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JEDI LEADERSHIP estratto
JEDI LEADERSHIP: UNO STRAORDINARIO PERCORSO PER CRESCERE E MIGLIORARE di Claudio Belotti ________________________________________ Self Help. Allenamenti mentali da leggere in 60 minuti. Copyright © 2013 Good Mood ISBN 978-88-6277-642-4 Introduzione.................................................................................4 Imparare dagli errori....................................................................7 Imparare dagli Jedi.....................................................................23 Continuare a crescere.................................................................30 12 pillole di leadership… stellari................................................36 Han Solo docet...........................................................................43 Il viaggio dell’eroe......................................................................49 Riepilogo....................................................................................60 Le doti degli Jedi........................................................................66 Conclusione................................................................................72 Biografia di Claudio Belotti........................................................16 Introduzione Buon giorno e che la forza sia con te… Sono Claudio Belotti e in questo ebook vorrei condividere con te la mia passione per la saga di Guerre Stellari. Come sai, mi occupo di formazione e coaching, quindi per me, cogliere metafore e lezioni di vita in un film, è una deformazione professionale. Con Guerre Stellari, di fatto, è impossibile evitare di farlo. Come forse saprai l’ideatore, George Lucas, si ispirò al lavoro del grande esperto di mitologia Joseph Campbell. Quest’ultimo fece diversi studi sulle storie nelle culture di tutto il mondo, scoprendo che l’eroe o l’eroina fanno sempre lo stesso percorso. Quello che lui chiamò il viaggio dell’eroe. Il giovane Lucas, ancora universitario, si appassionò al lavoro di Campbell e soprattutto al libro “l’Eroe dai mille volti”, che fu l’ispirazione per i suoi film. I due poi divennero molto amici, al punto che Campbell visse gli ultimi anni della sua vita allo Skywalker Ranch, la casa di Geroge Lucas. Se conosci la PNL e soprattutto il lavoro di Robert Dilts, uno dei più importanti ricercatori in PNL, allora conosci il viaggio dell’eroe, che da Dilts è molto usato. Io uso questa metafora nel mio lavoro di coach, sia con i singoli sia nelle aziende. L’ho riportato anche nel mio libro “La vita come tu la vuoi”, dove c’è anche un esercizio basato sul viaggio dell’eroe. Quando il primo film di Guerre Stellari, che di fatto è l’episodio quattro della saga, uscì al cinema, avevo dieci anni. Vedere sul grande schermo un film del genere, mi emozionò tantissimo. Davvero tanto! Ero un bambino romantico, e certamente, questa mia natura, contribuì molto. La storia, gli effetti speciali, la perenne lotta tra il bene e il male, riempirono il mio cuore di sentimenti. L’episodio successivo mi impressionò ancora di più. Gli insegnamenti del grande - in senso metaforico - maestro Yoda al giovane Luke, sembravano fatti apposta per me… Nel tempo ho visto e rivisto tutti i film. Da solo, con amici, con mia moglie Nancy, e ora con le mie figlie. Ogni volta imparo qualcosa e mi commuovo. Succede sempre con i capolavori, non ti stancano e non smettono mai di darti qualcosa… Questi film hanno avuto un grande successo per molte ragioni. Certo gli effetti speciali che all’epoca erano all’avanguardia, hanno dato il loro contributo ma pensare che quella saga sia sola fantascienza, secondo me è un grande errore. Il lavoro fatto da Lucas è immenso, anche e soprattutto per la vicenda, che è pregna di simboli e di mitologia. Ci sono tanti viaggi dell’eroe e tanti insegnamenti che puoi vedere nel processo di crescita di Luke, di Yoda, della Principessa Leila, di Han Solo e persino del cattivissimo Dart Fener. Vorrei cercare con te di vedere cosa possiamo imparare da quei film. Proviamo a vederli insieme: non sono per divertirci ma anche per migliorarci. Faremo finta che non siano film di fantascienza ma documentari che raccontano una storia vera. Ti