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sintesi 6 progetti distretto turistico
I Contenuti progettuali benessere del corpo e della mente Itinerari di fede e turismo relazionale integrato: la bellezza salverà il Sud? Il Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera, nell’assolvimento della propria funzione, intende promuovere l’offerta del turismo relazionale e ciò nella considerazione che recenti studi dimostrano come il turista sembra essere meno interessato alle tradizionali mete turistiche, prive di personalizzazione. Difatti il turista del terzo millennio manifesta, un particolare interesse per la cultura locale, per gli usi e i costumi e non vuole vivere “passivamente” la vacanza ma fare piena esperienza del luogo che visita. Ciò significa che, oggi più che mai, il turista non è interessato solo a ricevere un servizio di base, peraltro considerato un prerequisito assodato ed indiscutibile, bensì il turista-viaggiatore, dotato di una molteplicità di motivazioni ed aspettative, guarda soprattutto a ciò che vive nelle relazioni con il territorio, con le persone che vi abitano e con la vita quotidiana che esse vivono. Da alcuni anni ormai non è più un fatto nuovo vedere turisti stranieri perfettamente calati all’interno delle manifestazioni religiose, sagre e feste di paese. La relazionalità è diventata una componente talmente rilevante che possiamo affermare che: “…il turista dopo una prima visita non torna più volentieri laddove non risulta soddisfatta la sua domanda di relazionalità” (elevato trend alla destagionalizzazione e diversificazione del prodotto). Questa affermazione, raccolta da una recente “intervista per strada” condotta dall’Agenzia per conto del Distretto Turistico, ci porta a considerare come la componente relazionale nel turismo si manifesta sia sul fronte della domanda turistica, composta dall’insieme di turisti con spiccata propensione alla relazione e prossimi ad essere considerati dei residenti temporanei, che dall’offerta turistica, intesa in senso più esteso, ovvero composta dall’insieme di elementi materiali ed immateriali presenti nel territorio ed in grado di stimolare, sostenere o generare una relazione. Il turismo relazionale si avvia… …attraverso una combinazione di relazioni, innanzitutto interpersonali, in cui i soggetti generatori/confezionatori al di là di un mero orientamento alla vendita, fanno proprio un atteggiamento di sentita e condivisa ospitalità che recuperi il gusto di far scoprire la bellezza e la peculiarità del proprio patrimonio storico, religioso, artistico, folkloristico, enogastronomico e soprattutto d’umanità (e quindi di BENESSERE); ed in cui i turisti/utilizzatori da semplici consumatori finali, diventano soggetti generatori di valore, protagonisti possibilmente chiamati a completare attivamente la stessa offerta turistica. Appare quindi evidente che il turismo relazionale possa essere identificato come un turismo che privilegia le relazioni interpersonali e ambientali stimolando la sensazione di serenità e di BEN-ESSERE della persona oltre che la sensibilità storico culturale e la sostenibilità dello sviluppo nel dialogo tra offerente e ricevente e che integra i settori produttivi e commerciali nella micro e media dimensione. Nella logica della filiera turistica, tale logica progettuale, intende stimolare un turismo radicato nel territorio che fa perno sulla micro impresa (di filiera) e che valorizza l’immenso patrimonio culturale e naturalistico non soltanto nei grandi ma anche nei piccoli centri. Inoltre, questo tipo di turismo è strettamente legato alle relazioni umane con un rapporto immediato e diretto tra chi offre il servizio e chi ne gode. Tuttavia, la semplice relazione non diventa condizione sufficiente per poter definire un turismo relazionale, bensì deve essere dotata di caratteristiche e di specificità tali da renderla un valore per fruitori ed utilizzatori, per turisti ed imprese, per residenti temporanei e popolazione locale. La componente relazionale, diventa quindi parte di un prodotto, ovvero elemento di differenziazione, a condizione che venga percepito ed offerto in maniera spontanea ed articolato secondo modalità chiare ed identificabili ma soprattutto “integrate”. L’aggettivo integrato è dovuto al fatto che questa nuova tipologia di turismo offre il territorio nella sua interezza, con la sua storia, la sua geografia, il suo clima antropico e i suoi prodotti, assolvendo ad un ruolo di stimolo sull’economia minuta, seguendo un processo capillare, proprio a partire dai settori agro-alimentare, produttivo-artigianale e storico-culturale della tradizione orale siciliana. Attraverso l’uso delle tecnologie telematiche (vedasi le altre proposte progettuali del Distretto Turistico) l’ospite è direttamente raggiunto a casa (face-to-face) da coloro i quali offrono ospitalità/servizi, cosicché anche i tempi di permanenza si prolungano, analogamente a quanto avveniva per l’antica villeggiatura, la maggior parte degli ospiti sono portati a ritornare abitualmente in un clima di “amicizia” e “familiarità” (destagionalizzazione, differenziazione, diversificazione). Risulta evidente come tutta l’azione di progetto si muova intorno al concetto di benessere diffuso di cui ne possa beneficiare il corpo (enogastronomia, termalismo, equitazione, escursionismo, etc…) e l’anima (bellezze naturalistiche, paesaggistiche, partecipazione a feste religiose e della tradizione locale, narrazione “di li cunti” sui miti e le storie del luogo, etc…) Ciò detto il Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera, nell’ambito del Bando afferente il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A., mediante il ricorso a procedura di evidenza pubblica, intende affidare il servizio di: - realizzazione di una storytelling del territorio attraverso la competenza di un esperto in antropologia che funga da “story-manager” del territorio, in grado di recuperare e strutturare l’offerta relazionale con particolare riferimento agli aspetti gastronomici legati alla religiosità locale ed agli itinerari della fede; - acquisto di voucher lavoro (Legge 28 giugno 2012, n.92) per l’apertura di chiese e luoghi di particolare interesse storico-artisticomonumentale (sprovviste del servizio di portierato/guardiania), oltre che per il coinvolgimento di giovani che parlano le lingue straniere ed anziani narratori atti al racconto delle tradizioni lavorative, gastronomiche, culturali legate alle feste locali; - realizzazione di una video-guida del patrimonio culturale ecclesiale della durata di 30 minuti; - realizzazione di CD-ROM contenenti la narrazione musicata delle litanie e dei canti della tradizione religiosa locale da utilizzare durante le fiere espositive internazionali e negli appuntamenti di promozione dei prodotti turistici del Distretto turistico. In termini di effetti reali, questo modello di sviluppo territoriale basato sulla consapevole responsabilità del singolo e declinato almeno nelle cinque forme individuate di sostenibilità elementari (le cinque “S”), può costituire rapidamente una forma evoluta di “sostenibilità totale”. Le cinque “S”, ossia le cinque tipologie di sostenibilità elementari individuate dagli studi sul turismo relazionale integrato come progetto di sviluppo territoriale sono: • Sostenibilità ambientale: salvaguardare le caratteristiche naturali ed antropiche del territorio del Distretto turistico in armonia con l’equilibrio tramandato dalla storia; • Sostenibilità sociale: ridare il giusto valore nello sviluppo socio-economico alle relazioni umane fra singoli e fra società in una nuova ottica di conoscenza e rispetto reciproco; • Sostenibilità umana: riportare l’uomo al centro delle politiche e delle iniziative dei processi di produzione e consumo; • Sostenibilità economico-finanziaria: ripensare al rapporto risparmio-credito affiancando alle banche nazionali gli istituti della banca locale e del microcredito, i soli interessati ad un investimento etico nel “piccolo”; • Sostenibilità tecnologica, stimolare l’impiego in modo “reticolare” delle quattro micro tecnologie nel campo delle energie alternative, del riciclo dei rifiuti, del controllo del ciclo delle acque e delle tecnologie telematiche per l’informazione