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03_de Marinis, 1972_PA8_Nuovi dati sulle spade della tarda età del

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03_de Marinis, 1972_PA8_Nuovi dati sulle spade della tarda età del
PreiStoria Alpina
-
Rend.conti
Vol. 8
pagg. 73 -105
Trento 1972
RAFFAELE DE �fARll'JS
Nuovi dati
ulle spade della tarda età del Bronzo
nell'Italia
ettentrionale
Lo studio delle �pade dell"eUt del Bronzo è oggi grandemente faci­
litato dai due volumi di V. Bianco Peroni (1970) e P. Schauer (1971).
apparsi nella collana
Priihistorische Bronzefumle.
Finalmente si arriva
an<'he per la Protostoria alla edizione delle fonti archeologiche, opera­
zione prelirn inare ad ogni studio di carattere interpretati' o e sintetico.
<' ehe per molte discipline storiche è -;lata (:ompiuta o avviata fin dalla
s<'eonda metà del secolo scorso, alrepoca del positivi.smo. Per l'Italia
una simile racrolta delle fonti assume un valore particolare. Spesso è
inratti difficile formulare una visione di insieme di determinati periodi
della nostra protostoria. sia per rinsufficenza di studi globali dedicati
in passato
a
specifiche clas�i di oggetti. sia per l'enorme frazionamento
c dispersione dcllr raccolLe in una miriade di musei provinciali, locali
e privati, nonché prr i] sopra' vivere, a volte, di una mentalità che
ronsiste nel sottrarre il patrimonio arrhcologico - C'he è bene pub­
blico - al godimento di Lutti.
\
<c
infeuda ndoselo
>>
t'
accampando pri­
ilegi e priori là moralmente e giuridicamente inesistenti.
Jl volume sulle spalle italiane. di v. Bianco Peroni (1970), rap­
presenta la base per ulteriori analisi. Tutta.. ia coglierne le eventm!li
inc:;attea.e è necessario. e non va interpretato come un essrre pronti a
scagliar.si conh·o ogni errore o un abuso d i critira. poiché i dati falsi
recano un grave <lanno a Ila ricerca. avendo lèl tendenza a sopravvi\'ere
a l ungo.
�el
corso
del 1972 ho potuto raccogliere nuovi dati su Ile spade
della tarda età del Bronzo nella Lombardia e nel Trentina, ehe per­
mettono di ampliare lr nostre
ronoscenze
in rualeria.
PreiStoria Alpina
-
Rend.conti
Vol. 8
pagg. 73 -105
Trento 1972
RAFFAELE DE �fARll'JS
Nuovi dati
ulle spade della tarda età del Bronzo
nell'Italia
ettentrionale
Lo studio delle �pade dell"eUt del Bronzo è oggi grandemente faci­
litato dai due volumi di V. Bianco Peroni (1970) e P. Schauer (1971).
apparsi nella collana
Priihistorische Bronzefumle.
Finalmente si arriva
an<'he per la Protostoria alla edizione delle fonti archeologiche, opera­
zione prelirn inare ad ogni studio di carattere interpretati' o e sintetico.
<' ehe per molte discipline storiche è -;lata (:ompiuta o avviata fin dalla
s<'eonda metà del secolo scorso, alrepoca del positivi.smo. Per l'Italia
una simile racrolta delle fonti assume un valore particolare. Spesso è
inratti difficile formulare una visione di insieme di determinati periodi
della nostra protostoria. sia per rinsufficenza di studi globali dedicati
in passato
a
specifiche clas�i di oggetti. sia per l'enorme frazionamento
c dispersione dcllr raccolLe in una miriade di musei provinciali, locali
e privati, nonché prr i] sopra' vivere, a volte, di una mentalità che
ronsiste nel sottrarre il patrimonio arrhcologico - C'he è bene pub­
blico - al godimento di Lutti.
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accampando pri­
ilegi e priori là moralmente e giuridicamente inesistenti.
Jl volume sulle spalle italiane. di v. Bianco Peroni (1970), rap­
presenta la base per ulteriori analisi. Tutta.. ia coglierne le eventm!li
inc:;attea.e è necessario. e non va interpretato come un essrre pronti a
scagliar.si conh·o ogni errore o un abuso d i critira. poiché i dati falsi
recano un grave <lanno a Ila ricerca. avendo lèl tendenza a sopravvi\'ere
a l ungo.
�el
corso
del 1972 ho potuto raccogliere nuovi dati su Ile spade
della tarda età del Bronzo nella Lombardia e nel Trentina, ehe per­
mettono di ampliare lr nostre
ronoscenze
in rualeria.
-75-
- 74 -
Furono rim enuti in un po dere del signor Leopoldo Arnaboldi. il
Le spadP di CrPscen�ago
quale ne fec� dono al :\luseo. XeJla ste.s.sa località .si
Già 5-egnalatc da P. Castelfranco (1885) e
parzial me n te rip ro
­
dotte ù al \Ionteliu- {1895. I B. ta,·. 10) e dal Décheletle (1910. I l .
p. 203. fig. 3 }. le !>p ade scoperte verso il 1866 a Crescem·.ago. tra la
cascina Cat tabrega e i] Roggion e ( oggi comune ùi \1ilano. ma a di­
st anza di circa km. 6.5 dal centro). sono state rt'centC'menle oggctlo di
altri \'asi. che
Vannacci (1971, lav. VI. 1-4 e VII,
l-2).
�ti ultimi due autori non concorda no. ho ricsaminato il problema. giun­
gendo alJa conclusione che in cnlrambi i casi essi sono i ncom p l eti o
parziaJ mente inesatti .
Il ma teriale di Cres c enzag o
è conserv ato a] :VIuseo A rc heologico
di Milano. I fr amment i in q ucs lione attualmente recano d i pint i i nu­
meri 1030. 1033, 1034, 1035. 1036, che non cor risp ondo no al catalogo
del 'Museo. Si lralta infatti di una numer·azione applicala eli recent�,
poco più di dieoi anni fa, quando i p c:tzi, insieme a una gran quan tità
di altTo materiale. fuumw sta cc ati daLle vecchie assicell e, contrassegnate
con il numero originario eli catal ogo, per essere restaurati, creando coaì
molti
"pezzati sotto la 'anga de i contadini che
di
m ano in mano li rin\'eniYano. e <"he ne d�p e r�ero gli oggetli conte­
nutivi. Ciò a\ \ Cniva qualche anno pri ma drlla controindicata data.
In quel s ito era senz a dubbio un antico
17 febbraio 1869
studio da parte di V. Bianco Peroni (1970. nn. 29. 34. 60) e di G.
'Poiché i dati forniti da que­
a nd arono
.sca " arono
se
p olcreto.
l>.
A q ues ti oggct ti bisog na aggiungere un frammento di spa da do­
nato al Ca_qtcJfranco. molb anni dopo l a scoperta. come prmcnicnlc
dalla ste.-:sa località (P. Castell'ranco. 1885. pp. 59-60)
e
('he ..-i tro\a
q ui n di cata logato nella sua collezione (n. 1086).
M ancan do di questi dati di archivio. è accaduto che nel volume
di V. Bianco Peroni ( 1970) aJ c' uni f1·ammcn Li siano presentati come
localiti1 sconosciuta (nn. 29 e 60). n1entre al n. 34 (Crei:icenzago) viene
ripreso iJ disegno di M onteli us. ln Tealtà la parte superiore della spada
n. 34 è ·la stessa del n. 60 (il MonteJiua ne diede un dis egno sol tanto
par:t.iale), mentre la p art e inferiore, sempre del n. 34, è un l'rammento
appartenente ad un'aJtra spada.
nelle collc?Jioni prei storiche di MU a,no una confusione tale da po te rs i
Veniamo ora alla
paragonare soltanto a q uel la prorlottasi con a na log hi metodi al M usco
descrizione dei pe zz1 :
Arc heologico dì Como. Tu LI avia, con g ran de senso di responsahilità,
l} Spada, rott a in due pezzi , mancante della punta, np1egata e
F. Fiocc hi e L. Grass i. del Castello Sforzesco, tennero nota delle eq uiv a­
conto1·ta secondo la consuetudine della (r·antumazione rituale, propria
lenze tra numero di restauro e vecchio nu m er o di cata log o. Ad essi si
delle necro p oli
deve la possibilità di l'iutilizzare nel loro ,pi�eno valore scienti fi co i pezzi
tamente. essendo le e st remità un po' COITose e smussate. tuttavia la
di Crescenzago. Ho potuto così appUI··are che i c inque frammenti di
loro appartenenza a un 'uni ca spada è sicura, p oiché sia ad occhio nudo.
spada sopra citati corrisp on dono tutti al numero di catalogo 1760.
che ancor meglio con una lente, si può osservare che tutte le partico­
,
a
incine l'azion e . I due fra mmenti non combaciano esat­
lari striature di una estremità continuano con esattezza sull'es tre mità
Nel catalogo del lVIuseo Patrio Archeologico si legge :
c<
oggetti in bronzo trovati entro alcuni vasi ciner ari dissepolt i
Vari
presso il borgo di Creseenzago.
1760
-
Cinque pezzi di daga ritorta onde adattarla alla capac ità dei
.
.
1761 . una specte di accetta di quelle conosciute sotto il nome di
Paals ta b
-
un l ung o chiodo in due p ezzi.
scuro
con
Idenlira è la patina , di color verde
zze più chiare e macchie di incrostazioni nere. La lama.
chia
lunga cm 53 (in orig ine ca. cm 58). è a bordi di ritti e p ara JJ el i. con
sezione a l osa n ga e costolatura molto strf:'tta e poco
vas1.
1762
corriSJIOndente dell'altro pezzo.
l a cap occhia in forma d i bor­
chia è .soleata da vari circoli concentri ci.
tata da due lievi
sc an ala t ur e
accentuat a ,
delimi­
paral lele , divergenti all'altezza del codolo.
I bordi della lama sono piuttos to rovinati. Il codolo, separato dalla
lama da un 1ieve rest ringim ento, è piatt o e presenta due larghe tacche
semicircolari, una per parte. terminando con una l ingu etta
a
forma di
le stahilire se sia del tutto inte gro o meno, po iché
�uspide. �on è faci
e un po' corroso. Solo la parte infcriore del codolo, a destra nel di­
�egno, risulta eon certezza frammentata lateralmente. Sembra q uindì
-75-
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Furono rim enuti in un po dere del signor Leopoldo Arnaboldi. il
Le spadP di CrPscen�ago
quale ne fec� dono al :\luseo. XeJla ste.s.sa località .si
Già 5-egnalatc da P. Castelfranco (1885) e
parzial me n te rip ro
­
dotte ù al \Ionteliu- {1895. I B. ta,·. 10) e dal Décheletle (1910. I l .
p. 203. fig. 3 }. le !>p ade scoperte verso il 1866 a Crescem·.ago. tra la
cascina Cat tabrega e i] Roggion e ( oggi comune ùi \1ilano. ma a di­
st anza di circa km. 6.5 dal centro). sono state rt'centC'menle oggctlo di
altri \'asi. che
Vannacci (1971, lav. VI. 1-4 e VII,
l-2).
�ti ultimi due autori non concorda no. ho ricsaminato il problema. giun­
gendo alJa conclusione che in cnlrambi i casi essi sono i ncom p l eti o
parziaJ mente inesatti .
Il ma teriale di Cres c enzag o
è conserv ato a] :VIuseo A rc heologico
di Milano. I fr amment i in q ucs lione attualmente recano d i pint i i nu­
meri 1030. 1033, 1034, 1035. 1036, che non cor risp ondo no al catalogo
del 'Museo. Si lralta infatti di una numer·azione applicala eli recent�,
poco più di dieoi anni fa, quando i p c:tzi, insieme a una gran quan tità
di altTo materiale. fuumw sta cc ati daLle vecchie assicell e, contrassegnate
con il numero originario eli catal ogo, per essere restaurati, creando coaì
molti
"pezzati sotto la 'anga de i contadini che
di
m ano in mano li rin\'eniYano. e <"he ne d�p e r�ero gli oggetli conte­
nutivi. Ciò a\ \ Cniva qualche anno pri ma drlla controindicata data.
In quel s ito era senz a dubbio un antico
17 febbraio 1869
studio da parte di V. Bianco Peroni (1970. nn. 29. 34. 60) e di G.
'Poiché i dati forniti da que­
a nd arono
.sca " arono
se
p olcreto.
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A q ues ti oggct ti bisog na aggiungere un frammento di spa da do­
nato al Ca_qtcJfranco. molb anni dopo l a scoperta. come prmcnicnlc
dalla ste.-:sa località (P. Castell'ranco. 1885. pp. 59-60)
e
('he ..-i tro\a
q ui n di cata logato nella sua collezione (n. 1086).
M ancan do di questi dati di archivio. è accaduto che nel volume
di V. Bianco Peroni ( 1970) aJ c' uni f1·ammcn Li siano presentati come
localiti1 sconosciuta (nn. 29 e 60). n1entre al n. 34 (Crei:icenzago) viene
ripreso iJ disegno di M onteli us. ln Tealtà la parte superiore della spada
n. 34 è ·la stessa del n. 60 (il MonteJiua ne diede un dis egno sol tanto
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appartenente ad un'aJtra spada.
nelle collc?Jioni prei storiche di MU a,no una confusione tale da po te rs i
Veniamo ora alla
paragonare soltanto a q uel la prorlottasi con a na log hi metodi al M usco
descrizione dei pe zz1 :
Arc heologico dì Como. Tu LI avia, con g ran de senso di responsahilità,
l} Spada, rott a in due pezzi , mancante della punta, np1egata e
F. Fiocc hi e L. Grass i. del Castello Sforzesco, tennero nota delle eq uiv a­
conto1·ta secondo la consuetudine della (r·antumazione rituale, propria
lenze tra numero di restauro e vecchio nu m er o di cata log o. Ad essi si
delle necro p oli
deve la possibilità di l'iutilizzare nel loro ,pi�eno valore scienti fi co i pezzi
tamente. essendo le e st remità un po' COITose e smussate. tuttavia la
di Crescenzago. Ho potuto così appUI··are che i c inque frammenti di
loro appartenenza a un 'uni ca spada è sicura, p oiché sia ad occhio nudo.
spada sopra citati corrisp on dono tutti al numero di catalogo 1760.
che ancor meglio con una lente, si può osservare che tutte le partico­
,
a
incine l'azion e . I due fra mmenti non combaciano esat­
lari striature di una estremità continuano con esattezza sull'es tre mità
Nel catalogo del lVIuseo Patrio Archeologico si legge :
c<
oggetti in bronzo trovati entro alcuni vasi ciner ari dissepolt i
Vari
presso il borgo di Creseenzago.
1760
-
Cinque pezzi di daga ritorta onde adattarla alla capac ità dei
.
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1761 . una specte di accetta di quelle conosciute sotto il nome di
Paals ta b
-
un l ung o chiodo in due p ezzi.
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con
Idenlira è la patina , di color verde
zze più chiare e macchie di incrostazioni nere. La lama.
chia
lunga cm 53 (in orig ine ca. cm 58). è a bordi di ritti e p ara JJ el i. con
sezione a l osa n ga e costolatura molto strf:'tta e poco
vas1.
1762
corriSJIOndente dell'altro pezzo.
l a cap occhia in forma d i bor­
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tata da due lievi
sc an ala t ur e
accentuat a ,
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paral lele , divergenti all'altezza del codolo.
I bordi della lama sono piuttos to rovinati. Il codolo, separato dalla
lama da un 1ieve rest ringim ento, è piatt o e presenta due larghe tacche
semicircolari, una per parte. terminando con una l ingu etta
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Fig. 2 - N ecropolj della Cattabrega di Crescenzago (Milano):
spilloue e ascia
( L/2 gr. nal.).
SJcuro che la larghezza del
,l
l (
codolo
fosse maggiore di quanto non ap­
paia oggi (fig. l: l).
��
2) Due frammenti appartenenti probabilmente a una stessa
-�
spada. Sono contorti e buona parte della lama è corrosa. La sezione è
lenticolare con
rigon:fiamento mediano
quasi del
mancante ed è separato dalla lama da un lieve restringi­
tutto
largo e arrotondato. Il codolo è
mento. La lunghezza dci due frammenti è di cm 19.2 e
4
14.2 (fig.
1:4).
3) Frammento di lama a bordi diritti e paralleli. sezione a
losanga con costolatura streHa e poco accentuata, delimitata da due
l
lievi scanalature parallele. Lunghezza cm 14.4 (fig. l: 2 ).
Fig. l - Necropoli della Cattabrega di Crescenzago (.\'lilano):
e frammenti di spade, Cat.
n. 1086 ( 1/3 gr. nat.).
J 760: 3
1,
2, 4
- Spada
- Frammento di larna. collezione Castelfranco.
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( L/2 gr. nal.).
