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Sottovoce n.28 Parrocchia San Giovanni Battista di Jesi

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Sottovoce n.28 Parrocchia San Giovanni Battista di Jesi
Parrocchia SAN GIOVANNI BATTISTA di JESI
NUMERO
28
www.sangiovannibattistajesi.org/sottovoce
Programma
Giovani di
Azione
Cattolica
pagina
Musica Praecentio
XIV Edizione
pagina
7
Lettera sulla Catechesi
Cari Genitori,
è evidente che resta identica la
premessa della quale scrivemmo
lo scorso anno sulla catechesi
esperienziale che l’Azione Cattolica Ragazzi trae ormai da molti
anni dai testi di catechesi editi dalla Conferenza Episcopale Italiana
dopo il Concilio Vaticano II e che
noi proponiamo a tutti i gruppi associativi nei quali si configura il rapporto dei ragazzi con la parrocchia.
Il cammino catechetico scandisce
anche la preparazione ai sacramenti della iniziazione: Confessione,
Comunione, Cresima che avranno
in aggiunta, alcuni momenti specifici che verranno comunicati.
Il tema che scandisce il cammino con ritmo triennale come
è ovvio cambia ed è quello
che viene chiamato nel testo
l’anno della Novità: introduzione al Mistero di Gesù Cristo.
Il titolo del Cammino che percorreremo insieme è: BELLO, VERO ? !.
Sarà nostra preoccupazione non
2
separare mai il bello dalla verità anche perché Gesù nel testo greco
del Vangelo di Giovanni si presenta come Poimen o
Kalos cioè il buon
ma anche il bel
Pastore.
Nella
tradizione
cristiana che resta
legata al pensiero greco come
afferma il Papa
recentemente
il teologo Von
Balthassar
nei
suoi volumi sulla
GLORIA, trattando di estetica
teologica, ritiene
che l’approccio
all’Essere da parte
del bambino si
compie con la
categoria
del
bello molto prima
che di quelle del
vero e del buono.
E’ ovvio che non
possiamo non tener presente che
il nostro è un tempo nel quale la
News dalla
branca E/G
pagina
4
forma del bello è usata come
esca nel prevalere della civiltà
delle immagini e dei consumi e
quindi nei ragazzi le domande
di vita rischiano
di restare prive
di
autenticità
e di originalità
L’orientamento
che guida il cammino dell’anno
si
poggia
su
due
elementi:
Il brano biblico
del Vangelo di
Luca
9,28-36
nel quale è narrato
l’episodio
della trasfigurazione, un brano
dell’omelia del S.
Padre Benedetto
XVI a Varsavia il
26 Maggio 2006
nel quale raccomanda: “ di
non cadere nella tentazione del
relativismo o dell’interpretazione
soggettivistica e selettiva delle
continua a pagina 2
Tremila visite online ci spingono a fare ancora meglio
Ringraziando tutti coloro che hanno supportato il nostro sito parrocchiale abbiamo colto l’occasione di
aggiornare e ampliare la nostra finestra sul web.
Benvenuti; Questa è la prima
parola che di solito ci accoglie
Rivolgiamo
quando visitiamo un sito web, soaugurio per
prattutto se questo è da poco disponibile o appena aggiornato.
del Natale.
Volevo perciò iniziare proprio
con questo saluto per parlare della nuova versione del sito parrocchiale.
a tutti un
le festività
Da più di un anno la nostra parrocchia di San Giovanni Battista
è impegnata ad essere presente
in Internet con un suo spazio
personale per far conoscere il
più possibile le sue attività culcontinua a pagina 3
Sottovoce , n.28
pag.2
segue dalla prima
Sacre Scritture. Solo la verità integra
ci può aprire all’adesione a Cristo
morto e risorto per la nostra salvezza.”
