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Perché ProTaper Universal? Malgrado le performance di altissima

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Perché ProTaper Universal? Malgrado le performance di altissima
L’Informatore
Endodontico
Vol. 10, Nr. 1
2007
Perché ProTaper Universal?
Malgrado le performance di altissima
qualità garantite dagli strumenti rotanti a conicità progressiva, il mercato aveva formulato una “lista dei desideri” per
la successiva generazione di strumenti.
Per prima cosa, occorreva ottenere un
diametro apicale più ampio per apici
originali più larghi e nei casi in cui il
clinico voleva “aprire un apice” fino
ad un diametro n° 40 o n° 50 al fine
di garantire ulteriormente la massima
detersione del forame apicale.
Secondariamente, e a ragione, si avvertiva il bisogno di strumenti di lunghezza 31 mm per denti più lunghi
come i canini.
Terzo, alcuni clinici sentivano che l’F3,
pur essendo più flessibile di altri strumenti di dimensioni paragonabili, era
ancora troppo rigido.
Infine, alcuni autori e alcune discussioni nell’ambito del mercato cominciavano a mettere in luce l’aggressività
dei ProTaper.
Va detto, tuttavia, che originariamente questi autori non seguivano le istruzioni d’uso ProTaper (directions for
use, DFU). Tendevano naturalmente
ad esercitare una pressione sugli strumenti e a spingerli. Difatti la memoria tattile dei loro muscoli era stata
plasmata dalla necessità di spingere e
premere strumenti rotanti di tipo radial-land (provvisti di una sezione di
taglio piana tra i solchi) per consentire
alle lame inefficienti di impegnarsi e
incidere la dentina.
Nel caso dei ProTaper, le parole chiave
relative alla memoria tattile dei muscoli sono lasciar scivolare, seguire un
percorso, spazzolare, accarezzare, morbido, delicato, senza sforzo e flessibile.
L’efficacia di questi strumenti è la differenza che fa la differenza. Perciò, le
richieste del mercato sono state soddi-
sfatte modificando i sistemi ProTaper
preesistenti, pur mantenendo ridotto il
numero degli strumenti, sempre più in
accordo con la filosofia ProTaper Universal secondo cui “il meno è più”. La
parola d’ordine è “semplicità”. Presso
la Maillefer Instruments di Ballaigues,
Svizzera, un gruppo di endodontisti
formato da Clifford Ruddle, Pierre Machtou e il sottoscritto, in collaborazione
con gli ingegneri svizzeri dell’azienda,
si è riunito l’anno scorso (come al momento della nascita di ProTaper) per
soddisfare questi nuovi bisogni.
Così, 5 anni dopo il lancio della tecnologia ProTaper (2001), è stata perfezionata e immessa sul mercato una
nuova generazione di strumenti a conicità progressiva (Figg. 1-4). Scopo di
questo articolo è esaminare le caratteristiche innovative di questi strumenti
e porre tre domande: Qual è il pensiero
che sta dietro le caratteristiche di questi strumenti? Esattamente, qual è il
cambiamento, se ve ne è stato qualcuno? Qual è l’esperienza clinica per ciascun eventuale cambiamento?
Figura 1
La confezione
originale dei 6
ProTaper
1
Pag. - Profilo dell’Autore. In quanto fondatore e direttore del Center for Endodontics, il Dr. West è tuttora
considerato una delle principali autorità in endodonzia clinica e interdisciplinare. Ha conseguito la laurea in
odontoiatria (DDS) nel 1971 presso l’Università di Washington, dove è Professore Associato. Ha ricevuto
l’MSD (Master Degree) in Endodonzia nel 1975 presso la Boston University Henry M. Goldman School of
dental Medicine, dove è docente clinico, e la stessa università lo ha insignito del premio Distinguished Alumni
Award nel 1995. Il dottor West ha tenuto corsi di aggiornamento per oltre 400 giornate nel Nord America, nel
Sud America e in Europa, continuando a gestire il suo ambulatorio privato a Tacoma, Washington. Ha scritto il
capitolo “Obturation of the Radicular Space” insieme con il dottor John Ingle nelle edizioni del 1994 e del 2002 di
Ingle, Endodontics ed è il principale autore del capitolo “Cleaning and Shaping the Root Canal System” contenuto
CHE COS’È PROTAPER
UNIVERSAL?
