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Volete andarvene anche voi

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Volete andarvene anche voi
Primo Piano
Ventunesima domenica
del tempo ordinario
meravigliosa novità della pedagogia della
fede evangelica: senza nessun commento
alle parole di Pietro, “Gesù riprese: ‘Non sono io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno
di voi è un diavolo!’
Parlava di Giuda. Figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava
per tradirlo, ed era
uno dei Dodici.” E’ bella la dichiarazione di
Pietro che sembra
aver compreso il valore delle parole di Gesù! Ma seguirà veramente Gesù fino alla
fine? E’ l’evangelista,
non Gesù, che fa il nome di Giuda “che stava
per tradirlo” sottolineando che “era uno dei Dodici”. Per comprendere in modo più preciso il
messaggio del Vangelo e per lasciarci educare
in modo più adeguato dalla sua pedagogia, dobbiamo cogliere la ricca ed articolata unità di
tutto il cap.6 di Giovanni. Si tratta di una delle
diverse pagine nelle quali l’evangelista mette
in atto una vera strategia di apprendistato, di
progressiva iniziazione, attraverso la quale
vuole far entrare il suo lettore (oggi, noi) nel
mondo dei valori che intende presentargli: è la
“strategia del credere” con cui il lettore credente viene coinvolto e condotto a passare da una
convinzione elementare alla fede tipicamente
giovannea. Che la fede in Gesù sia al centro
dell’attenzione del cap.6 di Giovanni è evidente:
“Questa è l’opera di Dio: che crediate in Colui
che egli ha mandato” (v.29). E la fede in lui è la
grande novità che segna il passaggio dall’accoglienza della Legge come dono di Dio che rivela
al suo popolo la strada da percorrere, all’abbandono in lui, alla relazione di amore con lui che
fa rinascere e trasforma la vita. “Io sono il pane
della vita… Io sono il pane vivo disceso dal cielo…: se uno mangia di questo pane vivrà in
eterno…”: la fede non è l’adesione ad un’idea o
a principi etici ma è l’incontro con una persona,
con la persona di Gesù-l’amore incarnato di
Dio. “Se il mondo antico aveva sognato che, in
fondo, vero cibo dell’uomo – ciò di cui l’uomo vive – fosse il Logos, la sapienza eterna, adesso
questo Logos è diventato veramente per noi nutrimento, cioè amore” (Deus caritas est 13). “La
mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda…”: la fede giovannea raggiunge la sua
pienezza nella concretezza dell’eucaristia.
“L’eucaristia ci attira nell’atto oblativo di Gesù.
Noi non riceviamo soltanto in modo statico il
Logos incarnato, ma veniamo coinvolti nella dinamica della sua donazione” (id.). “E’ il Padre
mio che vi dà il pane del cielo, quello vero…Come il Padre che ha la vita, ha mandato me e io
vivo per il Padre, così anche colui che mangia
me vivrà per me”: la fede è l’accoglienza dell’infinita ricchezza dell’amore del Padre che si incarna nella fragilità dell’umanità di Gesù e che
dalla sua carne donata, segno visibile dell’Amore toccabile, mangiabile, passa alla nostra carne, perché pure la nostra fragilità viva dell’amore del Padre. Tutto è amore: credere e conoscere l’amore è la fede di Giovanni.
Solo amore del Padre che attraverso la carne
del Figlio diventa la nostra carne: “Nessuno
può venire a me, se non gli è concesso dal Padre…Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo…”.
Il cap.6 di Giovanni è una iniziazione alla fede
giovannea, non una astratta teologia: per questo propone un cammino esperienziale nel quale il lettore (oggi, noi) si trova personalmente
Volete andarvene
anche voi ?
ella domenica XXI del tempo ordinario concludiamo la lettura del
lungo cap. 6 del Vangelo di Giovanni. Anche a noi, lettori attuali, Gesù pone la domanda diretta e provocatoria rivolta ai Dodici quando “molti dei suoi discepoli
tornarono indietro e non andavano più con lui”:
“Volete andarvene anche voi?”. E noi siamo
portati a fare nostra, con lo stesso entusiasmo,
la risposta ricca di Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo
di Dio”. Potremmo ritenerci soddisfatti per aver
dato a Gesù la nostra adesione di fede, così bella, così teologicamente densa e precisa, perché
noi siamo rimasti con lui e non ci siamo allontanati come gli altri…In realtà, il cap.6 di Giovanni non termina con il v.69, come fa la Liturgia, ma aggiunge due versetti che ci riportano
alla realtà complessa nella quale si realizza la
N
Orari delle Messe
Prefestive:
16.00: Clinica Città di Pavia.
