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LE CAPACITÁ COORDINATIVE
CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE FISICA E TECNICA SPORTIVA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURUGIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SEDE DI VOGHERA TEORIA TECNICA DIDATTICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA RICREATIVA E DEL TEMPO LIBERO LE CAPACITÁ COORDINATIVE DOCENTE prof. GIAN PIERO GRASSI e-mail: [email protected] CAPACITÁ MOTORIE CAPACITÁ COORDINATIVE CAP. APPREN. MOTORIO CAP. DI DIREZ. E CONTROLLO MOTORIO CAP. ADATTAM. TRASFORM. CAPACI Á COORDINATIVE GENERALI permettono di organizzare e regolare il movimento, dipendono dal sistema nervoso e dagli organi di senso CAPACITÁ CONDIZIONALI FORZA RESISTENZA RAPIDITA determinano il grado di sviluppo e l’efficienza dei sistemi energetici e metabolici dell’organismo FLESSIBILITÁ MUSCOLARE Gundlach M., 1968 BLUME equilibrio ritmo CAPACITÀ COORDINATIVE MEINEL equilibrio destr.fine reazione HIRTZ equilibrio ritmo reazione orientamento orientamento differenziazione diff. cinestesica PÖHLMANN ritmo reazione SCHNABEL equilibrio destr. fine ritmo reazione orientamento diff. sensoriale accoppiamento combinazione diff. motoria combinazione e combinazione fantasia trasformazione memorizzazione motoria motoria controllo motorio elasticità coordinazione osservazione coordinaz. mot. espressione mot. anticipazione anticipazione CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI K. Meinel, 1984 CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO CAPACITÀ DI CONTROLLO MOTORIO CAPACITÀ DI ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO definizione Consiste nell’assimilare e nell’acquisire movimenti o, in prevalenza, parti di movimenti che devono essere immediatamente stabilizzati. CAPACITÀ DI CONTROLLO MOTORIO definizione Consiste nella capacità di controllare il movimento secondo lo scopo previsto Raggiungere in modo esatto il risultato programmato CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI CAPACITÀ DI CONTROLLO MOTORIO dipende CAPACITÀ PERCETTIVA Informazioni estero-cettive Informazioni proprio-cettive CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI CAPACITÀ DI ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE definizione Consiste nella capacità di CAMBIARE TRSFORMARE ADATTARE il programma motorio alla modificazione improvvisa della situazione o delle condizioni esterne (diverse da quelle abituali nelle quali si è appreso il movimento) per cui il risultato del movimento non cambia o cambia solo in parte. CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI CAPACITÀ DI ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE dipende CAPACITÀ DI AGGIUSTAMENTO MOTORIO inter-relazione tra il proprio saper fare e la nuova situazione, il rapporto fra la capacità di ASSIMILAZIONE e di ACCOMODAMENTO Piaget J. DETERMINA LE POTENZIALITÀ NELL’APPRENDIMENTO Le capacità coordinative speciali secondo Blume Capacità di accoppiamento Capacità di direzione e controllo e combinazione Capacità di differenziazione Capacità di equilibrio Capacità di orientamento Capacità di adattamento Capacità di apprendimento Capacità di ritmo Capacità di reazione Capacità di trasformazione Blume D.D., “Posizioni tecniche essenziali per lo sviluppo delle capacità coordinative”; SdS, 1982 CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI La realizzazione di un gesto si ottiene in modo adeguato in relazione all’obiettivo previsto e rispondendo alle seguenti necessità 9 reagire agli stimoli della situazione 9 orientare il corpo in rapporto ai riferimenti spaziali esterni 9 anticipare l’obiettivo da raggiungere e tutte le fasi intermedie 9 confrontare quanto anticipato con la memoria motoria allo scopo di attivare gli schemi motori utili 9 trasmettere gli impulsi agli organi