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LA FAMIGLIA LA FAMIGLIA SIMPSON UNO
Università degli Studi di Torino Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Corso di Laurea in Lingue e Letterature Straniere LA FAMIGLIA SIMPSON UNO SPACCATO DELLA SOCIETÀ SOCIETÀ AMERICANA TRADUZIONE e DOPPIAGGIO Stefania Galante Relatore Relatore: Prof. Valerio Fissore a.a. 2005/06 Ai miei sostenitori morali, a tutti quelli operativi: Alberto, Alexander, Ana, Barbra, Bice, Carlo, Cécile, Cora, Daniele, Diego, Erin, Giovanni, Francesca, Francesco, Lina, Lorena, Luís, Luisa, Miki, Paola, Sander, Tom e alla professoressa Vittoz, grazie. 2 INDICE INTRODUZIONE……… INTRODUZIONE………….. ZIONE…………..……………………………… …..………………………………… ………………………………………………… ……………… 4 CAPITOLO 1: DESCRIZIONE DELLA SERIE………………… SERIE……………………………….. …………….. 6 1.1 L’IDEATORE E LA PRODUZIONE……………………………………………... 6 1.2 CHI SONO I SIMPSON……………………………………………………… 8 1.3 CARATTERISTICHE DELLA SERIE……………………………………………… 19 1.4 FENOMENO CULTURALE AMERICANO………………………………………. 21 CAPITOLO 2: LA TRADUZIONE………………………………………..… 27 2.1 STRATEGIE TRADUTTIVE DELLA SERIE……………………………………...… 27 2.2 LA CAPSULA ORIGINALE DI “LISA THE VEGETARIAN” E LA SUA TRADUZIONE ITALIANA…………………………………………………………………... 33 2.3 ANALISI DELLA TRADUZIONE DELL’EPISODIO ……………………………..… 62 2.4 LA TRADUZIONE IN ALTRE LINGUE E CULTURE……………………………… 76 CAPITOLO 3: IL DOPPIAGGIO…………………………. DOPPIAGGIO………………………….…………… ………………………….…………….. ……………..… ..….. 80 3.1 IL TIPO DI DOPPIAGGIO…………………………………………..………… 80 3.2 IL PROCEDIMENTO DEL DOPPIAGGIO E LE SUE PARTI……………………....… 84 3.3 INTERVISTE AI DOPPIATORI PIÙ RILEVANTI DELLA SERIE……………...….…… 89 CAPITOLO 4: CONCLUSIONE…………….….…………… CONCLUSIONE…………….….…………….. CLUSIONE…………….….……………..……… ..………. ……….……. ……. 97 BIBLIOGRAFIA…………… BIBLIOGRAFIA……………………………….….…..……… AFIA……………………………….….…..……………… ………………….….…..…………………… ……………. …….… 99 3 INTRODUZIONE I Simpson, situation comedy animata più celebrata d’America, sono allo stesso tempo stereotipo e specchio della società americana vista attraverso personaggi variopinti di ogni difetto e pregio esistenti. Seppur presenti sugli schermi internazionali da circa vent’anni, i protagonisti non sono soggetti ad invecchiamento perché congelano in loro le diverse essenze dell’uomo e la puntuale denuncia verso le nefandezze della società, senza buonismi. “Fan” sin dalla loro comparsa sui video italiani nel 1989, ho nutrito negli anni la curiosità di scoprire quello che viene celato dalla traduzione, di investigare circa le frasi che stridono o non corrispondono all’immagine che appare in video o ancora le citazioni racchiuse nel disegno stesso che non vengono tradotte, rimanendo così incomprensibili ai più. Approfondendo questo lavoro ho sviluppato un fondato interesse per l’argomento “audio” della serie, per il vasto e velato mondo del doppiaggio che rappresenta il cuore pulsante dell’animazione; interesse comprovato dal fatto che in questi ultimi anni si sono susseguiti momenti scottanti riguardo il doppiaggio mega milionario della serie americana e della miriade di edizioni in altre lingue che hanno reso i Simpson assolutamente internazionali e poliglotti. Le interviste ai principali doppiatori italiani della serie mi hanno introdotta in questo mondo che spesso rimane sconosciuto ai fruitori della cinematografia in genere. È davvero intrigante realizzare che quanto più l’esecuzione di tale procedimento viene effettuata con professionalità e accuratezza, tanto più il risultato finale celerà il lavoro stesso del doppiaggio. 4 Gli esiti di questa ricerca sono stati davvero stupefacenti, soprattutto per quanto riguarda la scoperta dell’enorme quantità di significati che vengono perduti nel processo di traduzione e nella trasformazione dei personaggi che, da complessi che erano, talvolta mutano in fantocci plurilingue. Tutto ciò avviene all’insegna di un movente comune: il grande business di un prodotto testato di alta qualità che trascinato nella dimensione internazionale viene tirato per i capelli e spogliato, a volte inevitabilmente, dei caratteri originari. 5 CAPITOLO 1 DESCRIZIONE DELLA SERIE 1.1 L’IDEATORE E LA PRODUZIONE L’ideatore della serie animata de I Simpson è Matt Groening, nato e cresciuto a Portland nello stato dell’Oregon USA, il 15 Febbraio 1954. La sua carriera di disegnatore inizia da giovanissimo, già alle scuole elementari usa distrarsi spesso disegnando storie e personaggi sui quaderni, forse imitando le orme del padre, cartoonist anch’egli. Malgrado l’imperfezione del tratto e le sollecitazioni negative dei professori ad abbandonare l’idea, non si arrende; la forza creatrice che sente dentro è superiore alle limitazioni tecniche oggettive. Lo contraddistinguono un carattere eccentrico e irrequieto e una personalità poco adatta alla disciplina sui banchi di scuola; durante le scuole superiori viene eletto Presidente degli studenti ma è privato della sua carica in seguito ad un tentativo di modificare la Costituzione della scuola per poter rimanere Presidente a vita con pieni poteri; nonostante questo, nel 1977 si diploma all’Evergreen State College di Olympia nello stato di Washington. Inizia così con i primi lavoretti tra cui il ghost writer di un regista hollywoodiano per il quale scriverà addirittura le memorie. 6 Prima del clamoroso successo dei Simpson, la sua produzione si limitava alla stesura delle strisce fumetto di Life in Hell, basate su esperienze autobiografiche del suo primo periodo a Los Angeles, città in cui si era trasferito. Anche Life in Hell è un successo, arriva ad essere pubblicato su più di 250 quotidiani negli Stati Uniti e in Canada. Il 1986 è l’anno della grande occasione: secondo la leggenda, confermata poi dallo stesso Groening nell’intervista di Oprah Winfrey, i Simpson sono nati in 15 minuti mentre stava attendendo di essere ricevuto da James L. Brooks, ideatore del Tracey Ullman Show1, che gli aveva chiesto di proporre un adattamento televisivo delle strisce di Life in Hell. Apparvero così per la prima volta come “spot” di 30 secondi il 19 aprile 1987 ed ebbero un tale successo che la FOX Television realizzò uno speciale natalizio di mezz’ora nel dicembre 1989 per proseguire con una serie interminabile di episodi che dispiegarono la fortuna del programma. James L. Brooks è il produttore esecutivo, colui che ha portato The Tracey Ullman Show e I Simpson alla Fox Broadcasting Company. Brooks ha iniziato la sua carriera televisiva come sceneggiatore per poi produrre telefilm classici. Nel 1983 ha vinto tre Oscar come sceneggiatore, produttore e regista del film Terms of Endearment2 che ha vinto anche l’Oscar come miglior film. Nel 1987 ha scritto, prodotto e diretto il successo della 20th Century Fox Broadcast news3 che ha vinto i New York Drama Critics Awards per miglior film, sceneggiatura e regia ed ha avuto due nomination agli Oscar come miglior film e miglior sceneggiatura. Tracey Ullman Show: varietà televisivo settimanale americano, andato in onda sulla FOX dal 1987 al 1990 in cui il cantante pop Tracey Ullman proponeva divertenti sketch e intrattenimento musicale presentando spunti di grande successo. 2 Nella versione italiana: Voglia di tenerezza. 3 Nella versione italiana: Dentro la notizia. 1 7 Brooks è stato produttore esecutivo del film con Tom Cruise Jerry Maguire ed ha anche scritto, prodotto e diretto i film I’ll do anything4 nel 1994, As good as it gets5 nel 1998 e Spanglish nel 2005. Mike Scully è anche lui un produttore cinematografico. Cresciuto a West Springfield nel Massachussets si è trasferito a Los Angeles nel 1982 dove ha iniziato la sua carriera come comico in circoli locali e “riscaldatore” di pubblico per vari spettacoli televisivi. Dal 1986 ha smesso di esibirsi per concentrarsi esclusivamente sulle sceneggiature per la televisione. Divenuto sceneggiatore di successo e vincitore di Emmy Award, ha scritto diversi episodi tra cui La rivale di Lisa, La carica delle due dozzine ed uno, Lisa sul ghiaccio, Squadra Homer, Marge non essere orgogliosa e Domenica maledetta domenica. I Simpson sono una Produzione Gracie Films in associazione con la Twentieth Century Fox Television. Matt Groening, James L. Brooks e Mike Scully ne sono i produttori esecutivi. 1.2 CHI SONO I SIMPSON I Simpson nascono dunque da una felice idea di Matt Groening l’8 settembre 1986 quando si recò alla Fox con l’intenzione di proporre un adattamento televisivo di Life in Hell ed ebbe all’ultimo un ripensamento, sviluppando i Simpson; per la sua geniale “composizione” improvvisata potremo considerarlo una sorta di Gioacchino Rossini dei cartoni animati. Come successivamente raccontò, quel giorno non si sentiva particolarmente creativo per cui diede ai membri della famiglia Simpson i nomi dei propri familiari: i suoi genitori Homer e Marge, le sue sorelle minori Lisa e Maggie. 4 5 Nella versione italiana: Una figlia in carriera. Nella versione italiana: Qualcosa è cambiato. 8 Per quanto riguarda Matt, decise che era un nome un po’ troppo ovvio e quindi chiamò il quinto elemento della famiglia Bart, anagramma di brat, in italiano monello, per il quale ha raccontato di essere stato fortemente influenzato sia da sé stesso che dal fratello maggiore Mark. Il cognome Simpson è stato semplicemente scelto per il suo significato Son of Simpleton, letteralmente “Figlio di un babbeo”. La città dove è cresciuto, Portland nell’Oregon, sembra gli abbia dato ispirazione per alcuni nomi di altri personaggi, i riferimenti a strade e piazze sono frequenti, come esempi abbiamo la famiglia Flanders, il reverendo Timothy Lovejoy, il sindaco Joe Quimby. HOMER J6. SIMPSON Il capofamiglia si chiama Homer J. Simpson. Ha circa 38 anni e lavora alla centrale nucleare di Springfield come supervisore alla sicurezza ma la sua stoltezza e la sua sbadataggine lo rendono tutt’altro che un buon ispettore alla sicurezza. È un irrefrenabile goloso, attratto in modo morboso da ciambelline glassate, patatine fritte, costolette di maiale e tutto quanto sia dolce o fritto, tanto da pesare ben 117 Kg. Dopo il lavoro è solito trascorrere del tempo alla taverna di Boe insieme ai suoi amici beoni, dove gusta spensieratamente la birra Duff, liberamente ispirata alla celebre birra Bud realmente in commercio, a volte affogando guai e dispiaceri e spesso dando fondo ai suoi soldi. La J. che Homer, Bart e il nonno Simpson portano nel loro nome è un omaggio che Matt Groening ha voluto dedicare alla serie “Rocky e Bullwinkle”, i quali hanno entrambi la J. nel nome a loro volta in onore al creatore della serie, Jay Ward. 6 9 In definitiva potrebbe essere descritto come un’amalgama dei vizi e dei difetti di tutti i padri del mondo, che nonostante tutto ama molto i suoi familiari e a volte si rende protagonista di gesti eroici a loro favore. Spesso lo si vede cercare un dialogo e chiedere consigli al proprio cervello, proprio come se fosse un’altra persona e puntualmente si comporta secondo leggi contrarie a quelle dei buoni usi e costumi. La sua mente è incessantemente piena di frivolezze, solo a volte ha degli inaspettati sprazzi di coscienza e saggezza, talvolta ha capacità di parlare varie lingue, giapponese, tedesco, cinese, spagnolo e “balenese” - idioma tipico delle balene. Questi sprazzi però sono temporanei ed effimeri. La sua abilità mentale è compromessa dalla presenza di un pennarello infilato nel suo cervello; a causa di questo incidente infatti Homer possiede adesso un QI pari a 55. La stolidità di Homer è accentuata dall’esposizione a radiazioni di plutonio continue sul lavoro ed è stato inoltre cavia per gli esperimenti dell’”Army Neurochemical Research Center”. Osservando la testa di Homer, si può notare come i capelli che si trovano sopra le orecchie e le orecchie stesse formano una M ed una G, le iniziali di Matt Groening. La voce americana di Homer è di Dan Castellaneta e quella italiana è di Tonino Accolla. 10 MARJORIE BOUVIER La compagna di Homer è Marge dalla famosa capigliatura blu cobalto, ha circa 34 anni ed è la reale capofamiglia. La sua figura vuole essere in forte contrapposizione a quella del marito per il valore che rappresenta e si può dire che è lei la responsabile dell’economia e dell’incolumità famigliare. Madre di Bart, Lisa e Maggie, è amorevole, perbenista e molto, a volte troppo, giudiziosa. Spesso si trova ad essere giudice imparziale di questioni famigliari, chiamata in causa in quanto sempre neutrale ed equanime con l’obiettivo di trasmettere pace, amore e giustizia. Il suo mestiere è la casalinga ma per far quadrare il bilancio familiare, messo continuamente in pericolo dalle bricconate di Bart o dagli spropositi del marito, si arrabatta in iniziative redditizie quali la vendita di biscotti, marmellate o di propri dipinti o l’organizzazione di aste per oggetti usati. Attivista convinta per le cause più disparate; una volta è riuscita persino a far bandire la serie cult di cartoni animati “Itchy & Scratchy” (Grattachecca e Fichetto), perché a suo dire troppo violenta. Ha due sorelle, Patty e Selma che compaiono spesso negli episodi come ospiti della famiglia, due fumatrici incallite che sono sempre in cerca di marito e detestano Homer considerandolo un primitivo. La voce americana di Marge è di Julie Kavner e quella italiana è di Liù Bosisio. 11 BARTHOLOMEW J. SIMPSON Il più grande dei figli è Bart, il suo nome (anagramma di brat che significa monello) ci rivela già qualcosa sul suo temperamento. Ha 10 anni, frequenta la quarta elementare presso la scuola di Springfield ed è sicuramente il più irriverente della famiglia. È un bambino simpatico, il bullo in erba della scuola che dà spesso sfogo al suo carattere trasgressivo, è furbo e molto vivace, trasforma in azione tutto ciò che gli passa per la testa. Fa battute usando parole oscene e volgari, spesso neologismi della lingua americana. Tra i suoi passatempi preferiti ci sono: giocare ai videogames, andare sullo skateboard, compiere piccoli atti di teppismo e fare scherzi agli altri componenti del nucleo famigliare, principalmente alla sorella Lisa che ha soprannominato spotty “ciuccellona” perché stacanovista a scuola e troppo obbediente ai genitori; questo determina ogni giorno discussioni famigliari per placare i suoi esagitati spiriti. A scuola è il vero terrore degli insegnanti e del direttore Skinner che quotidianamente lo obbliga a tornare in classe a scrivere più volte alla lavagna frasi punitive con promesse di azioni che non dovrebbe più compiere. Sono famosi i suoi intercalari come “Eat my short!” oppure “Don’t have a cow, man!7“. La voce americana è Bart è di Nancy Cartwright e quella italiana è di Ilaria Stagni. 7 “Ciucciati il calzino!” e “Non farti infartare”. Vedi anche tabella di pagine 79/80. 12 LISA SIMPSON Lisa è una bambina di 8 anni di intelligenza sopraffina, è l’intellettuale della famiglia. La figura irresponsabile di Bart è compensata da quella ragionevole di Lisa, così come accade per la figura di Homer con Marge. Ha spesso delle intuizioni talmente profonde che la fanno sentire triste e sola a causa della superficialità che la circonda in casa e a scuola. È molto sensibile ai problemi della giustizia e della disuguaglianza sociale, è vegetariana ed ecologista convinta e combatte fermamente per i propri ideali. La ricerca della pace interiore l’ha portata ad aderire al buddismo. Vuole essere la critica razionale di tutto uno stile di vita, l’American way of life, nel quale il padre Homer e il fratello Bart sono impunemente immersi e nel quale la madre Marge è consapevolmente e amorevolmente accolta. Suona straordinariamente bene il sassofono ma a causa di un difetto fisico ereditato dal padre (le dita tozze), secondo l’intuizione del suo insegnante di musica non riuscirà a diventare una professionista affermata, nonostante abbia già duettato con musicisti di fama mondiale come “Gengive Sanguinanti” Murphy. Alcuni flash-forward di diversi anni nel futuro, raccontati in alcuni episodi della serie, vedono Lisa ricoprire cariche importanti come quella di prima Presidentessa donna degli Stati Uniti d’America. La voce americana di Lisa è di Yeardley Smith e quella italiana è di Monica Ward. 13 MARGARETH SIMPSON L’ultima figlia, la piccola Maggie, è poco più che un bebè, succhia sempre il suo ciuccio rosso e pare essere molto intelligente da quanto trapela in alcuni episodi. La sua prima parola è stata dad, papà, ma dopo questo momento di rilevante importanza, il vuoto. Tra le azioni compiute da Maggie, una degna di nota è il colpo di pistola sparato al padrone della centrale nucleare di Springfield, il signor Montgomery Burns. Maggie Simpson non ha doppiaggio, dicono che il rumoreggiare del succhiotto sia stato registrato da Matt Groening. ABRAHAM J. SIMPSON Saltuariamente fa visita alla famiglia per qualche giorno il padre di Homer, Abe, che solitamente alloggia nella casa di riposo di Springfield. Nonno Simpson ha 83 anni e spesso racconta storie autobiografiche sul suo passato che sono quasi sempre inverosimili e comiche. Nel riportare avvenimenti a cui lui ha assistito realmente come la seconda guerra mondiale, li farcisce di leggiadrie, come quando afferma di essersi travestito da donna e in un locale frequentato da nazisti, ha sedotto Adolf Hitler. La maggior parte delle volte si addormenta a metà dei suoi racconti. 14 Succede talvolta che aiuti Bart nelle sue marachelle con consigli spesso bellicosi. Si scoprirà essere il marito della criminale Mona Simpson, ovvero la madre di Homer, ricercata per aver manifestato contro Montgomery Burns e la sua centrale nucleare. La voce americana di Abe Simpson è di Dan Castellaneta e quella italiana è di Mario Milita. NED FLANDER con la moglie MAUDE e i figli ROD e TODD Vicino di casa della famiglia Simpson. Uomo tutto casa e chiesa con una famiglia modello della quale Homer è assolutamente geloso. Devoto cristiano, Homer lo ha definito “più santo di Gesù”. Ha due figli, Rod e Todd, avuti dalla moglie Maude, nomi evidentemente consonanti con la parola God, Dio. I suoi genitori erano due artisti nichilisti della beat generation, che non lo educarono per niente anzi, lo fecero crescere nella paura; fu quindi sottoposto ad una terapia intensiva e di riflesso si avvicinò a Dio. È spesso insicuro e talmente ossessionato dalla religione che segue la Bibbia letteralmente, motivo per cui si sconvolge mettendo spesso in discussione le proprie idee, assilla continuamente il Reverendo Lovejoy con domande esistenziali. Personaggio ispirato all’attore Ed Flanders che ha impersonato il prete Fred Dyer nel film del 1990 “L’Esorcista III”. La voce americana di Ned è di Harry Shearer e quella italiana è di Pino Insegno e di Teo Bellia. 