Si avverte indubbiamente un taglio di
lettura che tende a integrare la parte
teologica del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica edito
da Benedetto XVI con la lettura narrativa e storica della Catechesi curata dopo il Concilio appunto dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Del resto che ai testi andasse integrata
una formulazione dottrinale lo si avvertiva dalle successive edizioni degli stessi.
Come lo scorso anno nel sito
Internet della Parrocchia: i
ragazzi
troveranno e potranno stampare le figurine che accompagnano il cammino della catechesi e
gli adulti essere informati dei contenuti e della forma dello stesso.
Per coloro che si preparano ai sacramenti della Comunione e della
Cresima sono previsti momenti diversi
che verranno comunicati in seguito.
Comunque tutti a seconda dell’età
dovranno scegliere di appartenere, a
seconda delle preferenze, o all’A.C. Elementari, Medie, Giovanissimi o Giovani
o all’Agesci come Lupetto o Coccinella,
Scout o Guide, Rover o Scolte perché è
nell’esperienza di gruppo che si svolgerà
il cammino della proposta educativa.
Quando ai ragazzi verrà consegnato
l’albo per le figurine vi comunicheremo il taglio che cercheremo di dare
al rapporto tra verità e bellezza per
aiutare i ragazzi a non essere travolti dalla
società delle immagini.
Don Attilio e gli Educatori
INTERNET
www.sangiovannibattistajesi.org/sguardo
MUSICA PRAECENTIO
Rund um Johann Christoph Pachelbel
Presentazione del programma della XIV edizione
di Musica Praecentio.
Gli appuntamenti della prima parte della XIV Edizione di
“Musica Praecentio” sono stati dedicati ad un omaggio mozartiano ed ora il nostro “viaggio alla ricerca delle nostre
radici culturali musicali sacre” propone, per la seconda moitié
del 2006, un altro importante momento commemorativo: si
tratta del trecentesimo dalla morte del grande organista e
compositore Johann Christoph Pachelbel, uno dei virtuosi
più noti in tutta Europa nella seconda metà del Seicento.
Una scelta attenta, tratta dal suo corpus strumentale e
vocale, verrà eseguita nel corso delle maggiori festività
dell’anno liturgico ed in particolare verrà presentata anche la
produzione musicale sacra in auge a Norimberga, città tedesca in cui Pachelbel iniziò
i suoi studi. Per le prime tre Solennità, avremo la possibilità di ascoltare le musiche per coro,
violino solo e per due violini con basso continuo di
J.E. Kindermann, altro importante musicista attivo nella prima metà del XVII sec. a Norimberga e a Venezia.
8 dicembre ore 11.00
MAGNIFICAT
Enrico Bottegal, Violino I
Riccardo Bottegal, Violino II
Lorenzo Anibaldi, Viola
Andrea Fogante, Fagotto
Coro “Cardinal Petrucci”
M. Martelli, direttore all’organo
Proveniente
dalla
koinè
artistica
della città lagunare, la terza Sonata per violino e b.c.
di T. Albinoni è esempio di quello stile compositivo tipicamente italiano che avràgrande importanza nella produzione musicale dello stesso Kindermann, poi di Pachelbel ed infine del giovane G.F. Haendel.
Il terzo appuntamento presenterà il famoso Kanon per tre violini e b.c. ed il Magnificat di Pachelbel messi a confronto proprio con lo stile italiano, rappresentato da Vivaldi, e quello tedesco, ancora esemplificato dalle musiche di Kindermann.
Nelle ultime due date previste per il dicembre 2006, le musiche per organo e per coro del grande Kantor della Chiesa di
S. Sebaldo a Norimberga saranno protagoniste assolute, mettendo
ancora più in risalto la sapiente tecnica della “variazione su di un
tema” tanta cara a Pachelbel, vera e propria analogia del coevo principio di “identità nella varietà” di leibniziana memoria.
