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“Per proteggerti meglio, figlia mia”

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“Per proteggerti meglio, figlia mia”
“Per
proteggerti meglio, figlia mia”
Spettacolo teatrale scritto da
DACIA MARAINI
Testo teatrale edito da Ianieri Edizioni di Pescara
CONFERENZA STAMPA di presentazione
Giovedì 21 agosto, h.13:00, Regione Abruzzo, (sala gialla), viale Bovio, Pescara.
Sabato 23 agosto, h. 20:30, Teatro dei Marsi, Avezzano
Sabato 30 agosto, h.20:30, Teatro S. Agostino, L’Aquila
Atto unico di 45 min. con Roberto HERLITZKA nel ruolo di Padre
Piera degli ESPOSTI nel ruolo della Figlia
con l’accompagnamento al pianoforte di Tatiana PAVLOVA
Con il patrocinio della Consigliera di Parità della Provincia dell’Aquila, Anna Maria Paradiso, e con il
sostegno dell’AVIS sede di Avezzano, della CARISPAQ e dell’ATAM, viene messo in scena, in prima
assoluta, da Dacia Maraini “Per proteggerti meglio, figlia mia”, atto unico di 45 minuti, che ci mostra ancora
una storia vera, di violenze ed abusi, subiti da una giovane donna, da una figlia all’interno di quell’alveo che per
tutti noi dovrebbe essere –ovvero la famiglia– la cellula di sopravvivenza dai troppi “mali” del vivere
quotidiano e che invece troppo spesso si trasforma in una trappola mortale per chi ne rimane avviluppato in una
spirale di soprusi e di violenze.
Seguirà, dopo ogni mise en scene, un dibattito con il pubblico, moderato dalla giornalista Marina Moretti a cui
parteciperanno Dacia Maraini, Stefania Pezzopane, Presidente della Provincia dell’Aquila, Anna Maria
Paradiso, Consigliera di Parità della Provincia dell’Aquila.
L’ingresso è ad invito. Il biglietto unico di € 5,00. L’AVIS sede di Avezzano, per porre parziale rimedio alla
problematica situazione delle donazioni in Provincia dell’Aquila, devolverà l’intero incasso dello spettacolo di
Avezzano al Centro Emodialisi dell’Ospedale di Avezzano, mentre l’intero incasso dello spettacolo dell’Aquila
sarà devoluto al Centro Emodialisi dell’Ospedale dell’Aquila
Questa mise en scene prosegue il percorso intrapreso dalla Consigliera di Parità della Provincia dell’Aquila,
Annamaria Paradiso, con Dacia Maraini, partito con il progetto Passi Affrettati, come momento di riflessione
sul tema della condizione generale della parità di genere nella “Fabbrica delle donne”.
Due attori teatrali di spessore indiscusso, come Roberto Herlitska e Piera degli Esposti, una pianista
“virtuosa” e di fama internazionale come Tatiana Pavlova, una scrittura di assoluto valore, quella di Dacia
Maraini, per uno spettacolo di vero teatro italiano e di sicuro spessore culturale
Prima degli spettacoli, il 23 agosto, alle ore 18:00 nell’Auditorium Agenzia per la Promozione Culturale di
Avezzano e il 30 agosto, alle ore 18:00 nel Palazzetto dei Nobili dell’Aquila, il giornalista Stefano Pallotta
dialogherà con Dacia Maraini sull’ultimo romanzo della scrittrice: il treno dell’ultima notte ed. Rizzoli, Milano.
Per informazioni sugli spettacoli, è possibile contattare A.gens srl al numero cell 333 115 15 02
Ufficio Stampa
Mauro Di Cola
+39 380.9013399
[email protected]
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SINOSSI
“Per proteggerti meglio, figlia mia”
testo di DACIA MARAINI
padre: Roberto Herlitska
figlia: Piera degli Esposti
pianista: Tatiana Pavlova
Un padre e una figlia rimasti soli in una grande casa dopo la morte della moglie e madre. Un
padre severo, che vuole il bene della figlia a costo di picchiarla con la cinghia. Un padre che
parla d’amore e di protezione a una figlia che non ha ancora imparato a distinguere fra gelosia e
ansia di tutela. “A volte vado dal pasticciere e gli dico: mi riempia una brioscina con tanta panna
fresca. Ma ne metta di più, ancora di più, che piace molto alla mia bambina. Appena Maria mi
vede tornare a casa con il sacchetto della pasticceria, già sa che porto qualcosa per lei. E mi viene
incontro festosa”
Non c’è dubbio che si tratta di un padre che ama sua figlia, che vuole ripararla dal crudele
mondo esterno, che la riempie di gentilezze e di ghiottonerie. La sua unica preoccupazione è
quella di proteggere una figlia adolescente che non sa cavarsela da sola. Ma cos’è la protezione
per un essere impaurito dalla vita e incapace di dialogo? Cos’è la protezione per chi crede che
l’altro vada difeso e quindi tenuto costantemente in stato di segregazione?
