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LA FAMIGLIA LA FAMIGLIA SIMPSON UNO

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LA FAMIGLIA LA FAMIGLIA SIMPSON UNO
Università degli Studi di Torino
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Corso di Laurea in Lingue e Letterature Straniere
LA FAMIGLIA SIMPSON
UNO SPACCATO DELLA SOCIETÀ
SOCIETÀ AMERICANA
TRADUZIONE e DOPPIAGGIO
Stefania Galante
Relatore
Relatore: Prof. Valerio Fissore
a.a. 2005/06
Ai miei sostenitori morali, a tutti
quelli operativi: Alberto, Alexander,
Ana, Barbra, Bice, Carlo, Cécile,
Cora, Daniele, Diego, Erin, Giovanni,
Francesca, Francesco, Lina, Lorena,
Luís, Luisa, Miki, Paola, Sander, Tom
e alla professoressa Vittoz,
grazie.
2
INDICE
INTRODUZIONE………
INTRODUZIONE…………..
ZIONE…………..………………………………
…..…………………………………
…………………………………………………
……………… 4
CAPITOLO 1: DESCRIZIONE DELLA SERIE…………………
SERIE………………………………..
…………….. 6
1.1 L’IDEATORE E LA PRODUZIONE……………………………………………... 6
1.2 CHI SONO I SIMPSON………………………………………………………
8
1.3 CARATTERISTICHE DELLA SERIE……………………………………………… 19
1.4 FENOMENO CULTURALE AMERICANO………………………………………. 21
CAPITOLO 2: LA TRADUZIONE………………………………………..… 27
2.1 STRATEGIE TRADUTTIVE DELLA SERIE……………………………………...… 27
2.2 LA CAPSULA ORIGINALE DI “LISA THE VEGETARIAN” E LA SUA TRADUZIONE
ITALIANA…………………………………………………………………...
33
2.3 ANALISI DELLA TRADUZIONE DELL’EPISODIO ……………………………..… 62
2.4 LA TRADUZIONE IN ALTRE LINGUE E CULTURE……………………………… 76
CAPITOLO 3: IL DOPPIAGGIO………………………….
DOPPIAGGIO………………………….……………
………………………….……………..
……………..…
..….. 80
3.1 IL TIPO DI DOPPIAGGIO…………………………………………..………… 80
3.2 IL PROCEDIMENTO DEL DOPPIAGGIO E LE SUE PARTI……………………....… 84
3.3 INTERVISTE AI DOPPIATORI PIÙ RILEVANTI DELLA SERIE……………...….…… 89
CAPITOLO 4: CONCLUSIONE…………….….……………
CONCLUSIONE…………….….……………..
CLUSIONE…………….….……………..………
..……….
……….…….
……. 97
BIBLIOGRAFIA……………
BIBLIOGRAFIA……………………………….….…..………
AFIA……………………………….….…..………………
………………….….…..……………………
…………….
…….… 99
3
INTRODUZIONE
I Simpson, situation comedy animata più celebrata d’America, sono allo
stesso tempo stereotipo e specchio della società americana vista attraverso
personaggi variopinti di ogni difetto e pregio esistenti.
Seppur presenti sugli schermi internazionali da circa vent’anni, i protagonisti
non sono soggetti ad invecchiamento perché congelano in loro le diverse
essenze dell’uomo e la puntuale denuncia verso le nefandezze della società,
senza buonismi.
“Fan” sin dalla loro comparsa sui video italiani nel 1989, ho nutrito negli
anni la curiosità di scoprire quello che viene celato dalla traduzione, di
investigare circa le frasi che stridono o non corrispondono all’immagine che
appare in video o ancora le citazioni racchiuse nel disegno stesso che non
vengono tradotte, rimanendo così incomprensibili ai più.
Approfondendo questo lavoro ho sviluppato un fondato interesse per
l’argomento “audio” della serie, per il vasto e velato mondo del
doppiaggio che rappresenta il cuore pulsante dell’animazione; interesse
comprovato dal fatto che in questi ultimi anni si sono susseguiti momenti
scottanti riguardo il doppiaggio mega milionario della serie americana e
della miriade di edizioni in altre lingue che hanno reso i Simpson
assolutamente internazionali e poliglotti.
Le interviste ai principali doppiatori italiani della serie mi hanno introdotta
in questo mondo che spesso rimane sconosciuto ai fruitori della
cinematografia in genere.
È davvero intrigante realizzare che quanto più l’esecuzione di tale
procedimento viene effettuata con professionalità e accuratezza, tanto più il
risultato finale celerà il lavoro stesso del doppiaggio.
4
Gli esiti di questa ricerca sono stati davvero stupefacenti, soprattutto per
quanto riguarda la scoperta dell’enorme quantità di significati che vengono
perduti nel processo di traduzione e nella trasformazione dei personaggi
che, da complessi che erano, talvolta mutano in fantocci plurilingue. Tutto
ciò avviene all’insegna di un movente comune: il grande business di un
prodotto
testato
di
alta
qualità
che
trascinato
nella
dimensione
internazionale viene tirato per i capelli e spogliato, a volte inevitabilmente,
dei caratteri originari.
5
CAPITOLO 1
DESCRIZIONE DELLA SERIE
1.1
L’IDEATORE E LA PRODUZIONE
L’ideatore della serie animata de I Simpson è Matt Groening, nato e
cresciuto a Portland nello stato dell’Oregon USA,
il 15 Febbraio 1954. La sua carriera di disegnatore
inizia da giovanissimo, già alle scuole elementari
usa distrarsi spesso disegnando storie e personaggi
sui quaderni, forse imitando le orme del padre,
cartoonist anch’egli. Malgrado l’imperfezione del
tratto e le sollecitazioni negative dei professori ad
abbandonare l’idea, non si arrende; la forza
creatrice che sente dentro è superiore alle
limitazioni tecniche oggettive.
Lo contraddistinguono un carattere eccentrico e
irrequieto e una personalità poco adatta alla
disciplina sui banchi di scuola; durante le scuole
superiori viene eletto Presidente degli studenti ma
è privato della sua carica in seguito ad un
tentativo di modificare la Costituzione della
scuola per poter rimanere Presidente a vita con
pieni poteri; nonostante questo, nel 1977 si diploma all’Evergreen State
College di Olympia nello stato di Washington.
Inizia così con i primi lavoretti tra cui il ghost writer di un regista
hollywoodiano per il quale scriverà addirittura le memorie.
6
Prima del clamoroso successo dei Simpson, la sua produzione si limitava
alla stesura delle strisce fumetto di Life in Hell, basate su esperienze
autobiografiche del suo primo periodo a Los Angeles, città in cui si era
trasferito.
Anche Life in Hell è un successo, arriva ad essere pubblicato su più di 250
quotidiani negli Stati Uniti e in Canada.
Il 1986 è l’anno della grande occasione: secondo la leggenda, confermata
poi dallo stesso Groening nell’intervista di Oprah Winfrey, i Simpson sono
nati in 15 minuti mentre stava attendendo di essere ricevuto da James L.
Brooks, ideatore del Tracey Ullman Show1, che gli aveva chiesto di
proporre un adattamento televisivo delle strisce di Life in Hell.
Apparvero così per la prima volta come “spot” di 30 secondi il 19 aprile
1987 ed ebbero un tale successo che la FOX Television realizzò uno speciale
natalizio di mezz’ora nel dicembre 1989 per proseguire con una serie
interminabile di episodi che dispiegarono la fortuna del programma.
James L. Brooks è il produttore esecutivo, colui che ha portato The Tracey
Ullman Show e I Simpson alla Fox Broadcasting Company.
Brooks ha iniziato la sua carriera televisiva come sceneggiatore per poi
produrre telefilm classici. Nel 1983 ha vinto tre Oscar come sceneggiatore,
produttore e regista del film Terms of Endearment2 che ha vinto anche
l’Oscar come miglior film. Nel 1987 ha scritto, prodotto e diretto il successo
della 20th Century Fox Broadcast news3 che ha vinto i New York Drama
Critics Awards per miglior film, sceneggiatura e regia ed ha avuto due
nomination agli Oscar come miglior film e miglior sceneggiatura.
Tracey Ullman Show: varietà televisivo settimanale americano, andato in onda sulla FOX
dal 1987 al 1990 in cui il cantante pop Tracey Ullman proponeva divertenti sketch e
intrattenimento musicale presentando spunti di grande successo.
2 Nella versione italiana: Voglia di tenerezza.
3 Nella versione italiana: Dentro la notizia.
1
7
Brooks è stato produttore esecutivo del film con Tom Cruise Jerry Maguire
ed ha anche scritto, prodotto e diretto i film I’ll do anything4 nel 1994, As
good as it gets5 nel 1998 e Spanglish nel 2005.
Mike Scully è anche lui un produttore cinematografico. Cresciuto a West
Springfield nel Massachussets si è trasferito a Los Angeles nel 1982 dove ha
iniziato la sua carriera come comico in circoli locali e “riscaldatore” di
pubblico per vari spettacoli televisivi. Dal 1986 ha smesso di esibirsi per
concentrarsi esclusivamente sulle sceneggiature per la televisione. Divenuto
sceneggiatore di successo e vincitore di Emmy Award, ha scritto diversi
episodi tra cui La rivale di Lisa, La carica delle due dozzine ed uno, Lisa sul
ghiaccio, Squadra Homer, Marge non essere orgogliosa e Domenica
maledetta domenica.
I Simpson sono una Produzione Gracie Films in associazione con la
Twentieth Century Fox Television. Matt Groening, James L. Brooks e Mike
Scully ne sono i produttori esecutivi.
1.2 CHI SONO I SIMPSON
I Simpson nascono dunque da una felice idea di Matt Groening l’8
settembre 1986 quando si recò alla Fox con l’intenzione di proporre un
adattamento televisivo di Life in Hell ed ebbe all’ultimo un ripensamento,
sviluppando i Simpson; per la sua geniale “composizione” improvvisata
potremo considerarlo una sorta di Gioacchino Rossini dei cartoni animati.
Come successivamente raccontò, quel giorno non si sentiva particolarmente
creativo per cui diede ai membri della famiglia Simpson i nomi dei propri
familiari: i suoi genitori Homer e Marge, le sue sorelle minori Lisa e Maggie.
4
5
Nella versione italiana: Una figlia in carriera.
Nella versione italiana: Qualcosa è cambiato.
8
Per quanto riguarda Matt, decise che era un nome un po’ troppo ovvio e
quindi chiamò il quinto elemento della famiglia Bart, anagramma di brat, in
italiano monello, per il quale ha raccontato di essere stato fortemente
influenzato sia da sé stesso che dal fratello maggiore Mark. Il cognome
Simpson è stato semplicemente scelto per il suo significato Son of
Simpleton, letteralmente “Figlio di un babbeo”.
La città dove è cresciuto, Portland nell’Oregon, sembra gli abbia dato
ispirazione per alcuni nomi di altri personaggi, i riferimenti a strade e piazze
sono frequenti, come esempi abbiamo la famiglia Flanders, il reverendo
Timothy Lovejoy, il sindaco Joe Quimby.
HOMER J6. SIMPSON
Il capofamiglia si chiama Homer J. Simpson. Ha
circa 38 anni e lavora alla centrale nucleare di
Springfield come supervisore alla sicurezza ma la sua
stoltezza e la sua sbadataggine lo rendono tutt’altro
che un buon ispettore alla sicurezza.
È un irrefrenabile goloso, attratto in modo morboso
da ciambelline glassate, patatine fritte, costolette di maiale e tutto quanto
sia dolce o fritto, tanto da pesare ben 117 Kg.
Dopo il lavoro è solito trascorrere del tempo alla taverna di Boe insieme ai
suoi amici beoni, dove gusta spensieratamente la birra Duff, liberamente
ispirata alla celebre birra Bud realmente in commercio, a volte affogando
guai e dispiaceri e spesso dando fondo ai suoi soldi.
La J. che Homer, Bart e il nonno Simpson portano nel loro nome è un omaggio che Matt
Groening ha voluto dedicare alla serie “Rocky e Bullwinkle”, i quali hanno entrambi la J.
nel nome a loro volta in onore al creatore della serie, Jay Ward.
6
9
In definitiva potrebbe essere descritto come un’amalgama dei vizi e dei
difetti di tutti i padri del mondo, che nonostante tutto ama molto i suoi
familiari e a volte si rende protagonista di gesti eroici a loro favore.
Spesso lo si vede cercare un dialogo e chiedere consigli al proprio cervello,
proprio come se fosse un’altra persona e puntualmente si comporta
secondo leggi contrarie a quelle dei buoni usi e costumi. La sua mente è
incessantemente piena di frivolezze, solo a volte ha degli inaspettati sprazzi
di coscienza e saggezza, talvolta ha capacità di parlare varie lingue,
giapponese, tedesco, cinese, spagnolo e “balenese” - idioma tipico delle
balene. Questi sprazzi però sono temporanei ed effimeri.
La sua abilità mentale è compromessa dalla presenza di un pennarello
infilato nel suo cervello; a causa di questo incidente infatti Homer possiede
adesso un QI pari a 55.
La stolidità di Homer è accentuata dall’esposizione a radiazioni di plutonio
continue sul lavoro ed è stato inoltre cavia per gli esperimenti dell’”Army
Neurochemical Research Center”.
Osservando la testa di Homer, si può notare come i capelli che si trovano
sopra le orecchie e le orecchie stesse formano una M ed una G, le iniziali di
Matt Groening.
La voce americana di Homer è di Dan Castellaneta e quella italiana è di
Tonino Accolla.
10
MARJORIE BOUVIER
La compagna di Homer è Marge dalla famosa
capigliatura blu cobalto, ha circa 34 anni ed è la
reale capofamiglia. La sua figura vuole essere in
forte contrapposizione a quella del marito per il
valore che rappresenta e si può dire che è lei la
responsabile
dell’economia
e
dell’incolumità
famigliare.
Madre di Bart, Lisa e Maggie, è amorevole, perbenista e molto, a volte
troppo, giudiziosa. Spesso si trova ad essere giudice imparziale di questioni
famigliari, chiamata in causa in quanto sempre neutrale ed equanime con
l’obiettivo di trasmettere pace, amore e giustizia.
Il suo mestiere è la casalinga ma per far quadrare il bilancio familiare, messo
continuamente in pericolo dalle bricconate di Bart o dagli spropositi del
marito, si arrabatta in iniziative redditizie quali la vendita di biscotti,
marmellate o di propri dipinti o l’organizzazione di aste per oggetti usati.
Attivista convinta per le cause più disparate; una volta è riuscita persino a
far bandire la serie cult di cartoni animati “Itchy & Scratchy” (Grattachecca
e Fichetto), perché a suo dire troppo violenta.
Ha due sorelle, Patty e Selma che compaiono spesso negli episodi come
ospiti della famiglia, due fumatrici incallite che sono sempre in cerca di
marito e detestano Homer considerandolo un primitivo.
La voce americana di Marge è di Julie Kavner e quella italiana è di Liù
Bosisio.
11
BARTHOLOMEW J. SIMPSON
Il più grande dei figli è Bart, il suo nome
(anagramma di brat che significa monello) ci rivela
già qualcosa sul suo temperamento.
Ha 10 anni, frequenta la quarta elementare presso la
scuola di Springfield ed è sicuramente il più
irriverente della famiglia. È un bambino simpatico, il
bullo in erba della scuola che dà spesso sfogo al suo
carattere trasgressivo, è furbo e molto vivace, trasforma in azione tutto ciò
che gli passa per la testa. Fa battute usando parole oscene e volgari, spesso
neologismi della lingua americana.
Tra i suoi passatempi preferiti ci sono: giocare ai videogames, andare sullo
skateboard, compiere piccoli atti di teppismo e fare scherzi agli altri
componenti del nucleo famigliare, principalmente alla sorella Lisa che ha
soprannominato spotty “ciuccellona” perché stacanovista a scuola e troppo
obbediente ai genitori; questo determina ogni giorno discussioni famigliari
per placare i suoi esagitati spiriti.
A scuola è il vero terrore degli insegnanti e del direttore Skinner che
quotidianamente lo obbliga a tornare in classe a scrivere più volte alla
lavagna frasi punitive con promesse di azioni che non dovrebbe più
compiere. Sono famosi i suoi intercalari come “Eat my short!” oppure
“Don’t have a cow, man!7“.
La voce americana è Bart è di Nancy Cartwright e quella italiana è di Ilaria
Stagni.
7
“Ciucciati il calzino!” e “Non farti infartare”. Vedi anche tabella di pagine 79/80.
12
LISA SIMPSON
Lisa è una bambina di 8 anni di intelligenza
sopraffina, è l’intellettuale della famiglia. La figura
irresponsabile di Bart è compensata da quella
ragionevole di Lisa, così come accade per la figura
di Homer con Marge.
Ha spesso delle intuizioni talmente profonde che la
fanno sentire triste e sola a causa della superficialità che la circonda in casa e
a scuola.
È molto sensibile ai problemi della giustizia e della disuguaglianza sociale, è
vegetariana ed ecologista convinta e combatte fermamente per i propri
ideali. La ricerca della pace interiore l’ha portata ad aderire al buddismo.
Vuole essere la critica razionale di tutto uno stile di vita, l’American way of
life, nel quale il padre Homer e il fratello Bart sono impunemente immersi
e nel quale la madre Marge è consapevolmente e amorevolmente accolta.
Suona straordinariamente bene il sassofono ma a causa di un difetto fisico
ereditato dal padre (le dita tozze), secondo l’intuizione del suo insegnante
di musica non riuscirà a diventare una professionista affermata, nonostante
abbia già duettato con musicisti di fama mondiale come “Gengive
Sanguinanti” Murphy.
Alcuni flash-forward di diversi anni nel futuro, raccontati in alcuni episodi
della serie, vedono Lisa ricoprire cariche importanti come quella di prima
Presidentessa donna degli Stati Uniti d’America.
La voce americana di Lisa è di Yeardley Smith e quella italiana è di Monica
Ward.
13
MARGARETH SIMPSON
L’ultima figlia, la piccola Maggie, è poco più che
un bebè, succhia sempre il suo ciuccio rosso e
pare essere molto intelligente da quanto trapela
in alcuni episodi.
La sua prima parola è stata dad, papà, ma dopo
questo momento di rilevante importanza, il
vuoto.
Tra le azioni compiute da Maggie, una degna di nota è il colpo di pistola
sparato al padrone della centrale nucleare di Springfield, il signor
Montgomery Burns.
Maggie Simpson non ha doppiaggio, dicono che il rumoreggiare del
succhiotto sia stato registrato da Matt Groening.
ABRAHAM J. SIMPSON
Saltuariamente fa visita alla famiglia per
qualche giorno il padre di Homer, Abe,
che solitamente alloggia nella casa di
riposo di Springfield.
Nonno Simpson ha 83 anni e spesso
racconta storie autobiografiche sul suo
passato che sono quasi sempre inverosimili
e comiche.
Nel riportare avvenimenti a cui lui ha assistito realmente come la seconda
guerra mondiale, li farcisce di leggiadrie, come quando afferma di essersi
travestito da donna e in un locale frequentato da nazisti, ha sedotto Adolf
Hitler. La maggior parte delle volte si addormenta a metà dei suoi racconti.
14
Succede talvolta che aiuti Bart nelle sue marachelle con consigli spesso
bellicosi.
Si scoprirà essere il marito della criminale Mona Simpson, ovvero la madre
di Homer, ricercata per aver manifestato contro Montgomery Burns e la
sua centrale nucleare.
La voce americana di Abe Simpson è di Dan Castellaneta e quella italiana è
di Mario Milita.
NED FLANDER
con la moglie MAUDE e i figli ROD e TODD
Vicino di casa della famiglia Simpson. Uomo tutto
casa e chiesa con una famiglia modello della quale
Homer è assolutamente geloso. Devoto cristiano,
Homer lo ha definito “più santo di Gesù”.
Ha due figli, Rod e Todd, avuti dalla moglie Maude,
nomi evidentemente consonanti con la parola God, Dio.
I suoi genitori erano due artisti nichilisti della beat generation, che non lo
educarono per niente anzi, lo fecero crescere nella paura; fu quindi
sottoposto ad una terapia intensiva e di riflesso si avvicinò a Dio.
