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la storia del trofeo andrea margutti
il margutti, parma e vroom inseparabili La storia del Trofeo Andrea Margutti TROFEO ANDREA MARGUTTI la storia del trofeo andrea margutti Il Kartdromo di Parma a fine anno chiuderà i battenti e al suo posto sorgerà un grosso centro commerciale. E così anche il Margutti dovrà trovarsi un’altra locazione. In questo legame emblematico c’è anche Vroom che ha iniziato la sua il margutti, parma e vroom inseparabili Foto ricordo di ragazzi che hanno segnato gli anni novanta. Un periodo in cui il mondo del kart si viveva con uno spirito diverso, spensierato. Da sinistra si riconoscono Danilo Rossi, Andrea Margutti, Fabiano Belletti vicino a Jarno Trulli e in secondo piano Striani davanti a Masini. Dietro a Belletti fa capolino Giancarlo Fisichella. in basso, la copertina di Vroom di Gennaio 1990 dedicata ad Andrea e, a sinistra Andrea Margutti in una delle sue ultime immagini in kart scattata da Battaglia. The Karting circuit in Parma is about to close down, a huge mall will be built on the same site, so the time has come for the Margutti to find another site. Vroom involved in this emblematic relationship too, seeing missione proprio nel 1989. Con l’occasione riviviamo quegli Group photo of the lads who left a mark in the 1990s, years when karting was lived with a different spirit, very happy-go-lucky. that they started their mission in 1989. And with this, indimenticabili anni novanta, un periodo significativo e ricco On the left, we see Danilo Rossi, Andrea Margutti, Fabiano Belletti next to Jarno Trulli and behind, Styriani in front of Masini. Giancarlo Fisichella, behind Bellini, pokes his head in. we take the opportunity to go back to those early 90s, a di avvenimenti che hanno determinato la trasformazione del karting. E poi il nuovo millennio... IL MARGUTTI, PARMA E VROOM INSEPARABILI testo Giuliano Ciucci Giuliani / foto Archivio Below, Vroom cover, January 1990, dedicated to Andrea and on the left, a photo of Andrea Margutti taken during one of his last races. very important and exciting years that have decided the changes in karting. And then on to the new millenium N on so quanti fra voi che ci leggete da tanto tempo, e ancora di più fra chi invece ha iniziato l’avventura karting da poco tempo, si renderà conto che il Trofeo Andrea Margutti giunto alla 19esima edizione è ormai prossimo a cambiare locazione. Non sappiamo ancora che fine farà, e se andando avanti vorrà e potrà conservare la prestigiosa notorietà conquistata in tanti anni di cronache agonistiche così eclatanti. Con la chiusura del kartodromo di Parma anche il Trofeo Margutti rischia di I don’t know how many of you who have been reading our magazine for a long time, and even more, among those of you who have recently taken up karting, actually realise that the Andrea Margutti Trophy, now at its 19th edition, is about to change location. We don’t know yet what is actually going to happen, and if it will be able to continue its important standing that it has managed to build up over so may years of exciting racing. With the circuit in Parma closing down, also the Margutti Trophy risks losing out. And, it’s really hoping that this doesn’t happen, it’s la storia del trofeo andrea margutti il margutti, parma e vroom inseparabili Pere Saura A sinistra, Andrea Margutti poco prima della partenza della finale 100 Nazionale ad Atina (FR), alla sua sinistra si riconosce il suo preparatore Miliziano. Sotto, copertine e aperture su Giancarlo Fisichella che si è aggiudicato per ben 4 volte il Trofeo Margutti. È lui il re indiscusso di questa manifestazione. In basso, il romano affiancato da Jarno Trulli che invece non è riuscito a forgiare il proprio nome nel palmares del Margutti. Ci si è avvicinato nel 1994, ma nella foga della contesa entra in contatto col battistrada Virtanen a 200 metri dal traguardo (nella foto a destra) lasciandolo così sfilare indisturbato. In quella edizione furono oltre duecento i piloti iscritti di cui la metà stranieri. Andrea Margutti just before National 100cc start in Atina, Frosinone, (I), on his left , Miliziano, his tuner. Below, Cover with Giancarlo Fisichella, 4-times Margutti winner. He’s the undisputed champions of this event. Bottom, the Roman driver with Jarno Trulli who just hasn’t managed to forge his name in the list of winners at the Margtti. He was very close to it in 1994, but overdetermined he runs into Virtanen, leader just 200 metres from the chequered flag (photo on the right) and leaves him to sail to victory. More than two hundred drivers entered for that event, half of them coming from abroad. “Andrea ha dato la sua vita, breve e intensa, per il kart... meritava questo riconoscimento e noi tutti glielo dovevamo.” “Andrea dedicated his life, short but very intense, to karting. He deserved such acknowledgement and, we owed it to him.” Protagonisti di allora e di oggi. Fernando Alonso (85) e, sopra, Robert Kubica vincitore della finale Junior nel ‘99. 