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16 Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di
16 Frequenza e gravità della violenza
domestica nel confronto di
genere - stato attuale della ricerca
Ottobre 2014
www.parita-svizzera.ch
Violenza domestica – Scheda informativa
A
Osservazioni di carattere metodologico
Dal punto di vista metodologico, le cifre relative all’entità della violenza nelle coppie costituiscono un argomento vasto e complesso1 e sono spesso oggetto di accese discussioni. Fornire indicazioni chiare e semplici sull’incidenza di questo fenomeno, è praticamente impossibile. La rilevazione dei casi di violenza
presenta sempre alcune distorsioni o influenze sulla selezione.2 Concretamente, i risultati variano ad esempio in funzione del campione (come e quali persone vengono selezionate e contattate per essere intervistate, del tipo di indagine (telefonica, postale, personale, lingue utilizzate), dei tipi di violenza rilevati (fisica,
sessuale, psichica, stalking, ecc.)3, della formulazione delle domande (episodi di violenza, reati, atti concreti), degli autori/delle autrici considerati (partner attuale e/o precedente, congiunti/famiglia, conoscenti, estranei) o del periodo considerato (tutta la vita, età adulta, ultimi 5 anni, ultimi 12 mesi ecc.) e di molto altro. Riguardo alla domanda sulle esperienze di violenza vissute da donne e uomini non è inoltre chiaro quali modelli di risposta di genere possano eventualmente influenzare i risultati. Ad esempio, è possibile che donne e
uomini non rispondano allo stesso modo alla medesima domanda.
In sintesi: la diversità delle procedure metodologiche utilizzate nelle varie indagini conduce a risultati diversi.
Per questo, il confronto tra diversi studi, e quindi quasi sempre tra diversi tassi di incidenza, può risultare
arduo e problematico.
Dal punto di vista metodologico occorre inoltre tenere presente che i dati che si concentrano unicamente sul
numero dei casi sono scarsamente rappresentativi. Essi si focalizzano infatti unicamente sulla questione
binaria del manifestarsi o meno della violenza («number»; vedi capitolo B). Per poter disporre di dati di
qualità è pertanto indispensabile rilevare, oltre al numero, la gravità e il contesto della violenza (Capitoli C e D).
In conclusione: nel valutare ricerche o nel raffrontarle tra loro occorre sempre una certa prudenza. Non è
possibile confrontare due studi a priori, senza tenere conto concretamente delle procedure metodologiche
utilizzate e delle differenze che ne derivano.
1
La presente scheda informativa si riferisce esclusivamente alle coppie eterosessuali. Ad oggi, esistono solo alcuni studi sulla violenza nelle coppie omosessuali condotti all’estero: Walters et al. (2013), National Coalition of Anti-Violence Programs (2012), Donovan et al. (2006), Henderson (2003), Ohms
(2008, 2000), Landeskoordination der Anti-Gewalt-Arbeit für Lesben und Schwule in NRW (2009). Non sono noti studi svizzeri di questo tipo.
2
Per citare un esempio tratto da un altro settore: i sondaggi tra la popolazione condotti in primavera forniscono risultati nettamente più positivi rispetto a
quelli realizzati in autunno. Ciò indica ad esempio che anche il momento in cui viene effettuata un’indagine può influire sui relativi risultati.
3
Il confronto tra le singole forme di violenza richiede una certa prudenza. Infatti, se l’abuso fisico è obiettivamente piuttosto semplice da constatare e quindi
anche da misurare, la violenza psicologica è molto più difficile da accertare. Nella maggior parte dei Paesi, tra cui la Svizzera, non vi sono leggi che sanzionano la violenza psicologica nella coppia e che la riconoscano quindi come reato. Nel 2010 la Francia, dal canto suo, ha approvato una legge
(http://www.legifrance.gouv.fr/) che punisce la violenza fisica tra coniugi, anche se per ora non esistono né studi empirici né analisi che ne attestino
l’efficacia (stato: maggio 2014). Un primo bilancio di questa innovazione giuridica verrà tracciato in occasione di un convegno che si terrà all’Università di
Lille 2 in Francia nel novembre 2014.
2
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
B
Risultati degli studi sulla frequenza «numbers»
In linea di principio occorre distinguere tra:
I dati provenienti da studi di prevalenza o studi sulla violenza sommersa:
Questo tipo di studi si occupa della violenza subita, indipendentemente dal fatto che sia stata denunciata alla
polizia, a una/un medico o a un’altra istituzione. Si parla di violenza sommersa perché le istituzioni o gli specialisti in materia non sanno se vi sia stata o meno violenza.
I dati provenienti dai cosiddetti studi sulla violenza denunciata, tratti cioè da statistiche istituzionali o
ufficiali:
Questo tipo di studi si occupa della violenza subita e denunciata, in altre parole della violenza di cui le autorità sono state messe a conoscenza. Dal punto di vista delle istituzioni, la violenza subita viene alla luce, ragione per cui si parla anche di violenza visibile.
I risultati degli studi sulla violenza sommersa e quelli degli studi sulla violenza denunciata si differenziano per
quanto riguarda il tasso di incidenza su donne e uomini, ovvero la questione se vi è stata o meno violenza
nella coppia.

Studi sulla violenza denunciata → maggiori differenze tra i sessi: gli studi sulla violenza denunciata
evidenziano differenze nette tra donne e uomini. In base a tali dati, le donne sono più spesso vittime di
violenza da parte del loro (ex) partner e più raramente autrici. Gli uomini per contro, commettono più
spesso violenza nei confronti della loro (ex) partner e sono più raramente vittime.