Mariella Martelli
INTERNET
www.sangiovannibattistajesi.org/musicap
25 dicembre ore 11.00
In Nativitate Domini
31 dicembre ore 18.00
Te Deum laudamus
Coro “Cardinal Petrucci”
M. Martelli, direttore all’organo
Coro “Cardinal Petrucci”
M. Martelli, direttore all’organo
Sottovoce , n.28
pag.3
segue dalla prima pagina
turali,
catechistiche
e
associative.
E’ stata sicuramente una grossa scommessa
un po’ perché siamo stati i primi nel lanciare
una iniziativa del genere ed un po’ perché
spesso è luogo comune associare l’idea di
“Chiesa” con quello di “antichità” e ciò poco
si sposa con il binomio “Internet-modernità”.
Ma come i tempi passano e tutto si aggiorna trovavamo giusto “guardare al futuro”, spinti soprattutto dall’idea originale ed attualissima di Don Attilio.
Così abbiamo fatto il nostro ingresso nella “rete
delle reti” per stabilire un contatto diretto con
le famiglie e con i ragazzi che frequentano la
parrocchia, nonché con tutti coloro che sono o
che possono essere interessati a tutti gli eventi
ed incontri che vengono organizzati ogni anno.
Ci è sembrato logico ,vista la crescente difficoltà nel comunicare a tu per tu a favore di
una preferenza nell’uso dei cellulari ,di Internet e delle email, impegnarci il più possibile
affinché il sito diventasse uno strumento utile
e non un semplice dire “ci siamo anche noi”.
Una
scommessa
vinta?
A
giudicare dalle tremila visite in soli quindici mesi di attività crediamo proprio di sì!
Ma non ci accontentiamo, soprattutto se possiamo offrire di più a tutte le persone che settimanalmente continuano a visitare la nostra home page. Abbiamo perciò ascoltato
i pareri che i visitatori ci hanno fatto pervenire attraverso un sondaggio online e basandoci sui suoi risultati abbiamo completamente modificato e migliorato il sito S.G.B..
Se per una opera d’arte si parla di restauro,
di un sito si dice che è stato aggiornato… ma
come l’opera d’arte restaurata fa subito risaltare la bellezza dell’opera originale, così il
nostro sito già a prima vista ci mostra cosa è
cambiato e soprattutto cosa è stato aggiunto.
La home page è stata semplificata per facilitarne la lettura e permettere ai visitatori di
avere subito disponibili le notizie della Parrocchia, ora evidenziate maggiormente e
aggiornate in modo costante. Abbiamo voluto dare la possibilità di controllare gli appuntamenti del Calendario direttamente dalla
pagina iniziale, dove è anche possibile scegliere la categoria di eventi che più ci interessa.
Le novità non finiscono qui ma spiegarle in
dettaglio risulterebbe troppo lungo e sicuramente poco interessante… vorrei solo soffermarmi un momento su di una nuova sezione che può essere comunque vista come un
sito a se stante: il blog “Pensieri Sottovoce”.
Un blog altro non è che una sorta di diario o bacheca dove vengono giornalmente inseriti articoli, interventi e materiale di ogni argomento
o su di uno specifico tema. I visitatori possono
interagire con il blog inviando, direttamente
dal sito, dei commenti agli interventi presenti.
Il blog è ormai uno strumento molto diffuso
in Internet, soprattutto tra i più giovani, ma
il nostro “Pensieri Sottovoce” (il nome trae
ispirazione dal giornalino che la parrocchia
s’impegna a pubblicare da ormai diversi anni)
non si rivolge solo a loro bensì vuole essere
un mezzo attraverso il quale creare sempre di
più una comunità online di persone interessate
a riflettere e scambiarsi opinioni, una calamita
pensata per attrarre e rendere parte attiva non
solo tutti coloro che hanno degli interessi che
ruotano intorno alla nostra parrocchia, le sue attività ed associazioni ma anche, ed aggiungeremmo soprattutto, coloro che difficilmente entrano in relazione con le realtà delle parrocchie.
