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La gestione alimentare della capra nella fase di
Valorizzare l’allevamento e i prodotti della razza
NERA DI VERZASCA negli ecosistemi montani
CORSO DI FORMAZIONE
27 Novembre 2009 – Ristorante Millefiori – Giubiasco Canton Ticino
La gestione alimentare della
capra nella fase di “transizione”:
dall’asciutta al picco di lattazione
Guido Bruni e Giorgio Zanatta
Tecnici Specialisti
SATA Sezione Caprini e Ovini
S.A.T.A.
Gestire correttamente l’alimentazione =
considerare l’intero ciclo produttivo della capra
Produzione latte (Litri)
Ingestione (Kg SS)
BCS
Peso vivo (Kg)
Asciutta
Parto
Transizione
S.A.T.A.
Il risultato produttivo dell’allevamento si
ottiene “giocando molto d’anticipo”
Come:
Gestendo correttamente la riproduzione per avere monte e parti
concentrati (al massimo in 1 mese)
Per semplificare e migliorare l’alimentazione delle:
Capre adulte (gruppo unico: razione individuale = razione
gregge) per una buona preparazione al parto e un buon inizio
lattazione (transizione)
Caprette da rimonta (gruppo omogeneo per età e sviluppo) per
un corretto accrescimento, premessa per una riproduzione precoce
(1° parto a 1 anno) e una buona prima lattazione
Il latte prodotto è il risultato di una corretta
gestione alimentare degli animali che “non fanno
latte” (capre in asciutta e caprette da rimonta)
S.A.T.A.
Perché la transizione è una fase critica?
Transizione:
In generale è il passaggio dalla fine gravidanza (4° mese) al picco
di lattazione (2° mese)
In realtà sono le 4 settimane prima e dopo il parto (5° mese
gravidanza – 1° mese lattazione)
Criticità della transizione:
In fine gravidanza (5° mese) il forte accrescimento dei feti, degli
invogli fetali e dell’utero comporta:
Forte incremento dei fabbisogni energetici e proteici (crescita feti)
Forte riduzione dell’appetito e dell’ingestione della capra (utero
ruba spazio al rumine nell’addome)
All’inizio lattazione (1° mese) la repentina montata lattea
comporta:
Forte incremento fabbisogni energetici (meno importanti per
mobilizzazione riserve) e soprattutto proteici (produzione latte)
Lenta ripresa dell’appetito e dell’ingestione (soprattutto foraggi)
S.A.T.A.
Perché la transizione è una fase critica?
2,70
2,48
2,46
2,39
2,10
1,90
1,82
1,80
1,70
1,70
1,50
Gravidanza Gravidanza Gravidanza Lattazione Lattazione
(2-3° mese) (4° mese) (5° mese)
(Picco)
(Piena)
Evoluzione dei fabbisogni energetici (UFL/giorno) e
proteici (PG g/giorno) in funzione dei diversi stati
fisiologici della capra “media” Verzasca
Proteina (PG g/giorno)
450
400
1,93
1,87 350
343
326
300
280
251 250
200
150
100
50
Lattazione Lattazione Lattazione Lattazione
(Picco)
(Piena)
(Ripro)
(Fine)
2,14
1,17
1,29
1,38
209
151
105
Gravidanza Gravidanza Gravidanza
(2-3° mese) (4° mese) (5° mese)
Concentrazione Energia (UFL/Kg SS)
2,09
UFL
2,50
2,25
2,00
1,75
1,50
1,25
1,00
0,75
0,50
0,25
0,00
Lattazione Lattazione
(Ripro)
(Fine)
Evoluzione della concentrazione energetica (UFL/Kg SS)
e proteica (PG g/Kg SS) in funzione dei diversi stati
fisiologici della capra “media” Verzasca
PG
UFL
Energia (UFL/giorno)
2,36
2,30
0,95
0,90
0,85
0,80
0,75
0,70
0,65
0,60
0,55
0,50
Concentrazione Proteina (PG g/Kg SS)
175
0,81
123
0,71
0,65
0,87
139
0,84
131
150
0,81
0,79
117
106
83
58
Gravidanza Gravidanza Gravidanza Lattazione Lattazione Lattazione Lattazione
(2-3° mese) (4° mese) (5° mese) (Picco)
(Piena)
(Ripro)
(Fine)
125
100
75
50
PG
Evoluzione della capacità di
ingestione (C.I. Kg Sostanza
Secca) in funzione dei
diversi stati fisiologici della
capra “media” Verzasca
C.I. Kg SS
2,50
S.A.T.A.
