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VIP Clown news - n° 5

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VIP Clown news - n° 5
VIP CLOWN NEWS - n.5 GENNAIO 2012 - Periodico bimestrale registrato presso il Tribunale di Torino con il n. 5829 del 21/12/2004 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
n.5
EDITORIALE
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6
7
EVENTI!
UNA FAVOLA
PER VOI!
L’INTERVISTA
DI CLOWNOSKI
SI GIOCA!!!
CONDIVISIONI
CLOWN
2
8
VIP CLOWN NEWS
n.5 GENNAIO 2012
Periodico bimestrale
registrato presso il Tribunale
di Torino con il n. 5829 del 21/12/2004
DIRETTORE RESPONSABILE
Capra Quarelli Ferruccio
CAPI REDAZIONE
Lorenza Anconetani (Clown Radicchio)
Samuele Canonici (Clown Ialino)
Francesca Carosi (Clown Tatayah)
COORDINATORE DELLA REDAZIONE
Dania Grani (Clown ColoRana)
REDAZIONE
Elisa Battocchio (Clown Muuu)
Alessandro Bianchi (Clown Ciricip)
Celeste Danti (Clown Ceciola)
Stefania Gravina (Clown Anghebot)
Alessandra Marcovecchio (Clown Sonnecchio)
Caterina Morlunghi (Clown Fantasmic)
Giuseppe Puccio (Clown Lucerna)
Marzia Teseo (Clown CinCiunCian)
Debora Vallera (Clown Aresù)
Eliana Venuti (Clown Nihal)
Simona Villa (Clown Sardella)
Copertina di
Fabrizio Bartalozzi (Clown Snenfi)
STAMPA
Me.Ca snc di Belloni Marco
via ponte di Vexina - Recco (Ge)
www.vipitalia.org
Tutto il materiale è copyright
Vip Italia ONLUS.
È vietata la riproduzione, anche
parziale di testi e immagini
e
l
Editoria
In quel momento apparve la volpe.
“Buon giorno”, disse la volpe.
“Buon giorno”, rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi:
ma non vide nessuno.
“Sono qui”, disse la voce, “sotto al melo...”
“Chi sei?” domando’ il piccolo principe, “sei molto carino...”
“Sono una volpe”, disse la volpe.
“Vieni a giocare con me”, le propose il piccolo principe, sono cosi’ triste...”
“Non posso giocare con te”, disse la volpe, “non sono addomesticata”.
“Ah! scusa”, fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
“Che cosa vuol dire ‘addomesticare’?”
“Non sei di queste parti, tu”, disse la volpe, “che cosa cerchi?”
“Cerco gli uomini”, disse il piccolo principe.
“Che cosa vuol dire ‘addomesticare’?”
“Gli uomini” disse la volpe, “hanno dei fucili e cacciano. E’ molto noioso! Allevano anche delle galline. E’ il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?”
“No”, disse il piccolo principe. “Cerco degli amici. Che cosa vuol dire ‘addomesticare’?”
“E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire ‘creare dei legami’...”
“Creare dei legami?”
“Certo”, disse la volpe. “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe
uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai
per me unico al mondo, e io saro’ per te unica al mondo e la mia vita sarà come illuminata”.
“Comincio a capire” disse il piccolo principe. “C’e’ un fiore... credo che mi abbia addomesticato...”
Da “il Piccolo Principe” di Antoinè De Saint-Exupèry
Carissimi Lettori, ho voluto iniziare questo editoriale citando un pezzo da uno dei miei libri preferiti, dato che per questa 5° uscita del giornalino Vip Clown, ho avuto l’onore e il piacere di scrivere
l’articolo iniziale, mi presento sono clown Verdicchio, Vice Presidente della Federazione Vip Italia
Onlus.
Questo giornalino viene distribuito, gratuitamente, in più di cento strutture ospedaliere, finanziato
con i fondi della Giornata del Naso Rosso e, soprattutto, grazie all’entusiasmo e alla passione di
tutti quei volontari, che collaborano alla realizzazione di questo progetto.
Ma torniamo alle battute iniziali… alla grande lezione di vita e di umiltà che la Volpe e il Piccolo
Principe, ci regalano in questo passaggio e sulle similitudini di emozioni che provo nel far parte di
questa grande Federazione:
Per sostenere i progetti di
Federazione VIPItalia ONLUS puoi:
Nel volersi e lasciarsi addomesticare, provo gli stessi sentimenti di fiducia che leggo negli occhi di
ogni singolo clown che si avvicina alla nostra Federazione frequentando il corso base.
