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Ottime rese del mais possibili anche con poca acqua: confronto

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Ottime rese del mais possibili anche con poca acqua: confronto
TECNICA
AGRONOMIA
T
Ottime rese
del mais
possibili anche
con poca acqua
▪
I dati rilevati nel corso dei due
anni di prova confermano
come sia possibile ottenere rese
elevate in granella impiegando
quantità di acqua relativamente
modeste e avvalendosi
di semplici accorgimenti
▪
di Graziano Ghinassi
L’
acqua utilizzata per l’irrigazione eccede in molti casi gli effettivi fabbisogni colturali, determinando inefficienze sempre
più difficili da giustificare soprattutto alla
luce dei nuovi orientamenti comunitari in
tema di prevenzione e gestione delle emergenze idriche. Le azioni previste a livello
nazionale, in tempi ormai piuttosto brevi,
sembrano considerare da una parte l’introduzione di sistemi di tariffazione legati a vari criteri, come il valore economico
dell’uso dell’acqua, dall’altra una serie di
iniziative mirate a incentivare pratiche
sostenibili di risparmio idrico.
In questo contesto, ormai fortemente
caratterizzato da un’improcrastinabile
necessità di regolamentazione, si colloca
anche l’orientamento verso l’obbligatorietà della misurazione in tutti i settori
che utilizzano l’acqua. È probabile che il
percorso verso l’applicazione di norme
in attuazione delle direttive comunitarie
possa svilupparsi in maniere diverse, sia
tra Paesi membri, sia all’interno di uno
stesso Paese. In questo senso potrebbe
giocare un ruolo importante l’eteroge-
neità dell’Italia riguardo alle modalità di
approvvigionamento e utilizzo dell’acqua per uso irriguo. Elementi di rilievo
potrebbero essere i livelli di organizzazione entro cui operano le aziende e il
tipo di formazione che caratterizza la
singola azienda irrigua. Più in generale, come spesso accade, è difficile modificare abitudini consolidate soprattutto
se non si possiedono strumenti adeguati
per poter affrontare consapevolmente lo
scenario che si prospetta, sia che si tratti
di strumenti maturati per crescita personale, sia che vengano messi a disposizione da chi istituzionalmente dovrebbe
essere preposto a farlo.
Muovendo da questi presupposti, il Dipartimento di ingegneria agraria e forestale (Diaf) dell’Università di Firenze, in
collaborazione con l’Agenzia regionale
per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo-forestale (Arsia) della Regine
Toscana, ha svolto nel biennio 2007-2008,
presso il centro dimostrativo per l’irrigazione di Cesa in Valdichiana, in provin-
cia di Arezzo, una ricerca in pieno campo su mais da granella. L’obiettivo era di
verificare l’efficacia agronomica ed economica dell’applicazione di una gestione irrigua a bilancio idrico semplificato,
utilizzando, durante la stessa stagione e
su appezzamenti contigui, due sistemi irrigui e tre differenti livelli di restituzione dell’evapotraspirazione massima della
coltura (Etm).
Area di prova
Il clima della Valdichiana è sub-umido,
con primavere piuttosto piovose ed estati
calde e secche. Per ciascun anno, tramite
la stazione meteo aziendale (foto 1), sono
stati rilevati la piovosità e i dati climatici
necessari all’applicazione del metodo di
Penman-Monteith per il calcolo dell’evapotraspirazione potenziale di riferimento
(Eto). Nel calcolo del volume irriguo di
ciascun intervento si sono considerati i
valori di pioggia totale del periodo, mentre i volumi erogati sono stati misurati
19/2009 • L’Informatore Agrario
© 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A.
