Da Atene a Mykonos ! .. col Meltemi .. Articolo di Farevela
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Da Atene a Mykonos ! .. col Meltemi .. Articolo di Farevela
navigare in mediterraneo È il vento, e chi sennò, a portarci fino a Delos, il centro delle Cicladi. Il centro dell’Egeo e, almeno per i greci classici, il centro del mondo. Lasciato a sinistra Capo Sounion, estrema propaggine dell’Attica, il Tempio di Poseidone ci apre la strada verso il mare degli dei. Il vento da Nord, il Meltemi che oggi talvolta spaventa i diportisti ma che consentiva, almeno quando non scuoteva il mare fino a burrasca, veloci spostamenti da e per l’Asia Minore, ci porta rapidamente a sfiorare una serie di isole. Dall’una si vede sempre quella successiva, creando quel modo di navigare che per secoli caratterizzò i marinai del Mediterraneo. Si sapeva che, dirigendo in una data direzione con un dato vento, si giungeva in un luogo ben preciso. Prima la sicura Kea, poi la mole di Kithnos, la centralità mercantile di Siros, punto da dove si apre il raggio delle Kikladhes, poi la contorta Riina, prima dell’irriverente Mikonos. Nel mezzo, oggi riservata ai cultori della classicità, Delos. L’isola dell’oracolo, lo scoglio dove nacque Apollo e dove, quindi, più nessuno poteva nascere o morire.A meno di 5 miglia impazza la notte sfrenata di Mikonos.All’orizzonte l’icona ortodossa di Tinos. Siamo nel centro del mare, un buon luogo per riposarsi e per poi ripartire.Verso il sole e verso altre isole. Sempre più lontane. FOTO BOCCATO GRECIA Cicladi settentrionali Da Atene a Mikonos, sull’onda del Meltemi, per ripercorrere le rotte dei marinai greci che inseguivano destini dettati dall’Oracolo Siamo nel centro dell’Egeo con soggettiva su Delos (al centro della foto sono visibili le impo- ALISEI srl Via Galliera, 17 - 40121 Bologna - Italy Tel +39 051550826 - Fax +39 051550824 www.alisei.com [email protected] nenti rovine nei pressi del porto antico). Sulla sinistra la contorta Riina, all’orizzonte Tinos FOTO BOCCATO FOTO BOCCATO FOTO BOCCATO S ono le prime isole dell’Egeo. Quelle che chiunque sia uscito dal Golfo Saronico, con una lenta barca a vela da Zea o da Kalamaki Marina oppure con un veloce Flying Dolphin dal Pireo, vede apparire sulla propria prua in un continuo rinnovarsi dell’orizzonte. Le Cicladi, disposte in cerchio (da Kukloi, anelli) attorno a Siros, sono l’immagine della Grecia insulare che più facilmente balza alla memoria: candidi villaggi (le Chora) arrampicati su un colle dell’interno, scogliere ocra prive di vegetazione, un mare blu cobalto, i cieli sempre azzurri, il bianco delle creste che in piena estate frangono se infuria il dominante Meltemi. Un’avventura giovanile alla ricerca di incontri tra Mikonos, Ios e Santorini. Il ricordo di splendide veleggiate e di un maglione per le fresche serate estive, quando il Meltemi cala appena per poi rinforzare nuovamente con il sorgere del sole. Sono anche le più facili da raggiungere da Atene, con continui traghetti e catamarani veloci in partenza dal Pireo. Battute dal vento, soprattutto, con le coste settentrionali delle varie isole pressochè inaccessibili quando, e può succedere per periodi che vanno dai 3 ai 7 giorni, il Meltemi soffia a raggiera dall’alto Egeo con punte fino a 35-40 nodi. Isola dopo isola, si raggiungono prima le Cicladi centrali, poi quelle meridionali e, con il ponte naturale