Donare il tuo 5 x 1000 inserendo
nella tua dichiarazione dei
redditi il Codice Fiscale della nostra associazione: 97639380019.
Nella volontà di creare legami, provo gli stessi sentimenti di altruismo e di amore, che provo
durante ogni servizio.
Oppure puoi effettuare una
donazione liberale utilizzando le
seguenti coordinate bancarie:
Istituto di credito:
BANCA SELLA
IBAN:
IT09J0326801018 052869947720
intestato a:
FEDERAZIONE VIP ITALIA ONLUS
Mentre vi stò scrivendo queste righe, mi viene una gran voglia di uva… forse mi sto trasformando
nella volpe?
PAURAAAAAAA :o )
Nel desiderio che la mia vita sarà come illuminata, provo sentimenti di ottimismo e di Vivere in
Positivo, gli stessi sentimenti che provo nel far parte di questa grande Federazione.
Indosso il mio naso rosso e vado a specchiarmi …. SORPRESA!!
Oltre un clown vedo anche una volpe, un pilota, un Lampionario, un Vanitoso, un Uomo d’Affari,
un Astronomo, un Mercante, un Geografo, un Re, un Controllore e una bellissima Rosa, si, tutti i
personaggi di questo bellissimo libro, ma inoltre vedo 2600 “Piccoli Principi” vestiti da clown che
sono i “pagliacci volontari” della nostra Federazione, ma se guardo profondamente dentro allo
specchio ora vedo Te, che stai leggendo questo editoriale è per Te che abbiamo scelto di “addomesticarci” perchè “l’essenziale è invisibile agli occhi”.
Che la gioia vi perseguiti!
Massimiliano Giorgini
Clown Verdicchio
Vip Vallesina
Hai delle curisità a proposito del mondo della
Clownterapia? Ci hai incontrato e vuoi condividere
la tua esperienza con noi? Saremo felici di pubblicare le tue domande, i disegni e quanto altro vorrai
inviarci a questo indirizzo mail:
[email protected]
2
Un Ritiro Laziale
visto con occhi Piemontesi
E’ strano rielaborare, a distanza di tre mesi, un’esperienza bella come un ritiro associativo. Per
chi, come me, arriva da una realtà piccola come Mondovip, si troverà sicuramente spiazzato di
fronte ad almeno un centinaio di persone che sono lì, con la tua stessa passione e obiettivi comuni,
sicuramente ti sembrerà di fare parte di qualcosa di grande e bellissimo.
L’impatto iniziale è indubbiamente un po’ spaventoso: renderti conto che conosci meno di un
decimo delle persone che sono lì e che di un altrettanto di loro, a fine ritiro, ricorderai i nomi (difficili, peraltro!), abbinato ad un freddo pazzesco (anche se venendo giù dai monti sono l’ultima a
potersi lamentare), ma tutto passa in secondo piano di fronte ad un’accoglienza in pieno stile storico-evoluzionistico: dagli uomini preistorici che sputano fuoco fino alle donzelle rinascimentali
che ti accompagnano nelle stanze. Hai appena il tempo di posare bagagli e ingurgitare il maggior
quantitativo di cibo possibile, tra tutto ciò che ha portato ciascuno di noi e si entra nel vivo sulle
note di “Il clown arriva”, ben migliore rivisitazione dell’originale “Danza Kuduro”, seguito
dalla divisione in squadre e dall’inizio di un ciclo di giochi, ovviamente in tema rinascimentale.
Ma non finisce qui!! Le geniali menti dei componenti dello staff Banana Mango (organizzatore
del ritiro) hanno partorito una serie di altri intrattenimenti, volti a viziare i loro volontari: dalla
sala delle coccole a quella delle botte, il tutto per finire a chiacchierare a metà della notte, seduti per terra nel corridoio o ammassati su due divani nell’anticamera della Suite, ambitissima
stanza riservata ai migliori della giornata. Ai peggiori, al contrario, spettava di diritto un letto
nella camera dei russatori, assegnata ai clown conosciuti di fama per la capacità di non lasciare chiudere occhio a nessuno nel raggio di chilometri.
