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Durata di vita - NTN
Durata di vita Durata di vita nominale 56 왎 왎 왎 왎 왎 56 58 59 60 61 61 61 63 64 Tipi di deterioramenti Formule di base Carico dinamico di base del cuscinetto Carico dinamico equivalente P Definizione Fattore di carico assiale Y 왎 Definizione della capacità statica 왎 Carico statico equivalente 왎 Carichi o velocità variabili 왎 Calcolo di un albero montato su 2 cuscinetti a contatto angolare Equilibrio radiale dell’albero Equilibrio assiale dell’albero 왎 Durata di vita richiesta 65 65 66 67 Durata di vita nominale corretta 68 왎 Affidabilità dei cuscinetti 74 74 75 Definizione del coefficiente a1 Affidabilità per una durata di funzionamento prescelta Determinazione di a1 e dell’affidabilità per una durata di funzionamento prescelta Durata di vita ed affidabilità di un gruppo di cuscinetti 왎 Influenza della lubrificazione Potere separatore del lubrificante Teoria elastoidrodinamica (EHD) Determinazione della viscosità minima necessaria 75 76 77 77 77 78 Parametri influenti sulla durata di vita 80 왎 Influenza della temperatura Temperature di funzionamento normali 왎 Influenza del gioco di funzionamento Cuscinetti a contatto radiale sotto carico radiale Cuscinetti a contatto obliquo sotto carico radiale ed assiale 왎 Influenza di un carico eccessivo 왎 Influenza dei difetti di forma e di posizione delle sedi Difetto di forma Difetto di allineamento 80 80 81 81 81 82 82 82 82 Attrito e velocità dei cuscinetti 84 왎 Attrito 왎 Velocità dei cuscinetti 84 85 85 87 Teoria della norma ISO 15312 Teoria SNR Durata di vita Durata di vita nominale Tipi di deterioramenti La misura principale delle prestazioni di un cuscinetto è la sua durata di vita, vale a dire il numero di giri che è in grado di effettuare prima del primo segno di scagliatura. Al di fuori dei deterioramenti del tipo "grippaggio", che possono essere la conseguenza di una lubrificazione insufficiente in termini di portata, i principali deterioramenti riscontrati possono essere classificati in 3 categorie: • scagliatura profonda iniziata in profondità (EPIP) • scagliatura superficiale iniziata in superficie (ESIS) • scagliatura profonda iniziata in superficie (EPIS) Corpo volvente 왎 Scagliatura profonda iniziata in profondità (EPIP) Si tratta del deterioramento "convenzionale" di un cuscinetto funzionante in condizioni normali, cioè in presenza di una pellicola di olio separatrice delle superfici in contatto (corpo volvente / pista dell’anello). Anello del cuscinetto Sollecitazione di compressione Sollecitazione di taglio Il principio di costruzione del cuscinetto comporta dei contatti tra corpi volventi e anelli che sono la sede di fortissimi carichi specifici. Le pressioni di Hertz (schema a lato) a questo livello, presentano come conseguenza: • sollecitazioni di compressione, massime in superficie, il cui valore può raggiungere i 3500 N/mm2 • sollecitazioni di taglio, massime nel sottostrato, il cui valore può raggiungere i 1000 N/mm2 Sollecitazioni Profondità Se il livello di carico è sufficiente ed in condizioni di ambiente correttamente lubrificato e pulito, (vedi pagina 77) tipo EHD, le sollecitazioni alternate alle quali sono sottoposte le piste del cuscinetto conducono, in intervalli di tempo più o meno lunghi, ad una fessurazione del materiale. Quest’ultima si innesca a partire da inclusioni situate nel sottostrato, nella zona in cui le sollecitazioni di Hertz sono massime. La fessura compare nella matrice in prossimità di un’inclusione. La fessura si propaga verso la superficie fino a provocare il distacco di una particella di acciaio, prima manifestazione dell’avaria dovuta alla scagliatura. 56 Sezione micrografica: evoluzione della scagliatura 왎 Scagliatura superficiale iniziata in superficie (ESIS) In presenza di piccole particelle (da alcuni µm fino a 50 µm) dure (superiore alla durezza degli elementi del cuscinetto, ossia 700 HV10), si osserva l’insorgere di un’usura degli elementi del cuscinetto dovuta al contatto metallo / metallo, conseguenza di una lubrificazione eterogenea in questo punto sensibile. Ciò comporta il deterioramento delle superfici attive sotto forma di scagliatura molto superficiale, di alcune decine di micron di profondità e che interessa un’ampia superficie delle piste del cuscinetto. Questo processo di deterioramento è lento. È della stessa natura di quello generato da una pellicola d’olio insufficiente a causa di una viscosità troppo ridotta. Fessure 5 µm 왎 Scagliatura profonda iniziata in superficie (EPIS) Nel momento in cui l’inquinamento è composto di particelle più grossolane (da 20 µm a 300 µm, a maggior ragione al di là di questi valori), il passaggio della particella tra il corpo volvente e l’anello genera una deformazione plastica locale della pista del cuscinetto. L’effetto di questo inquinamento è diverso a seconda della sua durezza. Deterioramento con particelle duttili Nel caso in cui la particella sia sufficientemente duttile, può deformarsi plasticamente, senza rompersi. Al contrario, qualora questa particella sia fragile, essa si frantuma al passaggio nel punto di contatto, deformando plasticamente gli elementi del cuscinetto. Questi nuovi frammenti si comportano quindi seguendo il 2° meccanismo ESIS descritto in precedenza. Si assiste successivamente, ad un duplice fenomeno di deterioramento causato dalla deformazione plastica locale dovuta alla ricalcatura e quella causata dall’usura abrasiva generata dai frammenti di particella. 57 Deterioramento con particelle fragili Durata di vita Durata di vita nominale Nel caso di una ricalcatura, la scagliatura non ha direttamente inizio sul perimetro di quest’ultima. Si osserva una zona protetta nel volume deformato plasticamente e la fessura nasce al di là di questa zona e conduce ad una scagliatura profonda iniziata in superficie (EPIS). (seguito) Sollecitazione di trazione ricalcatura innesco propagazione zona plastica zona non plastica Tenuto conto della diversità delle particelle costitutive dell’inquinamento riscontrato in un olio di organo meccanico, nonché della sua evoluzione granulometrica allo stato iniziale e dopo il rodaggio, considerando altresì la natura del corpo volvente (rulli o sfere), il quale è più o meno interessato dal fenomeno dello scorrimento, il deterioramento riscontrato è molto spesso un misto tra tipo ESIS e tipo EPIS. Formule di base È possibile calcolare la durata di vita di un cuscinetto, più o meno precisamente, secondo le condizioni di funzionamento definite. Il metodo più semplice, raccomandato dalla norma ISO 281, consente di calcolare la durata di vita raggiunta da almeno il 90% dei cuscinetti che operano sotto carico dinamico. Il metodo di calcolo semplificato riportato di seguito, si basa sulla fatica del materiale come causa di avaria (Scagliatura tipo EPIP). 