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“Galina grisa” fa buon brodo
RUBRICA Vita di montagna Vita di montagna Alcuni degli allevatori che hanno ripreso l’allevamento della “grisa” 6 mila, perché è nel nostro interesse pensare al benessere animale». C'è anche chi acquista i grigi ruspanti per inserirli nel pollaio. E non mancano, a tal proposito, racconti sin- “Galina grisa” fa buon brodo Erbezzo, un bambino ci ha chiesto quanto costasse una gallina. Ha raccolto tutte le monete che aveva nella cessaria, ed è tornato a casa con la sua grisa della Lessinia». La Ricetta Gallina grisa in umido con polenta Razza autoctona in via di estinzione, è stata salvata da tre giovani allevatori. Nelle colline tra Mezzane e Castagnè, gestiscono un allevamento da 2 mila esemplari dal curioso piumaggio. di Marta Bicego montane a est del Garda: razza considerata a lento accrescimento e destinata a scomparire, senza l'intuizione 48 Giornalepantheon giugno 2013 dei tre giovani allevatori. Dall'estinzione al pollaio. Pioniere del gruppo è stato, sette anni fa, Federico Corsi di Mezzane che, con il supporto dell'associazione Antica Terra Gentile, ha iniziato a mettere insieme i primi esemplari dal piumaggio color antracite. I riproduttori destinati a salvare la specie li ha recuperati tra Germania, Brindisi e Perugia. È grazie a loro se oggi, nelle colline tra Mezzane e Castagnè, è presente l'allevamento di galline grise più numeroso del veronese. Quattro anni fa, alle braccia di Federico, si sono aggiunte quelle degli amici Enrico Cassini di Illasi ed Enrico Morando di Verona. Insieme hanno fondato l'azienda agricola Le Bellette, dedita ad allevare la “grisa della Lessinia”, con marchio di qualità depositato alla Camera di Il vero ruspante. Un bell'impegno da conciliare con la professione che ognuno di loro ha, in tutt'altro settore: Federico Corsi lavora nell'edilizia, Enrico Morando è architetto, Enrico Cassini si occupa della vendita di li tradizionali quali mais, frumento, risetta, soia, orzo. «Non somministriamo antibiotici, ma prodotti di e faine, nella sistemazione del ca- e «cerchiamo di non superare mai la presenza di 2 mila esemplari, sebbene il capannone ne potrebbe ospitare dall'altitudine ideale per allevare questa razza» ci tengono a precisare. Fortunatamente, sottolinea Federico, «il prodotto piace e ci dà parecchie soddisfazioni». Merito delle attenzioni con cui si pratica l'allevamento: in un ambiente con ricircolo d'aria naturale e pascolo esterno, con la possibilità Preparare in una capiente teglia, preferibilmente di terracotta, una base di olio, rosmarino tritato, cipol la e aglio. Far sfumare con vino bianco e aggiunge re la gallina grisa tagliata a pezzi, facendo cuocere della carne. Unire pomodori pelati e far cucinare in forno, alla temperatura di 180°, per circa 60 minuti. Servire con polenta. veri ruspanti. Mangiatoie e abbeveratoi sono all'aperto, i posatoi interni a rastrelliera garantiscono un riposo protetto. A seconda della stagione, l'alimentazione viene integrata con verdure e frutta di scarto oltre a pane - Infoval srl R ustica, longeva e gustosa una volta messa in pentola, per la preparazione di arrosti e brodi. E c'è di più, perché con il suo piumaggio scuro e barrato, «la grisa della Lessinia» potrebbe addirittura suscitare l'invidia delle colleghe galline dalle candide piume. Su questo animale dall'incedere maestoso e dall'originale “vestito” grigio a lineette bianche, hanno messo gli occhi tre giovani veronesi che hanno deciso di investire tempo libero, ed energie, per allevare questa specie autoctona. Si tratta del ceppo locale della Plymouth Rock barrata, nota in Valpantena come «fasolona», noscenza nel territorio. O meglio, a rispolverarne il ricordo: dalla tavola al pollaio, visto che in passato vedere un pollo grigio scorrazzare per l'aia non era una rarità. Si tratta di animali dalle curiose caratteristiche: i pulcini, alla nascita, hanno una colorazione nera e una macchia bianca sulla testa, un gallo pesa in media tra i 3 e 3,6 chili, una gallina tra i 2,2 e 3,6 chili. «È una razza docile e tranquilla, dalla duplice attitudine: per peso e sapidità delle carni, è un ottimo pollo, ideale per preparare arrosti. Le galline sono buone ovaiole: la deposizione è di circa 170-190 uova annue, dalle ottime caratteristiche nutrizionali». La loro raccolta è limitata alla riproduzione e non al consumo, ma arrivare alla vendita è uno degli obbiettivi dei tre allevatori, che al momento si dedicano alla commercializzazione delle carni rifornendo periodicamente le cucine di venticinque ristoranti scaligeri e alcune macellerie, oltre a frequentare impianti idraulici. «Ciascuno di noi dedica almeno dieci ore a settimana all'attività. Abbiamo investito in Articolo tratto dalla rivista: www.giornalepantheon.it Anno 6 Numero 5 - giugno 2013