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Folder alcool ex
Edizione 2005
Le regole per guidare con sicurezza
1 - Rinunciare a bere anche un solo bicchierino se ci si deve mettere alla
guida di un qualsiasi veicolo (auto, moto, bici).
Chi deve mettersi alla guida deve rifiutare qualsiasi invito a bere né deve
offrirlo ad altri.
2 - Divertirsi è lecito, ma è altrettanto necessario, in compagnia, decidere
chi deve astenersi dall’assumere qualsiasi bevanda alcolica per poter
guidare nella fase di rientro.
Metodo che si sta rivelando molto efficace in altri paesi come, ad esempio,
l’Inghilterra.
3 - Se si sono bevuti alcolici e nel locale c’è la possibilità di effettuare
verifiche con etilometro o palloncini, è bene sottoporsi alla prova.
La valutazione del singolo sul consumo è spesso sottostimata.
4 - E’ sempre buona norma rifiutare passaggi da conducenti che evidenziano
uno stato di ebbrezza.
5 - Servirsi dei mezzi pubblici (taxi, autobus, treno) quando si è coscienti
di aver bevuto; mettersi alla guida può costare caro.
6 - E’ sconsigliabile assumere a stomaco vuoto qualsiasi bevanda alcolica;
meglio una bevanda analcolica: è gradevole e non espone a rischi di sorta.
La stanchezza determinata dalla guida si può prevenire bevendo succhi
di frutta.
7 - E’ sconsigliabile guidare subito dopo un pranzo abbondante: predispone
la sonnolenza e concorre all’affaticamento fisico.
8 - Le cinture di sicurezza vanno sempre allacciate, compresi i trasportati
sui sedili posteriori.
9 - La guida di un autoveicolo con l’autoradio a volume elevato impedisce
la percezione dei suoni esterni; in auto è sempre consigliato l’uso del
cellulare a viva voce: quelli mobili sono vietati durante la guida e il loro
utilizzo può generare disattenzione e ritardo d’intervento sui comandi.
Via Consolare, 1 - 47100 Forlì
Tel. 0543.704015 - Fax 0543.701411
www.asaps.it - [email protected]
Coordinamento: Giordano Biserni
Hanno collaborato per Asaps:
Ernesto Forino, Franco Corvino,
Lorenzo Borselli, Giorgia Biserni
Via Galliera, 26 - 40121 Bologna
Tel. 051.6437608 - Fax 051.6437685
www.sicurstrada.it - [email protected]
Hanno collaborato per Sicurstrada:
Giancarlo Brunello, Sandro Vedovi
Editore :
Novega Edizioni s.r.l.
via Cadore, 34 20131 Milano - Tel. 02/55192780 - www.novegaedizioni.com - [email protected]
Progetto grafico:
A3 Formule di Comunicazione
47100 Forlì - Via Alberi, 14 - Tel. 0543.781013 - Fax 0543.781079 - www.a- 3 .it - info@a- 3 .it
art director : Alessandro Gagliardi - illustrazioni : Michaela Alberghi - grafica: Luciana Agirelli, Tadema Favali
IL CENTAURO SPECIALE N ° 118 - Direttore resp. Giordano Biserni Forlì Viale Italia, 17
Iscr. Trib. Fo N. 15/93 del 18/08/93 - Iscritto al R. N.S. 06.094 del 3/12/97
P30706
10 - Non sfidare mai il limite delle proprie possibilità, è più dignitoso e
intelligente averne coscienza e fermarsi a dormire.
Non bere più del tuo motore
Guida per conoscere l’alcol e le sue conseguenze alla guida
Introduzione
I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
Asaps e Sicurstrada con questo opuscolo, nella sua terza e aggiornata versione,
vogliono portare un contributo di informazione e conoscenza sul tema del consumo
di alcolici e dei connessi tragici aspetti collegati in particolare alla guida di veicoli.
I dati e le analisi riportate provengono solo da qualificate fonti ufficiali.
Secondo l'O.M.S, l'alcol provoca direttamente o indirettamente il 10 per cento (9
in Europa) di tutte le malattie, il 63 per cento delle cirrosi epatiche, il 41 per cento
gli omicidi e il 45 per cento degli incidenti, oltre ad un 9 per cento di invalidità e
malattie croniche.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
Giancarlo Brunello
Presidente di Sicurstrada
Riduzione dei danni da alcol, droghe e tabacco
Introduzione
Voi salireste mai su un aereo condotto da un pilota ubriaco o solamente
in stato di ebbrezza? No vero? Fate bene.
Allora perché dovreste salire su una macchina o un camion condotto da
un conducente in stato di ebbrezza (magari voi stessi)?
Perché è meno pericoloso? Questo lo dite voi.
Uno scontro alla “banale” velocità di 50 Km/h corrisponde a una
caduta dal terzo piano di un palazzo.