Il punto forte dei due giorni di full immersion laziale è stato però, senza alcun dubbio, l’allenamento del sabato pomeriggio. Personalmente ammetto (da frignona quale sono) di aver
sfiorato le lacrime ben più di una volta, ma mi rincuoro pensando che è stato sicuramente
commovente per ognuno di noi. Estremamente toccante l’esercizio in cui si accompagnava
un compagno ad occhi chiusi, per un tour dello splendido monastero, che ci ha ospitato,
descrivendogli a parole tutto ciò che ci sembrava necessario e che lui non vedeva. Ci si scontrava con la difficoltà sia di camminare per lo spazio ad occhi chiusi e sia quella di vivere un
ambiente unicamente grazie alle descrizioni di qualcun altro.
Altrettanto appassionante il laboratorio conclusivo di musica, pittura o scultura e la condivisione finale in cerchio volta a mettere in centro tutto ciò che avevamo creato accompagnandolo da una parola significativa.
Devo ringraziare per avere avuto la fortuna di partecipare a questo ritiro perché,
a mio avviso, sono queste esperienze, accompagnate ad altre che ho avuto la
possibilità di vivere in ambito federativo ed associativo, che danno la possibilità
di crescere come clown e, soprattutto, come persona. E’ Valentina, ancora più
di Pataja, che ogni volta torna a casa carica di entusiasmo e con una gran voglia
di buttarsi in nuovi progetti, con un bagaglio conoscitivo notevolmente
ampliato e un sacco di nuovi amici...
Bertola Di Vale
nti
Clown Pataja na
VIP Mondovip
Anima Giokoliera Siiiiempre
!
E il giocoliere,
tirando fuori le tre palline cominciò a farle volteggiare. Si rivolse alla folla
e disse: “Sapete il gioco delle palline è uguale al gioco della Vita. Le palline
nelle vostre mani rappresentano le vostre solide certezze. Per paura di perderle però, stringete forte i vostri pugni, ma così il gioco della Vita non può
continuare e come tristi suonatori spenti, vi trascinate nella Vita soltanto.
Occorre invece imparare a sognare e per farlo bisogna lasciar andare in
alto le palline della Vita. Badate bene, avrete sempre una pallina in ciascuna
mano e una in aria, ma è quella in aria a fare davvero la differenza! Occorre
allenarsi a ricevere, per permettere così alle vostre mani di accogliere il sogno come nuova, meravigliosa certezza da Amare. Arriverà un giorno, infatti,
in cui saprete come mettervi nelle mani dell’Universo, chiedendo che, nel
momento giusto, il vostro sogno segua il suo percorso e cada, dritto dritto nelle vostre mani.”
Applausi per il giocoliere che aveva realizzato il suo sogno di Uomo.
Gianpaolo Brescia
Clown Gibì
Vip Catanzaro
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5
IL MONDO
E’ TUTTO
NELLA MIA
TESTA…
...non so da dove arrivi quest’insieme
di parole che rende questa frase incredibilmente bella e piena di significato. L’avrò sentita in un film o letta da
qualche parte, di sicuro però la sento
mia e voglio servirmi di lei per racchiudere in essa gli intensi momenti vissuti
in questi ultimi giorni.
E’ difficile riuscire a trovare parole che
riescano a spiegare a pieno l’emozioni e
le sensazioni provate. E’ stato come un
fulmine a ciel sereno, dirompente nella
mia vita al punto di stravolgerla completamente, ma nei modi più delicati e
spontanei che mi riservo di conoscere.
Ho riscoperto un mondo che il tempo
nella sua persistente frenesia ha celato
nella mia mente per anni. E’ stato come
VOLARE, abbandonare il proprio corpo e la propria anima in un cielo fatto di
speranza, adagiarsi ad un senso pieno di
LIBERTA’. E chiudere gli occhi vivendosi completamente, assaporando quella
bellezza che ci contraddistingue gli uni
dagli altri e che molto spesso scegliamo
di non vedere. Sentir VIVERE il tuo corpo perdendosi nella sua magnificenza e
nella musicalità che ha un cuore che batte e batte ancora, facendosi travolgere da
un turbine adrenalinico di emozioni.
E’ stato come tornare a VOLERSI BENE
davvero.
Ma l’armonia e la gioia di un viaggio arrivano al loro apice solo quando il cammino lo si condivide con persone speciali
e io vi ringrazio nuovamente di cuore per
quello che mi avete donato. E’ stato bello
incontrarvi e sarà ancora più bello continuare a conoscervi. Non serve andare
lontano, non serve avere ricchezze, è tutto
qui… è tutto nella nostra testa!
