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Comune di Bodio

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Comune di Bodio
Comune di Bodio
www.bodio.ch
Cancelleria
Lu10.30-12.00/16.30-18.00
Ma-Ve10.30-12.00/15.00-16.30
(nei pomeriggi dei giorni prefestivi la cancelleria chiude un’ora prima)
Biblioteca comunale
Me15.00-17.00
Ecocentro Intercomunale
Bodio-Giornico-Personico
Me13.30-18.00
Sa
09.00-16.00 (orario continuato)
Piazza compostaggio
tutti i sabati dalle 14.00 alle 16.00
RSU raccolta rifiuti solidi urbani giorni di raccolta: lunedì e venerdì
Trova il tempo
Trova il tempo di riflettere,
è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare,
è il segreto dell’eterna giovinezza.
Trova il tempo di leggere,
è la base del sapere.
Trova il tempo di essere gentile,
è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare,
è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.
Trova il tempo di essere contento,
è la musica dell’anima.
Antica ballata irlandese
Bodio e.. i suoi passatempi
Cucinare
Da sempre riunirsi attorno al cibo è momento di ritrovo, condivisione e
scambio. Ogni Paese ha sviluppato proprie usanze e tradizioni, così il
“Far da Mangiare” diventa una lingua universale.
Ogni piatto è un racconto che evoca un ricordo, una persona,
un luogo. Nel momento in cui ci si raduna attorno alla tavola
in effetti non si condivide solo il cibo, ma anche la giornata
trascorsa, si fanno progetti, si ride, si scherza, si celebra, si
brinda. Così il cucinare diventa l’anteprima di una festa.
Alcuni considerano quest’arte persino terapeutica.
Il vero significato di cucinare sta nel preparare dei cibi
con l’aiuto del calore: fuoco, elettricità o gas.
La primitiva forma di cucina fu la semplice cottura
del cibo per rendere commestibili numerosi alimenti altrimenti indigeribili. Dapprima sulla fiamma
viva, poi sulla brace ed infine si scoprì la cottura
in buche, dove le pietanze avvolte in foglie subivano una specie di cottura al vapore. I cibi
lessati in pietre concave. Più avanti attraverso
la frantumazione dei cereali iniziò la preparazione di primitive focacce cotte su pietre
riscaldate. Nel neolitico inferiore si scoprì
poi il fenomeno della fermentazione che
permise di produrre pane lievitato, birra,
vino, ecc.
Lo stile di vita odierno ci impone piatti
semplici e veloci. Si ritorna al naturale
e nel crudismo ci si limita a “presentare” ingredienti crudi nei piatti. Con
frutta e verdura per esempio si possono creare ricette sfiziose o eccezionali decorazioni per la tavola.
Solo nel tempo libero con semplici
ingredienti e tanta fantasia ci trasforCapodanno
miamo in veri e propri chef testando
nuove ricette magari trovate su una
s. Magno e Gregorio
rivista o sul retro di una confezione
di un prodotto. Spesso ci si ritrova a
s. Genoveffa
preparare “qualcosa di buono” per le
s. Mario
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persone che amiamo, dunque cucinare è anche l’arte di amare.
s. Amelia
Cotture lente e pietanze da consumare mentre le braci cedono calore
Epifania
all’ambiente non è il ritratto di una
s. Raimondo
realtà passata: è quanto promettono
le nuove termocucine, che disponens. Spartaco
do di kit idraulico per la produzione
di acqua calda diventano macchine
s. Giuliano
di riscaldamento e cottura davvero
complete da sfruttare tutto l’anno.
s. Aldo
Gennaio - Sgianèi 2016
Piatti tipici:
Ticino
Patate e luganighe, polenta e latte e
torta di pane
Svizzera
Rösti, Älplermagronen (pasta con
formaggio, panna, cipolle e purea di
mele) e Birchermüesli (fiocchi d’avena con frutta, latte e yogurt)
Italia
Spaghetti, pizza
Francia
Crèpes (frittatine ripiene), baguette,
ratatouille (verdure miste)
Spagna
Paella (specie di risotto con pesce,
carne e verdure), tapas (stuzzichini)
e churros (biscotti fritti)
Portogallo
Baccalà (merluzzo in salamoia bollito), Caldeirada (zuppa di pesce e
patate) e pastéis de Nata (sfogliatine
alla crema)
Austria
Wienerschnitzel (fettine di carne
impanate) e la Sachertorte (torta al
cioccolato)
Germania
Würstel (salsicce), Brotsuppe (zuppa
di pane con verdure, patate e tuorlo
d’uovo) e torta Foresta nera
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Saluto delle Autorità
Riprendono le scuole dopo le vacanze di Natale
s. Igino
s. Modesto
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
s. Antonio Abate
s. Prisca
s. Bassiano
ss. Fabiano e Sebastiano
s. Agnese
s. Vincenzo
s. Ildefonso
s. Francesco di Sales
conv. di s. Paolo Apostolo
ss. Timoteo e Tito
s. Angela Merici
s. Tommaso D’Aquino
s. Valerio
s. Martina
Concerto Filarmonica Bodiese
s. Giovanni Bosco
Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
“Cüèrc che va ben per tüc i padèll” (persona senza un’idea propria, che dà ragione a tutti)
C’e
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 17 Genestrerio (Sant’Antonio) – 31 Riva San Vitale (Beato Manfredo)
na volta.
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TROVA GLI
ABBINAMENTI E SCOPRIRAI:
. .un quotidiano nel sacchetto del papà..
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sso c’è. .
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Proposta del mese:
vi aspettiamo il 6 gennaio dalle ore 12.00 in Sala Multiuso per una maccheronata offerta ed il Saluto delle Autorità.
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Musica
La musica è ritenuta il mezzo più efficace per favorire la comunicazione, l’aggregazione e l’integrazione fra le persone. E`un importante
mezzo per rilassarsi, sfogarsi, conoscersi e divertirsi. E` “accompagnamento” a tutte le attività umane legate all’ emotività.
E` pensabile che la musica si sia sviluppata nelle comunità preistoriche insieme con il linguaggio. Per amplificare la voce e
mandare richiami a distanza, gli uomini primitivi si servivano di grandi conchiglie o di trombe fatte di scorza d’albero: i primi strumenti a fiato. Oppure battevano su tronchi
cavi o su pelli tese sopra un recipiente vuoto: i primi
strumenti a percussione.
Anche la natura offre suoni significativi: basti pensare al canto dell’usignolo o ai rumori improvvisi
della tempesta, con il vento che sibila tra gli alberi, la pioggia che scroscia e il tuono che squarcia
il cielo. I nostri antenati, intimoriti dal fatto di
non poter controllare questi fenomeni naturali, li consideravano voci divine e ben presto la
musica venne ad avere una parte importante nei riti magici e religiosi delle comunità
umane. Con i flauti fatti di canne più o
meno lunghe si imitava il cinguettare degli uccelli, con i tamburi ed i gong i suoni
più profondi o squillanti.
Oltre che dalle sole sette note di uno
strumento musicale il suono viene riprodotto anche dalla voce e prende il
nome di “canto”. Il “ballo” o la “danza” è invece la musica associata al
movimento ritmico.
Musica però non è solo emissione
di suoni con la voce e gli strumenti,
ma anche la loro organizzazione. Può
s. Severo
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bastare un suono soltanto per avere
della musica, ma ripetuto diventa un
Presentazione del Signore
“ritmo”. Più suoni emessi in successione danno una “melodia”. Più suoss. Biagio e Oscar
ni accordati emessi simultaneamente
s. Gilberto
creano “un’armonia”.
Febbraio - Faurèi 2016
Durante il corso dei secoli la musica
ha ispirato popoli ed artisti e si è evoluta nei generi: dalla musica religiosa
a quella folcloristica, dalla musica
classica a quella rock, dalla musica
jazz a quella pop, dalla musica leggera a quella metal o alla reggae.
I Cinesi sono una delle popolazioni
con la tradizione musicale più antica
in assoluto. Assai vari gli strumenti
utilizzati: molto diffusi erano il K’in,
un salterio suonato a pizzico con
corde di seta, strumenti a percussione come piatti, gong e tamburi,
flauti ed un organo a bocca chiamato
“sceng” costituito da una zucca cava
nella quale erano inserite varie canne
di bambù.