왎 Per determinare la durata di vita semplificata secondo la norma ISO 281, si calcola: P = X . Fr + Y . Fa ◗ Il carico radiale dinamico equivalente P L10 = (C / P)n 106 in giri ◗ La durata di vita nominale L10 L10 = (C / P)n 106 /60N in ore oppure n: 3 per i cuscinetti o i reggispinta a sfere n: 10/3 per i cuscinetti o i reggispinta a rulli Si osserva che: se P = C, L10 = 1 milione di giri Questo valore rappresenta quindi il carico sotto il quale i cuscinetti hanno una durata di vita nominale di un milione di giri ed è definito anche come capacità di carico dinamico. 58 Carico dinamico di base del cuscinetto 왎 Il carico dinamico di base del cuscinetto, definito nel capitolo corrispondente ad ogni famiglia, si calcola conformemente alla norma ISO 281, secondo le formule di seguito riportate: Cuscinetti a sfere (per un diametro di sfere < 25,4 mm) 2/ 3 C = fc(i . cosα)0,7 Z 7/ 9 C = fc(i . l . cosα) Cuscinetti a rulli Reggispinta a sfere (per diametro di sfera < 25,4 et α = 90°) 2/ 3 C = fc . Z 3/ 4 Z . Dw1,8 29/ 27 . Dw . Dw1,8 왎 Osservazione ◗ Si osserverà che l’esponente che riguarda il diametro Dw del corpo volvente è superiore a quello che concerne il loro numero Z. Non è quindi possibile confrontare la capacità di due cuscinetti dello stesso simbolo ma di definizione interna differente, tenendo conto soltanto del numero di corpi volventi. È necessario tener conto degli altri parametri che rientrano nella formula di calcolo. ◗ Capacità di carico dei cuscinetti doppi Per quanto riguarda i cuscinetti a due corone di corpi volventi (i = 2) oppure i gruppi costituiti da due cuscinetti identici, la capacità (Ce) del gruppo corrisponde a quella (C) di una corona moltiplicata per: per i gruppi a sfere 20,7 = 1,625 per i gruppi a rulli 27/9 = 1,715 Si osserva di conseguenza, che il fatto di raddoppiare un cuscinetto, migliora la capacità di carico dinamico del supporto del 62,5% o del 71,5%, secondo il tipo utilizzato. La capacità di carico e quindi, la durata di vita non sono raddoppiate. 59 Durata di vita Durata di vita nominale (seguito) Carico dinamico equivalente P P = X . Fr + Y . Fa Tipo Cuscinetti a sfere a contatto radiale a 1 o 2 corone Cuscinetti a sfere a contatto radiale a 1 corona con gioco residuo superiore al gioco normale Sezione X e Y = fattori di carico definiti nella tabella riportata di seguito Fa e Fr = sforzi assiali e radiali applicati al cuscinetto Serie 60-62-63-64 160-618-619 622-623 42-43 60-62-63-64 160-618-619 622-623 Angolo Fa /C0 di contatto 0,014 0,028 0,056 0,084 0,110 0,170 0,280 0,420 0,560 0,014 0,029 0,057 0,086 0,110 0,170 0,280 0,430 0,570 e Fa / Fr ≤ e Fa / Fr > e X X Y Y 0,19 0,22 0,26 0,28 0,30 0,34 0,38 0,42 0,44 1 0 0,56 0,29 0,32 0,36 0,38 0,40 0,44 0,49 0,52 0,54 1 0 0,46 40° 30° 35° 1,14 0.80 0,95 1 1 1 0 0 0 0,35 0,39 0,37 0,57 0,76 0,66 35° 25° 0,95 0,68 1 1 0,66 0,92 0,60 0,67 1,07 1,41 32° 0,86 2,30 1,99 1,71 1,55 1,45 1,31 1,15 1,04 1,00 1,88 1,71 1,52 1,41 1,34 1,23 1,10 1,01 1,00 Cuscinetti a sfere a contatto obliquo a 1 corona 72-73 Cuscinetti a sfere a contatto obliquo a 2 corone 32-33 32..A-33..A 52-53 32..B-33..B 1 0,73 0,62 1,17 Cuscinetti orientabili a sfere 12-13 22-23 112-113 vedi Elenco dei Cuscinetti 1 vedi Elenco dei Cuscinetti 0,65 vedi Elenco dei Cuscinetti Cuscinetti a rulli conici 302-303-313 320-322-322..B 323-323..B 330-331-332 vedi Elenco dei Cuscinetti 1 0 0,40 vedi Elenco dei Cuscinetti Cuscinetti orientabili a rulli 213-222-223 230-231-232 240-241 vedi Elenco dei Cuscinetti 1 vedi Elenco dei Cuscinetti 0,67 vedi Elenco dei Cuscinetti Cuscinetti a rulli cilindrici N..2-N..3-N..4 N..10 N..22-N..23 – 1 – 1,00 – Reggispinta a sfere a semplice o a doppio effetto 511-512-513 514 – – – – 1,00 1,82 – – 1,20 1,00 Reggispinta orientabile a rulli QJ2-QJ3 293-294 60 Definizione Fattore di carico assiale Y Il fattore di carico assiale Y, che dipende dall’angolo di contatto del cuscinetto, è calcolato in modo diverso, secondo il tipo di cuscinetto: 왎 Cuscinetti a sfere a contatto radiale L’angolo di contatto è nullo considerando soltanto un carico radiale. Sotto l’azione di un carico assiale, le deformazioni locali di contatto tra sfere e piste di scorrimento generano uno spostamento assiale relativo dei due anelli. α) aumenta quindi in funL’angolo di contatto (α zione dello sforzo assiale applicato. Il rapporto Fa/C0 è utilizzato per determinare il valore di Y e tenere conto della modifica dell’angolo di contatto dovuta allo sforzo assiale. α carico assiale carico assiale 왎 Cuscinetti a contatto angolare L’angolo di contatto è predefinito per costruzione e varia leggermente in funzione dei carichi combinati. Il fattore di carico assiale Y per un determinato angolo di contatto è quindi considerato in prima approssimazione, come costante. I cuscinetti a sfere a contatto obliquo, con un angolo di contatto identico per tutti i cuscinetti, sono calcolati con lo stesso fattore di carico Y. Per i cuscinetti a rulli conici, Y varia secondo la serie e la dimensione. spostamento assiale α Definizione della capacità statica 왎 Le dimensioni del cuscinetto devono essere scelte a partire dal carico statico nel momento in cui: • il cuscinetto è in posizione di arresto oppure effettua movimenti d’oscillazione ridotti e sopporta carichi continui o intermittenti; • il cuscinetto è sottoposto ad urti nel corso di una rotazione normale. 