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23 gennaio 2009 - Il Crotonese
28 CIROTANO 23 - 26 GENNAIO 2009 N. 6 il CROTONESE Cirò Marina, l’assise comunale riunita per discutere sul piano di dimensionamento scolastico Processo al Consiglio provinciale E Siciliani si impegna a far rivedere la delibera sott’accusa CIRÒ MARINA - Il Consiglio comunale aperto , riunitosi il 20 gennaio in sessione straordinaria per discutere sul dimensionamento scolastico provinciale, ha approvato all’unanimità un documento nel quale si richiede “al presidente del Consiglio provinciale di Crotone urgente convocazione del Consiglio con all’ordine del giorno i seguenti punti: 1) revoca della delibera del Consiglio provinciale di Crotone N°78 del 22.12.2008, avente ad oggetto l’approvazione proposta del Piano provinciale di organizzazione della rete scolastica; 2) approvazione nuovo Piano provinciale di organizzazione della rete scolastica come prevede la legge, ovvero in base alle linee guida regionali approvate successivamente al 22.12.2008, previa approvazione della Conferenza Provinciale opportunamente convocata”. Si riparte da zero quindi, o meglio si spera nella revoca della delibera provinciale, atto che il presidente del Consiglio provinciale Roberto Siciliani, presente in aula, si è impegnato a sostenere nel corso del suo pragmatico e conciliante intervento. No al ricorso al Tar Il sindaco Nicodemo Parrilla, in apertura dei lavori, ha illustrato al numeroso pubblico presente i passaggi effettuati in seguito alla riunione del 14 gennaio, specificando l’inopportunità di un ricorso amministrativo al Tar avendo questi valore soltanto a seguito di una delibera regionale esecutiva per il piano provinciale (intanto proprio il 20 gennaio la Giunta regionale ha approvato i piani provinciali n.d.r.). Pertanto Parrilla, rifacendosi all’astensione del consigliere provinciale Rocca ed alla sua richiesta di modifica del piano approvato, ha rivolto al presidente del consiglio Siciliani la stessa istanza. “Qualora esista anche una minima possibilità di rivedere il Piano, sarà presa in considerazione” – ha dichiarato Roberto Siciliani sottolineando come nella sua qualità di Presidente dell’assise provinciale sia pronto ad accogliere ogni proposta legittima che perviene al Consiglio, come quella del consigliere Rocca inviata il 15 gennaio. La situazione può essere quindi ripristinata per Siciliani che non ha esitato a riconoscere la mancanza di sinergia tra le istituzioni, pur nella consapevolezza, avendo convocato il Consiglio il 22 dicembre, di aver risposto ad una “perentoria richiesta da parte della Regione che sollecitava la convocazione dell’Assise provinciale”. Scettico sull’iter giudiziario il consigliere di mino- ranza Domenico Facente che sottolineando i gravi ritardi decisionali, “alcune decisioni vanno prese anche a livello di Giunta” – ha affermato che “occorre prendere al volo l’opportunità politica offerta dal presidente Siciliani”. E se Barbara Brunetti di An, riconoscendo alla Provincia la sua parte di responsabilità e paventando il pericolo di un protrarsi della perdita di servizi per Cirò Marina come è avvenuto per l’Etr e la sede Enel, ha appoggiato la stesura di un documento di revoca, l’assessore al bilancio Pino Giacobbe si è detto invece favorevole anche al ricorso amministrativo al Tar. Pronto a dare le sue dimissioni, dopo aver invocato quelle dell’assessore alla Pubblica istruzione Giuseppe Russo, si è detto il consigliere d’opposizione Francesco Ferrara; ciò per dare “un esempio eclatante” in seguito “ad un percorso perverso” tracciato in seno al Consiglio provinciale. Ancora l’ex assessore Nevio Siciliani, plaudendo all’iniziativa del Consiglio comunale aperto ed augurando che le battaglie siano state intraprese a favore dei bambini e non per interessi particolari, ha inteso, ancora una volta, addossare le responsabilità su sindaci, sindacati e assessori, assolvendo gli insegnanti da ogni col- La scuola don Bosco di Cirò Marina pa. Nel corso di quasi quattro ore di dibattito si è ascoltato di tutto e il contrario di tutto; dalla proposta del vicesindaco Russo di accorpare le scuole medie e materne di Cirò con Crucoli ed il