motori differenziando il livello di forza in rapporto alle diverse fasi dell’azione 9 organizzare in forma ritmica la risposta 9 permettere la regolazione dell’equilibrio 9 combinare l’intervento simultaneo o alternato dei segmenti corporei CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLE ATTIVITÁ MOTORIE E SPORTIVE TEORIA TECNICA DIDATTICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA RICREATIVA E DEL TEMPO LIBERO LA CAPACITÁ DI ORIENTAMENTO prof. GIAN PIERO GRASSI e-mail: [email protected] [email protected] Le capacità coordinative speciali secondo Blume Capacità di accoppiamento Capacità di direzione e controllo e combinazione Capacità di differenziazione Capacità di equilibrio Capacità di orientamento Capacità di adattamento Capacità di apprendimento Capacità di ritmo Capacità di reazione Capacità di trasformazione Blume D.D., “Posizioni tecniche essenziali per lo sviluppo delle capacità coordinative”; SdS, 1982 Capacità di orientamento Orientarsi significa situarsi o collocare un oggetto, in modo volontario e consapevole, in un ambiente ben determinato ed essere in grado di descrivere, correttamente e in modo comprensibile, la propria posizione o quella dell’oggetto; Orientarsi è un lungo e complesso apprendimento che dipende da numerose competenze necessita della cooperazione di numerosi meccanismi dell’intelligenza sia pratici che astratti. ESERCIZIO DI PERCEZIONE SPAZIALE N N ESERCIZIO DI PERCEZIONE SPAZIALE N Percorso A ESERCIZIO DI PERCEZIONE SPAZIALE N Percorso B ESERCIZIO DI PERCEZIONE SPAZIALE Cartellino di controllo PERCORSO COGNOME NOME 1 2 3 4 5 6 7 8 RIS L’orientamento Gli strumenti per orientare il nostro corpo la percezione visiva • visione centrale • visione periferica la percezione tattile • ricettori cutanei: temperatura, tatto, pressione Fenomeno ridondante che permette, per ogni situazione, un’azione motoria qualitativamente più duttile sotto l’aspetto spaziale e temporale la percezione cinestesica • organi tendinei del Golgi • fusi neuromuscolari la percezione vestibolare • informazioni relative all’equilibrio e alla postura la percezione acustica CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI Capacità di orientamento & capacità coordinative K. Meinel, 1984 Capacità di controllo motorio Capacità di adattamento e trasformazione Capacità di differenziazione Capacità di combinazione motoria Capacità di anticipazione motoria L’orientamento orientamento coordinazione Capacità di differenziazione & Orientamento ogni azione motoria è sostenuta da un controllo automatico e riflesso dell’equilibrio che è guidato dall’orientamento del gesto …….. orientamento differenziato o differenzazione orientata …… A. Hotz: “mobile” 2, 2005. CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI Blume D.D. 1982 Capacità di differenziazione Capacità di esprimere un gesto in modo preciso ed economico coordinando le varie fasi del movimento fra loro e in rapporto ai segmenti corporei interessati all’esecuzione Dipende dalle informazioni cinestesiche dalla percezione spazio – temporale dal confronto tra movimento eseguito e la sua rappresentazione mentale percezione dello spazio & percezione del corpo J. Paillard, 2001 riferimento corporeo e gravitario il sistema vestibolare è responsabile del controllo dei movimenti propri del corpo sistema di orientamento verso il basso: referente “referente egocentrico” la forza di gravità è percepita attraverso gli spostamenti del capo rispetto alla gravità “referente geocentrico” sistema di orientamento verso l’alto: referente egocentrico geocentrico percezione dello spazio & percezione del corpo referenti egocentrici referenti allocentrici la capacità di orientamento dipende da un continuo confronto fra la posizione dei nostri segmenti corporei e “referenti di paragone” “referente egocentrico” “referente geocentrico” relativo al corpo allocentrico, estraneo al corpo percezione dello spazio & percezione del corpo referenti egocentrici referenti allocentrici ……. il codice allocentrico è caratteristico dell’essere umano ….. …. stabilisce una relazione tra i diversi oggetti nello spazio senza utilizzare il referente corporeo ….. …… permette un’anticipazione mentale dei movimenti …… B. Theraulaz, “Mobile”, 2, 2005 LA PERCEZIONE DELLO SPAZIO J. Piaget: “La rappresentazione dello spazio nel bambino”, 1975. 