15 CHARLES MONTGOMERY BURNS L’uomo più avido della terra, disposto a qualsiasi cosa pur di multimiliardario intascare del proprietario denaro della è il Centrale Nucleare di Springfield dove lavora Homer: Monty Burns. La villa dove vive è una vera e propria reggia, ben protetta da un gran numero di feroci cani da guardia, che lui chiama semplicemente segugi. Burns è anche il proprietario de “Gli Isotopi di Springfield”, la locale squadra di baseball che gioca nella Minor League. È l’uomo più vecchio della città e con i suoi 103 anni è afflitto da malanni di ogni genere, una visita medica attesta che possiede tutte le malattie esistenti ma nonostante questo riesce a rimanere in vita perché, come in un collo di bottiglia troppo affollato, tutte queste malattie non riescono ad insediarsi e realizzarsi. Viene assistito fedelmente dal suo segretario Waylon Smithers, che ha una passione morbosa per il suo capo. Evidentemente senza figli, cerca un degno erede a cui lasciare la sua immensa fortuna. Cerca addirittura di adottare Bart Simpson, da lui ritenuto abbastanza cattivo da dirigere il suo vasto impero economico. Guida una bellissima limousiune e nel suo viaggio a Cuba è rimasto stupito del fatto che Fulgencio Batista non sia più Presidente (rovesciato nel 1959 da Fidel Castro). Il personaggio si ispira a Charles Foster Kane del film Quarto Potere ed è un’amalgama dei magnati Rupert Murdoch, Randolph Hearst e del personaggio di Scrooge. La voce americana del signor Burns è di Harry Shearer e la voce italiana è di Sandro Iovino. 16 APU NAHASAPEEMAPETILON È il gestore indiano del Jet Market di Springfield, aperto 24 ore su 24 dove Marge si reca abitualmente a fare la spesa e Homer a comprare le birre. Subisce spesso furti da parte dei bulli locali. Dopo essersi laureato in India si reca in America con un visto per studenti per conseguire il dottorato in Scienze Informatiche. Come molti indiani, Apu è vegano, cioè non si nutre di nessun tipo di prodotto di derivazione animale, carne, pesce, latte e latticini, uova, miele. La sua scelta deriva da una motivazione etica, di rispetto verso tutte le forme di vita esistenti. Personaggio ispirato al protagonista del film Apu Trilogy di Satyajit Ray, film preferito di Matt Groening. La voce americana di Apu è di Hank Azaria e quella italiana è di Pino Insegno. La famiglia vive in una classica casa americana circondata da un bel giardino in Evergreen Terrace, nella cittadina di Springfield. Matt Groening ha affermato di aver scelto il nome della cittadina di Springfield in quanto nome di città comunissimo negli Stati Uniti ed anche in ricordo della prima città che s’incontrava uscendo da Portland, sua città natale. Esiste almeno una Springfield negli stati di Alabama, Arkansas, California, Colorado, Florida, Georgia, Idaho, Illinois, Indiana, Kentucky, Louisiana, Massachusetts, Maryland, Maine, Michigan, Minnesota, Missouri, North Carolina, Nebraska, New Hampshire, New Jersey, New York, Ohio, 17 Oregon, Pennsylvania, South Carolina, South Dakota, Tennessee, Texas, Virginia, Virgin Islands, Vermont, Wisconsin e West Virginia. Si tratta pertanto di un nome che suona comune alle orecchie di molti americani, tutte potrebbero essere la Springfield dei Simpson ma nessuna di queste lo è in particolare. Il sindaco della cittadina è Joseph “Joe” Fitzpatrick Fitzgerald Fitzhenry Quimby Jr., un politicante che cambia idea in base alle tendenze della popolazione per accaparrarsi i voti. Attualmente membro del partito democratico, ricalca perfettamente lo stereotipo del politico corrotto, celebri sono infatti i suoi incontri con la mafia locale ed è sempre circondato da giovani ragazze e dedito esclusivamente al divertimento. Antepone sempre il suo piacere personale al bene della comunità che amministra. Tra i luoghi principali della città ricordiamo la centarle nucleare che inquina le acque della zona con le sue scorie radioattive ma garantisce lavoro a molti abitanti; la scuola elementare presieduta dal direttore Skinner, il bar da Boe, il piccolo supermercato Jet Market aperto 24 ore al giorno, la chiesa amministrata localmente dal reverendo Lovejoy e il municipio. La famiglia Simpson, come molte famiglie al mondo, trascorre molto tempo davanti alla televisione, il Channel-6 propone principalmente i telegiornali presentati da Kent Brockman, lo show di Krusty il clown e i cartoni animati di Grattachecca e Fichetto. A scuola invece i bambini vengono sottoposti alla visione dei famosi documentari di Troy McClure. 18 1.3 CARATTERISTICHE DELLA SERIE La televisione è chiamata alla proiezione di programmi che realizzino audience e per tale motivo deve creare interesse negli spettatori; uno dei metodi più utilizzati è l’identificazione, processo che si serve dell’attrazione dello spettatore verso le cose che gli somigliano, dando la possibilità di vivere emozioni evocate da storie verosimili di vita quotidiana. La serie dei Simpson non fa altro che avvicinare la vita comune per creare complicità, forgiando personaggi verosimili e genialmente comici, caricature della realtà. L’inserimento di parlate dialettali per esempio, in una serie composta da una miriade di personaggi, talvolta multietnici, non può che essere necessario per rendere gli episodi più simili alla vita reale. Nella versione originale il linguaggio usato è variegato, ricco di neologismi, slang e dietro le battute divertenti si cela un mondo di rimandi alla realtà statunitense che solo uno spettatore americano ben informato sulla cultura, la storia, la politica e sulle varie caratteristiche della sua società può capire pienamente. È stato scelto il formato dell’animazione e non della situation comedy,8 per avere completa libertà sull’invenzione dei personaggi e soprattutto perché ad un cartone animato si perdonano molte più scorrettezze che ad un film. Secondo quanto detto finora ci è chiaro dunque che ogni episodio non è una semplice narrazione delle vicende che capitano alla strampalata famiglia Simpson ma è come un cofanetto di gag esilaranti farcite di riferimenti per gli intenditori e di una pacifica denuncia e non uno sterile e noioso elenco di ciò che secondo gli autori non funziona nel loro paese. La situation comedy, o sit-com, o sitcom, è un genere di commedia nata per la radio in Inghilterra ma oggi rappresentata soprattutto da serie televisive. È caratterizzata dall’uso di una singola ambientazione o un insieme ristretto di ambientazioni. Nelle sitcom tradizionali gli episodi sono sostanzialmente indipendenti; i personaggi e le relazioni fra di essi sono statici, e gli eventi di ogni episodio si risolvono nell’episodio stesso, ripristinando lo status quo. Gli avvenimenti degli episodi precedenti sono menzionati solo raramente. 8 19 Si crea un sistema molto vasto e complesso di richiami, omaggi, parodie e citazioni, riconoscibili e per questo apprezzabili solo dallo spettatore in possesso di una buona capacità intertestuale, che viene così invitato a sfidare le proprie conoscenze e la propria memoria. Viene chiamata in causa tutta la tradizione cinematografica e televisiva a stelle e strisce difficili da riconoscere da chi non possiede una vasta enciclopedia filmica, un particolare occhio critico e soprattutto una buona memoria, o più semplicemente non è mai vissuto negli States. Non solo si citano film, personaggi, generi musicali, letterari e cinematografici, ma anche forme di montaggio e di inquadrature prese in prestito da Hitchcock, Wells, Coppola, Kubrick, Tarantino, Spielberg, che confluiscono in un testo omogeneo, stratificato in livelli fortemente eterogenei. Inoltre in moltissimi episodi esistono anche riferimenti intratestuali, ossia ad altri episodi della serie stessa, che solo gli ammiratori più attenti e assidui possono rilevare. Nella serie hanno fatto apparizioni anche personaggi dello spettacolo, tra gli altri: Paul McCartney e sua moglie Linda, George Harrison, Ringo Starr, Maryl Streep, Magic Johnson, Susan Sarandon, Brooke Shields, Sting, Jack Lemmon, James Taylor, James Brown, i Limp Bizkit, i The Who, gli Smashing Pumpkins, gli U2. Detto questo la serie sembrerebbe un documentario specialistico farcito di termini tecnici comprensibili solo da pochi eletti, in realtà rimane un cartoon che suscita una risata anche in chi riconosce poco o niente della parodia di sottofondo; quindi gli stessi bambini a cui sembrerebbe dedicato, riescono a cogliere il canovaccio principale della storia ed è loro sufficiente per appassionarsi. 20 1.4 IL FENOMENO CULTURALE AMERICANO Negli Stati Uniti i Simpson vengono trasmessi in prima serata il sabato sera, orario di grandissimi ascolti e sono ormai un costante appuntamento televisivo da 16 anni. Il merchandising dei prodotti col marchio “The Simpsons” è enorme. Hanno collezionato 41 Emmy Award come migliore serie animata, gli Emmy sono i famosi Oscar televisivi americani assegnati dalla National Academy of Television, Arts & Sciences ovvero il più ambito premio televisivo; e inoltre sette Annie Awards, tre Genesis Awards, tre International Monitor Awards e tre Environmental Media Awards e dal 1997 hanno sorpassato The Flinstones e Scooby Doo, come cartone animato in prima serata le cui trasmissioni sono più numerose. Nel 2006 sono stati insigniti come “the year’s best animated sitcom”. La rivista Time ha nominato The Simpsons il miglior show televisivo del XX secolo9 in quanto la serie ha trasformato la via con cui l’industria televisiva sfrutta l’animazione e la commedia in generale. A prova del successo che hanno riscosso soprattutto nel pubblico adulto, I Simpson sono diventati la serie di riferimento a cui tutti si rifanno. Anche i celebrati “South Park” e “The Griffins” non sarebbero mai esistiti senza di loro. Alcuni dicono addirittura che la stessa Fox TV non esisterebbe oggi se non fosse per Homer, Bart e company. Sempre la rivista Time ha inserito il piccolo Bart Simpson, dissociato giallissimo anti-eroe di cartone, tra i 100 personaggi più importanti del XX secolo, una delle 20 icone artistiche e culturali del Novecento, battendo Walt Disney, George Gershwin e Marilyn Monroe. Come spiega Christopher Porterfield, all’epoca direttore della rivista Time, il «deplorevole e adorabile» Bart si è guadagnato un posto accanto a 9 Articolo apparso il 24 luglio 1999 su il Corriere della Sera. 21 Picasso, Le Corbusier, Stravinsky, Joyce, Eliot, Martha Graham, Coco Chanel, in virtù della sua capacità di incarnare il tempo presente; tempi difficili visto che Bart s’è dovuto vendere l’anima per 5 US$, sapendo che la vita può avere in serbo anche di peggio. I Simpson sono diventati lo standard con cui tutte le altre serie televisive sono misurate. Un aspetto del suo fascino può essere il fatto che i produttori e gli sceneggiatori dello show lavorano senza sosta su ogni episodio per farcirlo di riferimenti colti e gag visive e come ha spesso dichiarato il creatore Groening: “Vieni ricompensato per aver prestato attenzione”. Ogni episodio richiede dai sei agli otto mesi per la realizzazione e spesso vengono apportate delle modifiche per tenere attuali i riferimenti, il numero di disegni per serie varia da 12.000 a 24.000. A dispetto di questi riconoscimenti pare che sia diffusa l’idea che Groening sia stato pian piano messo in disparte dal processo creativo. È uno staff di 20 sceneggiatori che lavora sui Simpson e Groening stesso ammette che spesso le sue idee vengono scartate. La gestione della sua compagnia di produzione, composta da più di 50 persone tra cui animatori e addetti alla post produzione, può avere intaccato il suo livello di coinvolgimento nella realizzazione vera e propria dei Simpson. “Ho due ruoli”, dice Groening, “da una parte sono il classico ideatore di cartoni ‘alternativo’, dall’altra mi devo preoccupare di molte persone, quindi comportarmi da manager, incoraggiare lo staff, etc… Questo per forza di cose mi porta via dal processo creativo” 10. È preoccupato di quello che in gergo definiscono “saltare lo squalo”, ovvero il momento in cui una serie ha raggiunto il suo picco di popolarità. L’espressione nasce da un episodio di Happy Days del 1977 in cui Fonzie vendette la sua moto per comprare degli sci d’acqua e tentare di saltare uno squalo; dopo quell’episodio, la serie Happy Days non divertì più il pubblico. 10 Articolo apparso il 30 aprile 2002 su The Financial Times - USA. 22 Groening ha recentemente dichiarato la sua ambizione di concludere la serie nel 2008, realizzando 365 episodi, uno per ogni giorno dell’anno. Tuttavia questa ambizione è già stata superata, in quanto nel febbraio 2006 è uscito il 367° episodio. Il 27 luglio 2007, inoltre, uscirà negli USA il primo lungometraggio sui Simpson, The Simpson Movie. Le sitcom americane hanno la tendenza a ricreare famiglie ovattate pacifiche e senza problemi, ovvero la famiglia ideale dello spettatore; nel 1987 “Married… with children” in Italia “Sposati con figli” dette una sterzata con personaggi insensibili, genitori che trascurano la famiglia e figli indisciplinati, ed ebbe successo: indice che gli spettatori erano pronti a vedere infranto il sogno americano. Si sono presentati così i Simpson, che in sordina, in venti minuti di cartoni animati, creano perplessità sulla vera vita di una famiglia. La serie ha ridefinito il concetto di animazione in Tv, mostrando uno show assai lontano dagli standard. I benpensanti si sono scatenati senza mezzi termini contro di loro ma l’indice di gradimento è tale da trasformare le loro asserzioni in ulteriore motivo di affezione tra il pubblico. Negli anni novanta, le impudenti magliette con gli sproloqui di Bart divennero così popolari tra i bambini, che alcune scuole le proibirono; persino l’industria nucleare si risentì per il continuo sentirsi chiamare in causa, tanto che venne scritto in un editoriale che i Simpson stavano seminando terrore tra gli americani riguardo i pericoli dell’energia nucleare. Pare che divennero così influenti da condizionare anche la campagna elettorale statunitense del 1992. I genitori americani si infuriavano per il modello irriverente che Bart ispirava ai loro figli e il presidente Bush dipingeva i Simpson come l’esempio di tutto ciò che c’è di più sbagliato nelle famiglie americane, dichiarando: “Dobbiamo rafforzare la famiglia americana. Dobbiamo far vedere di più i Walton e meno i Simpson”. Sua 23 moglie Barbara definì lo show “la cosa più stupida che abbia mai visto”, porgendo poi le sue scuse. Groening ha un motto segreto che è divertire e sovvertire, lo ha usato da quando ha cominciato a fare animazioni. Non si tratta di cambiare il modo di vedere degli adulti ma di far vedere ai bambini come le istituzioni non si curino sempre dei loro interessi. Far vedere che un dirigente politico può essere un folle è già una buona lezione. La serie regolarmente tocca temi molto seri, celati nell’ironia e nell’animazione: lo sviluppo, i media e i politici corrotti, l’inefficienza della politica, le religioni ossessive. Alcuni possono trovare stupefacente che ciò avvenga in uno show che ha fatto le fortune della FoxTV e di Sky (entrambi appartenenti all’impero di Rupert Murdoch, presidente esecutivo della News Company, affiliata alla Time Company). Murdoch è stato anche invitato a partecipare ad un episodio per impersonare se stesso e ha accettato. Come ci ricorda Mike Scully, il produttore11: “Ero molto nervoso, perché il dialogo che avevamo scritto per lui non era il massimo della correttezza, per rendere l’idea il titolo dell’episodio era ‘Rupert Murdoch: il tiranno megamiliardario’”. La televisione tocca gli argomenti e poi prilla via e non se ne parla più. Così il messaggio della Tv è che niente in fondo è importante perché sta per essere rimpiazzato da qualcos’altro nel giro di pochi secondi, e poi rimpiazzato a sua volta e così via. Ecco perché nell’ideare la serie, Groening ha voluto che Homer lavorasse in una centrale nucleare, per poter toccare l’argomento ogni qual volta fosse necessario, per far notare le facce dello sviluppo e per avere sempre presente il problema. Articolo apparso il www.yelloworld.com. 11 15 aprile 2000 sul Time Magazine - Nick Griffiths 24 L’influenza dei Simpson è più profonda di quanto possa sembrare. Non dimentichiamo gli aspetti più leggeri come il merchandising del marchio Simpson, che ha generato nel mondo un giro d’affari di 2 miliardi di dollari in 14 mesi: includendo magliette, orologi e sveglie, ma anche inalatori di vapore di Homer e Lisa, portafogli, set per auto, condimenti, creme solari... Un bozzetto originale della serie può arrivare a costare 3.300 dollari. Nell’ultimo decennio i personaggi della serie sono stati utilizzati dalle agenzie pubblicitarie di tutto il mondo per promuovere i propri prodotti. La famosa frase di Bart “Eat my shorts” è stata inserita recentemente nelle citazioni del dizionario inglese Oxford. Si tratta perciò di uno show televisivo che ha cambiato il volto dell’animazione, ha silenziosamente influenzato la gioventù mondiale, sensibilizzato sul pericolo dell’energia nucleare, contribuito alla caduta di un presidente, influenzato cosa mangiamo e che si è anche inserito nel nostro linguaggio. Ci sono episodi, come quello in cui viene vietato l’alcool a Springfield, che sono utilizzati nelle scuole per spiegare il proibizionismo ed alcuni accademici li stanno utilizzando anche nelle Università. “Autoriflessione nei Simpson” è uno dei libri di testo del professor Alistair McCleery della Napier University of Edimburgh, che fa parte del modulo di Introduzione agli Studi Culturali; dice di aver scelto questo programma per la sua ubiquità: “Voglio far capire agli studenti che si deve essere attivi consumatori di cultura e mostrare che anche le più superficiali forme di cultura popolare ci danno indizi preziosi su un popolo”12. Facendo continuamente cenno alla storia, al cinema, alla letteratura, propongono situazioni ad un pubblico che normalmente non ne sentirebbe 12 Articolo apparso il 13 gennaio 2000 su La Repubblica. 25 mai parlare, mescolando il tutto con un messaggio di amore familiare che è più forte di qualunque satira irriverente. 