Raffaele Cardina
le
Clown Grey
VIP PORDENONE
6
Per la serie“LE GRANDI INCHIESTE DELL’ISPETTORE CLAUNOSKY”, un intervista esclusiva con
uno dei nostri più preziosi collaboratori: signore e signori, ecco a voi…
intervista a
...58 denti !!!!
Mr. Clownosky: sono qua’! trallalà! pirulì! pirulà! l’intervista pappapà!
ma...sbang! sbong!....ohi ohi!!!che botta!!! Il mio vizio di fare la doccia
e appoggiare il sapone per terra...che ddoooloreee!!!!!
Mr. Sorriso: ah ah ah!! ih ih ih!!! Tu saresti quello che mi deve fare l’intervista ?? uh uh uh!!!
Mr. Clownosky: cosa ci fai nel mio bagno signor sorriso!?
Mr. Sorriso: che impertinente.. non lo sai che sono dappertutto e, specialmente dove
manca l’allegria?
Mr. Clownosky: beh... ma... ognuno ha i suoi problemi, grandi o piccoli che siano.. in tanto,
visto che l’intervista è cominciata, mi vesto..
Mr. Sorriso: fai con comodo (questo è proprio svitato! ih ih ih ! ) ti spiego chi sono io: sono
un tipo semplice e basta poco per avermi sulla bocca di tutti! Sono molto amico con i pensieri, quelli positivi naturalmente, viaggio a braccetto con tutti i denti, che sono stanchi di
rimanere chiusi in bocca. I claun, ad esempio, fanno spesso uso di me quando vanno in
ospedale, nelle case di riposo, nelle piazze...
Mr. Clownosky: scusa se ti interrompo ma penso di non aver capito..
Mr. Sorriso: (ti pareva!)
Mr. Clownosky: hai detto qualcosa?
Mr. Sorriso: io? detto qualcosa ?? ah ah ah!
Mr. Clownosky: ma tu ridi sempre? ah gia’ dimenticavo..
giustamente sei il Signor Sorriso!!
..ma torniamo a noi, non capisco perchè
i claun dovrebbero sorridere
in ospedale o in posti
dove, in realtà, non
c’è bisogno di te..
Mr. Sorriso: senti
ispettore, adesso lascia parlare me che è
meglio! Che razza di
domande fai?? Sarà l’acqua che ti è entrata nelle
orecchie mentre facevi la
doccia?!? ih ih ih ! oh oh oh!
Di me, il Signor Sorriso c’è sempre bisogno, quando non
ci sono tutto è buio, il viso è spento, gli occhi non hanno
espressione e, gli uccellini quando cantano sono stonati.
Per avere i miei amici denti, tutti insieme felici e trotterellanti,
in corsa verso l’allegria, basta pensare alle cose semplici della vita, quelle
che si danno per scontate tipo lavarsi la faccia, fare una passeggiata, fermarsi a guardare il cielo, questi momenti bisogna apprezzarli, goderli, viverli!
Ecco, i claun, con cui ho un’amicizia strettissima, mi portano sempre in quei luoghi dove
possono far capire il mio valore, ai malati, alle persone che soffrono e che non hanno la
forza di aprire il cassetto dove, momentaneamente, mi hanno dimenticato. I claun gonfiano palloncini colorati, fanno magie o, più semplicemente, ascoltano con attenzione e
dolcezza, l’anima, le parole e anche i silenzi di chi gli sta’ davanti. Ti posso garantire
che quasi sempre, io il signor sorriso, attraverso queste
semplici cose, mi manifesto brillante e pieno di energia!
Hai capito adesso testone di un ispettore??
Mr. Clownosky: devo dire che.. insomma.. basta veramente
poco per sorridere! Questa intervista mi farà riflettere molto
e, credo che ripenserò alle tue parole per molto tempo..
anche quando scivolerò sul sapone facendo la doccia, ih ih ih !!!
ah ah ah !!! visto???? ho imparato subito! non sono così
zuccone allora..
Alla prossima amici miei e intanto che aspettate
il mio ritorno.......allenatevi a sorridere!!!!!!!!!!
Debora Vallera
Clown Aresù
VIP Senigallia
CoRa e lo Stagno Martino
Questa che vi voglio raccontare è la storia di una rana. Non una semplice rana, ma una di quelle piccole.
Una rana diversa.
Diversa dalle altre perchè...COLORATA!
A vederla da lontano è come tutte le altre. Verde con qualche macchiolina più chiara, una rana normalissima insomma. Con una faccia buffa,
certo, ma pur sempre normale!
