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FONDAZIONE CASTELLINI ONLUS
HAPPY FITNESS CON LO YOGA DELLA RISATA: ESPLORIAMO NUOVI LINGUAGGI
"Curare dovrebbe essere uno scambio di amore fra esseri umani, piuttosto che una transazione economica".
Dr. Hunter (Patch) Adams
Questo progetto pone le sue fondamenta su due pilastri: lo yoga della risata e la proiezione di film che trattano la
tematica del buonumore, per fornire maggiore consapevolezza delle opportunità che la vita ci offre. Se siamo in
grado di recepire con ottimismo ciò che ci sta intorno e degli effetti positivi che ne derivano, nel momento in cui si
riesce ad affrontare la vita in maniera più positiva.
Per questo intendiamo offrire ai familiari dei nostri Ospiti, ed agli Ospiti, un valido aiuto per superare con minore
disagio possibile la fase di ricovero e/o di permanenza presso la nostra struttura; ed agli operatori, uno strumento
capace di alleggerire lo stress dovuto alla gestione delle dinamiche relazionali con gli Ospiti e i loro famigliari.
Il progetto è rivolto sia agli Ospiti in fase di inserimento, sia a coloro che già da tempo vivono in struttura e con i quali
molto ancora si può fare per migliorare e/o rinforzare il canale comunicazionale/relazionale.
Il ricovero in istituto di un anziano è di solito una scelta fatta per necessità dalla famiglia che lo circonda. Spesso
questa scelta arriva in qualche modo “obbligata”, dopo più tentativi di trovare soluzioni alternative, come ad
esempio, l’inserimento in centro diurno, la presenza di una badante a domicilio ed altre ancora.
Al momento del ricovero e nelle prime fasi successive, entrano così in gioco molteplici fattori, come la stimolazione
che in struttura gli operatori tendono a fare quotidianamente mentre assistono gli ospiti, ad esempio: parlando con
l’anziano, anche quello che pare “non capire”, sollecitandolo a far da sé. Questo anche per l’impossibilità di seguire
contemporaneamente ogni Ospite (ad esempio durante momenti collettivi quali i pasti), al contrario del contesto
famigliare di provenienza, in cui spesso la tendenza di familiari e badanti è di fornire un surplus di aiuto (a volte anche
per rendere più veloci alcune pratiche). Un altro gruppo di fattori è costituito dall’emotività e dalla relazionalità: in
struttura l’anziano, in assenza dei familiari, talvolta si sente abbandonato, ma altre volte si sente libero di “essere
diverso” da come era a casa, mostrando lati di sé quasi sconosciuti ai propri cari, i quali tendono a negare che ciò sia
possibile.
In circostanze simili può capitare che il famigliare/caregiver possa non riuscire a cogliere le potenzialità ancora
esistenti nell’anziano e a valorizzarle, perché ciò richiederebbe da parte sua un ulteriore sforzo proprio quando le
energie non bastano più, quando impotenza e rabbia possono prendere il sopravvento e distorcere, seppur
parzialmente, la realtà.
Non è semplice gestire questi vissuti, insieme ai sensi di colpa e di inadeguatezza che inevitabilmente ne derivano.
A dispetto dell’opinione comune che l’istituzionalizzazione costituisca “l’ultima spiaggia” sia per l’anziano che per la
famiglia, in molti istituti, che per vocazione strutturale o per dedizione di alcuni operatori danno spazio alle
caratteristiche personali ed anche ai difetti dei singoli Ospiti, senza sanzionarli, si assiste al “rifiorire” di alcuni
Progetto HAPPY FITNESS: Esploriamo nuovi linguaggi
Fondazione Castellini Onlus
anziani, che mostrano di essere in grado di costruire relazioni nuove ed in definitiva di essere ancora motivati a
vivere.
Le aspettative reciproche di famiglia e istituto quando si incontrano per la prima volta.