26 CAPITOLO 2 LA TRADUZIONE 2.1 IL PROCESSO TRADUTTIVO DELLA SERIE 2.2 LA CAPSULA ORIGINALE DI “LISA THE VEGETARIAN” E LA SUA TRADUZIONE ITALIANA La capsula originale dell’episodio “Lisa the vegetarian” con codice 3F03 ha come produttore esecutivo Dave Mirkin ed è stata scritta dallo sceneggiatore David S. Cohen per la regia di Mark Kirkland; la traduzione italiana è di Elena De Carlo. È apparsa per la prima volta sugli schermi americani il 15 ottobre 1995. Un episodio che denuncia quanto i sentimenti e la mente dei bambini vengano manipolati dalla pubblicità, che esplica la questione del vegetarianesimo e che riconosce valore al concetto della tolleranza attraverso il personaggio di Lisa, che si manifesta intransigente nei confronti del sistema che la circonda, considerandolo superficiale e prevaricatore, fino a quando non gli viene indicata la buona via della tolleranza. LISA THE VEGETARIAN LISA LA VEGETARIANA Scene opens with family including La Grampa Simpson insieme al nonno in viaggio in car driving towards scena inizia con la famiglia Storytown Village. verso il “Villaggio delle Fiabe”. Grampa: Grampa [Whiny] Are we there yet? Nonno: Nonno [Lamentoso] Siamo 27 già arrivati? Homer: Homer No. Homer: Homer No. Grampa: Grampa Are we there yet? Nonno: Nonno Siamo già arrivati? Homer: Homer No. Homer: Homer No. Grampa: Grampa Are we there yet? Nonno: Nonno Siamo già arrivati? Homer: Homer No. Homer: Homer No. Grampa: Grampa Where are we going? Nonno: Nonno Dove stiamo andando? Lisa: Lisa Storytown Lisa: Lisa Stiamo andando al “Villaggio Village, Grampa. It’s an amusement delle Fiabe” nonno. È un parco di park for babies. divertimento per piccini. We’re going Grampa: Grampa Ooooh. to Just leave me in Nonno: Nonno Ooooh. Lasciatemi qui con il the car with the window open a finestrino un po’ aperto. crack. Homer: Homer Homer: Homer That’s the plan! intenzione. Marge: Marge I think it’s nice we’re doing Marge: Marge Sono contenta che per una something Maggie will enjoy for volta stiamo facendo qualcosa che once. Besides, I’m sure Storytown possa divertire Maggie, d’altronde Village is also fun for everyone, from sono sicura che il Villaggio delle Fiabe eight to ... God only knows. può essere divertente per tutti, dagli Sarà questa la nostra otto anni agli… Dio solo lo sa. Arrival at Storytown Village, “Fun for Arrivo ages 1 to 7 ½”. Everyone groans. “Divertimento da 1 a 7 anni e mezzo. The family approaches the “Three Gemito generale. Little Pigs” amusement. A mechanical La famiglia arriva alla piazzola de “I wolf tre and three mechanical pigs perform drolly. al Villaggio porcellini”. Un delle lupo Fiabe, e tre porcellini meccanici interpretano la parte in modo divertente. Wolf: Wolf Come out, come out, or I’ll Lupo: Lupo Uscite, uscite, o vi soffierò bloooow your house in. viiiiiiia la casa. 28 Pigs: Pigs Not by the hairs of our chinny Maialini: Maialini Neanche per tutti i peli del chin chin. nostro mento, mentino, mentone! Bart: Bart What a load of crappy crap Bart: Bart crap. cacchiatone. Homer: Homer Quiet, boy. I have a feeling Homer: Homer Zitto some bad stuff is going to go down. brutto presentimento, Cacchiate, cacchiatine, bacarospo, ho un succederà qualcosa di spiacevole. Marge: Marge [To Maggie] This is where the Marge: Marge [A Maggie] Questo è quando wolf blows down the pigs house. il lupo rovescia la casa dei porcellini. Bart: Bart He blows all right, he blows big Bart: Bart time. rovesciare alla grande … Marge: Marge That’s it honey, get into the Marge: arge Bravo tesoro, questo è lo spirit. spirito giusto! The wolf blows feebly, and the house Il lupo soffia flebile e la casa s’inclina tilts backwards equally feebly. leggermente, Maggie batte le manine Maggie claps her hands in enthusiasm. con entusiasmo. Homer: Homer That was good, but not Homer: Homer Beh, è stato bello ma non great. eccezionale. Scene shifts to the interior of the La scena passa all’interno de La casa Three Bears house. dei tre orsi. Father Father Bear: Bear Somebody’s been sleeping in my bed. Mother Bear: Bear Somebody’s Altroché se rovescia, fa Papà orso: orso Qualcuno ha dormito nel mio letto. been Mamma orsa: orsa Qualcuno ha dormito sleeping in my bed. nel mio letto. Baby Bear: Bear Somebody’s been sleeping Figlio orsetto: orsetto Qualcuno ha dormito in my bed. nel mio letto. Grampa: Grampa [Looking out from Baby’s Nonno: Nonno [Spuntando fuori dal letto bed] Welll, I’m sorry but it was 150 del figlio orsetto] Beh, scusa tanto ma degrees in the car. c’erano 50 gradi in macchina. 29 Bart approaches Toddlerville Bart arriva alla giostra “Tram villaggio Trolley. A green elf says “You must be pargoli”. Un elfo verde dice “ Dovete shorter then this to ride.” Bart limbos essere più bassi di così per viaggiare”. under the elf’s arm and boards a train Bart si abbassa ballando il limbo sotto car. He laughs evilly, “So long, suck -” il braccio dell’elfo e sale su un when his face hits the tunnel opening vagoncino, and “Addio, deficen…” pushes the the tunnel along, ridendo da monello, quando la sua uprooting poles and trees until the testa urta l’ingresso in un tunnel e lo tunnel and train hit Paul Bunyan’s spinge lungo il percorso, sradicando statue. Paul Bunyan falls over and his pali e alberi fino a quando colpisce la axe chops Mother Goose’s head off. statua di Paul Bunyan. Paul Bunyan All the children on the train cheer. cade e la sua ascia taglia via la testa Scene shifts to family in “Little Bo della grande oca. Tutti i bambini Peep’s esultano. Petting Zoo”. Homer is waving a can in a goat’s face while La scena passa alla famiglia nello Marge and Maggie watch. “Zoo della carezza di piccolo Bo Peep”. Homer ondeggia una scatoletta davanti al muso di una capra mentre Marge e Maggie stanno a guardare. Homer: Homer Come on, eat the can! Come Homer: Homer Vieni, mangia il barattolo! on! Vieni, tesoro. Marge: Marge You’re supposed to feed them Marge: Marge Dovresti darle il mangime che pellets from the machine over there. è in quella macchina lì. Marge carries Maggie over to the Marge pellet machine, puts her on the macchina del mangime, la mette per ground, and turns the crank. A rush terra e gira la manovella. Un flusso di of pellets covers Maggie. The animals mangime copre Maggie. Tutti gli porta Maggie verso 30 la all look up and rush over to eat the animali si allertano e accorrono a grain, leaving only a spinning pacifier. mangiare i grani lasciando soltanto il “Oh, my,” Marge says worriedly. suo ciuccio roteante. “Caspiterina!” Marge looks over at the animals one dice at a time, until she spies a llama using guarda gli animali uno ad uno fino a a hind leg to scratch Maggie out of its quando scopre un lama che con la fur. zampa posteriore gratta via Maggie Marge runs over and picks Marge preoccupata. Marge Maggie up. dalla sua pelliccia. Marge corre a The family approach a lamb. “Aw,” prenderla. they sigh, observing its cuteness. La They look to the right at a smaller, agnellino. “Oh” dicono osservando la cuter lamb, and sigh longer. Still sua bellezza. further to the right is the absolute Guardando a destra vedono un cutest lamb of them all, and the agnellino ancora più piccolo e carino family sigh most wistfully. e ancora più a destra vedono il più The largest lamb strolls in front of the carino in assoluto tra tutti e la smallest lamb. Homer knocks it out of famiglia sospira malinconicamente. the way saying “Out of the way, L’agnello più grosso si pone davanti you!” Spying the cutest lamb again, all’agnello piccolino. Homer lo spinge he sighs. via dicendo “Levati di mezzo tu!” alla Lisa pets the smallest lamb. ricerca di quello più carino. Sospira. famiglia si avvicina ad un Lisa coccola il piccolo agnellino. Lisa: Lisa Ooohh, you are SO cute, yes Lisa: Lisa Ooohh, ma sei proprio un you are you are I just LOVE you. amore e io ti voglio bene, sì tanto bene, tanto tanto bene. Marge: Marge [Laughs] See. It was a good Marge: Marge [Ride] Visto, dopo tutto è idea to come here after all. stata una buona idea venire qui. Mother Goose’s voice comes over the Dagli altoparlanti si spande la voce di loudspeaker above them. Mamma Oca. 31 Mother Goose: Goose Attention families. Mamma Oca: Oca Attenzione famiglie. Vi This is Mother Goose. The following parla cars have been broken into... automobili sono state scassinate. The family pulls into their garage, La famiglia si avvicina al proprio with the back window of the car garage con il lunotto posteriore rotto. broken. Homer hears sounds of a Homer sente il suono di una grande large party coming from the Flanders. festa provenire dai vicini Flanders. Un A sign over the festivities says “The cartellone Flanders Family Reunion BBQ”. Ned famiglia Flanders Barbecue”. Ned is calling the dancing cadence while sprona la cadenza della danza mentre the rest of the family claps and il resto della famiglia batte le mani e dances. The family members all look balla. Tutti i membri della famiglia si strikingly alike. assomigliano terribilmente. Homer: Homer Hey Flanders! Homer: Homer Hey Flanders! All Flanders: Flanders Hidely-ho, neighborino! Famiglia Mamma Oca. indica Flanders: Flanders Le seguenti “Riunione Salve, di salvino vicino vicino! Homer: Homer Shut up! Homer: Homer State zitti! All Flanders: Flanders Okily-dokily! Famiglia Flanders: Flanders Certo, certosino! Homer: Homer Ned! You’re having a family Homer: Homer Ned! Hai organizzato una reunion and you didn’t invite me!? riunione di famiglia e non hai invitato me? Ned: Ned Oh, gosh Homer. This is strictly Ned: Ned Per dindirindina, a Flanders affair. I’ve got family here Questo è un raduno strettamente from around the globe. Here’s Jose Flanderiano, Flanders. famigliari da tutto il mondo; questo è ho qui Homer. raccolto José Flanders. Jose: Jose Buenos Ding dong didlyos, Jose: Jose Buenos Ding dong didlyos, señor. señor. 32 Ned: Ned And this is Lord Thistlewick Ned: Ned E questo è Lord Thistlewick Flanders. Flanders. Thistlewick: Thistlewick Charmed. [Ned nudges Thistlewick: Thistlewick Incantato. [Ned gli tira him in the back.] una gomitata nella schiena]. Eh, Eh, a googily… doogily. ‘cantatino… ‘cantatino. Homer: Homer I can’t believe you didn’t Homer: Homer Non posso credere che tu invite me. After I painted those cool non mi abbia invitato dopo che ti ho stripes all over your car. I know! I’ll verniciato quelle righine strafichine throw The sulla macchina. Ci sono! Organizzerò greatest barbeque this town has ever un barbecue tutto mio, il barbecue seen, and I’ll only invite who I want. più strepitoso che questa città abbia That’ll show you. mai visto... e inviterò solamente chi my own barbeque. voglio. Hai capito? Ned: Ned Can I come? Ned: Ned Io posso venire? Homer: Homer Sure. D’oh! Homer: Homer Certo! D’oh! Scene switches to family gathered La scena passa alla famiglia seduta around dinner table. intorno al tavolo per cena. Homer: Homer This barbeque will be hard, Homer: Homer Questo barbecue richiederà thankless work. But I’m sure you’re un lavoro duro, ingrato. Ma sono up to it, Marge. certo che tu ne sarai all’altezza. Marge: Marge Well, it could be a good Marge: Marge Beh, può essere un’ottima chance occasione per conoscere i vicini anche to get to know our neighbours outside of a courtroom fuori dal tribunale. setting. Homer: Homer You know what you should Homer: Homer Sai cosa dovresti servire serve Marge? More of these lamb Marge? Queste costolette d’agnello chops. These are the best ever. sono impareggiabili! Marge: Marge Why, thank you Homey! Marge: Marge Oh, grazie papi, si può dire You might say the secret ingredient che l’unico ingrediente che mancava 33 is... salt. era il sale. The family begins to chew. Lisa sees a La famiglia inizia a masticare. Lisa ha vision of the baby lamb appear delle visioni del piccolo agnello before her, looking at the lamb chops guardando le costolette nel suo on her plate. piatto. Lamb: Lamb [In a baaa-ful voice] Please Agnello: Agnello [con voce belante] Ti prego Lisa, I thought you loved me, loved Lisa, pensavo che mi volessi bene, me. molto bene. Marge: Marge What’s wrong, Lisa? Didn’t Marge: Marge Cosa c’è Lisa, vuoi altre you get enough lamb chops? [Places costolette d’agnello? more on her plate.] [Aggiungendone altre nel piatto.] Lisa: Lisa I can’t eat this. I can’t eat a poor Lisa: Lisa Non posso, non posso mangiare little lamb. [Pushes her plate away.] un povero agnellino [Spingendo via il piatto.] Homer: Homer Lisa, get a hold of yourself. Homer: Homer Lisa, usa il cervello questo è This is lamb, not _a_ lamb. agnello, non_un_agnello. Lisa: Lisa What’s the difference between Lisa: Lisa Che differenza c’è tra questo this lamb and the one that kissed me? agnello e quello che mi ha baciata? Bart: Bart This one spent two hours in the Bart: Bart Che questo è cotto a puntino. broiler. [Takes a big chomp.] [Prendendo un grande morso.] Marge: Marge Bart! Sensible bites! All right, Marge: Marge Lisa, if you don’t want lamb chops, D’accordo there are lots of other things I can costolette d’agnello ci sono molte make: chicken breast, altre cose che posso preparare, petti rump roast, Bart! Lisa, Morsi se non educati! vuoi le hot dogs. di pollo, girello arrosto, hot dog. Each forms an image in Lisa’s mind. Ogni parola forma un’immagine nella The corresponding part falls off onto mente a plate. corrispondente dell’animale le cade di Lisa. La parte 34 nel piatto immaginario. Lisa: Lisa No I can’t! I can’t eat any of Lisa: Lisa No non posso! Non posso them! mangiare questa roba! Homer: Homer Wait a minute wait a minute Homer: Homer wait a minute. Lisa honey, are you momento. Lisa tesoro, stai dicendo saying you’re *never* going to eat che non mangerai più un animale? È any animal again? così? E la pancetta? What about Aspetta un momento, bacon? Lisa: Lisa No. Lisa: Lisa No. Homer: Homer Ham? Homer: Homer Prosciutto? Lisa: Lisa No. Lisa: Lisa No. Homer: Homer Pork chops? Homer: Homer Braciole di maiale? Lisa: Lisa Dad! Those all come from the Lisa: Lisa Papà! È tutta roba che proviene same animal! dallo stesso animale! Homer: Homer [Chuckles] Yeah, right Lisa. A Homer: Homer [Ride] Sì, è vero Lisa, un wonderful, magical animal. meraviglioso animale magico eh?! Bart: Bart I think Lisa’s right Dad. Eating Bart: Bart Forse Lisa ha ragione. Mangiare meat is baaaaaad. carne è maaaaaale. Lisa smacks the chop out of Bart’s Lisa colpisce la costoletta dalla mano hand and into Homer’s mouth. di Bart spedendola nella bocca di Homer. Bart: Bart Hey! That’s my chop! Bart: Bart Hey! Quella costoletta è mia! Bart and Homer growl and fight for Bart the lamb chop between them. Lisa combattono rolls her eyes. d’agnello. Lisa alza gli occhi al cielo. The scene changes at Springfield La scena passa alla scuola elementare Elementary where Lisa is in class di Springfield dove Lisa è in classe e bemoaning her problem. lamenta il suo problema. e Homer per ringhiano la e costoletta 35 Lisa: Lisa Ohhh, my family just doesn’t Lisa: Lisa Ohhh, la mia famiglia non understand comprende la mia nuova scoperta del vegetarianism. my new found Compared to them vegetarianismo. Rispetto a loro le the public schools are a haven of scuole pubbliche sono moderne e enlightenment. avanzate. Hoover: Hoover Okay class, time to dissect Hoover: Hoover Ok ragazzi, è il momento di our worms. [Class cheers. Miss sezionare i vostri vermi. [La classe Hoover places a worm in a pan esulta. L’insegnante Hoover consegna before Lisa.] First pin them down so a Lisa un verme in una scatola.] Prima they don’t fly up and hit you in the di tutto fissateli in modo che non vi eye. saltino negli occhi. Ralph: Ralph Umm, Miss Hoover? Ralph: Ralph Umm, signorina Hoover? Hoover: Hoover Yes Ralph, what is it? Hoover: Hoover Sì Ralph, cosa c’è? Ralph: Ralph My worm went in my mouth Ralph: Ralph Il mio verme mi è saltato in and then I ate it...can I have another bocca e l’ho mandato giù, posso one? averne un altro? Hoover: Hoover No Ralph, there aren’t any Hoover: Hoover No Ralph, non ce ne sono more... just try to sleep while the più... tu cerca di dormire mentre gli other children are learning. altri imparano. Ralph: Ralph Oh boy... sleep! That’s where Ralph: Ralph Oh Morfeo… dormire in I’m a Viking! Vuole tradurre la parola questo sono un vichingo! ecco! Lisa looks down at the wriggling Lisa guarda il verme che si contorce. worm. Worm: Worm Leeesaaaa, Whaaat did I ever Worm: Worm Liiiisaaaa, che cosa ti ho fatto do to yoooooou? di maaaale? Lisa: Lisa Why does it talk like a lamb? Lisa: Lisa Perché parla come un agnello? 36 Lisa picks up her knife and brings it Lisa prende il suo bisturi e lo avvicina closer to the worm, struggles with her al verme, lotta con la sua coscienza e conscious, then puts the knife down. poi posa il bisturi. Lisa: Lisa Uhh, Miss Hoover? I don’t think Lisa: Lisa Uhh, signorina Hoover? I can dissect an animal. penso di poter sezionare un animale. I think it’s Non wrong. Credo sia sbagliato. Hoover: Hoover Okay Lisa, I respect your Hoover: Hoover Ok Lisa, rispetto la tua the obiezione di coscienza. [Preme il “Independent Thought Alarm” button pulsante dell’”Allarme di Pensiero under her desk.] Indipendente” sotto la scrivania.] Scene shifts to cafeteria lunch line. La scena si sposta al self servece della Such appetizing entrees as “Giblet mensa scolastica. Le appetitose prime McNiblets”, portate moral objection. [Presses “Salibury Balls” and “Cows Legs” are featured. proposte McSfrizzolaie, sono: polpette Rigaglie tartufate, cosciotti rollati. Lisa: Lisa Uhh, excuse me? Isn’t there Lisa: Lisa Ahh, mi scusi, non c’è proprio anything here that doesn’t have meat niente qui che non contenga carne? in it? Doris: Doris Possibly the meat loaf. Doris: Doris Certo, il polpettone. Lisa: Lisa Well, I believe you’re required Lisa: Lisa Se non mi sbaglio siete obbligati to provide a vegetarian alternative. a fornire un’alternativa vegetariana. Doris: Doris [Picks up a hot dog, shakes the Doris: Doris [Prende un hot dog, scrolla via wiener out, and slaps the bun down il würstel e butta il panino sul vassoio on Lisa’s tray.] Yum. It’s rich in bunly di Lisa.] goodness. farinacea. Lisa: Lisa Do you remember when you Lisa: Lisa Si ricorda quand’è che ha perso lost your passion for this work? la passione per questo lavoro? Lunchlady Doris removes the cigarette Doris, la signora della mensa si toglie Squisito, ricco di bontà 37 from her mouth, presses under the la sigaretta dalla bocca e preme sotto counter the “Independent Thought il bancone il pulsante dell’”Allarme di Alarm” button. Pensiero Indipendente”. Principal Skinner in his office: Il direttore Skinner nel suo ufficio: Skinner: Skinner Oh oh. Two independent Skinner: Skinner Oh no. Due allarmi di thought alarms in one day. The pensiero indipendente in un solo students are over stimulated. Willie! giorno, gli studenti sono troppo Remove all the colored chalk from stimolati. Willie, rimuovi i gessetti the classrooms. colorati dalle aule. Willie: Willie I warned ya! Didn’t I warn Willie: Willie Gliel’avevo detto! detto! Quei Non ya?! That colored chalk was forged gliel’avevo gessetti by Lucifer himself! colorati, da Lucifero in persona sono stati creati! Lisa and Bart are on the couch at Lisa e Bart sono sul divano a casa. home. They are watching the Itchy & Stanno guardando il cartone animato Scratchy cartoon “Esophagus Now”. di Grattachecca e Fichetto, “L’esofago Bart laughs uproariously. adesso”. Bart ride chiassosamente. Lisa: Lisa I never realized before, but some Lisa: Lisa Non mi ero mai accorta che Itchy & Scratchy cartoons send the alcuni cartoni animati di Grattachecca message that violence against animals e Fichetto hanno come messaggio che is funny. la violenza contro gli animali è Bart: Bart They what? Cartoons don’t spassosa. have messages, Lisa. They’re just a Bart: Bart Ma che dici, i cartoni non hanno bunch of hilarious stuff you know, messaggi Lisa, sono solo robette like people getting hurt and stuff, esilaranti, sai come la gente che si fa stuff like that. [Gets slammed behind male, eccetera, cose del genere [Viene the door by Homer] schiacciato dietro la porta da Homer] Homer: Homer Look kids! I just got my party Homer: Homer Guardate ragazzi, ho appena 38 invitations back from the printers. ritirato dal tipografo gli inviti per il mio party. Lisa: Lisa [Reading the invitation.] “Come Lisa: Lisa [Legge l’invito.] to Homer’s BBBQ. The extra B is for grande abbbuffata di Homer. La b BYOBB bring your own beer.” extra sta per bbibite a tuo carico” Bart: Bart What’s that extra B for? Bart: Bart E la b extra di bbibite? Homer: Homer It’s a typo. Homer: Homer È un errore di stampa. Lisa: Lisa Dad! Can’t you have some other Lisa: Lisa Papà non potresti organizzare un type of party, one where you don’t altro genere di party, senza servire serve meat? carne? Homer: Homer All normal people love meat. Homer: Homer A tutta la gente normale la If I went to a barbeque and there was carne no meat, I would say ‘Yo Goober! barbecue dove non ci fosse carne Where’s the meat!?’