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Siete sicuri d`indossare la tuta adatta alle vostre esigenze?

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Siete sicuri d`indossare la tuta adatta alle vostre esigenze?
DuPont Personal Protection
Siete sicuri d’indossare la tuta
adatta alle vostre esigenze?
La scelta dell’indumento giusto: una questione vitale
DuPont è riconosciuta da tempo per la sua posizione di leader nel
campo della sicurezza industriale, dove contribuisce costantemente a
limitare gli infortuni professionali ed i problemi di salute con soluzioni
d’avanguardia. La scelta dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
idonei al lavoro da svolgere rappresenta una parte importante nella
gestione della sicurezza. Per quanto riguarda le tute di protezione dagli
agenti chimici ad uso limitato, come essere sicuri di aver scelto non solo
l’indumento giusto, ma anche il materiale corretto?
Non è sufficiente verificare che l’indumento sia munito della
marcatura CE
Allo scopo di agevolare la scelta del dispositivo di protezione dagli agenti
chimici, l’Unione Europea ha determinato sei livelli di protezione (o Tipi)
nell’ambito della Categoria III. Per poter riportare la marcatura CE, il
dispositivo deve superare con successo numerosi test di classificazione
del “Tipo” di indumento, raggiungere o superare il livello minimo richiesto
per le proprietà fisiche e chimiche del materiale ed essere correttamente
identificato ed etichettato. Inoltre, i prodotti devono essere fabbricati con
un livello di qualità costante ed il fabbricante deve disporre di un certificato
di qualità, come una norma ISO 9000, oppure sottoporre i propri impianti a
regolari ispezioni da parte di un laboratorio omologato.
Il livello di protezione può variare anche se i prodotti sono certificati
per uno stesso tipo. Sono i risultati dei test a fare la differenza.
Le marcatura CE indica che la tuta di protezione dagli agenti chimici soddisfa
alcuni requisiti minimi. Ciò non significa, tuttavia, che gli indumenti dello
stesso tipo offrono lo stesso livello di protezione. È il motivo per cui si
devono sempre consultare i risultati dei test eseguiti sul materiale con cui
è confezionato il capo.
Gli indumenti di protezione dagli agenti chimici, certificati per un determinato
“Tipo”, possono presentare proprietà molto diverse in termini di protezione,
durata e comfort. L’indicazione del tipo significa semplicemente che l’indumento
ha superato con successo uno o più test di impermeabilità eseguiti sull’intero
indumento e rispetta le classi di performance minime per i test delle proprietà
meccaniche e della barriera protettiva del materiale.
2
Le nostre soluzioni di protezione dagli agenti chimici e dai rischi biologici
Contaminazione
causata da particelle radioattive
Protezione dagli agenti chimici
Protezione dai rischi
biologici
Corpo
Corpo
Corpo
Sostanze chimiche
allo stato gassoso,
vapori
Tipo 1
EN 1073-2
EN 943-1/-2 - ET
Sostanze
chimiche
liquide
Tipo 3
Liquidi
Particelle solide, Liquidi nebulizzati
nebulizzati fibre
leggeri, spruzzi
Tipo 4
Tipo 5
limitati
Tipo 6
EN 14605 EN 14605 EN ISO 13982-1 EN 13034
EN 6529
(pagina 10)
Gamma di indumenti
Protezione
dai liquidi
contaminati
Protezione dalle
polveri contaminate
EN 14126
EN 6530
(pagina 10)
Gamma di indumenti
Gamma di indumenti
TYCHEM TK.
®
TYCHEM F2,
®
TYCHEM F Standard
®
TYCHEM C2,
TYCHEM F2,
TYCHEM F2,
TYCHEM F Standard
TYCHEM F Standard
TYCHEM C2,
TYCHEM C2, modello CHZ5
TYCHEM C Standard
TYCHEM C Standard
®
®
®
®
®
TYCHEM C Standard
®
Gamma di indumenti
®
®
®
®
Gamma
di indumenti
Gamma di indumenti
*
TYVEK Classic Plus
®
TYVEK Classic Plus
TYVEK Classic Plus
®
®
TYVEK Classic
TYVEK Classic
TYVEK Industry
TYVEK Industry
Gamma di indumenti
Gamma di indumenti
Proshield 30
Proshield Comfort 60
Proshield 10
Proshield 30
®
®
®
®
®
®
®
®
Proshield 10
®
* TYVEK offre una protezione limitata dalle polveri contaminate da agenti patogeni.
