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PROGETTI PER LA PA: IL PORTALE ANTENATI

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PROGETTI PER LA PA: IL PORTALE ANTENATI
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ROGETTI PER LA PA: IL PORTALE ANTENATI
Il CASPUR da diversi anni ha in atto numerose collaborazioni con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
a cui offre servizi in ambito ICT. Tra le varie attività sviluppa progetti congiunti con la Direzione Generale per
gli Archivi (DGA) [1], da sempre attiva nell’ambito della conservazione del patrimonio archivistico italiano.
Recentemente è stato avviato, proprio con questa direzione, un progetto, denominato Antenati [2], il cui
scopo primario è quello di rendere fruibile in rete parte dell’enorme patrimonio documentario presente
negli Archivi di Stato, per permettere ricerche anagrafiche e genealogiche. In questo progetto, il settore servizi di automazione per le biblioteche del CASPUR ha offerto alla DGA il supporto tecnologico per la realizzazione del portale del progetto e fornisce l’ambiente di repository documentale e di visualizzazione dei
registri digitalizzati, provenienti dagli archivi.
CASPUR 2012
Offerta
Il CASPUR, insieme a FamilySearch International [3] e alla società Gestione Archivi [4], collabora con la DGA
del MiBAC al Progetto Antenati per fornire le immagini dei registri degli atti di nascita, matrimonio e morte
provenienti dalle sezioni degli Archivi di Stato presenti nelle provincie italiane. Al CASPUR è stata demandata
la progettazione, realizzazione e housing del portale, oltre che dell’ambiente di storage e di visualizzazione
delle immagini digitalizzate provenienti dai registri degli archivi di stato italiani.
Alla base del progetto vi è il processo di digitalizzazione delle immagini dei registri di stato civile, relative
al periodo compreso tra i primi dell’800 ed i primi del ‘900, estratte da microfilm (75 milioni) o provenienti da
nuove acquisizioni (40 milioni). L’obiettivo è rispondere alle esigenze di:
• privilegiare la storia sociale e collettiva rispetto alla genealogia individualizzata;
• adottare un modello pubblico e gratuito, che assicuri la certezza e il controllo dei dati;
• fornire supporto scientifico e metodologico all’uso e al trattamento di queste fonti;
• superare l’attuale handicap determinato dalla segmentazione e dalla complessiva scarsità dei dati esistenti
a livello nazionale.
Stante l’elevata mole di dati che dovranno transitare verso il portale e la complessità, anche logistica, del
processo di acquisizione delle immagini dagli atti custoditi negli archivi, il progetto, ufficialmente presentato
in occasione di un recente convegno della DGA a Pescara il 17 dicembre scorso e che ha destato negli utenti
un elevato interesse sin dai suoi esordi, si articolerà su un arco temporale di almeno cinque anni.
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Fig. 1 Home Page del portale Antenati.
Gruppo Servizi di Automazione
per le Biblioteche
La struttura del portale
Sitografia essenziale
[1] http://www.archivi.beniculturali.it.
[2] http://www.antenati.san.beniculturali.it.
[3] https://www.familysearch.org.
[4] http://www.gestionearchivi.it.
[5] http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/home.
[6] http://www.drupal.org.
[7] http://gallery.menalto.com.
Fig. 2 Scansione di una
pagina del registro dell’Archivio di Stato napoleonico di Carbonarola
(MN) del 1812.
ANNUAL REPORT
Il sito progettato e realizzato dal CASPUR, con la collaborazione della DGA e della direzione
delle sezioni di Mantova, Firenze e Treviso, si caratterizza quale portale tematico del MiBAC, in
linea quindi con altre soluzioni adottate per analoghi progetti [5], ai quali si ispira per lo stile e
l’impostazione generale. Basato sul CMS open source Drupal [6] ed a Gallery [7], il portale andato in linea lo scorso dicembre prevede, oltre a presentare il progetto, le seguenti sezioni:
• Il territorio e le fonti: sezione che permette, attraverso una mappa cliccabile, di accedere alla distribuzione territoriale delle fonti (fondi di Stato civile e della Leva militare),
contenute in ogni sede dell’Archivio di Stato.
• Sfoglia i registri: sezione centrale del portale perché dedicata al browsing all’interno
dei registri (indici, nascite, matrimoni, morti) e degli allegati. È prevista anche una maschera di ricerca che fa uso dei metadati geografici associati alle immagini digitalizzate.
Sono presenti, inoltre, informazioni utili all’utenza per una più efficace ricerca, quali:
consistenza dei fondi caricati; tipologia delle fonti; suggerimenti per la ricerca per
nomi/località/anno.
• Trova i nomi: sezione dedicata alla ricerca dei nomi provenienti dai registri digitalizzati
e relativi a quei fondi per i quali sia stata completata la relativa attività di indicizzazione
dei nomi.
Da novembre dello scorso anno in Antenati sono state caricate più di un milione di immagini provenienti dagli archivi di stato di Mantova, Napoli, L’Aquila e Cuneo.
Per quanto riguarda i nomi indicizzati ne sono presenti 62.526, appartenenti ai registri
di nascita del quartiere San Ferdinando di Napoli negli anni che vanno dal 1809 al 1865.
Il tasso di crescita dei contenuti del portale stimato per il 2012 è di 6 milioni di nuove
immagini e almeno 500.000 di nuovi nomi indicizzati. Tassi di crescita superiori sono attesi
negli anni a venire.
Ugo Contino
[email protected]
Stefano De Luca
[email protected]
Gino Farinelli
[email protected]
Riccardo Fazio
[email protected]
Gruppo Servizi di Rete
Ilaria De Marinis
[email protected]
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