È spesso insicuro e talmente ossessionato dalla religione che segue la Bibbia
letteralmente, motivo per cui si sconvolge mettendo spesso in discussione le
proprie idee, assilla continuamente il Reverendo Lovejoy con domande
esistenziali.
Personaggio ispirato all’attore Ed Flanders che ha impersonato il prete Fred
Dyer nel film del 1990 “L’Esorcista III”.
La voce americana di Ned è di Harry Shearer e quella italiana è di Pino
Insegno e di Teo Bellia.
15
CHARLES MONTGOMERY BURNS
L’uomo più avido della terra, disposto a qualsiasi
cosa
pur
di
multimiliardario
intascare
del
proprietario
denaro
della
è
il
Centrale
Nucleare di Springfield dove lavora Homer:
Monty Burns.
La villa dove vive è una vera e propria reggia, ben protetta da un gran
numero di feroci cani da guardia, che lui chiama semplicemente segugi.
Burns è anche il proprietario de “Gli Isotopi di Springfield”, la locale
squadra di baseball che gioca nella Minor League.
È l’uomo più vecchio della città e con i suoi 103 anni è afflitto da malanni
di ogni genere, una visita medica attesta che possiede tutte le malattie
esistenti ma nonostante questo riesce a rimanere in vita perché, come in un
collo di bottiglia troppo affollato, tutte queste malattie non riescono ad
insediarsi e realizzarsi. Viene assistito fedelmente dal suo segretario Waylon
Smithers, che ha una passione morbosa per il suo capo.
Evidentemente senza figli, cerca un degno erede a cui lasciare la sua
immensa fortuna. Cerca addirittura di adottare Bart Simpson, da lui
ritenuto abbastanza cattivo da dirigere il suo vasto impero economico.
Guida una bellissima limousiune e nel suo viaggio a Cuba è rimasto stupito
del fatto che Fulgencio Batista non sia più Presidente (rovesciato nel 1959
da Fidel Castro).
Il personaggio si ispira a Charles Foster Kane del film Quarto Potere ed è
un’amalgama dei magnati Rupert Murdoch, Randolph Hearst e del
personaggio di Scrooge.
La voce americana del signor Burns è di Harry Shearer e la voce italiana è di
Sandro Iovino.
16
APU NAHASAPEEMAPETILON
È il gestore indiano del Jet Market di Springfield,
aperto
24
ore
su
24
dove
Marge
si
reca
abitualmente a fare la spesa e Homer a comprare le
birre.
Subisce spesso furti da parte dei bulli locali.
Dopo essersi laureato in India si reca in America con
un visto per studenti per conseguire il dottorato in
Scienze Informatiche.
Come molti indiani, Apu è vegano, cioè non si nutre di nessun tipo di
prodotto di derivazione animale, carne, pesce, latte e latticini, uova, miele.
La sua scelta deriva da una motivazione etica, di rispetto verso tutte le
forme di vita esistenti.
Personaggio ispirato al protagonista del film Apu Trilogy di Satyajit Ray,
film preferito di Matt Groening.
La voce americana di Apu è di Hank Azaria e quella italiana è di Pino
Insegno.
La famiglia vive in una classica casa americana circondata da un bel giardino
in Evergreen Terrace, nella cittadina di Springfield.
Matt Groening ha affermato di aver scelto il nome della cittadina di
Springfield in quanto nome di città comunissimo negli Stati Uniti ed anche
in ricordo della prima città che s’incontrava uscendo da Portland, sua città
natale.
Esiste almeno una Springfield negli stati di Alabama, Arkansas, California,
Colorado, Florida, Georgia, Idaho, Illinois, Indiana, Kentucky, Louisiana,
Massachusetts, Maryland, Maine, Michigan, Minnesota, Missouri, North
Carolina, Nebraska, New Hampshire, New Jersey, New York, Ohio,
17
Oregon, Pennsylvania, South Carolina, South Dakota, Tennessee, Texas,
Virginia, Virgin Islands, Vermont, Wisconsin e West Virginia.
Si tratta pertanto di un nome che suona comune alle orecchie di molti
americani, tutte potrebbero essere la Springfield dei Simpson ma nessuna di
queste lo è in particolare.
Il sindaco della cittadina è Joseph “Joe” Fitzpatrick Fitzgerald Fitzhenry
Quimby Jr., un politicante che cambia idea in base alle tendenze della
popolazione per accaparrarsi i voti. Attualmente membro del partito
democratico, ricalca perfettamente lo stereotipo del politico corrotto,
celebri sono infatti i suoi incontri con la mafia locale ed è sempre
circondato da giovani ragazze e dedito esclusivamente al divertimento.
Antepone sempre il suo piacere personale al bene della comunità che
amministra.
Tra i luoghi principali della città ricordiamo la centarle nucleare che inquina
le acque della zona con le sue scorie radioattive ma garantisce lavoro a
molti abitanti; la scuola elementare presieduta dal direttore Skinner, il bar
da Boe, il piccolo supermercato Jet Market aperto 24 ore al giorno, la
chiesa amministrata localmente dal reverendo Lovejoy e il municipio.
La famiglia Simpson, come molte famiglie al mondo, trascorre molto tempo
davanti alla televisione, il Channel-6 propone principalmente i telegiornali
presentati da Kent Brockman, lo show di Krusty il clown e i cartoni animati
di Grattachecca e Fichetto. A scuola invece i bambini vengono sottoposti
alla visione dei famosi documentari di Troy McClure.
18
1.3 CARATTERISTICHE DELLA SERIE
La televisione è chiamata alla proiezione di programmi che realizzino
audience e per tale motivo deve creare interesse negli spettatori; uno dei
metodi più utilizzati è l’identificazione, processo che si serve dell’attrazione
dello spettatore verso le cose che gli somigliano, dando la possibilità di
vivere emozioni evocate da storie verosimili di vita quotidiana.
La serie dei Simpson non fa altro che avvicinare la vita comune per creare
complicità, forgiando personaggi verosimili e genialmente comici, caricature
della realtà. L’inserimento di parlate dialettali per esempio, in una serie
composta da una miriade di personaggi, talvolta multietnici, non può che
essere necessario per rendere gli episodi più simili alla vita reale.
Nella versione originale il linguaggio usato è variegato, ricco di neologismi,
slang e dietro le battute divertenti si cela un mondo di rimandi alla realtà
statunitense che solo uno spettatore americano ben informato sulla cultura,
la storia, la politica e sulle varie caratteristiche della sua società può capire
pienamente.
È stato scelto il formato dell’animazione e non della situation comedy,8 per
avere completa libertà sull’invenzione dei personaggi e soprattutto perché
ad un cartone animato si perdonano molte più scorrettezze che ad un film.
Secondo quanto detto finora ci è chiaro dunque che ogni episodio non è
una semplice narrazione delle vicende che capitano alla strampalata
famiglia Simpson ma è come un cofanetto di gag esilaranti farcite di
riferimenti per gli intenditori e di una pacifica denuncia e non uno sterile e
noioso elenco di ciò che secondo gli autori non funziona nel loro paese.
La situation comedy, o sit-com, o sitcom, è un genere di commedia nata per la radio in
Inghilterra ma oggi rappresentata soprattutto da serie televisive. È caratterizzata dall’uso di
una singola ambientazione o un insieme ristretto di ambientazioni. Nelle sitcom
tradizionali gli episodi sono sostanzialmente indipendenti; i personaggi e le relazioni fra di
essi sono statici, e gli eventi di ogni episodio si risolvono nell’episodio stesso, ripristinando
lo status quo. Gli avvenimenti degli episodi precedenti sono menzionati solo raramente.
8
19
Si crea un sistema molto vasto e complesso di richiami, omaggi, parodie e
citazioni, riconoscibili e per questo apprezzabili solo dallo spettatore in
possesso di una buona capacità intertestuale, che viene così invitato a
sfidare le proprie conoscenze e la propria memoria.
Viene chiamata in causa tutta la tradizione cinematografica e televisiva a
stelle e strisce difficili da riconoscere da chi non possiede una vasta
enciclopedia filmica, un particolare occhio critico e soprattutto una buona
memoria, o più semplicemente non è mai vissuto negli States.
Non solo si citano film, personaggi, generi musicali, letterari
e
cinematografici, ma anche forme di montaggio e di inquadrature prese in
prestito da Hitchcock, Wells, Coppola, Kubrick, Tarantino, Spielberg, che
confluiscono in un testo omogeneo, stratificato in livelli fortemente
eterogenei. Inoltre in moltissimi episodi esistono anche riferimenti
intratestuali, ossia ad altri episodi della serie stessa, che solo gli ammiratori
più attenti e assidui possono rilevare.
Nella serie hanno fatto apparizioni anche personaggi dello spettacolo, tra
gli altri: Paul McCartney e sua moglie Linda, George Harrison, Ringo Starr,
Maryl Streep, Magic Johnson, Susan Sarandon, Brooke Shields, Sting, Jack
Lemmon, James Taylor, James Brown, i Limp Bizkit, i The Who, gli
Smashing Pumpkins, gli U2.
Detto questo la serie sembrerebbe un documentario specialistico farcito di
termini tecnici comprensibili solo da pochi eletti, in realtà rimane un
cartoon che suscita una risata anche in chi riconosce poco o niente della
parodia di sottofondo; quindi gli stessi bambini a cui sembrerebbe dedicato,
riescono a cogliere il canovaccio principale della storia ed è loro sufficiente
per appassionarsi.
20
1.4 IL FENOMENO CULTURALE AMERICANO
Negli Stati Uniti i Simpson vengono trasmessi in prima serata il sabato sera,
orario di grandissimi ascolti e sono ormai un costante appuntamento
televisivo da 16 anni. Il merchandising dei prodotti col marchio “The
Simpsons” è enorme.
Hanno collezionato 41 Emmy Award come migliore serie animata, gli
Emmy sono i famosi Oscar televisivi americani assegnati dalla National
Academy of Television, Arts & Sciences ovvero il più ambito premio
televisivo; e inoltre sette Annie Awards, tre Genesis Awards, tre
International Monitor Awards e tre Environmental Media Awards e dal
1997 hanno sorpassato The Flinstones e Scooby Doo, come cartone
animato in prima serata le cui trasmissioni sono più numerose.
Nel 2006 sono stati insigniti come “the year’s best animated sitcom”.
La rivista Time ha nominato The Simpsons il miglior show televisivo del XX
secolo9 in quanto la serie ha trasformato la via con cui l’industria televisiva
sfrutta l’animazione e la commedia in generale. A prova del successo che
hanno riscosso soprattutto nel pubblico adulto, I Simpson sono diventati la
serie di riferimento a cui tutti si rifanno. Anche i celebrati “South Park” e
“The Griffins” non sarebbero mai esistiti senza di loro. Alcuni dicono
addirittura che la stessa Fox TV non esisterebbe oggi se non fosse per
Homer, Bart e company.
Sempre la rivista Time ha inserito il piccolo Bart Simpson, dissociato
giallissimo anti-eroe di cartone, tra i 100 personaggi più importanti del XX
secolo, una delle 20 icone artistiche e culturali del Novecento, battendo
Walt Disney, George Gershwin e Marilyn Monroe.
Come spiega Christopher Porterfield, all’epoca direttore della rivista Time,
il «deplorevole e adorabile» Bart si è guadagnato un posto accanto a
9
Articolo apparso il 24 luglio 1999 su il Corriere della Sera.
21
Picasso, Le Corbusier, Stravinsky, Joyce, Eliot, Martha Graham, Coco
Chanel, in virtù della sua capacità di incarnare il tempo presente; tempi
difficili visto che Bart s’è dovuto vendere l’anima per 5 US$, sapendo che la
vita può avere in serbo anche di peggio.
I Simpson sono diventati lo standard con cui tutte le altre serie televisive
sono misurate. Un aspetto del suo fascino può essere il fatto che i
produttori e gli sceneggiatori dello show lavorano senza sosta su ogni
episodio per farcirlo di riferimenti colti e gag visive e come ha spesso
dichiarato il creatore Groening: “Vieni ricompensato per aver prestato
attenzione”. Ogni episodio richiede dai sei agli otto mesi per la
realizzazione e spesso vengono apportate delle modifiche per tenere attuali
i riferimenti, il numero di disegni per serie varia da 12.000 a 24.000.
A dispetto di questi riconoscimenti pare che sia diffusa l’idea che Groening
sia stato pian piano messo in disparte dal processo creativo. È uno staff di
20 sceneggiatori che lavora sui Simpson e Groening stesso ammette che
spesso le sue idee vengono scartate. La gestione della sua compagnia di
produzione, composta da più di 50 persone tra cui animatori e addetti alla
post produzione, può avere intaccato il suo livello di coinvolgimento nella
realizzazione vera e propria dei Simpson. “Ho due ruoli”, dice Groening,
“da una parte sono il classico ideatore di cartoni ‘alternativo’, dall’altra mi
devo preoccupare di molte persone, quindi comportarmi da manager,
incoraggiare lo staff, etc… Questo per forza di cose mi porta via dal
processo creativo” 10.
È preoccupato di quello che in gergo definiscono “saltare lo squalo”,
ovvero il momento in cui una serie ha raggiunto il suo picco di popolarità.
L’espressione nasce da un episodio di Happy Days del 1977 in cui Fonzie
vendette la sua moto per comprare degli sci d’acqua e tentare di saltare
uno squalo; dopo quell’episodio, la serie Happy Days non divertì più il
pubblico.
10
Articolo apparso il 30 aprile 2002 su The Financial Times - USA.
22
Groening ha recentemente dichiarato la sua ambizione di concludere la
serie nel 2008, realizzando 365 episodi, uno per ogni giorno dell’anno.
Tuttavia questa ambizione è già stata superata, in quanto nel febbraio 2006
è uscito il 367° episodio. Il 27 luglio 2007, inoltre, uscirà negli USA il primo
lungometraggio sui Simpson, The Simpson Movie.
Le sitcom americane hanno la tendenza a ricreare famiglie ovattate
pacifiche e senza problemi, ovvero la famiglia ideale dello spettatore; nel
1987 “Married… with children” in Italia “Sposati con figli” dette una
sterzata con personaggi insensibili, genitori che trascurano la famiglia e figli
indisciplinati, ed ebbe successo: indice che gli spettatori erano pronti a
vedere infranto il sogno americano. Si sono presentati così i Simpson, che in
sordina, in venti minuti di cartoni animati, creano perplessità sulla vera vita
di una famiglia. La serie ha ridefinito il concetto di animazione in Tv,
mostrando uno show assai lontano dagli standard.
I benpensanti si sono scatenati senza mezzi termini contro di loro ma
l’indice di gradimento è tale da trasformare le loro asserzioni in ulteriore
motivo di affezione tra il pubblico.
Negli anni novanta, le impudenti magliette con gli sproloqui di Bart
divennero così popolari tra i bambini, che alcune scuole le proibirono;
persino l’industria nucleare si risentì per il continuo sentirsi chiamare in
causa, tanto che venne scritto in un editoriale che i Simpson stavano
seminando terrore tra gli americani riguardo i pericoli dell’energia nucleare.
Pare che divennero così influenti da condizionare anche la campagna
elettorale statunitense del 1992. I genitori americani si infuriavano per il
modello irriverente che Bart ispirava ai loro figli e il presidente Bush
dipingeva i Simpson come l’esempio di tutto ciò che c’è di più sbagliato
nelle famiglie americane, dichiarando: “Dobbiamo rafforzare la famiglia
americana. Dobbiamo far vedere di più i Walton e meno i Simpson”. Sua
23
moglie Barbara definì lo show “la cosa più stupida che abbia mai visto”,
porgendo poi le sue scuse.
Groening ha un motto segreto che è divertire e sovvertire, lo ha usato da
quando ha cominciato a fare animazioni. Non si tratta di cambiare il modo
di vedere degli adulti ma di far vedere ai bambini come le istituzioni non si
curino sempre dei loro interessi. Far vedere che un dirigente politico può
essere un folle è già una buona lezione.
La serie regolarmente tocca temi molto seri, celati nell’ironia e
nell’animazione: lo sviluppo, i media e i politici corrotti, l’inefficienza della
politica, le religioni ossessive. Alcuni possono trovare stupefacente che ciò
avvenga in uno show che ha fatto le fortune della FoxTV e di Sky
(entrambi appartenenti all’impero di Rupert Murdoch, presidente esecutivo
della News Company, affiliata alla Time Company).
Murdoch è stato anche invitato a partecipare ad un episodio per
impersonare se stesso e ha accettato. Come ci ricorda Mike Scully, il
produttore11: “Ero molto nervoso, perché il dialogo che avevamo scritto
per lui non era il massimo della correttezza, per rendere l’idea il titolo
dell’episodio era ‘Rupert Murdoch: il tiranno megamiliardario’”.
La televisione tocca gli argomenti e poi prilla via e non se ne parla più. Così
il messaggio della Tv è che niente in fondo è importante perché sta per
essere rimpiazzato da qualcos’altro nel giro di pochi secondi, e poi
rimpiazzato a sua volta e così via. Ecco perché nell’ideare la serie, Groening
ha voluto che Homer lavorasse in una centrale nucleare, per poter toccare
l’argomento ogni qual volta fosse necessario, per far notare le facce dello
sviluppo e per avere sempre presente il problema.
Articolo apparso il
www.yelloworld.com.
11
15
aprile
2000
sul
Time
Magazine -
Nick
Griffiths
24
L’influenza dei Simpson è più profonda di quanto possa sembrare.
Non dimentichiamo gli aspetti più leggeri come il merchandising del
marchio Simpson, che ha generato nel mondo un giro d’affari di 2 miliardi
di dollari in 14 mesi: includendo magliette, orologi e sveglie, ma anche
inalatori di vapore di Homer e Lisa, portafogli, set per auto, condimenti,
creme solari...
Un bozzetto originale della serie può arrivare a costare 3.300 dollari.
Nell’ultimo decennio i personaggi della serie sono stati utilizzati dalle
agenzie pubblicitarie di tutto il mondo per promuovere i propri prodotti.
La famosa frase di Bart “Eat my shorts” è stata inserita recentemente nelle
citazioni del dizionario inglese Oxford.
Si tratta perciò di uno show televisivo che ha cambiato il volto
dell’animazione, ha silenziosamente influenzato la gioventù mondiale,
sensibilizzato sul pericolo dell’energia nucleare, contribuito alla caduta di
un presidente, influenzato cosa mangiamo e che si è anche inserito nel
nostro linguaggio.
Ci sono episodi, come quello in cui viene vietato l’alcool a Springfield, che
sono utilizzati nelle scuole per spiegare il proibizionismo ed alcuni
accademici li stanno utilizzando anche nelle Università.
“Autoriflessione nei Simpson” è uno dei libri di testo del professor Alistair
McCleery della Napier University of Edimburgh, che fa parte del modulo di
Introduzione agli Studi Culturali; dice di aver scelto questo programma per
la sua ubiquità: “Voglio far capire agli studenti che si deve essere attivi
consumatori di cultura e mostrare che anche le più superficiali forme di
cultura popolare ci danno indizi preziosi su un popolo”12.
Facendo continuamente cenno alla storia, al cinema, alla letteratura,
propongono situazioni ad un pubblico che normalmente non ne sentirebbe
12
Articolo apparso il 13 gennaio 2000 su La Repubblica.
25
mai parlare, mescolando il tutto con un messaggio di amore familiare che è
più forte di qualunque satira irriverente.
26
CAPITOLO 2
LA TRADUZIONE
2.1 IL PROCESSO TRADUTTIVO DELLA SERIE
2.2 LA CAPSULA ORIGINALE DI “LISA THE VEGETARIAN” E LA
SUA TRADUZIONE ITALIANA
La capsula originale dell’episodio “Lisa the vegetarian” con codice 3F03 ha
come produttore esecutivo Dave Mirkin ed è stata scritta dallo
sceneggiatore David S. Cohen per la regia di Mark Kirkland; la traduzione
italiana è di Elena De Carlo. È apparsa per la prima volta sugli schermi
americani il 15 ottobre 1995.
Un episodio che denuncia quanto i sentimenti e la mente dei bambini
vengano manipolati dalla pubblicità, che esplica la questione del
vegetarianesimo e che riconosce valore al concetto della tolleranza
attraverso il personaggio di Lisa, che si manifesta intransigente nei confronti
del sistema che la circonda, considerandolo superficiale e prevaricatore,
fino a quando non gli viene indicata la buona via della tolleranza.