18 mesi – 3 anni la spazialità è strettamente collegata all’oggetto, non dispone di riferimenti fondamentali (distanze …. assi … ecc.) Lo spazio non è una sintesi di insiemi: ogni oggetto ha un proprio spazio si struttura attraverso i rapporti di: INTERIORITÀ porre un oggetto tra un altro ESTERIORITÀ una cosa dentro l’altra, un oggetto dentro una scatola (basi della terza dimensione) ORDINE stabilità nella disposizione degli oggetti o nelle diverse parti di un oggetto SEPARAZIONE VICINANZA due elementi si sovrappongono, poi si separano elementi percepiti nello stesso campo visivo FORME EMPIRICHE FORME GEOMETRICHE dedotte dalla pratica: forme empiriche orientabili nello spazio: forme geometriche La RAPPRESENTAZIONE MENTALE delle forme geometriche avviene attraverso l’associazione costante tra VISTA e TATTO lo mangia lo scuote lo lancia lo rompe l’oggetto è identificato e memorizzato attraverso l’azione che il bambino può esercitare su di esso; da questa attività saranno individuati indici percettivi (stabili) che permettono di individuare caratteri comuni fra oggetti: classificazione SPAZIO PROIETTIVO spazio topologico: le proprietà delle figure sono percepite nella loro realtà SPAZIO EUCLIDEO spazio proiettivo - euclideo: le proprietà delle figure sono percepite secondo punti di riferimento esterni, gli oggetti sono studiati dal punto di vista dell’osservatore percezione spaziale statica un e m co percezione spaziale dinamica di o p ca m a vo l l a p lo Il bambino crea un’organizzazione di un vasto reticolo che stabilisce relazioni di ordine tra i vari oggetti SPAZIO PROIETTIVO le coordinate fondamentali: verticale SPAZIO EUCLIDEO alto orizzontale dietro determinano rapporti simultanei di destra davanti basso sinistra percezione dello spazio & percezione del corpo destra – sinistra davanti – dietro riferimento corporeo alto – basso riferimento corporeo e gravitario J. Piaget, 1975 “…… la possibilità di stabilire relazioni tra oggetti nello spazio passa per l’orientamento del proprio corpo, ovvero, attraverso l’utilizzazione degli assi scoperti nella relazione con l’oggetto, per simbolizzare un corpo che è esso stesso un oggetto dello spazio ……..” “……. per questo motivo l’esistenza di una dominanza laterale stabile che possa essere interiorizzata e verbalizzata rappresenta uno stadio necessario sul quale è indispensabile riferirsi …….. DOMINANZA LATERALE L. Calabrese, “L’apprendimento motorio tra i 5 e 10 anni”, Armando, 1974. …… la dominanza emisferica diventa lateralità quando vengono distribuite le funzioni dominanti e le funzioni non dominanti negli arti superiori e negli arti inferiori ……… G. Celia et al., “L’educazione fisica”, Piccin, 1996. ….. predisposizione neurologica al predominio di una parte del corpo sull’altra ….. lo sviluppo corretto dello Schema Corporeo incide sull’evoluzione delle abilità motorie ….. condiziona lo sviluppo delle capacità coordinative coinvolgendo la funzione spazio temporale ….. investe le abilità scolastiche quali la scrittura, e la lettura La percezione visiva Ruolo della visione periferica informazione pre trattamento della informazione stato di allerta per la visione centrale azione motoria identificazione del corpo in rapporto agli elementi stabili dell’ambiente analisi globale dei differenti elementi messa in relazione delle informazioni