1994 - Tutto in un giro. Finali incandescenti. FA: Jarno Trulli e Risto Virtanen entrano in collisione nel corso dell’ultimo giro consegnando così la vittoria a Fisichella. Il romano, in basso con il trofeo, è ancora il re del Margutti con 4 vittorie. Past and present protagonists. Fernando Alonso (85). Above, Robert Kubica, 1999 Junior Final winner. perdere il suo appeal. E nella speranza che quanto da me azzardato non trovi conferma, è anche vero che è qui dove Andrea ha corso per l’ultima volta spegnendosi sull’asfalto di questa storica pista dopo uno sfortunato contatto durante le prove del Torneo delle Industrie. Una morte che ha colto tutto l’ambiente impreparato… Non era mai accaduto prima che un ragazzo di 14 anni perdesse la vita in kart e in quel modo così traumatico. Nessuno riusciva a farsene una ragione. E gli effetti lasciarono il segno per un po’ di tempo. Una cosa è certa, non dimenticherò mai quei terribili momenti. Fu il primo a congratularsi con me per la nascita di Vroom. Eravamo ad Atina (FR). Era il 1 ottobre del 1989. Così conobbi Andrea Margutti. Quello stesso giorno lo incontrai che piangeva a fine gara: “Cosa ti è successo?” Gli chiesi. “Niente è solo che ho risposto male a mio padre”. Mi affezionai subito a quel ragazzo 1994 – All in one lap. Exciting finals. FA: Jarno Trulli and Risto Virtanen crash as the last lap unwinds leaving Fisichella free to grab flag first. Right, Having taken 4 wins, the Roman driver, holding his Cup, is still the king of the Margutti. “Gli anni novanta hanno significato molto per il karting e il Trofeo Margutti con la sua formula e così collocato in quegli anni è salito alla ribalta internazionale come fosse il mondiale.” “The 90s were very important for the karting world, and the Margutti became an international event almost like a world championship.” la storia del trofeo andrea margutti il margutti, parma e vroom inseparabili Le copertine di quegli anni così movimentati dedicate al trofeo Margutti. E anche il logo di Vroom subisce continue trasformazioni. thanks to Vroom, karting came out into the open. And, since that important historical period for karting, the Margutti has been a very important reference point for characterising the years ahead. biondo dagli occhi chiari, forse perché ricordava le mie reazioni quando avevo la sua età: tanto era determinato e veloce in pista tanto era di animo dolce fuori. La sera durante le premiazioni me lo ritrovai accanto “sabato e domenica corriamo a Teramo. – mi disse – Ci sarò anch’io – risposi”. E a Teramo lo vidi per l’ultima volta. La settimana dopo Andrea sarebbe andato a Parma per il Torneo delle Industrie, mentre io, quella stessa domenica, avevo l’impegno a Bagni di Tivoli per il Torneo dei Campioni. E proprio alla pista d’Oro, domenica mattina, venni a sapere quanto era accaduto. Andrea era volato via! E con lui una parte di me. Andrea Margutti si è spento sabato 14 ottobre 1989 a Parma durante le prove del Torneo delle Industrie. also true that it was here, on this very track where Andrea raced for the last time, where he met his death after contact during the practice sessions for the Manufacturers’ Cup. Absolutely shattering! No one would have ever expected such things to happen. Never before had 14 year-old lost his life whilst driving his kart, in such traumatic conditions. It was simply incredible. And it did leave a mark for quite a while. One thing is sure; no one will ever forget those terrible instants. It was on October 1st 1989, we were in Atina, Frosinone in central Italy; he was the first to congratulate me for the birth of Vroom. That’s how I met Andrea. After the race, that same day, I saw him crying: “What’s the matter?” I asked. “Nothing, it’s just that I answered my father back”. I immediately felt a very close bond with this lad, perhaps because he reminded Sopra, Andrea Belicchi vincitore del prestigioso trofeo nel 1990 tra Manetti e Piccolo e i genitori di Andrea Margutti papà Enrico e mamma Patrizia alla pista d’Oro di Bagni di Tivoli (RM). Il parmense si è ripetuto anche nel 1993 dopo aver dominato una tiratissima finale. All’epoca la categoria risponde alle direttive internazionali (Cik/ Fia) denominata FA, motore a valvola rotante e carburatore a farfalla da Ø 24. La differenza con la FSA oltre al carburatore (Ø 32) anche le gomme erano da 6” invece che 5”. E con questa seconda affermazione Andrea Belicchi riceve il Casco d’Oro e inizia la sua ascesa a livello A sinistra, la copertina di Aprile ‘96 dedicata alla vittoria di Manetti al Margutti; nella pagina a