Su questo equivoco fra protezione e possesso, fra libertà e fuga, fra costrizione e angosciata
volontà di guida, si snoda questo dialogo fra un padre e una figlia che percorrono una strada già
tante volte percorsa. Una strada tanto calpestata da risultare uno scavo storico dentro la roccia
opaca del tempo familiare.
L’ansia, la paura di perdere l’altro, possono trasformarsi in gioco? Il più perverso e tagliente dei
giochi che si possono fare fra un adulto e un essere in formazione? Lui, il padre, pensa di sì. La
figlia avrebbe voluto pensare di no: Ma non ne ha avuto il tempo.
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AVEZZANO - Quarant 'anni di carriera, dagli esordi a fianco di Grigi Proietti e Antonio Calenda
nella compagnia del Teatro Centouno, fino alla passerella trionfale all'ultimo Festival di Cannes .Per
presentare "IL DIVO " di Paolo Sorrentino, ma anche per svelare il suo amore spassionato per Robert
Mitchum , sabato 23 agosto alle 20:30 Piera Degli Esposti arriva al bellissimo Teatro dei Marsi ad
Avezzano. Bolognese, classe 1939, Piera Degli Esposti è quella che si definisce un' attrice "totale" ,
capace di passare con disinvoltura dal teatro al cinema, dai b-movie anni `70 alla fiction tv . Definita
da Eduardo De Filippo "'o verbo nuovo" e oggi riconosciuta tra le più grandi interpreti viventi, nel
cinema. Piera Degli Esposti ha esordito nel 1967 in Trio di Gianfranco Mingozzi. Amata dai fratelli
Taviani e da Pier Paolo Pasolini, per cui ha recitato in Medea, Piera Degli Esposti è stata anche aiuto
regista, conduttrice radiofonica, scrittrice, regista di opere liriche e sceneggiatrice, curando per Marco
Ferreri la trasposizione cinematografica del romanzo di Dacia Maraini "Storia di Piera", che racconta
la sua infanzia tragica e anticonformista. Vincitrice nel 2003 del David di Donatello come miglior
attrice non protagonista per il ruolo della carismatica "Zia Maria" in "L'ora di religione " di Marco
Bellocchio, la sua ultima fatica cinematografica è “IL DIVO”. Nel capolavoro di Paolo Sorrentino,
che a Cannes si è aggiudicato il prestigioso Premio della giuria , Piera Degli Esposti è Vincenza
Enea, la fedele ed enigmatica segretaria di Giulio Andreotti, pronta a distruggere documenti e
lettere compromettenti pur di proteggere il sette volte Presidente del Consiglio. E ci sono ancora un
divo e una lettera nel cortometraggio che si chiama Lettera d'amore a Robert Mitchum: durata 5
minuti, è firmato da Francesco Vaccaro e mostra Piera Degli Esposti mentre legge con sincera
emozione una sua lettera scritta alla star hollywoodiana al suo idolo sin da quando era adolescente .
"Io amo tutto di te, perché tutto in te è ambiguo, osceno e speranzoso", scrive la Degli
Esposti nella lettera che non spedirà mai a Mitchum, ma che gli leggerà dal vivo vent'anni dopo,
complice l'amica Lina Wertmuller . Nel cortometraggio ci sono le foto che li ritraggono insieme: lei
incredula, seduta sulle gambe di lui, l’ex divo roccioso diventato una "montagna imbiancata". Oltre
all'appassionata, impudica e irresistibile dichiarazione d 'amore, il regista Francesco Vaccaro
ripercorre, coadiuvato da foto a colori e in bianco e nero, la vita e la carriera, di Piera Degli Esposti,
mostrando con intensità il volto umano di un attrice a tutto tondo .