47
T
TECNICA
AGRONOMIA
LA GESTIONE DELL’ACQUA TENDE A REINTEGRI ECCESSIVI
È necessario un uso ragionato delle risorse
Molti degli aspetti che caratterizzano le dinamiche del sistema
suolo-pianta-atmosfera e le modalità corrette di porre il sistema
irriguo in rapporto con esse sono sconosciuti alla maggior parte
degli operatori agricoli. Il problema, nell’ipotesi che venga avvertito come tale, potrebbe essere proficuamente affrontato attraverso
una collaborazione più stretta fra strutture di ricerca e gli stessi
agricoltori, con la partecipazione attiva di Enti e Organizzazioni
per il trasferimento, la divulgazione e il supporto tecnico.
Il tutto, naturalmente, condito da reale spirito collaborativo da
parte dell’utenza finale. Indagini svolte presso un campione di
aziende irrigue della Toscana hanno però evidenziato la tendenza
generalizzata a non avvalersi di alcuno strumento di supporto,
ovvero a gestire l’irrigazione in maniera empirica basandosi prevalentemente sull’esperienza, con lo scopo ultimo di massimizzare le rese trascurando l’efficienza d’uso dell’acqua. In questo
atteggiamento ha un ruolo importante il costo aziendale dell’acqua, riconducibile nella maggior parte dei casi al solo costo per il
sollevamento, che porta inevitabilmente l’agricoltore a ricercare
le massime produzioni attraverso restituzioni che quasi sempre
eccedono i fabbisogni effettivi, tenuto anche conto delle inefficien-
in occasione di ciascun intervento, per
metodo irriguo e livello di restituzione.
Relativamente agli aspetti tecnici dell’irrigazione, si sono verificate le condizioni
di funzionamento degli impianti rispetto
alle caratteristiche di progetto e sono state
misurate le prestazioni in campo.
La prova è stata condotta su due differenti ibridi. Nel 2007 su Netto, un
classe 500 della Maisadour, nel 2008
su DKC5143, ibrido di classe 400 della
Dekalb. Il criterio che ha governato le prove è stato di seguire il più possibile le operazioni colturali ordinarie per la zona. In
condizioni climatiche normali, la semina
avviene durante la prima decade di maggio, con una densità di 7,5 piante/m2.
In entrambi gli anni si è determinata la
granulometria dei suoli e l’umidità corrispondente ad alcuni valori di tensione,
su spessori di 30 cm fino alla profondità
di 90 (tabella 1). I dati riportati, medie
di valori assai simili tra di loro, indicano
omogeneità sul profilo entro cui avviene
gran parte dell’assorbimento idrico.
Nei campi del secondo anno il suolo
è argilloso (A), con valori di ritenzione
idrica anche in questo caso molto simili
fino alla profondità di 60 cm.
Irrigazione
Per l’irrigazione si sono utilizzati sistemi a pioggia e goccia (foto 2 e 3), considerati i più adatti al conseguimento di efficienze elevate su unità colturali estese.
48
ze. Le stesse indagini hanno poi rilevato che le eccedenze distribuite non dipendevano tanto dal funzionamento degli impianti,
definito dai relativi indici di uniformità, quanto dalle gestioni.
Nel campione di aziende indagate sono stati registrati frequenti
surplus, spesso superiori al 50% del fabbisogno e non giustificati
da specifiche esigenze colturali. Sull’autovalutazione del livello
della gestione, la risposta «basso» si è avuta solo nel 7% dei casi,
«alto» nel 14%, «discreto» nel rimanente 79%.
Indipendentemente dalle ragioni che potrebbero indurre gli
operatori di settore verso atteggiamenti virtuosi in tema di utilizzo dell’acqua irrigua, può essere utile proporre approcci orientati verso un uso più ragionato delle risorse, proponendo ipotesi
di metodo capaci di riconsiderare gli attuali modelli produttivi
aziendali. È normale che questi modelli vengano costruiti dagli
stessi imprenditori agricoli, che difficilmente organizzano i fattori
a disposizione in maniera casuale. È anche normale che il costo
del fattore sia un aspetto vincolante il suo utilizzo, indipendentemente da altri aspetti il cui peso può variare nel tempo, come
ad esempio il depauperamento della falda in caso di prelievi eccedenti la ricarica o la sua salinizzazione in zone litoranee. •
Per la pioggia è stato usato un impianto ad ali mobili in PEBD PN6 Ø 75 mm,
con irrigatori Komet R8 funzionanti alla
pressione di 3 bar per i quali è stato caratterizzato il pluviogramma nelle condizioni di funzionamento in campo per
procedere correttamente alle operazioni
di campionamento alla raccolta.