. I’m trying to direi ‘Hey schiappa! Dov’è la carne?’. impress people here Lisa. You don’t Sto cercando di fare bella figura Lisa. win friends with salad. Non si fanno amici con l’insalata. Bart dances in. Bart entra ballando. Bart: Bart [Musically.] You don’t win Bart: Bart [Musicando.] Niente amici con friends with salad! You don’t win l’insalata! Niente amici con l’insalata! friends with salad! You don’t win Niente amici con l’insalata! Niente friends with salad! amici con l’insalata! [Homer e poi [Homer and then Marge, join in] Marge si aggiungono] Lisa: Lisa Mom! Lisa: Lisa Mamma! Marge: Marge I don’t mean to take sides, I Marge: Marge Non volevo schierarmi, sono just got caught up in the rhythm. stata presa dal ritmo. Scene La scena passa alla scuola elementare moves to Springfield Elementary, where Principal Skinner is di piace, Springfield, se “Vieni alla andassi dove il ad un direttore 39 standing before a projection screen in Skinner è nella classe della signorina front of Miss Hoover’s classroom. Hoover, in piedi davanti ad uno schermo per proiezioni. Skinner: Skinner Good morning class. A Skinner: Skinner Buongiorno a tutti ragazzi. certain... agitator... for privacy’s sake Un elemento perturbatore… per let’s call her... Lisa S. No, that’s too rispetto alla privacy lo chiameremo obvious... uuuh, let’s say L. Simpson Lisa S. No, questo è troppo ovvio… [Lisa slaps her forehead in a silent diciamo L. Simpson [Lisa si colpisce la D’oh!] has raised questions about fronte in un silenzioso D’oh!] ha certain school policies. So, in the sollevato dubbi su alcuni aspetti della interest in creating an open dialogue, politica scolastica, perciò, allo scopo sit silently and watch this film. di creare un dialogo aperto, guardate il filmato in silenzio. The film starts. “The Meat Council Il film inizia. “L’ispettorato carne Presents: `Meat and You: Partners in presenta: ‘La carne e voi soci nella Freedom’. Number 3F03 in the libertà’”. La scena apre su un campo `Resistance is Useless’ series.” Open di bestiame. on a cattle country. Troy: Troy Nothing beats a stroll in cattle Troy: Troy Non c’è niente di meglio che country. Hi, I’m Troy McClure. You una passeggiata nel paese dei bovini. may such Salve, sono Troy McClure. Forse vi educational films as “Two Minus ricordate di me per alcuni filmati Three Equals Negative Fun” and istruttivi come “Due meno tre uguale “Firecrackers: The Silent Killer”. divertimento negativo” e “Petardo, il remember me from killer silenzioso”. Jimmy: Jimmy Mr. McClure? Jimmy: Jimmy Signor McClure? Troy: Troy Oh! Hello Bobby. Troy: Troy Oh! Ciao Bobby. Jimmy: Jimmy Jimmy. I’m curious as to how Jimmy: Jimmy Jimmy. Sono curioso 40 di meat gets from the ranch to my sapere stomach. dall’allevatore al mio stomaco. Troy: Troy Whoa, whoa, whoa! Slow Troy: Troy Frena, frena, frena! Rallenta down Jimmy. Jimmy. You just asked a come la carne arrivi Hai chiesto un quintale di mouthful. It all starts here, in the high roba, tutto inizia qui nel recinto density feed lot. mangiatoie Then, when the ad alta densità, poi cattle are just right. Yum...it’s time for quando il bestiame è al punto giusto, them arriva to graduate from Bovine per loro il momento di University. laurearsi all’Università Bovina. A klaxon blares out a siren and the Una tromba squilla una sirena e il cattle begin moving up a conveyor bestiame inizia a muoversi su un belt into the meat packing plant. nastro trasportatore dentro lo stabilimento per il confezionamento carni. Troy: Troy Come on Jimmy, let’s take a Troy: Troy peek at the killing floor. un’occhiata al piano macellazione. Jimmy: Jimmy Ohhh! Jimmy: Jimmy Ohhh! Troy: Troy Don’t let the name throw you Troy: Troy Non farti ingannare dal nome. Jimmy. Non è un vero e proprio piano, è una It’s not really a floor, it’s Vieni di Jimmy, rampa ora diamo more of a steel grating that allows specie material to sluice through so it can be permette collected and exported. raccolto, trattato ed esportato. They walk through the door of the Entrano nella porta dello stabilimento plant accompanied by the sounds of accompagnati dal suono di muggiti e moo-ing and startled cows. Electricity di noise sparks in the background as the elettrici sfavillano in sottofondo, la camera pans down the length of the camera fa una panoramica sulla factory to a truck marked “Meat For lunghezza della fabbrica fino ad al mucche d’acciaio materiale spaventate. di che essere Rumori 41 You” being loaded with raw chunks arrivare ad un camion nominato of meat. Troy and Jimmy emerge, “Carne per te” carico di pezzi di carne with Jimmy visibly pale and queasy. cruda. Troy e Jimmy escono, Jimmy è visibilmente pallido e nauseato. Troy: Troy Gettin’ hungry Jimmy? Troy: Troy Hai fame Jimmy? Jimmy: Jimmy Uhh, Mr. McClure? I have a Jimmy: Jimmy Ahh, Signor McClure? Io ho crazy friend who says its wrong to eat un amico che dice che è sbagliato meat. Is he crazy? mangiare carne, secondo me è fuori di testa, vero? Troy: Troy Nooo, just ignorant. You see Troy: Troy Nooo, solo ignorante. Vedi, il your crazy friend never heard of “The tuo amico fuori di testa non ha mai Food Chain”. Just ask this scientician. sentito parlare Alimentare”. Basta della “Catena chiederlo allo scienziologo. Scientician: Scientician [Looking up from a Scienziologo: Scienziologo [Solleva lo sguardo da microscope.] Uhhh... un microscopio.] Eehhh... Troy: Troy He’ll tell you that, in nature, Troy: Troy Lui ti dirà che la Catena one creature invariably eats another Alimentare prevede che una creatura of ne mangi immancabilmente un’altra. various wild carnivores attacking and [Immagini di vari selvaggi carnivori eating others appear.] Don’t kid che attaccano e ne mangiano altri.] yourself Jimmy. If a cow ever got the Non farti illusioni Jimmy, se una chance, he’d eat you and everyone mucca you care about! [Image of a cow mangerebbe te e tutti quelli che ti quietly chewing cud.] stanno a cuore. [Immagine di una creature to survive. [Images avesse l’opportunità mucca che rumina.] Jimmy: Jimmy Wow, Mr. McClure. I was a Jimmy: Jimmy Wow, Signor McClure. grade A moron to ever question un deficiente di prima scelta a farmi eating meat. tutte quelle domande sulla carne. Troy: Troy [Laughs.] Yes you were Jimmy, Troy: Troy [Ride.] Sì lo eri Jimmy, sì lo eri. 42 Ero yes you were. [Briskly rubs his hand [Strofinando vivacemente la testa di on Jimmy’s head.] Jimmy con la mano.] Jimmy: Jimmy [Timid] Uhh... you’re hurting Jimmy: Jimmy [Timido] Ahh, mi sta facendo me. male. Film’s over. Finisce il film. Lisa: Lisa They can’t seriously expect us to Lisa: Lisa Non crederanno di intripparci swallow that tripe. con certe baggianate! Skinner: Skinner Now as a special treat Skinner: Skinner Ora una chicca speciale courtesy of our friends at the Meat offertaci Council, please help yourself to this gustatevi questa bella trippa. [La tripe. [Class cheers and runs to table classe esulta e corre al tavolo carico di loaded with tripe.] trippa.] Lisa: Lisa Stop it Stop IT! Don’t you dall’Ispettorato Carni, Lisa: Lisa Fermi! Fermi! Ma non capite che realize you’ve just been brainwashed siete appena stati plagiati dalla by corporate propaganda? propaganda? Janie: Janie Hmmph, apparently my crazy Janie: Janie Hmmph, pare che la mia amica friend here hasn’t heard of the food fuori di testa non conosca la Catena chain. Alimentare. Uter: Uter Yeah, Lisa’s a grade A moron! Uter: Uter Sì, Lisa è proprio una deficiente di prima scelta! Ralph: Ralph When I grow up, I’m going to Ralph: Ralph Quando sarò grande, io andrò go to Bovine University. all’Università Bovina. Scene changes to home and Homer’s La scena passa alla casa e al barbecue barbeque. Homer is at the door di Homer. Homer è alla porta che greeting arriving guests when Barney riceve gli ospiti, quando Barney entra comes through wheeling a beer keg trascinando un barilotto di birra su un on a handcart. carrellino. 43 Barney: Barney Hi Homer! Thanks for Barney: Barney Ciao Homer! Grazie per inviting me to your barbeque. avermi invitato al tuo barbecue. Homer: Homer Ohh, Barney! You brought a Homer: Homer Mitico Barney! Hai portato whole beer keg! un’intera botte di birra! Barney: Barney Yeah. Where can I fill it up? Barney: Barney Sì. Dove posso riempirla? People sitting everywhere, eating. Gente è seduta ovunque a mangiare. Homer fills the grill with lighter fluid Homer riempie il barbecue di liquido and prepares to grill. infiammabile e si prepara a grigliare. Lisa: Lisa Wait news, Lisa: Lisa Aspetta papà! Buone notizie You don’t have to eat gente! Non dovete mangiare carne, meat! I’ve got enough gazpacho for ho preparato gazpacho per tutti. [La everyone! everyone. Dad! [Crowd Good murmurs.] It’s folla mormora.] È crema di tomato soup, served ice cold! [Crowd pomodoro da gustare gelata! [La folla laughs out loud.] ride sguaiatamente.] Barney: Barney Go back to Russia! Barney: Barney Tornatene in Russia! Lisa troops up to her room to sob on Lisa si ritira nella sua camera a her bed. The crowd continues to singhiozzare sul suo letto. La folla appreciate the barbeque. continua ad apprezzare il barbecue. Hibbert: Hibbert Aaah. Diagnosis: delicious. Hibbert: Hibbert Aaah. Diagnosi: deliziosa. Homer: Homer I’ve got the prescription for Homer: Homer you, another hot beef injection! dottore, un’altra iniezione di manzo Ho una ricetta per lei caldo! Wiggum: Wiggum Uuuh, Homer? Bring me Winchester Winchester: nchester Ehi, Homer?... Famme another one of those... uuh. burgers u’piacere, would ya? amburgherr! Non tengo a forza… de I can’t quite seem to... stand up under my own power portame… n’at venì fin’a là… famme u’piacere! anymore. 44 Homer: Homer One whopper for the Homer: Homer Un hamburgerone per lo Copper. sbirrone. Bart: Bart Another burger, Dad? Bart: Bart Ne voglio un altro papà! Homer: Homer Here you go! [Flips the Homer: Homer Ecco a teeeee! [Fa saltare burger into the air.] l’hamburger in aria.] Lisa: Lisa It’s bad enough they’re all eating Lisa: Lisa Non solo si abbuffano di carne meat. They don’t have to rub it in ma te la sbattono quasi in faccia! my face. [The flipped burger lands on [L’hamburger saltato le arriva in her face.] [Lisa growls] faccia.] [Lisa ringhia] Homer wheels out the large grill. Homer guida fuori il grosso grill. Homer: Homer Okay everybody! It’s the Homer: Homer Ok gente! Ecco il momento moment you’ve all been waiting for! che The piggs de resistance! [Uncovers a portata non plus ultra di maial! rotisserie pig with an apple in its [Toglie il coperchio ad un maialino mouth.] allo spiedo con una mela in bocca.] Crowd: Crowd Ooohhh! Aaaahhh. Folla: Folla Uuuhhh! Aaaahhh. Chief Wiggum: Wiggum [Chuckling] ha hah Winchester Winchester: nchester [Ridacchiando] ha hah haah hah... look at its nose! haah hah... mi che bell’ naso! Ned: Ned [Rises with a glass in hand.] Ned: Ned [Si alza con un bicchiere in Congratulations, Homer. Your ‘Q is a mano.] Congratulazioni, Homer. Il huge success. Hey, a toast to the host tuo barbecue è un vero successone! who can boast the most roast! Cin cin al padroncin che fa gli stavate tutti aspettando! La arrosticin che son spettacolin! Homer: Homer Thanks Flanders. I have to Homer: Homer Dehi hi hi ho. Grazie agree that everything certainly... [Lisa Flanders. Devo ammettere che tutto rolls behind Homer with a lawn sta andando per il verso giusto… [Lisa tractor, pushing the pig grill ahead of passa dietro Homer con un trattorino her.] huh? [Crowd gasps.] tagliaerba spingendo via il maialino allo spiedo] huh? [La folla ansima.] 45 Marge Marge: ge Bart, Nooooo! Marge: Marge Bart, Nooooo! Bart: Bart [Standing beside her.] What?! Bart: Bart [In piedi dietro di lei.] Che c’è?! Marge: Marge Sorry, force of habit. Marge: Marge Scusa, è l’abitudine. Lisa, Lisa, nooooo! nooooo! Bart and Homer race wildly after Lisa Bart until she pushes the pig grill off the forsennatamente dietro Lisa fino a top of a slope. The pig passes through quando lei spinge il maialino allo a hedge. spiedo giù da un dirupo. Il maialino e Homer corrono passa attraverso una siepe. Homer: Homer It’s just a little dirty. It’s still Homer: Homer È solo un po’ sporco. È good, it’s still good! [Passes traffic, ancora buono, è ancora buono! jumps a bridge and lands in the [Attraversa il traffico, salta da un water.] It’s just a little slimy, it’s still ponte e atterra in acqua.] È un po’ good, it’s still good! [It gets caught in viscido a dam spillway, and when the buonissimo! [Rimane intrappolato nel pressure builds, it shoots into the sky.] foro uscita acqua di una diga e It’s just a little airborne, it’s still good, quando la pressione aumenta viene it’s still good! sparato nel cielo.] È andato un po’, è ma è ancora buono, è andato un po’, è andato un po’… Bart: Bart [Crestfallen.] It’s gone. Bart: Bart [Abbattuto.] È andato. Homer: Homer I know. Battuta mancante con asincronia voce. Monty Burns and Smithers stand at Monty Burns e Smithers di fronte alla the window of Burns’ office. finestra dell’ufficio di Burns. Burns: Burns You know, Smithers, I think I’ll Burns: Burns Sai Smithers, credo che donerò donate a million dollars to the local un orphanage... when pigs fly! [They all’orfanotrofio… quando voleranno milione di dollari 46 laugh. The pig sails across the sky i maiali! [Ridono. Il maialino vola before them.] attraverso il cielo di fronte a loro.] Burns: What?? Burns: Burns Cosa?? Smithers: Smithers Will you be donating that Smithers: Smithers Donerà quel milione di million dollars now, Sir? dollari, Signore? Burns: Burns Nooo, I’d still prefer not. Burns: Burns No, ci ho ripensato preferisco di no. Homer and Bart are standing in their Homer e Bart sono nel cortile dietro backyard. Homer is scanning the sky casa. Homer sta scrutando il cielo con with binoculars. un binocolo. Bart: Bart Give it up Dad. Piggy ain’t coming back. Homer: Homer Lisa! Bart: Bart Rassegnati, il maialino non tornerà. You ruined my Homer: Homer Lisa! Hai rovinato il mio barbeque! I demand you apologize barbecue! Esigo subito le tue scuse! this second! Lisa: Lisa Non mi scuserò mai e poi mai, Lisa: Lisa I’m never ever apologizing perché sto difendendo una giusta because I was standing up for a just causa e tu hai torto, torto, torto! E cause and you were wrong wrong adesso scusami, me ne vado in wrong! Now if you’ll excuse me I’m camera mia! going to my room! Homer: Homer That’s it! Go to your room! Homer: Homer Ora basta! Vai in camera tua! The family is gathered around the La famiglia è riunita intorno al tavolo breakfast table. per la colazione. Homer: Homer Marge? Since I’m not talking Homer: Homer Marge? Siccome non rivolgo to Lisa, would you please ask her to la parola a Lisa, ti dispiace chiederle pass me the syrup? di passarmi la salsa per favore? 47 Marge: Marge [Wearily] Dear, please pass Marge: Marge [Stufa] Per favore Lisa passa la your father the syrup, Lisa. salsa a tuo padre . Lisa: Lisa Bart, tell Dad I will only pass the Lisa: Lisa Bart, dì a papa che gliela passerò syrup if it won’t be used on any meat solo se non verrà usata su un product. prodotto di carne. Bart: Bart [To Homer] You dunkin’ your Bart: Bart [A Homer] Inzupperai le tue sausages in that syrup homeboy? salsicce in quella salsa cumpà? Homer: Homer Marge, tell Bart I just want to Homer: Homer Marge dì a Bart che voglio drink a nice glass of syrup like I do solo bermi un bel bicchiere di salsa every morning. come faccio tutte le mattine. Marge: Marge Tell him yourself, you’re Marge: Marge Diglielo tu, stai ignorando ignoring Lisa, not Bart. Lisa, non Bart. Homer: Homer Bart, thank your mother for Homer: Homer Bart ringrazia tua madre per pointing that out. aver puntualizzato. Marge: Marge Homer, you’re not, not Marge: Marge Homer, non stai non talking to me, and secondly, I heard parlando con me, e ho sentito quello what you said. che hai detto! Homer: Homer Lisa, tell your mother to get Homer: Homer Lisa, dì a tua madre di non off my case! scassarmi i timpani! Bart: Bart Uhhh, Dad. Lisa’s the one Bart: Bart Papàaa… tu con Lisa non ci you’re not talking to. parliii… Homer: Homer Bart! Go to your room. Homer: Homer Bart! Va’ in camera tua. Lisa: Lisa Why don’t you just eat him, Lisa: Lisa Perchè non ti mangi anche lui, Dad! papà! Homer: Homer I don’t need any serving Homer: Homer Non mi servono suggerimenti suggestions from you, you barbeque da te sulle pietanze, brutta guasta- wrecking, no-nothing know-it-all! barbecue, nulla-sapiente, tutto-nientesapiente! Lisa: Lisa That’s IT! I can’t live in a house Lisa: Lisa Ora basta! Non posso vivere in with this prehistoric carnivore. una I’m out of here! [Leaves and slams the casa con questo carnivoro preistorico! Io me ne vado di qui! [Se 48 door.] ne va e sbatte la porta.] Homer: Homer That’s it! Go to your room! Homer: Homer Ora basta! Va’ in camera tua! Lisa walks across the street where Lisa attraversa la strada dove giocano Sherri and Terri, Janie and Ralph are Sherri e Terri, Janie e Ralph. playing. Sherr Sherri/Terri: i/Terri Look at Missus Potato Sherri/Terri: Sherri/Terri Guardate c’è la signora Head! She has a head made out of Testa lettuce. [Giggles.] composta di ortaggi. [Ridacchiano.] Ralph: Ralph I can’t believe I used to go out Ralph: Ralph Non riesco a credere che una with you. volta uscivo con te. Janie: Janie Are you going to marry a Janie: Janie Ti sposerai con una carota, carrot, Lisa? Lisa? Lisa: Lisa Yes, I’m going to marry a carrot. Lisa: Lisa Sì, sposerò una carota, certo! Sherri/Terri: Sherri/Terri Ohh! She admitted it. Sherri/Terri: Sherri/Terri Ohh! L’ha ammesso. Ha She’s going to marry a carrot! detto che sposerà una carota! Non di Patata! Ha una testa posso crederci! Lisa walks near the Krusty Burger Lisa si avvicina al fast-food di Krusty. franchise. The sign in the window L’insegna sul vetro dice “PROVATE IL says NOSTRO “TRY OUR NEW BEEF- NUOVO POLLO AL FLAVORED CHICKEN”. She looks up SAPORE DI MANZO”. Guarda in alto to see a billboard displaying a “Don’t per leggere un tabellone pubblicitario Eat Beef” sign, which is replaced a con la scritta “Non mangiate manzo” moment later with “Eat Deer”. She che viene rimpiazzata un momento throws her hands in the air and runs dopo dalla scritta “Mangiate cervo”. to the Kwik-E Mart. The sign in that Si mette le mani nei capelli e corre al window says “Premiere Gourmet Hot Jet Market. L’insegna sulla vetrina Dogs 8/99 cents.” dice “Eccezionali Hot Dog intenditori 8/99 cents.” 