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Prospettiva - Ca` Foscari

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Prospettiva - Ca` Foscari
Università Ca’ Foscari - Venezia
Ssis IX Ciclo
Anno Accademico 2008/09
Indirizzo Arte e Disegno
Classe di Concorso A027 Disegno Tecnico e Artistico
TESI DI SPECILIZZAZIONE
La Prospettiva
Relatore
Prof. Sandro Galante
specializzanda
Giorgia Finocchiaro
F
R10962
INDICE
1.
Introduzione e motivazione
motivazione della proposta
2.
Tema
3.
Destinatari
4.
Discipline coinvolte
5.
Prerequisiti
6.
Obiettivi del modulo
7.
Inserimento curricolare
8.
Metodologie
9.
Materiali,
ateriali, strumenti e mezzi
10. Fasi operative
11. Sintesi dei contenuti del modulo
11.1
Introduzione alla Prospettiva
11.2
Gli elementi fondamentali e il metodo dei raggi visuali
11.3
Il metodo dei prolungamenti e le regole fondamentali
11.4
Il cerchio delle distanze ed i punti di distanza
11.5
La prospettiva frontale ed il metodo dei punti di distanza
11.6
La determinazione delle altezze in prospettiva
11.7
I punti di fuga e la prospettiva accidentale
12. Modalità di verifica
verifica
12.1
Verifiche Formative
12.2
Verifiche Sommative
Sommative
12.3
Valutazioni
13. Conclusioni
14. Bibliografia
15. Allegati
15.1
Verifica formativa sulla prospettiva frontale di figure piane
15.2
Verifica formativa sulla prospettiva frontale di figure solide
15.3
Verifica sommativa conclusiva
15.4
Elaborati svolti dagli studenti
2
1.
Introduzione e motivazione della proposta
L’esperienza del disegno, sia essa di tipo tecnico che di tipo artistico, è alla base di
una maggiore capacità di astrazione e di comprensione della realtà.
All’interno della disciplina lo studio della prospettiva, in particolare, è direttamente
connesso alle leggi che governano la nostra percezione visiva. La comprensione di
tali leggi permette una visione più consapevole e, di conseguenza, una migliore
comprensione dello spazio che ci circonda; com’è noto, infatti, siamo in grado di
vedere solo ciò che conosciamo.
Da tutto ciò si deduce che educare all’osservazione deve essere il primo compito di
un docente che insegna la nostra disciplina.
L’obiettivo di questo modulo non è quindi tanto quello di trasmettere agli allievi
regole e metodi, ma piuttosto quello di guidarli nella comprensione dei principi
fondamentali alla base della nostra percezione dello spazio e, quindi, alla base
della costruzione prospettica.
Raggiunta tale comprensione da parte degli allievi, questi ultimi raggiungeranno
un buon livello di autonomia e saranno in grado, non solo di applicare
correttamente i metodi studiati, ma anche di operare una scelta consapevole di
quello più idoneo nelle diverse situazioni pratiche; in particolare saranno in grado
di sperimentare percorsi risolutivi personali nell’applicazione pratica della
prospettiva anche nel campo specifico dell’arredo.
Questa è l’idea alla base del modulo da me progettato; da essa deriva l’approccio
metodologico centrato sullo studente, in quanto protagonista della sua stessa
esperienza di apprendimento.
2.
Tema
Il tema del modulo in esame, La Prospettiva, verrà sviluppato attraverso la
presentazione graduale degli elementi di riferimento, delle regole fondamentali e
dei diversi metodi applicativi per la costruzione prospettica frontale e accidentale.
3
3.
Destinatari
Il modulo in esame si rivolge ad una classe III, indirizzo Professionale Tecnico
dell'industria del mobile e dell'arredamento (T.I.M.A.) dell’Istituto d’Istruzione
Superiore “G.Verga” di Modica (RG).
Scheda tecnica dell’Istituto__________________________________________
Nome Istituto
Tipo Istituto
Gestione
Indirizzo istituto
Telefono
Fax
E-mail
Indirizzo HTTP
Dirigente dell'Istituto
Giovanni Verga
Istituto Professionale indirizzo T.I.M.A.
Pubblica
Piazzale Baden Powell, 1 – Modica (RG)
0932 903462
0932 764610
[email protected]
http://www.istitutoverga.it/
Prof. Alberto Moltisanti
Orario settimanale del Professionale
Professionale, indirizzo T.I.M.A.
Materie di Insegnamento
Lingua Italiana
Storia
Lingua Straniera
Diritto ed Economia
Scienze della Terra e Biologia
Matematica e Informatica
Chimica industriale e Laboratorio
Fisica e Laboratorio
Educazione Fisica
Religione / Attività alternative
Disegno Tecnico e Artistico
Storia dell’Arte applicata
Tecnologia dei materiali e Laboratorio di Tecnica della Costr.
