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Il Sistema Nervoso Autonomo
* LA TEORIA POLIVAGALE DI S.W. PORGES E IL DISTURBO PSICOPATICO DI PERSONALITA’ VINCENZO CARETTI LUMSA DI ROMA KEVIN J. TRACEY Tracey, KJ (2002). "The inflammatory reflex". Nature 420 (6917): 853–9. * Reasoning that evolution must have favored physiological mechanisms to maintain homeostasis, Tracey proposed a mechanism for neural control of TNF and HMGB1 to maintain immunological homeostasis. Termed theinflammatory reflex",[10] action potentials carried in the vagus nerve inhibit cytokine release and innate immunity. The neurophysiological mechanism is dependent upon action potentials transmitted in the vagus nerve which activate release of acetylcholine, a neurotransmitter that interacts with alpha‐7 nicotinic receptors expressed on the cell surface of macrophages that produce TNF and other cytokines.[11] The interaction of acetylcholine with alpha‐7 nicotinic receptors prevents cytokine release by downregulating nuclear activation of NFkB. Stimulating the vagus nerve inhibits potentially damaging cytokine responses, and protects against organ damage caused by unregulated or excessive cytokine release. In 2011 Tracey and his colleagues Mauricio Rosas‐Ballina and Peder Olofsson discovered a memory T cell subset that secretes acetylcholine in the spleen when activated by signals arising in the vagus nerve.[12] These T cells are regulated by incoming neurotransmission arising in the brain stem, and respond by producing the terminal neurotransmitter required to complete the inflammatory reflex. * Il legame diattaccamento tra genitori e figli venne studiato e sperimentato su piccoli primati dai coniugi Harlow (Harry Frederick e Clara Mears Harlow) tra il 1958 e il 1965. * Gli Harlow allevarono cuccioli di macaco privandoli della madre; le scimmie disponevano solo di due sostituti materni: uno era un peluche di morbida stoffa e l'altro di metallo; quest'ultimo era fornito di biberon al quale le scimmiette affamate si attaccavano per succhiare il latte. I coniugi, dopo ripetute osservazioni, notarono che le scimmiette trascorrevano la maggior parte del tempo avvinte al pupazzo di stoffa, anche se era privo di biberon, e si attaccavano alla sagoma metallica solo per poppare. Dopo qualche settimana le scimmie divennero tristi e spaurite a causa della mancanza del contatto fisico e di sguardi. Quando le scimmie divennero grandi si comportarono come "cattive madri": mostravano indifferenza verso i loro piccoli, non li allattavano, non si ribellavano se succedeva qualche cosa ai piccoli e arrivavano ad aggredirli e rifiutarli. Le relazioni di attaccamento sicure regolano: * 1) la capacità di costruire l'intelligenza emotiva e la riflessività, di regolare gli affetti e di adattarsi ai cambiamenti; * 2) la capacità di esplorare il mondo, integrando l'ansia di separazione al fine di costruire comportamenti e legami sociali sicuri e positivi; * 3) la capacità di integrare le esperienze mentali con le esperienze sensoriali al fine di conseguire l'identità corporea nelle diverse fasi evolutive; * 4) la capacità di realizzare la una relazione intima al fine dell'accudimento, dell'accudire e del lasciarsi accudire; * 5) la capacità di autodeterminarsi regolando l'aggressività e l'impulsività primitive, al fine della propria autonomia nelle relazioni sociali; * 6) la capacità di competere, di tollerare le frustrazioni,di “entrare in gioco”, di concorrere e di cooperare socialmente, mantenendo un sentimento di reciprocità e di mutualità con gli altri; * 7) la capacità di perdonare. I Nervi sono strutture anatomiche del Sistema Nervoso Periferico - a cui appartiene il Sistema Nervoso Autonomo (SNA) formate da fasci di neuroni che trasportano informazioni da o verso il Sistema Nervoso Centrale. Suddivisione del sistema nervoso autonomo • Divisioni Orto- e Parasimpatica • Per lo più innervano le stesse strutture • Ma causano effetti opposti • Ortosimpatico – “lotta, fuga, o paura” – attivato durante l’esercizio fisico, l’eccitamento e le emergenze • Parasimpatico – “riposo e digestione” – Coinvolto nel risparmio energetico Differenze anatomiche tra le divisioni ortosimpatica e parasimpatica • Lunghezza delle fibre postgangliari – Ortosimpatiche: lunghe – Parasimpatiche: corte • Diramazione degli assoni – Assone ortosimpatico: fortemente diramato • Influenza diversi organi – Assoni parasimpatici: poche diramazioni • Effetto localizzato * Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA) Azioni del Sistema Nervoso Autonomo Struttura Occhio (Iride) Stimolazione dell’Ortosimpatico Dilatazione della pupilla Ghiandole salivari Riduzione della salivazione Riduzione della produzione di Mucosa orale muco Stimolazione del Parasimpatico Constrizione della pupilla Aumento della salivazione Aumento della produzione di muco Cuore Aumento della frequenza dei battitie della forza di contrazione Diminuzione della frequenza dei battiti e della forza di contrazione Polmoni Rilassamento dei bronchi Contrazione della muscolatura bronchiale Stomaco Riduzione della motilità Secrezione di succo gastrico e aumento della motilità Intestino tenue Riduzione della peristalsi Intestino crasso Riduzione della motilità Aumento dei processi digestivi Aumento della secrezione e della motilità Fegato Aumentata glicogenolisi Rene Diminuzione della diuresi Midollare surrenale Secrezione di Adrenalina e Noradrenalina Vescica Rilassamento della parete e chiusura dello sfintere Aumento della diuresi Contrazione della parete e rilasciamento dello sfintere Attivazione Simpatica Quando il compartimento simpatico viene attivato, l’individuo va incontro ai seguenti cambiamenti: *Incremento dello stato di allarme attraverso la stimolazione del sistema reticolare attivante, per cui l’individuo si sente “coi nervi a fior di pelle”. *Sensazioni di energia e di euforia, spesso associate a indifferenza verso il pericolo e una temporanea insensibilità agli stimoli dolorosi. *Aumento dell’attività dei centri cardiovascolari e respiratori del ponte e del bulbo, con conseguente aumento della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca, della frequenza e della profondità del respiro. *Aumento generalizzato del tono muscolare attraverso la stimolazione delle vie mediale e laterale, tanto che l’individuo appare teso e può cominciare a tremare. *Mobilizzazione delle riserve energetiche, cioè scissione del glicogeno nel muscolo e nel fegato e rilascio di lipidi da parte del tessuto adiposo. Attivazione Simpatica Il compartimento simpatico predispone il corpo ad aumentare i livelli dell’attività somatica. Quando viene pienamente attivato, questo compartimento provoca la risposta nota come “attacco o fuga”, che predispone il corpo ad affrontare momenti critici che possono richiedere una reazione fisica rapida ed intensa. Un aumento dell’attività simpatica generalmente provoca un aumento del metabolismo basale e dello stato di allarme dell’individuo. Immaginate di camminare in un vicolo buio e di udire strani rumori: il vostro corpo risponde immediatamente aumentando lo stato di allerta e di attenzione nei confronti di cioè che vi circonda; il vostro metabolismo basale raddoppia rapidamente rispetto al normale; le vostre attività digestive e urinarie vengono temporaneamente sospese e aumenta di molto l’afflusso di sangue a livello del tessuto muscolare scheletrico; iniziate a respirare più velocemente e profondamente; la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna aumentano; vi sentite accaldati e iniziate a sudare. Tutti questi effetti di iperattività simpatica possono essere schematizzati come segue: (1) stato di allerta a livello mentale, (2) aumento del metabolismo basale, (3) riduzione delle funzioni degli apparati digerente e urinario, (4) mobilizzazione delle riserve energetiche, (5) aumento del ritmo respiratorio e dilatazione delle vie