e la comunicazione. Tutto ciò è in piena coerenza con quanto previsto dal Piano di Sviluppo e segnatamente con quanto emerso dall’analisi di benchmarking, riguardo alla: ♦ Identificazione tra immagine/promozione del territorio ed immagine/promozione dei prodotti forti dell’area; ♦ Innovatività nella configurazione dell’offerta turistica che punta su prodotti/servizi rispondenti ai bisogni dell’attuale“viaggiatore”; ♦ Fruibilità, come possibilità di percorrere, conoscere e vivere il territorio con mezzi diversi; ♦ Networking, capacità di aggregare soggetti diversi intorno a progetti comuni di sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio. Il Distretto Turistico “Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera”, intende recuperare queste criticità, attraverso la presente proposta progettuale. Contenuti progettuali e servizi da realizzare CST Il Distretto Turistico “Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera”, intende recuperare queste criticità ed i fattori di successo, attraverso la realizzazione del Centro Servizi per il Turismo (CST), nell’ambito del Bando afferente il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A. Il servizio richiesto comprende la progettazione, strutturazione, implementazione e gestione di un Centro di Servizi per il Turismo che gestisca e coordini le azioni di valorizzazione, assistenza e fidelizzazione. Il Progetto Specifico e le relative attività, trovano la loro ragion d’essere in relazione alle già esplicitate Vision e Mission che enfatizzano l'esperienza e non solo i luoghi, rendendo l'esperienza turistica un processo che si sviluppa molto prima della fruizione vera e propria dell'offerta turistica in loco e prosegue dopo di questa. Sin da quando il turista formula il desiderio di viaggiare e inizia a informarsi inizia la sua esperienza e prosegue, al termine del viaggio, mediante il ricordo e lo scambio di impressioni attraverso le sue reti sociali. Ciò rendono cogente ed imprescindibile l’avvio di attività e processi di assistenza alla fruizione, di miglioramento dell’accoglienza, di monitoraggio e controllo della qualità e del grado di soddisfazione (ascolto dei feedbacks, indagini di benchmarking, etc…..). La valenza strategica del Progetto Specifico è ulteriormente suffragata dall’evoluzione recente degli aspetti qualitativi della domanda di servizi turistici. Si è in presenza, infatti, di un mercato turistico caratterizzato per grandi linee da: Vasta gamma di segmenti di mercato Elevata elasticità della domanda Pluri-motivazione Maggiore attenzione alla qualità/autenticità dell’esperienza Maggiore informazione e consapevolezza (condivisione, conoscenza e capacità organizzativa) Maggiore attenzione ai servizi Tali aspetti della domanda di prodotto turistico e di servizi ad essi connessi, sono “misurabili dall’analisi dei trend turistici”. Da tali valutazioni è possibile determinare alcune semplici considerazioni di base che dovranno orientare l’azione fortemente innovativa del CST sul territorio del distretto turistico: Aumento della frequenza delle vacanze. Turisti sempre più esperti ed evoluti, che rifuggono i luoghi artificiali e premiano l’autenticità. Maggiore possibilità di comparazione fra destinazioni turistiche grazie alla tecnologia web. Crescita dei flussi turistici verso la vacanza naturalistica legata alla riscoperta dell’ambiente, delle tradizioni e alla possibilità di praticare sport all’aria aperta. Incremento viaggi autorganizzati: grazie ai sistemi di prenotazione computerizzati. Incremento brevi soggiorni short break legati alla diffusione di compagnie aeree low cost. Aumento richiesta di prodotti “tailor made” su misura, sempre più legati ai bisogni individuali. Il passaggio dal Prodotto Turistico all’Esperienza Turistica In particolare emergono prepotentemente nuovi bisogni: 1. le pressioni a cui si è soggetti durante la vita quotidiana, portano sempre più verso una necessità di relax e di tempo libero; 2. la domanda diventa sempre più matura, aumentano le pretese non solo in termini di qualità del servizio ma sempre più in termini di qualità dell’esperienza; 3. gli elementi intangibili dell’offerta (creatività, atmosfera, lifestyle, ecc.) sono sempre più il “core” dell’esperienza turistica; 4. la ricerca di personalizzazione e tematizzazione al fine di consentire al visitatore di essere protagonista Il Progetto Specifico di che trattasi, grazie al quale si vuole realizzare il Centro Servizi per il Turismo (CST), intende articolare azioni e processi che diano risposta a queste esigenze. Nello specifico il CST, contribuirà a rimuovere gradualmente le criticità dell’offerta distrettuale - emergenti dall’analisi di benchmarking - e riguardanti segnatamente l’assenza di un’adeguata: ♦ Cultura locale, intesa quale collante tra tutti gli attori sul territorio che condividono una comune visione di sviluppo; ♦ Qualità, come valore diffuso che permea la totalità degli aspetti legati al sistema turismo integrato, che vanno dagli standard di produzione e commercializzazione dei prodotti tipici alla qualificazione dell’offerta ricettiva e della ristorazione; ♦ Accoglienza, come capacità di trasferire un senso di “calore” e di ospitalità tale da far sentire il turista non un corpo esterno ma parte della “comunità”; ♦ Professionalità di tutti gli operatori direttamente e indirettamente legati allo sviluppo turistico ed al marketing del territorio; ♦ Networking, come capacità di aggregare soggetti diversi intorno a progetti comuni di sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio; attraverso la pianificazione prima e l’erogazione dopo, in particolare, dei seguenti servizi di: Valorizzazione offerta turistica, consistenti nell’implementazione e coordinamento di azioni/processi finalizzati a valorizzare l’offerta turistica nelle diverse componenti della filiera (ricettività, servizi di fruizione, servizi complementari, patrimonio storico-culturale, patrimonio naturalistico, patrimonio enogastronomico etc….): - Elaborazione e valorizzazione dei prodotti turistici del distretto; - Gestione, accessibilità e coordinamento del numero verde del distretto turistico - Promozione ed assistenza per l’adozione del Marchio di qualità del Distretto Turistico; - Promozione e gestione di processi di certificazione (certificazioni di prodotto e/o processo) al fine di rendere il distretto turistico la prima “destinazione ecoturistica certificata” di Sicilia; - Implementazione e gestione di azioni di fidelizzazione; - Promozione e gestione delle applicazioni informatiche quali APP, portale e blog (applicate alla fruizione); - Implementazione di attività di natura progettuale, rivolte alle imprese aderenti; - Scambio e diffusione di buone prassi. Supporto commerciale e gestionale, consistente: - nell’acquisizione ed erogazione di servizi di consulenza ad alto valore aggiunto (web marketing e comunicazione turistica, destination management, destination marketing, destinationbranding, consulenza gestionale ed organizzativa); - Supporto e coordinamento per l’acquisizione di utilities (assicurazioni; energia elettrica; gas; connettività,; utenze telefoniche; etc…..) finalizzata alla generazione di economie di scala; - Supporto per l’acquisizione di beni di consumo finalizzata alla generazione di economie di scala; - Analisi di mercato (domanda/offerta, dell’efficacia/efficienza); benchmarking, monitoraggio - Analisi e monitoraggio del grado di qualità e di customer satisfaction; - Analisi e monitoraggio del grado di fidelizzazione; - Gestione, accessibilità e coordinamento dei voucher lavoro. Coordinamento ed ottimizzazione delle relazioni tra i partners, finalizzate a tutelare e migliorare l’immagine del territorio e la qualità dei servizi attraverso un forte ed organico raccordo degli operatori privati e delle autonomie locali, oltre che al superamento dei punti di debolezza, al rafforzamento dei punti di forza ed all’ottimizzazione dei processi amministrativi. In tal senso ci si attiverà per migliorare sensibilmente il livello dei servizi presenti sul territorio, servizi che verranno orientati – in maniera particolare – agli utenti provenienti dai seguenti 6 paesi: Germania; U.S.A.; Russia; Francia; Gran Bretagna; Svizzera. Non