®
3
Occorre prendere in considerazione numerosi altri criteri determinanti...
Consigli per scegliere in tutta sicurezza
La sicurezza industriale ed i fattori economici svolgono un ruolo
determinante nella decisione finale relativa alla valutazione delle
qualità di una tuta da indossare per l’esecuzione di un lavoro specifico.
Barriera protettiva
È senza dubbio il criterio più importante nel processo di scelta.
Il materiale con cui è confezionata la tuta deve offrire una protezione da
tutte le sostanze pericolose alle quali può essere esposto l’operatore.
Qualità
Oltre alla qualità del materiale dell’indumento, per determinare il
livello globale di protezione è essenziale valutare anche la qualità di
fabbricazione. Durante il processo produttivo, DuPont verifica tutte
le fasi di finitura e la qualità del materiale di ciascun indumento
protettivo. L’utilizzatore deve tener presente i seguenti criteri:
impermeabilità e solidità delle cuciture, taglie, controllo qualità
applicato e garanzie fornite dal fabbricante sull’indumento.
Durata
La resistenza meccanica è una proprietà necessaria in numerose
applicazioni. Si raccomanda pertanto di testare il comportamento
del materiale quando è a contatto con superfici abrasive. Solo un
materiale intatto è in grado di offrire una barriera adeguata.
Il design è essenziale al comfort e alla protezione
Un indumento né troppo grande né troppo piccolo garantisce
all’operatore sia comfort che protezione adeguati. Gli indumenti di
misura sbagliata rischiano inoltre di strapparsi e di limitare i movimenti,
impedendo all’utilizzatore di lavorare in modo sicuro ed efficace.
4
L’esempio di TYVEK
®
 TYVEK offre una barriera protettiva contro numerose sostanze chimiche inorganiche a bassa
®
concentrazione e contro le particelle superiori a 1µm
 TYVEK è molto resistente all’abrasione e allo strappo
®
 È permeabile all’aria ed al vapore acqueo
 Estremamente leggero ed elastico, il materiale offre una notevole libertà di movimento
Per aiutarvi a scegliere l’indumento giusto, vi invitiamo a compilare il “Questionario di selezione”
disponibile sul nostro sito Internet: www.dpp-europe.com, o a contattare il Team della Techline al
+352 621 164 043.
5
Comprendere i “tipi” della marcatura CE...
Tipo 1 ET / Norma EN 943-2
Descrive i requisiti minimi per gli indumenti di protezione dagli agenti chimici destinati ai servizi di pronto intervento,
comprendenti altri componenti quali guanti e stivali che possono essere peraltro oggetto di specifiche particolari.
Tipo 1 / Norma EN 943-1
Descrive i requisiti minimi, i metodi di prova, la marcatura e le informazioni che il fabbricante mette a disposizione
per le seguenti categorie di indumenti di protezione dagli agenti chimici ad uso limitato e riutilizzabili, con o senza
sistema di ventilazione, comprendenti altri componenti quali guanti e stivali che possono essere peraltro oggetto di
specifiche particolari.
T
ipo 1: indumento di protezione dagli agenti chimici impermeabile ai gas
T
ipo 1a: indumento di protezione dagli agenti chimici impermeabile ai gas, dotato di alimentazione d’aria respirabile indipendente dall’atmosfera ambiente, ad esempio un apparecchio respiratore autonomo a circuito aperto
e ad aria compressa, indossato all’interno della tuta protettiva.
T
ipo 1b: indumento di protezione dagli agenti chimici impermeabile ai gas, dotato di alimentazione d’aria respirabile
indipendente, ad esempio un apparecchio respiratore autonomo a circuito aperto e ad aria compressa, indossato al di
fuori della tuta protettiva.