Lo spettacolo “Per proteggerti meglio, figlia mia”, che la vedrà insieme ad un altro grandissimo del
Teatro Italiano: Roberto Herlitska, è lo spettacolo estivo da non perdere assolutamente.
Inizio alle 20:30 di sabato 23 agosto 2008 al Teatro dei Marsi di Avezzano
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Roberto Herlitzka (Torino, 2 ottobre 1937) è un straordinario attore teatrale e un riconosciuto attore
cinematografico italiano.
Di origine ceca, è stato allievo di Orazio Costa all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio d'Amico.
Nel 2003 recita nel film Buongiorno, notte accanto a Luigi Lo Cascio e Maya Sansa.
Nel 2004 si è aggiudicato un Nastro d'Argento, un David di Donatello come miglior attore per il film
Buongiorno notte di Marco Belloccio e per lo stesso film il 2 agosto 2008 riceve a Messina il Premio
Horcynus Orca '08.
Nel 2004 ha ricevuto un Premio Gassman come miglior attore per gli spettacoli Lasciami andare
madre, per la regia di Lina Wertmüller, e Lighea.
Nel 2006 lavora con il regista Roberto Andò sul set del film Viaggio segreto.
Nel 2007 fa parte del cast del film I demoni di San Pietroburgo come spalla dei protagonisti Miki
Manojlovic e Anita Caprioli.
Una presenza speciale in Provincia di L’Aquila
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TATIANA PAVLOVA
Nata a Mosca, Tatiana Pavlova ha iniziato i suoi studi di pianoforte a soli tre anni, proseguendo per
tredici anni alla Scuola di Musica di Onessin con Dma Magratchova, allieva del leggendario
Sofronitsky, dove ha conseguito la laurea con lode. Ha approfondito i suoi studi per i successivi cinque
anni presso l'Istituto Superiore di Musica di Gnessin con Y. Petrov, ottenendo il master con lode. Ha
inoltre frequentato i masterclass di D. Paperno e Paul Badura Skoda.
Ha vinto premi in diversi concorsi nazionali e internazionali come pianista e come compositrice, tra i
quali; Concertino Praga (Cecoslovacchia), Concorso di improvvisazione di V~inius (Lituania), Maria
Canals (Spagna), Concorso della città di Porto (Portogallo) e Concorso internazionale di Santader (Spagna
- premio speciale).
Il suo repertorio spazia da Bach alla musica giapponese e brasiliana moderna, pur dedicando
particolare attenzione alle opere di Rachmaninov. Ha suonato come solista con direttori come Fritz
Voegelin, Dmitri Manolov, Jaime Leon, Luis Izquierda, Carlos Riazuelo, Mejandro Posada, Eduardo
Ralin, Miguel Graca Moura e Leonid Mullaev. Ha eseguito concerti in Francia, Russia, Austria,
Spagna, Irlanda, Italia, Colombia, Venezuela e Portogallo.
Ha partecipato a diversi festival come: Magic Flute (USA), Musica em Leiria, Costa do Estorii, Sintra,
Madeira, Algarve (Portogallo), Maggio Musicale di Saluzzo, Romaestate e alla maratona di Rachmaninov
in Settimane musicali di Stresa e del Lago Maggiore (Italia).
Ha registrato per la radio e la TV in diversi paesi.
Ha inciso su CD "Antologia di 5 Secoli di Musica Portoghese", Rachmaninov, Etudestableaux op.39,
Momenti musicali op. 16, Sonata #1 op. 28 ed opere di Egherto Gismonti, Astor Piazzolla ed Akira
Miyoshi ~umerica, Portogallo). Ha inoltre inciso 3 CD come compositrice e ha eseguito concerti con
la sua musica in vari paesi.
Dal 1988 al 2000 e' stata docente in vari conservatori e universita in Portogallo e nell'America Latina.
Attualmente vive in ABRUZZO (Italy). Ha Lavorato presso l'Accademia Musicale di Pescara nei corsi
di perfezionamento.
È stata pianista accompagnatrice ufficiale presso il Concorso "Maria Callas 2000" e oltre alla sua
continua attività concertistica ha lavorato presso la Società "Musica per Roma", il Teatro Comunale di
Bologna, il Teatro dell'Opera di Roma e il "Mozarteum" (Austria).