Studi sulla violenza sommersa → maggiori differenze tra i sessi: anche dagli studi sulla violenza
sommersa emerge che le vittime sono più spesso donne. Tuttavia, la differenza tra i sessi è minore e la
percentuale di vittime maschili nettamente più marcata rispetto a quella rilevata dagli studi sulla violenza
denunciata.
Di seguito sono presentati nei dettagli gli studi rilevanti sulla violenza denunciata e sulla violenza sommersa.
3
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
1.
Risultati degli studi sulla violenza denunciata
Per poter disporre di dati sulla violenza di coppia denunciata, occorre che le istituzioni confrontate con questo fenomeno elaborino delle statistiche, le quali rilevino i casi registrati ufficialmente suddividendoli a seconda del sesso delle vittime, degli autori e delle autrici e del rapporto che intercorre tra loro. Nel frattempo
molti Paesi europei dispongono di statistiche criminali di polizia di questo genere. Mancano invece ancora
quelle relative alle azioni penali (misure e sentenze) e agli aspetti sanitari della violenza.4 In Germania, nel
2013/2014 il Ministero federale per la famiglia, gli anziani, le donne e i bambini ha commissionato un progetto teso a contrastare i deficit rilevati nel campo della violenza contro le donne, in particolare per quanto riguarda le azioni penali e le sentenze.5 Tali dati forniscono un complemento essenziale per le statistiche criminali di polizia.
In Svizzera la polizia rileva dal 2009 i dati sui rapporti che intercorrono tra la vittima e la persona accusata di
averle usato violenza domestica. La statistica comprende le seguenti categorie: «Coniuge (sposati, unione
domestica registrata o no)», «Ex-marito/moglie (sposati, unione domestica registrata o no)», «Genitori, sostituti parentali, famiglia d’accoglienza / ragazzo/a» e «Altri legami familiari».
Statistica criminale di polizia (SCP) 2013: la SCP, nel 2013 ha registrato in Svizzera complessivamente 9'381 vittime (danneggiati) di violenza domestica (2011: 8‘597). Più di tre quarti dei casi riguardavano atti di violenza commessi all’interno di un rapporto esistente o sciolto (78%; 7'345 persone su
9'381), in quasi un quarto dei casi si trattava di violenza esercitata nell’ambito del rapporto genitorefiglio o di altri legami familiari (22%; 2'036 persone su 9'381). Dei 7'345 danneggiati in seno a rapporti di
coppia, l‘80% erano donne (5'896) e il 20% uomini (1'449).6
In conclusione: i dati della polizia e della giustizia penale – i cosiddetti dati sulla violenza denunciata - mostrano che la violenza nei rapporti di coppia colpisce sia donne sia uomini. Inoltre evidenziano che le persone segnalate alle istituzioni competenti per aver commesso atti di violenza domestica appartengono a entrambi i sessi. Tuttavia queste statistiche rivelano una diversa distribuzione dell’incidenza in base al
genere. Tra le vittime prevalgono nettamente le donne, mentre gli uomini sono sempre molto più rari
nei dati sulla violenza di coppia denunciata. Per contro, sul versante degli autori di violenza noti alle istituzioni si annovera una maggioranza di uomini, mentre nelle statistiche ufficiali le donne che commettono
violenza nei confronti del partner costituiscono una proporzione nettamente inferiore.
4
Rientrano nella violenza denunciata, non solo gli atti registrati dalla polizia e le azioni penali, bensì anche quelli rilevati dai servizi sanitari e da altri settori
d’intervento. Il Progetto Daphne «Protect II: Capacity Building in Risk Assessment and Safety Management to Protect High Risk Victims» ha formulato degli
standard per la rilevazione dei dati da parte delle istituzioni (WAVE 2013).
5
Cfr. WAVE (2013, p. 19segg.), nel quale sono presentati oltre all’esempio della Germania, gli sforzi compiuti dalla Spagna e dalla Gran Bretagna.
6
Cfr. Ufficio federale di statistica UST (2014; statistica criminale di polizia 2013; nostri calcoli in base a tabelle Excel dell‘UST «Codice penale (CP): Violenza domestica e imputati»: http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/themen/19/03/02/key/02/04.html; accesso: 06.06.2014). Sui primi tre anni di rilevazione dei dati attraverso questa statistica (2009–2011), esiste anche uno studio riassuntivo dell’Ufficio federale di statistica (2012). La statistica criminale di
polizia non presenta dati specifici sulla violenza nelle coppie dello stesso sesso. Per le cifre sulla violenza domestica si vedano le schede informative 9
«Dati sulla violenza domestica in Svizzera“ e 10 «Dati sulla violenza domestica a livello internazionale», all’indirizzo: www.parita-svizzera.ch  Violenza
domestica  Schede informative.
4
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
2.
Risultati degli studi di prevalenza e degli studi sulla violenza sommersa
Gli studi rappresentativi sul piano nazionale nell’ambito dei quali sono stati intervistati sia donne sia uomini in
merito a esperienze di violenza nei rapporti di coppia sono rari.7Il presente capitolo passa in rassegna questo numero esiguo di studi condotti su larga scala che hanno raccolto dati primari. 8 Per avere un’idea concreta dell’ordine di grandezza di tali tassi, ecco i risultati di studi condotti in Austria, Gran Bretagna, Canada,
Stati Uniti, Germania e Irlanda.9
Austria (Kapella et al., 2011):
In Austria nel 2011 è stato rilevato un fitto volume di dati sul tema della violenza nei confronti di
donne e uomini in famiglia e nel loro contesto sociale più stretto, che toccano le diverse dimensioni
del vissuto di violenza individuale (p. 36). Lo strumento della rilevazione è stato sviluppato anche
sulla scorta delle esperienze maturate da esperte ed esperti provenienti dalla Germania, dove a
partire dal 2004 è stato realizzato un vasto studio di prevalenza. In Austria sono stati interpellati
1292 donne e 1042 uomini, metà dei quali nell’ambito di interviste face-to-face e online. Nel condurre la rilevazione è stata attribuita particolare attenzione a una procedura rispettosa dei generi
(p. 54 segg.). Dallo studio sono emersi i seguenti dati di fondo:
L’incidenza della violenza psichica nella coppia nel corso di tutta la vita (a partire dai 16 anni) è del
44,6% per le donne e del 28,2% per gli uomini.
L’incidenza della violenza fisica nella coppia nel corso di tutta la vita (a partire dai 16 anni) è del
29,1% per le donne e del 18,0% per gli uomini.
L’incidenza delle molestie sessuali nella coppia nel corso di tutta la vita (a partire dai 16 anni) è del
12,4% per le donne e del 3,2% per gli uomini.
L’incidenza della violenza sessuale nella coppia nel corso di tutta la vita (a partire dai 16 anni) è del
10,7% per le donne e dell’1,2% per gli uomini.
Oltre all’incidenza nel corso di tutta la vita, sono stati rilevati anche gli atti di violenza nei tre anni
prima della rilevazione.10 La modalità di rilevazione (domande concrete agli intervistati) non ha
permesso di circoscrivere i tassi d’incidenza unicamente alla sfera della coppia, per cui non possono essere presentate cifre specifiche a tale aspetto. È tuttavia interessante osservare la tabella
