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Lanciano un "Fiorino" contro il bar Bottino misero,10mila

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Lanciano un "Fiorino" contro il bar Bottino misero,10mila
[32
]
LA PROVINCIA
MERATE E CASATESE
MERCOLEDÌ 20 APRILE 2011
[ BARZANÒ ]
MONTICELLO
Furti in azienda,tre condannati a un anno e otto mesi in carcere
Un anno e otto mesi. Questa la pena alla quale sono stati condannati, ieri mattina, il 46enne Ilie Paun residente a Rho, Viorel Gatej di 33
anni e Dragos Ciuraru di 19 anni, entrambi senza fissa dimora. Sono i tre romeni arrestati dai
carabinieri di Casatenovo due settimane fa, dopo un tentato furto messo a segno nella zona
industriale del paese. Gli immigrati si erano
impossessati di 1.200 chilogrammi di barre di
bronzo, ottone, alluminio e acciaio inox, vari
attrezzi da lavoro come trapani, levigatrici, av-
vitatori e tre personal computer, ma erano stati bloccati dai carabinieri prima che potessero allontanarsi.
Complessivamente - tra il valore della refurtiva, poi riconsegnata ai legittimi proprietari,
e i danneggiamenti messi a segni per commettere il tentato furto - l’azienda aveva subito danni per circa 18 mila euro.
E le successive indagini hanno permesso a carabinieri di attribuire alla banda anche un altro furto, messo a segno con altri due compli-
ci che si sta cercando di identificare in queste
ore. Il processo di ieri, davanti al giudice Ambrogio Ceron, è stato celebrato con rito abreviato, dopo che il tribunale del Riesame aveva
respinto il ricorso presentato dall’avvocato della difesa. Il pubblico ministero Pietro Bassi ha
chiesto per tutti gli imputati la condanna a due
anni e otto mesi, ma il giudice ha concesso a
tutti le attenuanti generiche, «diminuendo» la
pena di un anno, fino all’anno e otto mesi di
condanna finale
[ CERNUSCO ]
Lanciano un "Fiorino" contro il bar
Bottino misero, 10mila euro di danni
Spaccata notturna della banda dei videopoker vicino alla stazione ferroviaria
CERNUSCO Una "spaccata"
che ha provocato diecimila
euro di danni e un bottino di
qualche spicciolo.
Se qualche giorno fa al Glicine di Merate è andata buca, al
Cafè a la gare di Cernusco - vicino alla stazione ferroviaria
- i ladri hanno fatto il botto.
Invece del tondino di ferro
hanno usato un "Fiorino" vecchio di parecchi anni, poi risultato rubato in provincia di
Bergamo.
Attorno alle 3 di ieri una banda specializzata ha sfondato
la porta d’ingresso, nonostante fosse protetta da una saracinesca. Prima i ladri - sembra che possano essere stati
due o tre - si sono procurati il
Fiat Fiorino, poi sono arrivati alla stazione di CernuscoMerate. Hanno parcheggiato,
preso la mira e la rincorsa e
con una manovra spericolata
hanno sfondato la porta. La
saracinesca si è praticamente
sollevata e la parte fissa del
serramento è caduta verso
l’interno facendo crollare un
armadio a vetro contenente
vari gadget della Jack Daniel’s,
una marca di whisky americana di cui il bar è distributore.
«La vetrina è praticamente
esplosa - racconta il titolare
Luigi Pesola - e tutto è andato in frantumi all’interno del
locale». Anche l’intera porta
a vetri è crollata, scardinata
dalle guide in ferro: l’impatto
è stato talmente violento che
pure i mattoni laterali che circondano l’apertura hanno subito danni.
L’azione dei ladri è stata fulminea: «Si sono trattenuti per
due minuti appena, giusto il
tempo di entrare e prendere
il cambiamonete. Hanno tentato di portare via anche i videopoker ma li teniamo legati e sono riusciti sono a farli
cadere a terra, danneggiandoli».
Mentre uno dei banditi si dava da fare con la macchinetta
mangiasoldi, un altro è andato dietro il bancone per aprire il cassetto del registratore
di cassa, fino a strapparlo e a
portarlo via.
«Il cambiasoldi era vuoto e il
cassetto pure, non lasciamo
nulla la sera se non qualche
spicciolo - racconta ancora Pesola - chissà cosa pensavano
di trovare».