va dimenticato infatti che il presupposto per sostenere l’industria turistica è la disponibilità sul territorio di infrastrutture adeguate, che abbreviano il time-tomarket e l’accessibilità alla località o al sito e la fruizione del territorio, così come di strutture permanenti - come i musei ed i centri storici, ma anche i centri/scuole sportive - e di iniziative di intrattenimento quali mostre tematiche di forte richiamo, capaci di tenere alta l’attenzione e adatte a imbastire un’offerta di lungo periodo. Il CST è un’attività di supporto che determina la qualità dell’accoglienza e ne facilita fortemente la fruizione, aumentando i termini di impiego delle singole risorse territoriali, siano esse pubbliche, siano esse private. Il CST pertanto non avrà un ruolo marginale, ma anzi rischia di essere il fattore discriminante rispetto al successo dell’iniziativa distrettuale capace di rendere realmente fruibile e di mettere a sistema: • le infrastrutture circostanti (fisiche e tecnologiche), che riguardano la logistica per l’accesso al turista; • le informazioni sul sistema dei trasporti anzitutto pubblici, ma anche privati, che regola la mobilità interna alla destinazione; • il sistema dei servizi al turista (informazione, accoglienza, ospitalità etc.) con annessa professionalità e competenza degli operatori; • le attività di promozione ed incentivazione rivolte agli operatori da parte degli Enti Pubblici; • il sistema di destination planning and management, di pianificazione strategica dell’intero sito turistico nel rispetto dell’ambiente e per la fruizione dello stesso. L’obiettivo, strategicamente rilevante, di questo percorso è la conversione del territorio a vocazione turistica in DESTINAZIONE ECOTURISTICA CERTIFICATA. Il concetto di destination implica il passaggio da “luogo geografico” a prodotto complesso ossia ad una configurazione di offerta che presuppone una attività di management strutturata sul territorio che garantisca una fruizione interrelata tra tutte le risorse presenti nell’area. Proprio a partire dalle scelte strategiche finora effettuate, le forze economiche dell’area si propongono quali soggetti trainanti del sistema e promotori di una strategia che, valorizzando e qualificando l’area, crei massa critica e segni quelle variabili di rottura che porteranno il territorio a posizionarsi in un solco incisivo sul mercato interregionale e nazionale. I servizi da attivare con il presente progetto specifico sono: 1. Acquisizione di competenze professionali Il CST dovrà fungere da struttura facilitatrice per gli utenti/turisti e per le imprese e gli operatori aderenti al Distretto, finalizzata alla generazione di economie di scala tramite l’acquisto globale di utilities (assicurazioni; energia elettrica; gas; connettività, utenze telefoniche; etc…..) da parte di tutti gli aderenti al Distretto medesimo. Il CST dovrà inoltre facilitare la fruizione dei luoghi e dei servizi dell’offerta turistica integrata del territorio, anche attraverso specifiche azioni di fidelizzazione. Si privilegerà la realizzazione di una storytelling del territorio attraverso la competenza di un esperto in antropologia che funga da “story-manager” del territorio, in grado di recuperare e strutturare l’offerta relazionale con particolare riferimento agli aspetti gastronomici legati alla religiosità locale ed agli itinerari della fede. Le figure coinvolte saranno: - Coordinatore di progetto che garantisca anche l'ottimizzazione delle relazioni tra i partners finalizzati al rafforzamento dell'offerta turistica; - Esperto in realizzazione e messa in rete della offerta turistica integrata; - Addetto di segreteria per la gestione dell'offerta turistica integrata; - Esperto in antropologia e story manager che recuperi e strutturi l'offerta relazionale con particolare riferimento ai miti ed alle narrazioni del Distretto Turistico; - Esperto nella gestione di utilities (assicurazioni; energia elettrica; gas; connettività, utenze telefoniche; etc…..) finalizzata alla generazione di economie di scala per le imprese del Distretto Turistico; - Esperto in MKT del turismo e nella gestione di azioni di fidelizzazione. 2. Marchio di distretto Come si evince dal Piano di Sviluppo Turistico, il Distretto ha fra i suoi obiettivi primari l’individuazione di un insieme integrato di risorse territoriali quali mete turistiche riconosciute e certificate secondo criteri di qualità definiti in base ad una precisa e articolata classificazione multi-fattoriale basata su principi di fruibilità delle risorse, di salvaguardia dell’ambiente, di responsabilità sociale e di sicurezza nei luoghi. La Qualità quindi come valore diffuso che permea la totalità degli aspetti legati al sistema turistico integrato, che vanno dagli standard di produzione e commercializzazione dei prodotti tipici alla qualificazione dell’offerta ricettiva e della ristorazione. Con risorse territoriali s’intende tutto ciò che caratterizza un territorio e lo rende turisticamente rilevante ed interessante: non solo monumenti, musei, parchi, ma anche hotel e ristoranti, negozi, sistemi di trasporto, viabilità, spiagge, manifestazioni e tradizioni popolari tipiche del territorio, prodotti enogastronomici ed artigianali etc. Il sistema deve quindi mettere a punto una metodologia e produrre quanto necessario per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la Politica Turistica del Distretto. Ciascuna delle risorse territoriali come sopra definite, potranno, al termine del loro percorso di adeguamento alle regole definite dalla Politica turistica del Distretto, fregiarsi del marchio d’area specifico con una valutazione obiettiva e trasparente del livello di qualità. A tendere si vuole raggiungere, da una parte l’obiettivo di un innalzamento complessivo delle qualità ambientale dei singoli operatori aderenti e non al Distretto turistico, dall’altra quella di un Distretto turistico che sia capace di premiare gli operatori con un marchio che attesti la presenza di certificazioni ambientali riconosciute dal livello internazionale e di standard di qualità ed ecosostenibilità (uso di prodotti biodegradabili, risparmio energetico, idrico, etc…). Tutto ciò avverrà attraverso la: - Elaborazione del regolamento di gestione del marchio, del disciplinare tecnico, ed erogazione di attività di assistenza alle risorse territoriali per l’accesso e l’implementazione dei certificati ambientali. Sono previsti momenti di confronto e scambio di buone prassi tra il personale del CST, i tecnici della società che si aggiudicherà l’appalto di servizi ed i singoli operatori aderenti al distretto turistico. - Elaborazione di uno strumento di autovalutazione on line veicolato tramite un form-web disponibile sul Portale del Distretto, utile al fine di rendere quanto più possibile autonomo il processo di certificazione da parte della singola risorsa territoriale. La risorsa territoriale rispondendo ad una serie di quesiti riguardanti la presenza o meno di sistemi di certificazione ambientali (Ecolabel, Emas ed eventuali altri che potranno essere concordati con la Committenza ad avvio lavori), e di standard di qualità ed ecosostenibilità (uso di prodotti biodegradabili, risparmio energetico, idrico, etc…), potrà – tramite appunto il form-web - ottenere una valutazione del proprio “stato” nei confronti delle diverse tipologie di certificazione ed eventualmente il gap in termini di adeguamenti da adottare per conseguire la certificazione o i livelli superiori della certificazione stessa. 3. Numero verde di assistenza al turista - Sarà istituito un numero verde di assistenza turistica in lingua italiana ed inglese che funga da centro unico di riferimento del distretto turistico per i turisti e le imprese aderenti al distretto. Detta attività verrà affidata in gestione ad un soggetto abilitato, il quale dovrà anche farsi carico di condurre un’attività di training on the job ad almeno n° 2 operatori di P.A. messi a disposizione dai soci di parte pubblica e che andranno a specializzarsi sui servizi da erogare, di modo da garantire la continuità degli stessi anche dopo la chiusura del progetto di che trattasi. 