di Amorgos-Astipalea, giungere fino in Dodecanneso. Una volta raggiunte Milos, Folegandros, Ios e Santorini diventa complicato pensare di risalire fino ad Atene controvento, per cui converrà studiare bene l’itinerario e la rotta da seguire in base alle esigenze. Assai diffuso nella zona - dal 15 luglio alla fine di agosto, periodo di massima intensità del Meltemi - è quindi il One Way, con crociere di due settimane con imbarco ad Atene e riconsegna dell’imbarcazione in charter a Kos o Rodi. Ottima, invece, è la scelta della primavera, tra maggio e giugno, quando i venti settentrionali sono comunque prevalenti ma difficilmente oltre i 20 nodi, assicurando splendide veleggiate tra isole ancora non invase dal turismo. Uscendo dal Soronico, dunque, si hanno diverse Il paese di Mikonos con la celebre opzioni. Puntare subito a sud est, chiesetta. A destra: Loutra, a Kithnos. come faremo noi in questo Pagina a lato: colonne e rovine elleitinerario, toccando Kithnos e nistiche nei pressi dell’antico porto, Serifos, poi Paros, Naxos, Mikonos oggi insabbiato, di Delos e Delos per poi rientrare alla base attraverso Siros, Tinos, Andros e Kea. Oppure scendere subito verso Serifos per visitare poi Sifnos, Paros, Naxos e le splendide Piccole Cicladi. Oppure ancora, mettere subito la prua su Milos (sede con Mikonos, Santorini e Paros degli unici aeroporti dell’Arcipelago) per poi toccare Folegandros, Sikinos, Ios e la mitica Thira. Rotte che seguiremo, però, prossimamente per concentrarci, in questa occasione, sulla parte centro settentrionale delle Kikladhes Nisoi. In generale, occorre segnalare che le Cicladi sono brulle (a parte l’interno di Naxos e ampie zone delle montagnose Andros e Tinos), con poca acqua e assai calde in estate, almeno quando non c’è il refrigerio del Meltemi. Attenzione alle violente raffiche, che scendono dalle coste meridionali delle isole, con punte anche di 10-15 nodi superiori al vento presente in mare aperto. La sua direzione in questa zona è da NNE. I porti attrezzati, una volta lasciata l’Attica, sono pochi e trafficati di barche locali, da pesca e turismo, con gli spazi riservati al diporto sempre affollati in alta stagione. Da tener presente anche l’effetto Venturi che si crea a volte nei canali tra le isole maggiori (Naxos e Andros hanno montagne che superano i mille metri) e la corrente, che può superare i 3 nodi, negli stretti tra l’Eubea e Andros e tra questa e Tinos. La zona, cosa rara per la Grecia, abbonda di fari potenti che segnano i passaggi più importanti con portate intorno alle 20 miglia. L’acqua è scarsa in estate e viene a volte consegnata con autocisterna, così come il gasolio. Attenzione, quindi, alle riserve perchè può essere oltretutto alquanto costosa. Anche i consumi del carburante dovranno essere ben calcolati, vista la logistica complicata dei rifornimenti. A vela verso Naxos Usciamo, quindi, dal Golfo Saronico lasciando Capo Sounion sulla nostra sinistra. Dall’alto, il Tempio di Poseidone (1), indica sin dal 444 a.C. la rotta ai naviganti. L’emozione c’è, inutile nasconderlo. Stiamo per entrare del Mare degli dei. In caso di Meltemi, le creste bianche provenienti da NNE ci accompagneranno in un veloce lasco stretto verso Kithnos lasciando a sinistra la mole compatta di Kea. Brulla, rocciosa, con pochi approdi, Kithnos è già il prototipo dell’identità Cicladica: una chora, villaggio di case bianche