple, Windows anche tramite l’utilizzo di GPS, bussola, accelerometro,
fotocamera dei dispositivi.
L'applicazione (obbligatoriamente di default in inglese, con opzione per italiano e
altre 2 lingue), scaricata sul proprio smartphone, fornirà agli utenti funzionalità di
natura partecipativa relativamente agli “oggetti multimediali” che essi stessi
andranno ad inserire.
La APP consentirà agli utenti la funzione partecipativa del viaggio attraverso il
tracciamento della mappa dell’itinerario percorso. Ogni mappa sarà fruibile
direttamente dal proprio smartphone oppure dovrà poter essere esportata sulla
piattaforma web per condividerla con i propri amici.
Questa scelta “social” consentirà il raggiungimento del set che nel marketing viene
definita “riprova sociale” secondo cui l’esperienza di viaggio e/o di acquisto di un
amico influenza il potenziale acquirente in misura nettamente maggiore di ogni altra
forma di promo/pubblicità.
Ogni percorso creato è suddiviso per tappe e ad ognuna di esse saranno associati
contenuti georeferenziati (foto scattate direttamente dallo smartphone, testi o
immagini scelte dal proprio archivio, commenti, tag, eccetera) consentendo ad ogni
utente di taggare i contenuti inseriti con le seguenti caratteristiche:
- inserire POI (point of interest, punti di interesse) completi di informazioni
testuali ed immagini
- condividere con altri utenti i contenuti inseriti (funzione privato/pubblico)
- commentare i contenuti degli altri utenti
- georeferenziare i contenuti
- visualizzare su Google Maps i POI e gli itinerari inseriti
- inviare ai propri amici segnalazioni su nuovi itinerari o POI inseriti.
Tutti i percorsi che gli utenti decideranno di rendere pubblici saranno ricercabili e
visibili sia sui social media (Facebook, Blog, Twitter, etc…) che sul sito web del
Distretto turistico attraverso la creazione di webservice di collegamento che
permettano il trasferimento e l'adattamento dal Content Management System
(CMS) usato per il portale www.madonie.it. Questo anche al fine di mantenere
costante l'allineamento dei contenuti portale - APP. Sarà inoltre presente una
funzionalità di ricerca per prossimità rispetto alla posizione corrente di ogni utente
che suggerirà gli altri POI e contenuti multimedia presenti nelle vicinanze del punto
in cui l’utente/turista si trova.
- Le tematiche turistiche rappresentative del territorio del Distretto turistico
presenti sulla APP saranno:
• montagna neve;
• turismo attivo;
• natura;
• mare;
• bike;
• mototurismo;
• enogastronomia;
• turismo del benessere;
• turismo accessibile;
• eventi;
• cultura.
3. PRODUZIONE E INTEGRAZIONE IMMAGINI FOTOGRAFICHE DIGITALI
Nella considerazione che il portale dovrà essere l’interfaccia tra il potenziale turista
che valuta la possibilità di scegliere la destinazione Madonie ed il territorio dei 30
Comuni del Distretto, con la presente azione di progetto, si intende realizzare uno
shootin fotografico ad alta risoluzione e fortemente professionale (fotografie digitali
in HDR).
Il servizio di produzione e integrazione delle immagini fotografiche digitali realizzerà
200 immagini digitali raffiguranti i principali prodotti turistici del territorio
enfatizzandone gli aspetti di bellezza paesaggistica, di ruralità, dei borghi, dei
castelli, della sentieristica naturalistica, delle aree per le attività sportive, della
gastronomia e delle tipicità, suggerendo la percezione del viaggio in questi luoghi
come esperienza unica.
4. SISTEMA DI CARTOGRAFIA WEB DEL DISTRETTO TURISTICO
Il sistema di cartografia WEB-GIS del territorio del Distretto turistico consentirà la
completa fruizione da parte dell’utente/turista con un qualsiasi dispositivo mobile o
con un navigatore satellitare. La progettazione e l’implementazione di un sistema di
cartografia web utile a realizzare mappe on-line è l’ultima avanguardia tecnologica
ed innovativa di cui un territorio di area vasta possa dotarsi, in quanto il sistema
mette nelle condizioni di potere “navigare” i luoghi ed i punti di interesse in piena
autonomia.