4. Buoni lavoro INPS per la fruizione dei beni e servizi Acquisto di voucher lavoro (Legge 28 giugno 2012, n.92) per l’apertura di contenitori culturali e centri di attrazione turistica di particolare interesse storico-artistico-monumentale (sprovviste del servizio di portierato/guardiania), oltre che per il coinvolgimento di giovani che parlano le lingue straniere ed anziani narratori atti al racconto delle tradizioni lavorative, gastronomiche e culturali legate alle feste ed ai miti locali. I Contenuti progettuali Destinazione madonie Sul territorio del Distretto turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera si sono già avviate da tempo diverse azioni di destagionalizzazione da parte di soggetti pubblico-privati, adottando iniziative innovative nei confronti di target e mercati specifici. In un’ottica di continuità con il presente progetto si intende avviare attività finalizzate allo sviluppo dell’incoming nell’area del Distretto attraverso azioni di marketing collaborativo (co-marketing) con un operatore internazionale di booking on-line nell’ambito del Bando afferente il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A. e nell’assolvimento della propria funzione, mediante il ricorso a procedura di evidenza pubblica. Oggi non è più ipotizzabile che ognuna delle singole strutture ricettive possano gestire “in proprio” sul loro micro-sito web un booking pienamente operativo, raggiungibile dagli utenti in pochi click, e fortemente indicizzato sul web tanto da essere subito ben visibile nei motori di ricerca. Altresì, le piattaforme di booking online distrettuali, scontano, almeno in una prima fase di start-up, le medesime criticità. Si è, pertanto, ritenuto fortemente strategico avviare un dialogo collaborativo con un operatore internazionale di booking on-line (Trivago, Booking, Expedia, Venere, Edreams, Kayak, etc.) da selezionare con avviso pubblico, quantomeno in una prima fase sperimentale (i primi 12 mesi previsti dal bando de quo) al fine di specializzare l’offerta di servizi analoghi organizzati al livello distrettuale o interdistrettuale. L’aspetto innovativo del presente progetto risiede, pertanto, nella realizzazione di iniziative di co-marketing con operatori internazionali di booking on-line, ad oggi realizzate dal singolo operatore turistico locale (hotel, agriturismo, B&B) ma mai realizzate da infrastrutture distrettuali di area vasta. La “massa critica” del complesso degli operatori aderenti al Distretto turistico, a vario titolo coinvolti nel settore turistico dell’area delle Madonie e dell’Imerese, ci fa ritenere che la presente azione progettuale possa ottenere elevate economie di scala e di scopo, perfettamente in linea con le azioni previste dal Piano di Sviluppo turistico del Distretto. Si mira a far assumere al prodotto-territorio Madonie-Cefalù-Imera il ruolo di protagonista di una offerta turistica integrata in grado di attrarre una nuova clientela nei periodi di bassa stagione che attualmente non è presente sul territorio. Ciò in un ottica di destagionalizzazione dei flussi turistici complessivi. Si tenderà pertanto a favorire soggiorni: - nei fine settimana (tutti, salvo i week-end in cui già si prevede il tutto esaurito grazie a grandi manifestazioni-eventi, festività nazionali, ecc.); - nei ponti e periodi di medio-bassa stagione (indicativamente inizio novembre -> metà maggio; “ponti” e festività natalizie o pasquali). Le linee strategiche del progetto, si ritiene possano cogliere appieno lo spirito di comarketing attraverso: a. Proposte tematiche e/o di nicchia: il territorio dei parchi di Himera e delle Madonie e della fascia costiera è ideale per un’offerta di turismi tematici e di nicchia, che possano connotare ulteriormente questa meta turistica, raccogliendo anche le richieste di pubblici sempre più sofisticati e alla ricerca di specifici servizi in funzione delle motivazioni accessorie/principali che li portano a viaggiare durante diversi periodi dell’anno e con brevi permanenze. b. Diversificazione dei canali: per “catturare” l’attenzione di nuova clientela, si utilizzeranno i canali promozionali già attivi e messi in campo dagli operatori internazionali di booking on-line interessati ad azioni di co-marketing con il Distretto. c. Integrazione costa-interno: Si intende promuovere l’idea di un territorio che può offrire parimenti destinazioni turistiche balneari di grande pregio con centri minori, interessanti sotto il profilo enogastronomico ed architettonico. Grazie al co-finanziamento di attività di marketing e promozione realizzate nelle città e nei distretti territoriali di origine dei turisti, si potrà sviluppare un significativo incremento di flussi turistici, con particolare riguardo ai periodi di bassa stagione (destagionalizzazione) attraverso un ulteriore abbattimento del costo di soggiorno nelle strutture aderenti al Distretto Turistico. Tutto ciò è in piena coerenza con quanto previsto dal Piano di Sviluppo e segnatamente con quanto emerso dall’analisi di benchmarking, riguardo alla: ♦ Identificazione tra immagine/promozione del territorio ed immagine/promozione dei prodotti forti dell’area; ♦ Innovatività nella configurazione dell’offerta turistica che punta su prodotti/servizi rispondenti ai bisogni dell’attuale“viaggiatore”; ♦ Fruibilità, come possibilità di percorrere, conoscere e vivere il territorio con mezzi diversi; ♦ Networking, capacità di aggregare soggetti diversi intorno a progetti comuni di sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio. Il Distretto Turistico “Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera”, intende recuperare queste criticità, attraverso la presente proposta progettuale, nell’ambito del Bando afferente il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A. I Contenuti progettuali ed i servizi da realizzare Madonie domani Il Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera, nell’assolvimento della propria funzione, mediante il ricorso a procedura di evidenza pubblica, intende affidare lo studio di fattibilità finalizzato alla pianificazione di azioni di marketing orientato all’incremento dei flussi turistici in un’ottica di diversificazione della destinazione turistica distrettuale, nell’ambito del Bando afferente il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A. Attrarre turismo, significa generare valore per il territorio e innescare scambi e relazioni con mondi e mercati a tutti i livelli, da quello locale fino a quello internazionale. Incrementare la capacità attrattiva del Distretto turistico significa dunque costruire pacchetti strutturati, vendibili, comunicabili, sostenibili sui mercati del turismo nelle loro diverse espressioni. Per inserirsi ulteriormente nei grandi itinerari, è necessario proseguire nell’azione di potenziamento degli attrattori turistici sostenendo la propria offerta con una campagna di promozione verso il mercato turistico nazionale e internazionale - basata sulla differenziazione delle strategie di comunicazione per segmento e per obiettivo – e valorizzando la nuova offerta ricettiva basata su un maggiore livello di eco-qualità dell’accoglienza. In questo quadro d’insieme ciò che resta da costruire è un piano di turismo integrato, sostenuto da una politica comune che coinvolga, tra l’altro, l’urbanistica, i trasporti, i lavori pubblici, i beni culturali, e che sia capace di rivolgersi e “catturare” turismi diversi, interessati a una vacanza temporalmente più lunga di quella attuale e su più fronti: culturale, ambientale, religioso, marino, sportivo. Fra i punti di forza del territorio vi è la disponibilità, accanto ad un patrimonio paesaggistico e culturale straordinario, di occasioni di unicità e di potenziali “magneti” turistici, culturali e sportivi, che, consentirebbero di comporre un’offerta turistica territoriale (da tradurre nel tempo in slot), incentrata su “attrattori” e organizzata al fine di soddisfare tanto la tendenza attuale della domanda di costruire soggiorni tailor made, auto-organizzati grazie soprattutto all’ausilio di Internet, quanto l’esigenza di destagionalizzare il più possibile i flussi e allungarne la permanenza. Non va dimenticato infatti che il presupposto per sostenere l’industria turistica è la disponibilità sul territorio di infrastrutture logistiche adeguate, che abbreviano il time-to-market