con chiese dalle cupole azzurre, concentrato su un’altura, muretti a secco, tanta solitudine, vita lentissima, un paio di approdi con relative strutture turistico-nautiche (Merikha e Loutra) e qualche ridosso sicuro. Kithnos era l’antica Thermia, frequentata per le sue acque termali (da Loutra si può ancora raggiungere qualche vasca con acqua calda) e, come la vicina Serifos, ricca di miniere di ferro. Sulla costa occidentale gli approdi più sicuri sono la baia di Fikiadha (ancoraggio in 5-8 m su sabbia al centro della baia circolare), Ormos Apokriosis (5-8 m su sabbia e alghe, con alcuni scogli pericolosi sul lato sud), Ormos Kolona (ancora a ridosso delle scogliere sul lato nord, FOTO BOCCATO FOTO BOCCATO FOTO BOCCATO FOTO BOCCATO belle spiagge di sabbia bianca) e Ormos Episkopis, da evitare questa con Meltemi sostenuto.A Merikha vi è l’attracco per il traghetto e un molo banchinato lungo un centinaio di metri, con fondali dagli 1,5 ai 6 metri. Qualche provvista nel villaggio, ma niente acqua, per il gasolio occorre rifornirsi con taniche (e taxi) al distributore dell’interno. Una passeggiata di poco meno di un’ora conduce alla Chora. Sulla costa E l’approdo principale è Loutra, posta (2) un paio di miglia sud di Capo Kefalos (faro, un lampo in 4 sec, 9 miglia che segue quello più potente, 2 lam in 15 sec per 17 miglia, di Capo Tamelos, punta meridionale di Kea). A Loutra si potrà far acqua con 5 metri di fondale, vi è una banchina a cui possono ormeggiare con ancora propria una ventina di yacht. Un piccolo molo, usato dal ferry, ripara l’approdo dal Meltemi.Acqua si può fare anche ad Ay Stefanos, profonda baia (3) situata tre miglia a sud di Loutra. Si ormeggia in 5 metri su alghe, facendo attenzione alle raffiche di Meltemi che scendono dalle alture.A terra un piccolo villaggio. Ridossi anche ad Ay Ioannis e Ormos Lousa e, più a sud, ad Ay Nikolaos e alla Baia di Kanala, dominata dall’omonimo monastero. Altra isola altra Chora. Quella di Serifos è familiare a tutti i naviganti che scendono nell’Egeo. Sulla sicura baia di Livadhi, forse il più frequentato ridosso dal Meltemi della tratta da Atene a Naxos, domina infatti il villaggio bianco e blu di Serifos. L’immagine è quasi onirica, con la Chora che colora di una macchia candida le brulle pendici dell’isola. La baia (4) è ben ridossata, anche se il Meltemi la investe con raffiche particolarmente violente. Un buon consiglio è di dar fondo nella parte sinistra, in 5-7 metri su sabbia e alghe e dare tutta la catena, ma proprio tutta, disponibile, magari con robusta cima da tonneggio in aggiunta. Diciamo un 100 metri per 6 metri di fondale. Una volta provata una giornata di Meltemi a 40 nodi, ne capirete presto il motivo. Sul lato Est della baia vi sono il molo per il traghetto e quello per il diporto, con fondali sui 5 m in testata e acqua in banchina. Il carburante arriva con autocisterna su richiesta (tel. 22810 51512).Anche qui, ormeggiando di poppa, dovremo necessariamente dare tutta la catena a disposizione. Da segnalare che la piana di Livadhi, unico punto verde dell’isola, si è arricchita di case, taverne e qualche locale notturno. Nei bar è facile trovare i marinai che girovagano abitualmente per l’Egeo, dato che Livadhi è perfetta come prima sosta dopo una giornata intera di navigazione da Atene.Vi è anche un mini market per le provviste. Poco a est della grande baia c’è il