49 da Lisa: Lisa The whole world wants me to Lisa: Lisa Il mondo intero vuole che io eat meat. I can’t fight it anymore. mangi carne, ormai non ho più [She bites into a hot dog and yells] scampo! [Morde un hot dog e grida] There! Is everybody happy now? Ecco! Siete contenti adesso? Apu: Apu I take it from your yelling that Apu: Apu Recepisco da tuo grido che you like my tofu dogs? gradisce miei wurstel di tofu? Lisa: Lisa Tofu? Lisa: Lisa Tofu? Apu: Apu Oh yes. No meat whatsoever. Apu: Apu Oh sì. Nessuno genere di carne And only thrice the fat of a normal e meno di trenta per cento di grasso hot dog. I made the switch and di hot dog, ho fatto cambio e nobody noticed. nessuno si è accorto. Lisa: Lisa But why, Apu? Lisa: Lisa Perché, Apu? Apu: Apu Of course I am a vegetarian. Apu: Apu Perché sono di vegetariano. Tu Haven’t you ever seen my tee-shirt? non ha mai visto mie magliette? [Holds up a tee-shirt that depicts a [Mostra una maglietta con una mucca cow with slash over it and the words coperta da una riga e la scritta “La “Don’t Have A Cow, Man!”] vacca non sta in un ventre d’uomo!”] Lisa: Lisa Heh heh heh, that’s cute. Lisa: Lisa Hah hah, che carina. Apu: Apu Here. Let me show you Apu: Apu Vieni. Ti fa vedere una cosa Lisa. something Lisa. [Walks to a cooler [Si dirigono verso un frigo per ‘Birre marked ‘Non-Alcoholic Beer’ and he non alcoliche’ e lui apre la porta. Una opens the door. A set of stairs leading rampa di scale che sale era nascosta lì upward is behind it.] dietro.] Lisa: Lisa Wow, a secret staircase. But Lisa: Lisa Wow, una scala segreta. Ma cosa what do you do if someone wants a fai se qualcuno chiede una birra non non-alcoholic beer? alcolica? Apu: Apu You know, it’s never come up. Apu: Apu Beh, questo non capita mai. They walk to the top of the stairs, to Salgono fino in cima alla scala fino ad a door. una Apu opens the door, porta. Apu apre la porta 50 revealing a lush rooftop oasis. rivelando un’oasi rigogliosa sul tetto. Lisa: Lisa Ohhh, Apu! It’s beautiful! Lisa: Lisa Ohhh, Apu! È stupendo! Apu: Apu Yes. This is where I come when I Apu: Apu Sì. È qui che io vengo quando need some refuge from the modern cerca rifugio da mondo moderno. O world. Or, when I want to see drive- quando vuole vedere gratis film di in movies for free. [Points out the aperto. [Indicando lo schermo del drive-in theatre across the street.] I cinema all’aperto dall’altra parte della know strada.] So che facile non è essere it is not easy to be a vegetarian, Lisa. vegetariani, Lisa. Lisa: Lisa That’s why I ran away from Lisa: Lisa Per questo me ne sono andata di home. casa. Paul McCartney steps from a bush. Paul McCartney viene fuori da un cespuglio. Paul: Paul What? She’s leaving home? Paul: Paul Come? Se n’è andata di casa? Lisa: Lisa Wow! Paul McCartney! I read Lisa: Lisa Wow! Paul McCartney! Ho letto about you in history class. So where’s di lei nel libro di storia, ma dov’è sua your wife Linda? moglie Linda? Linda Linda: nda Right here Lisa. [Appears out Linda: Linda Eccomi qui Lisa. [Appare da un of a bush.] Whenever we’re in cespuglio.] Ogni qualvolta veniamo a Springfield we like to hang out in Springfield ci piace stare all’ombra nel Apu’s garden in the shade. giardino di Apu. Paul: Paul We met him in India years ago, Paul: Paul Lo abbiamo conosciuto in India during the Maharishi days. qualche anno fa, ai tempi del Maharishi. Apu: Apu Back then I was known as the Apu: Apu Allora tutti conosce me come fifth Beatle. quinto Beatle. Paul: Paul [Rolling his eyes.] Sure you Paul: Paul [Sollevando lo sguardo.] È were, Apu. proprio così, Apu. 51 Apu: Apu You know what Lisa? Paul and Apu: Apu Sai che cosa Lisa? Anche Paul e Linda are vegetarians too. In fact, Linda sono di vegetariano. Infatti, Linda has her own line of vegetarian Linda ha creato sua linea di pietanza entrees. vegetariana. Lisa: Lisa Apu, I’m sure the last thing they Lisa: Lisa Apu, sono sicura che l’ultima want to talk about is... cosa di cui vuol parlare è... Linda: Linda We weren’t satisfied with the Linda: Linda Non eravamo soddisfatti delle other vegetarian meals on the market. altre You’d be surprised how often you meraviglieresti se sapessi in quante find a big hunk of pork in them. puoi trovare un tocco di maiale. Lisa: Lisa Euuuwww! Lisa: Lisa Euuuwww! Paul: Paul Linda and I both feel strongly Paul: Paul Linda e io ci battiamo per i about animal rights. diritti degli animali. Infatti se ascolti play “Maybe In fact, if you I’m linee vegetariane, ti Amazed” certe nostre canzoni alla rovescia, backwards, you’ll hear a recipe for a potrai sentire ogni possibile variante really ripping lentil soup. della zuppa di lenticchie. Lisa: Lisa When will all those fools learn Lisa: Lisa Quand’è che tutti quegli sciocchi that you can be perfectly healthy impareranno simply eating vegetables, fruits, grains perfettamente and cheese. mangiando vegetali, frutta, farinacei, che sani si può essere semplicemente formaggio. Apu: Apu Oh, cheese! Apu: Apu Oh, formaggio! Lisa: Lisa You don’t eat cheese, Apu? Lisa: Lisa Non mangi formaggio, Apu? Apu: Apu No I don’t eat any food that Apu: Apu Noo, no di no, non mangio comes from an animal. nessuno cibo che viene da un animale. Lisa: Lisa Ohh, then you must think I’m a Lisa: Lisa Ahh, allora penserai che io sono monster! un mostro! Apu: Apu Yes indeed I do think that. But, I Apu: Apu Sì, che sei mostro lo penso, ma learned long ago Lisa to tolerate tempo fa ho imparato che sopporto others rather than forcing my beliefs gli altri invece che impongo loro mio 52 on them. You know you can credo. Sai si può fare influenza su influence people without badgering gente senza che ossessioni lei. È come them always. It’s like Paul’s song, canzone di Paul “Vivi e lascia vivere” “Live and Let Live”. Paul: Paul Actually, it was “Live and Let Paul: Paul Il titolo era “Vivi e lascia Die”. morire”. Apu: Apu Well, whatever, whatever. It Apu: Apu Sorvoliamo, sorvoliamo, aveva had a good rhythm. bello ritmo. Lisa: Lisa I guess I have been pretty hard Lisa: Lisa on a lot of people. Especially my dad. intransigente, soprattutto con mio Thank you guys. padre. Grazie amici. Paul: Paul Lisa, before you go, would you Paul: Paul Lisa, prima che tu vada, vuoi like to hear a song? ascoltare una canzone? Lisa: Lisa Wow, that would be great! Lisa: Lisa Volentierissimo! Paul: Paul Okay, take it Apu. Paul: Paul Ok, attacca Apu. Apu starts singly badly, while Paul Apu inizia a suonicchiare malamente and Linda clap along. Lisa backs away mentre Paul e Linda battono le mani. quietly and leaves the store. She sees Lisa indietreggia lentamente e poi Homer esce dal negozio. Vede Homer che la looking under manhole Forse sono stata troppo covers for her. sta cercando sotto i tombini. Homer: Homer Lisa! Lisa! Come back before Homer: Homer Lisa! Lisa! Lisa torna, prima everyone finds out what a horrible che tutti scoprano che sono un padre father I am. sciagurato. Lisa: Lisa Hi dad. Looking for me? Lisa: Lisa Ciao papà. Cerchi me? Homer: Homer I don’t know. You looking Homer: Homer Non lo so, tu cerchi me? for me? Lisa: Lisa I don’t know. Lisa: Lisa Non lo so. Homer: Homer Ohhhh, Lisa. I was looking Homer: Homer for you. I wanted to apologize. I cercando, volevo chiederti scusa, non don’t know exactly what went wrong so esattamente cosa sia accaduto ma Ohhhh, Lisa. Ti stavo 53 but it’s always my fault. so che è sempre colpa mia. Lisa: Lisa Actually Dad, this time, I was Lisa: Lisa A me sembra che questa volta wrong... avevo torto… Homer: Homer Oooh! Homer: Homer Oooh! Lisa: Lisa ...too. Lisa: Lisa Anch’io. Homer: Homer Ohh. Homer: Homer Ohh. Lisa: Lisa While I was gone I got some Lisa: Lisa Mentre ero via ho avuto degli really good advice from Paul and ottimi consigli da Paul and Linda Linda McCartney. McCartney. Homer: Homer Rock stars. Is there anything Homer: Homer Le rock star. Esiste qualcosa they don’t know? che loro non sanno? Lisa: Lisa I still stand by my beliefs. But I Lisa: Lisa Sostengo ancora le mie idee, ma can’t defend what I did. I’m sorry I non posso giustificare quello che ho messed up your barbeque. fatto. Mi dispiace aver rovinato il tuo barbecue. Homer: Homer I understand honey. I used to Homer: Homer Capisco believe in things when I was a kid. credevo nelle Come on, I’ll give you a piggyback... piccolo. Andiamo, I mean a veggieback ride home. cavalluccio… tesoro. cose Anch’io quando ti volevo ero porto a dire a vegetarianuccio verso casa. They giggle. Ridacchiano insieme. The Paul McCarteney song “Maybe La canzone di Paul McCartney è in I’m Amazed” on backwards to the sottofondo fino alla fine dell’episodio end of the episode. “Maybe Maybe I’m amazed at the way you love me all the tradotta). I’m Amazed” (non time Maybe I’m amazed at the way I love you You pulled me out of time […] Nel periodo in cui David S. Cohen scrisse il canovaccio dell’episodio, il produttore esecutivo Dave Mirkin aveva appena sposato la causa del 54 è vegetarianesimo e assillava chiunque incontrasse con insistenti prediche sull’argomento. Possiamo dire che sicuramente Mirkin è stato l’ispiratore di questo episodio impegnato sul fronte animalista. Stando a quanto dicono alcuni sondaggi di associazioni per la difesa dei diritti degli animali, pare che molti abbiano deciso di fare il passo decisivo verso il vegetarianesimo/veganesimo proprio con la visione di questo episodio. Gli autori raccontano13 che da tempo rincorrevano il desiderio di avere come special guest Paul McCartney tra i personaggi satellite della serie, dopo aver già “scritturato” Ringo Starr e George Harrison in episodi precedenti, mancava ancora all’appello il terzo “Beatle”. Questa volta la storia era così coinvolgente che né Paul, né sua moglie Linda, militanti del movimento per la tutela dei diritti degli animali, si sarebbero sottratti dal concedere il consenso all’utilizzo della loro immagine. L’unica condizione che posero fu che il personaggio di Lisa rimanesse vegetariano in tutti gli episodi e dunque che tale argomento non fosse tralasciato insieme alle caratteristiche minori dei personaggi, bensì che restasse una caratteristica importante. La voce di Paul è stata registrata proprio nello studio di registrazione dei Beatles e nell’episodio si riassume un po’ quello che avvenne veramente quando Dave Mirkin andò nella loro casa di Londra per concludere l’episodio. Troy McClure e la signorina della mensa sono le altre due guest star della puntata interpretate rispettivamente da Phil Hartman e Doris Grau. Interessante notare i piccoli accorgimenti della sceneggiatura che fanno trasparire la cura nella realizzazione per rendere l’episodio quasi reale, tra cui: la voce vibrante dell’orso nella pantomima de “I tre orsi” al parco divertimenti dovuta al microfono rotto; la proiezione del documentario di Contenuti speciali ne “I Simpson” - cofanetto raccolta stagione sette, 2006, Twentieth Century Fox Home Entertainment LLC. 13 55 Troy McClure sulla produzione della carne per mezzo di una vecchia pellicola rigata e rovinata con fruscii e suoni che oscillano e, infine, la lettura dell’intera ricetta della zuppa di lenticchie che può essere udita soltanto volgendo l’audio al contrario, proprio come dice McCartney nella battuta. Ogni personaggio satellite ha un proprio riferimento sia nell’immagine che nel carattere, come esempio posso citare il direttore Skinner, che si ispira a Anthony Perkins in Psycho e a Laurence Harvey in Va’ e Uccidi, entrambi sottomessi alla propria madre, hanno un dubbio passato militare e sono stati prigionieri di guerra; e ancora Miss Elizabeth Hoover che era il nome di una delle maestre delle scuole elementari di Matt Groening e ancora Sherri e Terri che sono ispirate alle gemelle Grady di Shining. 2.3 ANALISI DELLA TRADUZIONE DELL’EPISODIO L’episodio tradotto in italiano è stato intitolato “Lisa la vegetariana”. Il vegetarianesimo e il veganesimo si stanno diffondendo sempre di più negli States, l’argomento tocca da vicino circa il 10 per cento della popolazione e di riflesso milioni di americani ne sentono parlare ogni giorno, l’episodio in questione ha vinto da solo ben due Emmy: l’Environmental Media Award e il Genesis Award per aver difeso i diritti degli animali. Potremmo dividere l’episodio in sette sequenze: A. La famiglia va al “Villaggio delle Fiabe” B. Homer parla con il vicino di casa Ned Flanders C. Lisa a scuola incontra ostilità D. Scena nel salotto di casa 56 E. Filmato educativo di Troy McClure F. Barbecue a casa Simpson G. Negozio di Apu Per ogni sequenza verranno trattati tutti i passaggi di ostica o impossibile traduzione A. La famiglia va al “Villaggio delle Fiabe” Tra le espressioni colloquiali della fiaba dei tre porcellini troviamo: “Not by the hairs of our chinny chin “Neanche per tutti i peli del nostro chin” mento, mentino, mentone!” L’originale è una frase tipica della favola che in italiano non esiste e che è stata tradotta rendendo l’idea autentica e utilizzando addirittura l’iterazione del suono come in originale. Bart in risposta alle lodi della pantomima dei tre porcellini, dice: “What a load of crappy crap crap” “Cacchiate, cacchiatine, cacchiatone” Ci troviamo di fronte ad un’espressione inglese che sfrutta l’iterazione di un suono e ad una formulazione italiana da cui traspare la mancanza nella lingua di un traducente che sia all’altezza della situazione. L’orecchio di un ascoltatore medio italiano non è ancora abituato alla comprensione di neologismi spietati quanto lo sono gli ascoltatori americani, motivo per cui la traduttrice ha optato per l’utilizzo di pacate scurrilità che riassumono un suono conosciuto. Procedendo nel racconto, Homer risponde: “Quiet, boy […]” “Zitto, bacarospo […]” 57 In questa traduzione traspare quello che la traduttrice chiama: arricchimento a fine comico14; il suono italiano dell’espressione mira sicuramente a creare ironia mentre quello originale non ne ha alcuna intenzione. È accettabile un arricchimento a fine comico semplicemente perché la quantità di spezzoni divertenti raggiunga almeno un 70 per cento dell’originale e perché il pubblico italiano possa divertirsi abbastanza da rendere la serie dei Simpson un fenomeno culturale anche in un contesto diverso da quello in cui sono stati concepiti. Nell’espressione di Bart riferita al lupo che soffia via la casa di paglia dei tre porcellini: “He blows all right, he blows big “Altroché se rovescia, fa rovesciare time” alla grande…” il concetto inglese gioca sul verbo to blow che può avere sì il significato di soffiare via ma anche quello di essere schifato; dunque Bart gioca sul doppio significato del verbo per esprimere ribrezzo utilizzando una frase inerente al contesto per astanti senza malizia. In italiano non esiste un verbo con questo duplice significato dunque nessuna traduzione suonerà allo stesso modo; il verbo rovesciare è quello che si avvicina di più alludendo alla casa che si rovescia e approssimativamente all’atto del rovesciare, rivoltare lo stomaco. Proseguendo nella storia incontriamo nell’ambientazione del Villaggio delle Fiabe, la statua di Paul Bunyan15 che in Italia non viene associato a nessun personaggio noto, mentre nella memoria statunitense riporta alla mente il famoso tagliaboschi franco-canadese, personaggio delle favole diffuse I Simpson, un fenomeno culturale. Federica Bologna, 2006, Milano. Il cognome Bunyan è molto probabilmente derivato dall’espressione franco-canadese bonyenne che indica sorpresa e stupore. 14 15 58 durante la rivolta contro la Regina inglese, The Papineau Rebellion del 1837. Un altro importante riferimento che non viene compreso dalla maggior parte del pubblico italiano è quello a Mother Goose16, tradotto con Mamma Oca; in un Villaggio delle fiabe statunitensi infatti, non può assolutamente mancare il riferimento alla cantastorie per bambini per antonomasia; Berthe aux grands pieds di origini franche, madre di Carlo Magno, a cui fanno cenno Shakespeare e Molière, che racconta le antiche favole medievali, trasportate nei secoli da antologisti italiani e francesi e tradotte e diffuse in inglese dal 1700. È curioso notare come questa memoria non abbia avuto una diffusione in Italia nonostante i primi antologisti fossero proprio italiani. 16 Dal sito http://www.mothergoose.com/History/mgStory.htm: If there were an actual mother goose, she might well have been an 8th Century noblewoman named Bertrada II of Laon who, in 740, married Pepin the Short, King of the Franks, and in 742 bore his son Charles, immortalized as Charlemagne, the de facto founder of the Holy Roman Empire. Bertrada, who was a patroness of children and provided her over-achieving son his only education, was known as Berte aux grands pieds, or Bertha Greatfoot, or Queen Goosefoot. Whatever Bertrada’s role, by the mid-17th Century a mythical Mother Goose -mère l’oyewas widely acknowledged by French peasants and nobility alike as a fairy birdmother who told charming tales to children. Some of these stories were set down in print as early as 1637 in Giambattista Basile’s Italian collection of stories entitled The Pentamerone; others can be traced to another Italian, Giovanni Francesco Straparola, whose 73 folktales collected in Facetious Nights (1550-1554) were a source for plays by both Shakespeare and Molière. The first collection of stories to bear the name “Mother Goose” was produced by Charles Perrault in 1697. His book of ten fairy tales was entitled Tales from the Past with Morals, and under the frontispiece picture of an old woman telling stories to children and a cat appeared a subtitle for the book: Contes de ma mère l’oye, or “Tales from My Mother Goose.” Perrault’s book was translated into English in about 1729 as Mother Goose’s Fairy Tales, but the stories did not attract much of an audience until 1760, when John Newbery, a friend and publisher of Oliver Goldsmith (The Vicar of Wakefield), effectively established a brand new branch of the book trade by publishing three children’s books: The Top Book of All, Gammer Gurton’s Garland, and Mother Goose’s Melody. A quarter of a century later, in 1787 -the year the U.S. Constitution was signed in Philadelphia- Isaiah Thomas published the first American edition, entitled Mother Goose’s Melody: or Sonnets for the Cradle, which included such favourites as Little Tommy Tucker and Jack and Jill, along with half a hundred others. Later editors have greatly expanded Thomas’ modest collection, but the old tales and rhymes from European antiquity continue amidst collections of as many as 700 rhymes, stories, and riddles. From misty origins among medieval family story tellers to Italian and French anthologists and on to English translations, Mother Goose arrived on our shores just as we achieved nationhood, and she is now very much a part of the American tradition. 