T
ipo 1c: indumento di protezione dagli agenti chimici impermeabile ai gas, dotato di un sistema di alimentazione
d’aria respirabile, in grado di fornire una pressione positiva, ad esempio una condotta d’aria.
Tipo 2 / Norma EN 943-1
Descrive i requisiti minimi, i metodi di prova, la marcatura e le informazioni che il fabbricante mette a disposizione per le
seguenti categorie di indumenti di protezione dagli agenti chimici ad uso limitato e riutilizzabili, con o senza sistema di ventilazione, comprendenti altri componenti quali guanti e stivali che possono essere peraltro oggetto di specifiche particolari.
-T
ipo 2: indumento di protezione dagli agenti chimici non impermeabile ai gas. Indumento protettivo non impermeabile ai gas, dotato di un sistema di alimentazione d’aria respirabile, in grado di fornire una pressione positiva.
Tipo 3 / Norma EN 14605
Descrive i requisiti minimi per le seguenti categorie di indumenti di protezione dagli agenti chimici ad uso limitato
e riutilizzabili:
 Indumento di protezione integrale dotato di punti di assemblaggio impermeabili ai liquidi tra le varie parti del capo
- Tipo 3: indumento impermeabile ai liquidi - e, all’occorrenza, dotato di punti di assemblaggio impermeabili ai liquidi per
unire il capo ad altri componenti quali cappuccio, guanti, stivali, visiera o equipaggiamenti di protezione delle vie respiratorie che possono essere oggetto di specifiche particolari nell’ambito di altre norme europee. Si tratta in particolare delle
tute composte da un solo pezzo o da due pezzi, dotate o meno di guanti, cappucci o visiere, calzini integrati o copristivali.
 Indumenti di protezione parziale del corpo, destinati a proteggere alcune zone precise del corpo dalla permeazione
da parte di sostanze chimiche liquide. In particolare, si tratta di camici da laboratorio, giacche, pantaloni, grembiuli,
maniche, cappucci (senza alimentazione d’aria), ecc. Visto che le protezioni parziali lasciano alcune parti del corpo
scoperte, il presente documento specifica solo le performance richieste per il materiale e le cuciture.
6
... e saperli interpretare
Tipo 4 / Norma EN 14605
Descrive i requisiti minimi per le seguenti categorie di indumenti di protezione dagli agenti chimici ad uso limitato
e riutilizzabili:
 Indumento di protezione integrale dotato di punti di assemblaggio impermeabili ai liquidi nebulizzati tra le varie parti del capo - Tipo 4: indumento impermeabile ai liquidi nebulizzati - e, all’occorrenza, dotato di punti di assemblaggio impermeabili ai liquidi nebulizzati per unire il capo ad altri componenti quali cappuccio, guanti, stivali,
visiera o equipaggiamenti di protezione delle vie respiratorie che possono essere oggetto di specifiche particolari
nell’ambito di altre norme europee. Si tratta in particolare delle tute composte da un solo pezzo o da due pezzi,
dotate o meno di guanti, cappucci o visiere, calzini integrati o copristivali.
 Indumenti di protezione parziale del corpo, destinati a proteggere alcune zone precise del corpo dalla permeazione
da parte di sostanze chimiche liquide. In particolare, si tratta di camici da laboratorio, giacche, pantaloni, grembiuli,
maniche, cappucci (senza alimentazione d’aria), ecc. Visto che le protezioni parziali lasciano alcune parti del corpo
scoperte, il presente documento specifica solo le performance richieste per il materiale e le cuciture.
Tipo 5 / Norma EN ISO 13982-1
Descrive i requisiti minimi per gli indumenti di protezione dagli agenti chimici resistenti alla penetrazione di particelle
solide in sospensione nell’aria - Tipo 5: si tratta di indumenti di protezione totale, vale a dire che coprono il busto, le
braccia e le gambe, come le tute composte da un solo pezzo o da due pezzi, dotate o meno di protezione per i piedi,
cappucci e visiere. I componenti quali cappucci, guanti, stivali, visiere o dispositivi di protezione delle vie respiratorie
possono essere oggetto di specifiche particolari nell’ambito di altre norme europee.