Dopo due minuti i ladri se ne
sono andati, perché è scattato l’allarme ed hanno preferito non rischiare la cattura. I
carabinieri di Merate sono
giunti sul posto per un sopralluogo e organizzato le ricerche della banda entrata in
azione nel cuore della notte,
ma ormai i malviventi avevano fatto perdere le proprie
tracce.
I proprietari si sono precipitati sul posto ma non hanno
potuto fare altro che mettersi al lavoro per ripulire l’in-
terno del locale. Saracinesca,
vetrata e armadio a vetri sono
stati raccolti e depositati nel
giardino esterno e l’entrata è
per il momento un buco senza protezione: «Bottino zero,
ma danni tanti, siamo sui 10
mila euro» commenta sconsolato il proprietario prima di
riprendere il lavoro.
Lorenzo Perego
SPACCATA
Ecco come si presentava ieri mattina il
"Cafè a la gare" vicino
alla stazione ferroviaria di Cernusco
IERI MATTINA A MERATE
Divieto di svolta in via Terzaghi,ma non per i vigili
(n. pan.) Talmente veloce da non permettere la lettura del
Comune di appartenenza. Ma sul fatto che si trattasse di
un’auto della polizia locale nessun dubbio. Niente sirena, niente lampeggiante attivato. Solo una lunga fila verso Cernusco quando, all’improvviso, ecco uscire l’auto
dalla colonna e svoltare a sinistra in via Terzaghi, incu-
rante delle sagome posizionate per scoraggiare la manovra vietatissima da tempo e al centro - come noto - di
più di una polemica. È successo ieri alle 9,30 a Merate.
Esigenze di servizio come certe auto blu, o la necessità
di "saltare" la colonna per evitare perdite di tempo alle
quali sono invece costretti centinaia di automobilisti?
L’ex casa del fascio
in cerca di identità
tra carabinieri,
asilo e auditorium
BARZANÒ La tenenza dei carabinieri infiamma la campagna elettorale.
Mentre il sindaco Franca Colombo annuncia che è ormai prossimo l’accordo di programma con tutti gli enti interessati e il reperimento delle risorse per ristrutturare l’ex
casa del fascio, proprio stasera “Impegno
civico” organizza un dibattito che coinvolge i sindaci del territorio e propone una destinazione differente. Nel frattempo, contro
l’ipotesi tenenza dell’Arma in via Sirtori,
prende posizione anche “Per Barzanò” che
parla di proposta «propagandistica».
Dopo avere fatto da traino della campagna
elettorale della Lega nelle ultime elezioni
provinciali, la tenenza si annuncia terreno di scontro anche per le prossime elezioni amministrative. «A breve - ha dichiarato il sindaco Francesca Colombo -’iter per
il reperimento delle risorse sarà finito. Gli
enti che finanzieranno il progetto da cinque milioni di euro sono stati individuati.
L’Aler si occuperà della realizzazione degli
appartamenti, i Beni culturali faranno la loro piccola parte occupandosi della sistemazione della facciata, la Provincia gestirà l’appalto mentre il resto lo metterà la Regione».
Per il momento, la Colombo non svela le
cifre ma assicura che «lo farò tra quindici
giorni, quando tutto sarà nero su bianco.
È vero, a Lecco il ministro Roberto Maroni non ha parlato della caserma, ma bisogna capire che per lui si tratta di un progetto autorizzato tre anni fa».
Non la pensa così Giancarlo Aldeghi, candidato di “Impegno civico”, che considera
la tenenza dei carabinieri «una boutade ora
come allora. Secondo noi - ha spiegato - è
assurdo spendere cinque milioni di euro
per avere una tenenza sul nostro territorio.
Se proprio fosse necessaria, dovremmo realizzarla ex novo altrove senza spendere tutti quei soldi. Senza contare che, alla fine, il
beneficio sarebbe limitato a tre o quattro carabinieri in più». «Cinque anni fa - ha ricordato Aldeghi - per l’edificio di via Sirtori
avevamo avanzato l’ipotesi di una sala polifunzionale o un auditorium per poco più
di un milione».