59 La famiglia si muove poi verso il: Little Bo Peep’s Petting Zoo Lo Zoo della carezza di piccolo Bo Peep chiaro riferimento alla favola e alla rima della piccola Bo Peep17. La storia, contenuta nella raccolta di favole di Mother Goose, racconta le peripezie di una pastorella che si addormenta e perde le sue pecore. Come le citazioni precedenti, si tratta di un riferimento che non ha un corrispettivo diretto nella memoria collettiva italiana; possiamo trovare la favola di Esopo con un cane da pastore ingannato dal lupo che contratta le pecore come bottino, ma nessuna favola che assomigli a questa. Dal punto di vista traduttivo si può notare la variazione del genere, infatti l’originale pastorella è stata tramutata in un pastorello forse per errore. Dal sito http://en.wikipedia.org/wiki/Little_Bo_Peep: It is interesting that the name of Little Bo Peep was derived from the derivative of the words bleat and sheep! The words of Little Bo Peep are quite interesting as they contain words which are an almost forgotten part of the English language, such as espied, hillocks and lambkin. 17 60 Little Bo Peep Rhyme She found them indeed, but it made Little Bo peep has lost her sheep her heart bleed, And doesn’t know where to find For they left their tails behind them. them. It happened one day, as Bo Peep did Leave them alone and they’ll stray come home, Into a meadow hard by, Bringing their tails behind them. There she espied their tails side by Little Bo peep fell fast asleep side And dreamt she heard them All hung on a tree to dry. bleating, She heaved a sigh, and wiped her But when she awoke, she found it eye, a joke, And over the hillocks went rambling, For they were all still fleeting. And tried what she could, Then up she took her little crook As a shepherdess should, Determined for to find them. To tack again each to its lambkin. B. Homer parla con il vicino di casa Ned Flanders Quando Homer si avvicina allo steccato del vicino Ned Flanders si alza un coro della famiglia riunita che dice: Hidely-ho, neighborino! Salve, salvino vicino vicino! L’idioletto del personaggio in questione è molto caratteristico, carico di diminutivi e vezzeggiativi fuori dalle consuete norme della lingua inglese nel quale si percepisce sia l’imitazione delle parlate semplici e graziose rivolte ai bambini, sia l’imitazioe di un linguaggio con matrice italo-ispanica e artificiosamente perbenista. Hidely-ho in particolare è un neologismo proprio della serie. Altri esempi posso essere: “Okily-dokily!” “Certo, certosino!” “Oh, gosh Homer” “Per dindirindina, Homer” “Charmed. Eh, a googily… doogily” “Incantato. Eh, ‘cantatino… ‘cantatino” La traduzione italiana con l’aggiunta dei diminutivi del caso riesce a creare un linguaggio altrettanto caratteristico ma perde la connotazione italo-ispanica che percepisce un anglofono. C. Lisa a scuola incontra ostilità Lisa a scuola va alla mensa per il pranzo e trova nel menù del giorno: “Giblet McNiblets”, “Salisbury “Rigaglie McSfrizzolaie”, Balls” and “Cows Legs” tartufate” e “cosciotti rollati” “polpette la cui traduzione letterale sarebbe: Frattaglie snak, Polpette di Salisbury e Zampe di mucca. La traduzione vede delle variazioni rilevanti tra cui l’omissione della parola Mc, chiaro riferimento ai prodotti della McDonald’s. La signora della mensa è un cammeo interpretato dal disegno di Doris Grau18 e dalla sua voce. Attrice e doppiatrice statunitense poco nota in Italia. Dal sito http://en.wikipedia.org/wiki/Doris_Grau: Doris “Dossy” Grau (October 12, 1924 December 30, 1995) was an American actress, script supervisor and voice actress. She played gravel-voiced, chain-smoking women on TV shows like The Critic. She also had a few guest appearances on The Tracey Ullman Show and the sitcom Cheers. She also provided additional voices on the movie Babe (1995). As an actress, Grau appeared in The Distinguished Gentleman (1992). Since her death, the characters she voiced have been ‘retired’ out of respect. She is perhaps best known to younger people for her portrayal of Springfield 18 62 D. Scena nel salotto di casa Homer mostra ai figli gli inviti che ha stampato per la festa: “Come to Homer’s BBBQ. The “Vieni alla grande abbbuffata di extra B is for BYOBB bring your Homer. La b extra sta per bbibite a tuo own beer.” carico” Bart: Bart What’s that extra B for? Bart: Bart E la b extra di bbibite? Homer: Homer It’s a typo. Homer: Homer È un errore di stampa. L’acronimo B.B.Q. sta a significare barbecue ed è consuetudine nei ristoranti di paesi anglofoni utilizzare l’acronimo B.Y.O.19 per indicare la possiblità di consumare bevande proprie all’interno del locale, necessità sorta essenzialmente per quei locali che non posseggono la licenza per vendere alcoolici. Nel nostro caso Homer aggiunge una variante attraverso un’ulteriore lettera B di Beer per esortare gli invitati a presentarsi muniti del suo amato beveraggio. La traduzione italiana per quanto inerente nella prima parte con il geniale inserimento della parola abbbuffata, si discosta dall’originale traducendo beer con bibita invece di birra. Scelta traduttiva che non condivido in quanto si discosta troppo dalla matrice senza necessità. Elementary School cafeteria worker Lunchlady Doris, on the animated series The Simpsons, as well as Doris in The Critic. 19 Dal sito http://en.wikipedia.org/wiki/BYO: BYO (Bring your own) is a term used at restaurants to show that you can bring your own drinks (usually alcoholic beverages), as opposed to Fully Licensed where such drinks must be bought at the restaurant, which would be fully licensed to sell alcohol. A restaurant can have both of these labels applied to it. This designation is common in the United Kingdom, USA, Australia, New Zealand. 63 E. Filmato educativo di Troy McClure Troy McClure è il secondo cammeo dell’episodio interpretato dal disegno di Phil Hartman20 e dalla sua voce, attore e autore comico statunitense poco noto al pubblico italiano. Nella serie dei Simpson è famoso proprio per i suoi frequenti documentari educativi introdotti dal suo leggendario: “Hi, I’m Troy McClure. You may remember me from such educational films as…”, in italiano: “Salve, sono Troy McClure. Forse vi ricordate di me per alcuni filmati istruttivi come…”. La sua prematura scomparsa ha fatto sì che anche il personaggio da lui interpretato concludesse la sua carriera. Nell’episodio il titolo del documentario è: “The Meat Council Presents: `Meat and You: Partners in Freedom’. “L’ispettorato carne presenta: ‘La Number 3F03 in the `Resistance is carne e voi soci nella libertà’” Useless’ series.” Il titolo viene tradotto in sovrimpressione ma in parte omesso. Il codice 3F03 e il nome della serie “La resistenza è inutile” sono rimasti tagliati nella traduzione, forse perché la scritta completa, essendo molto lunga, nella sovrimpressione avrebbe completamente coperto l’immagine. Interessante notare come viene comicamente tradotto il termine: Just ask this scientician Basta chiederlo allo scienziologo Il termine corretto dell’inglese sarebbe scientist e la traduzione ha prodotto la trasformazione dell’italiano scienziato in scienziologo. Dal sito www.wikipedia.com: Philip Edward Hartmann was an Emmy-winning Canadianborn American graphic artist, writer, actor, voice artist, and comedian. He was murdered by his wife Brynn on May 28, 1998, in his Encino, California home, at the age of 49. 20 64 La risposta di Lisa alla provocazione del filmato e del dono dell’Ispettorato Carni è stata: They can’t seriously expect us to Non crederanno di intripparci con swallow that tripe. certe baggianate! In italiano abbiamo un altro esempio di traduzione finemente ricercata; la traduzione letterale sarebbe: “Non si aspetteranno seriamente che ingoiamo questa trippa”, dove, per trippa si intende sia quella che in realtà trovano sulla cattedra, sia il mero documentario inteso in maniera sprezzante. Nella traduzione viene utilizzato il verbo intripparci che va a colmare le due necessità semantiche. F. Barbecue a casa Simpson Alla festa di Homer è stato invitato anche Chief Wiggum in italiano tradotto con commissario Winchester, perché riporta alla mente una parola nota all’ascoltatore italiano e inerente all’argomento armi, le pistole Winchester. La battuta del personaggio: One whopper for the Copper Un hamburgerone per lo sbirrone La traduttrice ha cercato di riportare la rima e la comicità inserendo una accrescitivo con un buon risultato. Durante la festa Ned Flanders interviene dicendo: Hey, a toast to the host who can Cin cin al padroncin che fa gli boast the most roast! arrosticin che son spettacolin! 65 Nella traduzione di questa rima, si è dovuto rispettare rigorosamente l’idioletto caratteristico del personaggio in questione con un appropriato inserimento di diminutivi; l’espressione è stata degnamente tradotta sia dal punto di vista semantico che da quello sonoro. G. Negozio di Apu Il negozio di Apu si chiama: Kwik-E Mart Jet Market Anche la traduzione dell’insegna del negozio va alla ricerca del suono e del significato in quanto l’effetto acustico inglese della parola kwik equivale a quello di quick che significa veloce, in italiano tradotto con jet che rimanda al quel significato. Rimane intraducibile invece il rimando alla famosa catena statunitense di supermercati Kmart21 sparsi ovunque sul territorio e oggetto di boicottaggio22 Dal sito http://en.wikipedia.org/wiki/Kmart: Kmart is a chain of department stores in the United States of America. The chain merged with Sears in 2005, creating the Sears Holdings Corporation. Kmart also exists in Australia and New Zealand as Kmart Australia. The company’s business model makes it a competitor to Walmart, Target, and TJ Maxx. 22 Dal sito http://www.petitiononline.com/sellammo/petition.html: Boycott Kmart and AntiGun Hysteria To Kmart: we, the undersigned, strongly object to the timid and irresponsible decision by Kmart CEO Conaway to discontinue the sale of handgun ammunition in Kmart stores. Harrassed by hysterical anti-gun zealots who blamed Kmart for selling the ammunition used in the Columbine High School tragedy, Mr. Conaway has capitulated - apparently without understanding how irresponsible that action was. It wasn’t Kmart’s fault that no responsible adult carried a firearm loaded with Kmart ammunition at Columbine on that fateful day. Had someone been so prepared, many lives could have been saved. For all we know, Kmart may also have supplied the ammunition in the guns carried by the police officers who arrived at Columbine and dithered around for hours while children were being killed. Should we blame Kmart for that, too? America has for decades been indulging in a headlong flight from individual responsibility, and this episode is but one unfortunate example. In a responsible society, adults are prepared to defend themselves, their families, and their neighbors from the predations of the evil and sick in that society. Handguns are the only existing means whereby 21 66 per la politica antiarmi intrapresa con la decisione di togliere dai propri scaffali le munizioni di armi da fuoco: argomento che divide profondamente l’opinione pubblica. Nella scena successiva Apu mostra a Lisa una maglietta in vendita nel suo negozio con il disegno della testa di una mucca all’interno del divieto sbarrato, con la scritta: Don’t Have A Cow, Man! La vacca non sta in un ventre d’uomo! Nell’originale c’è un chiarissimo rimando alla famosa frase di Bart citata ovunque e ormai assimilata nella lingua comunemente parlata nei paesi anglofoni; frase di tendenza molto in voga nel ventennio ottanta/novanta. La traduzione italiana è stata fatta in riferimento alla semantica seppur perseguendo la comicità e un buon ritmo sonoro. Have a cow che significa avere una mucca è inteso nell’originale come prendere qualcosa a cuore ANY able adult - small, elderly, infirm, or disabled adults as well as large and burly ones - can effectively stop (and very often PREVENT) violence when it happens. But many Americans don’t want that kind of responsibility. It is frightening to think that one’s very life, and even the lives of others, might depend on one’s own mature judgment, preparation, and competence. But that’s just what adulthood is. In fact, the safe, accurate and responsible use of firearms isn’t rocket science. Any normal 12-year-old can learn to handle firearms safely and respectfully. Those who get that kind of training, not surprisingly, do not cause firearms tragedies; in fact, they have even ENDED a school shooting spree through knowledgeable, courageous action. There is no doubt but that firearms training is one of the best ways to turn children into responsible adults. Kmart, by adopting an anti-gun policy, is supporting (however unwittingly) this dangerous and irresponsible trend. That’s their right. But Kmart’s irresponsibility will “impact” its bottom line, as responsible Americans shop elsewhere. Not long ago, gun owners were upset about the anti-gun pronouncements of erstwhile Kmart spokesperson, Rosie O’Donnell. They boycotted. Rosie is gone, and the boycotters returned happily to Kmart. It is unwise to disregard the lessons of history. We hereby announce that we will not shop in Kmart stores unless and until they decide to rescind their anti-gun, anti-selfdefense, anti-responsibility policy. When Kmart once again sells to its customers ALL manner of legal goods they need to live safe, comfortable, and happy lives (limited only by market, not political, considerations), this boycott will end. We strongly recommend that Mr. Conaway, as CEO of one of America’s greatest corporate entities, make a strong and very public apology and statement of commitment to an America in which adulthood is a matter of responsible behavior, not just chronological age. Sincerely, The Undersigned. 67 oltremisura per cui in una traduzione intralinguistica possiamo dire non farti venire un infarto reso attraverso un’allitterazione: non farti infartare. Nella fattispecie dell’episodio non è possibile utilizzare il rimando alla stessa frase in quanto non farti infartare non avrebbe alcun senso collegato al vegetarianesimo. La frase tradotta in sovrainpressione quindi si rifà al significato originale del non avere una mucca, con il significato di to have inteso come mangiare, messo sotto forma di slogan accattivante; senza dimenticare che Apu è induista. L’episodio termina con una frase di Homer a Lisa: I’ll give you a piggyback... I mean a veggieback ride home. Andiamo, ti porto a cavalluccio… volevo dire a vegetarianuccio verso casa. La parola inglese pickaback, significa prendere sulle spalle e il significato può estendersi fino a ricordare il gioco di cavalcare un maialino, dunque trasformandosi in piggyback. Il traducente italiano del significato esteso tratta però un altro animale che si cavalca, il cavallo. Per quanto abbiamo trovato un traducente adatto alla situazione perchè entrambi possono semanticamente contrapporsi a veggieback/vegetarianuccio, il maiale è ancora più inerente in quanto argomento centrale dell’episodio stesso. Quasi tutti gli episodi fin ora apparsi sui teleschermi italiani sono stati tradotti da Elena De Carlo23, nata a New York nel 1962 da famiglia italiana. Trasferitasi in Italia all’età di dieci anni ha frequentato il liceo americano “Marymount International School of Rome” e ha iniziato a lavorare sul progetto Simpson nel 1989. § Intervista a Elena De Carlo da I Simpson, un fenomeno culturale. Federica Bologna, Milano, 2006. 23 68 Dalla sua intervista desumiamo che nel lavoro della traduttrice si cela gran parte dell’adattamento che poi viene definito in un secondo momento dal direttore del doppiaggio. La società responsabile della serie in Italia rimane Mediaset, che dopo aver visionato l’episodio doppiato può richiedere che vengano effettuati tagli e rifacimenti. Le prime tre serie furono seguite da un supervisore della 20th Century Fox per uno start-up d’eccellenza. La produzione americana dà per scontato che si debba agire in ogni fase della traduzione in modo da rendere lo show interessante e comprensibile al pubblico di destinazione senza perdere di vista che si tratta di una famiglia americana che vive in America, quindi senza snaturarla. Parole tipo ciucciellona, bacarospo, caspiterina sono stati tradotti liberamente anche se nella versione inglese vengono usate espressioni della lingua comune, dice, per rendere la serie più colorita, per dare carattere. Sostiene che i personaggi debbano spiccare, anche creando battute comiche ripetitive, l’utilizzo dell’alliterazione come per Flanders con il suo -ino -etto è molto orecchiabile. Le frasi come eat my shorts, ay carumba, don’t have a cow man sono state tradotte e ri-create nelle varie riunioni di “brain storming” per cercare il traducente più efficace. Lo scopo perseguito è stato quello di trovare parole adatte e divertenti, spesso la traduzione letterale non possiede questi requisiti. Eat my shorts che è stato proposto dall’adattatore, in italiano suonerebbe mangiami i pantaloncini ma non è suggestivo. Ciucciati il calzino è inventato ma non distante dal campo semantico dell’espressione inglese, mangiare e ciucciare sono due attività simili e pantaloncino e calzino sono due indumenti e poi c’è la farcitura dell’allitterazione che crea anche un effetto sonoro piacevole. Nel copione italiano queste frasi clichet vengono ripetute molto più spesso rispetto all’originale proprio per creare l’effetto tormentone, i doppiatori possono inserirle a loro piacimento nella storia quando lo credono opportuno. 69 I vari accenti dei personaggi sono stati definiti dall’adattatore e dal direttore del doppiaggio con il consenso della responsabile Mediaset e dei direttori di rete. La traduttrice afferma che per quanto riguarda i titoli, prima vengono tradotti letteralmente e poi vengono liberamente arricchiti di qualche comicità perché spesso il titolo americano fa riferimento a qualche film o telefilm a noi sconosciuto. 