SJcuro che la larghezza del
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codolo
fosse maggiore di quanto non ap­
paia oggi (fig. l: l).
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2) Due frammenti appartenenti probabilmente a una stessa
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spada. Sono contorti e buona parte della lama è corrosa. La sezione è
lenticolare con
rigon:fiamento mediano
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mancante ed è separato dalla lama da un lieve restringi­
tutto
largo e arrotondato. Il codolo è
mento. La lunghezza dci due frammenti è di cm 19.2 e
4
14.2 (fig.
1:4).
3) Frammento di lama a bordi diritti e paralleli. sezione a
losanga con costolatura streHa e poco accentuata, delimitata da due
l
lievi scanalature parallele. Lunghezza cm 14.4 (fig. l: 2 ).
Fig. l - Necropoli della Cattabrega di Crescenzago (.\'lilano):
e frammenti di spade, Cat.
n. 1086 ( 1/3 gr. nat.).
J 760: 3
1,
2, 4
- Spada
- Frammento di larna. collezione Castelfranco.
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78
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-
Per quanto riguarda la datazione dell e
1} Fram mento terminale di 1amé:l. a sezio ne romboidale appiat·
pade della Cattahrega di
5
lita. Lama larga. con bordi diritti e par alleli. I m argini sono biseaulés.
Crescenzago non abbiamo associazioni. Lo
La pro\ enienza di questo pezzo dalla necropoli della cascina Cattabrega
,·iene datato nella fase più rece n te del Bronzo \Iedio (cfr. Horhourg .
può es-;ere me�sa in dubbio �P. Cast�lfranro. 1885. pp. 59-60 )(fig. l: 3 ).
Haut-Rhin - in H . Zum.-tein. 1965. p. 18. n. 306. fig. -17) . Forme
�p i1 I one
è di un tipo che
simili -i lro\·ano a Pe:.chiera (H. )liil Jer-Ka rpe. 1959. TaL 104: 60.
Gli altri ogget ti ..;upersti ti della n ecropoli. già pubblicati dal 1Io n­
61 ) . L 'ascia ad aJelte terminali credo che si possa datare. in base a11a
forma. ancora al pe ri od o Bronzo D.
lt'lius. sono:
5) Uno spill one con capocchia a disco , decorata da quattro sca­
nalature circolari concentriche. con una protuberanza conica al centro.
L a 5te�l'a datazione vaJL' per la s pada del ripostigli o di Cannes­
�cluse.
Gambo a sezione circolarf>. decorato da tra i ti int'i5i tra�-.er�ali e patal­
leli (fig. 2).
.
Cologno al
6) A scia ad al et te terminaJj (fig. 2 ).
erto
N el J'apr ile 1882 prepa ra nd o per la coltur a l'appezzamento detto
La spada più completa di Crescenzago presenta nume1·os1 a spett i
Pi anel o nghc, nel latifondo Palazzo, fu scoperla una tomba a inciDe­
in comune con le spade di Cassano d· A dda (Milano). Seltz (IBas-Rhin)
ra zi o n e . l con ta d mi si ac(:orsero della su a presenza con la punta del­
e Mantoche (Haute-Saone) (L. Bonnamo ur. 1966. p. 18), che si pus­
J"aratro. L'urna di terracolla era sepo l ta in pie na terra, a 45 cm. di
sono considerare stre t tamente imparen t ate con j] tipo Monza, l'unica
profondità, r ic opert a da una rozza lastra di pietra. Con te ne va
differenza sostanziak consistendo nella mancanza del prolung a mento
t um i
filiforme del codolo. La spada di Cologno al Serio (Be rga mo) appar­
menti.
»
(<
fran­
di ossa e una spada di bronzo, .spezzata in almeno sette fram ­
Urna e spada furono consegnate a G. :VI an lovani dal proprieta1·io
tiene forse a questo gruppo.
Un altro gruppo affine è quello delle spade con codolo pia l l o con
del latifondo, ing. F. Daina. Il l" set tembre 1882 i l Mantovani si recò
ri trovam cn lo
r ifrugando nelle terre del campo
due o quattro tacche laterali. li ng ucl la terminale a forma d.i cuspide,
sul luogo del
ma senza il caratte rist ico rest ri n gi mcn lo Lra la lama e il codolo . Per
scoprì una cusp ide di lancia in bronzo ,
l'Italia settentrionale si possono citare le spade di Ol egg io Castello. San
della lama
V ittore de1Ja Sforzesca (Museo di V igevano) . un a dell e spade di Monza.
di f01-:ma e dimension i diverse rispetto alrurna, ma eguali per imp as to
Per la Franc ia sono da ricordare le spade del Museo di Di gione , di
(G. lVIantovani , 1884 ).
Tour nus (Saone-et-Loire) (L. Bonna m our. 1966, p. 18 e 20), del ripo·
L'urna e la
sLiglio
di
Cannes-Écluse
(Seine-et-Marne)
(G.
Gaucher-Y.
Robert.
>>
e
<(
<<
»
uno dei picc oli .frammenti
della spada e pa recchi frammenti fi ttil i di un altro vaso,
c uspide
di lancia si conservano al Museo A rcheolo­
gico di Ber gam o , la spada e i
cocci
del secondo vaso non so n o per ora
1967), di P ont de Claix (Isère) (A. Bocquet. 1969) e di Vene1·que
reperibili. La fo togr afia pubbli cata dal Mantovani ci conser va comun­
(Ariège) (J. Guilain e, 1972, p. 217).
que una buona testimonianza su q uesta spada ed anche
se
non è suf­
e a
ficiente per un· analisi m olto dettagl iata , consente di rettificare qual c be
bordi di ritti c pai"alleli. mentre in quelle di Ole ggjo Castello c San
giudizio espresso finora e ba sato sulJa ripro duz ione del M ontelius ( 1895.
Vittore della Sforzesea la lama è più larga,
Tav. 40 ). p iut to st o sommaria e poco fedel e .
Nelle spade tipo Cattabrega di Cresce nzago . la lama è
c on
.str ett a
sezione romboidale ap­
La spada è spezzata in set t e frammenti. Il Mantovani Ii dice con­
p i a ttila e margin i biseautés. )ìclla st essa nccr opoli della Ca llabrega un
provvisti di una
bellissi ma patina
Il codolo è in­
frammento di lama è pertine n te a questo tipo. che troviamo anche
tor ti
a Can eg rate ( �pad a della tomba 92 ). � el la necropol i di Monza ab­
com pl eto, ma si intravedono chiaramente le metà infer io ri di due fori.
biamo ugualmente due tipi di spade. :-fon è chiaro , in mancanza di
T1·a codolo e ]a ma vi è una s tl'ozza tur a. La lama, di tipo lungo
associazioni.
se
q uesta d is tinzio ne tipolog ica abbia valOl'e cronolog ico.
ma saremmo propf'nsi
a
c:redt�rlo.
e
«
lato, a bordi parall e li , presentava
Ciò è confermato dalla folografia
<<
chf>
azzuni te
».
e
a ffi­
una costa m e di an a convessa)).
mostra un la rgo r igon fi am en to
-
78
-79-
-
Per quanto riguarda la datazione dell e
1} Fram mento terminale di 1amé:l. a sezio ne romboidale appiat·
pade della Cattahrega di
5
lita. Lama larga. con bordi diritti e par alleli. I m argini sono biseaulés.
Crescenzago non abbiamo associazioni. Lo
La pro\ enienza di questo pezzo dalla necropoli della cascina Cattabrega
,·iene datato nella fase più rece n te del Bronzo \Iedio (cfr. Horhourg .
può es-;ere me�sa in dubbio �P. Cast�lfranro. 1885. pp. 59-60 )(fig. l: 3 ).
Haut-Rhin - in H . Zum.-tein. 1965. p. 18. n. 306. fig. -17) . Forme
�p i1 I one
è di un tipo che
simili -i lro\·ano a Pe:.chiera (H. )liil Jer-Ka rpe. 1959. TaL 104: 60.
Gli altri ogget ti ..;upersti ti della n ecropoli. già pubblicati dal 1Io n­
61 ) . L 'ascia ad aJelte terminali credo che si possa datare. in base a11a
forma. ancora al pe ri od o Bronzo D.
lt'lius. sono:
5) Uno spill one con capocchia a disco , decorata da quattro sca­
nalature circolari concentriche. con una protuberanza conica al centro.
L a 5te�l'a datazione vaJL' per la s pada del ripostigli o di Cannes­
�cluse.
Gambo a sezione circolarf>. decorato da tra i ti int'i5i tra�-.er�ali e patal­
leli (fig. 2).
.
Cologno al
6) A scia ad al et te terminaJj (fig. 2 ).
erto
N el J'apr ile 1882 prepa ra nd o per la coltur a l'appezzamento detto
La spada più completa di Crescenzago presenta nume1·os1 a spett i
Pi anel o nghc, nel latifondo Palazzo, fu scoperla una tomba a inciDe­
in comune con le spade di Cassano d· A dda (Milano). Seltz (IBas-Rhin)
ra zi o n e . l con ta d mi si ac(:orsero della su a presenza con la punta del­
e Mantoche (Haute-Saone) (L. Bonnamo ur. 1966. p. 18), che si pus­
J"aratro. L'urna di terracolla era sepo l ta in pie na terra, a 45 cm. di
sono considerare stre t tamente imparen t ate con j] tipo Monza, l'unica
profondità, r ic opert a da una rozza lastra di pietra. Con te ne va
differenza sostanziak consistendo nella mancanza del prolung a mento
t um i
filiforme del codolo. La spada di Cologno al Serio (Be rga mo) appar­
menti.
»
(<
fran­
di ossa e una spada di bronzo, .spezzata in almeno sette fram ­
Urna e spada furono consegnate a G. :VI an lovani dal proprieta1·io
tiene forse a questo gruppo.
Un altro gruppo affine è quello delle spade con codolo pia l l o con
del latifondo, ing. F. Daina. Il l" set tembre 1882 i l Mantovani si recò
ri trovam cn lo
r ifrugando nelle terre del campo
due o quattro tacche laterali. li ng ucl la terminale a forma d.i cuspide,
sul luogo del
ma senza il caratte rist ico rest ri n gi mcn lo Lra la lama e il codolo . Per
scoprì una cusp ide di lancia in bronzo ,
l'Italia settentrionale si possono citare le spade di Ol egg io Castello. San
della lama
V ittore de1Ja Sforzesca (Museo di V igevano) . un a dell e spade di Monza.
di f01-:ma e dimension i diverse rispetto alrurna, ma eguali per imp as to
Per la Franc ia sono da ricordare le spade del Museo di Di gione , di
(G. lVIantovani , 1884 ).
Tour nus (Saone-et-Loire) (L. Bonna m our. 1966, p. 18 e 20), del ripo·
L'urna e la
sLiglio
di
Cannes-Écluse
(Seine-et-Marne)
(G.
Gaucher-Y.
Robert.
>>
e
<(
<<
»
uno dei picc oli .frammenti
della spada e pa recchi frammenti fi ttil i di un altro vaso,
c uspide
di lancia si conservano al Museo A rcheolo­
gico di Ber gam o , la spada e i
cocci
del secondo vaso non so n o per ora
1967), di P ont de Claix (Isère) (A. Bocquet. 1969) e di Vene1·que
reperibili. La fo togr afia pubbli cata dal Mantovani ci conser va comun­
(Ariège) (J. Guilain e, 1972, p. 217).
que una buona testimonianza su q uesta spada ed anche
se
non è suf­
e a
ficiente per un· analisi m olto dettagl iata , consente di rettificare qual c be
bordi di ritti c pai"alleli. mentre in quelle di Ole ggjo Castello c San
giudizio espresso finora e ba sato sulJa ripro duz ione del M ontelius ( 1895.
Vittore della Sforzesea la lama è più larga,
Tav. 40 ). p iut to st o sommaria e poco fedel e .
Nelle spade tipo Cattabrega di Cresce nzago . la lama è
c on
.str ett a
sezione romboidale ap­
La spada è spezzata in set t e frammenti. Il Mantovani Ii dice con­
p i a ttila e margin i biseautés. )ìclla st essa nccr opoli della Ca llabrega un
provvisti di una
bellissi ma patina
Il codolo è in­
frammento di lama è pertine n te a questo tipo. che troviamo anche
tor ti
a Can eg rate ( �pad a della tomba 92 ). � el la necropol i di Monza ab­
com pl eto, ma si intravedono chiaramente le metà infer io ri di due fori.
biamo ugualmente due tipi di spade. :-fon è chiaro , in mancanza di
T1·a codolo e ]a ma vi è una s tl'ozza tur a. La lama, di tipo lungo
associazioni.
se
q uesta d is tinzio ne tipolog ica abbia valOl'e cronolog ico.
ma saremmo propf'nsi
a
c:redt�rlo.
e
«
lato, a bordi parall e li , presentava
Ciò è confermato dalla folografia
<<
chf>
azzuni te
».
e
a ffi­
una costa m e di an a convessa)).
mostra un la rgo r igon fi am en to
-
80
- 81-
-
mediano. delìmilato da due tratti paralleli. di' ergenti all'altezza della
impugnaturo. Lungh. cm 53. largh. max della lama cm 3.5.
La framn1enlarietà del codolo impedì:-.cc una clas:,ificaz:ione molto
precisa. Tuttavia per la forma della lama, la spada di Cologno al
er10
potrebbe rientrare nei tipi Ello-Oggiono. .\lonza e Ca ttabrega di Cre­
scenzago. Il re�tringimento tra codolo e lama fa propendere per una
spada di tip o \'lonza. anche
se
.: .
... .
'
manca la conferma del prolungamento
. ...'. .,.- .'·
....:-··.. ..
.
filiforme de] codolo.
. .
.
La cuspide di lancia scoperta dal Mantovani appartiene a un tipo
che si ritrova identico nel ripostiglio di EJlo-Oggiono, ma difficilmentt="
può rivestire un valore cronologico molto dettaglialo. L'urna, di forma
biconica, con Locca larga e labbro esoverso, munita di quattro bugne
simmelricamen te disposte lungo la spalla e priva di altra decorazione,
è certamente di età ante1·iore al Bronzo Finale. Anche per Crescen­
zago abbiamo notizia di urne biconiche senza decorazione e con bugne
o p•resette lungo la spalla ( P . Castelfraneo.
1885. pp. 59-60: 1891.
p. 44 ).
La spada del Lago di Ledro
Un a intercssante spada di bron.:::o proveniente dal lago di Ledro
è rimasta fìno ad oggi inedita. Secondo quanto riferito da alcuni pesca­
tori, venne alla luce. insieme ad altre due' spade di cui si è persa trac­
cia, al Dos di Cornesei, tra Mezzolago
e
Pieve di Ledro, che normal­
mente si trova al di sotto del livello delle acque. La scoperta risale al
1929. o poco dopo questa data, quando le acque furono spillate per
la sistemazione idroelettrica del bacino. La spada entrò in possesso del
prof. R. Battaglia e recentemente è stata donata al Museo Tridentino
di Scienze Naturali da parte della signora Marina IBaLLaglia Graziani.
La spada misura cm 58 di lunghezza, di cui 9,5 appartengono al
codolo. La lama è di tipo affilaLo e tagliente (largh. max cm 3,4}, con
bordi diritti
e
ptessoché paralleli, sezione lenticolare con rigonfiamento
.. . ..·'......
,.
' ·'
mediano arrotondato e largo, e una quasi i mpercettih.ile COòtolatura de­
)o l
limitata da due lievi tratti paralleli. divergenti all'altezza del codolo.
b
·�
:: !:
�- :
.,
L 'impugnatura comprende la base della lama. pjatta. con due tacche
semicircolari ai lati, una per parte. e termina con un prolungamento
filiforme a sezione quadrata, piuttosto robusto. caratterizzato da un
lieve rigonfiamento nella sua parte inferiore. Il raccordo lama-impu­
gnatura è sottolineato da un ricasso denticolato (fig. 5: 4· ).
Fig. 3 - a} Cologno
al Serio (.Bergamo), tomba a incinerazione scoperta nel
latifondo Palazzo; h) Spada di San Vitto
re deUa Sforzesca (Pavia) (urna, circa l/5:
cuspide di lancia l /2 e le spade 1/3
gr. nul.).
.•
.
-
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- 81-
-
mediano. delìmilato da due tratti paralleli. di' ergenti all'altezza della
impugnaturo. Lungh. cm 53. largh. max della lama cm 3.5.
La framn1enlarietà del codolo impedì:-.cc una clas:,ificaz:ione molto
precisa. Tuttavia per la forma della lama, la spada di Cologno al
er10
potrebbe rientrare nei tipi Ello-Oggiono. .\lonza e Ca ttabrega di Cre­
scenzago. Il re�tringimento tra codolo e lama fa propendere per una
spada di tip o \'lonza. anche
se
.: .
... .