Se però riesci ad avvicinarti senza farla scappare via, puoi vedere i suoi colori brillare. Proprio come un piccolo arcobaleno saltellante!
Un giorno, mentre gironzolava per i suoi amati boschi, arrivò alla Stagno Martino. CoRa (così si chiamava la nostra amica) decise che era meglio
restare in disparte per paura della reazione dei nuovi amici dello stagno alla vista dei suoi colori. Decise così di uscire solo la sera, quando il buio
la rendeva una semplice rana verde.
Passava le sue giornate appollaiata all’ombra degli alberi o sulle foglie della ninfee. Cantando, pensando, osservando sorgere il sole, contando
le stelle.
Quello che però amava di più era osservare gli altri animali che vivevano intorno allo stagno.
Durante la notte andava alla scoperta del bosco, e durante queste passeggiate ogni tanto le capitava di incontrare
gli altri animaletti.
Essendo tanto curiosa, si fermava a parlare con loro per conoscere le storie che raccontavano;
ad un paio di questi animaletti spiegò che preferiva passeggiare la notte per non attirare, con
i suoi colori vivaci, l’attenzione degli altri.
Fu proprio con questi due nuovi amici che un bel giorno decise di avventurarsi in una passeggiata alla luce del sole. I suoi nuovi amici rimasero meravigliati dai suoi colori, ma non
scapparono poichè quegli stessi colori avevano reso la loro amicizia unica.
Un giorno, sul “Giornale dello Stagno”, lesse che vi sarebbe stata una festa, giù nel profondo
Blu delle acque dello stagno Martino. Tutti gli animali erano stati invitati e ognuno di loro
avrebbe ricevuto una magica bolla rossa da mettere sul naso che gli avrebbe permesso di
respirare anche sott’acqua.
CoRa era troppo curiosa poichè aveva sempre vissuto nel bosco e non nello stagno, cosa
assurda per una rana.
Forse però era arrivato il momento giusto. Era curiosa di vedere quanti avrebbero avuto il
coraggio di avventurarsi in questo nuovo mondo, protetta grazie all’acqua dai fastidiosi
raggi del sole che in questo modo non avrebbero rivelato il suo segreto “colorato”!
Così prese coraggio e...uno...due...tre ..SPLASH!!! Si tuffò nello stagno e iniziò a nuotare in
quelle acque non troppo scure!
Arrivò nella piazza dove erano riuniti tutti questi “buffi” animali e, rimanendo un po’ in
disparte come era solita fare, cercò di capire cosa stessero facendo e chi fossero.
Erano tutti sorridenti...cantavano...ballavano...si abbracciavano! Uno di loro, bianco come lo zucchero, la vide nascosta tra le foglie delle alghe e la
invitò ad entrare nel cerchio prendendola per mano.
La piccola rana allora si ritrovò avvolta dalle risate e dalle voci allegre. Iniziò a fare amicizia con tutti, a ballare, a scherzare. Era frastornata da tutto
quell’euforia...era troppo bello sentire quelle risate e vedere quelle facce sorridenti.
Ad un certo punto si fermarono le danze e si formò un grandissimo cerchio. Arrivò un delfino blu che mise al collo dei nuovi arrivati la magica bolla
rossa per respirare. Dopo aver terminato la consegna delle bolle invitò tutti i novellini a presentarsi.
CoRa iniziò a osservare i volti dei nuovi arrivati e notò che andavano da espressioni di imbarazzo a immensa gioia! Il cuore della piccola rana iniziò a
battere forte perchè presto sarebbe arrivato il suo turno. Lei era abituata a vivere sola soletta sulla sua ninfea...vicino ai suoi pochi amici fidati e con i
suoi giocattoli.
Sarebbe stata capace di trasmettere il suo magico sorriso?!?
Cosa avrebbero pensato vedendo i suoi colori?!?
Mentre pensava impaurita da queste cose, il delfino blu si girò verso di lei, le sorrise e la invitò a presentarsi. CoRa iniziò a tremare prima di paura, poi
di gioia...le sue lunghe gambe da rana tremavano come mai prima d’ora!
Vicino a lei c’era una piccola Nucciolina che le prese la mano, la strinse e le sorrise. Allora CoRa, rasserenata, fece un bel respiro profondo e, dopo essersi presentata, iniziò a giocare con gli altri animaletti senza la paura che tutti potessero vedere i suoi colori poichè si rese conto che, in quel cerchio,
ognuno aveva dei propri colori speciali.