Indicatori di una corretta alimentazione
nella capra da latte
IN GRAVIDANZA
Peso dei capretti alla nascita e peso della portata (peso
capretto x n° capretti portata)
IN LATTAZIONE
Andamento della curva di lattazione: quantità (Kg
Latte) e qualità latte (% Grasso e Proteine)
Andamento del contenuto di Urea nel latte
Andamento dello stato corporeo (BCS) e della
ricostituzione delle riserve
INDICATORI:
Peso alla Nascita
Tipo
parto
Peso Nascita (Kg)
Medio
Scarso
Elevato
Peso Portata (Kg)
Medio
Obiettivo (Ob - 1,0 kg) (Ob + 0,5 kg) Obiettivo
Singolo
3,50
5,00
4,50
4,50
Gemellare
3,00
4,50
4,00
8,00
Trigemino
2,50
4,00
3,50
10,50
Verzasca
Scarso
Elevato
3,50
6,00
7,50
5,00
9,00
12,00
Verzasca
Se il peso alla nascita (parti singoli) è molto variabile (± 1,5 kg) =
mortalità embrionale (precoce x problemi alimentari ad inizio gravidanza,
tardiva x malattie abortive).
Se il peso alla nascita (tutti i nati) è molto basso = sottonutrizione dei
feti (problemi di alimentazione delle capre in fine gravidanza).
Il peso minimo alla nascita per i capretti d’allevamento deve essere
superiore ai 3 Kg (obiettivo: 1° monta all’età di 8 mesi con un peso
minimo di 35 kg, 1° parto all’età di 13 mesi)
INDICATORI :
Curva Lattazione "Tipo" - Razza Nera di Verzasca
(600 Kg latte in 240 giorni = 2,5 Kg latte/gg - 3,3% Grasso - 3,2 Proteine)
Latte (kg/gg)
Grasso (%)
Proteina (%)
Peso Vivo (kg)
72,0
3,75
70,0
3,50
3,25
68,0
3,00
2,75
66,0
2,50
2,25
64,0
2,00
1,75
62,0
1,50
5 mesi obiettivo: produzione latte
5 mesi obiettivo: ricostituzione riserve
1,25
60,0
1° mese
Lattaz.
2° mese
Lattaz.
3° mese
Lattaz.
4° mese
Lattaz.
5° mese
Lattaz.
6° mese
Lattaz.
7° mese
Lattaz.
8° mese
Lattaz.
Asciutta
2° mese
Grav.
Asciutta
3° mese
Grav.
Peso Vivo (kg)
Latte (kg), Grasso e Proteine (%)
4,00
INDICATORI :
Evoluzione contenuto di Urea (mg/dl) nel latte
50
45
45
Urea (mg/dl)
+ Energia = + Riserve
40
40
35
35
+ Proteina = + Latte
30
30
25
Lattazione (Picco)
Lattazione (Piena)
Lattazione (Ripro)
Lattazione (Fine)
E’ un indicatore dell’equilibrio energetico e proteico della razione: un tasso
di urea elevata indica un eccesso proteico e/o una carenza energetica,
l’inverso nel caso di urea bassa
L’evoluzione attesa nel corso della lattazione (grafico) indica un surplus
proteico a inizio lattazione e un surplus energetico a fine lattazione
INDICATORI :
Evoluzione stato corporeo o BCS (Body Condition Score)
2,75
2,50
BCS Lombare (Note)
2,50
2,25
M
ob
ili
zz
az
2,00
1,75
io
ne
2,50
(-
2,00
0,
75
)
1,75
R
u
tit
s
ico
e(
n
zi o
+
)
75
,
0
1,50
Parto
Picco Lattazione
Riproduzione
Asciutta
Strumento da applicare in determinati stati fisiologici obbiettivo per
valutare l’evoluzione nel tempo delle riserve corporee dell’animale.