Inizialmente la famiglia si aspetta di veder curato il proprio caro come a casa, sia nei tempi che nei modi. Un’altra
aspettativa del familiare (spesso non espressa) è di poter mantenere la maggior parte delle abitudini di vita e di
relazione che si avevano in casa: dall’abbigliamento, all’alimentazione, agli orari di visita…
Questa aspettativa tende a scontrarsi con la serie di regole che la struttura si dà per uniformare sia l’attività
assistenziale che le presenze dei familiari nei nuclei: ci sono orari ed attività (i pasti, oppure l’igiene del mattino, al
momento di alzarsi) in cui sia per motivi di riservatezza che di igiene, ma anche di sostegno alle capacità residue degli
Ospiti, le porte del nucleo debbono chiudersi momentaneamente alle presenze esterne e non professionali. Si tratta
di regole spesso vissute come un’espropriazione, da parte delle famiglie, o come una negazione del diritto di “vedere”
come il proprio caro viene trattato.
La struttura, proponendo interventi professionali di assistenza, si pone come intermediario tra il malato e la propria
famiglia.
Né la famiglia né la struttura sono capaci di rispondere a tutti i bisogni dei nostri anziani: insieme si possono costruire
percorsi di assistenza che nel tempo possono modificarsi ed insieme va riconosciuta l’impossibilità di soddisfare
completamente l’anziano, che si mantiene vivo proprio in virtù di questa ricerca continua e del rapporto, talvolta
anche contraddittorio ed ambivalente, con coloro che ama e che si prendono cura di lui.
Quasi sempre, prima di rimuovere gli ostacoli dovuti alla relazione, alla comunicazione, alla sfera sentimentale
familiare, si ha la tendenza ad improntare attività centrate su fare che indubbiamente apportano molteplici benefici,
ma che non rimuovono o affrontano la causa principale del disagio e del malessere.
Ogni anziano entra in istituto con una storia di vita che comprende la sua famiglia, sia essa presente accanto a lui
oppure distante: con essa la struttura si confronta fin dal primo incontro volto al ricovero e con essa deve diventare
capace di dialogare, se intende superare la logica del posto letto a favore di una prospettiva di cura e riabilitazione.
Attraverso la formazione dei familiari all’utilizzo di tecniche di assistenza e di regolazione delle emozioni che entrano
nel campo delle relazioni famigliari.
Queste sono le motivazioni per cui la SCA dovrebbe sostenere questo progetto.
Per favorire questo dialogo, sostenere i familiari nel difficile cammino che dovranno percorrere ed aiutarli a ritrovare
la giusta serenità d’animo con la quale approcciare e affrontare gli eventi della vita, la Fondazione Castellini Onlus ha
strutturato un progetto multidimensionale che coinvolge gli Ospiti, i loro familiari e gli operatori. Ecco perché, tra le
diverse terapie riabilitative, abbiamo scelto ESPLORARE NUOVI LINGUAGGI.
Come accennato, il progetto utilizzerà due strumenti: lo Yoga della Risata e la proiezione di film (anche biografici).
Risultati attesi: capacità di cambiamento del proprio stato mentale a fronte di un atteggiamento positivo i cui
benefici hanno varie e positive ricadute sui soggetti; imparare ad affrontare gli eventi della vita sotto un’altra
prospettiva.
ORIGINI DELLO YOGA DELLA RISATA
“porta il tuo corpo a ridere, la mente lo seguirà. Quando tu ridi tu cambi e quando tu cambi il mondo cambia con te”.
Lo Yoga della Risata (o Laughter Yoga) è una tecnica innovativa per ridere senza motivo, ideata nel 1995 dallo
studioso di gelotologia (disciplina che si occupa dello studio della risata a livello terapeutico), il Dr. Madan Kataria. Il
primo Club della Risata ebbe origine il 13 marzo 1995, in un parco pubblico di Mumbay, con solo cinque persone. Ora,
i Club sono migliaia, sparsi in oltre 70 Paesi del mondo. Dello Yoga della Risata si sono occupati i media internazionali,
tra cui BBC, CNN, Time Magazine, London Times, Rai, Sky, Corriere della Sera, Repubblica, ecc.