concernente gli autori di violenza più frequenti, la quale conferma l’evidenza secondo cui le donne
subiscono più sovente maltrattamenti all’interno della coppia, mentre gli uomini più spesso
all’esterno della stessa.
7
Ciò è dovuto, da un lato, al fatto che in genere la violenza subita dagli uomini anche al di fuori dei rapporti di coppia, violenza a lungo ignorata e quasi mai
trattata, costituisce un campo di ricerca recente; dall’altro, al fatto che negli ultimi trent’anni – partendo dalla constatazione che, nella prassi, le vittime della
violenza nei rapporti di coppia sono soprattutto le donne – i ricercatori hanno effettuato studi approfonditi sulle esperienze di violenza vissute dalle donne e
sul loro bisogno di sostegno. Recentemente si sta discutendo su come procedere per rilevare le violenze subite da entrambi i sessi e per condurre sondaggi tra donne e uomini che tengano adeguatamente conto delle loro (diverse) realtà di vita. In Germania, ad esempio, nel 2003/04 sono ancora stati effettuati studi separati per donne e uomini sul tema della violenza interpersonale. È quindi opportuno e auspicabile che, in futuro, si proseguano gli sforzi volti a
sviluppare strumenti adeguati per entrambi i sessi.
8
La presente scheda informativa considera unicamente gli studi significativi (rappresentativi) per l’intera popolazione di un Paese. Gli studi con unità di
indagine più piccole, ad esempio una città e/o un determinato gruppo di età come i giovani adulti, non sono contemplati. Lo stesso vale per le analisi
secondarie che sintetizzano i dati scaturiti da indagini primarie o li valutano per un gruppo specifico ecc. Per informazioni su altri studi si rimanda alla
schede informative 9 “Dati sulla violenza domestica in Svizzera” e 10 ”Dati sulla violenza a livello internazionale” all’indirizzo: www.parita-svizzera.ch 
Violenza domestica  Schede informative.
9
In Svizzera, nell’ambito del sondage de victimisation en Suisse 2011 è stata condotta una breve rilevazione presso 8000 donne e uomini a partire dai 16
anni sul tema della violenza domestica (Killias et al. 2012), che però non presenta dati sull’incidenza nel corso di tutta la vita. Gli interpellati hanno risposto
a domande concernenti le minacce, le vie di fatto e le aggressioni a sfondo sessuale subite. È emerso che la prevalenza annua delle donne interpellate è
dell’1,3% e degli uomini interpellati dello 0,5% (p. 23); i dati si basano sugli anni 2009 e 2010. Lo studio illustra il tasso d’incidenza della violenza domestica, ma non quello specifico alla violenza di coppia. Poiché gli stessi autori dello studio precisano che i dati non sono rappresentativi, nella presente scheda
informativa si rinuncia a una trattazione più esaustiva.
10
Per riflessioni di natura metodologica si è rinunciato a rilevare una prevalenza di un anno, in quando i pochi casi così rilevati non avrebbero fornito una
base di calcolo sufficientemente solida (p. 130).
5
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
Tabella: Cinque categorie di risposte più frequenti: persone che hanno esercitato violenza negli ultimi tre
anni (Kapella 2011, cap. 5, nostra presentazione)
Violenza
psicologica
(Donne:
40,8%
uomini:
31,8%)*
Violenza
fisica
(Donne:
15,4%
Uomini:
15,1%)*
Molestie
sessuali
(Donne:
30,5%
Uomini:
6,2%)*
Violenza
sessuale
(Donne:
8,5%
Uomini:
2,1%)*
Donne (vittime)
Uomini (vittime)
- ex partner
- persona conosciuta di sesso femminile
che non fa parte della famiglia, degli
amici o dei conoscenti;
- persona conosciuta di sesso maschile
che non fa parte della famiglia, degli
amici o dei conoscenti;
- amica/conoscente;
- amico/conoscente.
- ex partner;
- partner attuale;
- persona sconosciuta di sesso maschile;
- la propria madre;
- il proprio padre.
- persona conosciuta di sesso maschile
che non fa parte della famiglia, degli
amici o dei conoscenti;
- persona sconosciuta di sesso maschile;
- amico/conoscente;
- ex partner;
- persona conosciuta di sesso femminile.
- persona sconosciuta di sesso maschile;
- persona conosciuta di sesso maschile,
che non fa parte della famiglia, degli
amici o dei conoscenti;
- amico/conoscente;
- ex partner;
- vicino.
- persona conosciuta di sesso maschile,
che non fa parte della famiglia, degli
amici o dei conoscenti;
- persona sconosciuta di sesso maschile;
- amico/conoscente;
- ex partner;
- partner attuale.
- persona sconosciuta di sesso maschile;
- persona conosciuta di sesso maschile,
che non fa parte della famiglia, degli
amici o dei conoscenti;
- amico/conoscente;
- ex partner;
- persona sconosciuta di sesso femminile.
- persona sconosciuta di sesso femminile;
- persona conosciuta di sesso femminile,
che non fa parte della famiglia, degli
amici o dei conoscenti;
- persona sconosciuta di sesso maschile;
- persona conosciuta di sesso maschile,
che non fa parte della famiglia, degli
amici o dei conoscenti;
- amica/conoscente
- amica/conoscente;
- persona sconosciuta di sesso femminile;
- persona conosciuta di sesso femminile;
- vicina;
- persona conosciuta di sesso maschile.
*Prevalenza delle esperienze di violenza negli ultimi tre anni.
6
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
Gran Bretagna (Povey et al. 2008):
In Gran Bretagna, uno studio condotto nel 2008 da David Povey et al. ha analizzato i dati della «British
Crime Survey» sulla violenza da parte del/della partner e ha confrontato gli anni 2004/05, 2005/06 e
2006/0711 non rilevando alcuna variazione sostanziale. Le cifre sono rimaste simili nel corso degli anni.
Nell’indagine più recente del 2010/11 (Smith et al., 2012), il 14% degli uomini e il 26,6% delle donne hanno dichiarato di aver subìto violenza da parte di un rispettivamente di una partner dopo i 16 anni (forme
rilevate: violenza psicologica, violenza finanziaria, minacce, violenza fisica, violenza sessuale e stalking).
I tassi di incidenza nei dodici mesi precedenti all’indagine – indipendentemente dal numero di violenze
subite – si attestano al 3,7% per gli uomini e al 5,8% per le donne. Lo studio viene illustrato da vicino più
avanti.
Canada (Statistique Canada, 2011):
Le cifre canadesi si riferiscono a un’indagine del 2009.12 Pur non fornendo alcuna indicazione riguardo al
tasso di incidenza della violenza durante la vita adulta, tale indagine mostra come nel corso dell’anno
precedente (2008), l’1,6% degli uomini e l’1,9% delle donne abbiano subito violenza da parte della loro rispettivamente del loro (ex) partner.
Stati Uniti (Tjaden, Thoennes 2000a e 2000b):
I dati statunitensi di uno studio approfondito risalgono al biennio 1995/96.13 Tra gli uomini, il tasso di incidenza della violenza ad opera della partner attuale o di una partner precedente nel corso di tutta la vita si
situa al 7%, tra le donne al 22%. Limitatamente all’anno precedente all’indagine, hanno dichiarato di aver
subìto violenza nell’attuale o nel precedente rapporto di coppia lo 0,9% degli uomini e l’1,3% delle donne.
Anche questo studio viene ripreso più avanti.
Stati Uniti (Breiding, Chen e Black, 2014):