SX
Pensiero. Le esagerate “geometrie stile
Torre Eiffel” del sagomatore SX effettuano la sagomatura coronale nei
denti corti, ma, cosa più importante,
consentono di spazzolare in maniera
efficiente la dentina lontano dalla pericolosa zona della biforcazione.6 Alcuni
colleghi hanno manifestato l’esigenza
di aumentare ulteriormente le geometrie dell’SX. Questo cambiamento si è
Figura 2
Ricostruzione di un tipico sistema di canali radicolari complesso di un molare (Per
gentile concessione di toothatlas.com).
S1 (viola)
Pensiero. L’S1 (sagomatore n° 1) è stato progettato per sagomare e detergere
intenzionalmente il terzo coronale del
canale. Molti utenti considerano S1 e
F1 (rifinitore n° 1) come il loro tesoro
e li ritengono indispensabili. In effetti,
se usati in maniera creativa, vale a dire
“spazzolando”, S1 e F1 sono in grado
di rendere minima la necessità di usare
sia S2 sia gli altri rifinitori. Naturalmente ciò va a scapito della precisione, e qualsiasi risparmio in termini di
costi di inventario è controbilanciato
dal maggior impiego di tempo e dalla
scarsa precisione dei risultati.
Cambiamento. L’S1 è rimasto invariato,
Figura 3
Esempio clinico che dimostra quali
sagomature possano essere ottenute e
consentire il riempimento tridimensionale dell’anatomia naturale del sistema
dei canali radicolari (Per gentile concessione del dottor Jason West).
Figura 4
Sottili, eppur profonde differenze tra
ProTaper e ProTaper Universal.
3
2
4
Pag. - tuttavia dimostrato superfluo e inoltre
ha comportato il rischio di incidere
inavvertitamente la parete interna e
quindi ledere la biforcazione. Pertanto
è apparso chiaro che bastavano pochi
semplici movimenti di spazzolatura
eseguiti con l’originale sagomatore SX
per dimostrare la possibilità di raddrizzare facilmente l’orifizio e la porzione coronale dei canali e di portare a
termine la sagomatura coronale.
Cambiamento. Il sagomatore SX è rimasto immutato, salvo la sostituzione
della punta “parzialmente attiva” con
una punta stondata “sicura”.
Esperienza clinica. Immutata, ma più
sicura.
nelle edizioni del 1994 e del 1998 di Cohen & Burns, Pathways of the Pulp. Il dottor West è membro di varie
istituzioni, tra cui la American Academy of Esthetic Dentistry, la Northwest Network for Dental Excellence
e l’International College of Dentistry. È il Thought Leader dei Kodak Digital Dental Systems e fa parte
dell’Editorial Advisory Board del Journal of Advanced Esthetics and Interdisciplinary Dentistry, del Journal
of Esthetic and Restorative Dentistry, Practical Procedures and Aesthetic Dentistry, e del Journal of Microscope
Enhanced Dentistry. È Direttore Scientifico del Communiqué della Boston University e può essere contattato al
numero (800) 900 7668 o scrivendo all’indirizzo e-mail [email protected]
Disclosure: Il dottor West percepisce delle royalties per gli strumenti rotanti e la tecnologia di otturazione
ProTaper, Dentsply, Tulsa.
L’Informatore
Endodontico
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2007
a parte l’aggiunta di una punta “sicura”. Il fatto che questo strumento non
abbia subito cambiamenti sostanziali è
un sollievo per gli utenti ProTaper.
Esperienza clinica. Immutata ma più sicura.
