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Crescendo Insieme - ic via suor celestina donati
Associazione Culturale “Oroincentri” Crescendo Insieme Progetto pedagogico clinico Ambito: crescita globale degli alunni con DSA Durata: biennale Rivolto: gruppi alunni con DSA/BES dell’Istituto Comprensivo Donati, ripartiti in base all’ordine dei cicli scolastici. Responsabile del Progetto: Carlafederica Spoleti “ Si dice: i mezzi in fin dei conti sono mezzi. Io vorrei dire: i mezzi in fin dei conti sono tutto, quali i mezzi, tale il fine, il creatore, infatti, ci ha dato autorità (e anche questa molto limitata) sui mezzi, non sul fine… la vostra convinzione che non vi sia rapporto tre i mezzi e il fine, è un grande errore. Per via di questo errore, anche persone che sono state considerate religiose hanno commesso crudeli delitti. Il vostro ragionamento equivale a dire che si può ottenere una rosa piantando un’erba nociva…il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine all’albero; e tra il mezzo e il fine vi è la stessa inviolabile relazione che vi è tra il seme e l’albero”. GANDHI (Antiche come le montagne) Premessa Le difficoltà d’apprendimento e i disturbi specifici d’apprendimento sono una problematica importantissima che tutte le scuole si trovano ad affrontare, tant’è che lo stato ha riconosciuto tale problematica ed ha fornito le linee guida per tutti gli ordini e i gradi delle istituzioni scolastiche attraverso la Legge 170 per il riconoscimento dei DSA e in seguito il riconoscimento dei BES attraverso la C.M. n.8 marzo 2013. Oggi più che mai è necessario intervenire all’interno delle scuole per affrontare queste problematiche poiché le statistiche riconoscono un incremento di questi disturbi pari al 3% della popolazione scolastica, tale numero sta aumentando nell’arco di questi ultimi anni. Il ministero fornisce quelle che sono le linee guida per l’attuazione di piani d’intervento inclusivi e per l’adozione di misure compensative e dispensative. Nell’ottica di un piano inclusivo e di un approccio specialistico per la risoluzione e per migliorare queste problematiche degli alunni che vengono riconosciuti con tali difficoltà si presenta nell’Istituto Comprensivo Donati il progetto “Crescendo Insieme – un progetto Pedagogico Clinico sulle difficoltà d’apprendimento, DSA e BES”. L’istituto Comprensivo Donati si trova nel XIV Municipio Monte Mario di Roma, è composto da: scuola primaria plesso Donati; scuola primaria plesso Taggia; scuola secondaria di primo grado plesso Taggia. scuola dell’infanzia plesso ospedaliero A. Gemelli scuola primaria plesso ospedaliero A. Gemelli sezione IPM (istituto custodia preventiva) carcere minorile Casal del Marmo. Nell’istituto Donati sono presenti un gran numero di alunni stranieri per un totale di 82 studenti in tutto l’istituto (non si riportano i dati dei plessi ospedalieri e della sezione IPM). Inoltre sono presenti un gran numero di alunni con disabilità certificate n° 20, Disturbi evolutivi specifici n° 50, Svantaggi socio-economici n° 32. Motivazioni/Proposta Nel titolo “Crescendo insieme” giunge la forza e la motivazione principe di questo progetto che si sviluppa sulla base delle metodologie della Pedagogia Clinica, modalità di esperienze atte alla crescita olistica e globale dell’essere umano. L’importanza di organizzare interventi d’aiuto volti agli alunni con DSA e BES dell’istituto Donati di Roma nasce dall’esigenza di riportare in primo piano un’educazione che possa essere uno stimolo alla crescita per tutti gli alunni ma in particolare agli studenti che riportano difficoltà degli apprendimenti per svariati motivi. In primo piano si pone l’armonia con cui la persona vive i propri sentimenti, i propri bisogni, i propri impulsi e ogni distorsione e soffocamento della crescita psicologica, che ha minato la fiducia di base della persona . “La Pedagogia Clinica è una nuova scienza, nata da un complesso organico di conoscenze e competenze e indirizzata al vasto panorama dei bisogni educativi della persona” (G. Pesci), il fine principe della disciplina è di far raggiungere e garantire alla persona equilibrio e disponibilità socio-relazionale, riconosce l’indispensabilità di un’educazione individuale attraverso metodologie che saranno sviluppate come esperienze di gruppo, che si pongono come forme di aiuto non solo al dislessico, al disgrafico, al discalculico ma prima di tutto si propongono alla persona nella sua integrità, nella sua individualità per uno stimolo che possa far superare le forme di impacci, di improprietà e inadeguatezze, di difficoltà a comunicare verbalmente, difficoltà con il proprio sé corporeo e psichico, emotivo-relazionale. Lo scopo fondamentale quindi nell’ambito del presente progetto è di portare un intervento d’aiuto a gruppi di alunni che nel loro percorso scolastico hanno evidenziato svariate difficoltà e che pertanto come da legislazione vengono considerati alunni con Bisogni Educativi