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Ferma i tuoi passi

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Ferma i tuoi passi
4
luglio/agosto 2013
CristianiOggi
attualità
dalla prima pagina
PROGRAMMA TV
Cristiani Oggi
Ferma i tuoi passi
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Cristiani Oggi da queste
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ALTAMURA (BA), Canaledue, Altamura, Matera e dintorni, Sab. ore
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(BA), Tele Sveva, Parte della Puglia,
Sab. ore 18:00 Dom. ore 9:00. BENEVENTO, Rete 6 Tele Cervinara,
Benevento e parte di Caserta, Lun.
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TSM (Ex.telestudio TV), Emilia Romagna, Sab. ore 20:30. CAMPOBASSO, TeleMoliseDue, Campobasso e parte del Molise, Lun. ore
12:30 e sab.21:30. CARBONIA (CA),
Tulcis TV, Sulcis e Iglesiente, tutti
i giorni ore 11:30 e 19:30. CHIANCIANO Terme (SI), Tele Idea, Arezzo e Siena e parte di Perugia, Dom.
ore 11:30, Mart. ore 22:30. CIVITAVECCHIA (RM), Tele Civitavecchia,
Civitavecchia, Tarquinia, Viterbo e
S.Marinella, Lun. ore 22:30, Mart.
ore 18:00, Mer. ore 15:50. CROTONE, RTI Radio Tele Internat, Crotone e dintorni, Lun., Mar., Gio. e
Ven. ore 17:30. FAVARA (AG), Sicilia TV, Prov. Agrigento, Caltanisetta, Enna, Ragusa Giov. ore 15:00,
Dom. ore 14:30. FOGGIA, Telefoggia, Provincia di Foggia, Merc.
ore 18:00, Ven. ore 10:00, Sab. ore
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TORINO, Quartarete, Piemonte, Sab. ore 10.00. TIVOLI Tele Blu,
Lun. ore 18:20, Sab. ore 12:30 VIBO
VALENTIA, Rete Kalabria, Vibo, litorale Tirrenico, Ven. ore 21:30
“C’erano là molte donne che
guardavano da lontano; esse
avevano seguito Gesù dalla
Galilea per assisterlo” (Vangelo
di Matteo 27:55)
Quelle donne avevano
seguito Gesù, ma ora avevano
fermato i loro passi, Gli erano
state vicine per molto tempo e
ora “guardavano da lontano”.
L’indicazione “ ferma i tuoi
passi” rivolta a una persona
può essere intesa come una
scelta da fare, oppure come
un’imposizione, o anche
un’opportunità, o qualcos’altro...
Non sappiamo, anche se
forse possiamo cercare di
intuirlo, il motivo per cui
queste donne si fermarono a
guardare da lontano gli ultimi
momenti della vita terrena di
Gesù, mentre altri si trovavano
più vicini a Lui. Leggiamo che
queste donne erano state con
Gesù per assisterLo e, probabilmente, lo avevano fatto con
fedeltà nei tre anni precedenti.
“Con lui vi erano i dodici e
alcune donne che erano state
guarite da spiriti maligni e da
malattie: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti
sette demòni; Giovanna, moglie
di Cuza, l’amministratore di
Erode; Susanna e molte altre
che assistevano Gesù e i dodici
con i loro beni” (Vangelo di
Luca 8:2-3). Ora nel momento
di maggiore necessità non si
trovano più vicine a Gesù, ma
“guardavano queste cose da
lontano” probabilmente perché
costrette dalle forze dell’ordine, dal timore o dalla mancanza di forza di sopportare nei
più piccoli dettagli l’immensa
sofferenza del Signore, oppure perché pensavano che,
ormai, non ci fosse più nulla
da fare per loro, né per il loro
dolore. Eppure quello stesso
Gesù qualche anno prima
aveva esclamato: “Venite a me,
voi tutti che siete affaticati e
oppressi, e io vi darò riposo.