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Dacia Maraini nasce a Fiesole il 13 novembre del 1936. La madre, Topazia, è pittrice e appartiene a un’antica famiglia
siciliana, gli Alliata di Salaparuta. Il padre, Fosco Maraini, per metà inglese e per metà fiorentino, è un etnologo conosciuto
che ha scritto diversi libri sul Tibet e sul Giappone.
I primi anni
Desideroso di lasciare l'Italia fascista, Fosco Maraini partecipa ad un concorso internazionale e vince una borsa di studio
per uno studio sugli Hainu nel nord del Giappone, dove andrà a vivere con la sua famiglia, tra il 1938 e il 1947. Gli Hainu
sono una popolazione in via di estinzione stanziata nell'Hokkaido. Dal 1943 al 1946, la famiglia Maraini, insieme con altri
italiani, è internata in un campo di concentramento, per essersi rifiutata di riconoscere ufficialmente il governo militare
giapponese. Questo governo, infatti, nel '43 aveva fatto un patto di alleanza con l'Italia e la Germania e chiese ai coniugi
Maraini di firmare l'adesione alla repubblica di Salò, cosa che appunto non fecero.
Nella sua collezione di poesie "Mangiami pure", del 1978, la scrittrice racconta proprio delle atroci privazioni e sofferenze,
provate in quegli anni, fortunatamente interrotti dall'arrivo degli americani.
Rientrata in Italia, la famiglia Maraini si trasferisce in Sicilia, presso i nonni materni, nella Villa di Valguarnera di
Bagheria, dove le tre figlie cominciano gli studi. La povertà è una costante di quegli anni di difficile adattamento al nuovo
ambiente.
Qualche anno dopo la famiglia si divide. Il padre va ad abitare a Roma, la madre resta a Palermo con le tre bambine che
frequentano le scuole della città.
Quando Dacia Maraini compie i diciotto anni decide di andare a vivere a Roma con il padre. Qui prosegue il liceo, si
arrangia per guadagnare, facendo lavori diversi: l’archivista, la segretaria, la giornalista di fortuna.
A ventuno anni fonda, insieme con altri giovani, una rivista letteraria, "Tempo di letteratura", edita da Pironti a Napoli e
comincia a collaborare con riviste quali "Paragone", "Nuovi Argomenti", "Il Mondo".
Anni Sessanta
Nel corso degli anni Sessanta si sposa con Lucio Pozzi, pittore milanese (dal quale si divide dopo quattro anni di vita in
comune) e pubblica i suoi primi romanzi. Nel 1962 presso l’editore Lerici: "La vacanza". Nel 1963 "L’età del malessere"
che ottiene il premio internazionale degli editori "Formentor". Il terzo romanzo "A memoria" del 1967 è pubblicato da
Bompiani. Per la Feltrinelli con il titolo "Crudeltà all’aria aperta" pubblica nel 1966 le sue poesie. Il libro viene recensito
con molto favore dallo scrittore Guido Piovene.
Nel corso di questi anni Dacia Maraini comincia ad occuparsi anche di teatro fondando, insieme ad altri scrittori, il Teatro
del Porcospino, in cui si rappresentano solo novità italiane: Gadda, Moravia, Wilcock, Siciliano, Maraini e Parise.
Lei stessa, dalla seconda metà degli anni Sessanta scriverà molti testi teatrali, tra i quali: "Maria Stuarda", che ottiene un
grande successo internazionale (tradotto e rappresentato in ventuno paesi e ancora si continua a rappresentare); "Dialogo di
una prostituta con un suo cliente", pubblicato da Images di Padova, (tradotto e rappresentato negli anni seguenti prima a
Bruxelles, poi a Parigi e quindi a Londra e ancora in quattordici paesi diversi); "Stravaganza"; fino ai recenti "Veronica,
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meretrice e scrittora" e "Camille".
A Roma incontra Alberto Moravia che nel 1962 lascia la moglie e scrittrice Elsa Morante, per lei.
Nel 1968 esce un libro di racconti, "Mio marito" edito da Bompiani, due anni dopo Einaudi pubblica il suo libro di teatro
"Ricatto a teatro e altre commedie''.