Gli indiani usavano il “sarangi”, costituito da quattro corde su un telaio
tozzo a forma quadrata e la “vina”,
realizzata da un bastone cavo di
bambù sorretto alle estremità da
due zucche sulle quali erano tese
sette corde che venivano sollecitate
da un plettro. Mentre gli ebrei li suddividevano in tre categorie: i corni e
le trombe, tra cui ricordiamo il sofar,
erano riservati ai sacerdoti, le arpe e
le lire erano ad appannaggio degli
addetti al tempio, mentre i fiati erano
suonati dal popolo.
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In un certo senso potremmo affermare addirittura che la musica è vita e ci
insegna a vedere con l’orecchio e ad
udire con il cuore.
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s. Agata
s. Paolo Miki
Iniziano le vacanze di carnevale
s. Riccardo
s. Girolamo Emiliani
Consegna delle chiavi a Re Zocra
s. Apollonia
Le ceneri
n.s. di Lourdes
s. Damiano
s. Beatrice
Risotto Zocra
s. Valentino
1.a di Quaresima
ss. Faustino e Giovita
Riprendono le scuole
dopo le vacanze di carnevale
s. Giuliana
s. Donato
s. Giulia
s. Mansueto
s. Nemesio
s. Eleonora
2.a di Quaresima
Cattedra di s. Pietro
s. Policarpo
s. Edilberto Re
s. Cesario di Nazianzo
s. Nestore
s. Leandro
s. Romano Abate
3.a di Quaresima
s. Giusto
“Batt càssa” (chiedere denaro) ”Menàa i tòll” (fuggire, scappare)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 7 Tremona (Sant’Agata) – 14 Codrerio (Sant’Appollonia)
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Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
Trova e cancella tutte le parole elencate, che possono essere orizzontali,
verticali o diagonali. Le lettere rimaste, prese nell’ordine, daranno una
frase di Platone.
ARMONICA CHITARRA ARPA BONGO
CORNAMUSA FAGOTTO
FLAUTO LIRA GRANCASSA OBOE
ORGANO
TAMTAM PIANOFORTE TROMBONE VIOLINO
Soluzione:
Proposta del mese: Consigliamo una visita al Museo della Radio Monte Ceneri a Bironico, Via Monte Ceneri 9A / tel. 079 620 02 06,
aperto il primo mercoledì del mese. Visite da concordare. Suscitando qualche emozione, il Museo desidera trasportare il visitatore nel mondo
magico della trasmissione senza fili. E’ proprio grazie ai mezzi di radiocomunicazione che voci, suoni ed immagini popolano la vita di ognuno di noi.
Spettacoli
Cinema, teatro, danza, canto..... anche tutto questo è arte.
Possono sembrare simili tra loro, dopotutto nascono l’uno dall’altro, ma sono molto differenti. Il teatro è il più antico di tutti,
nasce nell’antica Grecia, tributo agli Dei. Il teatro è un insieme
di differenti discipline, che si uniscono e concretizzano l’esecuzione di un evento spettacolare dal vivo. La particolare arte
del rappresentare davanti ad un pubblico una storia tramite
un testo o azioni sceniche è la recitazione. Oltre al teatro
di prosa in cui la parola è l’elemento più importante, il
teatro può avere forme diverse, come l’opera lirica, il
teatro-danza, il kabuki giapponese, la danza katakali
indiana, l’opera cinese, il teatro dei burattini, la pantomima, che differiscono per area di nascita, per il
differente utilizzo delle componenti della rappresentazione e per i fini artistici che esse definiscono.
Anche se molto statico e se vogliamo monotono, il teatro va considerato come un evento unico e irripetibile. Il contatto diretto col
pubblico, l’emozione di “sapere di essere
guardati”, l’unica possibilità che si ha nel
recitare quel determinato pezzo, testano la
vera bravura ed il sangue freddo dell’attore. Fin dagli esordi della radio nel nostro cantone il teatro ha avuto spazio
come intrattenimento. In particolare il
teatro dialettale, nato con lo scopo di
salvaguardare, ma soprattutto di dare
una continuità alla cultura popolare
e dialettale di casa nostra, è sempre
stato molto apprezzato dal pubblico
(si pensi per esempio alla “Domenica popolare”). La televisione
s. Albino
ha poi portato avanti in parallelo il
suo percorso con produzioni teatrali
s. Basileo
molto note, che hanno dato popolarità ad alcuni interpreti come Maris. Tiziano
uccia Medici e Quirino Rossi.
Marzo - Marz 2016
Il cinema nasce come luogo di
aggregazione alla fine dell’1800
con semplici immagini di vita quotidiana. Il suo grande segreto è
rappresentato dalla sequenza delle
immagini che scorrono a velocità
così elevata da non fare percepire
la separazione presente tra i singoli frammenti. E` una forma di
rappresentazione artistica molto
più coinvolgente del teatro; le varie
scenografie, i luoghi sempre diversi
tra loro, i vari spostamenti rendono
il tutto “movimentato”. La settima
arte ha partecipato alla rivoluzione
sociale e culturale del secolo scorso,
passando dal muto al sonoro, sperimentando effetti speciali e chiedendo oggi al pubblico di inforcare
gli occhiali per godere la visione di
film in 3D. Negli anni ‘50 il cinema
deve fare però i conti con un altro
fenomeno dei nostri tempi: la televisione.
Il cabaret è storicamente una forma
di spettacolo che combina teatro,
canzone, commedia e danza. Nato
sul finire del XIX secolo in Francia,
si differenzia subito dal “café-chantant”, orientato maggiormente verso l’intrattenimento. Con il cambio
delle modalità di spettacolo e con
l’avvento della TV, anche la parola
“cabaret” ha mutato il proprio significato. In spagnolo, per esempio,
connota spettacoli di danza dallo
spiccato erotismo. In Italia, invece,
il “cabaret” viene associato alla recitazione comica, per cui “cabarettista” è diventato sinonimo di attore
comico che si esibisce in locali.
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s. Casimiro
s. Adriano
4.a di Quaresima
Festa del malato
s. Fridolino
ss. Felicita e Perpetua
s. Provino
Festa della donna
s. Francesca
s. Macario
s. Costantino
s. Innocenzo
Spettacolo teatrale al Centro Giovani
s. Rodrigo
5.a di Quaresima
s. Matilda Regina
ss. Longino e Luisa
s. Eriberto Vescovo
s. Patrizio
s. Salvatore
s. Giuseppe
Festa del papà
Le Palme
Inizio primavera
s. Benedetto
s. Lea
s. Turibio
Giovedì Santo
Iniziano le vacanze di Pasqua
Venerdì Santo
Sabato Santo
Ora legale (spostare in avanti di un’ora
le lancette dell’orologio)
Domenica di Pasqua
Lunedì dell’Angelo
s. Ludolfo
s. Amedeo
s. Beniamino
”Fa vedée al só per la lùna” (chi imbroglia, ci mostra lucciole per lanterne)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 12 Agno (San Provino) – 13 Agno (San Provino) – 14 Agno (San Provino) – 19 Ligornetto (San Giuseppe) – 19 Rivera
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Trova e cancella tutte le
parole elencate, che possono
essere orizzontali, verticali o
diagonali.
Le lettere rimaste, prese
nell’ordine, daranno il nome
di un simpatico personaggio
delle commedie dialettali.
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Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
BUSSENGHI - CABARET - CANTO
CASH - CINEMA - DANZA - DIMITRI
HOMORIDENS - LEGNANESI
MARIUCCIA - PIPISTRELLI - QUIRINO
REX - TEATRO - VERUNELL - ZEROVERO
Soluzione:
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Proposta del mese: Sosteniamo le compagnie teatrali della nostra regione:
Ra Cumbricola Bregnona (Val di Blenio), La Rascana (Sobrio), Petronilla in Scena (Biasca), Teatro Tan (Biasca), La Tribù di Surix (Lodrino).
Il 12 marzo avrete l’occasione di assistere presso il Centro Giovani allo spettacolo “Il paparino” con la Compagnia “Il Grappolo” di Tenero.