fianco, sempre ad Aprile ma di 3 anni dopo, la copertina di Vroom è per Cesetti che invece di Margutti ne ha vinti 3 (‘93-’99 e 2001). internazionale confermandosi tra i piloti più forti del vivaio kartistico nazionale. win Andrea Bellicchi is awarded the Gold Helmet and starts his career to international success, becoming one of the best national drivers. Side, 1990 Cup winner Andrea Bellicchi, between Manetti and Piccolo with Andrea Margutti’s parents, Enrico and Patrizia, at the Pista D’Oro at Bagno di Tivoli, near Rome. The driver from Parma repeated himself in 1993 after dominating a very hard fought final. The class then was the international, (Cik/Fia) FA, rotary valve engine and Ø24 throttle carburettor. Besides the carburettor being Ø 32, the difference with the FSA class remained in tyres being 6” instead of 5”. And with this second Above, the covers dedicated to the Margutti with plenty of action. Also Vroom logo undergoes constant changes. April 1996, the cover is dedicated to Manetti, 1996 Margutti winner. Opposite page, always in April, but three years later, Vroom dedicates its cover to Cesetti who has taken Margutti win 3 times (’93-’99 and 2001). Il kart grazie a Vroom uscì allo scoperto. E da quel momento storico così importante per il settore il Margutti rimase un punto di riferimento che caratterizzò gli anni a seguire. Sauro Cesetti, risulta sempre tra i protagonisti di questa manifestazione. (in basso) quando nel 1993 conquistò il suo primo Margutti cat. 100 ICA e, a fianco, nel 1999. Cesetti sorprende per come conquista il suo secondo Margutti… L’ascolano in una sola tornata scavalca Beggio e Alonso ormai alla “frutta” con le gomme. L’unico a reagire è il romano Balistreri bravo a conquistare la scia di Cesetti. Si, ancora una volta la finale della FA ha regalato forti emozioni scaldando l’animo dei presenti in una giornata particolarmente fredda. me of myself, when I was his age. He was as determined and fast on the track, as he was kind-hearted off it. During the award giving ceremony, that evening, he was sat next to me. He said, “We’re racing in Teramo next Saturday and Sunday.” I replied, “I’ll be there too.” And I saw him in Teramo for the last time. The week after he was to go to Parma for the Manufacturers’ Cup, while I had another appointment for that weekend at Bagni di Tivoli for the Champions’ Cup. It was while I was at the Pista D’Oro, on Sunday morning that news reached us about what had happened in Parma. Andrea had gone! And with him, a part of me. Andrea Margutti died on Saturday 14th October 1989 in Parma during the practice sessions for the Manufacturers’ Cup. Sauro Cesetti is always among the best in this event. (Below) he takes his first Margutti win in 1993 in the 100 ICA class. Side, 1999. Cesetti surprises everyone taking his second Margutti win... In a single lap, the driver from Ascoli slips past Beggio and Alonso whose tyres had really by then “had it”. Balistreri was the only one to hit back and tailed Cesetti over the line. Yes, yet again, spectators watched an exciting FA final on a very very cold day. la storia del trofeo andrea margutti il margutti, parma e vroom inseparabili 1998 – Incontri ravvicinati. Ancora una volta il Margutti lascia il segno. Nella Junior, Fabi precede al traguardo Ardigò e Pierguidi dopo aver percorso i 25 giri all’unisono (in basso a sinistra). Nella 100 ICA sorprendente rimonta di Evangelisti che rientrato in finale grazie al repechage beffa gli accreditati della categoria. In FA vince Orsini (15). Ma l’australiano Briscoe (30) fa sobbalzare la tribuna rendendosi protagonista di una entusiasmante rimonta. 1998 - Close duelling Once again, the Margutti leaves its mark. In the Junior class, Fabio is first over the line with Ardigò and Pierguidi on his tail, after having covered 25 laps in unison. In the 100 ICA, a very fast Evangelisti, who had made it through repechage, gains places and takes his more accredited rivals. FA win goes to Orsini. But an Aussie, Briscoe, has everyone on their toes, as he comes up very fast and takes his rivals one by one. “Il Trofeo Margutti è ancora oggi la manifestazione che REGISTRA un successo senza precedenti. Nessun’altra iniziativa in memoria di un atleta scomparso è riuscita a decollare con tanta potenza.” “THE MARGUTTI IS STILL TODAY AN EVENT THAT REGISTERS GREAT SUCCESS, ONE OF ITS KIND. NO OTHER EVENT COMMEMORISING AN ATHLETE HAS EVER HAD SUCH SUCCESS.” ” 1995 - Sophie Kumpen lascia il segno Salì alla ribalta internazionale nell’89 in occasione del mondiale Junior di Saragozza, in Spagna. In quell’occasione correva anche Andrea Margutti. La belga si è fatta notare non solo per il Tir da F1 a fare da cornice nel paddock dell’impianto spagnolo, ma soprattutto per il miglior tempo realizzato nelle qualche del mondiale. Così iniziò la sua carriera kartistica la minuta Sophie aggiudicatasi il VI Trofeo Margutti. Anche questa volta l Kumpen lascia il segno. 