e l’accessibilità alla località o al sito e la fruizione del territorio, così come di strutture permanenti - come i musei ed i centri storici, ma anche i centri/scuole sportive - e di iniziative di intrattenimento quali mostre tematiche di forte richiamo, capaci di tenere alta l’attenzione e adatte a imbastire un’offerta di lungo periodo. Per questa ragione è prioritario mettere in campo uno studio di fattibilità che si domandi e dia risposte, rispetto al fatto che occorre innanzitutto chiedersi se il territorio, gli eventi, il marketing, gli attrattori, gli operatori ed i servizi sono già organizzati secondo le modalità della moderna fruizione, in cosa si differenziano rispetto alla concorrenza, nazionale ed internazionale, e se le criticità individuate hanno o meno carattere strutturale. Per ciò che riguarda invece la necessità di destagionalizzare i flussi, questa è strettamente collegata a due importanti punti critici del sistema dell’offerta: la permanenza media dei turisti e l’utilizzo medio delle strutture che sono ancora molto bassi. Questa debolezza, se non superata, rischia di compromettere seriamente lo sviluppo ed il rinnovamento dell’offerta ricettiva: bassi fatturati e insufficienza nei profitti si ripercuotono inevitabilmente sulla capacità degli operatori di reinvestire in termini di manutenzione e potenziamento dei servizi complementari, minando uno degli elementi strutturali del prodotto turistico, nonché sulle stesse modalità quantitative e qualitative dell’offerta di alta stagione. Ragionamento a parte, ma certamente strategico, sarà quello di approfondire l’analisi e lo studio riguardo agli attrattori. Sarà necessario considerare non solo quelli culturali e turistici di primo livello, ma anche e soprattutto concentrarsi su quelli meno noti, almeno al grande pubblico, affinché siano inseriti nei circuiti esistenti e futuri, quanto su quelli “potenziali”, da individuare rispetto all’attuale panorama nazionale, meridionale ed alle caratteristiche ed esigenze della domanda turistica. In questo modo, modificando e potenziando l’offerta, si incide sull’allungamento del “tempo di permanenza” del turista, ovvero si stimola l’aumento e la diversificazione della domanda. Riguardo ai servizi principali occorre tenere conto dello “stato d’uso” di ogni singolo attrattore, ovvero del livello di fruibilità da parte dei turisti cui è destinato (almeno prevalentemente) rispetto a quello che deve possedere. Il che consente di definire se e quali investimenti (infrastrutturale, di arredo urbano e di ristrutturazione dei beni culturali, piuttosto che ti tipo promozionale) occorre realizzare per rendere fruibile, il sito e/o la località. Riguardo alle attività di supporto, che determinano la qualità dell’accoglienza, va considerato che non hanno un ruolo marginale, ma anzi rischiano di essere il fattore discriminante rispetto al successo dell’iniziativa. Tra queste attività rientrano: • le infrastrutture circostanti (fisiche e tecnologiche), che riguardano la logistica per l’accesso, quali i porti e gli aeroporti, le strade ed i parcheggi, la connettività telematica; • il sistema dei trasporti anzitutto pubblici, ma anche privati, che regola la mobilità interna alla destinazione; • il sistema dei servizi al turista (informazione, accoglienza, ospitalità etc.) con annessa professionalità e competenza degli operatori; • le attività di promozione ed incentivazione rivolte agli operatori da parte degli Enti Pubblici; • il sistema di destination planning and management, di pianificazione strategica dell’intero sito turistico nel rispetto dell’ambiente e per la fruizione dello stesso. All’interno dei seguenti target turistici, già declinati nel PST: 1. Balneare; 2. Verde&Parchi (naturalismo; didattica ambientale; scientifico; agriturismo) 3. Cultura; 4. Termalismo & Benessere diffuso; 5. Itinerari e soggiorni a tema (enogastronomia; itinerari religiosi; tradizioni&floklore; archeologia; artigianato; eventi; etc…); 6. Sport (escursionismo; equitazione; ciclo-turismo; sport avventura; orienteering; etc….), lo studio di fattibilità richiesto dovrà prendere in rassegna i seguenti aspetti: - analisi aggiornata delle componenti strutturali e motivazionali della domanda turistica in ambito nazionale ed internazionale ed il relativo confronto con le componenti strutturali dell’offerta turistica distrettuale; - diversificazione della proposta turistica distrettuale attraverso la predisposizione di una offerta complementare incentrata attorno ai punti di forza ed ai fattori critici di successo del Distretto Turistico; - predisposizione di un adeguato piano di marketing, finalizzato all’individuazione delle migliori strategie per il relativo posizionamento – dei nuovi prodotti individuati - sui mercati nazionali ed internazionali. Allo stato attuale, l’area di riferimento dello studio di fattibilità non è ancora in grado di risolvere le seguenti criticità: • destagionalizzare i flussi turistici durante tutto l’arco dell’anno; • accrescere e diversificare la capacità ricettiva del comprensorio in modo da indirizzare investimenti ed attrarre flussi turistici dalla costa; • trasformare almeno in parte il movimento “escursionistico” in movimento “turistico”; • correggere quelle forze di mercato che si muovono esclusivamente in un’ottica di breve periodo. Muovendo dalla Vision e della Mission precedentemente esposte, si dovranno ripercorrere le seguenti fasi di analisi e studio: • • • • • l’ analisi territoriale; l’ analisi della domanda e dell’offerta turistica dell’area; l’ analisi tecnico – ingegneristica; l’ analisi costi-benefici; l’ analisi di fattibilità giuridico – amministrativa L’obiettivo, strategicamente rilevante, di questo percorso è la conversione del territorio a vocazione turistica in DESTINAZIONE ECOTURISTICA CERTIFICATA. Il concetto di destination implica il passaggio da “luogo geografico” a prodotto complesso ossia ad una configurazione di offerta che presuppone una attività di management strutturata sul territorio che garantisca una fruizione interrelata tra tutte le risorse presenti nell’area. Proprio a partire dalle scelte strategiche finora effettuate, le forze economiche dell’area si propongono quali soggetti trainanti del sistema e promotori di una strategia che, valorizzando e qualificando l’area, crei massa critica e segni quelle variabili di rottura che porteranno il territorio a posizionarsi in un solco incisivo sul mercato interregionale e nazionale. In tal senso ci si attiverà per migliorare sensibilmente il livello dei servizi presenti sul territorio, servizi che verranno orientati – in maniera particolare – agli utenti provenienti dai seguenti 6 paesi: Germania; U.S.A.; Russia; Francia; Gran Bretagna; Svizzera. I Contenuti progettuali madonie 2.0 Il Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera, nell’assolvimento della propria funzione, mediante il ricorso a procedura di evidenza pubblica, intende affidare il servizio di realizzazione di un Portale informativo e la elaborazione di APPS della destinazione turistica distrettuale, nell’ambito del Bando afferente il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A. Ciò in piena coerenza con quanto previsto dal Piano di Sviluppo e segnatamente con quanto emerso dall’analisi di benchmarking, riguardo all’assenza di un’adeguata: ♦ Identificazione tra immagine/promozione del territorio ed immagine/promozione dei prodotti forti dell’area; ♦ Innovatività nella configurazione dell’offerta turistica che punta su prodotti/servizi rispondenti ai bisogni dell’attuale“viaggiatore”; ♦ Fruibilità, come possibilità di percorrere, conoscere e vivere il territorio con mezzi diversi; Networking, capacità di aggregare soggetti diversi intorno a progetti comuni di sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio. Il Portale web e le APPS intendono offrire un sistema coordinato ed integrato di informazioni, statiche e dinamiche, sull’utilizzo dei servizi e delle risorse territoriali. Tali strumenti altamente tecnologici ed innovativi, consentiranno, inoltre, di rimuovere gradualmente le criticità rilevate, attraverso la pianificazione prima e l’erogazione dopo dei seguenti servizi: 1. Portale web 2. Sviluppo di una application software (APP) per dispositivi mobile 3. Produzione ed integrazione immagini fotografiche digitali 4. Sistema di cartografia web del Distretto turistico 5. Produzione dei poi del distretto (gazetteer del Distretto turistico) 6. Cartografia digitale della sentieristica del Distretto turistico 7. Realizzazione dei virtual tour con immagini immersive a 360° 8. Realizzazione di cartine, pannelli informativi e materiale di supporto alla fruizione dell’utente sul territorio 9. Traduzione dei testi e integrazione nel sito dei testi tradotti. Di seguito si esplicitano i servizi e le attività previste con il presente progetto. 