aeree, (6) aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, (7) attivazione delle ghiandole sudoripare. Attivazione Parasimpatica Gli effetti principali prodotti dal compartimento parasimpatico sono: *Costrizione della pupilla al fine di ridurre la quantità di luce che entra nel globo oculare e accomodazione del cristallino per focalizzare oggetti vicini; *Secrezione da parte delle ghiandole annesse all’apparato digerente, inclusi le ghiandole salivari, gastriche, duodenali, intestinali, il pancreas e il fegato; *Secrezione di ormoni che promuovono l’assorbimento e l’utilizzazione di nutrienti da parte delle cellule periferiche; *Variazioni della pressione sanguigna e dell’attività ghiandolare associate con l’istinto sessuale; *Incremento dell’attività della muscolatura liscia del tratto digerente; *Stimolazione e coordinazione della defecazione; *Contrazione della vescica durante la minzione; *Costrizione delle vie aeree; *Riduzione della frequenza e della forza di contrazione del cuore. Attivazione Parasimpatica Un’attivazione generalizzata del compartimento parasimpatico comporta un immagazzinamento dell’energia e promuove le attività di riposo quali la digestione; il corpo si rilassa, la richiesta energetica si abbassa moltissimo e la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna si riducono. Nello stesso momento, tuttavia, gli organi dell’apparato digerente vengono messi in funzione: le ghiandole salivari e quelle annesse all’apparato digerente iniziano a secernere i loro prodotti, lo stomaco si contrae e le contrazioni della muscolatura liscia spostano i materiali ingeriti lungo il tubo digerente; questi movimenti sollecitano la defecazione da un lato e la minzione dall’altro. Tutti questi effetti possono essere schematizzati come segue: (1) rallentamento del metabolismo basale, (2) diminuzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, (3) aumento della secrezione da parte delle ghiandole salivari e di quelle annesse all’apparato digerente, (4) aumento della motilità e dell’afflusso sanguigno del tratto digerente, (5) stimolazione della defecazione e della minzione. I Nervi Craniali secondo Leonardo da Vinci A Developmental Trauma Model of Psychopathology SCHIMMENTI A, CARETTI V (2014). Linking the overwhelming with the unbearable: developmental trauma, dissociation, and the disconnected Self. PSYCHOANALYTIC PSYCHOLOGY 10/13 Difficulty developing consistent self-representations Antagonistic/subm issive internal working models Disconnection of empathy and intimacy in self-others relatedness Unintegrated Identity States Developme ntal Pathological Dissociation Trauma Normal Developme nt Unintegrated Bodily States Lack of representations for bodily sensations Discontinuity in perception of one’s own body Dysregulated pain sensitivity Mental Disorders Somatic Symptom Disorders Psychosom atic Disorders * MODELLO DEL CODICE MULTIPLO (EPD) Elaborazione Processata in Parallelo nell’Attività Referenziale (Bucci, 1997) SIMBOLICO VERBALE LINGUAGGIO/ATTIVITA’ REFERENZIALE SIMBOLICO NON-VERBALE IMMAGINAZIONE RAPPRESENTAZIONE COGNITIVO-AFFETTIVA DEGLI STIMOLI SUBSIMBOLICO NON-VERBALE INFORMAZIONI GREZZE NON RAPPRESENTABILI IMMEDIATAMENTE SENSAZIONI VISCERALI INTELLIGENZA EMOTIVA E CERVELLO EMOTIVO (TAYLOR, PARKER, BAGBY, 1999) *Il Sistema Nervoso Autonomo Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA) è la parte del sistema nervoso che controlla le funzioni viscerali del corpo. Esso innerva la muscolatura liscia e cardiaca le ghiandole (il sistema endocrino) e governa i processi viscerali che comprendono l’attività cardiovascolare, la digestione, il metabolismo, e la termoregolazione. Il Sistema Nervoso Autonomo funziona primariamente a livello subcosciente, e si divide in due sottosistemi: il simpatico il parasimpatico in base alla regione del cervello e del midollo spinale da cui partono i nervi autonomi. SISTEMA NERVOSO AUTONOMO DIVISIONE ORTOSIMPATICA DIVISIONE PARASIMPATICA Neuroni pregangliari nelle corna laterali