Anni Settanta - Ottanta
Nel 1973 fonda, assieme con Lù Leone, Francesca Pansa, Maricla Boggio e altre, il teatro della Maddalena, gestito e diretto
da donne. Il teatro, infatti, è sempre per Dacia Maraini anche un luogo per informare il pubblico riguardo a specifici
problemi sociali e politici. Nel 1972 viene pubblicato il ramanzo "Memorie di una ladra", dal quale Monica Vitti ne ricava
il fil "Teresa la ladra" e nel 1975 esce per Einaudi "Donna in guerra", pubblicato in sei lingue.
Nel 1980 esce "Storia di Piera" scritto in collaborazione con Piera Degli Esposti. il libro avrà otto edizioni. Marco Ferreri
ne ricaverà un film con Marcello Mastroianni, Hanna Shigulla e Isabelle Huppert.
Del 1984 è il romanzo "Il treno per Helsinki", edito da Einaudi. Il libro viene tradotto in cinque lingue. Nel 1985 segue
“lsolína" pubblicato da Mondadori (Premio Fregene 1985, ripubblicato da Rizzoli nel 1992; tradotto in cinque paesi).
Anni Novanta
Nel 1990 esce "La lunga vita di Marianna Ucrìa" accolto molto positivamente dalla critica e dal pubblico. Il libro riceve, il
premio Supercampiello. Pochi mesi dopo gli sarà assegnato il premio "Libro dell'anno 1990” (tradotto in diciotto paesi), da
cui è stato tratto l'omonimo film di Roberto Faenza "Marianna Ucrìa"; oltre i premi: Quadrivio (Rovigo), Apollo (Salerno),
"Reggio Calabria".
Nel 1991 esce una raccolta di poesie dal titolo "Viaggiando con passo di volpe", edizione Rizzoli (Premi: Mediterraneo
1992 e Città di Penne 1992).
Ancora nel 1991 viene pubblicato il libro di teatro "Veronica, meretrice e scrittora" che prende il premio "Fondi La
Pastora" nel 1992.
Nel 1993 esce, presso Rizzoli, il libro "Bagheria" che conosce subito un buon successo di pubblico e di critica. Intanto, il
teatro Stabile di Catania rappresenta la versione teatrale di "Marianna Ucrìa" con l'adattamento dell’autrice, la regia di
Lamberto Pugelli, la partecipazione di Paola Mannoni e Umberto Ceriani.
Nel 1994 viene pubblicato il Romanzo "Voci"(Premi: Vitaliano Brancati - Zafferana Etnea 1997; Città di Padova 1997;
Internazionale per la Narrativa Flaiano 1997; tradotto in sette paesi). Nel 1996 esce il saggio "Un clandestino a bordo". Nel
1997 un altro romanzo: "Dolce per sé", Nel 1998 viene pubblicata l’antologia di poesia "Se amando troppo". Del 1999 il
libro di racconti "Buio" la violenza sull'infanzia e sull'adolescenza raccontata in dodici storie, che riceve il premio Strega.
Anni Duemila
Sempre pubblicati dall’editore Rizzoli seguono "Fare teatro (1966-2000)" che raccoglie quasi tutta l’opera teatrale di Dacia
Maraini, "Amata scrittura", un libro sulla trasmissione televisiva condotta dall’autrice, nel 2000, e nel 2001 "La nave per
Kobe" (il viaggio che la famiglia Maraini compì per raggiungere il Giappone, da Brindisi a Kobe). Nello stesso anno
Fabbri pubblica il libro di favole "La pecora Dolly".
Nel 2003 scrive "Piera e gli assassini" in collaborazione con Piera degli Esposti.
Nel 2004 la scrittrice pubblica con Rizzoli il romanzo "Colomba", nel quale accompagna i lettori alla scoperta di una storia
dai contorni fiabeschi: una ragazza scompare nei boschi del parco nazionale dell'Abruzzo, la sua giovane nonna prende a
cercarla. I motivi della ricerca si mescolano con quelli della memoria familiare e della memoria collettiva di una regione
che ha conosciuto la povertà, la pastorizia, il brigantaggio, il terremoto, l'emigrazione di massa.
Dacia Maraini è oggi una tra le più conosciute scrittrici italiane, e probabilmente la più tradotta nel mondo. La fama della
Maraini è dovuta inoltre anche al suo grande talento come critico, poetessa e drammaturgo.
Si è dedicata e continua a dedicarsi al teatro, che vede come il miglior luogo per informare il pubblico riguardo a specifici
problemi sociali e politici.
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