L’ultima rilevazione sulla «Intimate Partner Violence» condotta negli Stati Uniti risale al 2010.14
L’incidenza nel corso di tutta la vita (dai 18 anni) di almeno un caso di violenza psicologica nella coppia è
del 48,4% tra le donne e del 48,8% tra gli uomini.
L’incidenza nel corso di tutta la vita (dai 18 anni) della violenza fisica grave nella coppia è del 24,3% tra le
donne e del 13,8% tra gli uomini.
L’incidenza nel corso di tutta la vita (dai 18 anni) dello stalking nella coppia è del 10,7% tra le donne e del
2,1% tra gli uomini.
L’incidenza nel corso di tutta la vita (dai 18 anni) della violenza sessuale – senza stupro – nella coppia è
del 16,9% tra le donne e dell’8,0% tra gli uomini. Sono stati vittime di stupro il 9,4% delle donne e il 2,2%
degli uomini.
Le cifre della prevalenza nel corso di un anno (i dodici mesi che precedono l’indagine) sono le seguenti:
L’incidenza nel corso di un anno (dai 18 anni) di almeno un caso di violenza psicologica nella coppia è
del 13,9% tra le donne e del 18,1% tra gli uomini.
11
La «British Crime Survey» è stata realizzata la prima volta nel 1982 e nel 2002 la sua cadenza è diventata annuale. Condotta in Inghilterra e nel Galles
con interviste face to face e questionari compilati da una parte delle persone intervistate, l’indagine costituisce una fonte di informazioni sugli episodi
criminali e i suoi risultati rivestono un ruolo importante per l’operato del governo britannico. Tale indagine rileva i crimini, tra cui le violenze nei rapporti di
coppia, denunciati o no alla polizia, di cui gli oltre 50’000 uomini e donne intervistati sono stati vittime nei 12 mesi precedenti.
12
Statistics Canada, l’ufficio di statistica canadese, realizza ogni cinque anni l’«Enquête sociale générale», un’indagine telefonica della durata di circa 45
minuti nell’ambito della quale sono intervistate circa 20'000 persone a partire dai 15 anni. Nel 2009 è stata eseguita per la quinta volta, la prima è stata
condotta nel 1988.
13
Lo studio di Tjaden e Thoennes (2000a, b) sulla violenza nella coppia è stato finanziato dai dipartimenti americani di giustizia e sanità. Le interviste
telefoniche si sono svolte in inglese e spagnolo e hanno coinvolto circa 16’000 uomini e donne distribuiti in cinquanta Stati federali.
14
La rilevazione del 2010 (Breiding, Chen e Black, 2014) comprende 9'970 donne e 8'079 uomini ed è stata condotta in tutti gli Stati, telefonicamente (rete
fissa e mobile) in inglese e spagnolo. Sono state rilevate le forme di violenza seguenti: violenza sessuale, stalking, violenza fisica, violenza psicologica,
comportamento finalizzato al controllo nell’ambito della salute riproduttiva e sessuale.
7
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
L’incidenza nel corso di un anno (dai 18 anni) della violenza fisica grave nella coppia è del 2,7% tra le
donne e del 2,0% tra gli uomini.
L’incidenza nel corso di un anno (dai 18 anni) dello stalking nella coppia è del 2,8% tra le donne e dello
0,5% tra gli uomini.
Germania (Müller, Schröttle 2004; Jungnitz et al. 2004):
I dati delle due indagini tedesche risalgono al 2004 (Müller, Schröttle 2004; Jungnitz et al. 2004). Gli studi
sull’incidenza della violenza, inclusa quella nei rapporti di coppia, sono stati commissionati dal Ministero
federale per la famiglia, gli anziani, le donne e i bambini (BMFSFJ). Per ragioni di contenuto – il contesto
e la gravità della violenza non è uguale per i due sessi – i due gruppi (donne e uomini) sono stati intervistati in due indagini separate con strumenti diversi.
Nell’ambito dello studio rappresentativo di Müller e Schröttle (2004) sono state effettuate interviste face
to face ed è stato chiesto di compilare un questionario scritto in merito a eventuali violenze subite a un
campione rappresentativo di circa 10’000 donne, il 99% delle quali viveva un rapporto eterosessuale. Nel
corso di tutta la vita, il 25% di queste donne (una su quattro) ha subito violenza fisica e/o sessuale da
parte del partner attuale o di un ex partner. Con riferimento all’anno antecedente all’indagine, il 2,8% di
esse ha dichiarato di aver subito violenza nel rapporto di coppia in corso o in quello precedente. Oltre
due vittime su tre (64%) di aggressioni violente da parte di un(ex) partner hanno riportato lesioni fisiche di
diversa gravità: da contusioni ed ematomi a distorsioni, fratture ossee, ferite aperte e lesioni al capo/volto.
Nell’ambito dello studio rappresentativo di Jungnitz et al. (2004), 266 uomini sono stati intervistati verbalmente in merito a eventuali violenze subite e 190 uomini hanno compilato un questionario aggiuntivo
riguardante specificamente la violenza domestica. Ebbene, il tasso di incidenza della violenza sugli uomini di questo studio non rappresentativo si situa sui medesimi livelli di quello registrato per le donne dello studio di Müller e Schröttle: dei 190 uomini intervistati che hanno compilato il questionario aggiuntivo il
23% ha dichiarato di essere stato aggredito fisicamente o di aver subito violenza sessuale nell’ambito del
rapporto di coppia. Nella maggior parte dei casi, le aggressioni fisiche hanno riguardato vie di fatto come
schiaffi, morsi e graffi. Solo una minoranza (5%) degli uomini aggrediti ha riportato ferite. Con riferimento
all’anno antecedente all’indagine, il 7% degli uomini intervistati ha dichiarato di aver subìto violenza nel
rapporto di coppia in corso o in quello precedente
Irlanda (Watson, Parsons 2005):
Nell’ambito dello studio nazionale irlandese sulla prevenzione della violenza sono state intervistate 3'000
persone (uomini e donne). È emerso che il 15% delle donne intervistate ha subito gravi abusi fisici e sessuali da parte del partner: una cifra superiore di due o tre volte a quella registrata tra gli uomini. Considerando insieme le cifre relative alla violenza psicologica, sessuale e fisica, risulta che uomini e donne hanno subito quasi in egual misura una forma qualsiasi di maltrattamento fisico, sessuale o psicologico da
parte del/della partner (Schröttle 2010, p. 130).
In conclusione: dai risultati degli studi sulla violenza sommersa emerge che sia le donne che gli uomini
subiscono atti di violenza ad opera del o della (ex) partner. I tassi d’incidenza di genere possono essere
simili o diversi a seconda degli studi.
8
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
3.
Osservazioni sulle differenze tra i dati sulla violenza sommersa e quelli sulla violenza
denunciata
Spesso, le disparità di genere nei dati relativi alla violenza denunciata e le percentuali più alte di vittime uomini negli studi sulla violenza sommersa vengono imputate al fatto che gli uomini si vergognano di essere
vittime (per giunta di una donna) e che per questo motivo rinunciano a priori i rivolgersi alla polizia (cfr. p.es.
Forschungsverbund «Gewalt gegen Männer» 2004, 17). Un altro aspetto problematico consiste nella percezione distorta delle situazioni da parte della polizia dovuta a stereotipi di genere che la inducono a non riconoscere gli uomini come vittime. I dati sulla violenza sommersa, per contro, riflettono meglio la situazione
reale.