Punti d’incontro
La “pausa” è intesa come interruzione momentanea di un’attività o
come temporaneo silenzio che si fa parlando, leggendo, recitando,
suonando. L’ effetto benefico sulla salute delle pause sul lavoro è
comprovato. La pausa-caffè aumenta la produttività dell’azienda,
diminuisce lo stress e permette anche di socializzare oppure di
dare sfogo alle proprie tensioni.
Il caffè racchiude un piccolo universo di gusti e profumi,
storie e luoghi, arte e sapienza, cultura del rituale, atmosfere e momenti unici. Espresso, ristretto, lungo, decaffeinato, macchiato, marocchino, cappuccino, freddo o
shakerato, ogni momento della giornata è “Quello
giusto” per gustarsi la propria versione preferita. I
benefici del caffè non si limitano al cervello o alle
malattie dell’invecchiamento per effetto della
caffeina. Questa magica bevanda può addirittura aiutare nella prevenzione di alcune malattie cardiovascolari, in caso di disturbi del
fegato, di diabete, di gotta o ipertensione. È
l’Etiopia il paese di origine delle qualità di
caffè “Arabica”. Già bevanda ufficiale del
mondo islamico e conosciuto come “vino
del Profeta”, il caffè arrivò circa 500
anni fa nello Yemen, dove se ne iniziò la
coltivazione in proprio con conseguente forte esportazione. Ancora oggi i
chicchi provenienti dal porto yemenita
di Mokha sono molto apprezzati per il
loro forte profumo di cioccolata.
L’occasione per stare insieme ce la offrono anche gli “aperitivi”, costituiti
da bevande analcoliche, succhi, vini
bianchi, rosé o anche rossi accompagnati da stuzzichini. Nel V sec. a.C. IpRifiutiprescriveva ai pazienti affetti
pocrate
da inappetenza un medicinale di sua
invenzione: fiori di dittamo, assenzio
e ruta macerati in un vino bianco e
dolce. I romani per migliorarne il sapore amaro, aggiunsero rosmarino e
salvia. Si constatò poi che la funzione
di stimolare il senso della fame è tipica delle sostanze amare. L’aperitivo a
largo consumo, inteso come abitudine
e non come cura, nacque a Torino nel
1796 dove si ebbe la geniale idea di
vendere un vino aromatizzato con
china: il vermouth. L’aperitivo si trasforma poi in fenomeno sociale ed il
classico bicchiere di vino accompagnato dalle olive “infilzate” si fa via
via cocktail.
La parola “cocktail” si pensa derivi
da cock (gallo) e tail (coda): queste
variopinte bevande ricordano infatti
i colori delle piume della coda di un
gallo. I cocktails “short”, “medium”
o “long drink” a dipendenza del bicRifiuti
chiere
usato, vengono classificati anche in base al momento del consumo:
i Pre-dinner (aperitivi), gli After-dinner
(dopo cena), i Long-drink (dissetanti) e
gli Anytime (per ogni momento).
Nato in epoca Vittoriana per soddisfare il languore tipico del pomeriggio,
ma anche per caratterizzare un’occasione mondana, nei paesi anglosassoni è ancora in uso il rito del tè delle
cinque. L’abitudine a gustare questa
saporita bevanda si è andata diffondendo dalla Cina al resto del mondo
seguendo riti ad abitudini sempre
più differenziati. Intorno all’anno 850
in Cina si usava cuocere le foglie del
tè a vapore cucinandole poi con riso,
spezie, latte ed anche cipolla. Questo
“sciroppo” si avvicina al tè con burro
ancor’oggi preparato nel Tibet ed in
alcune tribù mongole. Il tè nero, che
gli orientali chiamano tè rosso per il
suo colore, viene prodotto facendo
fermentare le foglie dopo averle essiccate o torrefatte. Le foglie del tè verde
al contrario non vengono fermentate.
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s. Ugo
ss. Magno e Gregorio
s. Riccardo
s. Isidoro
Riprendono le scuole dopo le vacanze di Pasqua
s. Vincenzo Ferreri
s. Celestino
s. Giovanni Battista De La Salle
s. Alberto Dionigi
s. Gualtiero
s. Ezechiele
s. Gemma
s. Zeno
s. Martino Papa
s. Valeriano
Degustazione tè
s. Annibale
s. Bernadette Soubirous
s. Roberto
s. Galdino
s. Emma
s. Adalgisa
s. Anselmo
s. Leonida
s. Giorgio
ss. Fedele e Gastone
s. Marco
ss. Cleto e Marcellino
s. Rinaldo
s. Pietro Chanel
s. Caterina da Siena
s. Pio
”Nàa a bagnàa ‘l bècch” (andare all’osteria a bere qualcosa)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 4 Biasca, 24 Mendrisio (Fiori e piantine), 25 Tesserete (Fiori e piantine)
Puntini d’incontro..
Proposta del mese:
Vi diamo appuntamento al 14 aprile alle ore 17.00 presso il Centro Giovani per una degustazione di tè.
Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
Giardinaggio
Il giardinaggio è un’arte dettata dall’amore per la natura, che si occupa della cura e della coltivazione delle piante: piccole, grandi, erbacee, arbustive, a fiore o commestibili. Il giardinaggio viene anche
chiamato “cultura del verde”, perché è impossibile pensare a
questa meravigliosa arte senza conoscere caratteristiche e regole di coltivazione delle piante.
Sono in molti a desiderare un piccolo orticello, ma non tutti
possiedono lo spazio necessario, per cui si sono trovate
soluzioni urbanistiche moderne e minimaliste come i
giardini sospesi o in cassetta.
Altri si avvicinano al giardinaggio di stile orientale,
dove lo spazio esterno viene concepito come luogo
di meditazione, per trovare un angolo di pace nel
caos della vita quotidiana.
Secondo la tradizione, i veri “giardini orientali”
sarebbero quelli giapponesi, ma nella pratica
si definiscono “orientali” anche quelli provenienti dalla cultura cinese. Il giardino Zen
è chiamato anche “secco” per la presenza
di pietre, sabbia e ciotoli. Le pietre sono
disposte secondo un ordine naturale,
mentre la superficie di sabbia viene rastrellata e riempita da ciotoli sparsi.
Altri famosi giardini sono lo Shakkei
e il giardino della cerimonia del tè,
dove predominano percorsi acquatici, come il laghetto o la cascata o la
famosa fontana Tsukubai, simbolo di
purificazione. Nella creazione invece
del giardino cinese Feng Shui, che
simboleggia l’incontro tra il maschile e il femminile, si accostano i vari
elementi secondo la regola del vuoto
con il pieno o dell’alto con il basso,
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ovvero alberi alti con pietre basse e
rocce alte su prati con ruscelli.
Maggio - Maisg 2016
La coltivazione di ortaggi è sicuramente la più diffusa delle tecniche di
giardinaggio. Gustare ortaggi coltivati personalmente ci dà soddisfazione
e il prendersi cura delle nostre piante
ci porta serenità e tranquillità lontani
dallo stress quotidiano.
Anche le erbe aromatiche hanno il
loro posto nell’arte del giardinaggio:
si possono coltivare sul balcone, sui
davanzali e ci permettono di avere
sottomano una miriade di aromi da
aggiungere alle nostre pietanze.
Tutte le piante ornamentali o da
frutto sono inoltre molto belle sia
in primavera quando si ricoprono di
fiorellini, sia durante la fruttificazione
quando i frutti colorati occhieggiano
dai rami. Infine sono belle anche in
autunno quando il loro fogliame si
ammanta di giallo, di rosso e di tutte
le tonalità del marrone o in inverno
con i loro rami contorti che spiccano
nel cielo.
Insomma tutte le piante hanno molte
virtù e pochi difetti. Già dagli albori dell’umanità anche i popoli più
antichi apprezzavano la bellezza e
l’utilità delle piante. Venivano tutte
coltivate senza distinzione in una
zona chiamata “giardino” spesso
chiusa da muri dove in bell’ordine si
trovavano piante da frutto e da fiore,
ortaggi ed erbe aromatiche, spesso
irrigate con canalette o ruscelli che
passavano fra di loro. Se lo spazio
era poco una sola pianta da frutto
era collocata nel luogo migliore del
giardino. Questi “giardini” erano
così belli che i Persiani li chiamavano
“pairidaeza” da cui deriva la nostra
parola Paradiso.