61 Durata di vita Durata di vita nominale (seguito) Un carico statico applicato ad un cuscinetto può, a causa delle sollecitazioni a livello dei contatti dei corpi volventi con le piste, generare deformazioni permanenti localizzate, nocive al corretto funzionamento del cuscinetto quando esso è in rotazione. corpo volvente deformazione Si definisce quindi un carico radiale massimo ammissibile, in modo tale che la sollecitazione che ne consegue nel cuscinetto immobile, possa essere tollerata nella maggior parte delle applicazioni, senza che la sua durata di vita e la sua rotazione ne siano alterate. pista 0 Il valore C0 di questo carico massimo ammissibile è denominato capacità statica di base del cuscinetto (oppure carico statico). Diagramma di pressione statica 왎 Capacità statica di base di un cuscinetto C0 Tale capacità è stata definita dalla Norma ISO 76 come il carico radiale (assiale per i reggispinta) che crea, a livello del contatto (corpo volvente e pista) più caricato, una pressione di Hertz pari a: • 4200 MPa per i cuscinetti ed i reggispinta a sfere (qualunque tipo, salvo cuscinetti orientabili a sfere) • 4600 MPa per i cuscinetti orientabili a sfere • 4000 MPa per i cuscinetti ed i reggispinta a rulli (qualunque tipo) 1 MPa = 1 MegaPascal = 1 N/mm2 왎 Carico statico equivalente P0 Nel caso in cui il cuscinetto sia sottoposto a carichi statici combinati, in modo tale che Fr ne sia la componente radiale e Fa la componente assiale, si calcola un carico statico equivalente, allo scopo di confrontarlo con la capacità statica del cuscinetto. La capacità di carico statica del cuscinetto è da considerare più come un ordine di grandezza che come un limite preciso da non oltrepassare. Il fattore di sicurezza fs = C0 / P0 C0 è la capacità statica di base definita nelle tabelle delle caratteristiche dei cuscinetti. Valori di principio minimi per il coefficiente di sicurezza fs: • da 1,5 a 3 per requisiti severi • da 1,0 a 1,5 per condizioni normali • da 0,5 a 1 per un funzionamento senza particolari requisiti di silenziosità o di precisione. Nel caso in cui si desideri ottenere un cuscinetto volvente conforme a requisiti di silenziosità di funzionamento rigorosi, è necessario che il coefficiente di sicurezza fs sia importante. 62 Carico statico equivalente Il carico statico equivalente è il più grande dei due valori P0 = Fr P0 = X0 . Fr + Y0 . Fa Fr e Fa sono gli sforzi statici applicati. 왎 I coefficienti X0 e Y0 sono definiti nella tabella di seguito: Tipo Sezione Serie Angolo di contatto 60-62-63-64 160-618-619-622 623 42-43 Cuscinetti a sfere a contatto radiale a 1 o 2 corone Cuscinetti a sfere a contatto obliquo a 1 corona X0 Y0 0,6 0,5 72 - 73 40° 0,5 0,26 QJ2 - QJ3 35° 0,5 0,29 Cuscinetti a sfere a contatto obliquo a 2 corone 32 - 33 32..A - 33..A 52 - 53 32B - 33B 35° 25° 1,0 1,0 0,58 0,76 32° 1,0 0,63 Cuscinetti orientabili a sfere 12 - 13 22 - 23 112 - 113 0,5 Cuscinetti a rulli conici 302 - 303 - 313 320 - 322 - 322..B 323 - 323..B - 330 331 - 332 1,0 Cuscinetti orientabili a rulli 213 - 222 - 223 230 - 231 - 232 240 - 241 1,0 Cuscinetti a rulli cilindrici N..2 - N..3 - N..4 N..10 N..22 - N..23 1,0 0 Reggispinta a sfere a semplice effetto 511 - 512 - 513 514 0 1 Reggispinta orientabile a rulli 293 - 294 2,7 se Fr / Fa < 0,55 1 63 vedi Elenco dei Cuscinetti Durata di vita Durata di vita nominale (seguito) Carichi o velocità variabili 왎 Nel momento in cui un cuscinetto opera in condizioni di carichi o velocità variabili, si procede a determinare un carico ed una velocità equivalente per calcolare la durata di vita. ◗ Carico costante e velocità di rotazione variabile Σ ti = 1 z Velocità equivalente Ne = t1 . N1 + t2 . N2 + ... +tz . Nz con i=1 ◗ Carico variabile e velocità di rotazione costante Σ ti = 1 i=1 z Carico equivalente Pe = (t1 . P1n + t2 . P2n + ... +tz . Pzn)1/n con ◗ Carico periodico e velocità di rotazione costante Carico Carico equivalente Pmax • Carico sinusoidale Pe = 0,32 Pmin + 0,68 Pmax Pmin tempo Carico • Carico lineare Pmax Pe = 1 / 3 (Pmin + 2 Pmax) Pmin tempo 64 왎 Se la velocità ed il carico sono variabili, si calcola la durata di vita per ciascuna percentuale d’utilizzo ed in un secondo tempo, la durata di vita ponderata per la totalità del ciclo. ◗ Carico e velocità di rotazione variabile Σ ti = 1 z L = (t1 / L1 + t2 / L2+ ... + tz / Lz)-1 con Durata di vita ponderata con: ti Ni Pi Li n n i=1 Percentuale d’utilizzo Velocità di rotazione per la percentuale d’utilizzo ti Carico per la percentuale d’utilizzo ti Durata di vita per la percentuale d’utilizzo ti 3 per i cuscinetti ed i reggispinta a sfere 10/3 per i cuscinetti ed i reggispinta a rulli Calcolo di un albero montato su 2 cuscinetti a contatto angolare Albero montato su 2 cuscinetti semplici non precaricati, sottoposti a sforzi assiali e radiali. Equilibrio radiale dell’albero 왎 Calcolo degli sforzi radiali Fr1 e Fr2 applicati ai punti di reazione dei carichi dei cuscinetti, mediante equilibrio radiale statico dell’albero. Montaggio a X Montaggio ad O di De De di 2 2 1 1 A RQa1 Fr1 RQa2 RQa1 Fr1 Fr2 65 A RQa2 Fr2 Durata di vita Durata di vita nominale (seguito) Equilibrio assiale dell’albero 왎 Essendo le piste di scorrimento a contatto angolare inclinate, i carichi radiali Fr1 e Fr2 producono una forza di reazione assiale detta forza assiale indotta. Se il cuscinetto 1 rappresenta il cuscinetto la cui forza assiale indotta corrisponde alla direzione della forza assiale esterna A, l’equilibrio dell’albero è: A + RQ a1 = RQ a2 Con RQa1 e RQa2: carichi assiali applicati ai cuscinetti calcolati nelle tabelle riportate di seguito: ◗ Caso di carico: A + (Fr1 / 2 Y1) > (Fr2 / 2 Y2) il cuscinetto 1 funziona con gioco Cuscinetto 1 Carico assiale applicato Cuscinetto 2 RQ a1 = Fr1 / 2 Y1 RQ a2 = A + (Fr1 / 2 Y1) Fa1 = 0 Fa2 = RQ a2 Carico assiale utilizzato nel calcolo del carico dinamico equivalente ◗ Caso di carico: A + (Fr1 / 2 Y1) < (Fr2 / 2 Y2) il cuscinetto 2 funziona con gioco Cuscinetto 1 Carico assiale applicato Cuscinetto 2 RQ a1 = (Fr2 / 2 Y2 )- A RQ a2 = Fr2 / 2 Y2 Fa1 = RQ a1 Fa2 = 0 Carico assiale utilizzato nel calcolo del carico dinamico equivalente 66 Durata di vita richiesta 왎 La durata di vita richiesta del cuscinetto è stabilita dal costruttore dell’apparecchiatura in cui viene integrato. A titolo di esempio, di seguito riportiamo alcuni ordini di grandezza delle durate di vita comunemente considerate per macchine che operano in settori meccanici diversi: Industria cartaria, Stampa Macchine utensili Riduttori Frantoi, vagli Laminatoi