Assolutamente contrario alla tenenza anche Fabiano Mariotto di “Per Barzanò”. «Ci
sono già due caserme a pochi chilometri di
distanza, opterei per una politica di maggior coordinamento tra le forze dell’ordine
già presenti». Mariotto utilizzerebbe l’edificio di via Sirtori per «un centro diurno
pubblico per bambini come un asilo, oppure un polo per tutte le associazioni».
Fabrizio Alfano
[ CALCO, MA VALTOLINA HA DECISO DI NON ADEGUARLO ]
Pochi soldi? Gli assessori raddoppiano lo stipendio
Magni e Bonanomi: «Scandalo». Fumagalli: «Piccolo riconoscimento». Brambilla: «È un adeguamento»
MERATE
Cambiano le regole
per le vendite comunali
(f. alf.) Il regolamento per le alienazioni
dei beni comunali di Merate è stato modificato. Prima era possibile procedere
solo con le offerte a busta chiusa.
Ora, invece, su suggerimento dell’assessore al patrimonio Massimo Panzeri, nel
momento in cui si deciderà per la vendita di un immobile, il Comune avrà la libertà di scegliere il metodo più vantaggioso, tra cui, per esempio, le offerte al
rialzo. «Il regolamento vecchio - ha spiegato Panzeri - era troppo vincolante.
Quello nuovo invece offre molti vantaggi».
Due, al momento, gli immobili dei quali
Palazzo Tettamanti intende disfarsi. Si
tratta di due appartamenti a Novate, e di
Cascina Galli.
CALCO Mentre tutti i sindaci lamentano tagli e bilanci ridotti all’osso, l’amministrazione di Gilberto Fumagalli raddoppia il compenso degli assessori. E così, nel 2011, il Comune spenderà 40mila euro in più
rispetto all’anno passato per pagare
sindaco e assessori.
A godere dell’incremento maggiore
il vicesindaco Renato Leone il cui
compenso è triplicato, passando da
390,44 a 1.217,34 euro lordi. Aumentati anche gli stipendi di Anselmo Brambilla, Massimo Fanuli e Gabriele Feligiotti, balzati da 292.83
a 1.095,61 euro lordi. Non ha subito incrementi lo stipendio del sindaco Gilberto Fumagalli, fermo a
1.952,21 euro. L’assessore Enrico
Valtolina ha invece scelto di non
adeguare l’indennità alla nuova fascia e di tenersi 146,42 euro al posto di 550 euro.
Ecco quindi che i due gruppi di minoranza, guidati da Giuseppe Ma-
gni e Maria Teresa Bonanomi, hanno gridato allo scandalo.
«È assurdo - ha commentato il primo - che in tempi come questi si
compia un’operazione del genere.
Un paio d’anni fa, durante la campagna elettorale, “Per Calco” aveva promesso che in caso di vittoria
sindaco e assessori non avrebbero
percepito un euro. Dichiarai di essere contro tale scelta perché penso
sia giusto essere pagati. “Per Calco”
aveva anche ipotizzato le cifre che
avrebbe risparmiato. Ebbene, a distanza di due anni, le cifre che costa questa giunta sono proprio quelle».
Le critiche di Magni prendono di
mira anche l’assessorato alla comunicazione (che costa 15mila euro all’anno) e la festa medievale (altri
15mila euro all’anno). «E poi dicono che non ci sono i soldi per fare
le opere».
Durissima anche l’opposizione gui-
data da Maria Teresa Bonanomi.
«Abbiamo votato contro il bilancio
proprio perché siamo contrari all’aumento dello stipendio. Se avessimo
vinto noi, avremmo fatto tutto gratis. Invece, quando rivelammo le cifre, ci diedero tutti dei bugiardi. A
distanza di un paio d’anni, ecco la
verità”.
La maggioranza però si difende.
«Non posso condannare i miei assessori per essersi aumentati lo stipendio - ha dichiarato il sindaco Gilberto Fumagalli. - La mole di lavoro che devono portare avanti non è
da poco e questo stipendio è solo un
piccolo riconoscimento». «È vero
che gli stipendi sono aumentati - ha
invece fatto osservare l’assessore
Brambilla - ma va anche detto che
è accaduto perché la popolazione di
Calco ha superato i cinquemila abitanti e quindi siamo passati di fascia
e gli stipendi sono stati adeguati».
Fabrizio Alfano
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