Tutte le informazioni in esso contenute saranno inoltre rese disponibili per il
download in formato GPX o equivalente. Questo ne consentirà l’utilizzo da parte del
turista che potrà inserirli sul proprio sistema di navigazione dedicato ai navigatori ed
ai dispositivi smartphone. L’output cartografico su web, infatti, sarà compatibile con
i più comuni browser (MS Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Crome, ecc.) e
con differenti dispositivi di accesso, sia fissi che mobili
I dati saranno, inoltre, resi disponibili in formato interoperabile per il riutilizzo in altri
sistemi esterni e dovranno contenere almeno:
- i POI del Distretto turistico
- la sentieristica
- la traccia dei percorsi dei virtual tour con immagini immersive (belvedere
virtuale).
Esso dovrà inoltre essere aperto all’inserimento di nuovi layer tematici (luoghi della
storia medioevale, le vie dei mulini ad acqua, l’itinerario religioso, i luoghi del
benessere, etc…).
Il sistema non utilizzerà basi cartografiche proprie ma si collegherà a dati forniti
gratuitamente da servizi esterni (Google, Open Street Map o equivalenti) al fine di
potere avere la massima diffusione in tutto il mondo, scegliendo le basi di dati in
relazione alle condizioni di licenza definite dal fornitore, privilegiando le licenze di
tipo gratuito tramite l’uso di software free ed open-source al fine di evitare inutili
aggravi di spesa.
Ognuno degli oggetti territoriali (Strade, edifici, luoghi di interesse storico, sentieri
naturalistici, alberi secolari, aree attrezzate, hotel, bar, ristoranti, aree per lo sport,
punti informativi, etc…) avranno un collegamento ad un “Dizionario dei dati
geografici” (o Gazetteer) dell’area del Distretto turistico. Il dizionario dei dati
geografici (o Gazetteer), è una tabella in cui ad ogni nome di località viene associata
una coppia di coordinate. Se collegato ad un CMS consente l’implicita ed immediata
localizzazione di tutte le informazioni che rechino un contenuto geografico, anche
elementare (es: nome di un luogo).
5. PRODUZIONE DEI POI DEL DISTRETTO (Gazetteer del Distretto Turistico)
I point of interest (POI) rappresentano l’informazione di base utilizzata per la
navigazione geografica delle informazioni distribuite dal sistema. La loro produzione
avviene in due fasi differenti:
• creazione di un Dizionario dei nomi geografici delle località e degli “oggetti
territoriali” turistici;
• inserimento manuale dei POI non inclusi automaticamente nel Dizionario.
Un dizionario dei nomi geografici o Gazetteer è una base dati a cui ad ogni entità
rappresentata (località, struttura turistica, bene culturale o ambientale) viene
associata una coppia di coordinate. Tradotto in termini geometrici, esso è un
insieme di punti a cui viene associato un certo livello di informazione.
Nelle forme più semplici l’informazione si limita al nome dell’entità. In quelle più
evolute esso può contenere anche relazioni di natura gerarchica che consentono di
gestire le entità in base alla loro natura (ad es. regione, provincia, comune, località).
Come nel caso dei prodotti cartografici tradizionali anche i Gazetteer hanno una
scala o una risoluzione, rappresentata in questo caso dal dettaglio delle informazioni
in esso contenute. Per il Gazetteer del DT, considerate le finalità (tra cui anche
l’escursionismo) si propone un dettaglio particolarmente elevato, confrontabile ad
esempio con quello della toponomastica delle Carta Territoriale Regionale della
Regione Sicilia. Alla toponomastica andranno poi agganciati i nomi dei POI.
Allo stato attuale le tipologie di POI prese in considerazione sono:
• attrazioni naturalistiche
• emergenze monumentali
• punti panoramici
• strutture turistiche
• altre categorie da definire.
Una volta realizzato, un Gazetteer rappresenta una base informativa di semplice
gestione e aggiornamento e di incalcolabile utilità poiché tutte informazioni sono
collegate a punti stabili nel tempo (toponimi georeferenziati) il cui numero può
essere incrementato con estrema semplicità.
A valle della realizzazione delGazetteer, l’inserimento manuale di POI si configura di
fatto come un collegamento ad una base dati più ampia.
Tutte le informazioni contenute nel sistema saranno consultabili attraverso
un'interfaccia web cartografica. Alcune di esse (selezione a cura del gestore del
sistema) saranno inoltre rese disponibili per il download in formato GPX o
equivalente.
Al fine di consentire l’aggiornamento dei POI viene richiesta la realizzazione di
un’interfaccia semplificata dedicata a tale scopo.