Ad 80 km/h l’impatto equivale già a una caduta dal sesto piano.
A 100 e passa km/h praticamente da un grattacielo.
Ne vale la pena?
Qualcuno potrebbe dire che però le probabilità di incidente sono molto
inferiori. A sì?
Allora chiariamo un po’ la questione.
Autorevolissimi studi hanno dimostrato come ad alcolemia 0,5 gr/l (attuale
limite di legge) il rischio di incorrere in incidenti stradali aumenta del
38%, mentre ad alcolemia 0,8 gr/l (vecchio limite di legge) tale rischio
aumenta del 169% (Crash Risk of Alcohol Impaired Driving: NHTSA and
others, Toronto, 2002).
Vogliamo continuare con l’esposizione al rischio con alcolemie più elevate?
Si arriva a probabilità di cinquanta-ottanta volte superiori già poco sopra
a 1 g/l. Il rischio sale addirittura di 380 volte con un’alcolemia di 1,5%
g/l.Si potrebbe insistere dicendo che una bevuta occasionale, quando il
problema del consumo non è sistematico, non è poi così rischiosa.
Storie! Molti dei morti e dei feriti in seguito a incidenti stradali alcolcorrelati
è conseguente a bevute "occasionali", questo non diminuisce la disperazione
delle vittime, e delle loro famiglie, né diminuisce la responsabilità di chi si
mette al volante in stato di ebbrezza.
Si calcola che in Europa almeno il 30-35% degli incidenti mortali e gravi
sia alcolcorrelato.
Eppure analizzando i dati Istat del 2003 solo 7.524 incidenti sono
stati addebitati ad Ebbrezza da alcol, pari ad appena 1,298% (Fonte
ACI). Il che significa che la cifra oscura degli incidenti addebitabili
all’alcol, ma non accertati è ancora enorme.
Le recenti modifiche normative dovrebbero agevolare il sistema
controlli e dovrebbero emergere quindi i dati reali del fenomeno.
Con questo opuscolo, senza drammatizzare vogliamo esaminare
la portata dei rischi del consumo di alcolici e la guida di veicoli.
2
I prodotti alcolici sono responsabili di circa il 9% del totale delle malattie nella
Regione europea, aumentando il rischio di cirrosi epatica, di alcuni tipi di tumore,
dell’aumento della pressione sanguigna, d’infarto e di malformazioni congenite.
Sebbene il consumo di alcol riduca il rischio di malattie cardiovascolari, la maggior
parte di questa riduzione è ottenuta a livelli inferiori a 10 grammi al giorno, ed è
in ogni modo significativa solo per gli individui di età superiore ai 50 anni.
A livelli alti di consumo, l’alcol aumenta il rischio di improvvisa morte coronarica.
Inoltre, il consumo di alcol accresce il rischio di problemi familiari, lavorativi e sociali
quali l’alcoldipendenza, gli incidenti (compresi gli incendi), le aggressioni,
i comportamenti criminali, le ferite non intenzionali, la violenza, gli omicidi e i suicidi,
gli incidenti sulla strada e quelli sulle navi che a volte possono provocare ingenti
danni ambientali. Nel totale delle morti dovute a ferite intenzionali o non intenzionali,
tra il 40% e il 60% sono attribuibili al consumo di alcol.
Si inizia a bere
con gli amici
3
Non bere più del tuo motore
Guida per conoscere l’alcol e le sue conseguenze alla guida
I danni alcol correlati sono particolarmente alti nella parte orientale della Regione
europea e sono responsabili di una larga parte dell’aumento di morti cardiovascolari
e della diminuzione della speranza di vita.
Il 90% dei paesi della Regione europea ha un consumo annuale pro capite che
supera i 2 litri di alcol puro (il limite suggerito dall’evidenza scientifica come il
più basso rischio di mortalità per la popolazione).
I costi dell’alcol per la società, intesi come costi diretti e costi legati alla perdita di
produttività, sono stimati tra il 2% e il 5% del Prodotto interno lordo.
Entro l’anno 2015, le conseguenze negative per la salute derivanti dal consumo
di sostanze come il tabacco, l’alcol e le droghe psicoattive dovranno subire una
riduzione significativa in tutti gli stati membri.
In particolare:
• in tutti i paesi, la proporzione di non fumatori dovrebbe essere l’80% nella popolazione
sopra i 15 anni e quasi zero nella popolazione sotto i 15 anni
• in tutti i paesi, il consumo pro capite di alcol non dovrebbe aumentare o comunque
superare i 6 litri all’anno, e dovrebbe essere quasi zero nella popolazione sotto i 15
anni (*).
In tutti i paesi, la prevalenza dell’uso di droghe psicoattive illegali dovrebbe ridursi almeno
del 25%, e la mortalità di almeno il 50%.
(*) attualmente in Italia stiamo a 7,5 (di alcol puro): significa dovere ridurre i consumi almeno del 20 per cento
entro il 2015.