1995 - Sophie Kumpen leaves her mark She came to the limelight in 1989 during the Junior World Championship in Saragozza, Spain. Andrea Margutti used to race then too. The Belgian girl not only stood out for her F1 Truck that stood out in the paddock, but because of her speed, best qualifying time. So “a petit” Sophie started her karting career by taking the V! Magutti Trophy win. This time too, Kumpen leaves its mark. C osì nacque il mito. Una manifestazione in ricordo di Andrea ma soprattutto un’occasione per legare tutto l’ambiente karting a reagire, immaginando Andrea ancora a ridere e scherzare e a competere. Andrea ha dato la sua vita, breve e intensa, per il kart. Andrea meritava questo riconoscimento e noi tutti glielo dovevamo. L’iniziativa si è realizzata in brevissimo tempo. Il Trofeo Margutti ha preso corpo in soli due mesi grazie all’impegno dei molti operatori e genitori vicini alla famiglia col quale da anni si condividevano le scorribande agonistiche sulle piste nazionali e internazionali. La sede più logica non poteva che essere quella della Pista D’Oro, ben 160 iscritti. Ma dopo le due prime edizioni si è capito che l’evento stava ottenendo larghi consensi anche a livello internazionale e la pista d’Oro non appariva più idonea per far decollare un così ambizioso progetto. Fu così che la Thus the myth was born. An event to commemorate Andrea, but above all, an occasion for re-uniting all the karting people and react, believing that it was all due to Andrea who was still laughing and enjoying himself racing. Andrea dedicated his life, short but very intense, to karting. He deserved such acknowledgement and, we owed it to him. It didn’t take long for the idea to develop. It took just two months to set up the Margutti, all thanks to operators and parents who supported Andrea’s parents, and with whom they had travelled and shared many exiting moments on various national and international tracks. The most obvious choice for the new Margutti event could only be the Pista D’Oro with 160 entries. But after the first two editions, it was evident that it was gaining international interest, so the Pista D’Oro didn’t seem to have the right characteristics, to give such an important project, the right lift off. As a result, the Margutti family decided to hold the event in Parma, where “Era il tempo di quando la classe regina della 100cc in Italia era denominata 100 Internazionale, quando ancora si correva con le 6 pollici.” la storia del trofeo andrea margutti il margutti, parma e vroom inseparabili “THOSE WERE THE DAYS WHEN THE 100CC QUEEN CLASS IN ITALY WAS KNOWN AS THE INTERNATIONAL 100, WHEN THEY STILL MOUNTED 6” TYRES FOR RACING” 2002 Gaggianesi e Iglesias stratosferici. Davide Gaggianesi domina la FA. È il più veloce in prova, nelle manche, nella semifinale e nella finale. La tattica è sempre la stessa: pochi giri per dare inizio alla sua accelerazione con una sequenza di giri imprerssionate. Con un ritmo martellante giro dopo giro ridicolizza gli avversari. Nella 100 ICA il francese Iglesias ricalca le gesta di Gaggianesi, manifestando una netta superiorità, e non solo in finale. 2002, Gaggianesi and Iglesias brilliant. Davide Gaggianesi dominates in FA. He stops best time in practice, heats, semifinal and final. Always the same tactics, a few laps and then accelerate, lapping at great speed, lap after lap he takes his rivals. In the 100 ICA, Frenchman, Iglesias does likewise proving his skill, and not only in the final. famiglia Margutti decise di spostarlo a Parma sotto la gestione della famiglia Pellegrini. Era il tempo di quando la classe regina della 100cc era denominata 100 Internazionale, quando ancora si correva con le gomme da 6”. Quando militavano nomi come Fisichella, Orsini, Crinelli, Balistreri, Rambo e De Simone. E tra i 62 iscritti nella 100 Nazionale (ICA-KF2) sfilavano nomi che sarebbero poi entrati nella storia del palmares internazionale come Malandrucco, Trulli, Rossi, Manetti e Parrilla. E Foré non si sapeva ancora chi fosse. G li anni novanta hanno significato molto per il karting e il Trofeo Margutti così collocato è salito alla ribalta internazionale come fosse un campionato del mondo. Inoltre gode ancora oggi di un valore aggiunto con la formula che comprende esclusivamente le 3 categorie the pellegrini family took over management. That was when the 100cc queen class, known as the 100 International class, used to run mounting 6” tyres for racing. There were names like Fisichella, Orsini, Balistreri, Rambo and De Simone on the karting scene. And names that were to become part of the international scene: Malandrucco, Trulli, Rossi, Manetti