Lo yoga della risata attiva muscoli dei quali non si ricorda la loro l’esistenza. Oltre alla ginnastica polmonare e
facciale, facendo uso di semplici tecniche e movimenti della disciplina dello yoga si favorisce il benessere generale
della persona. Queste caratteristiche ci hanno indotto a volere introdurre sistematicamente questa disciplina tra le
attività riabilitative non farmacologiche.

L’idea innovativa consiste nel ridere senza motivo per apportare benefici importanti per la salute psico-fisica. La
risata è praticata in gruppo, alternando le risate con esercizi di respirazione consapevole e concentrazione.
Progetto HAPPY FITNESS: Esploriamo nuovi linguaggi
Fondazione Castellini Onlus

Il principio scientifico su cui si basa questa tecnica sta nel fatto che il corpo non distingue tra risata forzata e
risata spontanea, i benefici per la salute sono: abbassamento della pressione arteriosa, migliore ossigenazione del
corpo e del cervello, rafforzamento delle difese immunitarie.
Una risata di cuore smorza la tensione e allenta l’ansia (si attiva in questo modo ciò che il Dr Kataria definì come
“chimica della felicità”).
Mentre ridiamo il nostro corpo viene indotto a rilasciare le endorfine (betaendorfine), che combattono la debolezza
fisica e mentale e alleviano lo stress e le tensioni accumulate nel nostro organismo riducendo anche l’insonnia.
Inoltre, poiché lo Yoga della Risata si pratica in gruppo, attraverso il contatto visivo e la riscoperta della giocosità
infantile, la risata, in poco tempo, si trasforma e diventa autentica. La risata che si genera in questo modo è una risata
benefica: non si ride di qualcosa o di qualcuno, si ride con gli altri per il puro piacere di ridere.
I vantaggi sono molteplici: la risata in gruppo diventa catartica ed è utile per liberare le emozioni e sciogliere i blocchi
emotivi. I rapporti tra persone che ridono insieme sono estremamente facilitati: si fa amicizia facilmente e
rapidamente. Con la pratica regolare si può sviluppare un atteggiamento mentale positivo che può aiutare le persone
ad attraversare alcuni momenti difficili.
La risata porta a un alleggerimento dei pensieri e dei nostri atteggiamenti verso se stessi e gli altri. Ovviamente
bisogna praticare senza sforzo, gradualmente, con calma e serenità.
Le applicazioni dello Yoga della Risata sono molteplici, ha trovato interessanti applicazioni nello sport, nelle aziende,
nelle comunità di ogni tipo, negli ospedali, negli istituti per disabili e per anziani, nei gruppi di auto-aiuto per malati
cronici, nei penitenziari e nelle scuole.
La combinazione delle antiche tecniche di respirazione dello Yoga, il Pranayama, e delle risate stimolate ottenute
riattivando la giocosità tipica dei bambini, offre un lungo elenco di benefici neuro-biologici che la ricerca scientifica
ha confermato e di seguito riassunti:
I BENEFICI DELLO YOGA DELLA RISATA
Benefici Neuro Biologici
1. aumento dell’efficienza delle capacità respiratorie grazie al miglioramento della ventilazione polmonare
2. aumento dell’efficienza del sistema cardiocircolatorio
3. miglioramento delle funzionalità dell’endotelio
4. regolazione della pressione arteriosa
5. riduzione dei livelli di glucosio nel sangue
6. sensibile riduzione della produzione di cortisolo e regolazione dei livelli di adrenalina (generatori dello stress)
7. attivazione dell’apparato linfatico
8. incremento della produzione endogena di betaendorfine (antidolorifici naturali), serotonina (antidepressivo),
ossitocina, encefaline (rinforzano il sistema immunitario aumentando la produzione di immunoglobuline, aumento
dell’attività interferomonica e delle cellule NK antitumorali
9. stabilizzazione del ciclo della dopamina (regolatrice dei processi dell’apprendimento, della ricompensa, della
motivazione e del benessere)
Benefici Psicologico-Relazionali
Lo Yoga della Risata, è nato come pratica di benessere psico-fisico da praticare in gruppo ed è in questa condizione
che, grazie al contributo dei neuroni specchio si ottiene il massimo dei benefici.