Arrivano nuovi
metodi di controllo
4
Le raccomandazioni dell’Europa a tutti i paesi
membri, sul consumo degli alcoli per diminuire
del 50% le vittime della strada entro il 2010.
Le seguenti raccomandazioni dell’Unione
Europea attraverso EUROCARE mirano
a raggiungere il traguardo del dimezzamento delle vittime della strada entro l'anno
2010, e mirano a fornire agli utenti della
strada in Europa una piattaforma comune
su alcol e guida, allo scopo di rendere le
strade d'Europa libere dall'alcol.
Raccomandazioni
1. Il limite massimo di concentrazione di
alcol nel sangue pari a 0,5 gr/l (e
l'equivalente nel respiro) deve essere introdotto in tutti i paesi membri con effetto
immediato; il limite inferiore di 0,2 gr/l deve
essere introdotto per i principianti, guidatori
di mezzi pubblici e mezzi pesanti, sempre
con effetto immediato; nei paesi dove sono
già in vigore limiti inferiori, essi non devono
essere rialzati.
2. Entro l'anno 2010, il tasso massimo di
alcol nel sangue deve essere ridotto a 0,2
gr/l per tutti i guidatori.
3. Devono essere messi in pratica in
tutt'Europa test a tappeto, fatti con
l'etilometro o altro strumento simile, rispondente a specifiche standard, in modo che
il 50% di tutti i guidatori europei siano
controllati almeno una volta entro l'anno
2010.
4. Occorre introdurre sanzioni uguali per
la guida in stato di ebbrezza, che siano
chiare e rapide, comuni a tutti i paesi
europei; le sanzioni devono essere graduate secondo il tasso di alcol nel sangue, e
devono includere sospensione della patente, multe, condanne alla detenzione,
blocco degli autoveicoli; tutti i guidatori
trovati alla guida con più di 0,5 gr/l devono
avere una sospensione della patente di
almeno 6 mesi.
5. Devono essere realizzati, o rinforzati, in
tutt'Europa, schemi per l'educazione, per
il trattamento e la riabilitazione per quei
guidatori trasgressori che, sulla base di
protocolli e linee guida omogenei, vengano
giudicati dipendenti dall'alcol.
6. Dato che alcuni provvedimenti non
hanno dimostrato finora alcuna utilità, come
le campagne per educare i guidatori a non
guidare dopo aver bevuto, o le campagne
dirette ai baristi e camerieri perché convincano gli avventori che hanno già bevuto a
non mettersi alla guida, o gli sforzi per
fornire ai bevitori mezzi di trasporto alternativi, le politiche per ridurre la sinistrosità
per alcol alla guida non devono essere
centrate su questi provvedimenti.
7. Al contrario, occorre insistere sulle
politiche che hanno già dimostrato efficacia,
come la politica fiscale sulle bevande
alcoliche, le leggi mirate ad impedire il
consumo di alcolici ai minori al di sotto di
una certa età, orari di apertura e chiusura
di locali pubblici e spacci, le quali tutte
hanno dimostrato di ridurre la mortalità
dovuta ad incidenti stradali.
8. Sebbene l'Industra delle bevande alcoliche abbia una precisa responsabilità nel
ridurre i danni dell'alcol alla guida, le leggi
ed i regolamenti, così come le campagne
di sensibilizzazione, devono essere creati
e messi in pratica, in tutt'Europa, in modo
indipendente dall'industria.
9. Le politiche su esposte, in particolare
l'abbassamento dell'alcolemia alla guida,
la realizzazione di controlli a tappeto, e
l'impiego di sanzioni uguali in tutt'Europa,
come ad esempio la sospensione automatica della patente in caso di infrazione,
devono essere promosse da importanti
campagne di informazione dirette a tutti i
guidatori.
10. Deve essere creato un sistema di
monitoraggio, con misure e metodi uguali
in tutt'Europa, che arrivi a produrre un
rapporto annuale su alcol e guida in Europa, che indichi il grado di applicazione di
queste regole, e quale progresso si è fatto
verso il traguardo di dimezzare le morti e
le invalidità entro l'anno 2010.