6. CARTOGRAFIA DIGITALE DELLA SENTIERISTICA DEL DISTRETTO TURISTICO
Il sistema di cartografia WEB-GIS del territorio del Distretto turistico consentirà la
completa fruizione da parte dell’utente/turista con un qualsiasi dispositivo mobile o
con un navigatore satellitare. La progettazione e l’implementazione di un sistema di
cartografia web utile a realizzare mappe on-line è l’ultima avanguardia tecnologica
ed innovativa di cui un territorio di area vasta possa dotarsi, in quanto il sistema
mette nelle condizioni di potere “navigare” i luoghi ed i punti di interesse in piena
autonomia.
Verrà realizzata la digitalizzazione dei principali sentieri del Parco delle Madonie e
delle riserve naturali orientate di Bosco Favara e Granza e di Monte San Calogero. I
sentieri digitalizzati saranno inseriti in uno specifico layer tematico distribuito dal
sistema di cartografia web.
Tutte le informazioni in esso contenute saranno inoltre rese disponibili per il
download in formato GPX o equivalente. Questo ne consentirà l’utilizzo da parte del
turista che potrà inserirli sul proprio sistema di navigazione.
I dati dovranno inoltre essere resi disponibili in formato interoperabile per il
riutilizzo in altri sistemi esterni.
La scala minima per la realizzazione della sentieristica sarà 1:10.000.
7. REALIZZAZIONE DEI VIRTUAL TOUR CON IMMAGINI IMMERSIVE
“Navigare” a distanza il territorio, muoversi come se lo si percorresse, girarsi
intorno avendo la sensazione di essere sul posto è ormai possibile. Con tale azione di
progetto si intendono realizzare le immagini sferiche immersive che forniscono una
visione a 360° del territorio. La produzione di immagini sferiche comunicanti tra loro
consente la realizzazione di percorsi virtuali attraverso settori selezionati del
Distretto turistico.
Le immagini dovranno essere fornite in formati accessibili via web per essere
richiamate in sezioni predefinite del portale del Distretto e saranno compatibili con i
principali browser web ed in particolare: Mozilla Firefox, MS Internet Explorer e
Google Chrome.
8. REALIZZAZIONE DI CARTINE, PANNELLI INFORMATIVI E MATERIALE DI
SUPPORTO ALLA FRUIZIONE DELL’UTENTE SUL TERRITORIO
Solo la tecnologia non basta. Parlare a target diversi significa capirne le esigenze e
valutarne le aspettative. Per tale motivazione si ritiene utile, accanto a prodotti
tecnologici di fruizione del territorio all’infinito, mettere a punto la realizzazione di
prodotti “canonici” di supporto all’escursionismo per mezzo della stampa di cartine
sentieristiche che includano i principali sentieri del Parco delle Madonie e delle
riserve naturali orientate di Bosco Favara e Granza e di Monte San Calogero, i punti
di osservazione paesaggistica e ogni altro punto di interesse.
Altro materiale di supporto canonico all’informazione è la realizzazione di pannelli
informativi da collocare all’ingresso di ognuno dei 30 sentieri “certificati” del
territorio.
I pannelli, che includono la cartellonistica turistica con le mappe con indicazione
“voi siete qui”e la descrizione dei luoghi, conterranno anche un QR-CODE che avrà
una doppia funzionalità:
Esempio di QR-Code
- Fornire contenuti multimediali extra, quali ad esempio, videoguide in lingua,
tutorial, etc…
- Tracciare l’effettiva presenza dei visitatori per potere valutare quali sentieri
sono più percorsi dai turisti al fine di programmare più opportunamente azioni
di intervento pubblico quali ad esempio la gestione e la manutenzione
ordinaria;
- Regolamentare l'accesso dei turisti in aree ad alta valenza ambientale durante
alcuni periodi dell'anno.
9. TRADUZIONE E INTEGRAZIONE NEL SITO DEI TESTI TRADOTTI
Ciascuno dei contenuti audio, video, e stampa, saranno formente attrattivi ed
accattivanti oltre che orientati alla componente di web-marketing e comunicazione
in lingua.
La traduzione dei testi in lingua inglese, francese e tedesco sarà curata da un
traduttore di madrelingua e l’adattamento dei testi originali in funzione del
particolare canale di comunicazione prescelto (web ed APP) senza trascurare il tono
della comunicazione adeguato ai requisiti stilistici e alle aspettative degli utenti
esteri, tenendo in considerazione l’eventuale adeguamento linguistico, culturale e di
comunicazione delle componenti grafiche del sito.
La traduzione delle parole chiave, dei titoli e delle descrizioni saranno realizzati in
funzione delle esigenze di posizionamento, indicizzazione e di elevata visibilità sui
motori di ricerca tipo Google, Ask, etc...