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s. Giuseppe Lavoratore
Festa del lavoro
s Atanasio
ss. Filippo e Giacomo
s. Floriano
Ascensione
s. Benedetta
Vacanza scuole
s. Flavio
s. Vittore
Festa della mamma
s. Giobbe
s. Antonio
s. Fabio
s. Nereo
s. Emma
s. Mattia
Pentecoste
Festa della Comunità
Lunedì di Pentecoste
s. Pasquale Baylon
s. Trinità
s. Pietro Celestino
s. Bernardino Da Siena
s. Cristoforo Magallanes
s. Rita Da Cascia
Mercatino
s. Desiderio Vescovo
s. Simeone Stilita
s. Beda il Venerabile
Corpus Domini
s. Agostino
Vacanza scuole
s. Emilio Martire
s. Massimino
s. Ferdinando
Visitazione della B.V. Maria
” Spécia spécia che l’erba la crèss” (aspetta pure invano)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 1 Piancastro (Bestiame), 2 Biasca (Fiori e Piantine), 3 Grono (Fiori e piantine), 5 Caslano (Fiori e piantine), 8 Dongio (Fiori e piantine)
9 Cevio (Fiori e piantine), 11 Roveredo GR (Fiori e piantine), 15 Olivone (Fiori e piantine), 18 Faido, 22 Aquila (Fiori e Piantine),
25 Airolo (Fiori e piantine), 29 Bignasco ( Fiori e piantine), 30 Mesocco (Fiori e piantine)
Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
Colora il tuo mandala o crealo con le foglie
Un mandala è una rappresentazione visiva dell’universo, ed è utilizzato dai
buddhisti come oggetto su cui meditare. È un disegno delle energie universali
che agiscono sia fuori che dentro di noi. Realizzare un mandala ci aiuta a ritrovare
la consapevolezza del momento presente. Si tratta di un’attività creativa davvero
molto rilassante, adatta sia agli adulti che ai bambini. Disegnare e colorare un
mandala con matite, pastelli e pennarelli è la fase più semplice per imparare.
Possiamo poi provare a realizzare un collage utilizzando i nostri materiali preferiti,
ad esempio le foglie cadute in autunno. Creare un mandala è più semplice partendo dal centro della figura da realizzare e procedendo con l’aggiunta delle foglie
per creare una forma il più possibile circolare usando come base un foglio di carta,
del cartoncino o semplicemente un prato.
Proposta del mese:
Creiamo un mini giardino aromatico dentro un contenitore appropriato.
Possibilità di iscrizione al corso per adulti del 18 maggio (19.30h/21.30h) “Piantagione e cura delle piante aromatiche”.
Collezionismo, modellismo
Si può definire collezionismo, il mettere insieme oggetti e oggettini
di varia natura e magari di infimo valore economico? Ogni persona ha la propria storia e ognuno ha una motivazione per iniziare
una collezione specifica di oggetti, che forse non avranno mai
un utilizzo pratico. Si comincia da piccoli con le figurine che si
collezionano e si scambiano con gli amichetti magari anche
di nascosto durante l’ora di lezione e si finisce, crescendo,
con il collezionare anche pezzi d’epoca pregiati o quant’altro ci piaccia creando così un qualcosa di estremamente
personale, che in qualche modo ci rappresenta. Talvolta i
collezionisti superano il limite della fantasia cimentandosi nella raccolta di fiammiferi (si parla di fillumenia),
di lamette (lamettofilia) o di giornali e riviste detta
comunemente emerofilia.
Alcuni raccolgono tipici oggetti da collezione, come
pietre, francobolli, fumetti o monete antiche. Altri
amano collezionare bambole, animali impagliati,
cucchiai, medaglie, cartoline, pezzi di antiquariato, dischi, orologi, tappi di cremini, etichette
varie, ditali, penne o ricordi delle vacanze e
spesso e volentieri oggetti bizzarri e curiosi.
Le possibilità sono infinite! Un avvocato
americano, per esempio, ha una collezione
di circa 200.000 chiodi datati delle ferrovie! La passione del collezionismo può
però anche diventare con l’andare del
tempo un valido investimento finanziario specie nel caso dei francobolli o di
oggetti molto rari ed originali.
Giugno - Sgiügn 2016
Le origini commerciali del collezionismo risalgono, più o meno, ad una
cinquantina di anni fa, nella trovata
di alcuni distributori di stampa di fare
delle buste a sorpresa con i numeri
invenduti di giornalini a fumetti e
fotoromanzi. Il secondo passo fu di
inserire in queste buste giochi per
i più piccini, sino a farne divenire
questi il vero contenuto. Seguirono
poi i gadget nelle riviste per adulti:
orologi, antiquariato, gioielli, treni
o soldatini, ossia le prime offerte di
collezione economica.
Molte riguardavano anche il modellismo: una sorta di collezionismo “perfezionato” che consiste
nel realizzare riproduzioni in scala
ridotta di oggetti vari. Le origini del
modellismo risalgono all’abitudine
di certi artigiani dei secoli scorsi di
realizzare esemplari in miniatura dei
loro prodotti per poterli mostrare ai
propri clienti. Il mondo del modellismo statico o dinamico (soggetti
telecomandati) spazia negli ambiti
civile e militare, abbraccia periodi
storici, moderni o la fantascienza e
raffigura ambienti, persone, mezzi di
trasporto di terra, cielo e mare in miniatura perfettamente riprodotti. Si
lavora in 3D, si armeggia con pezzetti
di legno, di plastica o di metallo, colla
e arnesi in miniatura, oltre che con i
pennelli. Un hobby che oltre a tanta
soddisfazione permette di sognare e
di toccare con mano ciò che mai si
potrà avere o vedere dal vivo.
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Tra i vari oggetti da collezione ne
possiamo trovare alcuni tipici rappresentanti gli usi e costumi della nostra
tradizione:
-bamboline con costumi folcloristici
-coltellini, cucchiaini, bicchierini,
penne con i vari stemmi cantonali
o nazionali
-gagliardetti vari
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s. Giustino Martire
s. Erasmo
s. Carlo
s. Quirino
s. Bonifacio
s. Norberto
Sacro cuore di Gesù
s. Armando
s. Cinzia
s. Donato
s. Barnaba
s. Guido
s. Antonio di Padova
s. Eliseo
s. Vito
B. Giustina
s. Emilia
Fine anno scolastico
s. Marina
ss. Gervasio e Romualdo
s. Silverio
Inizio estate
s. Luigi Gonzaga
s. Paolino da Nola
s. Lafranco
Natività di S. Giovanni Battista
s. Massimo
s. Giovanni e Paolo
s. Cirillo d’Alessandria
s. Irineo
ss. Pietro e Paolo
ss. Primi martiri
”Da già ch’em fai trenta, fem trentün” (già che ci siamo, completiamo l’opera)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 6 Biasca, 29 Caslano (Pesciolino)
Trova e cancella
tutte le parole elencate, che possono
essere orizzontali o
verticali.
Le lettere rimaste,
prese nell’ordine,
daranno il nome di
un parco all’aperto
dove poter ammirare oltre 120 modelli
in scala 1:25 dei più
famosi edifici della
Svizzera
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Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
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BORSE, CANDELE, CUCCHIAINI, DISCHI, ELICOTTERI, FIGURINE,
FRANCOBOLLI, FUMETTI, MACCHININE, MONETE, OROLOGI,
PENNE, STEMMI, TRENINI, VELIERO
Soluzione:
Proposta del mese: Consigliamo una visita all’ATAF (Associazione ticinese Amici della Ferrovia) in Via Mappo a Minusio, dove avrete
la possibilità, oltre che di ammirare oggetti storici ferroviari, anche di farvi un giro su trenini funzionanti a vapore. Informazioni ed orari:
www.ataf.ch oppure ATAF, casella postale 1005 - 6648 Minusio
Attività all’aperto “fai da te”
È ormai acquisita l’idea che, per vincere gli effetti negativi della vita
sedentaria a cui siamo costretti, è necessaria una regolare attività
fisica. A differenza delle macchine, che più vengono usate più si
usurano, noi esseri umani miglioriamo con l’uso o meglio, con
l’esercizio fisico.