1. PORTALE WEB “Quello che non esiste sul web, non esiste per il mondo”. Partendo da questa considerazione, si intende come la realizzazione e lo sviluppo di un idoneo portale web e di un modello di organizzazione della redazione e del sistema editoriale per l’alimentazione, gestione e pubblicazione dei contenuti in esso presenti, sia una delle azioni strategiche per il turismo dei nostri giorni. Le sezioni (canali) del sito saranno le seguenti: 7. località 8. come arrivare 9. dove dormire 10.dove mangiare 11.itinerari turistici eno-gastronomici nella natura 12.prodotti tipici 13.attività 14.bambini 15.da vedere 16.eventi 17.servizi turistici 18.trasporti 19.numeri utili Il portale inoltre includerà i servizi 3, 4, 5, 6, 7 ovvero: 20. Produzione ed integrazione immagini fotografiche digitali 21. Sistema di cartografia web del Distretto turistico 22. Produzione dei Punti di Interesse Turistico del distretto (gazetteer del Distretto turistico) 23. Cartografia digitale della sentieristica del Distretto turistico 24. Realizzazione dei virtual tour con immagini immersive a 360° e che di seguito verranno esplicitati nelle funzioni e nelle caratteristiche. 2. SVILUPPO DI UNA APPLICATION SOFTWARE (APP) PER DISPOSITIVI MOBILE La conoscenza del territorio e la possibilità di essere autonomi nei percorsi e nella scelta dei punti di interesse da raggiungere e vivere, può essere attuata solo nella considerazione che il “viaggiatore” che si muove all’interno del territorio del Distretto Turistico, sia messo nelle reali condizioni di conoscere gli “oggetti” territoriali, raggiungerli e viverli in piena autonomia. Tale azione progettuale, fortemente innovativa e caratterizzante tutto l’aspetto relativo alla piena fruizione integrata del territorio, si sostanzia nella realizzazione di una APP per qualunque dispositivo mobile smartphone e tablet con sistemi operativi Android, Apple, Windows anche tramite l’utilizzo di GPS, bussola, accelerometro, fotocamera dei dispositivi. L'applicazione (obbligatoriamente di default in inglese, con opzione per italiano e altre 2 lingue), scaricata sul proprio smartphone, fornirà agli utenti funzionalità di natura partecipativa relativamente agli “oggetti multimediali” che essi stessi andranno ad inserire. La APP consentirà agli utenti la funzione partecipativa del viaggio attraverso il tracciamento della mappa dell’itinerario percorso. Ogni mappa sarà fruibile direttamente dal proprio smartphone oppure dovrà poter essere esportata sulla piattaforma web per condividerla con i propri amici. Questa scelta “social” consentirà il raggiungimento del set che nel marketing viene definita “riprova sociale” secondo cui l’esperienza di viaggio e/o di acquisto di un amico influenza il potenziale acquirente in misura nettamente maggiore di ogni altra forma di promo/pubblicità. Ogni percorso creato è suddiviso per tappe e ad ognuna di esse saranno associati contenuti georeferenziati (foto scattate direttamente dallo smartphone, testi o immagini scelte dal proprio archivio, commenti, tag, eccetera) consentendo ad ogni utente di taggare i contenuti inseriti con le seguenti caratteristiche: - inserire POI (point of interest, punti di interesse) completi di informazioni testuali ed immagini - condividere con altri utenti i contenuti inseriti (funzione privato/pubblico) - commentare i contenuti degli altri utenti - georeferenziare i contenuti - visualizzare su Google Maps i POI e gli itinerari inseriti - inviare ai propri amici segnalazioni su nuovi itinerari o POI inseriti. Tutti i percorsi che gli utenti decideranno di rendere pubblici saranno ricercabili e visibili sia sui social media (Facebook, Blog, Twitter, etc…) che sul sito web del Distretto turistico attraverso la creazione di webservice di collegamento che permettano il trasferimento e l'adattamento dal Content Management System (CMS) usato per il portale www.madonie.it. Questo anche al fine di mantenere costante l'allineamento dei contenuti portale - APP. Sarà inoltre presente una funzionalità di ricerca per prossimità rispetto alla posizione corrente di ogni utente che suggerirà gli altri POI e contenuti multimedia presenti nelle vicinanze del punto in cui l’utente/turista si trova. - Le tematiche turistiche rappresentative del territorio del Distretto turistico presenti sulla APP saranno: • montagna neve; • turismo attivo; • natura; • mare; • bike; • mototurismo; • enogastronomia; • turismo del benessere; • turismo accessibile; • eventi; • cultura. 3. PRODUZIONE E INTEGRAZIONE IMMAGINI FOTOGRAFICHE DIGITALI Nella considerazione che il portale dovrà essere l’interfaccia tra il potenziale turista che valuta la possibilità di scegliere la destinazione Madonie ed il territorio dei 30 Comuni del Distretto, con la presente azione di progetto, si intende realizzare uno shootin fotografico ad alta risoluzione e fortemente professionale (fotografie digitali in HDR). Il servizio di produzione e integrazione delle immagini fotografiche digitali realizzerà 200 immagini digitali raffiguranti i principali prodotti turistici del territorio enfatizzandone gli aspetti di bellezza paesaggistica, di ruralità, dei borghi, dei castelli, della sentieristica naturalistica, delle aree per le attività sportive, della gastronomia e delle tipicità, suggerendo la percezione del viaggio in questi luoghi come esperienza unica. 4. SISTEMA DI CARTOGRAFIA WEB DEL DISTRETTO TURISTICO Il sistema di cartografia WEB-GIS del territorio del Distretto turistico consentirà la completa fruizione da parte dell’utente/turista con un qualsiasi dispositivo mobile o con un navigatore satellitare. La progettazione e l’implementazione di un sistema di cartografia web utile a realizzare mappe on-line è l’ultima avanguardia tecnologica ed innovativa di cui un territorio di area vasta possa dotarsi, in quanto il sistema mette nelle condizioni di potere “navigare” i luoghi ed i punti di interesse in piena autonomia. Tutte le informazioni in esso contenute saranno inoltre rese disponibili per il download in formato GPX o equivalente. Questo ne consentirà l’utilizzo da parte del turista che potrà inserirli sul proprio sistema di navigazione dedicato ai navigatori ed ai dispositivi smartphone. L’output cartografico su web, infatti, sarà compatibile con i più comuni browser (MS Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Crome, ecc.) e con differenti dispositivi di accesso, sia fissi che mobili I dati saranno, inoltre, resi disponibili in formato interoperabile per il riutilizzo in altri sistemi esterni e dovranno contenere almeno: - i POI del Distretto turistico - la sentieristica - la traccia dei percorsi dei virtual tour con immagini immersive (belvedere virtuale). Esso dovrà inoltre essere aperto all’inserimento di nuovi layer tematici (luoghi della storia medioevale, le vie dei mulini ad acqua, l’itinerario religioso, i luoghi del benessere, etc…). Il sistema non utilizzerà basi cartografiche proprie ma si collegherà a dati forniti gratuitamente da servizi esterni (Google, Open Street Map o equivalenti) al fine di potere avere la massima diffusione in tutto il mondo, scegliendo le basi di dati in relazione alle condizioni di licenza definite dal fornitore, privilegiando le licenze di tipo gratuito tramite l’uso di software free ed open-source al fine di evitare inutili aggravi di spesa. Ognuno degli oggetti territoriali (Strade, edifici, luoghi di interesse storico, sentieri naturalistici, alberi secolari, aree attrezzate, hotel, bar, ristoranti, aree per lo sport, punti informativi, etc…) avranno un collegamento ad un “Dizionario dei dati geografici” (o Gazetteer) dell’area del Distretto turistico. Il dizionario dei dati geografici (o Gazetteer), è una tabella in cui ad ogni nome di località viene associata una coppia di coordinate. Se collegato ad un CMS consente l’implicita ed immediata localizzazione di tutte le informazioni che rechino un contenuto geografico, anche elementare (es: nome di un luogo). 