Reparti di Lavorazione
Tecnico della Produzione
Tecniche dell’Arredamento
Disegno industriale, Tecnica Arredamento, Storia Arte applicata
Tecnologia e Laboratorio, Tec. Produzione e Impianti
Impianti Industriali
Area di Approfondimento*
Totale ore
Ore Settimanali
I
II III IV V
5 5 3 4 4
2 2 2 2 2
3 3 2 3 3
2 2 - 3 3 - 4 4 3 3 3
- 2 - 2 2
2 2 2 2 2
1 1 1 1 1
4 4 4 2 2 4 4 2 4 4 8 - 3 - 4 - 7 7
- 4 4
- 2 2
4 4 4 40 40 40 30 30
4
Discipline coinvolte
4.
Nella realizzazione del modulo verrà coinvolta la disciplina Storia dell’Arte
applicata, attraverso cui verrà presentata la prospettiva scientifica codificata nel
corso del quattrocento ed utilizzata dai maggiori artisti del Rinascimento.
Prerequisiti
5.
Si richiede che la classe abbia complessivamente raggiunto i seguenti prerequisiti:
-
Saper usare gli strumenti da disegno con destrezza e precisione;
-
Conoscere le figure geometriche piane e saperne eseguire la costruzione;
-
Conoscere
le
regole relative
alla
rappresentazione
di
un elemento,
bidimensionale o tridimensionale, attraverso le proiezioni ortogonali;
-
Saper rappresentare un qualsiasi elemento attraverso le proiezioni ortogonali
-
Conoscere le caratteristiche dei diversi metodi di rappresentazione (proiezioni
ortogonali ed assonometriche) sapendone cogliere le differenze e le peculiarità.
6.
Obiettivi del modulo
Secondo gli obiettivi del modulo al termine del suo svolgimento gli studenti
Conoscenze
-
Conoscere ed utilizzare in modo adeguato la terminologia tecnica;
-
Conoscere gli elementi fondamentali della rappresentazione prospettica;
-
Conoscere
Conoscere le regole principali alla base della prospettiva;
-
Conoscere e saper applicare i diversi tipi e metodi della prospettiva
Competenze
dovranno avere acquisito le seguenti conoscenze, competenze ed abilità:
-
Saper cogliere, nella realtà quotidiana, in immagini pittoriche e
fotografiche, effetti di scorcio prospettico;
-
Saper scegliere opportunamente il metodo di prospettiva più idoneo a
seconda delle caratteristiche degli elementi da rappresentare;
-
Saper rappresentare,
rappresentare mediante i più opportuni metodi di rappresentazione
Abilità
prospettica, forme geometriche piane, griglie prospettiche ed elementari
solidi geometrici;
-
Essere in grado di rielaborare quanto studiato per applicarlo in modo
autonomo e personale.
5
7.
Inserimento curricolare
Per la realizzazione del modulo didattico in oggetto sono previste 12 lezioni, pari a
2 ore ciascuna, per un totale di 3 settimane, ed una durata complessiva di 24 ore.
Lo svolgimento del modulo è previsto all’inizio del secondo quadrimestre (mesi di
febbraio / marzo).
8.
Metodologie
Il modulo si svolge attraverso lezioni partecipate che comprendono una prima fase
di spiegazione teorico-pratica ed una seconda fase di applicazione pratica
attraverso apposite verifiche formative.
Per lo sviluppo del modulo è previsto l’utilizzo costante e continuo di diversi
strumenti didattici di tipo sia tradizionale che audiovisivo e informatico; ciò ha lo
scopo di diversificare il più possibile l’approccio all’argomento con momenti di
esposizione teorica e diversi tipi di esperienze pratiche.
L’obiettivo è quello di suscitare negli allievi interesse per l’argomento e
contemporaneamente agevolarli nella comprensione dei concetti, tenendo conto
delle diverse capacità di ciascuno.
9.
Materiali strumenti e mezzi
•
Libro di testo
•
Fotocopie
•
Appunti
•
Laboratorio di disegno con un tavolo da disegno munito di parallellografo per
ciascuno studente
•
Personal Computer collegato a Videoproiettore a disposizione del docente
•
Apparecchio fotografico
•
Lavagna luminosa
•
Prospettografo
•
Fogli di acetato e pennarelli colorati indelebili
•
Solidi di legno o di cartone
•
Normale dotazione d’aula (lavagna con gessetti/pennarelli colorati)
•
Strumenti tecnici individuali per il disegno (a carico delle famiglie degli studenti)
6
10.
Fasi operative
Per la realizzazione dell’unità didattica sono previste le seguenti lezioni:
-
Prima lezione partecipata (2 ore):
Argomento: introduzione alla prospettiva mediante la presentazione e l’analisi
partecipata di alcune immagini fotografiche.