Lavori pubblici Automobili, automezzi pesanti Macchine agricole Elettrodomestici Attrezzature/Utensileria 500 1000 5000 Ore di funzionamento 10000 67 50000 100000 Durata di vita Durata di vita nominale corretta 왎 La durata di vita nominale di base L10 rappresenta spesso una stima soddisfacente delle prestazioni di un cuscinetto. Questa durata di vita s’intende per un’affidabilità pari al 90%, nonché a condizioni di funzionamento convenzionali. Può essere necessario, in determinate applicazioni, calcolare la durata di vita per un livello di affidabilità diverso oppure per condizioni particolari di lubrificazione e di contaminazione. Con gli acciai per cuscinetti moderni di qualità elevata, è possibile, sotto un carico ridotto ed in condizioni di funzionamento favorevoli, ottenere durate molto prolungate in confronto alla durata di vita L10. Una durata di vita più breve di L10 può comparire in condizioni di funzionamento sfavorevoli. Al di sotto di un determinato carico Cu, un cuscinetto moderno di alta qualità può raggiungere una durata di vita infinita, qualora le condizioni di lubrificazione, la pulizia ed altre condizioni di funzionamento siano favorevoli. Questo carico Cu può essere determinato in modo preciso in funzione dei tipi di cuscinetto e delle forme interne del cuscinetto, del profilo degli elementi volventi e delle piste, nonché del limite di fatica del materiale della pista. È possibile giungere ad un’approssimazione sufficiente a partire dalla capacità statica del cuscinetto. 왎 La Norma internazionale ISO 281 introduce un fattore di correzione di durata di vita, aiso che consente di calcolare una durata di vita nominale corretta secondo la formula: Lnm = a 1 aiso L10 Questo coefficiente consente di stimare l’influenza della lubrificazione e della contaminazione sulla durata di vita del cuscinetto. Tiene, altresì, conto del limite di fatica dell’acciaio del cuscinetto. Essendo il metodo di valutazione di aiso definito da ISO 281 alquanto difficile da applicare da parte di un utilizzatore non specializzato, SNR ha cercato il miglior modo di fornire ai suoi clienti un metodo semplice di determinazione di aiso, ipotizzando che il carico di fatica Cu dipenda direttamente dalla capacità statica del cuscinetto e che il fattore di contaminazione sia costante, indipendentemente dalle condizioni di lubrificazione e dal diametro medio del cuscinetto. Il metodo proposto da SNR permette una valutazione rapida, in maniera grafica, del coefficiente aiso. I nostri tecnici sono a Vostra disposizione se necessario, per determinare in modo più preciso questo coefficiente. I 4 diagrammi riportati nelle pagine seguenti consentono di determinare aiso per i cuscinetti a sfere, i cuscinetti a rulli, i reggispinta a sfere ed i reggispinta a rulli, secondo il metodo riportato di seguito: 68 왎 Metodo di determinazione di aiso (Norme ISO 281) 1. Definire la viscosità del lubrificante alla temperatura di funzionamento dal diagramma riportato a pag. 78. Considerare la viscosità dell’olio di base per i cuscinetti ingrassati. 2. Definire il livello di contaminazione: ◗ Pulizia elevata Olio filtrato attraverso un filtro molto fine; condizioni abituali dei cuscinetti lubrificati a vita e stagni. ◗ Pulizia normale Olio filtrato attraverso un filtro fine; condizioni abituali dei cuscinetti lubrificati a vita e con deflettore. ◗ Leggera contaminazione Leggera contaminazione nel lubrificante. ◗ Contaminazione tipica Olio con filtrazione grossolana; particelle di usura o particelle provenienti dall’ambiente circostante. Condizioni abituali dei cuscinetti lubrificati senza guarnizioni di tenuta integrate. ◗ Per una seria contaminazione, considerare che aiso sarà inferiore a 0.1. 3. Dai carichi applicati sul cuscinetto, calcolare il carico equivalente P ed il rapporto capacità statica / carico equivalente: C0 / P. 4. Sul grafico corrispondente al tipo di cuscinetto o di reggispinta da calcolare, definire il punto A, in funzione del livello di contaminazione e del valore C0/P. 5. Definire il punto B dal diametro medio del cuscinetto: dm = (alesaggio + diametro esterno) / 2 6. Definire il punto C in funzione della velocità di rotazione del cuscinetto. 7. Definire il punto D in funzione della viscosità del lubrificante alla temperatura di funzionamento. 8. Il punto E d’intersezione tra le rette provenienti dai punti B e D definisce la zona di valore di aiso. 69 Durata di vita Durata di vita nominale corretta (seguito) 왎 Cuscinetti a sfere: stima del coefficiente aiso 20 5 aISO 50 500 200 100 1000 Viscosità cinematica reale (cSt) 10 10 5 Condizioni di funzionamento favorevoli 2 4 5 Condizioni di funzionamento incerte 3 Condizioni di funzionamento sfavorevoli 1 2 0,5 0,3 1 0,2 5 4 0,5 0,1 10 3 Velocità di rotazione (giri/mn) 10 5 50 00 20 50 0 2 Dm (mm) 000 3 2 5 10 20 1 00 50 200 1 00 0 500 2000 Elevata pulizia Pulizia normale Leggera contaminazione Contaminazione tipica n 2 00 0 2 1000 (Co/P) m 10 0 00 500 50 3 00 00 0 1 50 0 200 1 Grado di contaminazione n, gir i/ 20 100 1 1 2 3 Esempio di determinazione di aiso per un cuscinetto a sfere: 5 7 • Punto 1: funzionante con una contaminazione tipica 10 10 • Punto 1: sotto un livello di carico C0/P = 35 20 30 1 • Punto 2: con un diametro medio Dm da 500 mm 50 70 100 100 • Punto 3: una velocità di rotazione di 200 giri/min • Punto 4: e con un lubrificante di viscosità pari a 5 cSt 300 500 500 0,01 0,1 1 • Punto 5: il coefficiente aiso è: 0,2 5 70 왎 Cuscinetti a rulli: stima del coefficiente aiso aiso 20 5 aISO 50 200 100 500 1000 10 10 Viscosità cinematica reale (cSt) 5 Condizioni di funzionamento favorevoli 2 4 5 Condizioni di funzionamento incerte 1 3 0,5 Condizioni di funzionamento sfavorevoli 5 4 0,3 2 0,2 1 0,5 0,1 10 3 Velocità di rotazione (giri/mn) 10 5 2 Dm (mm) 00 20 3 50 0 2 n, gir i/ 20 0 00 50 m n 5 00 0 200 0 3 00 0 500 2 00 0 10 0 00 100 1 Grado di contaminazione (Co/P) Elevata pulizia Pulizia normale Leggera contaminazione Contaminazione tipica 2 5 20 10 1 00 50 200 2000 500 1 00 0 1 50 1000 1 1 2 Esempio di determinazione di aiso per un cuscinetto a rulli: 3 5 • Punto 1: funzionante con una contaminazione tipica 7 10 10 20 • Punto 1: sotto un livello di carico C0/P = 22 1 30 • Punto 2: con un diametro medio