faro di Capo Spathi (3 lampi in 30 sec per 19 miglia). Il passato minerario di Serifos è evidente a Ormos Koutala, profonda baia (5) a ponente di Capo Spathi. Si dà fondo in 5 metri su sabbia nella parte nord est, nei pressi delle vecchie strutture estrattive. La costa è punteggiata da bianche villette. Lasciata Serifos, in assenza di Meltemi, si può dirigere subito su Siros e poi Mikonos, distante una quarantina di miglia. Con il vento dominate in azione, invece, converrà puntare su Paros e Naxos, le due grandi isole che separano le Cicladi settentrionali da quelle meridionali. Paros, preceduta in sequenza dalle più piccole Stronghilo, Dhespotico e Andiparos, ha anche un aeroporto e una frequentazione assai varia, che accontenta un po’ tutti, dal giovane in cerca di avventure al turista solita- Il canale tra Delos e Mikonos (sulla destra): in caso di forte Meltemi la traversata si rivela assai “bagnata”. A sinistra: la chora di Serifos domina l’ampia Baia di Livadhi. Pagina a fianco: due immagini di Loutra a Kithnos, un notturno sulla banchina e panorama dalla parte est della baia rio da spiaggia deserta. Ottima palestra di navigazione, visto l’alto numero di canali, isolotti, secche e scogli emergenti, il mini arcipelago di Paros propone alcuni dei migliori ancoraggi dell’intero Egeo. Imperdibile, a patto di preservarne l’integrità e il silenzio, è Ormos Dhespotico, il ridosso (6) creato dall’isolotto di Tsimindri, tra Dhespotico e Andiparos. Si dà ancora in 3-6 metri su sabbia e alghe in un’acqua turchese, appena pettinata dalla brezza dominante estiva. Il passaggio tra Tsimindri e Dhespotico è praticabile, con estrema attenzione e un uomo a prua, solo a chi pesca meno di 2 metri. Lo scenario è idilliaco, con qualche possibilità di semplice cucina di pesce nelle tavernette sulla costa di Andiparos. I bassi fondali in prossimità di Tsimindri creano delle vere piscine naturali per bagni indimenticabili. Il luogo, così ameno, era una base di pirateria tra Cinquecento e Seicento. Sicuro, al centro dell’Egeo, offriva la possibilità di piombare in poco tempo addosso al naviglio mercantile di passaggio. Oggi offre una giornata di relax, prima di dirigere verso il Canale di Andiparos (7), per chi vuol lasciare a dritta Paros. Sconsigliabile in caso di forte Meltemi, lo stretto canale ha un fondale mi- nimo di 4 metri a est dell’isolotto Remmatonisi e deve in ogni caso essere percorso di giorno, con attenzione e un uomo sulla prua. A Paros si dirige sul bianco villaggio di Paroikia, tenendosi ben discosti dai numerosi pericoli che ne contraddistinguono l’avvicinamento. Paroikia è un’ampia baia riparata dal basso Capo Fokas (fanale, 3 sec, 6 miglia). Vi è un vero e proprio porticciolo, con fondali sui 2-4 metri, che può ospitare una ventina di imbarcazioni con ancora propria e poppa in banchina. Rifornimento d’acqua e di gasolio con autocisterna. Doppiato Capo Korakas (faro, lam, 12 sec, 14 miglia) si entra nella vasta e frastagliata baia di Naousis, con possibilità di ancoraggio a Ormos Ay Ioannou (8), Plastira e Lingeri, rispettivamente nei seni N, SW e NE del golfo. A Naousa c’è un porticciolo, pressochè occupato da barche locali, e un molo che gli yacht possono accostare dalla sua parte esterna (fondali 13 m) lasciando spazio al ferry. In banchina acqua e gasolio con autobotte. Chi avrà lasciato Paros a sinistra, sarà già arrivato a Naxos, la