'
manca la conferma del prolungamento
. ...'. .,.- .'·
....:-··.. ..
.
filiforme de] codolo.
. .
.
La cuspide di lancia scoperta dal Mantovani appartiene a un tipo
che si ritrova identico nel ripostiglio di EJlo-Oggiono, ma difficilmentt="
può rivestire un valore cronologico molto dettaglialo. L'urna, di forma
biconica, con Locca larga e labbro esoverso, munita di quattro bugne
simmelricamen te disposte lungo la spalla e priva di altra decorazione,
è certamente di età ante1·iore al Bronzo Finale. Anche per Crescen­
zago abbiamo notizia di urne biconiche senza decorazione e con bugne
o p•resette lungo la spalla ( P . Castelfraneo.
1885. pp. 59-60: 1891.
p. 44 ).
La spada del Lago di Ledro
Un a intercssante spada di bron.:::o proveniente dal lago di Ledro
è rimasta fìno ad oggi inedita. Secondo quanto riferito da alcuni pesca­
tori, venne alla luce. insieme ad altre due' spade di cui si è persa trac­
cia, al Dos di Cornesei, tra Mezzolago
e
Pieve di Ledro, che normal­
mente si trova al di sotto del livello delle acque. La scoperta risale al
1929. o poco dopo questa data, quando le acque furono spillate per
la sistemazione idroelettrica del bacino. La spada entrò in possesso del
prof. R. Battaglia e recentemente è stata donata al Museo Tridentino
di Scienze Naturali da parte della signora Marina IBaLLaglia Graziani.
La spada misura cm 58 di lunghezza, di cui 9,5 appartengono al
codolo. La lama è di tipo affilaLo e tagliente (largh. max cm 3,4}, con
bordi diritti
e
ptessoché paralleli, sezione lenticolare con rigonfiamento
.. . ..·'......
,.
' ·'
mediano arrotondato e largo, e una quasi i mpercettih.ile COòtolatura de­
)o l
limitata da due lievi tratti paralleli. divergenti all'altezza del codolo.
b
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:: !:
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.,
L 'impugnatura comprende la base della lama. pjatta. con due tacche
semicircolari ai lati, una per parte. e termina con un prolungamento
filiforme a sezione quadrata, piuttosto robusto. caratterizzato da un
lieve rigonfiamento nella sua parte inferiore. Il raccordo lama-impu­
gnatura è sottolineato da un ricasso denticolato (fig. 5: 4· ).
Fig. 3 - a} Cologno
al Serio (.Bergamo), tomba a incinerazione scoperta nel
latifondo Palazzo; h) Spada di San Vitto
re deUa Sforzesca (Pavia) (urna, circa l/5:
cuspide di lancia l /2 e le spade 1/3
gr. nul.).
.•
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1
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m
1000
.
.
.
..
3
Fig. 4
Lago di Ledro. l
-
-
i a di Ledro:
Palafilta di MoLn
2
·
Ledro B
(slrul­
ture Hgnee di consolidamento di età romana o barbarica): 3 - Mezzolago; 4 - Dos di
Cornesei; 5 . Pur.
L'interesse di questa spada deriva Lanto dalle sue caratteristiche
tipo1og1che quanto dal luogo dl provenienza.
r
2
E' noto che l'insediamento di Molina di Ledro (R. Battaglia,
·:
19'43; R. Peroni, 1971) abbraccia tutta l'antica età del Bronzo, cioè
:
'
.·
r
:
.
'
il periodo della cultura di Polada. La tipologia dei bronzi e delle forme
vascolari lo dimostra chiaramente. Tuttavia nello scavo Battaglia, il
primo sh·ato, accanto a bronzi della fase più recente del Bronzo An­
. .
l:
i ..
li
.
l
tico (fase A 2 ), ha fornito anche una spada corta a codolo piatto di
forma ogivale con cinque fori, degli inizi della media età del Bronzo
(fase B l
)
,
•
·1.
una corona bronzea deformata, probabilmente della stessa
epoca, ed un'ascia ad alette mediane, della tarda età del Bronzo (fase
Bronzo
D).
Altre tre corone bronzee provengono dal lago d i Ledro.
..
dalla zona della palafìtta di Molina. Sembra che l'insediamento di Mo­
.,
lina di Ledro sia esistito fino agli inizi del Bronzo Medio, ed anche la
o
• •
.
·.-
ceramica l o confermerebbe, essendo presenti numerosi vasi decorati con
4
larghe solcature o scanalature, bozze e mammelloni. In questo periodo
.
.
la vita dell'abitato cessa improvvisamente dopo secoli di continuità.
.
.
.
L 'ascia ad alette mediane è per ora l 'unica testimonianza di una fre-
2 . Spillone
1584); 3
nn. 1585
di Trenlo. n. 1583);
Fi�. 5
Trento,
zionale
.
l/3 gr. nat.).
l.
e
ed ascia di
. Ascia ad
4 - Spada
bronzo da Mezzolago (.Yluseo �azionale di
alette mediane dal Dos dj Pur (Museo Na­
dal Dos di Cornesei (l, 2, 3 a 1/2 e 4 a
\
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4
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ture Hgnee di consolidamento di età romana o barbarica): 3 - Mezzolago; 4 - Dos di
Cornesei; 5 . Pur.
L'interesse di questa spada deriva Lanto dalle sue caratteristiche
tipo1og1che quanto dal luogo dl provenienza.
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2
E' noto che l'insediamento di Molina di Ledro (R. Battaglia,
·:
19'43; R. Peroni, 1971) abbraccia tutta l'antica età del Bronzo, cioè
:
'
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.
'
il periodo della cultura di Polada. La tipologia dei bronzi e delle forme
vascolari lo dimostra chiaramente. Tuttavia nello scavo Battaglia, il
primo sh·ato, accanto a bronzi della fase più recente del Bronzo An­
. .
l:
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l
tico (fase A 2 ), ha fornito anche una spada corta a codolo piatto di
forma ogivale con cinque fori, degli inizi della media età del Bronzo
(fase B l
)
,
•
·1.
una corona bronzea deformata, probabilmente della stessa
epoca, ed un'ascia ad alette mediane, della tarda età del Bronzo (fase
Bronzo
D).
Altre tre corone bronzee provengono dal lago d i Ledro.
..
dalla zona della palafìtta di Molina. Sembra che l'insediamento di Mo­
.,
lina di Ledro sia esistito fino agli inizi del Bronzo Medio, ed anche la
o
• •
.
·.-
ceramica l o confermerebbe, essendo presenti numerosi vasi decorati con
4
larghe solcature o scanalature, bozze e mammelloni. In questo periodo
.
.
la vita dell'abitato cessa improvvisamente dopo secoli di continuità.
.
.
.
L 'ascia ad alette mediane è per ora l 'unica testimonianza di una fre-
2 . Spillone
1584); 3
nn. 1585
di Trenlo. n. 1583);
Fi�. 5
Trento,
zionale
.
l/3 gr. nat.).
l.
e
ed ascia di
. Ascia ad
4 - Spada
bronzo da Mezzolago (.Yluseo �azionale di
alette mediane dal Dos dj Pur (Museo Na­
dal Dos di Cornesei (l, 2, 3 a 1/2 e 4 a
- 84-
- 85-
qu entazione dt·l luogo a distanza d1 due ...ccoli abbondanti. Come pro­
2 krn dalla
\Cnicnti dalla località \ al Fontanine. a C'irca
\lolina di Ledro. ..
ono cmL-oenati al \l u
·o
pal afit la di
di Ri\a del Garda una
cu..pide di lancia in bron.to del tipo eon inne-.to a cannone. alette late­
rali
t•
lu ma eli
forma fìammata. ed
un·a...cia. pure in hronzo. a mar�ini
forll'rnente rialzati e tagl i o espaiL'<J ad arco di
che ra...cia
..
<·t·rC'hiu.
j po :-0110 datare al Bronw \led io. u na
I'U ..pidc
..
del tutto identit·a i· ud e.... que l la del r ipo-.t iglio di
Sia la t·u-.ptde
�etrambito di una art icol azione f'ronolo�ica del Bronzo Tardo
dell'Italia ..ettentrionale. è probabile clw la ..pada di Ledro. co�i come
ciuella di Breno. appartenga ad un momento antico. anteriore alla dif­
fu ione d e lle �pade con codolo a ba-.tonc l Criffcmgel�rhu·erter) e lama
..
larga
e
corta e non pii!
tr etta
-.
affilata.
t'
di lancia
é.Unt-Triphon ( \ aud)
(Ch. 0:-;t(• n, u ldt·r. 1971). della fa c più recenlt• del Bronzo Medio.
Bi....ogna poi ricordare un'ascia ad aleLte rm·dia m• rudim P n tali .
JU"OH·nienle dal Do� di Pur: un ·a�cia ad alette terminali e uno ....p i llone
con cap<H·c·hia a tre globetti
(JlehrkopfncuLel).
prO\<'nie nti da \1ezzo­
lagu . L'a-.l'ia del Do... di Purè del Bronw \led io ( fu..,e C). mentre quella
di .M t·n olago .. i c.lata al B ronzo Finale. Lo !->pdlo11c appartirne ormai alla
prima eta del Ferro (fase Ilall..t_att C) (fig.
Lt• )t)(•alità di Cornesei.
:5: L 2 .
3)
.
.
lezzolago e Do... di Pur !->i ri\elano quindi
multo inlere,santi. poiché hanno dato oggetti di �pora po....teriore a quel­
la della pa la fitt a di .\lolina di Ledro. MeriterC'hlu.•ro una pro:,pezione e
non è improbabile che , i !'>i possano tro , a rc ith<·d iamenli
�' i
l uppatisi
in st·guilo ali 'abbandono della palafitta.
Per quanto riguarda la tipologia. unico ell'mento utilizzabile in
questo caso per la datazione. Ja spada di Cornesei non rientra in alcun
tipo not o
e
si può considerare eponima di un nuovo tipo. a C'Ui per ora
-i può collegare genericamente la spada rime nuta in Valcamonica, nei
dintorni di Breno (R. De Marinis. 1972. pp. 190-1. fig. 60 ). che se
ne differenzia per la diYersità della ha"e della lama, pri\a di incavi
lat eral i
t'
di ricasso.
La lama di Comeei è quella caratteri .. Lira di mo l t e .::. pade della
fine del Bronzo Medio
c
del Bronzo Tardo (cfr. i tipi Trana. \Ionza.
e spade a lingua di presa tipo l a e I l a ). 11 rica"'"O th•ntieolato ricorrr.
frequentemente sulle spade Rixheim (P. Sehaucr. 1971. pp. 61 e segg.)
e Ro snoen ( J. Briard. 1965 ). Le tacche laterali alla base della lama
o lungo il rodolo piatto sono proprie di alcum• !-�pade della fine del
Bronzo \ledio
e
de l Bronzo Tard o dell'Italia nord-occidentale (Ello.
Veduggio, Cologno al Serio, Cattabrega. Ca �:ano d'Adda. Oleggio Ca­
:;trllo.
an \ ittore della Sforzcsca. una delle spad<· di �·lonza). della
Franria (L. Bonnamour, 1966, pp. 17-21) e ricorrono di freq uente an­
Le .;fazioni pa Jafitticole eli PeschiNa ( I mboccat u r a del :\lincio.
(;olfo. Bacino :\farina) hanno dato qualr Jw migliaio di oggetti di bron­
w.
(•on..,t•n·ati pt"r la massima parte nei mu...<'i di
runa e di Vienna e nel museo P i�orin i eli Roma
L. Pi gorin i. 1877:
. De
un
co rpu :-;
(E.
naturale di \c­
\on
•
ac ke n. 1865:
tefani. 1879. 1880. 1883. 1884: R. �1unro.
IH90: O. \lonteliu.... 1895: H.
pre....enlazione i n
:- Lor ia
<·
Hiller-l\.arpt·. 1959). La loro organica
o mpleto llbll'me alla c er ami ca. �li og gC'tti
di pi<'tra. o:-....o e corno è in cor so di attuaziont• da parte di A. Aspes
c
L. Fasani.
Fra i bronzi si tro' ano una
pada
<'ompl
m e n ti di spade diver,e. Dalla l etter atu ra
eta
l'
almeno tre fram­
"ono noli fìnora solo due
frammt"nl i di lame.
l)
pada con codolo a bastone, dall'lmhoc('atura del '\Ili nei o
(.\l u �eo Ci,•ico di Storia Natu ra le di VcromJ. n. inv. 673) (fig. 6:2).
n cod olo a sezi on e quadrangolare. t er mina \'('rso la cima con un in­
.
gros
amC'nto a sezione c i r cola re
.
rip ic�a lo
a
unc ino. Dalla parte della
lama il rodolo presenta un rigon f i a mento rornuoidale. a rui segue la
has<' dell'impugnatura di forma campanulata. II r acc or do tra lama e
impugnatura è rostituito da una rientra n za di forma conca"a con una
lie' i...sima den ti col a tura. La lama è di tipo l'Orto e largo. di forma
<tua:-i impercettibilmente l'oliata. con la larghezza ma---=ima ,·erso un
lt'rzo dalla punta. La sezione è r o mboid a le appiattita. i ma rgini for­
mano come un g radin o per tutta la lungh(•zza d el taglio . Dimensioni:
lun�h. cm 48.2: largh. lama cm 3.8.
Que ta spada riunisce in sè per quanto riguarda l'impugnatura le
caratteristiche dei tipi Biandronno e Pépitn illc. Una impugnatu ra si­
milC' si ritrova sulla spada di pro\enie nza scono...C'iula consenata al \.:Tu.
....
seo Archeologic o di \lilano (V. Bianco Peroni. 1970. n. 87). La lama
è praticamente identica sia come forma clw dimenc:;ioni alla spada di
92).
<"he sulle spndc Rosnoen, della zona atlantica. Si tr-atta di una carat­
Canegrate (tomba
tl r istiC 'u O('C iclentale.
t'ÌC'é:l.,.so com·avo tra i mpugnat ura e lama. co:-Ì l'ome le spade di San
'
che pr<'"L'nla anchC' lu ..,Jes-;a particolarità di un
- 84-
- 85-
qu entazione dt·l luogo a distanza d1 due ...ccoli abbondanti. Come pro­
2 krn dalla
\Cnicnti dalla località \ al Fontanine. a C'irca
\lolina di Ledro. ..
ono cmL-oenati al \l u
·o
pal afit la di
di Ri\a del Garda una
cu..pide di lancia in bron.to del tipo eon inne-.to a cannone. alette late­
rali
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forma fìammata. ed
un·a...cia. pure in hronzo. a mar�ini
forll'rnente rialzati e tagl i o espaiL'<J ad arco di
che ra...cia
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<·t·rC'hiu.
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I'U ..pidc
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del tutto identit·a i· ud e.... que l la del r ipo-.t iglio di
Sia la t·u-.ptde
�etrambito di una art icol azione f'ronolo�ica del Bronzo Tardo
dell'Italia ..ettentrionale. è probabile clw la ..pada di Ledro. co�i come
ciuella di Breno. appartenga ad un momento antico. anteriore alla dif­
fu ione d e lle �pade con codolo a ba-.tonc l Criffcmgel�rhu·erter) e lama
..
larga
e
corta e non pii!
tr etta
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affilata.
t'
di lancia
é.Unt-Triphon ( \ aud)
(Ch. 0:-;t(• n, u ldt·r. 1971). della fa c più recenlt• del Bronzo Medio.
Bi....ogna poi ricordare un'ascia ad aleLte rm·dia m• rudim P n tali .
JU"OH·nienle dal Do� di Pur: un ·a�cia ad alette terminali e uno ....p i llone
con cap<H·c·hia a tre globetti
(JlehrkopfncuLel).
prO\<'nie nti da \1ezzo­
lagu . L'a-.l'ia del Do... di Purè del Bronw \led io ( fu..,e C). mentre quella
di .M t·n olago .. i c.lata al B ronzo Finale. Lo !->pdlo11c appartirne ormai alla
prima eta del Ferro (fase Ilall..t_att C) (fig.
Lt• )t)(•alità di Cornesei.
:5: L 2 .
3)
.
.
lezzolago e Do... di Pur !->i ri\elano quindi
multo inlere,santi. poiché hanno dato oggetti di �pora po....teriore a quel­
la della pa la fitt a di .\lolina di Ledro. MeriterC'hlu.•ro una pro:,pezione e
non è improbabile che , i !'>i possano tro , a rc ith<·d iamenli
�' i
l uppatisi
in st·guilo ali 'abbandono della palafitta.
Per quanto riguarda la tipologia. unico ell'mento utilizzabile in
questo caso per la datazione. Ja spada di Cornesei non rientra in alcun
tipo not o
e
si può considerare eponima di un nuovo tipo. a C'Ui per ora
-i può collegare genericamente la spada rime nuta in Valcamonica, nei
dintorni di Breno (R. De Marinis. 1972. pp. 190-1. fig. 60 ). che se
ne differenzia per la diYersità della ha"e della lama, pri\a di incavi
lat eral i
t'
di ricasso.