LISA THE VEGETARIAN
LISA LA VEGETARIANA
Scene opens with family including
La
Grampa
Simpson insieme al nonno in viaggio
in
car
driving
towards
scena inizia con
la
famiglia
Storytown Village.
verso il “Villaggio delle Fiabe”.
Grampa:
Grampa [Whiny] Are we there yet?
Nonno:
Nonno
[Lamentoso]
Siamo
27
già
arrivati?
Homer:
Homer No.
Homer:
Homer No.
Grampa:
Grampa Are we there yet?
Nonno:
Nonno Siamo già arrivati?
Homer:
Homer No.
Homer:
Homer No.
Grampa:
Grampa Are we there yet?
Nonno:
Nonno Siamo già arrivati?
Homer:
Homer No.
Homer:
Homer No.
Grampa:
Grampa Where are we going?
Nonno:
Nonno Dove stiamo andando?
Lisa:
Lisa
Storytown
Lisa:
Lisa Stiamo andando al “Villaggio
Village, Grampa. It’s an amusement
delle Fiabe” nonno. È un parco di
park for babies.
divertimento per piccini.
We’re
going
Grampa:
Grampa Ooooh.
to
Just leave me in
Nonno:
Nonno Ooooh. Lasciatemi qui con il
the car with the window open a
finestrino un po’ aperto.
crack.
Homer:
Homer
Homer:
Homer That’s the plan!
intenzione.
Marge:
Marge I think it’s nice we’re doing
Marge:
Marge Sono contenta che per una
something Maggie will enjoy for
volta stiamo facendo qualcosa che
once.
Besides, I’m sure Storytown
possa divertire Maggie, d’altronde
Village is also fun for everyone, from
sono sicura che il Villaggio delle Fiabe
eight to ... God only knows.
può essere divertente per tutti, dagli
Sarà
questa
la
nostra
otto anni agli… Dio solo lo sa.
Arrival at Storytown Village, “Fun for
Arrivo
ages 1 to 7 ½”. Everyone groans.
“Divertimento da 1 a 7 anni e mezzo.
The family approaches the “Three
Gemito generale.
Little Pigs” amusement. A mechanical
La famiglia arriva alla piazzola de “I
wolf
tre
and
three
mechanical
pigs
perform drolly.
al
Villaggio
porcellini”.
Un
delle
lupo
Fiabe,
e
tre
porcellini meccanici interpretano la
parte in modo divertente.
Wolf:
Wolf Come out, come out, or I’ll
Lupo:
Lupo Uscite, uscite, o vi soffierò
bloooow your house in.
viiiiiiia la casa.
28
Pigs:
Pigs Not by the hairs of our chinny
Maialini:
Maialini Neanche per tutti i peli del
chin chin.
nostro mento, mentino, mentone!
Bart:
Bart What a load of crappy crap
Bart:
Bart
crap.
cacchiatone.
Homer:
Homer Quiet, boy. I have a feeling
Homer:
Homer
Zitto
some bad stuff is going to go down.
brutto
presentimento,
Cacchiate,
cacchiatine,
bacarospo,
ho
un
succederà
qualcosa di spiacevole.
Marge:
Marge [To Maggie] This is where the
Marge:
Marge [A Maggie] Questo è quando
wolf blows down the pigs house.
il lupo rovescia la casa dei porcellini.
Bart:
Bart He blows all right, he blows big
Bart:
Bart
time.
rovesciare alla grande …
Marge:
Marge That’s it honey, get into the
Marge:
arge Bravo tesoro, questo è lo
spirit.
spirito giusto!
The wolf blows feebly, and the house
Il lupo soffia flebile e la casa s’inclina
tilts backwards equally feebly.
leggermente, Maggie batte le manine
Maggie claps her hands in enthusiasm.
con entusiasmo.
Homer:
Homer That was good, but not
Homer:
Homer Beh, è stato bello ma non
great.
eccezionale.
Scene shifts to the interior of the
La scena passa all’interno de La casa
Three Bears house.
dei tre orsi.
Father
Father
Bear:
Bear
Somebody’s
been
sleeping in my bed.
Mother
Bear:
Bear
Somebody’s
Altroché
se
rovescia,
fa
Papà orso:
orso Qualcuno ha dormito nel
mio letto.
been
Mamma orsa:
orsa Qualcuno ha dormito
sleeping in my bed.
nel mio letto.
Baby Bear:
Bear Somebody’s been sleeping
Figlio orsetto:
orsetto Qualcuno ha dormito
in my bed.
nel mio letto.
Grampa:
Grampa [Looking out from Baby’s
Nonno:
Nonno [Spuntando fuori dal letto
bed] Welll, I’m sorry but it was 150
del figlio orsetto] Beh, scusa tanto ma
degrees in the car.
c’erano 50 gradi in macchina.
29
Bart
approaches
Toddlerville
Bart arriva alla giostra “Tram villaggio
Trolley. A green elf says “You must be
pargoli”. Un elfo verde dice “ Dovete
shorter then this to ride.” Bart limbos
essere più bassi di così per viaggiare”.
under the elf’s arm and boards a train
Bart si abbassa ballando il limbo sotto
car. He laughs evilly, “So long, suck -”
il braccio dell’elfo e sale su un
when his face hits the tunnel opening
vagoncino,
and
“Addio, deficen…”
pushes
the
the
tunnel
along,
ridendo
da
monello,
quando la sua
uprooting poles and trees until the
testa urta l’ingresso in un tunnel e lo
tunnel and train hit Paul Bunyan’s
spinge lungo il percorso, sradicando
statue. Paul Bunyan falls over and his
pali e alberi fino a quando colpisce la
axe chops Mother Goose’s head off.
statua di Paul Bunyan. Paul Bunyan
All the children on the train cheer.
cade e la sua ascia taglia via la testa
Scene shifts to family in “Little Bo
della grande oca. Tutti i bambini
Peep’s
esultano.
Petting
Zoo”.
Homer
is
waving a can in a goat’s face while
La scena passa alla famiglia nello
Marge and Maggie watch.
“Zoo della carezza di piccolo Bo
Peep”.
Homer
ondeggia
una
scatoletta davanti al muso di una
capra mentre Marge e Maggie stanno
a guardare.
Homer:
Homer Come on, eat the can! Come
Homer:
Homer Vieni, mangia il barattolo!
on!
Vieni, tesoro.
Marge:
Marge You’re supposed to feed them
Marge:
Marge Dovresti darle il mangime che
pellets from the machine over there.
è in quella macchina lì.
Marge carries Maggie over to the
Marge
pellet machine, puts her on the
macchina del mangime, la mette per
ground, and turns the crank. A rush
terra e gira la manovella. Un flusso di
of pellets covers Maggie. The animals
mangime copre Maggie. Tutti gli
porta
Maggie
verso
30
la
all look up and rush over to eat the
animali si allertano e accorrono a
grain, leaving only a spinning pacifier.
mangiare i grani lasciando soltanto il
“Oh, my,” Marge says worriedly.
suo ciuccio roteante. “Caspiterina!”
Marge looks over at the animals one
dice
at a time, until she spies a llama using
guarda gli animali uno ad uno fino a
a hind leg to scratch Maggie out of its
quando scopre un lama che con la
fur.
zampa posteriore gratta via Maggie
Marge runs over and picks
Marge
preoccupata.
Marge
Maggie up.
dalla sua pelliccia. Marge corre a
The family approach a lamb. “Aw,”
prenderla.
they sigh, observing its cuteness.
La
They look to the right at a smaller,
agnellino. “Oh” dicono osservando la
cuter lamb, and sigh longer. Still
sua bellezza.
further to the right is the absolute
Guardando a destra vedono un
cutest lamb of them all, and the
agnellino ancora più piccolo e carino
family sigh most wistfully.
e ancora più a destra vedono il più
The largest lamb strolls in front of the
carino in assoluto tra tutti e la
smallest lamb. Homer knocks it out of
famiglia sospira malinconicamente.
the way saying “Out of the way,
L’agnello più grosso si pone davanti
you!” Spying the cutest lamb again,
all’agnello piccolino. Homer lo spinge
he sighs.
via dicendo “Levati di mezzo tu!” alla
Lisa pets the smallest lamb.
ricerca di quello più carino. Sospira.
famiglia
si
avvicina
ad
un
Lisa coccola il piccolo agnellino.
Lisa:
Lisa Ooohh, you are SO cute, yes
Lisa:
Lisa Ooohh, ma sei proprio un
you are you are I just LOVE you.
amore e io ti voglio bene, sì tanto
bene, tanto tanto bene.
Marge:
Marge [Laughs] See. It was a good
Marge:
Marge [Ride] Visto, dopo tutto è
idea to come here after all.
stata una buona idea venire qui.
Mother Goose’s voice comes over the
Dagli altoparlanti si spande la voce di
loudspeaker above them.
Mamma Oca.
31
Mother Goose:
Goose Attention families.
Mamma Oca:
Oca Attenzione famiglie. Vi
This is Mother Goose. The following
parla
cars have been broken into...
automobili sono state scassinate.
The family pulls into their garage,
La famiglia si avvicina al proprio
with the back window of the car
garage con il lunotto posteriore rotto.
broken. Homer hears sounds of a
Homer sente il suono di una grande
large party coming from the Flanders.
festa provenire dai vicini Flanders. Un
A sign over the festivities says “The
cartellone
Flanders Family Reunion BBQ”. Ned
famiglia Flanders Barbecue”. Ned
is calling the dancing cadence while
sprona la cadenza della danza mentre
the rest of the family claps and
il resto della famiglia batte le mani e
dances. The family members all look
balla. Tutti i membri della famiglia si
strikingly alike.
assomigliano terribilmente.
Homer:
Homer Hey Flanders!
Homer:
Homer Hey Flanders!
All Flanders:
Flanders Hidely-ho, neighborino!
Famiglia
Mamma
Oca.
indica
Flanders:
Flanders
Le
seguenti
“Riunione
Salve,
di
salvino
vicino vicino!
Homer:
Homer Shut up!
Homer:
Homer State zitti!
All Flanders:
Flanders Okily-dokily!
Famiglia Flanders:
Flanders Certo, certosino!
Homer:
Homer Ned! You’re having a family
Homer:
Homer Ned! Hai organizzato una
reunion and you didn’t invite me!?
riunione di famiglia e non hai invitato
me?
Ned:
Ned Oh, gosh Homer. This is strictly
Ned:
Ned
Per
dindirindina,
a Flanders affair. I’ve got family here
Questo è un raduno strettamente
from around the globe. Here’s Jose
Flanderiano,
Flanders.
famigliari da tutto il mondo; questo è
ho
qui
Homer.
raccolto
José Flanders.
Jose:
Jose Buenos Ding dong didlyos,
Jose:
Jose Buenos Ding dong didlyos,
señor.
señor.
32
Ned:
Ned And this is Lord Thistlewick
Ned:
Ned E questo è Lord Thistlewick
Flanders.
Flanders.
Thistlewick:
Thistlewick Charmed. [Ned nudges
Thistlewick:
Thistlewick Incantato. [Ned gli tira
him in the back.]
una gomitata nella schiena]. Eh,
Eh, a googily…
doogily.
‘cantatino… ‘cantatino.
Homer:
Homer I can’t believe you didn’t
Homer:
Homer Non posso credere che tu
invite me. After I painted those cool
non mi abbia invitato dopo che ti ho
stripes all over your car. I know! I’ll
verniciato quelle righine strafichine
throw
The
sulla macchina. Ci sono! Organizzerò
greatest barbeque this town has ever
un barbecue tutto mio, il barbecue
seen, and I’ll only invite who I want.
più strepitoso che questa città abbia
That’ll show you.
mai visto... e inviterò solamente chi
my
own
barbeque.
voglio. Hai capito?
Ned:
Ned Can I come?
Ned:
Ned Io posso venire?
Homer:
Homer Sure. D’oh!
Homer:
Homer Certo! D’oh!
Scene switches to family gathered
La scena passa alla famiglia seduta
around dinner table.
intorno al tavolo per cena.
Homer:
Homer This barbeque will be hard,
Homer:
Homer Questo barbecue richiederà
thankless work. But I’m sure you’re
un lavoro duro, ingrato. Ma sono
up to it, Marge.
certo che tu ne sarai all’altezza.
Marge:
Marge Well, it could be a good
Marge:
Marge Beh, può essere un’ottima
chance
occasione per conoscere i vicini anche
to
get
to
know
our
neighbours outside of a courtroom
fuori dal tribunale.
setting.
Homer:
Homer You know what you should
Homer:
Homer Sai cosa dovresti servire
serve Marge? More of these lamb
Marge? Queste costolette d’agnello
chops. These are the best ever.
sono impareggiabili!
Marge:
Marge Why, thank you Homey!
Marge:
Marge Oh, grazie papi, si può dire
You might say the secret ingredient
che l’unico ingrediente che mancava
33
is... salt.
era il sale.
The family begins to chew. Lisa sees a
La famiglia inizia a masticare. Lisa ha
vision of the baby lamb appear
delle visioni del piccolo agnello
before her, looking at the lamb chops
guardando le costolette nel suo
on her plate.
piatto.
Lamb:
Lamb [In a baaa-ful voice] Please
Agnello:
Agnello [con voce belante] Ti prego
Lisa, I thought you loved me, loved
Lisa, pensavo che mi volessi bene,
me.
molto bene.
Marge:
Marge What’s wrong, Lisa? Didn’t
Marge:
Marge Cosa c’è Lisa, vuoi altre
you get enough lamb chops? [Places
costolette d’agnello?
more on her plate.]
[Aggiungendone altre nel piatto.]
Lisa:
Lisa I can’t eat this. I can’t eat a poor
Lisa:
Lisa Non posso, non posso mangiare
little lamb. [Pushes her plate away.]
un povero agnellino [Spingendo via
il piatto.]
Homer:
Homer Lisa, get a hold of yourself.
Homer:
Homer Lisa, usa il cervello questo è
This is lamb, not _a_ lamb.
agnello, non_un_agnello.
Lisa:
Lisa What’s the difference between
Lisa:
Lisa Che differenza c’è tra questo
this lamb and the one that kissed me?
agnello e quello che mi ha baciata?
Bart:
Bart This one spent two hours in the
Bart:
Bart Che questo è cotto a puntino.
broiler. [Takes a big chomp.]
[Prendendo un grande morso.]
Marge:
Marge Bart! Sensible bites! All right,
Marge:
Marge
Lisa, if you don’t want lamb chops,
D’accordo
there are lots of other things I can
costolette d’agnello ci sono molte
make: chicken breast,
altre cose che posso preparare, petti
rump roast,
Bart!
Lisa,
Morsi
se
non
educati!
vuoi
le
hot dogs.
di pollo, girello arrosto, hot dog.
Each forms an image in Lisa’s mind.
Ogni parola forma un’immagine nella
The corresponding part falls off onto
mente
a plate.
corrispondente dell’animale le cade
di
Lisa.
La
parte
34
nel piatto immaginario.
Lisa:
Lisa No I can’t! I can’t eat any of
Lisa:
Lisa No non posso! Non posso
them!
mangiare questa roba!
Homer:
Homer Wait a minute wait a minute
Homer:
Homer
wait a minute. Lisa honey, are you
momento. Lisa tesoro, stai dicendo
saying you’re *never* going to eat
che non mangerai più un animale? È
any animal again?
così? E la pancetta?
What about
Aspetta
un
momento,
bacon?
Lisa:
Lisa No.
Lisa:
Lisa No.
Homer:
Homer Ham?
Homer:
Homer Prosciutto?
Lisa:
Lisa No.
Lisa:
Lisa No.
Homer:
Homer Pork chops?
Homer:
Homer Braciole di maiale?
Lisa:
Lisa Dad! Those all come from the
Lisa:
Lisa Papà! È tutta roba che proviene
same animal!
dallo stesso animale!
Homer:
Homer [Chuckles] Yeah, right Lisa. A
Homer:
Homer [Ride] Sì, è vero Lisa, un
wonderful, magical animal.
meraviglioso animale magico eh?!
Bart:
Bart I think Lisa’s right Dad. Eating
Bart:
Bart Forse Lisa ha ragione. Mangiare
meat is baaaaaad.
carne è maaaaaale.
Lisa smacks the chop out of Bart’s
Lisa colpisce la costoletta dalla mano
hand and into Homer’s mouth.
di Bart spedendola nella bocca di
Homer.
Bart:
Bart Hey! That’s my chop!
Bart:
Bart Hey! Quella costoletta è mia!
Bart and Homer growl and fight for
Bart
the lamb chop between them. Lisa
combattono
rolls her eyes.
d’agnello. Lisa alza gli occhi al cielo.
The scene changes at Springfield
La scena passa alla scuola elementare
Elementary where Lisa is in class
di Springfield dove Lisa è in classe e
bemoaning her problem.
lamenta il suo problema.
e
Homer
per
ringhiano
la
e
costoletta
35
Lisa:
Lisa Ohhh, my family just doesn’t
Lisa:
Lisa Ohhh, la mia famiglia non
understand
comprende la mia nuova scoperta del
vegetarianism.
my
new
found
Compared to them
vegetarianismo.
Rispetto a loro le
the public schools are a haven of
scuole pubbliche sono moderne e
enlightenment.
avanzate.
Hoover:
Hoover Okay class, time to dissect
Hoover:
Hoover Ok ragazzi, è il momento di
our worms. [Class cheers.
Miss
sezionare i vostri vermi. [La classe
Hoover places a worm in a pan
esulta. L’insegnante Hoover consegna
before Lisa.] First pin them down so
a Lisa un verme in una scatola.] Prima
they don’t fly up and hit you in the
di tutto fissateli in modo che non vi
eye.
saltino negli occhi.
Ralph:
Ralph Umm, Miss Hoover?
Ralph:
Ralph Umm, signorina Hoover?
Hoover:
Hoover Yes Ralph, what is it?
Hoover:
Hoover Sì Ralph, cosa c’è?
Ralph:
Ralph My worm went in my mouth
Ralph:
Ralph Il mio verme mi è saltato in
and then I ate it...can I have another
bocca e l’ho mandato giù, posso
one?
averne un altro?
Hoover:
Hoover No Ralph, there aren’t any
Hoover:
Hoover No Ralph, non ce ne sono
more... just try to sleep while the
più... tu cerca di dormire mentre gli
other children are learning.
altri imparano.
Ralph:
Ralph Oh boy... sleep! That’s where
Ralph:
Ralph Oh Morfeo… dormire in
I’m a Viking! Vuole tradurre la parola
questo sono un vichingo!
ecco!
Lisa looks down at the wriggling
Lisa guarda il verme che si contorce.
worm.
Worm:
Worm Leeesaaaa, Whaaat did I ever
Worm:
Worm Liiiisaaaa, che cosa ti ho fatto
do to yoooooou?
di maaaale?
Lisa:
Lisa Why does it talk like a lamb?
Lisa:
Lisa Perché parla come un agnello?
36
Lisa picks up her knife and brings it
Lisa prende il suo bisturi e lo avvicina
closer to the worm, struggles with her
al verme, lotta con la sua coscienza e
conscious, then puts the knife down.
poi posa il bisturi.
Lisa:
Lisa Uhh, Miss Hoover? I don’t think
Lisa:
Lisa Uhh, signorina Hoover?
I can dissect an animal.
penso di poter sezionare un animale.
I think it’s
Non
wrong.
Credo sia sbagliato.
Hoover:
Hoover Okay Lisa, I respect your
Hoover:
Hoover Ok Lisa, rispetto la tua
the
obiezione di coscienza. [Preme il
“Independent Thought Alarm” button
pulsante dell’”Allarme di Pensiero
under her desk.]
Indipendente” sotto la scrivania.]
Scene shifts to cafeteria lunch line.
La scena si sposta al self servece della
Such appetizing entrees as “Giblet
mensa scolastica. Le appetitose prime
McNiblets”,
portate
moral
objection.
[Presses
“Salibury
Balls”
and
“Cows Legs” are featured.
proposte
McSfrizzolaie,
sono:
polpette
Rigaglie
tartufate,
cosciotti rollati.