A dimostrare che una corsa nel parco è molto meglio di
una sul tapis roulant è uno studio di ricercatori del Regno
Unito. Per i muscoli forse è la stessa cosa, ma non per il
cervello e l’umore: chi si muove all’aperto si sente più
felice ed energico di chi si allena in palestra e trae più
giovamenti nella concentrazione. Correre mette allegri, è un potente anti-depressivo, rafforza il tono
muscolare, aiuta a gestire meglio la fame, migliora l’autostima, la qualità del sonno e lo stato di
benessere generale. Tra i posti “all’aperto”, è
risultato che l’attività nel verde dà più benefici
rispetto a chi, pur stando all’aperto, corre per
strada.
Nel corso dell’evoluzione l’uomo ha camminato a piedi nudi e dormito per terra,
ricevendo così tutti i benefici della dolce
energia del suolo. Lo stile di vita moderno ha separato l’uomo da questa
“messa a terra”. Ora la ricerca sta
dimostrando che il camminare a piedi
nudi all’aperto incrementa la vitalità,
armonizza i ritmi biologici di base del
corpo, riduce l’infiammazione cronica, il dolore e favorisce un miglior
sonno.
Anche la bicicletta è una valida alternativa, basta disporre di una bici e il
gioco è fatto! Il viaggio su “due ruote” o su “due gambe” è considerato
l’ideale per poter gustare nel modo
più completo la natura ed i suoi paesaggi: imponenti montagne, cittadine
dal sapore antico in cui le persone ti
salutano anche senza conoscerti. Il
cicloturista così come il viandante,
approfondisce e valorizza la conoscenza del territorio metro per metro,
fermandosi a mangiare e dormire in
paesi spesso tagliati fuori dalle mete
turistiche di massa.
Uno degli aspetti più rilevanti dell’attività fisica all’aperto è come vestirsi.
Specie in montagna ci si potrebbe
trovare, nel giro di poco tempo, a dover fronteggiare condizioni climatiche differenti: si parte accompagnati
da un sole splendente e ci si ritrova
all’improvviso sotto un acquazzone
ed a temperature basse. La soluzione è vestirsi a strati o “a cipolla”: il
primo strato, a contatto con la pelle,
deve essere traspirante, ad esempio
in microfibra. Da evitare il cotone,
perché rimane bagnato a lungo e
continua a sottrarre calore al corpo.
Il secondo strato può essere un pile o
un capo in lana. Una giacca a vento
impermeabile e traspirante rappresenta lo strato esterno. Se accaldati
toglieremo gli strati più esterni rivestendoci poi a fine attività. Da non
dimenticare cappellino ed occhiali da
sole e, a seconda della stagione, dei
guanti ed un copricapo caldi.
Nostre infrastrutture per questo genere di attività:
- Campetto multisportivo
- Parco giochi alle Gannelle
- Campo di calcio
- Campi da tennis
- Percorso Vita
- Sentieri vari
Luglio - Lüi 2016
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Prezioso sangue di Gesù
s. Attilio
s. Tommaso Apostolo
s. Elisabetta di Portogallo
s. Antonio Maria Zaccaria
s. Maria Goretti
s. Claudio
s. Priscilla
s. Letizia
s. Rufina e Seconda
s. Benedetto da Norcia
s. Narbore e Felice
s. Enrico
s. Camillo de Lellis
s. Bonaventura
Beata Vergine Maria del Carmelo
s. Alessio
s. Federico
s. Simaco
s. Flaviano
s. Lorenzo da Brindisi
s. Maria Maddalena
s. Brigida
s. Cristina
s. Giacomo apostolo
ss. Anna e Gioacchino
b. Pietro Berno d’Ascona
ss. Nazario e Celso
s. Marta
s. Pietro Crisologo
s. Ignazio di Loyola
Sagra dei monti
”Te ghé inscì da coor ” (ne devi ancora fare di strada per essere o per diventare)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 3 Mesocco (reliquie), 4 Biasca, 24 Roveredo GR (Sant’Anna)
Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
Chi va piano, va
sano e va lontano...
Collega ingresso e uscita del
labirinto e comparirà una simpatica figura.
Proposta del mese: Una gita sui nostri monti vi porterà a scoprire i vari nuclei: Scéng, Brosceng, Bodeng, Noseu, Bitaneng, Bidèsc,
Bidrè, Ghiis, Tenciareu, Pinèzz. Occasione per una camminata in compagnia alla Sagra dei monti con Giro Aperitivo prevista per il 31 luglio.
Arti figurative
E’ proprio la funzione di abbellire che distingue le arti decorative
dalle arti figurative (pittura, scultura, disegno, mosaico, fotografia),
che non hanno altra finalità se non il godimento dell’opera in sé
stessa. Moltissime sono le tecniche da provare nella pittura:
acrilici, smalto, tempera, inchiostro, olio, matite idrosolubili,
pastelli ad olio o a cera, acquerello, matite, gessetti e carboncini.
Nato nella periferia urbana prevalentemente nera dei
quartieri degradati del South Bronx il graffitismo è
strettamente legato al disagio metropolitano e risponde
ad un’autentica esigenza espressiva ed alla rivendicazione di un proprio diritto alla parola. I muri sono
decorati con bombolette spray ed un linguaggio
grafico fatto di slogan politici o frasi erotiche, che
danno vita ad un intreccio tra le forme d’arte più
disparate. Questo fenomeno, facendo riferimento ai murales (disegni su muro), viene spesso
associato ad atti di vandalismo, poiché numerosi writer utilizzano come supporti espressivi mezzi pubblici o edifici di interesse storico
e artistico.
La scultura è invece l’arte di dare forma
ad un oggetto partendo da un materiale grezzo. Nel caso di legno, marmo o
ghiaccio, ad esempio, si sottrae, cioè
si scolpisce intagliando, incidendo o
asportando con uno strumento idoneo
parte della materia. Quando invece
si utilizza argilla, gesso o materiali
simili o persino rottami si opera per
addizione, aggiungendo man mano
materia a quella iniziale.
La composizione ottenuta dall’utilizFesta Nazionale
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zo di frammenti di materiali (tessere) di diversa natura e colore come
s. Eusebio
pietre, ceramica, vetro o conchiglie,
che può essere decorata con oro,
s. Lidia
argento e pietre preziose è definita
s. Giovanni M. Vianney
“mosaico”.
Dal greco “scrivere con la luce” la
s. Osvaldo
fotografia è un linguaggio universale. Da un punto di vista tecnico la
Trasfiguraz. n. Signore
fotografia è l’arte di ottenere mes. Gaetano
diante macchine ottiche immagini
durature, frutto di un’impressione di
s. Domenico
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luce su pellicole fotosensibili, sviluppate e stampate su carta speciale.
s. Fermo
Esistono fotografie che riescono a
dire più di mille parole. L’aspetto che
s. Lorenzo
più affascina nella fotografia è il suo
s. Chiara
potere di fermare il tempo!
Sì, in teoria potremmo essere tutti
s. Ilaria
artisti... Perchè un mio scarabocchio
vale meno di un quadro di Picasso?
ss. Ippolito e Ponziano
Chi ti dice che anche un graffio sul
s. Massimiliano M. Kolbe
muro non possa essere Arte? Lo può
eccome! Arte non è il bello o solo
Assunzione della b.v. Maria
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l’originale, anche un oggetto qualsiasi può esserlo. Tutto può essere
s. Rocco
arte.... un semplice ramoscello pies. Giacinto
gato in un certo modo, una goccia
di pioggia. Arte è ciò che riesce a
s. Elena
colpirti ad emozionarti, è voglia di
esprimersi, ....è magia soggettiva.
s. Giovanni Eudes
L’arte comprende ogni attività umana svolta singolarmente o collettivas. Bernardo
mente, che porta a forme di creatis. Pio X
vità e di espressione bella o anche
brutta (altrimenti non esisterebbe
b.v. Maria Regina
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l’arte kitsch).
Ti ricordi quando avresti passato
s. Rosa da Lima
intere giornate a colorare? Da gios. Bartolomeo Apostolo
vani l’abbiamo fatto un po’ tutti.