In pratica si tratta di palpare la capra nella zona lombare (tra la 2a e 5a
vertebra lombare) su una scala di note da 0 (animale magrissimo) a 5
(animale grassissimo)
INDICATORI :
Stato corporeo o BCS Lombare - Il metodo
Fig. 1: Area palpazione lombare
Fig. 2: Palpazione lombare
Leggera pressione con la punta
delle dita
Tra la 2a e 5a vertebra lombare
Fig. 3: Anatomia regione lombare
Apofisi spinose
(copertura estremità nota G)
Apofisi articolari
Fig. 4: Vertebre lombari
Angolo vertebrale
(riempimento nota D)
Corpo vertebrale
(incavo nota A)
Apofisi spinose
articolari
(copertura nota C)
Apofisi trasverse
(cop. estremità nota E)
(spazio tra apofisi nota B)
Spazio tra apofisi spinose
* Apofisi mamillo
Muscoli lombari
(convessità nota F)
Apofisi traverse
Spazio tra apofisi trasverse
* L’apofisi mamillo-articolare è molto ridotta, si trova sul corpo vertebrale tra la base dell’apofisi spinosa e la base dell’apofisi trasversa.
INDICATORI :
Stato corporeo o BCS Lombare - Le note
Nota 0
Nota 1
Nota 2
Nota 3
Nota 4
Nota 5
I FORAGGI:
Tipologie utilizzabili nell’alimentazione della capra
Vantaggi
Svantaggi
Paglie
Economiche (in pianura)
Scarso apporto alimentare
Insilati Erba
Alternativa alla fienagione
Qualità eccelsa per evitare rischi sanitari (listeriosi)
Fasciati
Alternativa alla fienagione
Qualità eccelsa per evitare rischi sanitari (listeriosi)
Insilato Mais
Economico (in pianura)
Qualità eccelsa per evitare rischi sanitari (listeriosi)
Pascolo
Economico
Superfici pascolive idonee, manodopera
Fieni Graminacee
Base foraggera in asciutta
Qualità non sempre elevata
Fieni Medica
Base foraggera in lattazione
Qualità non sempre elevata
Fieni Ventilati
Alternativa alla fienagione
Difficile reperibilità sul mercato
Fieni Disidratati
Qualità costante
Valorizzati solo con unifeed, Rischi sanitari (clostridiosi)
Appetibilità, transito, digeribilità
Foraggi
I CONCENTRATI:
Tipologie utilizzabili nell’alimentazione della capra
Scelta Concentrati
Vantaggi
Svantaggi
Mangime del commercio
Praticità, integrazione min e vit
Unica formula inadatta ai diversi stati fisiologici della capra
Mangime + materie prime
Praticità, integrazione min e vit
Adattabilità ai diversi stati fisiologici della capra
Miscela aziendale di materie prime
Economicità, controllo qualità partite
Manodopera, possibili errori di miscelazione, apporto integratori
LE PRINCIPALI FONTI ENERGETICHE (CEREALI):
Velocità utilizzo (fermentiscibilità amido nel rumine)
Frumento > Triticale > Orzo > Avena > Mais > Sorgo
Fioccati > Laminati > Sfarinati > Granelle Intere
LE PRINCIPALI FONTI PROTEICHE (PROTEAGINOSE):
Velocità utilizzo (degradabilità azoto nel rumine)
Fioccati > Tostati > Estrusi > Farine Estrazione > Semi Crudi
Apporto Proteico
Semi Interi / Farine Estrazione: Soia > Lino > Pisello Proteico > Cotone > Girasole
Apporto Lipidico
Semi Interi: Girasole > Lino > Soia > Cotone
QUALITA’ DEI FORAGGI:
Esempi di analisi di fieni scarsi e buoni
COMPOSIZIONE CHIMICA FIENI
Fieno P.S. 1° tg
Fieno P.S. 2° tg
Fieno Medica 3° tg
(% sulla S.S.)
Scarso
Buono
Buono
88,50
11,50
0,62
1.030
7,00
1,59
4,09
6,08
2,50
38,00
66,00
41,00
6,20
45,50
17,50
6,00
0,00
6,00
7,00
0,60
0,25
0,55
89,00
11,00
0,77
1.280
12,50
2,83
7,31
7,95
4,50
29,00
53,00
32,50
5,20
46,00
22,00
4,00
0,00
4,00
8,00
0,75
0,35
0,65
90,00
10,00
0,79
1.310
19,50
4,42
11,40
9,76
3,00
32,50
45,00
34,00
6,50
36,00
23,50
3,00
0,00
3,00
9,00
1,40
0,30
0,67
Sostanza Secca
Umidità
Unità Foraggere Latte
Energia Netta Latte
Proteina Grezza
Proteina Digeribile Intestino Alimentare (Bypass)
Proteina Digeribile Intestino Limitata Azoto
Proteina Digeribile Intestino Limitata Energia
Lipidi Grezzi
Fibra Grezza
Fibra Neutro Detersa
Fibra Acido Detersa
Lignina Acido Detersa
Estrattivi Inazotati
Carboidrati Non Strutturali
Zuccheri
Amidi
Amidi + Zuccheri
Ceneri
Calcio
Fosforo
Digeribilità Sostanza Organica
S.S.