L’apporto che il Progetto darà al miglioramento del quadro esistente in un ottica di
destagionalizzazione è dato dal fatto che, lo stesso, consentirà di organizzare per la
prima volta ed in maniera organica un’offerta turistica di tipo distrettuale. Difatti,
grazie all’uso della storytelling multipiattaforma e delle relative APP, si integreranno
in maniera coordinata e pianificata soggetti diversi (pubblici e privati), in grado di
ricostruire l’intera filiera turistica.
I Contenuti progettuali Madonie in rete
Negli ultimi decenni abbiamo assistito a più di una rivoluzione nel modo di fare
marketing (non solo turistico) da parte delle aziende. Dalla diffusione di Internet,
all’avvento del web 2.0 e dei social, fino alla rivoluzione mobile. Tutto questo ha
comportato un continuo, vertiginoso aumento del numero di informazioni a cui i
clienti, o potenziali tali, sono sottoposti. Un vero e proprio bombardamento
mediatico multicanale che da un lato ha reso gli utenti più critici, maturi e selettivi,
dall’altro ha però complicato il compito di chi deve comunicare un messaggio al
pubblico: la gente è satura di contenuti commerciali, ed è sempre più arduo
catturare l’attenzione delle persone. Lo sanno bene i pubblicitari, che da anni sono
impegnati a inventarsi tecniche nuove ed accattivanti per catturare l’attenzione
delle persone.
Il Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera, nell’assolvimento
della propria funzione, mediante il ricorso a procedura di evidenza pubblica, intende
affidare il servizio di realizzazione un Piano di comunicazione e diverse campagna di
promozione della destinazione turistica distrettuale, nell’ambito del Bando afferente
il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A.
Ciò in piena coerenza con quanto previsto dal Piano di Sviluppo e segnatamente con
quanto emerso dall’analisi di benchmarking, riguardo all’assenza di un’adeguata:
♦ Identificazione
tra
immagine/promozione
del
territorio
ed
immagine/promozione dei prodotti forti dell’area;
♦ Innovatività nella configurazione dell’offerta turistica che punta su
prodotti/servizi rispondenti ai bisogni dell’attuale“viaggiatore”;
♦ Fruibilità, come possibilità di percorrere, conoscere e vivere il territorio con
mezzi diversi;
♦ Networking, capacità di aggregare soggetti diversi intorno a progetti comuni
di sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio.
Nella logica, pertanto, di recupero di una identità unitaria forte e consolidata, risulta
indispensabile l’ideazione creativa e lo sviluppo di progetti di comunicazione della
destinazione turistica distrettuale che dovrà comprende le seguenti azioni:
- l’ideazione creativa dell’identità visiva della destinazione turistica;
- la progettazione e realizzazione di campagne integrate on/off line in ambito
nazionale ed internazionale;
- la realizzazione del design per il portale turistico distrettuale attraverso un
coordinato grafico che funga da layout standard;
- consulenza qualificata e supervisione tecnica nella strategia di comunicazione
della destinazione turistica distrettuale;
- Creazione grafica del marchio del Distretto Turistico;
- Realizzazione della media strategy, pianificazione media e/o media buying.
Le precedenti azioni sono parte fondamentale della nuova strategia di marketing
elaborata dal distretto e basata sulle Vision e Mission già precedentemente esposte,
le quali potranno essere rimodulate con nuovi pay-off di forte impatto
comunicativo.
La strategia di comunicazione del Distretto, quindi, ha come obiettivo generale la
valorizzazione del brand Madonie e delle esperienze possibili sul territorio, in
un’ottica fresca e innovativa. Tale strategia sarà attuata attraverso la pianificazione
di campagne di comunicazione integrate online/offline nonché attraverso il
potenziamento dei canali di informazione e interazione diretta del Distretto (ad
esempio siti web, canali social, applicazioni mobili oggetto degli altri progetti
specifici del distretto).
Tutte le attività di comunicazione si ispireranno alle tendenze emergenti nel
mercato turistico nazionale ed internazionale, che vedono i canali “tradizionali” e
dell’intermediazione, perdere appeal a fronte di una crescita di quelli “innovativi” e
diretti al consumatore finale, soprattutto alla luce delle nuove opportunità offerte
dal web in termini di quantità e rapidità di accesso alle informazioni. Con
l’espansione del canale Internet per la comunicazione e distribuzione dei servizi
turistici, aumenta la capacità dei turisti di organizzare da soli il proprio viaggio e allo
stesso tempo cresce l’importanza delle community, dei social network e del
passaparola nell’orientamento delle scelte con quello che nel marketing oggi viene
chiamata “riprova sociale” (ragione per la quale è volontà del Distretto Turistico
investire maggiormente sul web, sull’utilizzo di new media e nuove forme di
comunicazione).