più grande delle Cicladi, con il Monte Zeus che arriva a 1.084 metri. Isola dall’importante passato, sia mitologico (una delle tappe del mito di Teseo FOTO BOCCATO Grecia - Cicladi nord e Arianna e dimora del dio greco del vino Dioniso) che storico (per tre secoli Venezia vi istituì un ducato, prima della dominazione turca), abbonda di coltivazioni fertili e spiagge frequentate da un turismo cosmopolita, Offre poco, però, al diportista, a parte acqua e gasolio nei pressi della banchina del suo porto principale, Naxos, dominato dal celebre Arco di Vakkhos, trafficato e a volte soggetto a risacca “da traghetti”. Il punto migliore sarebbe con poppa ben discosta dalla banchina principale al riparo della diga frangiflutti esposta a NNW. La meta è, però, ambita e occorre arrivare nel primo pomeriggio. Nei pressi, l’attracco del ferry è sempre invaso da giovani saccopelisti in attesa dell’imbarco per Mikonos, distesa una ventina di miglia più a nord. ATTICA os en t S Kolpos Petalion s eo fir Ak Fassa a K Ak Gria GAVRION KASTRO DIREZIONE MELTEMI Una spiaggia solitaria a Kea ANDROS VOULIAGMENI Makronisos M CHORA Yiaros KEA 42 MIGLIA I celeberrimi mulini a vento che dominano Mikonos porto Ay Yeoryios os en t S Ak Spathi Ak Sounion DIREZIONE MELTEMI Ak Tamelos on at si v Dh 0 b° ° b0 Ak Trimesos SIROS b CHORA Merikha W CHORA 45 MIGLIA A 10 A Vrsis Chtapodhia Prasonisia Delos Ak Stavros b° 8 °b 0° b 7 SIFNOS VERSO RODI 165 MIGLIA Naoussa 4 Ak Filippos Tavolini di taverne all’aperto nei vicoli di Mikonos Dhragonisi MIKONOS S SERIFOS Livadhi Ak Spathi MIKONOS M E DELOS WAYPOINT 37°24’N 25°15’E Serifopoulo 24 MIGLIA 12 11 9 Riina Piperi 5 0 N Ak Ay Dhimithrios Ak Kiplops Ak Armenistis b° Gaidharos Ak Velostasi M TINOS ERMOPOULIS 3 KITHNOS Ak Livadha TINOS Ak Kefalos 2 Loutra Panormos Paroikia PAROS Andiparos Dhespotico 6 Stenos Dhisvato n M1 DIREZIONE MELTEMI FOTO TOGNOZZI Il centro dell’Egeo Sarà questo il tratto che, quando il Meltemi non sarà troppo esagerato, dovremo risalire bordeggiando per dirigere verso le Cicladi settentrionali. Mikonos, con il suo aeroporto internazionale che sforna, in estate, voli charter a ciclo continuo, la si adora o la si odia. Il paese è bianchissimo e, a parte le orrende boutique di oggettistica, anche piacevole. I ritmi locali - la giornata inizia dopo le due del pomeriggio finendo alle prime luci dell’alba - mal si conciliano con la vita di mare. Le spiagge del sud, le celebri Paradise e Super Paradise, sono frequentate da eccentrici e nottambuli di ogni tipo. Il porto (Vhf 12), consente ormeggio, un po’ meno precario di qualche anno fa, alla banchina a sud del molo traghetti. Il fondale è di 3-5 metri su sabbia, fango e alghe. Poco a nord (9) di Mikonos, si trova il molo di Marina Tourios (tel. 22890 22218 capitaneria), da anni in costruzione che, nella sua parte interna ha iniziato a ospitare yacht in fondali tra i 2 e i 4 metri. Nella parte meridionale dell’isola l’ancoraggio più sicuro è Ormos Ornos, baia circolare (10) ridossata dal Meltemi, con fondali in 3-5 m su sabbia. L’ampia Baia di Panormos, che si apre a metà (11) della costa settentrionale, è ovviamente frequentabile solo in assenza del vento dominante. Lasciata la barca a Mikonos si possono prendere i mezzi locali per visitare la vicina Delos.Tour obbligatorio vista la ricchezza e l’importanza del sito. L’approdo agli yacht è proibito al vecchio porto, vicino