“Il mio cervello è come un lunapark, bellissimo per farci un giro ma
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“Il mio cervello è come un lunapark, bellissimo per farci un giro ma
“Il lun mio c un apar ervel viv giro k, bell lo è c erc ma iss om i de bru imo e u ntr ttis per n o” sim fa o p rci er Provincia di Milano anno scolastico 2007/2008 TI REGALERO’ UNA ROSA Migliaia di astronavi che non tornano alla base Ti regalerò una rosa Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole Una rosa rossa per dipingere ogni cosa I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole Una rosa per ogni tua lacrima da consolare Mi fabbrico la neve col polistirolo E una rosa per poterti amare La mia patologia è che son rimasto solo Ti regalerò una rosa Ora prendete un telescopio… misurate le distanze Una rosa bianca come fossi la mia sposa E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso? Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro Mi chiamo Antonio e sono matto Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi Credevo di parlare col demonio Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un Eri come un angelo legato ad un termosifone manicomio Nonostante tutto io ti aspetto ancora Ti scrivo questa lettera perché non so parlare E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora Perdona la calligrafia da prima elementare E mi stupisco se provo ancora un’emozione Ti regalerò una rosa Ma la colpa è della mano che non smette di tremare Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare Io sono come un pianoforte con un tasto rotto E una rosa per poterti amare L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi Ti regalerò una rosa E giorno e notte si assomigliano Una rosa bianca come fossi la mia sposa Nella poca luce che trafigge i vetri opachi Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Me la faccio ancora sotto perché ho paura Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura Ogni piccolo dolore Puzza di piscio e segatura Mi chiamo Antonio e sto sul tetto Questa è malattia mentale e non esiste cura Cara Margherita sono vent’anni che ti aspetto I matti siamo noi quando nessuno ci capisce Ti regalerò una rosa Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Ti lascio questa lettera, adesso devo andare Una rosa per ogni tua lacrima da consolare Perdona la calligrafia da prima elementare E una rosa per poterti amare E ti stupisci che io provi ancora un’emozione? Ti regalerò una rosa Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare. Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore I matti sono punti di domanda senza frase testo e musica di: SIMONE CRISTICCI QUATTRO PROGETTI. “Psiche e Bellezza”, “Il giovane sociale” “Alternativamente, insieme si può” “Team accessogiovani” coordinati da Donatella Ticozzi Assistente Sociale C.P.S. di Rho Il Progetto Nell’anno scolastico 2007-2008 l’associazione dei familiari, IncontRho (con l’impegno di Michela La Pica e Liliana Doro e delle volontarie Chiara Vassallo e Giulia Sartorio), il Tavolo per la Salute Mentale (Piani di Zona del Rhodense) e l’Unità Operativa di Psichiatria 42 hanno riproposto le tre iniziative, già realizzate durante l’anno scolastico 2006-2007, e ne hanno avviato una quarta, “Team accessogiovani”. Questo programma, unitario e condiviso, ha permesso di organizzare in modo proficuo le risorse umane dell’Unità Operativa di Psichiatria con la Dottoressa Farida Ferrato (Azienda Ospedaliera G. Salvini). L’attività di lotta allo stigma, di informazione, di prevenzione del disagio psichico, di sensibilizzazione sugli interventi precoci nella schizofrenia e nella promozione di una rete di volontari è stata possibile grazie al sostegno dell’associazione U.R.A.Sa.M. - Lombardia (Dottor Eugenio Riva) e del’ Assessorato all’istruzione ed Edilizia Scolastica della Provincia di Milano nella persona dell’Assessore Gian Sandro Barzaghi che ha creduto in questo progetto fin dall’anno 2006 Il contributo offerto dalla Dottoressa Stefania Borghetti si è rivelato prezioso per l’intervanto nella scuola. Il giovane sociale” “ “Alternativamente, insieme si può” Il progetto, promosso e gestito dall’associazione IncontRho e loro familiari, è stato rivolto agli studenti di tutte le sei classi quarte del liceo scientifico “E. Majorana” di Rho e agli studenti delle classi terze “Primo Levi di Bollate”. Per ciascuna delle classi il percorso ha previsto due incontri coordinati dalla Dott.ssa Marta Corradi, della durata di due ore ciascuno e distribuiti