Strumenti: videoproiettore, immagini portate dai ragazzi e pennarelli colorati.
Applicazioni: ciascuno studente sarà invitato e realizzare il medesimo esercizio
di analisi illustrato sull’immagine proposta e portata da casa.
-
Seconda lezione partecipata (2 ore):
Argomento: i cinque elementi fondamentali della prospettiva ed il metodo dei
raggi visuali.
Strumenti: videoproiettore, prospettografo e lavagna.
Applicazioni: costruzione della prospettiva frontale di un quadrato con il
metodo dei raggi visuali.
-
Terza lezione partecipata (2 ore):
Argomento: ulteriori elementi (derivati dai fondamentali) per la costruzione
prospettica, le prime regole fondamentali e il metodo dei prolungamenti.
Strumenti: videoproiettore, prospettografo e lavagna.
Applicazioni: costruzione della prospettiva frontale di alcuni quadrati posti a
diversa distanza dal quadro con il metodo dei prolungamenti.
-
Quarta lezione partecipata (2 ore):
Argomento: il cerchio delle distanze ed i punti di distanza; regola sui punti di
distanza; il metodo dei punti di distanza.
Strumenti: prospettografo e lavagna.
Applicazioni: costruzione della prospettiva centrale di una griglia quadrata con
il metodo dei punti di distanza.
-
Quinta lezione (2 ore):
Verifica formativa sulla prospettiva centrale di figure piane.
-
Sesta lezione partecipata (2 ore):
Argomento: Il quadro e le misure reali in prospettiva; costruzione delle altezze.
Strumenti: prospettografo e lavagna.
7
Applicazioni: costruzione di alcuni cubi e parallelepipedi partendo dalla griglia a
maglia quadrata realizzata durante la scorsa lezione; costruzione dei primi
elementi solidi.
-
Settima lezione partecipata (2 ore):
Argomento: costruzione di una scatola prospettica in prospettiva centrale
Strumenti: videoproiettore e lavagna.
-
Ottava lezione (2 ore):
Verifica formativa sulla prospettiva centrale di figure solide.
-
Nona lezione (2 ore):
Argomento: i punti di fuga e la prospettiva accidentale; differenza tra
prospettiva centrale e accidentale. Regole fondamentali.
Strumenti: videoproiettore, prospettografo e lavagna.
Applicazioni: costruzione di un quadrato e di una maglia prospettica in
prospettiva accidentale.
-
Decima lezione (2 ore):
Argomento: utilizzo della pianta ribaltata sottoposta.
Strumenti: prospettografo e lavagna.
Applicazioni: costruzione di solidi elementari in prospettiva accidentale.
-
Undicesima lezione (2 ore):
Argomento: Sintesi delle regole fondamentali e dei diversi metodi presentati,
chiarimento di eventuali dubbi.
Strumenti: videoproiettore, prospettografo e lavagna.
Applicazioni: prospettiva di una composizione di solidi variamente inclinati.
-
Dodicesima lezione (2 ore):
Verifica sommativa,
sommativa suddivisa in due parti: la prima di natura teorica, per
valutare conoscenze e competenze acquisite, la seconda di natura pratica, atta
a valutare le abilità acquisite.
8
11.
Sintesi dei contenuti del modulo
11.1
Introduzione
Introduzione alla
alla Prospettiva
Questa prima lezione introduttiva tiene conto del fatto che l’argomento sia
stato già introdotto, da un punto di vista storico-artistico, durante le lezioni
svolte parallelamente nella disciplina “Storia dell’Arte applicata”.
Pertanto obiettivo della lezione sarà quello di guidare gli studenti a cogliere,
nella realtà quotidiana, gli effetti di profondità e di scorcio prospettico.
Per introdurre la prospettiva si inizierà con l’analisi delle similitudini e delle
differenze con le proiezioni assonometriche (argomento della stessa disciplina
appena concluso).
Entrambe le proiezioni (assonometriche e prospettiche) rappresentano la realtà
tridimensionale, ma ciascuna in modo differente:
- L’assonometria descrive la realtà nei suoi rapporti metrico-spaziali non
tenendo conto di quella che è la percezione visiva; in essa la figura conserva
misure e rapporti reali.
- La prospettiva descrive la realtà in modo abbastanza simile a quella che è la
percezione visiva.
Nella pratica l’assonometria risulta più utile nella rappresentazione di dettagli in
cui si vuole dare maggiore importanza alla descrizione delle misure reali del
progetto; la prospettiva invece risulta di fondamentale importanza quando si
vuole dare del progetto un’immagine più simile possibile a quella che sarà la
percezione visiva che si avrà di esso; per questo motivo risulterà
particolarmente indicata come valido aiuto nella presentazione efficace di
un’idea progettuale, anche in rapporto con l’ambiente in cui verrà collocato.