S2 (bianco)
Pensiero. Alla metà degli anni ‘90 il
principale obiettivo della ricerca in endodonzia era progettare uno strumento rotante per sagomare il terzo medio
di un canale, con particolare attenzione al terzo coronale del terzo apicale.7
Quest’area coincide spesso con l’inizio
di una deviazione apicale e viene generalmente definita “gomito”. Secondo le
istruzioni d’uso (DFU) per la tecnologia ProTaper, occorreva lasciar scivolare lo strumento, seguire il percorso nel
canale, ritirare lo strumento e ripetere la sequenza fino al raggiungimento
della lunghezza di lavoro. Tale sequenza prevedeva una progressione di passaggi passivi. L’S2 (sagomatore n° 2)
faceva esattamente quello per cui era
stato progettato di fare. L’innovativa
azione “spazzolante” del sagomatore S2
ha cambiato radicalmente questo modo
di procedere. Dopo aver “spazzolato” il
canale con l’S1, la sagomatura si trovava ad uno stadio più avanzato e quindi
l’S2 aveva meno lavoro da compiere. Le
onde di sagomatura non erano più distribuite uniformemente.
Cambiamento. Un leggero incremento
delle geometrie progressive S2 ha fatto sì che la transizione dal sagomatore
al rifinitore avvenga senza soluzione di
continuità quando si esegue la spazzolatura con i sagomatori. Ora l’F1 è un
vero rifinitore e “collega i punti” senza
sforzo (Figg. 4, 5).
Esperienza clinica. Il cambiamento apportato all’S2, seppur sottile, è essen5
ziale
sul piano clinico e concettuale
5
perché adesso, clinicamente, esiste una
distinzione netta tra “sagomatori” e
“rifinitori”. Tale differenziazione costituisce una caratteristica unica della
tecnologia ProTaper e dei nuovi strumenti ProTaper Universal. Spazzolare
con il ProTaper Universal S2 comporta
una riduzione del numero di passaggi passivi progressivi richiesto dal rifinitore F1. Il concetto di “collegare
i punti” dà l’idea di una sagomatura
senza interruzioni. Un canale in cui in
precedenza erano necessari 4 passaggi progressivi ora può richiederne 1 o
forse 2. Data la riduzione del volume
di dentina da tagliare, l’F1 è divenuto
uno strumento ancora più sicuro nella
pratica clinica.
Figura 5
Protaper Universal,
inclusi gli strumenti F4 e F5.
F1 (giallo)
Pensiero. L’F1 (rifinitore n° 1) è usato
per qualunque canale debba essere
sagomato. L’F1 ha una punta apicale
di dimensioni ISO 20 e i suoi primi 3
mm (fino al livello D3) hanno una conicità del 7%. Il resto dello strumento
presenta una conicità decrescente che
garantisce un’eccellente flessibilità. La
preparazione finale eseguita con l’F1
assicura lo sviluppo di una forte pres-
Pag. - Tecnologia a conicità progressiva
Fondamenti e tecnica clinica per il nuovo sistema ProTaper Universal
sione idraulica all’interno della forma
conica. Con il cambiamento intervenuto nell’S2 ProTaper Universal, il carico di lavoro dell’F1 è perfettamente
distribuito tra S2 e F2.
Cambiamento. Nessun cambiamento,
salvo l’aggiunta della punta “sicura”.
Esperienza clinica. L’F1 adesso “cade”
fino a raggiungere la lunghezza più
facilmente e in modo più sicuro. La
transizione dai “sagomatori” ai “rifinitori” è più agevole e sembra priva di
soluzione di continuità.
F2 (rosso)
Pensiero. L’F2 (rifinitore n° 2) ha sempre
avuto il profilo ideale, ma la questione sollevata dal team di Ballaigues era:
“L’F2 è troppo efficiente?” Dovremmo
renderlo “più lento”? Questa caratteristica era stata testata con successo
mediante prototipi ma richiedeva un
cambiamento nel movimento: dalla possibilità di “lasciar scivolare” lo
strumento alla necessità di premerlo o
spingerlo leggermente per indurlo ad
esercitare un’azione di taglio. Questa
“interruzione nel flusso” metteva il clinico in difficoltà inducendolo a chiedersi: “Devo lasciar scivolare lo strumento
nel canale, o c’è bisogno che spinga?”
