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Corso di Clown e Circo
Corso di Clown e Circo LABORATORIO SULL'ARTE DEL CLOWN, ACROBATICA, GIOCOLERIA E MIMO RIVOLTO AI BAMBINI DELLA SCUOLA PRIMARIA MONTEORTIGARA DI CINISELLO BALSAMO Tipologia Introduzione alle discipline: clownerìe, mimo, giocoleria, acrobatica e recitazione. Durata e orari dei corsi Un giorno a settimana in orario extrascolastico (16:30-17:30) [Lunedì o Giovedì] Durata annuale Ottobre- Giugno Destinatari Scuole primarie (7-10 anni) Minimo 10 massimo 20 bambini Insegnanti – chi sono Andrea Meroni e Francesco Zamboni: Insegnanti della Scuola di Arti Circensi e Teatrali di Milano dal 2008 al 2014 e di quella di Piacenza dal 2011, duo affiatato protagonisti di numerosi spettacoli per bambini (signor Lorco, la Riconquista della luce) e di nuovo circo (Wrestling Clown, Circo Oblak ) questi ultimi rappresentati con successo nei maggiori festival italiani ed esteri. Di recente hanno messo in scena due nuovi spettacoli da solisti: “Boy's Clown” e “Sgrlaub parte seconda”. Membri del Pronto Intervento Clown hanno portato il clown, sia singolarmente sia dietro la guida di Maurizio Accattato, direttore del Milano Clown Festival, in ospedali, case di cura per malati di alzhaimer, case di riposo, asili, al Carcere di San Vittore, in case Famiglia in Albania, Romania, Brasile, presso la Casa della Carità ecc.. Prima e in contemporanea al percorso di formazione sul clown Andrea si è laureto in filosofia teoretica a pieni voti con una tesi triennale sull'empatia e una specialistica sul clown e il potere ed ha lavorato come educatore in comunità di ragazzi stranieri, Francesco si è formato come mimo e percussionista jazz suonando in diversi gruppi professionisti. Motivazioni Il lavoro sul clown è incentrato su di un lavoro sulle emozioni, insegnare il clown a dei bambini permette loro di esprimere le proprie paure e trasformarle in punto di forza. Il clown è un essere fragile che, in un tempo dominato dalla cultura della apparire e della forza, proclama la virtù della debolezza. Insegna a giocare coi propri limiti e attraverso la comicità aiuta ad accettare le proprie insicurezze che diventano le caratteristiche del proprio clown. I bambini scoprono fiducia in sé stessi attraverso un giocare serio con regole precise. Il clown insegna un linguaggio che andando oltre le parole permette una relazione universale e aiuta l'inserimento di bambini stranieri nei gruppi. La principale differenza tra il clown e l'attore è che il clown è anzitutto se stesso, non recita una parte, ma gioca con le proprie caratteristiche. Il clown, il lavoro sul clown vero, non chiede di diventare diversi da ciò che si è, ma richiede un ascolto profondo della propria persona, di recuperare un'intimità con sé stessi.. tale ricerca crea nei bambini, ma anche negli adulti il desiderio di volersi conoscere attentamente. Il lavoro teatrale è accompagnato dal lavoro fisico di giocoleria ed acrobatica che permette di raggiungere risultati concreti e spettacolari oltre a migliorare la coordinazione e le relazioni di gruppo. Il clown riprende un insegnamento che i bambini dovrebbero avere innato: il gioco. Il clown attraverso le arti espressive - mimo, clowneria, recitazione, giocoleria e acrobatica insegna a giocare con tutto: con i sensi, con gli oggetti, con il silenzio, con gli spazi, ma soprattutto con le cose dimenticate o apparentemente casuali. Arti espressive La giocoleria con lancio di palline, oggetti e fazzoletti colorati, clave, diablo, piatti cinesi. Il mimo Stimolazione dell'attenzione con cambi di ritmo, espressioni facciali e tecniche della pantomima. Sospendere l'uso della parola permette di riscoprire le potenzialità del proprio corpo. Acrobatica Preacrobatica, capriole, ruote e verticali, figure a due o più persone, piramidi. Le figure di gruppo sono basate sulla fiducia reciproca tra i compagni e permette loro di comprendere l'interdipendenza reciproca. La clownerie Il clown alle prese con la realtà: un personaggio sempre sopra le righe, abituato a vivere nel proprio mondo, magico, surreale e fantastico. Comunque fuori dal mondo e forse per questo appare goffo, spiazzato, inibito, e a volte in difficoltà. Ma nello stesso momento può apparire agli occhi dei presenti buffo, simpatico e accattivante. Obiettivi Creare un gruppo che abbia voglia di giocare seriamente al Teatro, un luogo in cui il silenzio, il rispetto degli altri, il superare i limiti non sono regole ma scelte. Introdurre gli allievi ad un lavoro sul corpo che li renda coscienti delle proprie potenzialità, e li conduca a scoprire una personale forma di espressione.