piace l’idea? Allora iniziamo. Imparare dagli errori Cosa possiamo imparare dagli sconfitti, dai cattivoni dell’impero? Come mai nonostante fossero al potere e avessero più risorse, alla fine hanno perso? Forse penserai che è andata così perché la sceneggiatura è stata scritta in quel modo. Oppure puoi far finta, con me oggi, che sia una storia vera, e con me, imparare dai loro errori. Eric Jackson, giornalista dell’importante rivista Forbes, dice che l’Impero è stato distrutto per cinque grandi errori commessi dai loro leader. Da questi errori puoi imparare cosa evitare, quando vuoi gestire al meglio un’organizzazione. Sia essa l’azienda in cui lavori ma anche una famiglia o un gruppo di volontariato. - evitare la sola leadership personale Il primo “errore imperiale”, è quello di aver costruito un’organizzazione basata solo sulle persone, invece che un sistema fondato su uno scopo comune. Se conosci il mio lavoro, sai che do moltissima importanza allo scopo. Nel mio sistema di coaching lo scopo è la cosa più importante. Nel metodo che ho chiamato “one hand coaching”, il primo passo è definire lo scopo, il perché fai quello che fai. Per ricordare la sequenza dei cinque passi, associo lo scopo al pollice, che è il primo dito e l’unico opponibile, un dito di importanza straordinaria. Ho pensato di ricordare i cinque passi con le dita della mano, così sono sempre disponibili. Al primo dito il pollice ho associato lo scopo, cioè la domanda “perché fai quello che fai?”. Al dito indice, che mostra la direzione, ho legato la visione, cioè la domanda: “cosa vuoi? Dove vuoi andare?”. Al medio, che ricorda un gestaccio, ho associato la situazione attuale, che spesso diciamo, ci frega. La domanda che faccio è: “come sei messo? Come va?”. All’anulare, dove mettiamo la fede, ho abbinato l’impegno, gli obiettivi, che sono gli strumenti per motivarci ad agire a fare. Di conseguenza, il mignolo rappresenta le azioni, le cose da fare. Le uniche che danno risultati. Le ho associate al mignolo perché nonostante sia l’ultimo dito, è utilissimo, e importante. Torniamo al pollice, allo scopo. Lo scopo è la ragione per la quale fai quello che fai; in un’azienda è il motivo per cui esiste l’azienda. E’ la motivazione, cioè il motivo per agire. Chi ne ha uno preciso, ha dentro di sé una forza immensa che lo spinge a fare cose straordinarie. Nella saga, questa forza c’è l’hanno Luke e compagni, che alla fine vincono. Manca invece all’Imperatore e alla sua cricca, che inseguono solo il potere. L’impero galattico, come tutte le dittature, finisce male perché è al servizio di poche persone. In questo caso, due: l’Imperatore e il fidato e potente Dart Fener. Durante tutta la saga ogni sforzo è rivolto ad assicurare, o allargare il potere dell’Imperatore. Nessuno ha la possibilità di crescere, nessuno ha piena fiducia. Tutto è fatto per servire un solo uomo e il suo braccio destro. Non a caso al termine della storia, l’impero cerca persino di assoldare il suo più pericoloso rivale. Luke Skywalker, diventato un grande Jedi. Il tentativo di far passare il giovane Luke dalla loro parte è un altro dato che ci conferma la gestione negativa dell’impero. Il suo leader, l’Imperatore, quando capisce che il suo potere è in pericolo perché Luke sta diventando forte, pensa che l’unico modo per vincere sia corrompere Luke. Non pensa a far crescere la sua organizzazione o se stesso ma ad assoldare il suo nemico. Da questo possiamo imparare una cosa importante. Se il futuro della tua azienda o organizzazione dipende dalle decisioni di chi è a capo della tua concorrenza, c’è qualcosa che non va. Il futuro della tua organizzazione dovrebbe dipendere da quello che fate voi, e non da quello che fanno gli altri. Non solo. Se la tua azienda dipende completamente da te, al punto che nessuno può prendere il tuo posto, non hai una vera organizzazione. Hai un regno. Devi assolutamente creare un sistema che permetta alle persone di crescere e migliorare. Quando qualcuno se ne andrà perché è arrivata la sua pensione, o si licenzia per andare altrove, come farai a sostituirlo se nessuno nel frattempo è migliorato? Il potere, la responsabilità, in un sistema grande come l’impero galattico, non possono essere nelle mani di