Queste considerazioni colgono alcuni aspetti importanti del problema, ma limitarsi a queste spiegazioni sarebbe riduttivo e non renderebbe l’idea della sua complessità. Ad esempio, non è dato a sapere se è vero o
no che gli uomini vittime di violenza tendono più spesso delle donne a passare sotto silenzio questa loro
esperienza. D’altronde, il fatto di subire violenza da una persona con la quale si ha un rapporto stretto è
contrario alle norme sociali e suscita un sentimento di vergogna in entrambi i sessi (cfr. vgl. Lamnek et al.
2012, per es. 51 segg.; Consiglio d’Europa 2005, 29; Gloor, Meier 2003, 540 segg.). La problematica del
(basso) tasso di denunce riguarda anche le donne (rapporto del Consiglio federale, 2013).
C
Risultati degli studi sulla gravità della violenza nei rapporti di coppia
Studi scientifici sulla violenza nella coppia indicano che i dati inerenti al puro verificarsi della violenza (numero di casi) non possono essere sufficienti, in quanto informano sul problema solo in modo superficiale e, di
conseguenza, parzialmente fuorviante. È quindi fondamentale prendere in considerazione e rilevare i modelli violenza, il contesto in cui la violenza avviene e le sue conseguenze (ad es. lesioni)15.
Gli studi sulla violenza sommersa condotti in Austria, Gran Bretagna, Canada, Stati Uniti, Germania e Irlanda (vedi capitolo B 2) fanno parte delle ricerche nazionali che affrontano il tema della violenza nella coppia
diretta contro le donne e contro gli uomini, e che, oltre ai dati di prevalenza, approfondiscono anche la portata degli atti di violenza (frequenza, gravità e modello) e delle conseguenze della violenza subita o commessa.
In merito a tali approfondimenti qualitativi del problema, anche gli studi di prevalenza citati evidenziano tutti
chiare differenze tra i sessi. In sintesi, mostrano che le donne subiscono più spesso violenza (maggior
numero di episodi), che dichiarano più spesso di aver riportato conseguenze gravi come ad esempio lesioni e che, rispetto alle vittime uomini, cercano maggiormente aiuto e sostegno presso istituzioni (vedi
studi citati e Schröttle 2010).
1.
Studio sulla violenza denunciata di Hester 2013
Hester ha effettuato nel nord dell’Inghilterra un’analisi innovativa e molto approfondita sia dal profilo quantitativo che da quello qualitativo dei dati di polizia raccolti nell’arco di sei anni. Lo studio si basa su 692 autori
resisi responsabili tra il 2001 e il 2007 di 1889 episodi di violenza con conseguente intervento della polizia
nella contea di Nothumberland. Questa indagine a lungo termine non si limita a rilevare come di consueto
singoli episodi di violenza e numero di persone segnalate, ma si spinge oltre, indagando e seguendo le persone denunciate sull’arco dei sei anni considerati. Questa scelta poggia su alcune constatazioni scaturite da
15
Per maggiori informazioni si veda la scheda informativa «Definizione, forme e persone colpite da violenza domestica» all’indirizzo: www.paritasvizzera.ch  Violenza domestica  Schede informative.
9
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
studi condotti con vittime donne secondo cui la violenza domestica è un modello di comportamento che dura
nel tempo e, per questo motivo, un’indagine longitudinale è in grado di fornire un quadro più completo del
fenomeno e dati più conformi alla realtà rispetto all’analisi di singoli episodi.
I risultati dello studio di Hester mostrano differenze importanti tra le donne e gli uomini rispettivamente
autrici e autori di violenza e tra le situazioni di vita delle vittime:
Sesso e numero di episodi: per ciascuna delle 96 coppie coinvolte nello studio approfondito di Hester il
numero di episodi di violenza segnalati alla polizia variano da 1 a 52. Gli uomini recidivi sono di gran lunga più numerosi rispetto alle donne. Mentre per il 17% degli uomini la polizia ha registrato un solo episodio di violenza, per il restante 83% il numero di episodi registrati varia da un minimo di 2 fino a un massimo di 52. Viceversa, per il 62% delle donne nei registri della polizia è iscritto un solo episodio, mentre per
il restante 38% il numero di episodi varia da un minimo di 2 a un massimo di 8. Tali dati evidenziano differenze tra i sessi: l’entità della violenza commessa dagli uomini nei rapporti di coppia è sensibilmente più
rilevante.
Sesso e forme di violenza: rispetto alle donne autrici di violenza, gli uomini autori di violenza fanno molto più spesso uso di violenza fisica (61% contro 37%), minacce (29% contro 13%) e molestie (29% contro
11%). L’uso di insulti verbali risulta frequente tra gli autori di entrambi i sessi (uomini: 94%, donne: 83%).
Nel complesso, le analisi qualitative evidenziano l’esistenza di diversi modelli: spesso gli atti di violenza
commessi da uomini avvengono in un clima di paura e di controllo, ciò che tra le donne accade meno
frequentemente. La violenza commessa dalle donne consiste prevalentemente in insulti verbali, per una
piccola parte in violenza fisica e, in misura esigua, in minacce e molestie. Tuttavia, le donne fanno ricorso
a un’arma più spesso degli uomini (24% contro 11%), in parte per scongiurare ulteriori atti di violenza da
parte del partner e in parte per difendersi.
Le analisi approfondite condotte da Hester (2013) mostrano che non sempre un membro della coppia è sistematicamente l’autore della violenza e l’altro la vittima. In una parte delle coppie vi è alternanza di ruoli.
Studiando i dossier della polizia sulle coppie registrate per uno o più episodi di violenza nel corso dei sei
anni citati, Hester ha estrapolato i tre contesti seguenti:
“Autore unico uomo”: in tutti gli episodi di violenza l’uomo è registrato come autore e la donna come
vittima.
“Autore unico donna”: in tutti gli episodi di violenza la donna è registrata come autrice e l’uomo come
vittima.
“Autore duale”: uomo e donna sono entrambi registrati in momenti diversi come autore o autrice di violenza.
Con 571 membri, la categoria degli autori unici uomini è la più numerosa; quella degli autori unici donne ne
conta 32, mentre in 89 casi l’autore è duale, in altre parole per alcuni episodi di violenza la polizia ha registrato come autore la donna e per altri avvenuti nella medesima coppia l’uomo.
In aggiunta a questo risultato di fondo riguardante le tre categorie di autori, un altro aspetto interessante
risiede nel seguito dell’indagine. Partendo dalle categorie citate, Hester ha creato tre gruppi con 32 casi ciascuno (per le categorie «autore unico uomo» e «autore duale» i 32 casi sono stati selezionati a caso) per
poterli studiare a fondo da un punto di vista qualitativo. In altre parole, questa operazione ha permesso a
Hester di analizzare in dettaglio e di valutare tutti i dossier di polizia riguardanti le 96 coppie selezionate e
10
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
tutti gli episodi di violenza avvenuti al loro interno e segnalati nel corso dei sei anni considerati. Inoltre, ha
intervistato il corpo di polizia e alcune persone coinvolte.
Conclusione sulle tre categorie a confronto:
2.