Gli interventi distribuivano altezze
d’acqua sufficienti per un turno irriguo
di sette giorni, variabili fra 35 e 60 mm a
seconda del momento di intervento.
Per l’irrigazione a goccia è stata utilizzata una manichetta Aquatraxx Ø 22
mm, spessore 8 mil, con punti goccia distanziati di 30 cm. I volumi distribuiti,
generalmente tra 10 e 20 mm, coprivano i consumi di periodi variabili fra due
e tre giorni. L’uniformità dell’impianto,
espressa dal parametro Eu, è risultata
sempre superiore al 90%.
La manichetta veniva utilizzata per una
sola stagione. L’entità dei volumi erogati
a ogni intervento da ciascun impianto
doveva essere tale da non generare perdite per percolazione profonda.
Restituzioni
e interventi irrigui
Muovendo dal presupposto di evitare
restituzioni eccedenti gli effettivi fabbisogni e, al tempo stesso, dalla necessità di valorizzare disponibilità idriche
modeste, si sono fissati tre livelli di restituzione (basso, medio e alto), stabiliti tenendo conto della pioggia caduta
durante la stagione irrigua e di quella
immediatamente precedente la semina.
Sempre con questa fi losofia, si è fatto ri-
L’Informatore Agrario • 19/2009
© 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A.
Foto 1 - Stazione meteo aziendale
presso il Centro dimostrativo
per l’irrigazione di Cesa in Valdichiana
TECNICA
ferimento alla sensibilità della coltura al
deficit idrico (figura 1) nella gestione dei
reintegri basso e medio.
L’andamento pluviometrico della zona
consente l’immagazzinamento nel suolo di acqua facilmente disponibile per la
coltura, potendo così ritardare l’inizio
dell’irrigazione e favorire l’approfondimento degli apparati radicali, permettendo anche di limitare gli interventi alla
fase con più alta sensibilità.
L’irrigazione (I) dei trattamenti a reintegro alto è iniziata quando nel bilancio
semplificato, riferito al soprassuolo ed
espresso nella forma I = ETc – P (piogge), la sommatoria dell’ET (evapotraspirazione) colturale ha raggiunto l’altezza
delle piogge totali. L’interruzione si è stabilita in base alla fase di maturazione della
coltura e ai criteri in uso nella zona. Per
l’inizio degli altri reintegri si è atteso l’approssimarsi della fase di fioritura, che per
il mais rappresenta il periodo più sensibile
allo stress idrico.
Le carenze idriche in questo periodo
penalizzano la resa più che in altri momenti, per cui come regola generale si è
ritenuto opportuno destinare la risorsa
disponibile alla copertura della fase del
ciclo più sensibile. Va da sé che ulteriori
valutazioni, ad esempio di tipo sanitario,
debbano essere fatte nell’orientare le scelte irrigue, soprattutto quando la destinazione della granella sia legata alla sua
qualità. Il reintegro medio ha interessato
anche parte della fase di formazione della
resa, in maniera dipendente dal metodo
irriguo, mentre il reintegro basso è stato
limitato alla fase di fioritura.
Per il calcolo dell’evapotraspirazione,
si è passati dall’ETo di Penman-Monteith all’ETm (ET massima della coltura) attraverso la metodologia FAO che
prevede l’uso dei coefficienti colturali
Fase Emergenza e attecchimento
Sensibilità
alta
++++
Irrigazioni
2007
0-30
30-60
60-90
2008
0-30
30-60
60-90
Classe
γa (t/m3) (2)
(Usda) (1)
Sviluppo vegetativo
medio-bassa
++
Pennacchio
Sete
Fioritura
alta
+++++
T
Maturazione-raccolta
medio-bassa
+++
+
Fonte: Fao, modificata.