Lisa:
Lisa Uhh, excuse me? Isn’t there
Lisa:
Lisa Ahh, mi scusi, non c’è proprio
anything here that doesn’t have meat
niente qui che non contenga carne?
in it?
Doris:
Doris Possibly the meat loaf.
Doris:
Doris Certo, il polpettone.
Lisa:
Lisa Well, I believe you’re required
Lisa:
Lisa Se non mi sbaglio siete obbligati
to provide a vegetarian alternative.
a fornire un’alternativa vegetariana.
Doris:
Doris [Picks up a hot dog, shakes the
Doris:
Doris [Prende un hot dog, scrolla via
wiener out, and slaps the bun down
il würstel e butta il panino sul vassoio
on Lisa’s tray.] Yum. It’s rich in bunly
di Lisa.]
goodness.
farinacea.
Lisa:
Lisa Do you remember when you
Lisa:
Lisa Si ricorda quand’è che ha perso
lost your passion for this work?
la passione per questo lavoro?
Lunchlady Doris removes the cigarette
Doris, la signora della mensa si toglie
Squisito, ricco di bontà
37
from her mouth, presses under the
la sigaretta dalla bocca e preme sotto
counter the “Independent Thought
il bancone il pulsante dell’”Allarme di
Alarm” button.
Pensiero Indipendente”.
Principal Skinner in his office:
Il direttore Skinner nel suo ufficio:
Skinner:
Skinner Oh oh. Two independent
Skinner:
Skinner Oh no. Due allarmi di
thought alarms in one day.
The
pensiero indipendente in un solo
students are over stimulated. Willie!
giorno, gli studenti sono troppo
Remove all the colored chalk from
stimolati. Willie, rimuovi i gessetti
the classrooms.
colorati dalle aule.
Willie:
Willie I warned ya!
Didn’t I warn
Willie:
Willie
Gliel’avevo
detto!
detto!
Quei
Non
ya?! That colored chalk was forged
gliel’avevo
gessetti
by Lucifer himself!
colorati, da Lucifero in persona sono
stati creati!
Lisa and Bart are on the couch at
Lisa e Bart sono sul divano a casa.
home. They are watching the Itchy &
Stanno guardando il cartone animato
Scratchy cartoon “Esophagus Now”.
di Grattachecca e Fichetto, “L’esofago
Bart laughs uproariously.
adesso”. Bart ride chiassosamente.
Lisa:
Lisa I never realized before, but some
Lisa:
Lisa Non mi ero mai accorta che
Itchy & Scratchy cartoons send the
alcuni cartoni animati di Grattachecca
message that violence against animals
e Fichetto hanno come messaggio che
is funny.
la violenza contro gli animali è
Bart:
Bart They what? Cartoons don’t
spassosa.
have messages, Lisa. They’re just a
Bart:
Bart Ma che dici, i cartoni non hanno
bunch of hilarious stuff you know,
messaggi Lisa, sono solo robette
like people getting hurt and stuff,
esilaranti, sai come la gente che si fa
stuff like that. [Gets slammed behind
male, eccetera, cose del genere [Viene
the door by Homer]
schiacciato dietro la porta da Homer]
Homer:
Homer Look kids! I just got my party
Homer:
Homer Guardate ragazzi, ho appena
38
invitations back from the printers.
ritirato dal tipografo gli inviti per il
mio party.
Lisa:
Lisa [Reading the invitation.] “Come
Lisa:
Lisa [Legge l’invito.]
to Homer’s BBBQ. The extra B is for
grande abbbuffata di Homer. La b
BYOBB bring your own beer.”
extra sta per bbibite a tuo carico”
Bart:
Bart What’s that extra B for?
Bart:
Bart E la b extra di bbibite?
Homer:
Homer It’s a typo.
Homer:
Homer È un errore di stampa.
Lisa:
Lisa Dad! Can’t you have some other
Lisa:
Lisa Papà non potresti organizzare un
type of party, one where you don’t
altro genere di party, senza servire
serve meat?
carne?
Homer:
Homer All normal people love meat.
Homer:
Homer A tutta la gente normale la
If I went to a barbeque and there was
carne
no meat, I would say ‘Yo Goober!
barbecue dove non ci fosse carne
Where’s the meat!?’. I’m trying to
direi ‘Hey schiappa! Dov’è la carne?’.
impress people here Lisa. You don’t
Sto cercando di fare bella figura Lisa.
win friends with salad.
Non si fanno amici con l’insalata.
Bart dances in.
Bart entra ballando.
Bart:
Bart [Musically.] You don’t win
Bart:
Bart [Musicando.] Niente amici con
friends with salad! You don’t win
l’insalata! Niente amici con l’insalata!
friends with salad! You don’t win
Niente amici con l’insalata! Niente
friends with salad!
amici con l’insalata! [Homer e poi
[Homer and then Marge, join in]
Marge si aggiungono]
Lisa:
Lisa Mom!
Lisa:
Lisa Mamma!
Marge:
Marge I don’t mean to take sides, I
Marge:
Marge Non volevo schierarmi, sono
just got caught up in the rhythm.
stata presa dal ritmo.
Scene
La scena passa alla scuola elementare
moves
to
Springfield
Elementary, where Principal Skinner is
di
piace,
Springfield,
se
“Vieni alla
andassi
dove
il
ad
un
direttore
39
standing before a projection screen in
Skinner è nella classe della signorina
front of Miss Hoover’s classroom.
Hoover, in piedi davanti ad uno
schermo per proiezioni.
Skinner:
Skinner
Good
morning
class.
A
Skinner:
Skinner Buongiorno a tutti ragazzi.
certain... agitator... for privacy’s sake
Un
elemento
perturbatore…
per
let’s call her... Lisa S. No, that’s too
rispetto alla privacy lo chiameremo
obvious... uuuh, let’s say L. Simpson
Lisa S. No, questo è troppo ovvio…
[Lisa slaps her forehead in a silent
diciamo L. Simpson [Lisa si colpisce la
D’oh!] has raised questions about
fronte in un silenzioso D’oh!] ha
certain school policies.
So, in the
sollevato dubbi su alcuni aspetti della
interest in creating an open dialogue,
politica scolastica, perciò, allo scopo
sit silently and watch this film.
di creare un dialogo aperto, guardate
il filmato in silenzio.
The film starts. “The Meat Council
Il film inizia. “L’ispettorato carne
Presents: `Meat and You: Partners in
presenta: ‘La carne e voi soci nella
Freedom’. Number 3F03 in the
libertà’”. La scena apre su un campo
`Resistance is Useless’ series.” Open
di bestiame.
on a cattle country.
Troy:
Troy Nothing beats a stroll in cattle
Troy:
Troy Non c’è niente di meglio che
country. Hi, I’m Troy McClure. You
una passeggiata nel paese dei bovini.
may
such
Salve, sono Troy McClure. Forse vi
educational films as “Two Minus
ricordate di me per alcuni filmati
Three Equals Negative Fun” and
istruttivi come “Due meno tre uguale
“Firecrackers: The Silent Killer”.
divertimento negativo” e “Petardo, il
remember
me
from
killer silenzioso”.
Jimmy:
Jimmy Mr. McClure?
Jimmy:
Jimmy Signor McClure?
Troy:
Troy Oh! Hello Bobby.
Troy:
Troy Oh! Ciao Bobby.
Jimmy:
Jimmy Jimmy. I’m curious as to how
Jimmy:
Jimmy
Jimmy.
Sono
curioso
40
di
meat gets from the ranch to my
sapere
stomach.
dall’allevatore al mio stomaco.
Troy:
Troy Whoa, whoa, whoa! Slow
Troy:
Troy Frena, frena, frena! Rallenta
down Jimmy.
Jimmy.
You just asked a
come
la
carne
arrivi
Hai chiesto un quintale di
mouthful. It all starts here, in the high
roba, tutto inizia qui nel recinto
density feed lot.
mangiatoie
Then, when the
ad
alta
densità,
poi
cattle are just right. Yum...it’s time for
quando il bestiame è al punto giusto,
them
arriva
to
graduate
from
Bovine
per
loro
il
momento
di
University.
laurearsi all’Università Bovina.
A klaxon blares out a siren and the
Una tromba squilla una sirena e il
cattle begin moving up a conveyor
bestiame inizia a muoversi su un
belt into the meat packing plant.
nastro
trasportatore
dentro
lo
stabilimento per il confezionamento
carni.
Troy:
Troy Come on Jimmy, let’s take a
Troy:
Troy
peek at the killing floor.
un’occhiata al piano macellazione.
Jimmy:
Jimmy Ohhh!
Jimmy:
Jimmy Ohhh!
Troy:
Troy Don’t let the name throw you
Troy:
Troy Non farti ingannare dal nome.
Jimmy.
Non è un vero e proprio piano, è una
It’s not really a floor, it’s
Vieni
di
Jimmy,
rampa
ora
diamo
more of a steel grating that allows
specie
material to sluice through so it can be
permette
collected and exported.
raccolto, trattato ed esportato.
They walk through the door of the
Entrano nella porta dello stabilimento
plant accompanied by the sounds of
accompagnati dal suono di muggiti e
moo-ing and startled cows. Electricity
di
noise sparks in the background as the
elettrici sfavillano in sottofondo, la
camera pans down the length of the
camera fa una panoramica sulla
factory to a truck marked “Meat For
lunghezza della fabbrica fino ad
al
mucche
d’acciaio
materiale
spaventate.
di
che
essere
Rumori
41
You” being loaded with raw chunks
arrivare ad un camion nominato
of meat. Troy and Jimmy emerge,
“Carne per te” carico di pezzi di carne
with Jimmy visibly pale and queasy.
cruda. Troy e Jimmy escono, Jimmy è
visibilmente pallido e nauseato.
Troy:
Troy Gettin’ hungry Jimmy?
Troy:
Troy Hai fame Jimmy?
Jimmy:
Jimmy Uhh, Mr. McClure? I have a
Jimmy:
Jimmy Ahh, Signor McClure? Io ho
crazy friend who says its wrong to eat
un amico che dice che è sbagliato
meat. Is he crazy?
mangiare carne, secondo me è fuori
di testa, vero?
Troy:
Troy Nooo, just ignorant. You see
Troy:
Troy Nooo, solo ignorante. Vedi, il
your crazy friend never heard of “The
tuo amico fuori di testa non ha mai
Food Chain”. Just ask this scientician.
sentito
parlare
Alimentare”.
Basta
della
“Catena
chiederlo
allo
scienziologo.
Scientician:
Scientician
[Looking up
from
a
Scienziologo:
Scienziologo [Solleva lo sguardo da
microscope.] Uhhh...
un microscopio.] Eehhh...
Troy:
Troy He’ll tell you that, in nature,
Troy:
Troy Lui ti dirà che la Catena
one creature invariably eats another
Alimentare prevede che una creatura
of
ne mangi immancabilmente un’altra.
various wild carnivores attacking and
[Immagini di vari selvaggi carnivori
eating others appear.] Don’t kid
che attaccano e ne mangiano altri.]
yourself Jimmy. If a cow ever got the
Non farti illusioni Jimmy, se una
chance, he’d eat you and everyone
mucca
you care about! [Image of a cow
mangerebbe te e tutti quelli che ti
quietly chewing cud.]
stanno a cuore. [Immagine di una
creature
to
survive.
[Images
avesse
l’opportunità
mucca che rumina.]
Jimmy:
Jimmy Wow, Mr. McClure. I was a
Jimmy:
Jimmy Wow, Signor McClure.
grade A moron to ever question
un deficiente di prima scelta a farmi
eating meat.
tutte quelle domande sulla carne.
Troy:
Troy [Laughs.] Yes you were Jimmy,
Troy:
Troy [Ride.] Sì lo eri Jimmy, sì lo eri.
42
Ero
yes you were. [Briskly rubs his hand
[Strofinando vivacemente la testa di
on Jimmy’s head.]
Jimmy con la mano.]
Jimmy:
Jimmy [Timid] Uhh... you’re hurting
Jimmy:
Jimmy [Timido] Ahh, mi sta facendo
me.
male.
Film’s over.
Finisce il film.
Lisa:
Lisa They can’t seriously expect us to
Lisa:
Lisa Non crederanno di intripparci
swallow that tripe.
con certe baggianate!
Skinner:
Skinner Now as a special treat
Skinner:
Skinner Ora una chicca speciale
courtesy of our friends at the Meat
offertaci
Council, please help yourself to this
gustatevi questa bella trippa. [La
tripe. [Class cheers and runs to table
classe esulta e corre al tavolo carico di
loaded with tripe.]
trippa.]
Lisa:
Lisa Stop it Stop IT!
Don’t you
dall’Ispettorato
Carni,
Lisa:
Lisa Fermi! Fermi! Ma non capite che
realize you’ve just been brainwashed
siete
appena
stati
plagiati
dalla
by corporate propaganda?
propaganda?
Janie:
Janie Hmmph, apparently my crazy
Janie:
Janie Hmmph, pare che la mia amica
friend here hasn’t heard of the food
fuori di testa non conosca la Catena
chain.
Alimentare.
Uter:
Uter Yeah, Lisa’s a grade A moron!
Uter:
Uter Sì, Lisa è proprio una deficiente
di prima scelta!
Ralph:
Ralph When I grow up, I’m going to
Ralph:
Ralph Quando sarò grande, io andrò
go to Bovine University.
all’Università Bovina.
Scene changes to home and Homer’s
La scena passa alla casa e al barbecue
barbeque. Homer is at the door
di Homer. Homer è alla porta che
greeting arriving guests when Barney
riceve gli ospiti, quando Barney entra
comes through wheeling a beer keg
trascinando un barilotto di birra su un
on a handcart.
carrellino.
43
Barney:
Barney
Hi
Homer!
Thanks
for
Barney:
Barney Ciao Homer! Grazie per
inviting me to your barbeque.
avermi invitato al tuo barbecue.
Homer:
Homer Ohh, Barney! You brought a
Homer:
Homer Mitico Barney! Hai portato
whole beer keg!
un’intera botte di birra!
Barney:
Barney Yeah. Where can I fill it up?
Barney:
Barney Sì. Dove posso riempirla?
People sitting everywhere, eating.
Gente è seduta ovunque a mangiare.
Homer fills the grill with lighter fluid
Homer riempie il barbecue di liquido
and prepares to grill.
infiammabile e si prepara a grigliare.
Lisa:
Lisa
Wait
news,
Lisa:
Lisa Aspetta papà! Buone notizie
You don’t have to eat
gente! Non dovete mangiare carne,
meat! I’ve got enough gazpacho for
ho preparato gazpacho per tutti. [La
everyone!
everyone.
Dad!
[Crowd
Good
murmurs.]
It’s
folla
mormora.]
È
crema
di
tomato soup, served ice cold! [Crowd
pomodoro da gustare gelata! [La folla
laughs out loud.]
ride sguaiatamente.]
Barney:
Barney Go back to Russia!
Barney:
Barney Tornatene in Russia!
Lisa troops up to her room to sob on
Lisa si ritira nella sua camera a
her bed. The crowd continues to
singhiozzare sul suo letto. La folla
appreciate the barbeque.
continua ad apprezzare il barbecue.
Hibbert:
Hibbert Aaah. Diagnosis: delicious.
Hibbert:
Hibbert Aaah. Diagnosi: deliziosa.
Homer:
Homer I’ve got the prescription for
Homer:
Homer
you, another hot beef injection!
dottore, un’altra iniezione di manzo
Ho
una
ricetta
per
lei
caldo!
Wiggum:
Wiggum Uuuh, Homer? Bring me
Winchester
Winchester:
nchester Ehi, Homer?... Famme
another one of those... uuh. burgers
u’piacere,
would ya?
amburgherr! Non tengo a forza… de
I can’t quite seem to...
stand up under my own power
portame…
n’at
venì fin’a là… famme u’piacere!
anymore.
44
Homer:
Homer
One
whopper
for
the
Homer:
Homer Un hamburgerone per lo
Copper.
sbirrone.
Bart:
Bart Another burger, Dad?
Bart:
Bart Ne voglio un altro papà!
Homer:
Homer Here you go! [Flips the
Homer:
Homer Ecco a teeeee! [Fa saltare
burger into the air.]
l’hamburger in aria.]
Lisa:
Lisa It’s bad enough they’re all eating
Lisa:
Lisa Non solo si abbuffano di carne
meat. They don’t have to rub it in
ma te la sbattono quasi in faccia!
my face. [The flipped burger lands on
[L’hamburger saltato le arriva in
her face.] [Lisa growls]
faccia.] [Lisa ringhia]
Homer wheels out the large grill.
Homer guida fuori il grosso grill.
Homer:
Homer Okay everybody! It’s the
Homer:
Homer Ok gente! Ecco il momento
moment you’ve all been waiting for!
che
The piggs de resistance! [Uncovers a
portata non plus ultra di maial!
rotisserie pig with an apple in its
[Toglie il coperchio ad un maialino
mouth.]
allo spiedo con una mela in bocca.]
Crowd:
Crowd Ooohhh! Aaaahhh.
Folla:
Folla Uuuhhh! Aaaahhh.
Chief Wiggum:
Wiggum [Chuckling] ha hah
Winchester
Winchester:
nchester [Ridacchiando] ha hah
haah hah... look at its nose!
haah hah... mi che bell’ naso!
Ned:
Ned [Rises with a glass in hand.]
Ned:
Ned [Si alza con un bicchiere in
Congratulations, Homer. Your ‘Q is a
mano.] Congratulazioni, Homer. Il
huge success. Hey, a toast to the host
tuo barbecue è un vero successone!
who can boast the most roast!
Cin cin al padroncin che fa gli
stavate
tutti
aspettando!
La
arrosticin che son spettacolin!
Homer:
Homer Thanks Flanders. I have to
Homer:
Homer
Dehi
hi
hi
ho.
Grazie
agree that everything certainly... [Lisa
Flanders. Devo ammettere che tutto
rolls behind Homer with a lawn
sta andando per il verso giusto… [Lisa
tractor, pushing the pig grill ahead of
passa dietro Homer con un trattorino
her.] huh? [Crowd gasps.]
tagliaerba spingendo via il maialino
allo spiedo] huh? [La folla ansima.]
45
Marge
Marge:
ge Bart, Nooooo!
Marge:
Marge Bart, Nooooo!
Bart:
Bart [Standing beside her.] What?!
Bart:
Bart [In piedi dietro di lei.] Che c’è?!
Marge:
Marge Sorry, force of habit.
Marge:
Marge Scusa, è l’abitudine.
Lisa,
Lisa,
nooooo!
nooooo!
Bart and Homer race wildly after Lisa
Bart
until she pushes the pig grill off the
forsennatamente dietro Lisa fino a
top of a slope. The pig passes through
quando lei spinge il maialino allo
a hedge.
spiedo giù da un dirupo. Il maialino
e
Homer
corrono
passa attraverso una siepe.
Homer:
Homer It’s just a little dirty. It’s still
Homer:
Homer È solo un po’ sporco. È
good, it’s still good! [Passes traffic,
ancora buono, è ancora buono!
jumps a bridge and lands in the
[Attraversa il traffico, salta da un
water.] It’s just a little slimy, it’s still
ponte e atterra in acqua.] È un po’
good, it’s still good! [It gets caught in
viscido
a dam spillway, and when the
buonissimo! [Rimane intrappolato nel
pressure builds, it shoots into the sky.]
foro uscita acqua di una diga e
It’s just a little airborne, it’s still good,
quando la pressione aumenta viene
it’s still good!
sparato nel cielo.] È andato un po’, è
ma
è
ancora
buono,
è
andato un po’, è andato un po’…
Bart:
Bart [Crestfallen.] It’s gone.
Bart:
Bart [Abbattuto.] È andato.
Homer:
Homer I know.
Battuta
mancante
con
asincronia
voce.
Monty Burns and Smithers stand at
Monty Burns e Smithers di fronte alla
the window of Burns’ office.
finestra dell’ufficio di Burns.
Burns:
Burns You know, Smithers, I think I’ll
Burns:
Burns Sai Smithers, credo che donerò
donate a million dollars to the local
un
orphanage... when pigs fly! [They
all’orfanotrofio… quando voleranno
milione
di
dollari
46
laugh.
