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Oliviero Toscani se la prende con Como «Abbattere la Trevitex è
LA PROVINCIA
Como 23
DOMENICA 4 MAGGIO 2014
SEGUE DALLA PRIMA
Oliviero Toscani se la prende con Como Dibattiti
televisivi
«Abbattere la Trevitex è tremendo»
Impariamo
Trasmissione a Radio Radicale: il noto fotografo contro l’assessore Spallino
Duro l’attacco: «Ma lì cosa è successo? È passato un ufo e vi ha rimbecilliti tutti?»
OlvieroToscani,notissimo fotografo di tante importanti
campagne pubblicitarie, si scaglia
contro la giunta comasca, rea di
voler abbattere la porzione della
palazzina Trevitex che resta a Camerlata.
Toscani ha rampognato gli amministratori comaschi nella trasmissione di Radio Radicale “Fatto in Italia” che andrà in onda oggi
alle 13.30, condotta da Nicolas
Ballario. Il fotografo ha definito
«errore madornale demolire l’architettura industriale» e - rivolgendosi all’assessore Lorenzo
Spallino presente al dibattito con
Gianluigi Fammartino ex consigliere comunale di Paco - ha aggiunto «ma non c’è nessun pentimento nei comaschi per aver abbattutto già l’altra palazzina Trevitex e ora questa? Cosa direbbe
Terragni?».
Colpa degli ufo
«Cosa è successo è passato un ufo
che vi ha rimbecilliti tutti? C’è stato Terragni e poi cosa è successo?
- ha aggiunto Toscani - Andiamo
avanti a demolire in nome della
proprietà privata che non vede
nulla se non il profitto?». Prima di
Toscani , a Spallino il conduttore
ha chiesto di ricostruire la vicenda
per chi non la conoscesse. «La parte della Trevitex già abbattuta è di
inizio 1900 e questa che resta da
abbattere ospitava gli uffici. Io sono sempre stato contrario all’ab-
battimento del primo edificio, ma
oggi mi ritrovo con un abbattimento fatto, un centro commerciale esistente, e una porzione residua che cade a pezzi; devo scegliere tra 7,5 milioni di euro che
avrò dopo l’abbattimento e che
posso usare come opere di compensazione per riqualificare il
quartiere, e una spesa di più di 4
milioni per restaurare la porzione
esistente, senza per altro poi sapere cosa posso metterci dentro.
«In tutti gli incontri fatti in città
- ha aggiunto l’assessore dopo la
trasmissione - non c’è stato un cittadino, a parte l’ingegner Isidoro
Ronzoni, che mi abbia detto che
vuole che la parte di palazzina resti. Ho avuto l’impressione che in
trasmissione non si conoscesse
esattamente l’argomento di cui si
stava parlando. Nel 1994 era stato
adottato e approvato un piano che
prevedeva il centro commerciale
e altre costruzioni e io ero assolutamente contrario, non avrei permesso l’abbattimento. Ma oggi mi
ritrovo con un pezzo di palazzina
che viene giù. Stiamo cercando di
ridare ai cittadini un quartiere migliore. La sovrintendenza ci ha
detto che la palazzina restante
non è un edificio vincolato e che
mantenerne un pezzo sarebbe un
falso storico, che invece serve conservarne la memoria».
La spiegazione di Spallino non
ha però convinto Toscani che ha
insistito per la conservazione di
ciò che resta della Trevitex. «Ai
nostri nipoti cosa racconteremo?
Che abbiamo distrutto nel nome
delle casse del supermercato?- ha
aggiunto - Demolire è tremendo.
In Italia dovremo solo curare e
ristrutturare l’Italia. Invece demoliamo in nome del signor Esselunga. Questa è democrazia? Il fatto economico va lasciato da parte
e va conservata la Trevitex per farne un centro culturale . Spero che
i centri commerciali spariscano e
si torni alle botteghe. A Como capiscono che è sbagliato demolire,
ma demoliscono».