Liceo di Strongoli con quello di Cirò, a quella del sindaco Parrilla per un riequilibrio interno con l’Istituto Casopero; quasi una smania di rattoppare un piano anoma- lo sfuggito di mano avendone purtroppo sottovalutato le conseguenze. Non a caso la dirigente dell’Adorisio di Cirò, Adelaide Barbalace, ha parlato di “uccisione” del Liceo scientifico accusando i politici di “aver distrutto questa terra e imbarbarito il territorio”. Il consigliere provinciale di maggioranza Luigi Rocca, unico astenuto in sede consiliare il 22 dicembre, ha ribadito la sua posizione definendo il Piano “ad immagine e somiglianza” dell’assessore Greco. Avendo chiesto invano i verbali delle assemblee preliminari, Rocca si è chiesto perchè la Provincia abbia ratificato se i sindacati, i dirigenti scolastici e i sindaci non erano d’accordo, evidenziando ancora una volta l’anomalia dei Piani provinciali deliberati prima della promulgazione delle linee guida regionali. A rafforzare inoltre la posizione del sindaco Parrilla è intervenuto il dirigente sindacale Domenico Denaro il quale ha dato atto al primo cittadino di aver contestato il Piano nel corso della riunione del 16 dicembre. Ritenendo non prevista la concertazione con il sindacato, Denaro ha comunque dichiarato “grave il fatto che non si sia tenuto conto dei pareri dei sindaci e ancor più dei dirigenti scolastici”. In conclusione, ciò che si è svolto martedì nell’aula La dirigente scolastica Santamaria assicura: “Niente e nessuno verrà spostato a Crucoli” CRUCOLI - Nessuna polemica a distanza, nessuna risposta alle tante invettive e gridi d’allarme giunti da Cirò Marina all’indirizzo delle istituzioni scolastiche crucolesi, oltre che ad istituzioni e rappresentanti del mondo politico rei solo di essere crucolesi e di aver quindi “pressato” su chi di dovuto per l’accorpamento delle classi di scuola primaria della “don Bosco” all’Istituto comprensivo Crucoli Torretta. Davanti alla pericolosa “bomba” dell’ostracismo e della disinformazione innescata da coloro che del mondo dell’insegnamento fanno parte, i vertici dell’istituto crucolese hanno accettato di esprimere le proprie valutazioni e le dovute precisazioni in merito ad una inutile, quanto deleteria, polemica a distanza. “Ci saremmo aspettati una solidarietà vera, e non sulla carta, da parte del Comune di Cirò Marina verso la nostra piccola realtà cittadina – esordisce Annunziata Santamaria, dirigente dell’Istituto comprensivo locale, - che spera in qualche modo di mantenere in vita quel minimo che le leggi ancora ci consentono, come appunto l’autonomia scolastica”. Ed invece tutt’altro sentimento è arrivato dalla vicina comunità ciromarinese, spinta dalla cattiva informazione verso un atteggiamento persino ostico che avrebbe magari voluto un coinvolgimento in prima persona dei massimi esponenti degli istituti tirati in ballo. “Quello del ridimensionamento è un problema che deve riguardare esclusivamente, o soprattutto, la politica, – prosegue la Santamaria – e non i dirigenti scolastici, tantomeno il personale che da questo tipo di provvedimento non viene a perdere niente. Semmai sarebbe il territorio a soffrire l’eventuale mancanza di una istituzione tanto utile, anche perché la posizione quello crucolese è già di per sé periferica ed essendo l’ultimo Comune della provincia crotonese non avevamo possibilità di espanderci verso un’altra comunità vicina, come per esempio quella cariatese”. Entrando nel merito del Piano provinciale di dimensionamento scolastico, la dirigente dice: “Esso è stato redatto con grande senso di equilibrio, salvaguardando gli interessi di tutta la popolazione. Invece si sono subito scatenate critiche inopportune al governo della Provincia ed all’assessore Greco solo perché questi è di Crucoli. Soprattutto non è giusto che insegnanti, salvaguardate proprio con questo Piano, si oppongano in modo così veemente e sapendo che niente e nessuno verrà spostato a Crucoli”. A proposito, cade a pennello la precisazione del dirigente amministrativo, Alboino Flotta, che interviene così: “Nessun cambiamento, nessun trauma di tipo logistico, perché si potranno soddisfare tranquillamente le esigenze dei genitori e degli alunni, sia