FIGURA 1 - Sensibilità del mais allo stress idrico e organizzazione
delle irrigazioni
(kc). Per valorizzare le potenzialità di
risparmio offerte dalla goccia si è utilizzato, nel calcolo dell’ETc del reintegro alto, il metodo del doppio coefficiente colturale (dual crop coefficient,
FAO Irrigation and Drainage Paper n.
56, pp. 135-158), che divide il classico
kc in due coefficienti, uno dei quali si
riferisce alla traspirazione della coltura (kcb) e l’altro all’evaporazione dalla
superficie del suolo (ke).
L’approccio dual crop coefficient permette di considerare, nel computo dell’ET colturale, la minore perdita per
evaporazione dalla superficie del suolo conseguente alla bagnatura parziale
(30-40%) con il metodo a goccia. Il peso
di ke è tanto maggiore quanto minore è
l’ombreggiamento del suolo operato dalla
copertura vegetale. Nella prima fase del
TABELLA 1 - Caratteristiche dei suoli
Spessore
(cm)
AGRONOMIA
200 kPa
Risultati 2007
Per motivi tecnici, la semina del Netto è stata fatta l’8 giugno. La raccolta il
21 settembre.
Pioggia. L’irrigazione del trattamento
alto è iniziata l’11 luglio, quando l’evapotraspirazione della coltura (100 mm),
ha raggiunto i 98 mm della pioggia totale
(compresa quella caduta immediatamente prima della semina), e si è conclusa il
TABELLA 2 - Valori stagionali del bilancio
(8 giugno-23 agosto)
Umidità (% volume)
33 kPa
ciclo colturale l’esposizione del suolo è
pressoché totale, decrescendo progressivamente durante lo sviluppo vegetativo
fino ad annullarsi (copertura completa).
Queste valutazioni permettono di comprendere le ragioni dell’opportunità di
calcolare attentamente le dosi da distribuire con l’irrigazione a goccia.
700 kPa 1.500 kPa
Fla
Fla
Fsa
1.40
1.41
1.58
36.9
37.5
28.1
28.7
27.2
23.3
24.6
22.9
18.4
18.9
21.1
16.9
A
A
A
1.34
1.33
1.46
43.3
44.2
37.2
34.4
35.2
28.5
31.2
32.2
25.7
30.8
31.8
24.2
(1) Fla: franco-limoso-argilloso; Fsa: franco-sabbioso-argilloso; A: argilloso.
(2) Peso specifico apparente.
Nei suoli dei campi su cui sono state condotte le prove
la granulometria e la capacità di ritenzione idrica sono molto
simili fra gli strati superiori.
Etm (mm) (*)
Pioggia (mm)
Irrigazione (mm)
Restituzione (mm)
Restituzione (%)
Deficit totale (mm)
Deficit totale (%)
Pioggia
reintegro
basso medio
alto
352
352
352
81
81
81
120
180
250
201
261
331
57,2
74,2
94,0
151
91
21
42,8
25,8
6,0
Goccia
reintegro
basso medio
alto
352
352
352
81
81
81
44
96
172
125
177
253
35,4
50,2
71,8
228
176
99
64,6
49,8
28,2
(*) Evapotraspirazione massima.
L’andamento pluviometrico della zona consente
l’immagazzinamento nel suolo di acqua facilmente disponibile
per la coltura, potendo così ritardare l’inizio dell’irrigazione
e favorire l’approfondimento degli apparati radicali.
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TECNICA
AGRONOMIA
250
200
150
100
alto
medio
basso
alto
0
medio
50
basso
Irrigazione (mm) e resa (q/ha)
T
Pioggia
Goccia
Livello reintegro
Irrigazione
Resa
GRAFICO 1 - Produzioni e reintegri
per metodo irriguo nel 2007
L’analisi della varianza ha indicato
che le produzioni ottenute con i tre
livelli di reintegro con metodo a pioggia
non sono significativamente diverse
sia tra di loro, sia con quella ottenuta
con restituzione alta a goccia.