Sperando che anche questa nuova, impegnativa,
scommessa risulti alla fine vincente, vi invitiamo a visitare il nostro nuovo sito e a crearvi il
vostro profilo personale per partecipare non più
da spettatori alla vita online. Allora.. benvenuti!
Diego Savelli
INTERNET
www.sangiovannibattistajesi.org
www.sangiovannibattistajesi.org/blog
Sottovoce , n.28
AGESCI
pag.4
News dalla branca E/G
Resoconto degli eventi estivi.
L’estate 2006 è stato un momento davvero molto importante per il nostro anno di branca E/G.
Il momento cruciale è stato certamente
l’arrivo del campo estivo, momento per vivere
l’avventura a diretto contatto con la natura
sempre atteso con impazienza da ogni buono
scout di qualunque età, capo o ragazzo che sia!
La meta scelta per questo anno è stata Fonte
del Merennino a Fiuminata. Anche stavolta
come sempre accade, quando sembra tutto a
posto ci si rende conto che i preparativi hanno
tralasciato qualche dettaglio più o meno importante: quindi i lavori sono stati ferventi fino
all’ultimo minuto. Sin dall’inizio l’intero reparto si è dato grandi obiettivi per il campeggio:
l’impresa di Alta Squadriglia di costruire una
torretta-alzabandiera con l’ausilio della staff,
passare intensi giorni di scouting insieme nella
natura, dare il proprio meglio per contribuire
al massimo alla vita di squadriglia... Di fronte
a tali obiettivi, merito dei ragazzi è stato quello
di non farsi minimamente scoraggiare dai
presagi iniziali di difficoltà: la preoccupazione
di un campo da dover condividere con un altro gruppo (poi smentita!), la pioggia prevista
(poi ampiamente confermata!), la corriera che
ci accompagna all’andata che si blocca in un
tornante stretto e ci costringe ad allungare
il cammino a piedi per arrivare al campo…
A conti fatti, il campo, nello spirito scout
dell’avventura, grazie all’animazione di
Pollon ed Eros, reso significativo dalla
catechesi puntuale di Don Attilio e arricchito
con enorme piacere dalla visita del vescovo Gerardo, è stato davvero educativo ed entusiasmante
per gli E/G. I ragazzi hanno toccato finalmente
tante esperienze fondamentali dello scautismo:
le uscite di reparto e squadriglia, la veglia delle
stelle, il fuoco serale, la gara di cucina, le costruzioni, la consegna delle tappe raggiunte nella progressione personale, gli hike dei capi sq.
partenti (Andrea, Pierfrancesco, Maria, Michela
e Sonia), e la lista sarebbe davvero ancora lunga!
Nell’ultima parte dell’estate c’è stato spazio anche
per un altro evento molto importante che nel nostro reparto mancava da parecchi anni: con la festa
delle specialità di squadriglia del 16-17 settembre a Treia la squadriglia Falchi ha conquistato la
specialità di Espressione portando a termine con
successo il cammino intrapreso durante l’anno. Il
ritorno di quel guidone verde su un alpenstock
del nostro reparto ci rende davvero orgogliosi.
Giusto lo scorso 28-29 ottobre con il bivacco dei
passaggi a S. Maria del Colle si è aperto il nuovo
anno scoutistico sotto il segno del centenario
dalla nascita della nostra associazione. Proprio in
questa occasione sono stati presentati i due nuovi
ingressi nello staff E/G: Sara Tassi come Capo
Reparto eValerio Lasca come aiuto Capo Reparto.
Per l’inizio di questa nuova avventura insieme
auguro a tutti: Buona Caccia.
Il Capo Reparto.
Sottovoce , n.28
pag.5
AGESCI
Carta di clan
La branca Rover/Scolte
dell’ A.G.E.S.C.I. si rivolge
ai giovani e alle giovani
compresi tra i 16 ed i
20/21 anni e si propone
di favorire la crescita di
ciascuno nell’ impegno dell’ autoeducazione,
nella disponibilità al servizio al prossimo, nello sforzo di maturare delle scelte per la vita.