Una delle caratteristiche fondamentali
dei ProTaper e ProTaper Universal è il
fatto che le “onde di sagomatura” ottenute con i rifinitori sono naturali, lisce
e non richiedono sforzo. Quando il dentista ha assimilato i Cinque Obiettivi
Meccanici di Schilder e si impegna al
massimo per conseguirli, a quel punto
è in grado di eseguire la strumentazione facilmente e con grazia. Sperimenta
una sorta di “flusso”. Per rispondere
alla domanda posta dal team di Baillagues, non si doveva cambiare l’F2 ma il
modo di pensare. Era necessario che il
dentista ricevesse una migliore forma-
Pag. - 10
zione riguardo a come utilizzare questi
strumenti nel miglior modo possibile.
Cambiamento. Nessuno, salvo il passaggio da una “punta guida modificata” a
una “punta sicura stondata”.
Esperienza clinica. L’F2, secondo il progetto originario, è spesso l’ultimo rifinitore richiesto. La presenza di frustoli
dentinali nelle scanalature dimostra
che il canale è pronto per essere riempito con un cono di guttaperca ProTaper F2 o un otturatore ProTaper F2.
F3 (blu)
Pensiero. L’F3 (rifinitore n° 3) è stato
uno di quegli strumenti che non suscitano reazioni intermedie: o si amano o si odiano. Nel passato, ha indotto
alcuni dentisti a utilizzare tecniche
“ibride”. L’ibridazione degli strumenti
ha sempre rappresentato un dilemma.
Tale mescolanza faceva spesso perdere il ritmo al dentista inducendolo a
fermarsi per chiedersi: “Cosa viene ora
e come posso usare questi differenti
strumenti in modo differente?” L’ibridazione rendeva necessario anche un
aumento del numero degli strumenti.
I dentisti hanno scoperto che, per risultare efficace, l’F3, per come era stato
concepito e progettato, doveva essere
maneggiato con grande cura. Se il ProTaper F3 viene “lasciato scivolare” in
maniera analoga all’F1 e all’F2 potrebbe, in mani poco esperte, scivolare più
del necessario. Al gruppo di Ballaigues
era chiara la necessità di “rallentare
impercettibilmente l’F3” al fine di poterlo usare allo stesso modo degli altri
due rifinitori. Ma, in realtà, il lavoro
dell’F3 era già stato svolto: l’F1 e l’F2
avevano letteralmente aperto la strada. All’F3 restava solo da comportarsi
come un vero rifinitore e, ancora una
volta, “collegare i punti”. La vera questione si riduceva al fatto che l’F3 era
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Endodontico
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6
davvero “troppo qualificato”.
Cambiamento. Modificando le lame a
sezione trasversale e introducendo altre leggere modifiche, gli ingegneri
riuscirono a far sì che l’F3 trasmettesse la sensazione del tutto nuova di
maggiore sicurezza e flessibilità (Fig.
6). Come in tutti i nuovi strumenti rotanti e manuali ProTaper Universal, la
“punta guida modificata” è stata sostituita dalla “punta sicura stondata”.
Esperienza clinica. Un dentista aveva
inventato per l’F3 il nomignolo “Mr.
Stiffy” (da stiff = rigido). Questo stesso dentista lo chiama ora “Mr. Flexey.”
(da flexy = flessibile). Il beneficio più
significativo sul piano clinico e il reale
valore dell’F3 sta nel fatto che adesso
fa davvero parte della “confezione famiglia da 6” ProTaper. Adesso, al pari
dell’F1 e dell’F2, risulta sicuro, controllabile, e ancora efficiente. Se il set
di rifinitori viene usato correttamente,
creare una sagomatura adeguata nella radice del dente è un’operazione di
routine (Figg. 7, 8).
Nuovi F4 e F5 (doppia striscia nera
e gialla)
Pensiero. L’F4 e L’F5 (rifinitori n° 4 e n°
7
5) originariamente non corrispondevano alla filosofia ProTaper del “meno è
più”. ProTaper non era nato come sistema di strumenti per tutte le stagioni,
ma piuttosto per una stagione specifica:
era dunque pensato per incidere in maniera predicibile, sicura, semplice ed efficiente una forma naturale in un canale
che richiedeva una sagomatura, cioè in
cui era presente della dentina restrittiva. Non faceva differenza se il canale era
lungo o curvo. Se le pareti sono lisce,
Figura 6
I cambiamenti nella sezione trasversale dell’F3 consentono un aumento
significativo della flessibilità.