alle imponenti rovine classiche, mentre l’ancoraggio, ma solo dall’alba alle ore 15, è consentito a Ormos Fourni, poco più a sud. Prestare attenzione, con Meltemi, allo stretto canale tra Delos e Riina, occupato in parte dall’isolotto Megalo Remmatia circondato da molti scogli, a causa delle raffiche e dell’effetto Venturi che vi si crea. La vicina, spoglia (un vero luogo da capre) e bassa Riina offre diversi ancoraggi: nella sicura Baia Sud (12) si dà fondo in 3-5 metri su sabbia (acqua in un pozzo). Ormos Skhinou, nella costa est, offre un paio di ancoraggi in 5 m ma anche diversi scogli pericolosi. Ormos Misou, costa ovest, ha due ridossi con fondale tra i 5 e i 10 m.Anche qui scogli affioranti pericolosi. Lasciate le isole sacre, perchè se a Delos nacque Apollo a Riina venne alla luce Artemide, è ora di puntare su Siros, dove Ermopoulis, capoluogo amministrativo delle Cicladi, offre un autentico porto mercantile con qualche servizio per la nautica (acqua e gasolio compresi). Dal passato importante, grazie ai marinai e alle merci che vi transitavano, Ermopoulis mantiene una frenetica e un po’ trasandata aria portuale. Tinos, invece, propone un’aria “religiosa” visto che vi sorge l’importante chiesa di Panayia, meta di pellegrinaggio per i fedeli ortodossi. Il porto è sicuro. L’alta Andros è un prolungamento dell’Eubea.Alla massiccia Yiaros (durante la dittatura dei Colonnelli sede di prigioni politiche) è vietato l’approdo.A Kea si respira già l’aria di Atene, dove sono emigrati i giovani. Poco frequentate dagli stranieri queste isole, come quelle del Saronico, sono le predilette dai greci per vacanze tranquille. EUBEA °b 0 Dhenoussa NAXOS M Makari NAXOS A A Koufonisia Karos Skhinoussa Iraklia Amorgos 10 MIGLIA ° CARBURANTI b ACQUA A SPIAGGE/CALE Il porto di Naxos, animato di locali, è l’unico approdo sicuro della grande isola Tipiche case cicladiche lungo la costa sud di Mikonos M PUNTI PANORAMICI 0 PORTI/APPRODI 1 RIFERIMENTI NEL TESTO LA PRESENTE CARTA NON È VALIDA AI FINI DELLA NAVIGAZIONE CARTOGRAFIA NAVIONICS GOLD FOTO TOGNOZZI FOTO BOCCATO Bibliografia essenziale Guida ai mari di Grecia (Jacques Angles - Zanichelli La Libreria del Mare) Grecia, porti e approdi (Rod Heikell - Imray Laurie Il Frangente) Magico Egeo (Alfredo Giacon - Mursia) Cartografia essenziale G31 Imray Tetra (Cicladi Nord) 1:189.700 BA 1038 (da Sifnos a Andros ed Eubea meridionale) 1:150.000 BA 1041 (da Naxos a Tinos con Mikonos) 1:150.000 BA 1538 (piani nelle Cicladi settentrionali) 1:10.000/15.000 Nelle imbarcazioni da charter si trovano sempre le carte della serie Imray Tetra. Plastificate. Contengono spesso i piani 1:25.000 dei principali porticcioli. In generale, però, la cartografia nautica in dettaglio in Grecia è insufficiente ed è consigliabile prestare molta attenzione ai portolani e alle personali osservazioni visive. FOTO TOGNOZZI Bollettini meteo Avviso sul Canale 16 Vhf alle 06:00, 10:00, 16:00, 22:00 UTC (+2 in Grecia) di un bollettino in greco e in inglese trasmesso poi su vari canali dalle stazioni costiere. In generale, i bollettini greci non sono molto affidabili, per cui è consigliabile ricorrere, se si può, a Internet. Milos Radio (chiamare Hellas Radio) trasmette sui canali 16-82, Syros sui canali 03, 04, 16. Meteorologia Da giugno a settembre prevale su tutto il Meltemi. Nel settore delle Cicladi settentrionali soffia da N-NNE. Il