localizzazione dell’oggetto nello spazio ruolo di equilibrio posturale A. Ripoll, 1987 Ruolo della visione centrale informazione conferma degli avvenimenti azione motoria identificazio ne spaziale dell’oggetto in rapporto al corpo del soggetto identificazione analisi precisa degli oggetti nello spazio e analisi delle caratteristich e dell’oggetto esaminato supporto direzionale del movimento A. Ripoll, 1987 O sicurezza di sé R intraprendenza I AFFETTIVITA’ E costanza auto valutazione N T E globale: adattamento della corsa ai terreni diversi E R I N G FUNZIONALITA’ spazio: l’ambiente, la carta, carta /ambiente analitica tempo: timinig del movimento L’IMPIANTO SPORTIVO: LA CARTA TOPOGRAFICA la scala 1 : 300.000 1 : 50.000 1 : 25.000 1 : 15.000 1 : 10.000 1 : 5.000 10 Km 2 Km 5 Km 200 m La performance in Orienteering tecnica orientistica capacità fisiche – la corsa scelta del percorso percezione carta rapporto percezione terreno carta-terreno corsa in pista performance tecnica di corsa sul terreno performance teorica in piano velocità ricerca del percorso e controllo stima della distanza memoria del terreno percezione dei simboli stima delle curve di livello memoria della cartina mantenere la direzione performance organica energia liberata VO2 max potenza aerobica potenza anaerobica in salita cambi di vegetazione tecnica della corsa ergometria informazione visiva tra debuttanti e atleti esperti atleti debuttanti atleti esperti l’informazione visiva è precisa e corrisponde ad una sommatoria di elementi la lettura degli elementi avviene in modo cronologico l’informazione visiva è di tipo globale, mette in relazione differenti elementi la lettura degli elementi è spesso anticipata; lo sguardo dell’atleta è portato verso il luogo dove dovrà apparire l’evento sono analizzati un gran numero di elementi è analizzato solo ciò che è pertinente, il numero degli elementi è ridotto il tempo trascorso per analizzare ciascun dettaglio è breve, l’informazione è incompleta il tempo trascorso per analizzare ciascun dettaglio è lungo, l’informazione è completa il tempo totale di analisi è elevato il tempo totale di analisi è ridotto l’intervallo di tempo tra la presa di informazione e la risposta è lungo le scelte sono spesso inappropriate la risposta inizia durante la presa di informazione, l’intervallo di tempo è breve le scelte sono pertinenti Federazione Italiana Sport d’Orientamento F.I.S.O corsa d’orientamento: sci orientamento: montain bike d’orientamento: orientamento di precisione FISO Federazione Italiana Sport Orientamento Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia Comitato Regionale Lombardia Comitato Regionale Trentino Anno agonistico 2004 74 società agonistiche 10 società scolastiche Comitato Regionale Veneto Delegazione Alto Adige Delegazione Basilicata Delegazione Campania Delegazione Liguria Delegazione Marche Delegazione Piemonte Delegazione Sardegna Delegazione Toscana Delegazione Abruzzo Delegazione Calabria Delegazione Emila Romagna Delegazione Lazio Delegazione Molise Delegazione Puglia Delegazione Sicilia Delegazione Umbria Delegazione Valle d`Aosta Società affiliate al Comitato Regionale Lombardo PROVINCIA DI VARESE PROVINCIA DI MILANO LOMBARDIA ORIENTEERING A.S. VIVAIO ORIENTEERING U.S. ACLI UNIONE LOMBARDA POLISPORTIVA BESANESE POLISPORTIVA PUNTO NORD G.S. DELTA SESTO '76 LISANZA VARESE ORIENTEERING U.S. CISALPINA PROVINCIA DI CREMONA ATLETICA INTERFLUMINA PROVINCIA DI BERGAMO PROVINCIA DI SONDRIO S. ALESSANDRO OR. KOALA C.A.I. sottosezione di TIRANO PROVINCIA DI BRESCIA PROVINCIA DI COMO TUMIZA ORIENTEERING ORIENTEERING COMO PROVINCIA DI MANTOVA PROVINCIA DI LECCO A.S.S. A. DE GIOVANNI NIRVANA VERDE PROVINCIA DI PAVIA CENTRO ADOLESCERE POLISPORTIVA VOGHERA International Orienteering Federation IOF ARG AUS AUT BEL BLR BRA BUL CAN CHI CHN COL CRO