16.30: S. Paolo (Dosso Verde).
17.00: S. Maria delle Grazie, S. Teodoro, S. Giovanni Domnarum,
S. Pietro, Spirito Santo, Mirabello.
17.30: San Giovanni Domnarum, Crocifisso, S. Michele,
S. Gervasio, Sacra Famiglia, SS. Salvatore, S. Lanfranco, Torre d'Isola,
S. Genesio, Clinica Maugeri (via Ferrata).
18.00: S.Francesco, Carmine, S. Luca, S. Luigi Orione, Borgo, S.
Alessandro, S. Carlo, S. Maria di Caravaggio, Scala.
18.30: S.Pietro in Ciel d'Oro, Cappella Sacro Cuore, Canepanova.
19.15: Policlinico.
21.00: S.Francesco.
Festive:
7.30: Canossiane (c.so Garibaldi).
7.45: Casottole.
8.00: S. Gervasio, S. Lanfranco,
S. Maria delle Grazie, S. Carlo, S. Maria di Caravaggio.
8.15: Spirito Santo.
8.30: Carmine, Sacra Famiglia, S.Alessandro, Crocifisso,
Borgo, S. Luigi Orione, Clinica Neuro.
9.00: Carceri, Massaua di Torre d'Isola, S. Primo,
S. Pietro in Ciel d'Oro, S. Michele, Mirabello.
9.15: Cappella Sacro Cuore
9.30: S.Francesco, S. Genesio, S.Maria di Lourdes, S.Lazzaro,
Suore via Capsoni, Clinica Maugeri (via Ferrata)
S. Giovanni Domnarum messa secondo il rito di Pio V.
9.45: Spirito Santo, S. Giuseppe.
10.00: Cimitero, S.Maria di Caravaggio, S. Alessandro, S. Carlo,
Policlinico, S. Luigi Orione, Pertusati,
S. Margherita. S. Maria delle Grazie, Ca' della Terra.
10.30: S. Michele, Carmine, SS. Salvatore, Crocifisso, Mirabello,
Torre d'Isola.
11.00: S.Teodoro, S. Francesco, Sacra Famiglia, S. Primo, Borgo,
S. Gervasio, S. Lanfranco, S. Pietro, S. Maria della Scala,
Fossarmato, S. Pietro in Ciel d'Oro, S. Genesio.
11.15: Spirito Santo, S. Luigi Orione.
11.30: S. Maria di Caravaggio, S. Alessandro,
Canepanova, Policlinico.
12.00: Carmine.
17.00: San Giovanni Domnarum, S.Pietro, Spirito Santo,
S. Maria delle Grazie.
17.30: S. Michele, S. Gervasio, Crocifisso, SS. Salvatore
Sacra Famiglia, S. Lanfranco, S.Genesio.
18.00: S. Francesco, Carmine, S. Luca, Borgo,
S. Maria di Caravaggio, S. Alessandro, S. Carlo,
S. Luigi Orione, S. Teodoro.
18.30: S. Pietro in Ciel d'Oro, Canepanova.
19.00: S. Michele, Cappella Sacro Cuore.
19.15: Policlinico.
20.30: S. Gervasio.
21.00: Carmine.
implicato. Non è possibile leggere, interpretare
il discorso di Gesù estraendolo dalla narrazione
in cui è inserito e nella quale l’evangelista mette in atto le tre procedure che lo caratterizzano
per condurre il lettore al nucleo della fede: il
malinteso, l’ironia, la simbolica. Il Vangelo di
Giovanni, ritenuto dai Padri della Chiesa “spirituale”, è in realtà pienamente “carnale”: è la
carne di Gesù il luogo nel quale il Logos si fa
storia e nella carne risplende la gloria.
Gesù è il soggetto vero di tutta la narrazione: il
linguaggio evangelico si apre gradualmente ad
una dimensione più profonda della realtà, quella “vera”, quella simbolica, quella alla quale ha
accesso solo Gesù, il Logos incarnato, e coloro
ai quali, mediante la fede in lui, è rivelata: il
pane dona la vita, ma cos’è la vita? E cos’è il
pane? : la Legge, Gesù. E chi dona il Pane, la
Vita, Gesù? Il Padre che è infinito Amore. Così
la fede è questo cammino che chi incontra Gesù intraprende, dentro la carne, oltre la carne,
un passo sempre oltre, per scoprire che tutto
ha senso, scoprire la Vita, l’Amore, Dio.