Il confronto tra i tre gruppi ha messo in evidenza numerose differenze. Ad esempio, nei casi del
gruppo «autore unico uomo» è spesso emerso che la donna era controllata dal proprio partner nei
confronti del quale nutriva una grande paura. La situazione inversa è invece stata osservata in un
solo caso. Le altre vittime maschili non sembravano temere la loro aguzzina né sembrava che
quest’ultima controllasse il loro comportamento.

Globalmente, il gruppo «autore duale» è quello con il maggior numero di episodi di violenza nell’arco
nel periodo esaminato. Ciò nonostante, gli episodi nei quali l’uomo ricopre il ruolo di autore sono da
quattro a cinque volte più numerosi rispetto a quelli in cui è la donna a ricoprire lo stesso ruolo.

Anche tra i casi di violenza commessi da un autore unico, gli episodi attribuiti a uomini sono
all’incirca tre volte più numerosi rispetto a quelli attribuiti a donne.

Nel complesso, lo studio evidenza che tra i tre gruppi esistono notevoli differenze e che, nel periodo
considerato, il gruppo «autori unici uomini» è responsabile del maggior numero di episodi e delle
forme più gravi di violenza.

I casi del gruppo «autore duale» sono estremamente eterogenei. Spesso includono episodi di violenza successivi a una separazione. In alcuni casi la violenza è lieve, in altri grave, spesso è commessa dalla parte maschile della coppia. Un’altra parte di questo gruppo comprende casi in cui entrambi i partner soffrono di un grave problema di alcolismo.
Studio sulla violenza sommersa di Povey et al. 200816
Lo studio rappresentativo della «British Crime Survey» firmato Povey et al. fornisce dati riguardanti donne e
uomini vittime di violenza domestica.
Numero di episodi: il numero di episodi varia poco tra i sessi. In generale, tende a essere più elevato tra
le donne che tra gli uomini. Il 54% degli uomini e il 62% delle donne hanno dichiarato di aver subìto più di
un episodio di violenza nell’anno precedente all’indagine.
Tipo di maltrattamento: nel complesso, donne e uomini subiscono le medesime forme di violenza. Ciò
nonostante, le prime subiscono tutte le forme di violenza più spesso rispetto ai secondi (abusi psichici o
finanziari: 19% contro 11%, minacce: 11% contro 1%, violenza di lieve entità: 15% contro 5%, violenza
grave: 14% contro 9%).
Durata della violenza: gli uomini subiscono più spesso fasi di violenza più brevi rispetto alle donne. Per
il 50% delle vittime maschili il maltrattamento subìto è durato meno di un mese, contro il 32% delle donne. Viceversa, il 23% delle vittime maschili ha dichiarato che il maltrattamento subìto è durato da 1 a 6
anni, mentre tra le vittime donne questo scenario si è verificato nel 39% dei casi.
16
Dopo il 2008 in Gran Bretagna sono state condotte altre Crime Surveys. Per gli studi più recenti si veda la ricerca Smith et al. (2012) citata nel capitolo A.
Tuttavia, il rapporto stilato da Smith et al. (2012) non fornisce indicazioni sulle distinzioni sopracitate, come avviene invece nello studio di Povey et al.
(2008).
11
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
Lesioni e ripercussioni sulla salute (conseguenze): i dati riferiti all’anno precedente all’indagine indicano che una buona metà delle persone intervistate ha riportato lesioni o danni psicologici. Tra i due sessi, a subire le conseguenze maggiori sono state le donne (58% contro il 48% degli uomini). Inoltre, in seguito alla violenza vissuta, le donne sono state maggiormente assenti dal posto di lavoro rispetto agli
uomini (11% contro 7%).
Ricorso ad aiuti: le vittime donne hanno fatto maggiormente ricorso a un aiuto medico degli uomini
(30% contro 18%).
In conclusione: dai dati dello studio emerge una notevole incidenza della violenza nella coppia per entrambi i sessi, con una prevalenza delle donne rispetto agli uomini. Ciò significa che le donne subiscono più
spesso degli uomini varie forme di violenza nei rapporti di coppia: i maltrattamenti a cui sono sottoposte sono sovente più gravi, durano più a lungo e hanno maggiori conseguenze negative.
3. Studio sulla violenza sommersa «Breiding, Chen e Black 2014»
Le analisi differenziate di questo studio statunitense evidenziano un quadro simile a quello rilevato dallo
studio britannico di Povey et al.(2008).
Tipo di maltrattamento: emerge un modello di genere nella violenza vissuta all’interno dei
rapporti di coppia (incidenza sull’arco di tutta la vita): nell’analisi si è tenuto conto della violenza
fisica, dello stalking e dello stupro. Le donne riferiscono più spesso degli uomini di aver subito
forme di violenza composite: maltrattamenti fisici e stalking e/o stupro (35,6% contro il 6,3%).
Anche lo stalking e/o lo stupro riguardano più spesso le donne degli uomini (7,6% contro
l’1,6%). Tra gli uomini prevale invece la violenza esclusivamente fisica (92,1% contro il 56,8%).
Tra gli uomini si tratta di violenza lieve nella metà dei casi e di violenza grave nella rimanente
metà; tra le donne si tratta di violenza lieve in un terzo circa dei casi e di violenza grave nei rimanenti due terzi.
Lesioni e ripercussioni sulla salute (conseguenze): le analisi riferite all’incidenza sull’arco di
tutta la vita rivelano differenze significative nelle conseguenze della violenza subita. Le donne
riferiscono infatti più spesso degli uomini di avere paura (72,2% contro il 18,4%), di essere
preoccupate per la propria sicurezza (62,3% contro il 15,7%), di soffrire di sindrome posttraumatica da stress (62,6% contro il 16,4%), di avere delle lesioni (41,6% contro il 13,9%) o di
essere state assenti dal posto di lavoro o di formazione almeno un giorno a causa dei maltrattamenti subiti (28,0% contro il 13,6%).
Ricorso ad aiuti: le donne vittime di violenza sollecitano più spesso aiuto medico rispetto agli
uomini (22,1% contro il 5,5%) e chiedono con maggiore frequenza un supporto di natura giuridica (21,2% contro il 10,8%). Il ricorso ai centri di crisi e di consulenza per le vittime viene indicato
solo per le donne (7,5%) e lo stesso vale per le hotline telefoniche (5,9%); il numero delle vittime maschili non è presentato a causa dell’esiguo numero.
12
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
In conclusione: le indicazioni fornite finora dagli studi sulla violenza sommersa e denunciata confermano
l’incidenza della violenza per entrambi i sessi ed evidenziano nel contempo differenze quantitative e
qualitative nell’incidenza della violenza su donne e uomini nell’ambito del rapporto di coppia (attuale o precedente):

le donne vittime di violenza subiscono più episodi di maltrattamenti rispetto alle vittime maschili;

le donne sono spesso vittime di violenze più durature degli uomini;

donne e uomini subiscono ogni forma di violenza. Le donne sperimentano tutte le forme di violenza più
spesso e in modo più grave degli uomini;

per le donne sono più frequenti le conseguenze gravi rispetto agli uomini: lesioni, paura, preoccupazione
per la propria sicurezza, sindrome post-traumatica da stress.
D
Contesto della violenza: incidenza diversa di donne e uomini
nell’ambito della violenza domestica ed extradomestica
Per dibattere socialmente e studiare scientificamente le esperienze di violenza vissute da uomini e donne –
passo questo urgentemente necessario per entrambi i sessi – occorre tenere presente che il contesto e le
altre circostanze in cui la violenza viene subita non sono uguali per uomini e donne 17. Va notato che sia uomini che donne, oltre alla violenza nei rapporti di coppia – fenomeno che costituisce gran parte della violenza domestica – subiscono ed esercitano violenza anche nei luoghi pubblici. Confrontando tra loro i due contesti della vittimizzazione, violenza domestica e violenza nei luoghi pubblici (attualmente sono disponibili
pochi studi al riguardo), emerge un quadro distinto delle esperienze di violenza compiuta e subita da
parte di uomini e donne. Sia i dati sulla violenza denunciata che quelli sulla violenza sommersa parlano
chiaro:
Estendendo il contesto della vittimizzazione all’ambito extradomestico, emerge che in genere gli uomini sono più sovente vittime di violenza rispetto alle donne. Nel corso della vita, donne e uomini sono
spesso vittime di violenza, gli uomini leggermente più spesso delle donne e in entrambi i casi gli autori
sono prevalentemente uomini (cfr. Kavemann 2009,105).
Gli uomini subiscono violenza in maggioranza nei luoghi pubblici e durante il tempo libero (cfr.
Jungnitz et al. 2004).
Complessivamente gli uomini sono vittime di omicidi o di tentati omicidi più spesso delle donne (in
ambito domestico e in altri contesti. Sull’arco di cinque anni (2000-2004) 586 uomini e 420 donne sono
stati vittime di omicidi o tentati omicidi (cfr. Ufficio federale di statistica UST 2006, 18) 18.
 Le donne subiscono violenza prevalentemente in seno alla coppia (246, ovvero il 58,6% di tutte le vittime femminili), mentre gli uomini vittime di violenza in questo contesto sono nettamente di meno (54 o il 9,2% di tutte le vittime maschili; id, p. 22 [nostro calcolo])19.
 Nel rimanente contesto domestico (parenti, figli/genitori) il relativo tasso d’incidenza specifico
al sesso è molto simile (71 donne, ovvero il 16,9% di tutte le vittime donne; e 105 uomini, ovLo stesso discorso vale, come già indicato in precedenza, anche all’interno dei due sessi: non esiste un’unica esperienza di violenza uguale per tutte le
donne né un’unica esperienza di violenza uguale per tutti gli uomini.
18
I dati (586 uomini e 420 donne) si riferiscono a vittime per le quali è stato identificato un autore o un’autrice; per altri 52 uomini e 9 donne vittime di
violenza non è stato identificato alcun autore/autrice (cfr. Ufficio federale di statistica, UST, 2006, 22).
19
Uno studio internazionale comparativo che comprende 66 Paesi, tra cui la Svizzera e numerosi Paesi europei rileva una relazione simile. Il rischio che
corrono le donne di rimanere vittime di un omicidio all’interno della copia è sei volte più elevato che tra gli uomini (Stöckl et al. 2013).
17
13
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
vero il 17,9% di tutte le vittime maschili; id. p. 22 [nostro calcolo]).
 Nel contesto extradomestico (tempo libero, lavoro, autori di violenza sconosciuti) le
quote si capovolgono. Infatti, negli spazi pubblici gli uomini sono vittime molto più
sovente delle donne di tentati omicidi e omicidi. Nel periodo di cinque anni, dal 2000
al 2004, si registrano 427 vittime maschili (72,9% di tutte le vittime maschili) e 103
vittime donne (24,5% di tutte le vittime donne (id., p. 22 [nostro calcolo]).
Di seguito sono riportate le ultime cifre contenute negli studi internazionali a largo spettro che hanno esaminato tutte le esperienze di violenza possibili fatte da donne e uomini. Lo studio più recente è stato realizzato in Austria (Kapella et al, 2011) e si basa sulla nuova ricerca europea sulla prevalenza. Vengono inoltre presentati i risultati di due studi condotti in Germania nel 2004 (Jungnitz et al. 2004; Müller, Schröttle
2004) e della vasta ricerca statunitense del 2000 (Tjaden und Thoennes 2000a e 2000b).
Austria (studio di prevalenza sulla violenza in famiglia e nel contesto sociale stretto, Kapella et al., 2011):