13 agosto per un totale di 5 interventi e
250 mm distribuiti. L’irrigazione degli
altri trattamenti è iniziata il 17 luglio
con l’emissione del pennacchio. Tre interventi per il reintegro medio, due interventi per il reintegro basso, ciascuno
da 60 mm, per un totale di 180 e 120 mm
rispettivamente.
Goccia. L’irrigazione del reintegro alto è
iniziata l’11 luglio e si è conclusa il 23 agosto, per un totale di 172 mm di acqua distribuita. Gli altri reintegri, iniziati il 17
luglio, si sono protratti fino al 23 agosto
(medio) e fino al 24 luglio (basso), per un
totale di 96 e 44 mm rispettivamente.
Il reintegro basso si è limitato alla fase
di fioritura, caduta all’interno di un periodo (12 giugno - 3 agosto) contrassegnato dalla totale assenza di piogge.
La tabella 2 riporta i dati rilevati e utilizzati per il bilancio, riferiti al periodo 8
giugno-23 agosto. Nella lettura va ricordato che le differenze nelle restituzioni
tra pioggia e goccia si spiegano con TABELLA 3 - Valori del bilancio
il criterio adottato per il calcolo del- nel periodo irriguo
l’ETm (evapotraspirazione massima
Pioggia
Goccia
della coltura), brevemente descritto
reintegro
reintegro
in precedenza.
basso medio alto basso medio alto
Dal bilancio sul soprassuolo emerge un deficit per tutti i reintegri, par- Etm (*) 171 171 211 171 171 211
Pioggia (mm)
ticolarmente elevato per il reintegro
basso con metodo a goccia. Il bilan- Irrigazione (mm) 120 180 250 44 96 172
51
–9 –39 127 75
39
cio semplificato è stato impostato an- Deficit (mm)
29,9 –5,2 –18,5 74,7 44,3 18,5
che per il periodo corrispondente alla Deficit (%)
(*) Evapotraspirazione massima.
campagna irrigua. I dati sono riportati in tabella 3.
Il deficit nei reintegri medio e alto
I valori osservati durante la seconcon metodo a pioggia è diventato negativo,
da parte del ciclo colturale mostrano
a indicare che nel periodo gli apporti
hanno superato le perdite.
come nel confronto con i dati stagionali l’entità del deficit in questa fase
sia minore per tutti i reintegri, a ecce- differenze sono significative per il medio
zione di quello basso a goccia. Il deficit e il basso, non significative per l’alto.
Il grafico 2 mostra le Wue, espresse in
nei reintegri medio e alto con metodo a
pioggia è diventato negativo, a indicare chilogrammi di granella per metro cubo
che nel periodo gli apporti hanno supe- d’acqua di irrigazione, relative alle prorato le perdite. L’andamento stagionale duzioni e alle restituzioni del grafico 1.
dei deficit può rappresentare una chiave
di lettura delle prestazioni della coltura,
Risultati 2008
in termini di rese ed efficienza d’uso delLa semina del DKC5143 è stata fatta il
l’acqua di irrigazione (Wue), i cui valori
7 maggio, la raccolta il 3 settembre. Ansono riportati in tabella 4.
La resa è riferita all’umidità standard cora al primo di luglio, la pioggia comdel 15,5%. I valori a ettaro sono in linea plessivamente caduta a partire dalla secon quanto ottenuto nella stessa azien- mina (173 mm) eccedeva la sommatoria
da in anni precedenti (resa massima in- dell’Et della coltura (139 mm). Il pareggio Et/pioggia è stato raggiunto verso la
torno a 115 q).
Il grafico 1 rappresenta le produzioni fine della prima decade di luglio.
di granella ottenute per metodo irriguo Pioggia. Il primo intervento del reintegro alto è stato fatto l’11 luglio, l’ultie livello di reintegro dei consumi.