Speciali. I mezzi, rifacendomi a Gandhi, sono le metodologie della Pedagogia Clinica sperimentate e strutturate dal Prof. Guido Pesci e dal suo staff di psicologi, pedagogisti, psicomotricisti che nel corso di decenni di lavoro sul singolo e sui gruppi hanno riportato grandi successi nella crescita dell’essere umano. Obiettivi - Promuovere la crescita degli alunni attraverso attività che stimolano il risveglio del singolo. - Promuovere lo sviluppo armonico del soggetto attraverso un movimento educativo che ha le sue radici nella psicomotricità, orientato alla persona nella sua totalità, “al corpo che ho, al corpo che sono, al corpo che vivo”. Stimolare l’azione motoria e la percezione temporale e spaziale che concorre attraverso il movimento alla presa di coscienza del sé. Ciò stimola tutte le attività metacognitive degli alunni. - Promuovere l’uso del colore per stimolare il riequilibrio psico-emozionale, per procedere dalla conoscenza di sé, alla scoperta del segno grafico e seguire nella lettura cromatica. - Promuovere le abilità ritmo-respiratorie-cinetiche. - Promuovere la dissociazione e la coordinazione dei movimenti, l’equilibrio statico e dinamico, la strutturazione e l’organizzazione spazio-temporale. - Promuovere attività che sviluppa le abilità e la disponibilità del movimento e dell’articolazione fine - Promuovere lo sviluppo armonico delle abilità oculo-manuali e oculo-motorie. - Promuovere le abilità ritmico-foniche e del movimento attraverso la musica e la danza-movimento. ORGANIZZAZIONE – SPAZI- TEMPI D’ATTUAZIONE Spazi Lo sviluppo dei laboratori di “Pedagogia Clinica” in forma di atelier si può svolgere nella Palestra dell’istituto e in un’aula polifunzionale, vista la carenza di spazi all’interno del plesso Donati si propone l’aula della classe 1° D e nel caso in cui il progetto dovesse rivolgersi anche alle classi della scuola secondaria di primo grado dell’istituto, quindi con la formazione di ulteriori gruppi si ritiene opportuno l’intervento di un altro specialista, la dott. Daniela Romani pedagogista clinica, si allega curriculum vitae della dottoressa. In tale eventualità si potrebbe utilizzare l’aula di fronte alla classe 1° D del primo piano del plesso Donati, ciò per consentire alle docenti di essere contemporaneamente presenti e di conseguenza avere un maggiore controllo sugli alunni in orario extra scolastico. Tempi I laboratori saranno effettuati con un incontro settimanale per gruppo (8-12 alunni), fuori dall’orario scolastico. La giornata scelta potrebbe essere il giorno martedì pomeriggio poiché nelle suddette aule gli alunni terminano l’orario scolastico alle ore 13,30. I gruppi di scuola media potrebbero iniziare alle ore 15,30 fino alle ore 16,20 (s’intendono due gruppi di 10/12 alunni). In seguito dalle ore 16,30 alle 17,30 i due gruppi della scuola primaria (le docenti specialiste che si occupano del progetto prenderanno in carico gli alunni dalle ore 16,30 e faranno fare una breve pausa di 10 minuti per poter fare merenda, l’attività laboratoriale inizierà alle ore 16,40). Progetto di gestione economica Introiti Euro 45,00 mensili per alunno comprensivi di: - 4 incontri mensili di 50 minuti di attività pedagogico clinica (gruppi di 8 max 12 alunni) - assicurazione infortuni - materiali e strumenti didattici COSTO Il costo per gli alunni è di 45€ al mese da versare sul C/C della scuola. La ricevuta dovrà essere consegnata alla pedagogista clinica del corso. CALENDARIZZAZIONE Gli incontri in atelier saranno effettuati tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 17,30. Seguirà un elenco delle giornate datate con indicazione anche delle attività che si svolgeranno durante l’incontro. Metodi I metodi proposti per lo sviluppo degli obiettivi saranno: EDUMOVEMENT EDUCROMO PRISMOGRAPH BON GESTE INER ART MUSICOPEDAGOGIA Breve spiegazione Metodi Edumovement: il metodo nasce dall’interazione della scienza pedagogico clinica con le scienze psicomotorie, una sinergia fra movimento educativo e Pedagogia Clinica. Si distingue dalla classica tecnica psicomotoria ad orientamento neurologico, psicologico e psicoanalitico, e si indirizza verso un movimento educativo orientato nella sua totalità per portare la persona a riconoscere il proprio corpo, sentirsi parte integrante di esso e vivere appieno le sensazioni e gli stimoli che esso ci invia. Le esperienze attraverso questo metodo concorrono a facilitare una presa di coscienza di sé, e alla formazione e sviluppo del proprio schema corporeo grazie all’azione motoria e la percezione spazio- temporale. La conoscenza del proprio corpo permette di avere padronanza dei comportamenti legati al dialogo tonico, al gioco espressivo e comunicativo che sono alla base delle contrazioni e decontrazioni muscolari, linguaggio ed espressione dell’affettività. Promuovere e raggiungere la padronanza delle reazioni tonicoemozionali porterà di conseguenza a un comportamento più equilibrato. Lo sviluppo di ogni