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dibuon grado Il Brandy spagnolo

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dibuon grado Il Brandy spagnolo
di buon grado
Piero Valdiserra
Il Brandy spagnolo
embra che l’arte della distillazione sia stata introdotta in
Spagna dagli arabi, durante
la loro dominazione negli ultimi secoli del primo millennio. Tracce documentali attestano che nel Medioevo, nelle città di Granada, Cordova, Siviglia e Jerez, i mori distillavano nei loro alambicchi diversi tipi
di prodotti alcolici. Così come lo conosciamo oggi, il brandy spagnolo
nacque però nel 1874, quando Pedro Domecq Lustau decise di distillare il contenuto di alcune botti di
sherry invecchiato: nacque così il
Fundador. In quel periodo le aree di
Cognac e Armagnac erano infestate
dalla fillossera, l’insetto che distrusse le viti in gran parte dell’Europa e
che in Spagna giunse solo nel 1890.
La produzione del nuovo tipo di distillato spagnolo ebbe quindi un rapido sviluppo, dato l’eccezionale e
repentino incremento della domanda internazionale.
Oggi la maggior parte del brandy
spagnolo (90%) è prodotto nella zona di Jerez de la Frontera, sulla costa atlantica della Spagna del sud,
mentre il restante 10% proviene dal
Penedès, in Catalogna, nelle vicinanze di Barcellona. La principale
differenza tra il brandy spagnolo,
pieno, sontuoso e dolce, e tutti gli
altri brandy è dovuta al fatto che solo nella penisola iberica la qualità
dei vini utilizzati per la distillazione
è eccellente di per sé, non eccedendo in acidità.
La varietà ampelografica più usata
per la produzione del brandy è l’airen, a bacca bianca, mentre le uve
S
Piero Valdiserra è
direttore marketing
e relazioni esterne
di uno dei maggiori
gruppi italiani operanti nel beverage
alcolico. È anche
sommelier, nonché
fondatore e presidente del club enogastronomico bolognese Gaudio.
60 䡵 DIRIGENTE 10|2007
bobal, abente e cencibel sono rosse. Le zone di produzione delle uve
sono la Mancia, l’Estremadura e i
dintorni di Barcellona.
Gran parte della distillazione viene
fatta nelle zone in cui si trovano i vigneti, e i distillati vengono poi trasportati a Jerez per essere invecchiati in fusti usati in precedenza
per la maturazione del vino sherry.
Il sistema di invecchiamento è di tipo solera, simile cioè a quello impiegato per lo sherry. Una solera è
una serie di botti, ognuna delle
quali contiene del distillato un po’
più vecchio di quella accanto.
Quando il brandy viene prelevato
dall’ultima botte (viene estratto al
massimo un terzo del volume),
questa viene riempita con del
brandy preso dalla botte seguente
nella linea, ripetendo il processo su
tutta la linea fino alla prima botte,
dove sarà aggiunto brandy appena
distillato. Questo sistema dinamico
di passaggio del brandy attraverso
una serie di botti miscela assieme
una grande varietà di annate, e produce un’accelerazione del processo di maturazione.
Per distillare il brandy spagnolo si
possono utilizzare metodi continui
o discontinui, e si ottengono acquaviti dal titolo alcolico molto differente. Il consorzio di tutela (Consejo Regulador) classifica il brandy
di Jerez in tre categorie:
䡵 Solera: di colore chiaro, giovane
ed esuberante, invecchiato per
almeno sei mesi;
䡵 Solera Reserva: di colore ambrato, più scuro rispetto al Solera, ha riflessi aranciati, e al palato è leggermente più dolce,
con un retrogusto più prolungato; il suo invecchiamento è di almeno un anno;
䡵 Solera Gran Reserva: di colore
mogano, con un bouquet che risulta caldo e morbido sul palato e con un prolungato retrogusto vellutato; il suo invecchiamento è di almeno tre anni.
Il brandy catalano del Penedès ha
invece caratteristiche più simili ai
distillati francesi, a causa delle differenti condizioni climatiche della
regione, delle diverse qualità di uve
utilizzate e del procedimento statico di invecchiamento.
Il brandy spagnolo viene esportato
in oltre 70 Paesi del mondo. L’Italia è uno dei mercati più grandi e
più sofisticati: il nostro Paese infatti è il terzo consumatore a livello
mondiale nella categoria di maggior pregio, il Solera Gran Reserva,
ed è il quarto nella categoria Solera Reserva.
Come degustare questo affascinante distillato? Preferibilmente liscio, a temperatura ambiente, nel
tradizionale ballon o nel più moderno bicchiere a tulipano. Accostatelo a un morbido sigaro dominicano,
o a qualche scaglia di cioccolato
fondente artigianale di alta qualità;
oppure concedetevelo come suggestivo bicchiere da meditazione,
centellinandone i profumi barocchi
e i lunghissimi sentori dolci.
I marchi fra cui potete scegliere sono autentici “Grandi di Spagna”:
Lepanto, Carlos I, Cardenal Mendoza, Gran Duque d’Alba.
CONCERTO STRAORDINARIO
TEATRO ALLA SCALA
per la celebrazione del 60° di attività
LUNEDÌ 4 FEBBRAIO 2008 - ORE 20
ALEXANDER LONQUICH
Direttore e solista al pianoforte
ORCHESTRA FILARMONICA DELLA SCALA
PROGRAMMA
PRIMA PARTE
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Concerto per pianoforte e orchestra n. 12
in La maggiore K 414
SERGEJ PROKOF’EV
Sinfonia Classica
SECONDA PARTE
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Concerto per pianoforte e orchestra n. 4
Per informazioni e prenotazioni
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
Sezione Provinciale di Milano
Via Venezian, 1 - 20133 Milano - Tel 022662771
[email protected] - www.legatumori.mi.it
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