and Parrilla were among the 100 cc National (ICA-KF2) entries. We had no idea then as to who Forè was. The 90s were very important for the karting world, and the Margutti became an international event almost like a world championship. Even today, it has an added value with a formula that includes the three international direct drive classes. Also Enrico, his father, accomplish his dream aim before dying. He had hoped that the Margutti would gain international importance and success. And it had! In fact, we can still say that the Margutti is still 2000 - Il giallo domina La Pcr si conferma il team che ha conseguito più successi al Trofeo Margutti, ben sette volte sul gradino più alto del podio: 4 volte in FA e 3 in ICA. In questa 11esima edizione Vilander (FA) e Proetto (ICA) sono i portabandiera dell’azienda piacentina. 2000 - Yellow dominates Pcr confirms to be the team with most success at the Margutti, seven times on top podium step: 4 times in FA and 3 in ICA. For this 11th edition Vilander (FA) and Proetto (ICA) are the outstanding standard bearers for the factory in Piacenza (I). “Gli anni novanta hanno segnato una svolta e le ripercussioni di quel periodo così movimentato e turbolento hanno influenzato gli avvenimenti del nuovo millennio.” la storia del trofeo andrea margutti il margutti, parma e vroom inseparabili “2005 - Rotto il ghiaccio. In un’atmosfera surreale, con la pista innevata, Mortara ha guidato il trio Tonykart in FA. Mentre Dalè ha avuto la meglio nella 100 ICA. La movimentata Junior è stata vinta da Pic.” internazionali monomarcia. E anche papà Enrico prima di morire è riuscito a coronare il suo sogno. Desiderava che questa manifestazione acquistasse prestigio e notorietà a livello internazionale. E così è stato! Possiamo tranquillamente affermare che il Trofeo Margutti è ancora oggi la manifestazione che ha conseguito un successo senza precedenti. Nessun’altra iniziativa in memoria di un atleta scomparso è riuscita a decollare con tanta potenza. Gli ingredienti che lo hanno contraddistinto sono stati l’attaccamento alla famiglia Margutti da parte dell’ambiente kartistico e il condividere la passione per il kart nel rispetto di Andrea. La locazione, la pista di Parma meglio di tutte rispondeva con calore e colore grazie a quelle sfumature più veraci, nebbia e neve compresa, e non solo storiche della disciplina karting di quei tempi, all’apparenza così lontani, a very successful event, one of its kind. No other event, ever set up in commemoration of a well-known athlete has ever had such success. The ingredients, which have made it so outstanding, are understanding and love that people have had for the Margutti family and of course, their enthusiasm for karting, the same enthusiasm shared by Andrea himself. The location, the circuit in Parma had no rivals, warmth and colour, the right details fog and snow included, and didn’t just offer the characteristics necessary for a historic discipline ruling over karting back then. Those days seem so far away, yet it’s a very recent past. Time. Up to 1996, the Margutti has been the event that has always opened led into a new international karting season. It where we first saw any new technological innovations concerning chassis and engines, the same innovations that would have brought success to teams over that same season. The Margutti was also the scenario for drivers “2005 – HAVING BROKEN THE ICE. IN AN INCREDIBLE SETTING, TRACK COVERED WITH SNOW, MORTARA LEADS TONYKART TRIO IN FA. WHILE DALE’ DOMINATES IN 100 ICA. PIC WINS A VERY EXCITING JUNIOR CLASS RACE.” 2003 Il giorno delle volpi Lo spagnolo Clos (58) vince a tavolino la finale Junior dopo l’esclusione dell’inglese Dye (motore) che aveva approfittato di ingenuità da parte di chi lo precedeva, per andare al comando a due curve dal traguardo. L’inglese Oakes pone il suo sigillo nella finale ICA e l’olandese Carlo Van Dam (sopra e a sinistra tra le hostess) non si lascia coinvolgere più di tanto nella “gazzarra” della FA, affondando il colpo vincente al momento giusto. 2003 - A day for slyness. Spain’s Clos (58) gets the win after Junior final when Britain’s Dye is disqualified (engine) for having taken advantage of the rival preceding him and having overtaken lead two corners before flag. Oakes (UK) leaves his mark in the ICA Final while Holland’s Carlo Van Dam (above left between the girls) stays out of trouble in FA and attacks at the right time. ma solo all’apparenza. Il periodo. Il Margutti ha goduto fino al ’96 di essere la manifestazione di apertura della stagione internazionale. Era in questa occasione che uscivano allo scoperto le novità motoristiche e telaistiche che si sarebbero rese protagoniste nel corso dell’anno. Il Margutti era anche il palcoscenico per i team che presentavano la