Il cap. 6 di Giovanni, in modo narrativo, introduce nel cammino della fede. Il lettore (oggi,
noi) tra l’inizio e la fine del racconto, è testimone di un dupplice progresso che riguarda l’identità di Gesù e la natura della fede: dal “profeta”
(v.14) al “Santo di Dio” (v.69); da una fede fondata sul segno (v.2.24) a quella fondata sulle
sue parole (v.68). Gesù è il solo personaggio
presente a tutte le scene: tutti gli altri esistono
solo per la relazione che stabiliscono con lui.
Tutto comincia con la riunione di una moltitudine entusiasta (5000 uomini) e si conclude con
una delusa dispersione e con la focalizzazione
sulla situazione di una sola persona, decisamente ostile (molti discepoli si ritirano e uno lo
sta per tradire).
Il racconto si svolge narrando le diverse scene e
i diversi incontri e dialoghi di Gesù con la folla,
con i discepoli, con i Giudei, con i Dodici (Pietro
e Giuda): pur nella varietà degli elementi, il
racconto è fortemente unificato. Gesù in funzione delle diverse reazioni, mantiene sempre una
giusta distanza: si allontana quando vogliono
farlo re e si accosta alla barca quando il mare
si è calmato; si lascia raggiungere dalla folla
che lo cerca, ma provoca la decisione di fede dei
Dodici… Ciò che raffinatamente Giovanni delinea nello scorrere delle scene e delle diverse
reazioni, è il cammino di iniziazione alla fede.
Una attenta lettura impedisce di separare le
diverse scene che si succedono e di isolare ermeticamente i diversi ruoli: fede ed incredulità
esistono, si confrontano, si combattono ma nessuna categoria può pretendere di avere il monopolio di una o dell’altra. La frontiera tra la
luce e la tenebra passa nel cuore di ciascuno: il
vangelo è sempre destabilizzante, impedendo
al suo lettore ogni giudizio sugli altri e su di sé,
non concedendogli alcuna possibilità di identificazione securizzante o confortante. L’adesione
a Gesù non è semplicistica: è inaccessibile per
colui al quale non è donata (v.65). Il Vangelo
non cerca e non permette al suo lettore (oggi a
noi) di collocarsi su una scala teorica della fede: vuole condurlo, di tappa in tappa e attraverso le sue molteplici resistenze, alla presa di
coscienza dell’unica cosa che conta cioè che
egli, in un momento o nell’altro della propria
esitenza è, come Giuda, colui che può tradire
Gesù. Tuttavia egli, come Giuda, ha la certezza
di essere scelto ed amato da lui: questa è la fede, credere e conoscere l’Amore nella nostra
fragile ed accolta umanità.
Gianfranco Poma
Il messaggio di monsignor Giovanni Giudici
per la chiusura del Ramadan
Monsignor Giovanni Giudici ha inviato un messaggio alla “Guida spirituale della Comunità musulmana di Pavia” in occasione della recente chiusura del Ramadan. Ecco, di seguito, il testo del messaggio del Vescovo
Come Vescovo di questa Comunità ecclesiale pavese, voglio esprimere a nome mio e della
comunità sentimenti di vicinanza e di presenza alla Comunità musulmana pavese, in occasione della chiusura del mese sacro del Ramadan 2012. Sappiamo che avete celebrato la discesa celeste del Libro sacro del Corano, applicandovi ad una lettura più intensa e pia della Parola di Dio e che avete offerto a Dio il sacrificio del vostro digiuno quotidiano.
Grati della Vostra testimonianza, ci sentiamo in comunione di preghiera e di fede.
Con stima
Giovanni Giudici, Vescovo di Pavia
Reg. Trib. di Pavia n. 13 del 23.3.1950 - Sped. in abb. post.
Pubblicità max. 50% - Reg. DCSP/1/1/TX/5681/102/88/BU
ALESSANDRO REPOSSI Direttore Responsabile
[email protected]
• Redazione: Via Menocchio, 4
Tel. 0382.24736 - Fax 0382.301284
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dell’Unione
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Nei giorni feriali (escluso il sabato)
dalle 8 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30
Venerdì, 24 agosto 2012
3
Agenda del Vescovo
Venerdì 24 agosto
18.30 - Messa con l’apertura dell’Arca di
Sant’Agostino a San Pietro in Ciel d’Oro
Sabato 25 agosto
Mattino - udienze
Martedì 28 agosto
9.00 - Messa a San Pietro in Ciel d’Oro
in occasione della solennità
di Sant’Agostino
Pomeriggio - udienze
18.30 - Partecipazione al Pontificale
di Sant’Agostino presieduto dal Card.