La lama di Comeei è quella caratteri .. Lira di mo l t e .::. pade della
fine del Bronzo Medio
c
del Bronzo Tardo (cfr. i tipi Trana. \Ionza.
e spade a lingua di presa tipo l a e I l a ). 11 rica"'"O th•ntieolato ricorrr.
frequentemente sulle spade Rixheim (P. Sehaucr. 1971. pp. 61 e segg.)
e Ro snoen ( J. Briard. 1965 ). Le tacche laterali alla base della lama
o lungo il rodolo piatto sono proprie di alcum• !-�pade della fine del
Bronzo \ledio
e
de l Bronzo Tard o dell'Italia nord-occidentale (Ello.
Veduggio, Cologno al Serio, Cattabrega. Ca �:ano d'Adda. Oleggio Ca­
:;trllo.
an \ ittore della Sforzcsca. una delle spad<· di �·lonza). della
Franria (L. Bonnamour, 1966, pp. 17-21) e ricorrono di freq uente an­
Le .;fazioni pa Jafitticole eli PeschiNa ( I mboccat u r a del :\lincio.
(;olfo. Bacino :\farina) hanno dato qualr Jw migliaio di oggetti di bron­
w.
(•on..,t•n·ati pt"r la massima parte nei mu...<'i di
runa e di Vienna e nel museo P i�orin i eli Roma
L. Pi gorin i. 1877:
. De
un
co rpu :-;
(E.
naturale di \c­
\on
•
ac ke n. 1865:
tefani. 1879. 1880. 1883. 1884: R. �1unro.
IH90: O. \lonteliu.... 1895: H.
pre....enlazione i n
:- Lor ia
<·
Hiller-l\.arpt·. 1959). La loro organica
o mpleto llbll'me alla c er ami ca. �li og gC'tti
di pi<'tra. o:-....o e corno è in cor so di attuaziont• da parte di A. Aspes
c
L. Fasani.
Fra i bronzi si tro' ano una
pada
<'ompl
m e n ti di spade diver,e. Dalla l etter atu ra
eta
l'
almeno tre fram­
"ono noli fìnora solo due
frammt"nl i di lame.
l)
pada con codolo a bastone, dall'lmhoc('atura del '\Ili nei o
(.\l u �eo Ci,•ico di Storia Natu ra le di VcromJ. n. inv. 673) (fig. 6:2).
n cod olo a sezi on e quadrangolare. t er mina \'('rso la cima con un in­
.
gros
amC'nto a sezione c i r cola re
.
rip ic�a lo
a
unc ino. Dalla parte della
lama il rodolo presenta un rigon f i a mento rornuoidale. a rui segue la
has<' dell'impugnatura di forma campanulata. II r acc or do tra lama e
impugnatura è rostituito da una rientra n za di forma conca"a con una
lie' i...sima den ti col a tura. La lama è di tipo l'Orto e largo. di forma
<tua:-i impercettibilmente l'oliata. con la larghezza ma---=ima ,·erso un
lt'rzo dalla punta. La sezione è r o mboid a le appiattita. i ma rgini for­
mano come un g radin o per tutta la lungh(•zza d el taglio . Dimensioni:
lun�h. cm 48.2: largh. lama cm 3.8.
Que ta spada riunisce in sè per quanto riguarda l'impugnatura le
caratteristiche dei tipi Biandronno e Pépitn illc. Una impugnatu ra si­
milC' si ritrova sulla spada di pro\enie nza scono...C'iula consenata al \.:Tu.
....
seo Archeologic o di \lilano (V. Bianco Peroni. 1970. n. 87). La lama
è praticamente identica sia come forma clw dimenc:;ioni alla spada di
92).
<"he sulle spndc Rosnoen, della zona atlantica. Si tr-atta di una carat­
Canegrate (tomba
tl r istiC 'u O('C iclentale.
t'ÌC'é:l.,.so com·avo tra i mpugnat ura e lama. co:-Ì l'ome le spade di San
'
che pr<'"L'nla anchC' lu ..,Jes-;a particolarità di un
-
\'ittore della Sf or ze�ca
c
86
-o
-
di Oleggio Castello. :\ell'e:-emplare di Cane­
-o
grate è conservata solo la base dell'impugnatura e !"incompletezza del
codolo non consente un paragone più completo . Forse le due �pade non
aYe, ano lo �tesso tipo di impugnatura. poiché le sezioni della hre �ono
·
- C:J
differenti, ma le lame sembrano uscite dalla ..,te::,a officina e ;;ono per­
fettamente �oHapponibili. D'altra parte
è difficile immaginare per la
.;;pada di Canegrate una impugnatura che non appartenga al tipo a
J
codolo a bastone. Lame u�uali o molto simili a quelle drlle spade di
Peschiera
c•
Canegrate si Lro\ ano nelle spade di Brescia. Oleggio Castel­
lo. Bolzano (V. Bianco P croni, 1970. nn. 85. 67, 32). di San Yittore
della Sforze�ca. della Cattabrega di Crcscenzago (frammento della colle­
z io ne Ca. LclfcranC'o)
c
3
dc-i dintorni di Crema.
Le spade di Oleggio, Bolzano e San Vittore presentano la base
-·'
dell'impugnatura molto simile tra di loro.
r:---
2) Parte inferiore di lama ru spada. dall Im b occatura dell\1 incio
'
(H.l\tiiller-Karpe. 1959, TaL 103. 28) (fig.
6:4). Lama lunga e
�lretta.
a bordi paralleli, sezione lenticolare con costolatura mediana arroton­
data. Lungh. cm
a quella delle
35. Ci troviamo di fronte ad una lama paragonabile
spad e
di E l lo, Codog no, Palazzolo Ver cellese (V. B ia nco
Pcroni. 1970, nn. 28, 54,
ru Pacengo (A. Aspes
·
55), AsoJ a (Museo di Brescia inedita), Bor
.
L. Fasani, 1968, fig. 21:
L2)� dinto1·ni di
Breno (R. De \1 arin is. 1972, fig. 60, pp. 190-1) e :Monza (R. De Yla­
l
rinis, 1971, Tav. l, fig. l, 3).
3) Due frammen ti di lama di spada, a
ciata ai margini (S. De Ste{ani 1880, Tav.
,
sezion e
i
.t
lcnticolare schiac­
L fig. l: M. Leoni ·G. For­
•
�
\
tina, 1971, fig 3:2 e fig. 9). Per il tipo di lama cfr. le spade di Cor­
.
•
l
ncsei (La go di Ledro), Pl• emo (R. De Marinis. 197?. fig. 59) e nume­
rose spade a lingua di presa.
..
4) Impugnatura e inizio della lama di spada a codolo piatto tipo
Ri.xheim,
'
d al Bacino )farina (�useo Civico di Storia \laturale di Ve­
rona). Il codolo ha forma triangolare stretta e allungata con quattro
f ori per i chiodi
dis posti a quadrato e altri due fori all'inizio della lama.
Quest'ultima ha sezione romhoidale, con rigonfiamento mediano largo
,.
Q uesto esemp la re per
2
l
e poco bombato. Lungh. cm 13.2; largh. .lama cm 3.6 (fig. 6:3).
l
la sua for m a gen erale si a v d ci na alla \a·
riante Gr·iesingen dellP spade Rixheim (P. Schauer.l971. p. 62 e sgg.).
mrntre per la disposizione dei chiodi richiama le
ca ra tterist iche dell'area
In Svizzera è �tala
atlantica
spa de
tipo Rosnoen.
(J. Briard, 1965. p. 15'1 e sgg.).
4
coperta una !'>pada molto !>Ìmile a St. Moritz
...
imlml·ca·
Spada di Cunegratc (tomba 92); 2 . Spada di Peschieru,
a: 4 · Fram­
tura del Minriu; 3 . Frammento di :.pada da Peschiera, B::wino Marin
1 a 1/3 c 3
rncnlo di lama di �pada da Peschiera, imboccatura del �lincio (1. 2.
Fig.
a
6
. 1
l/2 gr. nal.).
.
-
\'ittore della Sf or ze�ca
c
86
-o
-
di Oleggio Castello. :\ell'e:-emplare di Cane­
-o
grate è conservata solo la base dell'impugnatura e !"incompletezza del
codolo non consente un paragone più completo . Forse le due �pade non
aYe, ano lo �tesso tipo di impugnatura. poiché le sezioni della hre �ono
·
- C:J
differenti, ma le lame sembrano uscite dalla ..,te::,a officina e ;;ono per­
fettamente �oHapponibili. D'altra parte
è difficile immaginare per la
.;;pada di Canegrate una impugnatura che non appartenga al tipo a
J
codolo a bastone. Lame u�uali o molto simili a quelle drlle spade di
Peschiera
c•
Canegrate si Lro\ ano nelle spade di Brescia. Oleggio Castel­
lo. Bolzano (V. Bianco P croni, 1970. nn. 85. 67, 32). di San Yittore
della Sforze�ca. della Cattabrega di Crcscenzago (frammento della colle­
z io ne Ca. LclfcranC'o)
c
3
dc-i dintorni di Crema.
Le spade di Oleggio, Bolzano e San Vittore presentano la base
-·'
dell'impugnatura molto simile tra di loro.
r:---
2) Parte inferiore di lama ru spada. dall Im b occatura dell\1 incio
'
(H.l\tiiller-Karpe. 1959, TaL 103. 28) (fig.
6:4). Lama lunga e
�lretta.
a bordi paralleli, sezione lenticolare con costolatura mediana arroton­
data. Lungh. cm
a quella delle
35. Ci troviamo di fronte ad una lama paragonabile
spad e
di E l lo, Codog no, Palazzolo Ver cellese (V. B ia nco
Pcroni. 1970, nn. 28, 54,
ru Pacengo (A. Aspes
·
55), AsoJ a (Museo di Brescia inedita), Bor
.
L. Fasani, 1968, fig. 21:
L2)� dinto1·ni di
Breno (R. De \1 arin is. 1972, fig. 60, pp. 190-1) e :Monza (R. De Yla­
l
rinis, 1971, Tav. l, fig. l, 3).
3) Due frammen ti di lama di spada, a
ciata ai margini (S. De Ste{ani 1880, Tav.
,
sezion e
i
.t
lcnticolare schiac­
L fig. l: M. Leoni ·G. For­
•
�
\
tina, 1971, fig 3:2 e fig. 9). Per il tipo di lama cfr. le spade di Cor­
.
•
l
ncsei (La go di Ledro), Pl• emo (R. De Marinis. 197?. fig. 59) e nume­
rose spade a lingua di presa.
..
4) Impugnatura e inizio della lama di spada a codolo piatto tipo
Ri.xheim,
'
d al Bacino )farina (�useo Civico di Storia \laturale di Ve­
rona). Il codolo ha forma triangolare stretta e allungata con quattro
f ori per i chiodi
dis posti a quadrato e altri due fori all'inizio della lama.
Quest'ultima ha sezione romhoidale, con rigonfiamento mediano largo
,.
Q uesto esemp la re per
2
l
e poco bombato. Lungh. cm 13.2; largh. .lama cm 3.6 (fig. 6:3).
l
la sua for m a gen erale si a v d ci na alla \a·
riante Gr·iesingen dellP spade Rixheim (P. Schauer.l971. p. 62 e sgg.).
mrntre per la disposizione dei chiodi richiama le
ca ra tterist iche dell'area
In Svizzera è �tala
atlantica
spa de
tipo Rosnoen.
(J. Briard, 1965. p. 15'1 e sgg.).
4
coperta una !'>pada molto !>Ìmile a St. Moritz
...
imlml·ca·
Spada di Cunegratc (tomba 92); 2 . Spada di Peschieru,
a: 4 · Fram­
tura del Minriu; 3 . Frammento di :.pada da Peschiera, B::wino Marin
1 a 1/3 c 3
rncnlo di lama di �pada da Peschiera, imboccatura del �lincio (1. 2.
Fig.
a
6
. 1
l/2 gr. nal.).
.
- 89 -
- 88 -
( P . Schauer. 1 9 7 1 . n . 265:
�L Lichardu..,- Itten. 1 9 7 1 . Ahb. 8 : 9- l l ).
alcuni tipi com u n i : -=pillonj con testa a doppia spirale. a rocchetto per­
Peschiera rappresenta per ora il punto più orientale di diff�ione delle
forato. a tre anelJi: pugnali con base triangolare formla di tre chiodi.
·pade R ixheim nell'Italia settentrionale.
.L\J Bar d i Pacengo manca la fibula ad arco di violino. che tuttavia
compare nella
,,
i n te n de un periodo corrispon
51
dente a nord delle A l p i aJle fasi Bronzo C e D della Ba, i r ra
(H.
Miil­
dis:tinzione tra il momento più antico e q ucllo più recente dell'orizzonte
d i Peschiera.
ler-Karpe. 1 9 5 9 ) . Soltanto pochi materiali sono riferibili a periodi più
*
antichi ( R . Peroni, 1971. p . 40 e segg.. fig. 1 4 n. 1 . 9. 1 3 , 17 e fig. 1 7
o.
21)
o anche più recenti ( frammenti di fibule ad arco serpeggiante.
stafTe d i fibule terminanti a globetto
Pacengo-Porto ( G . A . Colini.
1 909. fig. 27-29 ). L'introduzione della fibula segna probabilmente la
* • •
Con c< onzzonte di P esehi era
vici nissima stazione di
r
a p pend i ce tronco-con ica, vari
frammenti d i �itu le di bronzo con spalla cordonata, eol tclli d i ferro,
uf"lo con fodero d i legno rivestito di bronzo. simpula di t i po etrusco,
ecc.).
La mancanza di ritrovamenti chiusi, i n questo caso d i una strati­
*
*
Le spade dell'Imboccatura del .Mincio e del Bacino Marina che
abbi amo precedentemen Le descritto confermano la posizione cronologiC'a
delle s tazi oni palafitticole di Peschiera.
Il frammento d i lama desC' r i t to al n . 2. proveniente dall 'Imboc­
catura del Mi n c io, appartiene a un tipo d i spada a lama lunga, stre l la
<'
affilata, con
ezione lenticolare
f'
costola t ura mediana bombata, c he
grafia con livelli di i nsediamento ben defi n i t i , non const'nle d i discer­
è più antico delle spade con codolo a bastone. lama Larga e <:orla, a se­
nere facilmente e dettagliatamente ciò che n el i 'ambito dell 'orizzonte di
zinrw romho idale appiattita. La sua tradizione affonda
Peschiera appartiene al momento più a n t ir�o o a que'llo più recente.
le radici ne]
Bl'Onzo Medi o.
Tutbavia. in base a parallclismi tipologic.i con a:ltre stazioni palafit­
La spada tipo Rixheim, dal Baci no Marina, e quella con codolo
tico]e e sopra tutto con le region i transal pine, è possibile arrivare alla
a bastone, dall'Imboccatura deJ M i ncjo, si possono datare al periodo
conclusione che il cosiddelto orizzonte di Peschiera copre tutta la fase
Bronzo D. La somiglianza dell,a lama di
Bronzo D, ma non intera me n Le quella Bronzo C . Se è esatta l'in terprr­
d i ·Canegrate si accorda benissimo con i l fatto che altri bronzi tipici d i
tazione data da H . Miiller�Karpe ( 1 9'59 ) alla stazione dello Scoglio del
C a n e g rate . qua·li acl esempio i braccialetti d i nastro d i bronzo con deco­
Tonno, i bronzi tipo Pese h icra colà rinvenuti non dov rebbero essere
ra7.ione graffit:a di fasce ricurve rtiempite a tratteggio e contrappostt=>.
più antichi del periodo M iccneo I I I A 2. mentre la fase Bronzo C
appa.iono ripetutamente anche a Peschiera.
c1 ue� t 'ultima
con l'esemplare
l ra nsalp i na è caratterizzata, fra l'altro. da spade a lingua di presa tipo
Nessun esemplare italiano di spada con codolo a bastone è data­
Sprockhoff I b. che sono da mettere i n relazione con spade analoghe e
bile i n base ad un conleslo chiuso. Tuttavia. i n questo caso la spada
molto simHi del periodo Miceneo II B - I II A l ( cfr. le spade a guardi a
d i Peschiera presuppone una datazione nell'ambito del periodo Bron­
cruciforme del tipo D i della Sandars; K . Randsborg, 1 9 6 7 ) . D'altra
zo D, poiché alla fine di questo periodo cessa la vita degli insediamenti
parte bronzi tipo Peschier-a ,jn orizzonti cronologici di fase C sono molth
palafitticoli e terramaricoli nell'Italia settentrionale.
rari a nord delle A l p i ( P. Schauer, 1 9 7 1 . p . 1 5 1 , nota 6 ) . A nche nei
Nell'ambito d el le spade con codolo a bastone è possibile distin­
ripostigli del bacino carpatico. A . Mo.zsolics non trova bronzi d i tipo
guere due gruppi princÌlpal�, uno caratterizzato da lama larga e robusta.