CoRa non si sentiva più diversa dagli altri.
Dania Grani
Clown ColoRana
VIP Viterbo
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CLOW NO
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Il sorris
il mond
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u
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per
David Muccini
Clown Mic Mac
VIP Pordenone
7
SU CON LA VITA... Ha senso l’unico
Il 4 dicembre è andato in scena lo spettacolo dell’associazione CONIVIP, in collaborazione
con AVIS e ADMO, per la sensibilizzazione sulla donazione di midollo osseo.
Guidati dal clown Arturo, nei panni di Ello, il protagonista, 58 incoscienti clown si sono esibiti
sul palco tra numeri di magia, bolle spettacolari e numeri esilaranti che hanno fatto divertire, ma anche riflettere, grandi e piccini. All’inizio titubanti, i cuneesi hanno poi richiesto a
gran voce la replica dello spettacolo, poiché purtroppo, molte persone sono rimaste fuori
dal teatro a entrambe le rappresentazioni della giornata. Ebbene le richieste sono state
accolte con grande entusiasmo dal gruppo improvvisato di “attori”, che replicherà il 18
gennaio alle ore 21 al teatro Toselli. La preparazione per lo spettacolo finale è stata
lunga e laboriosa per molti, cito il presidente Spatagnau: “sono stati mesi impegnativi,
mesi divertenti, appaganti, intensi, fatti di momenti up e anche momenti di sconforto,
ma quanto ne è valsa la pena!!!”
Non sappiamo chi si sia divertito di più, di sicuro tra noi clown l’unione si è rafforzata
tantissimo, se allo stesso tempo siamo riusciti a far passare il messaggio, beh, ancora meglio!!! Ogni scena è stata importante, prima l’arrivo di Ello, che conosce le
frecce (che comandano la società e condizionano le scelte di ognuno), poi un po’ di
discussioni per la pulizia del palco, impedita dai “malanni” di tutti i coinvolti, ancora
la società frenetica delle frecce, di fretta come un treno, una magica marionetta
che prende vita! Le riflessioni non mancano quando la marionetta, staccati i fili,
scopre di non poter sopravvivere se non grazie all’aiuto di un’altra persona, che
decide di salvarle la vita, come avviene con la donazione di midollo. L’indecisione
delle frecce apre la strada alle magiche fatine delle bolle, che lasciano tutto il
pubblico stupito. Con la loro uscita entra un personaggio bizzarro, un bambinone un po’ cresciuto che… lancia
degli enormi palloncini in platea! Che spasso!! Una
pittrice arriva poi sul palco, ma non sa bene cosa
disegnare su quella tela bianca fino a quando… la
sua ombra prende vita! Che magia!! E proprio a
proposito di magia, dopo un’invasione di freccezanzare arriva il Mago Frust che, forse un po’
imbranato, riesce comunque a far funzionare i
suoi numeri grazie alla sua assistente!! Si presentano poi tre uomini, che quando ricevono
un pacco con delle tavolette del water (sì sì,
avete capito bene) riescono a farle diventare 1000 oggetti diversi,
arrivano addirittura sulla luna! Lo spettacolo è finito, ma a
qualcuno tocca pulire tutto, mentre sul palco si brucia una lampadina e i due acrobati, con il potere della musica, riescono a fare i salti
mortali e cambiarla!! Ma non è ancora finita, una grande freccia
rossa viene assemblata come un puzzle dai bimbi, individui puri e
innocenti, che danno così a Ello uno spunto di riflessione su come
ogni persona sia in realtà importantissima, anche nel suo piccolo.
Ognuno è unico e potrebbe essere l’unica speranza di sopravvivenza per un’altra persona con il midollo compatibile.
“..Un giorno, magari non troppo lontano, potresti decidere di
seguire le frecce e contattare ADMO per farti tipizzare anche
tu!” Questo lo slogan dello spettacolo, che ha fatto sì che diverse
persone decidessero di farsi tipizzare. Sperando che tutti siano
stati soddisfatti e che in molti decidano di farsi fare quel piccolo
prelievo che permette la tipizzazione, noi clown di CONIVIP vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno partecipato, attivamente
nello spettacolo, ma soprattutto come pubblico, speriamo che
il nostro messaggio vi sia arrivato e vogliamo ricordarvi che ha
senso l’unico, poiché proprio la vostra unicità vi rende speciali.
Vera Viale
Clown Pigghyna
VIP CONIVIP
Fly UP