Quindi si procederà illustrando un’immagine fotografica urbana e con essa la
stessa immagine con le linee evidenziate.
Applicazioni: gli studenti saranno invitati e realizzare il medesimo esercizio di
analisi illustrato sulle immagini proposte dagli stessi (durante la lezione
precedente è stata fatta richiesta agli studenti di portare da casa un’immagine
fotografica di un interno o di un paesaggio urbano).
9
L’immagine presentata
è stata tratta dalla
dispensa del professor
Sandro Galante
11.2
Gli elementi fondamentali e il metodo dei raggi visuali
La presentazione degli elementi fondamentali della costruzione prospettica
avverrà dapprima mediante la videoproiezione di alcune diapositive illustrative;
quindi tramite l’utilizzo di un prospettografo appositamente realizzato.
Per eseguire un disegno in prospettiva sono indispensabili cinque elementi
fondamentali:
-
l’oggetto,
oggetto, o figura oggettiva, che si vuole rappresentare in prospettiva; esso
può essere reale o immaginario, ma deve comunque essere definito con
precisione e secondo le regole delle proiezioni ortogonali.
-
il punto di vista (PV
PV),
che corrisponde all’occhio dell’osservatore,
PV
considerato unico, immobile e posto a distanza finita rispetto al quadro. In
questo punto confluiscono i raggi visuali che provengono dai punti notevoli
dell’oggetto.
10
-
il piano di terra o geometrale (T
T), è il piano orizzontale sul quale giace o si
muove l’osservatore e su cui è appoggiata la figura da rappresentare;
questo piano viene suddiviso dal quadro in due semipiani, l’uno contenente
l’osservatore, l’altro l’oggetto da rappresentare.
-
i raggi visuali o prospettici (graficamente delle rette) che partendo dai punti
notevoli dell’oggetto confluiscono al punto di vista dell’osservatore
formando la piramide visiva; in questa operazione, i raggi intersecano il
quadro (vengono cioè sezionati dal quadro)
e determinano l'immagine
prospettica.
-
il quadro, piano prospettico, o piano del vetro (Q
Q), interposto tra
l’osservatore e l’oggetto, è il piano, pensato trasparente, che intercetta e
seziona i raggi visuali; su di esso si forma l’immagine prospettica. Viene
considerato, di norma, in posizione verticale (può essere anche in posizione
orizzontale o anche inclinata per particolari visioni come dal basso verso
l'alto o viceversa).
Oggetto, punto di vista e quadro possono avere posizioni reciproche diverse
(ad esempio: altezza del punto di vista dal piano geometrale, sua distanza dal
11
quadro, posizione dell’oggetto rispetto al quadro, ecc.); in base alla loro
reciproca posizione spaziale si modificherà la visione prospettica conclusiva.
Il metodo dei Raggi visuali
L’introduzione del metodo dei raggi visuali avverrà innanzitutto mediante
l’utilizzo del prospettografo; quindi verrà spiegato e svolto l’esercizio qui di
seguito riportato.
PV''
Bp
Cp''=Bp''
Ap
Dp''=Ap''
PS
D''=A''
Cp
Dp
C''=B''
A'
B'
D'
C'
Ap'
Bp'
PV'=PS
Cp'
Dp'
Applicazioni
La prospettiva frontale di un quadrato appoggiato al piano geometrale;
l’esercizio verrà prima svolto alla lavagna poi da ciascuno studente.
11.3
Il metodo dei prolungamenti e le regole fondamentali
La terza lezione riprenderà la prospettiva del quadrato
già svolta ponendo una domanda:
Cosa accade se prolunghiamo i lati del quadrato in
prospettiva? Si proporrà quindi agli studenti di
provare ad estendere i segmenti dei lati del quadrato
rappresentato in prospettiva e si troverà che essi
convergeranno verso un particolare punto.
12
PV''
PP
PP
Bp
Ap
PS
PV'
D''=A''
L.O.
Cp
Dp
C''=B''
A'
B'
D'
C'
L.T.
PP
PV'=PS
A questo punto sarà utile introdurre degli ulteriori elementi di riferimento,
indispensabili per la costruzione di una prospettiva.
Altri elementi di riferimento per la costruzione prospettica
Per la costruzione scientifica di una prospettiva è importante conoscere gli
elementi di riferimento che derivano dai cinque fondamentali. Essi sono:
-
Punto Principale o Centrale (P.P. o P.C.)
Si trova sul quadro prospettico, corrisponde alla proiezione del punto di vista
sullo stesso. Viene detto principale, perché rappresenta la posizione
dell'osservatore sulla linea di orizzonte ed è il punto in cui convergono tutte le
rette ortogonali al quadro.
Da questa particolare sua condizione deriva la
definizione di punto centrale (PC) datagli da L.B.Alberti; questo era infatti
l’unico punto di fuga usato dai pittori rinascimentali.