Peschiera nell'orizzonte Forr6-Fclsobalogh { corrispondente al Bronzo C
non ancora propriamente foliata. essendo l a larghezza massima a cÌJ'ca
della •Baviera). mentre essi compaiono negli o11izzonti Opalyi e A ranyos
un
( quest'ultimo corrispondente alla fase R i egsee della Baviera ) ( A. Moz­
ba3e� un secondo gruppo ca rat lerizzalo da una lama decisamente follata.
solics, 1 9 7 1 ).
con una sensibile espansione a u n terzo dalla punta. Fra i ritrovameuti
Per quanto riguarda la correlazione con a l t re stazioni palafitticole
terzo dell'apice soltanto d i 2 o 3 mm. maggiore che
verso
la
che consentono datazioni appartengono al primo gruppo le spade d i
di Peschiera - Imbocca t m ·a del 1M incio, a c u i è strettamente
del Garda, si può dire che il materiale più recente del Bar d i P.acengo
Ba ierdorl'
viene a sov rapporsi a quello più antico di Peschiera; si hanno i n fa t t i
collega t a la spada di Canegrate: al secondo la spada di Pépinville
e
- 89 -
- 88 -
( P . Schauer. 1 9 7 1 . n . 265:
�L Lichardu..,- Itten. 1 9 7 1 . Ahb. 8 : 9- l l ).
alcuni tipi com u n i : -=pillonj con testa a doppia spirale. a rocchetto per­
Peschiera rappresenta per ora il punto più orientale di diff�ione delle
forato. a tre anelJi: pugnali con base triangolare formla di tre chiodi.
·pade R ixheim nell'Italia settentrionale.
.L\J Bar d i Pacengo manca la fibula ad arco di violino. che tuttavia
compare nella
,,
i n te n de un periodo corrispon
51
dente a nord delle A l p i aJle fasi Bronzo C e D della Ba, i r ra
(H.
Miil­
dis:tinzione tra il momento più antico e q ucllo più recente dell'orizzonte
d i Peschiera.
ler-Karpe. 1 9 5 9 ) . Soltanto pochi materiali sono riferibili a periodi più
*
antichi ( R . Peroni, 1971. p . 40 e segg.. fig. 1 4 n. 1 . 9. 1 3 , 17 e fig. 1 7
o.
21)
o anche più recenti ( frammenti di fibule ad arco serpeggiante.
stafTe d i fibule terminanti a globetto
Pacengo-Porto ( G . A . Colini.
1 909. fig. 27-29 ). L'introduzione della fibula segna probabilmente la
* • •
Con c< onzzonte di P esehi era
vici nissima stazione di
r
a p pend i ce tronco-con ica, vari
frammenti d i �itu le di bronzo con spalla cordonata, eol tclli d i ferro,
uf"lo con fodero d i legno rivestito di bronzo. simpula di t i po etrusco,
ecc.).
La mancanza di ritrovamenti chiusi, i n questo caso d i una strati­
*
*
Le spade dell'Imboccatura del .Mincio e del Bacino Marina che
abbi amo precedentemen Le descritto confermano la posizione cronologiC'a
delle s tazi oni palafitticole di Peschiera.
Il frammento d i lama desC' r i t to al n . 2. proveniente dall 'Imboc­
catura del Mi n c io, appartiene a un tipo d i spada a lama lunga, stre l la
<'
affilata, con
ezione lenticolare
f'
costola t ura mediana bombata, c he
grafia con livelli di i nsediamento ben defi n i t i , non const'nle d i discer­
è più antico delle spade con codolo a bastone. lama Larga e <:orla, a se­
nere facilmente e dettagliatamente ciò che n el i 'ambito dell 'orizzonte di
zinrw romho idale appiattita. La sua tradizione affonda
Peschiera appartiene al momento più a n t ir�o o a que'llo più recente.
le radici ne]
Bl'Onzo Medi o.
Tutbavia. in base a parallclismi tipologic.i con a:ltre stazioni palafit­
La spada tipo Rixheim, dal Baci no Marina, e quella con codolo
tico]e e sopra tutto con le region i transal pine, è possibile arrivare alla
a bastone, dall'Imboccatura deJ M i ncjo, si possono datare al periodo
conclusione che il cosiddelto orizzonte di Peschiera copre tutta la fase
Bronzo D. La somiglianza dell,a lama di
Bronzo D, ma non intera me n Le quella Bronzo C . Se è esatta l'in terprr­
d i ·Canegrate si accorda benissimo con i l fatto che altri bronzi tipici d i
tazione data da H . Miiller�Karpe ( 1 9'59 ) alla stazione dello Scoglio del
C a n e g rate . qua·li acl esempio i braccialetti d i nastro d i bronzo con deco­
Tonno, i bronzi tipo Pese h icra colà rinvenuti non dov rebbero essere
ra7.ione graffit:a di fasce ricurve rtiempite a tratteggio e contrappostt=>.
più antichi del periodo M iccneo I I I A 2. mentre la fase Bronzo C
appa.iono ripetutamente anche a Peschiera.
c1 ue� t 'ultima
con l'esemplare
l ra nsalp i na è caratterizzata, fra l'altro. da spade a lingua di presa tipo
Nessun esemplare italiano di spada con codolo a bastone è data­
Sprockhoff I b. che sono da mettere i n relazione con spade analoghe e
bile i n base ad un conleslo chiuso. Tuttavia. i n questo caso la spada
molto simHi del periodo Miceneo II B - I II A l ( cfr. le spade a guardi a
d i Peschiera presuppone una datazione nell'ambito del periodo Bron­
cruciforme del tipo D i della Sandars; K . Randsborg, 1 9 6 7 ) . D'altra
zo D, poiché alla fine di questo periodo cessa la vita degli insediamenti
parte bronzi tipo Peschier-a ,jn orizzonti cronologici di fase C sono molth
palafitticoli e terramaricoli nell'Italia settentrionale.
rari a nord delle A l p i ( P. Schauer, 1 9 7 1 . p . 1 5 1 , nota 6 ) . A nche nei
Nell'ambito d el le spade con codolo a bastone è possibile distin­
ripostigli del bacino carpatico. A . Mo.zsolics non trova bronzi d i tipo
guere due gruppi princÌlpal�, uno caratterizzato da lama larga e robusta.
Peschiera nell'orizzonte Forr6-Fclsobalogh { corrispondente al Bronzo C
non ancora propriamente foliata. essendo l a larghezza massima a cÌJ'ca
della •Baviera). mentre essi compaiono negli o11izzonti Opalyi e A ranyos
un
( quest'ultimo corrispondente alla fase R i egsee della Baviera ) ( A. Moz­
ba3e� un secondo gruppo ca rat lerizzalo da una lama decisamente follata.
solics, 1 9 7 1 ).
con una sensibile espansione a u n terzo dalla punta. Fra i ritrovameuti
Per quanto riguarda la correlazione con a l t re stazioni palafitticole
terzo dell'apice soltanto d i 2 o 3 mm. maggiore che
verso
la
che consentono datazioni appartengono al primo gruppo le spade d i
di Peschiera - Imbocca t m ·a del 1M incio, a c u i è strettamente
del Garda, si può dire che il materiale più recente del Bar d i P.acengo
Ba ierdorl'
viene a sov rapporsi a quello più antico di Peschiera; si hanno i n fa t t i
collega t a la spada di Canegrate: al secondo la spada di Pépinville
e
- 91
- 90 -
( .\ } o,ellaJ
c
quella del ripostigJjo di \or.aj- ala� ( Voi,odinal. che è di
tipo :\rcn.
. .,
••
t·c,oluzione t i pologjca di queste -.pade ,emhra quindi 8\ Yenire nel
"en-.o d i una maggiore c::pan... ione della lama ' t'r'o ia punta
c
•
: Q
di una
•
••
•
"
•
forma �piccatamente foliata. tendenza appena a' \ ertibile negli c,em­
plari più antichi. pienamente ... , iluppata i n qut>lli più recent i . La di­
.-,tinzione tipologica ha�ala sulla forma dt'lla lama �emhra a,·ere in que­
:-to ca ...o anche , aJore cronologico. Inclit·ati,·o C'i ,embra re!!empio di
/
-.. pade a codolo molto affini a quellt• di cui �1 i amo trallando. c1uali
Il' s pac i P tipo
n te: rha c h i n g .
'pe) e r. E:.-�feld. D i etz e n ha C h . che offrono
"
(
numero� i ri Ll'OValtlenti in Iomb<'. sempre databili a l lh,r· crio ] la A l
( P . �('hauer. 1 971, pp. 83-85 ) . Del rC's l o
t•
logi1·o
c·
100 k m
o
r
h c anc·he la lama
Fig. ì . Di:-tribuz10nc delle ,.,padl' dt•l flron10 Turtlo nell'Italia nord-tl('cidcntnlc:
abhia valore <"ronologico. po i<' he lo svilu ppo ti pologico a v' i l' n e in rela­
/ ' o ne alla funzione della spada. ai r.ui fini :-ono determ i n a n t i la forma
A
l' il tipo di lama e non solo !"impugnatura. Se con,irl<'riamo alLrC' ('lassi
Rr\hl'tm
Sp
lc
ut
tipo Monza:
•
L
Spaclt• tipu Cullullrcj!u 1.h Cr<.'�cenz.a�u:
Spadt> tipo Lerlru;
Q
Sp.ult· t·on rudolu
:t
ha:-torw
t'
•
Spuùc tipo
lama non foliata.
di spade ben <·ono:,ciute grazie all 'abbondanza dri reperti sicuramente
databili quali le
o:-;scn a re
GriiJzun gensclncerter
t'
]e l
ollgri/J�eh werter.
poS3iamo
c·he la tendenza aJl'e,pansione della lama " e r�o un terzo dalla
l . per di\ enirc
punta comincia ad affermar-i soltanto nel p c· riodo Ha
poi prrdominan le neir i ia ..\.2. m<'ntre e dr l lutto �conose iuta nel periodo
Brorl/o D ( I l . Muller-l
.
arpe, 1961, pp. 90-9 1 : 1962. p. 268).
fatto
Q uesto
è da tenere presente a n c he per la datazionC' dc,lle �pade con ('Odolo
a ba. ton<'
<'
lama [oJiata.
<
La tomba di Pépinville. eponima del tipo di spada con termina­
zione del codolo a uncino,
.)l
(
...
è stata però assegnata da 1 1 . Muller-Karpc
( 1959, p. 1 85) al Bronzo D. seguito in questo da V . Bia nco Peroni
(1970 )
,
che si pronuncia per u n momento avanzalo d i questa fase.
P. chauer ( 1 971) pone le spade tipo Pépi nvillC' nel Bronzo D, e quelle
tipo Terontola e Arco nell'Ha A l . N .K.
&+
andar (1957. p. 1 27) pro­
pende per una data più recente per la ..,pada di Pépin' ille. i n base alla
O
&.
lCO
=
m::wc
=
=
=--=
forma del coltello. allo spillone tipo Binningen. al piccolo uccello di
k rr:
bronzo fu o che ricorre anche a :J,I iihlau e a \Vilten. nel Tirolo. in
tombe della locale seconda fase dci Campi di L rne
l
(
=
Ila A l ) ( ed
inoltre nella tomba a carro di Hart an dt'r �lz. tipica dell ' Ha A l ).
econdo H . l\luller-f arpe ( 1 9 59. p. 172 e 17·1). gli spilloni tipo
B i n n i ngen. anche se caratteristi<'i di u n ori:;-.zonte Ha A. l. iniziano g ià
ne-l Bronzo D. P. SC' hauer ritiene il colit• Ilo di Pépim ille a nco r a d i
tipo Bronzo D. mentre lo stesso tipo. che si trova anche i n una tomba
d i R i x heim,
l' a egnato da H . Zumstciu alla
SlUI
rase Bronzo Finale I I
(
oril·
Distribuzione delle "JHtÙc con codolo a bastone e lama {oliata
zonte Ha A l ). Per rintlicuzionc delle località corrispondenti ai numeri 'edere
Fig. 8
rappendire.
.
- 91
- 90 -
( .\ } o,ellaJ
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quella del ripostigJjo di \or.aj- ala� ( Voi,odinal. che è di
tipo :\rcn.
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Il' s pac i P tipo
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"
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numero� i ri Ll'OValtlenti in Iomb<'. sempre databili a l lh,r· crio ] la A l
( P . �('hauer. 1 971, pp. 83-85 ) . Del rC's l o
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r
h c anc·he la lama
Fig. ì . Di:-tribuz10nc delle ,.,padl' dt•l flron10 Turtlo nell'Italia nord-tl('cidcntnlc:
abhia valore <"ronologico. po i<' he lo svilu ppo ti pologico a v' i l' n e in rela­
/ ' o ne alla funzione della spada. ai r.ui fini :-ono determ i n a n t i la forma
A
l' il tipo di lama e non solo !"impugnatura. Se con,irl<'riamo alLrC' ('lassi
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Spaclt• tipu Cullullrcj!u 1.h Cr<.'�cenz.a�u:
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lama non foliata.
di spade ben <·ono:,ciute grazie all 'abbondanza dri reperti sicuramente
databili quali le
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poS3iamo
c·he la tendenza aJl'e,pansione della lama " e r�o un terzo dalla
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punta comincia ad affermar-i soltanto nel p c· riodo Ha
poi prrdominan le neir i ia ..\.2. m<'ntre e dr l lutto �conose iuta nel periodo
Brorl/o D ( I l . Muller-l
.
arpe, 1961, pp. 90-9 1 : 1962. p. 268).
fatto
Q uesto
è da tenere presente a n c he per la datazionC' dc,lle �pade con ('Odolo
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<'
lama [oJiata.
<
La tomba di Pépinville. eponima del tipo di spada con termina­
zione del codolo a uncino,
.)l
(
...
è stata però assegnata da 1 1 . Muller-Karpc
( 1959, p. 1 85) al Bronzo D. seguito in questo da V . Bia nco Peroni
(1970 )
,
che si pronuncia per u n momento avanzalo d i questa fase.
P. chauer ( 1 971) pone le spade tipo Pépi nvillC' nel Bronzo D, e quelle
tipo Terontola e Arco nell'Ha A l . N .K.
&+
andar (1957. p. 1 27) pro­
pende per una data più recente per la ..,pada di Pépin' ille. i n base alla
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forma del coltello. allo spillone tipo Binningen. al piccolo uccello di
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bronzo fu o che ricorre anche a :J,I iihlau e a \Vilten. nel Tirolo. in
tombe della locale seconda fase dci Campi di L rne
l
(
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inoltre nella tomba a carro di Hart an dt'r �lz. tipica dell ' Ha A l ).
econdo H . l\luller-f arpe ( 1 9 59. p. 172 e 17·1). gli spilloni tipo
B i n n i ngen. anche se caratteristi<'i di u n ori:;-.zonte Ha A. l. iniziano g ià
ne-l Bronzo D. P. SC' hauer ritiene il colit• Ilo di Pépim ille a nco r a d i
tipo Bronzo D. mentre lo stesso tipo. che si trova anche i n una tomba
d i R i x heim,
l' a egnato da H . Zumstciu alla
SlUI
rase Bronzo Finale I I
(
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Distribuzione delle "JHtÙc con codolo a bastone e lama {oliata
zonte Ha A l ). Per rintlicuzionc delle località corrispondenti ai numeri 'edere
Fig. 8
rappendire.
.
- 93 -
- 92 -
a (
Ila
=
q ue ll e
A l ) i n base alranalist del corredo di alcune tombe come
di H i n ningen. Rixhcim. Colmar e D u rzcnentzen ( H . Lumstein.
l
196-L pp. 45-18 ).
-
B i ,ogna
cou-.iderarc la po�--ibilità d i cronoloaie
differenti a �econda
�
df"lle aret' geografiche e eulturali.
'\
Tu u a , i a la difTu ... ione d i ::pade con
po teriort• a l l 'or11zonte
per
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c·mpi o.
•
•
-.
. -......._
l i Peschiera e al Bronzo D . \,•,... una tcrramara
qw•lle
"" ri l l <'.
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/
con <·odolo a bastone di forma a n t ica !-Ono l i m i l u l e ad arce plll C'irco-
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ha dato finora una ... pada <·on lama folinta. Le .;pa le con
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>
,
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r'
l
-
nguarda la datazione a-..:- nlula dt•lle spudr con codolo
hns t o ne. bisogna ricordare reo;;e mplare d i ùgarit. eon al cartiglio di
\lerneptah ( 1237-1 225 a .C . ). Tipolog-icamcnlt'
e.;�u
si puè> assegnare alla
:-l'rÌ<' piia a n t i ca. anche se non =>Ì tralla di una fop,gia
ropea. I n fine una -..pada t i po PPpim· i l l t' t'
...