Scola a San Pietro in Ciel d’Oro
Mercoledì 29 agosto
Sabato 1 settembre
Vescovo assente
Domenica 2 settembre
10.30 - Celebrazione dell’Eucaristia
a Spessa Po
Azione Cattolica,
esercizi spirituali
per gli adulti
Da lunedì 27 a venerdì 31 agosto si terranno gli esercizi spirituali per il settore adulti
dell’Azione Cattolica di Pavia. L’appuntamento è in programma a Pasturo (Lecco) alla “Casa Raggio di Sole – Suore Preziosissimo Sangue” (telefono 0341/955209; referente suor Sabrina). E’ una struttura posta a
circa 650 metri di altitudine, con camere
singole e doppie. Il costo complessivo sarà di
250 euro per ogni partecipante, compreso il
viaggio in pullman. La partenza è fissata
per lunedì 27 agosto, alle 9, dalla stazione
ferroviaria di Pavia, e alle 9.30 da Binasco.
La partenza per il ritorno, da Pasturo (Lecco), è prevista alle 16.30/17 di venerdì 31
agosto, con arrivo previsto a Pavia attorno
alle 19. Il relatore degli incontri sarà don
Michele Mosa, della parrocchia della Sacra
Famiglia. Per informazioni e prenotazioni
rivolgersi ad Adriana Barberini
(0382/465267).
Acli, incontro sul
Concilio Vaticano II
L’Acli propone un nuovo momento di approfondimento alla casa alpina di Motta di
Campodolcino (Sondrio). Dal 25 al 29 agosto
verrà affrontato il tema “Alla sorgente del
Concilio Vaticano II cinquant’anni dopo”.
Per informazioni rivolgersi ad Acli Lombardia (via Bernardino Luini 5, Milano; tel.
02/86995618; [email protected]).
“3 giorni chierichetti!!”
La Diocesi di Pavia e il Seminario propongono l’appuntamento con “3 giorni chierichetti!!!”: un’esperienza di condivisione, gioco e
amicizia con i ministranti della Diocesi per
scoprire sempre più la bellezza di servire il
Signore Gesù. L’iniziativa si svolgerà dal 3
al 5 settembre ad Alassio, all’Istituto salesiano “Madonna degli Angeli”. L’ostello della gioventù dei salesiani ad Alassio è dotato
di camerette per 6-8 persone, spiaggia privata, campi da gioco, chiesa e auditorium.
La partenza è prevista lunedì 3 settembre,
alle 10, da viale Matteotti a Pavia; il rientro
avverrà mercoledì 5 settembre alle 18.
Ordo Virginum, incontro
nazionale in Sicilia
“Ordo Virginum, annuncio di carità”. E’ il
titolo dell’incontro nazionale delle sezioni
dell’Ordo Virginum presenti nelle diocesi
italiane, in programma dal 25 al 29 agosto a
Mazara del Vallo (Trapani). L’Ordo Virginum della diocesi di Pavia sarà rappresentato da Rosella Bressani. I momenti più significativi dell’incontro di Mazara del Vallo
saranno la relazione della dottoressa Valeria Trapani (domenica 26 agosto) sul tema
“Il sacerdozio regale e la liturgia di consacrazione delle vergini”, la testimonianza sull’interculturalità di Papas Jani Pecoraro
(parroco della Cattedrale di Piana degli Albanesi), l’intervento del professor Tony Caronna (lunedì 27 agosto) dal titolo “L’uomo
come luogo del “darsi” di Gesù Cristo: i “tria
munera” nella riflessione biblica”, e la tavola rotonda di martedì 28 agosto sul tema
“Ordo Virginum, annuncio di carità” nel corso della quale porteranno le loro testimonianze le rappresentanti delle diocesi di Pavia, Nicosia, Piazza Armerina, Sorrento e
Castellammare di Stabia. La sera di lunedì
27 agosto monsignor Salvatore Di Cristina,
arcivescovo di Monreale, presiederà la celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Mazara del Vallo.
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