-
Raggio visuale principale (PV-PP)
È il raggio (graficamente una retta) ortogonale al quadro che collega il punto
di vista al punto principale, determinando la distanza del punto di vista dal
quadro.
13
-
Punto di Stazione (P.S.)
Si trova sul piano di terra e corrisponde alla proiezione del punto di vista (PV)
sul piano geometrale. La distanza (quota) che intercorre tra il PV e il PS
corrisponde all'altezza dell'occhio dell’osservatore ed è quella che determina la
quota dell'orizzonte.
-
Linea di Terra (L.T.)
La retta fondamentale d’intersezione tra il quadro prospettico (Q) ed il piano di
terra (T). Si trova quindi sul quadro e suddivide il piano geometrale in due parti,
il semipiano anteriore, che ospita l’osservatore, e quello posteriore, sul quale si
trova l’oggetto da rappresentare.
-
Piano d’Orizzonte (P.O.)
Piano immaginario passante per il punto di vista e parallelo al piano
geometrale; su di esso si trovano il raggio visuale principale (PV-PP) e la linea
d’orizzonte (LO).
14
-
Linea di Orizzonte (L.O.)
Rappresenta la retta d’intersezione tra il quadro prospettico (Q) ed il piano
d’orizzonte (PO); si trova quindi sul quadro ed è parallela alla linea di terra (LT).
Su di essa troviamo il punto principale (PP), la cui posizione dipende
esclusivamente dall’altezza del punto di vista (PV).
Altre applicazioni
Con l’ausilio dei nuovi elementi di riferimento (punto principale, punto di
stazione, linea di terra, linea di orizzonte) e del metodo dei prolungamenti
appena illustrato verrà disegnata la proiezione prospettica di alcuni segmenti
appoggiati al piano geometrale e posti parallelamente al quadro.
PV''
PP
PP
Fp''=Ep''
Ep
Dp''=Cp''
Cp
Bp''=Ap''
PS
Ap
B''=A''
D''=C''
F''=E''
A'
C'
E'
B'
D'
F'
L.O.
Fp
Dp
Bp
L.T.
Ap'
Cp'
Ep'
PP
PV'=PS
G'
Fp'
Dp'
Bp'
15
I segmenti si mantengono paralleli tra loro e vanno a ridursi man mano che si
allontanano dal quadro. Verrà quindi illustrato il medesimo esercizio come da
precedente immagine.
Allo stesso modo verrà disegnata la proiezione prospettica di alcuni segmenti
appoggiati al piano geometrale e posti ortogonalmente al quadro.
I segmenti non si manterranno paralleli ma, al contrario, convergeranno verso il
punto principale.
PV''
PP
PP
Bp Dp Fp
F''=E''
PS
A'
B'
C'
D'
E'
F'
G'
H'
I'
L'
M'
N'
Ap
Cp
Ep
L.O.
Hp Lp Np
Gp
Ip
Mp
L.T.
PP
PV'=PS
16
Dagli esercizi svolti fin qui possiamo trarre le seguenti regole fondamentali:
Regole fondamentali:
-
Le immagini di due oggetti di dimensioni uguali diminuiscono di
dimensione con l’aumentare della distanza degli oggetti stessi dal quadro (e
quindi dal punto di vista).
-
Tutte le rette parallele al quadro (siano esse orizzontali, verticali o inclinate
rispetto al piano di terra), in prospettiva, restano sempre parallele tra loro e
mantengono, rispetto alla linea di terra, la loro inclinazione originale al
piano di terra (ortogonali, parallele o inclinate);
-
Tutte le rette ortogonali al quadro, in prospettiva, convergono verso un
punto detto punto principale (PP);
-
In prospettiva le uniche misure inalterate sono le misure degli elementi che
si trovano sul quadro; tutte le altre misure non sono mai reali.
Dalla seconda regola si deduce che, mantenendo fisse le posizioni del punto di
vista e del quadro, più un oggetto si troverà vicino al quadro più esso apparirà
grande e, viceversa, più si allontanerà dal quadro e più piccolo apparirà.
11.4
Il cerchio delle distanze ed i punti di distanza
La prospettiva frontale ed il metodo dei punti di distanza
A questo punto introduciamo il cerchio delle distanze e i punti di distanza.
Questi punti si trovano sempre sulla linea di orizzonte e sono determinati dal
ribaltamento sul quadro della distanza dell'osservatore dal piano prospettico
(PV-PP). Essi rappresentano i due punti di fuga cui confluiscono tutte le rette
orizzontali con una inclinazione di 45° rispetto al quadro prospettico.
Ma le diagonali del quadrato rappresentato sono per l'appunto delle rette
orizzontali, poggiate sul piano geometrale, ed inclinate di 45° rispetto al
quadro. Dunque possiamo affermare che tutte le diagonali di un quadrato in
prospettiva centrale, convergono verso i punti di distanza.