Vl'ranwntl' eu­
tata ... eopr. rla a el Kantara.
nr.lla Lona del canal<' di ' uez ( l i . Ran"-<'. l 9 'J 8 )
e
prr quanto reperto
Fi�. lJ
Dt:,.trilnuionc dei
•
tria n�ol1 m·ri
tndit·ano 11trm alllt'lllt
la�t·o. \lunzu. Callabrqra.
luuimH' llt·lle
-.
n·perti dt•lla t•u lt u ru della �c·a moni nu di
<...oloAIIO
<'
t·un
\lbanatc·.
t•c•nunit·a (Cur�c·�rat<·. :::-t•amuuina. (, ar·
FcHtHI\ u ). l t rian!'uli hiuud11 in di c·u no la di...t rl·
pade ltpo \lonta e Cattabte{l.a ru•ll'art•:t al tli fu ori di
ell a uccupala
<J u
cl.ti rit rll\ am� nt i d1 ceramica dt'll a <'Ultura del la "<·amuttma.
-;porudi<"o non è- im probabile chP la :-- ua compar ...a in Egitto i a t.la met­
terl' i n relazione con le incur:'ìioni dei
quali
H\ '
u
Po poi i del Ma r<'
"·
l "ttltima delle
iene nel 1185 a.C.
Conclusioni
•
•
•
Le a n al i ·i tipologiche e cronologiche delle :o.padc della lurda età del
Bronzo nell ' I t alia nord-occidentale c i po;o;:-;ono a i u t are
pr<'ndere alcuni problemi
a
meglio com­
rel a t i ' i aliC' <·ulturc di CanC'grate
e
d e l la
tra
Canegrate c la Scamozzina. E'
:'ìlata
'
�osLC'nula
la tesi di una loro contemporaneità pur nella �o::tanziale diversità cultu­
rale cd anche di rerr nte L. Pau l i adC'ri..,ce cornpletamrnte a
qursla
nienti dalla sfC'ra delJa
Crnenfelc/Prkultur
rapprc.senta la l oc ale cultura di
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( L. Pauli. 1971). Canegrate è rapporto di im a�ori l ran::-::t!pini prOH'­
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rapporln cronol ogi co
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lato i l rito <"remalorio. La distribuzione geografica �embra a prima ..·isla
r<'nderl' plau�ibile questa ipole.;;i .
La eultura d i Ca negra te f. saldanwnte anrorata a l periodo Bronzo
Fig. Hl
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\rea d i di�tribuzio11e dci r('pE'rli tlella cultura di Cane�rate. l circoli
i ndieano r i t rO\ amenti di
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tipo <...unl·�ra le.
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e
i rco lo nf'lla zona del·
l ' \J)t'ennino li�ure .,j riferisce alla tomba di Zcn ( al \l u:.t'il di La �petia). l circui i
biunrhi indicano la di ifu!:'ione delle :.pnde ton
luma del t•po d i q u el la di Cnnc�ra t e
•
D c all'orizzonte d i Peschiera. Abbiamo infatti .,pilloni a testa di pa­
( tumba 92). 'ono tu lle .,padt•
pavf'ru. coiLt'lli a dorso arcualo con codolo u due c h iodi o con impu·
lurt•. Cntta brc�ll ( f ra mm en t o ch· lln r·olletÌIIllt' Cu�tt·lfr·attt·o) t• d i ntorni Ji Cremtl.
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- 94 -
gnatura fusa terminante ad anello, un frammento di impugnatura a
margini rialzati. arrnil1e di nastro di bronzo con decorazioni
graffi te
di fasce curve tratteggiate. tutti elementi che si ritrm·ano a Peschiera.
o o
Le spade nelle tombe della cultura dt Canegrate sono frequenti, ma
quasi sempre inutilizzabili. perché fortemente combuste. Abbiamo visto
che quella della tomba 92 presenta una lama identica alle più antiche
forme di spade con codolo a bastone. Lo stesso t ipo di lama ricorre una
sola volla per le spade tipo Monza (esemplare di Crema) e due volte
per le spade a codolo piatto con tacche laterali ( Oleggio e San Vi llore
-=CJ·
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s
<
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della Sforzesca), mentre un frammento di simile lama p rovie n e anche
dalla necropoli della Cattabrega di Crescenzago.
Tuttavia, la ceramica di Ca negra Le prc:>e n La a l c uni elem e n ti che
nella
Urnenfelderlcullu.r
sono sconosciuti duTante iJ ·B ronzo D. mentre
si datano molLo bene all 'Ha A ] ( M . Gimbu�as. 1 9 6 5 , p . 3 3 0 � L. Pauli.
1971. p. 35 ) . Il ganC'i·o di cintura di Ro v io è u n pezzo caratte11istico
delll 'Ha A l . ma in questo caso non abbi amo assooi·azione si eu ra con
la ceramica (che comunque pe1· quanto si è consefV'ato è tulta d;i tipo
Canegrate).
Appartengono al l a cultura della Scamozzina di Albairate i ri tTo­
vamenti della località eponima (G. Vannacci, 1 9 7 1 , tav. I- V ) , di Gar­
lasco ( ihid., lav. U l e V ) , \1onza ( ibid., tav. III. l e tav. V, 6-8; R . De
t
M arinis, 1 9 7 1 ), Fornovo San Giovanni (•G. Vanna.cci, 1 9 7 1 , tav. I I I , 7
..
e VIII, 10), Cologno al Serio e abneno una tomba a Canegrate stessa
,
Il.
•
l
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- ..
J
( tomba 1 4 6 dell'anno 1 9 2 6; G . Sulermeister. 1928). A questa cultura
l
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appartiene inoltre1 anche se la ceramica è andata interamente perduta,
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la Cattabrega di Crescenzago.
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Tra i bronzi troviamo le spade tipo Monza e Crescenzago, a lama
.
lunga e affilata, ben differente da quella d i Canegrate; pugnali con
•
l/
ba·se Lrapezoidale a due chiodi di tipo già presente nel Bronzo M edio
( v . ripostiglio di Ello-Oggiono)� pugnali tipo Peschiera; spilloni con
capoccrua conica, gambo �n gTossa to perforato e decorazione a fasce di
zig-zag; spilloni con capo c ch i a discoidale; armille a capi aperti a sezione
,..//
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ovoidale. Sono tipi di tradizione Bronzo Medio, ma che appaiono anche
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a Peschiera. L'unico elemento i n comune tra Canegrate e Albairate è
i l coltellino a
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,
.
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foglia d'ulivo con manico a giorno ( pugnaletto tipo
Vo9hera).
La tomba 1 4 6 anno 1 9 2 6 di Canegrate i mustra chiaramente il eli­
v
a r io cro nologico tra le due culture in questione. Anche topografìca­
mente la tomba occupa una zona diversa. La ceram,ica decorata con file
/
Fig. 1 1
·
Canegrate. tomba 146
anno
1926
(Museo
sec
rl
. n
"
"
r.
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Legnano).
I bronzi erano
on da urna si trovava a pocbi
tulti nell'urna decorala con punti.oi impressi . Ln
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di
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1
t
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h
cm
- 94 -
gnatura fusa terminante ad anello, un frammento di impugnatura a
margini rialzati. arrnil1e di nastro di bronzo con decorazioni
graffi te
di fasce curve tratteggiate. tutti elementi che si ritrm·ano a Peschiera.
o o
Le spade nelle tombe della cultura dt Canegrate sono frequenti, ma
quasi sempre inutilizzabili. perché fortemente combuste. Abbiamo visto
che quella della tomba 92 presenta una lama identica alle più antiche
forme di spade con codolo a bastone. Lo stesso t ipo di lama ricorre una
sola volla per le spade tipo Monza (esemplare di Crema) e due volte
per le spade a codolo piatto con tacche laterali ( Oleggio e San Vi llore
-=CJ·
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-
della Sforzesca), mentre un frammento di simile lama p rovie n e anche
dalla necropoli della Cattabrega di Crescenzago.
Tuttavia, la ceramica di Ca negra Le prc:>e n La a l c uni elem e n ti che
nella
Urnenfelderlcullu.r
sono sconosciuti duTante iJ ·B ronzo D. mentre
si datano molLo bene all 'Ha A ] ( M . Gimbu�as. 1 9 6 5 , p . 3 3 0 � L. Pauli.
1971. p. 35 ) . Il ganC'i·o di cintura di Ro v io è u n pezzo caratte11istico
delll 'Ha A l . ma in questo caso non abbi amo assooi·azione si eu ra con
la ceramica (che comunque pe1· quanto si è consefV'ato è tulta d;i tipo
Canegrate).
Appartengono al l a cultura della Scamozzina di Albairate i ri tTo­
vamenti della località eponima (G. Vannacci, 1 9 7 1 , tav. I- V ) , di Gar­
lasco ( ihid., lav. U l e V ) , \1onza ( ibid., tav. III. l e tav. V, 6-8; R . De
t
M arinis, 1 9 7 1 ), Fornovo San Giovanni (•G. Vanna.cci, 1 9 7 1 , tav. I I I , 7
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e VIII, 10), Cologno al Serio e abneno una tomba a Canegrate stessa
,
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( tomba 1 4 6 dell'anno 1 9 2 6; G . Sulermeister. 1928). A questa cultura
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appartiene inoltre1 anche se la ceramica è andata interamente perduta,
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la Cattabrega di Crescenzago.
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Tra i bronzi troviamo le spade tipo Monza e Crescenzago, a lama
.
lunga e affilata, ben differente da quella d i Canegrate; pugnali con
•
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ba·se Lrapezoidale a due chiodi di tipo già presente nel Bronzo M edio
( v . ripostiglio di Ello-Oggiono)� pugnali tipo Peschiera; spilloni con
capoccrua conica, gambo �n gTossa to perforato e decorazione a fasce di
zig-zag; spilloni con capo c ch i a discoidale; armille a capi aperti a sezione
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ovoidale. Sono tipi di tradizione Bronzo Medio, ma che appaiono anche
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a Peschiera. L'unico elemento i n comune tra Canegrate e Albairate è
i l coltellino a
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foglia d'ulivo con manico a giorno ( pugnaletto tipo
Vo9hera).
La tomba 1 4 6 anno 1 9 2 6 di Canegrate i mustra chiaramente il eli­
v
a r io cro nologico tra le due culture in questione. Anche topografìca­
mente la tomba occupa una zona diversa. La ceram,ica decorata con file
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Fig. 1 1
·
Canegrate. tomba 146
anno
1926
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I bronzi erano
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- 97 -
di punti i mpressi si troYa alla Scamozzina ( tomhe F e J ). mentre �li
R I -" G R .\ Z I A \[ E \ T [
spilloni a gambo ingrossato e perforato appaiono anche a .\ Ionza.
A Canegrale abbiamo una quantilà di elementi tipo Bronzo
D con
alcuni che sembrerebbero più recenti. Ad ;\lbairate abbiamo elementi
di tipo Bronzo .\ledio. ma che rientrano già nelrorizzonte di Peschiera.
Le considerazioni finora svolte pos:>ono sintetizzarsi nella seguente
Labella cronologica:
la
E:sprimo
mia riconoscenu.� a quunti mi h{Jnno Olutalo d11rante lo st·ofgimento
Ji tJUeslo �tudi(l: dr. Gino Tomusi e dr. Bernardino Bagolini. del .Uiu;eo Tridentinu
di .�cien=e ,\aturali. che mi lumno {11milo tulle
4.spes e
neM!i. dr. Alessandra
le
rwtide relatii·e alla spada dz Cor­
Leone Fasani. del Jl useo Cit•ico cii Scien� \aturali
tli l uona. per ai•er messo a mta cl.spusizione
i
i di.segni delle spade di Peschrera:
dr. C. 1annacci e .l. J1aja per la spada di San Vitlore della Sfor:;esca.
APPE\O J C F.
l t a lia
se
tlen tl'io nalc
Pt>riodi della
Orizwnli di
rronologia
ripostigli del
cen l ro-europt>a
Bacino Carpa l ico
Spiegazione delle l'artine tli distrihu:t. iune alle lì gg .
Ftg. 7
·
7-8.
D istribuzjune ùelle :-.pade del Bronw Tarùo � o ri :tzon le d i Pesc h iera)
nell'Italia norcl-occidcntuJc.
Bor di
Ello-Oggiono
Pacengo
Isolane del
1 ) Spade l ipo M on;:;a:
Bronzo C 2
Forro
l . Torino ( Bianco Pcroni. n. 63 ).
( BTonzo I V a )
:l. V i verone . torbiera Moregna ( B ianco Peroni. n. 5 7 ) .
:3.
M,incio
Cossila:
�<
in tre pezzi, lungh. totale cm 67.5: trovata neJ 1880 a CossiJa, nella
t·egione denominala Se rre
Jl
( A . Ancona) ( R . De Marinis. 1 9 7 1 : Bianco Peroni,
n. 58).
Scamozzina
d i Albairate
Ylonza
l
k \llonzéJ ( R . De Marinis. 1 97 1 : B ia n 1 o Peroni, n . 56).
·
Peschiera I
Franzine
CjD
ùpalyi
.3 . Cotogno a l Serio ( fi.g. 3 a ; Bianco Peruoi, n. 35 ).
(·Bronzo I V h )
6. Di n torni di Crema ( Bianco Peroni. n. 6 1 ; De :\llarinis. 1971 ).
B) Spade
tipo
CaLtabrega di Crescen.:.a.go ( a codolo
piat lo
con
tacche laterali):
7. Olegp;io Castello (Bianco Pcroni. n. 32).
8. San Vittore della Sforzesca ( .fig. 3 b; Museo di V i gevano ) .
Canegrate
Peschiera I I
Aran yos
Bronzo D
( Bronzo V a )
9. Monza (R. De Marinis, 1971 ).
LO. Calta brega di Crescenzago ( fig. 1 ) .
1 1 . Cassano d'Addu ( Bianco Peron i, n . 59).
1 2 . Dalla Brianza (Bianco Peroni . n. 30 ) .
C ) Spade tipo Rixheim:
Gallizia di
Merlara
Turbigo
Croson di
Ascona I
Bovolone
Km·,d
( B ro n:Go V h)
Ha A l
i
1 3 . Fiume M era nei pressj di Olonio (Bianco Peroni. n. 36 ).
H. Plemo ( R . De Marinis. 1972).
1 5 . Peschiera. Bacino Marina (fig. 6
:
3).
D) Spade a codolo tipo Ledro:
1 6. Dintorni di Breno ( R. De Marinis. 1972).
1 7 . Dos di Cornesei ( Lago di Ledro) ( fig. 5
E) Spade con codolo
a
basto11e di
fo
rm
a
:
4 ).
unticu
(lama
non {oliata):
1 8 . Peschif'ra, imboccalura d el Mincio { fig. 6 : 2).
19. Brescia ( Biar1co Peroni. n . 85).
20. canegrate. lombu 92 ( (ìg. 6 : l : Bianco Pe ron i , n. 79).
1
- 96 -
- 97 -
di punti i mpressi si troYa alla Scamozzina ( tomhe F e J ). mentre �li
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spilloni a gambo ingrossato e perforato appaiono anche a .\ Ionza.
A Canegrale abbiamo una quantilà di elementi tipo Bronzo
D con
alcuni che sembrerebbero più recenti. Ad ;\lbairate abbiamo elementi
di tipo Bronzo .\ledio. ma che rientrano già nelrorizzonte di Peschiera.
Le considerazioni finora svolte pos:>ono sintetizzarsi nella seguente
Labella cronologica:
la
E:sprimo
mia riconoscenu.� a quunti mi h{Jnno Olutalo d11rante lo st·ofgimento
Ji tJUeslo �tudi(l: dr. Gino Tomusi e dr. Bernardino Bagolini. del .Uiu;eo Tridentinu
di .�cien=e ,\aturali. che mi lumno {11milo tulle
4.spes e
neM!i. dr. Alessandra
le
rwtide relatii·e alla spada dz Cor­
Leone Fasani. del Jl useo Cit•ico cii Scien� \aturali
tli l uona. per ai•er messo a mta cl.spusizione
i
i di.segni delle spade di Peschrera:
dr. C. 1annacci e .l. J1aja per la spada di San Vitlore della Sfor:;esca.
APPE\O J C F.
l t a lia
se
tlen tl'io nalc
Pt>riodi della
Orizwnli di
rronologia
ripostigli del
cen l ro-europt>a
Bacino Carpa l ico
Spiegazione delle l'artine tli distrihu:t. iune alle lì gg .
Ftg. 7
·
7-8.
D istribuzjune ùelle :-.pade del Bronw Tarùo � o ri :tzon le d i Pesc h iera)
nell'Italia norcl-occidcntuJc.