con cadenza quindicinale che si sono svolti all’interno della scuola durante l’orario scolastico e hanno visto la partecipazione degli studenti e dei loro insegnanti. Nel primo incontro, dopo una breve presentazione dell’iniziativa da parte del Presidente dell’Associazione IncontRho, Alberto Savoia, è stato realizzato un laboratorio teatrale sul tema della follia. Con la lettura di un testo, liberamente ispirato all’Orlando Furioso raccontato da Calvino , il regista e attore Enzo Biscardi ha coinvolto magistralmente i ragazzi favorendo momenti di libera espressione creativa al contempo giocosi e riflessivi. Nel secondo incontro i familiari, gli operatori psichiatrici (medici e assistenti sociali) i volontari hanno portato le loro testimonianze contribuendo a dare un’idea dell’eterogeneità dei soggetti coinvolti nell’area della salute mentale, permettendo di fare emergere l’importanza di tutte le figure coinvolte e il loro specifico ruolo. Gli interventi sono stati coordinati dalla Dott.ssa Milena Garavaglia, Assistente sociale dell’U.O.P. 42, e hanno coinvolto le classi quarte e quinte di quattro licei (Liceo Ginnasio Clemente Rebora, Liceo delle Scienze Sociali – Rebora, sede di Rho, Liceo delle Scienze Sociali, succursale 1° e Liceo della Formazione Rebora succursale 2°). Dopo una ventina d’incontri individuali con i docenti referenti per la presentazione, l’organizzazione e la realizzazione del progetto, sono stati coinvolti anche gli studenti. Lo stage di formazione e di orientamento si è articolato in una fase teorica e in una fase pratica. Nella fase teorica si è cercato di fornire una visione articolata ed esaustiva della malattia mentale, ma anche per garantire un’esperienza diretta e partecipata dei servizi psichiatrici. Nella fase pratica gli studenti hanno partecipato ad alcune attività del C.P.S. e del Centro Diurno ed hanno contribuito al successo degli interventi con gli educatori che li hanno introdotti in alcuni laboratori riabilitativi. I pazienti hanno gradito la presenza degli studenti, perché apprezzano la possibilità di parlare con persone diverse dall’operatore. Il contatto con gli stagisti rende in oltre il clima del servizio più giovanile. Nel corso degli interventi è stata fatta visita didattica alla Comunità Residenziale (C.R.A.). Nel C.P.S. gli stagisti hanno elaborato una carta dei servizi, che poi è stata adottata dall’U.O.P. 42, hanno realizzato un volantino per la diffusione dell’iniziativa nelle scuole e una rubrica ragionata delle risorse territoriali. Per il prossimo anno scolastico 2008-2009 sarà avviato, con i docenti d’arte e di scienze, un programma per realizzare dei manufatti collegati al “progetto benessere”: Alimentazione e Salute”. “Arte, Psiche e Bellezza” Il progetto è nato dalle riflessioni sul precedente intervento di “Sensibilizzazione al Disagio Psichico” che ha coinvolto con pari dignità due istituzioni: il mondo della sanità (U.O.P. 42 – A.O. G. Salvini) e quello della scuola (Liceo Artistico di Arese - L. Fontana). Si è rivolto a tre sezioni delle terze classi ad indirizzo figurativo. Si è articolato in una rassegna cinematografica progettata dal Dottor Franco Crenna e in un atelier di pittura gestito da operatori del Centro Diurno (Ronchetti Paolo e Mariani Elena) e da docenti del Liceo Artistico (Visentin, Gerosa, Buscemi), con il coordinamento della Professoressa Agatina Polonia. Gli studenti partecipavano insieme ai pazienti a entrambe le iniziative. La discussione dei film costituiva un collante tra le due realtà “pazienti/ studenti” o meglio “visone del film/atelier”. I temi trattati si prestavano a collegamenti con la storia dell’arte, con la poesia e vicissitudini esistenziali e filosofiche… Nell’atelier i cartelloni ricapitolavano le idee e i punti chiave delle riflessioni in un elaborato pittorico senza regole grafiche precise, un lavoro in progress dove il segno dell’uno poteva fungere da avvio a quello dell’altro e quello dell’altro avrebbe potuto anche annullarne la traccia. In questa libertà grafica e pittorica anche i pazienti, seppure privi di cultura artistica, hanno potuto elaborare un linguaggio artistico comune attraverso i colori, i segni, le emozioni. Il progetto si è articolato in due serie di attività intrecciate tra loro, e rivolte a due gruppi differenti di studenti. Una prima serie, rivolta agli studenti delle classi terze, ha avuto inizio con un’attività preliminare di sensibilizzazione, che si è poi sviluppata con un cineforum. Da dicembre ad aprile, al C.R.A. di Rho, insieme