Umid.
UFL
Kcal
PG
PDIA
PDIN
PDIE
LG
FG
NDF
ADF
ADL
EI
NSC
Zucch
Amidi
A+Z
Cen.
Ca
P
dSO
QUALITA’ DEI FORAGGI:
Interpretazione della qualità dei fieni (PG e ADF)
FIENI DI PRATI
STABILI
PG (% SS)
≤ 33 % SS
33-36 % SS
> 36 % SS
≤ 10 % SS
MEDIA
BASSA
BASSA
10-13 % SS
ALTA
MEDIA
BASSA
> 13 % SS
ALTA
MEDIA
MEDIA
FIENI DI MEDICA
PG (% SS)
ADF (% SS)
ADF (% SS)
≤ 30 % SS
30-34 % SS
> 34 % SS
≤ 18 % SS
MEDIA
MEDIA
BASSA
18-20 % SS
ALTA
MEDIA
BASSA
> 20 % SS
ALTA
MEDIA
MEDIA
QUALITA’ DEI FORAGGI:
Influenza dello stadio di raccolta sulla qualità =
Appetibilità + Velocità Transito Ruminale + Digeribilità
Esempio di un foraggio “medio”: Loietto raccolto tardi
1° pasto: ingestione di 1,8 kg di SS
12 ore dopo: resta ancora 1,2 kg che
ingrombra il rumine soggiornandovi più di 3
giorni, limitando l’ingestione
Esempio di un foraggio “buono”: Loietto inizio spigagione
1° pasto: ingestione di 2,4 kg di SS
12 ore dopo: resta solamente 0,8 kg
soggiornandovi meno di 2 giorni, permettendo
una ingestione normale
I FABBISOGNI:
Le caratteristiche produttive
ed il calendario fisiologico
della capra “media” Verzasca
CALENDARIO STATI FISIOLOGICI (12 MESI)
Gravidanza
Stato Fisiologico
2° mese
Calendario
Lattazione
Piena
Picco
Ottobre
5° mese
1° mese
2° mese
3° mese
Novembre Dicembre Gennaio
4 MESI ASCIUTTA
3° mese
4° mese
Febbraio
Marzo
Aprile
4° mese
5° mese
Maggio
Giugno
8 MESI LATTAZIONE
Riproduzione
Fine
6° mese
7° mese
8° mese
Luglio
Agosto
Settembre
Monte
Parti
Asciutta
CARATTERISTICHE PRODUTTIVE "CAPRA MEDIA"
Peso Vivo (Kg)
70
Peso Portata (Kg)
7,6
Latte (Kg/giorno)
Grasso (% )
Proteina (% )
Ric. Riserve (Kg/mese)
1,5
(prolificità = 1,6% - peso capretto 5,1 kg)
3,00
3,70
3,40
2,75
3,20
3,05
2,15
3,20
3,05
1,75
3,50
3,30
0,0
0,5
1,0
1,5
Media
Totale
2,50
3,30
3,20
600
8
I FABBISOGNI:
Della capra “media” Verzasca
RICOSTITUZIONE RISERVE =
INCREMENTO MENSILE IN PESO
(KG/MESE)
LATTAZIONE = KG LATTE, % GRASSO E
PROTEINE
GRAVIDANZA =
PESO PORTATA
(KG)
MANTENIMENTO = PESO VIVO (KG)
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Ago
Monte
Parti
Asciutta (4 Mesi)
Lug
Lattazione (8 m esi)
Set
Ott
Nov
Asciutta
Asciutta (4 m esi)
I FABBISOGNI:
L’importanza della qualità dei foraggi sull’ingestione e sui
fabbisogni della capra “media” Verzasca
Capacità Ingestione (capra "media")
FORAGGI "MEDI"
3,25
3,00
2,75
2,50
2,25
2,00
1,75
1,50
Gravidanza Gravidanza Gravidanza
(2-3° mese) (4° mese) (5° mese)
Lattazione
(Picco)
FORAGGI "SCARSI"
FORAGGI "MEDI"
Lattazione
(Piena)
Lattazione
(Ripro)
Lattazione
(Fine)
Concentrazione proteica razione (capra "media")
Concentrazione energetica razione (capra "media")
FORAGGI "SCARSI"
FORAGGI "OTTIMI"
FORAGGI "MEDI"
FORAGGI "OTTIMI"
200
1,20
1,10
1,00
0,90
0,80
0,70
0,60
PG g/kg SS
UFL / kg SS
FORAGGI "OTTIMI"
±1 kg ss
Kg Sostanza Secca
FORAGGI "SCARSI"
170
140
110
80
50
Gravidanza Gravidanza Gravidanza Lattazione
(2-3° mese) (4° mese) (5° mese)
(Picco)
Lattazione
(Piena)
Lattazione
(Ripro)
Lattazione
(Fine)
Gravidanza Gravidanza Gravidanza
(2-3° mese) (4° mese) (5° mese)
Lattazione
(Picco)
Lattazione
(Piena)
Lattazione
(Ripro)
Lattazione
(Fine)
S.A.T.A.