L’analisi della varianza, con test di Fi- mo il 13 agosto per un totale di 6 interscher per α = 0,05, ha indicato che le pro- venti e 209 mm distribuiti. Il 24 luglio è
duzioni ottenute con i tre livelli di rein- iniziata l’irrigazione dei reintegri medio
tegro con metodo a pioggia non sono si- e basso, per complessivi tre interventi e
gnificativamente diverse sia tra di loro, 119 mm, due interventi e 82 mm rispetsia con quella ottenuta con restituzione tivamente.
alta a goccia. Nei confronti a coppie tra Goccia. L’irrigazione del reintegro alto
metodi per i diversi livelli di reintegro, le
Foto 2 - Impianto a pioggia utilizzato nelle prove
a Cesa in Valdichiana
TABELLA 4 - Risultati produttivi
Resa (q/ha)
Resa in asciutto (q/ha)
Umidità alla raccolta (%)
Wue (kg/m3) (*)
Pioggia
Goccia
reintegro
reintegro
basso medio alto basso medio alto
106,0 113,3 104,8 74,7 85,8 108,9
19,7 19,7 19,7 19,7 19,7 19,7
25,4 27,8 28,5 27,8 27,8 27,0
7,2
5,2
3,4
12,6 6,9
5,2
(*) kg di granella per m3 di acqua di irrigazione.
L’andamento stagionale dei deficit
può rappresentare una chiave di lettura
delle prestazioni della coltura, in termini
di rese ed efficienza d’uso dell’acqua
di irrigazione (Wue).
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TECNICA
T
AGRONOMIA
TABELLA 5 - Valori stagionali del bilancio
14
Wue (kg/m3)
12
10
8
6
4
alto
medio
basso
medio
0
alto
2
basso
I deficit del periodo sono più
bassi rispetto a quelli sull’intera
stagione, alcuni anche in maniePioggia
Goccia
ra considerevole, a eccezione del
reintegro
reintegro
reintegro alto a goccia. Le diverbasso medio alto basso medio alto
sità rispetto all’anno precedenEtm (mm) (*)
409 409 409 409 409 409
te possono essere spiegate con la
Pioggia (mm)
210 210 210 210 210 210
minore durata del periodo di riIrrigazione (mm)
82
119 209
62
83
159
ferimento.
Restituzione (mm) 292 329 419 272 293 369
Anche in questo caso l’analiRestituzione (%)
71,4 80,5 102,3 66,5 71,6 90,1
si dell’andamento dei deficit, per
Deficit totale (mm) 117
80
–10 137 116
40
metodo irriguo e livello di reinteDeficit totale (%)
28,6 19,5 –2,4 33,5 28,4 9,9
gro, può aiutare l’interpretazione
(*) Evapotraspirazione massima.
dei dati produttivi (resa al 15,5%
di umidità ed efficienza d’uso delIl bilancio sul soprassuolo evidenzia eccesso
l’acqua di irrigazione, Wue), i cui
idrico nel solo reintegro alto a pioggia, deficit
relativamente modesti per tutti gli altri.
valori sono riportati in tabella 7.
Valori di resa registrati in preè iniziata il 10 luglio e si è conclusa il 14 cedenza nella zona per il DKC5143 soagosto, per un totale di 159 mm di acqua no stati intorno ai 150 q/ha. L’entità dei
distribuita. Il reintegro medio è andato deficit e la loro collocazione all’interno
dal 25 luglio al 7 agosto, quello basso dal del ciclo colturale rendono plausibili le
26 luglio al 4 agosto, per un totale di 83 rese, elevate, conseguite con tutti i livelli
e 62 mm rispettivamente.
di restituzione adottati con i due metodi
I valori del bilancio stagionale sono irrigui, supportate da alti valori di effiriportati in tabella 5 e si riferiscono al cienza d’uso dell’acqua irrigua.