5
Non bere più del tuo motore
Guida per conoscere l’alcol e le sue conseguenze alla guida
Fate attenzione
• l'alcol è un potente fattore di rischio nella genesi di patologie importanti
(cirrosi, tumori, pancreatiti, ecc.);
• l'uso di bevande alcoliche durante la gravidanza può comportare seri
problemi per la salute del nascituro;
• per i bambini l'alcol è un tossico potente (anche se in molte nostre regioni
è ancora radicata la convinzione che ad un bambino l'alcol faccia buon
sangue...);
• l'alcol interagisce con molti farmaci, potenziandone o riducendone gli
effetti, fatto che può ingenerare talora notevoli fattori di disturbo nella
condotta e nel controllo della terapia;
• la mortalità alcol-attribuibile interessa circa il 6% dei morti sotto i 75 anni;
• un quinto di tutti i ricoveri urgenti sono alcol-correlati;
• una quota importante, valutabile tra il 30-50%, di incidenti stradali gravi
o mortali è secondaria ad uso e abuso di alcol;
• molti incidenti sul lavoro e in ambiente domestico (in particolare le cadute)
sono causati da uso e abuso di alcol;
• l'alcol è uno dei fattori di rischio risultati più importanti nel suicidio e nella
violenza in genere, specie in quella famigliare, la cui ripercussione sullo
stato psichico, soprattutto dei minori, è facilmente intuibile;
• è, infine, importante sottolineare che, rispetto a molti fattori di rischio legati
alle malattie, l'alcol ha caratteristiche speciali: infatti, se da una parte un
suo eccessivo consumo può favorire nel lungo termine lo sviluppo di
specifiche patologie (es. cirrosi, tumori, cardiopatie), un suo uso eccessivo,
anche occasionale, può determinare nel breve termine eventi gravi,
soprattutto di carattere accidentale o violento (si pensi, ad esempio, agli
incidenti stradali gravi o mortali provocati da bevitori occasionali, specie
nel fine settimana).
Il rapporto tra giovani e bevande alcoliche in Italia
rimane molto preoccupante
Nel 2001, l'Istat aveva calcolato in 870
mila gli adolescenti (di età compresa tra
i 14 e i 16 anni) che consumano alcolici:
la cifra registrava una crescita di 22 mila
adolescenti in più rispetto al 2000 e di
ben 98 mila in più rispetto al 1998.
L'incremento maggiore si registrava tra
le ragazze (passate dal 35,7 per cento
del 1998 al 41,6 del 2001), mentre i consumatori maschi salivano dal 46,2 al 51,6
per cento. Sugli 870 mila giovani consumatori di alcol, ben 400 mila abusano
soprattutto di birra, vino e aperitivi alcolici.
Il primo bicchiere viene consumato a 1112 anni (una fra le età più basse nella
media europea che si attesta invece
attorno ai 14 anni). I maschi preferiscono
la birra (oltre 350 mila consumatori, nel
2001), seguita da vino, aperitivi alcolici
e dagli amari. Anche le giovani preferiscono la birra ma, a differenza dei maschi,
quasi ignorano gli amari a tutto vantaggio
degli aperitivi alcolici: le ragazze che
consumano alcol sono aumentate - dal
1998 al 2001 - del 28 per cento. Quanto
alle motivazioni, i giovani bevono soprattutto per sentirsi più sicuri e integrati nel
gruppo, oltre che “trendy” agli occhi dei
coetanei: forse anche per questo il 12,2
per cento degli adolescenti preferisce
bere fuori dai pasti. L'Italia rimane comunque un Paese con elevato consumo di
alcol: secondo l’Eurispes ogni italiano di
età superiore ai 15 anni beve (dato riferito
al 1999) circa 105 litri di alcol l'anno, di
cui circa 58 litri di vino e 33 litri di birra.
Inoltre, sempre secondo l'Eurispes, si
stimano un milione e mezzo di alcolisti
(abuso quotidiano di alcol) e circa tre
milioni e mezzo di persone (prevalentemente giovani) che comunque alzano il
gomito più volte al mese.
Ecco come cambiano
gli effetti dell’alcol a seconda
della quantità ingerita
Cresce la tendenza a guidare in
modo rischioso, i riflessi vengono
leggermente disturbati.
20
La manovra frenante diventa
più brusca e inadeguata.
30
Si riduce l’elaborazione
mentale delle percezioni sensoriali.
40
Si riduce la facoltà visiva
laterale i segnali stradali vengono
scorti a fatica.
50
Sale la possibilità di commettere
errori di guida abbastanza gravi.
60
I tempi di reazione subiscono
un forte prolungamento.
70
Si aggravano i sintomi precedenti.
É compromessa la capacità di valutazione delle distanze, calano l’attenzione e la sensibilità alla luce
rossa.
80
La capacità di adattamento all’oscurità diminuisce; è fortemente compreomessa la valutazione degli ingombri stradali, della posizione del
veicolo, della velocità e dei movimenti di guida.
90
Diventa assolutamente inadeguato
Il livello della capacità visiva e di
attenzione, i tempi di reazionesono
disastrosi. Lo stato di ebbrezza si
fa palesemente visibile a chi controlla.
100
alcolemia
(mg./100 ml.)
di 70 Kg.
2/3 bicchieri
0
0
= 3 unità
di 55 Kg.
1/2 bicchieri
0
0
= 2 unità
Quanto alcol c’è nel tuo bicchiere?