Questa particolare proprietà ci permetterà di trovare con ancor maggiore
semplicità la costruzione prospettica dei punti Bp e Cp.
17
PP
PV''
PD1
PP
Bp
Ap
PS
D''=A''
PD2
Cp
Dp
C''=B''
L.T.
PD1
PV'
A'
B'
D'
C'
PP
PD2
Introduciamo quindi i nuovi elementi qui di seguito descritti:
-
Il Cerchio delle Distanze
Il cerchio delle distanze si trova sul quadro, ha il centro sul punto principale ed
il raggio di lunghezza pari alla distanza del punto di vista dal quadro (distanza
principale). L’importanza di questo cerchio è, oltre che nell’utilità di riportare la
distanza principale sul quadro, nel fatto che la sua intersezione con la linea
d’orizzonte intercetta i due punti di distanza (Ds e Dd).
-
Punti di Distanza (P
(PD1 PD2)
Questi punti si trovano sulla linea di orizzonte, a destra e a sinistra del punto
principale (PP); sono determinati dal ribaltamento sul quadro della distanza
dell'osservatore dal piano prospettico (PV-PP). Rappresentano due particolari
punti di fuga cui confluiscono tutte le rette orizzontali che hanno una
inclinazione di 45° rispetto il quadro prospettico. Vengono frequentemente
usati nella costruzione delle prospettive per facilitarne la costruzione grafica.
Regole fondamentali:
-
Tutte le rette orizzontali ed inclinate a 45° rispetto al quadro convergono
verso i due punti di distanza (PDd PDs).
18
PV''
PP
PD1
PP
PS
PD2
L.T.
PD1
PV'=PS
PP
PD2
Si potrà partire dalla costruzione prospettica di un quadrato per realizzare la
costruzione prospettica di una griglia modulare quadrata appoggiata al piano
geometrale. Si noti che, essendo in prospettiva tutte le diagonali della griglia
convergenti in un unico punto di distanza, dall’intersezione delle fughe di una
sola diagonale con le rette perpendicolari al quadro si determinano i punti per i
quali passano tutte le rette orizzontali della griglia.
11.5
Verifica formativa sulla prospettiva
prospettiva frontale di figure piane
La verifica formativa per la valutazione degli obiettivi raggiunti sugli argomenti
sviluppati prevede la rappresentazione di alcune figure piane (vedi allegati).
11.6
La determinazione delle altezze in prospettiva
Le figure piane disegnate finora appartengono tutte al piano geometrale; per
disegnare figure verticali o poste a diversa elevazione dal geometrale è
necessario individuarne le altezze. Abbiamo già evidenziato come:
-
In prospettiva le uniche misure inalterate sono le misure degli elementi che
si trovano sul quadro.
-
Le immagini di due oggetti di dimensioni uguali, in prospettiva, appaiono di
misure ridotte con l’aumentare della distanza degli oggetti stessi dal quadro
19
Da ciò deriva che l’altezza di un oggetto in prospettiva rimarrà inalterata se si
trova sul quadro, mentre andrà a ridursi man mano che ci si allontana da esso
secondo la proiezione si riporterà attraverso la sua proiezione al punto di fuga.
Applicazione
Si procederà elevando dal piano geometrale, in cui è stata precedentemente
rappresentata la griglia prospettica di maglia quadrata, alcuni solidi geometrici
elementari (un cubo e tre parallelepipedi di dimensioni e posizioni differenti).
h=7
h=13
h=5
h=4
PD1
PP
PD2
PV
PD1
PP
PD2
L.T.
20
11.7
I punti
punti di fuga e la prospettiva accidentale
accidentale
Quando il quadro invece di trovarsi parallelo, ortogonale o a 45° rispetto alle
facce dell’oggetto da rappresentare si troverà in posizione verticale ma inclinata
rispetto allo stesso, ci troveremo dinnanzi ad una prospettiva accidentale (detta
anche angolare).
In questo caso gli spigoli verticali da rappresentare manterranno la loro
verticalità, essendo essi disposti parallelamente al quadro; gli spigoli orizzontali,
invece, non essendo né paralleli né ortogonali al quadro, andranno a confluire
in punti di fuga diversi sia dal punto principale che dai punti di distanza.
Infatti, con l’ausilio del prospettografo, scopriremo facilmente che un fascio di
rette parallele poste parallelamente al piano geometrale ed inclinate al quadro
convergeranno tutte verso un punto, detto punto di fuga, che si trova sulla
linea d’orizzonte.
Per trovare l’esatta collocazione
del punto di fuga di un qualsiasi
fascio di rette parallele dovremo
F1
PP
F2
costruire sul piano orizzontale
una retta parallela al fascio di
rette che, partendo dal punto di
PV
vista, incontrerà il quadro sul
punto
Fn,
riportando
questa
F1
PP
F2
traccia sulla linea d’orizzonte
avremo trovato il punto di fuga
del fascio di rette.