Come comunità clan-fuoco ci eravamo già da
tempo proposti di riscrivere la nostra carta di c/f.
La carta precedente, che era stata scritta nel
2000, non rispecchiava più lo spirito del c/
f e, dunque, era tempo di cambiarla considerando che questa è il documento che tutti
firmano e in cui tutti si riconoscono. Dovendo partire ex novo, ed essendoci posti
come scadenza ultima la route estiva, nell’
agosto del 2006, sui Monti della Laga, abbiamo deciso di dividerci in pattuglie che andassero alla ricerca degli spunti necessari per
pensare ed elaborare i punti che la compongono e che caratterizzano la comunità c/f.
La carta si divide in:
- comunità e strada, cioè la vera essenza dello stare assieme e condividere le esperienze.
- servizio, fede, e politica che sono gli elementi fondanti della vita del c/f stesso.
Di
seguito
riportiamo
il
testo
integrale della nuova Carta di Clan.
Roberto Ospici
COMUNITA’ E STRADA
Comunità: cooperazione, interazione di un gruppo di persone che scelgono di
perseguire ideali e valori i quali li porteranno a vivere insieme delle esperienze
costruttive al fine di perseguire un accrescimento a livello collettivo e
individuale.
Per noi in una comunità l’individuo non esiste se non in quanto aperto verso gli
altri, non si conosce se non attraverso gli altri, si ritrova soltanto negli altri.
Quindi la nostra comunità clan/fuoco non si basa sull’ omologazione di chi vi
appartiene ma sull’ intreccio delle singole personalità, perché crediamo nell’
arricchimento di ognuno con le nostre reciproche diversità.
“Quando sappiamo vincere la timidezza e i timori e accettiamo di salire sul
grande palcoscenico della vita per interpretare da veri protagonisti il ruolo che il
buon Dio ci ha affidato, mentre tanti altri si limitano a restare nell’ ombra della
platea capaci solo di ridere o fischiare se lo spettacolo non è di loro gradimento. Si! I ribelli siamo noi. Noi se sapremo fare tutte queste cose con serenità
d’animo, testa dritta e sorriso sulle labbra e col desiderio di coinvolgere nel
grande gioco anche chi per il momento n’è rimasto fuori, perché siamo convinti
che la vita meriti di essere vissuta fino in fondo da autentici ribelli.”
Uno dei valori più importanti in cui crede la nostra comunità è l’amicizia.
Citiamo l’articolo 4 della legge scout:” La guida e lo scout sono amici di tutti
e fratelli di ogni altra guida e scout” perché crediamo che l’amicizia spontanea
che è nata durante il nostro percorso scout è ciò che unisce gli elementi del clan.
Crediamo, inoltre, che instaurare un’amicizia sincera tra tutti i membri di un
grande gruppo risulta difficile, ma è questo il limite che tutti insieme ci proponiamo di superare.
La nostra comunità cresce, acquisisce compattezza ridefinendo l’ identità di
ognuno di noi usufruendo della strada come mezzo fondamentale. Per noi il
sentiero non è altro che le orme dei nostri passi, non c’è sentiero, il sentiero si
apre camminando e niente può cancellare il ricordo del cammino percorso. La
strada è fatica che, però, se condivisa, muta in gioia perché: “è sempre molto
belo arrivare, sentir di aver superato degli ostacoli ed essere giunti ad un punto
sicuro e preciso. E’ bello accorgersi di essere capaci di riuscire in qualunque
cosa che ha richiesto fatica ed impegno”, tutti insieme!
“Siamo proprio come i mattoni di un muro. Ognuno di noi ha il suo posto, anche se può sembrare un piccolo posto in confronto alla grandezza del muro.
Ma se un mattone si rompe, o scivola fuori posto, gli altri cominciano a dover
sopportare uno sforzo enorme. Appaiono fessure e il muro si sgretola.”