BIRRE
NORMALI
1 boccale piccolo (330 ml)
1 boccale grande (500 ml)
BIRRE
ESTERE
1
1
1
1
1
1
1
SUPER
ALCOLICI
VINO
Aumentano
i consumi
6
boccale piccolo (330 ml)
boccale grande (500 ml)
misura standard (40)
bottiglia (750 ml)
bicchiere standard (130 ml)
bottiglia (750 ml)
litro
UNITÀ
GRADAZIONE
ALCOLICA
1
3,0° - 3,5°
3,0° - 3,5°
3,6° - 4,5°
3,6° - 4,5°
38°
38°
12°
12°
12°
1
1
1/2
1/2
2
1 1/2
30
1 1/2
8 1/2
11
Secondo la ricerca Doxa fra i giovani per il 15,8% “é dificile non bere quando tutti lo fanno” 32,1% “fa bene
per rilassarsi un po’” 20% “é più facile fare conquiste” 71,7% “ubriacarsi una volta non é grave”.
Per un terzo degli intervistati “é pericoloso guidare dopo aver beveto anche un solo bicchiere di birra”
Un bicchiere di vino, un boccale di birra, un bicchierino di superalcolico si
considera che contengano la stessa quantità di alcol (11/2 unità alcolica).
7
Non bere più del tuo motore
Guida per conoscere l’alcol e le sue conseguenze alla guida
Le variabili per una guida sicura
Alcol e Guida: come si può superare il limite di legge
Una guida sicura implica il concorso di molte variabili ed il rispetto delle
norme del codice della strada: l’uso delle cinture di sicurezza, il rispetto
dei limiti di velocità e delle distanze di sicurezza, il controllo periodico e
puntuale delle condizioni tecniche del veicolo, ma soprattutto la piena
efficienza delle condizioni psicofisiche. Uno dei principali fattori che incide
sulle condizioni psicofisiche e principalmente sull’efficienza delle prestazioni
durante la guida di veicoli è l’assunzione di bevande alcoliche. Per questo
è necessario conoscere la quantità di alcol contenuta nel proprio bicchiere,
posto che ogni bevanda contiene una differente gradazione alcolica in
relazione alla quantità di alcol.
Con questo termine si intende la concentrazione di alcol nel sangue.
Essa si misura con il numero di milligrammi presenti in 100 millilitri di sangue.
E’ un valore fondamentale poiché ad ogni suo incremento corrisponde una flessione
dell’efficienza psicofisica, che si può realizzare anche assumendo quantità minime
di bevande alcoliche e quantità uguali possono produrre effetti diversi a seconda
del consumatore.
Il limite massimo di concentrazione alcolica nel sangue ammesso per porsi alla
guida di veicoli senza incorrere in sanzioni penali, è attualmente di 0,5 g/l, cioè
una concentrazione di alcol di 50 milligrammi per ogni 100 millilitri di sangue.
Nonostante i molti studi sull’argomento, non esiste una ricetta certa per sapere
quanto si può bere per non superare questo limite.
Molti sono i fattori che incidono: l’età, il peso, il sesso, il tipo di metabolismo, ciò
che si è mangiato e la qualità delle bevande assunte.
Questi fattori variano da soggetto a soggetto e in alcuni individui è possibile che il
limite massimo ammesso di 0,5 g/l sia superato, pur con molta approssimazione
e in una persona di 60 kg, a digiuno, bevendo 2 bicchierini da bar (circa 75 ml)
di whisky, grappa, rum o amari; o 2 bicchieri da cucina (400 ml circa) di vino a
media gradazione o di aperitivo; o con poco più di un boccale “grande” di birra
(1300 ml). Ma è possibile affermare che la integrità psicofisica può essere
influenzata anche solo dall’assunzione di poco più di un bicchiere di vino.
Problemi alla vista
L’alcol agisce negativamente sulla corretta capacità visiva; può distorcere la
percezione dell’ambiente circostante e, di notte, la percezione si riduce di oltre il
25%. Incide sulla visione laterale, determinando un rallentamento della percezione
dei veicoli provenienti dalla destra o dalla sinistra.
Problemi alla concentrazione
Tra i sintomi negativi, l’alcol provoca sonnolenza e, di conseguenza, l’attenzione
si riduce notevolmente.
Le conseguenze sui tempi di reazione
La coordinazione dei movimenti viene molto compromessa nel soggetto
ebbro e i tempi di reazione si allungano dal 10 al 30%; anche il
coordinamento di una o più azioni congiunte risente degli effetti
dell’alcol.
Contrazione della capacità di giudizio
Il soggetto ebbro si sente sicuro, euforico al
punto di sopravvalutare le proprie capacità,
tanto da affrontare rischi che da sobrio non avrebbe
mai affrontato.