moto ondoso maggiore si ha a nord di Andros, Tinos e Mikonos. Il periodo di FOTO BOCCATO FOTO BOCCATO info Grecia - Cicladi nord maggiore intensità va dal 15 luglio alla fine di agosto, con punte di 40 nodi che possono durare fino a una o anche due settimane. La sua durata e intensità, comunque, è difficilmente prevedibile e si registrano stagioni (come il 2004) poco ventose. Il periodo migliore per una crociera resta la tarda primavera, quando la brezza dominante sempre da N si attesta sui 15 nodi. In inverno sono possibili colpi di vento da Sud e Sud Est. Turismo e servizi Lingua Greco, chi si occupa di turismo parla sempre inglese Aeroporto Mikonos, Milos, Paros. Voli da Roma e Milano con cambio ad Atene. Numerosi charter per Mikonos in estate. Diffidare dei voli in tarda serata della Olympic negli aeroporti minori, che possono essere cancellati senza preavviso. Ente Nazionale Ellenico per il Turismo 06 4744301- Roma Porti d’entrata nella zona Ermopoulis (Siros). Quale membro dell’Unione Europea, la Grecia consente l’ingresso nelle sue acque di imbarcazioni battenti bandiera di un altro stato dell’UE, e quindi anche dall’Italia, senza espletare alcuna formalità. www.ente-turismoellenico.com Charter Alisei srl Via Galliera, 17 - Bologna Tel. +30 051 550826 www.alisei.com [email protected] Il presente servizio è stato realizzato utilizzando un’imbarcazione Baltic 47. Un tavolo alla moda A Mikonos la ricerca di un tavolo per la cena, ovviamente a tarda ora visti i ritmi locali, è uno dei riti isolani. Inutile segnalare i locali migliori, visto che il rinnovamento è pressochè continuo e conta più farsi vedere di ciò che si mangia. A Livadhi di Serifos buono è Gialos (tel. 22810 51389), a Paros discreti quelli sul lungomare di Naousa. La taverna di Nikos a Mikonos. A destra: Il tempio di Iside a Delos PORTI TELEFONO prefisso 0030 POSTI LUNGH. FONDALI NOTE BARCA MAX (m.) ALIMOS MARINA Kalamaki - Atene 210 9880004 (vhf 71) 1.100 30 3-5 Marina privato. Acqua, energia elettrica, carburante, servizi, gru alaggio, parcheggio barche a terra, scivolo, rifornimenti, officine, meccanico, ristoranti. ZEA MARINA Pireo - Atene 210 4284100 (vhf 09) 670 80 3-8 Marina privato. Acqua, energia elettrica, carburante, servizi, gru alaggio, parcheggio barche a terra, scivolo, rifornimenti, officine, meccanico, ristoranti. LOUTRA Kithnos 22810 31290 (vhf 16) 20 15 3-5 Molo banchinato. Acqua, ristoranti, provviste. LIVADHI Serifos 22810 51470 (vhf 16) 20 20 5 Molo banchinato. Acqua, carburante con autobotte (tel. 22810 51512), ristoranti, provviste, ghiaccio. MIKONOS Mikonos 22890 22218 (vhf 12) 40 25 3-5 Porticciolo. Acqua, carburante con autobotte, rifornimenti, ghiaccio, ristoranti. Meccanico. Più a nord il Tourios Marina (tel. 22890 22218 autorità portuale) offre un ormeggio al riparo di un lungo molo in fondali tra i 2 e i 5 m. Qualche servizio, docce. ERMOPOULIS Siros 22810 8269 (vhf 16) 40 50 3-5 Porto commerciale. Acqua, carburante con autobotte, rifornimenti, ghiaccio, ristoranti. Meccanico, offficine. Autorità portuale. Porto d’ingresso in Grecia. Dall’alto: Le splendide sculture della Terrazza dei Leoni che spiccano tra le rovine di Delos; a vela lungo la brulla costa SW di Serifos in una giornata di Meltemi sui 25 nodi; barca da pesca ad Andros; una delle spiagge della costa meridionale di Mikonos, deserte al mattino sono invece affollate di pomeriggio