Diamo ora la definizione dei punti di fuga:
-
Punti di Fuga (F)
Rappresentano il punto di convergenza (di fuga appunto) di tutte quelle rette
che si trovano inclinate rispetto al quadro, e quindi non perpendicolari o
parallele rispetto allo stesso. I punti di fuga, che teoricamente sono infiniti, si
trovano sulla linea di orizzonte quando in essi convergono rette inclinate al
quadro che si mantengono comunque orizzontali (parallele al geometrale).
21
h=6
h=12
h=4
h=1
F1
PP
F2
PV
F1
PP
F2
22
F1
12.
PP
F2
Modalità di verific
verifica
erifica
12.1
Verifiche Formative
L’accertamento delle competenze acquisite in itinere avverrà durante ciascuna
lezione attraverso le esercitazioni formative realizzate da ciascun allievo.
12.2
Verifica Sommativa
L’accertamento e la valutazione delle conoscenze, competenze e abilità
acquisite complessivamente durante il modulo da ciascun alunno avviene
mediante la somministrazione di una prova scritta.
Tale prova comprendente due parti distinte:
- La prima parte di tipo teorico, in forma di domande chiuse aperte a risposta
breve, è volta a verificare le conoscenze acquisite sulle regole e peculiarità delle
proiezioni prospettiche e le competenze nel riconoscere e saper scegliere il
metodo prospettico più idoneo a seconda delle caratteristiche degli elementi da
rappresentare.
- La seconda parte della verifica, invece, sarà di natura grafica ed avrà lo scopo
preciso di valutare le abilità raggiunte da ciascun allievo.
12.3
Valutazioni
La valutazione finale di ciascun allievo terrà conto sia delle verifiche formative
realizzate in itinere sia della verifica sommativa.
23
Nello specifico la valutazione sarà data della media matematica tra il voto
complessivo di tutte le verifiche formative e il voto della verifica sommativa.
Per la valutazione di ciascun elaborato grafico (verifiche formative e sommativi)
verrà utilizzata la seguente griglia di valutazione:
Griglia di valutazione
Pessim. Insuff.
Suffic.
Buono
Ottimo
INQUADRAMENTO LOGICO
Comprensione del testo e corretta applicazione
delle conoscenze per l’esecuzione del problema
Originalità di soluzioni
1
2
3
4
5
0,5
1
1,5
2
2,5
0,5
2
1
4
1,5
6
2
8
2,5
10
PRECISIONE E QUALITA' GRAFICA
Precisione e nitidezza del segno
Precisione nella costruzione grafica
Pulizia del foglio
Ordine dell’elaborato e calligrafia
TRATTO
Corretto uso del tipo di linea
Corretto uso dello spessore delle linee
13.
Conclusioni
Come già è stato sottolineato l’obiettivo principale di questo modulo è quello di
guidare gli allievi verso una comprensione dei principi fondamentali alla base della
costruzione prospettica. Raggiunta questo tipo di comprensione, infatti, gli allievi
saranno in grado non solo di applicare correttamente e autonomamente i metodi
studiati, ma anche di sperimentare percorsi risolutivi personali nell’applicazione
pratica della prospettiva anche nel campo specifico dell’arredo.
Questa è l’idea alla base del modulo da me progettato; da essa deriva l’approccio
metodologico centrato sullo studente, in quanto protagonista della sua stessa
esperienza di apprendimento.
Al modulo in esame seguirà un ulteriore modulo sull’utilizzo della prospettiva
intuitiva per la realizzazione di schizzi a mano libera; questi schizzi saranno utili
soprattutto a presentare in modo efficace un’idea progettuale ed anche il rapporto
dell’arredo progettato con l’ambiente in cui verrà collocato.
24
14.
Bibliografia
Rolando Secchi, Valerio Valeri, Le forme del disegno, La Nuova Italia Milano
Sergio Sammarone Disegno, Zanichelli Bologna
Tino Ernesto Bertoldo, Tecnica Grafica, Atlas Bergamo
Mario Docci, Manuale di disegno architettonico, Laterza Roma
Sandro Galante, La prospettiva, dispensa del corso di didattica del disegno
25
15.
ALLEGATI
15.1 Verifica formativa sulla prospettiva centrale di figure piane
15.2 Verifica formativa sulla prospettiva centrale di figure solide elementari
15.3 Verifica sommativa
sommativa
15.4 Elaborati svolti
svolti dagli studenti
26
15.1 Verifica formativa
formativa sulla prospettiva centrale di figure piane
Rappresenta in prospettiva centrale un ottagono ed un triangolo equilatero
appoggiati al piano geometrale e ciascuno con un lato parallelo al quadro
15.2 Verifica formativa sulla prospettiva centrale di figure solid
solide
olide
Rappresenta in proiezioni prospettiche centrale i solidi qui di seguito rappresentati
con le altezze indicate.