Praticando lo Yoga della Risata in un gruppo, i benefici neuro-biologici creano un effetto sinergico con i benefici
psicologico-relazionali che ne derivano, aumentando ulteriormente lo stato di benessere prodotto. Lo Yoga della
Risata:
1. riduce in modo drastico lo stress qualunque ne sia la causa
2. favorisce un aumento dell’autostima e della sicurezza in sé
3. aumenta le capacità di attenzione e concentrazione
4. migliora le capacità di ascolto e di assertività
5. potenzia le doti di leadership
6. motiva alla responsabilità
Progetto HAPPY FITNESS: Esploriamo nuovi linguaggi
Fondazione Castellini Onlus
7. promuove lo spirito di condivisione e di cooperazione
8. aiuta il superamento di idee e pregiudizi limitanti
9. stimola le capacità creative e di problem solving
Tutti gli operatori sanitari dovrebbero conoscere e applicare questa disciplina perché essa non solo dà benefici a
livello personale, come ad esempio la riduzione dello stress e il miglioramento delle capacità relazionali, ma ancor più
da benefici a livello relazionale, durante la pratica con gli Ospiti e i loro familiari.
Risorse umane coinvolte nel progetto:
1 Insegnante abilitato a divulgare lo yoga della risata;
1 Counsellor per la gestione della parte inerente la filmografia
1 Organizzatrice per gli aspetti pratici e di comunicazione generale
2 Aiutanti per la preparazione spazi e accoglienza partecipanti
Il Progetto ha come obiettivi:
 formare un gruppo di operatori, famigliari e volontari che possano mantenere in modo permanente questa
attività/pratica
 far acquisire alcune tecniche e strategie per gestire stati d’ansia e stress
 in ambito sanitario c’è sempre il rischio di Burn Out per chi assiste i gli anziani, motivo per cui diventa
fondamentale l’apprendere delle tecniche per meglio affrontare situazioni stressanti.
 favorire la conoscenza e la relazione tra operatori, Ospiti, famigliari e volontari.
 rafforzare la fiducia verso gli operatori
 migliorare il clima lavorativo
 rafforzare negli operatori il senso di appartenenza
 ridurre il senso di solitudine e/o di abbandono che a volte gli Ospiti vivono
 stimolare il corpo con semplici e delicati movimenti per favorire il benessere fisico
La Fondazione Castellini ha richiesto l’autorizzazione a fondare un Club della Risata (Club della Risata Fondazione
Castellini di Melegnano), formalizzando la sua nascita con l’iscrizione ufficiale alla lista internazionale dei club.
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA: LA RIABILITAZIONE DIVERTENTE
“QUARTET”
Opera prima come regista dell’attore pluripremiato Dustin Hoffman, è un affresco pieno di grazia, divertente ed
elegante della vecchiaia e dei suoi acciacchi. Gli ospiti di una casa di riposo per artisti vivono fra entusiasmi, vecchi
rancori e un toccante attaccamento alla vita, la preparazione di un concerto in onore del compleanno di Verdi.
“FLAWLESS – SENZA DIFETTI”
Il film vede in scena due grandi attori: Robert De Niro, nei panni di Walt, poliziotto in pensione, che ha subito un
ictus, ma che per sua fortuna incontra un particolare maestro di canto, il trans Rusty, interpretato Philip Seymour
Hoffmann.
“QUASI AMICI – INTOUCHABLES”
Un disabile ricco, che non tollera il pietismo - si legge in una nota che racconta la trama del film - assume come
badante un emarginato della periferia parigina abituato a fare i conti con la strada e la galera, e non conosce la pietà.
Il rapporto tra i due protagonisti, ben interpretati da Omar Sy e Francois Cluzet, dimostra un approccio assolutamente
anticonvenzionale, per trattare un tema complesso e delicato come quello della disabilità con intelligenza e
schiettezza.
“LE BALENE D’AGOSTO”
Film del 1987, presentato fuori concorso al festival di Cannes, vede la presenza sullo schermo di tre mostri sacri di
Hollywood, Bette Davis, Lilian Gish e Sir Vincent Price, che portano in scena la storia di due sorelle ormai molto avanti
con gli anni, di cui una prepotente ed egoista, l’altra di buon senso ed ottimista, e dei pochi amici rimasti. Sarà la
sorella più buona e più saggia ad averla vinta, facendo riscoprire all’altra la speranza.