Tipo 6 / Norma EN ISO 13034
Descrive i requisiti minimi per gli indumenti di protezione dagli agenti chimici a performance limitata, ad uso limitato
o riutilizzabili. I capi protettivi a performance limitata sono destinati alle applicazioni che comportano un’eventuale
esposizione a leggere nebulizzazioni, liquidi nebulizzati o spruzzi limitati a bassa pressione, che non richiedono alcuna
barriera assoluta contro la permeazione da parte dei liquidi (a livello molecolare).
Questa norma copre sia gli indumenti di protezione dagli agenti chimici – Tipo 6 – che i capi di protezione parziale del
corpo (Tipo PB [6]).
Gli indumenti di protezione dagli agenti chimici (Tipo 6) coprono e proteggono almeno il busto e gli arti, come ad esempio
le tute composte da un solo pezzo o da due pezzi, dotate o meno di cappuccio, calzini integrati o copristivali. Questa norma
stabilisce i requisiti minimi per i punti d’assemblaggio che uniscono le varie parti delle tute di Tipo 6, mediante un test di
nebulizzazione sull’intero capo, secondo una variante della norma EN 468:1994, come descritto al punto 5.2.
Allo stesso modo, i capi di protezione parziale del corpo a performance limitata analoghi (Tipo PB [6]) coprono e proteggono solo alcune zone del corpo (camici da laboratorio, grembiuli, maniche, ecc) e non hanno subito i test a cui è
sottoposto l’indumento intero.
 L a marcatura CE indica che l’indumento di protezione dagli agenti chimici soddisfa alcuni requisiti minimi.
Ciò non significa che le tute dello stesso tipo offrano lo stesso livello di protezione. È il motivo per cui
occorre sempre consultare i risultati dei test eseguiti sul materiale con cui è confezionato l’indumento.
7
Zoom sui vari tipi di test
Test obbligatori delle proprietà meccaniche dei materiali
Metodo di prova
Descrizione
Norma
Resistenza
all’abrasione
Descrive il metodo di prova per valutare la resistenza all’abrasione, eseguito
con un apposito apparecchio. Norma di riferimento in materia di abrasione per
le norme e specifiche relative agli indumenti protettivi. Descrive il trattamento
abrasivo preliminare dei materiali i cui campioni sono in seguito utilizzati per
valutare le proprietà di protezione ancora presenti dopo il test.
EN 530
metodo 2
Resistenza
alla flessione
Descrive un metodo che valuta la resistenza alle flessioni ripetute dei materiali
muniti di rivestimento.
ISO 7854
metodo B
Resistenza alla
trazione
Descrive una procedura per determinare l’allungamento dei materiali tessili fino
al punto in cui la forza è massima, con un test realizzato su strisce.
EN ISO
13934-1
Resistenza alla
perforazione
Descrive il metodo di prova che valuta la resistenza alla perforazione degli indumenti protettivi o dei materiali utilizzati per la loro confezione. La resistenza
alla perforazione è espressa come la forza massima necessaria per inserire una
punta a una data velocità attraverso i campioni.
EN 863
Resistenza
all’accensione
Descrive i metodi per eseguire i test alla fiamma a cui devono essere sottoposti
i dispositivi respiratori conformemente alla norma EN 14325 relativa ai materiali
con cui sono confezionati gli indumenti di protezione dagli agenti chimici.
EN ISO
13274-4
metodo 3
Solidità delle
cuciture*
Descrive i metodi che consentono di stabilire la resistenza massima delle cuciture
rinforzate quando la forza è applicata perpendicolarmente alla cucitura. Si tratta del
metodo di prova tramite strappo.
EN ISO
13935-2
* eseguito sui capi
Vista di fronte
TYVEK
Pellicola microporosa
®
8
Un caso pratico...
Esempio: performance dei materiali con un impatto sui livelli di protezione
I test meccanici e relativi alla barriera protettiva si
esprimono in termini di “classi” di performance.
Questo sistema di classificazione consente di distinguere tra le proprietà della barriera e la resistenza
meccanica delle tute che portano la stessa valutazione di “tipo”. Per ogni valutazione di “tipo” sono
definiti alcuni requisiti minimi.