Poco lungimiranti
«Concordo con Spallino sul fatto
che il quartiere non deve sostenere il peso del supermercato e, pur
condividendo quello che l’assessore fa, vedo pochissima lungimiranza - ha detto Fammartino - . La
palazzina si potrebbe trasformare
in un ostello, in un’occasione culturale. Il centro commerciale è
disturbato dalla palazzina Trevitex che è davanti al suo ingresso e
ha fatto in modo che negli anni si
deteriorasse . Il centrodestra a Como ha disfatto la città, ora stiamo
distruggendo anche edifici residenziali di inizi 1900 perché il piano di territorio vecchio permetteva incrementi incredibili in città.
« L’unica cosa che ci salvaguarda è la crisi che ha bloccato gli interventi edilizi su edifici storici». C. Col.
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Progetto nel mirino
1.L’edificio Trevitex coperto dai ponteggi
2. Oliviero Toscani 3 .Lorenzo Spallino
una rarità in aula, soprattutto
con votazioni a scrutinio segreto
- il nome del capogruppo di Como Civica Marco Tettamanti.
Da più parti è arrivato anche
il nome di Vicenzo Sapere (Paco-Sel), che sarebbe gradito anche alle minoranze, ma certamente non è un uomo di fiducia
del sindaco.
Un passaggio eventuale in
giunta di Legnani comporterebbe le sue dimissioni e, al suo
posto, subentrerebbe Pierangelo Sfardini (68 preferenze). Per
quanto riguarda il capogruppo
del Pd i nomi sul piatto sono due:
Andrea Luppi (una parte del
gruppo però non vedrebbe di
buon occhio questa scelta) oppure Guido Frigerio (al suo pri-
mo mandato a Palazzo Cernezzi,
a differenza del collega).
Va detto però che per l’elezione del presidente del consiglio
il regolamento prevede la maggioranza dei due terzi a scrutinio
segreto (molto difficile da raggiungere, vista anche la situazione tesissima in Comune)
mentre dalla terza votazione il
quorum scende alla semplice
maggioranza.
Bisognerà anche capire se la
sistemazione della giunta sarà
anche l’occasione per un rimpasto complessivo, viste anche le
contestazioni - della stessa maggioranza - alla titolare delle Attività produttive Gisella Introzzi
e al collega con delega alla Cultura Luigi Cavadini. G. Ron.
Orticolario, fa centro la giornata milanese
no per contagiare bellezza: Orticolario 2014 promette bene!».
Orticolario nello specifico
ha proposto una giornata dedicata all’orto in città, fenomeno
socioculturale di grande attualità grazie anche alla spinta data da Michelle Obama: un susseguirsi di laboratori per grandi e piccini sugli hotel per insetti e casette per gli uccellini,
sugli orti in città e su come
coltivare le erbe aromatiche,
ma anche spettacoli di burattini per tutti.
E poi dimostrazioni di composizione con fiori, frutta e verdura insieme a Flower Designers, incontri con esperti sugli orti urbani e cocktail con
erbe aromatiche insolite. Giunta, torna in pole Legnani
E presidenza per la Cesareo
Settimana decisiva per la
politica a Palazzo Cernezzi e, soprattutto, per portare stabilità in una maggioranza traballante.
Torna in pole position il nome
dell’attuale capogruppo del Pd
Stefano Legnani per la sostituzione della casella di giunta lasciata vuota, lo scorso mese di
novembre, dalle dimissioni di
Giulia Pusterla.
La partita sarà chiusa nei
prossimi giorni e, comunque,
entro giovedì sera quando è in
programma l’elezione del nuovo
presidente del consiglio comunale, dopo le dimissioni (annunciate giovedì sera in aula) da
Francesco Fragolino.
Per il suo successore sembra
esclusa la possibilità che il sindaco Mario Lucini ceda la poltrona a un esponente della minoranza, mentre prende quota
la riconferma di un esponente
del Pd. Molti rumors indicavano
in Legnani il candidato ideale,
ma un suo ingresso in giunta lo
escluderebbe automaticamente
dalla carica.
Il Pd probabilmente punterà
su Andrée Cesareo, giovane avvocato, al suo primo mandato a
Palazzo Cernezzi. Il suo nome
era stato fatto anche dall’assessore all’Urbanistica Lorenzo
Spallino, di Como Civica. Sembra invece tramontata, a meno
di colpi di teatro - tutt’altro che
«Siamo molto soddisfatti
per il successo riscontrato dall’iniziativa, che ha registrato un consistente
numero di visitatori attirati dalla inaspettata splendida giornata ma soprattutto dal richiamo che Orticolario
esercita di per sé».