Poi il tempo passa e per tanti motivi
s. Ludovico
smettiamo di fare tantissime cose
compreso il colorare. Semplicemente
s. Zeffirino
si cresce e ci sono tante altre attività
s. Monica
cui dedicare il nostro tempo. Quei
momenti sotto sotto ci mancano. Pers. Agostino
chè hai smesso, anzi no, perchè non
ricominci a colorare? Non privarti del
Martirio S. Giovanni Battista
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lusso, anche da adulto, di tornare
indietro e ritrovare la creatività e la
s. Genesio
serenità di un bambino che si diverte
S. Abbondio
con colori e pennelli.
Agosto - Agòst 2016
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Festa di fine estate alle Gannelle
Inizio anno scolastico
“Fag sü la cros” (terminare, lasciar perdere)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 1 San Bernardino, 15 San Bernardino
Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
Proposta del mese:
Vi invitiamo a realizzare una vostra creazione sul tema “passatempi” e consegnarla entro il 30 ottobre alla Cancelleria.
Le opere verranno poi esposte nei mesi successivi nell’atrio della Casa comunale.
Andar per boschi
Camminare in mezzo ai boschi, andar per funghi o alla ricerca di bacche o erbe alpine o semplicemente goderci il nostro pranzo al sacco
all’aria aperta è una gradevole occasione per rilassarsi. Un’occasione per ascoltare le voci del bosco immersi in un ambiente incontaminato lontano dai frastuoni. In tutti i periodi dell’anno andar
per boschi è il piacere di riscoprire la bellezza della natura,
fondersi con essa, con i suoi suoni, i suoi odori, i suoi colori
ed i suoi sapori. Camminando nel bosco ci si sente osservati
da una miriade di animaletti attenti a non farsi scorgere:
dalle semplici lucertole immobili sotto il sole ai ragni intenti a tessere le proprie tele, dalle farfalle svolazzanti
fra i fiori selvatici ai ghiri, dalle lepri ai fragili caprioli,
dai maestosi cervi alle timide volpi. Tronchi sradicati,
sorgenti, sassi, funghi di ogni sorta, succulenti frutti di bosco, tutto questo con il fruscio delle foglie
secche e lo scrosciare delle acque dei ruscelli ci regala tranquillità. Ognuno di noi ha sperimentato
su se stesso quanto possa essere benefica una
passeggiata in un bosco o in un parco.
Come preparare uno zaino
per le escursioni:
- kit di pronto soccorso con telo
termico e farmaci personali
- pila con batterie di riserva
- un coltellino milleusi
- carta igienica
- cartina, bussola, fischietto,
binocolo ed ev. macchina
fotografica
- borraccia, cellulare, portafoglio,
effetti personali, carta e penna
- bastoni da passeggio e
coprizaino antipioggia
- Per più giorni anche un kit
formato light per la pulizia
personale e biancheria di ricambio.
Per tenere ordine nello zaino e proteggere da ev. umidità infileremo il
tutto in buste di plastica, che disporremo poi in modo da avere una distribuzione ottimale dei pesi.
Volete sperimentare la silvoterapia?
Abbracciate un albero o fate una
passeggiata nei boschi.
Questa terapia si basa sull’antica
idea di recupero e prevenzione della
salute attraverso gli alberi riconosciuta come metodo scientifico solo
nel 1927, quando veniva ormai usata
da secoli. In passato infatti, veniva
consigliato un soggiorno in luoghi
boschivi in particolare a malati di
asma bronchiale, bronchite cronica,
ipertensione arteriosa e insonnia.
Il consiglio base della silvoterapia indica sia di abbracciare gli alberi, sia
di sederci al loro fianco, appoggiando
la schiena al tronco e posizionando
la mano destra sul plesso solare e la
sinistra dietro la schiena, a contatto
con l’albero in corrispondenza dei
reni.
Si pratica la silvoterapia in modo
attivo anche camminando, correndo
o facendo sport nel verde (quest’ultima possibilità ce la offre il nostro
Percorso Vita). Trascorrere del tempo
a contatto con la natura è una fonte
di energia vitale. Nel libro “Blinded
by Science” si dimostra che gli alberi
sono in grado di reagire alle emozioni umane migliorando molti problemi
di salute come: ADHD (sindrome da
deficit di attenzione e iperattività),
livelli di concentrazione, depressione
e mal di testa.
Settembre - Setémbri 2016
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Madonna del Sasso
s. Massimina
s. Gregorio Magno
s. Rosalia
s. Romolo
s. Zaccaria
s. Regina
Natività della b.v. Maria
s. Severiano
s. Nicola da Tolentino
ss. Proto e Giacinto
s. Guido
s. Giovanni Crisostomo
Esaltaz s. Croce
b.v. Addolorata
ss. Cornelio e Cipriano
s. Roberto Bellarmino
Festa Digiuno Federale
Maccheronata Zocra
s. Gennaro
Festa Federale
s. Matteo
s. Maurizio e compagni
Inizio autunno
s. Lino
s. Gerardo
s. Nicolao della Flüe
ss. Cosma e Damiano
s. Vincenzo De’Paoli
s. Venceslao
ss. Michele, Gabriele e Raffaele
s. Girolamo
“Sentìss come ‘na barca in mèzz al bosc” (sentirsi fuoriluogo)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 5 Biasca, 7 Airolo (bestiame), 14 Olivone (Bestiame), 24 Piotta (Formaggi e bestiame), 24 Mendrisio (Sagra dell’uva), 25 Mendrisio (Sagra dell’uva)
Ognuno nella silvoterapia può scegliere l’albero che sente più suo,
magari ispirandosi ai significati che
i Celti gli hanno attribuito:
Betulla: rinascita, purificazione, conoscenza e purezza. Ontano:
protezione spirituale e potere oracolare. Salice: richiama gli aspetti lunari e femminili della vita e dell’ispirazione poetica. Frassino:
iniziazione e rinascita. Biancospino: purezza, viaggi interiori e intuizione. Quercia: potere, energia e sopravvivenza. Nocciolo: invita
alla meditazione, incoraggia saggezza interiore, intuizione, potere
di divinazione. Melo: aiuta quando si deve prendere una decisione
importante. Pruno selvatico: utile in caso di azioni forti, influenze
esterne a cui è necessario obbedire. Sambuco: vita e rigenerazione.
Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
Piccolo decalogo dell’escursionista
1. Più chilometri a piedi, più salute
2. Non accendere fuochi nei boschi
3. Rifugi e bivacchi sono nelle tue mani
4. I rifiuti portali con te
5. Non disturbare la quiete della natura
6. Porta a casa solo ricordi fotografici
7. Rispetta flora e fauna
8. Non sopravvalutare forze e resistenza fisica
9. Controlla che nello zaino ci sia tutto l’occorrente
10. Lascia detto: la meta scelta, l’itinerario e l’ora
del ritorno
Proposta del mese:
In occasione della Maccheronata Zocra del 18 settembre avrete la possibilità di partecipare ad un’escursione nel bosco.
Ricreazione
In particolare la ricreazione è una pausa scolastica tra le lezioni, ma può
anche essere lavorativa. E’ una distrazione o uno svago che ridà tono
al fisico e allo spirito durante la quale ci si riposa, si gioca, si mangia,
si parla del più e del meno.
L’intervallo è l’occasione per fare nuove amicizie, per incontrare l‘amico o l’amica del cuore che però è in un’altra classe e
permette ai bambini, divertendosi di sviluppare l’attenzione,
l’agilità, la destrezza, la coordinazione, il senso delle distanze, la prontezza dei riflessi, lo spirito di collaborazione e la
socialità.