grigie dei segmenti spinali T1-L2 Neuroni pregangliari del midollo allungato e della porzione laterale delle corna grigie anteriori in S2-S4 Le fibre pregangliari sono inviate a Gangli vicino al midollo spinale Le fibre pregangliari rilasciano ACh, stimolando i neuroni postgangliari Gangli sugli o vicino agli organi Le fibre pregangliari rilasciano ACh, stimolando i neuroni postgangliari Che inviano fibre postgangliari a Organi bersaglio Organi bersaglio La maggior parte delle fibre post Tutte le fibre post gangliari rilascia gangliari rilascia NA ACh Risposta del tipo “lotta o fuggi” Risposta del tipo “riposa” Corteccia Prefrontale Mediale La porzione mediale della corteccia prefrontale orbitale è connessa con le strutture limbiche, ed è implicata nei processi emotivi ed affettivi e nella capacità di prendere decisioni finalizzate ad uno scopo; in particolare le regioni mediali inferiori sono coinvolte, insieme alle regioni orbitali mediali, nella regolazione delle emozioni e del comportamento. Il circuito orbitofrontale mediale connette la corteccia prefrontale mediale con la corteccia cingolata anteriore, l’amigdala e le altre strutture limbiche; nell’ambito di questo circuito la corteccia prefrontale mediale riceve afferenze dalle strutture sottocorticali e mesencefaliche connesse con i circuiti della gratificazione e del piacere. RISPECCHIAMENTO FACCIALE E SCAMBIO SENSORIALE DIADICO NELLA RELAZIONE MADRE/BAMBINO * Choleris E, Pfaff DW, Kavaliers M (eds.) (2013), Oxytocin, Vasopressin and Related Peptides in the Regulation of Behavior, Cambridge University Press 54 55 * Journal of Neuroendocrinology Volume 23, Issue 11, pages 1054-1065, 17 OCT 2011 DOI: 10.1111/j.1365-2826.2011.02228.x http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1365-2826.2011.02228.x/full#f4 57 * Il Sistema Enterico * Il Sistema Endocrino SISTEMI DIFENSIVI SENSOMOTORI IN RISPOSTA AGLI EVENTI TRAUMATICI Difese di Mobilizzazione 1) Attaccamento/Coinvolgimento Sociale (Comunicazione sociale/chiedere e ricevere aiuto) Sistema Parasimpatico Vagale Ventrale _______________________________________________ 2) Lotta/Fuga (Fight or Flight) Sistema Simpatico catecolaminergico _______________________________________________ Difese di Immobilizzazione/Dissociazione 3) Congelamento/Fingersi morti/Sottomissione totale Paralisi/Insensibilità al dolore e alla punizione Sistema Parasimpatico Vagale Dorsale Porges S. (2011), The Polyvagal Theory: Neurophysiological Foundations of Emotions, Attachment, Communication, and Self-regulation, Norton & Company ITEM DELLA PCL‐R (Hare 1991) 1. Loquacità / Fascino Superficiale 2. Senso di Sé Grandioso 3. Bisogno di Stimoli / Propensione alla Noia 4. Menzogna Patologica 5. Impostore / Manipolativo 6. Assenza di Rimorso o di Senso di Colpa 7. Affettività Superficiale 8. Insensibilità / Mancanza di Empatia 9. Stile di Vita Parassitario 10. Deficit del Controllo Comportamentale 11. Comportamento Sessuale Promiscuo 12. Problematiche Comportamentali Precoci 13. Assenza di Obiettivi Realistici / a Lungo Termine 14. Impulsività 15. Irresponsabilità 16. Incapacità di Accettare la Responsabilità delle Proprie Azioni 17. Numerosi Rapporti di Coppia di Breve Durata 18. Delinquenza in Età Giovanile 19. Revoca della Libertà Condizionale 20. Versatilità Criminale Disturbo Antisociale e Psicopatia Il Disturbo Antisociale è caratterizzato dal fallimento nel conformarsi alle norme sociali, la tendenza alla manipolazione, l'impulsività, la mancanza di pianificazione, una forte irritabilità e aggressività manifesta, il disinteresse per la propria sicurezza e quella altrui, la totale irresponsabilità, la mancanza di rimorso dopo aver danneggiato altre persone, i frequenti problemi con la legge, l'incapacità di creare e gestire relazioni interpersonali. La Psicopatia è caratterizzata da distacco emotivo, fascino superficiale, grandioso senso del valore personale, intelligenza manipolativa, assenza di segni di pensiero