agli operatori dell’U.O.P. 42 gli utenti del servizio, i soci, i famigliari e i volontari dell’Associazione IncontRho, hanno partecipato alla proiezione di film e affrontato con discussione calde e condivise i temi d’arte proposti. La seconda serie, invece, è stata rivolta ad alcuni studenti delle classi IV del Liceo Artistico, già motivati ad esplorare più ampiamente le tematiche del disagio psichico, in stage formativo. Prendendo spunto dalle riflessioni, sollecitate dai film visti, professori, pazienti del C.R.A. e operatori del Centro Diurno hanno realizzato un atélier di arte. Negli incontri quindicinali, che si sono tenuti da gennaio a maggio, sono state elaborate presso il C.D, sede dell’atélier, due enormi tele che sono state esposte all’auditorm del liceo artistico alla fine dell’anno scolastico. “Team accessogiovani” Progetto di intervento precoce Perchè è importante questo progetto? Perchè si occupa di individuare il più precocemente possibile e quindi di trattare le situazioni all’ esordio di patologia psicotica. Spesso si assiste al rischio di prendere in carico la persona affetta da disturbo psitico quando ormai la patologia non solo è evidente ma i suoi effetti destabilizzanti hanno interrotto o pesantemente intaccato lo sviluppo e la realizzazzione del progetto personale di vita e la rete affettiva e sociale. Un intervento precoce, più attivo e tempestivo permette di “invertire la rotta”; si può infatti avviare un processo di cura e guarigione più che rapido per prendere in carico quella fascia di età più a rischio di malattia psicotica, avviando nelle scuole medie superiori interventi destinati al corpo docente. Incontri di formazione e di discussione hanno permesso di sviluppare una maggiore sensibilità a cogliere precocemente gli aspetti di disagio esistenziale presenti negli studenti. La scuola, infatti, rappresenta il luogo, dove i ragazzi trascorrono una parte rilevante del loro tempo; il luogo, dove i docenti percepiscono prima di altri le sofferenze esistenziali dei ragazzi. Infatti, solo in una percentuale limitata di casi (tra il 20-25%) è il medico di medicina generale, a chiedere una consultazione psichiatrica. Questo progetto seguito dall’equipe di riferimento presso il C.P.S. di Rho (Psichiatra: dott.ssa Lara Maldini. Assistente Sociale Dott.ssa Donatella Ticozzi, Infermiera Professionale, Ninoletta Ischiuto) e dal C.P.S. di Settimo Milanese (Psichiatra Dott.Sergio Pedrecca) è ancora in fase di compimento. Fino ad oggi sono stati portati a termine interventi in tutte le scuole a diversi livelli contattando i Presidi ed i referenti dei progetti salute. In quattro istituti ( Falcone Borsellino, Rebora, Fontana, Salesiani) è stato realizzato l’intervento formativo del corpo docente COMBATTERE PER LA SALUTE MENTALE: SI PUÓ Quando si deve parlare di salute mentale non è facile. Quando si può parlare di salute mentale lo si deve fare. Quando si vuole parlare di salute mentale occorre essere sinceri. Quando si vuole capire la salute mentale lo si deve fare insieme. Quando si vuole capire la salute mentale è necessario incontrarsi. QUANDO HAI BISOGNO E IN ASSOLUTA RISERVATEZZA PUOI RIVOLGERTI A NOI TELEFONANDO PER UN INCONTRO PRELIMINARE ALLA NOSTRA SEDE IN VIA CADORNA N ° 43 RHO TUTTI I LUNEDÍ DALLE ORE 17.00 ALLE 19.00 TEL. E FAX: 0293180023 OPPURE, QUANDO VUOI, AI SEGUENTI NUMERI ( Cell: 3396453771 - 3385331532 ) COMBATTERE L’ESCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE CON PROBLEMI DI SALUTE MENTALE SI PUÓ! SE VUOI DONARE IL TUO CINQUE PER MILLE IL NOSTRO COD. FISC. E ’ 93529140159 SE VUOI SOSTENERE L ’ASSOCIAZIONE BANCO POSTA UFFICIO DI RHO VIA GIUSTI N ° 3 IBAN: IT30 K076 0101 6000 0007 2803 331 ATTIVITÀ - AUTO AIUTO CENTRO ASCOLTO - LAVORO DI RETE NEL TERRITORIO - COORDINAMENTO DEI VOLONTARI - ASSISTENZA ASSICURATIVA PER I VOLONTARI I SOCI E GLI UTENTI - CORSI DI FORMAZIONE PER VOLONTARI E FAMILIARI - PARTECIPAZIONE AI CONVEGNI ED ALLE INIZIATIVE VARIE - PARTECIPAZIONE AL TAVOLO TEMATICO PER LA “ SALUTE MENTALE “ DEL RHODENSE - CORSI DI INFORMATICA E TEATRO FINALIZZATI ALLA LOTTA CONTRO L ’EMARGINAZIONE ED I PREGIUDIZI - PROGETTI PER L ’INSERIMENTO SOCIALE DELLA PERSONA CON STAGES ED IMPIEGO LAVORATIVO - GRUPPI UDITORI DI VOCI ASSOCIAZIONE FAMILIARI E VOLONTARI A FAVORE DELLA SALUTE MENTALE LA NOSTRA ATTIVITÀ E’ RIVOLTA AI CITTADINI DI: RHO - ARESE - LAINATE - PERO PREGNANA - POGLIANO CORNAREDO - SETTIMO MIL.SE - VANZAGO PUOI TROVARCI TUTTI I LUNEDí DALLE 17.00 ALLE 19.00 NELLA SEDE DI VIA CADORNA N ° 43, RHO