nuova formazione e all’occorrenza anche le nuove livree. Finché Angelo Corberi, titolare della pista South Garda di Lonato ha pensato bene nel ’96 di piazzare la Winter Cup proprio prima del Margutti, appoggiato da blasonate case costruttrici come Crg e Tonykart, e accaparrandosi così quella posizione di privilegio nel calendario internazionale. Ma il Margutti è sempre il Margutti. Una kermesse che non ha comunque perso il suo fascino e gode tuttora di una risonanza mondiale come poche. E soprattutto il periodo parmense che chiude il sipario di un periodo particolarmente significativo nella storia del karting. Gli anni novanta soprattutto hanno segnato una svolta e forse anche oggi nel nuovo millennio tutto quello che sta accadendo è dovuto ancora alle ripercussioni di quel periodo così movimentato e turbolento. Vroom ha vissuto in prima linea, come sempre, gli avvenimenti e i cambiamenti di quegli anni. Ne sono accadute tante e forse and teams to present their new formation and, why not, liveries. All this was before 1996 when Angelo Corberi decided to set up the Winter Cup, and like the Margutti, the series was well supported by manufacturers located in the same area, Crg and Tonykart, success was guaranteed and it took over, occupying the most important position on the international calendar. But, the Margutti is always the Margutti. An event that still hasn’t lost its shine and even today boasts worldwide fame, like few other events of its kind. In fact, I’d say it is more a case of karting in Parma that is drawing its curtains on a period where important changes had taken place in karting. Especially in the1990s, such changes have had effects that are still felt today; some events in this new millennium are still due to the repercussion of those difficult, turbulent days. As usual, Vroom has lived through these times at the front. So much has happened, perhaps never so much as over that notorious decade. I’d like remind you of some of the things that have, in fact, left a mark in the history of “modern” karting. This we will take up again, in detail, when Vroom celebrates its 20th anniversary, in 2009. You see, in 1992, when the Margutti moved it first step in Parma, Vroom started picking up, becoming a business with no rivals, and sales started at newsagents. And today thanks la storia del trofeo andrea margutti il margutti, parma e vroom inseparabili 2004 - Una su tre riesce Parliamo delle tre rimonte a cui si è assisitito nelle tre finali della 15esima edizione. L’unico a raccogliere il giusto bottino dell’arrembaggio è stato il monegasco Stefano Coletti, nella Junior. La ICA è stata invece dominata da Waldschmidt (64)che ha controllato il recupero di Lancaster. Ben Hanley (47) non ha concesso chance a Foré. Sotto, lo svizzero Mortara (25) al penultimo giro sfrutta un contatto tra Foré e Cesetti infilandoli in piena accelerazione vincendo così la finale Fa del 2005. mai così tante come in quel famigerato decennio. V oglio ricordare solo alcuni di quei momenti topici che hanno segnato la storia del karting “moderno”. Un percorso che riprenderemo e pubblicheremo in dettaglio in occasione dei festeggiamenti dei 20 anni di Vroom che cadranno nel 2009. Perché nel ’92, quando il Margutti approdò a Parma, Vroom ruppe gli indugi e iniziò quella che oggi si può definire un’impresa senza precedenti: la diffusione tramite edicola. E oggi, grazie a quell’impresa, il settore può beneficiare di una diffusione mirata a promuovere il karting a livello nazionale. Così anche gli italiani vennero a conoscenza di cosa fosse il kart, il movimento agonistico, la produzione industriale, la rete commerciale e le politiche federali. Insomma il kart grazie a Vroom uscì allo scoperto. E da quel momento storico così importante per il settore il Margutti rimase un punto di riferimento che caratterizzò gli anni a seguire. Come quando entrarono nella scena per to this hard work, there is a specific sector for promoting karting at a national level. So, also the Italians got to know what karting was all about, racing, manufacturing, commercial networks and federal policies. Well, thanks to Vroom, the sport came out into the open, and since that important historical moment for the sport, the Margutti has been a reference point, which has characterised the years that followed. all there is to know about the sport For example, the first time it was then that Piston port engines, with clutches were introduced. They were also the days of Lotta Hellberg and Sophie Kumper , two young ladies from northern Europe who duelled with Fisico and Trulli, Rambo and Gianninberti, Beggio, Manetti, Ansaloni, Palmieri, Ryttarbris, Misijevic, Munkholm, Watt, Orsini, Rossi and Piccini. While Gandolfi, Pantano, who were brilliant in the piston port events, started to