irrazionale o di sofferenza psichica, egocentrismo patologico, incapacità di provare amore o affetto, bisogno di stimolazioni e ricerca compulsiva di sensazioni nuove, uso patologico di menzogne e tecniche di manipolazione, mancanza di rimorso e senso di colpa, insensibilità e mancanza di empatia e di insight, ipercontrollo personale e interpersonale, mancanza di obiettivi realistici, deficit del controllo degli impulsi, irresponsabilità, relazioni sentimentali brevi, tendenza alla criminalità. * Our preliminary research with small samples (22 criminals) suggested a relationship between traumatic experiences and psychopathy – the earlier the trauma, the higher the PCL-R scores. * Profili medi MMPI-II in relazione al crimine 100 Omicidio 90 Stupro 80 Abuso Sex Infantile 70 60 50 40 30 20 10 0 L F K Hs D Hy Pd MF Pa Pt Sc Ma Si * Previous findings * Another study with 32 criminals confirmed the same relationship between early trauma and psychopathy. Also, we found that early trauma related to psychopathy through retraumatization, dissociation, and anger . * N=121 Italian offenders (85% males) who were convicted for violent crimes were administered the PCL-R and the TEC. The sample was recruited in prisons and forensic psychiatic facilities. Age in this sample ranged from 23 to 71 (M=42, SD=10). * Measures: * - Psychopathy Checklist-Revised (PCL-R; Hare, 2003). The PCL-R is a 20 item clinician-report measure to assess psychopathy and its related psychological and behavioral aspects; * - Traumatic Experiences Checklist (TEC, Nijenhuis et al., 2002). The TEC is a 29 item self-report measure used to assess a wide range of potential traumatic experiences from childhood to adulthood. * * 1. Having to look after your parents and/or brothers and sisters when you were a child. 2. Family problems (e.g., parent with alcohol or psychiatric problems, poverty). 3. Loss of a family member (brother, sister, parent) when you were a CHILD. 4. Loss of a family member (child or partner) when you were an ADULT. 5. Serious bodily injury (e.g., loss of a limb, mutilation, burns). 6. Threat to life from illness, an operation, or an accident. 7. Divorce of your parents 8. Your own divorce 9. Threat to life from another person (e.g., during a crime). 10.Intense pain (e.g., from an injury or surgery). 11.War‐time experiences (e.g., imprisonment, loss of relatives, deprivation,injury). TEC) 12. Second generation war‐victim (war‐ 21. Physical abuse by more distant time experiences of parents or close relatives) members of your family. 13. Witnessing others undergo trauma. 14. Emotional neglect (e.g.,being left members. alone,insufficient affection)by your parents, brothersor sisters. If applicable, please describe: ……………………………................... 15. Emotional neglect by more distant members of your family (e.g., uncles, aunts,nephews, nieces, grandparents). 24. Sexual harassment (acts of a sexual nature that DO NOT involve physical contact) by your parents, brothers, or sisters. 16. Emotional neglect by non‐family 22. Physical abuse by non‐family 23. Bizarre punishment members (e.g., neighbors, friends, step‐parents, teachers). 25. Sexual harassment by more distant 17. Emotional abuse (e.g., being 26. Sexual harassment by belittled, teased, called names, threatened verbally, or unjustly punished) by your parents, brothers or sisters. non‐family members. 18. Emotional abuse by more distant members of your family. members of your family. 27. Sexual abuse (unwanted sexual acts involving physical contact) by your parents, brothers, or sisters. 28. Sexual abuse by more distant 19. Emotional abuse by non‐family members. members of your family. 20. Physical abuse (e.g., being hit, tortured, or wounded) by your parents, brothers, or sisters. members. 