E la concentrazione
se ne va
Possibilità d’incidente secondo le varie
concentrazioni alcoliche nel sangue
40
35
30
RISCHIO D’INCIDENTE
I danni da alcol con riferimento alla guida dei veicoli
25 VOLTE
25
20
15
10
5
4 VOLTE
0 2 VOLTE
50 80
20 40 60
150 mg%
80 100 120 140 180
LIVELLI DI ALCOLEMIA
8
9
Non bere più del tuo motore
Guida per conoscere l’alcol e le sue conseguenze alla guida
I tempi degli effetti dell’alcol
Livello di alcolemia in vigore all’estero
Nella fase successiva all’assunzione di una bevanda alcolica si determina:
a) una prima fase in cui l’alcolemia si incrementa, fino a mezz’ora dopo,
se l’assunzione è avvenuta a digiuno; se avviene in concomitanza di un
pasto, occorre 1 ora. L’alcolemia raggiunge livelli comunque inferiori –
circa 1/3 – se l’assunzione avviene contestualmente a un pasto rispetto
ad un’assunzione a stomaco vuoto. I valori dell’alcolemia sono ritardati da
alimenti grassi e dagli zuccheri. Una maggiore concentrazione si rileva
allorché sia stato ingerito dell’altro alcol quando la dose precedente non
è stata ancora smaltita.
Uno spuntino, o la pausa per il pranzo, ricevimenti, riunioni di lavoro, eventi
sportivi o concerti possono costituire, durante la giornata, occasioni per
assumere bevande alcoliche.
b) una fase in cui l’alcolemia decrementa, ma il tempo necessario alla sua
eliminazione è correlato alla quantità di alcol assunto.
I tempi di rimozione dell’alcol variano anche da soggetto a soggetto, ma
diversamente da quanto si ritiene, né una doccia fredda, né il caffè, né il
freddo, né lo sforzo fisico accelerano il processo di eliminazione degli
effetti. Neppure i lavori pesanti eliminano più celermente l’alcol rispetto a
lavori più sedentari.
Stati membri dell’Unione europea
0,50
Austria
0,50
Belgio
0,50
Germania
Cipro
0,50
Grecia
0,50
Malta
Danimarca
Irlanda
Paesi Bassi
Italia
Polonia
Estonia
Finlandia
Lettonia
Portogallo
0,50
0,50
0,50
0,20
Svezia
0,00
0,50
0,20
0,50
Spagna
0,50
0,80
0,50
0,50
Slovenia
0,50
0,00
Lituania
0,80
Regno Unito
0,50
Francia
0,50
Lussemburgo
0,00
Rep. Ceca
0,00
Slovacchia
0,00
Ungheria
Paesi Candidati
0,50
Bulgaria
0,00
Croazia
0,00
Romania
0,50
Turchia
Altri Paesi Europei
0,20
Quanto tempo si deve far passare prima di guidare?
Indicazioni sul tempo che occorre perché l’alcol sia
eliminato dal corpo a seconda della quantità assunta.
5 bicchieri
Russia
0,80
San Marino
0,50
Svizzera
0,50
Vaticano
Le statistiche
Ogni anno, in Italia, muoiono oltre
30.000 persone per problemi strettamente connessi con il consumo dell’alcol,
si pensi ai soli casi di cirrosi epatica e ai
tumori al fegato o al cavo orofaringeo.
Forte risulta l’incidenza degli incidenti
stradali connessi con l’uso di sostanze
alcoliche, che raggiunge punte pari a1/3
del totale annuo rilevati.
4 bicchieri
3 bicchieri
2 bicchieri
1 bicchiere
1 ora
2 ore
3 ore
4 ore
5 ore
Chi deve guidare dovrebbe prudentemente aspettare almeno questo numero di
ore prima di mettersi al volante
10
Norvegia
0,20
Le stesse statistiche forniscono uno spunto di riflessione, abbiamo visto che secondo gli studi più recenti una quota tra
il 30 e il 50% di incidenti stradali gravi
o mortali è secondaria all’uso o abuso
di alcol.
11
Non bere più del tuo motore
Guida per conoscere l’alcol e le sue conseguenze alla guida
La miscela: droghe, farmaci e alcol
L’efficienza psico-fisica non risulta compromessa dalla sola assunzione di
bevande alcoliche; essa risente in modo preponderante, e quindi aumentano
gli effetti deleteri, quando l’uso di bevande alcoliche è accompagnato
dal contestuale ingerimento di farmaci o, peggio ancora, di droghe.
Anche determinati farmaci, assunti in concorso con l’alcol, ampliano
gli effetti di perdita della lucidità alla guida, spesso in modo del tutto
imprevedibile.
Cosa non si deve miscelare
Stimolanti, come le anfetamine, la cocaina, sono droghe che solo per un breve tempo
determinano un aumento dell’attenzione, poi possono causare:
• nervosismo
• decremento della concentrazione
• difficoltà della percezione oculare
• capogiri.
Antistaminici, invece, sono presenti nei preparati antiallergici, nei decongestionanti e
nei farmaci contro la tosse e possono produrre sonnolenza.