Progetto HAPPY FITNESS: Esploriamo nuovi linguaggi
Fondazione Castellini Onlus
"PATCH ADAMS"
di Tom Shadyac con Robin Williams nella parte del celebre dottore-clown.
Il film è tratto dall'autobiografia del medico americano che, ancor prima di laurearsi a pieni voti, ha inventato la clown
terapia o terapia del sorriso portando nelle corsie degli ospedali un approccio più umano e meno professionale,
lontano da quel distacco scientifico che veniva raccomandato in passato.
Interverranno e collaboreranno all’iniziativa i “dottori”-clown dell' associazione “Le Note del sorriso” che,
mensilmente, faranno visita ai nostri Ospiti a sostegno e potenziamento degli obiettivi del progetto.
COME E’ STRUTTURATA L’ATTIVITA’
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

per la parte relativa alla formazione, sono previsti 10 incontri di Yoga D.R. con cadenza settimanale,
successivamente, quando saranno estesi agli Ospiti, avranno cadenza quindicinale e si svolgeranno al sabato
mattina.
Per gli incontri relativi alla filmografia, gli incontri saranno mensili della durata di ore 3. Circa due di
proiezione e il restante tempo di elaborazione dei vissuti.
Per incentivare l’adozione di queste nuove discipline, agli operatori verranno retribuite il 5% delle ore
impiegate per la formazione.





gli incontri saranno aperti inizialmente ad, operatori, familiari e volontari, di seguito, quando il gruppo sarà
formato, parteciperanno anche gli Ospiti.
gli incontri saranno condotti da un insegnante certificata e da due assistenti
gli incontri relativi alla rassegna filmografia saranno condotti da un Counsellor esperto in PNL che terrà il
dibattito e fornirà gli imput necessari all’elaborazione dei contenuti del film e da un assistente.
per lo Yoga della risata, sono previsti 10 incontri di formazione rivolti agli operatori, famigliari e volontari.
ogni nucleo/piano coinvolgerà: 1 ASA, 1 OSS e, complessivamente, 6 infermieri. In tal modo, il metodo sarà
divulgato in tutta la struttura in modo omogeneo e simultaneo.
tabella costi
Qualifica
Organizzatore
Insegnante Yoga D.R.
Counsellor
Aiutanti
ASA
OSS
Infermieri professionali
Volontari
Famigliari
Numero
partecipanti
1
1
1
2
12
12
6
libero
libero
Numero
Incontri
yoga
10
10
10
Durata
Incontro
yoga
ore 2
ore 2
ore 2
ore 2
ore 2
Numero
incontri
filmografia
Durata
Incontro
filmografia
5
ore 3
5
5
5
libero
libero
ore 3
ore 3
ore 3
Costo
orario
Costo finale
23,56
€ 400,000
€ 500,000
€ 500,000
17,66
17,45
22,11
€ 3.708,00
€ 3.664,00
€ 2.321,00
Totale
€ 11.093,00
Link utili
 http://www.corriere.it/cronache/12_aprile_04/dobbiamo-sorridere-venticinque-minuti-rossellaburattino_7d971a06-7e2d-11e1-b61a-22df94744509.shtml
 www.yogadellarisata.it

http://www.youtube.com/watch?v=n5scfOQD_S8

http://www.nonautosufficienza.it/workshop/15916/La-creazione-del-benessere-della-triade-terapeuticaattraverso-lo-yoga-della-risata
Progetto HAPPY FITNESS: Esploriamo nuovi linguaggi
Fondazione Castellini Onlus
(LS) Progetto riabilitativo HAPPY FITNESS: Esploriamo nuovi linguaggi
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(LS) Progetto riabilitativo HAPPY FITNESS: Esploriamo nuovi linguaggi
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(LS) Progetto riabilitativo HAPPY FITNESS: Esploriamo nuovi linguaggi
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