5. PRODUZIONE DEI POI DEL DISTRETTO (Gazetteer del Distretto Turistico) I point of interest (POI) rappresentano l’informazione di base utilizzata per la navigazione geografica delle informazioni distribuite dal sistema. La loro produzione avviene in due fasi differenti: • creazione di un Dizionario dei nomi geografici delle località e degli “oggetti territoriali” turistici; • inserimento manuale dei POI non inclusi automaticamente nel Dizionario. Un dizionario dei nomi geografici o Gazetteer è una base dati a cui ad ogni entità rappresentata (località, struttura turistica, bene culturale o ambientale) viene associata una coppia di coordinate. Tradotto in termini geometrici, esso è un insieme di punti a cui viene associato un certo livello di informazione. Nelle forme più semplici l’informazione si limita al nome dell’entità. In quelle più evolute esso può contenere anche relazioni di natura gerarchica che consentono di gestire le entità in base alla loro natura (ad es. regione, provincia, comune, località). Come nel caso dei prodotti cartografici tradizionali anche i Gazetteer hanno una scala o una risoluzione, rappresentata in questo caso dal dettaglio delle informazioni in esso contenute. Per il Gazetteer del DT, considerate le finalità (tra cui anche l’escursionismo) si propone un dettaglio particolarmente elevato, confrontabile ad esempio con quello della toponomastica delle Carta Territoriale Regionale della Regione Sicilia. Alla toponomastica andranno poi agganciati i nomi dei POI. Allo stato attuale le tipologie di POI prese in considerazione sono: • attrazioni naturalistiche • emergenze monumentali • punti panoramici • strutture turistiche • altre categorie da definire. Una volta realizzato, un Gazetteer rappresenta una base informativa di semplice gestione e aggiornamento e di incalcolabile utilità poiché tutte informazioni sono collegate a punti stabili nel tempo (toponimi georeferenziati) il cui numero può essere incrementato con estrema semplicità. A valle della realizzazione delGazetteer, l’inserimento manuale di POI si configura di fatto come un collegamento ad una base dati più ampia. Tutte le informazioni contenute nel sistema saranno consultabili attraverso un'interfaccia web cartografica. Alcune di esse (selezione a cura del gestore del sistema) saranno inoltre rese disponibili per il download in formato GPX o equivalente. Al fine di consentire l’aggiornamento dei POI viene richiesta la realizzazione di un’interfaccia semplificata dedicata a tale scopo. 6. CARTOGRAFIA DIGITALE DELLA SENTIERISTICA DEL DISTRETTO TURISTICO Il sistema di cartografia WEB-GIS del territorio del Distretto turistico consentirà la completa fruizione da parte dell’utente/turista con un qualsiasi dispositivo mobile o con un navigatore satellitare. La progettazione e l’implementazione di un sistema di cartografia web utile a realizzare mappe on-line è l’ultima avanguardia tecnologica ed innovativa di cui un territorio di area vasta possa dotarsi, in quanto il sistema mette nelle condizioni di potere “navigare” i luoghi ed i punti di interesse in piena autonomia. Verrà realizzata la digitalizzazione dei principali sentieri del Parco delle Madonie e delle riserve naturali orientate di Bosco Favara e Granza e di Monte San Calogero. I sentieri digitalizzati saranno inseriti in uno specifico layer tematico distribuito dal sistema di cartografia web. Tutte le informazioni in esso contenute saranno inoltre rese disponibili per il download in formato GPX o equivalente. Questo ne consentirà l’utilizzo da parte del turista che potrà inserirli sul proprio sistema di navigazione. I dati dovranno inoltre essere resi disponibili in formato interoperabile per il riutilizzo in altri sistemi esterni. La scala minima per la realizzazione della sentieristica sarà 1:10.000. 7. REALIZZAZIONE DEI VIRTUAL TOUR CON IMMAGINI IMMERSIVE “Navigare” a distanza il territorio, muoversi come se lo si percorresse, girarsi intorno avendo la sensazione di essere sul posto è ormai possibile. Con tale azione di progetto si intendono realizzare le immagini sferiche immersive che forniscono una visione a 360° del territorio. La produzione di immagini sferiche comunicanti tra loro consente la realizzazione di percorsi virtuali attraverso settori selezionati del Distretto turistico. Le immagini dovranno essere fornite in formati accessibili via web per essere richiamate in sezioni predefinite del portale del Distretto e saranno compatibili con i principali browser web ed in particolare: Mozilla Firefox, MS Internet Explorer e Google Chrome. 8. REALIZZAZIONE DI CARTINE, PANNELLI INFORMATIVI E MATERIALE DI SUPPORTO ALLA FRUIZIONE DELL’UTENTE SUL TERRITORIO Solo la tecnologia non basta. Parlare a target diversi significa capirne le esigenze e valutarne le aspettative. Per tale motivazione si ritiene utile, accanto a prodotti tecnologici di fruizione del territorio all’infinito, mettere a punto la realizzazione di prodotti “canonici” di supporto all’escursionismo per mezzo della stampa di cartine sentieristiche che includano i principali sentieri del Parco delle Madonie e delle riserve naturali orientate di Bosco Favara e Granza e di Monte San Calogero, i punti di osservazione paesaggistica e ogni altro punto di interesse. Altro materiale di supporto canonico all’informazione è la realizzazione di pannelli informativi da collocare all’ingresso di ognuno dei 30 sentieri “certificati” del territorio. I pannelli, che includono la cartellonistica turistica con le mappe con indicazione “voi siete qui”e la descrizione dei luoghi, conterranno anche un QR-CODE che avrà una doppia funzionalità: Esempio di QR-Code - Fornire contenuti multimediali extra, quali ad esempio, videoguide in lingua, tutorial, etc… - Tracciare l’effettiva presenza dei visitatori per potere valutare quali sentieri sono più percorsi dai turisti al fine di programmare più opportunamente azioni di intervento pubblico quali ad esempio la gestione e la manutenzione ordinaria; - Regolamentare l'accesso dei turisti in aree ad alta valenza ambientale durante alcuni periodi dell'anno. 9. TRADUZIONE E INTEGRAZIONE NEL SITO DEI TESTI TRADOTTI Ciascuno dei contenuti audio, video, e stampa, saranno formente attrattivi ed accattivanti oltre che orientati alla componente di web-marketing e comunicazione in lingua. La traduzione dei testi in lingua inglese, francese e tedesco sarà curata da un traduttore di madrelingua e l’adattamento dei testi originali in funzione del particolare canale di comunicazione prescelto (web ed APP) senza trascurare il tono della comunicazione adeguato ai requisiti stilistici e alle aspettative degli utenti esteri, tenendo in considerazione l’eventuale adeguamento linguistico, culturale e di comunicazione delle componenti grafiche del sito. La traduzione delle parole chiave, dei titoli e delle descrizioni saranno realizzati in funzione delle esigenze di posizionamento, indicizzazione e di elevata visibilità sui motori di ricerca tipo Google, Ask, etc... L’apporto che il Progetto darà al miglioramento del quadro esistente in un ottica di destagionalizzazione è dato dal fatto che, lo stesso, consentirà di organizzare per la prima volta ed in maniera organica un’offerta turistica di tipo distrettuale. Difatti, grazie all’uso della storytelling multipiattaforma e delle relative APP, si integreranno in maniera coordinata e pianificata soggetti diversi (pubblici e privati), in grado di ricostruire l’intera filiera turistica. I Contenuti progettuali Madonie in rete Negli ultimi decenni abbiamo assistito a più di una rivoluzione nel modo di fare marketing (non solo turistico) da parte delle aziende. Dalla diffusione di Internet, all’avvento del web 2.0 e dei social, fino alla rivoluzione mobile. Tutto questo ha comportato un continuo, vertiginoso aumento del numero di informazioni a cui i clienti, o potenziali tali, sono sottoposti. Un