The pig sails across the sky
i maiali! [Ridono. Il maialino vola
before them.]
attraverso il cielo di fronte a loro.]
Burns: What??
Burns:
Burns Cosa??
Smithers:
Smithers Will you be donating that
Smithers:
Smithers Donerà quel milione di
million dollars now, Sir?
dollari, Signore?
Burns:
Burns Nooo, I’d still prefer not.
Burns:
Burns No, ci ho ripensato preferisco
di no.
Homer and Bart are standing in their
Homer e Bart sono nel cortile dietro
backyard. Homer is scanning the sky
casa. Homer sta scrutando il cielo con
with binoculars.
un binocolo.
Bart:
Bart Give it up Dad.
Piggy ain’t
coming back.
Homer:
Homer
Lisa!
Bart:
Bart Rassegnati, il maialino non
tornerà.
You
ruined
my
Homer:
Homer Lisa! Hai rovinato il mio
barbeque! I demand you apologize
barbecue! Esigo subito le tue scuse!
this second!
Lisa:
Lisa Non mi scuserò mai e poi mai,
Lisa:
Lisa I’m never ever apologizing
perché sto difendendo una giusta
because I was standing up for a just
causa e tu hai torto, torto, torto! E
cause and you were wrong wrong
adesso scusami, me ne vado in
wrong! Now if you’ll excuse me I’m
camera mia!
going to my room!
Homer:
Homer That’s it! Go to your room!
Homer:
Homer Ora basta! Vai in camera tua!
The family is gathered around the
La famiglia è riunita intorno al tavolo
breakfast table.
per la colazione.
Homer:
Homer Marge? Since I’m not talking
Homer:
Homer Marge? Siccome non rivolgo
to Lisa, would you please ask her to
la parola a Lisa, ti dispiace chiederle
pass me the syrup?
di passarmi la salsa per favore?
47
Marge:
Marge [Wearily] Dear, please pass
Marge:
Marge [Stufa] Per favore Lisa passa la
your father the syrup, Lisa.
salsa a tuo padre .
Lisa:
Lisa Bart, tell Dad I will only pass the
Lisa:
Lisa Bart, dì a papa che gliela passerò
syrup if it won’t be used on any meat
solo se non verrà usata su un
product.
prodotto di carne.
Bart:
Bart [To Homer] You dunkin’ your
Bart:
Bart [A Homer] Inzupperai le tue
sausages in that syrup homeboy?
salsicce in quella salsa cumpà?
Homer:
Homer Marge, tell Bart I just want to
Homer:
Homer Marge dì a Bart che voglio
drink a nice glass of syrup like I do
solo bermi un bel bicchiere di salsa
every morning.
come faccio tutte le mattine.
Marge:
Marge Tell him yourself, you’re
Marge:
Marge Diglielo tu, stai ignorando
ignoring Lisa, not Bart.
Lisa, non Bart.
Homer:
Homer Bart, thank your mother for
Homer:
Homer Bart ringrazia tua madre per
pointing that out.
aver puntualizzato.
Marge:
Marge
Homer,
you’re
not,
not
Marge:
Marge
Homer,
non
stai
non
talking to me, and secondly, I heard
parlando con me, e ho sentito quello
what you said.
che hai detto!
Homer:
Homer Lisa, tell your mother to get
Homer:
Homer Lisa, dì a tua madre di non
off my case!
scassarmi i timpani!
Bart:
Bart Uhhh, Dad.
Lisa’s the one
Bart:
Bart Papàaa… tu con Lisa non ci
you’re not talking to.
parliii…
Homer:
Homer Bart! Go to your room.
Homer:
Homer Bart! Va’ in camera tua.
Lisa:
Lisa Why don’t you just eat him,
Lisa:
Lisa Perchè non ti mangi anche lui,
Dad!
papà!
Homer:
Homer I don’t need any serving
Homer:
Homer Non mi servono suggerimenti
suggestions from you, you barbeque
da te sulle pietanze, brutta guasta-
wrecking, no-nothing know-it-all!
barbecue, nulla-sapiente, tutto-nientesapiente!
Lisa:
Lisa That’s IT! I can’t live in a house
Lisa:
Lisa Ora basta! Non posso vivere in
with this prehistoric carnivore.
una
I’m
out of here! [Leaves and slams the
casa
con
questo
carnivoro
preistorico! Io me ne vado di qui! [Se
48
door.]
ne va e sbatte la porta.]
Homer:
Homer That’s it! Go to your room!
Homer:
Homer Ora basta! Va’ in camera tua!
Lisa walks across the street where
Lisa attraversa la strada dove giocano
Sherri and Terri, Janie and Ralph are
Sherri e Terri, Janie e Ralph.
playing.
Sherr
Sherri/Terri:
i/Terri Look at Missus Potato
Sherri/Terri:
Sherri/Terri Guardate c’è la signora
Head! She has a head made out of
Testa
lettuce. [Giggles.]
composta di ortaggi. [Ridacchiano.]
Ralph:
Ralph I can’t believe I used to go out
Ralph:
Ralph Non riesco a credere che una
with you.
volta uscivo con te.
Janie:
Janie Are you going to marry a
Janie:
Janie Ti sposerai con una carota,
carrot, Lisa?
Lisa?
Lisa:
Lisa Yes, I’m going to marry a carrot.
Lisa:
Lisa Sì, sposerò una carota, certo!
Sherri/Terri:
Sherri/Terri Ohh! She admitted it.
Sherri/Terri:
Sherri/Terri Ohh! L’ha ammesso. Ha
She’s going to marry a carrot!
detto che sposerà una carota! Non
di
Patata!
Ha
una
testa
posso crederci!
Lisa walks near the Krusty Burger
Lisa si avvicina al fast-food di Krusty.
franchise. The sign in the window
L’insegna sul vetro dice “PROVATE IL
says
NOSTRO
“TRY
OUR
NEW
BEEF-
NUOVO
POLLO
AL
FLAVORED CHICKEN”. She looks up
SAPORE DI MANZO”. Guarda in alto
to see a billboard displaying a “Don’t
per leggere un tabellone pubblicitario
Eat Beef” sign, which is replaced a
con la scritta “Non mangiate manzo”
moment later with “Eat Deer”. She
che viene rimpiazzata un momento
throws her hands in the air and runs
dopo dalla scritta “Mangiate cervo”.
to the Kwik-E Mart. The sign in that
Si mette le mani nei capelli e corre al
window says “Premiere Gourmet Hot
Jet Market. L’insegna sulla vetrina
Dogs 8/99 cents.”
dice
“Eccezionali
Hot
Dog
intenditori 8/99 cents.”
49
da
Lisa:
Lisa The whole world wants me to
Lisa:
Lisa Il mondo intero vuole che io
eat meat. I can’t fight it anymore.
mangi carne, ormai non ho più
[She bites into a hot dog and yells]
scampo! [Morde un hot dog e grida]
There! Is everybody happy now?
Ecco! Siete contenti adesso?
Apu:
Apu I take it from your yelling that
Apu:
Apu Recepisco da tuo grido che
you like my tofu dogs?
gradisce miei wurstel di tofu?
Lisa:
Lisa Tofu?
Lisa:
Lisa Tofu?
Apu:
Apu Oh yes. No meat whatsoever.
Apu:
Apu Oh sì. Nessuno genere di carne
And only thrice the fat of a normal
e meno di trenta per cento di grasso
hot dog. I made the switch and
di hot dog, ho fatto cambio e
nobody noticed.
nessuno si è accorto.
Lisa:
Lisa But why, Apu?
Lisa:
Lisa Perché, Apu?
Apu:
Apu Of course I am a vegetarian.
Apu:
Apu Perché sono di vegetariano. Tu
Haven’t you ever seen my tee-shirt?
non ha mai visto mie magliette?
[Holds up a tee-shirt that depicts a
[Mostra una maglietta con una mucca
cow with slash over it and the words
coperta da una riga e la scritta “La
“Don’t Have A Cow, Man!”]
vacca non sta in un ventre d’uomo!”]
Lisa:
Lisa Heh heh heh, that’s cute.
Lisa:
Lisa Hah hah, che carina.
Apu:
Apu
Here.
Let
me
show
you
Apu:
Apu Vieni. Ti fa vedere una cosa Lisa.
something Lisa. [Walks to a cooler
[Si dirigono verso un frigo per ‘Birre
marked ‘Non-Alcoholic Beer’ and he
non alcoliche’ e lui apre la porta. Una
opens the door. A set of stairs leading
rampa di scale che sale era nascosta lì
upward is behind it.]
dietro.]
Lisa:
Lisa Wow, a secret staircase. But
Lisa:
Lisa Wow, una scala segreta. Ma cosa
what do you do if someone wants a
fai se qualcuno chiede una birra non
non-alcoholic beer?
alcolica?
Apu:
Apu You know, it’s never come up.
Apu:
Apu Beh, questo non capita mai.
They walk to the top of the stairs, to
Salgono fino in cima alla scala fino ad
a door.
una
Apu opens the door,
porta.
Apu
apre
la
porta
50
revealing a lush rooftop oasis.
rivelando un’oasi rigogliosa sul tetto.
Lisa:
Lisa Ohhh, Apu! It’s beautiful!
Lisa:
Lisa Ohhh, Apu! È stupendo!
Apu:
Apu Yes. This is where I come when I
Apu:
Apu Sì. È qui che io vengo quando
need some refuge from the modern
cerca rifugio da mondo moderno. O
world. Or, when I want to see drive-
quando vuole vedere gratis film di
in movies for free. [Points out the
aperto. [Indicando lo schermo del
drive-in theatre across the street.] I
cinema all’aperto dall’altra parte della
know
strada.] So che facile non è essere
it
is
not
easy
to
be
a
vegetarian, Lisa.
vegetariani, Lisa.
Lisa:
Lisa That’s why I ran away from
Lisa:
Lisa Per questo me ne sono andata di
home.
casa.
Paul McCartney steps from a bush.
Paul McCartney viene fuori da un
cespuglio.
Paul:
Paul What? She’s leaving home?
Paul:
Paul Come? Se n’è andata di casa?
Lisa:
Lisa Wow! Paul McCartney! I read
Lisa:
Lisa Wow! Paul McCartney! Ho letto
about you in history class. So where’s
di lei nel libro di storia, ma dov’è sua
your wife Linda?
moglie Linda?
Linda
Linda:
nda Right here Lisa. [Appears out
Linda:
Linda Eccomi qui Lisa. [Appare da un
of a bush.] Whenever we’re in
cespuglio.] Ogni qualvolta veniamo a
Springfield we like to hang out in
Springfield ci piace stare all’ombra nel
Apu’s garden in the shade.
giardino di Apu.
Paul:
Paul We met him in India years ago,
Paul:
Paul Lo abbiamo conosciuto in India
during the Maharishi days.
qualche
anno
fa,
ai
tempi
del
Maharishi.
Apu:
Apu Back then I was known as the
Apu:
Apu Allora tutti conosce me come
fifth Beatle.
quinto Beatle.
Paul:
Paul [Rolling his eyes.] Sure you
Paul:
Paul [Sollevando lo sguardo.] È
were, Apu.
proprio così, Apu.
51
Apu:
Apu You know what Lisa? Paul and
Apu:
Apu Sai che cosa Lisa? Anche Paul e
Linda are vegetarians too.
In fact,
Linda sono di vegetariano. Infatti,
Linda has her own line of vegetarian
Linda ha creato sua linea di pietanza
entrees.
vegetariana.
Lisa:
Lisa Apu, I’m sure the last thing they
Lisa:
Lisa Apu, sono sicura che l’ultima
want to talk about is...
cosa di cui vuol parlare è...
Linda:
Linda We weren’t satisfied with the
Linda:
Linda Non eravamo soddisfatti delle
other vegetarian meals on the market.
altre
You’d be surprised how often you
meraviglieresti se sapessi in quante
find a big hunk of pork in them.
puoi trovare un tocco di maiale.
Lisa:
Lisa Euuuwww!
Lisa:
Lisa Euuuwww!
Paul:
Paul Linda and I both feel strongly
Paul:
Paul Linda e io ci battiamo per i
about animal rights.
diritti degli animali. Infatti se ascolti
play
“Maybe
In fact, if you
I’m
linee
vegetariane,
ti
Amazed”
certe nostre canzoni alla rovescia,
backwards, you’ll hear a recipe for a
potrai sentire ogni possibile variante
really ripping lentil soup.
della zuppa di lenticchie.
Lisa:
Lisa When will all those fools learn
Lisa:
Lisa Quand’è che tutti quegli sciocchi
that you can be perfectly healthy
impareranno
simply eating vegetables, fruits, grains
perfettamente
and cheese.
mangiando vegetali, frutta, farinacei,
che
sani
si
può
essere
semplicemente
formaggio.
Apu:
Apu Oh, cheese!
Apu:
Apu Oh, formaggio!
Lisa:
Lisa You don’t eat cheese, Apu?
Lisa:
Lisa Non mangi formaggio, Apu?
Apu:
Apu No I don’t eat any food that
Apu:
Apu Noo, no di no, non mangio
comes from an animal.
nessuno
cibo
che
viene
da
un
animale.
Lisa:
Lisa Ohh, then you must think I’m a
Lisa:
Lisa Ahh, allora penserai che io sono
monster!
un mostro!
Apu:
Apu Yes indeed I do think that. But, I
Apu:
Apu Sì, che sei mostro lo penso, ma
learned long ago Lisa to tolerate
tempo fa ho imparato che sopporto
others rather than forcing my beliefs
gli altri invece che impongo loro mio
52
on
them.
You
know
you
can
credo. Sai si può fare influenza su
influence people without badgering
gente senza che ossessioni lei. È come
them always. It’s like Paul’s song,
canzone di Paul “Vivi e lascia vivere”
“Live and Let Live”.
Paul:
Paul Actually, it was “Live and Let
Paul:
Paul Il titolo era “Vivi e lascia
Die”.
morire”.
Apu:
Apu Well, whatever, whatever. It
Apu:
Apu Sorvoliamo, sorvoliamo, aveva
had a good rhythm.
bello ritmo.
Lisa:
Lisa I guess I have been pretty hard
Lisa:
Lisa
on a lot of people. Especially my dad.
intransigente, soprattutto con mio
Thank you guys.
padre. Grazie amici.
Paul:
Paul Lisa, before you go, would you
Paul:
Paul Lisa, prima che tu vada, vuoi
like to hear a song?
ascoltare una canzone?
Lisa:
Lisa Wow, that would be great!
Lisa:
Lisa Volentierissimo!
Paul:
Paul Okay, take it Apu.
Paul:
Paul Ok, attacca Apu.
Apu starts singly badly, while Paul
Apu inizia a suonicchiare malamente
and Linda clap along. Lisa backs away
mentre Paul e Linda battono le mani.
quietly and leaves the store. She sees
Lisa indietreggia lentamente e poi
Homer
esce dal negozio. Vede Homer che la
looking
under
manhole
Forse
sono
stata
troppo
covers for her.
sta cercando sotto i tombini.
Homer:
Homer Lisa! Lisa! Come back before
Homer:
Homer Lisa! Lisa! Lisa torna, prima
everyone finds out what a horrible
che tutti scoprano che sono un padre
father I am.
sciagurato.
Lisa:
Lisa Hi dad. Looking for me?
Lisa:
Lisa Ciao papà. Cerchi me?
Homer:
Homer I don’t know. You looking
Homer:
Homer Non lo so, tu cerchi me?
for me?
Lisa:
Lisa I don’t know.
Lisa:
Lisa Non lo so.
Homer:
Homer Ohhhh, Lisa. I was looking
Homer:
Homer
for you. I wanted to apologize.
I
cercando, volevo chiederti scusa, non
don’t know exactly what went wrong
so esattamente cosa sia accaduto ma
Ohhhh,
Lisa.
Ti
stavo
53
but it’s always my fault.
so che è sempre colpa mia.
Lisa:
Lisa Actually Dad, this time, I was
Lisa:
Lisa A me sembra che questa volta
wrong...
avevo torto…
Homer:
Homer Oooh!
Homer:
Homer Oooh!
Lisa:
Lisa ...too.
Lisa:
Lisa Anch’io.
Homer:
Homer Ohh.
Homer:
Homer Ohh.
Lisa:
Lisa While I was gone I got some
Lisa:
Lisa Mentre ero via ho avuto degli
really good advice from Paul and
ottimi consigli da Paul and Linda
Linda McCartney.
McCartney.
Homer:
Homer Rock stars. Is there anything
Homer:
Homer Le rock star. Esiste qualcosa
they don’t know?
che loro non sanno?
Lisa:
Lisa I still stand by my beliefs. But I
Lisa:
Lisa Sostengo ancora le mie idee, ma
can’t defend what I did. I’m sorry I
non posso giustificare quello che ho
messed up your barbeque.
fatto. Mi dispiace aver rovinato il tuo
barbecue.
Homer:
Homer I understand honey. I used to
Homer:
Homer
Capisco
believe in things when I was a kid.
credevo
nelle
Come on, I’ll give you a piggyback...
piccolo.
Andiamo,
I mean a veggieback ride home.
cavalluccio…
tesoro.
cose
Anch’io
quando
ti
volevo
ero
porto
a
dire
a
vegetarianuccio verso casa.
They giggle.
Ridacchiano insieme.
The Paul McCarteney song “Maybe
La canzone di Paul McCartney è in
I’m Amazed” on backwards to the
sottofondo fino alla fine dell’episodio
end of the episode.
“Maybe
Maybe I’m amazed at the way you love me all the
tradotta).
I’m
Amazed”
(non
time Maybe I’m amazed at the way I love you
You pulled me out of time
[…]
Nel periodo in cui David S. Cohen scrisse il canovaccio dell’episodio, il
produttore esecutivo Dave Mirkin aveva appena sposato la causa del
54
è
vegetarianesimo e assillava chiunque incontrasse con insistenti prediche
sull’argomento. Possiamo dire che sicuramente Mirkin è stato l’ispiratore di
questo episodio impegnato sul fronte animalista. Stando a quanto dicono
alcuni sondaggi di associazioni per la difesa dei diritti degli animali, pare
che
molti
abbiano
deciso
di
fare
il
passo
decisivo
verso
il
vegetarianesimo/veganesimo proprio con la visione di questo episodio.
Gli autori raccontano13 che da tempo rincorrevano il desiderio di avere
come special guest Paul McCartney tra i personaggi satellite della serie,
dopo aver già “scritturato” Ringo Starr e George Harrison in episodi
precedenti, mancava ancora all’appello il terzo “Beatle”. Questa volta la
storia era così coinvolgente che né Paul, né sua moglie Linda, militanti del
movimento per la tutela dei diritti degli animali, si sarebbero sottratti dal
concedere il consenso all’utilizzo della loro immagine. L’unica condizione
che posero fu che il personaggio di Lisa rimanesse vegetariano in tutti gli
episodi e dunque che tale argomento non fosse tralasciato insieme alle
caratteristiche minori dei personaggi, bensì che restasse una caratteristica
importante.
La voce di Paul è stata registrata proprio nello studio di registrazione dei
Beatles e nell’episodio si riassume un po’ quello che avvenne veramente
quando Dave Mirkin andò nella loro casa di Londra per concludere
l’episodio.
Troy McClure e la signorina della mensa sono le altre due guest star della
puntata interpretate rispettivamente da Phil Hartman e Doris Grau.
Interessante notare i piccoli accorgimenti della sceneggiatura che fanno
trasparire la cura nella realizzazione per rendere l’episodio quasi reale, tra
cui: la voce vibrante dell’orso nella pantomima de “I tre orsi” al parco
divertimenti dovuta al microfono rotto; la proiezione del documentario di
Contenuti speciali ne “I Simpson” - cofanetto raccolta stagione sette, 2006, Twentieth
Century Fox Home Entertainment LLC.
13
55
Troy McClure sulla produzione della carne per mezzo di una vecchia
pellicola rigata e rovinata con fruscii e suoni che oscillano e, infine, la
lettura dell’intera ricetta della zuppa di lenticchie che può essere udita
soltanto volgendo l’audio al contrario, proprio come dice McCartney nella
battuta.