Conclusione
È possibile che l’attività svolta e il rischio di esposizione richiedano più del livello minimo. Possono
anche esistere enormi differenze nelle condizioni di lavoro.
Prendiamo ad esempio il fattore della durata. Se l’utilizzatore entra a contatto con superfici taglienti
o abrasive, alcuni materiali, compresi quelli con uno strato sottile di barriera microporosa, possono
erodersi o strapparsi così rapidamente che la protezione può essere totalmente o parzialmente
distrutta in un intervallo di tempo relativamente breve. I test sulla barriera CE sono effettuati solo su
capi nuovi. Pertanto, non è possibile determinare come la barriera si comporterà necessariamente una
volta indossato il capo per alcune ore (o talvolta per un periodo meno lungo).
Un capo di protezione deve essere efficace dal momento in cui ci si veste fino al momento in cui lo si toglie.
Test: Attrito della tuta a terra
TYVEK
Pellicola microporosa
 Nessun deterioramento
 Barriera intatta
 Deterioramento
 Barriera distrutta
®
9
Zoom sui vari tipi di test
Test obbligatori delle proprietà della barriera protettiva dei materiali
Metodo di prova
Descrizione
Norma
Resistenza alla
permeazione
Descrive i metodi di prova in laboratorio che permettono di determinare la resistenza dei materiali utilizzati per la fabbricazione degli indumenti protettivi alla
permeazione delle sostanze chimiche liquide o allo stato gassoso, in situazioni
di contatto continuo o intermittente.
EN ISO 6529
Resistenza alla
penetrazione e
repellenza
Descrive un metodo di prova che misura gli indici di penetrazione, assorbimento
e repellenza dei materiali per gli indumenti protettivi esposti a sostanze chimiche
liquide, per la maggior parte poco volatili. Questo metodo valuta due livelli di performance dei materiali per soddisfare i requisiti potenziali di protezione da:
a) il deposito sulla superficie del materiale di liquidi nebulizzati ad una pressione minima, fino alla coalescenza o formazione di goccioline;
b) la contaminazione da parte di spruzzi unici limitati o un getto a bassa pressione, che lascia sufficiente tempo all’operatore per togliere il capo o adottare le
misure necessarie per proteggersi da qualsiasi rischio indotto da una sostanza
chimica presente sul capo protettivo. Un altro caso è quello di una pressione
applicata su sostanze contaminanti liquide sul materiale del capo a causa dei
movimenti naturali dell’utilizzatore (flessione di zone contaminate del capo a livello delle braccia, ginocchia o spalle) e di un contatto con superfici contaminate
(ad esempio, il fatto di camminare su foglie che sono state nebulizzate).
EN ISO 6530
Esempio: l’acido solforico
È praticamente impossibile formulare raccomandazioni per la scelta di un indumento protettivo in
caso di utilizzo di acido solforico. Questa sostanza,
infatti, è utilizzata in concentrazioni molto varie e
sono possibili altresì diversi livelli d’esposizione.
Per basse concentrazioni (inferiori al 20%) e pressioni limitate (inferiori a 0,12 bar), TYVEK Classic
costituisce una barriera protettiva adeguata. Per le
soluzioni di acido solforico concentrate che possono entrare a contatto con la tuta protettiva a una
pressione di 2 bar circa, TYCHEM C offre una protezione idonea. Per le soluzioni di acido solforico molto concentrate che possono contenere biossido di
solfuro libero allo stato gassoso, utilizzato ad una
maggiore pressione, TYCHEM F offre la soluzione
protettiva ideale.
®
®
®

Conclusione:
Per scegliere l’indumento protettivo giusto, devono essere presi in considerazione numerosi fattori,
in particolare: lo stato della sostanza, la sua concentrazione, la sua temperatura, nonché la pressione.
10
Test facoltativi
Metodo di prova
Descrizione
Norma
Resistenza alla
flessione a bassa
temperatura
Descrive un metodo che valuta la resistenza dei materiali muniti di un
rivestimento ai danni causati da flessioni ripetute.
ISO 7854
metodo B
Proprietà elettrostatiche
Descrive i requisiti per i capi protettivi in grado di dissipare le cariche elettrostatiche e che permettono di evitare scariche che provocano incendi.