2.4 LA TRADUZIONE IN ALTRE LINGUE E CULTURE 94 i paesi in cui è andato in onda e 16 le lingue di traduzione: francese in doppia edizione per la Francia e per il Canada, spagnolo in doppia edizione per la Spagna e per l’America latina, italiano, norvegese, olandese, islandese, svedese, tedesco, portoghese, tailandese, giapponese, russo, ebraico e arabo. Nelle varie lingue lo scontro con la diversa cultura ha prodotto effetti diversi con risultati più o meno soddisfacenti, tuttavia la traduzione più discussa e contestata è quella araba. The Simpsons tradotti Al Shamshoon, in calligrafia araba نوشمشلا, sono stati motivo di indignazione anche da parte dei traduttori più liberali. La questione principale è stata la trasposizione dei riferimenti che hanno subìto un’”arabizzazione” integrale: nomi, luoghi e ogni sorta di accenno alla cultura statunitense; arrivando a velare completamente i riferimenti all’alcol e alla carne di maiale per non urtare la sensibilità islamica e i principi del Corano. La famosa Duff Beer si è trasformata di conseguenza in innocua soda e gli hot dog, che per la religione islamica sono alimenti haram ovvero proibiti, sono stati sostituiti da panini egiziani e kahk biscotti tipici arabi, alienando 70 definitivamente il significato del personaggio di Homer e i messaggi lanciati sull’alcolismo. L’emittente satellitare araba Mbc ha preso la decisione di proiettare il celebre cartone supportata dall’analisi di marketing che cela un attento studio sociologico: più del 60 per cento dei telespettatori è rappresentata da giovani ventenni che, con l’avvento dell’era satellitare, si dimostrano sempre più incuriositi dalle tendenze occidentali. Che si tratti di oriente o di occidente il denominatore comune è soddisfare le aspettative dei telespettatori per creare audience, nasce così la realizzazione di un prodotto occidentale completamente modificato al fine di salvaguardare le loro ancestrali leggi religiose. Tuttavia non mancano reazioni di sdegno e di protesta delle parti più conservatrici del mondo arabo, che trovano libero sfogo su molti blog in internet e che condannano la scelta dell’importazione di un cartone tipicamente statunitense e che si chiedono come possano essere stati venduti i diritti in vista di una trasformazione quasi integrale del prodotto. Il business si “shekera” alla cultura, proprio come avvenne per la sorella mussulmana della Barbie, l’araba Fulla con occhi scuri, vestita di chador e con l’accessorio del tappeto su cui inginocchiarsi per pregare Allah, che soddisfece ampiamente e in breve tempo, le aspettative della casa di produzione siriana. La voce dei personaggi della famiglia Shamshoon è di alcuni attori egiziani, tra cui spicca il nome di Mohamed Heneidy, il Robert de Niro del Medio Oriente. Per tornare ad un discorso generale sul plurilinguismo dei Simpson ho raccolto, classificandole nelle tabelle in calce, le tre espressioni tipiche di Bart Simpson della versione inglese e le sue trasposizioni nel maggior numero di lingue da me reperite. Il risultato vede una sorta di uniformità nella decisione dei traduttori di trovare un traducente che riporti musicalità e comicità perseguendo l’immediatezza a 71 scapito della traduzione letterale; gli unici traduttori che hanno adottato la versione letterale sono stati quelli tedeschi. In alcune lingue l’una o l’altra espressione non posseggono sempre lo stesso traducente poiché viene sostituito ogni volta a seconda del contesto. Lingua Espressione utilizzata Traduzione italiana Inglese Eat my short! Italiano Ciucciati il calzino! Ciucciati il calzino! Spagnolo Cómete mis calzones! Mangiati i miei pantaloni! Francese Mange de la crotte! Mangiati schifezze! 24 Tedesco Fress meine shorts! Olandese Olandese Je kan me rug op! Salimi sulla schiena! Polacco Zjedz moje gacie! Mangia le mie mutande! Mangiati il mio pantaloncino! Mangiati il mio pantaloncino! Secondo alcuni l’espressione Eat my short vuole sostituire per assonanza la poco erudita espressione slang Eat my shit; alla luce di questa considerazione, la traduzione francese è quella più genuina. 24 72 Lingua Espressione utilizzata Inglese Don’t have a cow man! Italiano Non farti infartare! Spagnolo Multiplícate por cero! Francese Va te faire shampooiner! Va’ a farti fare uno sciampo! Tedesco Sei keine Kuh, man! Non ci sono mucche, amico! Olandese Maak je niet dik, man! Non ti gonfiare, amico! Polacco Traduzione italiana Non mangiar una mucca amico! Non farti infartare! Moltiplicati per zero! / Annullati! - - Inglese Ay, carumba! Esclamazione generica Italiano Oh, cacchio! Oh, cacchio! Spagnolo Ay, caramba! Esclamazione generica Francese Ay, caramba! Esclamazione generica Tedesco Ay, carumba! Esclamazione generica Olandese Mijn hemel! Santo cielo! Polacco Ay, carumba! Esclamazione generica 73 CAPITOLO 3 IL DOPPIAGGIO 3.1 IL TIPO DI DOPPIAGGIO Per doppiaggio di un prodotto audiovisivo che sia esso un film, una serie televisiva o un cartone animato, si intende la sostituzione della voce originale di un attore o di un personaggio d’animazione con quella di un doppiatore. Esistono principalmente due tipi di doppiaggio, quello in oversound e quello in sincrono. Il doppiaggio in oversound prevede che l’audio originale della pellicola rimanga udibile in sottofondo e che la voce del doppiatore si sovrapponga ad esso, non è necessario dunque che sia perfettamente incollata al volto né che vi sia una corrispondenza di intensità interpretativa o un’equalizzazione adeguata del microfono. Questa tecnica in Italia è limitata di norma alle interviste e ai documentari, la voce del doppiatore è considerata fuori campo ed è esplicitamente diversa da quella originale. Nel doppiaggio in sincrono la voce del doppiatore si sostituisce completamente a quella originale mantenendo la coincidenza dei movimenti labiali e dei tempi di pronuncia, al punto che lo spettatore possa identificare senza fatica la voce del doppiatore col volto del personaggio originale. È curioso pensare che quanto più la realizzazione di tale procedimento è stata eseguita con professionalità, tanto più il risultato finale celerà il lavoro stesso del doppiaggio. 74 Un buon doppiaggio non deve solo rispettare il senso e la cadenza originale della frase, ma anche il tempo labiale del personaggio per evitare asincronie evidenti che disturberebbero lo spettatore. Trattandosi di cartoons, il problema non è così accentuato come per la cinematografia tradizionale, ma capita spesso in fase di traduzione che la battuta non abbia la stessa lunghezza in numero di sillabe della frase originale e che quindi il dialoghista usi adattare la traduzione fino al raggiungimento di una sincronizzazione soddisfacente. Appurato che il doppiaggio annulla le voci originali dei personaggi, possiamo asserire che si tratta di una prerogativa che nei film impedisce di apprezzare una delle parti principali dell’interpretazione originale che va dalle sfumature dell’intonazione, alla pronuncia e al timbro della voce; in definitiva dell’attore non rimane che la gestualità e l’immagine. Nelle animazioni questo problema non sussiste per la natura stessa del prodotto. Nei casi in cui i personaggi parlino in due o più lingue, il ricorso integrale al doppiaggio annulla le differenze fra esse e lo spettatore perde la connotazione dei dialoghi non capendo quale lingua viene usata di volta in volta e generando una serie di equivoci sui rapporti fra i personaggi e addirittura sul significato di intere scene. In tali casi è l’adattatore dialoghista che sceglie quale politica di doppiaggio attuare; per esempio, nei casi in cui l’originale abbia battute nella stessa lingua di arrivo, per le quali sia necessario mantenere una differenza linguistica, l’adattatore potrebbe decidere di sostituirla con una lingua simile, nel caso dell’italiano, potrebbe trattarsi dello spagnolo, salvando così il senso della scena, al prezzo di falsificazioni delle intenzioni dell’autore. Per quanto riguarda i dialetti, come si può ampiamente notare nei Simpson, possono essere resi facendo ricorso ai dialetti della lingua di arrivo. Nel caso di produzioni statunitensi come questa, i personaggi di origini italiane che parlano il classico dialetto-slang italoamericano “broccolino”, nel doppiaggio 75 italiano finiscono immancabilmente per parlare con accento siciliano, è infatti l’esempio di Antony “Tony” Ciccione - Fat Tony mafioso di Springfield che ha sempre vicino a sé qualche scagnozzo. L’alternativa al doppiaggio è quella della sottotitolazione dei dialoghi, soluzione che, in parte, non risente delle problematiche suesposte ma che presenta altri onerosi svantaggi; quello della distrazione dall’inquadratura per poter seguire il dialogo scritto che comporta la perdita di gran parte dell’effetto scenico e di coinvolgimento e quello della perdita di contenuti che va dal 40 al 70 per cento, perché è discrezione del traduttore la scelta di accorciare e riassumere le frasi per non farcire troppo lo schermo e velocizzare la lettura. Ogni nazione si è regolata in modo diverso riguardo il doppiaggio, in alcuni stati è largamente diffuso, in altri si preferiscono i sottotitoli. Sicuramente uno dei motivi fondamentali che detta legge in merito è la questione economica, doppiare significa decuplicare i costi di produzione rispetto al sottotitolo e in quei paesi in cui non si superano i 15-20 milioni di utenti, non si riesce ad ammortizzare l’elevato costo del doppiaggio. Secondo i dati raccolti dall’Iec/Lintas, a fronte di un 28 per cento di olandesi che hanno una reale conoscenza della lingua inglese, abbiamo un 1 per cento di italiani, un 1 per cento di belgi, 3 di francesi, 15 di danesi, 3 di spagnoli, 4 di tedeschi. Non bisogna meravigliarsi quindi, se l’Italia doppia il 98 per cento dei prodotti delle opere audiovisive che importa, seguita dalla Francia con il 90 per cento, della Spagna e della Germania con l’80; mentre l’Olanda sottotitola al 94 per cento, seguita dalla Danimarca al 77 e da tutti gli altri paesi europei con percentuali che vanno dal 72 al 53 per cento25. 25 Dall’articolo di Mario Paolinelli: Doppiaggio la traduzione odiata AIDAC. 76 L’Italia, nazione che, come abbiamo assodato, più di tutte utilizza il doppiaggio, lo pratica già dal 1927; la spiegazione di questo fenomeno possiamo trovarla nelle parole del prof. Jeff Matthews26 che giudica gli italiani profondamente innamorati dei suoni della loro lingua e che si appella alla motivazione storica della necessità, all’inizio del secolo scorso, di utilizzare una lingua unica nella cinematografia, mezzo di diffusione dell’idioma nazionale come superstrato ai dialetti. Con l’avvento della tecnologia, il dibattito sulla scelta migliore tra sottotitolo e doppiaggio si chiude; sia per chi finora ha favorito il doppiaggio sostenendo che le alterazioni nei dialoghi siano un ottimo compromesso per la qualità finale della fruizione, vantando immediatezza e naturalezza del risultato; sia per chi ha perorato la causa della sottotitolazione asserendo che solo grazie ad essa è possibile valutare e apprezzare un prodotto così come è stato pensato e realizzato dagli autori, precisando che l’impegno richiesto allo spettatore nella lettura dei sottotitoli è solo un problema di abitudine. Grazie alla diffusione del DVD è ora possibile per chiunque scegliere in base ai gusti personali tra la versione del film in lingua originale con o senza sottotitoli e quella doppiata nella propria lingua o in altre lingue se disponibili; e anzi si aggiunge la possibilità di combinare doppiaggio e sottotitoli nella stessa lingua permettendo dunque di perfezionare una lingua straniera, mentre presto, se Dal sito http://faculty.ed.umuc.edu/~jmatthew/: Yet, there are certainly other reasons for choosing whether to dub or subtitle. The first time my Italian wife heard Marlon Brando speak with his own voice, she was disappointed, even saddened, by how “unbeautiful” it was! “He could never have been a successful actor in Italy with that voice,” she said. (This reenforces my belief that Italians are simply in love with their own language! - all those trippling and honeyed sounds, with no consonant clusters and potato-like r’s. Sigh.) Indeed, except for comics, Italian actors all seem to have that fine, well-modulated, declamatory speaking voice associated with legitimate theater. […] Aesthetics aside, there was surely in Italy one overriding factor for dubbing films when talkies started (the late 1920’s): films were an ideal medium for spreading a single standard language throughout a nation still divided linguistically by different dialects. Then, after two decades of good dubbing, Italians were so used to standard Italian in films, that when the wave of post-WW II Italian films known as “NeoRealism” came in, with their dialogues recorded live in Sicilian, Neapolitan and Roman dialects, it came as a shock to many Italians to realize that they didn’t really understand many of their own countrymen! 26 77 Univideo l’associazione dei distributori dell’home-video accoglierà la proposta, anche i non vedenti potranno “vedere” il film attraverso la realizzazione da parte del dialoghista di una colonna sonora aggiunta in cui negli spazi di silenzio venga descritta la scena e quant’altro utile alla comprensione della trama. 3.2 IL PROCEDIMENTO DEL DOPPIAGGIO E LE SUE PARTI Il lungo procedimento della metamorfosi linguistica di un prodotto cinematografico, parte dunque dal traduttore che si occupa di interpretare i dialoghi; in un secondo momento interviene l’adattatore-dialoghista che ha il compito di rendere i dialoghi fluidi, con il giusto ritmo e le necessarie pause, rispettando sia il significato delle battute originali, sia la necessità di rendere il prodotto comprensibile a persone di differenti culture. Dopo queste fasi iniziali si procede con il sezionamento della pellicola, che giunge allo studio di doppiaggio dotata sia della cosiddetta colonna M/E, la colonna sonora composta da musiche ed effetti e priva delle voci, sia dell’audio con le battute in lingua originale. Si inserisce di conseguenza il lavoro del direttore del doppiaggio che avrà gia scelto le voci che più si adattano ai personaggi e che dirigerà i doppiatori indicando loro il modo di leggere le battute per renderle efficaci; è una sorta di regista vincolato alle esigenze tecniche produttive più che rivolto allo sviluppo artistico del lavoro. L’assistente al doppiaggio solitamente coordina e pianifica le varie attività, prepara le singole scene da doppiare utilizzando i cosiddetti “anelli”, spezzoni di pellicola chiusi a formare un anello e quindi proiettabili a ripetizione, e controlla la sincronia labiale del personaggio sullo schermo. 78 Il sincronizzatore cerca di perfezionare il sincronismo tra il labiale e le singole parole pronunciate dal doppiatore allungando o accorciando le pause e il fonico si occupa della qualità dell’audio. Giungiamo finalmente al doppiatore, essenzialmente un attore in grado di interpretare al meglio il personaggio al quale presta la propria voce; generalmente deve avere una voce fonogenica con una dizione adeguata e priva di inflessioni dialettali; si tratta di un lavoro molto tecnico, in certi casi simile a quello dell’imitatore, richiede molto orecchio poiché la capacità interpretativa non è mai libera ma sempre rinchiusa in tempi, intonazioni e ritmi stabiliti dalla colonna sonora originale27. Il doppiaggio vero e proprio è eseguito in una sala insonorizzata e dotata di attrezzature, tra cui lo schermo sul quale vengono proiettati gli anelli di pellicola con la scena da doppiare, le cuffie e i microfoni. All’interno della sala, gli attori guardano sullo schermo la scena e ascoltano in cuffia l’audio con le voci originali tentando di recitare le battute del copione fino a trovare l’intonazione, il ritmo e la sincronia necessaria a discrezione del direttore del doppiaggio. Il fonico tiene il controllo della strumentazione tecnica in una stanza separata da un vetro dalla sala di doppiaggio, nella quale programma la traccia video dell’anello e equilibra i livelli delle tracce d’incisione audio. Conclusa la fase di doppiaggio si procede con la ricomposizione delle scene e con il mixage delle tracce audio, miscelando la colonna M/E, musiche ed effetti sonori con le nuove voci dei personaggi, eventualmente applicando effetti di post produzione come voci radiofoniche, voci pensiero, effetti distanza, ecc... Riporto di seguito la tabella riguardante lo staff di produzione italiana dei Simpson: 27 Dal sito http://it.wikipedia.org/wiki/Doppiaggio. 