I dati di questo studio consentono di effettuare per la prima volta in Europa un confronto dettagliato tra i generi, non solo nel contesto domestico bensì in diversi ambiti, tra cui quello extradomestico (Id. p. 58).

Violenza psicologica: donne e uomini subiscono la maggior parte delle aggressioni psicologiche nell’ambito formativo e professionale (donne 49,4%; uomini 46,6%), a cui fa seguito la violenza psicologica nel rapporto di coppia, un contesto nel quale le donne sono più sovente vittime rispetto agli uomini. Infatti, il 44,6% delle donne riferisce almeno di un’aggressione psicologica nella coppia, mentre tale proporzione è del 28,8% tra gli uomini. (Id. p. 62).

Violenza fisica: mentre gli uomini subiscono aggressioni fisiche prevalentemente nei luoghi
pubblici – un uomo su tre (33,0%) ha fatto un’esperienza del genere almeno una volta [donne:
17,5%] – le donne sono vittime di violenza fisica nel contesto sociale più stretto, all’interno della coppia (29,1% [uomini: 18,0%]) o in famiglia (25,2% [uomini: 18,1%]). (Id. p. 62).

Molestie sessuali: …le molestie sessuali ai danni delle donne avvengono principalmente nei
luoghi pubblici: una donna su due (51,3%) afferma di essere stata molestata almeno una volta
in un luogo pubblico. Ma anche gli uomini sperimentano le molestie sessuali prevalentemente
negli spazi pubblici [12,5%] così come sul posto di lavoro o di formazione [9,7%]. Si può quindi
affermare che le molestie sessuali vengono subite prevalentemente negli spazi pubblici (Id. p.
62,). La quota di molestie sessuali ai danni delle donne sul posto di lavoro o nel contesto formativo è del 36,9%. (Id. p. 63).

Violenza sessuale: circa una donna su due afferma di aver subito almeno un atto di violenza a
sfondo sessuale in uno di questi contesti (coppia: 10,7%; luoghi pubblici: 10,1%; cerchia di
amici/conoscenti: 10,1%). Capita anche agli uomini di essere vittime di simili atti, ma ciò avviene prevalentemente nel contesto della cerchia di amici e conoscenti (3,8%), nei luoghi pubblici
(3,2%) sul posto di lavoro o di formazione (2,3%). (Id. p. 62).
14
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
Germania (studio sulla situazione degli uomini, Jungnitz et al. 2004, e studio di prevalenza sulla situazione
delle donne, Müller, Schröttle 2004):

Circa il 66% degli uomini intervistati, da adulti, hanno subito violenza fisica in luoghi pubblici o nel tempo
libero. Il 20% ha dichiarato di essere stato vittima di violenza psichica in luoghi pubblici o nel tempo libero.

Il 20% degli uomini intervistati ha subito violenza fisica e il 50% violenza psichica in ambito lavorativo.

Il 23% degli uomini, da adulto, ha subito almeno una volta violenza fisica o sessuale nella coppia.

Altri contesti in cui gli uomini, da adulti, hanno spesso subito violenza psichica e fisica sono il servizio
militare e la guerra.

Lo studio sulle esperienze di violenza vissute dalle donne in Germania mostra per contro che, per quanto attiene alla violenza fisica e sessuale il gruppo “partner attuale o precedente” è di gran lunga il più
menzionato (Müller, Schröttle 2004, 13).
Stati Uniti (studio di prevalenza di Tjaden e Thoennes 2000a e 2000b)20:

Lo studio di prevalenza realizzato da Tjaden e Thoennes negli Stati Uniti indica che, da adulti, gli
uomini sono vittime di violenza fisica e/o sessuale più spesso delle donne (67% contro 55%).

Di tutti gli uomini che hanno subito violenza fisica o sessuale dopo i 18 anni, nel 16% dei casi la
violenza è stata commessa da una partner mentre in oltre l’80% dei casi la violenza è avvenuta
al di fuori della coppia e non è stata compiuta dalla partner.