Ogni personaggio satellite ha un proprio riferimento sia nell’immagine che
nel carattere, come esempio posso citare il direttore Skinner, che si ispira a
Anthony Perkins in Psycho e a Laurence Harvey in Va’ e Uccidi, entrambi
sottomessi alla propria madre, hanno un dubbio passato militare e sono
stati prigionieri di guerra; e ancora Miss Elizabeth Hoover che era il nome
di una delle maestre delle scuole elementari di Matt Groening e ancora
Sherri e Terri che sono ispirate alle gemelle Grady di Shining.
2.3 ANALISI DELLA TRADUZIONE DELL’EPISODIO
L’episodio tradotto in italiano è stato intitolato “Lisa la vegetariana”.
Il vegetarianesimo e il veganesimo si stanno diffondendo sempre di più
negli States, l’argomento tocca da vicino circa il 10 per cento della
popolazione e di riflesso milioni di americani ne sentono parlare ogni
giorno, l’episodio in questione ha vinto da solo ben due Emmy:
l’Environmental Media Award e il Genesis Award per aver difeso i diritti
degli animali.
Potremmo dividere l’episodio in sette sequenze:
A. La famiglia va al “Villaggio delle Fiabe”
B. Homer parla con il vicino di casa Ned Flanders
C. Lisa a scuola incontra ostilità
D. Scena nel salotto di casa
56
E. Filmato educativo di Troy McClure
F. Barbecue a casa Simpson
G. Negozio di Apu
Per ogni sequenza verranno trattati tutti i passaggi di ostica o impossibile
traduzione
A. La famiglia va al “Villaggio delle Fiabe”
Tra le espressioni colloquiali della fiaba dei tre porcellini troviamo:
“Not by the hairs of our chinny chin
“Neanche per tutti i peli del nostro
chin”
mento, mentino, mentone!”
L’originale è una frase tipica della favola che in italiano non esiste e che è
stata
tradotta
rendendo
l’idea
autentica
e
utilizzando
addirittura
l’iterazione del suono come in originale.
Bart in risposta alle lodi della pantomima dei tre porcellini, dice:
“What a load of crappy crap crap”
“Cacchiate, cacchiatine, cacchiatone”
Ci troviamo di fronte ad un’espressione inglese che sfrutta l’iterazione di un
suono e ad una formulazione italiana da cui traspare la mancanza nella
lingua di un traducente che sia all’altezza della situazione. L’orecchio di un
ascoltatore medio italiano non è ancora abituato alla comprensione di
neologismi spietati quanto lo sono gli ascoltatori americani, motivo per cui
la traduttrice ha optato per l’utilizzo di pacate scurrilità che riassumono un
suono conosciuto.
Procedendo nel racconto, Homer risponde:
“Quiet, boy […]”
“Zitto, bacarospo […]”
57
In
questa
traduzione
traspare
quello
che
la
traduttrice
chiama:
arricchimento a fine comico14; il suono italiano dell’espressione mira
sicuramente a creare ironia mentre quello originale non ne ha alcuna
intenzione.
È accettabile un arricchimento a fine comico semplicemente perché la
quantità di spezzoni divertenti raggiunga almeno un 70 per cento
dell’originale e perché il pubblico italiano possa divertirsi abbastanza da
rendere la serie dei Simpson un fenomeno culturale anche in un contesto
diverso da quello in cui sono stati concepiti.
Nell’espressione di Bart riferita al lupo che soffia via la casa di paglia dei tre
porcellini:
“He blows all right, he blows big
“Altroché se rovescia, fa rovesciare
time”
alla grande…”
il concetto inglese gioca sul verbo to blow che può avere sì il significato di
soffiare via ma anche quello di essere schifato; dunque Bart gioca sul
doppio significato del verbo per esprimere ribrezzo utilizzando una frase
inerente al contesto per astanti senza malizia. In italiano non esiste un
verbo con questo duplice significato dunque nessuna traduzione suonerà
allo stesso modo; il verbo rovesciare è quello che si avvicina di più
alludendo alla casa che si rovescia e approssimativamente all’atto del
rovesciare, rivoltare lo stomaco.
Proseguendo nella storia incontriamo nell’ambientazione del Villaggio delle
Fiabe, la statua di Paul Bunyan15 che in Italia non viene associato a nessun
personaggio noto, mentre nella memoria statunitense riporta alla mente il
famoso tagliaboschi franco-canadese, personaggio delle favole diffuse
I Simpson, un fenomeno culturale. Federica Bologna, 2006, Milano.
Il cognome Bunyan è molto probabilmente derivato dall’espressione franco-canadese
bonyenne che indica sorpresa e stupore.
14
15
58
durante la rivolta contro la Regina inglese, The Papineau Rebellion del
1837.
Un altro importante riferimento che non viene compreso dalla maggior
parte del pubblico italiano è quello a Mother Goose16, tradotto con
Mamma Oca; in un Villaggio delle fiabe statunitensi infatti, non può
assolutamente mancare il riferimento alla cantastorie per bambini per
antonomasia; Berthe aux grands pieds di origini franche, madre di Carlo
Magno, a cui fanno cenno Shakespeare e Molière, che racconta le antiche
favole medievali, trasportate nei secoli da antologisti italiani e francesi e
tradotte e diffuse in inglese dal 1700. È curioso notare come questa
memoria non abbia avuto una diffusione in Italia nonostante i primi
antologisti fossero proprio italiani.
16 Dal sito http://www.mothergoose.com/History/mgStory.htm: If there were an actual
mother goose, she might well have been an 8th Century noblewoman named Bertrada II
of Laon who, in 740, married Pepin the Short, King of the Franks, and in 742 bore his son
Charles, immortalized as Charlemagne, the de facto founder of the Holy Roman Empire.
Bertrada, who was a patroness of children and provided her over-achieving son his only
education, was known as Berte aux grands pieds, or Bertha Greatfoot, or Queen
Goosefoot.
Whatever Bertrada’s role, by the mid-17th Century a mythical Mother Goose -mère l’oyewas widely acknowledged by French peasants and nobility alike as a fairy birdmother who
told charming tales to children. Some of these stories were set down in print as early as
1637 in Giambattista Basile’s Italian collection of stories entitled The Pentamerone; others
can be traced to another Italian, Giovanni Francesco Straparola, whose 73 folktales
collected in Facetious Nights (1550-1554) were a source for plays by both Shakespeare and
Molière.
The first collection of stories to bear the name “Mother Goose” was produced by Charles
Perrault in 1697. His book of ten fairy tales was entitled Tales from the Past with Morals,
and under the frontispiece picture of an old woman telling stories to children and a cat
appeared a subtitle for the book: Contes de ma mère l’oye, or “Tales from My Mother
Goose.”
Perrault’s book was translated into English in about 1729 as Mother Goose’s Fairy Tales,
but the stories did not attract much of an audience until 1760, when John Newbery, a
friend and publisher of Oliver Goldsmith (The Vicar of Wakefield), effectively established a
brand new branch of the book trade by publishing three children’s books: The Top Book
of All, Gammer Gurton’s Garland, and Mother Goose’s Melody.
A quarter of a century later, in 1787 -the year the U.S. Constitution was signed in
Philadelphia- Isaiah Thomas published the first American edition, entitled Mother Goose’s
Melody: or Sonnets for the Cradle, which included such favourites as Little Tommy Tucker
and Jack and Jill, along with half a hundred others. Later editors have greatly expanded
Thomas’ modest collection, but the old tales and rhymes from European antiquity
continue amidst collections of as many as 700 rhymes, stories, and riddles.
From misty origins among medieval family story tellers to Italian and French anthologists
and on to English translations, Mother Goose arrived on our shores just as we achieved
nationhood, and she is now very much a part of the American tradition.
59
La famiglia si muove poi verso il:
Little Bo Peep’s Petting Zoo
Lo Zoo della carezza di piccolo Bo
Peep
chiaro riferimento alla favola e alla rima della piccola Bo Peep17. La storia,
contenuta nella raccolta di favole di Mother Goose, racconta le peripezie di
una pastorella che si addormenta e perde le sue pecore. Come le citazioni
precedenti, si tratta di un riferimento che non ha un corrispettivo diretto
nella memoria collettiva italiana; possiamo trovare la favola di Esopo con
un cane da pastore ingannato dal lupo che contratta le pecore come
bottino, ma nessuna favola che assomigli a questa.
Dal punto di vista traduttivo si può notare la variazione del genere, infatti
l’originale pastorella è stata tramutata in un pastorello forse per errore.
Dal sito http://en.wikipedia.org/wiki/Little_Bo_Peep: It is interesting that the name of
Little Bo Peep was derived from the derivative of the words bleat and sheep! The words of
Little Bo Peep are quite interesting as they contain words which are an almost forgotten
part of the English language, such as espied, hillocks and lambkin.
17
60
Little Bo Peep Rhyme
She found them indeed, but it made
Little Bo peep has lost her sheep
her heart bleed,
And doesn’t know where to find
For they left their tails behind them.
them.
It happened one day, as Bo Peep did
Leave them alone and they’ll
stray
come home,
Into a meadow hard by,
Bringing their tails behind them.
There she espied their tails side by
Little Bo peep fell fast asleep
side
And dreamt she heard them
All hung on a tree to dry.
bleating,
She heaved a sigh, and wiped her
But when she awoke, she found it
eye,
a joke,
And over the hillocks went rambling,
For they were all still fleeting.
And tried what she could,
Then up she took her little crook
As a shepherdess should,
Determined for to find them.
To tack again each to its lambkin.
B. Homer parla con il vicino di casa Ned Flanders
Quando Homer si avvicina allo steccato del vicino Ned Flanders si alza un
coro della famiglia riunita che dice:
Hidely-ho, neighborino!
Salve, salvino vicino vicino!
L’idioletto del personaggio in questione è molto caratteristico, carico di
diminutivi e vezzeggiativi fuori dalle consuete norme della lingua inglese nel
quale si percepisce sia l’imitazione delle parlate semplici e graziose rivolte ai
bambini, sia l’imitazioe di un linguaggio con matrice italo-ispanica e
artificiosamente perbenista. Hidely-ho in particolare è un neologismo proprio
della serie.
Altri esempi posso essere:
“Okily-dokily!”
“Certo, certosino!”
“Oh, gosh Homer”
“Per dindirindina, Homer”
“Charmed.
Eh,
a
googily…
doogily”
“Incantato.
Eh,
‘cantatino…
‘cantatino”
La traduzione italiana con l’aggiunta dei diminutivi del caso riesce a creare un
linguaggio altrettanto caratteristico ma perde la connotazione italo-ispanica
che percepisce un anglofono.
C. Lisa a scuola incontra ostilità
Lisa a scuola va alla mensa per il pranzo e trova nel menù del giorno:
“Giblet McNiblets”, “Salisbury
“Rigaglie
McSfrizzolaie”,
Balls” and “Cows Legs”
tartufate” e “cosciotti rollati”
“polpette
la cui traduzione letterale sarebbe: Frattaglie snak, Polpette di Salisbury e
Zampe di mucca. La traduzione vede delle variazioni rilevanti tra cui
l’omissione della parola Mc, chiaro riferimento ai prodotti della McDonald’s.
La signora della mensa è un cammeo interpretato dal disegno di Doris Grau18 e
dalla sua voce. Attrice e doppiatrice statunitense poco nota in Italia.
Dal sito http://en.wikipedia.org/wiki/Doris_Grau: Doris “Dossy” Grau (October 12, 1924 December 30, 1995) was an American actress, script supervisor and voice actress.
She played gravel-voiced, chain-smoking women on TV shows like The Critic. She also had a
few guest appearances on The Tracey Ullman Show and the sitcom Cheers. She also provided
additional voices on the movie Babe (1995). As an actress, Grau appeared in The Distinguished
Gentleman (1992). Since her death, the characters she voiced have been ‘retired’ out of
respect. She is perhaps best known to younger people for her portrayal of Springfield
18
62
D. Scena nel salotto di casa
Homer mostra ai figli gli inviti che ha stampato per la festa:
“Come to Homer’s BBBQ. The
“Vieni
alla
grande
abbbuffata
di
extra B is for BYOBB bring your
Homer. La b extra sta per bbibite a tuo
own beer.”
carico”
Bart:
Bart What’s that extra B for?
Bart:
Bart E la b extra di bbibite?
Homer:
Homer It’s a typo.
Homer:
Homer È un errore di stampa.
L’acronimo B.B.Q. sta a significare barbecue ed è consuetudine nei ristoranti di
paesi anglofoni utilizzare l’acronimo B.Y.O.19 per indicare la possiblità di
consumare
bevande
proprie
all’interno
del
locale,
necessità
sorta
essenzialmente per quei locali che non posseggono la licenza per vendere
alcoolici.
Nel nostro caso Homer aggiunge una variante attraverso un’ulteriore lettera B
di Beer per esortare gli invitati a presentarsi muniti del suo amato beveraggio.
La traduzione italiana per quanto inerente nella prima parte con il geniale
inserimento della parola abbbuffata, si discosta dall’originale traducendo beer
con bibita invece di birra. Scelta traduttiva che non condivido in quanto si
discosta troppo dalla matrice senza necessità.
Elementary School cafeteria worker Lunchlady Doris, on the animated series The Simpsons, as
well as Doris in The Critic.
19 Dal sito http://en.wikipedia.org/wiki/BYO: BYO (Bring your own) is a term used at
restaurants to show that you can bring your own drinks (usually alcoholic beverages), as
opposed to Fully Licensed where such drinks must be bought at the restaurant, which would
be fully licensed to sell alcohol. A restaurant can have both of these labels applied to it. This
designation is common in the United Kingdom, USA, Australia, New Zealand.
63
E. Filmato educativo di Troy McClure
Troy McClure è il secondo cammeo dell’episodio interpretato dal disegno di
Phil Hartman20 e dalla sua voce, attore e autore comico statunitense poco
noto al pubblico italiano. Nella serie dei Simpson è famoso proprio per i suoi
frequenti documentari educativi introdotti dal suo leggendario: “Hi, I’m Troy
McClure. You may remember me from such educational films as…”, in
italiano: “Salve, sono Troy McClure. Forse vi ricordate di me per alcuni filmati
istruttivi come…”. La sua prematura scomparsa ha fatto sì che anche il
personaggio da lui interpretato concludesse la sua carriera.
Nell’episodio il titolo del documentario è:
“The Meat Council Presents: `Meat
and You: Partners in Freedom’.
“L’ispettorato carne presenta: ‘La
Number 3F03 in the `Resistance is
carne e voi soci nella libertà’”
Useless’ series.”
Il titolo viene tradotto in sovrimpressione ma in parte omesso. Il codice 3F03
e il nome della serie “La resistenza è inutile” sono rimasti tagliati nella
traduzione, forse perché la scritta completa, essendo molto lunga, nella
sovrimpressione avrebbe completamente coperto l’immagine.
Interessante notare come viene comicamente tradotto il termine:
Just ask this scientician
Basta chiederlo allo scienziologo
Il termine corretto dell’inglese sarebbe scientist e la traduzione ha prodotto la
trasformazione dell’italiano scienziato in scienziologo.
Dal sito www.wikipedia.com: Philip Edward Hartmann was an Emmy-winning Canadianborn American graphic artist, writer, actor, voice artist, and comedian. He was murdered by
his wife Brynn on May 28, 1998, in his Encino, California home, at the age of 49.
20
64
La risposta di Lisa alla provocazione del filmato e del dono dell’Ispettorato
Carni è stata:
They can’t seriously expect us to
Non crederanno di intripparci con
swallow that tripe.
certe baggianate!
In italiano abbiamo un altro esempio di traduzione finemente ricercata; la
traduzione letterale sarebbe: “Non si aspetteranno seriamente che ingoiamo
questa trippa”, dove, per trippa si intende sia quella che in realtà trovano sulla
cattedra, sia il mero documentario inteso in maniera sprezzante. Nella
traduzione viene utilizzato il verbo intripparci che va a colmare le due
necessità semantiche.
F. Barbecue a casa Simpson
Alla festa di Homer è stato invitato anche Chief Wiggum in italiano tradotto
con commissario Winchester, perché riporta alla mente una parola nota
all’ascoltatore italiano e inerente all’argomento armi, le pistole Winchester.
La battuta del personaggio:
One whopper for the Copper
Un hamburgerone per lo sbirrone
La traduttrice ha cercato di riportare la rima e la comicità inserendo una
accrescitivo con un buon risultato.
Durante la festa Ned Flanders interviene dicendo:
Hey, a toast to the host who can
Cin cin al padroncin che fa gli
boast the most roast!
arrosticin che son spettacolin!
65
Nella traduzione di questa rima, si è dovuto rispettare rigorosamente
l’idioletto caratteristico del personaggio in questione con un appropriato
inserimento di diminutivi; l’espressione è stata degnamente tradotta sia dal
punto di vista semantico che da quello sonoro.
G. Negozio di Apu
Il negozio di Apu si chiama:
Kwik-E Mart
Jet Market
Anche la traduzione dell’insegna del negozio va alla ricerca del suono e del
significato in quanto l’effetto acustico inglese della parola kwik equivale a
quello di quick che significa veloce, in italiano tradotto con jet che rimanda al
quel significato.
Rimane intraducibile invece il rimando alla famosa catena statunitense di
supermercati Kmart21 sparsi ovunque sul territorio e oggetto di boicottaggio22
Dal sito http://en.wikipedia.org/wiki/Kmart: Kmart is a chain of department stores in the
United States of America. The chain merged with Sears in 2005, creating the Sears Holdings
Corporation. Kmart also exists in Australia and New Zealand as Kmart Australia. The
company’s business model makes it a competitor to Walmart, Target, and TJ Maxx.
22 Dal sito http://www.petitiononline.com/sellammo/petition.html: Boycott Kmart and AntiGun Hysteria
To Kmart: we, the undersigned, strongly object to the timid and irresponsible decision by
Kmart CEO Conaway to discontinue the sale of handgun ammunition in Kmart stores.
Harrassed by hysterical anti-gun zealots who blamed Kmart for selling the ammunition used in
the Columbine High School tragedy, Mr. Conaway has capitulated - apparently without
understanding how irresponsible that action was. It wasn’t Kmart’s fault that no responsible
adult carried a firearm loaded with Kmart ammunition at Columbine on that fateful day. Had
someone been so prepared, many lives could have been saved. For all we know, Kmart may
also have supplied the ammunition in the guns carried by the police officers who arrived at
Columbine and dithered around for hours while children were being killed. Should we blame
Kmart for that, too? America has for decades been indulging in a headlong flight from
individual responsibility, and this episode is but one unfortunate example. In a responsible
society, adults are prepared to defend themselves, their families, and their neighbors from the
predations of the evil and sick in that society. Handguns are the only existing means whereby
21
66
per la politica antiarmi intrapresa con la decisione di togliere dai propri scaffali
le munizioni di armi da fuoco: argomento che divide profondamente
l’opinione pubblica.
Nella scena successiva Apu mostra a Lisa una maglietta in vendita nel suo
negozio con il disegno della testa di una mucca all’interno del divieto sbarrato,
con la scritta:
Don’t Have A Cow, Man!
La vacca non sta in un ventre
d’uomo!
Nell’originale c’è un chiarissimo rimando alla famosa frase di Bart citata
ovunque e ormai assimilata nella lingua comunemente parlata nei paesi
anglofoni; frase di tendenza molto in voga nel ventennio ottanta/novanta. La
traduzione italiana è stata fatta in riferimento alla semantica seppur
perseguendo la comicità e un buon ritmo sonoro. Have a cow che significa
avere una mucca è inteso nell’originale come prendere qualcosa a cuore
ANY able adult - small, elderly, infirm, or disabled adults as well as large and burly ones - can
effectively stop (and very often PREVENT) violence when it happens. But many Americans
don’t want that kind of responsibility. It is frightening to think that one’s very life, and even
the lives of others, might depend on one’s own mature judgment, preparation, and
competence. But that’s just what adulthood is. In fact, the safe, accurate and responsible use of
firearms isn’t rocket science. Any normal 12-year-old can learn to handle firearms safely and
respectfully. Those who get that kind of training, not surprisingly, do not cause firearms
tragedies; in fact, they have even ENDED a school shooting spree through knowledgeable,
courageous action. There is no doubt but that firearms training is one of the best ways to turn
children into responsible adults. Kmart, by adopting an anti-gun policy, is supporting
(however unwittingly) this dangerous and irresponsible trend. That’s their right. But Kmart’s
irresponsibility will “impact” its bottom line, as responsible Americans shop elsewhere. Not
long ago, gun owners were upset about the anti-gun pronouncements of erstwhile Kmart
spokesperson, Rosie O’Donnell. They boycotted. Rosie is gone, and the boycotters returned
happily to Kmart. It is unwise to disregard the lessons of history. We hereby announce that we
will not shop in Kmart stores unless and until they decide to rescind their anti-gun, anti-selfdefense, anti-responsibility policy. When Kmart once again sells to its customers ALL manner of
legal goods they need to live safe, comfortable, and happy lives (limited only by market, not
political, considerations), this boycott will end. We strongly recommend that Mr. Conaway, as
CEO of one of America’s greatest corporate entities, make a strong and very public apology
and statement of commitment to an America in which adulthood is a matter of responsible
behavior, not just chronological age.