Anche gli Antidolorifici concorrono a procurare una sensazione di stordimento, per la
presenza della codeina, con conseguenza facilmente immaginabili per chi si trova alla guida.
Tranquillanti e alcol: questi due elementi, depressori del sistema nervoso
centrale, concorrono a rallentare la respirazione, i riflessi e le pulsazioni.
Marijuana e alcol: la combinazione produce un rallentamento dei riflessi e
aumenta gli effetti delle due sostanze.
Non vanno assolutamente d’accordo
Antistaminici e alcol: il connubio determina la dilatazione degli effetti dell’alcol.
Oppiacei e alcol: (morfina, eroina, ecc.): sostanze che riducono notevolmente
i riflessi e l’attenzione. La miscela risulta ancor più “esplosiva” quando l’alcol è
accompagnato dall’uso di sostanze stupefacenti o di psicofarmaci, che influiscono
con maggiore incidenza sulla capacità di guida dei veicoli, e ciò accade più spesso
di quel che si pensi, specie nei fine settimana.
Tranquillanti, ad esempio, prescritti per attenuare gli effetti della tensione e
dell’ansia, possono:
• diminuire i riflessi e l’attività cerebrale.
• rendere difficoltosa la coordinazione fra avvistamento e azioni manuali
• appannare la capacità decisoria e quella di giudizio.
alcol e tranquillanti
queste sostanze sono entrambe depressori del
sistema nervoso centrale, rallentano la respirazione,
le pulsazioni, i riflessi.
alcol e marijuana
l’uso combinato di alcol e marijuana potenzia già
gli effetti di entrambe le sostanze e rallenta i riflessi.
alcol e antistaminici gli effetti dell’alcol possono amplificarsi nettamente
alcol e oppiacei
(eroina, morfina): queste sostanze riducono
entrambe l’attenzione e i riflessi
Chi ne fa uso a scopo terapeutico dovrebbe tenerne conto.
I conti non tornano
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Non bere più del tuo motore
Guida per conoscere l’alcol e le sue conseguenze alla guida
Norme CDS e modalità controlli
Art. 186. Cosa dice il codice della strada in Italia
1. È vietato guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell'uso di bevande
alcooliche.
2. Chiunque guida in stato di ebbrezza è punito, ove il fatto non costituisca più
grave reato, con l'arresto fino ad un mese e con l'ammenda da euro duecentocinquantotto a euro milletrentadue. Per l'irrogazione della pena è competente il tribunale.
All'accertamento del reato consegue la sanzione amministrativa accessoria della
sospensione della patente da quindici giorni a tre mesi, ovvero da un mese a sei
mesi quando lo stesso soggetto compie più violazioni nel corso di un anno, ai sensi
del capo II, sezione II, del titolo VI. Quando la violazione è commessa dal conducente
di un autobus o di un veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5t,
ovvero di complessi di veicoli, con la sentenza di condanna è disposta la revoca
della patente di guida ai sensi del capo II, sezione II del titolo VI; in tal caso, ai fini
del ritiro della patente, si applicano le disposizioni dell’articolo 223. Il veicolo, qualora
non possa essere guidato da altra persona idonea, può essere fatto trainare fino
al luogo indicato dall'interessato o fino alla più vicina autorimessa e lasciato in
consegna al proprietario o gestore di essa con le normali garanzie per la custodia.
DETRAZIONE PUNTI 10.
3. Al fine di acquisire elementi utili per motivare l’obbligo di sottoposizione agli
accertamenti di cui al comma 4, gli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12,
commi 1 e 2, secondo le direttive fornite dal Ministero dell’Interno, nel rispetto della
riservatezza personale e senza pregiudizio per l’integrità fisica, possono sottoporre
i conducenti ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso
apparecchi portatili.
4. Quando gli accertamenti qualitativi di cui al comma 3 hanno dato esito positivo,
in ogni caso d’incidente ovvero quando si abbia altrimenti motivo di ritenere che il
conducente del veicolo si trovi in stato di alterazione psicofisica derivante dall'influenza
dell'alcool, gli organi di polizia stradale di cui all'articolo 12, commi 1 e 2, anche
accompagnandolo presso il più vicino ufficio o comando, hanno la facoltà di
effettuare l'accertamento con strumenti e procedure determinati dal regolamento.
5. Per i conducenti coinvolti in incidenti stradali e sottoposti alle cure mediche,
l'accertamento del tasso alcoolemico viene effettuato, su richiesta degli organi di
polizia stradale di cui all'articolo 12, commi 1 e 2, da parte delle strutture sanitarie
di base o di quelle accreditate o comunque a tali fini equiparate. Le strutture sanitarie
rilasciano agli organi di polizia stradale la relativa certificazione, estesa alla prognosi
delle lesioni accertate, assicurando il rispetto della riservatezza dei dati in base alle
vigenti disposizioni di legge. I fondi necessari per l'espletamento degli accertamenti
di cui al presente comma sono reperiti nell'ambito dei fondi destinati al Piano
nazionale della sicurezza stradale di cui all'articolo 32 della legge 17 maggio 1999,
n. 144.