soggetto attraverso l’evoluzione delle pontezialità individuali anche sul piano dell’apprendimento, ciò permetterà di perseguire, raggiungere, sviluppare tutte le personali capacità psico-fisiche e relazionali. Grazie a quest’attività ci rivolgiamo alla persona, alla sua autonomia, al suo autentico sviluppo che scaturisce da ciò che la persona origina in se e non solo come derivazione dall’influenza dell’ambiente. “Vengono offerte e garantite sollecitazioni a promuovere volontà, favorire impegni, e intenzionalità affinchè possa percepire, scoprire, conoscere, comprendere ed elaborare da sé per conseguire un reale apprendimento”. (G. Pesci) Prismograph: il metodo è rivolto a prevenire insufficienze e difficoltà nel controllo del gesto, a rinforzare ogni capacità di rappresentazione dell’individuo e a sostenere la persona nell’acquisizione di una sapere polisegnico. La complessità dei disordini che possono essere alla base dei cosiddetti “disgrafici” non ci permette di intervenire attraverso metodi di ammaestramento, i secoli di studi sul segno grafico e su ciò che rappresenta per la psiche e la rappresentazione più intima della persona hanno portato ad affrontare il disagio nella sua globalità e complessità. Il Prismograph promuove plasticità, capacità di concepire sinergie, simultaneità e molteplicità di espressioni, favorire l’espressione fatta dai gesti lenti, rapidi, lenti o eleganti a testimonianza del fondersi dell’esteriorità e dell’interiorità della persona. Si propone un’azione educativa flessibile che attraverso lo sviluppo armonioso motorio coordina gesti e movimenti e al sapersi situare nello spazio e nel tempo. La gestualità con cui si intende portare l’individuo a lasciare traccia non è una successione di impulsi fisiologici, ma un modo di relazionarsi con l’ambiente, è l’espressione di una processo psichico diretto a un fine e a uno scopo e, attraverso questo metodo il pedagogista clinico porta la persona alla realizzazione del segno. Prima di stimolare una figurazione segnica si dovrà destare ed educare l’attenzione e la disponibilità all’ascolto, affinare la coscienza, la conoscenza e la padronanza dei ritmi, offrire agli alunni l’opportunità di godere di stimoli ricchi e vari, sperimentare cose nuove, soddisfare il bisogno di esplorazione, coltivare attitudini, interessi, proposte educative. Si propone un’educazione che mira ad arricchire gli aspetti logici e creativi del pensiero, ripristinare una disponibilità alla concentrazione produttiva cosciente. Bon Geste: è il metodo che può favorire tutte quelle persone che presentano scarse abilità all’apprendimento e che presentano alterazioni comportamentali. È rivolto alle persone che presentano difficoltà nell’attenzione, nella faticabilità, insufficienze nei processi mnestici, incertezza nella discriminazione, nell’esplorazione, nell’inseguimento e abbia un immagine approssimativa del proprio schema corporeo. Attraverso il Bon Geste si educa al ritmo, al suono e al movimento fino a far riconoscere alla persona il valore del gesto, a far acquisire alla persona una capacità gestuale organizzata su ritmi e canti resi visibili dalle tracce che il corpo lascia, prima in campo vuoto, poi su parete su cui vengono rappresentati, il carattere dinamico, timbrico ed egoico, oltre a quello espressivo emozionale. Con il ritmo e il suono si raggiungono abilità distributive tonicomuscolari, appercettive e cinestetiche che permettono alla persona di sentirsi a proprio agio con il proprio corpo. Inter-Art: con questo metodo s’intende incoraggiare e incrementare l’equilibrio della personalità attraverso l’utilizzo dell’arte. Le esperienze permettono di rispecchiare e amplificare i messaggi che provengono dall’individuo stesso, favorendo la scoperta e riscoperta di sé. I soggetti sono invitati ad osservare dentro e fuori di sé, a sentire emotivamente e a offrire rappresentazioni di sé e delle diverse letture della realtà circostante, a comunicare con il proprio mondo interiore e con il reale e apprenderne ogni traccia per mezzo della musica, della poesia, della danza, del disegno e di ogni forma espressiva e comunicazionale. Musicopedagogia: si usa l’elemento sonoro, la musica nella sua completezza che va dal ritmo ostinato, al rumore, alle forme più armoniche elevate che raggiungono attraverso le vibrazioni armoniche le parti più remote dell’essere umano. Attraverso questo metodo si stimola e si creano le condizioni per uno stato di benessere emotivo, si sviluppa una migliore stabilità e flessibilità fisica e psichica, si aprono canali di comunicazione attraverso la mediazione non verbale corporeo-sonoro-musicale, si attivano i processi di socializzazione, di facilitazione alla relazione e allo scambio comunicativo ed espressivo interpersonale, si potenziano le capacità cognitivo-immaginative. È una modalità di approccio sensoriale-percettivo che interviene in aiuto della persona. Roma, 18 luglio 2013 dott. Carlafederica Spoleti