La ricreazione è il momento più atteso da tutti gli allievi. L’aspettano tutto il tempo beandosi al suono
della campanella, che si distingue dalle altre perchè
accompagnata dallo stridio delle sedie sul pavimento e dalle urla di giubilo degli scolari che si
avventano alla porta. C’è chi si precipita per arrivare prima alla macchinetta delle merendine, chi
urla senza un motivo apparente, chi canta, chi
litiga, chi gioca e chi corre. In una scuola che
si rispetti c’è però anche chi invece utilizza il
tempo della ricreazione studiando o magari
copiando i compiti per la materia successiva. Solitamente le femminuccie fanno “riunioni private” o si dilettano con il gioco
dell’elastico; i maschietti invece giocano
a calcio, oppure si gioca tutti assieme
a nascondino o a “prendersi”, a “un,
due, tre, stella”, a “palla due campi” o
al “gioco del mondo”, alle biglie o si
scambiano figurine, ecc. Se piove si sta
all’interno: si gioca a “braccio di ferro”
e giochini vari su carta, come “l’impiccato”, la “battaglia navale”, “il gioco
delle iniziali uguali” oppure si gioca a
carte o si disegna. Quando nevica è
festa: si fanno i pupazzi di neve op40
pure le battaglie con le palle di neve.
Solo il suono della campanella di fine
intervallo ricorda di andare in bagno
prima di riprendere le lezioni. Anche
i maestri mentre i bambini giocano, si
godono la pausa bevendo un caffè o
chiacchierando con i colleghi.
Il gioco della campana è un antico
gioco all’aperto per bambini che si
può chiamare in diversi modi, anche
“gioco del mondo”. Alla Campana si
potrebbe anche giocare da soli, ma
41
visto che lo scopo fondamentale dei
giochi è quello di favorire la socializzazione è sempre meglio essere
minimo in due. Basta procurarsi un
legnetto per tracciare lo schema sul
terreno o un gesso per disegnarlo sul
marciapiede ed un sasso o pezzetto
di legno per giocatore. Le varianti di
questo divertentissimo gioco sono
tantissime e possono prevedere anche
regole diverse. Pensate che soltanto a
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San Francisco se ne conoscono ben 19
versioni! La regola principale del gioco è quella di saltare di casella in casella su una gamba sola. Nelle caselle
“gemelle” si salta a gambe divaricate
posando un piede in una casella e l’altro in quella a fianco.
Il primo giocatore getta il sasso nella
casella 1 e salta alternatamente con
uno o due piedi fino a fine percorso,
quindi si gira e torna allo stesso modo
al punto di partenza raccogliendo il
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sasso nel viaggio di ritorno. Vince chi
completa per primo e senza errori
l’intera serie di lanci e salti in tutte le
caselle numerate. In nessun caso la
pietra o il giocatore possono toccare
le righe dello schema. Se la pietra
cade in una casella sbagliata o fuori
schema e se il giocatore perde l’equilibrio passa il turno. Potrà ricominciare
dalla casella dove ha commesso l’errore, soltanto dopo che tutti gli altri
avranno giocato.
Ottobre - Ociòvri 2016
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s. Teresa di Bambino Gesù
ss. Angeli Custodi
Castagnata alle Gannelle
s. Candido
s. Francesco d’Assisi
s. Placido
s. Bruno AB.
b.v. Maria del Rosario
s. Simeone
s. Dionigi
Festa della Madonna
s. Daniele
s. Firmino
s. Serafino
s. Fausto
s. Callisto I papa
s. Teresa d’Avila
ss. Edvige, Margherita e Gallo
b. Contardo Ferrini
s. Luca evang.
ss. Isacco e Laura
s. Irene
s. Ursula
s. Donato
s. Giovanni da Capestrano
s. Antonio Maria
ss. Daria e Crisanto
s. Evaristo
s. Fiorenzo
ss. Simone e Giuda
s. Michele Rua
Iniziano le vacanze autunnali
s. Germano
Ora solare (spostare indietro di un’ora
le lancette dell’orologio)
s. Lucilla
”Vegh in man ol balìn” (essere di turno) “Vöia da lavorà saltom adòss” (non ho più voglia di lavorare)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 1 Lugano, 2 Lugano, 3 Biasca, 5 Roveredo Gr, 9 Dongio, 11 Grono, 29 Rivera, 31 Tesserete
Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
A numero uguale corrisponde lettera uguale
15 = L
5=E
8=T
1 2 - 3 2 4 5 6 2 7 2 8 5 - 9 3 - 11 1 4 3 12 7 - 12 13 3 5 9 5 - 7 3 - 4 1 14 3 - 7 15 1 2 2 3 :
“ 7 15 15 14 16 7 - 17 7 11 17 3 2 3, 14 6 6 3 - 18 1 7 15 5 - 4 8 16 1 11 5 2 8 14 - 19 14 15 5 8 5
12 13 5 - 4 1 14 2 3?” 4 5 2 20 7 - 5 4 3 8 7 16 5 - 1 2 - 17 3 11 17 14 - 16 3 4 21 14 2 9 5:
“ 11 7 5 4 8 16 14, 21 5 16 12 13 5’ - 2 14 2 - 4 1 14 2 7 - 1 2 7 - 19 14 15 8 7 - 3 15
12 7 11 21 7 2 5 15 15 14 - 9 5 15 15 7 - 16 3 12 16 5 7 20 3 14 2 5?”
Un insegnante di musica chiede ai suoi alunni: “ Allora bambini, oggi quale strumento volete che vi suoni? - Senza esitare un bimbo risponde: “ Maestro, perché non suona una volta il campanello della ricreazione?”
Proposta del mese:
Che ne direste di confrontarci con una gara di bocce? Appuntamento al 2 ottobre in occasione della Castagnata alle Gannelle.
Lettura
La lettura non è solo un hobby, è un modo per catapultarsi in altri
mondi, estraniarsi dalla quotidianità o qualcosa da condividere con
chi si ama. Con un libro ci si emoziona, si piange, si ride, si ha paura.... Un libro si regala col cuore e si accetta con gioia.
Leggere oggi non ha lo stesso significato di dieci anni fa, abbiamo sempre meno giornali e libri, ma leggiamo in continuazione sempre ed ovunque. Il lavoro e le amicizie ce lo impongono. Può sembrare un paradosso, ma oggi si legge più di
ieri. Leggere ci permette di sognare ad occhi aperti. Non
è vero che i ragazzi di oggi non leggono, semplicemente
leggono quello che vogliono: in effetti non si tratta di
libri, ma di messaggistica o Social Network. Internet
è il regno della lettura.
Il leggere può essere inteso come attività o occupazione (giornali, libri), come rilevazione di dati
(contatore, contachilometri), come decifrazione
di un sistema di segni (spartito musicale o carta
geografica), come predizione del futuro (attraverso le linee del palmo della mano) oppure
come operazione in cui certi dati vengono
trasformati in codici o trasferiti da un supporto di memoria all’altro. In tutti i casi la
vista è il senso più stimolato.
I popoli antichi ci hanno tramandato le
loro conoscenze tramite segni scolpiti
sulle rocce, ognuno ha interpretato la
scrittura come mezzo di comunicazione. Nel mondo ci sono migliaia di alfabeti e simboli grafici. Noi utilizziamo
l’alfabeto latino e come in molti altri
alfabeti, ogni lettera rappresenta un
suono. Per leggere però, è necessario
che il lettore sappia che un suono
Tutti i santi
corrisponde a quella lettera o simbolo. In Cina la scrittura è considerata
Commemoraz. defunti
una vera e propria arte basata su
ideogrammi, cioè disegni che rappres. Germano
sentano una parola intera. Esistono
s. Carlo Borromeo
più di 6000 ideogrammi, ma oggi se
ne utilizzano solamente circa 2000.
s. Zaccaria
Questi ideogrammi permettono ai
cinesi di capirsi bene tra loro nonos. Leonardo
stante i diversi dialetti regionali.
Louis Braille (1809-1852), divenuto
s. Ernesto
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cieco all’età di 3 anni a causa di un
s. Goffredo
infortunio, frequentò un istituto specializzato per persone cieche a Parigi.
s. Oreste
Ai ragazzi della scuola veniva insegnato a leggere con il metodo Haüy,
s. Leone Magno
che consisteva nel leggere attraverso
s. Martino di Tours
il tatto i caratteri della stampa, messi in risalto da un filo di rame posto
s. Giosafat
sull’altro lato del foglio. Questo sistema però non permetteva alle persone
s. Diego
di scrivere. Braille, ispirandosi ad un
s. Alberico
metodo per trasmettere messaggi in
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rilievo usato dalle forze armate per
s. Alberto Magno
i dispacci notturni, mise a punto nel
1821 un sistema di scrittura e lettura
s. Margherita di Scozia
a rilievo per ipo- e non vedenti basato su serie di sei punti: l’alfabeto
s. Elisabetta d’Ungheria
Braille appunto.