Figura 7
Sagomatura e otturazione conservative, e tuttavia adeguate, di un dente
anteriore facile.
Figura 8
Gli strumenti rotanti ProTaper
Universal consentono di seguire agevolmente il percorso del canale, sagomare,
detergere ed effettuare un’otturazione
tridimensionale dell’intero sistema dei
canali radicolari in maniera efficace.
8
Pag. - 11
Tecnologia a conicità progressiva
Fondamenti e tecnica clinica per il nuovo sistema ProTaper Universal
9
10
Figura 9
F4 per denti con forami più larghi o
per un aumento intenzionale del diametro del forame apicale.
Figura 10
F5 per denti con forami già più larghi
o delle dimensioni desiderate.
Figura 11
Lo strumentario ProTaper Universal è
pensato per tutte le procedure endodontiche, dall’accesso alla detersione,
dalla sagomatura all’asciugatura, fino
all’otturazione. Si notino la guttaperca
ProTaper e gli otturatori ProTaper
abbinati.
11
Pag. - 12
seguendo le istruzioni d’uso, è sempre
possibile lasciar scivolare uno strumento ProTaper fino al raggiungimento della lunghezza di lavoro. E disponevamo già di innumerevoli prodotti
che cercavano di fornire una soluzione
per ogni possibile circostanza. La complessità e la confusione erano i principali problemi che la filosofia ProTaper
riusciva ad evitare. L’aggiunta di nuovi
chiaramente non faceva parte del “pensiero ProTaper”. Secondo alcuni colleghi, per effettuare un’efficace detersione mediante un migliore scambio di
irriganti nonché
per rendere rotondo il forame,
l’apice preparato
deve avere un diametro 40 o 50. Di
conseguenza, uno
dei risultati più
significativi raggiunti dal team di
Ballaigues è stato
la produzione di
strumenti ausiliari ProTaper atti a
soddisfare questa
esigenza. L’F4 e
l’F5 sono davvero strumenti ausiliari e,
al momento di usarli, occorre pensarli
in questi termini.
Cambiamento. L’F4 ha una punta di dimensioni ISO 040 e una conicità del
terzo apicale pari al 6%, cui segue una
conicità decrescente nel corpo, che
consente un’eccellente flessibilità. L’F5
ha una punta di dimensioni ISO 050
e una conicità del terzo apicale pari al
5%, cui segue una conicità decrescente
nel corpo che, come nell’F4, è garanzia
di maggiore flessibilità. Come l’intera famiglia ProTaper, l’F4 e l’F5 sono
dotati di una “punta stondata sicura”
(Figg. 9, 10).
Esperienza clinica. I rifinitori F4 e F5
fanno ciò che sono progettati per fare:
aumentano le dimensioni della preparazione apicale o sagomano un canale
che si presenta con una costrizione apicale di diametro superiore a 30. Sono
sorprendentemente flessibili. A questi
strumenti sono abbinati coni di guttaperca ProTaper F4 e F5 e otturatori
ProTaper F4 e F5 (Fig. 11). Il sottoscritto porta a termine con F1 approssimativamente il 20% dei canali, con
F2 più o meno il 70% dei canali e con
F3 circa il 10% dei canali. È raro che
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gli apici nella pratica clinica abbiano
diametri maggiori di 30, ma, se si presenta un caso simile, l’ibridazione può
ora essere evitata, affidandosi sempre
all’alta qualità ed efficacia della tecnologia ProTaper.
Nuove lunghezze di 31mm da S1 a F5
Pensiero. Di tanto in tanto capita un paziente con canali radicolari più lunghi
di 25 mm. In casi simili, occorre usare strumenti ProTaper più lunghi, per
garantire l’efficacia ProTaper e ridurre
al minimo l’ibridazione dell’inventario.
Il team di Baillagues ha individuato un
bisogno e lo ha soddisfatto.
Cambiamento. Nessuno, tranne il gambo più lungo, pensato per denti più
lunghi con canali più lunghi. Le stesse
“lame per la preparazione” ProTaper
sono state conservate. I coni di guttaperca ProTaper e gli otturatori ProTaper saranno presto disponibili in
queste lunghezze.