Moritz Mantero, presidente di
Orticolario, commenta con
soddisfazione la giornata milanese (sulla piattaforma di SistemaComo in Alzaia Naviglio
Grande) della grande fiera lariana dedicata alla natura.
L’evento, dal titolo “Profumo
d’acqua”, si è svolto nel corso
Colori e profumi grazie a Orticolario ieri in trasferta sul Naviglio
dell’intera giornata e ha accostato appunto il profumo, che
nella natura trova la sua massima espressione e che vive attraverso l’olfatto, senso conduttore di Orticolario 2014, e
l’acqua, elemento fondamentale per la vita delle piante ed
elemento caratterizzante del
nostro territorio.
«Molti sono venuti a trovarci
anche per saperne di più e avere qualche anticipazione sulla
prossima edizione (Villa Erba
3-5 ottobre) - ha detto ancora
Mantero - siamo venuti a Mila-
dagli svizzeri
U
na trasmissione televisiva. Il tema è l’acquisto,
molto oneroso per le
casse dello stato, di un
certo numero di esemplari di un
nuovo aereo da combattimento.
Nello studio televisivo si discutepartendodaposizionimoltodiverse,dairadicalmentecontrari agli incondizionatamente
favorevoli.
Chi ha letto sin qui non ha bisogno di grandi sforzi di immaginazione per figurarsi davanti
agli occhi e nelle orecchie disturbate il pollaio di quelli che si dannosullavoce,gridano,proclamano, interrompono ogni venti secondi.
E nel merito della questione
– si fa per dire – le maledizioni,
l’apocalisse, il vergognavergogna, ladri, tutti a casa. Perché ci
immaginiamo che si tratti degli
F-35.
Invece no. La trasmissione di
cui parliamo è andata in onda
lunedì, in prima serata, alla Televisione della Svizzera Italiana.
Si parlava dell’acquisto degli
aerei Gripen, che il gruppo svedese Saab venderà all’aviazione
svizzera per una somma – anche
dell’ammontareprecisosidiscuteva – compresa tra i sei e i dieci
miliardi di franchi. Mica spiccioli.
In trasmissione ci sono rappresentanti di diversi partiti politici, un colonnello dell’aeronautica,ilpromotorediuncomitato contro l’acquisto.
Non accade mai – ma proprio
mai - che mentre uno di loro interviene un altro lo interrompa.
Quando uno dei politici inizia
a parlare mentre il giovane attivista sta finendo di spiegare la
sue ragioni il conduttore lo riprende severamente: “non facciamo comizi”.
Dietro coloro che parlano in
studio non c’è nessun pubblico
di tifosi e figuranti ma uno sfondo con colori tenui e neutri.
A un certo punto uno dei politici fa riferimento a un rapporto
della Difesa sulle prospettive
dell’esercito e dell’aviazione, e
prova a trarre delle conclusioni.
Ovviamente cita la pagina e il paragrafo.
Con cortesia e precisione il
conduttore della trasmissione
gli ricorda che nella pagina precedente a quella da lui citata c’è
un’altra affermazione che potrebbe smentirlo.
Cioè: il conduttore televisivo
si è studiato i documenti ufficiali
che riguardano il tema della trasmissione.
A questo punto, contro le regole di buona scrittura, bisognerebbe piazzarci tre punti esclamativi di sorpresa.
Gli insospettabili Jacopo Fo e
Rosaria Guerra hanno appena
pubblicato un piccolo e intrigante libro intitolato “Perché gli
svizzeri sono più intelligenti”,
che in maniera ironica ma con
puntuali ricostruzioni storiche,
rovescia molti degli stereotipi
dettati dalla nostra italica presunzione.
Il vantaggio per l’intelligenza
degli svizzeri potrebbe essere
decisamente aumentato negli
ultimi tempi avendo loro evitato
di subire un ventennio di televisione urlata. Chissà se potremo
mai recuperare. GiuseppeBattarino
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