Bor di
Ello-Oggiono
Pacengo
Isolane del
1 ) Spade l ipo M on;:;a:
Bronzo C 2
Forro
l . Torino ( Bianco Pcroni. n. 63 ).
( BTonzo I V a )
:l. V i verone . torbiera Moregna ( B ianco Peroni. n. 5 7 ) .
:3.
M,incio
Cossila:
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in tre pezzi, lungh. totale cm 67.5: trovata neJ 1880 a CossiJa, nella
t·egione denominala Se rre
Jl
( A . Ancona) ( R . De Marinis. 1 9 7 1 : Bianco Peroni,
n. 58).
Scamozzina
d i Albairate
Ylonza
l
k \llonzéJ ( R . De Marinis. 1 97 1 : B ia n 1 o Peroni, n . 56).
·
Peschiera I
Franzine
CjD
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.3 . Cotogno a l Serio ( fi.g. 3 a ; Bianco Peruoi, n. 35 ).
(·Bronzo I V h )
6. Di n torni di Crema ( Bianco Peroni. n. 6 1 ; De :\llarinis. 1971 ).
B) Spade
tipo
CaLtabrega di Crescen.:.a.go ( a codolo
piat lo
con
tacche laterali):
7. Olegp;io Castello (Bianco Pcroni. n. 32).
8. San Vittore della Sforzesca ( .fig. 3 b; Museo di V i gevano ) .
Canegrate
Peschiera I I
Aran yos
Bronzo D
( Bronzo V a )
9. Monza (R. De Marinis, 1971 ).
LO. Calta brega di Crescenzago ( fig. 1 ) .
1 1 . Cassano d'Addu ( Bianco Peron i, n . 59).
1 2 . Dalla Brianza (Bianco Peroni . n. 30 ) .
C ) Spade tipo Rixheim:
Gallizia di
Merlara
Turbigo
Croson di
Ascona I
Bovolone
Km·,d
( B ro n:Go V h)
Ha A l
i
1 3 . Fiume M era nei pressj di Olonio (Bianco Peroni. n. 36 ).
H. Plemo ( R . De Marinis. 1972).
1 5 . Peschiera. Bacino Marina (fig. 6
:
3).
D) Spade a codolo tipo Ledro:
1 6. Dintorni di Breno ( R. De Marinis. 1972).
1 7 . Dos di Cornesei ( Lago di Ledro) ( fig. 5
E) Spade con codolo
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(lama
non {oliata):
1 8 . Peschif'ra, imboccalura d el Mincio { fig. 6 : 2).
19. Brescia ( Biar1co Peroni. n . 85).
20. canegrate. lombu 92 ( (ìg. 6 : l : Bianco Pe ron i , n. 79).
1
- 99 -
- 98 2 1 . St . �larUn de Corlean (Bianco PC'roni. n. 82).
22. )la�è-�largreid (5. Foltiny.
1970. T.l, 4).
23. Dimaro r Bianco Peroni. n . 72).
·
2-l. fiolzano I Bianm Peroni. n. 6 7 ).
Fig. 8
·
in cile rre.stern
In thi.� papn the Late Bronze .lge suord, rchich lzcu·P betm .fouml
{rum Pe1:;ch4"era
purt o.f \ orthertz !tal\. are COilsrdered b' the author. ::,ome sruJrd.s
neu· data are presen ted.
and Ledro Lake are .for t/w first lune publi�hed and a/so
are
rticulCJr us far 11,, Cattabrega dt Crescen:::.ago and Cologn o al 'erio finds
Di ..tribuzwne delle "pade con codolu a bastone e lama follata 1 oru­
zonte Ha A 1 ) .
i11 pa
TJw
colll"r-nu>d
l•
poioeirfli analui., carru•,[ out b, tlze author enables us to achtet•e
Jurthe r prugress ;,
Tip<J Biandrcmrw:
Lhe
Lute /Jrou::.e chronolog)
l'oUhdu ided into two phcr.se�.
l . Biandronno !.Bianco Peroni. n. 83 J.
rm
Parl)
mzt•
TIle Peschiera horiwnl can be
.
re lated to
am ozzmu dr .l lbairate-Morzzu
•1·
s uf tlze Monza
culture ( Bronze C-V) arrcl rhurm·tf!ri:.ed U) lon g :.trarsht bladed Stwrd
,.hirh cr111 bP relateJ to
crml Cattttbrega d i Crescer1;a�o lypes: arrcl a later phuse.
rod
Cclfle rate culture ( Bronze J) ) , characteri�ed by the appr!llrarrce of the earliest
2. Ca�albuLtano (Bianco Peroni, n. 84 ).
g
Tipo Voltabru.segana:
pecl). Following
tarrged swrmls with u large and short blade ( but noi yet leaf-slw
ate culture
thi�>. the thesis of o contem poranetty w the Lombarcly between the Canegr
3. Voltabrusegana ( Dianro .Peroni. n . 6 J ).
·�. \falcontenta, dal letto del Po ( Piacenza ) ( M . Calvani Marini, Emilia Preromaua.
V I I . 1972).
T/w auth or, m oreouer. l hinks thai
'nutlO;.::ùw-M onut crtlture is denied.
aliCI t Ire
Tipu A rco :
broadening towardi> the lower third o/ 1he biade.
( Ha il l
represent a later phase. which IJelot�gs to t/w early Protot•illanovian period
tlw rud tanged swords with
u
lwrizou t ) .
5. Arco (Binnco Peroni. n. 68).
6. Este, cimitero comunale ( Dianco Peroni, n. 69: S. Foltiny. 1970).
7. S. Antoninu, cava Ricchctti ( f3iuuco Peroni, n. 70).
8. S. Antonino. cava Nardellotto (Bianco Peroni, n . 7 1 ) .
RÉSUMt.
9 . Trf.'vi o (0. Montelius. 1895. lav . XXXV. 19).
Cet a.rticle
Tipo Terontola:
d Il
1 0 . Casale Monferrato (Bianco Peroni. n. 80).
1 1 . Stenico (Bianco Peroni.
n.
pour I.Jut de prèsen t er quelq rws nouoeaux données sur les épées
Rf>crmt
Rron:;('
dallS
r ltalie
nord-occidentale..
r;(Uwly.se
typologique
permet
d'etablier une plus dé1aillé ch ronolog ie va/aule puur l age de Peschiera. qui pera
75).
'
12. Vi1la Bartolomea (L. Caslellc lli. Sibriu m. X. 1970. p. 255, Ta'. I, 2).
1 3 . ForJi ( Bianco Peroni. n. 78).
Fogse affini, ( prive del raccordo campanulalo Lra lama
a
e
codolo):
1 4. Casale .:Vlonferrato ( Bianco Peroni. n. 8 1 ).
1 5 . Fra Caste11etto e Milzanello (Bianco Peroni. n . 65).
étre subditti.sée en deux phases. La première se rallllChe iz lrL wlturP de Scamoz.zina
di
4lbairate-il-1onza ( Bronze C-lJ). caractérisé por !es 1;pés de type Monza et Catta­
brega di Cresrenzago. possédant une lame longue et effilée. La Jeuxieme plzase
peut étre rflpporté à la culture de Canegrate ( Bronze D), caractérisé par l'trpparition
dPs épi>es avec soie pistilli/orme. lame lar�P c-t rourte. mais pas encore en forme
de fettille cLilangée. La. diflusion des épées avec soie pistillifonne el élargissemettl
1 6. Pieve S. Giacomo ( B ianco Peroni. n. 76).
cle la lame du còlé de la pointe. remo11te à
1 7 . Villa Bartolome� (L. Castelletti, Sibriu m . X. 1970. p. 255. Tav. L J ) .
au délmt du Proton:tlanoz.,ien (Ha A 1).
w1
moment encore plus récent.
c 'est -ir-clir e
Ese mplari 11011 detemtinabili o incompleti:
18. ivrea ( P. Barocelli, Repertorio. Atti Soc. Piem. Arc·h .. X. llJ26.
1 9 . Provjncia di Cremona (Bianco Peroni. n. 77).
RIFERJMEl\'T 1 BIBLIOGRAFICI
20. Dintorni di Vicenza (Bianco Peroni . n. 74).
Raffigurazùmi in incisùmi rupestri:
<\.sPE.!'. A
2 L . Roccia delle Griselle (M. Pasotti. 1 97 0).
1968
·
.
.
FASANJ. L.
La stazione preistorica di Bor di Paccn!!O
e
la media età del Bronzo nell'an­
fiteatro morenico del Garda. Atti e Me morie del/"Ae<·ademiu di Agr icoltura
Sciert:R
P
LeUere di Verona. CXLIV. 1 9 6 7-68. serie VI. \'ol. XIX. pp. 1-44.
BATTAGLIA. R.
di
1 9 13 . La paJafit ta del lago Ji Ledro nel Trentino, Memorie del Museo Civico
Storiu Naturale dellu Veneziu Tridentina. V I I . 1943. pp. 30 c segg.
- 99 -
- 98 2 1 . St . �larUn de Corlean (Bianco PC'roni. n. 82).
22. )la�è-�largreid (5. Foltiny.
1970. T.l, 4).
23. Dimaro r Bianco Peroni. n . 72).
·
2-l. fiolzano I Bianm Peroni. n. 6 7 ).
Fig. 8
·
in cile rre.stern
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neu· data are presen ted.
and Ledro Lake are .for t/w first lune publi�hed and a/so
are
rticulCJr us far 11,, Cattabrega dt Crescen:::.ago and Cologn o al 'erio finds
Di ..tribuzwne delle "pade con codolu a bastone e lama follata 1 oru­
zonte Ha A 1 ) .
i11 pa
TJw
colll"r-nu>d
l•
poioeirfli analui., carru•,[ out b, tlze author enables us to achtet•e
Jurthe r prugress ;,
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Lhe
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l'oUhdu ided into two phcr.se�.
l . Biandronno !.Bianco Peroni. n. 83 J.
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TIle Peschiera horiwnl can be
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re lated to
am ozzmu dr .l lbairate-Morzzu
•1·
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culture ( Bronze C-V) arrcl rhurm·tf!ri:.ed U) lon g :.trarsht bladed Stwrd
,.hirh cr111 bP relateJ to
crml Cattttbrega d i Crescer1;a�o lypes: arrcl a later phuse.
rod
Cclfle rate culture ( Bronze J) ) , characteri�ed by the appr!llrarrce of the earliest
2. Ca�albuLtano (Bianco Peroni, n. 84 ).
g
Tipo Voltabru.segana:
pecl). Following
tarrged swrmls with u large and short blade ( but noi yet leaf-slw
ate culture
thi�>. the thesis of o contem poranetty w the Lombarcly between the Canegr
3. Voltabrusegana ( Dianro .Peroni. n . 6 J ).
·�. \falcontenta, dal letto del Po ( Piacenza ) ( M . Calvani Marini, Emilia Preromaua.
V I I . 1972).
T/w auth or, m oreouer. l hinks thai
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aliCI t Ire
Tipu A rco :
broadening towardi> the lower third o/ 1he biade.
( Ha il l
represent a later phase. which IJelot�gs to t/w early Protot•illanovian period
tlw rud tanged swords with
u
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5. Arco (Binnco Peroni. n. 68).
6. Este, cimitero comunale ( Dianco Peroni, n. 69: S. Foltiny. 1970).
7. S. Antoninu, cava Ricchctti ( f3iuuco Peroni, n. 70).
8. S. Antonino. cava Nardellotto (Bianco Peroni, n . 7 1 ) .
RÉSUMt.
9 . Trf.'vi o (0. Montelius. 1895. lav . XXXV. 19).
Cet a.rticle
Tipo Terontola:
d Il
1 0 . Casale Monferrato (Bianco Peroni. n. 80).
1 1 . Stenico (Bianco Peroni.
n.
pour I.Jut de prèsen t er quelq rws nouoeaux données sur les épées
Rf>crmt
Rron:;('
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r ltalie
nord-occidentale..
r;(Uwly.se
typologique
permet
d'etablier une plus dé1aillé ch ronolog ie va/aule puur l age de Peschiera. qui pera
75).
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12. Vi1la Bartolomea (L. Caslellc lli. Sibriu m. X. 1970. p. 255, Ta'. I, 2).
1 3 . ForJi ( Bianco Peroni. n. 78).
Fogse affini, ( prive del raccordo campanulalo Lra lama
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1 4. Casale .:Vlonferrato ( Bianco Peroni. n. 8 1 ).
1 5 . Fra Caste11etto e Milzanello (Bianco Peroni. n . 65).
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4lbairate-il-1onza ( Bronze C-lJ). caractérisé por !es 1;pés de type Monza et Catta­
brega di Cresrenzago. possédant une lame longue et effilée. La Jeuxieme plzase
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dPs épi>es avec soie pistilli/orme. lame lar�P c-t rourte. mais pas encore en forme
de fettille cLilangée. La. diflusion des épées avec soie pistillifonne el élargissemettl
1 6. Pieve S. Giacomo ( B ianco Peroni. n. 76).
cle la lame du còlé de la pointe. remo11te à
1 7 . Villa Bartolome� (L. Castelletti, Sibriu m . X. 1970. p. 255. Tav. L J ) .
au délmt du Proton:tlanoz.,ien (Ha A 1).
w1
moment encore plus récent.
c 'est -ir-clir e
Ese mplari 11011 detemtinabili o incompleti:
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RIFERJMEl\'T 1 BIBLIOGRAFICI
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<\.sPE.!'. A
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1968
·
.
.
FASANJ. L.
La stazione preistorica di Bor di Paccn!!O
e
la media età del Bronzo nell'an­
fiteatro morenico del Garda. Atti e Me morie del/"Ae<·ademiu di Agr icoltura
Sciert:R
P
LeUere di Verona. CXLIV. 1 9 6 7-68. serie VI. \'ol. XIX. pp. 1-44.
BATTAGLIA. R.
di
1 9 13 . La paJafit ta del lago Ji Ledro nel Trentino, Memorie del Museo Civico
Storiu Naturale dellu Veneziu Tridentina. V I I . 1943. pp. 30 c segg.
- 100 -
- 10 1 -
R r -''CO Pt.RO:o-I. \ .
1970
D ie Schtcerter
·
FoutYL S.
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lta li.en - Le spade nelrltalia continentale. PBF. IY. l .
)[unchen l C.H. Beck ). 148 ]J
••
Gr!>gorio Vomk Dzcata, Zagreb. pp. 153-160.
8·1 la\.
BocQt' ET. A.
1969
G.\.l CHER . G.
L'I�re p.réhistorique et protohi3lorique. Gallia Prehistoire. XII. !J. pp.
·
1970 . Ein GritTangelsch "ert der U'rnenfelderzeit auc; Este. Adn.atLca. \Jiscellonea
121-
X, l.l, pp. 169-223.
GDIBt T•\.'l, '\[.
Bol\�A:-.wt R. L.
Les épées dc Rixheim-.\1oru:a et leur répartition en France. R ét• ue archéo­
·
logique de l'Est et du Centre-Est. X \ 1 1 1 . 1-2, pp. i-27.
1965 . Bron-:R -lee Cuit �tres w Centra/ (tnd Easlern Europe. The Hague ( \louton 1.
G l ll\INE. J.
1972 . L 'Age du Bronw Pn Lang uedoc Occidentnlr>. Rous.o;illon. Ariège.
BRHRO, J .
de la Société
J 965 · Les d�pots brelons et L-11!,., rlu Brcm z.e atlantique. Travaux du lahoratoire
1 89 1
·
1 n 1 - Studio metallografiro di manufatti bronzei provenirnt i da
Tombe della Cattabrcga presso Crcscenzago. lJP/, X I I . pp. 57-62.
ticole del Garda. Memoric del
Tombe di .\'lonza delretù del Bronzo, BPI. XVII, pp. 34-47, Ta". III.
·
Le an tichità di Tolfu e di Allumiere e il principio dell'età deJ Ferro
m
Manue/ d'A rchéologie
i\1ANTOVANL, G.
prPitistorique. celtique
P
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gallo-romain e.
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1884 . No tizie
gno
DE MAlliNlS, R.
1972
·
·
Bronzo dalla
Valcamonica
e
dal Sebino (Brescia).
BCSP. VIU. pp. 158-197.
·
Nolizie degLi Scal'i. p ]J .
·
85-88 (Aprile.
I l L Lago di Garda); pp. 255-257
Degli oggett i preistorici raccolti nella stazione dell'età del Bronw scoperta
nel :Mincio presso Peschiera. Atti Accademia Agricoltura Arti e Comm ercio
di Verona, Yol. LVII, serie I L f.l.
1880 h · Notizie degli Scavi. pp. 205-208 ( V l i . Peschie ra ) .
Not izie degli Sca vi. pp. 310-311.
1881
1883 - Notizie degli Sca vi. pp. 193 e :359.
l 884
·
e
nnio
1882-1883),
pp.