Dm di 40 mm 50 70 • Punto 3: una velocità di rotazione di 3’000 giri/min 100 100 • Punto 4: e con un lubrificante di viscosità pari a 10 cSt 300 • Punto 5: il coefficiente aiso è: 1 500 500 0,01 0,1 1 5 71 Durata di vita Durata di vita nominale corretta (seguito) 왎 Reggispinta a sfere: stima del coefficiente aiso 20 5 aISO 50 500 200 100 1000 Viscosità cinematica reale (cSt) 10 10 5 Condizioni di funzionamento favorevoli 2 4 5 Condizioni di funzionamento incerte 3 Condizioni di funzionamento sfavorevoli 1 2 0,5 0,3 1 0,2 4 5 0,5 0,1 10 3 Velocità di rotazione (giri/mn) 10 5 2 Dm (mm) 50 0 00 20 n, gir i/ 20 0 00 50 m n 10 0 00 100 500 5 3 00 000 0 1 50 0 200 3 2 5 10 20 100 50 200 1 00 0 2000 500 2 00 0 2 1000 1 1 1 Grado di contaminazione (Co/P) Elevata pulizia Pulizia normale Leggera contaminazione Contaminazione tipica 2 Esempio di determinazione aiso per un reggispinta a sfere: 3 5 • Punto 1: funzionante con una contaminazione tipica 7 10 10 • Punto 1: sotto un livello di carico C0/P = 115 20 30 • Punto 2: con un diametro medio Dm di 500 mm 50 70 • Punto 3: una velocità di rotazione di 200 giri/min 100 100 1 • Punto 4: e con un lubrificante di viscosità pari a 5 cSt 300 • Punto 5: il coefficiente aiso è: 0,2 500 500 0,01 0,1 1 5 72 왎 Reggispinta a rulli: stima del coefficiente aiso 20 5 aISO 50 100 200 500 1000 Viscosità cinematica reale (cSt) 10 10 5 Condizioni di funzionamento favorevoli 2 Condizioni di funzionamento incerte 5 1 0,5 Condizioni di funzionamento sfavorevoli 4 3 4 0,3 2 5 0,2 1 0,5 0,1 10 3 Velocità di rotazione (giri/mn) 2 Dm (mm) 00 10 5 20 3 50 0 2 n, gir i/ 20 0 00 50 m n 5 00 0 3 00 0 500 1 Grado di contaminazione (Co/P) Elevata pulizia Pulizia normale 2 5 10 20 50 200 1 00 1 50 2000 500 0 1000 1 00 0 200 2 00 0 10 0 00 100 1 1 2 Esempio di determinazione di aiso per un reggispinta a rulli: 3 5 Leggera contaminazione 7 Contaminazione tipica 10 20 • Punta 1: funzionante con una contaminazione tipica 10 • Punto 1: sotto un livello di carico C0/P = 22 1 30 • Punto 2: con un diametro medio Dm di 40 mm 50 70 • Punto 3: una velocità di rotazione di 3’000 giri/min 100 100 • Punto 4: e con un lubrificante di viscosità pari a 10 cSt 300 • Punto 5: il coefficiente aiso è: 0,5 500 500 0,01 0,1 1 5 73 Durata di vita Durata di vita nominale corretta (seguito) Affidabilità dei cuscinetti Quindi, dei cuscinetti identici fabbricati da un'unica partita di materiale, con delle caratteristiche geometriche identiche, soggetti a condizioni di funzionamento identiche (carico, velocità, lubrificazione...), si deteriorano dopo durate di funzionamento molto diverse. 100% % di cuscinetti deteriorati 왎 Come per qualunque fenomeno di fatica del materiale, la comparsa di un deterioramento del cuscinetto presenta un carattere aleatorio. 80% 60% 40% 20% 0% 2 0 4 6 8 10 12 14 16 Durata di vita in multiplo della durata di vita L10 Il riferimento di durata di vita dei cuscinetti è la durata di vita L10 che corrisponde ad un’affidabilità pari al 90% oppure, al contrario, ad una probabilità di cedimento pari al 10%. È possibile sia definire una durata di vita per un’affidabilità diversa grazie al coefficiente a1, sia calcolare l’affidabilità F per una durata di funzionamento prescelta. Definizione del coefficiente a1 왎 Il valore di affidabilità F per una durata di funzionamento L si esprime sotto forma matematica in funzione della durata di vita di riferimento L10 β F = exp ( ln 0,9 ( L / L10 ) da cui ) a1 = ( L / L10 ) = ( ln F / ln 0,9)1/β Il coefficiente correttore a1 è stato calcolato con una pendenza della retta di Weibull (vedi grafico pagina seguente) ß = 1,5 (valore medio per tutti i cuscinetti ed i reggispinta). 왎 Questi valori di affidabilità mostrano la grande dispersione caratteristica della durata di vita dei cuscinetti: • il 30% circa dei cuscinetti di una stessa partita raggiunge una durata di vita pari a 5 volte la durata di vita nominale L10 • il 10% circa una durata di vita pari a 8 volte la durata di vita nominale L10 (vedi grafico di cui sopra). Tenuto conto di questo aspetto, l’analisi delle prestazioni dei cuscinetti può essere effettuata soltanto dopo molteplici prove identiche e solo l’elaborazione statistica dei risultati consente di giungere a conclusioni valide. 74 Affidabilità per una durata di funzionamento prescelta 왎 Spesso si rivela utile calcolare l’affidabilità di un cuscinetto per periodi relativamente brevi del suo funzionamento, ad esempio, l’affidabilità di un pezzo per il suo periodo di garanzia L conoscendo la durata di vita calcolata L10. % D = Probabilità di cedimento (% accumulata dei cuscinetti deteriorati) 30 20 pendenza ß L’elaborazione dei risultati delle prove effettuate da SNR ha consentito di affinare il tracciato della curva di Weibull per brevi durate di funzionamento. 10 5 Contrariamente a quanto esprimono le 2 Curva di WEIBULL formule precedenti (prese in considerazioD=1-F ne nella Norma ISO 281 per il calcolo del coefficiente a1), esiste un determinato α L10 L10 L durata di vita valore della durata di funzionamento al di sotto del quale i cuscinetti non presentano alcun rischio di cedimento (affidabilità pari al 100%). Questo valore è molto prossimo al 5% della durata di vita L10 (schema sopra: α L10). 왎 Per tenere conto di questa realtà nei calcoli dell’affidabilità a livello delle brevi durate di funzionamento, SNR utilizza la formula precedente corretta da un fattore α = 0,05 β -β F = exp ( ln 0,9 (( L / L10)-α) (1-α) ) Ad ogni affidabilità F corrisponde una probabilità di cedimento D = 1 - F Quest’ultima si trascrive su un diagramma di Weibull (in coordinate logaritmiche composte) mediante una retta di pendenza ß. Determinazione di a1 e dell’affidabilità per una durata di vita prescelta Affidabilità pari al 100% Lnm a1 90 95 96 97 98 L10m L5m L4m L3m L2m 1 0,64 0,55 0,47 0,37 99 99,2 99,4 99,6 99,8 L1m L0,8m L0,6m L0,4m L0,2m 0,25 0,22 0,19 0,16 0,12 99,9 99,92 99,94 99,95 L0,1m L0,08m L0,06m L0,05m 0,093 0,087 0,080 0,077 75 Durata di vita Durata di vita nominale corretta (seguito) 왎 Affidabilità e probabilità di cedimento per una durata di vita prescelta L 1 0,7 0,5 0,3 0,2 0,1 0,07 0,05 0,03 0,02 0,01 0,01 0,02 0,03 0,05 0,07 0,1 0,2 0,3 0,5 0,7 1 2 3 5 7 10 % Probabilità di cedimento D 99,99 99,98 99,97 99,95 99,93 99,9 99,8 99,7 99,5 99,3 99 98 97 95 93 90 % Affidabilità F Durata di vita ed affidabilità di un gruppo di cuscinetti 왎 Secondo la teoria delle probabilità composte, l’affidabilità di un gruppo di cuscinetti è il prodotto delle affidabilità dei suoi componenti. F = F1 x F2 x .... 