Sincerely, The Undersigned.
67
oltremisura per cui in una traduzione intralinguistica possiamo dire non farti
venire un infarto reso attraverso un’allitterazione: non farti infartare.
Nella fattispecie dell’episodio non è possibile utilizzare il rimando alla stessa
frase in quanto non farti infartare non avrebbe alcun senso collegato al
vegetarianesimo. La frase tradotta in sovrainpressione quindi si rifà al
significato originale del non avere una mucca, con il significato di to have
inteso come mangiare, messo sotto forma di slogan accattivante; senza
dimenticare che Apu è induista.
L’episodio termina con una frase di Homer a Lisa:
I’ll give you a piggyback... I mean a
veggieback ride home.
Andiamo, ti porto a cavalluccio…
volevo dire a vegetarianuccio verso
casa.
La parola inglese pickaback, significa prendere sulle spalle e il significato può
estendersi fino a ricordare il gioco di cavalcare un maialino, dunque
trasformandosi in piggyback. Il traducente italiano del significato esteso tratta
però un altro animale che si cavalca, il cavallo.
Per quanto abbiamo trovato un traducente adatto alla situazione perchè
entrambi possono semanticamente contrapporsi a veggieback/vegetarianuccio,
il maiale è ancora più inerente in quanto argomento centrale dell’episodio
stesso.
Quasi tutti gli episodi fin ora apparsi sui teleschermi italiani sono stati tradotti
da Elena De Carlo23, nata a New York nel 1962 da famiglia italiana. Trasferitasi
in Italia all’età di dieci anni ha frequentato il liceo americano “Marymount
International School of Rome” e ha iniziato a lavorare sul progetto Simpson
nel 1989.
§ Intervista a Elena De Carlo da I Simpson, un fenomeno culturale. Federica Bologna,
Milano, 2006.
23
68
Dalla sua intervista desumiamo che nel lavoro della traduttrice si cela gran
parte dell’adattamento che poi viene definito in un secondo momento dal
direttore del doppiaggio. La società responsabile della serie in Italia rimane
Mediaset, che dopo aver visionato l’episodio doppiato può richiedere che
vengano effettuati tagli e rifacimenti. Le prime tre serie furono seguite da un
supervisore della 20th Century Fox per uno start-up d’eccellenza.
La produzione americana dà per scontato che si debba agire in ogni fase della
traduzione in modo da rendere lo show interessante e comprensibile al
pubblico di destinazione senza perdere di vista che si tratta di una famiglia
americana che vive in America, quindi senza snaturarla.
Parole tipo ciucciellona, bacarospo, caspiterina sono stati tradotti liberamente
anche se nella versione inglese vengono usate espressioni della lingua comune,
dice, per rendere la serie più colorita, per dare carattere. Sostiene che i
personaggi debbano spiccare, anche creando battute comiche ripetitive,
l’utilizzo dell’alliterazione come per Flanders con il suo -ino -etto è molto
orecchiabile.
Le frasi come eat my shorts, ay carumba, don’t have a cow man sono state
tradotte e ri-create nelle varie riunioni di “brain storming” per cercare il
traducente più efficace. Lo scopo perseguito è stato quello di trovare parole
adatte e divertenti, spesso la traduzione letterale non possiede questi requisiti.
Eat my shorts che è stato proposto dall’adattatore, in italiano suonerebbe
mangiami i pantaloncini ma non è suggestivo. Ciucciati il calzino è inventato
ma non distante dal campo semantico dell’espressione inglese, mangiare e
ciucciare sono due attività simili e pantaloncino e calzino sono due indumenti
e poi c’è la farcitura dell’allitterazione che crea anche un effetto sonoro
piacevole. Nel copione italiano queste frasi clichet vengono ripetute molto più
spesso rispetto all’originale proprio per creare l’effetto tormentone, i
doppiatori possono inserirle a loro piacimento nella storia quando lo credono
opportuno.
69
I vari accenti dei personaggi sono stati definiti dall’adattatore e dal direttore
del doppiaggio con il consenso della responsabile Mediaset e dei direttori di
rete.
La traduttrice afferma che per quanto riguarda i titoli, prima vengono tradotti
letteralmente e poi vengono liberamente arricchiti di qualche comicità perché
spesso il titolo americano fa riferimento a qualche film o telefilm a noi
sconosciuto.
2.4 LA TRADUZIONE IN ALTRE LINGUE E CULTURE
94 i paesi in cui è andato in onda e 16 le lingue di traduzione: francese in
doppia edizione per la Francia e per il Canada, spagnolo in doppia edizione
per la Spagna e per l’America latina, italiano, norvegese, olandese, islandese,
svedese, tedesco, portoghese, tailandese, giapponese, russo, ebraico e arabo.
Nelle varie lingue lo scontro con la diversa cultura ha prodotto effetti diversi
con risultati più o meno soddisfacenti, tuttavia la traduzione più discussa e
contestata è quella araba.
The Simpsons tradotti Al Shamshoon, in calligrafia araba ‫نوشمشلا‬, sono stati
motivo di indignazione anche da parte dei traduttori più liberali.
La questione principale è stata la trasposizione dei riferimenti che hanno subìto
un’”arabizzazione” integrale: nomi, luoghi e ogni sorta di accenno alla cultura
statunitense; arrivando a velare completamente i riferimenti all’alcol e alla
carne di maiale per non urtare la sensibilità islamica e i principi del Corano.
La famosa Duff Beer si è trasformata di conseguenza in innocua soda e gli hot
dog, che per la religione islamica sono alimenti haram ovvero proibiti, sono
stati sostituiti da panini egiziani e kahk biscotti tipici arabi, alienando
70
definitivamente il significato del personaggio di Homer e i messaggi lanciati
sull’alcolismo.
L’emittente satellitare araba Mbc ha preso la decisione di proiettare il celebre
cartone supportata dall’analisi di marketing che cela un attento studio
sociologico: più del 60 per cento dei telespettatori è rappresentata da giovani
ventenni che, con l’avvento dell’era satellitare, si dimostrano sempre più
incuriositi dalle tendenze occidentali.
Che si tratti di oriente o di occidente il denominatore comune è soddisfare le
aspettative dei telespettatori per creare audience, nasce così la realizzazione di
un prodotto occidentale completamente modificato al fine di salvaguardare le
loro ancestrali leggi religiose.
Tuttavia non mancano reazioni di sdegno e di protesta delle parti più
conservatrici del mondo arabo, che trovano libero sfogo su molti blog in
internet e che condannano la scelta dell’importazione di un cartone
tipicamente statunitense e che si chiedono come possano essere stati venduti i
diritti in vista di una trasformazione quasi integrale del prodotto.
Il business si “shekera” alla cultura, proprio come avvenne per la sorella
mussulmana della Barbie, l’araba Fulla con occhi scuri, vestita di chador e con
l’accessorio del tappeto su cui inginocchiarsi per pregare Allah, che soddisfece
ampiamente e in breve tempo, le aspettative della casa di produzione siriana.
La voce dei personaggi della famiglia Shamshoon è di alcuni attori egiziani, tra
cui spicca il nome di Mohamed Heneidy, il Robert de Niro del Medio Oriente.
Per tornare ad un discorso generale sul plurilinguismo dei Simpson ho raccolto,
classificandole nelle tabelle in calce, le tre espressioni tipiche di Bart Simpson
della versione inglese e le sue trasposizioni nel maggior numero di lingue da
me reperite.
Il risultato vede una sorta di uniformità nella decisione dei traduttori di trovare
un traducente che riporti musicalità e comicità perseguendo l’immediatezza a
71
scapito della traduzione letterale; gli unici traduttori che hanno adottato la
versione letterale sono stati quelli tedeschi.
In alcune lingue l’una o l’altra espressione non posseggono sempre lo stesso
traducente poiché viene sostituito ogni volta a seconda del contesto.
Lingua
Espressione utilizzata
Traduzione italiana
Inglese
Eat my short!
Italiano
Ciucciati il calzino!
Ciucciati il calzino!
Spagnolo
Cómete mis calzones!
Mangiati i miei pantaloni!
Francese
Mange de la crotte!
Mangiati schifezze! 24
Tedesco
Fress meine shorts!
Olandese
Olandese
Je kan me rug op!
Salimi sulla schiena!
Polacco
Zjedz moje gacie!
Mangia le mie mutande!
Mangiati il mio
pantaloncino!
Mangiati il mio
pantaloncino!
Secondo alcuni l’espressione Eat my short vuole sostituire per assonanza la poco erudita
espressione slang Eat my shit; alla luce di questa considerazione, la traduzione francese è quella
più genuina.
24
72
Lingua
Espressione utilizzata
Inglese
Don’t have a cow man!
Italiano
Non farti infartare!
Spagnolo
Multiplícate por cero!
Francese
Va te faire shampooiner!
Va’ a farti fare uno sciampo!
Tedesco
Sei keine Kuh, man!
Non ci sono mucche, amico!
Olandese
Maak je niet dik, man!
Non ti gonfiare, amico!
Polacco
Traduzione italiana
Non mangiar una mucca
amico!
Non farti infartare!
Moltiplicati per zero! /
Annullati!
-
-
Inglese
Ay, carumba!
Esclamazione generica
Italiano
Oh, cacchio!
Oh, cacchio!
Spagnolo
Ay, caramba!
Esclamazione generica
Francese
Ay, caramba!
Esclamazione generica
Tedesco
Ay, carumba!
Esclamazione generica
Olandese
Mijn hemel!
Santo cielo!
Polacco
Ay, carumba!
Esclamazione generica
73
CAPITOLO 3
IL DOPPIAGGIO
3.1 IL TIPO DI DOPPIAGGIO
Per doppiaggio di un prodotto audiovisivo che sia esso un film, una serie
televisiva o un cartone animato, si intende la sostituzione della voce originale
di un attore o di un personaggio d’animazione con quella di un doppiatore.
Esistono principalmente due tipi di doppiaggio, quello in oversound e quello
in sincrono.
Il doppiaggio in oversound prevede che l’audio originale della pellicola
rimanga udibile in sottofondo e che la voce del doppiatore si sovrapponga ad
esso, non è necessario dunque che sia perfettamente incollata al volto né che
vi sia una corrispondenza di intensità interpretativa o un’equalizzazione
adeguata del microfono. Questa tecnica in Italia è limitata di norma alle
interviste e ai documentari, la voce del doppiatore è considerata fuori campo
ed è esplicitamente diversa da quella originale.
Nel
doppiaggio
in
sincrono
la
voce
del
doppiatore
si
sostituisce
completamente a quella originale mantenendo la coincidenza dei movimenti
labiali e dei tempi di pronuncia, al punto che lo spettatore possa identificare
senza fatica la voce del doppiatore col volto del personaggio originale.
È curioso pensare che quanto più la realizzazione di tale procedimento è stata
eseguita con professionalità, tanto più il risultato finale celerà il lavoro stesso
del doppiaggio.
74
Un buon doppiaggio non deve solo rispettare il senso e la cadenza originale
della frase, ma anche il tempo labiale del personaggio per evitare asincronie
evidenti che disturberebbero lo spettatore. Trattandosi di cartoons, il
problema non è così accentuato come per la cinematografia tradizionale, ma
capita spesso in fase di traduzione che la battuta non abbia la stessa lunghezza
in numero di sillabe della frase originale e che quindi il dialoghista usi adattare
la traduzione fino al raggiungimento di una sincronizzazione soddisfacente.
Appurato che il doppiaggio annulla le voci originali dei personaggi, possiamo
asserire che si tratta di una prerogativa che nei film impedisce di apprezzare
una delle parti principali dell’interpretazione originale che va dalle sfumature
dell’intonazione, alla pronuncia e al timbro della voce; in definitiva dell’attore
non rimane che la gestualità e l’immagine. Nelle animazioni questo problema
non sussiste per la natura stessa del prodotto.
Nei casi in cui i personaggi parlino in due o più lingue, il ricorso integrale al
doppiaggio annulla le differenze fra esse e lo spettatore perde la connotazione
dei dialoghi non capendo quale lingua viene usata di volta in volta e
generando una serie di equivoci sui rapporti fra i personaggi e addirittura sul
significato di intere scene. In tali casi è l’adattatore dialoghista che sceglie quale
politica di doppiaggio attuare; per esempio, nei casi in cui l’originale abbia
battute nella stessa lingua di arrivo, per le quali sia necessario mantenere una
differenza linguistica, l’adattatore potrebbe decidere di sostituirla con una
lingua simile, nel caso dell’italiano, potrebbe trattarsi dello spagnolo, salvando
così il senso della scena, al prezzo di falsificazioni delle intenzioni dell’autore.
Per quanto riguarda i dialetti, come si può ampiamente notare nei Simpson,
possono essere resi facendo ricorso ai dialetti della lingua di arrivo. Nel caso di
produzioni statunitensi come questa, i personaggi di origini italiane che
parlano il classico dialetto-slang italoamericano “broccolino”, nel doppiaggio
75
italiano finiscono immancabilmente per parlare con accento siciliano, è infatti
l’esempio di Antony “Tony” Ciccione - Fat Tony mafioso di Springfield che ha
sempre vicino a sé qualche scagnozzo.
L’alternativa al doppiaggio è quella della sottotitolazione dei dialoghi,
soluzione che, in parte, non risente delle problematiche suesposte ma che
presenta altri onerosi svantaggi; quello della distrazione dall’inquadratura per
poter seguire il dialogo scritto che comporta la perdita di gran parte
dell’effetto scenico e di coinvolgimento e quello della perdita di contenuti che
va dal 40 al 70 per cento, perché è discrezione del traduttore la scelta di
accorciare e riassumere le frasi per non farcire troppo lo schermo e velocizzare
la lettura.
Ogni nazione si è regolata in modo diverso riguardo il doppiaggio, in alcuni
stati è largamente diffuso, in altri si preferiscono i sottotitoli. Sicuramente uno
dei motivi fondamentali che detta legge in merito è la questione economica,
doppiare significa decuplicare i costi di produzione rispetto al sottotitolo e in
quei paesi in cui non si superano i 15-20 milioni di utenti, non si riesce ad
ammortizzare l’elevato costo del doppiaggio.
Secondo i dati raccolti dall’Iec/Lintas, a fronte di un 28 per cento di olandesi
che hanno una reale conoscenza della lingua inglese, abbiamo un 1 per cento
di italiani, un 1 per cento di belgi, 3 di francesi, 15 di danesi, 3 di spagnoli, 4 di
tedeschi.
Non bisogna meravigliarsi quindi, se l’Italia doppia il 98 per cento dei prodotti
delle opere audiovisive che importa, seguita dalla Francia con il 90 per cento,
della Spagna e della Germania con l’80; mentre l’Olanda sottotitola al 94 per
cento, seguita dalla Danimarca al 77 e da tutti gli altri paesi europei con
percentuali che vanno dal 72 al 53 per cento25.
25
Dall’articolo di Mario Paolinelli: Doppiaggio la traduzione odiata AIDAC.
76
L’Italia, nazione che, come abbiamo assodato, più di tutte utilizza il
doppiaggio, lo pratica già dal 1927; la spiegazione di questo fenomeno
possiamo trovarla nelle parole del prof. Jeff Matthews26 che giudica gli italiani
profondamente innamorati dei suoni della loro lingua e che si appella alla
motivazione storica della necessità, all’inizio del secolo scorso, di utilizzare una
lingua unica nella cinematografia, mezzo di diffusione dell’idioma nazionale
come superstrato ai dialetti.
Con l’avvento della tecnologia, il dibattito sulla scelta migliore tra sottotitolo e
doppiaggio si chiude; sia per chi finora ha favorito il doppiaggio sostenendo
che le alterazioni nei dialoghi siano un ottimo compromesso per la qualità
finale della fruizione, vantando immediatezza e naturalezza del risultato; sia
per chi ha perorato la causa della sottotitolazione asserendo che solo grazie ad
essa è possibile valutare e apprezzare un prodotto così come è stato pensato e
realizzato dagli autori, precisando che l’impegno richiesto allo spettatore nella
lettura dei sottotitoli è solo un problema di abitudine.
Grazie alla diffusione del DVD è ora possibile per chiunque scegliere in base ai
gusti personali tra la versione del film in lingua originale con o senza sottotitoli
e quella doppiata nella propria lingua o in altre lingue se disponibili; e anzi si
aggiunge la possibilità di combinare doppiaggio e sottotitoli nella stessa lingua
permettendo dunque di perfezionare una lingua straniera, mentre presto, se
Dal sito http://faculty.ed.umuc.edu/~jmatthew/: Yet, there are certainly other reasons for
choosing whether to dub or subtitle. The first time my Italian wife heard Marlon Brando speak
with his own voice, she was disappointed, even saddened, by how “unbeautiful” it was! “He
could never have been a successful actor in Italy with that voice,” she said. (This reenforces my
belief that Italians are simply in love with their own language! - all those trippling and
honeyed sounds, with no consonant clusters and potato-like r’s. Sigh.) Indeed, except for
comics, Italian actors all seem to have that fine, well-modulated, declamatory speaking voice
associated with legitimate theater. […] Aesthetics aside, there was surely in Italy one
overriding factor for dubbing films when talkies started (the late 1920’s): films were an ideal
medium for spreading a single standard language throughout a nation still divided linguistically
by different dialects. Then, after two decades of good dubbing, Italians were so used to
standard Italian in films, that when the wave of post-WW II Italian films known as “NeoRealism” came in, with their dialogues recorded live in Sicilian, Neapolitan and Roman
dialects, it came as a shock to many Italians to realize that they didn’t really understand many
of their own countrymen!
26
77
Univideo l’associazione dei distributori dell’home-video accoglierà la proposta,
anche i non vedenti potranno “vedere” il film attraverso la realizzazione da
parte del dialoghista di una colonna sonora aggiunta in cui negli spazi di
silenzio venga descritta la scena e quant’altro utile alla comprensione della
trama.
3.2 IL PROCEDIMENTO DEL DOPPIAGGIO E LE SUE PARTI
Il lungo procedimento della metamorfosi linguistica di un prodotto
cinematografico, parte dunque dal traduttore che si occupa di interpretare i
dialoghi; in un secondo momento interviene l’adattatore-dialoghista che ha il
compito di rendere i dialoghi fluidi, con il giusto ritmo e le necessarie pause,
rispettando sia il significato delle battute originali, sia la necessità di rendere il
prodotto comprensibile a persone di differenti culture.
Dopo queste fasi iniziali si procede con il sezionamento della pellicola, che
giunge allo studio di doppiaggio dotata sia della cosiddetta colonna M/E, la
colonna sonora composta da musiche ed effetti e priva delle voci, sia
dell’audio con le battute in lingua originale.
Si inserisce di conseguenza il lavoro del direttore del doppiaggio che avrà gia
scelto le voci che più si adattano ai personaggi e che dirigerà i doppiatori
indicando loro il modo di leggere le battute per renderle efficaci; è una sorta
di regista vincolato alle esigenze tecniche produttive più che rivolto allo
sviluppo artistico del lavoro.
L’assistente al doppiaggio solitamente coordina e pianifica le varie attività,
prepara le singole scene da doppiare utilizzando i cosiddetti “anelli”, spezzoni
di pellicola chiusi a formare un anello e quindi proiettabili a ripetizione, e
controlla la sincronia labiale del personaggio sullo schermo.