periodo 7 maggio - 17 agosto. Anche in
Le produzioni e le altezze di irrigazioquesto caso la diversa entità delle altez- ne, per metodo irriguo e reintegro, sono
ze irrigue distribuite con i due metodi si illustrate anche nel grafico 3.
spiega con il criterio adottato per il calLe rese sono state sottoposte ad analicolo dell’Et colturale.
si della varianza con test di Fischer per
Il bilancio sul soprassuolo evidenzia α = 0,05. Come accaduto per i dati delun eccesso idrico nel solo reintegro alto la stagione precedente, nei confronti a
a pioggia, deficit relativamente modesti coppie tra metodi per i diversi reintegri
per tutti gli altri. Anche per il 2008 il bi- le differenze sono significative per i livellancio semplificato è stato applicato alla li medio e basso, non significative per il
sola campagna irrigua (tabella 6).
livello alto. Le corrispondenti Wue sono
visualizzate nel grafico 4.
I valori sono tutti elevati, a conferma
(7 maggio-17 agosto)
Livello reintegro
Pioggia
Goccia
GRAFICO 2 - Efficienza d’uso
dell’acqua di irrigazione (Wue)
nel 2007
Reintegri corretti e rese piuttosto
alte hanno originato buoni valori
di efficienza d’uso dell’acqua di
irrigazione, più alti per la goccia.
della bontà della gestione. Tuttavia anche in questo caso le risposte migliori si
sono avute con il metodo a goccia.
Analisi dei dati
Limitatamente all’ambito in cui sono state svolte le attività, i dati rilevati
nel corso dei due anni confermano come sia possibile ottenere rese elevate in
granella impiegando quantità di acqua
relativamente modeste e avvalendosi di
semplici accorgimenti, come l’attenzione
verso le fasi del ciclo colturale che meglio valorizzano l’acqua di irrigazione.
I parametri che compaiono nel bilancio
semplificato (irrigazione, evapotraspirazione della coltura e pioggia) sono facilmente reperibili dall’utente, così come
dovrebbero essere conosciute pluviometria e uniformità di distribuzione degli
impianti. Se questi sono ben dimensionati e l’irrigazione è gestita con criterio,
TABELLA 6 - Valori del bilancio
nel periodo irriguo
Pioggia
Goccia
reintegro
reintegro
basso medio alto basso medio alto
Etm-Pioggia (mm) 106 106 177
93
100 183
Irrigazione (mm)
82
119 209
62
83
159
Deficit (mm)
24
–14 –32
31
17
24
Deficit (%)
22,4 –12,8 –18,1 33,4 17,0 13,3
Le diversità rispetto all’anno precedente
possono essere spiegate con la minore durata
del periodo di riferimento.
Foto 3 - Impianto a goccia utilizzato
nelle prove a Cesa in Valdichiana
19/2009 • L’Informatore Agrario
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51
TECNICA
Pioggia
Goccia
Livello reintegro
Irrigazione
Resa
GRAFICO 3 - Produzioni e reintegri
per metodo irriguo nel 2008
Come nella stagione precedente,
nei confronti a coppie tra metodi
per i diversi reintegri le differenze sono
significative per i livelli medio e basso,
non significative per il livello alto.
i metodi scelti sono in grado di svolgere al meglio il loro compito, lasciando
comunque spazio alle peculiarità che li
contraddistinguono.
Considerazioni sui risultati produttivi
indicano che dotazioni idriche stagionali
modeste sono meglio valorizzate con il
metodo a pioggia (basso e medio, in enTABELLA 7 - Risultati produttivi
Resa (q/ha)
Resa
in asciutto (q/ha)
Umidità
alla raccolta (%)
Wue (kg/m3) (*)
Pioggia
Goccia
reintegro
reintegro
basso medio alto basso medio alto
135,0 153,8 160,7 117,6 132,3 152,3
65,3 65,3 65,3
65,3 65,3 65,3
17,0
17,6
19,7
15,9
16,2
16,5
8,5
7,4
4,6
8,4
8,1
5,5
(*) kg di granella per m3 di acqua di irrigazione.