vero e proprio bombardamento mediatico multicanale che da un lato ha reso gli utenti più critici, maturi e selettivi, dall’altro ha però complicato il compito di chi deve comunicare un messaggio al pubblico: la gente è satura di contenuti commerciali, ed è sempre più arduo catturare l’attenzione delle persone. Lo sanno bene i pubblicitari, che da anni sono impegnati a inventarsi tecniche nuove ed accattivanti per catturare l’attenzione delle persone. Il Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera, nell’assolvimento della propria funzione, mediante il ricorso a procedura di evidenza pubblica, intende affidare il servizio di realizzazione un Piano di comunicazione e diverse campagna di promozione della destinazione turistica distrettuale, nell’ambito del Bando afferente il PO FESR 2007/2013, Obiettivo Operativo 3.3.3, Linea di intervento 3.3.3.A. Ciò in piena coerenza con quanto previsto dal Piano di Sviluppo e segnatamente con quanto emerso dall’analisi di benchmarking, riguardo all’assenza di un’adeguata: ♦ Identificazione tra immagine/promozione del territorio ed immagine/promozione dei prodotti forti dell’area; ♦ Innovatività nella configurazione dell’offerta turistica che punta su prodotti/servizi rispondenti ai bisogni dell’attuale“viaggiatore”; ♦ Fruibilità, come possibilità di percorrere, conoscere e vivere il territorio con mezzi diversi; ♦ Networking, capacità di aggregare soggetti diversi intorno a progetti comuni di sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio. Nella logica, pertanto, di recupero di una identità unitaria forte e consolidata, risulta indispensabile l’ideazione creativa e lo sviluppo di progetti di comunicazione della destinazione turistica distrettuale che dovrà comprende le seguenti azioni: - l’ideazione creativa dell’identità visiva della destinazione turistica; - la progettazione e realizzazione di campagne integrate on/off line in ambito nazionale ed internazionale; - la realizzazione del design per il portale turistico distrettuale attraverso un coordinato grafico che funga da layout standard; - consulenza qualificata e supervisione tecnica nella strategia di comunicazione della destinazione turistica distrettuale; - Creazione grafica del marchio del Distretto Turistico; - Realizzazione della media strategy, pianificazione media e/o media buying. Le precedenti azioni sono parte fondamentale della nuova strategia di marketing elaborata dal distretto e basata sulle Vision e Mission già precedentemente esposte, le quali potranno essere rimodulate con nuovi pay-off di forte impatto comunicativo. La strategia di comunicazione del Distretto, quindi, ha come obiettivo generale la valorizzazione del brand Madonie e delle esperienze possibili sul territorio, in un’ottica fresca e innovativa. Tale strategia sarà attuata attraverso la pianificazione di campagne di comunicazione integrate online/offline nonché attraverso il potenziamento dei canali di informazione e interazione diretta del Distretto (ad esempio siti web, canali social, applicazioni mobili oggetto degli altri progetti specifici del distretto). Tutte le attività di comunicazione si ispireranno alle tendenze emergenti nel mercato turistico nazionale ed internazionale, che vedono i canali “tradizionali” e dell’intermediazione, perdere appeal a fronte di una crescita di quelli “innovativi” e diretti al consumatore finale, soprattutto alla luce delle nuove opportunità offerte dal web in termini di quantità e rapidità di accesso alle informazioni. Con l’espansione del canale Internet per la comunicazione e distribuzione dei servizi turistici, aumenta la capacità dei turisti di organizzare da soli il proprio viaggio e allo stesso tempo cresce l’importanza delle community, dei social network e del passaparola nell’orientamento delle scelte con quello che nel marketing oggi viene chiamata “riprova sociale” (ragione per la quale è volontà del Distretto Turistico investire maggiormente sul web, sull’utilizzo di new media e nuove forme di comunicazione). Target principale sarà quindi quello del viaggiatore ovvero del turista “fai-da-te”, capace di organizzare in maniera autonoma il proprio viaggio, utilizzando i nuovi canali “diretti” disponibili anche grazie alla diffusione di Internet. La pianificazione delle campagne, ed in generale di tutte le attività di comunicazione, sarà elaborata nell’ottica della destagionalizzazione dei flussi turistici sul territorio: obiettivo importante dell’intera strategia è infatti la promozione del territorio durante tutto l’anno e non solo durante il periodo estivo. Inoltre, tutte le attività saranno orientate in due direzioni: 1. rafforzamento, ovvero, consolidamento dei principali bacini di flussi turistici incoming; 2. presentazione del Distretto quale brand-of-Experience a nuovi potenziali utenti/fruitori. La strategia di comunicazione turistica distrettuale punterà molto sulla comunicazione internazionale (mercati prioritari e potenziali): la promozione all’estero quale territorio altamente attrattivo sia dal punto vista turistico che esperienziale è infatti una priorità nell’ottica del potenziamento dei flussi turistici fuori stagione. Il trait d’union delle diverse azioni e dei contenuti non starà allora nel concetto abusato di “varietà e ricchezza” ma nel dare corpo ad una visione e ad una aspettativa concreta: il vivere una esperienza unica. Ciascun segmento turistico non verrà considerato isolatamente ma come parte integrante di un prodotto turistico più complesso che trova nell’ECOTURISMO la sua filosofia di fondo ed in cui il viaggiare acquisisce proponimenti di ritorno alla dimensione del viaggio come prova, uscita dal quotidiano, esperienza dell'incontro: finalità che hanno perso la loro forza nell’attuale concezione del turismo. […]. Di conseguenza, le azioni di comunicazione del Distretto Turistico si muoveranno su due collimanti e sinergiche strategie di posizionamento, “turismo di territorio” ed eco-eccellenze. I prodotti turistici che agiranno sul rafforzamento dell’identificazione del territorio nei confronti delle percezioni esterne e sui quali si concentreranno le attività di comunicazione saranno: 1. Cefalù coast: un mare di sostenibilità e di cultura; 2. Verde & Parchi; 3. Termalismo & Benessere diffuso; 4. Itinerari e soggiorni a tema; 5. Sport. Ciascuno dei precedenti prodotti turistici, già ampiamente descritti nel Piano di Sviluppo Turistico distrettuale, devono essere intesi come “esperienze di viaggio” e dunque orientati alla promozione del Distretto Turistico quale destinazione ideale per uno o più relativi segmenti di domanda/bisogni della domanda, quali a titolo esemplificativo: Assistere a spettacoli, festival ed eventi; Backpackers e viaggi low budget; Benessere e cura di se stessi; Celebrazioni; Congressi e grandi eventi; Cura della salute; Longstaying; Lusso ed esclusività; Pratica sportiva; Relax e fuga dal mondo; Ricerca dell’autentico (sapori, persone, ambiente, tradizioni, prodotti); Ricerca dell’avventura; Scoperta dell’arte, della storia e della cultura; Spiritualità e devozione; Svago e divertimento; Transito e short break; Turismo LGBT friendly; Vacanze con bambini; Vacanze di persone anziane; Viaggi di nozze; Viaggi di persone con disabilità; Viaggi incentive; Viaggi organizzati all-inclusive; Viaggi sostenibili e a contatto con la natura; Viaggi di un gruppo di amici. Il progetto finale atteso è, pertanto, la traduzione, in termini creativi e grafici, della strategia di comunicazione del Distretto Turistico, coerente con gli obiettivi di posizionamento generale individuati, nonchè coerente con l’esigenza di mantenere una riconoscibilità grafica attraverso elementi di continuità in tutte le azioni di comunicazione (le diverse campagne, il nuovo portale turistico, etc). Non ritenendo opportuna ed efficace la progettazione di una creatività generalista e dai contenuti indefiniti, si ritiene di voler individuare una strategia comunicativa che sia duttile ed adattabile ai differenti messaggi che essa dovrà veicolare. Tali messaggi, che corrisponderanno pertanto ad altrettante campagne di comunicazione (concept diversi), saranno prodotti sotto il profilo della ideazione creativa e dello sviluppo sui media individuati.