왎 Si deduce dalle formule precedenti, la durata di vita L10 di un gruppo in funzione della durata di vita L10 di ciascuno dei cuscinetti. Le = ( 1 / L11,5 + 1 / L21,5 + ...)-1/1,5 왎 In modo analogo, la probabilità di cedimento di un gruppo è, in prima approssimazione, la somma delle probabilità di cedimento di ciascun cuscinetto (per dei valori di probabilità di cedimento molto ridotti). D = D1 + D2 + .... Si osserva che un gruppo meccanico presenterà un’affidabilità tanto migliore a livello dei cuscinetti quanto più la loro durata di vita individuale sarà elevata. 76 Influenza della lubrificazione Il lubrificante ha la funzione principale di separare le superfici metalliche attive del cuscinetto, mantenendo una pellicola di olio tra i corpi volventi e le loro piste, allo scopo di evitare l’usura e di limitare le sollecitazioni anomale ed i riscaldamenti che possono conseguire dal contatto metallo su metallo degli elementi in rotazione. Il lubrificante ha anche due funzioni secondarie: raffreddare il cuscinetto nel caso della lubrificazione ad olio ed evitare l’ossidazione. Potere separatore del lubrificante 왎 Nella zona di contatto tra corpo volvente e pista di rotolamento, la teoria di Hertz permette di analizzare le deformazioni elastiche conseguenti alle pressioni di contatto. Malgrado queste pressioni, è possibile creare una pellicola d’olio che separa le superfici in contatto. Si caratterizza, quindi, il regime di lubrificazione del cuscinetto mediante il rapporto dello spessore h della pellicola d’olio sulla rugosità equivalente σ delle superfici in contatto. senso di rotazione carico spessore della pellicola lubrificante Diagramma di pressione σ = (σ 12 + σ 22) 1/2 σ1: rugosità media delle piste di rotolamento σ2: rugosità media dei corpi volventi Teoria elasto-idrodinamica (EHD) 왎 La teoria elasto-idrodinamica prende in considerazione tutti i parametri che rientrano nel calcolo delle deformazioni elastiche dell’acciaio e delle pressioni idrodinamiche del lubrificante, e permette una valutazione dello spessore della pellicola d’olio. Questi parametri sono: • natura del lubrificante, definita dalla viscosità dinamica dell’olio alla temperatura di funzionamento ed il suo coefficiente piezo-viscoso che caratterizza l’aumento della sua viscosità in funzione della pressione di contatto, • natura dei materiali in contatto, definita dal loro modulo di elasticità e dal loro coefficiente di Poisson, i quali caratterizzano l’entità delle deformazioni a livello dei contatti sotto carico, • il carico sul corpo volvente più sollecitato, • la velocità, • la forma delle superfici in contatto, definita dai loro raggi di curvatura principali, i quali caratterizzano il tipo di cuscinetto utilizzato. Applicata al cuscinetto, la teoria EHD permette di convergere verso ipotesi di semplificazione, le quali fanno constatare che lo spessore della pellicola d’olio dipende quasi esclusivamente dalla viscosità dell’olio e dalla velocità. 77 Durata di vita Durata di vita nominale corretta (seguito) 왎 Lubrificazione ad olio Le prove hanno dimostrato che l’efficacia della lubrificazione definita dal rapporto h/σ influiva notevolmente sulla durata di vita effettiva dei cuscinetti. Mediante applicazione della teoria EHD, è possibile verificare l’incidenza del regime di lubrificazione sulla durata di vita del cuscinetto nel diagramma della pagina successiva. 왎 Lubrificazione a grasso L’applicazione della teoria EHD alla lubrificazione a grasso è più complessa, a causa dei numerosi componenti di quest’ultimo. I risultati sperimentali presentano raramente una correlazione tra le loro prestazioni e le caratteristiche dei loro componenti. Ne consegue che qualunque raccomandazione relativa al grasso si basa su prove che mirano a valutare in maniera comparativa i prodotti proposti sul mercato. Il Centro di Ricerca e Prove SNR opera in stretta collaborazione con i Centri di Ricerca dell’Industria Petrolifera, allo scopo di selezionare e di sviluppare le tipologie di grasso con maggiori prestazioni. Determinazione della viscosità minima necessaria 왎 Diagramma Viscosità - Temperatura Gli oli utilizzati per la lubrificazione dei cuscinetti sono generalmente degli oli minerali ad indice di viscosità vicino a 90. I fornitori di questi oli indicano le caratteristiche precise dei loro prodotti, in particolare il diagramma viscosità - temperatura. In mancanza di quest’ultimo, si utilizzerà il diagramma generale riportato di seguito. Viscosità cinematica v (cSt ou mm2/s) 3000 1000 SA E SA 5 0 E SA 4 0 E 30 SA E 20 W 500 300 200 100 SA 50 40 E 10 W Viscosità ISO 30 VG 6 VG 80 46 VG 0 32 0 20 = 16 10 VG 8 6 VG 5 VG 4 VG VG 3 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 15 120 VG 15 0 68 46 32 22 130 140 T f Temperatura di funzionamento (°C) Essendo l’olio definito dalla sua viscosità nominale (in centistockes) alla temperatura nominale di 40°C, se ne deduce la viscosità alla temperatura di funzionamento. 78 왎 Diagramma di viscosità minima necessaria Il diagramma riportato di seguito permette di determinare la viscosità minima necessaria (in cSt) a partire: • dal diametro medio del cuscinetto Dm = (D+d)/2 • dalla velocità di rotazione n 1000 2 500 5 10 20 n [g iri / m in ] 200 100 50 100 200 50 500 100 20 Viscosità richiesta 200 13 500 10 100 200 1 500 2 [ mm ] 5 s 100 3 0 00 00 00 000 10 Diametro medio del cuscinetto 0 0 D+d [mm] 2 20 50 100 200 500 1000 46 ◗ Esempio: Cuscinetto 6206 alla velocità di 3’000 giri/min in un olio VG68 a 80°C. Il diagramma a lato, indica che la viscosità reale dell’olio a 80°C è pari a 16 cSt. Il diagramma sopra riportato indica che la viscosità richiesta per un 6206 di diametro medio Dm = (D + d)/2 = 46 mm a 3’000 giri/min. è di 13 cSt. 79 Durata di vita Parametri influenti sulla durata di vita Influenza della temperatura Temperature di funzionamento normali 왎 La normale temperatura di funzionamento del cuscinetto è compresa tra - 20°C e + 120°C. Una temperatura al di fuori di questi limiti di funzionamento ha un’incidenza su: • le caratteristiche dell’acciaio, • il gioco interno di funzionamento, • le proprietà del lubrificante, • la tenuta delle guarnizioni, • la tenuta delle gabbie in materiale sintetico. 