Valori di resa registrati in precedenza
nella zona per il DKC5143 sono stati intorno
ai 150 q/ha. L’entità dei deficit e la loro
collocazione all’interno del ciclo colturale
rendono plausibili le rese, elevate, conseguite
con tutti i livelli di restituzione adottati
con i due metodi irrigui.
Consapevolezza
e rispetto
le parole chiave
Dal punto di vista agronomico, una gestione irrigua semplificata, che consideri i fabbisogni
idrici della coltura e le principali caratteristiche funzionali dell’impianto, è in grado di forni-
8
6
4
0
alto
2
medio
alto
medio
basso
medio
0
alto
50
10
basso
100
12
alto
150
14
medio
200
trambi gli anni), che il mais ha la capacità di concentrare come scorrimento lungo il fusto (stemflow). Come riportato in
letteratura, questa caratteristica può rendere efficaci precipitazioni soprachioma
anche modeste, naturali o artificiali, che
normalmente sfuggirebbero al bilancio,
soprattutto nel periodo della fioritura,
quando il grado di copertura e il portamento delle piante permettono le maggiori percentuali di stemflow.
Per dosi elevate questo può però tradursi in perdita per percolazione e quindi in inefficienza. I risultati del reintegro
«alto» lo suggeriscono, in particolare
quello del 2007, quando la produzione è stata inferiore ai reintegri basso
e medio, seppure in modo non significativo.
La goccia si è mostrata meno adatta
al sussidio ridotto, pur fornendo buone
rese con volumi stagionali molto bassi
e generali migliori efficienze d’uso dell’acqua di irrigazione, ma migliore con
restituzioni alte quando queste vengono
stabilite correttamente.
In entrambi gli anni un ruolo importante è stato svolto dalle piogge naturali,
corrispondenti a quasi un terzo dell’evapotraspirazione nel 2007 e a oltre la metà
nel 2008, che, se adeguatamente valorizzate, rappresentano una risorsa di grande valore.
basso
250
Wue (kg/m3)
AGRONOMIA
basso
Irrigazione (mm) e resa (q/ha)
T
Livello reintegro
Pioggia
Goccia
GRAFICO 4 - Efficacia d’uso
dell’acqua di irrigazione (Wue)
nel 2008
I valori sono tutti elevati a conferma
della bontà della gestione. Tuttavia
anche in questo caso le risposte migliori
si sono avute con il metodo a goccia.
re prestazioni adeguate sia come produzioni, sia come efficienza d’uso della
risorsa impiegata anche quando questa
è scarsa.
Si dovrebbe anche cominciare a considerare la gestione dello stress idrico, sia
come tecnica agronomica, sia in termini
economici. Pur essendo quasi sconosciuto a gran parte degli operatori moderni
che operano in aree irrigue, questo tipo di approccio caratterizza da sempre,
più o meno consapevolmente, il rapporto degli agricoltori con la terra che coltivano.
In un periodo di riscoperta di tecniche
tradizionali, valorizzate mettendo al loro servizio la tecnologia disponibile per
aumentarne l’efficacia, è auspicabile un
maggior impegno anche da parte di chi
opera nel settore dell’irrigazione, affinché tutte le azioni siano sempre più attente all’uso delle risorse.
Al di là degli aspetti legati alla modernità e ai criteri di gestione, il percorso
verso un uso sempre più corretto dell’acqua non può fare a meno dell’interesse
verso nuovi modi di concepire l’irrigazione, basati sulla consapevolezza e il rispetto.
•
Graziano Ghinassi
Dipartimento di ingegneria agraria
e forestale (Diaf)
Università di Firenze
[email protected]
Si ringraziano Dario Conti e Luigi Fabbrini,
direttori del Centro dimostrativo di Cesa
nel periodo di svolgimento della prova,
e tutto il personale che ha contribuito
alla riuscita del lavoro.
© 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A.
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