Viceversa, nel 64% dei casi di donne vittime di violenza fisica o sessuale dopo i 18 anni l’autore
è risultato essere il partner attuale o uno precedente, mentre nel 36% dei casi la violenza è avvenuta al di fuori della coppia e non per mano di un partner.
In conclusione: parlando di vittime di sesso maschile, è importante tenere presente che i contesti in cui gli
uomini subiscono violenza sono numerosi ed estremamente diversi, in genere extradomestici. Parlando invece di vittime di sesso femminile, è bene ricordare che le donne subiscono molto più frequentemente violenza nel contesto della coppia attuale o precedente21.
Di conseguenza, quando si affronta il tema del ruolo di vittima nella coppia, occorre tenere presente che, per
entrambe queste due categorie (vittime uomini e vittime donne) – le situazioni iniziali non sono identiche e
l’incidenza di questo fenomeno non è omogenea.
E
1.
Dibattiti sull’incidenza della violenza in base al genere
Confronto critico con gli stereotipi e le immagini maschili e femminili
Un primo dibattito e un ambito di ricerca sorti a partire dagli anni 2000 sul tema della violenza di genere avevano lo scopo di confrontarsi in modo critico con gli stereotipi e le immagini maschili e femminili dominanti
L’ultimo studio statunitense citato in precedenza (Breiding, Chen E Black, 2014), si è limitato alla violenza domestica, con vittime femminili e maschili, per
cui non fornisce nuovi dati sui contesti della vittimizzazione all’esterno della coppia.
21
La tendenza rilevata dagli studi condotti in Austria, in Germania e negli Statu Uniti, secondo cui gli uomini sono più spesso vittime di violenza nei contesti
extradomestici mentre le donne più sovente nel rapporto di coppia, viene confermata anche dalla recente ricerca finlandese dal titolo «Men's Experiences
of Violence in Finland 2009» (Heiskanen e Ruuskanen, 2011).
20
15
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
nella società. Infatti, mentre le esperienze di violenza subite dalle donne (soprattutto nella coppia) sono diventate un argomento sempre più discusso fin dagli anni 1980, occorreva mostrare una volta per tutte che
(anche) gli uomini sono vittime di violenza in generale e quindi non solo nell’ambito di rapporti di coppia eterosessuali. Si tratta di stabilire che anche gli uomini sono vulnerabili e di fare in modo che vengano visti non
solo come autori ma anche come vittime di violenza (cfr. Kavemann 2009, 104). Questo dibattito di fondo
riveste un’importanza cruciale, in quanto mette in dubbio le norme sociali predominanti, le normalità e i cliché strettamente di genere. In una società in cui gli uomini sono chiamati ad impadronirsi attivamente del
mondo attraverso l’affermazione di sé, il dominio e il controllo, non è di principio previsto che possano ricoprire il ruolo di vittima (cfr. Connell 1999, Kimmel 2000). Nella logica di questa società, il concetto stesso di
«vittima uomo» costituisce un paradosso culturale. In altre parole, si può essere vittime oppure uomini ma
non entrambi, non a caso i due termini sono considerati incompatibili (cfr. Hagemann-White, Lenz 2002,
462). Secondo Ferree (2005) nel confronto con le esperienze di violenza occorre riconoscere maggiormente
i rischi di donne e uomini legati al genere e concentrare l’attenzione esattamente sui diversi contesti e processi delle loro esperienze, tipicamente legate al genere (p. 91). Klein (2013, p. 189 segg.) riassume nella
sua pubblicazione sul tema dei rapporti di genere e la politica in Europa in particolare lo stato e lo sviluppo
della discussione nell’ambito della violenza. Un approccio innovativo è costituito dal fatto di esaminare
l’impiego di stereotipi di genere nell’ottica delle violazioni dei diritti dell’uomo (cfr. Cusack 2013).
Il dibattito sugli stereotipi maschili e femminili focalizza l’attenzione sulla contraddizione esistente tra il
fatto che, nella loro vita, gli uomini subiscono spesso violenza in molteplici forme e la constatazione
che tali esperienze costituiscono un argomento tabù per la società. Al riguardo, o tale violenza viene
considerata «normale», ossia parte integrante della vita di un uomo, e di conseguenza non vi è alcun bisogno di intervenire, o sulle vittime viene calato un velo di silenzio all’insegna della massima «ciò che non può
essere non esiste» con il risultato che, anche in questo caso, non sussiste alcuna necessità di intervento.
Sinora la ricerca non ha prestato molta attenzione agli uomini vittime di violenza. Questa situazione, che è
assolutamente tipica, non riguarda solo la ricerca sulla violenza: in generale, le azioni e le esperienze degli
uomini hanno cominciato a essere studiate anche sotto il profilo del genere o delle caratteristiche di genere
solo recentemente.
Uno degli obiettivi del confronto critico sugli stereotipi maschili e femminili è di fare in modo che la società
non si accontenti di immagini normative e riduttive dei ruoli dei due sessi, ma sappia cogliere e riconoscere
la reale varietà delle situazioni (cfr. Lenz 2006, 113 segg.). Pertanto, una prospettiva come quella auspicata
che integra l’aspetto del genere tiene conto anche delle esperienze di violenza poco o non ancora note e, di
conseguenza, include gli uomini vittime di violenza (Lenz, Kapella 2012). Questo confronto va inteso, da un
lato, come decostruzione di attributi bipolari (…) e apre nuove prospettive di analisi dettagliate dei rapporti
tra genere e violenza con uno sguardo critico sui rapporti di forza in gioco (cfr. Schröttle 2010).
Oltre a studiare la violenza in un’ottica di genere, è indispensabile anche confrontarsi con la molteplicità di
situazioni che fanno sì che donne e uomini diventino vittime e autrici o autori di violenza. Tali situazioni, infatti, variano tra i due sessi, ma possono mostrare differenze notevoli anche all’interno dello stesso genere.
2.
Esperienze di violenza subite da uomini in coppie eterosessuali
Un altro dibattito che si inserisce nel concetto ampio di «violenza contro gli uomini» limita le esperienze di
violenza vissute dagli uomini a quelle che gli uomini subiscono per mano della loro partner nella coppia eterosessuale. Particolare degno di nota è il tono fragoroso, veemente e aggressivo con cui si svolge tale dibattito. L’accento è posto esclusivamente sulla violenza che gli uomini subiscono nel rapporto di coppia per
mano della loro partner. Considerare la violenza nel rapporto di coppia come l’unica esperienza di vio16
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
lenza subita dagli uomini degna di essere tematizzata equivale a ridurre drasticamente gli episodi di
violenza che gli uomini subiscono nella vita di tutti i giorni (cfr. Forschungsverbund «Gewalt gegen
Männer» 2004). Questo dibattito esclude tipologie di violenza alle quali gli uomini sono correntemente esposti e i cui autori sono quasi sempre altri uomini. A questo proposito, Lenz (2003) parla di una strumentalizzazione delle esperienze di violenza vissute dagli uomini per altri scopi. Limitando il dibattito alle sole esperienze di violenza subite dagli uomini nel rapporto di coppia lo si trasforma in una mera battaglia per il potere o
guerra tra i sessi e lo si riduce a uno sterile esercizio di calcolo in stile «chi ha più vittime da offrire?» (cfr.
Hagemann-White, Lenz 2002, 471). Così facendo, si perdono però spesso di vista le vittime uomini, i loro
vissuti e il loro bisogno di essere presi in considerazione e di essere sostenuti22.
22
Un elenco aggiornato delle offerte di consulenza e sostegno per le vittime di violenza domestica è disponibile all’indirizzo Internet: www.paritasvizzera.ch  Violenza domestica  Consultori per le vittime. Per maggiori informazioni sulle offerte di sostegno si rimanda alla scheda informativa «Uomini e donne vittime di violenza domestica. Informazioni e offerte di sostegno» all’indirizzo www.parita-svizzera.ch  Violenza domestica  Schede
informative. Un inventario delle istituzioni che forniscono consulenze figura nella pubblicazione “Travail de consultation et programmes de lutte contre la
violence destinés aux auteur-e-s de violences conjugales en Suisse“ (versione integrale in francese e in tedesco, sintesi in italiano dal titolo: “Consulenze e
programmi contro la violenza per autori e autrici di violenza domestica in Svizzera”; stato maggio 2008) all’indirizzo: www.parita-svizzera.ch  Violenza
domestica  Pubblicazioni sulla violenza. Un elenco aggiornato (aprile 2014) dei consultori per le persone violente figura all’indirizzo: www.apscv.ch
(francese).
17
Frequenza e gravità della violenza domestica nel confronto di genere - stato attuale della ricerca
Violenza domestica – Scheda informativa
F
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Il nostro sito internet www.parita-svizzera.ch  Violenza domestica  Schede informative contiene altre
schede informative su vari aspetti della violenza domestica.
Presso la biblioteca specialistica nonché centro di documentazione dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra
donna e uomo si trovano circa 8000 pubblicazioni sulle tematiche della violenza e della parità: saggi, riviste
scientifiche e specializzate nonché testi non pubblicati (letteratura grigia) www.parita-svizzera.ch  Documentazione  Centro di documentazione.
In Svizzera esiste un numero considerevole di materiale informativo e di lavoro per la prevenzione, l'intervento e il post-intervento in caso di violenza domestica. Il Toolbox Violenza domestica consente di accedere
a questa ampia raccolta di materiale di provata utilità sul tema della violenza nei rapporti di coppia, comprendente guide, opuscoli, checklist, promemoria, materiale didattico, lettere-tipo, moduli e altro ancora.
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