stand out in the Junior class, and Cesetti led the in the Italian National 100 cc. Then in 1998, there was the revolution against Buser. From Salbris to Val d’Argenton to Imola. Everyone stood their ground, a decision on behalf of team-managers and Buser to stand up to Buser, and this was the start of a real battle against Buser that ended with the then Swiss president, leaving the scene. And still today, many would do the same if la prima volta gli avviatori per la Piston Port dotata di frizione. Ma quelli erano anche i tempi di Lotta Hellberg e Sophie Kumpen, due ragazze del Nord Europa che tenevano testa ai Fisico, Trulli, Rambo, Gianniberti, Beggio, Manetti, Ansaloni, Palmieri, Ryttarbris, Mislijevic, Munkholm, Watt, Orsini, Rossi, Piccini. Mentre nella Junior iniziavano a farsi notare Gandolfi, Pantano, che poi hanno fatto man bassa di titoli nella Piston Port. Mentre nella 100 Nazionale Cesetti a guidare la squadra azzurra. E poi nel 1998. La rivoluzione contro Buser. Da Salbris a Val d’Argenton fino a Imola. Ci fu una presa di posizione ponderata da parte dei team manager e dei piloti contro Buser e fu l’inizio di una guerra che si concluse con l’uscita di scena del presidente svizzero. Ma things were as they were then. Then again, there was the time when Rotax retired from Cik competitions and decided to invest in their own single-brand TaG series, a time when few believed in this series and today thanks to its success, many other Made in Italy manufacturers have invested in it as a “rescuer” of the new millennium. It was at this time that they came out with a Minikart racing engine, the WTP 60. The idea came from a group of manufacturers. Lack of Cik regulations and guarantee didn’t help the series any, becoming easy prey for speculations and tampering... Today, TWP has disappeared too... and history continues in future issues of Vroom karting magazine. If you want to know more and see what comes next, just stick with us. PALMARES Wittman (59) monopolizza la finale 100 ICA nella 17esima edizione del Margutti. 2004 – One out of three makes it. We’re talking about three fast drivers coming up from rear grids during the 15th edition of the Margutti. Stefano Coletti, from Monaco, is the only one who gets his right reward. Waldschmidt (64) dominates in ICA holding back Lancaster, a very fast rival. Ben Hanley (47) brilliantly held Foré at bay. Below, Swiss driver Motarda (25) makes the most of a contact between Foré and Cesetti on the penultimate lap and flies past to grab 2005 FA final win. Wittman (59) monopolises 100 ICA final at the 17th edition of the Margutti. ICA JUNIOR/KF3 1990 EPISCOPO (I) Dap/Comer 1991 CARDELLI Tecno/Comer 1992 BALOCCO (I) Rakama/Iame 1993 GANDOLFI (I) Kalikart/Comer 1994 BELL (I) Topkart/Comer 1995 LOTTERER (D) Tonykart/Vortex 1996 LOTTERER (D) Tonykart/Vortex 1997 BENJAMIN (NL) Crg/Crg 1998 FABI (I) Topkart/Comer 1999 KUBICA (PL) Crg/Crg 2000 RICCI (I) Birel/Parilla 2001 GALLEGO (E) Tonykart/Vortex 2002 TODISCO (I) Birel/Tm 2003 CLOS (E) Birel/Parilla 2004 COLETTI (MC) Birel/Tm 2005 PIC (F) Birel/Parilla 2006 MOORE (GB) Brm/Parilla 2007 HARVEY (GB) Maranello/Mrc 2008 D’AGOSTO (ITA) Tony Kart/Vortex 2009 DE VRIES (NL) Zanardi/Parilla la storia del trofeo andrea margutti il margutti, parma e vroom inseparabili Iscritti e tempi di qualifica dal 1992 al 2009 1998 Iscritti 237 (62% stranieri – 23 nazioni) 1992 Iscritti 89 (15 stranieri) Tempi di qualifica FA – G. Fisichella 47”10 (Pcr/Pcr) 125 FC – G. Beggio 45”88 (KalìKart/Tm) Junior – E. Gandolfi 48”20 (KalìKart/Comer) ancora oggi non sono pochi quelli che se si tornasse indietro la penserebbero diversamente. E poi ancora. Quando la Rotax si ritirò dalle competizioni Cik e decise di investire sul proprio monomarca TaG, quando nessuno voleva credere in questa formula e oggi grazie al successo conseguito dal colosso austriaco, il progetto è cavalcato da molte aziende del Made in Italy come panacea dei mali del nuovo millennio. In questo periodo nacque il WTP 60 un motore da kart per la Minikart. Un’idea nata dall’unione di più costruttori. La mancanza di attenzione regolamentare e di garanzia da parte della Fik penalizzò la categoria che diventò facile preda di speculazioni e manomissioni... Oggi anche la WTP non c’è più... E la storia continua sui prossimi numeri di Vroom. Se volete conoscere il seguito, non perdeteci di vista Marco Ardigò (5) sopra, davanti a Lancaster (49) e Iglesias (40), nelle fasi salienti della finale FA del 2006, sebbene vincitore del Margutti (1999/2004), il campione del mondo in carica non ha raccolto quanto meritava in questa competizione. Chissà che quest’anno non sia la volta buona. Marco Ardigò (5) above, leads on Lancaster (49) and Iglesias (40), when the 2006 FA final is at its best, although he’s Margutti