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estratto - Amos edizioni
The Herb Garden My mother before she died insisted I should have a herb garden Something in her English soul Amid rough South Africans Called for the tenderness of mint The old scent of lavender and sage They arrived in soggy pages of The Star With a spade taller than herself She dug them into my backyard Before I was ready for them A cigarette tightly in her lips Explaining chives made life worthwhile That is how she died in her own Garden of sweet remembrance Very frail then with a bucket and spade The size we children used for play Always finding the sun too hot the soil Far too dry for the gentler herbs Today after the long heart-stopping drought My mother’s bed of lost spices Has so flourished I have cut it back And the mint is in the crevices of fingers The sage under my very nails And I remember her every gesture. 32 L’orto Prima di morire mia mamma insisteva Che dovevo avere un orto per le erbe Qualcosa nel suo spirito inglese In mezzo a sudafricani rozzi Desiderava tenerezze di menta Antichi odori di salvia e lavanda Arrivarono in pagine umidicce di The Star Con una pala più alta di lei stessa Le piantò nel mio spiazzo dietro casa Prima che io ne fossi preparato La sigaretta stretta fra le labbra Spiegando che l’erba cipollina dona un senso al tutto È così che se ne andò in quel suo Orto di dolci ricordi Fragilissima allora col secchiello e la paletta Grandi come i giocattoli dei bimbi Lamentandosi del sole troppo cocente e della terra Troppo secca per le erbe delicate Oggi dopo la grande siccità che arresta il cuore Il letto di spezie smarrite di mamma È così cresciuto che l’ho dovuto circoscrivere E la menta è tra le crepe delle dita La salvia fin sotto le mie unghie E ogni suo gesto io me lo rammento. 33 Season of Violence has not ended; was due to close; termination was fully announced – prayer-day now throughout the nations – the air is cluttered with silent words – can’t breathe for ascending petitions; not over yet; only begun a derailment at Mariannhill; Sunday is another killer in South Africa; take a philosophical view: ‘O Lord afford me detachment from those who want to but don’t know how; bullets through flesh fly easily’ As Archbishop Tutu said Martin Luther King said: ‘those who live an eye for an eye end up blind people’ will not end; for ever and ever; help out now; Amen. 34 La stagione della violenza non è finita; ne era prevista la chiusura; la cessazione ufficialmente annunciata – giorno di preghiera, ora, nelle nazioni – l’aria è satura di parole silenziose – le petizioni crescenti non danno respiro; non ancora conclusa; solo iniziata un deragliamento alla Missione Mariannhill; in Sud Africa ogni domenica è assassina; prendila con filosofia: “Signore concedimi il distacco da chi sa che vuole ma non sa come averlo; i proiettili trapassano la carne facilmente” Come disse l’arcivescovo Tutu, Martin Luther King disse: “chi vive occhio per occhio finisce cieco” non finirà; nei secoli e nei secoli; liberaci ora; amen. 35 Roots I went back to my ancestral home in that famous Borderlands, from which the world was given some song and the power of a pair of inky hands: reivers the Grays, those minor thieves, raiding the Chapmans and Livingstones, Pringles in the djingles, Campbells in their shiels, burnsing ballads over their dry bones; last post before Hadrian’s wall, poets and Picts beyond the dung-ripe steep – learned to use English better than the conqueror, indistinguishable from their laird’s sheep; lowly; few stayed behind; exported people; took, without reason, rhythm and their doodled rimes; left croft and loch and falling steeple to celebrate in metres their New Lits; today it’s jist as weel they emigrated; the bus has run into a wave of caterpillars; they’ll eat the wheels, they’re never sated; more treacherous than all those Border Wars; no more grass, the corn’s uprooted at the hairpin bend (First Pub in Scotland); Guid God, laddie… This is worse than Rorke’s Drift; moths eat paper too and quills in my homeland! 36 Radici Sono ritornato alla mia casa ancestrale in quelle famose Terre di Confine, donde al mondo fu donato qualche canto e il potere d’un paio di mani inchiostrate: predoni quei Gray, quei piccoli ladri, che depredavano i Chapman e Livingstone, i Pringle nelle gole, i Campbell nei loro covi, alla Burns le ballate sulle loro ossa secche; ultima scolta prima del vallo di Adriano, poeti e Pitti oltre l’erta ben lavorata di letame – dotti nell’uso dell’inglese meglio del conquistatore, indistinguibili dalla pecora del loro laird*; modesti; pochi sono restati; gente esportata; portarono, senza ragione, ritmo e rime scribacchiate; lasciarono brolo e loch* e torrioni cadenti per celebrare in metro loro Nuove Letterature; oggi è solo un bene che siano emigrati; la corriera è finita sopra una colonna di bruchi; si mangiano le gomme, non sono mai satolli; più traditori di tutte quelle Guerre di Confine; non c’è più erba, il frumento è sradicato alla curva tornante (il Primo Pub in Scozia); Buon Dio, figliolo... È peggio del Rorke’s Drift; le tarme mangiano anche carta e penne nella mia terra natia! * In Scots laird sta per padrone; loch sta per lago 37 Commendation Shall I compare thee? beautiful number – radiant as stained glass the bruise upon your gloss, collapsable sonnet heav’nly lays – shall I compare? for thou art until Kingdom come and lesser mortals as well do no less than hind and hock magic key may unlock the splendour falls on castle walls, feathery feathery, shall I? tradesman and true to British verse (back entrance) a magic last minstrel’s lay – a summer day – more, much more the likes of which words are nothing for greater than Shakespeare and Tennyson no comparison. 38 Encomio Devo paragonarti? ritmo stupendo – radiante come vetro colorato il livido sul tuo fulgore, sonetto pieghevole canti celesti – devo paragonare? perché tu sei finché venga il regno e anche mortali minori non meno di lombi e garretto la chiave magica può aprire lo splendore cade sulle mura del castello, come piuma, come piuma, lo farò? artigiano e fedele al verso britannico (entrata sul retro) un magico ultimo canto del menestrello – un giorno d’estate – di più, molto di più per qualcosa di simile le parole sono nulla più grande di Shakespeare e Tennyson nessun paragone. 39 After César Vallejo I’ll be dying in Johannesburg in a thunderstorm, one day that I already remember. I’ll be dying in Johannesburg – nothing to be ashamed of – perhaps on a Sunday in autumn like today. It’ll have to be a Sunday, because today being Sunday I am writing this verse, the bones of my arm aching, and as never before I have been reviewing the whole lonely route I have come. Stephen Gray is dead, everything strikes at him and he makes no response; they hit him soundly with a baton, hard with a rope; a witness to all the Sundays and the bone in his arms, alone, the rain, the street… 60 Alla maniera di César Vallejo Morirò a Johannesburg in una tempesta, in un giorno che già ricordo. Morirò a Johannesburg – nulla di cui vergognarsi – forse una domenica d’autunno come questa. Dovrà essere di domenica, perché oggi è domenica e sto scrivendo questi versi, le ossa del braccio mi fanno male, e mai come prima mi sono messo a recensire il lungo percorso solitario da cui sono venuto. Stephen Gray è morto, tutto gli dà contro ma lui non emette risposta; lo colpiscono pesantemente con un manganello, forte con una corda; testimoni sono tutte le domeniche e le ossa delle sue braccia, solo, e poi la pioggia, la strada… 61