Baden Powel
POLITICA
“ Quando ci si prende cura della società e del bene comune si fa politica, si
pensa e si agisce politicamente” – Roberto Mancini
Viviamo la politica come il modo di relazionarci con l’esterno. Nella convinzione che il mondo si muove se noi ci muoviamo vogliamo essere noi stessi i
primi a portare avanti iniziative ritenute giuste, non facendoci intrappolare da
grandi ideologie ma seguendo il cuore e la concretezza. Per realizzare questi
scopi consideriamo fondamentale un’ informazione accurata e aggiornata,
informazione che poi ci interessiamo di trasmettere al di fuori della comunità
in maniera quanto più oggettiva possibile. Una volta elaborati i progetti ed il
metodo da seguire, i mezzi per portare a termini i nostri obiettivi possono essere
continua a pagina 5
Sottovoce , n.28
AGESCI
pag.6
Nel far ciò ci impegniamo senza pretese e senza giudicare chi
non fa altrettanto.
FEDE
Nella nostra comunità la fede è vissuta sia individualmente
sia collettivamente. Pensiamo tutti che sia un percorso da
intraprendere personalmente ed in parte all’ interno della
Chiesa.
Ogni appartenente al clan-fuoco vive la fede a suo modo,
ognuno intraprende un cammino personale, a seconda delle
proprie esperienze e necessità. Come comunità vogliamo
percorrere un cammino di fede costituito dai vari punti di
contatto dei singoli percorsi.
“La primavera incomincia con il primo fiore, la notte con la
prima stella, il fiume con la prima goccia d’acqua, l’ amore col
primo pegno.
Ci impegniamo perché crediamo nell’ amore” – Don Primo Mazzolari
Crediamo che il vangelo sia il fondamento dei principi e
dello stile scout. Uno degli impegni della nostra comunità
è quello di approfondire la conoscenza della parola di Dio
attraverso la lettura del vangelo durante i momenti della
catechesi o la consultazione di esperti.
SERVIZIO
“ è offrirci all’ altro con un impegno graduale, concreto, disinteressato e costante mettendosi al paso di chi fa più fatica, e condividere u doni che ciascuno porta.”
Non rifiutiamo l’istituzione Chiesa ma crediamo che le
tradizioni e i riti abbiano una loro importanza. Innanzitutto
ci impegniamo a conoscerle meglio, per poterle confrontare
con le nostre esigenze. Non puntiamo a radicali cambiamenti, ma a modifiche alla nostra portata all’ interno della
Chiesa, come, per esempio, partecipare più attivamente al
rito della messa.
i più disparati: dalla radio al giornale, dalla piazza alla parola
passando per la raccolta di firme o di fondi.
“Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi
non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce” – Pablo
Neruda
Nel nostro clan-fuoco sono state vissute diverse esperienze di
servizio, sia associativo che extra associativo, partendo sempre
dal presupposto che non scegliamo di fare servizio per avere il
compiacimento degli altri, ma per arricchire noi stessi. I valori che ci accompagnano nel nostro cammino sono: l’impegno
volontario, che non è un dovere comandato, la responsabilità
intesa come un altissimo senso del proprio dovere verso gli altri,,
tutto con costanza per raggiungere il miglior risultato. Prestiamo
servizio mettendoci al pari di chi ci sta di fronte, prendendo
spunto da “L’ occhio del lupo” di D. Pennak:
“ Il lupo è maledettamente a disagio, il suo occhio impazzisce
sempre più e ben presto, attraverso la cicatrice dell’ occhio morto, spunta una lacrima. Allora il ragazzo fa una cosa curiosa che
calma il lupo, lo mette a suo agio. Il ragazzo chiude un occhio.”
E’ duro, a volte molto difficile, richiede costanza, impegno, fatica, coerenza, caparbietà e un po’ di sana testardaggine, e a volte
stanca…ma è una sfida, una meta che si rinnova ogni momento,
un sogno, un grande ideale, è un camminare mettendo un passo
avanti l’altro, pronunciando sempre la parola “ECCOMI”.