H=6
H=6-10
H=6
H=6
H=4
27
15.3 Verifica sulle conoscenze acquisite sulla
sulla costruzione prospetti
prospettic
rospettica
01
Per eseguire un disegno in prospettiva:
VERO FALSO
a.
Sono cinque gli elementi fondamentali: il punto di vista, il quadro, i raggi
visuali, il piano geometrale e l’oggetto
b.
Sono tre gli elementi fondamentali: il punto di vista, il piano geometrale e il
punto principale
c.
Sono diversi gli elementi di riferimento, trai quali ricordiamo: il punto
principale, la linea di terra, la linea d’orizzonte, i punti di distanza
d.
Gli elementi di riferimento sono in numero variabile a seconda del metodo
utilizzato
X
e.
Non è indispensabile conoscere le proiezioni ortogonali dell’oggetto da
rappresentare
X
02
Il Punto Principale (P.P.):
a.
Può essere chiamato anche Centrale (P.C.)
b.
Può essere chiamato anche Frontale (P.F.)
c.
Viene detto principale, perché è il punto in cui convergono tutte le rette
ortogonali al quadro.
d.
Viene detto principale, perché è il punto in cui convergono tutte le rette
parallele al quadro.
e.
Corrisponde alla proiezione del punto di vista sul quadro
03
Linea di Orizzonte (L.O.):
a.
La sua posizione dipende esclusivamente dall’altezza degli occhi
dell’osservatore
b.
dimensione e posizione di essa dipendono dalla posizione del quadro
rispetto all’oggetto da rappresentare
c.
Rappresenta la retta d’intersezione tra il quadro prospettico (Q) ed il piano
orizzontale (PO)
X
d.
Si trova sul quadro ed è parallela alla linea di terra (LT)
X
e.
Si trova sul piano geometrale ed è ortogonale alla linea di terra (LT)
04
In prospettiva il quadro prospettico (Q)
a.
Viene chiamato anche piano del vetro
b.
Viene chiamato anche piano geometrale
c.
Su di esso si forma l’immagine prospettica
d.
si interpone tra l’osservatore ed il punto di vista
e.
si interpone tra l’osservatore ed l’oggetto da rappresentare
X
X
X
VERO FALSO
X
X
X
X
X
VERO FALSO
X
X
X
VERO FALSO
X
X
X
X
X
Punteggio: 0.10 per ogni risposta esatta; -0.05 per ogni risposta errata;
Punteggio tot. Max = 2 punti
28
05
Completa le frasi con le corrette regole di costruzione prospettica
In prospettiva tutte le misure sono reali, fanno eccezione…
a.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Tutte le rette parallele al quadro saranno sempre…
b.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Tutte le rette parallele tra loro ed inclinate rispetto al quadro…
c.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Tutte le rette parallele al piano geometrale ed inclinate a 45° rispetto al quadro…
d.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Tutte le rette ortogonali al quadro…
e.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Punteggio: 1 punto per ogni risposta esatta
Punteggio tot. Max = 5 punti
06
Spiega brevemente cosa sono ed a cosa servono i raggi proiettanti
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
29
07
Spiega brevemente le caratteristiche della linea d’orizzonte
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
08
Spiega brevemente cosa sono i punti di fuga, dove si trovano ed a cosa possono servire
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
09
Spiega brevemente cosa è il cerchio delle distanze ed a cosa serve
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
Punteggio: 0.50 per ogni risposta esatta
30
Punteggio tot. Max = 2 punto
10
Inserisci nelle didascalie i nomi di ciascun elemento rappresentato
Punteggio: 0.1 per ogni risposta esatta
Punteggio tot. Max = 1 punto
31
Verifica pratica sulle acquisizioni delle abilità riguardanti la PROSPETTIVA
Disegna in prospettiva la composizione di solidi qui di seguito rappresentata
Punteggio tot. Max = 10 punti
H=6-10
H=6
H=1
H=6
H=1
H=4
H=3
H=5
32
15.5 Elaborati svolti dagli studenti
Verifica sugli indizi di profondità
Rispondi alle seguenti domande:
1. Quali sono gli indizi di profondità studiati? Descrivili brevemente.
33
34
2. Disegna una composizione in cui, attraverso gli indizi di profondità studiati,
risulti evidente l’illusione di uno spazio tridimensionale
35
36
3.
Prova ad evidenziare, nel dipinto di qui di seguito riprodotto (Carlo Crivelli,
Annunciazione, 1486) gli indizi di profondità presenti. Aiutati con un
pennarello colorato e delle didascalie.
37
38
15.1
Verifica formativa sulla prospettiva centrale
39
40
41
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