Novembre - Novembro 2016
La nostra biblioteca è stata pensata
per favorire l’avvicinamento al libro e
trasmettere il piacere della lettura. Un
altro modo per raggiungere questo
obiettivo potrebbe essere anche l’ormai collaudata “notte del racconto”
attraverso l’ascolto e le attività esperienziali dei nostri ragazzi.
47
Edizioni del nostro Comune:
-“Repertorio toponomastico ticine-
se” 2012, che contiene le schede
relative a 730 nomi di luogo con
informazioni e fotografie di storia
locale.
- Monografia “Dal villaggio rurale al
comune industriale” 1997
- Per il 150° dalla morte di Stefano Fran scini “Le vie alla modernità” 2007
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Riprendono le scuole dopo le vacanze autunnali
1.a di Avvento
ded. basilica ss. Pietro e Paolo
s. Crispino
s. Edmondo
2.a di Avvento
Presentazione di Maria al tempio
s. Cecilia
s. Clemente
s. Flavia
s. Caterina d’Aless.
s. Corrado
s. Virgilio
3.a di Avvento
s. Fausta
s. Saturnino
s. Andrea e Duccio
”l’an sa ‘na pàgina püssé ch’el lìbro”(dicesi di coloro che mostrano di saperne più degli altri)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 7 Biasca, 11 Mendrisio (San Martino), 12 Mendrisio (San Martino), 13 Mendrisio (San Martino)
Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
Crea il tuo segnalibro: ritaglia, piega in due e incolla!
SECNODO UN PFROSSEORE DLEL’UNVIESRITÀ DI CMABRDIGE, NON IMORPTA IN CHE ORIDNE APAPAINO
LE LETETRE IN UNA PAOLRA, L’UINCA CSOA IMNORPTATE È CHE LA PIMRA E L’ULIMTA LETETRA SINAO
NEL PTOSO GITUSO. IL RIUSTLATO PUÒ SERBMARE MLOTO CNOFSUO, MA NOONSTATNE TTUTO SI PUÒ
LEGERGE SEZNA MLOTI PRLEOBMI. QESUTO SI DVEE AL FTATO CHE LA MTENE UANMA NON LGEGE ONGI
LTETERA UNA AD UNA, MA LA PAOLRA NEL SUO ISINEME. CUORSIO, NO?
QU3570 M3554GG10 53RV3 4 PR0V4R3 CH3 L3 N057R3 M3N71 P0550N0 F4R3 GR4ND1 C053! C053
1MPR35510N4N71! 4LL’1N1Z10 3R4 D1FF1C1L3, M4 G14’ 1N QU3574 R1G4, L4 7U4 M3N73 574
L3GG3ND0 4U70M471C4M3N73 53NZ4 P3N54RC1 5U, 511 0RG0GL1050! 50L0 4LCUN3 P3R50N3
R135C0N0 4 L3GG3R3 QU3570 M3554GG10!
Proposta del mese:
Consigliamo una visita alla nostra biblioteca comunale aperta al mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 secondo il calendario scolastico nel
locale adiacente la Sala Multiuso. La nostra bibliotecaria sarà lieta di accompagnarvi nella scelta dei testi di lettura in base ai vostri interessi.
Arti decorative
La definizione di arti decorative è molto ampia poiché indica tutte le
opere destinate a un uso pratico ma dotate anche di qualità ornamentali. Indica tutte quelle creazioni eseguite con i materiali più
diversi, come legno, metalli preziosi o ordinari, pietra e plastica,
che hanno il compito di abbellire.
Le arti decorative come pure quelle figurative, danno l’opportunità di espandere le proprie conoscenze, di migliorare
i talenti, di sviluppare la concentrazione, di divertirci, di
socializzare e rilassarci. Lasciandoci guidare dalla passione e dal gusto per l’estetica si possono creare una
miriade di lavori personalizzati sia da conservare o
da regalare.
Gli interventi terapeutici che si avvalgono dei
vari lavori manuali, così come della musica,
della danza, del teatro e della poesia possono essere un prezioso strumento di aiuto per
superare disagi.
Anche i lavori manuali quali il ricamo, il lavoro a maglia o all’uncinetto e la tessitura
danno la possibilità di sbizzarrirsi con le
varie metodologie a dipendenza anche
del materiale usato. Una moltitudine di
punti diversi, i filati ed i colori ci permettono di realizzare capi di vestiario
o tessili per l’arredamento unici che ci
portano soddisfazione.
Dalle mani degli esseri umani nascono capolavori eccezionali, come i preziosi arazzi creati fin dalla preistoria.
Da sempre si tessono tappeti, che
svolgono al contempo funzioni pratiche ed estetiche, come ci confermano i reperti rinvenuti nei monumenti
funebri dell’antico Egitto e nei lasciti
romani.
Ogni civiltà ha realizzato opere tessili
che ne rispecchiavano la cultura, così
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i cinesi hanno impiegato le preziose
sete locali, i bizantini hanno prodotto
mosaici, anche con i tessuti e non
solo con le piccole pietre e gli europei del Rinascimento hanno seguito
modelli disegnati da illustri pittori,
tra i quali ricordiamo Raffaello e
Francisco Goya.
Molto utili e di moda sono inoltre
tutti i lavoretti manuali, che ci permettono di riciclare materiale usato
o addirittura di scarto portandolo a
nuova vita. A partire dalla carta, dalle bottiglie PET, dalle lattine, dai turaccioli, dal vetro, ecc. ecc. la fantasia è smisurata per realizzare oggetti
di uso comune personalizzati. Tutto
questo si chiama riciclo creativo.
Chi è un artista? È colui che possiede
quella strana capacità di generare
dal niente un “oggetto”, frutto di
una sua idea personale.
Il Municipio
e tutto
il personale
dell ’amministrazione
comunale
augurano un
Buon Natale e un
felice 2017!
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s. Eligio
s. Bibiana
ss. Francesco e Saverio
s. Barbara
4.a di Avvento
s. Giulio
s. Nicola
s. Ambrogio
Immacolata Concezione
s. Siro
s. Melchiade
s. Damaso
5.a di Avvento
s. Giovanna
s. Lucia
ss. Giovanni e Pompeo
s. Massimino
s. Adelaide
s. Lazzaro
s. Graziano
6.a di Avvento
Pranzo anziani del Comune
s. Fausta
s. Domenico di Silos
s. Pietro
Inizio inverno
s. Demetrio
s. Vittoria
Vigilia di Natale
Iniziano le vacanze di Natale
Natale del Signore
s. Stefano
s. Giovanni Apostolo
Innocenti martiri
s. Davide
s. Eugenio
s. Silvestro
” Stà a cà a fà calzèta” (rimani a casa tua al posto di farti passare per un “intenditore”)
Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdì
Fiere: 3 Faido (Sant’Andrea), 5 Biasca, 8 Dangio (Sant’Ambrogio)
Numeri utili:
Polizia 117
Pompieri 118
Pronto Soccorso 144
Rega 1414
Divertitevi a realizzare le vostre decorazioni creando dei pon pon
Procuratevi della lana colorata a
vostro piacimento. Ritagliate da
un cartoncino due anelli della
dimensione che intendete dare al
pon pon. Poggiate i due anelli l’uno sull’altro e avvolgetevi intorno
il filo di lana fino a che non ci sarà
più spazio al centro tra i cartoncini. Tagliate il filo lasciando fuori
l’eccesso. Allargate i dischi di cartone e legate il pon pon al centro
con un altro filo di lana. Sfilate i
cartoncini con delicatezza. Il pon
pon è ultimato. Potete rifinirlo
con le forbicine se qualche filo
dovesse risultare troppo lungo
rispetto agli altri.
Proposta del mese:
Vi invitiamo a realizzare alcuni pon pon secondo la vostra fantasia da consegnare entro il 7 dicembre in Cancelleria per addobbare l’albero di
Natale che esporremo nella Sala Multiuso in occasione delle Festività natalizie.
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