왎 Condizioni per il funzionamento dei cuscinetti al di fuori dei limiti di temperatura "normali" Temperatura di funzionamento in continuo in °C Acciaio 100 Cr6 -40 -20 0 40 80 120 160 200 240 Diminuzione della resi alla fatica stenza Standard Trattamento termico speciale Gioco di funzionamento Guarnizione Gioco aumentato lle o de ni Calestazio pr Grasso Normale Speciale Standard bassa temperatura Standard (nitrile acrilico) Speciale (elastomero fluorato) Poliammide 6/6 Gabbia Metallica 80 Speciale alta temperatura Lubrificazione a secco Influenza del gioco di funzionamento Cuscinetto a contatto radiale sotto carico radiale 왎 Il carico dinamico di base di un cuscinetto è definito supponendo che il gioco radiale di funzionamento (gioco del cuscinetto dopo il montaggio) sia nullo, vale a dire che la metà dei corpi volventi è caricata. Durata di vita 왎 Nella pratica, il gioco di funzionamento non è mai nullo. • Un gioco importante (Zona a) fa sopportare il carico da un settore ridotto del cuscinetto. • Un precarico eccessivo (Zona b) fa sopportare ai corpi volventi un forte carico, che viene ad aggiungersi al carico di funzionamento. 0 Precarico radiale In entrambi i casi, la durata di vita è ridotta, ma un precarico è più penalizzante di un gioco. Gioco radiale (b) (a) Cuscinetto a contatto obliquo sotto carico radiale ed assiale 왎 La zona di carico varia secondo il livello di gioco o di precarico. Un leggero precarico assiale (Zona c) conferisce una distribuzione migliore del carico sui corpi volventi e migliora la durata di vita. Si osserverà che un gioco assiale normale (Zona a) è poco penalizzante per le durate di vita, mentre un precarico eccessivo (Zona b) le diminuirà notevolmente, creando, oltre a sollecitazioni anomale, una coppia di attrito elevata ed un incremento della temperatura. Durata di vita Questa è la ragione per cui la maggior parte dei montaggi che non necessita di precarico, possiede un determinato gioco per eliminare questi rischi e facilitare la registrazione e la lubrificazione. 0 Gioco radiale Precarico radiale L’influenza del gioco sulla durata di vita si calcola dal gioco residuo, nonché dall’intensità dei carichi applicati e dalla loro direzione. Consultare SNR. (b) 81 (c) (a) Durata di vita Parametri influenti sulla durata di vita (seguito) Influenza di un carico eccessivo Per carichi molto elevati, corrispondenti approssimativamente a valori P ≥ C / 2, il livello delle sollecitazioni dell’acciaio standard è tale che la formula non rappresenta più correttamente la durata di vita nominale con un’affidabilità pari al 90%. Questi casi di carico richiedono uno studio applicativo particolare sui nostri mezzi di calcolo. Influenza dei difetti di forma e di posizione delle sedi Difetto di forma 왎 Il cuscinetto è un elemento di precisione ed il calcolo della sua resistenza alla fatica suppone una ripartizione omogenea e continua del carico tra i corpi volventi. Fr È pertanto necessario, calcolare le sollecitazioni per elementi finiti nel momento in cui la ripartizione non è omogenea. È importante che le sedi dei cuscinetti siano lavorate con un livello di precisione compatibile. I difetti di forma delle sedi (ovalità, difetto di cilindricità...) creano sollecitazioni localizzate che diminuiscono in maniera significativa la durata di vita reale dei cuscinetti. Le tabelle della pagina 108 forniscono determinate specifiche di tolleranze degli appoggi e delle sedi dei cuscinetti. Difetto di allineamento 왎 I difetti di allineamento sui cuscinetti rigidi (non orientabili) si traducono in un angolo tra l’asse dell’anello interno e l’asse dell’anello esterno. 82 왎 Tali difetti possono provenire: ◗ da un difetto di concentricità tra le due sedi dell’albero o degli alloggiamenti ◗ da un difetto di allineamento tra l’asse dell’albero e l’asse dell’alloggiamento corrispondente di uno stesso cuscinetto ◗ da un difetto di linearità dell’albero ◗ da un difetto di perpendicolarità tra gli spallamenti e le sedi 왎 Il valore di questi difetti di allineamento e la loro influenza sulla durata di vita dei cuscinetti si determina tramite un calcolo. Il diagramma sotto riportato ne mostra i risultati. Si osserva che il calo della durata di vita è molto rapido e che bisogna mantenere i difetti di allineamento entro limiti molto ristretti. Durata di vita relativa 1 Cuscinetti ad una corona di sfere 0,5 Cuscinetti a rulli con profilo corretto Cuscinetti a rulli senza profilo corretto 0 0,05 0,10 0,15 0,20 Disallineamento (°) 83 Durata di vita Parametri influenti sulla durata di vita (seguito) 왎 Valore massimo dei difetti di allineamento ammissibili, senza penalizzazione significativa della durata di vita, per un gioco di funzionamento normale. F a /F r < e Fa /Fr > e Cuscinetto a 1 corona di sfere 0,17° 0,09° Cuscinetto rigido a 2 corone di sfere, Cuscinetto a rulli cilindrici o conici 0,06° 0,06° Per attenuare l’influenza del disallineamento, è possibile ricorrere ad un gioco aumentato (categoria 3) per i cuscinetti ad una corona di sfere. Per i cuscinetti a rulli cilindrici o conici, SNR realizza una bombatura della generatrice dei rulli che migliora la ripartizione delle sollecitazioni in caso di disallineamento. Attrito e velocità dei cuscinetti Attrito 왎 L’attrito di un cuscinetto ed il suo riscaldamento dipendono da diversi parametri: carico applicato, attrito della gabbia, definizione interna del cuscinetto, lubrificazione ... Per la maggior parte delle applicazioni al di sotto della velocità limite e con una quantità di lubrificante non eccessiva, è possibile calcolare l’attrito nei cuscinetti in maniera sufficientemente precisa con le formule seguenti: M R = µ . F . Dm / 2 MR Momento resistente (N.mm) P R = M R . n / 9550 PR Potenza assorbita (W) F Carico radiale per i cuscinetti, carico assiale per i reggispinta (N) Cuscinetti senza guarnizioni di tenuta: Dm Diametro medio del cuscinetto Coefficiente di attrito D m = (d + D) / 2 (mm) µ n Velocità di rotazione (min-1) Cuscinetto