Esperienza clinica. I dentisti possono ora
ottenere “forme ProTaper” in denti più
13
lunghi con risultati altrettanto positivi
nella pratica clinica (Figg. 12, 13).
Figura 12
ProTaper Universal è prodotto nelle
lunghezze da 21, 25 e 31 mm.
Strumenti ProTaper per il ritrattamento
Pensiero. Una soluzione omnicomprensiva per la rimozione dell’otturazione
in realtà non esisteva. La maggior parte dei clinici si limitava a usare anche
gli stessi strumenti pensati per sagomare la dentina.
Cambiamento. Tre lime ProTaper sono
state progettate per i ritrattamenti,
per rimuovere efficacemente il vecchio
materiale da otturazione. Il D1 ha una
conicità apicale del 9%, seguita da conicità decrescenti ProTaper ed è pensato per rimuovere l’otturazione del terzo
coronale. È inoltre provvisto di un’efficace punta tagliente in grado di rimuovere la guttaperca o impegnare un carrier. Il D2 ha una conicità apicale pari
all’8% per rimuovere l’otturazione dal
terzo medio del canale. Il D3 ha una
conicità apicale pari al 7% per rimuovere l’otturazione apicale (Fig. 14).
Figura 13
Canino superiore sagomato, deterso
e otturato con la tecnologia ProTaper
Universal.
Figura 14
Strumenti rotanti ProTaper per il
ritrattamento.
Pag. - 13
Tecnologia a conicità progressiva
Fondamenti e tecnica clinica per il nuovo sistema ProTaper Universal
Figura 15-17
Casi clinici completati utilizzando il
sistema ProTaper Universal.
15
Esperienza clinica. La tecnologia ProTaper per il ritrattamento consente di
effettuare il ritrattamento in maniera
“sicura, semplice ed efficacie”, le tre
parole chiave della filosofia ProTaper.
Strumenti manuali ProTaper in
silicone
Pensiero. Da sempre i clinici avvertono il
bisogno di “sentirsi tutt’uno” con la dentina del delicato sistema dei canali radicolari nel momento in cui eseguono un
trattamento endodontico. Non potendo
contare sulla vista, devono sfruttare al
meglio il tatto per avere un controllo ottimale sulla sagomatura dei canali.
Cambiamento. Su tutti gli strumenti
manuali ProTaper sono installati manici in silicone.
Esperienza clinica. I clinici confermano che, grazie al manico in silicone, si
sentono “tutt’uno con lo strumento”
e che, quando eseguono movimenti
manuali, le loro dita non si affaticano.
Pag. - 14
16
In poche parole, il manico in silicone
rende gli strumenti manuali ProTaper
molto più flessibili.
Come ProTaper Universal?
La risposta a questa domanda è il pezzo
forte dell’intera discussione. È semplice
e non richiede riflessioni né alcuna pianificazione. Non c’è alcun cambiamento nella sequenza clinica: le nuove geometrie si inseriranno senza soluzione di
continuità negli inventari ProTaper esistenti. La percezione tattile non subirà
cambiamenti imprevisti eppure si avrà
l’impressione di una progressione agevole e ottenuta senza sforzo a partire dai
sagomatori e attraverso i rifinitori.
Abstract
I ProTaper Universal hanno prodotto
una soluzione esaustiva e tuttavia semplice per i dentisti in cerca di un singolo sistema versatile che sia in grado di
risolvere i principali problemi in endo-
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Endodontico
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donzia, dall’accesso all’otturazione. La
chiave dell’endodonzia di alta efficienza consiste nel produrre di più e meglio facendo il meno possibile. Possiamo paragonare tutto questo all’azione
di una leva. Le caratteristiche di totale
sicurezza e semplicità unite al massimo
dell’efficienza sono l’essenza della tecnologia ProTaper Universal. L’obiettivo fondamentale raggiunto da queste
nuovissime tecnologie endodontiche è
la possibilità per il medico di ottenere
risultati eccezionali in maniera predicibile e coerente (Figg. 15-17)
17
Traduzione dell’articolo originale
Principle-centered endodontics
Methods, Strategies, and Concepts
Dentistry Today, 25(3):86-91, 2006
Copyright©Dentistry Today Inc.
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Pag. - 15
2007
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