winner (1999/2004), the present World Champion doesn’t get the results he deserves this time. Who knows, this year could well be the right one. In basso, il podio della scorsa edizione che ha premiato il trio della Tonykart, il vincitore Catt, Ardigò e Calado, gli stessi che hanno monopolizzato la stagione 2007. Bottom, Podium of last year’s Margutti, with Tonykart trio: Catt, Ardigò and Calada, the same three that monopolised the 2007 season. PALMARES 1993 Iscritti 130 (50 stranieri – 18 nazioni) FA/KF1-KZ2 1990 FISICHELLA (I) Pcr/Pcr 1991 FISICHELLA (I) Pcr/Pcr 1993 BELICCHI (I) Tonykart/Italsistem 1994 FISICHELLA (I) Pcr/Pcr 1995 KUMPEN (B) Crg/Rotax 1996 MANETTI (I) Crg/Crg 1997 GARGIA (E) Mari/Itals 1998 ORSINI (I) Swiss/Italsistem 1999 CESETTI (I) Kosmic/Vortex 2000 VILANDER (SF) Pcr/Pcr 2001 CESETTI (I) Kosmic/Vortex 2002 GAGGIANESI (I) Birel/Parilla 2003 VAN DAM (NL) Tonykart/Vortex 2004 HANLEY (GB) Maranello/Maxter 2005 MORTARA (CH) Tonykart/Vortex 2006 ARDIGO’ (I) Tonykart/Vortex 2007 CATT (GB) Tonykart/Vortex 2008 CATT (GB) Tony Kart/Vortex 2009 ACETO (I) Tony Kart/Vortex ICA/KF2 1990 BELICCHI (I) Tonykart/Rotax 1991 SAITTA (I) Mcr 1992 FISICHELLA (I) Pcr/Pcr 1993 CESETTI (I) Birel/Parilla 1994 BOSCOLO (I) Mari/Italsistem 1995 DE COL (I) Tonykart/Italsistem 1996 ANTONIADIS (GR) Mari/Italsistem 1997 MOLINI (I) Birel/Italsistem 1998 EVANGELISTI (I) Mari/Italsistem 1999 ARDIGO’ (I) Crg/Crg 2000 PROETTO (I) Pcr/Pcr 2001 GUIGNET (F) TonyKart/Vortex 2002 IGLESIAS (F) Pcr/Pcr 2003 OAKES (GB) Tonykart/Vortex 2004 WALDSCMIDT (NL) Crg/Maxter 2005 DALE’ (I) Vanspeed/Tm 2006 WITTMAN (D) Birel/Tm 2007 MARING (D) Birel/Iame 2008 GROMAN (CZ) Maranello/Parilla 2009 VIGANO (I) Birel/Parilla Tempi di qualifica FA – Jarno Trulli 47”70 (Tonykart/Rotax) ICA – Sauro Cesetti 48”25 (Birel/Parilla) Junior – Ennio Gandolfi 48”66 (KalìKart/Comer) 1994 209 (101 stranieri – 19 nazioni) Tempi di qualifica FA – Nicola Gianniberti 47”13 (Jollykart/Rotax) ICA – Matteo Boscolo 47”68 (Mari/Italsistem) Junior – Douglas Bell 48”48 (Topkart/Comer) 1995 iscritti 308 (177 stranieri – 20 nazioni) Tempi di qualifica FA – Giuseppe Palmieri (Gold/Italsistem) Junior – Vitantonio Liuzzi (Crg/Comer) ICA – Milos Pavlovic (Crg/Crg) 1996 Iscritti 247 (22 nazioni) Tempi di qualifica FA – Ronnie Quintarelli 46”236 (Birel/Italsistem) ICA – Russomando 46”515 (Tonykart/Vortex) Junior – Filipe Silva 47”915 (Topkart/Comer) 1997 Iscritti 252 (22 nazioni) Tempi di qualifica FA – Richard Kaell 46”117 (Pcr/Pcr) ICA – Marino Spinozzi 46”560 (Tonykart/Vortex) Junior – A. Pierguidi 47”666 (Topkart/Comer) Tempi di qualifica FA – Milton Ryttarbris 45”932 (Crg/Crg) ICA – Mocci 45”773 (Italcorse/Italsistem) Junior – A. Pierguidi 46”578 (Topkart/Comer) 1999 Iscritti – 267 (164 – 26 nazioni) Tempi di qualifica FA – Gianluca Beggio 45”881 (Birel/Italsistem) ICA – Clivio Piccione 47”180 (Topkart/Comer) Junior – Robert Kubica 48”510 (Crg/Crg) 2000 Iscritti 254 (25 nazioni) Tempi di qualifica FA – Stefano Fabi 45”409 (Swiss/H/Italsistem) ICA – Papapietro 45”659 (Italcorse/Italsistem) Junior – Carlo Van Dam 46”519 (Trulli/Vortex) 2001 Iscritti 254 (25 nazioni) Tempi di qualifica FA – G. Palmieri 45”658 (Italcorse/Italsistem) ICA – Mailleux 46”414 (Tonykart/Vortex) Junior – M. Gallego 48”444 (Tonykart/Vortex) 2002 Iscritti 232 (60% stranieri) Tempi di qualifica FA – D. Gaggianesi (Birel/Parilla) ICA – Iglesias (Pcr/Pcr) Junior – Sims (Maranello/Maxter) 2003 Iscritti – 267 (164 – 26 nazioni) Tempi di qualifica FA – G. Beggio 45”881 (Birel/Italsistem) ICA – C. Piccione 47”180 (Topkart/Comer) Junior – Robert Kubica 48”510 (Crg/Crg) 2004 Iscritti 254 (25 nazioni) Tempi di qualifica FA – Stefano Fabi 45”409 (SwissH/Italsistem) ICA – Papapietro 45”659 (Italcorse/Italsistem) Junior – Carlo Van Dam 46”519 (Trulli/Vortex) 2005 Iscritti 207 (57 (FA) +74 (ICA) +76 (Junior) Tempi di qualifica FA – Henki Waldschmidt 45”146 (Crg/Maxter) ICA– James Calado 45”980 (Tonykart/Vortex) Junior – P. Kronenberger 47”238 (Birel/Tm) 2006 Iscritti 215 (53 FA; 83 ICA; 79 Junior) Tempi di qualifica KF1 – Sauro Cesetti 44”484 (Birel/Tm) KF2 – D. Mancinelli 44”931 (Tonykart/Vortex) KF3 – Felice Tiene 45”998 (Tonykart/Parilla) 2007 Iscritti 186 (74 KF3; 81 KF2; 31 KF1) Tempi di qualifica KF1 – M. Cristensen 43”987 (Gillard/Iame) KF2 – Burkhard Maring 44”163 (Birel/Iame) KF3 – Kouzkin 45”375 (Tonykart/Parilla) 2008 Iscritti 189 (80 KF3; 78 KF2; 31 KF1) Tempi di qualifica KF1 – F. Alfano 58”134 (FA Kart/Vortex) KF2 – C. Breen 58”254 (Birel/Iame) KF3 – K. Ceccon 61”374 (Maranello/Tm) 2009 (PISTA 7 LAGHI/PV) Iscritti 154 (59 KF3; 53 KF2; 42 KZ2) Tempi di qualifica KZ2 – M. Aceto 47”467 (Tony Kart/Vortex) KF2 – M. Vigano 48”552 (Birel/Parilla) KF3 – N. De Vries 48”990 (Zanardi/Parilla) la storia del trofeo andrea margutti