a sfere a contatto radiale 0,0015 µ Coefficiente di attrito Cuscinetto orientabile a sfere 0,0010 Cuscinetto a sfere a contatto obliquo • ad una corona di sfere • a due corone di sfere 0,0020 Reggispinta a sfere 0,0013 Cuscinetto a rulli cilindrici 0,0050 Cuscinetto a rulli conici 0,0018 Cuscinetto orientabile a rulli 0,0018 84 0,0024 Velocità dei cuscinetti Teoria della norma ISO 15312 La Norma ISO 15312 introduce nuovi concetti sulle velocità dei cuscinetti: • Velocità termica di riferimento • Velocità termica max. ammissibile • Velocità limite 왎 Velocità termica di riferimento. Definizione È la velocità di rotazione dell’anello interno, per la quale si raggiunge un equilibrio termico tra il calore prodotto dall’attrito nel cuscinetto (Nr) ed il flusso termico emesso attraverso la sede (albero ed alloggiamento) del cuscinetto (Φr). Esso funziona nelle condizioni di riferimento di seguito illustrate. Nr = Φr 왎 Condizioni di riferimento che determinano la generazione di calore per attrito Temperatura • Temperatura fissa dell’anello esterno θ r. = 70ºC • Temperatura ambiente θ Ar = 20ºC Carico • Cuscinetti radiali: carico radiale puro corrispondente al 5% del carico radiale statico di base. • Reggispinta a rulli: carico assiale corrispondente al 2% del carico assiale statico di base. Lubrificante: olio minerale senza additivi, pressione estrema che, a θ r = 70º C, ha la viscosità cinematica seguente: • Cuscinetti radiali: νr = 12 mm2 / s (ISO VG 32) • Reggispinta a rulli: νr = 24 mm2 / s (ISO VG 68) Metodo di lubrificazione: bagno d’olio con un livello d’olio fino a e compreso il centro del corpo volvente, nella posizione più bassa. Altri • Dimensioni del cuscinetto: fino a e compreso un diametro di alesaggio pari a 1’000 mm • Gioco interno: gruppo « N » • Guarnizioni: cuscinetto senza guarnizioni • Asse di rotazione del cuscinetto: orizzontale (Per i reggispinta a rulli cilindrici ed i reggispinta ad aghi, è opportuno adottare la precauzione di alimentare con olio gli elementi volventi superiori) • Anello esterno: fisso • Registrazione del precarico di un cuscinetto a contatto obliquo: nessun gioco in funzionamento 85 Durata di vita Attrito e velocità dei cuscinetti (seguito) 왎 Calore per attrito Nr di un cuscinetto che funziona alla velocità termica di riferimento nelle condizioni di riferimento: N r = [(π x n θr ) / (30 x 10 3 )] x (M 0r + M 1r ) M0r : Momento di attrito indipendente dal carico M1r : Momento di attrito dipendente dal carico N r = [(π x n θr ) / (30 x 10 3 ) ] x [ 10 -7 x f 0r x (ν r x n θr ) 2/3 x d m 3 + f 1r x P 1r x d m ] f 0r : Fattore di correzione per il momento di attrito indipendente dal carico, ma dipendente dalla velocità nelle condizioni di riferimento (valori informativi riportati nell’Allegato A della Norma) d m : Diametro medio del cuscinetto d m = 0,5 x (D + d) f 1r : Fattore di correzione per il momento di attrito dipendente dal carico P1r : Carico di riferimento 왎 Condizioni di riferimento che determinano l’emissione di calore Area della superficie di riferimento Ar: somma delle superfici di contatto tra gli anelli e l’albero e l’alloggiamento, attraverso le quali è emesso il flusso termico. Flusso termico di riferimento Φ r : flusso termico emesso dal cuscinetto in funzionamento e trasmesso per conduzione termica attraverso l’area della superficie di riferimento. Densità di riferimento del flusso termico q r : quoziente del flusso termico di riferimento per l’area della superficie di riferimento. 왎 Flusso termico attraverso l’alloggiamento Φr = qr x Ar 왎 Velocità termica max. ammissibile. Definizione Un cuscinetto in funzionamento può raggiungere una velocità termica max. ammissibile che dipende dalla velocità termica di riferimento. La Norma ISO 15312 fornisce il metodo per calcolare i valori di questa velocità. 왎 Velocità limite ISO 15312. Definizione La Norma ISO 15312 definisce la velocità limite di un cuscinetto, come la velocità alla quale gli elementi che lo compongono non resistono più a livello meccanico. 86 Teoria SNR Gran parte delle applicazioni dei cuscinetti corrisponde a condizioni di velocità distanti dai valori critici. Esse non richiedono calcoli molto precisi e spesso è ampiamente sufficiente un’indicazione del limite da non superare. Le definizioni ed i metodi di calcolo sviluppati dalla Norma ISO 15312 sono destinati a tecnici specializzati e devono essere utilizzati con l’ausilio di mezzi di calcolo efficienti, qualora le condizioni di funzionamento ne rendano assolutamente necessario l’uso. Questa è la ragione per la quale SNR ha deciso di mantenere nelle sue tabelle delle caratteristiche dei cuscinetti, il concetto “sperimentato” di velocità limite. 왎 Velocità limite SNR. Definizione Si tratta della Velocità massima, in condizioni normali di funzionamento, per la quale il riscaldamento interno del cuscinetto è considerato accettabile. La velocità massima è un indicatore chiave per l’utilizzatore del cuscinetto. Tuttavia, qualora si giunga ad un intervallo di valori prossimo a quello indicato sulle nostre tabelle, è opportuno contattare il Vostro interlocutore SNR. Qualora si desideri, SNR può effettuare il calcolo per Vostro conto conformemente alla norma ISO 15312, per fornirVi informazioni più precise. 87 Durata di vita Attrito e velocità dei cuscinetti (seguito) La tabella riportata di seguito consente di confrontare l’idoneità dei diversi tipi di cuscinetti in velocità. N.Dm a grasso Tipi di cuscinetti N.Dm ad olio Cuscinetti speciali con lubrificazione adatta 1 100 000 Cuscinetti a sfere ad alta precisione senza precarico + 55% 650 000 Cuscinetti a sfere ad alta precisione in precarico leggero + 55% 500 000 Cuscinetti ad una corona di sfere a contatto radiale + 25% 450 000 Cuscinetti orientabili a sfere + 20% Cuscinetti a rulli cilindrici + 25% 400 000 Cuscinetti ad una corona di sfere a contatto obliquo + 30% 350 000 Cuscinetti a due corone di sfere a contatto radiale + 30% Cuscinetti a due corone di sfere a contatto obliquo + 40% Cuscinetti orientabili a rulli + 35% Cuscinetti a rulli conici + 35% Cuscinetti speciali 600 000 550 000 300 000 250 000 Reggispinta orientabili a rulli (unicamente ad olio) 200 000 150 000 + 40% Reggispinta a sfere 88 Cuscinetti standard