78
Il sincronizzatore cerca di perfezionare il sincronismo tra il labiale e le singole
parole pronunciate dal doppiatore allungando o accorciando le pause e il
fonico si occupa della qualità dell’audio.
Giungiamo finalmente al doppiatore, essenzialmente un attore in grado di
interpretare al meglio il personaggio al quale presta la propria voce;
generalmente deve avere una voce fonogenica con una dizione adeguata e
priva di inflessioni dialettali; si tratta di un lavoro molto tecnico, in certi casi
simile a quello dell’imitatore, richiede molto orecchio poiché la capacità
interpretativa non è mai libera ma sempre rinchiusa in tempi, intonazioni e
ritmi stabiliti dalla colonna sonora originale27.
Il doppiaggio vero e proprio è eseguito in una sala insonorizzata e dotata di
attrezzature, tra cui lo schermo sul quale vengono proiettati gli anelli di
pellicola con la scena da doppiare, le cuffie e i microfoni.
All’interno della sala, gli attori guardano sullo schermo la scena e ascoltano in
cuffia l’audio con le voci originali tentando di recitare le battute del copione
fino a trovare l’intonazione, il ritmo e la sincronia necessaria a discrezione del
direttore del doppiaggio.
Il fonico tiene il controllo della strumentazione tecnica in una stanza separata
da un vetro dalla sala di doppiaggio, nella quale programma la traccia video
dell’anello e equilibra i livelli delle tracce d’incisione audio.
Conclusa la fase di doppiaggio si procede con la ricomposizione delle scene e
con il mixage delle tracce audio, miscelando la colonna M/E, musiche ed effetti
sonori con le nuove voci dei personaggi, eventualmente applicando effetti di
post produzione come voci radiofoniche, voci pensiero, effetti distanza, ecc...
Riporto di seguito la tabella riguardante lo staff di produzione italiana dei
Simpson:
27
Dal sito http://it.wikipedia.org/wiki/Doppiaggio.
79
Responsabile edizione
edizione italiana
Ludovica Bonanome (Mediaset).
PostPost-produzione
Roberto Quintavalle.
Traduzione
Elena Di Carlo, Cristina Cecchetti.
Adattamento dialoghi
Tonino
Accolla,
Elettra
Caporello.
Tonino Accolla, Susanna Javicoli,
Massimo
Giuliani,
Massimo
Corvo, Giorgio Lopez, Danilo De
Direzione del doppiaggio
Girolamo, Francesca Draghetti,
Pino Insegno, Teo Bellia, Laura
Boccanera,
Anton
Giulio
Castagna, Connie Bismuto e Ilaria
Stagni.
Cinema Cinema (serie 1-2),
Sedif (serie 3), Lydev (serie 4),
Doppiaggio
Art Collage (serie 5-11),
C.D. (serie 12, 15 e succ.),
Multimedia Network (serie 1314).
Assistenti al doppiaggio
Sonorizzazione
Mixaggio
Anton Giulio Castagna, Lorena
Dognini e Daniela Losavio.
Studio Due - Roma, Fono Roma.
Franco
Coratella
e
Marco
Coppolecchia.
I doppiatori americani e quelli italiani dei personaggi citati sono:
80
Homer J. Simpson
Dan Castellaneta
Tonino Accolla
Marg
Marge Bouvier
Julie Kavner
Liu’ Bosisio
Bart Simpson
Nancy Cartwright
Ilaria Stagni
Lisa Simpson
Yeardley Smith
Monica Ward
Abraham Simpson
Dan Castellaneta
Mario Milita
Ned Flanders
Harry Shearer
Teo Bellia e Pino Insegno
Montgomery Burns Harry Shearer
Sandro Iovino
Apu
Pino Insegno
Hank Azaria
Nahasapeemapetilon
Spesso nelle animazioni, alle voci principali dei personaggi, si affiancano voci
di attori famosi o personaggi della televisione riconoscibili dal grande
pubblico, i citati doppiaggi cammeo.
Alcune delle voci famose intervenute nell’edizione americana dei Simpson
sono correlate di disegno che li ritrae e sono: Michelle Pfeiffer, Winona Ryder,
Helen Hunt, Ben Stiller, Jerry Lewis, Maria Grazia Cucinotta, Danny DeVito,
Dustin Hoffman, Sting, Barry White, Luke Perry, James Taylor, Meryl Streep,
Mel Brooks, Paul McCartney, Glenn Close, Kirk Douglas, Steve Martin, Kim
Basinger, Ron Howard, Mel Gibson, Garry Marshall, Michael Keaton, Pierce
Brosnan, Richard Gere.
Nell’edizione italiana invece, troviamo voci famose che vengono comunque
riconosciute dal pubblico ma che sono incollate a personaggi che non
corrispondono affatto a disegni che li ritraggono e sono tra gli altri: Corrado
Guzzanti, Sandra Mondaini, Luciana Littizzetto, Maria Grazia Cucinotta, Serena
Dandini, Mike Buongiorno, Francesco Totti, Vittorio Sgarbi, Valeria Marini,
Leo Gullotta, Gianfranco D’Angelo, Giorgio Gori, Paolo Liguori, Paolo
Bonolis, Veronica Pivetti, Paola Barale, Ignazio La Russa…
81
Il cast principale americano della serie è stato coinvolto in numerose dispute
contro la 20th Century Fox
per un aumento retributivo visti i fortunati
guadagni e visti gli irrisori salari pari a 30,000 US$ a episodio. Gli attori sono
stati supportati da Matt Groening in persona nella loro battaglia iniziata nel
1998. Nell’aprile 2004 dopo l’ennesima negoziazione fallita con la Fox e la
continua crescita dell’introito della serie, decisero di scioperare smettendo di
registrare nuovi episodi e avanzando la richiesta di un corrispettivo pari a
360,000 US$ per episodio, o 8 milioni di US$ per una stagione intera
composta da 22 episodi. Soltanto nel maggio 2004 raggiunsero l’accordo.
In Italia la situazione è bene illustrata da Mario Paolinelli vicepresidente
dell’Aidac, l’Associazione italiana adattatori e dialoghisti cine-televisivi che
dice: “[…] basta che si abbattano i costi e soprattutto i tempi. Il nemico
numero uno oggi è la fretta, imposta dalla globalizzazione che vuole le uscite
dei film sul mercato europeo in contemporanea con quello americano. Se
prima per adattare i dialoghi di un film medio si avevano a disposizione 20/25
giorni, ora, a volte, te lo chiedono in tre giorni. Va da se che in questa
situazione la qualità va a farsi benedire. […] Quella che manca è una nuova
considerazione dell’autore dell’adattamento dei dialoghi, del direttore del
doppiaggio, degli interpreti, dei tecnici, che possano tornare a esprimersi con
la convinzione di non far parte di un mero processo di post-produzione
“industriale”, ma di contribuire creativamente alla realizzazione finale di
un’opera; ma ormai non è più tempo di miracoli, non avvengono neanche più
nei film»28.
Non diversa è la sorte per gli attori, come testimonia Nino Prester, direttore di
doppiaggio, adattatore e doppiatore da vent’anni, ha dato la sua voce a
28
Dall’articolo di Mario Paolinelli: La professionalità negata AIDAC.
82
grandi attori del cinema europeo e americano: “Ogni turno di doppiaggio è di
tre ore. Un tempo un film si doppiava con 30 turni. Adesso si fa con 8 o al
massimo 12. Insomma, sembra di essere in una catena di montaggio. Inoltre, in
questo campo la tecnologia non aiuta. Prima quando c’era la pellicola, il
cosiddetto “anello” del film da doppiare aveva i suoi tempi di riavvolgimento.
C’era modo di riprendere fiato, di provare. Oggi lavoriamo con i video-dischi
che in un attimo sono già in testa. Se non abbiamo neanche il tempo di capire
di cosa stiamo parlando, com’è possibile prendere la battuta, l’intonazione
giusta? Siamo comunque degli attori!”29.
Come se non bastasse nella giungla del doppiaggio si sta delineando un altro
spettro, quello delle società straniere che ingaggiano attori locali con pessimi
risultati nelle traduzioni, un esempio nel film The Newton Boys, tutto
doppiato in italo-americano con frasi del tipo “Scommetto che ti eri sbronzo”,
in perfetto accento del Texas.
Mentre in Francia è già presente una legge che vieta l’ingresso di materiali
doppiati all’estero, l’Italia non ha ancora provveduto.
3.2 INTERVISTE AI DOPPIATORI PIÙ RILEVANTI DELLA SERIE
Attraverso il sito web www.thesimpson.it sono entrata a far parte del gruppo
di lavoro che si è occupato di scrivere, realizzare e produrre le interviste ai
doppiatori della serie.
Riporto di seguito alcune esperienze dello staff, guidate dall’ideatore del sito
Alberto Gragna.
Dall’articolo L’inferno del doppiaggio nell’era del «libero mercato» di Gabriella Gallozzi sul
sito: www.aidac.it/docu/rs/rs004.u.doc.
29
83
Dall’intervista a Teo Bellia, voce italiana di Boe:
Da quanto tempo sei Boe?
Sono Boe da circa nove anni, non da tantissimo.
Come ti sei trovato a doppiare i Simpson?
Molto bene, mi sono divertito sempre moltissimo, li ho anche diretti
per qualche anno ed è un grande esercizio di creatività, estremamente
liberatorio.
I Simpson hanno questo potere meraviglioso di dire le cose come
stanno, è il mondo che è dentro di noi e che tutti vorremmo.
Una tua previsione sul lungometraggio che uscirà a luglio?
Non ne azzardo, perché ne ho visto solo qualche spezzone nel trailer.
Sicuramente ci sarà la solita forza, la solita potenza dei Simpson grazie
agli autori che hanno sempre questo colpo di genio che permette loro
di andare contro le convenzioni, di sradicare le basi rassicurative del
nostro mondo buonista.
Qual è la differenza nel doppiaggio di personaggi di cartoon o persone vere?
L’attore in carne e ossa, sul piano delle sfumature e delle emozioni, ti
offre una gamma più ampia di sensazioni. Il cartone animato, invece, ti
permette di tirare fuori tutto l’animo buffonesco che hai dentro e che
non puoi liberare così spesso.
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Dall’intervista a Pino Insegno, voce italiana di Ned e agli albori di Boe:
Dopo aver dato la voce a grandi attori cinematografici, qual è stata la tua
sensazione nel doppiare i Simpson?
A me piace tantissimo doppiare i film con la “ciccia”, cioè
tridimensionali, con gli attori veri, perché sono più semplici rispetto ai
cartoni. Al cartone bisogna dare un’anima come nel doppiaggio
“normale” ma è necessaria una tridimensionalità maggiore. Bisogna
proprio imprimere una personalità come è stato per L’Era Glaciale, per
Pocahontas, per Simba, per Boog & Elliot e come ho cercato di fare per
i Simpson, anche se ero molto meno esperto di adesso.
Quando per la prima serie mi hanno assegnato il personaggio di Ned
Flanders, vedevo questo cartone animato disegnato male, molto duro,
molto forte e mi dicevo “Non farà una lira, questo cartone animato!”
Dopodiché lo lasciai perché cominciai a lavorare spesso in televisione e
non potevo riempirmi di turni, era il periodo in cui doppiavo serie
lunghissime, “General Hospital”, “La valle dei pini”, “Quando si ama”;
lasciai Ned Flanders.
Anni dopo Tonino Accolla mi diede la possibilità di dirigere i Simpson
per un paio di anni e fu molto divertente, molto duro anche perché
oltre a fare i direttori dovevamo fare anche i doppiatori di molte parti e
lì iniziai a doppiare il personaggio di Boe, fu molto divertente trovarmi
a tu per tu con le persone che avevano dato un’anima ad un cartone
diventato poi di enorme successo. Fu molto impegnativo.
Adesso l’avventura con i Simpson sta continuando ufficiosamente
perché ho fatto il provino per il film, per il doppiaggio dell’unico
nuovo personaggio maschile che viene proposto.
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Che cosa pensi del doppiaggio?
Il doppiaggio lo amo particolarmente perché mi permette di vivere
delle realtà e dei personaggi che io non potrei mai essere nella vita; non
potrò mai essere il Re degli uomini come sono stato con Aragorn ne “Il
signore degli anelli”, non potrò mai essere un cantante di successo di
colore come Ray Charles, non potrò mai essere bello come Brad Pitt ne
“L’esercito delle dodici scimmie”, mi permette di sognare. Si tratta di
lavorare su un film già finito, è una cosa odiosa quando si gira un film
ripetere centomila volte la stessa cosa da varie prospettive; per fare
tre/quattro minuti ci vogliono dodici ore.
All’inizio ho dovuto lavorare sotto falso nome perché non è mai stato
concepito che un attore comico potesse essere bravo a doppiare un
attore drammatico: se si è attori si riesce ad interpretare tutto, anzi, un
attore comico riesce con più facilità ad essere duro e drammatico perché
per far ridere bisogna esaltare le realtà e conoscerle perfettamente.
La differenza nel doppiaggio di un personaggio in carne ed ossa, con un
nome altisonante, è che il coinvolgimento è maggiore; nei tre anni di
doppiaggio de “Il signore degli anelli” io non solo doppiavo Aragorn,
io ero Aragorn, il Re degli uomini, anche quando tornavo a casa.
Dall’intervista a Ilaria Stagni, voce italiana di Bart:
Che cosa rappresentano i Simpson nella tua vita?
I Simpson sono un’appendice gradevole. O si amano o si odiano, non
esistono mezze misure, io li adoro e mi diverto come una pazza ad
“inventare” nuove cose e modi di dire di Bart, trovo che siano
intelligenti, graffianti, geniali. Il fatto che vengano seguiti da un popolo
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di ascoltatori “attentissimi” ad ogni minima sfumatura, fa sì che si lavori
sempre al massimo.
Qual è tra i tanti personaggi che hai doppiato quello che preferisci?
Ce ne sono veramente molti di personaggi a cui sono affezionata, se si
considera che faccio questo lavoro da 20 anni! Molti non li ricordo
nemmeno, comunque c’è un film che mi è piaciuto moltissimo:
Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, dove doppiavo Idgi, una
strepitosa Mary Stwuart Masterson. Poi c’è Shirley Temple in cui avevo
come direttrice del doppiaggio Fede Arnaud, la mia maestra! Purtroppo
oggi non c’è più ma è stata uno dei pilastri del cinema italiano. Poi
Annie un film musicale dove ho cantato tutta la colonna sonora
italiana… e non ultimo Bart Simpson.
Molti si chiedono come mai è una donna a doppiare un maschietto, come sei
stata scelta?
Anche in America è una donna la doppiatrice di Bart e tra l’altro ha una
voce molto simile alla mia (per non dire uguale). Spesso capita che le
donne doppino ragazzini, comunque io ho fatto un regolare provino e
sono stata scelta direttamente in America.
Il successo dei Simpson in Italia è legato alla bravura di voi doppiatori?
I Simpson hanno il successo che si meritano in America come in Italia e
in tanti altri paesi, certo noi contribuiamo nel nostro piccolo a dare una
marcia in più con le nostre interpretazioni.
Il lavoro di doppiatore occupa una grossa fetta della tua attività lavorativa o ti
dedichi sopratutto ad altro?
Io descrivo il mio lavoro come una “gabbia dorata”, sì mi occupa
tantissimo tempo ma riesco a spaziare in tutti gli altri campi, cinema,
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teatro, radio, televisione… altrimenti morirei sempre in sala di
doppiaggio!
Qual è il personaggio più famoso che hai doppiato secondo te?
Il personaggio più famoso? Praticamente tutte le attrici giovani del
momento da Winona Rider a Cameron Diaz a Kate Winslet…
veramente quasi tutte.
Ti è già successo di dover doppiare un personaggio che proprio non ti piaceva?
Pochissime volte fortunatamente, anche se poi fare “la cattiva” è
stimolante e divertente. Purtroppo a volte mi capita di dover fare la
speaker dei documentari o reportage del mio carissimo amico e
giornalista Silvestro Montanaro, che affrontano drammi dei bambini di
tutto il mondo… spesso arriviamo alla fine del documentario con gli
occhi rossi, ansia e sedute dall’analista perché ci sentiamo inutili e
passivi, ma è un lavoro che svolgo volentieri perchè il mondo sappia
cosa succede in questi paesi.
Dall’intervista a Liù Bosisio, voce italiana di Marge:
Che cosa è significato per te il doppiaggio?
Ne ho fatto tanto. Nelle pause fra una tournèe e l’altra di teatro, il mio
lavoro principale fino a qualche anno fa. Ora, da quindici anni e più
lavoro sui Simpson e, come tutte le cose di questo mondo, dapprima mi
divertivo e molto ma ora anche quello ha finito per diventare routine.
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Qual è il tuo punto di vista sui Simpson?
Li trovo intelligenti e divertenti, ma anche loro fanno parte del
gigantesco business che fa ruotare il mondo.
Dall’intervista a Tonino Accolla, voce italiana di Homer:
Tonino Accolla bambino che cosa aveva in mente?
A dieci anni dissi una frase ai miei genitori: “Non mi ingabbierete mai!”
E da allora continuo a pagare le conseguenze di questa mia scelta di
vita. Mi fa paura la perdita della libertà.
Qual è il tuo cartoon preferito?
I Simpson perché trasmettono l’idea di una società malata. E mi fa
ridere la serietà della gente che ci circonda!
Come si lavora per i lungometraggi d’animanzione, come per esempio
Monster & Co.?
Se ancora oggi ripenso a quel lavoro ho il ricordo di una felicissima
esperienza e molta gente mi rammenta ancora per quella “voce”. Ho
lavorato davvero bene, divertendomi sopratutto e non avendo altra
fretta che quella di far bene… cosa ormai rara in questo mondo del
doppiaggio dove industrializzare è significato soltanto distruggere la
professionalità.
Dall’intervista a Fabrizio Mazzotta, voce italiana di Crusty il Clown:
Da quanti anni fai il doppiatore?
Tantissimi, perché ho cominciato quando avevo 4 anni.
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Cosa ti ha spinto a farlo?
Mia mamma voleva che diventassi un attore, su una spiaggia ho
conosciuto un aiuto regista e mi ha detto che la RAI cercava dei bambini
per un Carosello che sarebbe andato in onda in america e da li è iniziata
la mia passione, ho iniziato con piccole parti come attore e adesso mi
dedico sopratutto al doppiaggio.
Il successo dei Simpson in Italia è legato alla bravura di voi doppiatori?
Sicuramente in gran parte sì, ci si diverte molto nel doppiare i Simpson
e questo lo rende un ottimo prodotto.
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CAPITOLO 4
CONCLUSIONI
Il cartone animato The Simpsons può apparire, a prima vista, un prodotto di
mero intrattenimento ma si rivela, dopo uno studio approfondito, un mezzo
efficace per analizzare la società contemporanea e uno strumento di
comunicazione attuale che ne mostra i pregi e i difetti senza censure.
Il prodotto Simpson rappresenta gli Stati Uniti con ricercato sarcasmo. È un
fenomeno culturale e di costume complesso che racchiude un microcosmo
elaborato con profondo senso critico.
La carica dei rimandi socio-culturali tipicamente americani che ne scaturisce è a
volte di impossibile traduzione e così molto spesso si persegue un superficiale
fine farsesco a scapito di quello della fedeltà traduttiva. Le sfumature originarie
e la loro corrosività vengono sacrificate per lasciare il posto ad un prodotto di
massa in grado di far girare l’economia nel nome della comicità.
Il mondo del doppiaggio fa la sua parte attraverso celebri attori che hanno
concretamente contribuito alla popolarità e al prestigio della serie in tutto il
mondo.
“Mille” voci, “mille” realizzazioni diverse, ognuna con il proprio successo,
hanno portato ovunque un po’ d’America, contribuendo così, chi più, chi
meno, ad una globalizzazione di usi e costumi di società diverse.
L’analisi delle politiche traduttive degli altri Paesi, come la strumentalizzata
traduzione araba, che denatura completamente l’americanità del prodotto
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stravolgendolo secondo le regole di una cultura antitetica, offre uno spunto
per approfondire ulteriormente l’argomento.
92
BIBLIOGRAFIA
Di seguito vengono forniti i riferimenti bibliografici dei testi, degli articoli e del
materiale video e web citati ed una più ampia bibliografia sugli argomenti
trattati.
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