29. Sexual abuse by non‐family *Partial correlations were used to analyze the associations between PCL-R scores and the TEC total scores, controlling for age. Traumatic experiences significantly correlated with PCL-R total scores(r=.34, p<.001), Factor 1 scores (r=.18, p<.05) and Factor 2 scores (r=.41, p<.001). Regression analyses showed indeed that TEC scores were able to predict the PCL-R Total score (F(1,19)=15.70, p<.0001, R2=.12). * * Findings of the study show that traumatic experiences can play a key role in the development of psychopatic personality disorders. * However, the stronger associations were found between traumatic experiences and the social deviance factor of the PCL-R (Factor 2). * It is then likely that other variables (including genetic, temperamental, and neurobiological ones) have a partial mediating role in linking traumatic experiences and the interpersonal and affective facets of psychopathy. * NEUROBIOLOGIA DELLA PSICOPATIA A livello neurobiologico si è notato che il cervello dello psicopatico sembra essere differente da quello delle persone comuni nelle seguenti aree: ‐ Linguaggio (mancata lateralizzazione – differente processamento delle parole) ‐ Cervello morale (deficit nelle aree deputate al controllo morale ) ‐ Risposta all’ansia (gli psicopatici sono meno attivati da situazioni ansiogene) ‐ Sistemi di reward (impulsività e pianificazione) 82 Attività cerebrale relativa alla visione di immagini violente nei centri dell’empatia del sistema limbico in soggetti normali (sinistra) e psicopatici (destra). Ridotta attività dell’amigdala e dei circuiti cerebrali deputati al sistema morale, in uno psicopatico, durante un processo di decisione riguardante scelte morali emotivamente cariche. Differenza nella corteccia orbitale (deputata al pensiero etico, alle scelte morali e al controllo degli impulsi) in soggetti normali (sinistra) e psicopatici (destra). *STRESS TRAUMATICO Lo stress (termine inglese che significa “sforzo”) propriamente detto è la risposta generica del nostro organismo allo stimolo stressante (stressor). In condizioni di stress acuto o di una certa intensità, nell’organismo si attivano: il sistema endocrino, il sistema nervoso vegetativo (o autonomo) ed il sistema immunitario. Il sistema endocrino reagisce immediatamente alle situazioni traumatiche e allo stress che ne deriva, modificando la produzione di diversi ormoni: aumentano adrenalina e noradrenalina (catecolamine), il cortisolo, l’ormone della crescita (GH), la prolattina, più lentamente si innalzano gli ormoni tiroidei. Gli ormoni sessuali tendono ad abbassarsi, la glicemia tende ad aumentare, come pure colesterolo e trigliceridi. Il sistema nervoso vegetativo reagisce immediatamente favorendo il rilascio di cortisolo, adrenalina e noradrenalina per attivare l’organismo e prepararlo a fronteggiare o ad evitare al più presto la situazione stressante. Il sistema immunitario è molto sensibile allo stress. In una fase iniziale potremo avere una diminuzione della risposta immunitaria. Successivamente è più facile avere un aumento della produzione degli anticorpi (immunostimolazione reattiva). *La psicosomatica è un ampio campo della patologia che si colloca a metà strada tra la medicina e la psicologia, in quanto indaga la relazione tra mente e corpo, ovvero tra il mondo emozionale ed affettivo e il soma. Nello specifico, ha lo scopo di rilevare e trattare i processi psicologici disfunzionali da cui hanno esordio i sintomi fisici e le alterazioni della fisiologia corporea. *La Medicina Psicosomatica * I disturbi psicosomatici si possono considerare malattie con una sintomatologia fisica senza cause organiche che possono col tempo comportare danni a livello organico e che sono causate o aggravate da fattori emozionali. * I sintomi psicosomatici coinvolgono il sistema endocrino, il sistema nervoso centrale, il sistema nervoso autonomo e il sistema immunitario e sono espressione della risposta vegetativa a situazioni di disagio psichico o di stress. Sindromi somatiche funzionali (Disturbi Funzionali) nelle diverse specialistiche Cefalea tensionale Dolore toracico atipico Dispepsia Sindrome dell’intestino