CUB CZE DEN ECU National Federations ESP EST FIN FRA GBR GER GRE HKG HUN INA IND IRL ISR ITA JAM JPN KAZ KOR LAT LIE LTU MAS MDA MKD NED NOR NZL PAK POL POR PRK PUR ROM RSA RUS SCG SLO SOM SUI SVK SWE THA TPE TUR UKR URU USA VEN terreno e curve di livello it’sCOOL; Federazione Svizzera di Orientamento Sviluppo funzionale funzione di a aggiustamento p corpo vissuto p e m percezione d t o m r fattori di esecuzione prima infanzia 1-3 anni n o i e i n o t o STADIO PRE OPERATIVO periodo allattamento 4-7 mesi r funzione di Periodo neonatale 0-3 mesi Corpo percepito corpo rappresentato seconda infanzia 4-6 anni prima età scolare 7-10 anni Seconda età scolare 11-12 anni INTELLIGENZA SENSO MOTORIA Stadio operazioni concrete 7-10 anni Stadio operazioni formali 11-12 anni AREE DI STUDIO DELL’ETÀ EVOLUTIVA Gesell A., 1965 SVILUPPO AFFETTIVO SVOLUPPO MOTORIO SVILUPPO PERCETTIVO E DI ADATTAMENTO SVILUPPO DELLA SOCIALIZZAZIONE SVILUPPO INTELLETTIVO Finalità generali dell’educazione motoria in età evolutiva L’educazione motoria contribuisce allo sviluppo integrale e ottimale della personalità del bambino Integrale: l’educazione promuove tutti gli aspetti della personalità (cognitivo, affettivo, sociale) Ottimale: realizza il massimo delle potenzialità l’educazione mediante il movimento: è il fine generale dell’educazione cui partecipa, per la propria parte, la motricità l’educazione motoria è l’obiettivo che si pone l’insegnante di attività motorie che si prefigge lo scopo di contribuire all’educazione dell’allievo in un contesto di sviluppo psicomotorio. ETA’ EVOLUTIVA Sviluppo psicomotorio: la mente (psiche) “particella di un organismo vivente che possiede una forma, un contorno, una propria architettura” (Gesell A., 1965). La psiche si identifica con il proprio corpo di appartenenza, si rivela attraverso i differenti modi di agire…... i diversi COMPORTAMENTI LO SVILUPPO PSICOMOTORIO E’ UN PROCESSO DI FORMAZIONE DEL COMPORTAMENTO CHE CONDUCE L’INDIVIDUO AD UNO STADIO DI MATURITA’ 3 – 6 ANNI ORIENTAMENTO in questa tappa definita PRE-OPERATIVA il bambino passa dal riconoscimento delle forme empiriche al riconoscimento delle forme geometriche. premessa dell’orientamento la relazione cosciente del corpo con lo spazio: un personaggio è considerato in piedi quando è rappresentato con la testa in alto; sdraiato, testa orizzontale tutti i personaggi hanno due dimensioni: altezza e larghezza e sono disegnati di fronte; gli animali sono disegnati di profilo, dimostrazione della nozione di avanti/dietro determinate dal senso di spostamento. 3 – 6 ANNI RICONOSCIMENTO DELLE FORME GEOMETRICHE 3 – 4 anni: riconosce molte forme empiriche, tuttavia: il cerchio e il quadrato ancora si confondono 4 anni: riconosce l’angolo ; il quadrato è diverso dal cerchio, distingue: 5 –6 anni: riconosce 8 – 12 anni la rappresentazione mentale nella percezione dello spazio esercizi pere lo studio della velocità, delle traiettorie, delle distanze: relazione spazio/tempo: valutazione della propria velocità; rincorse esercizi per l’organizzazione e la strutturazione spaziale: la migliore organizzazione di una situazione dinamica: passaggio del testimone in una staffetta; nei giochi di squadra: passaggi di palla in movimento la nostra aula 8 – 12 anni esercizi di orientamento in rapporto a se stessi: “avanti, dietro, alto, basso, destra, sinistra …” in rapporto agli altri: “davanti, dietro, a sinistra, a destra del compagno” percorsi semplici in palestra 8 – 12 anni spazio e affettività in rapporto all’affettività, la percezione dello spazio e la rappresentazione mentale offrono al bambino la possibilità di decentrare il proprio corpo verso gli altri; il mondo di azione del bambino si amplia notevolmente in quanto la nozione di orientamento non è più legata ad un punto fisso, ma può variare in rapporto alle situazioni.