Prendete su di voi il mio giogo e
imparate da me, perché io sono
mansueto e umile di cuore; e
voi troverete riposo alle anime
vostre” (Vangelo di Matteo
11:28). In quel momento era
proprio quello il tempo in cui
avevano maggiore bisogno
di trovare riposo all’anima, a
quella parte di sentimenti straziati alla vista della sofferenza
atroce di una persona amata e
amabile. Ma fermarono i loro
passi lontano dalla soluzione.
Proprio alla croce Gesù, con
altruismo divino, si preoccupò di provvedere per i giorni
seguenti di Maria, Sua madre:
“Giovanni la prese in casa con
sé”. Gesù non fu e non sarà
mai così “preso” da Se stesso
da non poter pensare alla Sua
creatura! Perciò, rifletti e ferma i tuoi passi vicino a Lui!
Altre persone, in quello stesso giorno, per scelta, per necessità o per dovere fermarono
i loro passi un po’ più vicino a
Gesù rispetto a queste donne.
Il centurione e quelli con lui
Gli furono vicinissimi! “Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto
il terremoto e le cose avvenute,
furono presi da grande spavento e dissero: «Veramente, costui
era Figlio di Dio»” (Vangelo di
Matteo 27:54). Per quello che
sappiamo dalla storia questi
soldati avevano il cuore duro,
erano abituati ad assistere a
morti violente, e ingiustizie,
ad approfittare delle disgrazie
altrui per proprio tornaconto,
facendone fonte di gioco e di
guadagno. “I soldati dunque,
quando ebbero crocifisso Gesù,
presero le sue vesti e ne fecero
quattro parti, una parte per
ciascun soldato. Presero anche
la tunica, che era senza cuciture, tessuta per intero dall’alto
in basso. Dissero dunque tra di
loro: «Non stracciamola, ma
tiriamo a sorte a chi tocchi»
(Vangelo di Giovanni 19:23).
L’aver fermato i loro passi
abbastanza vicino da udire
le parole di Gesù diede loro
5
modo di ricredersi riguardo
alla Sua persona e alla Sua
opera: “Veramente quest’uomo
era giusto” (Vangelo di Luca
23:47). Il centurione cambiò la
propria opinione “fermando i
suoi passi” abbastanza vicino
al Maestro da poterLo sentire.
In un primo tempo era convinto che Gesù fosse colpevole
perché aveva ascoltato la voce
di chi Lo accusava ma ora,
fermandosi personalmente
vicino a Lui, cambiò parere,
riconoscendo in Gesù Colui
che è la Verità.
Vi sono persone che accusano Dio di essere ingiusto
nel Suo agire verso chi si
trova nella sofferenza. Questi
pensano di poter sentenziare
sulla verità, senza aver prima
ascoltato con attenzione la
voce di Chi non solo conosce la verità, ma afferma: “Io
sono la via, la verità e la vita;
nessuno viene al Padre se non
per mezzo di me” (Vangelo
di Giovanni 14:6). Prima di
accusare Dio dei tuoi o altrui
mali, prova prima ad avvicinarti a Lui, a fermare i tuoi
passi vicino a Lui, ad ascoltare
la Sua voce per mezzo della
Sua Parola, la Sacra Bibbia.
Ferma i tuoi passi e leggi
la Parola, meditala, cerca di
sentire la Sua voce mentre lo
fai. Sentirai di sicuro l’amore
luglio/agosto 2013
di Dio perché “Dio ha tanto
amato il mondo, che ha dato
il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non
perisca, ma abbia vita eterna”
(Vangelo di Giovanni 3:16).
Anche se fino ad oggi forse
hai accusato Dio, sappi che
Egli ti ama ugualmente, perché Gli sei prezioso, e Lui non
cambia idea su di te! ChiediGli di dimostrartelo oggi, avvicinati a Lui, non ti deluderà!
Gesù saprà dare le risposte a
tutte le tue domande; avvicinati per ascoltarLo. Ferma i
tuoi passi vicino a Lui!