6.Qualora dall'accertamento di cui ai commi 4 o 5 risulti un valore corrispondente
ad un tasso alcoolemico superiore a 0,5 grammi per litro (g/l), l'interessato è
considerato in stato di ebbrezza ai fini dell'applicazione delle sanzioni di cui al
comma 2.
7. In caso di rifiuto dell'accertamento di cui ai commi 3, 4 o 5 il conducente è
punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con le sanzioni di cui al comma
2. DETRAZIONE PUNTI 10
8. Con l’ordinanza con la quale viene disposta la sospensione della patente ai sensi
del comma 2, il prefetto ordina che il conducente si sottoponga a visita medica ai
sensi dell'articolo 119, comma 4, che deve avvenire nel termine di sessanta giorni.
Qualora il conducente non vi si sottoponga entro il termine fissato, il prefetto può
disporre, in via cautelare, la sospensione della patente di guida fino all'esito della
visita medica.
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9. Qualora dall'accertamento di cui ai commi 4 o 5 risulti un valore corrispondente ad un
tasso alcoolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l), ferma restando l’applicazione delle
sanzioni di cui al comma 2, il prefetto, in via cautelare, dispone la sospensione della patente
fino all'esito della visita medica di cui al comma 8.
Per le patenti rilasciate successivamente al 1º ottobre 2003 a soggetti che non siano già
titolari di altra patente di categoria B o superiore, i punti riportati nella presente tabella, per
ogni singola violazione, sono raddoppiati qualora le violazioni siano commesse entro i primi
tre anni dal rilascio.
Modalità di accertamento
Accertamento preliminare
Gli organi di polizia stradale possono sottoporre tutti
i conducenti ad accertamenti preliminari finalizzati
ad acquisire elementi per motivare l'obbligo di sottoporsi a controlli con l'etilometro. La gamma dei metodi
utilizzabili é molto ampia: la norma, infatti, consente
di effettuare test comportamentali o di utilizzare
apparecchi portatili in grado di rilevare la presenza
di alcool anche senza la possibilità di quantificarne
l'esatto valore. L'unico limite é costituito dalla circostanza che i metodi di accertamento non siano invasivi
e garantiscano la riservatezza personale. L'organo
di polizia stradale può richiedere a tutti i conducenti
di sottoporsi a questo accertamento preliminare
anche se non sono manifestati sintomi tipici o comportamenti che possano ingenerare il dubbio
dell'abuso di alcool.
Abbiamo
i valori
un pó alti?
Il conducente al quale viene richiesto di sottoporsi a
questo accertamento preliminare non può, infatti,
rifiutarsi, pena l'applicazione nei suoi confronti delle
sanzioni previste (rifiuto di sottoporsi ad accertamenti).
L'esito positivo dei test o degli accertamenti con
apparecchi portatili non costituisce fonte di prova
per l'accertamento del reato di guida in stato di
ebbrezza alcolica ma rende legittimo e doveroso un
accertamento tecnico più accurato mediante etilometro.
Accertamento in ogni caso d'incidente
In alternativa agli accertamenti preliminari, é legittimo
l'accertamento tecnico con etilometro in ogni caso
d'incidente stradale che veda coinvolto il conducente.
In questi casi, gli organi di polizia stradale hanno
facoltà di effettuare gli accertamenti anche se:
• il conducente non é rimasto ferito nel sinistro;
• la responsabilità del sinistro non sia addebitabile
a sua colpa;
Accertamento quando si abbia fondato
motivo
In alternativa alle altre situazioni sopraindicate,
l'accertamento tecnico con etilometro é sempre
possibile quando si abbia motivo di ritenere che il
conducente sia in stato di ebbrezza e cioé quando
manifesti un comportamento personale di fronte agli
agenti addetti al controllo o una condotta di guida
che possa fare nascere il sospetto che abbia abusato
nell'assunzione di bevande a base di alcool.
Accertamento mediante etilometro
In presenza dei presupposti previsti, gli organi di
polizia possono effettuare un accertamento con uno
strumento definito etilometro.
L'accertamento con etilometro, é un accertamento
sulla persona, non avente carattere invasivo.
L'apparecchio, che deve essere omologato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, non solo
visualizza i risultati dei controlli ma fornisce anche,
mediante apposita stampante, la corrispondente
prova documentale.
• considerato in stato di ebbrezza il conducente che
presenti una concentrazione alcolemica superiore a
0.5 g/l quale risultante di almeno due determinazioni
concordanti effettuate ad un intervallo di tempo di
almeno 5 minuti.
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