sole due persone. Ovviamente qualcuno deve essere responsabile, ma far sì che nessuno abbia capacità decisionale è molto negativo; la responsabilità deve essere ben distribuita a tutti i livelli. Nella tua realtà chi comanda? C’è un piano di crescita per addestrare i leaders del futuro? - evitare di non concedere responsabilità Questo primo errore, ossia tenere il potere in mano a poche persone, conduce al secondo errore, che è togliere alle persone la possibilità di dare il loro contributo. Se sei un trooper, cioè un soldato semplice, per intenderci quelli che nel film erano vestiti di bianco, sai che non potrai mai fare troppa carriera, non potrai arrivare in alto, perché è tutto in mano a due persone. Questo purtroppo capita in aziende soprattutto a gestione famigliare e limita la motivazione e la voglia di fare bene, di chiunque. Inoltre, come abbiamo già visto, visto che tutto gira attorno all’Imperatore, non c’è uno scopo, una visione, nulla. L’unica cosa che conta è mantenere e allargare il potere del grande capo. A te motiverebbe? Ti sentiresti spinto a fare? Se ricordi, nel film costruiscono la “Morte Nera”, la nave spaziale grande come un pianeta, con il solo obiettivo di spaventare le persone che dominano. “La paura terrà i sistemi sotto controllo”, dicono. Infatti questo tipo di leadership, se così la vogliamo chiamare, è basata sul timore, tutti devono aver paura dei capi. Nell’Impero, nessuno può dare idee o feedback. È un sistema top down, cioè dall’alto verso il basso. L’informazione e le decisioni sono a senso unico. In questo modo chi è sul gradino più alto, nel tempo, si stacca dalla realtà. Come succede ai re, ai dittatori, ai politici del passato, e purtroppo del presente, che dall’interno dei loro palazzi perdono il senso della situazione, e poi il controllo. Se spaventi i tuoi collaboratori con una gestione basata sulla paura di sbagliare, unita all’idea che loro contano poco perché sono solo un numero, fai un vero disastro. Avrai una squadra demotivata al massimo. Se al contrario vuoi avere un team performante, devi lasciare spazio all’errore. E non solo a parole ma anche nei fatti. Sbagliare è umano, soprattutto quando si cerca di fare qualcosa di nuovo per migliorarsi. Alla possibilità di sbagliare devi aggiungere quella di contribuire, offrendo feed back, idee che se giuste, siano persino premiate. Biografia di Claudio Belotti È uno dei pionieri del Coaching. Negli ultimi 20 anni ha lavorato come Coach e Trainer con migliaia di persone in 4 continenti utilizzando le sue capacità di comprensione della natura umana aiutando managers, imprenditori, dirigenti, atleti professionisti, uomini e donne in tutto il mondo a migliorare la loro vita. È l’unico europeo dei 4 “Senior Trainers” al mondo scelti personalmente da Anthony Robbins come docente alla “Anthony Robbins Leadership Academy” al “Leadership Programme” e alla “Mastery University”. Ha il massimo livello di specializzazione in PNL che la “Society of NLP” (fondata dai creatori della PNL, Richard Bandler e John Grinder) riconosce a pochissime persone al mondo ed è l’unico italiano ad avere il titolo di “Master Trainer in NLP for Business”. Si è formato in PNL con Richard Bandler (con il quale collabora come assistente nei corsi americani), si è specializzato in Linguistica con John Grinder (co-creatore PNL), in Time Line Therapy con Tad James e in Coaching e Leadership con Robert Dilts. È il maggior esperto italiano in Dinamiche a Spirale e collabora direttamente con Chris Cowan e Natasha Todorovic. Tra le aziende sue clienti ci sono alcune realtà importanti come: Gruppo Armani, Gruppo Angelini, Bulgari, BMW, Credit Suisse, Google, ING Direct, IBM, l’Oreal, NH Hoteles, Procter & Gamble, Riva Yacht, Zurich. Fra le associazioni ed enti Pubblici con cui ha collaborato ci sono: Amministrazione Giudiziaria Italiana, Centro Nazionale Trapianti, Confindustria, Consiglio Nazionale del Notariato, Cassa Forense di Roma È docente di Allenamento Mentale per la Federazione Italiana Pallavolo e ha affiancato professionisti e squadre di vari sport nel raggiungimento di risultati importanti, attualmente collabora con Pallacanestro Olimpia EA7 Emporio Armani Milano e con il settore giovanile dell’Inter FC.