Ci furono anche altre due
persone che dovettero fermare i loro passi vicino a Gesù
più di qualsiasi altro, sia per
luogo sia per condizione
fisica. Furono i due che erano
sottoposti a condanna con
Lui. “Quando furono giunti
al luogo detto «il Teschio», vi
crocifissero lui e i malfattori,
uno a destra e l’altro a sinistra” (Vangelo di Luca 23:33).
Queste persone, certamente,
non avrebbero mai voluto
trovarsi in quel luogo, in
quella posizione, e così vicino
a Gesù. Sapevano bene che
questa sarebbe stata l’ultima
tappa della loro vita.
Qui i loro passi sulla terra si
sarebbero veramente fermati
e, questa volta, per sempre.
Non era perciò loro volontà
trovarsi in quel luogo e in quel
momento, ma erano lì sicuramente per scelte sbagliate che
avevano fatto: erano diventati
“due malfattori”.
Pensate, questi due condannati passarono diverse ore al
fianco di Gesù. All’inizio si
comportavano entrambi come
degli avversari insultandoLo
e sfidandoLo a liberarsi: “E
nello stesso modo lo insultavano anche i ladroni crocifissi
con lui” (Vangelo di Matteo
27:44). Ma poi accadde qualcosa nel cuore di uno di loro.
Proprio quella vicinanza così
stretta con Gesù gli permise
di ascoltare le Sue parole e
osservare la dignità del figlio
di Dio mentre dava la Sua vita
per le malvagità dell’umanità.
Ascoltare le parole di amore
e di compassione di Gesù per
chi, in quel momento, non
ne aveva per Lui, produsse
in questo ladrone un sentimento di indegnità che lo
portò a confessare la sua colpa
risonoscendo la purezza di
Gesù. “Per noi è giusto, perché
riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma
questi non ha fatto nulla di
male” (Vangelo di Luca 23:41).
Quando fermiamo i nostri
passi per qualche motivo
più vicino a Gesù possiamo
approfittare della circostanza
permettendoGli di fare del bene alla nostra anima, di intervenire nella nostra personale
situazione spirituale. Allora
accade miracolosamente che,
anche se le cose esteriori
possono non cambiare attorno a noi, di sicuro un grande
cambiamento viene operato
dentro di noi.
Forse puoi anche tu trovarti
in una condizione fisica di
costrizione in cui sei privato
della libertà di movimento.
Molto probabilmente non sei
in croce, ma come accadde
a quel malfattore anche tu ti
trovi impossibilitato a gestire
le circostanze e ti stai domandando come è possibile
arrivare più vicino a Gesù.
Come fece quell’uomo,
rivolgiti a Lui con fede. ChiediGli aiuto e sarà Lui stesso
ad avvicinasi a te, a fermare i
Suoi passi proprio accanto a
Te, nella tua esistenza, nel tuo
bisogno, nel tuo cuore.
Con una breve preghiera
quell’uomo cambiò in un attimo il suo destino: “Oggi sarai
con me in paradiso” (Vangelo
di Luca 23:43). Passò così
dall’ignominia della croce
alle stanze della gloria, dalla
morte della croce alla gioia
della vita eterna.
Non è troppo tardi! Mentre
tutti corrono a destra e a sinistra senza sapere bene dove
andranno a finire, fa’ la tua
scelta, fa’ di tutto per fermare
i tuoi passi vicino a Gesù!
Se desidererai con tutto il
cuore provare questa vicinanza con il Signore, tutto,
te compreso, potrà cambiare
in maniera meravigliosa.
Semplice conseguenza della
semplice scelta di fermare i
tuoi passi vicino, forse un po’
più vicino, a Gesù. “Nel giorno
che io ti ho invocato ti sei
avvicinato; tu hai detto: «Non
temere!” (Libro di Lamentazioni 3:57).
Giuseppe Bortoli
CristianiOggi
RADIOEVANGELO:
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