Le regole di una corretta alimentazione per
un maggiore benessere
Alimentazione corretta = più latte, più qualità e
soprattutto maggiore benessere animale in generale e
ruminale in particolare.
Per una funzionalità ed efficienza ruminale è necessario
garantire i seguenti parametri di razionamento:
Rapporto tra foraggi e concentrati almeno 60/40
Quantità di concentrati da distribuire per pasto al massimo 400 grammi
Prima dei pasti di concentrato distribuire sempre una quantità minima di
fieno per evitare ingestione di concentrati a “rumine vuoto”
Garantire i seguenti indici di fibrosità della razione: al minimo 20 % FG, 35
% NDF totali e 30 % NDF foraggi sulla SS della razione.
Limitare la componente acidogena apportata dai concentrati: al massimo 22
% Amidi, 4 % Zuccheri e 26 % Amidi + Zuccheri sulla SS della razione
Esempi pratici di
razioni alla transizione
Apporti diversi: 2 fieni delle “aziende Interreg”
Fabbisogni costanti: capra “media” Verzasca
Esempio Fieno Polifita 1° Taglio (Scarsa Qualità)
Alimenti (Kg/capo/gg)
Fieno polifita 1° taglio (scarso)
p
Tro
Miscela Concentrati (1)
3,0
2,5
2,0
2,0
2,0
1,7
1,5
1,2
1,5
0,8
1,0
0,5
0,2
0,5
0,0
Gravidanza 4° mese
Gravidanza 5° mese
Lattazione 1° mese
Lattazione 2° mese
Alimenti (Kg/capo/gg)
no
e
i
F
o”
Fieno polifita 2° taglio (buono)
3,0
2,5
Miscela Concentrati (2)
2,5
2,5
2,0
1,7
2,0
1,5
1,0
0,5
0,3
0,5
0,7
0,0
0,0
Gravidanza 4° mese
Gravidanza 5° mese
Lattazione 1° mese
Miscela Concentrati (1)
%
Mais granella intera
50
Orzo granella schiacciata 25
Soia seme tostato
25
Totale
100
Miscela Concentrati (2)
%
Mais granella intera
50
Orzo granella schiacciata 30
Soia seme tostato
20
Totale
100
Esempio Fieno Polifita 2° Taglio (Buona Qualità)
r
“ ra
pi
e
nc
o
C
ti
a
r
nt
Lattazione 2° mese
Esempi pratici di
razioni alla transizione
Apporti diversi: 2 fieni delle “aziende Interreg”
Fabbisogni costanti: capra “media” Verzasca
s
La
Esempio Fieni Polifiti 1° e 2° Taglio
Alimenti (kg/capo/gg)
Fieno polifita 1° taglio (scarso)
Fieno polifita 2° taglio (buono)
e
n
o
zi
u
l
o
Miscela Concentrati (1)
3,0
2,5
1,7
2,0
1,5
1,0 1,0
1,0 1,0
1,0
0,5
1,0 1,0 0,9
0,6
0,3
0,0
0,0
0,0
Gravidanza 4° mese
Gravidanza 5° mese
Lattazione 1° mese
Miscela Concentrati (1)
%
Mais granella intera
50
Orzo granella schiacciata 25
Soia seme tostato
25
Totale
100
Lattazione 2° mese
Fly UP