irritabile Dolore cronico pelvico Fibromialgia Sindromi sistemiche: fatica cronica, sensibilità chimica multipla *Le emozioni negative, come il risentimento, il rimpianto e la preoccupazione persistente possono mantenere il sistema nervoso autonomo (il sistema simpatico/parasimpatico) in uno stato di eccitazione e il corpo in una condizione di emergenza continua, a volte per un tempo più lungo di quello che l’organismo è in grado di sopportare. *I pensieri troppo angosciosi o la rabbia cronica quindi, possono mantenere il sistema nervoso autonomo in uno stato di attivazione persistente il quale può provocare dei danni agli organi più vulnerabili. Disturbi di tipo psicosomatico possono manifestarsi: *nell’apparato gastrointestinale (gastrite, reflusso esofageo, colite ulcerosa, ulcera peptica, stipsi); *nell’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmie, cardiopatia ischemica, sindrome vasovagale, ipertensione essenziale), *nell’apparato respiratorio (asma bronchiale, sindrome iperventilatoria), *nell’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce, vaginismo o anorgasmia, enuresi), *nel sistema cutaneo (la psoriasi, l'acne, il lupus eritematoso, la dermatite atopica, il prurito, l'orticaria, la secchezza della cute e delle mucose, la sudorazione profusa), *nel sistema muscoloscheletrico (la cefalea tensiva, i crampi muscolari, il torcicollo, la mialgia, l'artrite, dolori al rachide, la cefalea nucale), *nell’alimentazione e nel sonno. * Gli studi empirici sulla dissociazione hanno limitato l’attenzione alle alterazioni della memoria, della coscienza e dell’identita’, che rientravano nella dissociazione psicologica, cioe’ la dissociazione che si manifesta con caratteristiche psicologiche. La Dissociazione Somatoforme (come proposto recentemente da Nemiah 1991; Kihlstrom 1994; Van der Hart, Vanderlinden 1996; Nijenhuis 1996, 2004) si manifesta nella perdita della normale integrazione delle componenti somatoformi dell’esperienza, nelle sensazioni, nelle reazioni e nelle funzioni corporee (per esempio: anestesia, e inibizioni motorie, analgesia intermittente, sintomi dolorosi quali il dolore pelvico cronico o il dolore urogenitale). Una prova indiretta proviene da studi che riportano come pazienti con sintomi somatoformii (compresi i disturbi di somatizzazione, di conversione e il disturbo algico) che non possono essere spiegati da una condizione medica generale, ottengano alti punteggi alle misure della dissociazione psicologica (Albach, 1993; Pribor et al., 1993; Walker et al., 1995). La Dissociazione Somatoforme considera i sintomi dissociativi che fenomenologicamente coinvolgono il corpo e le funzioni del corpo. L’aggettivo somatoforme indica la presenza di sintomi fisici la cui eziologia non ha una base organica e che pertanto suggeriscono una condizione medica, ma non possono essere direttamente spiegati da questa, o dagli effetti diretti di una sostanza. La Dissociazione Somatoforme e’ una particolare reazione di difesa disfunzionale ai traumi e alle situazioni stressanti, la cui attivita’ si esprime prevalentemente attraverso il corpo, nei disturbi psicosomatici. Per valutare sistematicamente la Dissociazione Somatoforme, Nijenhuis e t al. (1996, 1998) hanno sviluppato un questionario self‐report di 20 item: il Questionario sulla Dissociazione Somatoforme (SDQ‐20). * Affect dysregulation, traumatic experiences and dissociation in patients with vaso-vagal syndrome V. Caretti, A. Schimmenti, G. Craparo, S. Ciulla (in: Taylor G., Bagby M., Caretti V. (a cura di), La valutazione dell’Alessitimia con la TSIA - Toronto Structured Interview for Alexithymia, Raffaello Cortina, in press) INTRODUCTION The vaso-vagal syncope is a transitory loss of conscience, due to a temporary, reversible, poor rush of blood to the brain. Recent studies in the field of somatoform and psychological dissociation connect this syndrome to the psychobiological phenomenon of total submission observed in the