52-74 (Colo­
al Serio. Latifondo Palazzo), Bergamo.
1895
.
La Civilisation primitil'e en ltalie dépuis l'introduction des Métaux, Stock­
holm.
1 9 7 1 - Some remark� on "Peschiera" bronze!' in Hungary. The European Com. mu­
( Ottobre. I l . Lago di Garda).
1880 a
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..Vlozsoucs, A .
DE STEFANI. s.
1879
A rcheologiche Bergomen.si,
Mo�TELIUS. O.
Le spade di MonZ<I dclJa tarda età del Bronzo, Sibrium, X. l 970, pp. 99-108.
:vlateriali dell'età de ]
Vernna,
1 9 i l . Die- friibe und mittlere B ronzezei l im alp i nen Raum, Ur- rwd Friigeschichl·
Age du bronze. XVII l - 5 1 2 pp., Paris.
1 971
Naturale
liche Archaologie der Schweiz. Band [ ) T, Di e Bronzeu�i l. pp. 11-54.
DECHELt:TTE, J.
·
Museo Civiro di Storifl
,.tazioni pala fì t·
L!CIJARDllS-lTTEN, M.
Italia. BPI, XXXV. pp. 104-H9: 177-204.
191 O
Klincksiet·k ),
XVII L pp. 423-44 7.
CouNr. G.A.
1909
Paris (Ed.
LEONI. M. - FoRTI A. G.
CASTEL FRANCO. P.
·
Tome 9,
Préhistorique Française,
Mémo irt"s
460 pp.
d'anthropologie- prtihistorique de la faculté des Sciences de Renncs. Reoncs.
1885
Rosr RT, ): .
Prehi�toire,
e ( 'ei ne-et· 1arne J. Gallia
1961 - Les dépots de bronLe de Canne"'-Ec-1 u..
1 58 : f. 2. pp. 273-400.
1966
-
nity in later PrehùJtory. Studies in lwrro1Lr of C.F. Hawkes, London, pp.
59-76.
Yfii LLER·KAUPE. H.
1 9 5 9 . Beitriige
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Chronologie
der
Urnerzfelder:::.eit
siidlich
nordlich
und
Bayem.
MBzVuFG.
der
Alpen. RGF, B. 22, Berlin (De Gruyter ).
1 9 6 1 . Die
Vollgriffschwerter der Umenfelderzeit aus
B.
6,
Miinchen (C.H. Beck).
1962 - Zur
spiitbronzezeitlichcn
Bewaffnung
Germani.a. XL. pp. 255-287.
Sopra gli scavi fatti nella palafitta centrale tl.el Golfo di Peschiera e i n
4ue1Ja del M incio. Atti 4ccudemia A gricolt ura Arti e Com merrio eli Verona.
M ri.'IRO, R .
vol. LX, serie III. f.J.
1890 . utlw-D u:ellùzg s
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Europe. Edlnhurgh.
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)litteleuropa
und
Griechenland.
- 100 -
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1970
D ie Schtcerter
·
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1972 . L 'Age du Bronw Pn Lang uedoc Occidentnlr>. Rous.o;illon. Ariège.
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1 n 1 - Studio metallografiro di manufatti bronzei provenirnt i da
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Le an tichità di Tolfu e di Allumiere e il principio dell'età deJ Ferro
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Manue/ d'A rchéologie
i\1ANTOVANL, G.
prPitistorique. celtique
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gallo-romain e.
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1884 . No tizie
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DE MAlliNlS, R.
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Valcamonica
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Nolizie degLi Scal'i. p ]J .
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I l L Lago di Garda); pp. 255-257
Degli oggett i preistorici raccolti nella stazione dell'età del Bronw scoperta
nel :Mincio presso Peschiera. Atti Accademia Agricoltura Arti e Comm ercio
di Verona, Yol. LVII, serie I L f.l.
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1883 - Notizie degli Sca vi. pp. 193 e :359.
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1882-1883),
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al Serio. Latifondo Palazzo), Bergamo.
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.
La Civilisation primitil'e en ltalie dépuis l'introduction des Métaux, Stock­
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1 9 7 1 - Some remark� on "Peschiera" bronze!' in Hungary. The European Com. mu­
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Mo�TELIUS. O.
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:vlateriali dell'età de ]
Vernna,
1 9 i l . Die- friibe und mittlere B ronzezei l im alp i nen Raum, Ur- rwd Friigeschichl·
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DECHELt:TTE, J.
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Museo Civiro di Storifl
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Italia. BPI, XXXV. pp. 104-H9: 177-204.
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XVII L pp. 423-44 7.
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1909
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LEONI. M. - FoRTI A. G.
CASTEL FRANCO. P.
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Tome 9,
Préhistorique Française,
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460 pp.
d'anthropologie- prtihistorique de la faculté des Sciences de Renncs. Reoncs.
1885
Rosr RT, ): .
Prehi�toire,
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1961 - Les dépots de bronLe de Canne"'-Ec-1 u..
1 58 : f. 2. pp. 273-400.
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nity in later PrehùJtory. Studies in lwrro1Lr of C.F. Hawkes, London, pp.
59-76.
Yfii LLER·KAUPE. H.
1 9 5 9 . Beitriige
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Chronologie
der
Urnerzfelder:::.eit
siidlich
nordlich
und
Bayem.
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Alpen. RGF, B. 22, Berlin (De Gruyter ).
1 9 6 1 . Die
Vollgriffschwerter der Umenfelderzeit aus
B.
6,
Miinchen (C.H. Beck).
1962 - Zur
spiitbronzezeitlichcn
Bewaffnung
Germani.a. XL. pp. 255-287.
Sopra gli scavi fatti nella palafitta centrale tl.el Golfo di Peschiera e i n
4ue1Ja del M incio. Atti 4ccudemia A gricolt ura Arti e Com merrio eli Verona.
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1890 . utlw-D u:ellùzg s
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- 102 -
- 103 -
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1 96 7 - Acge<m Lronzc-;
in leJl:->ificaLe negli ulL im J anni. Con lo �eopo di faH>rirc la di.'lcus3ione metodologica
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lire\ emente la sua
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i potcsi.
del dr. L. Pauli. M u nche n . f RFT)
T.o studio del dr. R. De Marinis. cnme tutte le pubblicazioni modeme di reperti
imporlanti ma mal l'Onost•iu.t.i o del tutto inediti. è molto utile.. In particolare le
accurate ()sser11a:;ioni tipolo(!;l:che sert•ono tt mettere a t·onfronto Le terminologie te­
desr/u> c> italhme. compito ormr:i. ben necessario. Le conclusioni r-ronologiche pro­
poste hanno rlelle conseguenze di rara/l.er(
• cult u.ra.le e storico. che debbono essere
discusse con accuratezza.
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L'rance. O x ford
( lJ m· \'e rsi ty
Press).
Sc HA UE R. P .
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per quanto ri gua rda le conseguenze Df'll'<•rticolo del
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herausgegeben 'on
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1957
pos izione
dr. R . Dc Marinis. E' nec·e!'l:-.a rio ·ottolineare cht' t'O l rambi gli autori danno impor­
tanza alla t•onstataziont> che sol ta nto ri1rovamcnLi nuo' i c hcn documl'n lal i !)()Iran­
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), 2 64 pp .. 1 5 4 la\ .
S l TF.HMEISTER, G .
Se la datazione delle n.ecropoli di MonZ<t. , canwz.=.wa. Crescenzago. Cologno.
al periodo Bronzo C (secondo la cronologia centro-ettropea ) fosse f!,iustifi.t:atu, le
nerropoli della Padunia occident,ale avrebbero un carattere diverso d.a quelle dellP
regioni vicine. Ne/I'Europ(t centrale neUo stesso periodo Bronzo C abbiamo le tom.be
a tumulo con inumazioni (rarissime le incinerazi oni). auompagnoJe da un corredo.
Nella cultura delle Terramare. im•ece. trot'iamo la cremazione, ma con deposizionl!
de/lp ossa combuste in urne, poste l'una acccmto all'altm. quasi sempre priue di
rorredo e perciò di difficile datazione.
192 8 . Legnano romana. Re
lazione deg/1' .scat·1•. "
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an tichi. Lt>gnano.
1 1 1 pp .. 94 figg. (cfJ·. anche C.
C.\ PUI'in
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ll. n . s. v ii. 1 94:�, pp. J.3
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V A"\'NACCl, 6;..
Qnesto confronto signi.fiw che la Padania occidentale sarebbe i11 qt�esla periodo
l'ttnica regione dell'Europa centrale e subalpina - esclusa la lont-ana area della
rultura di Lausitz - in cui tutti i morti 1'P.ngono crenwti P le ceneri raccolte in
urne insieme ad un corredo (spade. pugnali. lance. spilloni ).
Mi sembra quindi più verosimile che il nuo1·o rito si.a stato i1ztrodotto con la
1 9 7 1 - Necropoli della merua e
t a rda età del Bronzo nel la
Lombardia oceidt>ntale.
Oblat
cultura di Canegrate nel periodo Bronzo D. come acc(l(le nell'Europa centrale. Il
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t·h� tipologicam ente risalgono ad un 'altro tradizione. cun altri rapporti culturali.
iu (Studi jn onore di A . Ca
lde r i n i ) . Como. pp . 70 8-7
42 .
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1961 . L'age du
bronze dans le dépal'temc
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archéologique
de l'Est el du Ce.n tre-Est. XV
. 1-2 . pp . 7-6 t>: X\', i-4
� , pp . 16 1-2 1 3 .
196 5 - idem. iLid . . X \' I. pp.
8-56.
nuovo rito viene poi accettato e modificutn riai substrato indif!eno. con le. stte fanne
L'tta differenza tipologica non significa cwtomaticamente u.na differenza cronologica.
Inoltre la proposta del dr. JJe iHarùzis 11011 puù spiegare la distrib tL=ione geo­
grafica dei dt1e gruppi culturali in que.sLLone. Le culttu·l:' Iii possono intersecare in
una stessa rf'.gione per molto lempo e anche nella medesima necropoli
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- 102 -
- 103 -
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T.o studio del dr. R. De Marinis. cnme tutte le pubblicazioni modeme di reperti
imporlanti ma mal l'Onost•iu.t.i o del tutto inediti. è molto utile.. In particolare le
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Bronze -�-1 g".- 'v'tLltures w .c
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Sc HA UE R. P .
J 9 7 1 - Die Sr·hn•erter
per quanto ri gua rda le conseguenze Df'll'<•rticolo del
C O M M E:--I TO
1928 - Sc hw ert . B . Aeg)' ptc
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herausgegeben 'on
M . Eh er t. Xl Band. Be rli
n, 1 92 7-8 , p. 1:39, Ta, . 14 4.
1957
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tanza alla t•onstataziont> che sol ta nto ri1rovamcnLi nuo' i c hcn documl'n lal i !)()Iran­
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186 5
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Le rJC•crcllt' sulla prolol>lor ia della Pach�nia
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SIl" dcleulscItlan d. Os
. terreich und clf!r :Sc
lut'ei::. T. PBF, I V
2. .Miinchen (C .H . Be rk
), 2 64 pp .. 1 5 4 la\ .
S l TF.HMEISTER, G .
Se la datazione delle n.ecropoli di MonZ<t. , canwz.=.wa. Crescenzago. Cologno.
al periodo Bronzo C (secondo la cronologia centro-ettropea ) fosse f!,iustifi.t:atu, le
nerropoli della Padunia occident,ale avrebbero un carattere diverso d.a quelle dellP
regioni vicine. Ne/I'Europ(t centrale neUo stesso periodo Bronzo C abbiamo le tom.be
a tumulo con inumazioni (rarissime le incinerazi oni). auompagnoJe da un corredo.
Nella cultura delle Terramare. im•ece. trot'iamo la cremazione, ma con deposizionl!
de/lp ossa combuste in urne, poste l'una acccmto all'altm. quasi sempre priue di
rorredo e perciò di difficile datazione.
192 8 . Legnano romana. Re
lazione deg/1' .scat·1•. "
,. l'l lro t:a m Pn tz
an tichi. Lt>gnano.
1 1 1 pp .. 94 figg. (cfJ·. anche C.
C.\ PUI'in
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ll. n . s. v ii. 1 94:�, pp. J.3
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V A"\'NACCl, 6;..
Qnesto confronto signi.fiw che la Padania occidentale sarebbe i11 qt�esla periodo
l'ttnica regione dell'Europa centrale e subalpina - esclusa la lont-ana area della
rultura di Lausitz - in cui tutti i morti 1'P.ngono crenwti P le ceneri raccolte in
urne insieme ad un corredo (spade. pugnali. lance. spilloni ).
Mi sembra quindi più verosimile che il nuo1·o rito si.a stato i1ztrodotto con la
1 9 7 1 - Necropoli della merua e
t a rda età del Bronzo nel la
Lombardia oceidt>ntale.
Oblat
cultura di Canegrate nel periodo Bronzo D. come acc(l(le nell'Europa centrale. Il
ZL
t·h� tipologicam ente risalgono ad un 'altro tradizione. cun altri rapporti culturali.
iu (Studi jn onore di A . Ca
lde r i n i ) . Como. pp . 70 8-7
42 .
:\JSTEL'\1.
H.
1961 . L'age du
bronze dans le dépal'temc
ut d u Ha ut- Rh in. Rel'ue
archéologique
de l'Est el du Ce.n tre-Est. XV
. 1-2 . pp . 7-6 t>: X\', i-4
� , pp . 16 1-2 1 3 .
196 5 - idem. iLid . . X \' I. pp.
8-56.
nuovo rito viene poi accettato e modificutn riai substrato indif!eno. con le. stte fanne
L'tta differenza tipologica non significa cwtomaticamente u.na differenza cronologica.
Inoltre la proposta del dr. JJe iHarùzis 11011 puù spiegare la distrib tL=ione geo­
grafica dei dt1e gruppi culturali in que.sLLone. Le culttu·l:' Iii possono intersecare in
una stessa rf'.gione per molto lempo e anche nella medesima necropoli
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frontare fJroMI'II II ptu generali .lt t'Urttl/t>rt• \lorin�-t·u!tumle. Oru lr• r1swn u:.ioni int!'·
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ad 1111 t·orredo i• atte:>tutu in }orma llli'Ìpu 11le 11 \fo11/1• l.rmnto ( lluntor·a)
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lattJra mf>rliarw (R. Pero11i. 1963:
li. Vl'f!rllli. J 1Jft2). \!'j!/t ultimt a11111 il profe:.�"oor
Gino Lo Porto /w !WtlPulo ww grtnult' lll't'flljlfl!l
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Gli flliSUari �ono east di puro stile appt'llllllllc o ( IIIC'MHlfllll'll tziurro. 1/IIÌildl Rron::,o C )
t• f'OIIIeu�mw anche oggelli di corrf'clo 111 lnmr:o. dw Jlflllmbilmt'llle consf'lllirall/w
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l'PIH!rt: inoltre [,. urne smw sempre i�olate. u ww cc>rtu cli.�lcm:.tr una dall 'altra.
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,._
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porunea d1[fu:..-ione di W! rito tanto nell'Europa t'l!lllralc• IJIHmlo nP/1'/talia setlen­
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logia. Cun
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rogo,
�uoi ogt{t'llt. ed urultre il Jallu che lt•
urne sono /lltczmente ammassati! um1 m·ccrrrtu all ttltrn
abbomlwzte ,. costituito pret·aleulPmente
,{p/
e
rli gran
lunga pw
parte• da o�getti frantumati o spf'::.ali
ul rogo e l•1i collul'llti nel/'urrw insiemP allE>
l'PIH!rt: inoltre [,. urne smw sempre i�olate. u ww cc>rtu cli.�lcm:.tr una dall 'altra.
l duhf1i del rlr. Pauli sutru qulluli ('(lmprt•nsibrli ,. �!Ìu�tifrcati
at•t i o. la lP�i clr wr iiubstrato
,._
Tuttavia cr mio
eli 1111 aclstrnto r·tdturule e quella di una routem·
porunea d1[fu:..-ione di W! rito tanto nell'Europa t'l!lllralc• IJIHmlo nP/1'/talia setlen­
trioJW/l' clet•cmo s<aturin• come concluswne di 11110 �tudio lipologico e cronologico.
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11011 po.\.�orw essen• assunte apriorÌ.\ltUimeule a sostr•p.11o d1 Il/ICI
logia. Cun
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t' mw
CfllPMo no11 intendo negnrl! t'alore cnmolo�tco al rito ,fu11erurio 11Ptram bit o di una
detl'rmirwta rt•gwne o area culturale.
J,a prOJIIIS/a eli
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crrmolo;!ia di/J••rl'll::.wta per .'lr allt<J:::.tllll· llt�n:a
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f.rme{{rate
1111 '''mbrtr '"' poco ptù prolm!Jil,, della il''' di lltw Iom f'OIItemfmran!'tlÙ. Il mw
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