Pensiamo che solo ciò che è necessario è pesante e solo ciò
che pesa ha valore. Crediamo che chi dona con gioia, di gioia
sarà ricompensato, che è bene dare se ci chiedono, ma è meglio
percepire quando non ci chiedono nulla perché solo se dono te
stesso tu dai veramente.
Anche se i diversi tipi di servizio ti portano a vivere esperienze
e situazioni differenti, vanno vissute tutte con lo stesso spirito e
con un unico obiettivo:
“ lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”
“…e ti vengo a cercare perché ho bisogno di capire la tua
presenza…” – Franco Battiato
Sottovoce , n.28
pag.7
AZIONE CATTOLICA
Programma Giovani
Calendario incontri del gruppo per
l’anno 2006-2007
Anche quest’anno il gruppo Giovani di
Azione Cattolica della Parrocchia ha stilato
un programma di massima per coinvolgere i
vari aderenti tra i 18 ed i 30 anni che hanno manifestato l’intenzione di proseguire
quel cammino che li tieni uniti fin dai tempi
della ACR. Ecco che cosa ci siamo proposti.
Manlio Mattoli e Alessandra Notari
Giovedì 2 Novembre 2006
(presso Santa Maria del Colle)
Visione del film “Gli Istituti Magdalen” e dibattito con
Don Aldo Bonaiuti della comunità Papa Giovanni XXIII di
Fabriano.
Sabato 25 e Domenica 26 Novembre
Due giorni ad Assisi
Domenica 17 Dicembre
(presso Santa Maria del Colle o altra sede)
“Il nostro rapporto con la preghiera”
Venerdì 2 Febbraio 2007
Proiezione del film “Il grande silenzio” e dibattito.
Sabato 17 e Domenica 18 Febbraio 2007
Visita ad una comunità e condivisione
Giovedì 5 Aprile 2007
Cena Pasquale e Veglia in Parrocchia
Sabato 26 e Domenica 27 Maggio 2007
Visita ad una comunità e condivisione
Estate 2007
Esperienza estiva da pensare
Una Parola che genera speranza
Passo tratto dal Convegno Ecclesiale
Nazionale di Verona
[...] La prima cosa che fa la Parola in noi è
quella di donarci speranza. (“Ora, tutto ciò
che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione,perché in virtù della
perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra
speranza” Rm 15,4) Cosa fa il Vangelo? Ci
presenta la nostra verità pro-fonda, ciò che
siamo secondo il disegno di Dio, ciò che tutti
vorremmo essere e non riusciamo ad essere.
La prima cosa che dovrebbe avvenire, leggendo il Vangelo, è questa: un’apertura del
cuore alla speranza; il testo greco dice: cingendovi i fianchi della vostra intelligenza!
Sappiamo cosa vuol dire cingere i fianchi:
anticamente gli uomini portavano lunghe
vesti e allora, per camminare spediti, si cingevano i fianchi. Noi spesso siamo bloc-cati
dai paludamenti delle nostre menti che sono
le nostre paure, le nostre angosce, i nostri
sospetti; siamo spesso impacciati nelle decisioni da assumere, siamo legati da tanti condizionamenti. La prima cosa che fa la Parola
è cingerci i fianchi della mente, renderci più
agili, più aperti, più disponibili al nuovo, appunto pieni di speranza, perché se l’uomo non
spera, non vive, soffoca. E’ la conversione
della nostra mente (Rm 12,1-2). E’ il superamento dei nostri vani ragionamenti (Fil 4,7)
Dunque, la prima azione della Parola è generarci alla speranza. Quella speranza che poi diventerà completa alla fine, quella speranza che
suscita la nostra operatività, che fa sì che non
ci conformiamo ai desideri disperati che avevamo prima, quando eravamo nell’ignoranza.