Target principale sarà quindi quello del viaggiatore ovvero del turista “fai-da-te”,
capace di organizzare in maniera autonoma il proprio viaggio, utilizzando i nuovi
canali “diretti” disponibili anche grazie alla diffusione di Internet.
La pianificazione delle campagne, ed in generale di tutte le attività di
comunicazione, sarà elaborata nell’ottica della destagionalizzazione dei flussi
turistici sul territorio: obiettivo importante dell’intera strategia è infatti la
promozione del territorio durante tutto l’anno e non solo durante il periodo estivo.
Inoltre, tutte le attività saranno orientate in due direzioni:
1. rafforzamento, ovvero, consolidamento dei principali bacini di flussi turistici
incoming;
2. presentazione del Distretto quale brand-of-Experience a nuovi potenziali
utenti/fruitori.
La strategia di comunicazione turistica distrettuale punterà molto sulla
comunicazione internazionale (mercati prioritari e potenziali): la promozione
all’estero quale territorio altamente attrattivo sia dal punto vista turistico che
esperienziale è infatti una priorità nell’ottica del potenziamento dei flussi turistici
fuori stagione.
Il trait d’union delle diverse azioni e dei contenuti non starà allora nel concetto
abusato di “varietà e ricchezza” ma nel dare corpo ad una visione e ad una
aspettativa concreta: il vivere una esperienza unica.
Ciascun segmento turistico non verrà considerato isolatamente ma come parte
integrante di un prodotto turistico più complesso che trova nell’ECOTURISMO la sua
filosofia di fondo ed in cui il viaggiare acquisisce proponimenti di ritorno alla
dimensione del viaggio come prova, uscita dal quotidiano, esperienza dell'incontro:
finalità che hanno perso la loro forza nell’attuale concezione del turismo. […].
Di conseguenza, le azioni di comunicazione del Distretto Turistico si muoveranno su
due collimanti e sinergiche strategie di posizionamento, “turismo di territorio” ed
eco-eccellenze.
I prodotti turistici che agiranno sul rafforzamento dell’identificazione del territorio
nei confronti delle percezioni esterne e sui quali si concentreranno le attività di
comunicazione saranno:
1. Cefalù coast: un mare di sostenibilità e di cultura;
2. Verde & Parchi;
3. Termalismo & Benessere diffuso;
4. Itinerari e soggiorni a tema;
5. Sport.
Ciascuno dei precedenti prodotti turistici, già ampiamente descritti nel Piano di
Sviluppo Turistico distrettuale, devono essere intesi come “esperienze di viaggio” e
dunque orientati alla promozione del Distretto Turistico quale destinazione ideale
per uno o più relativi segmenti di domanda/bisogni della domanda, quali a titolo
esemplificativo:
Assistere a spettacoli, festival ed eventi; Backpackers e viaggi low budget; Benessere
e cura di se stessi; Celebrazioni; Congressi e grandi eventi; Cura della salute; Longstaying; Lusso ed esclusività; Pratica sportiva; Relax e fuga dal mondo; Ricerca
dell’autentico (sapori, persone, ambiente, tradizioni, prodotti); Ricerca
dell’avventura; Scoperta dell’arte, della storia e della cultura; Spiritualità e
devozione; Svago e divertimento; Transito e short break; Turismo LGBT friendly;
Vacanze con bambini; Vacanze di persone anziane; Viaggi di nozze; Viaggi di
persone con disabilità; Viaggi incentive; Viaggi organizzati all-inclusive; Viaggi
sostenibili e a contatto con la natura; Viaggi di un gruppo di amici.
Il progetto finale atteso è, pertanto, la traduzione, in termini creativi e grafici, della
strategia di comunicazione del Distretto Turistico, coerente con gli obiettivi di
posizionamento generale individuati, nonchè coerente con l’esigenza di mantenere
una riconoscibilità grafica attraverso elementi di continuità in tutte le azioni di
comunicazione (le diverse campagne, il nuovo portale turistico, etc).
Non ritenendo opportuna ed efficace la progettazione di una creatività generalista e
dai contenuti indefiniti, si ritiene di voler individuare una strategia comunicativa che
sia duttile ed adattabile ai differenti messaggi che essa dovrà veicolare. Tali
messaggi, che corrisponderanno pertanto ad altrettante campagne di
comunicazione (concept diversi), saranno prodotti sotto il profilo della ideazione
creativa e dello sviluppo sui media individuati.
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