attraverso i Responsabili di plesso (i cosiddetti fiduciari del Dirigente), sia con personale amministrativo che potrebbe risolvere in loco ogni tipologia di problematica, dalle iscrizioni alle pratiche o documentazioni più disparate”. “Semmai sarà il dirigente a muoversi sempre – prosegue la Santama- ria – ed a tenere attivo il coordinamento tra i vari plessi, come è stato finora tra Crucoli e Torretta, due realtà distanti quasi quanto con Cirò Marina”. Chiediamo un parere sul recente Consiglio comunale della vicina cittadina ionica, convocato in seduta straordinaria ed aperto a istituzioni e rappresentanze scolastiche: “Siamo stati invitati ufficialmente, ma non abbiamo ritenuto opportuno partecipare, non perché disinteressati alla questione, ma perché, ripeto, di questa razionalizzazione di alunni e classi se ne devono occupare i politici, giammai la scuola. Io posso soltanto ribadire che la proposta dell’accorpamento, avanzata dal nostro Consiglio di Istituto e poi fatta sua dall’assessore provinciale Donato Greco, era e rimane perfettamente equilibrata e rispondente alle esigenze dell’utenza, non dei pochi e né di parte. E così come attualmente vengono sempre soddisfatte le necessità dei tre plessi di Crucoli, in egual modo saranno trattate quelle dei plessi ci Cirò Marina”. Un’ultima parola la chiediamo al sindaco Antonio Sicilia (tra l’altro appartenente anch’egli al mondo scolastico essendo docente di un istituto superiore proprio a Cirò marina), il quale continua a ripetere di volersi “tenere fuori da ogni tipo di polemica nociva per le nostre comunità e per il territorio”, per poi chiosare: “Da parte mia ho solo cercato di tutelare la realtà locale, salvandone l’autonomia scolastica e sperando nella solidarietà altrui”. NUNZIO ESPOSITO consiliare lo si potrebbe definire un processo a porte aperte al Consiglio Provinciale; processo in cui l’unico imputato presente, il presidente Siciliani, ha saputo e potuto difendersi accogliendo l’istanza con l’impegno di convocare in tempi brevi un ulteriore Consiglio provinciale. In pochi per il porto Il secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale era sui danni subiti dal porto di Cirò Marina a seguito delle violente mareggiate. Punto che è stato trattato in un’aula ormai svuotata di interesse e di partecipanti. Il sindaco Nicodemo Parrilla ha elencato tutte le procedure avviate dall’Amministrazione Comunale (richiesta di interventi inoltrata al Consiglio dei Ministri, alla Regione Calabria, alla Provincia), l’intervento della protezione Civile e la richiesta dello stato di calamità naturale. Parrilla ha inoltre annunciato la visita dell’assessore regionale Incarnato che, grazie all’interessamento dell’onorevole Oliverio, è stato a Cirò Marina mercoledì 21, insieme ai sindaci della zona, per una verifica dei danni subiti. Dettagliata nei particolari la relazione dell’assessore ai lavori pubblici LuigiValente che ha elencato le opere svolte sinora per il ripristino del porto, come il rafforzamento del muro foraneo, intervento purtroppo interrotto dalla mareggiata, ma reso necessario dai tempi ristretti di fruizione del finanziamento erogato. Studi approfonditi sono stati redatti dall’Unical di Cosenza , che hanno stabilito un abbassamento progressivo dei fondali di un centimetro all’anno, per cui – ha concluso Valente – occorre la redazione di un progetto definitivo e risolutivo per il porto e per l’avanporto che va comunque allargato e ristrutturato. Un appello a fare squadra è partito dall’assessore Giancarlo Malena il quale, nell’attaccare la Regione “lontana sempre dai nostri problemi”, ha denunciato l’inosservanza della legge 24 che determina le modalità e i programmi d’intervento per le calamità naturali. Il comune di Cirò Marina è comunque dotato di apparecchiature mirate a monitorare giornalmente l’equilibrio geofisico di un territorio purtroppo destinato a convivere con eventi da non potersi più considerare straordinari. Su questo tema si è a lungo soffermato il consigliere Nevio Siciliani che ha sostenuto la necessità di attrezzarsi in maniera scientifica per arginare eventuali danni in un paese da considerarsi ormai perennemente a rischio. NELLY BRISINDA