Quando si è nell’ignoranza delle cose positive, cosa si fa? Si vive nella paura. Che
cosa fa uno quando vive nella paura? Realizza le sue paure! Ecco allora che la speranza cambia il nostro comportamento: non
realizziamo più quegli schemi di paura che
continua a pagina 8
Sottovoce , n.28
pag.8
AZIONE CATTOLICA
segue dalla prima
avevamo dentro, ma diventiamo capaci di attuare dei
progetti nuovi, positivi, emersi attraverso il racconto del
Vangelo, che abbiamo constatato corrispondere ai nostri
bisogni profondi fino a farci dire: guarda che bello così!
Quindi questa è la prima cosa che ci dona la Parola: ci
genera alla speranza. Ravvivate sempre esistenzialmente
la meta; non vivete di rendita, lottate per approfondire, per incidere dentro di voi l’affascinante immagine
della meta sperata. E’ un lavoro sapienziale; è la libertà dai sogni consumistici ed inutili che ci consente di
cogliere il fascino della Karis, offertaci con la Rivelazione di Gesù; sperare non è un valore marginale; occorre
essere documentati e conoscere e dire che cosa at-tendiamo: una eredità che non tramonta. Come Dio ha risuscitato Gesù, così sap-piamo che avverrà in noi questa
vita nuova (1,21). Per Paolo (Rm 8), è lo Spirito Santo il
legame fra ciò che è germinale o caparra, e il compimento.
Il cristiano non è tale se non è uomo di speranza e così diventa
grazie all’opera dello Spirito che abita in lui che, prima ancora di renderlo capace di compiere un ge-sto di speranza, lo
fa speranza, depositando nel suo cuore un germe di vita nuova che, secondo il progetto di Dio riceverà un compimento.
Diventato speranza, il cristiano vive e testimonia nella sua
vita la speranza. Ed egli non spera soltanto per sé ma anche
per il mondo, affermando che, anche nelle si-tuazioni più
disperate c’è una via d’uscita, c’è un riferimento che porta a
una meta che è al di là dell’apparente vuoto e del non senso.
Il cristiano spera per sé e per il mondo anche quando la
realtà che lo circonda sembra opporre tutto il contrario.
Ma tale speranza è possibile soltanto se si rimane uniti a
Cristo e si riceve il suo Spirito capace di ribaltare le nostre
tombe nelle quali ci siamo rifugiati pieni di paura e di sospetti.
Per questo si può sperare. “Essere Chiesa, scriveva un
mio confratello che non è più tra noi (P. Calati), significa
immergersi nella Parola, lasciandosi compenetrare dallo
Spirito. La crescita nella carità del singolo fedele si sviluppa in proporzione all’approfondimento della Parola
di Dio, grazie all’identico Spirito che anima le Scritture
e che dirige ogni credente verso la pienezza dell’amore”.
tratto da Riflessione Spirituale
di don Franco Mosconi
(monaco Camaldolese)
CALENDARIOPARROCCHIALE
Domenica 24 ore 23.00
Veglia di Natale
Tra Natale e l’Epifania
• Giornata di comunità
per i Bambini della Prima Comunione
• Giornata di comunità
per i ragazzi della Cresima
• Route e bivacco del MASCI sul tema:
laicità e cristianesimo
presso Santa Maria del Colle
22 Gennaio 2007
Biblioteca Diocesana:
Silvano Petrosino
“Intorno alla Torre di Babele”
omologazione e differenze
5 Febbraio 2007
Biblioteca Diocesana:
Francesco Zannini
Islamismo e Cristianesimo: un cammino di dialogo
21 Febbraio 2007
Biblioteca Diocesana:
Mauro Bergonzi
Spiritualità Orientale e Occidente contemporaneo
2 Marzo 2007
Biblioteca Diocesana:
Vito Orlando
Identità e differenza: percorsi educativi.
Consultare il Calendario in Internet per i dettagli degli
incontri e per tutti gli appuntamenti successivi
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