79 Responsabile edizione edizione italiana Ludovica Bonanome (Mediaset). PostPost-produzione Roberto Quintavalle. Traduzione Elena Di Carlo, Cristina Cecchetti. Adattamento dialoghi Tonino Accolla, Elettra Caporello. Tonino Accolla, Susanna Javicoli, Massimo Giuliani, Massimo Corvo, Giorgio Lopez, Danilo De Direzione del doppiaggio Girolamo, Francesca Draghetti, Pino Insegno, Teo Bellia, Laura Boccanera, Anton Giulio Castagna, Connie Bismuto e Ilaria Stagni. Cinema Cinema (serie 1-2), Sedif (serie 3), Lydev (serie 4), Doppiaggio Art Collage (serie 5-11), C.D. (serie 12, 15 e succ.), Multimedia Network (serie 1314). Assistenti al doppiaggio Sonorizzazione Mixaggio Anton Giulio Castagna, Lorena Dognini e Daniela Losavio. Studio Due - Roma, Fono Roma. Franco Coratella e Marco Coppolecchia. I doppiatori americani e quelli italiani dei personaggi citati sono: 80 Homer J. Simpson Dan Castellaneta Tonino Accolla Marg Marge Bouvier Julie Kavner Liu’ Bosisio Bart Simpson Nancy Cartwright Ilaria Stagni Lisa Simpson Yeardley Smith Monica Ward Abraham Simpson Dan Castellaneta Mario Milita Ned Flanders Harry Shearer Teo Bellia e Pino Insegno Montgomery Burns Harry Shearer Sandro Iovino Apu Pino Insegno Hank Azaria Nahasapeemapetilon Spesso nelle animazioni, alle voci principali dei personaggi, si affiancano voci di attori famosi o personaggi della televisione riconoscibili dal grande pubblico, i citati doppiaggi cammeo. Alcune delle voci famose intervenute nell’edizione americana dei Simpson sono correlate di disegno che li ritrae e sono: Michelle Pfeiffer, Winona Ryder, Helen Hunt, Ben Stiller, Jerry Lewis, Maria Grazia Cucinotta, Danny DeVito, Dustin Hoffman, Sting, Barry White, Luke Perry, James Taylor, Meryl Streep, Mel Brooks, Paul McCartney, Glenn Close, Kirk Douglas, Steve Martin, Kim Basinger, Ron Howard, Mel Gibson, Garry Marshall, Michael Keaton, Pierce Brosnan, Richard Gere. Nell’edizione italiana invece, troviamo voci famose che vengono comunque riconosciute dal pubblico ma che sono incollate a personaggi che non corrispondono affatto a disegni che li ritraggono e sono tra gli altri: Corrado Guzzanti, Sandra Mondaini, Luciana Littizzetto, Maria Grazia Cucinotta, Serena Dandini, Mike Buongiorno, Francesco Totti, Vittorio Sgarbi, Valeria Marini, Leo Gullotta, Gianfranco D’Angelo, Giorgio Gori, Paolo Liguori, Paolo Bonolis, Veronica Pivetti, Paola Barale, Ignazio La Russa… 81 Il cast principale americano della serie è stato coinvolto in numerose dispute contro la 20th Century Fox per un aumento retributivo visti i fortunati guadagni e visti gli irrisori salari pari a 30,000 US$ a episodio. Gli attori sono stati supportati da Matt Groening in persona nella loro battaglia iniziata nel 1998. Nell’aprile 2004 dopo l’ennesima negoziazione fallita con la Fox e la continua crescita dell’introito della serie, decisero di scioperare smettendo di registrare nuovi episodi e avanzando la richiesta di un corrispettivo pari a 360,000 US$ per episodio, o 8 milioni di US$ per una stagione intera composta da 22 episodi. Soltanto nel maggio 2004 raggiunsero l’accordo. In Italia la situazione è bene illustrata da Mario Paolinelli vicepresidente dell’Aidac, l’Associazione italiana adattatori e dialoghisti cine-televisivi che dice: “[…] basta che si abbattano i costi e soprattutto i tempi. Il nemico numero uno oggi è la fretta, imposta dalla globalizzazione che vuole le uscite dei film sul mercato europeo in contemporanea con quello americano. Se prima per adattare i dialoghi di un film medio si avevano a disposizione 20/25 giorni, ora, a volte, te lo chiedono in tre giorni. Va da se che in questa situazione la qualità va a farsi benedire. […] Quella che manca è una nuova considerazione dell’autore dell’adattamento dei dialoghi, del direttore del doppiaggio, degli interpreti, dei tecnici, che possano tornare a esprimersi con la convinzione di non far parte di un mero processo di post-produzione “industriale”, ma di contribuire creativamente alla realizzazione finale di un’opera; ma ormai non è più tempo di miracoli, non avvengono neanche più nei film»28. Non diversa è la sorte per gli attori, come testimonia Nino Prester, direttore di doppiaggio, adattatore e doppiatore da vent’anni, ha dato la sua voce a 28 Dall’articolo di Mario Paolinelli: La professionalità negata AIDAC. 82 grandi attori del cinema europeo e americano: “Ogni turno di doppiaggio è di tre ore. Un tempo un film si doppiava con 30 turni. Adesso si fa con 8 o al massimo 12. Insomma, sembra di essere in una catena di montaggio. Inoltre, in questo campo la tecnologia non aiuta. Prima quando c’era la pellicola, il cosiddetto “anello” del film da doppiare aveva i suoi tempi di riavvolgimento. C’era modo di riprendere fiato, di provare. Oggi lavoriamo con i video-dischi che in un attimo sono già in testa. Se non abbiamo neanche il tempo di capire di cosa stiamo parlando, com’è possibile prendere la battuta, l’intonazione giusta? Siamo comunque degli attori!”29. Come se non bastasse nella giungla del doppiaggio si sta delineando un altro spettro, quello delle società straniere che ingaggiano attori locali con pessimi risultati nelle traduzioni, un esempio nel film The Newton Boys, tutto doppiato in italo-americano con frasi del tipo “Scommetto che ti eri sbronzo”, in perfetto accento del Texas. Mentre in Francia è già presente una legge che vieta l’ingresso di materiali doppiati all’estero, l’Italia non ha ancora provveduto. 3.2 INTERVISTE AI DOPPIATORI PIÙ RILEVANTI DELLA SERIE Attraverso il sito web www.thesimpson.it sono entrata a far parte del gruppo di lavoro che si è occupato di scrivere, realizzare e produrre le interviste ai doppiatori della serie. Riporto di seguito alcune esperienze dello staff, guidate dall’ideatore del sito Alberto Gragna. Dall’articolo L’inferno del doppiaggio nell’era del «libero mercato» di Gabriella Gallozzi sul sito: www.aidac.it/docu/rs/rs004.u.doc. 29 83 Dall’intervista a Teo Bellia, voce italiana di Boe: Da quanto tempo sei Boe? Sono Boe da circa nove anni, non da tantissimo. Come ti sei trovato a doppiare i Simpson? Molto bene, mi sono divertito sempre moltissimo, li ho anche diretti per qualche anno ed è un grande esercizio di creatività, estremamente liberatorio. I Simpson hanno questo potere meraviglioso di dire le cose come stanno, è il mondo che è dentro di noi e che tutti vorremmo. Una tua previsione sul lungometraggio che uscirà a luglio? Non ne azzardo, perché ne ho visto solo qualche spezzone nel trailer. Sicuramente ci sarà la solita forza, la solita potenza dei Simpson grazie agli autori che hanno sempre questo colpo di genio che permette loro di andare contro le convenzioni, di sradicare le basi rassicurative del nostro mondo buonista. Qual è la differenza nel doppiaggio di personaggi di cartoon o persone vere? L’attore in carne e ossa, sul piano delle sfumature e delle emozioni, ti offre una gamma più ampia di sensazioni. Il cartone animato, invece, ti permette di tirare fuori tutto l’animo buffonesco che hai dentro e che non puoi liberare così spesso. 84 Dall’intervista a Pino Insegno, voce italiana di Ned e agli albori di Boe: Dopo aver dato la voce a grandi attori cinematografici, qual è stata la tua sensazione nel doppiare i Simpson? A me piace tantissimo doppiare i film con la “ciccia”, cioè tridimensionali, con gli attori veri, perché sono più semplici rispetto ai cartoni. Al cartone bisogna dare un’anima come nel doppiaggio “normale” ma è necessaria una tridimensionalità maggiore. Bisogna proprio imprimere una personalità come è stato per L’Era Glaciale, per Pocahontas, per Simba, per Boog & Elliot e come ho cercato di fare per i Simpson, anche se ero molto meno esperto di adesso. Quando per la prima serie mi hanno assegnato il personaggio di Ned Flanders, vedevo questo cartone animato disegnato male, molto duro, molto forte e mi dicevo “Non farà una lira, questo cartone animato!” Dopodiché lo lasciai perché cominciai a lavorare spesso in televisione e non potevo riempirmi di turni, era il periodo in cui doppiavo serie lunghissime, “General Hospital”, “La valle dei pini”, “Quando si ama”; lasciai Ned Flanders. Anni dopo Tonino Accolla mi diede la possibilità di dirigere i Simpson per un paio di anni e fu molto divertente, molto duro anche perché oltre a fare i direttori dovevamo fare anche i doppiatori di molte parti e lì iniziai a doppiare il personaggio di Boe, fu molto divertente trovarmi a tu per tu con le persone che avevano dato un’anima ad un cartone diventato poi di enorme successo. Fu molto impegnativo. Adesso l’avventura con i Simpson sta continuando ufficiosamente perché ho fatto il provino per il film, per il doppiaggio dell’unico nuovo personaggio maschile che viene proposto. 85 Che cosa pensi del doppiaggio? Il doppiaggio lo amo particolarmente perché mi permette di vivere delle realtà e dei personaggi che io non potrei mai essere nella vita; non potrò mai essere il Re degli uomini come sono stato con Aragorn ne “Il signore degli anelli”, non potrò mai essere un cantante di successo di colore come Ray Charles, non potrò mai essere bello come Brad Pitt ne “L’esercito delle dodici scimmie”, mi permette di sognare. Si tratta di lavorare su un film già finito, è una cosa odiosa quando si gira un film ripetere centomila volte la stessa cosa da varie prospettive; per fare tre/quattro minuti ci vogliono dodici ore. All’inizio ho dovuto lavorare sotto falso nome perché non è mai stato concepito che un attore comico potesse essere bravo a doppiare un attore drammatico: se si è attori si riesce ad interpretare tutto, anzi, un attore comico riesce con più facilità ad essere duro e drammatico perché per far ridere bisogna esaltare le realtà e conoscerle perfettamente. La differenza nel doppiaggio di un personaggio in carne ed ossa, con un nome altisonante, è che il coinvolgimento è maggiore; nei tre anni di doppiaggio de “Il signore degli anelli” io non solo doppiavo Aragorn, io ero Aragorn, il Re degli uomini, anche quando tornavo a casa. Dall’intervista a Ilaria Stagni, voce italiana di Bart: Che cosa rappresentano i Simpson nella tua vita? I Simpson sono un’appendice gradevole. O si amano o si odiano, non esistono mezze misure, io li adoro e mi diverto come una pazza ad “inventare” nuove cose e modi di dire di Bart, trovo che siano intelligenti, graffianti, geniali. Il fatto che vengano seguiti da un popolo 86 di ascoltatori “attentissimi” ad ogni minima sfumatura, fa sì che si lavori sempre al massimo. Qual è tra i tanti personaggi che hai doppiato quello che preferisci? Ce ne sono veramente molti di personaggi a cui sono affezionata, se si considera che faccio questo lavoro da 20 anni! Molti non li ricordo nemmeno, comunque c’è un film che mi è piaciuto moltissimo: Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, dove doppiavo Idgi, una strepitosa Mary Stwuart Masterson. Poi c’è Shirley Temple in cui avevo come direttrice del doppiaggio Fede Arnaud, la mia maestra! Purtroppo oggi non c’è più ma è stata uno dei pilastri del cinema italiano. Poi Annie un film musicale dove ho cantato tutta la colonna sonora italiana… e non ultimo Bart Simpson. Molti si chiedono come mai è una donna a doppiare un maschietto, come sei stata scelta? Anche in America è una donna la doppiatrice di Bart e tra l’altro ha una voce molto simile alla mia (per non dire uguale). Spesso capita che le donne doppino ragazzini, comunque io ho fatto un regolare provino e sono stata scelta direttamente in America. Il successo dei Simpson in Italia è legato alla bravura di voi doppiatori? I Simpson hanno il successo che si meritano in America come in Italia e in tanti altri paesi, certo noi contribuiamo nel nostro piccolo a dare una marcia in più con le nostre interpretazioni. Il lavoro di doppiatore occupa una grossa fetta della tua attività lavorativa o ti dedichi sopratutto ad altro? Io descrivo il mio lavoro come una “gabbia dorata”, sì mi occupa tantissimo tempo ma riesco a spaziare in tutti gli altri campi, cinema, 87 teatro, radio, televisione… altrimenti morirei sempre in sala di doppiaggio! Qual è il personaggio più famoso che hai doppiato secondo te? Il personaggio più famoso? Praticamente tutte le attrici giovani del momento da Winona Rider a Cameron Diaz a Kate Winslet… veramente quasi tutte. Ti è già successo di dover doppiare un personaggio che proprio non ti piaceva? Pochissime volte fortunatamente, anche se poi fare “la cattiva” è stimolante e divertente. Purtroppo a volte mi capita di dover fare la speaker dei documentari o reportage del mio carissimo amico e giornalista Silvestro Montanaro, che affrontano drammi dei bambini di tutto il mondo… spesso arriviamo alla fine del documentario con gli occhi rossi, ansia e sedute dall’analista perché ci sentiamo inutili e passivi, ma è un lavoro che svolgo volentieri perchè il mondo sappia cosa succede in questi paesi. Dall’intervista a Liù Bosisio, voce italiana di Marge: Che cosa è significato per te il doppiaggio? Ne ho fatto tanto. Nelle pause fra una tournèe e l’altra di teatro, il mio lavoro principale fino a qualche anno fa. Ora, da quindici anni e più lavoro sui Simpson e, come tutte le cose di questo mondo, dapprima mi divertivo e molto ma ora anche quello ha finito per diventare routine. 88 Qual è il tuo punto di vista sui Simpson? Li trovo intelligenti e divertenti, ma anche loro fanno parte del gigantesco business che fa ruotare il mondo. Dall’intervista a Tonino Accolla, voce italiana di Homer: Tonino Accolla bambino che cosa aveva in mente? A dieci anni dissi una frase ai miei genitori: “Non mi ingabbierete mai!” E da allora continuo a pagare le conseguenze di questa mia scelta di vita. Mi fa paura la perdita della libertà. Qual è il tuo cartoon preferito? I Simpson perché trasmettono l’idea di una società malata. E mi fa ridere la serietà della gente che ci circonda! Come si lavora per i lungometraggi d’animanzione, come per esempio Monster & Co.? Se ancora oggi ripenso a quel lavoro ho il ricordo di una felicissima esperienza e molta gente mi rammenta ancora per quella “voce”. Ho lavorato davvero bene, divertendomi sopratutto e non avendo altra fretta che quella di far bene… cosa ormai rara in questo mondo del doppiaggio dove industrializzare è significato soltanto distruggere la professionalità. Dall’intervista a Fabrizio Mazzotta, voce italiana di Crusty il Clown: Da quanti anni fai il doppiatore? Tantissimi, perché ho cominciato quando avevo 4 anni. 89 Cosa ti ha spinto a farlo? Mia mamma voleva che diventassi un attore, su una spiaggia ho conosciuto un aiuto regista e mi ha detto che la RAI cercava dei bambini per un Carosello che sarebbe andato in onda in america e da li è iniziata la mia passione, ho iniziato con piccole parti come attore e adesso mi dedico sopratutto al doppiaggio. Il successo dei Simpson in Italia è legato alla bravura di voi doppiatori? Sicuramente in gran parte sì, ci si diverte molto nel doppiare i Simpson e questo lo rende un ottimo prodotto. 90 CAPITOLO 4 CONCLUSIONI Il cartone animato The Simpsons può apparire, a prima vista, un prodotto di mero intrattenimento ma si rivela, dopo uno studio approfondito, un mezzo efficace per analizzare la società contemporanea e uno strumento di comunicazione attuale che ne mostra i pregi e i difetti senza censure. Il prodotto Simpson rappresenta gli Stati Uniti con ricercato sarcasmo. È un fenomeno culturale e di costume complesso che racchiude un microcosmo elaborato con profondo senso critico. La carica dei rimandi socio-culturali tipicamente americani che ne scaturisce è a volte di impossibile traduzione e così molto spesso si persegue un superficiale fine farsesco a scapito di quello della fedeltà traduttiva. Le sfumature originarie e la loro corrosività vengono sacrificate per lasciare il posto ad un prodotto di massa in grado di far girare l’economia nel nome della comicità. Il mondo del doppiaggio fa la sua parte attraverso celebri attori che hanno concretamente contribuito alla popolarità e al prestigio della serie in tutto il mondo. “Mille” voci, “mille” realizzazioni diverse, ognuna con il proprio successo, hanno portato ovunque un po’ d’America, contribuendo così, chi più, chi meno, ad una globalizzazione di usi e costumi di società diverse. L’analisi delle politiche traduttive degli altri Paesi, come la strumentalizzata traduzione araba, che denatura completamente l’americanità del prodotto 91 stravolgendolo secondo le regole di una cultura antitetica, offre uno spunto per approfondire ulteriormente l’argomento. 92 BIBLIOGRAFIA Di seguito vengono forniti i riferimenti bibliografici dei testi, degli articoli e del materiale video e web citati ed una più ampia bibliografia sugli argomenti trattati. Bibliografia generale BACCOLINI R., BOLLETTIERI BOSINELLI R.M., GAVIOLI L., Doppiaggio e adattamento nel cinema in Il Doppiaggio: trasposizioni linguistiche e culturali, Bologna, CLUEB, 1994 BASSNET-MCGUIRE S., La traduzione. Teorie e pratica, trad. G. BANDINI, a cura di Portolano D., Bompiani, Milano, 1993 BOLOGNA F., I Simpson, un fenomeno culturale, Milano, 2006 BURATTA F., I Simpson. La guida non ufficiale, PuntoZero, 1998 ECO U., Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione. Bompiani, Milano, 2003 IRWIN W., CANARD M.T., SKOBLE A.J., I Simpson e la filosofia, Isbn Edizioni, 2005 JAKOBSÓN R., On Linguistic Aspects of Translation, in Language in Literature, a cura di Krystyna Pomorska e Stephen Rudy, Cambridge (Massachusetts), Harvard University Press, 1987 LEFEVERE A., Translating Poetry. Seven Strategies and a Blueprint. Amsterdam, Van Gorcum, 1975 MARCHISIO P. e MICHELONE G., I Simpson. L’allucinazione di una sit-com, Castelvecchi, Roma, 1999 MICHELONE G., I Simpson: una famiglia dalla A alla Z, Bompiani, Milano, 2000 93 PAOLINELLI M., DI FORTUNATO E., Tradurre per il doppiaggio, Hoepli, 2005 STEINER G., Dopo Babele, trad. BIANCHI R. e BÈGUIN C., Garzanti, Milano, 1992 TOURY, G., In Search of a Theory of Translation. Porter Institute, Tel Aviv, 1980 Articoli DI FORTUNATO E., PAOLINELLI M., Il doppiaggio e gli autori, articolo apparso sul sito web dell’AIDAC, 1994 DI FORTUNATO E., PAOLINELLI M., Il doppiaggio tra professionalità e crisi, articolo apparso sul sito web dell’AIDAC, 1994 ESPOSITO B., ANDREOLI S., Gialli politicamente (s)corretti!, «DM» n.145, 2002 GRIFFITHS N., articolo apparso sul Time Magazine il 15 aprile 2000 PAOLINELLI M., Chi vuole uccidere Betty Boop?, articolo apparso sul sito web dell’AIDAC, 1995 PAOLINELLI M., Doppiaggio la traduzione odiata, articolo apparso sul sito web dell’AIDAC, 1993 PAOLINELLI M., Doppiaggio ultima spiaggia, articolo apparso sul sito web dell’AIDAC, 1993 PAOLINELLI M., La professionalità negata, articolo apparso sul sito web dell’AIDAC, 1994 ZEHME B. e BORDONE M., articolo apparso su Rolling Stone Magazine n.37, il 20 novembre 2006 Articolo apparso su il Corriere della Sera il 24 luglio 1999 Articolo apparso su La Repubblica il 13 gennaio 2000 Articolo apparso su The Financial Times - USA il 30 aprile 2002 94 Video I Simpson - cofanetto raccolta stagione uno, Twentieth Century Fox Home Entertainment LLC, 1999 I Simpson - cofanetto raccolta stagione due, Twentieth Century Fox Home Entertainment LLC, 2000 I Simpson - cofanetto raccolta stagione tre, Twentieth Century Fox Home Entertainment LLC, 2006 I Simpson - cofanetto raccolta stagione quattro, Twentieth Century Fox Home Entertainment LLC, 2006 I Simpson - cofanetto raccolta stagione sette, Twentieth Century Fox Home Entertainment LLC, 2006 I Simpson in rete en.wikipedia.org/wiki/Kmart en.wikipedia.org/wiki/Little_Bo_Peep en.wikipedia.org/wiki/The_Tracey_Ullman_Show faculty.ed.umuc.edu/~jmatthew/articles/Dubbing.html it.wikipedia.org it.wikipedia.org/wiki/Doppiaggio it.wikipedia.org/wiki/Doppiatore members.aol.com/bobakabob/simpsons/index.html nerd.simplenet.com/fuxworld/sampsons/ simpsonitalia.cjb.net simpsonsarch.home.pages.de/ superando.eosservice.com/content/view/810/112/ web.tiscali.it/fabioracco/maggie.htm www.aidac.it 95 www.aidac.it/docu/rs/rs004.u.doc www.antoniogenna.net www.antoniogenna.net/doppiaggio/doppiaggio.htm www.antoniogenna.net/doppiatori.htm www.davidemauriello.com www.drhibbert.it www.geocities.com www.geocities.com/Hollywood/Lot/6203/simp.html www.guidautile.com/blog/Simpson/default.asp www.isimpsons.altervista.org www.labyrinth.net.au/~kwyjibo/ www.lanotadeltraduttore.it/intervista_mario_paolinelli.htm www.lardlad.com www.latavernadiboe.it www.latavernadiboe.it/blog/page/3/ www.leonardo.it www.lisoladeltesoro.com/Cinema/La_voce_dei_doppiatori.htm www.mothergoose.com/History.htm www.mothergoose.com/History/mgStory.htm www.petitiononline.com/sellammo/petition.html www.simpsonet.com www.simpsonscity.com www.slate.com www.snipp.org www.snpp.com www.teleport.com/simpsons00.html www.teleport.com/~jrolsen/simpsons/simpsons00.html www.thesimpson.it www.thesimpsons.com www.veganlife.it 96 www.wcat.com/~varro/simpsons.html www.yelloworld.com 97