animal defense systems when there is the presence of significant threats to life; that is, vasovagal syncope is conceived as a post-traumatic somatoform response which involves dorsal vagal (parasympathetic) dominance, with body paralysis (or at least low muscle tone), low heart rate, breathing and blood pressure, and low heart rate variability. Whilst this disorder is not included in the DSM-IV-TR (APA, 2000), according to the ICD-10 classification system (WHO, 1992) patients with vaso-vagal syndrome meet diagnostic criteria for dissociative disorders of movement and sensation. In order to clarify the relationship between vaso-vagal syndrome and dissociative disorders, this study investigates if patients with vaso-vagal syndrome show other characteristics typically seen in dissociative disorders, in terms of psychological and somatoform dissociative symptoms, childhood traumatic experiences and affect dysregulation. * METHOD Sixty-one patients with vaso-vagal syndrome were consecutively recruited within the UOC Cardiology Ward of ACO San Filippo Neri in Rome. These patients were tested through the following psychological instruments: Structured Clinical Interview for Dissociative for Disorders (SCID-D) (Steinberg, 2000); Dissociative Experiences Scale Revised (DES-II) (Carlson & Putnam, 1993); Somatoform Dissociation Questionnaire (SDQ-20) (Nijenhuis, 1999); Childhood Experiences of Care and Abuse Questionnaire (CECA-Q) (Bifulco et al., 2005); Toronto Structured Interview for Alexithymia (TSIA) (Bagby et al., 2006) 20 items-Toronto Alexythimia Scale (TAS-20) (Bagby, Parker & Taylor; Bagby, Taylor & Parker, 1994) SCID-D, DES-II and SDQ-20 were used to detect and assess dissociation; CECA-Q was used to assess experiences of abuse and neglect lived during childhood and adolescence; TSIA and TAS-20 were used to detect and assess affect dysregulation and alexithymia. The tests were administered to participant in a random sequence. CONCLUSIONS Findings from the study show a high prevalence of dissociative disorders in patients with vasovagal syndrome. Differences between groups reveal that parental neglect and sexual abuse differ in patients with and without dissociative disorders. Correlation studies confirm the expected association between dissociation, child abuse/neglect and alexithymia. Regression studies suggest that dissociative disorders could be explained by experiences of childhood sexual abuse and their effects on affect regulation systems. As widely reported in literature, childhood sexual abuse may have dire consequences on both psychosomatic integration and identity cohesion. It is then possible to consider some forms of vasovagal syncope as the expression of a somatoform dissociation. Results of this study could have major therapeutic implications: if correctly diagnosed, the presence of post-traumatic dissociative symptoms in patients with vasovagal syndrome should be treated with the most effective treatment protocols, like psychotherapy combined with the administration of SSRIs drugs. *SDQ-20 - Conclusioni * I dati indicano che questo strumento misura un unico costrutto (la Dissociazione Somatoforme), che e’ fortemente associato, ma non identico, alla dissociazione psicologica, e che differisce dalla psicopatologia generale. * I risultati confermano l’affermazione che I disturbi dissociativi sono altamente caratterizzati dalla dissociazione somatoforme. * Suggeriscono inoltre che la dissociazione somatoforme e’ una caratteristica centrale in molti pazienti somatoformi e un importante elemento sintomatico per un sottogruppo di pazienti con disturbi del comportamento alimentare “L’afflizione che non trova sbocco nelle lacrime fa piangere altri organi” Henry Maudsley (1872) *Psicosomatica *Le emozioni hanno una base biologica e una dinamica psichica, riguardano il corpo, lo stomaco, gli intestini, coinvolgono il cervello e le vene, appartengono alla carne e penetrano nella carne [email protected]