È possibile che tali requisiti non siano sufficienti nelle atmosfere infiammabili,
ricche di ossigeno. La norma non è applicabile alla protezione dalle tensioni
di corrente.
EN 1149-1:
2006
prEN 1149-5:
2005
Protezione dagli agenti
patogeni infettivi
Descrive i requisiti e metodi di prova per gli indumenti protettivi riutilizzabili
ed ad uso limitato, destinati a proteggere dagli agenti patogeni infettivi.
EN 14126
Resistenza alla
penetrazione di agenti
patogeni trasmessi dal
sangue, con batteriofago
Phi-X174 come
dispositivo di prova
Descrive un metodo di prova in laboratorio che valuta la resistenza dei
materiali con cui sono confezionati gli indumenti protettivi alla penetrazione di agenti patogeni trasmessi dal sangue; il test è realizzato con un
microbo di sostituzione, in condizioni di contatto continuo con il liquido.
I risultati (positivi o negativi) si fondano sul rilevamento di una penetrazione virale ad una pressione idrostatica specifica.
ISO/DIS
16604
Resistenza alla
penetrazione di agenti
patogeni provocata da
un contatto meccanico
con sostanze contenenti
liquidi contaminati
Descrive un metodo di prova in laboratorio che valuta la resistenza nel tempo dei materiali con cui sono confezionati gli indumenti protettivi alla penetrazione di una sospensione batterica secca. Il metodo di prova si fonda su
un contatto meccanico per stabilire se i batteri possono essere estratti dal
materiale secco d’origine e trasportati attraverso il materiale con cui è confezionato il capo in seguito a una leggera umidificazione dell’altro lato.
EN 14126
allegato A
Resistenza alla
penetrazione di
liquidi nebulizzati
biologicamente
contaminati
Descrive un metodo di prova in laboratorio che valuta la resistenza dei materiali con cui sono confezionati gli indumenti protettivi alla penetrazione di
liquidi nebulizzati contaminati. Questo metodo di prova espone i campioni
dei materiali a un batterio specifico in sospensione in un liquido nebulizzato, secondo un insieme di condizioni specifiche.
Questo metodo non è sempre efficace per la valutazione dei materiali con
cui sono confezionati i capi protettivi che comportano fodere interne spesse
che assorbono facilmente il liquido di prova.
ISO/DIS
22611
Resistenza alla penetrazione di polveri biologicamente contaminate
Questo metodo di prova permette di valutare la resistenza alla penetrazione di particelle che trasportano batteri attraverso il materiale protettivo.
ISO/DIS
22612
11
DuPont Personal Protection
DuPont al vostro servizio
Avete domande sui prodotti di DuPont Personal Protection?
Vi invitiamo a contattare il rappresentante commerciale della vostra area.
Silvio Tonus
Territory Manager Italia, Grecia, Francia
Telefono: +41 22 717 58 38
Cellulare: +41 79 248 08 00
E-mail: [email protected]
-ILANO
)TALIA
Pascal Scaramuzzino
Country Sales Manager
TYVEK , TYCHEM
Cellulare: +39 334 64 77 965
E-mail: [email protected]
®
®
Isabella Sforzini
Sales representative
TYVEK , TYCHEM
Cellulare: +39 335 584 1221
E-mail: [email protected]
®
2OMA
®
Paolo Ruzittu
Consultant
Cellulare: +39 329 6915510
e-mail: [email protected]
0ALERMO
Le informazioni fornite nel presente documento corrispondono allo stato
attuale delle nostre conoscenze.
Tuttavia, le specifiche sono soggette a modifica. Per ottenere informazioni più
recenti, vi invitiamo a consultare il nostro sito Internet al seguente indirizzo:
www.dpp-europe.com
DuPont Personal Protection
DuPont de Nemours (Luxembourg) S.à r.l.
L-2984 Luxembourg
Tel.: +800 3666 6666 (chiamata internazionale gratuita)
Fax: +352 3666 5071
E-mail: [email protected]
Il nostro distributore:
Techline
Tel.: +352 621 164 043
Fax: +352 3666 5071
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